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Facolt di Filosofia, Lettere, Scienze Umanistiche, Studi Orientali

Dipartimento Istituto Italiano di Studi Orientali ISO Corso di Laurea Triennale in Lingue e Civilt Orientali Cattedra di Religioni e Filosofie dellAsia Orientale

ANALISI PRELIMINARE DELLE INFLUENZE ETICO-RELIGIOSE GIAPPONESI SUL CODICE DELLA YAKUZA

Relatrice Prof.ssa Donatella Rossi

Candidato Mauro Piccillo Matricola n 1143220

Anno Accademico 2010/2011

INDICE

INTRODUZIONE ............................................................................................................... 1 STORIA E ORIGINI DELLA YAKUZA ....................................................................... 3 IL RAPPORTO TRA SHINT E YAKUZA ................................................................. 9 IL BUSHID NELLA YAKUZA ................................................................................... 14 LUSO DEGLI IREZUMI NELLA YAKUZA ............................................................ 20 CONCLUSIONI ................................................................................................................ 27 GLOSSARIO ..................................................................................................................... 29 BIBLIOGRAFIA ............................................................................................................... 34 SITOGRAFIA.................................................................................................................... 35 LISTA DELLE ILLUSTRAZIONI ................................................................................ 36

INTRODUZIONE Il termine yakuza deriva dalle letture della serie di numeri 8 9 3. Tale serie era il peggior punteggio possibile totalizzabile nelle partite del gioco di carte detto hanafuda . Il termine yakuza veniva utilizzato tra i gruppi di organizzatori di giochi dazzardo per indicare qualcosa di inutile, e successivamente, cominci a essere riferito agli organizzatori stessi, implicando che il loro ruolo nella societ fosse inutile. Quando si nomina la parola yakuza, per esprimere sia linterezza della criminalit organizzata giapponese, che un membro di tale comunit, emergono comunemente due differenti, ma correlate, concezioni. Una quella pi occidentale, che intende per yakuza lesotica criminalit organizzata giapponese, caratterizzata da tatuaggi, mignoli tagliati, e comunemente accettata nella societ nipponica. Laltra unimmagine pi romantica, che vede tali organizzazioni quasi come eredi morali della nobilt guerriera, patrioti che si rifanno ai valori etici tradizionali del Giappone.1 Questa concezione si pu riassumere con lespressione:
Samurai in business suits.2

Questa immagine romantica stata diffusa anche grazie al filone cinematografico giapponese chiamato Yakuza Eiga , ovvero film sulla yakuza che, presentando una tale immagine del mondo criminale, ha ovviamente ricevuto appoggio e approvazione da parte della yakuza stessa, in quanto tali pellicole rappresentano solitamente la mafia giapponese come un gruppo di persone strettamente legate a un codice morale ben definito, erede di ci che rappresentava il Bushid per i samurai . Il presente studio, illustrato in questa tesi, intende richiamare gli elementi di codici etici e di religione che possono essere ritrovati in qualche forma, a volte con alcune variazioni nel codice di condotta o nello stile di vita dei membri della yakuza. A questo proposito il primo capitolo della tesi dedicato alla storia della yakuza, cercandone le possibili origini nel periodo Tokugawa (1603 1868) con gli hatamoto-yakko (servi dello shgun ) e i machi-yakko (servi della citt). Il secondo
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Cfr. David E. KAPLAN, Alec DUBRO, YAKUZA: Japans Criminal Underworld, University of California Press, Berkeley and Los Angeles, California, 2003, p. xviii. 2 Cfr. David E. KAPLAN, Alec DUBRO, 2003, op. cit, p. xviii.

capitolo si focalizza sugli elementi della religione Shint presenti in pi aspetti nellambiente yakuza, mettendo ad esempio a confronto la cerimonia del matrimonio secondo la religione Shint con la cerimonia dingresso di nuovi membri in un clan. Il terzo capitolo tratta di come il Bushid , il codice morale dei samurai, abbia influenzato la struttura stessa dei sindacati della criminalit organizzata Giapponese. Infine, lultimo capitolo analizza la simbologia presente negli irezumi , i tatuaggi eseguiti secondo il metodo tradizionale giapponese, di alcuni membri della criminalit organizzata giapponese, attraverso le opere della fotografa Sandi Fellman, tratte dal suo libro The Japanese Tattoo.3

Cfr. Sandi FELLMAN, The Japanese Tattoo, Abbeville Press Publishers, Hong Kong, 1986.

STORIA E ORIGINI DELLA YAKUZA Per cercare lorigine della yakuza necessario risalire al periodo Tokugawa (1603 1868), con lemergere dei kabuki-mono o hatamoto-yakko . Il termine kabuki-mono deriva dal verbo kabuku che significa uscire fuori

dallordinario, deviare, e serviva a indicare samurai che, con lavvento della burocratizzazione che caratterizz il periodo Tokugawa, si ritrovarono nella situazione gi comune ai rnin , i samurai senza padrone. I kabuki-mono erano anche indicati come hatamoto-yakko che, tradotto liberamente, vorrebbe dire servi dello shgun 4 (letteralmente hata , bandiera, moto , vera, yakko , servo, perci Servo della vera bandiera). Lessere rnin in un periodo di relativa pace, come fu quello Tokugawa, port coloro che non riuscirono ad adattarsi al nuovo sistema burocratico e mercantile a riunirsi in gruppi di banditi che attuavano scorrerie nelle citt e nei paesi, ed erano caratterizzati, oltre che da un aspetto stravagante, anche da abitudini crudeli, quali lo tsuji-giri , ovvero luccisione di un passante per provare la lama di una spada nuova. Sebbene questi criminali, servi dello shgun, possano apparire come i precursori della criminalit organizzata giapponese odierna, gli appartenenti alla yakuza di oggi, volendo porsi come criminali onorevoli, preferiscono identificarsi con i machi-yakko , servitori della citt. I machi-yakko erano giovani cittadini che si riunirono in gruppi per respingere gli attacchi sempre pi frequenti degli hatamoto-yakko. Come i clan odierni, kabuki-mono e machi-yakko erano soliti dedicarsi al gioco dazzardo e sviluppare al loro interno legami molto stretti, simili a quelli che oggi legano i membri delle famiglie yakuza. 5 Non documentato un legame certo tra la mafia giapponese e uno dei due gruppi yakko, in quanto entrambi scomparvero verso la fine del XVII secolo, sotto le pressioni dello shogunato. La yakuza odierna, nonostante lorigine incerta dai menzionati gruppi yakko, viene fatta risalire a due gruppi di criminalit organizzata ben distinti, che ebbero origine verso la met del diciottesimo secolo: i tekiya e i bakuto . Sebbene entrambi fossero composti principalmente dallo stesso genere di persone (senza tetto, delinquenti,

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Cfr. David E. KAPLAN, Alec DUBRO, 2003, op. cit, p. 4. Cfr. David E. KAPLAN, Alec DUBRO, 2003, op. cit, p. 5.

