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MALNUTRIZIONE
the cellular imbalance between the supply of nutrients and energy and the bodys demand for them to ensure growth, maintenance, and specific functions. (WHO)
LA MALNUTRIZIONE
E la conseguenza di un prolungato..
inadeguato introito di uno o pi nutrienti (nutrizione PER DIFETTO) eccessivo introito di uno o pi nutrienti (nutrizione PER ECCESSO) introito dei nutrienti sbilanciato
CAUSE DI MALNUTRIZIONE
Inadeguata
assunzione di cibo Malassorbimento Difetto del metabolismo di specifici nutrienti: es. malattie renale, malattie del fegato o
errori congeniti del metabolismo
Aumentate
Obiettivi nutrizionali
Ridotta secrezione di insulina Aumentata secrezione di glucagone e catecolamine Aumento glicogenolisi e lipolisi Aumentata gluconeogenesi dagli aminoacidi una volta che i depositi di glicogeno sono esauriti Aumento relativo del dispendio energetico basale
Ulteriore riduzione dei livelli di insulina Deplezione delle riserve di glicogeno Riduzione della spesa energetica correlata allattivit fisica Riduzione del dispendio energetico basale del 10-15% Aumentata ossidazione degli acidi grassi Aumentata produzione di corpi chetonici nel fegato che vengono usati nel cervello come fonte energetica Riduzione relativa nel catabolismo proteico tissutale
Digiuno e stress
Aumento del turnover glucidico (aumento glicolisi e gluconeogenesi) Aumento del turnover proteico (aumento proteolisi e sintesi proteine di fase acuta) Aumento della lipolisi ed inibizione della chetogenesi
Digiuno >72h
Digiuno +Stress
Dispendio energetico Catabolismo proteico (rel.) Sintesi proteica (rel.) Turnover proteico Bilancio azotato Gluconeogenesi Chetosi Turnover glucidico Glicemia Ritenzione idrosalina Albuminemia
IL RISCHIO DI SVILUPPARE MALNUTRIZIONE ED I SUOI EFFETTI AUMENTANO CON LETA Pi del 60% dei pazienti anziani ospedalizzati sono malnutriti Il rischio di complicanze e di morte aumentano con la gravit della malnutrizione Il decorso clinico del paziente anziano condizionato e condiziona lintroito calorico La mancanza di adeguati nutrienti associata a significativo peggioramento dello stato nutrizionale
SEGNI DI MALNUTRIZIONE
Perdita di peso o obesit Perdita di massa muscolare ed adiposa/perdita di forza Danno della risposta immune Lenta riparazione delle ferite Lesioni cutanee Apatia
TIPI DI MALNUTRIZIONE
Marasma Grave deficit energetico, m. cronica Kwashiorkor Grave deficit proteico, m. acuta Carenza di micronutrienti
Protein Energy Malnutrition - continuum della malnutrizione che si estende dal marasma al kwashiorkor con casi intermedi
IL MARASMA
Basso Indice di Massa Corporea (rapporto PESO/ALTEZZA2 ) Assenza di depositi adiposi Muscolatura ridotta Debolezza Proteine del siero normali Perdita di massa magra (LBM) proporzionale alla perdita di peso TBW
IL KWASHIORKOR
Perdita di proteine viscerali Depositi adiposi mantenuti Ipoalbuminemia Edema TBW e ECW DEE (specie in traumi, sepsi, neoplasie)
Perdita di peso/cachessia ECM Espansione del liquido extracellulare ECW Edema (ipoalbuminaemia) Debolezza Depressione Riscontro frequente in: Cancro Malattia ostruttiva cronica polmonare Malattia Infiammatoria Cronica Intestinale Malattia cardiaca Malattia neurologica cronica Insufficienza renale Cirrosi epatica
Zona sicura
Durante il digiuno, si perde ogni giorno il 2% del muscolo Il 20% del muscolo si perde in 10 giorni Il muscolo umido pesa 4 volte pi di quello secco 1 g di muscolo perduto caratterizzato da una perdita di 4 g di peso corporeo La perdita di 75 g di proteine=400 g FFM nelle prime 24 h;20-30 g dopo 10 gg
Effetti
della malnutrizione
VALUTAZIONE NUTRIZIONALE
La valutazione clinica dello stato nutrizionale del paziente condizione essenziale per la prevenzione primaria delle malattie cronicodegenerative ad eziologia alimentare La diagnosi precoce della malnutrizione consente la prevenzione secondaria delle patologie la cui prognosi e terapia sono condizionate dalla malnutrizione
