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UNIVERSITA DEGLI STUDI DE LAQUILA A.A.

2006/2007

Corso di Laurea specialistica in Psicologia Applicata, Clinica e della Salute

LA CRIMINALISTICA MODERNA

Dott. Raffaele Camposano

A torto si lamentano li omini della innocente esperienza, quella accusando di fallacie e di bugiarde dimostrazioni

Leonardo Da Vinci (Atl. 154 r.c.)

INTRODUZIONE Tra le definizioni della Criminalistica ce n una che meglio di altre pu coglierne il significato intrinseco ed quella di scienza contro il crimine. Basterebbe questo per indurci a pensare che la criminalistica (o la polizia scientifica, che dir si voglia) sia figlia esclusivamente della temperie positivistica, frutto di elaborazioni scientifiche e di una nuova metodologia dindagine applicata al campo delle investigazioni di polizia. Ma non proprio cos! Per quanto lorigine della nuova scienza possa essere fatta risalire convenzionalmente ad A. Bertillon, verso la seconda met del secolo XIX, col suo portato maturo di esperienze e di conquiste in funzioni di polizia importantissime quali lidentificazione personale e la ricerca e lanalisi delle tracce di reato, i fermenti che lhanno prodotta, dopo lunga ed elaborata gestazione, si ritrovano gi nellantichit, e caratterizzano, se vogliamo, levoluzione stessa del sapere e lansia di conoscenza di cui luomo portatore. Da che mondo mondo, chiunque, a prescindere dalla sua preparazione e formazione, sia stato chiamato a pronunziarsi per ragioni di giustizia su un evento delittuoso per conoscerne le cause, le modalit di attuazione e lautore, ha dovuto confrontarsi, prima che con i mezzi e le risorse a disposizione, con le capacit individuali di logica e di intuizione. Non c da stupirsi, quindi, se anche lapproccio empirico alla scena del crimine, condotto nei secoli andati, abbia richiesto, comunque, razionalit e metodo, anche se non propriamente scientifici, per ridurre la complessit degli eventi osservati e concentrarsi sui fatti pi meritevoli di attenzione per poterli correttamente interpretare In altre parole, linvestigatore, sia esso poliziotto o medico legale, pur disponendo di limitate conoscenze tecnico scientifiche, con genialit e intuizioni, talvolta originalissime, ha saputo sfruttare il buon senso, lesperienza e locchio clinico per affinare le strategie e le tecniche da applicare, di volta in volta, contro il crimine. Nelle pagine che seguono si cercher di riassumere, si spera in maniera esaustiva, la storia e levoluzione della criminalistica in et moderna, partendo dalla sua definizione, per poi esaminarne gli ambiti di maggiore interesse.

Definizione
Molti insigni studiosi hanno attribuito alla criminalistica vari significati. 3

Per M. Von Liszt, essa comprenderebbe tutte le scienze criminali, tanto le normative quanto quelle causali esplicative, che stanno alla base delle studio del reato; per altri, invece, in maniera pi riduttiva, sarebbe la scienza dei fatti del diritto penale, i cui scopi consistono nello studio delle cose e nella valutazione dei risultati, caratterizzata da due campi di conoscenza: una criminalistica propriamente detta e una criminalistica soggettiva, o psicologia criminale. La Dottrina moderna definisce la criminalistica come la disciplina che ha per oggetto laccertamento del reato e la scoperta del suo autore, e come scienza che coordina e sistema le cognizioni necessarie allaccertamento del reato e alla scoperta del suo autore (Poggi Cavaliera 2000) . Molti esperti di criminalistica (Lerich, 1950; Buzzanca, 1985; Bruno 1985) sono propensi, invece, a considerarla, invece, come un insieme di scienze applicate allambito giudiziario, se non addirittura un arte, essendo essa priva di proprie regole generali. Sinonimo di criminalistica quello di polizia scientifica, molto pi ricorrente nei romanzi gialli e nei telefilm polizieschi. La criminalistica, intesa, in senso lato, come ricerca dellidentit giudiziaria non solo dellautore del reato, ci fornisce risposte, oltre che sul chi, sul come, sul cosa e sul dove relativi al crimine (Inman e Rudin, 2001), lasciando ai giudici, agli psicologi e ai criminologi la spiegazione del perch (Garrison, 1996). Recentemente, in Italia e in Francia si ricorre al termine Scienze Forensi, mutuato dallinglese Forensic Scence (prevalentemente al singolare), per indicare linsieme dei principi scientifici e dei modelli tecnici applicati allinvestigazione criminale nonch la vastit, oramai, raggiunta dagli innumerevoli ambiti di competenza della criminalistica.

Medicina legale e Criminalistica


La Medicina legale, come branca autonoma dalle altre discipline scientifiche, nasce in Italia nel XVI, grazie a Paolo Zacchia (1584 1659), Archiatra Pontificio, prima di Innocenzo X e poi di Alessandro VII, Protomedico degli Stati Ecclesiastici e Consulente della Sacra Rota, nonch autore delle Questiones medicolegales, vera Summa della Medicina Legale. Nellantichit non mancano, tuttavia, esempi di applicazioni di tale disciplina al campo della giustizia(1), soprattutto per la comprensione e la soluzione di questioni che potessero dar luogo a disputazione giuridica. Dopo pi di cento anni di decadenza, la Medicina Legale riprese vigore nel sec. XVIII, epoca in cui furono istituite, in Francia e in Italia, numerose cattedre di Medicina Legale nelle Facolt di Medicina perch fossero preparati periti che aiutassero i Magistrati nella ricerca della verit nellinteresse della Giustizia e furono pubblicate opere e trattati originali, soprattutto in Germania, nei quali veniva conferito indirizzo scientifico e organicit a questa poderosa branca della scienza medica (G. Corea 1998) . Per arrivare, tuttavia, ad un vera e propria istituzionalizzazione della figura del Medico legale allinterno degli ordinamenti di gran parte degli Stati europei si dovr attendere il definitivo declino di buona parte dei regimi dispotici, durante i quali la giustizia, necessit inderogabile di quel contributo pratico della medicina al suo funzionamento, aveva lasciato molto a desiderare.