disadattati), esercitavano su aree di interesse cos distinte che potevano coesistere sullo stesso territorio senza entrare in conflitto tra loro. Ancora oggi la polizia cataloga i gruppi yakuza secondo queste due derivazioni. I tekiya erano mercanti itineranti giapponesi che, viaggiando attraverso il paese, montavano i loro banchi ai mercati e ai festival. La loro mercanzia era conosciuta per la bassa qualit e i loro metodi di vendita erano ingannevoli e coercitivi. Questi gruppi di mercanti, per, erano dediti al contrario dei bakuto, ad attivit principalmente legali. Essendo itineranti, tendevano ad attirare nei loro ranghi criminali in fuga e, con il passare del tempo, cominciarono a partecipare ad attivit illecite, quali racket e guerre tra bande. Ai tekiya si deve il sistema di organizzazione interna della yakuza di oyabunkobun di derivazione feudale (che sar approfondito nel terzo capitolo), poich nel periodo tra il 1735 e il 1740 le autorit feudali aumentarono notevolmente il potere dei capi di questi gruppi, riconoscendone lo status. Il governo confer ad alcuni oyabun il titolo di supervisore, concedendo loro la dignit di un soprannome e due spade, simbolo di uno status simile a quello dei samurai.6 I bakuto erano invece gang fondate sul gioco dazzardo, unusanza che costituir la tradizione centrale della yakuza. I primi gruppi di bakuto furono fondati da ufficiali del governo che, essendo responsabili di progetti di costruzione sotto lamministrazione Tokugawa, organizzarono delle bische per attirare gli operai, in modo da rientrare in possesso dei soldi con cui questi ultimi erano stipendiati. Sempre ai bakuto si deve il rituale detto yubitsume cio il taglio del dito, e il termine yakuza stesso. I luoghi in cui operavano erano le strade pi importanti del Giappone feudale. Ad esempio, nella Tkaid , la strada che collegava Kyto e Tky, erano presenti, nella prima met del diciannovesimo secolo, cinquantatre postazioni bakuto. Anche un altro segno di riconoscimento della yakuza, il tatuaggio, prese piede con i bakuto. Il tatuaggio imposto ai criminali nacque come segno di riconoscimento. In principio prevedeva un segno intorno al braccio per ogni crimine commesso, ma con il tempo si and a evolvere con disegni intricati, fino a divenire veri e propri dipinti di divinit e leggende tanto che il governo Tokugawa prov a proibire la pratica del tatuaggio. Gradualmente, le aree di interesse di questi gruppi cominciarono ad ampliarsi, arrivando fino allo strozzinaggio. Con i bakuto nacque il genere letterario matatabi-mono , le storie dei bakuto erranti. Questo genere letterario racconta di esponenti della yakuza che,
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Cfr. David E. KAPLAN, Alec DUBRO, 2003, op. cit, p. 11.

viaggiando e chiedendo appoggio agli oyabun nei paesi in cui arrivano, sviluppano verso questi ultimi i concetti di giri, senso del dovere, lealt, e ninj, solidariet verso i pi deboli e svantaggiati, caratteristiche queste presenti nel Bushid. proprio laccostarsi a questi sentimenti che consente ai membri yakuza di ottenere una condizione e uno stato socialmente accettato, dimostrando di poter combinare compassione e gentilezza con le abilit marziali.7 Nello stilare una storia della yakuza, necessario parlare di Shimizu no Jiroch , senzaltro il gangster pi famoso del Giappone. Shimizu no Jiroch nacque il giorno di Capodanno del 1820 nel porto di Shimizu. A causa di una superstizione riguardante la nascita dei bambini nel giorno di capodanno, venne dato in adozione a un parente ricco. A sedici anni eredit la societ del padre adottivo, ma a ventanni, annoiato dal suo lavoro, abbandon la moglie e la ditta per viaggiare per i successivi tre anni. Una volta tornato al proprio paese dorigine, costitu la sua gang di stile bakuto, con la quale arriv a controllare, allapice del suo potere, otto stazioni lungo la Tkaid, dal fiume Fuji nei pressi di Tky al fiume i verso Kyto. Nel tratto di strada da lui controllato, Jiroch rappresentava la legge al posto della polizia Tokugawa, che spesso era violenta e corrotta. Verso la fine dello shogunato, quando arriv il momento di scegliere tra i Tokugawa o limperatore, Jiroch si schier dalla parte del tenn, in quanto imperatore divino delle Isole Giapponesi. Cos facendo, allalba della Restaurazione Meiji, tutti i suoi crimini vennero perdonati, e Jiroch, divenuto unimportante personalit nella sua societ, promosse lo sviluppo dellagricoltura, della pesca, e della citt. Egli inizi persino una delle prime scuole di Inglese del Giappone, e apr un penitenziario. Alla sua morte, avvenuta nel 1893 allet di 73 anni, venne seppellito in un tempio del luogo, ancora visitato da migliaia di persone. Kaplan nel suo libro sulla yakuza gi citato, sostiene:
It is said that at the foot of Mount Fuji there stands still another monument to the old outlaw, a Shint shrine dedicated to Jiroch, built by farmers who work the land he once reclaimed. 8

Dopo il modello portato da Shimizu no Jiroch, la yakuza cambi radicalmente poich, con la Restaurazione Meiji, la polizia intensific i controlli che obbligarono i bakuto a nascondersi sempre pi nei centri urbani, e costrinse molti boss a iniziare commerci

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Cfr. David E. KAPLAN, Alec DUBRO, 2003, op. cit, p. 17. Cfr. David E. KAPLAN, Alec DUBRO, 2003, op. cit, p. 19.

legittimi come facciata per i loro racket. I tekiya incontrarono meno problemi, operando su fronti pi legali, ma ad ogni modo fu chiaro a tutti che non sarebbe stato pi possibile continuare ad agire come era stato fatto fino ad allora. Entrambi i gruppi, per evitare problemi da parte del governo decisero di avvicinarlo, dando vita al periodo delle societ ultranazionaliste e dei kuromaku (kuro , nero e maku , sipario), gli uomini che da dietro il sipario controllavano la scena politica. Tyama Mitsuru (27 Maggio 1855 5 Ottobre 1944) fu la prima figura a emergere in questo nuovo genere di criminalit organizzata. Nato a Fukuoka, nel Kysh, da una famiglia di samurai di basso rango, Mitsuru partecip nel 1874 alla Saga no Ran , la rivolta di Saga, una delle ultime ribellioni dei samurai, ottenendo una condanna a tre anni di detenzione da parte del governo Meiji. Uscito di prigione, nel 1881, cominci la scalata al potere fondando la Genysha o Dark Ocean Society, una federazione di societ nazionaliste, con il seguente programma:
To honor the Imperial Family, respect the Empire and to guard the rights of the people. 9

Le vera intenzione dellorganizzazione era per spingere il Giappone allespansione verso tutta lAsia, come il nome stesso suggeriva, riferendosi al Genkainanda , il mare Genkai, ovvero lo stretto che separa il Giappone dalla Corea. I metodi utilizzati dalla federazione includevano ricatti, terrorismo e omicidi verso gli oppositori. Con lavvento delle prime elezioni nazionali in Giappone nel 1892, vinte dal Partito Liberale, cominci la prima grande cooperazione tra esponenti politici di destra e crimine organizzato. Cos le societ segrete si diffusero sul modello della Genysha e attirarono lentamente a loro lattenzione dei boss di gang tekiya e bakuto. Nel 1901, il braccio destro di Tyama, Uchida Ryhei (11 Febbraio 1873 26 Luglio 1937) fond un gruppo destinato a succedere alla Dark Ocean Society, la Kokury-kai , la societ dei Draghi Neri o Amur River Society, dal fiume cinese Heilongjiang, Hilng Jing , o Fiume del Drago Nero. Tale organizzazione aveva come obiettivo la dominazione e il controllo dellintera Asia. I pi fanatici che ne fecero parte arrivarono a proporre il nome Hakk-ichi-u ovvero gli otto angoli del mondo sotto un solo tetto:

Cfr. http://en.wikipedia.org/wiki/Geny%C5%8Dsha.

