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A CIVIL ACTION

GENERE: Drammatico REGIA: Steven Zaillian SCENEGGIATURA: Steven Zaillian ATTORI: John Travolta, Robert Duvall, Tony Shalhoub, William H. Macy, Zeljko Ivanek, Bruce Norris, John Lithgow, Mary Mara, Sydney Pollack, Kathleen Quinlan, Dan Hedaya, James Gandolfini, Stephen Fry, Peter Jacobson, David Thornton TRAMA: Negli anni '80 a Boston, l'avvocato Jan Schlichtmann, penalista specializzato in cause per lesioni personali, viene a conoscenza di alcuni tragici fatti verificatisi a Woburn, una cittadina del Massachusetts. Otto famiglie avevano denunciato la Grace & Co e la Beatrice Foods, due industrie multinazionali con fabbriche in quella zona, per avere contaminato con sostanze chimiche l'acqua potabile e aver causato la morte dei loro figli per leucemia. Jan va a trovare le famiglie e, in un primo momento, rifiuta l'incarico: le possibilit di dimostrare la colpa delle industrie sono scarse e il piccolo studio di Jan non pu farcela. Poi capisce la gravit della situazione, e decide di assumere la causa. Ma l'impegno gravoso: si tratta di ricostruire eventi accaduti anni prima, ingaggiare geologi e esperti di chimica, consultare archivi, interrogare testimoni, rompere il silenzio sugli avvenimenti. In tribunale Jan deve vedersela con Cheeseman, avvocato della Grace, e con il ben pi esperto Facher, legale della Beatrice. Quando il giudice Skinner fa esprimere in via preliminare la giuria, la Beatrice viene subito assolta da ogni colpa, mentre il processo si apre contro la Grace. Jan viene chiamato a New York dall'amministratore della Grace Al Eustis, che gli offre come patteggiamento 8 milioni di dollari. Jan rifiuta ma la crisi finanziaria in cui precipitato dopo le spese sostenute lo induce ad accettare. A rifiutare sono i genitori dei bambini morti, che non cercavano risarcimenti economici. Jan cambia casa e studio, ma, tempo dopo, un nuovo indizio lo induce a presentare altri documenti in tribunale. La causa si riapre. E le due aziende sono condannate a chiudere e a pagare la bonifica dei luoghi.l'aborto procurato comunque e sempre un dramma) proposta con una sorta di distaccata partecipazione. In particolare attraverso lo sguardo e la sofferenza di Otilia che partecipiamo al trauma. lei, quasi pi che l'amica, a divenire sempre pi consapevole del vuoto che la circonda, della solitudine profonda da cui sembra impossibile uscire. Cos quel feto che inizialmente il regista sembra non volerci mostrare ma che poi compare in tutta la sua fragilit una sorta di doppio' della protagonista ormai priva di un futuro.

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