Valutazione del tipo di malnutrizione e del grado Impostazione di schemi terapeutici adeguati e personalizzati Valutazione quantitativa e qualitativa dellefficacia del supporto nutrizionale Classificazione ed individuazione dei pazienti a rischio
REQUISITI DEI PARAMETRI DI VALUTAZIONE BUONA SENSIBILITA NON INVASIVITA RIPRODUCIBILITA NEL TEMPO POSSIBILITA DI STANDARDIZZAZIONE
PRONTA VARIABILITA
BASSO COSTO
Screening malnutrizione
Un test di screening sullo stato nutrizionale deve contenere le seguenti informazioni: Calo ponderale recente BMI attuale Gravit della patologia in atto Assunzione di cibo attuale
MUST (Malnutrition screening tool): comunit NRS (Nutritional Risk Screening): pazienti ricoverati MNA (Mini Nutritional Assessment): anziani
VALUTAZIONE NUTRIZIONALE
Anamnesi familiare, patologica, alimentare, farmacologica Esame obiettivo generale Parametri antropometrici (peso e altezza etc. ) Parametri bioumorali routinari Valutazione proteine viscerali Indagini immunologiche Calcolo della spesa energetica totale (TEE con Calorimetria indiretta) Valutazione della FAT,FFM,e idratazione (BIA)
Anamnesi mirata
Calo ponderale recente Assunzione di cibo attuale Abitudini alimentari Allergie e intolleranze alimentari Assunzione di farmaci che possano influenzare lappetito e/o le funzioni gastrointestinali Condizioni di salute attuali e patologie croniche che comportino limitazioni funzionali (valutare le eventuali implicazioni sul dispendio energetico totale e sulla composizione corporea)
ANAMNESI ALIMENTARE
Evoluzione nel tempo del tipo di alimentazione attuale. Motivazione dei comportamenti dietetici pregressi Computo delle ingesta attuali sul breve e lungo periodo (calorie e singoli nutrienti) Grado di conoscenza del paziente in campo alimentare Preferenze,avversioni alimentari
Valutazione della massa muscolare e delle riserve di grasso sottocutaneo Valutazione presenza di segni di ritenzione idrica
Ricerca allispezione di segni e sintomi di deficit di vitamine e/o minerali: dermatiti, glossiti, cheiliti, irritabilit neuromuscolare, alopecia etc
SOTTOPESO
MAGREZZA
NORMALE
SOVRAPPESO
OBESITA
BMI
<18,5
18,5-20
20-25
25-30
>30
Misure antropoplicometriche
Peso,peso attuale/peso abituale,peso attuale/peso teorico
Statura Circonferenza vita, WHR Circonferenza del braccio al 3 medio
TEST FUNZIONALI
TEST IMMUNOLOGICI
TEST EMATOCHIMICI
Proteine plasmatiche: albumina, transtiretina (T1/2: 2 gg), prealbumina, transferrina (T1/2: 7 gg) Elettroliti, urea e creatinina Bilancio azotato Minerali e vitamine Creatinine/Height Index (CHI)
malassorbimento epatopatie nefropatie infezioni traumi neoplasie squilibri osmotici e ormonali - in tutte le condizioni in cui c
dellacqua extracellulare
Lalbuminemia un indice di malnutrizione proteica solo nelle fasi molto avanzate, in condizioni di grave deperimento organico e pu avere valore predittivo di maggiore morbilit e mortalit.
Emivita di soli 2 g
Bilancio azotato
Il bilancio azotato riflette la differenza fra lintake proteico e le perdite E pari a zero in condizioni di normalit, positivo in condizioni di accrescimento e negativo in condizioni cataboliche Bilancio azotato (g/die) = (intake proteico/6,25) - (azoto urinario +perdite fecali + perdite obbligatorie)
Perdite obbligatorie=10-20 mg/kg(die)
E un indice della massa muscolare e del peso corporeo. Risente ovviamente della funzione renale CHI = Creatininuria nelle 24h x100/ Creatininuria attesa nelle 24h Esistono tabelle di riferimento, in linea di massima nelle donne la creatininuria attesa di 18 mg/kg di peso ideale e negli uomini di 23 mg/kg di peso ideale Deficit del 5-15%: Lieve Deficit del 15-30%: Moderato Deficit >30%: Severo
MALNUTRIZIONE
V.N. LIEVE MODERATA SEVERA
ALBUMINA (g%) TRANSFER.(mg%) RBP (mcg/ml) PREALB.(mcg/ml) LINFOCITI (N/ml) CREATINURIA/ALT. U (mcg/cm/die) D PESO ATTUALE (kg) %PESO IDEALE %PESO ABITUALE %CALO PESO (6 mesi)
>3,5 >200 >250 >50 >1800 >8,5 >5,8 >90 >95 <10
2,5-3 160-180
<2,5 <160
> 85
>10 >15
>75
>20
<75
MALNUTRIZIONE
V.N.
