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Swami G.

Visarjana

Semplicemente Me Stesso II
-Il viaggio continua-

Ricercare la felicit smettere di vivere

Indice
Introduzione Pensieri Poesie Lettere Racconti Pag. 3 4 67 81 88

Intro E passato un po di tempo dallultima volta Molte cose sono cambiate, altre sono rimaste uguali. Sono queste ultime che mi fanno riflettere. Il passato non mi mai piaciuto e constatare che possa tornare o ristagnare in qualche pozzanghera mi spinge a sfidarlo, a tentare di fare qualcosa come se lo si potesse finalmente cambiare. Lunico tentativo fruttuoso sarebbe forse quello di rimanere in attesa, osservando. Un non-tentativo insomma. Il passato come un vecchia videocassetta che rimasta da qualche parte e che ad un certo punto abbiamo ritrovato. La curiosit ci spinge a infilarla nel videoregistratore. Cosa ci aspetta? A volte la speranza che la polvere e lumidit della nostra cantina abbiano cancellato la maggior parte della registrazione E una speranza cos sottile che facciamo anche fatica a riconoscerla. E il momento di spegnere le luci, cliccare sul tasto play e godersi lo spettacolo. Tristezza, felicit sono solo parole. La cosa da ricordare che noi siamo qui, dietro lo schermo, e ci che vediamo non pu farci (fortunatamente o sfortunatamente) pi nulla. Oggi sulla piazza il vento mi accarezzava la fronte e quando mi sono accorto di cosa stava accadendo mi sono ricordato di essere Dio: per un attimo avevo dimenticato che stavo giocando a interpretare la parte di un essere umano

Pensieri

Che lo scandalo sia con voi! Questo 2006 stato strano... Ho pure tentato di chiudere il blog ma a parte un tizio che mi ha detto che onestamente era l'ora che smettessi di scrivere certe stronzate perch mi avrebbero arrestato, la maggior parte di voi mi ha sommerso di mail per dirmi che senza di me la vita nei blog sarebbe stata un fallimento. Ma non solo quella nei blog!! Addirittura Pina da Ascoli mi ha detto che senza i miei post la sua vita "reale" sarebbe diventata uno schifo! Poi mi sono giunti anche messaggi di solidariet da grossi esponenti politici, da personaggi del mondo della cultura, del cinema e dello spettacolo... Insomma ho creato un caso. C' uno che mi ha pure scritto: "io un blog cos [come il tuo] non l'avrei mai aperto". Senza per spiegarmi il perch di questa sua affermazione... Cio non ho capito se il suo era un complimento o una critica negativa. Forse non l'avrebbe aperto perch ha paura di dire apertamente cosa prova il suo cuore A questa persona rispondo cos: "Caro amico, ti capisco! Ma come si dice? E' un lavoro sicuramente sporco per qualcuno lo deve pur fare!" Ed insomma dopo che un famoso membro religioso mi ha scritto in privato, beh ho dovuto ricominciare a scrivere! Per non parlare delle donne che mi seguono da tempo nelle mie avventure splinderiane che avevano cominciato a strapparsi i capelli... Non voglio che perdiate i capelli! Insomma una grossa responsabilit. Come si fa ad abbandonarvi?! E cos mi ritrovo qui fra di voi, miei lettori senza tempo, che aspettate con ansia i miei post affinch qualcuno possa finalmente esprimere quello che voi avete all'interno del vostro corpo e che, come un vulcano, sta per esplodere e creare una nuova Pompei. No! Trasformate la vostra energia. O meglio: ascoltatela. L'energia senza forma. Ma i vostri pensieri, le vostre esperienze, i vostri ideali e le vostre idee la plasmano continuamente. Basta che vostro figlio compia una cretinata affinch voi trasformiate l'energia in rabbia o magari angoscia. Basta che il vostro partner vi abbandoni per la prima arrivata (che magari, a detta di lui, fa sesso molto meglio di voi) per trasformare questa energia in tristezza o odio. Mi capitato ieri... Vi racconto. Come sapete non amo i Tg ma ieri per l'appunto il solito "guastafeste" ha sintonizzato il televisore su uno di questi odiosi mezzi di "informazione". Che successo? Si parlava di politica e cos ho sentito in me una rabbia allucinante. Ho trasformato quella potente energia che abita in tutti noi (ma anche fuori di noi) in qualcosa di deleterio per il mio organismo. Con chi avrei dovuto sfogarmi? Mi venuta subito in mente unidea: ora scrivo a questo deputato. Ma siccome non sarebbe stata la prima volta e mai nessuno mi ha risposto, allora ho detto: meglio lasciar perdere. Per a ripensarci proprio un condizionamento totale! Cio come se una attrice che ti piace si sposasse e tu ne saresti geloso... E' una cazzata prendersela! Ma torniamo al nostro discorso. C' questa energia: che come il vento. La potete sentire per esempio quando vi arrabbiate: una specie di tensione. Ma se la ascoltate profondamente allora cessa. In realt non cessa ma se la seguite ritorna da dove nata e non ha forma. Riposa in un lago. Cio potrebbe essere rabbia ma anche felicit... Diciamo che non nulla ma in potenza tutto. E voi in ogni momento la trasformate in qualcosa. E poi la proiettate pure!

Perch se la tua ragazza ti fa le corna, nonostante tu sia sempre stato un "angelo" con lei, allora questa energia esce, prende la forma della rabbia e a quel punto le dici: "ma sei proprio una troia!". Questo se va bene... Perch senn magari la picchi a sangue o vai da questo "tizio" con cui ti ha "tradito" per riempirlo di botte e giustamente quello si incazza perch dice "ma la tua donna non cerebrolesa! Prenditela con lei! Mica l'ho violentata! E' venuta da me spontaneamente". E cos, proiezione su proiezione, ti rovini la vita. Ch poi ci sono anche quelle che ti dicono di essere "state in realt insediate dagli occhi magnetici del bel sconosciuto": quasi che siano state stuprate! E tu ti incazzi ancora di pi con quell'altro! Gli vorresti strappare gli occhi magnetici (manco se fosse Mazinga)! O magari te la prendi con te stesso! Perch sei pure bravo a proiettare su di te! E la stessa cosa capita anche per le cose positive ovviamente. Se sei felice "grazie a lui" o magari "accaduto grazie a te stesso, perch sei un grande! Plasmate l'energia e poi la proiettate. Ma fatevi 'na bella scopata! Quanti pregiudizi avete... Milioni!!! Ma fortunatamente io sono qui per questo! Perch mentre mi leggete vi fate domande e poi magari me le scrivete sotto forma di commento o mail. Io so solo una cosa. O meglio, sapere una parola grossa, diciamo che sospetto qualcosa. Che oggi duemila scandali vi opprimono: la morte, la malattia, i pensieri, le paure, i tab e potrei continuare all'infinito. Quindi non vi lamentate per ci che scrivo: siete voi che mi state chiedendo di scandalizzarvi! Se non volete leggere non leggete. Ma se mi leggete e vi ascoltate mentre vi sto scandalizzando, allora siete ad un passo dalla totale guarigione! Ed io vi do la possibilit di liberarvi una volte per tutte! Ora! Mentre mi leggete. E gi successo a molti in questi due anni da quando ho aperto il blog (ho almeno una decina di mail che ve lo possono confermare): il prossimo potresti essere tu! S proprio tu! Quindi ascolta attentamente. Non lasciare che l'Energia che hai dentro si trasformi in qualcosa che non vuoi. E' inutile che ti arrabbi con quello dietro di te che suona il clacson e ti manda a quel paese solo perch ti si spenta la macchina: la rabbia gi dentro di te e quel tizio con il clacson te la sta solo facendo notare! Dovresti ringraziarlo! Dovresti ringraziarlo perch sei controllato dai pensieri, dalle sensazioni e da mille cose. Continuamente trasformi la tua Energia in qualcosa che dipende solo da quanto hai accumulato. E cos pu diventare rabbia, tristezza, angoscia, paura ma fai attenzione! Io non dico che non sei mai felice! Dico solo che stai sopravvivendo. Non stai vivendo! Perch quell'energia la potresti trasformare pure in amore: amore per il partner che ti sta accanto! E questo ti fa sentire al settimo cielo! Ma che accade se questa persona un giorno ti lascia? Allora quella energia che chiami amore si trasformer in gelosia! E' la stessa energia che ti ha nutrito e ti ha fatto stare bene: eppure ora ti sta uccidendo! Trasformi continuamente quell'energia in qualcosa che ti fa comodo: a volte la paura ti serve per fuggire e per non affrontare le cose, altre volte la tristezza ti serve per lamentarti o per dire che il passato meglio del presente e cos puoi rimpiangerlo. Altre volte diventa rabbia perch sei stufo e non ce la fai pi. Altre volte diventa amore, felicit, gioia: ma quanto pu durare? Poi alla fine muori.

A me non interessa colui che crede che la vita sia un alternarsi di gioia, dolore e noia. Non mi interessa perch non ci credo. E smettila di fare il bambino! Smettila di raccontarti un'illusione. Se sei il meglio e sei al massimo, allora sono felice per te. Ma le mie finestre su questo blog sono per chi si pone una domanda e si dice: ma veramente il mondo quello della TV? Veramente la realt questa sofferenza in cui mi ritrovo? Veramente devo imbottirmi di farmaci o alcool per riuscire a vivere? Ma si riduce a questo la vita? Esci da questo torpore che ti avvolge! Ascoltati. Forse ti chiedo tanto? Ti chiedo di ascoltarti! Ma veramente credi che sei un corpo limitato soggetto alla sofferenza e alla morte e a qualsiasi sbalzo d'umore, ormonale o di vento? Il mondo riuscito veramente a farti credere che non esiste nulla oltre? Complimenti! Fortunatamente per te ci sono io! Ti sono capitato ed ora non hai altra scelta che liberarti! Che cosa devi fare? C'era un tizio che mi ha chiesto come potesse capire cosa era giusto e cosa era sbagliato. Non sapeva cosa fare. Nel senso: era sposato ma amava un'altra. Eppure aveva trasformato la sua energia in modo tale da amare quest'altra. Io non ti dico che non devi tradire tua moglie. Non sceglieresti liberamente! Sarebbe il mondo a scegliere per te. Ed oggi, anche se non lo volete ammettere, il mondo che sta scegliendo per voi: un mondo che si basa su false regole morali e che usa la paura per dominarvi, per farvi imbottire di schifezze e per riempirvi di sensi di colpa. Le religioni, la politica, la societ: credete forse che sanno cosa meglio per voi? Non fatemi ridere. Secondo voi, che cosa dovrebbe fare questo tizio? "Tradisce" la moglie con una che "ama" ma dall'altro lato ha delle responsabilit: verso la donna che ha sposato ma soprattutto verso i suoi bimbi. Che comunque ama. Perch in realt ama anche loro. E allora mi domanda: ma come fare ad amare due donne? Allora qualche benpensante risponderebbe: "sii sincero con chi ami! D la verit!" E qual' la verit??? Che ama entrambe? E poi, anche se fosse sincero, la moglie e i figli capirebbero? O si arrabbierebbero? O peggio: si rattristerebbero e magari comincerebbero ad assumere psicofarmaci? Allora un altro direbbe: "ormai hai preso un impegno. Lascia l'altra e stringi i denti e magari poi la dimenticherai ma almeno non avrai rimorsi per i tuoi figli!". Che cazzata! Siete sommersi nella logica del buonismo assurdo! Io invece dico: fai quello che devi fare. Sii consapevole e ascoltati. Puoi pure sputare in faccia ad un barbone ma fallo consapevolmente. Vai con quest'altra donna ma quando fai l'amore con lei, osservati. Come se tu fossi un osservatore che non ha nulla a che fare col tuo corpo. Ascolta la tua energia che cresce, la tua gioia che aumenta. Ascolta. Sii un testimone. Ma devi diventare un vero osservatore. Un osservatore non giudica! Se ti viene il senso di colpa allora ti stai giudicando o meglio: la societ sta giudicandoti attraverso i tuoi occhi. Ma quando sarai un perfetto osservatore allora saprai cosa dovrai fare. E questo tizio mi ha ascoltato. E lo sapete che successo? Mi ha scritto proprio stamattina dicendomi: "ho provato a fare quello che mi hai detto. All'inizio non era facile perch avevo mille pensieri e non mi osservavo. Poi accaduto. Ho

visto quell'energia di cui tu mi parlavi che diventata "lussuria". Non era amore come credevo: era lussuria! Eccitazione, pura energia che sta sempre in me ma che in quel caso io trasformavo in eccitazione. E mi faceva stare bene. E poi alla fine del rapporto mi sentivo bene perch avevo scaricato quell'energia. Come se la proiettavo sull'altro. Come quando mi arrabbio e poi sto bene perch ho scaricato sull'altro. La stessa cosa. Solo che qui era lussuria. E l'ho osservata nascere per vedere dove arrivava. Ma osservandola tornata indietro. Ed tornata ad essere energia senza forma. L'ho capito perch ero tranquillo. Mi sono alzato dal letto ed ho detto alla mia amante: scusa, ma non ti amo. Mi sono accorto che era solo lussuria. Ma non mi basta. Voglio amare. E non ho avuto paura di dire quelle cose n della sua reazione: perch facevo ci che sentivo giusto. E sono tornato da mia moglie a casa. Ora fare l'amore con mia moglie magico... E pensare che avevo smesso di farlo. Con lei non lussuria. Con lei libert. Perch sono libero di amarla senza pensieri." Ecco il miracolo. Se siete gelosi, possessivi, se avete paura. Ascoltatevi. E questo vale per ogni attimo della vostra giornata. Ogni cosa che fate, fatela consapevolmente. Quando vi grattate l'orecchio non fatelo automaticamente. Quando vi accendete la sigaretta o vi bevete un amaro, non fatelo automaticamente. Osservatevi. Osservatevi come se foste fuori dal corpo. Come un osservatore neutro che guarda semplicemente. Fatelo sempre. All'inizio non sar facile perch vi dimenticherete dell'osservatore (che la vostra vera natura) e tornerete ad identificarvi col corpo e con la mente. Non dovete cedere. Ricominciate. Perch se vi arrabbiate allora fate il gioco della societ del terrore.. Osservate la rabbia, la paura, il respiro,i vostri movimenti. Imparate a camminare lentamente per osservarvi. Sentite il movimento di ogni muscolo. Sentite la suola che entra in contatto col terreno: quella una relazione d'Amore! Quando vi lavate i denti e pure prima di addormentarvi: ascoltate. Guardate i pensieri senza giudicarli. Perch voi siete osservatori. Io non vi dir che il fumo fa male, che tradire la vostra donna peccato, che non potete andare con le prostitute, che dovete pregare, che dovete essere buoni o che non dovete drogarvi. Trasformare la vostra energia in paura o bont inutile perch poi si trasformerebbe in qualcosa di altro incessantemente. Ma vi dico: osservatevi e saprete cosa fare. Io ho fiducia in voi, nella vostra natura di testimone. Il testimone non sbaglia mai. Osserva e agisce osservando. Voi non siete un corpo mortale. Voi siete. E basta. Siete quel testimone che rimane ad osservare anche se il vostro corpo dovesse abbandonarvi. Perch non siete quel corpo. Ma dovete impegnarvi ad osservare senn quel testimone sar schiacciato da paure, idee, gioie inutili e tutto quello che vi pare ed alla fine rimarrete soli su un letto d'ospedale (se siete fortunati) ad aspettare la morte con la consapevolezza che non avete vissuto neppure per un attimo. E non saprete nemmeno cosa la vita! Avete solo vissuto qualche momento felice perch in quel giorno siete riusciti a trasformare l'Energia del silenzio (che sempre con voi) in qualcosa di rumoroso che potesse allontanare i pensieri e darvi una falsa sensazione di gioia. Fate lamore consapevolmente, fate sesso consapevolmente, pregate consapevolmente drogatevi consapevolmente, fumate consapevolmente, mangiate consapevolmente e gioite perch solo cos

saprete cosa giusto e cosa non lo . E smetterete naturalmente di fare qualcosa che pu farvi o fare male al vostro prossimo. E comincerete naturalmente a creare la vostra e laltrui felicit. Ma finch fate qualcosa perch c paura, idee o ideali allora siete solo burattini senza vita. Questanno, a Babbo Natale, chiediamo una cosa sola: di aiutarci ad essere consapevoli di ogni respiro. Perch la vita questo: osservare. E il testimone che osserva e l'unica cosa che rimane quando anche il tuo corpo sar scomparso. Perch tu sei il testimone! Ed ora che lo sai, non ti rimane altro da fare che danzare e celebrare la vita! Buon Natale a tutti La Chiesa Cattolica Italiana ha rifiutato oggi la possibilit di un funerale religioso per Piergiorgio Welby, perch facendo staccare mercoled notte il respiratore meccanico che lo teneva in vita il malato di distrofia muscolare si messo al di fuori della Chiesa. Lo riferisce la televisione citando un comunicato del vicariato di Roma. Ero in libreria oggi ed una persona si avvicinata chiedendomi cosa ne pensavo... Cosa penso della Chiesa che ha rifiutato questi funerali. Anzitutto premetto che ho notizie di suicidi, assassini... a cui, una volta trapassati, non stato negato il funerale religioso. Questo di Piergiorgio per credo sia un caso diverso: qui si sarebbe creato un precedente. Se la Chiesa avesse accettato, la legge del Vaticano per la quale assassini, suicidi etc. non possono essere considerati facenti parte della comunit cattolica sarebbe stata messa in discussione. Finch in una piccola parrocchia di campagna non si negano i funerali a nessuno, poco importa. Ma qui c'erano di mezzo i media, tutto il mondo avrebbe saputo che la Chiesa stava cedendo. Che dire? Personalmente considero la Chiesa un vero e proprio Stato con leggi, regole, normative e tutto ci che di burocratico e politico esiste in ogni Stato. Quindi personalmente credo non abbia sbagliato. Chi trasgredisce una legge di qualsiasi Stato deve (o almeno dovrebbe) risponderne di conseguenza. Cos quest'uomo ha trasgredito una legge e la Chiesa ha applicato la sanzione prevista. In questo caso si trattava di un funerale in un altro caso sarebbe stata imposta la scomunica. N pi n meno di uno Stato. La domanda se la Chiesa ha fatto bene o male non la si deve porre a me. Va posta a coloro che non vedono nella Chiesa un semplice Stato ma che ci vedono "Dio" insieme ai ministri che "Lui Stesso" ha scelto. Approfitto di questo piccolo pensiero per rinnovare a tutti voi i miei Auguri di un Magico Natale all'insegna della Consapevolezza!!!

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Buon Anno! Oggi fa freddo... Sono davanti al pc. Fra un po' anche quest'anno se ne andr. Veglioni, cene, feste. Ormai tutto gi pronto. Mi piace un sacco leggere i vostri commenti ai miei post: tantissimi auguri di Natale; qualcuno mi accusa di voler emulare un certo "Morelli" che se non erro uno "psicologo televisivo"; altri cercano il senso di ci che scrivo e si fanno domande; altri ancora mi pongono quesiti impossibili... Molti mi scrivono in privato. Qualcuno mi ha chiesto: "ma che gusto provi a scrivere certe cose?" Ed un altro: "sono cose bellissime ma non riesco ad applicarle nella mia vita". C' sempre qualcuno che quando scrivo un post di un certo tipo mi chiede: "Amore, consapevolezza... S certo: cose meravigliose! Ma quando ad una madre muore un figlio o ti licenziano e devi mantenere la tua famiglia o magari quando sei in un letto di ospedale con un cancro allo stadio terminale, che significa essere consapevoli? Che significa dire che l'Amore c'?". Uno mi ha detto che nonostante io scriva cose non condivisibili, "almeno so scrivere"... Anche se i mass-media mi nauseano e quindi non leggo i quotidiani. E' una cosa grave!? Una persona che ringrazio molto per i suoi apprezzamenti ai miei post mi ha chiesto: "ma io sono consapevole! Ma questo non basta. Ci deve essere qualcosa di pi. Senn inutile. Sono consapevole che il mondo in cui vivo non mi accetta; sono consapevole che dovrei essere diversa etc.". Molti mi hanno scritto che sono gi consapevoli: il fatto che esiste la sofferenza e davanti a certe cose, come puoi mantenere il controllo? Anzitutto, come dico sempre, chi mi vuole leggere mi legga. A chi non interessa, amici come prima. A chi dice che scrivo che "non sono cose condivisibili" cosa posso dire se non: ma chi ti obbliga a leggermi? Per me sono condivisibilissime e quindi le scrivo. E continuer a farlo. Poi se volete continuarmi a dire che non le condividete almeno spiegatemi perch altrimenti inutile che lasciate commenti. Una critica costruttiva quando si spiegano le ragioni del "perch io non condivido": ma inutile buttare il sasso e andarsene come se fosse palese che scrivo cazzate. Questo Morelli mi sa che un tipo che c'ha un sacco di soldi! Quindi forse sarebbe vantaggioso dal punto di vista economico ma come sapete non credo minimamente che i soldi rendano felici. E qui qualcuno lascer il commento: "non rendono felici ma aiutano!". La mia domanda : vi aiutano ad essere felici? Se cos allora cercate di accumularne pi che potete perch essere felici una cosa meravigliosa. Vivere con gioia qualcosa di stupendo! Non vi rendono felici ma vi aiutano? Beh, allora accumulateli. Non sarete felici ma almeno vi sentirete "aiutati". Il fatto che io non creda che i soldi rendano felici basato su mie personali esperienze: come ripeto ognuno libero di pensarla come crede. Per se mi dite che sembro Morelli che senso ha? Soldi non ne ho, non vorrei essere questo Morelli perch manco lo conosco e non so cosa dice. Quindi uno deve arguire che chiamarmi "Morelli" come dirmi che professo le sue idee o che magari parlo come lui. Allora la mia domanda : la devo prendere come cosa positiva (nel senso che questo Morelli un genio) o come cosa negativa (nel senso che il tale Morelli vi sta sul cazzo)? Morelli, visto che sei stato nominato, se mi leggi, batti un colpo! Ti fischieranno le orecchie... Consapevolezza, Amore... sono parole. Io ovviamente scrivo ma capisco benissimo di non poter dare con le parole il significato che attribuisco a tali termini.

