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Jacques e il fagiolo gigante

Jacques e il fagiolo gigante Racconto popolare Illustrazioni di G. Tenggren

C'era una volta un ragazzo chiamato Jacques che viveva con sua madre in una povera casupola. Jacques era di animo buono, ma si preoccupava pi di giocare che di lavorare e sua madre aveva molto da penare per rimediare di che vivere per entrambi.

Dovette vendere poco alla volta tutto ci che possedavano e venne il giorno in cui non resto loro nient'altro che una mucca. "Dobbiamo venderla Jacques", gli disse sua madre sospirando. "Portala al mercato, ma cerca di trarne un buon prezzo, perch quando non l'avremo pi, non so come vivremo". Jacques part dunque per la citt. Portava la mucca davanti a s. Ma camminando incontr un vecchietto che ammir la vacca e si offerse di comprarla. " una gran bella bestia", disse Jacques, "Quanto mi offrite?".

"Ecco!", disse il vecchietto tendendogli un pugno di fagioli cos brillanti e cos colorati che Jacques prov subito il bisogno di averli tutti per s. "D'accordo!" esclam. E senza riflettere un solo istante diede la vacca al vecchio e fece ritorno a casa sua con i fagioli. Sua madre non trov in essi nulla di meraviglioso. "Jacques! Jacques! esclam. Questa follia ci porta del tutto alla rovina". Scoppiando in singhiozzo, gett i fagioli dalla finestra. E il povero Jacques del tutto confuso and a letto senza mangiare.

Ma il giorno dopo, quando guard dalla finestra, cosa vide? Oh prodigio! I fagioli erano cresciuto durante la notte e avevano creato un enorme stelo. Esso si spingeva verso l'alto, molto in alto, come una grande scala, e le foglie della cima si perdevano tra le nubi. "Erano dunque dei fagioli meravigliosi!", esclam Jacques. Usc subito e si mise a salire su questo strano stelo di fagioli.

Quan'ebbe infine superato con la testa le nubi, Jacques si trov in un vasto paese deserto, dove non si vedeva nient'altro che un grande castello dall'aspetto sinistro.

Poich aveva una gran fame dopo quella scalata, and dritto alla porta del castello per chiedere qualcosa da mangiare. Buss. Una donna gigante venne a lui e lo guard con timore e meraviglia. "Chiunque tu sia e da qualunque posto tu giunga!" gli disse urlando, "bisogna che tu te ne vada prima che mio marito torni a casa".

Proprio in quell'istante si ud un grande frastuono di passi che si avvicinavano al castello. Il pavimento si mise a vibrare, le mura a tremare e il volto della vecchia impallid. " mio marito che arriva!" sussurr lei, nascondendo Jacques nel suo enorme forno. Giusto in tempo, perch un orrendo gigante, due volte pi grande della moglie, entr nella stanza a grandi passi. "Sento odore di carne fresca", url entrando. "Morto o vivo, ti avr, briccone. E ti maciner le ossa per farne il mio pane!". Guard sotto la tavola e in tutti gli angoli. Ma nel momento stesso in cui tocc l'apertura del forno, sua moglie ebbe il coraggio di parlare. "Non c' nessuno qui", disse. " la tua buona cena quello che senti!".

Pose prontamente sulla tavola una scodella contenente delle oche grasse e il gigante si pose a tavola mugugnando e le divor tutte. Poi egli trasse due sacchi di scudi da sotto la tavola. Ne apr uno e si mise a giocare con le monete scintillanti finch non si addorment sulla sua sedia. In quel momento Jacques scivol fuori dal forno. Prese il secondo sacco da sotto il naso del gigante. Mise il sacco sulla sua schiena e si pose subito in salvo velocemente per giungere senza problemi allo stelo dei fagioli.

Jacques consegn il denaro a sua madre e conobbero l'abbondanza per numerosi mesi. Quando l'ultima moneta fu spesa, Jacques si arrampic una seconda volta sullo stelo. Non appena la moglie del gigante gli ebbe aperto il castello si mise a tremare come una foglia. La gigante impallid e nascose Jacques nel baule.

Il gigante entr di nuovo gridando: "Sento odore di carne fresca!". Guard sotto la tavola e in tutti gli angoli. Diede uno sguardo nel forno e pose la sua grossa mano sul coperchio del baule di legno. "A tavola!" grid sua moglie, ponendovi sopra una scodella che conteneva alcuni maiali arrosto. " la tua buona cena quello che senti!".

Il gigante si mise subito a mangiare. Quando ebbe finito, si divert con una gallinella maculata che covava un uovo d'oro ogni volta che egli gridava: "Feta!". Ma alla fine egli si stanc di questo gioco e si mise a russare sulla sua sedia. Non appena lo ud russare, Jacques salt fuori dal cofano di legno e prese la gallinella. La mise sotto il suo braccio, corse fuori dal castello e scese lungo lo stelo. Con una gallina che fedava delle uova d'oro, Jacques e sua madre non avevano pi nulla da desiderare.

Jacques ebbe tuttavia ancora voglia di arrampicarsi su quel fagiolo gigante. E un bel giorno vi sal sopra. "Non oso farti entrare!", gli grid la moglie del gigante. "Da quando hai portato via la sua gallinella, mio marito diventato cos cattivo che temo per la mia stessa vita". Stava per richiudere la porta, ma Jacques si intruffol tra le sue gambe ed era gi nascosto nella teiera, quando il gigante entr in un fracasso di tuoni. Il gigante si mise a ruggire, a fiutare, e mangi un pasto abbondante. Poi, piazzando davanti a s una bella piccola arpa, le grid: "Suona!".

La piccola arpa si mise a suonare una musica cos dolce che il gigante e sua moglie si misero presto a russare quanto tutti i pi potenti venti messi insieme. Allora Jacques usc dalla teiera, prese l'arpa e varc la soglia correndo.

Ma l'arpa si svegli e svegli il gigante che si lanci all'inseguimento di Jacques. Per fortuna Jacques era molto agile, mentre il gigante era ancora molto stordito dal sonno. Non appena ebbe posato il piede al suolo, Jacques impugn un'ascia per abbattere il fagiolo gigante. Crac e sbramm! Il fagiolo croll e il gigante cadde morto stecchito.

In quanto alla moglie del gigante, in pace nella sua enorme cucina al di sopra delle nuvole, non c' dubbio che fu contenta di essersi sbarazzato del gigante crudele e brutale che tanto amava la carne fresca.

Quarta di copertina del libro.

Topolino nella terra dei giganti,

una versione disneyana della presente fiaba arcaica.

[Traduzione di Massimo Cardellini] LINK all'opera originale: Jacques et le haricot gant LINK pertinente: La storia sorprendente l'ammazzagiganti, 1830 e interessante di John Giller

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