Col passare del tempo, i medici legali offriranno sempre pi ai giudici e ai magistrati un valido supporto, in particolar modo, nel campo delle investigazioni criminali, laddove 4

lapplicazione dei metodi e delle conoscenze scientifiche per la soluzione dei crimini comincer ad essere una costante e non pi uneccezione. Non un caso, infatti, che a gettare le basi della nascente Criminalistica siano, proprio, alcuni illustri medici di chiara fama come: Cesare Lombroso, Salvatore Ottolenghi, Giuseppe Falco in Italia; Brouardel, Lacassagne in Francia; Fritz Strassmann a Berlino; Hoffmann a Vienna; Maschka a Praga.

Lidentificazione giudiziaria
La necessit di ricorrere allidentificazione personale inizi a profilarsi non appena le primitive forme di aggregazione sociale cominciarono ad evolversi. Col passar del tempo, le semplici ma essenziali relazioni, presenti allinterno della ristretta cerchia della societ di tipo tribale, non bastarono pi a regolare la comune convivenza allinterno del gruppo a causa del moltiplicarsi dei contatti interpersonali e delle interazioni con individui sconosciuti. Le iniziali difficolt legate al ri-conoscimento personale divennero, poi, un problema non secondario per coloro i quali avevano la responsabilit della tutela dellordine e della sicurezza pubblica e dovevano procedere alla cattura dei colpevoli di reit. Con lavvento dellIlluminismo si avvert prepotentemente il bisogno di riformare il campo delle Scienze Penali e di Polizia. In Italia, Cesare Beccaria fu uno dei primi a reclamare labolizione della tortura e della pena di morte, perch espressioni dellarbitrariet e delloscurantismo delle leggi. Non mancarono in Europa riforme umanitarie per moralizzare le diverse legislazioni penali. Il filosofo inglese Jeremy Bentham nel 1789 promosse una vera e propria crociata contro luso indiscriminato della pena di morte anche per i reati pi lievi*. I suoi sforzi furono coronati da successo soltanto molti anni dopo la sua scomparsa, avvenuta nel 1818. Una serie di riforme della legge penale, vigente in Inghilterra, conosciuta come Codice Sanguinario, avviate dal Parlamento dal 1808, consentirono di limitare la pena dellimpiccagione ad un numero esiguo di reati gravi: omicidio, alto tradimento, pirateria e incendio doloso degli arsenali reali(2). Nello Stato di diritto, nato dalle ceneri dellassolutismo sovrano, si profilava, tuttavia, come inevitabile la riforma dellapparato poliziesco da strumento doppressione a difensore dei diritti dei cittadini e della sicurezza di tutti(3) Laccertamento dellidentit personale ai fini penali, fino a quel periodo, era stato risolto empiricamente, con modalit e canoni proporzionati allevoluzione e al grado di civilt degli ordinamenti statuali. Pi che allidentit certa dei rei, si mirava generalmente al loro mero riconoscimento basato prevalentemente sul riscontro di connotazioni fisiche (contrassegni in particolar modo), sulle testimonianze oculari o sullocchio fotografico dello sbirro. In siffatte condizioni, non cera da stupirsi se a pagare per il torto arrecato alla comunit fosse non tanto il vero colpevole quanto linnocente di turno.

Nellantichit i Greci e i Romani usavano marchiare col ferro rovente sia gli schiavi sia i soldati mercenari per facilitarne la ricerca in caso di fuga. La pratica del bacio del ferro 5

rovente fu mantenuta anche dopo il Medioevo come pena, stricto sensu, e per finalit identificative(4) Nei secoli successivi ladozione dei bandi ed in seguito delle circolari a stampa(5) da parte delle autorit assolse, tra le altre cose, anche alla funzione di segnalamento delle connotazioni sia fisiche sia funzionali dei pregiudicati pi pericolosi ed in particolare dei recidivi. Il pi delle volte, per, a facilitare lindividuazione dei rei o la cattura dei ricercati(6) bastava la promessa di una lauta taglia. Il 31 agosto del 1852 il ricorso al marchio a fuoco in Francia fu abolito definitivamente; mentre in Russia ci avverr soltanto molti decenni dopo. Nel segnalamento di polizia importantissimi progressi cominciarono a realizzarsi soltanto con la graduale introduzione delle apparecchiature e dei tecnicismi gi sperimentati con successo in campo fotografico. Risalgono al 1848 le prime foto segnaletiche di pregiudicati realizzate con il procedimento fotografico della dagherrotipia. Le riprese furono effettuate su disposizioni della Polizia di Birmingham. Qualche anno dopo (1854), detta pratica fu ripresa in Svizzera, su iniziativa dellAutorit giudicante. Levoluzione dei procedimenti di sviluppo e stampa fotografica facilitarono limpiego di fotografi nella pratica di polizia. Finalmente laspirazione secolare del Potere e dellArte di riprodurre in maniera stabile limpronta del volto umano era stata raggiunta. Linvenzione del Daguerre aveva dissolto come neve al sole i problemi lungamente dibattuti delle scienze rinascimentali quali la fisiognomica e la metoscopia attraverso le quali si era tentato di individuare i caratteri interni (le qualit intellettuali e morali) dellindividuo attraverso lesame dei caratteri esterni del corpo ed in particolar modo del volto. In Italia, durante la lotta al brigantaggio condotta, manu militari, dallesercito piemontese dal 1860 al 1870, fu istituzionalizzata la presenza di fotografi privati al seguito delle truppe. Moltissime riprese fotografiche furono effettuate ai fini segnaletici e non solo documentativi(7).