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Un persona mi ha detto: "io sono consapevole. Sempre e comunque. Sono consapevole di essere grassa ed infatti mi faccio schifo. Se non fossi consapevole sarebbe meglio". Il significato latino originario di "consapevole" era "colui che insieme ad altri (CON) felice di chiunque (SAPEVOLE)". Si potrebbe anche discutere sul significato che questa parola assume in oriente... Ma a me non interessa disquisire sui termini. Io scrivo e ovviamente mi piace essere letto altrimenti non scriverei su un blog pubblico. Per dopo tutte le lettere che mi sono arrivate e leggendo alcuni commenti, mi rendo conto che non posso trasmettere ci che sento a parole. Sicuramente la "consapevolezza" o "l'Amore" vanno vissuti. Non c' dubbio. A volte scherzo, faccio ironia e la gente prende le cose sul serio. Oppure magari sono serio e ridono di gusto come se "avessero capito la battuta". Se scrivo certe cose non sono cose astratte. Almeno per me. Significa che le ho vissute. Mi continuate a dire che " facile dire di essere consapevoli ma quando ad una madre muore un figlio o ti licenziano e devi mantenere la tua famiglia o magari quando sei in un letto di ospedale con un cancro allo stadio terminale, che significa essere consapevoli?". E me lo dite come se mi conosceste! Cosa ne sapete se anche io non sono in quelle condizioni? Allora qualcuno mi dir: "ma se sei in quelle condizioni allora saprai che..." No! Non so proprio niente. E' questo che continuo a scrivere nei miei post: scrivo che non so nulla! Eppure, per qualcuno, come se io volessi far capire che so. Ma cosa so? Ve lo dico subito: io so perfettamente che quando mi alzo la mattina non so che mi sto alzando: lo do per scontato. Quando poi faccio colazione non so di fare colazione, infatti penso a duemila cose. In tutto ci che faccio divento la mia mente e le mie emozioni: se sono incazzato come se fossi quella incazzatura. E cos se sono felice. A volte la gioia si trasforma in tristezza e non so perch. Eppure la solita energia perch lo sento. A volte ho paura e identificandomi con una persona paurosa non faccio nulla. Mi blocco. Un'energia unica che si trasforma da amore a odio e viceversa. Amo una persona e sono felice ma appena scopro che mi tradisce quello che chiamavo amore diviene odio o rabbia o paura. Un'unica radice: il silenzio senza forma. D l la mente plasma e ci ritroviamo ad essere cos incavolati che uccideremmo addirittura chi abbiamo amato pi della nostra vita. Che gusto provo a scrivere certe cose? Non lo so. Ma mi piace. Faccio male a qualcuno se non leggo i quotidiani e trovo che i mass-media siano terroristi? Eppure ogni giorno mentre mangiate vi imbottite di cazzate televisive: guerre, stragi e morti riempiono i telegiornali. E questo giusto? Certo! Perch quella "informazione". Ah... Ecco! Basta chiamarla con un nome diverso! Un nome diverso giustifica coloro che fanno ammalare di ulcera e cancro milioni di persone al giorno. Perch se non lo sapete (ed una notizia di come piace a voi... di quelle che chiamate "scientifiche") tutte le patologie dell'apparato digerente derivano dalla paura e dallo stress. Dalla bollicina in bocca alle emorroidi alle gastriti per finire al cancro. Questo per riportarvi una notizia che appare su una importante rivista scientifica americana. E sempre sulla rivista si dice che ormai appurato che la paura e lo stress abbassano le difese immunitarie. Quindi siccome oggi l'immunologia va di moda poich spiega l'eziologia di tutte le malattie, potete immaginare che tutte le patologia hanno come base lo stress. In ogni epoca c' stato lo stresse e la paura ed infatti tutti sono sempre morti e sempre continueranno a farlo. Oggi per con i media tutto si diffonde a macchia d'olio.

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E lo sapete perch i media vi attraggono? Perch prima vi terrorizzano e poi vi promettono di salvarvi! Vi dicono che c' l'influenza aviaria e poi vi fanno sapere che esistono i vaccini e gli anti-virali. Oggi chi ha potere si serve, giustamente, dei media... Chi pi paga pi ha la possibilit di trovare spazi nei media. Ed sicuro di investire bene: perch sa che voi sapete che quella "informazione" e che quindi non pu che essere "cosa buona". Prima avevi paura di perdere i soldi nell'incendio della casa, oggi hai paura che gli alieni invadano la terra! Se ascolto o meno la TV sono affari miei. Per se scrivo cazzate non ne scrivo di sicuro di pi di quelle che trovate sui giornali o in televisione. Consapevolezza, per come la intendo io, cominciare a liberarsi dalla spazzatura. E non come dice una mia amica vegetariana: "io mangio consapevolmente infatti vado in un supermercato biologico altrimenti se mangiassi dappertutto morirei inquinata dal mercurio, dai pesticidi etc." A me non interessa il "consumo consapevole" tipo quelli che per non usare la macchina vanno in bicicletta e poi mi mandano a fare in culo se gli suono il clacson perch stanno in mezzo alla carreggiata. Conoscevo uno che picchiava i figli per faceva la divisione consapevole dei rifiuti: metteva la carta nella raccolta della carta, la plastica e il vetro negli appositi contenitori... Queste sono mode esteriori perch se picchi tua moglie e poi fai volontariato e sei riuscito a smettere di fumare e vai in bus per non inquinare per me sei e resti un uomo di merda. Sei tu che inquini il mondo! Altro che Chernobil! Se parlo di consapevolezza intendo dire che devi essere consapevole di tutto quello che fai, anche del tuo respiro. Nel blog precedente, molti, lasciando un commento, mi hanno detto che sono gi consapevoli eppure nessuno ha detto di essere consapevole di respirare. Certo perch sostenete che il respiro una cosa automatica! Perch sprecarci tempo a osservarlo? Peccato che il respiro sia solo una delle tante: vi arrabbiate senza mai osservarvi, gioite senza mai osservarvi, fumate senza mai osservarvi, fate volontariato senza mai osservarvi, camminate senza mai osservarvi! Mai! C' un commento stupendo che qualcuno mi ha lasciato: "per me essere consapevole come respirare!" Quindi mi stai dicendo che essere consapevole , per te, un atto automatico!? Ti viene automatico? Peccato: essere consapevole il contrario dell'automatismo. E quindi mi spiace per te ma non sei per nulla consapevole! Lo sai che significa essere consapevole? Significa osservare e non giudicare. Allora tutti ora mi diranno: non si pu non giudicare! Se credete cos perch continuate a leggermi? Per me possibile non giudicare. Perch mi leggete se non condividete? Mi sembra una perdita di tempo leggere uno che dice idiozie... O forse lo fate per compassione? Ripeto: fatemi una critica costruttiva! Ma non statemi a dire che siccome la gente muore allora l'Amore non esiste o magari che siccome pretendete che la vostra donna vi ami allora " normale essere gelosi" o addirttura che normale "essere ricambiati". O amate senza chiedere nulla o il vostro non Amore ma commercio! Quindi sarei contento se mi scriveste: non condivido quello che dici perch io con la mia donna sono un uomo d'affari. Do e pretendo. Ma non mi dite per favore che state amando qualcuno! Amore libert: se costringi uno a stare con te paura di rimanere solo!

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Se la gente muore non perch l'Amore non esiste ma perch non riuscite a vedere nulla oltre il corpo e credete che se il vostro corpo muore il mondo finisce: ma anche questa paura! Ve la fate sotto! Sono due anni che scrivo le stesse cose eppure qualcuno si incazza sempre come fosse la prima volta che mi legge. Essere consapevoli non significa "essere consapevole che sei grassa e quindi il mondo ti respinge". Questo essere inconsapevoli. Totalmente! Essere consapevoli non controllare: vi controllate di continuo e chiunque vi dice che giusto farlo! E vi reprimete. Essere consapevoli osservarvi! Tutto qui. Essere consapevoli ... Osservarvi mentre vi lavate i denti. Perch non il vostro corpo che lava i vostri denti ma casomai siete voi che vi servite del vostro corpo per lavarvi i denti! Da qui si capisce bene (ALMENO SPERO, SONO CURIOSO DI LEGGERE I VOSTRI COMMENTI A PROPOSITO) che voi non siete un corpo. Il corpo uno strumento di cui vi servite. E non siete nemmeno una mente: la mente piena di idee, ideali, passato... Ma voi non siete quello perch se lo foste non potreste osservare i vostri pensieri. Invece li osservate! Certo spesso siccome non li osservate (nonostante mi diciate che siete consapevoli) diventate quei pensieri e vi ci identificate. Ma potreste benissimo osservarli semplicemente. La domanda : chi quello che si serve del corpo per lavarsi i denti e che pu usare (se lo vuole) la mente per fare qualcosa di costruttivo al posto di identificarsi in essa? Quello si chiama "testimone" e siete voi senza tutte le pillole con cui la televisione vi nutre, senza le paure INUTILI che vi portate dal passato, senza illusioni stupide... Questo testimone un tizio che vive nel presente perch non sa far altro che osservare in silenzio. E quando lo scoprite potete "fare" consapevolmente. Potete agire consapevolmente. Ogni vostro gesto sar una danza. Perch per ora voi non sapete agire. Sapete solo reagire. Agire lo si fa solo in maniera consapevole: ovvero per farvi il caff prenderete la caffettiera, la preparerete e la metterete sul fuoco. Poi prenderete la caffettiera e verserete il suo contenuto nella tazzina. Poi berrete assaporando il caff e ascoltando il suo profumo insieme al vostro respiro e insieme a ci che sta in voi e a ci che sta fuori di voi. Invece solitamente prendete la caffettiera, la sbattete sul tavolo facendo tutto in velocit perch intanto la vostra mente gi a cosa farete dopo (e quando farete la cosa successiva la mente sar gi al dopo), preparate il tutto in fretta e furia, vi bruciate la lingua e mentre annusate quel buon aroma pensate a vostro marito che vi mette le corna! E vi cade la tazzina e dovete pulire... Intanto siete in ritardo e il cuore batte forte ma non potete sentirlo perch senn fate tardi al lavoro e quindi non vi pagano. E' questo terribile! Perch siete certi che dovete accumulare denaro senn morirete di fame. Credendo anche (essendo "consapevoli") che vivrete per molti anni a venire... Per le scale incontrate il vicino che vi sta sul cazzo e cercate di evitarlo ma dovete sorridergli. Ed intanto avete dimenticato il vostro respiro: non l'avete mai osservato! Quando sarete consapevoli di ogni vostro respiro, allora potete dirmi di essere consapevoli. Altrimenti non tiratemi fuori la storia della mamma che ha perso il figlio e soprattutto non fatemi l'elenco di tutte le situazioni in cui impossibile essere consapevoli. Non dico che sia facile essere consapevoli di ogni proprio gesto, di seguirlo in ogni infinitesimo spazio di cui composto. Non dico che sia facile osservarsi in ogni respiro. Non obbligo nessuno a farlo. Se volete provarci: fatelo. Altrimenti va bene uguale. Non sono un terrorista.

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Va tutto bene cos. Auguro a tutti un 2007 in cui ogni vostro desiderio possa finalmente prendere forma nella realt e rendervi felici e gioiosi. Un abbraccio immenso Ero in libreria a sfogliare le pagine di un libro che parlava di Buddha... Una signora si avvicina e mi chiede informazioni sul buddhismo. Mi dice: vedo che le interessa il buddhismo, mi pu dare qualche informazione? Ho comprato alcuni libri che ne parlano ma mi sembra un qualcosa di misterioso ma soprattutto alienante! Si parla di raggiungere il vuoto... Ma non sar pericoloso? E poi... come si fa a meditare? Non ho tempo durante la giornata per sedermi a osservare il respiro... Lunica cosa che so che la vita meravigliosa ma mi accorgo di non riuscire pi ad apprezzarla e siccome la considero come un dono, mi sembra uno spreco non riuscire ad essere gioiosa... e poi continua parlandomi della sua storia... Un marito in fin di vita, un figlio allo sbaraglio... Ansia, attacchi di panico... Buddhismo La via di mezzo: la vita non si svolge agli estremi, ma al centro. Nel mezzo. Quando leggi un grande maestro (come un Buddha o Ges) o magari ti capita di incontrarne uno, non importante la tua comprensione intellettuale di cosa dice. Anzi! Se lo ascolti intellettualmente vedrai che di una incoerenza assurda. E ti dirai: ma che sta dicendo? Prima dice una cosa e poi ne dice unaltra opposta... Boh!!!. Quando cominciai a interessarmi di buddhismo ricordo che comprai un libro di discorsi del Biddha indirizzati ai suoi discepoli. Non ci capii granch... ma ricordo che mi dette tanta serenit. Poi ho cominciato a studiare, nel corso degli anni, pi approfonditamente questa filosofia ed ho perso molto. Ho perso molto perch se studi perdi molto. La mente si rafforza ma il cuore e il corpo rimangono indietro. E ad un certo punto ti accorgi che sai solo discutere di filosofia ma a che serve se non puoi applicare? E mi resi conto che un maestro non lo capisci con la mente, lo capisci col cuore. Con lintuizione. Sicuramente sar capitato anche a te: magari non capisci una cosa e poi allimprovviso, quando non ci pensi pi, ti illumini! La comprendi improvvisamente! La vita fatta di tesi a cui si contrappongono delle antitesi. Diciamo che le tesi sono quelle che per noi sono certezze o realt o magari anche idee per comunque sono cose in cui crediamo. Ad un certo punto accade qualcosa che smentisce completamente queste tesi. E nella vita, come ti sarai accorta, di queste cose ne accadono sempre. Perch la vita si muove fra poli opposti. Come lelettricit! Se in un circuito non ci fosse un polo positivo ed uno negativo non ci sarebbe elettricit. La vita si muove nella dualit. Invece la mente no. La mente sceglie. La mente ti dice: vedi, questa cosa giusta mentre laltra sbagliata e cos la nega. Ma questa non vita! Infatti luomo comune non vivo: sopravvive. E mezzo vivo e mezzo morto. Non vive totalmente la vita. Invece per esempio un animale selvaggio vive la vita completamente. E vivo! Un uomo invece sceglie di vivere una vita parziale: sceglie qualcosa ed sempre una scelta unilaterale. Il resto lo etichetta come sbagliato o inutile. La Chiesa (ma anche gli Stati) per esempio suddivide le cose in buone o cattive (e introduce il peccato) e cos ti fa vivere nel senso di colpa.

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Il senso di colpa accade perch magari istintivamente vuoi fare qualcosa per la coscienza che tu stessa o qualcuno ha creato (cio lego) dice che errata, che peccato, che non si pu fare. E cos sei separata, vivi nella colpa. Non ti esprimi e la tua creativit muore. Cos nasce linconscio: luomo un piccolo puntino di coscienza in un oceano di inconscio. Ed in questo inconscio ci butti tutto ci che ti fa paura, che non accetti. E credi di vivere una vita. Invece vivi una vita allo 0.005% perch il resto nellinconscio. E te ne sei accorta: gli attacchi di panico sono le onde dellinconscio che ti sommergono. E la separazione fra te e linconscio che viene fuori. E non sai che fare. Crisi significa separazione: luomo vive separato. Il cuore va da una parte, il corpo da unaltra e la mente da unaltra parte ancora diversa. Questo perch sei un ego: cio qualcosa che vive di paure e costrizioni. Per esempio sin da piccolo ti insegnano a non esprimere la rabbia ma questa energia inespressa dove va a finire? Ti rimane dentro e la minima cosa che accade la fa venire fuori. E magari ti sfoghi su uno che non centra nulla! Perch non sono le persone che ti fanno incavolare ma la rabbia che dentro te che esce. Le persone magari ti danno lopportunit di accorgerti che in te c molta rabbia. La rabbia, lodio, ma anche la gioia e lallegria sono solo forme diverse di una stessa energia. Lenergia in s neutra ma a causa delle separazioni che esistono in noi assume varie forme e si esprime. E noi ci facciamo trascinare completamente diventando ora rabbia, ora felicit, ora paura, ora unidea. Questa non vita! A volte abbiamo paura della morte! Ma noi non stiamo vivendo affatto. Non siamo in equilibrio. Siamo totalmente pazzi! Se arriva un pensiero noi diventiamo quel pensiero: ti rendi conto? Pensiamo ad una scena passata e ci dimentichiamo di noi e la riviviamo, magari mentre stiamo guidando la macchina! Quella non vita! Ed allora perch abbiamo paura di morire? Perch non sappiamo cosa sia la morte: in essa lego si dissolve. Allora la paura non morire ma paura che il nostro ego muoia! Ma noi non siamo lego. Noi non siamo paure, regole o idee... Ma siamo cos folli che preferiamo stare nel dolore e nella paura pur di non perdere lego (che appunto poi la somma di tutte le regole che ci fanno vivere una vita separata e piena di panico). Meglio soffrire che vivere veramente! Perch noi non sappiamo cosa significhi vivere veramente e quindi, nel dubbio, meglio il conosciuto (anche se ci stai male) che lignoto. E lego complessivamente ti d qualche sicurezza. Almeno puoi pensare, credere di cotruire la tua realt, il tuo futuro... Insomma vivi nellillusione. Fra passato (che non esiste pi) e futuro (che non esiste ancora). Ti sei mai accorta che i pensieri nascono dalla paura? Sono cose che rassicurano! Se sei felice e non hai paura, ad esempio quando sei innamorata, non pensi! Prima ti dicevo di tesi e antitesi. La vita non mettere da parte lantitesi ma riuscire a creare la sintesi fra tesi e antitesi. Ci accade nellintuizione. Ascolti un maestro che sembra dirti cose opposte ma ad un certo punto comprendi che quelle cose non sono opposte: ecco la sintesi. Ecco cosa significa vivere: lintuizione crea la sintesi. Poi trovi qualcosa che si oppone a questa sintesi e nuovamente di disperi, entri nellangoscia. E quindi quella che credevi sintesi diventa una nuova tesi perch hai scoperto una nuova antitesi e cos via perch anche qui troverai una nuova sintesi. Tu mi chiedi: cos il buddhismo? Non lo so. E per il semplice motivo che la vita non puoi etichettarla. La vita mistero e per viverla bisogna abbandonarsi a questo mistero. Lego cerca di etichettare ma non c nulla da etichettare.

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Il buddhismo lesperienza di un uomo comune che un giorno ha abbandonato il suo ego e si illuminato. Egli ha sperimentato il suo vero S. Questo S silenzio. Questuomo diventato consapevole. Cosa significa? E una cosa da sperimentare, non pu essere spiegata. Ma c un modo per arrivarci. La meditazione. La meditazione non sedersi sotto un albero a farsi due palle cos... Meditare significa essere consapevoli. In ogni momento. In ogni momento ci dimentichiamo di noi. Inizia dal corpo: osserva il respiro, osserva ogni tuo gesto. Solitamente il corpo va in automatico. Meditazione significa de-automatizzarsi. Comincia col corpo: ogni movimento. Osserva. Ogni cosa che fai non farla automaticamente ma osservati. Accompagna i tuoi gesti. Anche prendere una penna, fallo con lentezza. Fallo diventare una danza del silenzio. Ecco cosa fece Buddha: si ricord di esistere. Faceva le cose con lentezza. Quando camminava, camminava. Invece noi: il corpo cammina e noi magari pensiamo a duemila cose e il cuore ragiona per conto suo. Ecco la separazione di cui ti parlavo. Quando cammini, cammina e basta. Osserva. La meditazione non concentrazione: concentrarsi centrarsi su una sola cosa. Invece meditare osservare tutto: mentre cammini osservi le gambe, il corpo, il respiro, i pensieri, le emozioni. Non giudichi, perch il giudizio dellego. Se viene un brutto pensiero o una paura, non le giudichi: sono solo trasformazioni di energia. Tu sei come loceano: in profondit c silenzio. Quella la tua essenza che nemmeno la morte potr portarti via. In superficie sei londa (che il tuo corpo) che si muove grazie al vento (i tuoi pensieri e le tue emozioni). Ma tu sei sia essenza silenziosa, sia onda, sia vento. Solo che onda e vento sono pi materiali e pesanti e cos si muovono e te ne accorgi... vedere la tua essenza profonda pi difficile. Ma se parti dallosservare il corpo, dal donargli la consapevolezza, allora poi farai la stessa cosa anche con i pensieri: li osservi, non li giudichi, li lasci passare come le nuvole nel cielo. E poi farai la stessa cosa con le emozioni. Ma prima devi partire dal corpo perch i pensieri sono pi difficile da osservare dei movimenti e osservare un'emozione pi difficile che osservare un pensiero. E fondamentale la gradualit. Ed fondamentale non giudicare: se ti dimentichi di essere consapevole, non ti rimproverare. Ricomincia. Il vero ricercatore ricomincia sempre. Ma non si rimprovera perch il rimprovero e la colpa fanno parte dellego. Quando diventi consapevole di corpo, mente, emozioni allora diventi ci che in India si chiamail quarto. E pura consapevolezza. E quello che qualcuno pu chiamare Dio. Pura consapevolezza essere consapevoli semplicemente. Loggetto della consapevolezza scompare. Cio prima eri consapevole per esempio del respiro, dei movimenti e di cose legate al corpo. Poi diventi consapevole dei pensieri e di cose legate alla mente. E finalmente sei arrivata ad essere consapevole delle emozioni e del tuo cuore. Consapevole significa osservatore: per esempio osservi la rabbia, vedi da dove arriva, dove va, non la giudichi. Se necessario la assecondi magari contraendo i muscoli o sbatacchiando un cuscino. Il corpo estremamente saggio... se sei consapevole lui si guarir da solo perch non pi legato ai pensieri di paura. Dopo comprendi che rabbia, odio etc. sono parte della stessa energia che neutra e che si trasforma continuamente. Scopri che lodio deriva dalla stessa energia che a volte chiami amore.