The roof, of course, was that of the Emperor of Japan, descended from the Sun God in an unbroken timeline.10 Sostenuta da Tyama, lorganizzazione tent con successo di spingere il Giappone in una vittoriosa guerra contro la Russia nel 1905. Nel 1919 Tyama riusc a creare la Dai Nippon Kokusui-kai , ovvero la Great Japan National Essence, unorganizzazione di oltre 60,000 tra gangster e ultranazionalisti, la prima federazione nazionale di gangster. Ufficialmente il suo programma consisteva nellonorare lImperatore, lo spirito cavalleresco, e gli antichi valori giapponesi, ma effettivamente serviva come forza anti-scioperi, e port la violenza nel movimento ultranazionalista a un livello superiore. Entro la fine degli anni 20, il crimine organizzato era cos diventato parte integrante del governo, essendo presente persino nella Dieta, il Parlamento Giapponese. Linfluenza di Tyama continu a crescere, fino al 1944, quando egli mor, non prima di aver visto il Giappone conquistare gran parte dellAsia e del Pacifico, lasciando in eredit alle organizzazioni criminali di destra un ricordo che continua ancora oggi ad essere onorato attraverso lesposizione del suo ritratto negli uffici delle organizzazioni yakuza. Con la conclusione della Seconda Guerra Mondiale, e la successiva occupazione americana del Giappone, il governo statunitense fece un tentativo per avvicinare la yakuza. Tale tentativo si concretizz con la figura di Kodama Yoshio (18 Febbraio 1911 17 Gennaio 1984), il kuromaku pi famoso del ventesimo secolo. Kodama inizi la sua carriera nel 1932, istituendo la Dokuritsu Seinen Sha , la Independent Youth Society, una societ di estrema destra con la quale tent di assassinare il primo ministro Sait Makoto (27 Ottobre 1858 26 Febbraio 1936). Il tentativo fin con la permanenza in carcere di Kodama per tre anni e mezzo. Dopo la sua scarcerazione, Kodama, durante la Seconda Guerra Mondiale, istitu in Cina una rete di spionaggio che utilizz per fondare la Kodama Kikan , unagenzia attraverso la quale accumulava materiali strategici come rame, cobalto, nickel, e radio, che poi rivendeva in Giappone. Guadagn cos il rango di Ammiraglio e, alla fine della guerra, venne arrestato dal governo degli Stati Uniti come Criminale di Guerra di Classe A. Kodama venne rilasciato nel Dicembre del 1948, quando le forze di
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Cfr. David E. KAPLAN, Alec DUBRO, 2003, op. cit, p. 24.

occupazione lo individuarono come tramite per collegare il G-2, la sezione di spionaggio militare americano, alla yakuza, con lo scopo di bloccare il diffondersi delle idee comuniste. Cos facendo, in un Giappone instabile, Kodama divenne uno degli uomini pi potenti del paese. Durante loccupazione, Kodama don unampia somma di denaro allLDP, il Liberal Democratic Party e nel 1954 aiut ad attualizzare lelezione del primo ministro Ichir Hatoyama (1 Gennaio 1883 7 Marzo 1959). La supremazia di Kodama continu fino al 1972, anno segnato dallo scandalo della Lockheed, di cui egli fu il principale referente locale. Con la scoperta dello scandalo, Kodama fu oggetto di indagini approfondite e, come Al Capone, che fu arrestato per evasione fiscale, Kodama venne indagato per tangenti, false dichiarazioni, e violazioni delle regole di commercio; ma non fu mai processato a causa della sua cattiva salute. Mor dinfarto il 17 Gennaio 1984. Alla sua morte, Kodama lasci alla yakuza in particolare, e al crimine organizzato giapponese in generale, un modello ben delineato da seguire, rimasto invariato fino ad oggi.

IL RAPPORTO TRA SHINT E YAKUZA Nellanalizzare gli aspetti della religione Shint , shin, divinit e t strada, che sono riusciti a entrare nella yakuza, influenzandola, importante tenere a mente la distinzione tra spiritualit esistenzialista e spiritualit essenzialista, fatta da Thomas P. Kasulis:
The first proceeds by finding an appropriate label for what a person values, believes, and does. Because I behave or feel in such-and-such a way, I am Shint. [] The second type of spirituality arises from an intuition about an inner core of ones being [] that defines or drives ones values, beliefs, and actions. Because I am Shint, I behave or feel in such-and-such a way.11

Questa definizione necessaria per illustrare la religiosit e limpatto che la religione Shint pu aver avuto sullattuale sistema degli ikka , le famiglie yakuza. Nel capitolo precedente stato accennato a come i tekiya e i bakuto attirassero nei loro ranghi i burakumin , letteralmente abitanti del villaggio, uno dei pi noti gruppi di minoranza giapponesi. I burakumin erano persone che svolgevano un lavoro collegato al sangue. Ad esempio, ne erano esponenti i boia, i macellai, i becchini, e i conciatori di pelli. Il motivo per la discriminazione verso questa casta costituito dal tab che il sangue e la morte rappresentano nello Shint, considerati elementi contaminanti, motivo per il quale nellantichit, fino allo instaurarsi del Buddhismo in Giappone, la capitale veniva cambiata alla morte di ogni imperatore. Nel periodo in cui nacquero e si diffusero i clan tekiya e bakuto, molti burakumin abbandonarono la propria casa per unirsi alle gangs criminali, provando a lasciarsi alle spalle le

discriminazioni legate alla loro casta. Il legame tra yakuza e burakumin continu anche dopo il 1871, anno in cui labolizione delle caste feudali port alla teorica liberazione di questa classe che, per, continu di fatto a essere discriminata; tanto che anche recentemente, quando vi sono dubbi sulla discendenza dai burakumin, lindividuo coinvolto pu essere vittima di discriminazioni. Mitsuhiro Suganuma, un ex membro della Public Security Intelligence Agency, dichiar nel 2006 che il 60% della yakuza era composta da burakumin, e unindagine rivel che lo Yamaguchi-gumi, il pi grande clan della mafia giapponese composto al 70% da burakumin. 12

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Cfr. Thomas P. KASULIS, Shint The Way Home, University of Hawaii Press, Honolulu, 2009, p. 4-5. Cfr. http://www.youtube.com/watch?v=WA1X2gCImbQ (10/10/2011).

Ancora di tipo esistenzialista il modo in cui la yakuza, e il mondo del crimine organizzato giapponese in generale, si rapporta con lo Shint del nazionalismo cos come descritto da Kasulis:
Most people are aware of another dimension of Shint as well: the Shint of nationalism, imperial reverence, and ethnocentricity. It is the Shint of kamikaze pilots and militarist fervor, the Shint of a divine emperor leading a unique global mission for the Japanese nation and its people. It is the Shint that dominated the international politics of the first half of the twentieth century.13