Medicina legale e Identificazione giudiziaria

Molti studiosi, soprattutto medici legali, in piena temperie positivistica, dedicarono buona parte delle loro studi alle problematiche connesse allidentit e allidentificazione personale non solo degli individui in vita ma anche dei cadaveri. Alcuni di essi riservarono nelle loro pubblicazioni capitoli appositi alle questioni di identit, sottolineando limportanza ai fini identificativi dei caratteri modificativi comunemente osservati nel corso della vita di ciascun individuo. Nel 1840, il medico legale Charles Emmanuel Sedillot nel suo Medicina legale teorica e pratica pose laccento, in particolar modo, su alcuni tipi di contrassegni, quali le macchie congenite e i nei e sui cosiddetti caratteri professionali della persona, ovverosia le deformazioni e le callosit tipiche di alcuni mestieri e professioni, e infine sulle cicatrici.

Il Prof. Matheo Jos Bonaventure Orfila (1787-1853), medico spagnolo naturalizzato francese, iniziatore della tossicologia, esaltando limportanza dellidentit in funzione di stato civile, indic nelle sue Lezioni di Medicina legale quali fossero i caratteri fisici e soprattutto i contrassegni, che a suo avviso, non potevano non essere rilevati e descritti, arrivando a confutare lattendibilit dei vecchi sistemi identificativi basati su alcune connotazioni quali: la robustezza, la magrezza, ladiposit, la bruttezza tutte passibili, nel corso della vita, di variazioni sia fisiologiche che patologiche. I medici legali J. Briand e E. Chaud, a loro volta, basarono lidentificazione personale sulle cicatrici, sul mutamento del colore delle barba e dei capelli, sui tatuaggi, sui caratteri professionali, sulle callosit, sulle deformazioni e via dicendo. Nessuna delle loro formulazioni, tuttavia, risult del tutto decisiva e di sicura efficacia sul piano operativo, soprattutto per quanto riguardava lidentificazione dei cadaveri da parte delle autorit di polizia. Limitatamente a questultima problematica illuminante quanto era riportato allart. 127 del Regolamento Speciale di Polizia del 25 luglio 1892 riportato da G. Ziino nel suo Compendio di medicina legale: se il cadavere non fosse conosciuto da alcuno, se ne descriveranno tutti i connotati o i segni particolari, si descriveranno pure e si assicureranno le sue vestimenta ed ogni altro oggetto trovato su di lui; e, se lo stato del cadavere lo permette, si far trasportare in un luogo pubblico e frequentato, ove star esposto almeno per ore ventiquattro all'oggetto di ottenere il riconoscimento. Gli studi fin qui indicati contribuirono, per, evidentemente a gettare le basi di una moderna metodologia applicata scientificamente allidentificazione personale. Verso la fine dellOttocento, comunque, ci fu concordanza piena sul fatto che lidentificazione dovesse basarsi fondamentalmente sulla osservazione e sulla descrizione scrupolosa e analitica di tutti quei caratteri personali che avrebbero potuto essere utilizzabili in un confronto per pervenire ad un giudizio didentit e non pi sul segnalamento empirico.

Il fondatore delle Criminalistica moderna

Nel 1879, lantropologo francese, Alphonse Bertillon (1853 1914), allet di ventisei anni, fu assunto alla Prefettura di Polizia di Parigi come impiegato avventizio, addetto alla trascrizione delle schede descrittive dei pregiudicati. Consapevole dei molti problemi legati allidentificazione dei recidivi, ivi speriment con successo per alcuni mesi un innovativo sistema di segnalamento(8), di sua ideazione, sviluppando lidea madre dellapplicazione dei procedimenti dellanatomia antropologica e della nascente statistica alla questioni dellidentificazione giudiziaria. Era basato sulla misurazione dundici parti del corpo ben definite e prevedeva un metodo di classificazione analogo a quello usato dalle scienze botaniche e zoologiche incentrato sui connotati e contrassegni della persona e non pi sullo stato civile che si prestava spesso a falsificazioni. Per le sue elaborazioni teoriche e applicazioni sul campo, si rilevarono particolarmente utili gli studi del belga Lambert Qutelet (1796 1874) (9)