PLICA TRICIP. (mm.) CIRC.BRACCIO (cm.) U >11,3 D >14,9 U >26,3 D >25,7
LIEVE
>10 >13,2 >23,4 >22,8 >20,2 >18,6
MODERATA
>7,5 >9,9 >17,6 >17,1 >15,2 >13,9
SEVERA
<7,5 <9,9 <17,6 <17,1 <15,2 <13,9
++
SINTOMI
BASSO PESO CORPOREO, PALLORE ASTENIA, RIDUZIONE GRASSO SOTTO CUTANEO, ATROFIA M.TEMPORALI EDEMI, IPOPROTIDEMIA, DEFICIT IMMUNITARI ANORESSIA, MALESSERE, ASTENIA ARTI INFERIORI, IPO-AREFLESSIA, PARESTESIE, ENCEFALOPATIA CHEILOSI, STOMATITE ANGOLARE, PERDITA CAPELLI, VISIONE CONFUSA E BRUCIORE AGLI OCCHI
VIT.B1
VIT.B2
VIT. B3
DEPRESSIONE ED ALTERAZIONE TONO UMORE,IRRITABILITA', AMNESIE, NEUROPATIA PERIFERICA, ALTERAZIONE RIFLESSI,ANEMIA, FATICABILITA' AMNESIE, ANEMIA, IRRITABILITA', MALASSORB.
ECCHIMOSI SPONT., ARTRALGIE, FATICABILITA' DOLORI OSSEI, RIDUZIONE STATURA, FRATTURE SPONTANEE, ASTENIA EMERALOPIA, DERMATITI
FOLATI
VIT. C VIT. D
VIT. A
CALCIO FOSFORO
ZINCO
IODIO RAME
SELENIO
DISPENDIO ENERGETICO
TEE= BEE+TEF+LAF
TEF=energia per lutilizzo dei nutrienti: variabile, in genere 0.07-0.10 del BEE; LAF=fattore di correzione per attivit fisica: variabile(allettato incosciente=1; allettato sveglio=1.1-1.25;deambulante=1.25-1.5) In caso di febbre aggiungere 13% del BEE per ogni C sopra 37
Stima indiretta
Diluizione dellacqua marcata con deuterio e ossigeno-18
Stima diretta
Camera metabolica
TEF=REE x 0.1
Normogrammi e formule
Calorimetria diretta durante assunzione di cibo Calorimetria indiretta in corso di esercizio fisico*
N.B.: nei soggetti in sottopeso o sovrappeso il Peso ideale si intende secondo la formula di Lorenz, per ripristinare un normale rapporto massa grassa/massa magra.
ETICA
La terapia nutrizionale considerata un trattamento medico e come tale soggetto alle stesse limitazioni per motivi etici della ventilazione artificiale, dei trattamenti antibiotici, ecc: rispetto dei principi di autonomia, beneficio e giustizia Non risponde a criteri di eticit non fornire supporto nutrizionale al paziente che si prevede avr un periodo di alimentazione inadeguata connessa a una o pi patologie
Come intervenire?
55-65% dellapporto energetico giornaliero, fornito da carboidrati,di cui <10% di tipo semplice, il resto di tipo complesso
Fibre : apporto ottimale intorno ai 30 g/die
contenere levoluzione di molte malattie degenerative croniche a prevenire o correggere stati subcarenziali o di franca malnutrizione
recuperare funzioni vitali compromesse da stress chirurgici
caratteristiche di composizione dellalimentazione normale (modulazione delle percentuali di macronutrienti..) oppure ne modificano la consistenza (diete liquide,semiliquide ecc.) o entrambe le cose
Il dettaglio della prescrizione (grammatura degli alimenti o dei nutrienti) dipender dalla gravit dello stato patologico e dalla necessit di uno stretto controllo della co-presenza di alcuni micronutrienti (ad es. nellIR), nonch dalle prospettive terapeutiche della patologia
Per approfondire
Life Long Learning programme in Clinical Nutrition and Metabolism: http://lllnutrition.com/ Organizzazione Mondiale della Salute: http://www.who.int/nutrition/publications/mal nutrition/en/index.html The European Society for Clinical Nutrition and Metabolism: http://www.espen.org/espenguidelines.html
Accelerato transito Cibo non adeguatamente emulsionato Asincronismo secrezioni bilio-panc. secrezioni bilio-pancreatiche
MALDIGESTIONE
Transito digiunale rapido Deficit di disaccaridasi Proliferazione batteri patogeni Traslocazione batterica
MALASSORBIMENTO
Dumping
La dumping syndrome deriva da un alterato svuotamento gastrico secondario a resezione, asportazione o bypass dello sfintere pilorico.