Nonostante la criminalit organizzata giapponese abbia assunto un aspetto occidentale ispirandosi ai Mafia Movie degli anni 60, la yakuza sempre rimasta fermamente legata al nazionalismo e allimperatore, come stato gi anticipato nel primo capitolo parlando di Shimizu no Jiroch che, allalba della riforma Meiji, decise di schierarsi dalla parte della dinastia celeste. Quando Kasulis scrive dello Shint che domin la politica internazionale della prima met del XX secolo, egli si riferisce implicitamente ai kuromaku e alle societ segrete che, come detto, hanno spinto limpero giapponese verso lespansionismo, e hanno sempre sottolineato nel loro programma la discendenza divina dellimperatore dalla dea del Sole Amaterasu mikami (letteralmente "Grande dea che splende nei cieli"). Oltre alle idee nazionalistiche, derivate senzaltro dal Bushid, di cui lideologia Shint una componente, la yakuza anche solita partecipare a eventi inerenti la vita religiosa e folcloristica, quali i matsuri , le feste dedicate a jinja , i templi Shint. Questa partecipazione per non dovuta tanto a una fede nella religione come pu essere intesa la fede cristiana, ma alla cultura giapponese, in cui il pensiero non necessariamente inteso come un dogma da seguire, quanto piuttosto una collettiva coscienza sociale. I tekiya, ad esempio erano soliti essere inclusi nellorganizzazione di alcuni matsuri come polizia privata. Nel primo capitolo si accennato anche al jinja dedicato a Shimizu no Jiroch, che pur non essendo un esponente religioso, ricordato attraverso il tempio per il suo operato verso la societ. Una delle ricorrenze pi importanti da questo punto di vista, a cui la yakuza partecipa, la visita del 15 Agosto presso il tempio Yasukuni o Yasukuni Jinja, per onorare gli spiriti dei caduti in guerra nella Seconda Guerra Mondiale.14
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Cfr. Thomas P. KASULIS, 2009, op. cit, p. 1. Cfr. Shibuichi DAIKI, THE Yasukuni Shrine Dispute and the Politics of Identity in Japan: Why All the Fuss?, Asian Survey, University of California Press, 2005, Vol. 45, p. 1.
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Uno dei pi importanti punti di incontro tra lo Shint e la yakuza consiste nella cerimonia di ingresso dei nuovi membri in una ikka, ovvero la sakazuki-shiki (letteralmente cerimonia delle tazze di sake). In questa cerimonia il neofita giura fedelt al suo oyabun , superiore, attraverso lo scambio di tazze di sake , le sakazuki o ochoko , diventando un suo kobun , sottoposto. Il rito, dalle origini molto antiche, veniva gi utilizzato dai clan bakuto e tekiya, ed regolato da rigide norme da rispettare. Il rituale praticato nella casa dello oyabun, in cui si riuniscono tutti i membri dellikka; con gli aspiranti yakuza sono presenti due oyabun di clan affiliati, con la funzione di torimochinin o azukarinin , ovvero garanti o intermediari per la cerimonia tra oyabun e kobun. La sakazuki-shiki fissata di norma in un giorno considerato propizio a una divinit di riferimento, con lo scopo di conferire al rituale un significato religioso, e per ottenere la protezione divina della divinit festeggiata. Sebbene lo svolgimento della cerimonia vari a seconda del kumi , ovvero il clan che lo organizza, tradizionalmente oyabun e aspirante kobun sono situati faccia a faccia dinnanzi al sanb , un piccolo vassoio usato nei rituali per contenere le offerte, su cui sono posti due pesci cotti e due vaschette, una di riso, e una di sale. I torimochinin sistemano cerimoniosamente il pesce, e riempiono le tazze di sake, aggiungendo scaglie di pesce e sale, si girano verso laspirante kobun e lo ammoniscono riguardo ai suoi doveri:
Having drunk from the oyabuns cup and he from yours, you now owe loyalty to the ikka [family] and devotion to your oyabun. Even should your wife and children starve, even at the cost of your life, your duty is now to the ikka and oyabun.15

Oppure:
From now on you have no other occupation until the day you die. The oyabun is your only parent; follow him through fire and flood. 16

Al kobun viene poi consegnata la happi , una giacca in cotone con sopra ricamato il simbolo del kumi, e lo oyabun presenta una spada come stendardo, su cui ricamato il simbolo dellikka. Al kobun viene assegnato un nuovo nome che, scritto su un emaki , viene appeso in una sala insieme a quelli di tutti gli altri membri. Lo oyabun termina a questo punto la cerimonia esclamando:

15

Cfr. Hiroaki IWAI, Delinquent Groups and Organized Crime, Sociological Review Monograph, Routledge & Kegan Paul, London, 1966, Vol. 10, p. 388. 16 Cfr. Hiroaki IWAI, 1966, op. cit, p. 388.

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E come avere un figlio naturale.17

La sakazuki-shiki non utilizzata solo per lingresso di un kobun in un ikka, ma anche per celebrare promozioni, trattati di pace, e unioni tra kumi. notevole notare che la cerimonia della sakazuki-shiki non nasce con la yakuza, ma impiegata solitamente nel celebrare il matrimonio secondo il rituale Shint. Il matrimonio Shint si configura in modo simile per certi versi allapplicazione della sakazuki-shiki utilizzata come rito per celebrare lunione di due kumi. Infatti, oltre a indicare lunione di una coppia, il rituale del matrimonio ha la funzione di unire le famiglie degli sposi. Avendo un significato pi religioso, la figura del torimochinin assente, mentre al suo posto troviamo un sacerdote che, allinizio della cerimonia, purifica tutti i presenti. Successivamente gli sposi pronunciano i loro voti che, come nel caso della yakuza non sono rigidamente decisi, sebbene la formula pi diffusa sia la seguente:

kyou no kisajitsu ni watakushidomo wa goshinmae de In questo giorno fortunato, noi davanti alle divinit kekkonshiki o agemasu Celebriamo un matrimonio

kongo goshintoku o itadakimashite Dopo aver ricevuto la virt divina oggi aiwa shi aikei shi huuhu no michi o mamori kuraku o tomo ni shi heiwana seikatsu o itonande

Cfr. Manuela FLORE, Yakuza: tra politica e affari, http://www.storiadigitale.it/book/econtemporanea/yakuza-tra-politica-e-affari, 2008.

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Praticheremo una vita di mutuale pace, insieme proteggeremo con la gioia e con il dolore la strada della coppia, il rispetto reciproco e il nostro insieme.

shison hanei no michi o hiraki shuusei kawaranukoto o ochikai itashimasu Facciamo un voto di non deviare dalla strada della prospera discendenza per tutta la vita.

nanitozo ikuhisashiku goshugo kudasaimasuyou Per favore, proteggeteci sempre onegai moushiagemasu Vi preghiamo.

koko ni tsutsushinde seishi o tatematsurimasu Qui, umilmente onoriamo questo voto.

Dopo lo scambio reciproco di tali promesse, la coppia inizia un rituale chiamato sansan-kudo ovvero lo scambio delle sakazuki che in questo caso avviene fino a nove volte. 18 Nel matrimonio Shint le famiglie degli sposi non sono girate verso i coniugi, ma si osservano reciprocamente e, come accade nella cerimonia yakuza in caso di unione di due o pi kumi, anche loro partecipano allo scambio delle ochoko. Si pu notare che, sebbene vi siano differenze tra le due cerimonie, la yakuza, che come stato detto cominci a utilizzare questo rituale con lavvento dei clan bakuto e tekiya, introdusse questa cerimonia molto probabilmente per dare alla ikka una conformazione pi familiare, per creare un legame pi stretto che unisse i membri di un kumi indissolubilmente fino alla morte.
18

Cfr. http://www.associatedcontent.com/article/1356122/a_look_at_shinto_weddings_pg2.html?cat=41