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Ad esempio se ami il tuo ragazzo, questa energia amore. Ma se scopri che questo ragazzo per esempio ti tradisce, allora diventa odio ma sempre la stessa energia! Che da neutra assume varie forme e causa quelle onde sul tuo oceano. Allora dicevamo: loggetto della consapevolezza scompare. S! Prima sei consapevole di qualcosa poi diventi pura consapevolezza. Diventi quella consapevolezza! Il quarto. Il quarto lessenza. Ora scopri chi sei. Sei quelloceano che da nulla pu essere ferito. Quando pensi che meditando puoi diventare la tua essenza ti spaventi. Perch, come abbiamo detto prima, lego muore. Ti spaventi perch hai paura di perdere la tua identit. Di scomparire. Infatti nel buddhismo si dice che il Buddha entra nel vuoto. E questo terrorizzante! Meglio tenersi gli attacchi di panico!!! Ma una interpretazione sbagliata. Ti faccio un esempio. Se una stanza piena di mobili, si dice che piena. Se poi gli togli i mobili allora dici che vuota. Ma non cos. La stanza non vuota! La stanza piena di s! E piena di stanza! Ed ora la sua essenza. Una stanza. Un altro esempio: quando tu sei in casa ed hai ospiti, la casa piena di gente, non ti puoi permettere di essere libera. Che ne so: non puoi metterti a letto quando ti pare prima che se ne siano andati o magari non puoi girare nuda per casa anche se lo vorresti. Allora illuminarsi significa questo. Significa essere soli in quella casa. Liberi di essere ci che si . Leggeri. Osservatori. Chi consapevole, chi illuminato, non muore n si addormenta. Egli osserva. Quando si addormenta non diventa inconsapevole ma una fiamma in lui continua ad ardere: la consapevolezza. Cos quando muore: la gente pensa che quel corpo sia morto ma la fiamma arde dentro e questo S pu scegliere un altro corpo in consapevoleza e quando rinascer ricorder le vite precedenti perch quelle non sono altro che trasformazioni dellonda: il corpo si trasforma continuamente. Prima bimbo, poi giovane, poi adulto, poi vecchio e poi si ricomincia. Ma lessenza sempre quella. Ad ogni espirazione si muore, ad ogni inspirazione si nasce. E qual questa essenza? La puoi paragonare ad uno specchio che riflette le cose. Quando un bimbo apre gli occhi per la prima volta egli uno specchio che riflette: non ci sono pini, abeti, ulivi davanti a lui ma ci sono cose incredibili che lui non sa definire! Ma che sono cose semplicemente stupende! Questo bimbo non sa la differenza fra bene e male ma vede cose incredibili. E queste cose non rimangono in lui. Come uno specchio quando la cosa da specchiare se ne va, lui specchia altre cose. Non che dice: peccato, quella bella donna non si specchia pi in me!. Non dice assolutamente nulla. E quando non c nulla da specchiare, lo specchio come quella stanza senza mobili: non vuoto ma pieno della sua essenza di riflettere. Anzi se riflette qualcosa possiamo dire addirittura che la sua essenza totale un po viene meno: perch riflette solo una cosa ma la sua potenzialit riflettere il tutto infinito. Quindi non c paura a illuminarsi: si diventa lessenza. Una goccia che entra nelloceano non scompare affatto nelloceano! Non si perde! Non perde la propria individualit! Ma diventa qualcosa di molto pi immenso: diventa loceano intero!!! E come un bimbo che diventa adulto: diventa molto pi grande e molto pi capace di esprimere se stesso! Questa in soldoni la mia idea di buddhismo anche se, come dicevo, toglierei le etichette. Non chiamiamolo buddhismo: chiamiamola esperienza che ognuno di noi pu fare. Chiamiamolo consapevolezza o anche Vita (o Amore) perch non ci deve servire in teoria, ma dobbiamo

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comprenderlo tramite la pratica. Nessun libro pu spiegarlo poich ognuno di noi diverso ed ognuno di noi lo sperimenta diversamente. Lunica cosa che possiamo fare comunicarci le nostre esperienze come fece anche Buddha e come hanno fatto molti altri maestri che purtroppo la gente etichetta come cattolici, cristiani, musulmani etc. Essere consapevoli toglie la confusione fra i corpi (fisico, mentale ed emozionale): lavorano allunisono e tu ti senti bene, in forma, in armonia. Poich la luce che deriva dalle tue profondit, dalla tua essenza, ora invade il tuo corpo fisico. Tu sei lessenza che abita quel corpo ma sei anche quel corpo poich non c differenza fra le profondit, le onde e il vento. Sei un unico organismo stupendo. Vivo. Onde e vento cambiano come cambiano il corpo e i pensieri ma la profondit, lessenza, la consapevolezza... Quella non cambia mai. E se il tuo corpo ti lascia ma tu sei consapevole, non entri mai nella inconsapevolezza ma quella fiamma continua ad ardere in te e puoi scegliere se assumere una nuova forma materiale o riposarti nel tuo oceano di silenzio ove lenergia neutra. Cos il Buddha dopo aver insegnato il modo per liberarsi, entr nel Nirvana. Nella sua essenza. Che lessenza di tutti. E quando sei consapevole, i tre corpi suonano insieme, e tu emani luce! Guardati intorno: la maggior parte della gente non esprime quella luce che ha dentro... Non sta vivendo. Sopravvive inconsapevolmente. E quando morir, la morte li render totalmente inconsapevoli e rinasceranno inconsapevolmente senza ricordi, senza ricordare la propria essenza. Semplici onde in balia del vento ma che non sanno nulla di S e del mondo. Da dove nasce lansia? Nasce dalla confusione. Il corpo fa una cosa, la mente unaltra e le emozioni se ne scappano da altre parti ancora. E nasce dal voler controllare. Lunica cosa da fare essere consapevoli, portare la luce della consapevolezza in ogni angolo della nostra vita. Ci d chiarezza e ad un certo punto sar la tua essenza a risplendere... Senza tempo! Limportante non controllare nulla: il controllo nasce dal giudizio. Luomo vuole controllare tutto perch ha paura... E si ritorna l: in quel mare di inconscio che ti stravolge. Perch nella vita non c nulla di sbagliato. Anche nel dolore, se sei consapevole, puoi trovarci la bellezza. E sempre quella energia che si trasforma. Vivere la vita, danzare la vita lunica cosa stupenda che possiamo fare. Lasciarci andare. Vivere anche il dolore, totalmente. Cos come la gioia. Se siamo arrabbiati sfoghiamoci. Se siamo innamorati urliamolo al mondo! Non continuiamo con queste maschere che, ad un certo punto, uccideranno qualsiasi cosa siamo e soffocheranno la nostra vera vita. Ma ti faccio una domanda: ti sei mai accorta che siamo consapevoli del nostro corpo solo nel dolore? Ad esempio: hai mai sentito qualcuno che dice: la mia testa sta bene!? Solitamente si dice ho mal di testa e ci si ricorda di avere una testa solo quando ci fa male... Ma se ci facciamo caso sono pi i momenti di benessere che quelli di dolore, solo che noi facciamo caso solo al dolore... Hai ragione: la vita fantastica! Ogni giorno ci regala albe, tramonti, fiori stupendi, bambini, nuvole, coccole e, perch no, anche lacrime, dolori ma tutto fa parte della vita: la consapevolezza porta la luce su tutto. Siamo noi che spesso etichettiamo le cose con giudizi... Diciamo questo male, questo bene ma spesso dal dolore nasce la gioia. Guarda una donna che partorisce: ha un dolore assurdo ma appena vede il bimbo, il dolore non esiste pi! Ma stato necessario.

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E addirittura quella mamma dimentica completamente il dolore del parto altrimenti non partorirebbe pi. Nella vita non ci sono cose brutte o belle ma ci sono cose. E la consapevolezza porta vita su tutto. Quel bimbo che per la prima volta apre gli occhi beh, credo che dobbiamo tornare ad essere cos. Del resto la nostra vera natura. Tutto il resto, quello che ci stato insegnato, tutta roba inutile. Ci che se ne va con la morte roba inutile: le cose di valore sono quelle che sono con noi da sempre e che nessuno ci ha dato ma che provengono da noi. E che con noi resteranno in eterno anche se questo corpo dovesse abbandonarci. Quindi danza, inventati trucchetti. Limportante credo sia essere sempre pi consapevoli. Finch un giorno ci accorgeremo che non abbiamo inventato nulla: la luce sempre stata con noi, dentro e fuori. La vita, del resto serve a questo: a diventare consapevoli cos che, una volta abbandonato il corpo, possiamo espanderci come la goccia che cade nell'oceano. Prendi le cose con calma. Del resto hai tutta leternit davanti... non essendo semplicemente unonda ma un immenso oceano che vive senza tempo n spazio! Il fuoco nella stufa Avete mai provato ad osservare? Avete mai provato ad amare? C' una mente... Una mente divisa in pi parti. Una di queste parti inesistente... ma potente. Si chiama "ego". E' come un filtro: separa il "negativo" dal "positivo". Ma se non esiste come fa ad aver potere? E' come quando un bambino sa di per certo che c' un mostro nell'armadio. Il mostro non c' eppure potente perch non permette al bimbo di riposare, lo fa addirittura scappare dalla sua cameretta per cercare aiuto nel letto dei suoi genitori. L'ego separa. Separa in base alle idee, alle culture, alle religioni, agli ideali, alle paure... Separa. Non esiste, ma separa. Si nutre di questa separazione. Come il mostro nell'armadio che vive solo perch qualcuno crede in lui... cos l'ego vive finch qualcuno crede nella separazione. Se credi che morirai allora stai nutrendo il tuo ego. Perch separi: vita e morte. Se credi nel piacere allora nutri l'ego, perch credi anche nel suo opposto che il dolore. Tu stesso sei il tuo ego: tu stesso stai separando. Come quel bimbo che crede in quel mostro: in realt crede nella sua paura. Sta usando le sue energie affinch quel mostro viva. E tu credi nell'odio e nell'amore... Alcuni credono che ci siano gli angeli... e quindi credono anche nei demoni. C' il bianco e il nero... Se accendi la TV, oggi, c' qualche autorevole persona che parla di comunismo e fascismo. Il bene e il male; la pace e la guerra.

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Questo l'ego. Cio questa la situazione attuale: non ci sono molti individui, ma ci sono tanti ego. Individuo significa indivisibile; individuo tutto ci le cui parti non possono essere separate senza rompere ci che l'individuo . Sezionate un pollo... Le parti non sono pi un pollo. Sono un ammasso, sono qualcosa di diverso. Oggi c' lo specialista in cardiologia che sa tutto del cuore, c' lo specialista dell'apparato digerente che conosce in maniera dettagliata il funzionamento, l'anatomia e le malattie della digestione. C' il dentista che sa tutto sui denti... Oggi non ci sono individui: oggi siamo componibili. Come le cucine componibili: te le porti a casa smontate e poi ti fai una bella cucina. Magari poi non ti si incastra niente perch non sei un falegname... Ma va bene cos. Bricolage! L'ego divide. Fortunatamente l'ego non esiste e quindi tutto ci che ho detto non esiste. Non esiste un corpo fatto da pi parti: esiste semplicemente il corpo. Non esistono pi corpi: esiste il mondo. Non esistono pi mondi: esiste l'esistente. E se esiste l'esistente allora l'inesistente non pu esistere. Se parlo di esistente magari vi viene in mente l'inesistente... Ci perch siete abituati a separare. Non riuscite a vedere un cosa senza il suo opposto. L'esistente unico, non divisibile. E' come il corpo: c' un cuore, un fegato, un cervello... ma che senso hanno separatamente? Ed infatti oggi si sa: se sei stressato (cio se sei stanco a livello muscolare o a livello nervoso o magari a livello intestinale) ti puoi ammalare di cuore. Sei una particella che fa parte del tutto: se ti ammali tutto il mondo star male. Ed insomma come dicevo... Avete mai provato ad osservare? Avete mai provato ad amare? Ci sono due modi di osservare: nel primo percepisci. Nel secondo pensi. Quando chiudi gli occhi e arriva un profumo dalla cucina non devi pensare per far accadere la percezione del profumo: lo percepisci semplicemente. Ma subito dopo cominci a dire: "ammazza che buon odore"! Questo il pensiero: giudichi e separi. Buon odore... quindi hai gi detto che da qualche parte c' anche un cattivo odore. Quindi prima c' una percezione, poi c' ci che in oriente si chiama "attaccamento". Cio prima percepisci e poi pensi alla percezione. E ci non capita solo con gli odori. Capita con tutto. Provi attaccamento per una religione, un'idea. Attaccamento nel senso che ci pensi. Ti ci attacchi col pensiero. Non riesci ad osservare semplicemente perch subito ci pensi. E allora guardi un fiore: non devi pensare per farlo... Perch hai gli occhi. Ma subito dopo ti viene in mente che quel fiore ti piace o magari ti fa schifo... Pensi che non abbia un buon profumo o magari che non abbia alcun odore. Magari dici che quel fiore bellissimo... E quindi subito separi: separi gli altri fiori da quello specifico fiore. Lo cataloghi. Lo classifichi. Lo sezioni: come quel pollo a cui hai fatto l'autopsia. Allora a quel punto non sei pi nel presente: sei nel passato... Magari paragoni quel fiore a tutti i fiori che hai visto fino ad oggi o magari il suo profumo ti ricorda qualcosa che ti accaduto tanti

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anni prima. Oppure ti dici che prenderai quel fiore e lo porterai a chi ami... E sei gi nel futuro. O magari lo vuoi fotografare per farlo tuo o pensi di metterlo a seccare fra le pagine di un libro. Allora prima percepisci: ma un attimo. Subito dopo, quasi istantaneamente, sorge l'attaccamento... e non sei pi vivo. Non sei pi nel presente: sei entrato nella immaginazione. Stai immaginando. Non sei pi tu: magari sei il "tu" del passato o una speranza del futuro. Non ci sei pi... Sei scomparso. Non riesci ad osservare. Ti attacchi. E ti attacchi anche al corpo infatti hai paura di morire o forse speri di morire (perch in quel momento hai una malattia incurabile): ma sempre un attaccamento a qualcosa. Non stai vivendo. Non sei in questo momento. Ti attacchi alle idee e al dolore. Ti attacchi alla felicit e alla gioia... Ma finch ti attacchi non sarai mai felice: perch stai separando. E se separi sei un ego. E se sei un ego, per nutrirti devi continuare a separare e quindi non sarai mai felice: dovrai anche essere triste altrimenti non c' ego. E oscilli fra gioia e dolore... O magari ti sembra di essere sempre nel dolore... Anche quando ami... Separi! La gelosia, il possesso: sono separazioni! Tu e l'altro! Separati... Non c' fiducia perch ti senti diverso dall'altro. Non sei l'altro. Lo usi solo per la tua sicurezza. Per vedere se vali ancora qualcosa. Lo usi per paura: perch hai paura di rimanere solo. Solitudine e compagnia: un'altra separazione. Un altro dualismo. Un altro nutrimento dell'illusione dell'ego. Un'altra cosa che nutre ci che non sei. Perch dovrei avere paura della morte? Con la morte muore solo ci che non sono... muore solo ci che non autentico. E rimane la Verit. Rimane ci che sono e ci che sono sempre stato e ci che sempre sar. Perch la Verit non un fenomeno culturale che passa... La Verit rimane. Come il silenzio. Il silenzio c' sempre. Altrimenti non ci sarebbero i suoni. Il silenzio il pentagramma sul quale i suoni vengono tracciati. Se non ci fosse il silenzio come potreste sentire il suono? Suono e silenzio sono la stessa cosa perch uno non esiste senza l'altro. Ecco, l'ego separa. Non esiste... eppure separa. E nella vostra mente comincia la separazione: sin da piccoli vi insegnano gli opposti... Vi insegnano la competizione. Mai nessuno che ti dica di integrare... Mai! Tutti a giudicare: questo buono, questo fa male, questo noioso... Allora vi ritrovate con la mente separata in due parti. Avete pure dato un nome alle due parti: conscio e inconscio. Nell'inconscio c' tutto quello che non va bene, che vi hanno insegnato a reprimere. Ci sono le paure, le cose che avete dimenticato perch erano "troppo brutte". Ci sono molte emozioni soffocate. Nel conscio non si sa bene cosa ci sia... Quando mai siete coscienti? Non sapete neppure se state respirando! Ve ne siete appena scordati... L'atto dell'osservazione del respiro gi andato nell'inconscio come "roba inutile". Come roba noiosa. Come se osservare il respiro fosse noioso. Eppure siete vivi perch respirate!

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Questa spazzatura inconscia aumenta sempre pi... Non la vostra razionalit che vi controlla: ma sono le vostre paure, la vostra rabbia... Insomma tutto ci che "non bene". L'uomo non un essere razionale: un essere emotivo! Infatti potete anche promettere razionalmente a voi stessi che non vi arrabbierete pi, ma appena arriva il momento giusto beh... allora esplodete! Ecco perch siete ben controllabili dall'esterno: avete mille sensi di colpa e le religioni o i poteri possono fare presa molto facilmente su di voi. Avete mille sensi di colpa perch non riuscite a domare la rabbia, la paura... Ormai sono cos potenti che... Ormai il vostro inconscio immenso. La parte cosciente come una goccia di acqua se paragonata all'oceano di inconscio in cui vivete. Negate tutto. Vi imbottite di pillole per sopravvivere. Pillole di televisione, pillole di Chiesa, pillole di medici, pillole di terrorismo e politica. Non sapete pi cosa fare: la vostra mente cos piena di spazzatura che sentite solo la puzza. E avete necessit di essere comandati e controllati: avete paura... Avete paura che un giorno tutta ci che avete represso possa venire fuori. Ed gi accaduto: lo dicono in TV. Quante mamme ammazzano i propri figli? Quanti si suicidano oggi? Senza apparente motivo... Ma il motivo c'. E lo sapete. Ma lo nascondete... Ne avete paura. E giudicate. L'unica cosa che sapete fare giudicare gli altri: quello un assassino, quello un pazzo. Giudicate... Credete che a voi non accadr mai. Credete che non sia possibile che accada anche a voi, ma in cuor vostro avete paura... Perch sono cose incontrollabili. Ci sono alcuni che fuggono. Ma da cosa? I vostri problemi sono dentro di voi! C' chi va a fare l'eremita e il suo ego ne trae nuova forza: "sono un grande. Ora vivo di bacche in una foresta! Non sono pi come tutti gli altri". E cos fa un grande atto di separazione: fra s e il mondo! Dice che lui il meglio e il resto ... merda! Illusioni... Non potete scappare. La separazione in voi. E se scappate affermate questa separazione: infatti affermate che siete diversi dal resto... Che non potete vivere in certe situazioni... State fuggendo da voi. State affermando di aver paura... State separando. Nella mente per c' anche una grande cosa. E' come una piccola fiamma. E' qualcosa che pu eliminare l'illusione in cui vivete e farvi vedere la realt. Pu far cadere l'ego: perch vi dimostra che non esiste alcun ego. Non esiste un mostro nell'armadio: basta accendere la luce e aprire quell'armadio. Dovete allenare questa componente. Questa componente - che poi non una parte della mente, ma la mente stessa nella sua forma originaria - si chiama consapevolezza. E' quella cosa che vi capita quando osservate senza giudicare. Quando ancora il pensiero non intervenuto. La consapevolezza l'osservazione del tutto indiviso. Vivete in un tutto che continuamente muta. Si trasforma. L'unica cosa che non muta questa consapevolezza. Questa consapevolezza colui che osserva. E' colui che osserva dentro di voi e non separato dal resto.

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E' colui che guarda: lo specchio del mondo. In lui si specchia tutto. E quando il tutto scompare vi si specchia il nulla. Ma lo specchio rimane. Lo specchio non muore e non muta la sua funziona: riflettere il tutto. Ecco l'uomo integro: quando sorge la consapevolezza allora non esiste pi il conscio e l'inconscio. Non esiste ci che deve essere fatto e ci che non deve essere fatto. Non esiste giusto o sbagliato. Non esiste spazzatura: tutto necessario poich fa parte dell'esistente. Sorge la pura esistenza mutevole che ha la sua controparte nel vuoto che mai muta che la consapevolezza osservante. Quando ci che muta si integra con ci che non muta nasce ci che in oriente si chiama "illuminazione". Allora oggi ti dico: osserva e basta. Osserva il tuo respiro: non c' differenza fra il tuo respiro e il vento. E' la stessa aria. Osserva i tuoi pensieri: non negarli, non forzarli... Non c' differenza fra loro e le nuvole. Che senso avrebbe fermare le nuvole? Che senso avrebbe attaccarsi alle nuvole come tu solitamente fai con i pensieri? La coscienza non muta: eterna. Mutano le esperienze... Non ti attaccare alle esperienze e sperimenterai ci che non muta. Tu sei ci che non muta. Se osservi il tuo respiro senza forzarlo: chi che osserva? Non il tuo corpo... E' qualcosa che va oltre il tuo corpo. E' qualcosa di eterno che non muore col corpo. Il corpo muta... Ma tu, il tuo essere, lui no. Lui . Puoi chiamarlo anima, consapevolezza, Dio... Ma il tuo vero S. Non un ego... E' il S! Fin da ora puoi sperimentare la tua anima: basta che osservi il mondo senza proiettarci la tua spazzatura. Se osservi capisci che sei un'anima che non muore. Osserva come nasce l'attaccamento: appena senti un odore... Ecco quella la pura esperienza! Continua a osservare: vedrai che sorge un pensiero, che sorge un giudizio, che sorge un ricordo. Ecco quello l'attaccamento! Quello l'ego! Se neghi l'ego lo rafforzi: perch l'ego si nutre di negazioni e di separazioni. Se pratichi il digiuno ascetico, se fai del male al tuo corpo, se reprimi i tuoi desideri allora stai nutrendo il tuo ego. Per far cadere l'ego basta osservarlo: osserva come si attacca, come giudica... Osserva. Non giudicare a tua volta perch se giudichi allora fai il gioco dell'ego. Osserva. E l'ego si indebolir... L'attaccamento si indebolir. Ed un giorno ti accorgerai che l'ego non mai esistito: era solo ignoranza... l'ignoranza che ti inculcano, l'ignoranza che tu stesso permetti che ti inculchino... perch hai paura! Perch credi di essere debole. Perch da sempre ti fanno credere che sei debole. Perch ti stanno facendo credere che sei un corpo che pu morire. Ma se osservi comprendi e se comprendi, l'ignoranza scompare... Scompare come quel mostro nell'armadio. Non devi negare il mostro nell'armadio: che senso ha negare ci che non esiste? Basta aprire l'armadio e farsi una bella risata! Osserva come sorge l'attaccamento: i soldi, le paure, perfino ci che chiami amore... chiediti se sia solo attaccamento e chiediti se vuoi continuare cos...

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Se vuoi cambiare, se vuoi capire chi sei, se vuoi sperimentare la Realt... basta osservare. Lascia andare le cose: non ti attaccare alle tue idee o a quelle del mondo. Lascia fluire l'esperienza e osserva. E un giorno ti troverai in alto: scoprirai che volare non impossibile come qualcuno ti ha voluto far credere. Se guardi bene vedrai che non ci sono catene che ti trattengono. Forse qualcuno ti ha detto che c'erano delle catene che ti trattenevano e tu ci hai creduto... E non facevi nemmeno lo sforzo di volare... Ti sei fidato perch credevi che questo qualcuno facesse i tuoi interessi. Probabilmente anche lui, come te, abitava nell'illusione... Osserva... Lasciati andare. Ora, finalmente, hai l'opportunit di volare... Pillole Ricercatori di Harvard e della McGill University di Montreal hanno creato una pillola che sarebbe in grado di cancellare i brutti ricordi. La loro ricerca stata pubblicata sullultimo numero della rivista "Journal of Psychiatric Research". Il farmaco gi in fase di sperimentazione... La notizia ha gi fatto il giro del mondo. In una pentola ci mettiamo [qualcuno l'ha fatto]: gay, eutanasia, aborto, divorzio, incesti, omicidi. In un'altra ci mettiamo: matrimonio, famiglia, solidariet... Chiesa e Stato. Sinistra e destra. Bianchi e neri... Sar capitato anche a te... Esci di casa e incontri un amico (o forse un conoscente). C'era un tipo al liceo che faceva questa differenza: amici e conoscenti. Diceva che i conoscenti sono quelli che per educazione non ti scassano il cazzo e gli amici invece sono quelli che si arrogano il diritto, essendo amici, di fracassarti le palle. E questo fracassamento lo chiamano "stima". "No sai, ti dico questo perch sono un tuo amico... altrimenti non te lo direi". E magari "per amicizia" ti dicono cose allucinanti! Questa cosa mi aveva affascinato: dividere la gente in amici e conoscenti. C'era quel proverbio: "Dai nemici mi guardo io e dagli amici mi guardi Dio"... Gi, Dio. Dio. Dicono che Dio sia contro i gay. O meglio: la Chiesa contro i gay [giustamente] mentre Dio magari forse li perdona [questi pedofili del cazzo]. Del resto i preti sono uomini: mica possono perdonare tutti! Cazzo, saresti un coglione se perdonassi sempre tutti! Se necessario devi punire e comunque devi far presente cosa giusto e cosa non lo ... Devi dare un codice di comportamento senn la gente va allo sbando! Perch il popolo un gregge... Il popolo un gregge: sono solo pecore... E le pecore non sanno un cazzo di cosa sia giusto e di cosa sia sbagliato.

