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I.C.

Barberino di Mugello

GLI ANIMALI: VARIETA' DI FORME E COMPORTAMENTI


Gruppo di ricerca e sperimentazione sul curricolo di scienze

I BAMBINI E I LORO ANIMALI

Parliamo con i bambini degli animali, lasciandoli liberi di riferire le loro esperienze e
le loro impressioni; facciamo un’indagine sugli animali che possiedono e riportiamo i
dati in una tabella.
Decidiamo di portare a scuola, per una giornata, alcuni animali posseduti dai bambini
per osservarli, disegnali e descriverli verbalmente, distinguendo le forme dai
comportamenti. La scelta degli animali deve prevedere animali che camminano, che
nuotano, che volano, che strisciano.

ANIMALI CHE NUOTANO, VOLANO, CAMMINANO, STRISCIANO

Il primo animale da portare a scuola potrebbe essere un pesce. Disponiamo i banchi a


semicerchio e sistemiamo al centro della stanza, su un tavolo ben visibile da tutti, la
vaschetta con il pesce; invitiamo i bambini ad osservarlo dal proprio posto, mentre a
coppie si avvicinano per vederne i dettagli. Individualmente i bambini descrivono il
pesce sul quaderno, seguendo due consegne precise date dalle insegnanti: "Come è";
"Cosa fa". Terminata la descrizione disegnano il pesce inserendo tutti i particolari sia
scritti che soltanto osservati.
In un secondo incontro invitiamo i bambini a leggere ad alta voce la propria
descrizione mentre l'insegnante, trascrive le informazioni ricavate. Terminata la
socializzazione delle descrizioni rileggiamo tutte le informazioni, raggruppate in
modo ordinato e procediamo alla sintesi attraverso la costruzione di un cartellone
murale e la sua riproduzione schematica sul quaderno. Cerchiamo il disegno più
completo scannerizziamolo in formato A4 e incolliamolo al centro di un cartellone in
cui riportiamo le informazioni distinguendo ancora una volta il come è dal cosa fa.
Riduciamo l'immagine precedentemente selezionata e distribuiamola a ciascun
bambino che la incolla al centro di una pagina del quaderno. Mentre l'insegnante
scrive sul cartellone le informazioni, i bambini le trascrivono su delle tesserine di
carta che successivamente verranno incollate intorno all'immagine dell'animale già
sistemata sul quaderno.

Riferendoci agli animali posseduti dai bambini, proseguiamo il percorso portando a


scuola un animale che vola e uno che cammina mentre per quello che striscia
possiamo andare in giardino a cercare lumache o un lombrichi. I bambini osservano,
descrivono e disegnano utilizzando la stessa procedura applicata al pesce. Per ogni
animale occorrono due interventi, il primo in presenza dell'animale per osservare,
descrivere e disegnare (attività individuali) ed il secondo per socializzare le
conoscenze e riorganizzare i dati sul cartellone e sul quaderno.

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INFORMAZIONI IN TABELLA

Per fare ordine e riorganizzare le conoscenze relative ai primi quattro animali


osservati, proponiamo alla classe una tabella da compilare collettivamente.

Parte del corpo usata per


Come si muove Dove si muove
muoversi

Pesce

Uccello

Tartaruga

Lumaca

Individualmente chiediamo di colorare le righe della tabella dando colori diversi ad


animali con caratteristiche diverse e colori uguali ad animali con caratteristiche
uguali. Con opportune domande sollecitiamo i bambini a riflettere sulle relazioni fra
le parti del corpo usate per muoversi, le tipologie di movimento (camminare,
strisciare, nuotare, volare) e l'ambiente dove l'animale vive per stabilire che:
• il pesce muove le pinne e la coda per nuotare nell'acqua;
• la tartaruga muove le zampe per camminare nella terra;
• l'uccellino muove le ali per volare nell'aria e muove le zampe per camminare nella
terra.
• La lumaca muove tutto il corpo per strisciare sulla terra

I bambini devono capire come la varietà dei movimenti sia data da una diversa forma
degli arti, e che esiste una relazione fra il movimento dell'animale e l'ambiente in cui
vive.

Proseguiamo il percorso andando ad osservare gli animali nel loro ambiente

VISITA ALLA FATTORIA

Per osservare anche animali di grossa taglia proponiamo la visita di una fattoria.
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Informiamo i bambini sullo scopo della visita ricordando loro che, come per i
precedenti animali, dovranno produrre individualmente una descrizione e un disegno.
Discutiamo insieme su quale sia il comportamento da tenere nel rispetto delle
principali norme di sicurezza a tutela di noi stessi, degli animali e degli ambienti e
suggeriamo di preparare uno zainetto con un quaderno per appunti, un astuccio con le
matite e un foglio da disegno bianco da fissare ad un cartoncino rigido.
Arrivati alla fattoria lasciamo i bambini liberi di osservare gli animali, di parlare fra di
loro e porre domande. Dopo una prima fase di osservazione generale invitiamo i
bambini ad osservare e descrivere sul blocco degli appunti l'animale che preferiscono.
Terminata le descrizioni si procede al disegno dell'animale sul foglio bianco.
Nell'incontro successivo all'interno della classe riprendiamo i lavori individuali per
discuterli e riunirli nei cartelloni e nelle schede sul Com'è e Cosa fa da inserire nei
quaderni.