Tre anni dopo, il segnalamento antropometrico fu adottato stabilmente dalla polizia francese per segnalare i recidivi. Trattavasi, quindi, della prima procedura obbligatoria e formalizzata applicata ad una funzione di polizia, la quale aveva in comune col metodo scientifico dindagine la ripetibilit e la verificabil(10). Dalle pratiche empiriche di ri-conoscimento si era passati finalmente al segnalamento di tipo scientifico, il cui modello fu, poi, adottato per le tecniche didentificazione delle impronte digitali, dei falsi in scrittura, delle orme, dei reperti balistici delle tracce di sangue e dellarma del delitto. Da quel momento in poi la criminalistica fece passi da gigante. Il segnalamento antropometrico fu, ben presto, completato dal segnalamento di tipo descrittivo, meglio conosciuto come ritratto parlato, consistente nella sistematica, razionale e dettagliata rilevazione dei connotati e contrassegni dellindividuo. A. Bertillon che a soli 35 anni divenne primo direttore del laboratorio della Polizia tecnica parigina, ide, altres, un apparecchio fotografico per la ripresa del volto dei segnalati (sia di fronte sia di profilo) e istitu lalbum fotografico D.K.V. per rendere pi rapido ed efficace il riconoscimento dei ricercati alle frontiere. Il prof. A. Lacassagne defin, per la prima volta, i menzionati sistemi di segnalamento col termine bertillonage. Lillustre ricercatore doltralpe rivoluzion, altres, le tecniche di ripresa fotografica sulla scena del crimine, ideando un apparecchio per la fotogrammetria. Il problema dellidentificazione personale fu risolto definitivamente grazie alla dattiloscopia. Luso delle impronte digitali quale mezzo di identificazione personale ha, tuttavia, origini antichissime(11) In ambito prettamente criminalistico a rendersi conto dellimportanza delle impronte digitali ai fini identificativi fu William James Herschel (1877), funzionario britannico in servizio nel Bengala. La loro rilevanza come elemento di prova fu, invece, scoperta poco tempo dopo (1880) da Henry Faulds, medico scozzese in servizio allospedale Tsukiji di Tokio. Il merito dellutilizzazione pratica della dattiloscopia ai fini forensi, in concorrenza con lantropometria, va attribuito a Sir Francis Galton, figura di eccentrico e versatile scienziato dilettante dellOttocento, che riusc a stabilire i criteri e le modalit di classificazione e registrazione delle impronte (1890). Oltre a differenziarsi per il grado di efficacia e di affidabilit (lintrinseca superiorit della dattiloscopia era indubbia gi agli inizi del XX sec.), i due sistemi identificativi facevano riferimento a due diverse forme di identit. Lapproccio rigorosamente quantitativo dellantropometria (basata comera sul sistema metrico decimale) rientrava nel tradizionale ri-conoscimento diretto dellidentit assoluta di un soggetto gi noto; mentre la dattiloscopia, che si avvaleva dellaritmetica elementare, faceva riferimento alla nozione didentit in senso relativo, lunica in grado di stabilire una precisa correlazione tra gli elementi strutturali di unindividualit e un determinato individuo. Gli innovativi principi posti alla base della dattiloscopia, intesa non solo come mezzo di identificazione ma come criterio di prova, furono, poi, applicati allesame di tutti gli altri tipi dimpronta, a partire da quelle balistiche.

Note
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(1) Nellantico Egitto vi traccia di accertamenti medici e di rilievi circostanziali, eseguiti in seguito al rinvenimento di cadaveri di sconosciuti o periti per cause violente. Trattati di medicina legale e manuali riferiti alla tecnica di rimozione dei cadaveri sono, altres, documentati in Cina intono al 1248 e in epoca medioevale (in . Il sopralluogo giudiziario medico legale di Ozrem Carella Prada Dino Mario Tancredi Societ Editrice Universo Roma 2000); (2) Nel XVIII sec. in Gran Bretagna la legge penale, meglio conosciuta come Codice Sanguinario, prevedeva la pena capitale per oltre duecento crimini con la stessa facilit con cui oggi si viene condannati a qualche servizio utile per la comunit. Chiedere lelemosina poteva costare caro ai soldati o ai marinai, si finiva con una corda al collo. Tra il 1805 e il 1818, un quinto di quelli che salirono gli scalini del patibolo, erano solo falsari di banconote. ( in Impronte Digitali di Colin Beavan, edito da Oscar Mondadori 2002 pag.55) (3) Lo storico Jacques Chastenet cos scrisse in merito allorganizzazione della polizia in Inghilterra ai tempi della Regina Vittoria: Per un delitto punito ce nerano di pi i cui colpevoli restavano ignoti. La polizia era ancora molto male organizzata. A lungo le citt avevano avuto solo qualche guardia notturna e pubblici banditori pagati dalle amministrazioni comunali e le campagne disponevano solo dei sorveglianti delle grandi propriet. In caso di agitazioni serie si ricorreva allesercito. Nel 1829 sir Robert Peel, ministro degli Interni, aveva creato a Londra un corpo di policemen. Questi bobbies (da Bob, diminutivo di Robert), vestiti con un frac blu e pantaloni bianche, con il cilindro in testa e armati di un manganello, erano rapidamente diventati popolari e corpi analoghi erano stati costituiti in tutti i centri importanti. Ma i loro effettivi erano scarsi e la polizia segreta venne organizzata solo nel 1848. Forse la severit delle condanne si spiega anche col numero dei criminali colpevoli che sfuggivano alla Giustizia. Coloro che si facevano prendere pagavano per gli altri. da La vita quotidiana in Inghilterra ai tempi della regina Vittoria di J. Chastenet, Ed. BUR, Milano 1998, pag. 234235) (4) Il marchio rovente fu usato sino alla met del secolo scorso. Coloro i quali venivano condannati al bacio del ferro rovente erano per lo pi i vagabondi, gli zingari, i disturbatori delle celebrazioni religiose, i ladri e i bestemmiatori. Il marchio infame, cos come veniva chiamato, lasciava impressa nelle carni una cicatrice a forma di lettera B per i bestemmiatori (in fronte o sul petto) e di lettera M per i ladri (o malandrini), anche sulla guancia. (Vedi ancora in F. Di Bella, op. cit. pag 22) Riferimenti letterari sul marchio a fuoco si trovano in I tre moschettieri di Alexandre Dumas. Ed. Mondadori Milano 1998 pag. 587 e segg e pag, 661; Il marchio infame, in taluni casi, fungeva altres da vero e proprio stigma sociale. Tutti ricoderanno infatti la storia della giovane Ester Prynne tratta dal romanzo di Nathaniel Hawthorne La lettera scarlatta, che condannata per adulterio nella puritana Boston, fu costretta a portare per sempre sul seno (e anche sullanima n.d.a) una fiammante, scarlatta, lettera A, da lei stessa ricamata (N. Hawthorne - La lettera scarlatta Ed. Newton Roma 1993 pag 49 50. (5) Un esempio di antica circolare ci viene proposto da Locard E, nella sua pubblicazione Lidentification des redicivistes (riportata da Salvatore Buzzanca, op. cit. alla pag. 12). Si tratta di un documento vergato in Egitto con caratteri greci databile intorno al 106 a.C.. Vale la pena di riportarlo per intiero: un giovane schiavo di Aristogynes, figlio di Krysippo, a nome Kemon alias Noiles scomparso. E un siriaco di Bambyco di circa diciotto anni di et, di statura media, senza barba, con gambe diritte, mento a fossetta, porro a forma di lenticchia al lato destro del naso. Ha una cicatrice allangolo destro della bocca ed tatuato con caratteri barbarici al polso destro. Porta una borsa con tre mine e dieci dracme doro, un anello dargento su cui effigiato un vaso di profumi. E vestito con clamide e con grembiule di cuoio. E accompagnato dallo schiavo Bion, grosso, di spalle larghe, dagli occhi verdastri, vestito con tunica e con piccolo mantello da schiavo. (6) Il sistema delle ricerche di catturandi indette tramite bando non mut, sostanzialmente, per parecchi secoli, come dimostra la lettera della Vita di Benvenuto Cellini ed il riferimento ivi contenuto al bando di condanna a morte comminato a Firenze, nellanno 1523, contro il sommo orafo, per il ferimento, nel corso di una rissa, di tale Gherado Guasconti. (in Lezioni di criminalistica di Salvatore Buzzanca - 1985). Interessanti sono in proposito alcune circolari di ricerche siciliane della seconda met del XVII sec. , riportate da S. Buzzanca in Lezioni di criminalistica - pag. 14: Giuseppe Dafano, naturale di Piazza, figlio di paolo e Rosa Greca, det danni 27, con tre segnali di cicatrici, uno nel ciglio dritto, altro in mezzo la fronte e laltro nella mascilla sinistra, condennato per anni dieci e Muzio Gualtieri, naturale di Stigliano di Calabria, condennato in Galea in vita;