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Hanno bisogno del cane che abbaia e del pastore che urla. Da migliaia di anni qualcuno si accorto che quasi tutte le persone non sono altro che pecore ed allora questo qualcuno si inventato il mestiere di pastore. Giusto cos. Benissimo. Giustissimo perch... cosa vuoi farci? Sarebbe come eliminare lo Stato e "istituire" l'anarchia! Si ammazzerebbero tutti come cani! Quindi finch c' uno che abbaia e uno col bastone sono tutti pecorelle, ma se ammazzi il cane e il pastore la fine. C' un cantante che dice: "c' chi dice qua... c' chi dice l... io non mi muovo". Da quando nasci ti dicono che c' un paradiso e un inferno; che c' il buono e il cattivo; che c' il giusto e lo sbagliato... Meno male che abbiamo queste guide: chi dice che devi andare l, chi dice che devi venire qua... E' una fortuna. Altrimenti come fai a sapere che fare? A volte per difficile lo stesso... E non ti muovi! E' difficile perch ti dicono che teoricamente giusta una cosa ma praticamente bene tu faccia l'opposto. Un esempio: giusto essere "buono" (cos vai in paradiso) ma per far carriera concesso essere "cattivo" (tanto poi Dio ti perdona, basta confessarsi o andare a messa). E non parlo di quella chiesa dove c' il parroco che ti racconta due storielle dall'altare... Non mi fraintendere. La "Chiesa" e i preti di cui parlo ce l'hai nel DNA. E non credo che le case farmaceutiche stiano lavorando ad un farmaco anti-chiesa in pratiche capsule da deglutire dopo i pasti... Esci fuori. Incontri quell'amico che ti dice una stronzata e ti incazzi, ma magari non puoi dirgli niente perch sei educato. E allora ci passi sopra o magari lo distruggi verbalmente, ti vendichi. Occhio per occhio... E' una legge biblica! E allora uno dice: ma che devo fare? Ed ecco l'altro amico che arriva in tuo soccorso e ti consiglia sul da farsi. Cio questo non conosce una sega per, visto che ti vuole "bene", allora ti d un consiglio. Un consiglio buono... I consigli degli amici sono sempre buoni! Ti consiglia di "perdonare"... O forse di vendicarti... Ma questo dipende da come gli esponi i fatti e da tutta una serie di cose. Se questo amico non scopa da un po' perch la moglie non gliela d allora magari ti dice di vendicarti. Invece se magari gli hanno fatto un pompino due ore prima, forse ti dir di perdonare... "Perdona figliuolo!" Insomma io ve lo devo dire. A questo punto necessario... Vi ho parlato di una pillola che elimina i brutti ricordi. Gli scienziati hanno capito come separare il bene dal male. Cio una pillola riesce a cancellare i ricordi negativi ma non tocca quelli positivi. Una grande cosa! Ho visto i primi risultati sulle riviste scientifiche e sembra veramente efficace! Credo che fra un po' riusciranno a eliminare anche le azioni cattive: quindi basteranno poche pillole per creare tanti uomini buoni. Perch la sostanza contenuta nel farmaco agir solo bloccando la parte brutta e cattiva di te, ma non quella buona. In pochi anni arriveremo a selezionare gli embrioni: quelli cattivi saranno eliminati.

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Vedete, ora si parla di aborto, eutanasia etc. Ma dite alla Chiesa che un loro ministro potr scegliere fra gli embrioni... Ci scommetto che, per il bene della gente, accetter volentieri di sacrificare gli embrioni cattivi. E magari arriver a dire, trovandolo da qualche parte nella Bibbia, che gli embrioni non sono esseri viventi. Per il bene nostro e di tutta la... Vedi, ormai non c' pi da fare alcuna critica. Io posso essere anche d'accordo... Cio non lo sono ma tanto il mio pensiero conta poco. Diciamo che sono d'accordo ma mi sono fatto alcune domande. Prima di tutto: ma non forse un uomo fatto sia da cose "brutte" che da cose "belle"? Ma il quesito che mi turba e che non mi ha fatto dormire in queste notti : "ma chi decider cosa buono (e bello) e cosa invece brutto (e cattivo)?" Decider la pillola? Decider uno scienziato? O forse un prete? O forse tutti insieme dicendo che "sono tuoi amici e vogliono solo fare il tuo bene"? Magari cancelleremo i comportamenti omosessuali perch sono cattivi... Ma se poi cancelli tutti i tuoi nemici con chi dovrai combattere? Dici che ci sar la pace? Che bello! Un mondo diverso! Basta una pillola! Io non ho nessuna risposta... Che cosa vuoi che ti dica? A guardare la TV mi viene mal di testa e mi ci vuole un'aspirina! E poi mi sono stancato di tutte queste risposte... Io non credo che ci siano risposte. Che risposte stai cercando? Lascia perdere... Credo invece sia necessario cominciare a porsi domande e smetterla di prendere vitamine solo perch lo dicono sulle riviste dal parrucchiere. Un po' di tempo fa ho postato un racconto... Le ultime parole di mio nonno. Mio nonno in pratica prima di morire mi disse "Vivi la tua vita ma mai quella di un altro. Ognuno di noi speciale ed unico. E' questa la vita: un racconto speciale. Ed ognuno di noi non ha Verit ma solo racconti da raccontare. Ma se ci mettiamo a raccontare racconti tutti uguali finiamo per credere all'unico racconto che oggi compare in televisione. Ed il mondo diventer tutto uguale." Oggi esco di casa, giro per le strade della mia citt, guardo le vetrine, entro in un supermercato, osservo... E non so se quello di mio nonno fosse un consiglio o una profezia. Fatto sta che mi faccio qualche domanda... E' un brutto vizio il mio, lo so. No... Non mi piacerebbe un mondo senza "brutti" e "cattivi". E soprattutto... non mi piacerebbe un mondo dove si concedesse a qualcuno il potere di proclamare e insegnare la differenza fra giusto e sbagliato. Io decido da me. Chi siamo? Siamo semplicemente ci che siamo. Siamo. Che cos' un fiore? E' un fiore, non un leone. Che cos' una tigre? E' una tigre, non un'oca.

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Se ascolti, allora vedrai ci che sei. Sei la vita: energia in movimento che diventa un corpo... poi si scompone e diventa qualcos'altro. Un mutamento... Ma c' una cosa che rimane immobile: un centro. Scopri il tuo centro: lo specchio che riflette il movimento. E quando il movimento non c' pi, questo centro diventa una potenzialit infinita: "il riflettere". Diviene ci che sempre stato. Lo specchio limitato da ci che riflette, cos la mente. Quando ci sono tante cose, la mente piena di limiti. Ma quando non c' pi niente, la mente si espande: ora nulla pu limitarla. Ecco la tua vera natura. Allora osserva, semplicemente... e arriverai in quel centro. Dov' Dio? Ho sentito dire che Dio abita in una casa di pietra. Una di quelle case di campagna rustiche ed enormi... Appena entri noti subito il pavimento in cotto e un profumo stupendo di salame affumicato. Una casa rustica ma molto elegante: come quelle che vanno di moda oggi dove ci trascorri i fine settimana rilassanti. Ci sono le sedie impagliate e una grande pentolona di rame scuro sospesa all'interno di un grande camino. Mi sono sempre domandato se queste pentolone vengano effettivamente usate o se stanno l perch comunque bello vederle... C' una cucina moderna. C' la lavatrice e pure la lavastoviglie che viene usata quando ci sono molti ospiti. Dio non vive solo... Convive. Non ha mai amato il matrimonio. Con la sua compagna hanno dato alla luce un figlio. Ma ora non vive pi con loro: si arruolato nell'esercito e solo raramente torna a casa... Per ogni sabato si sentono per telefono. Stanno un'ora a parlare di tantissime cose... Davanti alla casa c' una grande veranda coperta, col pavimento in legno come quelle che vedi nei film americani. Sulla veranda c' un'amaca... e pure una sedia a dondolo: Dio ama sedersi qui e bersi una buona tisana al tiglio. A volte lo vedi che si dondola... chiude gli occhi e non sai mai a cosa pensa. La sua pelle un po' rossa per il sole. Davanti la casa c' un campo di girasoli. I pi bei girasoli che si siano mai visti. Dio ama sedersi la sera sulla veranda ad ascoltare le stelle. Mano nella mano della sua compagna si guardano, sorridono e poi i loro occhi corrono sui campi davanti casa fin su al cielo e alle montagne vicine. La finestra della loro camera da letto si affaccia sul campo di girasoli ed piena di gerani rossi e rosa. Li ha messi perch Gli hanno detto che tengono lontane le zanzare. Non so se Lui ci creda ma fiero dei suoi gerani. Ogni tanto una farfalla passa, osserva e si allontana.

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Dio ha due televisori a colori: uno in camera da letto e uno gi, nel salone... S perch la casa ha due piani: su ci sono le camere da letto e il bagno e gi il salone con il divano, la cucina... In cucina il cellulare non prende bene: c' poca ricezione. Sui monti attorno spesso si vedono grandi gruppi di pecore che tutte insieme viaggiano verso un po' d'erba fresca o alla casa del pastore. Ci sono anche le mucche, i cavalli e qualche cacciatore che osserva il cielo col fucile in spalla. Dio ama guardare fuori dalla finestra. Capita anche a me... Sar capitato anche a te. Mia nonna era sempre alla finestra. Verso la fine della sua esistenza terrena aveva portato questa abitudine all'eccesso. Praticamente si muoveva solo per andare o sul balcone o verso la finestra. Io non ho mai avuto la casa in campagna ma penso che bene o male le cose che vedi dalla finestra siano praticamente le stesse. Il cielo, la luna, le stelle... Ma in citt il cielo di notte molto pi luminoso per via dell'illuminazione artificiale e cos vedi meno. Le pecore le vedi anche in citt. Tutte in fila al semaforo dietro a qualche pastore... Con un cane che abbaia per evitare che si perdano. A volte per qualche pecora si perde lo stesso. Non so se scappa di proposito o se magari, persa nei suoi pensieri, non si accorge di aver lasciato il gruppo. Ma su migliaia di pecore anche se una viene persa... fa niente, cosa vuoi che sia? Dio non fuma la pipa... Si spaccia per salutista ma ama le salsicce e gli spiedini. Va pazzo per la frittura di calamari e anche per il tonno. E' un po' permaloso... ma fondamentalmente buono: non uccide nemmeno le zanzare! Ma se lo fanno incavolare, d'istinto pu partire una manata e... ZAC! E la zanzara "c'era". Poi se ne pente... Tutti parlano di Dio ma pochi Lo conoscono bene. La maggior parte ha avuto notizie su di Lui tramite la TV o i giornali. Dio riservato... non ama i fotografi e il clamore. Ma che lavoro fa Dio? Di qualcosa dovr pur campare... Coltiva girasoli! Ne vende i semi e i fiori al mercato... I semi di girasole li puoi mangiare cos dopo averli sbucciati... Fanno molto bene. Sono pieni di sole! Oppure li puoi tostare. Puoi farci l'olio o metterli nei dolci e nel pane. O magari li puoi piantare e avere nuovi girasoli. Insomma ci fai tante cose. Sabato Dio va al mercato sul trattore a vendere questo straordinario prodotto. Lo riconosci perch ha un cappello di paglia, la pelle un po' arrostita e una radice di liquirizia in bocca. Dopo aver venduto e comprato qualcosa si mette un po' sul trattore a succhiare la sua liquirizia e ad osservare la gente. Ci sono i bambini che corrono dappertutto, i ragazzi che tentano di sedurre le ragazzine mostrando i loro meravigliosi calci al pallone e poi ovviamente i venditori. Al mercato ci puoi trovare di tutto. Certo i venditori non sono tutti onesti: qualcuno tenta di alzare il prezzo, qualcun altro fa finta di dimenticare lo scontrino... Poi ci sono i neri che vendono i CD o i braccialetti di cocco.

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Al mercato ci puoi vedere anche qualche uomo d'affari, qualche manager. Passano con la loro macchinona elegante o magari con una semplice bicicletta, ma li riconosci dalla giacca e cravatta che indossano anche quando fa caldissimo. Dio guarda, si diverte. A volte triste, a volte si perde un po' nei suoi pensieri. Dio ama anche il cinema. Preferisce le commedie o i film animati. Dio non va in chiesa: si annoia a morte in quei luoghi... Preferisce meditare: gli piacciono un sacco le filosofie orientali. A casa ha un sacco di libri su Buddha. Quando ha tempo fa anche yoga. E' un po' come me... E' un po' come te. Sai che alcuni temono Dio? Forse perch un tipo solitario che ama stare per conto suo... Preferisce andare su internet o farsi un solitario al PC piuttosto che andare alle sagre di paese. Molti quasi lo venerano... Sar perch un tipo abbastanza originale. Una volta il suo postino che conosceva il Suo interesse per le terapie alternative Gli chiese se poteva fargli un massaggio speciale sul ginocchio per alleviare il dolore insopportabile che ormai si portava dietro da anni. Nella vita, in un certo momento, accade qualcosa. Prima vedi che le cose non vanno molto bene e non le accetti. Non capisci proprio perch certe cose debbano andare in un certo modo... Non vedi alcun senso nelle cose nonostante tutti ti vogliano aiutare a trovare questo senso. Si nasce, si vive, si muore. Ma che significa "si vive"? Ognuno ti propone uno stile di vita, una filosofia... Ti insegnano cosa bene e cosa male. Ti insegnano l'incoerenza, l'ipocrisia, la differenza fra giustizia e ingiustizia. Ti insegnano come guadagnare e a chi dare la colpa se mai ce ne fosse bisogno. Impari a programmare ogni cosa a prescindere dalla morte. Malattie, dolori, guerre: cose brutte... Meglio starci alla larga. Si nasce, si soffre, si gioisce, ci si annoia. A volte ci si ammala o si va in guerra, si legge qualche libro, ci si sposa. Si fanno figli, si allevano nipoti, si costruiscono case. A volte si lavora e a volte si va perfino in pensione. Sono cose normali. Oggi tutto normale. Normalissimo. Alla TV c' la guerra e la fame nel mondo: tutto normale. Guardare il TG educativo e interessante: molto educativo e interessante apprendere che un ragazzo ha sterminato la propria famiglia o che a Firenze i lavavetri rischiano il posto. Oggi sono qui sul terrazzo di casa mia... C' vento. Amo il vento. Anche Dio ama il vento. Fuori vedo gente che si muove in fila indiana: sono solo normali. Passano col verde e si fermano col rosso. Un cane osserva se tutto procede secondo i piani. Arrivano al mercato: qualcuno comincia a vendere, qualcuno a comprare. Uno va al bar, due al cinema, tre in chiesa. Alcuni fanno finta di essere vegetariani, altri lo sono veramente. E Dio sul trattore... a guardare. Sorride, pensa, piange e mastica la sua liquirizia. Molti parlano di lui, molti lo chiamano: "Dio dove sei? Perch non rispondi?"

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Dio non capisce. Forse non sa che qui lo chiamano Dio. Lui non si chiama Dio... Ha uno di quei nomi americano difficili da scrivere ma stupendi da pronunciare. Lui coltiva girasoli... Beve tisane... Mastica liquirizia. Ad una certa ora il mercato chiude cos come il cinema, il bar e la chiesa. La gente si rimette in fila indiana e torna indietro. C' il cane che controlla e il semaforo che dice se giusto andare o se meglio fermarsi. Il pastore cammina... Qualcuno si perso. Lo avr fatto apposta? O forse non si accorto di essersi allontanato troppo? Angoscia: come far a sopravvivere? Dove dormir stanotte? Se l'ha fatto apposta o senza volerlo non lo sapremo mai. Ora vaga senza meta. Il pastore ha dimenticato di cercarlo. Dove sar finito? Sar morto? E mentre vaga nel buio della notte vede una luce in fondo ad una strada sterrata. C' un cancello aperto... Sar prudente entrare in una propriet privata? Non riesce a leggere il nome sul campanello... Mette da parte dubbi e paure e oltrepassa il cancello. Vede un campo di... girasoli! Una casa grande, stupenda. Una casa rustica in pietra. Sulla veranda due figure... Un uomo e una donna che bevono una tisana. Si alzano e gli fanno cenno di avvicinarsi. Lo pregano di entrare e di servirsi della cena che avanzata: spiedini e salsicce alla brace! Gli chiedono di rimanere a dormire: la stanza degli ospiti molto grande. Vedi io dico che puoi scegliere. A volte lo fai inconsapevolmente ma comunque scegli. Scegli di diventare normale. E credo che se scegli cos, stai perdendo una grande occasione. Stai per perdere l'occasione di smarrirti e ritrovarti il giorno dopo a pescare con Dio. Se scegli di diventare normale e smetti di farti domande troverai sempre qualcuno che ti indichi la casa di Dio. Troverai sempre un'anima buona che ti dica come fare a metterti in contatto con lui, a pregarlo, a chiedergli un bel miracolo. Peccato che quel Dio non ami la liquirizia, le salsicce, gli spiedini, i gerani, il tonno e i calamari. peccato che non ami le tisane o le filosofie orientali e che non detesti le zanzare tigri. Peccato che non conviva e che non faccia mai l'amore. Peccato che non vada a pescare, che non guardi la TV e che non vada al mercato a vendere i suoi fiori. Peccato che la sera non si sieda sull'amaca abbracciato alla sua donna a guardare le stelle. Peccato che non compri un braccialetto di cocco da un nero per regalarlo alla sua compagna. Peccato che non vada al cinema. Peccato che non si annoi in chiesa. Peccato. Quel Dio che ti insegnano a trovare come un robot... Perfetto! E' un medico che guarisce (se stai male), un avvocato che giudica (se ti stato fatto un torto), un poliziotto (se cerchi l'assassino di tuo figlio) e perfino un ladro (se ti hanno arrestato). E' un bel tipo davvero!

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Ma se non succhia la liquirizia sotto il suo cappello di paglia mentre seduto sul suo trattore si perde nei sorrisi della gente... Se non telefona al figlio che nell'esercito almeno una volta a settimana... Sei proprio sicuro di stare cercando la persona giusta? Poeta Un poeta descrive solo ci che sente. Un poeta non parla di verit o di certezze. Nei suoi versi pu benedire il vento per la gioia che gli ha donato e il giorno dopo maledirlo per avergliela portata via. Un poeta non sa nulla, semplicemente osserva e comunica le sue visioni. Un poeta non ha consigli da dare. Un poeta non sbaglia mai o forse sbaglia continuamente ma la poesia non si preoccupa degli errori. La poesia si occupa del mistero. E quando sveli il mistero... un poeta muore. Salute Ti sei mai fermato ad osservare? Ti sei mai fermato ad ascoltare? Ti sei mai fermato? Dove stai correndo? Stai evitando la vita... Pensi che l ci siano cose grandi... Molto pi grandi di te... L'economia per esempio... senti parlare di Wall Street... ti dici "non ci capisco niente"... Piazza Affari... L'economia mondiale. Che cosa pensi che sia? Da cosa pensi sia fatta girare l'economia mondiale? Da una persona come te che magari odia il suo lavoro. Ma deve mantenere i suoi figli e la sua famiglia. E deve continuare a farlo. Magari i soldi ce li ha gi ma deve per forza... E' pi forte di lui. Dicono che siamo tutti pi poveri: lo dice la tv. E lo sai anche tu. A Napoli qualcuno ha smesso di buttare la spazzatura... dice "tanto il mondo tutto una gran discarica". Dicono che c' molta gente che muore in ospedale perch c'ha la tonsillite o l'appendicite. Meglio tenersele finch si pu... Dicono che sia bene vaccinarsi... C' la meningite. E tutti a correre: chi in ospedale per non morire; chi al supermercato per non morire; chi al lavoro per non morire; chi al cimitero... per accompagnare il defunto... ch non c' tempo! Non c' tempo neppure per andarsene in pace. Non c' tempo per morire. Poi ti viene l'influenza... Ho sentito dire che ora ci sar il picco. E' bene curarsi senn come fai a correre? Devi rimanere a letto e non bene...

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L'economia si fermer. Hai una grande responsabilit. Qualche barbone morir ma tu... Tu no! Non puoi permetterti di... morire. Senn come fai a correre? Allora prendi un po' di pillole. E ti senti subito meglio. Hai notato che... hai notato che sulle scatole di alcuni farmaci c' scritto "costituisce doping"? Quelle medicine sono buone per correre! Le prendi e vai! Come la luce! Sono buonissime: ti passa l'influenza e puoi correre quanto ti pare. Cos l'economia non si ferma e soprattutto nessuno ti pu dire che ti stai riposando. Riposare... Brutta parola! Sinonimo di ozio! E pensare che nell'antica Grecia "ozio" era il tempo che l'uomo dedicava a se stesso... Vabb quelli erano altri tempi. Non c'erano le automobili, la benzina verde e soprattutto non c'era l'euro! Poi c'erano un sacco di battaglie, guerre... Non c'era ancora stato il femminismo, la lotta contro la pena di morte... Beh, insomma, non era come ora. Poi l'aria era pi pulita... No proprio no... Era un'altra cosa. Oggi non te lo puoi permettere! Un bell'antibiotico o un analgesico e via, come SuperMan, pi veloce della luce. Per questo va di moda il footing... Mi domando se l'uomo abbia pi paura di morire o di arrivare tardi al cimitero. Io credo sia la seconda: guarda come vanno veloci sulle autostrade! Quando fai un sorpasso (se sei di quelli che va a velocit moderata) dopo devi subito rientrare sulla corsia dove stavi, ch c' quello dietro che pare c'abbia il turbo! Un secondo prima era all'orizzonte ed ora te lo ritrovi addosso che ti lampeggia... Mi sono sempre chiesto "ma dove andr?". Forse al cimitero? Non so... Io oggi ho l'influenza. Almeno cos dichiarano i medici. Diciamo che ho alcuni sintomi similinfluenzali. Sar influenza? Perch qui non si sa mai... Con tutte 'ste malattie mortali che girano... C'hanno tutti gli stessi sintomi. In pratica scoprono cosa hai solo dopo l'autopsia (e a volte nemmeno)! Subito i tuoi cari ti dicono "prendi questo farmaco, misura febbre". Forse pensano che possa morire? Non credo... Pensano che mi possa fermare. O forse che possa soffrire troppo... Non so. Quando si tratta "degli altri" non ci capisco mai niente. Non capisco neppure me stesso figuriamoci gli altri. Soffrire... Personalmente soffro di pi se prendo un farmaco. Forse sono un fissato... Io oggi ho una grande opportunit. La malattia ti d l'opportunit di rallentare. Sei lento. Cammini piano. Vai al rallentatore. Non hai voglia di fare niente. Hai la testa come se dentro ci fosse un complesso metal! Hai bisogno di silenzio... Ti fermi. E allora personalmente credo che oggi, e forse nessuno sar d'accordo con me, la malattia sia l'unica cosa che possa salvare la tua anima.

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Ma non perch ti purifica nel senso cattolico-medioevale... Quelle a parer mio sono stronzate assurde! Ti purifica perch finalmente puoi osservare e osservarti. In quel momento hai la possibilit di vedere l'Amore in ogni cosa che c', perfino in te che tutti considerano "malato". Non a caso i miracoli accadono solo a chi malato o a chi vive una situazione che il mondo giudica difficile. Perch il mondo tanto giudica sempre... Sia che stai bene sia che stai male. Non ti illudere che non ti giudichino pi. Certo puoi metterti in ascolto anche quando sei in perfetta salute e sarebbe anche l'ideale... Peccato che non lo fai. Chi malato ha pi tempo... Ma non per recitare il Rosario o leggere il Corano! Ha la possibilit di vedere gli intervalli che esistono fra una macchina e l'altra su una strada... e perdere finalmente di vista le macchine. Ha la possibilit di ascoltare il silenzio che sta fra un rumore e l'altro... e perdere di vista il rumore. Ha la possibilit di notare gli intervalli che esistono fra un pensiero e l'altro... e lasciar andare i pensieri. Dio non in chiesa. Io almeno non ce l'ho mai visto. Dio in quegli intervalli. Una macchina, un rumore, un pensiero sono cose che passano. Pure questo corpo passa che tu lo voglia o no. Ma quel silenzio, quella pausa... Se riesci a dilatarla allora vedi l'Amore. Se guardi attraverso... In quelle pause... L c' tutto e niente. L ci sei tu. E diventi immortale. Cavolo gi tardi!!! Corro ad ascoltare!!!!!! Normalit Va cos... Ho sentito che in alcune zone del nostro paese si coltiva l'insalata sulle (ex) discariche. Probabilmente il terreno pi fertile... A volte sotto i pomodori ci trovi materiale radioattivo... dicono sia cancerogeno. In Tv ho sentito dire che mangiare pi frutta e verdura abbassa il rischio di contrarre tumori. Dicono che cibarsi con troppa carne faccia male. Il fumo fa male. Il pesce pieno di mercurio. L'inquinamento causa danni irreparabili all'organismo umano. Ho letto che se hai l'abitudine di bere l'acqua minerale, sarebbe meglio scegliere quella in bottiglie di vetro perch i contenitori di plastica rilasciano particelle nocive. L'acqua del rubinetto non va bene se hai i tubi vecchi: berresti troppa ruggine. Ed il calcare poi?! L'alluminio tossico! Mi hanno detto di prendere un antinfiammatorio per stare meglio... Per potrebbe uccidermi.