ORGANIZZIAMO LE CONOSCENZE

Nell'ultima fase del percorso riproponiamo le tabelle di sintesi in cui inserire le


informazioni relative ai nuovi animali. Prima della compilazione individuale
ricordiamo ai bambini che nelle celle devono essere inserite parole chiave e non frasi
complete.
Successivamente invitiamo ciascun bambino a leggere la propria tabella allo scopo di
socializzare le informazioni e costruirne una di tipo collettivo dove siano inseriti, in
modo sintetico, tutti i dati degli ultimi animali. Anche in questa fase sollecitiamo i
bambini con opportune domande a riflettere sulle analogie e sulle differenze che
caratterizzano gli animali proposti.
Riuniamo le due tabelle collettive parziali (quella con i primi quattro animali e quella
appena fatta) in un'unica tabella da inserire nel quaderno al termine del percorso.

Gli animali da osservare dovranno favorire la consapevolezza che all'interno della


categoria animali che camminano, a seconda della forma degli arti, possiamo
distinguere animali atti alla corsa, atti al salto, …; mentre fra gli animali che volano,
a seconda della forma delle ali e della struttura del corpo, distinguiamo gli uccelli atti
a voli lunghi e quelli atti a voli brevi.

Finora i bambini hanno avuto l’opportunità di osservare e descrivere animali


rilevando analogie e diversità nelle loro strutture morfologiche e nei loro
comportamenti.
Quest’ultima parte del percorso didattico vuole condurre gli alunni a riflettere sulle
relazioni esistenti fra le parti del corpo usate dagli animali per muoversi e le diverse
tipologie di movimento ( camminare, strisciare, nuotare, volare………).
L’obiettivo è quello di avviare gli allievi a comprendere come la varietà dei
movimenti sia data da una diversa forma degli arti.
Continuiamo a scegliere un’impostazione metodologica che sappia porre i bambini al
centro dell’azione didattica, che sappia renderli protagonisti valorizzando le loro
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osservazioni, le loro idee, le loro riflessioni sia individuali che collettive.


Osservazioni, idee, riflessioni, piccoli ragionamenti, che per essere valorizzati devono
essere esplicitati da ogni alunno individualmente per scritto in risposta ad
interrogativi opportunamente posti dall’insegnante.
Volendo analizzare la relazione forma- funzione in un piccolo campione di uccelli,
Possiamo porre agli alunni, individualmente, il seguente quesito:
“Leggi con attenzione i nomi degli animali raccolti nel seguente elenco:
• cigno
• pavone
• poiana
• pappagallo
• gallina
secondo te, che cosa hanno di simile? scrivi……..”
Ovviamente gli animali citati nella domanda potranno cambiare a seconda di quali
animali siano stati osservati e studiati nella prima parte del percorso, è
indispensabile che l’insegnante nella scelta degli animali, si orienti verso esemplari
che i bambini conoscono e sui quali possiedono informazioni conoscitive. Il
campione di uccelli a cui ci si riferisce dovrà, inoltre, presentare evidenti differenze
nelle caratteristiche di volo.
Possiamo scrivere la domanda alla lavagna e chiedere ai bambini di copiarla sul loro
quaderno individuale, oppure possiamo realizzare delle copie fotostatiche, da inserire
nel quaderno,che riportino l’interrogativo opportunamente dattiloscritto
dall’insegnante. La seconda possibilità è sicuramente da preferire, permette di
risparmiare tempo e consente a tutti gli alunni di riferirsi ad un testo, scritto con
ordine, ben organizzato e privo di errori, quindi, di più facile lettura.
Chiediamo ai ragazzi di leggere silenziosamente, più volte, l’interrogativo posto
dall’insegnante, poi, invitiamo un alunno a leggerlo ad alta voce per discuterlo
assieme.
E’ di fondamentale importanza preoccuparsi che tutti gli alunni abbiano ben
compreso la richiesta prima di consentire loro di rispondere. A volte può essere
necessario soffermarsi a lungo su alcune parole il cui significato non è conosciuto da
tutti o non è condiviso.
Nel quesito sopra citato sarà sicuramente da discutere e da capire la parola simile a
cui molti bambini, in prima elementare attribuiscono il significato di uguale.
Dobbiamo costruire in ogni alunno, anche nel più timido e nel più lento ad
apprendere la consapevolezza dell’importanza di capire ciò che l’insegnante chiede
valorizzando ogni loro domanda e ogni sforzo volto alla comprensione più piena. I
bambini non avranno particolari difficoltà a rispondere alla domanda dell’insegnante,
ci sarà chi elencherà tutte le somiglianze scrivendo:
“Hanno tutti e 5 una testa
hanno tutti e 5 un collo
hanno tutti e 5 due occhi
hanno tutti e 5 due zampe
hanno tutti e 5 le ali
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……………… la coda
………………………. “
Ci sarà invece chi sintetizzerà le caratteristiche simili dei 5 animali in questo modo:
“ Sono tutti uccelli che hanno le ali e le piume e il becco e volano”.
Accettiamo i loro scritti, così come sono, senza intervenire su di essi con pesanti
correzioni orto- grammaticali. Il linguaggio naturale con cui molti bambini
riferiscono i loro pensieri è l’unico linguaggio che, per ora, permette loro di
esprimersi. Ricordiamo che, in questo contesto, si scrive principalmente per capire e
non si può avere la pretesa che chi scrive possa usare il lessico di chi ha già capito.
Chiediamo ad alcuni bambini (ovviamente non sempre agli stessi) di leggere le loro
risposte, e su di esse sviluppiamo una discussione collettiva attraverso la quale
arrivare ad una sintesi condivisa delle caratteristiche simili degli animali presenti
nell’elenco sopra citato. Raccogliamo la sintesi degli alunni in un documento scritto
elaborato dall’insegnante che può avere le seguenti caratteristiche:

