AMBIENTE E GIUSTIZIA SOCIALE W.

SACHS (recensione per Unilibro)

Sachs mostra come l'attuale modello economico occidentale culminato nella globalizzazione, al contrario di quanto il pensiero ortodosso economicista ritenesse, abbia raggiunto dei limiti ecologici e sociali: da un lato la crescente distruzione dellambiente e lo sfruttamento di risorse non rinnovabili (le fonti fossili) che ci impongono di rivedere modi di produzione e di consumo di quantit crescenti di beni, dallaltro laumento delle disuguaglianze tra sempre pi ricchi e sempre pi poveri che non ricalca pi la vecchia distinzione Nord-Sud, ma quella tra unlite globale che segue i flussi finanziari e masse di diseredati che vivono ormai anche nel cuore dellOccidente. Se in precedenza questi due temi erano ben distinti, a causa delle promesse insite nellidea di sviluppo di un crescente benessere per tutti (la metafora delle torta) con la nuova consapevolezza dei limiti essi vengono finalmente fatti convergere ponendo due domande chiave: Primo, chi prende e quanto? E, secondo, giustizia per cosa?. Allievo di Illich, Sachs passa in rassegna le tappe dellintrecciarsi tra le due questioni attraverso i convegni internazionali (Stoccolma, Rio, Johannesburg) e lemergere del concetto-chiave di sostenibilit, che tuttavia fino ad oggi stato impiegato nella formula sviluppo sostenibile per salvare lo sviluppo e quindi mantenere lattuale stato di cose dietro una facciata di buone intenzioni green. La crescente consapevolezza dei limiti dello sviluppo, che si manifesta ad esempio negli effetti perversi di alcuni frutti della modernit come lautomobile (che immobilizza la mobilit a causa della motorizzazione di massa, dellaumento della velocit e della riduzione degli spazi urbani), nonch liniqua distribuzione dei profitti e delle conseguenze ambientali che non riguardano pi solo una parte del mondo, il Sud sottoviluppato sfruttato e depredato delle proprie risorse, ma lintero pianeta (entrato nellimmaginario collettivo come unentit limitata grazie alle foto dal satellite) permette di rispondere a entrambe le domande in nome della vera sostenibilit - ovvero in termini di giustizia allo stesso tempo ambientale e sociale - e dei modi in cui pu essere attuata: con lefficienza, ovvero imparando a fare di pi con meno, e rivedendo i modelli culturali che collegano il benessere al consumo e alla velocit, grazie anche alla riscoperta di valori come la lentezza che la modernit aveva reso desueti. Se, comunque, si pu muovere un appunto al libro, esso consiste nellaffermare in negativo la necessit di un allontanamento dal modello di crescita economica illimitata senza parlare apertamente di decrescita (come fanno Latouche e altri), segno probabilmente della volont di raggiungere un pubblico il pi ampio possibile pi che di un limite nella propria visione teorica.Sachs mostra i limiti dell'attuale modello economico occidentale culminato nella globalizzazione; essi sono di tipo sia ecologico ( grazie al loro emergere essi vengono finalmente collegate due questioni precedentemente distinte