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Leggevo... Su un libro un dottore espone la sua rivoluzionaria "cura con l'acqua": l'aumento giornaliero del consumo di acqua cura quasi tutte le malattie (anche le pi gravi). Nell'introduzione al libro per si dice "l'autore non si assume la responsabilit di eventuali danni causati dalla cura esposta in questo volume". Nessuno si assume pi la responsabilit. Meglio guardare ai propri interessi. Se sei un medico, oggi, prima di dire qualsiasi cosa, devi pensare che poi potresti anche essere denunciato. Come pu occuparsi dei propri pazienti chi si preoccupa pi del suo avvocato? Se vai in palestra o in un centro benessere o magari in ospedale, devi firmare un foglio: nessuno si prende la responsabilit di ci che si accinde a farti. Tutti burocrati. Chiedere un consiglio? A chi?! Quello che ti sta davanti ha un universo in mente! Mille pensieri, dubbi, paure... Che consiglio vuoi che ti dia? Ti risponder sicuramente di "fare supergi". Ti consiglier di comportarti in modo tale da essere "normale" e "integrato nella societ". Ti suggerir la "normalit". Normalit. Normalit nel senso di essere accettato. Ecco s... un modo per essere, bene o male, accettato. Diciamo che per le cavolate giusto "chiedere consiglio" ma per le faccende serie... Beh, l meglio fare da s. Cos se sbagli potrai perndertela con te stesso (come se gi non lo fai abbastanza). Ma la colpa del resto solo tua. Ho sentito dire che se non guarisci non colpa del dottore, ma sei tu che non vuoi guarire. Chi vuoi che si prenda la responsabilit di te stesso? Si muore da soli, si nasce da soli. Si vive... chiss... forse nell'illusione perenne di non essere soli. Nell'illusione di poter vomitare la tua insoddisfazione su chi ti sta accanto. Qualcuno ti dice pure che "non bene stare soli". Eppure... Eppure dove era prima? Dove era quando stavi male e quando avevi bisogno di lui? Dicono che bene. Dicono che male. Dicono anche che negativo o positivo. Dicono. La gente "dice" continuamente. E poi fa come gli pare. O meglio, fa "normalmente". Tutto nella norma. Fanno. Bene o male fanno qualcosa. Poi qualcuno si stanca. Qualcuno si incazza. E allora quello male! E si comincia a giudicare. Se c' pensiero, se c' paura... Non pu esserci verit. Come potresti dare un consiglio a qualcuno? Certo forse in base alla tua "normalit". Alla normalit del momento perch poi devi anche considerare questo: che da un momento all'altro cambi. Sei diverso. Ieri la pensavi in un modo ma oggi tutta un'altra cosa. S. C' rabbia. E forse anche delusione. Negativo, positivo... Parole. "Tutto dipende dai punti di vista" (lo diceva il mio prof di filosofia).

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Alla fine la cosa che cerchi un modo per stare meglio con te stesso. Un modo per stare meglio. Un modo per stare, per essere "normale". Perch il punto non stare bene. Sarebbe troppo semplice. Il punto essere come gli altri, bene o male. Normale. Normale. Nor-male. Non male. Non ti interessa stare bene. Ti interessa stare "non male". Sopravvivere alla meno peggio. Essere accettato almeno da te stesso. Oppure vai in quei posti. In quei posti dove dicono accadano i "miracoli". Pu essere Lourdes, pu essere un super-ospedale americano. Se anche esistesse... Se anche esistesse il tuo dio... Tu lo hai fatto diventare qualcosa che non . Il tuo dio qualcosa che ti fa stare "un po' meglio". Che ti fa essere un p pi "accettato". Mi parli di "anima"; mi parli di poter sopravvivere al tuo corpo... Ma hai mai parlato alla tua anima? Magari tenti un qualche rituale esteriore per metterti in contatto con la tua spiritualit. Ma l'anima interiore e non ama l'ipocrisia. Chiedi di essere "normale" e quando senti che il tuo momento giunto chiedi che la tua anima sia salvata... Ma di quale anima parli? Non sai neppure cos'! Non l'hai mai vista! Vegetali, medicine, sport: usi tutto per "sopravvivere" meglio. Nessuno si chiede come fare a vivere. L'importante "tirare avanti". Alla meno peggio. Questo dio esiste? Per ora l'unica cosa di cui sei certo (forse, ma non sempre) che esiste questo corpo. "Certamente, Dio penser a me! Ma intanto meglio far carriera" dici. E' meglio far carriera. E' meglio. Come se tu sapessi cosa meglio o cosa peggio. Se tu avessi saputo cosa era meglio forse non saremmo con i ghiacciai quasi sciolti a causa della tua automobile. Dici che oggi vivi "meglio". Perch hanno inventato gli antibiotici e il telefonino. Eppure pi di met del mondo vive nell'assoluta povert. Migliaia di bambini in questo istante si stanno ammalando di cancro perch stanno manipolando cavi elettrici e materiale tossico proveniente dai computer che il tuo occidente gli sta inviando per non adottare politiche di riciclaggio poco remunerative. Leggevo che oggi si muore pi degli effetti collaterali derivati dai farmaci che non per le malattie che gli stessi farmaci dovrebbero curare. Ma io non so cosa bene o male. Io non sono qui per dirti cosa devi fare per essere "pi normale" di quello che gi sei. Io non ho risposte. Oggi il mondo una grande opportunit. Prima non avevi dubbi: il figlio del contadino sarebbe diventato un contadino. Prima non avevi problemi perch facevi quello che dovevi. Oggi invece "puoi". Oggi "potresti". Hai infinite scelte. Puoi comprare questo o quello; puoi rifiutarti di comprare. Puoi fare quello o quell'altro o non fare nulla. E non temere: tutti ti diranno che il loro prodotto (qualunque esso sia) il migliore.

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E cos non sai che fare. Sei una merce. Sei un prodotto insieme ad infiniti altri prodotti. Forse pensi di sapere, ma dammi retta: non sai assolutamente nulla. Forse vuoi fare finta di sapere... Tanto per discutere al bar sia di economia che di calcio. Diciamo che sai un po' di tutto... che come dire che non sai niente. Approssimativamente. Come la vita: all'incirca normale... Approssimativamente. Un fatto di sopravvivenza. Poca qualit. L'importante la quantit. Tutto ci pu sconvolgerti. Tutti questi dubbi, tutto questo "non sapere cosa fare" pu sconvolgerti cos profondamente da toccare la tua anima! Se ti metti ad ascoltare... Puoi ascoltarti dall'interno. Puoi ascoltarti "dal punto di vista dell'anima". Puoi ascoltarti in quanto anima. E ti affidi. Perch non puoi fare altrimenti. Non ci sono pi domande perch nessuno pu rispondere. Accade in un attimo. L'anima ti accade in un attimo: inutile scriverci trattati sopra. L'anima non fa parte delle parole. I pensieri volano come le pagine di un libro. L'anima come quando sei in una stanza completamente buia e riesci a bucare la parete con uno spillo e vedi un raggio sottile di luce. Ma subito dopo il foro si chiude. L'anima non una abitudine e nemmeno una persona. L'anima forse uno spazio cos piccolo, ma cos piccolo che ti sembra troppo grande. L'anima cos veloce che a volte, se la osservi, ti sembra lentissima. L'anima accade. Non puoi forzare nulla. Non ci sono regole. L'anima non interessata ad accaderti in un determinato momento. Ti accade ma senza sapere dove n quando. Tu pretendi di sapere. Tu pretendi di sapere che ti accadr un miracolo proprio il 15 maggio, data del tuo arrivo a Lourdes. Non cos. Aspettare senza aspettarsi niente. Attesa di niente. L'anima non sa. Ed un po' come te, oggi. Perch ti sei accorto di non sapere. E in questa tua fragilit sei cos potente da oscurare il sole o quel dio di cui tanto parli. Ti lasci andare. Ti lasci sbocciare. Ti lasci accadere... Questa l'anima. E ti assicuro... Io ti assicuro che di normale non c' proprio nulla.

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Pausa La rabbia in te. Non esiste un mago l fuori che dal nulla fa sorgere in te rabbia La rabbia in te. Se c qualcuno che ti stuzzica Ecco, quello il tuo maestro. Ogni cosa un possibile maestro. Perch ogni cosa pu farti vedere cosa si nasconde in te. Se una situazione provoca in te tristezza, ci accade perch in te c anche la tristezza. Sei complesso: c un po di gioia, di felicit, di dolore, di rabbia, di invidia E tutto l. In te. Ed anche le stelle Anche le stelle a volte si arrabbiano. Nellantica Grecia gli uomini adoravano dei che si innamoravano, che provavano invidia, che si incavolavano E complesso. Sul mio terrazzo c una piantina di menta. Profumatissima. La menta un piccolo miracolo della natura: ho questa piantina da tanti anni. Ogni tanto muore E uno direbbe: morta! E poi invece rinasce. E incredibile. A volte mi siedo davanti alla menta e mi faccio guardare da lei Ti sei mai fatto guardare dalle piante? So che stai sorridendo Forse mi consideri un po pazzo. Sono sicuro che hai sempre guardato le piante e i fiori: ma ti sei mai fatto ammirare da loro? Insomma mi siedo l, sul terrazzo e mi faccio guardare. Immagino che la menta mi stia osservando. E una sensazione strana: prova. Sai benissimo che la menta viva, ma forse non sai che in grado di guardarti. Non ha gli occhi eppure ci riesce. Non so come faccia Forse ha una specie di radar E anche le pietre! Ieri tenevo in mano una pietra. Prova a tenerla in mano come si tiene qualcosa che ami. Accadr qualcosa di incredibile. Ieri tenevo in mano questa pietra: ad un certo punto ho sentito che non ero io a stringerla ma era lei che si espandeva. Cercava il contatto con la mia mano. Se abbracci un albero Ho saputo che c gente che abbraccia gli alberi. Non una stupidaggine. Prova anche tu e scoprirai che anche lalbero ti sta abbracciando. Alle scuole medie la professoressa di scienze ci insegn che un oggetto metallico posto su una fonte di calore, si dilata. E un po come te quando vai al mare e stai sotto il sole. Ed hai caldo. E ti dilati sulla tua asciugamano. E occupi pi spazio che puoi cerchi quellalito di vento che pu darti sollievo. Ed invece quando hai freddo ti raggomitoli. Ti chiudi. Sono leggi della fisica. Sei molto simile ad una moneta (anche se questi euro ti stanno facendo impazzire e la vita ormai carissima). Misura il diametro di una moneta. Poi mettila sul fuoco per qualche secondo e rimisurane il diametro. E aumentato! Ora metti la tua moneta nel freezer se rimisuri vedrai che si ristretta. Proprio come te. Che cambi a seconda del tempo. Tutto vivo. Una piantina di menta ti osserva ma anche una moneta! E anche la carta che scarabocchi distrattamente mentre sei al telefono con la tua migliore amica: ti osserva! Anche lo schermo del tuo computer: ora ti sta guardando! Ma non per giudicarti E un amore fra atomi. Tutto composto da atomi Da atomi e vuoto. Le stelle poi Le stelle ti sembrano lontane anni luce! Ma il fatto che tu veda la loro luce significa che ti stanno dando attenzione.

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E la luna e il sole Il sole ogni giorno guarda tutti noi come una madre guarda tutti i suoi figli. Ci guarda tutti contemporaneamente! Incredibile! Conosce tutti i nostri nomi e i nostri volti E le pietre del tuo giardino: ogni giorno quando vai al lavoro ti guardano mentre percorri il vialetto. Poi ti giri, le osservi, loro sorridono e continuano il loro lavoro. Il loro lavoro rendere pi bello il mondo. Ogni cosa al posto giusto. Ogni cosa rende luniverso pi bello. Senza te il mondo non sarebbe lo stesso. Sarebbe pi povero e pi brutto. Osservi e il mondo ti osserva. Quando scrivi un poesia Dalle poesie si impara molto. Non puoi farle accadere. Tu puoi solo creare uno spazio. Uno spazio dove possano nascere. Tu sei solo uno spazio: uno spazio dove accade la vita. Le poesie arrivano cos Senti che la poesia sta arrivando e allora cominci a scrivere. Cos la vita. Ti illudi di poter far accadere le cose; ti illudi di poter controllare. Senti qualcosa. Spesso non lo fai neppure coscientemente. Senti qualcosa, prendi la penna e accade la poesia. La poesia esce dalla penna. Inchiostro e poesia non sono diversi. Si parlano. Cos come le piante e le pietre del tuo giardino: parlano fra loro. E c una novit! La novit che le piante non muoiono! Magari si prendono una pausa come fa la menta sul mio terrazzo Una foglia secca in comunione con il terreno sui cui appoggiata e col vento che la sposta. Una moneta Perfino una moneta viva e tu mi parli di morte! Non ti pare di essere un po superficiale? Morire Non ci riuscirai. Certo magari puoi cambiare forma (questo te lo concedo) ma morire Non hai perso nessuno a te caro. Lui ancora l. Ti osserva. Certo forse ha una forma che tu non riconosci. Un granello di sabbia, una zanzara Luniverso un tempio. Ci sono quelli che devono andare in chiesa per parlare con Dio Mi fanno ridere. Sono imbarazzanti. Ogni cosa un altare. Certo, anche la chiesa. Ma se ti inchini davanti ad una immagine allora dovresti inchinarti davanti ad ogni cosa. Anzi dovresti camminare sempre con la testa verso il basso. Tutta la tua esistenza si svolge nel tempio di Dio. Ad ogni tuo passo il pavimento e la terra si dilatano. Ti toccano. Ti sentono. Si avvicinano a te. Ma tu sei cos impegnato Sei impegnato a fantasticare; sei impegnato a ricordare. Sei impegnato a progettare come poter cambiare il mondo. Ma se ti fermi se ascolti Ti dico spesso: ascolta il tuo respiro. La vita il tuo respiro. Se vuoi osservare la vita, osserva il respiro. La mente non riesce ad osservare. Riesce solo a paragonare e giudicare. Quando osservi un fiore in un parco... Il fiore non sempre lo stesso perch cambia ad ogni istante. Rispetto ad un secondo fa gi pi maturo, ha gi pi esperienza. E gi pi grande. Magari ha conosciuto un moscerino; ha scambiato due parole con il sole o con un bambino. Eppure per la mente quel fiore uguale a tanti altri ed sempre maledettamente uguale a se stesso. Alla mente non interessa la vita. Ma quel fiore un po come te: tu non sei lo stesso di un minuto fa. E fra venti minuti le cose saranno ancora diverse. Quindi inchinati davanti a quel fiore. O meglio: fatti osservare. Stabilisci un rapporto. E uno scambio di sguardi. Il respiro dimentichi spesso di osservarlo.

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Quando riesci ad osservarlo sappi che non la mente che lo osserva. La mente non sa osservare. Sei tu ad osservarlo Il vero tu. Chiamalo anima se vuoi Questo tu quello che rimane sempre. E il centro del ciclone: tutto intorno muta ma lui rimane l. Osserva, non giudica. E lessenza. E lessenza che c anche nella menta del mio terrazzo o in una moneta. E quello che non muore. E quello che non nasce. E come uno che abita in una casa. O meglio: colui che abita nel tempio. Il mondo un tempio, una foglia un tempio, una chiesa un tempio, il tuo corpo un tempio. Una pietra un tempio: dentro c qualcuno. Qualcuno che collegato alluniverso. Io non so chi sia. Lo devi sperimentare tu. E lo puoi sperimentare osservando. La mente non riesce ad osservare e quindi quando osservi, questo abitante che sta osservando. Un abitante delluniverso. Questo abitante non differente dalluniverso e nello stesso tempo ne separato. Forse non facile da capire Perch non c nulla da capire. Devi solo sentirlo. Io ti posso solo dire: osserva il respiro. Il respiro parla della vita. Cos la vita? Non hai bisogno di leggerlo su un libro. Le parole non descrivono la realt. Le parole sono solo un indizio. Nessun libro pu vivere la vita al posto tuo. Il respiro Hai mai visto un bambino nascere? Fa un inspirazione enorme! Piange perch sta tentando di fare unoperazione sovrumana: tenta di introdurre la vita in s. Fa una fatica enorme ma non ha scelta e non sa neppure se ce la far. Ma deve farlo. I suoi polmoni sono quasi inesistenti: sono minuscoli. Per espanderli deve fare uno sforzo enorme. Tu ora inspiri senza neppure accorgertene ma hai dovuto fare uno sforzo bestiale la prima volta. E ti continua a capitare Dopo una corsa estenuante hai perso molta energia. La vita energia. Cerchi aria, cerchi di prendere pi aria possibile. La tua inspirazione potente. O quando vedi che le cose non vanno Fai un sospirone. Cerchi di prendere vita. A volte invece non vuoi condividere la tua vita col mondo e ti fai venire il raffreddore Cos respiri meno. Non vuoi altra vita dentro Ch gi la vita pesante cos. Ecco questa linspirazione. Poi c lespirazione, quando butti fuori laria. Hai mai visto qualcuno lasciare il corpo? Se lo hai visto ti sei accorto che c una inspirazione e poi un rilassamento. La vita esce. E poi tutto si ferma. Lo facciamo anche noi: fai un sospirone e poi butti fuori. Ti rilassi. Lasci andare la vita Forse anche un po rassegnato. Ridai la vita alluniverso, a Dio Dici sia fatta la tua volont. Sarebbe una benedizione riuscire a lasciarsi andare. Lasciare che tutto accada. Quindi nellinspirazione la vita entra e nella espirazione la vita esce. In pratica, in una vita, moriamo molte volte e rinasciamo altrettante volte. Ma non finita. Ci sono due pause che ti permettono di vedere oltre. Di vedere ci che non nasce e che non muore. Di vedere la tua anima. Le pause sono unopportunit in pi. Potresti vedere la tua anima anche nellinspirazione ma sarebbe come volerla vedere durante un concerto rock. Troppa confusione Allora qualcuno mi potrebbe dire ma che cazzo di musica ascolti? Prova con la classica ch ti rilassa! E la stessa cosa! Il suono c sempre. Potresti vedere la tua anima nellespirazione ma sarebbe come volerla cercare nel silenzio assoluto E il silenzio pu far paura. La tua mente comincia a fantasticare e ti perdi lattimo.

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Invece c un intervallo: un intervallo fra musica e silenzio. C un intervallo fra inspirazione ed espirazione e fra espirazione ed inspirazione. Il primo difficilissimo da vedere perch molto piccolo. In questi due intervalli non c respiro. E anche una legge economica: un periodo di crescita a cui segue un periodo di declino e viceversa. Ma cosa c in quellistante fra crescita e declino? Una specie di sosta Una pausa. Ti sar capitato Quando accade qualcosa di improvviso (bello o brutto che sia), il respiro si ferma. E come se trattieni il respiro. Sei bloccato. Sei congelato. E una pausa. Non ti spaventare E unopportunit. Pausa inspiratoria. E lintervallo fra inspirazione ed espirazione, fra musica e silenzio. E come quando ci sono dei camion che ti passano davanti. I camion sono alti e tu non puoi vedere cosa c dietro ai camion. Ti hanno detto che c una immensa valle lussureggiante. Ma tu non la vedi Ti devi fidare. Ecco cosa la fede: qualcuno ti dice che l dietro c una valle stupenda ma tu non la vedi. Dio c? Chiss Un prete mi ha detto di s ma io non lho mai visto. Invece ti dico che lo puoi vedere. Fra un camion e laltro c un intervallo. E molto fugace ma puoi scorgere la vallata. Ed una volta che lhai vista anche per mezzo secondo il gioco fatto. In questi intervalli respiratori c ci che non nasce n muore. Ci che semplicemente esiste. E il centro del ciclone. Quando la vita raggiunge un culmine pu accadere qualcosa, qualsiasi cosa. Pu essere una cosa orribile o qualsiasi altra cosa. Non sei tu che controlli la vita. E da qui comincia il declino Lespirazione. Ma fra i due c un intervallo. Un intervallo dove non c nulla (o forse dove c tutto). E se lo cogli allora vedi oltre. Oltre i camion. Poi esiste anche una pausa fra espirazione ed inspirazione. Un intervallo fra silenzio e musica. Quando sei rilassato si accentua. Quando lasci il corpo poi ancora pi accentuata tanto che qualcuno la chiama eterna: ma non ti fidare di questa gente. E solo una pausa in attesa che torni linspirazione, che torni la vita. Espirazione (la vita ci sta lasciando) Pausa espiratoria (la vita sta per arrivare) Inspirazione (la vita arriva) Pausa inspiratoria (la vita al suo massimo). C un esercizio molto simpatico. Non una cazzata New Age: una cosa scientifica. Quando ti senti stanco, senza forze, senza energia, triste cosa puoi fare? Facile: concentrati sulla inspirazione. Non ti preoccupare della espirazione, quella lasciala accadere. Cerca di concentrarti sulla inspirazione e di prolungarla un po. Cos introduci la vita. E ti senti pi energico. Invece quando sei agitato, hai paura, hai lansia significa che hai troppa energia. Troppa vita. Allora concentrati sulla espirazione (lascia perdere linspirazione, lascia che accada). Prolunga lespirazione e cos perderai un po di energia. Ora la cosa da esaminare per unaltra. Non facile osservare il respiro. Ed il perch lo puoi intuire da te. Prova a osservare il respiro e vedrai che si modifica. Tenderai ad aumentare linspirazione come se avessi paura di morire soffocato: tenterai di introdurre pi aria possibile. Senti effettivamente che ti manca laria. Considera che il corpo ha bisogno di una quantit bassissima di ossigeno ed infatti un individuo rilassato respira poco: respira in maniera impercettibile. Insomma difficile osservare il respiro rimanendo dei semplici testimoni. E questo ti dimostra ancora una volta che non c differenza fra vita e respiro.