La sintomatologia insorge a breve distanza dai pasti e comprende dolore colico, distenzione addominale, nausea, vomito, diarrea, flatulenza, borborigmi, debolezza, vertigini, sudorazioni, vampate di calore, palpitazioni e occasionalmente episodi sincopali. Il test con assunzione di soluzione glucosata ipertonica per os riproduce la sintomatologia, inducendo una riduzione del volume circolante e un aumento della velocit di svuotamento gastrico e della glicemia. I sintomi dellipoglicemia tardiva sono legati alla risposta adrenalinica e includono sudorazione, palpitazioni, tremori e debolezza; compaiono 2-4 ore dopo i pasti.
DUMPING SYNDROME
PRECOCE (15 30 minuti dopo il pasto) 2/3 dei gastrectomizzati Secondaria al rapido svuotamento gastrico : Senso di precoce riempimento gastrico con distensione addominale Nausea, vomito, sudorazione Tachicardia, pallore, tachipnea, debolezza, languore TARDIVA (2 3 ore dopo il pasto)
Rara
Secondaria a ipoglicemia conseguente a picco insulinemico : Sudorazione, debolezza, confusione Raramente perdita di coscienza
Management
6 7 pasti piccoli e frequenti Non bere durante i pasti carboidrati, proteine
Evitare bevande dolci, latte e alcool Aggiungere fonti di pectina ai pasti Non sdraiarsi prima di 1/2 ora dopo il pasto
Riducono la diarrea e gli episodi di ipoglicemia rallentando il transito e riducendo i picchi glicemici postprandiali Inibitori dellamilasi pancreatica (acarbosio)
Rallentano la cessione dei monosaccaridi dagli alimenti limitando anche la distensione addominale
Ansa afferente
La sindrome dellansa afferente dopo gastrectomia secondo Billroth II si manifesta con un dolore allipocondrio destro accompagnato a senso di saziet, che si risolve con un episodio di vomito violento di cibo e bile non mescolati. Lecografia pu dimostrare la presenza di una dilatazione del duodeno e dellansa afferente.
Svuotamento dellansa afferente conseguente allostruzione meccanica o allalterata peristalsi Dolori epigastrici ed ipocondriaci post-prandiali Senso di precoce riempimento gastrico con distensione addominale Risoluzione dopo vomito alimentare e biliare
Management
Dieta simile a quella per la dumping syndrome precoce
DIARREA
Secondaria allaccelerato svuotamento dello stomaco Rapido passaggio degli alimenti attraverso lintestino acidi biliari nel colon (DBP) Pu determinare moderato malassorbimento
Management
Dieta simile a quella della Dumping Syndrome
MALASSORBIMENTO
Secondario
all accelerato transito Mancato coordinamento tra secrezione pancreatica e passaggio degli alimenti Insufficiente frazionamento e pre-digestione del bolo alimentare proliferazione batterica secrezione acida del Fattore Intriseco e della proteina R
STEATORREA
Diarrea (inizialmente) Alterata funzione pancreatica Proliferazione batterica Ridotto tempo di transito attraverso lintestino tenue
Management
Supplementazione con enzimi pancreatici Uso di MCT
CONSEGUENZE NUTRITIONALI
ANEMIA MACROCITICA
( vit. B12 e IF )
CARENZE PIU FREQUENTI Folati: il livello cade significativamente tra il 5-12 mese
Vit.B12: livelli bassi in pz con calo ponderale >50 Kg/I anno Vit B1: deficit sintomatico in caso di vomito incontrollato
VITAMINE E OLIGOELEMENTI
Generalmente la copertura del fabbisogno conseguibile con formule per os multivitaminiche/minerali eccetto che per la vit.B12
preferenzialmente alla proteina R, secreta nella saliva, piuttosto che al Fattore Intrinseco (F.I.). Nel digiuno e nel duodeno il complesso viene degradato dalle proteasi pancreatiche
della secrezione del Fattore Intrinseco Inattivazione della proteina R secondaria a del pH gastrico