Giacomo Santoro figlio di Marco, nativo di Casalvecchio, terra di Gavozza, danni 27. Capelli neri, barba del medesimo e molto rara, statura bassa. Fu condannato a servire in presidio dalla R.U. di Messina per anni sette, e per causa di furto , fuggito dalla cittadella di Messina (datata 24 settembre 1777); (7) Per coloro che volessero approfondire lanalisi del fenomeno del brigantaggio nel Sud si consiglia la lettura di Indietro Savoia ! Briganti nel Sud di Salvatore Scarpino, Ed. Leonardo, Milano 1991 e La lotta contro il brigantaggio nel Regno di Napoli di Franco Pasanisi, Ed. Agnesotti, Viterbo, 1962. (8) Il segnalamento antropometrico basava la sua scientificit sul principio enunciato dal matematico belga Qutelet (1796-1874), secondo il quale ogni entit vivente, allo stesso modo di un qualsiasi altro fenomeno fisico, durante la sua esistenza, oscilla tra un valore massimo e uno minimo, raggiungendo la punta di maggior intensit nella parte media. Lapplicazione pratica del citato postulato, si fondava su tre assunti fondamentali, frutto di unosservazione attenta e sistematica: limmutabilit, pi o meno assoluta, del sistema osseo a cominciare dal ventesimo anno det, eccezion fatta soltanto per laltezza che poteva essere suscettibile di crescita fino al ventitreesimo anno det; lenorme differenza esistente tra ogni scheletro umano; la facilit di rilevazione delle dimensioni dello scheletro umano e la relativa precisione delle misurazioni anatomiche effettuate mediante compassi appositi. Il segnalamento antropometrico si componeva di undici misurazioni di alcune parti del corpo umano, ben individuate. Le rilevazioni antropometriche della testa, dellorecchio, del braccio e del piede venivano effettuate con vari compassi metallici mentre quella relativa allapertura delle braccia con unasta graduata. Il tipo di segnalamento ideato dal Bertillon, nel decennio compreso tra il 1890 e 1900, fu adottato da molte Polizie europee come sistema di segnalamento dei pregiudicati. Il portrait parl del Bertillon, per, seppure apprezzato generalmente, venne giudicato, specialmente dai funzionari di polizia londinesi, pi di carattere teorico che pratico. Particolarmente ostico si present il sistema di classificazione antropometrico che, ben presto, si dimostr inidoneo allo scopo per il quale era stato ideato. Nel secondo dopoguerra, le misure antropometriche, che ancora erano previste per i soli confronti internazionali, furono eliminate del tutto dal cartellino segnaletico in uso in Italia. Il tramonto definitivo dei rilievi antropometrici coinciso con lavvento della Costituzione repubblicana, che tra i suoi principi fondamentali e diritti inviolabili ha posto la dignit e la libert personale. Il bertillonage fu presentato dal suo ideatore a Roma allEsposizione del 1884 e al Congresso Penitenziario Internazionale tenutosi il 12 novembre dellanno successivo. (9) Matematico, statistico nonch astronomo. Sostenne che la collettivit umana regolata da leggi (fisica sociale) simili a quelle che governano i fenomeni fisici. E considerato il fondatore della statistica moderna. Fu autore della famosa pubblicazione Antropometrie eu mesure des differentes facultes de lhomme. (10) Il metodo scientifico, basato sulla raccolta sistematica e sulla classificazione dei dati, non era altro che il metodo Positivismo, imperante nella seconda met del XIX sec.. Auguste Comte, Herbert Spencer, Charles Darwin e Stuart Mill lavevano applicato con successo in tutti i campoi dello scibile umano. (11) Limportanza dellidentificazione dactiloscopica era conosciuta fin dallantichit in Cina e in Giappone. Si ipotizza che anche i popoli preistorici apponessero le impronte delle dita o delle mani non tanto per finalit identificative quanto simbolico-religiose. Nel secolo XII e XIII i cinesi estesero luso delle impronte anche ai delitti e i coreani nel 1260 se ne servivano per la vendita degli schiavi, come ricorda il missionario M. Collier. Lo studio veramente scientifico delle impronte digitali fu avviato nel 1686 da Marcello Malpighi (1628 1694), medico, botanico, studioso dellanatomia dei tessuti alla quale applic lindagine microscopica, che individu nellepidermide la presenza di cinque strati ben distinti: corneo, trasparente, granuloso, strato spinoso o del Malpighi, basilare. Egli evidenzi lesistenza delle creste papillari, delle spirali e degli anelli. Una delle conclusioni cui giunse lillustre ricercatore fu quella che ogni strato, fino a quello del Malpighi, aveva il potere di riprodurre quello superiore. Nel 1788, J.C.A. Majers, nel suo trattato Anatomical Copper plates with appropriate explanations, con riferimento alle impronte digitali, pose laccento sulle differenze di forma e di aspetto delle rughe della pelle da individuo ad individuo. Alla dattiloscopia si applic qualche tempo dopo John Evangelist Purkinje (1823), naturalista e fisiologo boemo (1787 1869) cui si deve il merito di aver suddiviso i dermatoglifi in nove tipi fondamentali . (12) Vidocq nacque il 23 luglio 1775 in Arras in Francia e si spense nel marzo del 1857. Nel 1809, mentre era ancora detenuto, mosso forse da sincera conversione al bene, matur la decisione di offrire i suoi servigi alla polizia. Le caratteristiche di Vidocq, come uomo di polizia, la valutazione della sua personalit, le sue idee in