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Cerchi sempre di controllare la tua vita, non ti va mai bene, cerchi di aggiustare, di modificare. Non ti accetti. Credi di sapere cosa sia giusto per te. E cos fai col respiro: addirittura credi che inspirare di pi ti aiuter. E solo uno spreco di vita. Osserva la vita. Osserva la morte. Osserva ci che mai muore e che mai nasce: questo il tuo vero s. Per vederlo devi lasciarti andare. Devi finirla di voler controllare tutto: tanto inutile. Osserva i mulini a vento. Sono stupendi. Fra i mulini e il vento si instaura un rapporto unico. I mulini non cercano di controllare il vento e il vento non cerca di controllare i mulini. Eppure dal loro incontro nasce la vita. La farina che esce da un mulino diventa pane E il pane vita! Eppure n il vento n il mulino sanno cosa sia il pane. Non vogliono controllare il mercato della farina! Spesso vogliamo essere ci che non siamo e cerchiamo cose impossibili. Un mulino non sogna di diventare un faro sulloceano o un hotel a quattro stelle. Un mulino un mulino. Ed solo rimanendo ci che , pu dare farina. Quando sei ci che sei puoi creare uno spazio dove tutto pu accadere. Ma pu anche non accadere niente. Il tuo compito per solamente quello di essere questo spazio. Se una poesia non nasce o se un fiore non spunta Non affar tuo. E per scoprire chi sei, osserva la vita. Osserva il mondo. Luniverso il tuo maestro. Luniverso intero con i suoi rumori, i suoi silenzi, i suoi meravigliosi intervalli... Consigli per un voto utile Normalmente le scuole sono la sede dei seggi elettorali (ma non sempre cos). Comunque il voto utile comincia proprio quando varchi l'ingresso della scuola o del luogo dove ubicata la tua sezione elettorale. Appena varcata la soglia tira fuori la scheda elettorale e il documento di identit. [Se ti accorgi che non li hai, torna a casa a prenderli] Adesso dirigiti verso la tua sezione elettorale contando i passi che ci sono fra l'ingresso del seggio e la porta della tua sezione. Ripeti questo numero tre volte nella tua testa. Adesso dirigiti verso gli addetti al voto della tua sezione: consegna documento e tessera elettorale. Adesso conta i passi che ti separano dall'addetto fino alla cabina elettorale e, una volta all'interno della cabina elettorale, ripeti per tre volte il numero nella tua testa. Adesso prendi la matita che l'addetto ti ha consegnato ed esprimi la tua preferenza. Chiudi la scheda. Torna dall'addetto del seggio contando i passi che ci sono fra la cabina dove hai appena espresso il voto e l'addetto. Ripeti come al solito il numero nella tua testa per tre volte. Consegna scheda e matita e riprendi carta di identit e certificato elettorale. Uscendo dalla stanza ricorda che devi contare i passi dalla porta della stanza fino all'uscita dalla scuola (o dal luogo che fa da seggio). Ripeti per tre volte questo numero nella tua testa. Cosa fondamentale da ricordare: il numero di passi fra andata e ritorno pu variare anche considerevolmente! Quindi importante contare sia per avviarsi verso il seggio e la cabina, sia

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quando si torna indietro [a volte si portati a contare i passi solo all'andata e poi, per il ritorno, affidarsi alla memoria: niente di pi sbagliato! Il vostro voto risulterebbe inutile!]. Buon voto! P.S.: Se hai deciso di non andare a votare conta quanti respiri fai in un minuto, annota il numero e ripetilo per tre volte nella tua testa. Specchi Alzo lo sguardo... Davanti a me una grande libreria a muro... Una libreria che sormonta un ingresso. Una musica sul sottofondo. Parole. Due donne stanno parlando... A sinistra l'ingresso sul terrazzo. Oggi c' il sole... A destra uno specchio. Uno specchio enorme... Uno specchio che riflette. Riflette sulla vita. Qualche bambola in ceramica. Due persone stanno parlando... Dicono qualcosa su una borsa... Non ho capito bene... Non sto seguendo la conversazione... Ogni scarpa produce un caratteristico rumore. Riconosco la gente dagli odori e dal rumore che produce camminando... Ora si alza... Era seduta di fronte a me... E' andata via la corrente... Mi chiedono qualcosa su una borsa... Ma io sto scrivendo... Quanto conta il giudizio degli altri? Quando sei stanco, quando i tuoi muscoli sono a pezzi... Dopo una maratona di... Fra un po' ci saranno le Olimpiadi a Pechino. Una maratona stressante... Chi non allenato pu anche morire. Centinaia di chilometri. E quando arrivi sei cos stanco che gli altri non esistono pi. Il tuo corpo non reagisce. Non riesci a sollevare il petto... Lapparenza non conta pi nulla... Sei stremato. Cadi semplicemente a terra. Sei oltre il dolore. I muscoli bruciano, il cuore cerca di succhiare i polmoni... Parlano... Sulla sinistra c' anche il televisore... Quando arrivi al traguardo non esiste il giudizio. Hai vinto o hai perso? L'importante che sia finita. In quel momento non conta pi niente. Dov' finito il giudizio del mondo? Ci sei tu col tuo dolore... Piangi sotto la pioggia e nessuno pu vederti. Finalmente. Nessuno. Osserva. C' un punto che non muta. C' un punto oltre. Oltre il giudizio.

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Non servono indicazioni o consigli. I consigli sono solo ci che vorresti che il mondo ti dicesse... Le indicazioni non ti aiuteranno a trovarti perch nessuno pu entrare in te. Dietro di me... dietro di me c' un grande mobile pieno di videocassette. Con l'avvento del dvd il videoregistratore ha un po' perso la sua utilit. Cerchi la tua utilit negli altri... Ma un mondo senza te sarebbe certamente un mondo meno bello. A prescindere dagli altri. A prescindere dalla tua utilit. Quando la maratona finita potresti anche morire... Quando corri in autostrada... Potresti morire. La mente si spegne. Quando sei in pericolo... La mente si spegne. Per se qualcuno ti propone di spegnere la mente, hai paura... Non sai cosa significhi... eppure ti accade spesso. Ti accade quando corri in autostrada, ti accade quando l'azione diventa pi veloce del pensiero. La mente ha bisogno dei suoi tempi. Ha bisogno di ricordare il passato e di fantasticare su uno dei tuoi possibili futuri. Ma le serve tempo... Il tempo quel contenitore che serve alla mente per agire. Il tempo non reale. Sai che su un aereo il tempo trascorre diversamente che su una nave? Ti sembra strano ma una cosa scientifica. E' un fenomeno misurabile. Il tempo relativo: quando sei dal dentista un minuto come un'ora. Cos anche in prigione... Ma quando devi stare con chi ami, tre giorni sembrano tre ore. E quando il tempo scompare... Quando corri in autostrada la mente non ha tempo. Non puoi permetterti di ricordare il passato o speculare sul futuro. Basta un attimo e sei morto! L'insicurezza e il pericolo annullano la mente. E quando la mente non c' pi, ci sei tu. Sei completamente presente. Solo tu. Puramente tu. Semplicemente tu. Ma capita che non te ne accorgi... Perch non riesci ad osservare la paura. Sei cos abituato a non esserci che quando ti viene data la possibilit di vivere, lasci il tuo posto alla paura. Allora osserva. Basta osservare. C' un punto che non muta: sei tu. E' un punto senza dimensioni. Fuori dal tempo. Ma in realt solo il centro di un fenomeno infinito. E' come quando butti un sasso in un lago: c' un centro, ma ben presto quel centro si accorge che sempre un po' pi grande. Si formano circonferenze che ben presto assumono le dimensioni dell'intero lago. E da quel centro puoi sentire il suono dell'universo... Il suono del silenzio. Ti pu terrorizzare... Perch scopri di essere pieno di silenzio. Ed il silenzio associato al vuoto... Sei pieno di vuoto. Dentro di te non c' niente. Ecco perch hai paura della morte: credi che non ci sia niente. Ma se osservi... Se chiudi gli occhi e immobile ti osservi dall'interno... C' un punto senza dimensioni che osserva un oceano di vuoto. Dopo un po' che osservi... Facci caso... Le statue che raffigurano i buddha in meditazione sono a gambe incrociate e hanno le mani in una strana posizione. Prova a stare cos. All'inizio senti chiaramente che le dita si toccano. Anche se chiudi gli occhi puoi vedere le mani in quella posizione perch si stanno toccando. Ma dopo un po' la sensazione tattile svanisce. E se passa ancora un po' di tempo non senti pi

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nemmeno le mani. Devi aprire gli occhi e guardarle altrimenti non senti pi la sensazione chiara iniziale che ti riconduceva alla posizione che le mani avevano assunto. La stessa cosa accade anche al corpo. All'inizio senti una chiara definizione del tuo corpo. Cio senti il limite fra te e il resto. Ma dopo un po' questo limite diventa pi sfumato. E allora che senti che quel punto sta osservando, ma mentre prima riusciva a distinguere fra il tuo corpo e il mondo perch sentiva quel limite dato dalla pelle, ora invece sente che ti stai espandendo. Non sei pi definito da una forma. Ti stai ingrandendo. O meglio, il punto dal quale osservi minuscolo ma ora la tua osservazione si sta espandendo. E' come se prima tu stessi guardando da una collina ed ora osservi da una montagna. E l'osservazione pu giungere all'universo intero e oltre. Eppure i tuoi occhi sono chiusi, il tatto non esiste quasi pi, le orecchie sono andate oltre il suono. Ecco cosa il vuoto. Ecco cosa morire. Il corpo non c' pi, ma ci sei tu. Solo tu. Espanso... Ecco perch l'oriente accomuna la meditazione alla visione della morte. La morte dell'ego non annullamento, ma espansione. Ovviamente molto difficile accettare tutto questo in un mondo dove conta solo l'apparenza. Il risveglio pu avvenire solo nel corpo. Il corpo il tramite fra il tuo centro e Dio. Ma in mezzo ai due c' la mente. E chi non consapevole vive nella paura. Perch ha paura di morire. E cos vive quel passaggio con terrore e, appena gli occhi si chiudono per l'ultima volta, quel centro, non essendo mai stato attivato, si perde in balia del sogno. Hai vissuto nel sogno e il sogno continua. La morte solo una porta. Ma per un sonnambulo che l'ha oltrepassata non cambiato nulla: dormiva prima e dorme pure ora. La forma cambia... ma il sogno rimane. Quando finalmente quel centro di consapevolezza verr attivato allora inizier la vita. La vita l'incontro fra la consapevolezza ed il corpo. La vera vita. E Dio nell'unico posto dove non andresti mai a cercarlo... Dentro di te. Perch sei troppo proiettato all'esterno e sei troppo concentrato sui tuoi limiti. Scopri prima Dio in te... e poi vedrai che diverr sempre pi grande e abbraccer l'universo. Dio non separato da te. Vivete in un intervallo di silenzio... Quell'intervallo che esiste fra i respiri. Cercati l e lo troverai. Cercalo l e ti troverai. Inspirare prendere, espirare dare. LAmore oltre il dare e prendere... LAmore in quellintervallo. Quando fai lamore e raggiungi lorgasmo, in quellattimo il respiro si ferma. Ecco cosa significa pregare. Significa cercare quel luogo dove tu abiti con dio. E quel luogo gi qui. La ricerca ha successo quando smetti di cercare. Perch gi qui. Ed anche dappertutto. Il mondo il tuo tempio. E questo tempio non ha mura. Rischia. Potresti perderti ma potresti anche trovarti. Perdersi solo qualcosa di temporaneo. Ma se ti trovi, sarai arrivato a casa. Rischia: a che serve un ideale? A che serve una meta? L'ideale gi qui. la meta gi qui. La coerenza appartiene ai cadaveri. Nella tomba sei molto coerente: stai fermo, non respiri e le tue idee non cambiano. Ma la tomba non casa tua. Tu appartieni all'infinito silenzio che esiste da sempre. L'avventura la tua vera vita. Colori, suoni, immagini, silenzi, profumi: immergiti nella vita. Corri, lanciati, cadi a terra stremato, ma osserva. Osserva da quel punto che Dio. E la paura scomparir, perch non c' mai stata. Cos come la morte. La pi grande avventura osservare il proprio vuoto e buttarcisi dentro... Senza idee di come potrebbe essere e soprattutto senza bussola n mappa. E' l'unico modo.

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Danza finch hai fiato, danza finch hai energia... finch il corpo stremato si schianter al suolo e nessun altro potr pi giudicarti. Rimarrai solo tu... Rimarr solo l'osservatore che guarda da quel punto infinitesimo. Quellosservatore che osserva il corpo e che va oltre fin nell'universo. E il danzatore scomparir... E rimarr la danza. E tu sboccerai. Il tuo profumo diffonder nell'infinito senza tempo. Dove abita chi stato e chi non stato mai. E se oggi non accade... Chi se ne frega. Hai l'eternit a disposizione. Danza finch esiste la danza. E ricorda che l'unica regola che non esiste alcuna regola. Grano duro Mia nonna amava la farina di grano duro. Ci preparava di tutto: dal pane alla pizza, dalle frittelle alla pasta. Tutto in grano duro. Non concepiva che qualcuno potesse cucinare qualcosa con il grano tenero. Quando arriv qui, la prima cosa che fece fu comprare tanti pacchi di farina di grano duro. Da giovane era una donna dallaspetto imponente,ma quando anche per lei arriv la vecchiaia, mi apparve tutta ad un tratto minuscola. Era diventata molto magra e aveva due occhialoni enormi. Sai, quegli occhiali le cui lenti si oscurano se esposte alla luce del sole. Non amava il pane del fornaio... Beveva caff senza zucchero perch amava il gusto delle cose. Aveva una macchina per fare la pasta. Preparava la sfoglia e poi la faceva passare attraverso questa macchina e da l uscivano tagliatelle e spaghetti. Questa macchina aveva tanti anni, era un regalo di nozze. Aveva nobili origini mia nonna, ma ben presto un po di disgrazie cominciarono a colpire la sua famiglia e cos si ritrov a vivere con la zia che la port in un collegio femminile dove si ricamava dalla mattina alla sera. Mia nonna era una cattolica iper-praticante. Conosceva a memoria tutte le preghiere esistenti al mondo e quando ero piccolo mi insegn a dire il rosario. Lo recitavamo mentre rifacevamo i letti di casa. Sono cresciuto con lei e lei cresciuta con me: mi ha insegnato un sacco di cose. Mi diceva che un uomo deve riuscire ad essere indipendente da tutto e tutti. Rifacevamo i letti, poi lei stirava o cucinava e mentre la osservavo mi raccontava storie di fantasmi e creature strane. Mi diceva che erano storie vere, che le aveva lette da qualche parte o che gliele aveva raccontate qualcuno nel suo paese. Non so se fossero vere... ma mi piace pensare che lo fossero. Appena qualcuno aveva il mal di pancia lei diagnosticava lappendicite, o se avevi male allorecchio diceva che forse avresti perso ludito come era accaduto a lei da piccola, a causa di un'otite. Quando era pi giovane andava a messa ogni domenica, poi cominci ad andarci ogni giorno. Non si mai lamentata di niente e faceva quello che credeva andasse fatto.

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Non sapeva nulla di politica, non le interessava. Non so cosa votasse alle elezioni... a quei tempi cera la DC. Quando crebbi non la seguivo pi. Dovevo studiare, uscivo con gli amici... Negli ultimi anni della sua vita si sedeva davanti al televisore e dopo poco si alzava sconvolta per le notizie che sentiva. Si metteva a sedere davanti la finestra e ci passava lintera giornata. Negli ultimi periodi, quando nessuno pi la stava ad ascoltare, perch ognuno aveva qualcosa da fare, passava da una finestra allaltra. In inverno stava dietro i vetri e quando finalmente la temperatura lo permetteva, si metteva fuori e guardava i passanti, le macchine e tutto ci che si vede da un terrazzo. La sera guardava un po di TV (quando ancora alle 20.30 davano il film in prima serata e cera solo una pausa pubblicitaria fra primo e secondo tempo) e poi andava a letto non prima di aver bevuto una tazza di orzo. Era una poetessa mia nonna, una poetessa dei gesti. Ogni suo gesto era lentissimo... Era uno spettacolo osservarla. Chiunque la osservasse ne veniva ipnotizzato. Quando mangiava masticava lentamente... Tagliava il pane in piccoli pezzi e dopo lo infilava in bocca. Faceva tutto in maniera lentissima. Non credeva ai metereologi: si fidava solo dei suoi dolori alle ossa e ai piedi. La ricordo cos, mia nonna: su una sedia, in cucina, con il tavolo e i capelli pieni di farina, intenta a cucinare la sua pizza di grano duro. Circondata da mille ingredienti: cipolle, aglio, origano, acciughe... E con quei gesti... Di una lentezza quasi infinita. Rideva spesso ma non aveva mai avuto paura di piangere. Negli ultimi anni su questo pianeta parlava pochissimo, pregava molto e si ammalava spesso, ma continuava a cucinare, in silenzio. Non era pi allegra come un tempo; il suo sguardo malinconico era sempre rivolto fuori dalla finestra: come quello di un uccello ormai stanco di stare in gabbia che ha il desiderio di volare via per sempre. Lasci il suo corpo nello stesso modo in cui vi era entrata: in punta di piedi e molto lentamente, mentre figli e nipoti litigavano davanti la sua bara discutendo di eredit. La vita come quel tavolo dove mia nonna lavorava, pieno di granelli di farina. Farina dappertutto. La vita non una pizza preconfezionata. Eppure, l fuori, pieno di fastfood. Mia nonna ha fatto mille cose... Ha cresciuto molti figli e molti nipoti. Si presa cura delle piante e delle case in cui ha vissuto. E anche quando correva, lo ha sempre fatto lentissimamente. Oggi di grano duro ce ne poco. I cibi sono molto raffinati, un ferro da stiro dura pochi anni e una automobile ancora meno. La lavatrice di mia nonna funziona ancora oggi: non ha pi la cinghia originale perch mia nonna sostitu quella usurata con una cintura di mio nonno. Ci sono tanti granelli di farina su un tavolo da cucina. Ci sono tanti granelli di sabbia su una spiaggia. Luomo non riesce mai a vedere le singole parti. Vede solo spiagge, castelli, case, citt. Eppure... Ogni piatto di mia nonna aveva in s il sapore degli infiniti gesti che erano serviti a crearlo. Cosa significa oggi vivere lattimo o procedere lentamente?

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Mia nonna aveva un dono e probabilmente ne era del tutto inconsapevole. La vita non quel qualcosa di immenso e indefinito che ogni giorno ci sforziamo di comprendere e contro cui ogni giorno cerchiamo di lottare. La mente delluomo si interroga continuamente su un passato immenso o su un futuro mastodontico. Un uomo di 50 anni si interroga su un passato di almeno 50 anni (escludendo le fantasie e i sogni che possono anche condurlo secoli addietro) e su un futuro che non ha praticamente limiti. La vita non una spiaggia e nemmeno una pizza di grano duro. La vita abita in un granello di sabbia e in una particella di farina. Ma di sicuro sto sbagliando... La vita abita in un centesimo di granello di sabbia o in un millesimo di particella di farina. Non ha bisogno di tanto spazio... E un po come mia nonna negli ultimi anni della sua vita. Le bastava una sedia e una finestra da cui poter guardare il cielo. La vita un attimo, il resto non c, semplicemente. Se la vita in questo attimo, quasi inesistente secondo i nostri parametri... Se riesci a sentirla in questo istante... Per un attimo chiudi gli occhi. Immagina lesistenza come composta da particelle infinitesime di farina di grano duro che non hanno meta alcuna. Cerca di cogliere questo attimo che ti passa davanti, questa particella. Cosa vedi? La sofferenza, la tristezza, la falsa gioia: non esistono. Non possono esistere perch la mente avrebbe bisogno di pi spazio. La paura ha bisogno di tanto spazio. In questo attimo c un silenzio infinito. E anche se, a guardarla in generale, vedi una pizza di dolore... se cogli questo attimo, questa particella di farina, non puoi parlare di dolore. Non puoi parlare di niente. Non puoi parlare. Semplicemente. E in quel momento, quando la mente non parla, c qualcosa che io non posso spiegarti: ognuno percepir qualcosa di diverso. Si chiama vita. Non pu finire e forse non ha mai neppure avuto inizio. E l. Semplicemente. Come un granello su una spiaggia che nessuno considera, ma che racchiude il segreto del silenzio perfetto: il suono da cui sono nati loceano e il vento. Allora, oggi, non aspettare davanti ad una finestra che il vento ti porti via. Chiudi gli occhi e cogli la vita. Ora. L'attesa Ho visto. Ho visto un fiore. Il vento e la pioggia stavano per strappare le sue radici dal terreno. Avrei voluto portarlo con me. Portarlo a casa, al riparo. Avrei voluto proteggerlo. Ma non sarebbe stato pi lo stesso fiore.

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A volte la vita non ti lascia tregua. Da una collina il vento vuole strapparti e portarti via con s. Si fa presto a giudicare. Si fa presto a dare consigli... Ma quel fiore l e non potrebbe essere diversamente. Vorremmo trasformarlo in una di quelle piante resistenti pieni di aculei, cos che nulla e nessuno potrebbe distruggere il suo impercettibile profumo. Qualcuno cerca di suggerirti in ogni modo che cos come sei, non va bene. Ti dice che sei malato e hai bisogno di medicine o magari dell'appoggio di qualche strizzacervelli. Hai bisogno di avvocati perch senza non potresti vivere. Il medico, il becchino, l'impiegato delle poste: hai bisogno di tutti. Da solo non vali niente. E noi ci serviamo del mondo per osservare il nostro essere. E cos, proprio per questo sentirti stupido e inutile, per non voler entrare nel tuo cuore e lasciar perdere il mondo esterno, per questo sentirti inadeguato, sei disposto a fare le cose pi disparate. Alcuni si alcolizzano, altri si drogano, altri ancora scelgono di fumare: si comincia a bere televisione, a drogarsi con false illusioni, si comincia a fumare la propria stessa anima. Il cuore di una madre non mai stupido: anche se attendesse miliardi di anni. Anche se fuori, nel mondo, non fosse rimasto pi niente. Anche se fosse rimasta solo lei, ad aspettare. Una donna diventa madre solo quando sa attendere: attende nove mesi e poi questa qualit rimane nel suo essere. E' in attesa. Un'attesa senza pretese. Un'attesa pura. L'attesa. E non si sa nulla del futuro: si attende e basta. Un pittore pu creare un paesaggio usando i colori che lo stesso paesaggio gli fornisce. Uno scultore rappresenta la natura servendosi del marmo che la stessa natura gli offre. Ma una madre... una madre crea senza fare nulla. Occupandosi di se stessa e della sua attesa, ella crea. Come l'ostrica che d vita alla perla. Il cuore non stupido. L'attesa non stupida: un mistero. E' come il respiro: entra ed esce, in modo misterioso. E l'attesa e il respiro hanno molte affinit. Sono collegate alla vita. Alla creazione. Nell'attesa riesci ad osservare e a creare l'Amore. Non cercare di comprendere il mistero... L'Amore come il respiro. Ed ha la qualit dell'attesa: ma oggi nessuno riesce pi ad attendere. Tutti hanno bisogno che le cose accadano all'istante. Ma una madre... Una madre sa attendere. Ed inspiegabile. Ma mai stupido! Mai! Ecco il miracolo della vita. Natale significa Nascita, e l'Attesa il presupposto della Nascita. Senza l'Attesa non accadr nulla. Auguro a tutti un Natale che possa creare quell' Attesa e possa far riscoprire l'unicit di quei fiori che con la loro delicatezza si agitano al vento creando il paesaggio misterioso che ogni artista vorrebbe immortalare Magie Pretendi che questo bambino nato in un capanna sia il tuo messia... Qualcuno che ha in mente per te qualcosa di grande. Una missione. Ma di quale missione stai parlando? Brancoli nel buio delle tue paure... Un buio generato da te stesso. Una stella arriva a illuminare il tuo cammino e si posa proprio su una capanna dove qualcuno ha un grande progetto. Un grande progetto che includer anche te. Senti una chiamata... E' la tua paura... Il tuo ego. La tua personalit: imprigionato nelle tue maschere...