13

IL BUSHID NELLA YAKUZA Tra gli elementi del Giappone classico che pi hanno influito sul codice della yakuza, il Bushid senzaltro quello che pi ha avuto impatto sul ninkyd , letteralmente via della cavalleria, cio il regolamento interno della criminalit organizzata giapponese. Prima di approfondire gli elementi pi caratteristici che hanno avuto uninfluenza nella condotta dei samurai moderni, per usare unespressione cara alla yakuza, necessario illustrare gli aspetti di cui questo codice cavalleresco orientale si occupa. La parola Bushid deriva dal termine guerriero, bushi , e strada, d , e indica il codice di condotta che i samurai e i bushi erano tenuti a seguire, dando importanza ai valori della frugalit, lealt, padronanza delle arti marziali, e onore nella morte. Cominci a svilupparsi tra il IX e il XII secolo, ma trov maggiore diffusione a partire dalla fine del XII secolo, segnata dal bakufu , letteralmente il governo della tenda, di Kamakura , che prese il nome dalla citt scelta da Minamoto no Yoritomo , il primo shgun del periodo Kamakura (1185 1333), per instaurarvi il suo governo. Con il primo governo militare, in Giappone si svilupp una filosofia tesa ad assistere la classe militare, portando allo sviluppo nel campo religioso del Buddhismo Zen (gi esistente ma meno diffuso), e allo sviluppo delletica del Bushid. Il termine vero e proprio nacque molto pi tardi, nel XVI secolo, verso la fine del periodo Muromachi (1336 1573). Tale codice rimase comunque non scritto e in perenne evoluzione, cos come descritto dalle parole di Nitobe Inaz (1 Settembre 1862 15 Ottobre 1933) nel libro Bushid Samurai Ethics and the Soul of Japan:
Bushid, then, is the code of moral principles which the samurai were required or instructed to observe [] More frequently it is a code unuttered and unwritten [] It was an organic growth of decades and centuries of military career.19

Sotto lo shogunato Tokugawa (1600 1868), alcuni aspetti del Bushid vennero formalizzati e inseriti nel sistema di leggi feudali giapponesi. In questo codice confluiscono molti aspetti di pi religioni e filosofie dellAsia Orientale, riunendo cos sotto un unico nome, ideologie provenienti da Buddhismo, Shint, e Confucianesimo, da cui derivano le sette virt che lo caratterizzano: giustizia o integrit (gi ), coraggio

19

Cfr. Inazo NITOBE, BUSHIDO: Samurai Ethics and the Soul of Japan, Dover Publications Inc, Mineola, New York, 2004, pp. 6-7.

14

(y ), benevolenza (jin ), rispetto (rei ), onest (makoto ), onore (meiyo ), e lealt (chgi ). Le sette virt alla base del Bushid sono parte integrante del codice che la yakuza si impegna a seguire. interessante investigare in quale modo queste qualit si riflettono nelle bryokudan , organizzazioni gangster giapponesi. Come stato accennato nel primo capitolo, la yakuza ha adottato sin dalle sue origini il concetto di giri , che letteralmente potrebbe essere tradotto con ragione, ri , giusta o della giustizia, gi . Il giri un concetto vasto, cos descritto da Nitobe Inaz:
In its original and unalloyed sense, it meant duty, pure and simple,- hence, we speak of the Giri we owe to parents, to superiors, to inferiors, to society at large [] Giri is duty; for what else is duty than what Right Reason demands and commands us to do?20

In un certo senso il giri include gi le altre virt che costituiscono il Bushid. La yakuza da sempre ha accostato questo sentimento al ninj , la compassione, portando questi concetti con s, e intendendo dimostrare alla societ di non essere inutili, come pretende il nome, ma di essere in grado di provare compassione per i pi deboli e per gli svantaggiati, aiutandoli. Una delle regole del codice etico della mafia giapponese quella di non nuocere ai katagi-no-sh , le persone rispettabili, i civili. 21 Kakuji Inagawa, oyabun della Inagawa-kai, la terza famiglia yakuza pi grande in Giappone, in unintervista del 1984, dichiar a riguardo dei concetti di giri e ninj:
The yakuza are trying to pursue the road of chivalry and patriotism. Thats our biggest difference with the American Mafia, its our sense of giri and ninj. The yakuza try to take care of all society if possible, even if it takes 1 million yen to help a single person. 22

Ricevendo il sostegno della Sumiyoshi-kai, la seconda famiglia yakuza pi importante in Giappone, la quale dichiar:
In the winter we give the sunny half of the street to the common people because we survive on their work. In the summer we yakuza walk on the sunny side, to give them the cool, shaded half. If you look at our actions, you can see our strong commitment to giri-ninj. 23

20 21

Cfr. Inazo NITOBE, 2004, op. cit, p. 18 Cfr. David E. KAPLAN, Alec DUBRO, 2003, op. cit, p. 328. 22 Cfr. David E. KAPLAN, Alec DUBRO, 2003, op. cit, p. 18. 23 Cfr. David E. KAPLAN, Alec DUBRO, 2003, op. cit, p. 18.

15

A ogni modo il giri non lunico carattere che il Bushid ha portato nella yakuza. Difatti il sistema oyabun/kobun probabilmente la maggiore testimonianza dellimpatto che il codice dei guerrieri ha avuto sul codice dei criminali giapponesi. Lintera organizzazione interna della yakuza fondata sul concetto confuciano di famiglia, e sui rapporti confuciani tra padre e figlio, fratello maggiore e fratello minore, e tra amico e amico, rifacendosi alla virt confuciana della piet filiale. Il pensiero confuciano, che fece il suo ingresso in Giappone nel VII secolo, uno dei concetti che hanno contribuito alla fondazione del Bushid, che essendo prima di tutto unetica per i guerrieri militari, esaltava lobbedienza alle autorit superiori, cos come era inteso nei cinque rapporti confuciani originali. I clan yakuza si pongono innanzitutto come famiglia, ie , anche dette ikka. Al fine della successione, la ie criminale usa il concetto tradizionale feudale detto ichizoku-roto , o gruppo allargato, una forma utilizzata nel passato dalle famiglie agricole che accoglievano numerosi vassalli, i quali in cambio della benevolenza ricevuta, assicuravano al padre di famiglia la loro fedelt incodizionata.24 Ecco che la ie diventa unorganizzazione nella quale contano pi i legami instaurati tramite la sakazuki-shiki che i legami biologici; una societ che unisce tutti i membri con lo scopo di operare nellinteresse della famiglia. Loyabun al vertice di questa famiglia dalla struttura piramidale. Sebbene loyabun sia a capo della famiglia e a lui spettino tutte le decisioni, le questioni economiche sono seguite da un suo vice, il saiko komon , ovvero il consigliere anziano, a cui fanno riferimento a volte anche centinaia di uomini. Il saiko komon, insieme al shonbuch , ovvero il capo della sede della organizzazione, il wakagashira , e il fukuhonbuch , lassistente del kumich , il boss del clan, formano il saiko-kanbu-kai , il comitato direzionale della famiglia. I membri di questo organo sono pari tra loro, e si attengono al rapporto che Confucio aveva prefigurato per quello tra amici. Sotto il consiglio vi sono poi i komon , consiglieri; i kumichhisho , segretari; kaikei , contabili; e i wakagashirahosa , gli assistenti del caposede. Al penultimo gradino della piramide appaiono lo shateigashira , il capo dei giovani fratelli, e gli shateigashirahosa , i suoi assistenti. Infine abbiamo gli shatei , i fratelli giovani, e i wakashu o chimpira , i giovani delinquenti. 25

24 25

Cfr. Manuela FLORE, 2008, op. cit. Cfr. Manuela FLORE, 2008, op. cit.

