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OSSERVAZIONI DI GUIDO VIALE SULLA BOZZA DI STATUTO DEL FORUM

Le norme contenute nell’articolato della bozza di statuto del FORUM Rifiuti


Campania presentata da Alberto Lucarelli attengono a tre diversi livelli di discorso che
secondo me andrebbero tenuti separati.
Il primo livello riguarda il recepimento dei contenuti della convenzione di Aarhus da
parte della Regione Campania. Altre regioni italiane – per quello che ne so, Liguria e
Toscana – lo hanno fatto con leggi ad hoc e ora si tratta di applicarle. Secondo me la
Campania è più avanti: non ha, o non ha ancora, una legge; ma il FORUM Rifiuti
Campania, se sopravviverà alle attuali contese, ha dietro le spalle sei mesi di esperienza
che non è facile costruire. Per quanto riguarda il carattere prescrittivo – per la Regione –
della convenzione di Aarhus, potrebbe essere l’oggetto di una nostra proposta a legiferare
in proposito, o meglio di una proposta di Legge regionale elaborato dal FORUM da
presentare alla Regione. Ma secondo me, allo stato attuale dei rapporti, è del tutto
evidente che lo statuto del FORUM non può contenere norme con un carattere prescrittivo
per la Regione;
Il secondo livello riguarda le modalità della consultazione – o della partecipazione –
del FORUM alle decisioni della Regione; queste modalità dovranno essere oggetto di una
negoziazione diretta con la Regione; negoziazione che inizierà peraltro non appena ci
saremo pronunciati sulle Linee Programmatiche (in forma unitaria o no; non ha
importanza) e il cui risultato – per ora molto aleatorio Giunta regionale attuale, e quelle che
le succederanno nel tempo, assumeranno nei confronti della partecipazione della società
civile.
Il terzo livello riguarda invece il funzionamento interno del FORUM e mi pare che
solo a questo livello possiamo stabilire fin da ora delle regole cogenti per tutti. Sono state
già sollevate delle obiezioni, che in parte condivido, all’eccessivo potere che la bozza di
statuto attribuisce al Presidente. Ma il problema centrale a me pare quello del voto. Ho già
scritto in una precedete comunicazione che, secondo me, nell’assemblea generale del
FORUM, si può votare a maggioranza solo sulle regole di funzionamento – OdG,
convocazioni, struttura, bilancio (quando ci sarà), hearing, ecc. – mentre non lo si può fare
sulle mozioni di indirizzo o di merito: quelle che impegnano sui contenuti specifici delle
misure suggerite o analizzate; a meno che non si riscontri una adesione di tutti i membri e
di tutte le componenti. Diversamente è compito del FORUM procedere a una
chiarificazione e, possibilmente, a una semplificazione delle posizioni che i rispettivi
sostenitori considerano inconciliabili, riportandole nelle sedi appropriate – siano esse
conferenze stampa o interventi e/o interpellanze indirizzate ai Consigli (Regionale o
Provinciali), alle Giunte o ai singoli Assessori. Questo per evitare due rischi che già oggi si
stano profilando:
il primo è quello di spezzare l’equilibrio tra le sue tre diverse componenti, che come
ho sostenuto fin dall’inizio, è la ragion stessa dell’esistenza del FORUM. Se il FORUM
deve rappresentare le posizioni solo di una, o anche due sue componenti, è opportuno
che queste divergenze vengano esplicitate anche all’esterno, indicando qual è la posizione
prevalente e quella di minoraza; ma non si può pretendere di allineare tutti dietro una
posizione che non condividono;
il secondo rischio, strettamente legato al primo, è il pericolo che si faccia
“cammellaggio” per far prevalere un’opinione piuttosto che un’altra. Il FORUM serve a
raccogliere, chiarire e confrontare opinioni, analisi, competenze e proposte delle
organizzazioni che lo fanno vivere, ma l’adesione al FORUM è volontaria. Il FORUM non
può essere quindi considerato alla stregua di un organismo della democrazia
rappresentativa, dove è il voto a maggioranza che decide. “Cammellaggio” – lo
conosciamo bene, anche se il termine può non essere a tutti noto – è l’attività di portare
quanti più votanti possibile alle riunioni in cui si fanno delle scelte, al solo scopo di far
prevalere una posizione, o determinate persone, su altre: un meccanismo tipico della vita
dei partiti, tanto più diffuso quanto più la vita politica è deteriorata.
Non credo che una limitazione del genere renda meno utile o produttiva l’esistenza
di un organismo come il FORUM, che spero si attrezzi entro breve per intervenire anche
su altri ambiti della vita associata diversa dalla gestione dei rifiuti (cambiando quindi, con il
tempo, anche il nome), perché la valorizzazione delle risorse intellettuali e delle
conoscenze, ma anche delle passioni e delle emozioni, della società civile è proprio ciò
che manca – sempre di più – alla democrazia e la rende sterile e poco “rappresentativa”.

Guido Viale

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