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Ti attacchi. Hai paura che questa personalit ti abbandoni. Perch non sai se oltre questo ci sia qualcosa di pi. Non sai. E il non sapere ti fa sperare nell'assurdo. Una fede con le radici nel cielo... Come farai ad aggrapparti quando arriver il diluvio? Non ci si aggrappa al cielo... Paure, musica subliminale... terrore. In ogni angolo c' il tuo possibile assassino. Vuoi una guida. Perch hai gi deciso di essere una pecora. E chiami pastore colui che condurr il gregge sterminato di cui fai parte. Piuttosto che affrontare te stesso e calarti nella tua notte hai deciso di diventare un automa... Una pecora. Preferisci mischiarti nella massa. Leoni, leopardi, rinoceronti: tutti vestiti da pecore. E vuoi un pastore. Senti che qualcuno ti sta chiamando ad un grande progetto e che per accettare ci vuole sacrificio... Stai solamente guardando alla tua condizione attuale e stai fantasticando, perso tra futuro e passato. Sempre in tensione... Addirittura stai dicendo che la tensione il naturale stato dell'essere. Chi tranquillo e riposa ad osservare il fiume, lo chiamate folle! Tu sei oltre un corpo e invece sostieni di essere in un corpo. Imprigionato. Cerchi Dio in una capanna, sotto un cielo di stelle... Lo cerchi su una croce o in un sepolcro vuoto! Lo cerchi fra i malati: poich un Dio malato e che soffre sia pi simile alla tua misera personalit. Fuggi la morte e fantastichi sulla vita eterna! Qual questa missione a cui un bambino dovrebbe chiamarti? Quale Padre potrebbe chiederti di sacrificare te stesso e la tua felicit per un fine che vada oltre questo mondo? Quale Dio potrebbe obbligarti a rinunciare alla tua Libert? I tuoi altari sono fatti di pena, di sangue e di dolore. Immergi le tue mani in acquasantiere piene di lacrime per salutare il tuo Dio con il simbolo della sofferenza. Uomini morti abbelliscono le pareti dei tuoi templi. Precetti, penitenze e preghiere... mentre le tue ginocchia chiedono perdono e la tua mente vola oltre il limitato spazio dele tue misere regole. Hai mai porto l'altra guancia? E soprattutto, perch mai avresti dovuto farlo? Addobbi tre maghi, li trasformi in Re e li fai arrivare presso una capanna a portare doni... Un bue, un asino, qualche gallina... Poi arrivano i pastori. I pastori di argilla. Non sei tanto diverso da loro. Derivi dalla terra ma la tua illusione ha bussato alle porte del cielo e ha tentato di rubarne i segreti. Astronavi, stelle cadenti, buchi neri, assenza di gravit, telescopi. Hai scavato per trovare diamanti. Hai cercato di trasformare il piombo in oro. Ma il terrore di trovare qualcosa nella tua anima ti ha sempre allontanato dal tuo essere. Dov' nessuno lo sa poich chi non vede dinanzi a s la via portato a cercarla altrove. Su una capanna, una stella... Tre maghi. Una donna e un uomo. Un bambino. Pastori. Un campo... Un enorme campo bagnato dal respiro della notte. Ma non ti bastava. Non si pu adorare l'ordinariet. Non si pu onorare la vita che scorre tranquilla nel fiume che percorre l'invernale vallata... Allora la tua fantasia ha preso quel bambino, lo ha fatto diventare un mago che compiva prodigi e lo ha trasformato in un re. Ma anche allora era troppo poco... Allora lo hai torturato e inchiodato su un pezzo di legno... Ma ancora non andava bene: non si pu venerare un detenuto. E cos un nuovo prodigio... La resurrezione!

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Nei tuoi templi lo ricordate per come quel re che fu scambiato per ladro per colpa di un suo amico che si impicc... Lo ricordi su quella croce di cui ti vanti di stare sacrificando la tua vita. Dio ti ha forse chiamato per crocifiggerti? Tuo padre ti ha chiamato per questo? La risposta non la conosci. Ti limiti a parlare di "fede". Nel freddo della notte, quando il mondo addormentato, non andare oltre. Dio gi l. Sotto un cielo stellato, fermati a osservare, non andare oltre. Dio gi l. In una capanna, in mezzo a buoi, asini e galline, fermati ad ascoltare, non andare oltre. Dio gi l. Quando nasce un bambino, non andare oltre. Quando un bambino non nasce, non andare oltre. Dio gi l. I maghi, i re, i detenuti... quando ti capita di vederli. Non andare oltre: Dio gi l. In ogni istante... Non questione di fede. In ogni istante, qualcosa accade. Si chiama vita. E nessuno oltre la vita. In ogni istante, qualcosa cessa di accadere. Si chiama morte, e nessuno oltre la morte. C' un istante in cui vita e morte si incontrano. Accade di continuo. L la mente si arresta cos come il respiro. E' un attimo. L il fiume cessa di scorrere. C' un istante in cui un fiore si apre e in cui lo stesso fiore si chiude. C' un attimo in cui colui che cade si ferma poich non pi soggetto alla gravit ma diventa la gravit. Sei sempre l a cercare risposte... A cercare il tuo pastore. Non esistono progetti. Non esiste un senso. Ogni cosa il senso di se stessa e del tutto. Sono istanti eterni. Dove il respiro dell'uomo diventa il respiro dell'universo. Dove il dolore e la paura diventano l'energia dei tifoni e delle maree. C' uno spazio fra una parola e l'altra, un intervallo fra un battito e il successivo. Il terrore non ti lascia spazio... Sembra che un secondo sia diventato eterno... Ma quando ti immergi nel vuoto che puoi vedere. L non ci sono capanne o croci. E non c' neppure qualcosa che vada oltre. E' un attimo... E non ci sono parole. L la radice del tutto: la radice del cielo. Ci sei tu che osservi. Ma in realt non c' nessuno. E' rimasta solo l'osservazione. E quando anche l'osservazione scomparsa accade un fatto straordinario. Accade... Un fiore si apre e comincia a emanare il suo odore! Ed questo il vero miracolo. Fantasia Cercava di immaginare cosa sarebbe stato... Ma non riusciva a vedere bene. Apparivano sempre le stesse cose. Gli stessi numeri. Come fosse una scena impressa su una lastra fotografica. Sempre uguale a se stessa. Voleva fare il profeta, ma sembrava tutto inutile. Cosera ci che stava vedendo? Era solo fantasia. Nientaltro. A volte si fermava, osservava. La mente correva indietro e poi avanti. La mente correva. La mente corre sempre. E corri anche tu. Cerchi di superarla. E appena ti fermi... ti sovrasta come unonda immensa. Niente sembra avere pi valore.

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C una cosa da fare. Ce ne unaltra. E ancora e ancora... sempre cose nuove... sempre le stesse. C qualcuno che non fa il suo dovere... Ma quale dovere? Dovere. Quando chiudeva gli occhi cercava di vedersi, di immaginarsi. La figura mutava posizione. Nulla era stabile. Come il mare in tempesta... ed una vertigine lo coglieva come se il pianeta avesse smesso di girare e la Terra avesse deciso di prendere una direzione diversa. Te ne accorgi durante il terremoto: il terreno non ti d pi alcuna certezza. Certezze... quali certezze lattendevano? Non lo sapeva. Non sapeva nulla. O meglio: ci che sapeva non era di grande aiuto. Sapere che la pioggia arriva dal cielo inutile quando sei in mezzo alla tormenta. E la forza di gravit poi... quella era scomparsa. Ci sono dei momenti in cui sei stanco. Stanco di voler fare, di voler apparire, di voler pensare. Hai fatto tutto: hai cercato perfino di prevedere il futuro. Ma quel futuro che guardi sembra immobile. Come guardare il riflesso di una casa sullacqua. Un po di vento non riuscir a portarlo via. E poi ti accorgi che quel futuro non esiste... E solo immaginazione. Come potrebbe esistere qualcosa che non esiste? Hai cercato di usare la statistica... Poi ti sei arreso ed hai usato la magia: cosa hai risolto? Levento si ripetuto (o forse non si ripetuto)... E alla fine ti sei accorto anche che non te ne sarebbe importato niente. Se fosse stato come tu lo immaginavi, saresti forse stato felice? A volte condanniamo Dio dei nostri insuccessi: ma credi forse che Dio sia felice di scoprire che tutto ci sempre come Lui lo ha gi immaginato? Chiediamo ci che non esiste. Ho sentito che nel deserto fu chiesta la pioggia. Se Dio si sforzasse di immaginare il deserto pieno di acqua; un mondo senza guerre; gioia, felicit e vita eterna; credi forse che cambierebbe qualcosa? Credi forse che non lo abbia gi fatto? Viene spontaneo provarci... Poi ti guardi e ridi. Immaginare una bella cosa, ma pur sempre immaginazione. Fantasia. Cerchi un modo per essere diverso da ci sei. Ti immagini. E potrebbe avverarsi! Io non dico che non si possa avverare, ma alla fine saresti felice di scoprire che quello che hai immaginato si avverato? Hai immaginato di vincere al Lotto: hai visto i numeri vincenti! Come fossero impressi su una lastra fotografica! Li hai giocati ed ora hai vinto: sei un profeta! Il profeta dei numeri (alla faccia della statistica). Che grande magia! Hai corso per tutta la vita, hai rincorso pensieri, doveri, paure... Hai fatto milioni di cose. Ed ora? Hai realizzato il tuo sogno! Proprio quando tutto sembrava stare crollando... come un castello di carte! E forse del denaro non te ne frega nemmeno niente. E solo un modo per poter urlare a milioni di persone: sono contro il denaro!!!. Perch senza denaro non puoi nemmeno dire che il denaro ti fa schifo. Sarebbe quasi un controsenso: se non ce lhai, come fai a saperlo? E soprattutto: se non ce lhai, a chi potresti

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dirlo? Invece ora puoi organizzare un mega raduno e comunicare al pianeta che il denaro non nulla! Ma la vita anche questo. Perch ti condanni? Non c nulla da condannare. Basta osservare. Allora magari la risata nasce spontanea. Fare progetti futuri; cercare di usare il passato in maniera produttiva: in poche parole tentare di creare un futuro che contenga solo ci che riteniamo ci possa rendere felici. E cosa c di male? Non so cosa ci sia di male... Sto cercando di capire che male ci sia a voler essere diversi da come si . Potrei dire che bisogna vivere il presente perch lunica cosa certa che ci sia. Ma questo lo sai gi. Potrei dirti: perch perdi tempo a inseguire qualcosa che forse non accadr invece di danzare la vita in questo attimo? La vita un dono e tu la stai buttando! Ma non credo che tu la stia buttando... Stai cercando di fare quello che credi giusto. E chi sono io per condannarti? Se preghi Dio perch piova nel deserto, che male c? E se Dio riesce a esaudire la tua richiesta... che male c? Mi hanno raccontato che alcuni anni fa un eschimese lasci per un breve periodo la sua residenza e venne a visitare Roma. Appena tornato a casa, ebbe cos nostalgia del clima mediterraneo che chiese a Dio se avesse potuto aumentare di qualche grado le temperature fra i ghiacci. Si dice che Dio abbia esaudito il suo desiderio. La meditazione non serve a raggiungere la realizzazione. La meditazione una conseguenza della realizzazione. Il futuro non esiste: se non sei realizzato, non ti realizzerai pi. Non esiste la perfezione. Esiste la perfetta osservazione. Noccioline C' qualcosa nell'aria... Un profumo di vita... Il respiro dell'esistenza... Silenzio. Rumore d'acqua... Qual la differenza fra una clinica psichiatrica ed una chiesa? In entrambi i luoghi la gente sta parlando con qualcuno che non c'...

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Per se se parli in chiesa sei normale, altrimenti ti sottopongono alla terapia elettoconvulsiva o ti sedano con gli psicofarmaci. Chi parla in chiesa non pericoloso? Questo da vedersi... Ci sono uomini che escono dalla chiesa dopo aver visto la messa e vanno a picchiare la moglie che li aspetta a casa ; c' gente che si fa saltare in aria nel bazar di qualche paese medio-orientale; c' chi ha distrutto un popolo per imporre qualcosa che aveva sentito in chiesa... Solitamente chi va in chiesa vorrebbe che il suo persecutore fosse giustiziato da Dio (lui non abbastanza coraggioso per farlo... e comunque se Dio decide di mandare qualcuno all'inferno, giustificato... un uomo no). Una volta mi capit un film, un film non molto famoso che per ho avuto la fortuna (o la sfortuna) di vedere. In questo film un ragazzo parte per un lungo viaggio. Un viaggio verso il mare. Arriva in un paese. Un paese pieno di gente cattolica osservante. Una specie di comunit di benpensanti... Tutti bravi e timorosi di Dio. Insomma questo giovane arriva e proclama pubblicamente che vuole suicidarsi. Questo desta la curiosit di tutti: nella piccola comunit il suicidio qualcosa di alieno, inconcepibile... Arriva anche il prete che avvicinandosi gli chiede sottovoce: "ma non hai paura che Dio possa condannarti in eterno per questo tuo gesto?" E il ragazzo candidamente risponde "quando sar davanti a Dio, sar Lui che dovr chiedermi perdono per tutto ci che mi ha fatto passare"... Sembra una stronzata. Ma non credo lo sia. Si parla di perdono e di castigo, come fossero noccioline. Certo alcuni dicono che alla fine tutti saremo perdonati... Ma a che serve tutto questo? Perdonati per cosa? Senza stare a fare i soliti discorsi del tipo che se ci fosse Dio allora i bambini in Africa non morirebbero tutti i giorni divorati dalle mosche o che non ci sarebbero gli stupri e le violenze... Lasciando perdere questi soliti discorsi gi fatti e rifatti... Ma se uno veramente dovesse guardare alla sua vita, quanti sarebbero soddisfatti di ci che ricevono da Dio? Non mi ricordo dove l'ho letto: c' un tipo che parlava del Dio cattolico. Dice: ci sono le catastrofi, i terremoti, le guerre. Ci sono bambini che muoiono, bambini stuprati, bambini che vengono rapiti affinch gli vengano espiantati gli organi... e dopo tutto questo voi continuate a pregare Dio. Siete un po' masochisti! Non c' altra spiegazione... Ma c' qualcuno che si giustifica dicendo che Dio mette alla prova la tua fede. Qualche tempo fa mi capitato di vedere un episodio di questi telefilm che danno nel tardo pomeriggio dove c' il poliziotto-eroe di turno che riesce sempre a far prevalere il bene. Mi ha colpito molto. Un padre dice al figlio di salire su una scala e poi gli impone di buttarsi gi perch lui lo prender al volo. Il bambino ha paura, ma il padre con tono minaccioso gli urla di buttarsi. Il bambino si butta, il padre si sposta e il ragazzino quasi si rompe l'osso del collo. Il padre lo guarda, ride, e gli dice: "Questa una grande lezione per te: non devi fidarti di nessuno, nemmeno di tuo padre". Ecco, pi che dire che Dio ti mette alla prova, sarebbe pi utile dire che Dio ti sta dicendo di non fidarti di nessuno, nemmeno di Lui! Ma qual la verit? La verit ci che ognuno di noi osserva con i propri occhi... Non ci sono verit assolute perch ogni occhio diverso. Certo molto bello parlare dell'amore eterno, di qualit superumane come il perdono... Lo stesso Ges ci raccomanda di perdonare settanta volte sette. Sarebbe sette elevato a settanta! Non ti basterebbero dieci vite... Ma nella pratica cosa significa? Cosa significa amore eterno? Si potrebbe ricominciare con i soliti discorsi: la repressione sessuale, la repressione degli istinti... Ma perch chi vuol parlare male di certi insegnamenti che non condivide addossa tutte le colpe alla repressione sessuale o al divieto di usare il preservativo? Ch poi... Vorrei vedere quanti sono quelli che non hanno rapporti prima del matrimonio o che non usano il preservativo... Ma questa solo statistica. Io direi che non tanto il fatto di usare o meno il preservativo la cosa che dovrebbe far riflettere... La cosa che non capisco : cosa significa "amare"? Cosa significa

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"perdonare"? Se gli insegnamenti di Ges o di qualcun altro avessero funzionato, perch esiste ancora l'odio e la violenza? Come diceva quel ragazzo nel film: "Quando sar al cospetto di Dio, lui mi chieder di perdonarLo, ma non so se lo far... Ci dovr pensare s..." Come si fa a dire "ama il prossimo tuo come te stesso" oppure "perdona settanta volte sette"? E' forse un ordine? E soprattutto: cosa significa? Devo amare nonostante tutto? Devo perdonare anche coloro che hanno ucciso mio figlio? E non rispondetemi che se qualcuno ti uccide una persona cara allora Dio ti capir e capir il fatto che non sei riuscito a perdonarlo perch sei umano... No! Se come scritto sui testi sacri non funziona cos! Devi! Devi amare! Devi perdonare! Ed infatti fino a poco tempo fa (ma purtroppo succede pure oggi) la donna doveva amare un uomo anche se lo odiava. Doveva! Ecco che cosa hanno fatto questi insegnamenti! Hanno sottomesso esseri umani! In nome di questo AMORE interi popoli sono stati sterminati: gli indios che non volevano essere battezzati venivano uccisi! E da chi? Da coloro che ora vi insegnano come amare! Cavolo: vi dicono pure che sono depositari del metodo giusto per amare! Un sacerdote, non molto tempo fa, in televisione disse: "Non c' amore senza castit". Una frase che mi ha sconvolto... Cio non pu essere chiamato amore se insieme non vi la castit! Cio se fai l'amore non per procreare, ma per il piacere dei sensi, allora non vero amore... Mah... No... Non mi sembra una grande sfida "amare e perdonare". Non mi sembra una grande sfida esaltare queste tue qualit "divine"... e non mi pare bello che qualcuno te le imponga: AMA! PERDONA! Deve essere qualcuno che ha scarsissima fiducia in te... E poi magari c' pure qualcuno che ti dice che Dio ti punir... Non bastava dirti che sei incapace di amare e che qualcuno te lo deve imporre... S: per me non c' differenza fra la chiesa e una clinica psichiatrica! Gente che si inginocchia e parla con qualcuno che ha solo sentito nominare da qualcun altro che a sua volta lo ha sentito da chiss chi... E non pensare che io sia contro Ges: io credo che ci che di Lui scritto tutto adulterato. Del resto non si conosce la storia attuale e si pretende di conoscere cosa sia accaduto a Nazareth pi di duemila anni fa! La storia scritta dai potenti e non da chi la subisce... I poveri non hanno mai contato nulla: e mi dovrei fidare di un imperatore che impone ad uno scrivano di mettere su carta le sue gesta? E questa tu la chiami verit? Ma per favore... No, non una grande sfida se ti dico AMA (magari con qualche minaccia di inferno eterno) o PERDONA! E non c' niente di straordinario a esaltare qualit come la bont, la capacit di amare o quella di perdonare. Se qualcuno ti dice che devi amare o che la bont una cosa bella, dove sta la novit? A nessuno piace essere odiato... Te lo dicono da quando sei nato: tua madre per non fare figure di merda ti ha sempre detto "Fai il bravo senn...". Ah: ecco l'amore! E' una cosa che devi pagare! Ama senn... "ti sculaccio, non ti dar la caramella, non ti vorr pi bene e addirittura "ti mander all'inferno per l'eternit". Un caro prezzo! Ama, perdona... Che belle parole. Fai il buono e il bravo cos ti compro la liquirizia o di do un bacio. E poi si cresce: e allora si pensa che non sia stato tuo padre a dirti cosa fare... Ma pensi sia stato Dio. E grazie a Dio puoi dire: il mondo buono! Che cazzata... E lo sai benissimo... Allora poi dici che la giustizia non di questo mondo (tanto questa un'affermazione che mai nessuno potr verificare, nessuno mai tornato indietro dall'aldil). A me i discorsi preconfezionati non piacciono. Odio la retorica e la falsa moralit. Odio i proverbi e i detti perch ti condannano ad una vita che si ripete, ad una vita morta. Perch la vita muta e non vero che se il cielo "rosso di mattina la pioggia si avvicina".

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E' molto pratico separare: separare il grano dalla pula, il bene dal male, il peccatore dal santo... Ah gi... Questi santi... Che pi sono martiri e pi sono ripsettati. Come se il dolore fosse l'unica cosa che pu darti la dignit di essere uomo. Ci siamo cos abituati al dolore che siamo diventati cinici. Questo Ges sempre crocifisso... Ma esiste una chiesa dove presente il Cristo Risorto? Io non l'ho mai vista... Forse frequento troppo poco le chiese... Nelle poche che ho visto c'era sempre il Cristo morto inchiodato... Non ho mai visto il Cristo Risorto. Ma il messaggio del cristianesimo non forse la Resurrezione? Che cosa il cristianesimo senza la Resurrezione? Eppure nelle chiese che ho visitato sembra sia la croce il vero messaggio... La sofferenza e la morte! La morte perch qualcuno ama fino a morire! E si ritorna l... Addirittura amore diventa quasi sinonimo di morte... E' per questo che se fai sesso ti senti male! Chi conosce la verit? La verit quella che ogni uomo porta nel segreto del suo cuore. Non un pezzo di carta letto ogni domenica in chiesa. Non sta su qualche libro di storia. "Io sono la via, la verit, la vita". Ognuno di noi la via, la verit e la vita: ognuno di noi il suo passato, il suo presente e il suo futuro. La via, la verit e la vita ci che sei. E' ci che ognuno di noi . E il perdono forse nascer spontaneo, cos come l'amore. Ma non sono qui per fare New Age. Mi piace farti ragionare e riflettere. La mente e il corpo sono il tempio dove dimora la vita. Anzi, il corpo-mente-anima, poich non c' alcuna differenza fra anima mente e corpo. Perch sei vero uomo solo se sei integro. Allora io oggi ti sfido. Ma non ti sfido ad amare. I "buoni" non mi interessano... Io ti sfido a vedere l'odio, la vigliaccheria, la paura, la violenza, l'immoralit che sono in te. E' facile amare un santo che morto su un letto di chiodi soffocato dal suo stesso sangue. E' facile amarlo e il tuo ego ne risulter accresciuto... Perch quando io ti dico che un santo morto con le stigmate, nel dolore, tu senti una grande compassione in te. Ti senti divino! E' solo il tuo ego... Nulla di pi. Tu dici: "Sono un grande, sono un santo perch provo compassione e amore per quest'uomo che ha sofferto". Ma non sei un grande: casomai il tuo ego ad essere enorme! Vedi un bambino che soffre: ti si stringe il cuore... No! Non ti dir che sei buono e bravo! Non me ne frega un cazzo! E' molto facile provare questi sentimenti. E se qualcuno non li prova tu lo condanni: condanni Hitler perch non ha avuto compassione della carne che stava tritando. Condanni un maniaco che stupra una donna. Che bravo che sei! Sei Dio! Riesci ad avere sentimenti cos belli... Ma mi fai venire il voltastomaco! Io ti dico chiudi gli occhi e osserva cosa c' dentro... S, esatto: spazzatura! Pensieri immorali, perversioni, odio, rancore... Addirittura deleghi Dio per mandare con un biglietto di sola andata all'inferno chi ti ha fatto del male! Ed umano chi parla di inferno? Io non credo... E' pi umano uccidere una persona che torturarla in eterno (lo si fa anche con gli animali per non farli soffrire, si sopprimono). E soprattutto sei un grande vigliacco perch non sei tu che mandi qualcuno all'inferno: lo sporco lavoro lo fai fare a qualcun altro. A Dio! Cos tu te ne lavi le mani... Come sei stolto amico mio! Io ti sfido a chiudere gli occhi; a spegnere il televisore, la radio e lo stereo; a spegnere il cellulare; in una stanza, solo: osserva cosa hai dentro. Tutto quello che hai represso. Tutto quello che consideri malvagio, sporco, orribile... E' tutto l. E quando hai visto tutto ci, non scappare. Rimani con te stesso. E allora l nascer l'amore. Il vero amore. L nascer il perdono. Il vero perdono. Perch amare non mostrare buoni sentimenti. Significherebbe solamente che stai separando. Separi ci che bene da ci che male. E stai sostenendo che ci che male non degno di esistere. Ma tu sei anche male. E sei anche bene.