Management
Supplementazione e.v. di 1000-5000 g / mese
CARENZA DI FERRO
assunzione di cibo digestione degli alimenti contenenti ferro (carni) pH gastrico e conversione dello ione ferrico a ferroso, forma pi facilmente assorbibile By-pass duodenale
Management
Supplementazione per os di ferro (30-60 mg/die) e acido ascorbico Supplementazione di ferro e.v. Supplementazione con fruttooligosaccaridi (studi sugli animali)
patienti
XVIII mese
OSTEOPOROSI E OSTEOMALACIA
La perdita di peso lunico fattore, dimostrato, responsabile dellosteoporosi e dellosteomalacia nei paz. sottoposti a chirurgia gastrica Intolleranza al lattosio By-pass duodenale Formazione di saponi ( ac.grassi + Ca++) Ca++
Management
Uso di latte trattato con lattasi o di yogurt Supplementazione con calcio (citrato, citrato-malato) e vit.D
FASI DELLA RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE 1. Ia settimana (rimozione sondino): Dieta liquida con supplementazioni * = >300 kcal 2. Dieta semi-liquida (omogeneizzati, yogurt.) per 2-3 settimane circa ( secondo tolleranza ) con supplementazioni* = 600-800 kcal 3. Inizio dieta a consistenza solida con supplementazioni = kcal 1000 a regime
* in forma liquida
MICRONUTRIENTI
Vit.A, Vit.B1, Ac.Pantotenico, Vit.C, Cu, Mn, Zn: favoriscono la riparazione delle ferite attraverso una velocizzazione della sintesi del collagene e fungendo da importanti cofattori enzimatici
TERAPIA NUTRIZIONALE 1
Al fine di aumentare la risposta immunitaria, ripristinare il bilancio azotato , contrastare la malnutrizione e favorire la cicatrizzazione delle ferite si sono dimostrati utili i seguenti nutrienti:
MACRONUTRIENTI
Lipidi: se necessario provenienti per il 50% da MCT** e in parte da EFA -Un eccesso rallenta il movimento dei leucociti essenziale per la prevenzione della sepsi e per i processi di cicatrizzazione Rapporto raccomandato 6/3: 3.5/1-5/1 per prevenire lo squilibrio nel la produzione di eicosanoidi in direzione infiammatoria e antiimmunitaria. Proteine: di elevato valore biologico Glutamina (essenziale per la mucosa,traslocazione batterica), Arginina (bilancio azotato,linfociti T), Cysteina e Glutatione ( proliferazione linfociti) - esplicano funzione plastica e di supporto per il sistema immunitario
Quantitativo ottimale 40-50 g/die (attenzione nei diabetici scompensati e nei cirrotici)
Olio MCT usato non solo come condimento ma anche per cucinare o cuocere al forno (<150-160)
TERAPIA NUTRITIONALE 2
Carboidrati: soprattutto di origine complessa come pane, pasta, riso, vegetali; evitare carboidrati semplici, bevande zuccherate o gassate
In caso di intolleranza al lattosio eliminare temporaneamente latte e derivati, quindi introdurre gradualmente: latti fermentati, yogurt, alcuni formaggi stagionati (parmigiano) Fibre: principalmente solubili , soprattutto pectine (prodotti dellavena, mele, salsa di mele, banane, agrumi), mucillagini (psyllium) e gomma guar E consigliabile supplementazione Probiotici e Prebiotici
deficienza di lattasi produzione di enzimi proteolitici produzione di vitamine (complesso B e K) difesa da germi patogeni attivazione sistema immune deconiugazione di acidi biliari
TERAPIA NUTRIZIONALE 3
MICRONUTRIENTI
Vitamine: Vit. A (processi di differenziazione cellulare)
-carotene*
Vit. B1, Ac.Pantotenico (protegge dalla degradazione proteolitica )
Vit. B12
Vit.C* (velocizza la sintesi del collagene)
Vit.E* ( CD4)
Minerali: Fe
Ca Mn (glicosilazione dei residui di idrossiprolina) Zn* (componente di Cu/Zn SOD) Cu* (componente di Cu/Zn SOD)