Data……………………….
Discutendo insieme le nostre risposte all’interrogativo della maestra
abbiamo compreso che
il cigno, il pavone, la poiana ,il pappagallo e la gallina
hanno le seguenti caratteristiche comuni:
• 2 zampe
• 2 ali
• il corpo ricoperto di piume
• la coda ricoperta di piume
• il becco
• camminano
• volano
• fanno le uova
• sono uccelli

Questo documento scritto costituirà è da considerarsi come scheda di lettura da


inserire nei quaderni individuali degli alunni su cui essi potranno tornare a riflettere
anche individualmente.
Poniamo ora un nuovo interrogativo:
“Abbiamo detto che il cigno, il pavone, la poiana ,il pappagallo e la gallina
VOLANO. Secondo te COME VOLANO?”
Dopo aver messo in evidenza le caratteristiche simili del campione di animali oggetto
di studio, vogliamo ora evidenziare le diverse capacità di volo Al nuovo quesito i
bambini daranno risposte del tipo:
“ La gallina svolazza. Il cigno vola tanto. La poiana vola tanto e vola veloce. Il
pappagallo vola tanto. Il pavone vola poco.”
Il linguaggio usato è tipico dell’età cognitiva a cui il percorso si rivolge, ma
comunica in modo chiaro e significativo la piena consapevolezza che i bambini
hanno delle diversità di volo dei 5 animali presi in esame.

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Un ultimo interrogativo condurrà i bambini alla scoperta della relazione esistente fra
le diverse caratteristiche di volo e la morfologia delle ali dei singoli uccelli.
Chiediamo loro: “Abbiamo detto che gli animali del nostro elenco volano in modo
diverso, secondo te, perche’? scrivi……….” Lasciamo che gli allievi rispondano
sempre individualmente al quesito dell’insegnante, leggiamo ad alta voce quello che
hanno scritto alcuni bambini, e discutiamo insieme per capire che:

Alcuni uccelli non volano nello stesso modo perchè


SONO FATTI IN MODO DIVERSO
• La gallina e il pavone possono solo svolazzare perché le loro ali sono troppo piccole
per poter sollevare il loro corpo pesante. Il corpo del pavone è reso anche più pesante
dalla lunga coda.
• Anche il cigno ha il corpo pesante ma le sue ali sono grandi e robuste.
• La poiana e il pappagallo hanno le ali grandi e un corpo piccolo e possono volare bene.

Le risposte individuali ai quesiti che l’insegnante inserisce nel percorso offrono la


possibilità di una significativa verifica in itinere del processo di apprendimento dei
singoli alunni a questi si possono aggiungere semplici verifiche strutturate di cui
riportiamo un esempio.
1) Consegnare ad ogni alunno un foglio da disegno di dimensioni
sufficientemente ampie ad esempio formato A 3 e dare la seguente consegna:
“Prova ad immaginare un uccello fantastico che sappia volare veloce e
disegnalo. Motiva per scritto la tua scelta”Con i disegni dei singoli alunni,
opportunamente motivati possiamo realizzare un grande cartellone murale e
procedere alla verifica dei singoli lavori proponendo ai ragazzi l’analisi e la
discussione degli stessi.
2) Proporre l’immagine di un uccello che non sia fra quelli studiati assieme
(l’immagine potrebbe essere quella …..) e chiedere: “ Secondo te l’animale
riportato nell’immagine è un uccello? Perché? Potrà volare veloce e a lungo?
Perchè

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