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materia di polizia e di redenzione dei delinquenti, i suoi infiniti trucchi, stratagemmi e camuffamenti, anche a distanza di pi di un secolo e nonostante le radicali innovazioni in fatto di organizzazione e di metodi di polizia, costituiscono materia di studio e oggetto di curiosit. A lui, a quanto pare, si deve anche lideazione nel 1830 del sistema della cosiddetta parata per facilitare il riconoscimento dei delinquenti parigini da parte degli ispettori di polizia e il ricorso ai calchi di gesso per rilevare le impronte di calzature sulla scena del crimine. M. Charle Ledru, che fu suo amico e conoscitore profondo, dopo la morte dellex galeotto, ne pubblic la biografia, esaltandone leccezionale vigore fisico, il coraggio, la sottigliezza di spirito, la sagacia, la perseveranza, e lintuito, arricchito continuamente dallesame critico degli avvenimenti Lo scrittore Edgar Poe, parlando dei metodi dindagine impiegati dalla polizia parigina contro il crimine, riport nelle sue Memorie questo giudizio, a dir poco, caustico: La polizia parigina, cos vantata per la sua penetrazione, molto astuta, niente pi... Procede senza metodo, non ha altro metodo che quello del momento. Si fa gran pompa di misure di polizia, ma accade spesso chesse sieno cos intempestive e cos male appropriate allo scopo, chesse fanno pensare a M. Jourdain che chiedeva la sua veste da camera per capire meglio la musica. I risultati ottenuti sono qualche volta sorprendenti, ma in massima parte dovuti semplicemente allintelligenza ed attivit dei singoli. Nei casi in cui queste qualit sono insufficienti i piani falliscono. Proseguendo poi nelle sue riflessioni, lo scrittore non lesin critiche neppure alloperato di Vidocq che, a suo dire, era buono ad indovinare, era un uomo di pazienza: ma non essendo il suo pensiero sufficientemente educato, egli faceva sovente falsa strada per lardore stesso delle sue investigazioni. Diminuiva la forza della sua visione guardando lobietto troppo da vicino: poteva forse vedere uno o due punti con nettezza singolare, ma per il fatto medesimo del suo procedimento perdeva laspetto della questione presa nel suo insieme. * (13) Il paradigma giudiziario per Kuhn v inteso nella duplice accezione di concezione di insieme di credenze, valori, tecniche condivisa dalla comunit scientifica degli esperti in scienze forensi e di esempi utilizzati dalla stessa comunit nella concreta risoluzione dei problemi investigativi. (14) Il processo criminale, dal basso Impero in poi, fin con lavere unimpronta sempre pi inquisitoria che accusatoria, essendo i crimini perseguiti dufficio dagli organi dello Stato. Laccusa pubblica fu riservata ai crimini pi gravi quali la maiestas, lomicidio, il ratto, la violenza. Fu generalmente riconosciuto il diritto di ricorrere in appello avverso una sentenza di condanna, ma furono esclusi da questa possibilit coloro che erano riconosciuti colpevoli di reati particolarmente gravi, quali: lomicidio, ladulterio, il ratto, il falso, il maleficio, la violenza. Nel basso Impero, inoltre, gli illeciti penali previsti nel diritto privato in epoca repubblicana: furto, rapina, iniuria, furono considerati crimini verso la collettivit e puniti pi severamente con pene pubbliche. (n.d.a) (15) Dopo il XIII secolo (n.d.a) il giudizio di Dio era in decadenza netta, crepuscolare, irresistibile, in coincidenza di un ridimensionamento dello Stato. Finiva let feudale e si accresceva lautorit dello Stato. La giustizia non era pi amministrata dai signori feudali nei loro isolati manieri di campagna, da ciascuno dei piccoli clan dei feudatari allinsaputa dei confinanti, ma ritornava ad essere qualcosa che si fondava su principi giuridici e sociali in un quadro di interessi sempre pi generali. (F. Di Bella op. cit. pag. 92) (16) La ragione basilare della tortura o della quaestio comunque si voglia chiamarla, sempre lurgenza e la necessit di raccogliere una prova ai fini della giustizia: ma non la prova qualsiasi, bens la prova per eccellenza, quella che in seguito i giuristi definirono regina delle prove ovverosia la confessione. Il soggetto sul quale caduta lombra del sospetto, lindiziato, il probabile reo deve essere convinto con la forza a confessare, a rendere deposizione contro se stesso. La ricerca della verit la grande purga morale che sublima anche le nefandezze della camera di tortura . La tortura, in altre parole, era considerata anche dai Romani una tecnica processuale per provare i reati: laccusato non era che un colpevole il quale mentiva e doveva essere convinto con la violenza a confessare; il testimone era sicuramente reticente fin dal primo momento e doveva essere convinto a rendere una deposizione veritiera con gli stessi sbrigativi sistemi. (in Franco di Bella, storia delle tortura Ed. Sugarco Milano pag. 58 e 61 ). Paracelso illustr nella sua opera De signatura rerum naturalium numerosi tipi simbolici di pena in auge nel Medio evo. Le spie subivano laccecamento mediante un ferro rovente e acuminato; perdeva mano chi aiutava un condannato a fuggire o staccava i corpi degli impiccati alla forca; chi dava falsa testimonianza subiva il taglio delle orecchie, delle dita della mano con la quale aveva prestato giuramento e la frantumazione dei denti; gli ebrei che si univano carnalmente con una cristiana subivano lamputazione dei testicoli; i bari il taglio delle dita; le donne infedeli venivano marchiate a fuoco. Nella giurisdizione del Principe Vescovo di Basilea, Pruntrut, le fedifraghe avevano lonore di essere marcate col pastorale arroventato del Vescovo Queste pene, come testimonia Heinemann in Der Richter und die Rechtsplege in der Vergangenheit erano considerate nei territori di popolazione tedesca come normali e assai attenuate , rispetto al passato.(nota riportata a pag. 106 da F. Di Bella op. cit.).