16

In questa complessa piramide, tutti i membri conoscono esattamente la propria posizione, sono consapevoli del loro status e agiscono compatti, senza allontanarsi da ci che gli permesso, per il bene della ikka e delloyabun a cui hanno giurato fedelt fino alla morte. Il rapporto di diseguaglianza indicato con un linguaggio numerico basato su un sistema frazionario di cui alcuni esempi sono: 2/10, 3/10, 4/10, 6/10. In questo linguaggio, 10 indica il rango pi alto, mentre la prima cifra indica lo status pi basso. In situazioni in cui i componenti sono entrati nella ikka nello stesso periodo, occupando lo stesso grado, questi si identificano tra loro con un rapporto di 5/10, e si chiamano tra loro kydai , fratello, piuttosto che shatei (fratello pi giovane) o aniki , fratello maggiore.26 Come si potuto osservare finora, la struttura yakuza strettamente legata ai rigidi rapporti confuciani: essendo il rapporto tra oyabun e kobun caratterizzato dalla piet filiale, come il figlio promette di assistere con tutte le sue forze il padre, loyabun promette di proteggerlo e assisterlo, generando cos un onere psicologico detto on , debito. La necessit di saldare questo on fa leva sul kobun, che seguendo le virt del Bushid, legato al suo superiore dalla virt della lealt (chgi), da quella dellonore (meiyo), e dal senso di giri, mostrando una dedizione tale da arrivare al migawari , lautosacrificio, per cui il figlio pronto a uccidersi o ad andare in prigione al posto del padre. Il meiyo che si sviluppa allinterno della yakuza noto con il nome di kao , faccia, orgoglio. Per proteggere il proprio kao, i kobun, come gli oyabun stessi, devono attenersi alle rigide norme che controllano il mondo del crimine organizzato giapponese. Proteggere il proprio kao non equivale solo ad attenersi ai regolamenti e rimanere nei limiti del proprio status, ma anche a proteggere il kao dei propri oyabun. In caso di una ferita od offesa da parte di terzi al proprio superiore, un kobun obbligato ad agire per vendicare il suo oyabun, sia per riabilitare il kao del suo superiore nel mondo della yakuza, sia per difendere il proprio kao, dimostrando le proprie capacit come subordinato alla ikka di appartenenza. Questo modo di vedere lonore continua la tradizione dei samurai di vendicare il proprio signore. Venendo meno al proprio onore o alla propria lealt, dimostrando assenza di giri, la conseguenza pi grave in cui si pu incorrere lespulsione dal proprio kumi. In questo caso, allespulsione di un membro da una ikka, il nome del membro espulso viene diffuso a tutte le altre, insieme al motivo dellespulsione, non lasciando altra scelta
26

Cfr. Manuela FLORE, 2008, op. cit.

17

allallontanato, se non quella di ricorrere allo yubitsume , il rituale che prevede lamputazione della falange del dito mignolo. Questo rituale, anche chiamato yubi o tobasu , far volare il dito, ha come altri rituali yakuza, origini remote. In principio veniva usato dai bakuto nei confronti di chi non era in grado di saldare i debiti di gioco. Sebbene questo impiego appartenga a unimmagine poco romantica della yakuza, allinterno dellorganizzazione il rituale utilizzato con un altro scopo. Lo yubitsume era infatti caratteristico anche nella tradizione dei samurai, con un preciso significato. Il mignolo, secondo la tradizione schermistica del Giappone il dito che ha la presa pi forte sul manico della spada; perci indebolirlo equivaleva per la yakuza a indebolire la persona che ha commesso lerrore di agire autonomamente, senza tenere in considerazione il bene della ikka, dei suoi superiori, e persino dei suoi pari, rendendolo pi dipendente dalla protezione offerta dal kumi. Oggi lamputazione avviene ancora secondo il rito tradizionale. Sotto lo sguardo delloyabun, il colpevole poggia un tovagliolo bianco su un tavolo, sopra la quale pone la mano, con il palmo rivolto verso il tavolo; procede quindi al taglio della punta del dito, con un coltello o un tanto , una delle tradizionali spade corte dei samurai. Dopo il taglio, il responsabile avvolge la falange del dito nel tovagliolo, e lo consegna alloyabun o, in caso di sua assenza, lo invia al superiore in segno di pentimento. Lo yubitsume ha unenorme importanza allinterno della yakuza, tanto che loyabun non pu rifiutare la concessione di perdono, avendo il kobun dimostrato tanta lealt e senso del dovere. Nel caso le infrazioni si susseguano, il rituale pu essere ripetuto amputando la seconda falange del dito. In unindagine condotta nel 1993, risult che il 45% dei membri della yakuza commise uno yubitsume, e almeno il 15% ne commise pi di uno. 27 Infine, un altro tratto caratteristico che lega la yakuza al Bushid la manifestazione del coraggio o y. Il modo pi evidente per uno yakuza di manifestare il proprio coraggio avere un irezumi , un tatuaggio, che ricopra la maggior parte del corpo. Lirezumi in questo senso indice di pazienza e prova tangibile di resistenza al dolore e di coraggio. Ancora oggi i criminali prediligono il metodo tradizionale, molto pi doloroso di quello moderno, per dimostrare la loro forza danimo, mascolinit, coraggio, e disciplina. Lirezumi, oltre a dimostrare lo y di uno yakuza, utilizzato anche per

27

Cfr. David E. KAPLAN, Alec DUBRO, 2003, op. cit, p. 14.

18

evidenziare il legame di fratellanza tra i simili; infatti, comune vedere due yakuza con lo stesso disegno tatuato. Abbiamo illustrato come la yakuza, oltre tre secoli dopo le sue origini, continui a essere legata alle tradizioni e ai costumi. La sua adesione al Bushid, dimostrata in pi modi e sotto varie forme, fu il motivo principale per cui criminali come Shimizu no Jiroch non vennero mai completamente ostracizzati dai cittadini, ma sempre acclamati, o almeno tollerati, proprio per la loro indole volta a difendere il proprio kao e ad aiutare i katagi-no-sh.

19

LUSO DEGLI IREZUMI NELLA YAKUZA

Nella storia del Giappone il tatuaggio risale allepoca Kofun (250 538 d.C.), che prende il nome dalle tombe a tumulo che caratterizzano il relativo periodo storico. Nei kofun vennero ritrovate delle haniwa , statuette votive, con dei segni sul viso. Anche alcune cronache cinesi del 297 d.C. descrivono il popolo giapponese con il viso e il corpo tatuato. 28 Pi tardi, durante il periodo Sengoku (1478 1605), ovvero degli Stati combattenti, il tatuaggio era usato dai guerrieri per rendere distinguibile il proprio clan di appartenenza. Nel XVI secolo era abitudine per le geisha tatuarsi il nome dellamante prediletto nella parte interna del braccio o in quella della coscia. Nel 1720 lo shogunato Tokugawa instaur lusanza del bokukei , ovvero un sistema codificato di tatuaggi, per il quale a ogni crimine e a ogni localit corrispondeva un tatuaggio diverso, cos che guardando lirezumi di un criminale fosse possibile capirne la provenienza e il crimine commesso. Con lapplicazione di questa legge, il termine irezumimono , persone tatuate, divenne sinonimo di criminale. Lo irezumi come tatuaggio artistico venne adottato dai bakuto e dai tekiya, che lo utilizzarono come mezzo per coprire o rendere meno evidente il bokukei. Fu in seguito che lirezumi divenne simbolo di pazienza, coraggio, resistenza al dolore, e disciplina. Il processo lungo e doloroso a cui un individuo si sottomette, quando decide di tatuarsi con il metodo tradizionale, evidenzia la natura dello yakuza che, mostrando il suo irezumi, mostra non solo il suo coraggio, ma la sua fedelt permamente al clan. Il procedimento con cui si disegna il tatuaggio lungo e particolarmente laborioso. Questa prova inizia con il disegno sulla pelle del cliente dei contorni dellopera che si intende tatuare con inchiostro ricavato dalla fuliggine dellolio di semi di girasole, e gi questa fase pu durare pi di una sessione. Successivamente il maestro tatuatore, detto horishi , procede a tatuare i contorni sulla pelle del cliente, utilizzando un pennello costituito da un manico di legno con un numero variabile di aghi da due a dieci, a seconda della complessit. Dopo aver delineato i contorni, si procede, per un numero

28

Cfr. Donald RICHIE, Ian BURUMA, The Japanese Tattoo, Weather Hill, Tky, Giappone, 1991, p. 11.