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(17) Per quanto riguarda, invece, i difetti dellorganizzazione e dei servizi di polizia francesi interessante riportare il giudizio espresso dallo scrittore Edgar Poe nelle sue Memorie che suona come un vero e proprio jaccuse contro la Polizia del suo tempo: Di solito il Prefetto di polizia egli stesso, al momento della sua nomina, era profano di polizia: ed nellimpiego pi eminente chegli va ad iniziare il suo noviziato. Egli conduce seco una folla di protetti, di cui il minor difetto quello di non avere alcuna attitudine speciale, ma che in mancanza di meglio sanno blandirlo ed evitare che la verit arrivi fino a lui. E cos che, or sotto una direzione, or sotto unaltra, io ho visto organizzare o piuttosto disorganizzare la polizia; ciascun mutamento di Prefetto introduceva e faceva allontanare qualche soggetto sperimentato.(Il brano stato tratto dallarticolo del Prof Iosto Satta intitolato Vidocq: il celebre poliziotto pubblicato sulla Rivista Il Magistrato dellOrdine 1930 pag. 24) (18) La mutilazione era riservata agli indigenti, perch di solito i ricchi se la cavavano con il pagamento di forti multe. Il carnefice a seconda delle sentenze di condanna, cavava gli occhi, tagliava orecchie, nasi, mani. Ai ladri sorpresi una prima volta veniva recisa la mano sinistra, e la destra alla seconda volta. I falsari erano talora castrati . Si cavavano gli occhi ai condannati a morte, graziati. Sotto regimi tirannici o in particolari momenti storici, la mutilazione veniva inflitta anche per mancanze trascurabili o assolutamente prive di rilevanza penale (In F. Di Bella, op. cit. pag. 22) Luigi XIV re di Francia, detto il Re Sole, che si autoidentific con lo Stato, pronunziando la famosissima espressione LEtat cest moi, si preoccup di regolamentare minuziosamente ogni fase, strumento ed accorgimento (es. visita del medico-chirurgo allinquisito) della question o tortura. Con la famigerata Ordinanza criminale dellAgosto 1670, il Re Sole prescriveva che in tutti i Seggi di Tribunali Regi dovesse essere allestita una chambre de la question arredata con un tavolo con lo zelante scrivano, le sellette (sgabelli) per linquisito, un Vangelo per il giuramento, la certificazione sanitaria di idoneit a subire le torture, leggi e vario materiale di cancelleria. (19) Cesare Lombroso fu lautorevole esponente della scuola positivista italiana insieme a Scipio Sighele e Leonardo Bianchi. Fondatore della Antropologia criminale, sostenne che la pena dovesse essere commisurata non al reato ma alla pericolosit del reo. Sugger alcune proposte riformatrici sullattivit di polizia nella pubblicazione: La cattiva organizzazione della polizia e dei sistemi carcerari, da lui edito nel 1900. Luigi Bulferetti nel sua pubblicazione intitolata Cesare Lombroso, parlando dei contributi offerti dal Lombroso alla Polizia Scientifica italiana cos sintetizza eloquentemente: Le benemerenze del Lombroso circa la polizia scientifica furono rievocate dal fedele Ottolenghi, che ricordava come il volumetto Sullincremento del delitto in Italia e sui mezzi per arrestarlo (1879) fosse divenuto lultimo volume della 5^ edizione dellUomo delinquente. Lantropometria psichiatrica e criminale ne era alla base. Pochi detectives, meglio delle truppe, secondo il Lombroso, avrebbero giovato nella lotta contro il brigantaggio, ma occorreva una polizia, ben pagata e retta con criteri scientifici simili a quelli che dopo Sadowa (ivi, nel 1866, i prussiani sconfissero gli austriaci dopo una cruenta e memorabile battaglia) dovrebbero reggere le forze armate, capace di fotografare, di telegrafare e, soprattutto, di conoscere luomo delinquente e di combattere i nuovi mezzi del delitto (nuovi tipi di truffa, nuove chiavi false, apparecchi ad acetilene per fondere le casseforti, maschera di cloroformio, pastiglie narcotiche, ipnotismo, biciclo) con i nuovi mezzi: fotografia, misure antropometriche evidenzianti caratteristiche come il mancinismo anatomico del piede, il tachiantropometro dellAnfosso, il craniogramma, ecc. . La conoscenza dei delinquenti, come quella dei malati per i medici, essenziale per i funzionari di polizia e per i magistrati. (in L. Bulferetti, op. cit., Ed. UTET, Torino 1975 - pag 560). (20) E. Locard (1924 -1996) riteneva che le conoscenze necessarie allattivit di Sherlock Holmes erano ancora sparse in numerosi testi, fatta eccezione per il manuale di Hans Gross Handbuch fur Untersuchungsricter als System der Kriminalistik , (pubblicato verosimilmente intorno al 1883) apparso qualche anno prima. (21) Il personaggio di S. Holmes non immune da ambiguit e contraddizioni. Pur avendo fatto dellosservazione e della deduzione le virt elettive del detective ideale, in alcuni casi egli si comporta come un rozzo positivista,, privilegiando il primato dei fatti sulle ipotesi. Per questo alcuni hanno voluto vedere in lui ora il precursore dellanarchismo metodologico di Paul Feyerabend ora lanticipatore di Karl R. Popper. Per Th. Sebeok ed Umberto Eco la razionalit holmesiana non sarebbe altro che labduzione del filosofo pragmatista americano Charles S.Pierce. Sherlock Holmes con le sue felici intuizioni e le gravi omissioni tecniche segna il passaggio dalla fase empirica alla fese scientifica della lotta contro il crimine.