20

di sessioni indefinito, al completamento del tatuaggio tramite la colorazione, utilizzando solitamente i pennelli con un numero di aghi superiori a quattro. Quello che pi colpisce di questi tatuaggi sono proprio i soggetti. Gli irezumimono sono soliti tatuarsi soggetti da cui si sentono rappresentati, o che possano dare loro forza o la virt di cui sentono di avere pi bisogno. Alcuni, piuttosto che tatuarsi unimmagine, scelgono di farsi scrivere sulla pelle una preghiera.

Figura 1. Devotion

Nella figura 1 sono rappresentate due figure buddhiste. La prima, sulla sinistra Kannon , il Bodhisattva della compassione e della misericordia. In questo ritratto la
21

dea siede in posizione meditativa su un loto e forma con le mani il Dhyana mudra, dellequilibrio assoluto. La testa avvolta da unaureola purificatrice di fiamme. La figura sulla destra, invece, ha tatuato sulla schiena Fudo-my (in sanscrito Acala), letteralmente Re Immovibile, uno dei cinque My , re della saggezza, guardiani del Buddhismo e protettori dei Cinque Grandi Buddha. Secondo la Scuola Shingon , i Cinque Grandi Re della Saggezza sono manifestazioni irate dei Cinque Buddha; in particolare, Fudo-my sarebbe la manifestazione del Buddha Dainichi (Vairocana), spesso associato direttamente al concetto di vacuit. In questa rappresentazione siede su un trono di fiamme, con una spada nella mano destra per colpire i demoni, e un rosario nella mano sinistra per incatenarli.29

Figura 2. Benten with fan

Il tatuaggio nella Figura 2 rappresenta la divinit Benzaiten . Il culto di Benzaiten in Giappone risale al sesto secolo, con larrivo della traduzione cinese del
29

Cfr. Sandi FELLMAN, 1986, op. cit, p. 49.

22

Stra della Luce Dorata, nel quale una sezione dedicata alla dea originalmente chiamata Sarasvat. Benzaiten, che successivamente verr abbreviato in Benten, la dea Hindu di tutto ci che scorre: acqua, parole, eloquenza, musica, e conoscenza. Successivamente entr a far parte della mitologia giapponese, come unico membro femminile degli Shichi Fukujin , le sette divinit della fortuna. In questa immagine ritratta con un serpente marino e un ventaglio cinese.30

Figura 3. Water

Nella fotografia del tatuaggio della Figura 3 si trovano pi temi. Sulla gamba destra, ritratto Kintar , un eroe del folklore giapponese, che combatte con una carpa

30

Cfr. Sandi FELLMAN, 1986, op. cit, p. 65.

23

gigante. Questi due soggetti sono entrambi molto ricorrenti negli irezumi. Kintar, il bambino dalla forza umana che crescendo diventa il samurai di Minamoto no Yorimitsu (948 29 Agosto 1021), spesso ritratto nei tatuaggi per indicare che il portatore, come leroe del folklore, forte e leale. Anche la carpa giapponese, koi , un simbolo del coraggio e della forza impetuosa, in quanto il pesce nuota contro le correnti, risalendo le cascate, al fine, secondo una leggenda cinese, di poter attraversare la Porta del Drago, diventando cos un drago e ottenendo limmortalit. Sulla gamba sinistra si trova, oltre ad una carpa e a un pesce gatto, un verso del Stra del Loto (Saddharmapuarka-stra), che nella traduzione giapponese detto Myh Renge Ky .

Figura 4. Wind and Lightning

Al momento in cui stato fotografato il tatuaggio visualizzato sulla Figura 4, lopera era ancora incompleta. Tale affermazione pu essere fatta sulla base di due elementi. Il
24

braccio destro non monocromatico come il resto del tatuaggio, e soprattutto raro in Giappone trovare irezumimono che mostrino un disegno privo di colore, poich verrebbero definite incomplete. 31 In questa immagine vi sono due elementi che finora non sono stati incontrati. Sulla gamba destra vi il simbolo del clan yakuza di appartenenza, in questo caso il Sakaume-Gumi (in Figura 5), un clan minore con base ad Osaka .

Figura 5. Daimon della Sakaume-gumi

Inoltre al centro del petto si pu notare un medaglione con un segno stilizzato al centro. Il disegno allinterno una stilizzazione codificata di un suihanki , una pentola per cucinare il riso, dal significato implicito:
He who eats from the same pot is a brother.32

Oltre alliconografia yakuza, questo tatuaggio ritrae Fjin , il dio del vento, presente sia nella mitologia Shint, sia in quella buddhista esoterica (mikky ), come uno dei dodici Deva, Jniten , le divinit delle dodici direzioni che hanno la funzione, secondo la tradizione mikky, di protezione dei monasteri della dottrina. Nellirezumi, Fjin ha in mano la tradizionale sacca dei venti, con cui sempre raffigurato, e combatte contro il drago della pioggia.33 Oltre ai temi presi in considerazione, ve ne sono molti altri ricorrenti sugli irezumimono. Uno dei pi diffusi il fiore di ciliegio. Questo, oltre a essere il simbolo del Giappone, simbolo dei samurai e dei guerrieri, perch rappresenta la caducit e la natura effimera della vita, un concetto strettamente legato alla dottrina Zen del Buddhismo. Come stato possibile vedere, il Buddhismo, nelle molteplici forme che hanno preso piede in
31 32

Cfr. Donald RICHIE, Ian BURUMA, 1991, op. cit, p. 96. Cfr. Sandi FELLMAN, 1986, op. cit, p. 105. 33 Cfr. Sandi FELLMAN, 1986, op. cit, p. 105.

25

Giappone, quali il Buddhismo Esoterico (mikky) e lo Zen, spesso punto di riferimento per i soggetti degli irezumi, che non solo si riferiscono alle sue figure leggendarie, ma anche, come nel caso della terza immagine, alle dottrine scritte.34

34

Cfr. Manuela FLORE, 2008, op. cit.

26

CONCLUSIONI

Attraverso lanalisi intrapresa finora evidente che la yakuza attribuisce unenorme importanza al passato. Dal presente studio emerso che la yakuza non si riferisce solo alle tradizioni nate con i bakuto e i tekiya, ma trova legami saldi e profondi gi nel periodo in cui i samurai rivestivano un ruolo di fondamentale importanza per il Giappone; ad esempio, lintero sistema strutturale della yakuza si richiama a quello gi in uso nel Giappone feudale. Inoltre il percorso individuale di un membro di una ikka permeato da valori tradizionali, dalla sakazuki-shiki, che ricalca la cerimonia del matrimonio secondo il rituale Shint, alla rigida osservanza del Bushid, consolidando legami di fratellanza e fede attraverso lirezumi, e approfondendo il rapporto con loyabun, verso il quale un membro rimane legato attraverso un profondo senso di rispetto e lealt fino alla morte. Il patriottismo che ogni affiliato yakuza prova reso evidente dalla fedelt verso limperatore, e dallimpegno a non danneggiare i cittadini civili fino alla collaborazione con la polizia per i crimini divenuti di dominio pubblico. Un altro esempio di nazionalismo della yakuza linfluenza che la criminalit organizzata ha esercitato sulla politica del XX secolo, cercando di indirizzare il governo verso scelte mirate ad ampliare il potere del Giappone in Asia. La yakuza non unorganizzazione che richiama direttamente la religione, tuttavia, da quanto emerso da questo studio, lecito pensare che abbia trovato negli elementi religiosi ed etici del Giappone antico un codice e un sistema di valori che lega e amalgama i clan, sia a livello strutturale interno, sia a livello esterno, venendo accettata, spesso anche tollerata, dalla popolazione giapponese. La yakuza si pone come una casta fuorilegge, che pur vivendo di criminalit, preferisce essere caratterizzata dalla disciplina che la regola, dalla presunta discendenza dai samurai, dalla visibile determinazione di essere pronta a perdere denaro piuttosto che il proprio kao. La sua influenza nella storia del Giappone moderno notevole, ma nel suo codice, il ninkyd, sopravvive il retaggio di un Giappone antico, che sembra voler ricordare che i suoi affiliati, come i connazionali, sono legati alla tradizione. Lespressione di Kaplan che definisce gli esponenti di questa organizzazione criminale come:

27

Samurai in business suits,35

gi citata nellintroduzione, enfatizza il legame alla tradizione Giapponese.