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Bibliografia
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Nuovo trattato di fotografia moderna M. Langford - Ed. Il Castello 1997; Delitti per diletto di Ernest Mandel - Marco Tropea Editore Milano 1997; Un medico legale tra salassi e torture di Gerardo Corea Ed. Aldo Primerano Roma 1998; La vita quotidiana in Inghilterra ai tempi della regina Vittoria J. Chastenet Bur Milano 1998; Dai Reali Carabinieri alla 121 Origini delle Forze di Polizia in Italia di Daniele Tinti Rodana Editrice Perugia 1999; LAtlante Criminale Vita scriteriata di Cesare Lombroso di Luigi Guarnieri - Ed. Mondadori Milano Gennaio 2000 Il Segnalamento di Polizia di Paolo De Porcellinis - Raffaele Camposano D.C.P.C. Servizio Polizia Scientifica Febbraio 2000; Argomenti di Polizia Scientifica di Raffaele Camposano D.C.P.C. Servizio Polizia Scientifica Settembre 2000; Sulle tracce del delitto a cura di Geo Ceccaroli - Imprimitur Editrice Padova 2000; Il sopralluogo giudiziario medico legale di Ozrem Carella Prada Dino Mario Tancredi Societ Editrice Universo Roma 2000; Gli accertamenti tecnici della P.G. nellindagine preliminare di Anna Poggi Cosimo Damiano Cavalera CEDAM 2000; Impronte Digitali di Colin Beavan Oscar Mondadori 2002 La cultura dellinvestigazione di Francesco Sidoti - Ed KOINE Roma 2002; La Polizia Scientifica a cura della M.I. - Dipartimento della P.S. D.C.P.C. Roma 2002; Museo Criminologico a cura di Assunta Borzacchiello Ministero della Giustizia Dipartimento dellAmministrazione Penitenziaria 2003 Medicina Legale di Pierluigi Baima Bollone Seconda edizione Ed. Giappicchelli Editore Torino 2003; Wanted! di Ando Gilardi Ed. Bruno Mondadori Milano 2003; La Polizia Scientifica 1903-2003 di Carlo Bui Raffaele Camposano Ed. Laurus Robuffo 2004; Dieci tutte diverse di Andrea Giuliano Ed. Tirrenia Stampatori Torino 2004.

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INDICE

Introduzione Definizione Medicinale legale e Criminalistica Lidentificazione giudiziaria Medicina legale e identificazione giudiziaria Il fondatore della Criminalistica moderna Note Bibliografia Indice

pag. 3 pag. 4 pag. 4 pag. 5 pag 6 pag. 7 pag. 9 pag. 13 pag. 15

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