35

Cfr. David E. KAPLAN, Alec DUBRO, 2003, op. cit, p. xviii.

28

GLOSSARIO

ANIKI

: Letteralmente significa fratello maggiore; un appellativo utilizzato

nella yakuza per rivolgersi a un membro di grado superiore che non sia loyabun. AZUKARININ alla sakazuki-shiki. BAKUFU : Letteralmente governo della tenda, indica il governo presieduto : Termine usato per indicare gli intermediari che partecipano

dallo shogun. BAKUTO : Giocatori dazzardo o organizzatori di bische, indica una delle prime

categorie che costituirono la yakuza. BORYOKUDAN i clan yakuza. BUSHI : guerrieri militari del Giappone feudale. : Il codice etico e morale dei guerrieri giapponesi. : Giovani delinquenti. Costuiscono il rango pi basso della : Gruppi violenti, uno dei termini utilizzati per indicare

BUSHID CHIMPIRA

gerarchia yakuza. EMAKI : Rotolo di carta su cui viene scritto il nome del nuovo membri di un clan yakuza. FUKUHONBUCH : Assistente del kumich.

GIRI : Senso di dovere e lealt presente nel bushid. HANAFUDA termine yakuza. HAPPI : Giacca di cotone su cui cucito lo stemma o il nome del clan di : Gioco di carte giapponese, dal quale punteggio 8-9-3 deriva il

appartenenza.

29

HATAMOTO-YAKKO

: Servi dello shgun samurai che rimasti senza

padrone, nel periodo Tokugawa si univano in gruppi con cui esercitavano brigantaggio nei paesi. ICHIZOKU-ROTO : Concetto feudale di famiglia intesa come gruppo allargato. IE : Famiglia. : Termine usato per indicare una famiglia di yakuza. : Tatuaggio giapponese, letteralmente vuol dire inchiostro

IKKA

IREZUMI inserito. JINJA

: Santuario Shint, di solito dedicato a una divinit. : Sinonimo di hatamoto-yakko, il termine indica la

KABUKI-MONO

natura deviata dei samurai che, vestendosi in modo eccentrico, effettuavano brigantaggio nei paesi. KAIKEI KAO yakuza. KATAGI-NO-SHU alla yakuza. KOBUN KOMON KUMI : Un membro sottoposto ad un oyabun. : Consigliere. : Persone rispettabili, i civili, in contrapposizione : I contabili di un clan yakuza.

: Letteralmente faccia, indica il senso dellonore e dellorgoglio di uno

: Termine utilizzato per indicare un clan yakuza. : Leader di un clan yakuza. : Indica i segretari di un clan yakuza.

KUMICH

KUMICHOHISHO

30

KUROMAKU : Persone che da dietro le quinte influenzano la scena politica. KYODAI : Fratello, usato per indicare uno yakuza dello stesso grado. : Servi della citt, gruppi di persone che si riunivano per

MACHI-YAKKO

proteggere i paesi dagli attacchi degli hatamoto-yakko. MATATABI-MONO MATSURI MIGAWARI : Racconti sui bakuto erranti.

: Termine giapponese utilizzato per indicare festivit. : Letteralmente Sostituto, descrive latto di un kobun che

prendendosi la colpa di un superiore sconta una pena al suo posto. NINJ : Compassione, sentimenti umani. : Via del cavaliere, il codice della yakuza fondato sul bushid. : Piccola tazza per sake.

NINKYD OCHOKO ON

: Senso di onere psicologico che il kobun sviluppa verso loyabun. : Il padre di una famiglia yakuza.

OYABUN RONIN

: Samurai senza padrone. : Comitato direzionale di una ikka.

SAIKO-KANBU-KAI SAIKO KOMON SAKAZUKI

: Il consigliere pi anziano di un clan yakuza.

: Tazza cerimoniale per il sake. : Cerimonia dingresso per nuovi membri di un clan yakuza.

SAKAZUKI-SHIKI

SAKE : Bevanda alcolica giapponese derivata dalla fermentazione del riso. SAMURAI : Militari del Giappone feudale fedeli a un daimy, un signore feudale.

SAN-SAN-KUDO : Rituale utilizzato nel matrimonio Shint, nel quale gli sposi si scambiano delle tazze di sake fino a nove volte.

31

SHATEI

: Fratello minore, utilizzato in una ikka per indicare un membro

appena entrato. SHATEIGASHIRA : Il capo degli shatei. : Gli assistenti dello shateigashira.

SHATEIGASHIRAHOSA SHINT come kami. SHGUN

: Via dei kami, religione basata sulla venerazione degli spiriti noti

: Letteralmente Generale, dal 1192 divenne il titolo che designava il

capo del governo militare, il bakufu. SHONBUCH : Il capo della sede di un clan yakuza. TANT : Una spada corta indossata dai samurai con utilizzo principalmente

cerimoniale. TEKIYA yakuza. TENN : Limperatore del Giappone. : Termine usato per indicare gli intermediari che : Mercanti itineranti giapponesi che diedero vita, insieme ai bakuto alla

TORIMOCHININ

partecipano alla sakazuki-shiki. TSUJI-GIRI : Pratica utilizzata in passato da samurai che consisteva nel

provare lefficacia di una nuova spada su passanti inermi. YAKUZA questultima. YUBITSUME : Pratica utilizzata dalla yakuza che consiste nel tagliarsi : Indica sia la criminalit organizzata giapponese che un membro di

lultima falange del mignolo per chiedere il perdono del proprio oyabun. WAKAGASHIRA : Il responsabile dei wakashu, i giovani yakuza.

WAKAGASHIRAHOSA : Assistenti del wakagashira.

32

WAKASHU

: Termine utilizzato per i giovani delinquenti o chimpira, sotto la

responsabilit di un wakagashira, un membro della yakuza.

33

BIBLIOGRAFIA

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34

SITOGRAFIA

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LISTA DELLE ILLUSTRAZIONI

Pagina 21, Figura 1, Devotion, foto tratta dal libro in Bibliografia: FELLMAN, Sandi, The Japanese Tattoo, Abbeville Press Publishers, Hong Kong, 1986, p. 48. Pagina 22, Figura 2, Benten with fan, foto tratta dal libro in Bibliografia: FELLMAN, Sandi, 1986, op. cit, p. 64. Pagina 23, Figura 3, Water, foto tratta dal libro in Bibliografia: FELLMAN, Sandi, 1986, op. cit, p. 60. Pagina 24, Figura 4, Wind and Lightning, foto tratta dal libro in Bibliografia: FELLMAN, Sandi, 1986, op. cit, p. 104. Pagina 25, Figura 5, Daimon of Sakaume-gumi, foto tratta dal sito

http://en.wikipedia.org/wiki/Sakaume-gumi.

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