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Ricorda: ogni essere degno di esistere. E quando giudichi stai giudicando te stesso: perch dentro di te c' lo stupratore, c' il santo, c' il violento; c' Hitler, Stalin e Mao; c' l'ebreo, il musulmano e il cattolico; e se lo vuoi sapere c' anche Buddha e Cristo; c' il tossicodipendente e l'assassino cannibale. La sfida : chiudi gli occhi. Non ti dico di amare. N di perdonare. E' meglio odiare e giudicare che essere ipocriti e vivere a met. Ti dico: quando sei solo, abbi il coraggio, chiudi gli occhi e dimmi cosa vedi. Raccontami la follia omicida che si muove nelle tue viscere e raccontami l'amore divino che pervade il tuo cuore... Ma non mi parlare del dio che ti hanno insegnato. Non mi interessa... per me solo merda. Ed abbi il coraggio di scoprirti Dio: un Dio fatto anche di parti che troppo spesso hai condannato. Eri morto, ma puoi risvegliarti. Sii integro. E nascer la vita. Tempo fa un mio caro amico si confid: "Sai - mi disse- sento che c' qualcosa che non va. Non riesco a capire cosa sia... Come un disagio che nasce dal profondo". Gli risposi d'istinto: "Guarda dentro di te. Abbi il coraggio di guardare dentro di te". Molti mesi dopo lo rincontrai ad una festa di paese. Lui mi vide, si stacc dal gruppo di amici con cui era, mi prese in disparte e mi disse: "Sai avrei voluto chiamarti per ringraziarti , ma avevo perso il tuo numero di cellulare". Lo interruppi dicendo "Ringraziarmi? Per cosa?" (avevo dimenticato quell'episodio). Mi disse: "Non ricordi? Un po' di tempo fa ti avevo detto di sentire qualcosa che non andava e tu mi hai detto di prendere coraggio e guardare in me stesso..." "E allora? Cosa successo?" Ero curioso... Mi piace quando qualche folle (e per fortuna ci sono pochi folli che lo fanno) segue qualche mio consiglio. "Mi hai salvato la vita!!! Ho ripensato tutta la notte a quello che mi avevi detto... Il giorno dopo armato di coraggio sono andato dal medico e gli ho detto 'un caro amico mi ha detto di guardarmi un po' dentro, prescrivimi una radiografia'. Insomma, per farla breve, avevo un'ulcera che stava per perforarsi!!!". Pensaci bene: guardarsi dentro potrebbe salvarti la vita!

Chi c'? Chi osserva non pu contemporaneamente essere l'oggetto osservato. Il cuore non pu osservare se stesso n i suoi battiti; il polmone non pu osservare se stesso n i suoi respiri; la mente non pu osservare se stessa n i suoi pensieri. Quindi se "tu" riesci a percepire i battiti del tuo cuore, i respiri e i pensieri... Come minimo questo "tu" che osserva non n il corpo, n la mente... E allora... chi sei? Accade Se l'uomo scomparisse dalla faccia della Terra, chi rimarrebbe a giudicare ci che giusto o ci che sbagliato? Ci che bene o ci che male?

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Oggi al meteo hanno detto che la prossima settimana far "bel tempo": ma chi ha deciso che la pioggia fa parte del brutto tempo e il sole fa parte del bel tempo? Se l'uomo scomparisse dalla faccia della Terra, chi potrebbe poi dire se il tempo bello o brutto? Bene e male: credo siano solo parole che riflettono il tuo piccolo mondo. Se accendo la TV e mi affido ai miei concetti di bene e male, non posso che trarre una conclusione: l'uomo parla del bene, ma agisce per il male. Inquinamento, guerre, omicidi, stress, disoccupazione, evasione fiscale. Forse bisognerebbe guardare alle cose da una prospettiva diversa... Per trovare il proprio benessere l'uomo probabilmente "deve" agire male nei confronti di qualcuno o di qualcosa. Deve agire male forse nei confronti del pianeta o forse semplicemente contro la cultura o le idee della societ in cui vive. Se invece l'uomo pensasse "in grande" ovvero al rispetto del pianeta o magari delle regole socioculturali in cui immerso, probabilmente si estinguerebbe. Per agire l'uomo ha bisogno della memoria: senza memoria vivrebbe solo di impulsi. Prenderebbe qualcosa da mangiare se avesse fame o farebbe sesso (o si masturberebbe) se ne avesse il desiderio. E per ricordare l'uomo ha bisogno di "associare" ovvero di "giudicare". L'uomo ricorda che esiste il sole perch lo associa al calore che emana o magari al cielo in cui si staglia o anche alla luna. Ricorda il colore verde perch c' anche il rosso o magari perch esiste l'erba. Associa due o pi cose e cos ricorda. Se tu non ricordassi, non torneresti a casa la sera dalla tua famiglia, non riusciresti a giocare a poker, non saresti in grado di costruire un grattacielo. Quindi necessariamente l'uomo deve giudicare: cio deve separare. Separare ad esempio il bianco dal nero... Cos da poterli apprezzare e ricordare separatamente. Secondo alcuni, possibile trascendere il giudizio. Trascendere non significa negare, ma "andare oltre". Andare oltre la diversit. Fino a poco tempo fa c'era una grande differenza fra uomo bianco e uomo nero. Qualcuno potrebbe obiettare che anche oggi, purtroppo, continua ad esserci tale differenza. Qualcuno non accetta che uomo nero e bianco facciano parte di una cosa pi grande definita uomo. Certamente ci sono culture pi arretrate della nostra: come pu rientrare nella categoria "uomo" chi nega i diritti alle donne o magari reputa giusta la violenza fisica? Se qualcuno fa del male a te o peggio, a qualcuno a cui tieni in maniera particolare, puoi considerarlo "uomo"? Forse s... potrebbe capitare anche a te di doverti trovare nella sua situazione e fare del male a qualcuno. Lo so che ti credi perfetto... Per non si sa mai. Trascendere. Forse significa andare oltre ci che risiede negli interessi dei nostri piccoli ego. Il piccolo mondo in cui viviamo, con le sue piccole regole, la sua piccola cultura, le sue piccole idee... Se ci pensi bene, sei solo un fenomeno transitorio. Ora ci sei, perch mi stai leggendo, ma fra un minuto potresti non esserci pi. A che serve quindi questo piccolo mondo al quale ti stai disperatamente attaccando sacrificando spesso ci che consideri "felicit"? Si fa presto a dire "vorrei che la vita fosse cos". E' una frase mediocre di gente mediocre. Non tiene conto dell'immensit dell'universo che ti ospita, dei milioni di rapporti fra esseri viventi e non. Sei un piccolo fenomeno transitorio: come una luce che si spegne e si accende. Un piccolo fenomeno che vorrebbe organizzare il minuscolo mondo in cui si manifesta usando regole e idee, pur essendo totalmente inconsapevole di ci che accade al suo esterno (e, ahim, anche al suo interno!).

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Un piccolo fenomeno che si sente immenso solo perch accende una piccola TV e ci vede due o tre minuscoli eventi (forse pure adulterati) e non considera l'infinit di eventi che accadono continuamente. "Vorresti" o "ti piacerebbe", ma hai il coraggio di metterti in gioco? O vuoi sempre rimanere l, a pregare il tuo piccolo Babbo Natale o -se sei un po' pi "adulto"- il tuo piccolo Dio? Eppure ti permetti di giudicare se qualcosa sia bene o male. Se la pioggia sia bene o male. Certamente se hai pagato 2000 euro per una settimana di vacanze al mare, la pioggia sar proprio un evento negativo! E giustamente ti gira il cazzo! Per se sei in fila in autostrada e non hai aria condizionata... Ti farebbe proprio cos schifo un bel temporale? Sei solo un flash in una sfilata di moda: sai quante macchine fotografiche azionano il loro flash durante una sfilata? Finita la sfilata... Il flash non serve pi. Ma in quel flash... in quell'attimo... ti fai mille seghe mentali! Eppure non sai assolutamente nulla... Ci che giudichi negativo in realt potrebbe salvarti la vita. Perdi il treno. Alcune ore dopo vieni a sapere che su quel treno c'era una bomba. Ringrazi il tuo destino (che alcune ore prima avevi maledetto). O magari riesci a prendere il treno: che fortuna! E dopo poche ore... BOOM! E non ci sei pi... Il flash si accende e si spegne. Ora ci sei, ora non ci sei pi. Dal cielo ci vedono cos: come un grande albero di Natale dove le lucine si spengono e accendono continuamente. Il male e il bene non esistono. Credo piuttosto che ci siano eventi che accadono ed eventi che non accadono. Anzi meglio dire: ci sono eventi che ti accadono ed eventi che non ti accadono. Se ti capita di perdere un treno... non so se ci sia un motivo. All'uomo piace trovare significati nascosti. Se un fiore sboccia significa che primavera. O, se un fiore sboccia, sono cazzi perch sei allergico. Ma a nessuno interessa il semplice sbocciare del fiore. Alcuni dicono che Dio il senso delle cose... potrebbe anche darsi, ma a che serve dire una cosa del genere? Forse per consolare qualcuno che ha perso un figlio in guerra. Se perdi un treno solo un evento che ti accaduto. Se perdi un treno: godi della tua incazzatura! Godi di quello che accade... Anche se ci che accade pu fare terribilmente male. Ma la cosa importante non l'evento in s, la cosa importante sei tu. Rabbia, dolore, gioia, allegria: sono le energie che fanno di te ci che sei. Che ti dimostrano che sei vivo! E se riesci a prendere quel treno al volo: esulta! Fallo ora. Sentiti vivo perch fra meno di due ore salterai in aria... C' una bomba sotto il tuo culo! Tempo fa vidi un documentario dove mamma ippopotamo stava attraversando un fiume con i suoi piccoli. Il fiume infestato dai coccodrilli che riescono a raggiungere e fare fuori l'ultimo della fila. Mamma ippopotamo prende il piccolo, lo porta a riva, lo osserva (era una scena incredibile, sembrava avesse sentimenti "umani") e poi si allontana con gli altri piccoli. Io per prima cosa avrei ucciso il coccodrillo, poi avrei sotterrato mio figlio e la mia vita sarebbe piombata nel dolore. Fra i miei sentimenti c' anche la capacit di odiare. S, avrei ucciso il coccodrillo. E avrei continuato a soffrire per tutta la vita. Perch no? Abbiamo una mente che pu arrivare a concepire l'infinito eppure rimane sempre ancorata ai dieci euro con cui dobbiamo comprare la pizza; o rimane ancorata all'idea di come dovrebbe essere Dio o di come dovrebbe essere la migliore assicurazione per l'auto. Io so solo che a volte una cosa mi sembra giusta, altre volte sbagliata. Ci sono cose che mi accadono e cose che non mi accadono.

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Ad esempio ora mi accade che sento troppo caldo ed ho mal di testa. Ma non mi ancora accaduto di vincere al Superenalotto. Se un medico ti dicesse che hai solo due mesi di vita, a cosa ti servirebbe la memoria di eventi passati? Potresti farti venire la depressione o potresti fare tutto ci che non hai mai osato fare. ovviamente non hai la sicurezza di morire fra due mesi e quindi non riesci a fare ora tutto ci che avresti voluto fare. E forse non sai neanche cosa vorresti fare... E' una questione di scelta. Ma visto che ci sei, perch non vivere? Migliaia di flash si sono gi spenti, tu sei uno dei prossimi. Puoi scegliere tutto... Ogni scelta giusta. Puoi scegliere di continuare cos: chi ti biasimerebbe? Forse sei anche stanco di lottare per una cosa a cui non credi nemmeno pi. I flash si spengono e si accendono continuamente, ma la sfilata non pu durare per sempre. E quando non ci saranno pi flash, chi giudicher il comportamento della mamma ippopotamo? Non ci saranno pi documentari alla TV. Non ci sar pi TV. Ci saranno solo fenomeni transitori... E chi avr ragione? Tutti o forse nessuno. Ma non ci saranno pi uomini per giudicare. A volte le cose luminose non servono solo per aiutare le macchine fotografiche nelle sfilate di moda. A volte le luci servono anche in una serra per far nascere un fiore. E quando quel fiore nasce, non sa che grazie a quella luce che oggi pu aprirsi e osservare gli altri fiori che lo circondano. Ma se quella luce si interroga se sia giusto o meno illuminare quel fiore (che magari nonostante la sua bellezza velenoso), il suo momento sar gi passato. Sar troppo tardi... Avanti il prossimo! Punti Sai, io non credo che ci siano ombre nella vita... E nemmeno luci. Io credo che la vita sia un insieme di eventi. La statistica una cosa stupenda! Non so se ci hai mai fatto caso... La statistica ti dice che non esiste il buono o il cattivo. La statistica ti dice: "esiste solo questo momento". In questo momento posso calcolare se una pallina che fra dieci minuti estrarrai da un secchio contenente palline bianche e nere, sar bianca o nera. Hai il 50% di possibilit di estrarre una pallina bianca e il 50% di estrarre una nera. Ora fin qui nulla di nuovo... Il fatto che la statistica applica le formule anche ai malati. Ti dice "ecco la stima di chi si ammaler di influenza quest'anno". Ti dice per esempio che su 100 persone, considerando le varianti, se ne ammaleranno il 30%. Ma in realt non dice niente... Perch tu non sai se fai parte di quel 30%... E anche se tu ne facessi parte, alla statistica non interessa perch tu non vali pi di un altro. La statistica non dice che male che tu ti ammali o che bene se non ti ammali. Non esiste bene o male. Esistono eventi. Di cui per non puoi sapere nulla... Perch se la statistica potesse aiutarci allora vinceremmo tutti al lotto (o al win for life che quel nuovo gioco della Sisal dove puoi vincere 4000 euro al mese per venti anni). Secondo me esistono solo eventi. A cui noi diamo connotazione negativa o positiva a seconda della nostra esperienza... Ho sentito alla TV ieri sera che un uomo fuggito dal carcere era entrato in un convento di suore nel sud Italia, e ne aveva molestate sessualmente alcune. Il parroco del paese era corso subito a vedere la situazione. Tutte le suore ovviamente erano scosse, ma la madre superiore stava consolando una suora (Suor Claudia) particolarmente traumatizzata. Dopo aver consolato le

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varie sorelle il parroco si era recato dalla madre superiore chiedendo informazioni riguardo a Suor Claudia che era chiusa nella sua stanza a piangere e non voleva aprire a nessuno. Il parroco chiese alla madre superiore cosa fosse accaduto, perch nonostante anche le altre suore fossero state molestate non avevano risentito il colpo cosi violentemente, come invece era accaduto a Suor Claudia. Il parroco insisteva con la madre superiore, che addolorata non voleva rivelare la triste verit: "Mio Dio, Le ordino di dirmi cosa quel malfattore ha fatto alla povera Suor Claudia!" Allora la madre superiore, con voce quasi rotta dal pianto, esclam: "Quando il malfattore entrato qui... Suor Claudia non c'era! Era andata a fare compere!" Noi siamo un po' cos... Una cosa che pu essere brutta per alcuni, per altri pu essere meravigliosa! Sai io non credo che noi siamo oltre... In questo momento, mentre mi stai leggendo, prova a staccare gli occhi dal pc e guarda in alto: cosa vedi? Ecco quello la realt. Oggi ci sforziamo per giungere ad essere ci che vorremmo essere... Cos' ci che vorremmo essere? E' qualcosa che nasce dal nostro passato, dalle nostre idee, dal nostro vissuto. Ci che vediamo nel nostro futuro il nostro passato... Ecco cos' il karma. Un'illusione... L'unica cosa reale qui ed ora, il resto non esiste. Puoi fare un calcolo delle probabilit, ma hai il 50% di vincere e il 50% di perdere. E mentre tu calcoli, ti dimentichi di vivere. E' verissimo: c' una parte di te che rimane intaccata. E' il presente... Il resto non esiste e quindi muta come un sogno. Il presente non pu mutare perch un istante... La geometria ci insegna che un punto non ha dimensioni... Ci che non ha dimensioni... in pratica non collocabile in nessuno spazio e quindi non soggetto al tempo. Io invecchio perch sono soggetto a mille forze fra cui quella di gravit che spinge la mia pelle in basso e mi vengono le rughe... Ma se io non fossi collocato nello spazio: come farei ad invecchiare? Non sarei soggetto al sole, alla gravit o alle forze magnetiche perch quelle agiscono nello spazio. Quindi questo istante, questo attimo, questo punto... Nonostante non abbia dimensioni... Un oggetto che da 1 centimetro diventa 1 millimetro ovviamente diminuisce di dimensioni, se passa da un millimetro ad un micrometro diminuisce ancora di pi... Ma non scomparir mai! Diverr sempre pi piccolo, ma non scomparir... Come potr scomparire? Ci sar sempre qualcosa di pi piccolo. Un virus cos piccolo che non lo vede nemmeno il microscopio, eppure ha una sua dimensione. E che dire poi degli atomi? E degli elettroni? Sono sempre pi piccoli, ma hanno comunque una dimensione! Un punto non ha dimensioni: quindi non piccolo! Se fosse piccolo avrebbe una dimensione... E' infinito e anche finito! E' eterno ma anche istantaneo... La realt non ha tempo e nemmeno spazio. Ma contemporaneamente anche finita e dimensionale. L'istante racchiude il tutto: cos vasto da includere in s ogni vita di qualunque sistema solare. Ma anche un solo elettrone o anche meno... Sei tu, sono io... ma anche Dio! E contiene tutte le epoche passate e tutte quelle future. Ma anche la tua vita. E' anche un giorno, un mese o un minuto... In un istante ci sono uragani e terremoti, milioni di vite spazzate via. In un istante milioni di bambini nascono. In un istante c' tutto e niente. Che cos' la realt interiore? Che cos' la realt esteriore? Sono nomi... Nomi dati alle cose. Non serve sforzarsi di arrivare, ci siamo gi! Dove siamo? Non saprei...

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IN-SENSATO Succede continuamente. Lasci la tua fidanzata per qualche svariato motivo e ti metti con unaltra simile. Non che incontri una persona uguale, no. E impossibile! Semplicemente tu ricrei la stessa situazione. E non nemmeno detto che sia proprio simile, ma dallesterno la gente ha unopinione di te e crede che tu riproponga la stessa situazione. Ma tu muti continuamente, come la vita. Ogni tua cellula cambia di continuo Come potresti essere sempre lo stesso? A volte ti comporti in un modo tale che laltra persona che un semplice estraneo, un semplice uomo preso dal mucchio, casuale, diventi quello che ti serve. Magari uno schiavo altre volte un padrone. Ma non che tu cerchi fra tutti quelli che conosci o che non conosci proprio colui che ti servir No! Tu crei, modifichi laltro secondo la tua necessit. E laltro? Diventa parte della commedia Casualmente. O forse sei tu che ti stai facendo modificare dallaltro e credi sia il contrario. O magari la gente che crede che tu sappia gestire le situazioni ti convince che sia stato tu a creare quella situazione. Dentro di noi c tutto. Lumile pu tirar fuori gli abiti dellaguzzino o del virtuoso. Non c nessun uomo buono o cattivo a priori. Sono giochi delle parti. Finch si vive nel sogno, ognuno recita una parte illusoria. Qualcuno dice che il mondo uno specchio e ti fa vedere chi sei. Ma in realt chi sei? Sei una folla! Oggi ricopri una parte, domani unaltra. Questo specchio non funziona: esso stesso unillusione! Se incontri qualcuno, ti comporti allopposto. O forse anche similmente chiss Ma tutto un gioco. Dipende dalle tue esperienze, dal tuo passato perch sei legato al passato e non conosci nullaltro che il tuo passato e in base ad esso crei la tua parte attuale. O forse ti accade qualcosa di nuovo e cominci a credere che il passato sia ormai passato E muti per creare un presente che gi domani diverr il tuo passato dal quale dipenderai per sempre finch, forse, arriver qualcosa di nuovo. Da ci deriva lintuizione che probabilmente nulla ha senso Solo che luomo ne vuole sempre trovare uno. Magari dice che i fiori sbocciano perch poi le api ci andranno sopra per utilizzare il nettare e cos via in catene interminabili di eventi. E si trova pure la giustificazione alle guerre: magari perch serve il petrolio o a fin di bene. Ogni motivo pi o meno valido a seconda di chi lo pronuncia e a seconda della platea di ascoltatori che si riunisce per sentire. Il discorso di un politico di sinistra non ha senso per un ascoltatore di destra eppure ha molto senso per una platea di sinistra Un senso lo troviamo sempre Anche se dovesse essere un senso assurdo. Il fatto che ci si basa sulle proprie paure, idee e pensieri mutuati da qualcun altro e che poi ci si crede quasi fossero verit. Ma qual la verit? Ognuno ne ha una A sentire il mondo, ognuno ha una verit. Soprattutto oggi basta sfogliare le pagine di internet: c chi dice che lAIDS una piaga, c chi addirittura sostiene che non esista. C chi parla bene dei vaccini, c chi ne parla male. C chi dice una cosa e chi ne dice una diametralmente opposta eppure sembrano valide entrambe! Poi ognuno di noi in base alla propria mente distingue il falso dal vero Che cosa ridicola! Che cosa ridicola dire che ognuno ha diritto a credere in ci che vuole Ho sentito dire da uno che si dichiara cattolico che ognuno libero di credere nel Dio che vuole, perch alla fine questi nomi sono tutti nomi diversi per indicare lo stesso dio: quello cattolico! E quando ho proposto che c qualcuno che crede nella reincarnazione, mi ha semplicemente risposto che Dio lo

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perdoner perch non colpa sua se cresciuto in un posto dove credono in certe idiozie come la reincarnazione! Ognuno coltiva le proprie idee idiote, ma la cosa pi idiota che c qualcuno che morirebbe per le proprie idee! Ogni giorno giudichiamo il mondo e ci auto-giudichiamo per non aver aderito perfettamente ad unidea che crediamo sia giusta. O magari ci sono quelli che prima sostengono che il sesso sia quasi una deviazione mentale e che poi, praticandolo, si giustificano dicendo che la carne debole Ognuno ha i suoi modi. Ognuno ha le sue giustificazioni altrimenti dovrebbe accettare che le idee o gli ideali sono solo assurdit e cose prive di senso. Ma questo non concesso! Chi direbbe che lidea di fare del bene unassurdita? Nessuno! Eppure basta accendere la TV: le violenze commesse ogni giorno aumentano e ci sono anche moltissime guerre diffuse in tutto il globo (ma voi conoscete solo quella in Afghanistan perch il vostro programma TV preferito parla solo di quella): eppure queste guerre vengono portate avanti da persone che noi consideriamo dei modelli di democrazia e umanit. Siamo subito pronti a schierarci contro qualcuno solo perch lo consideriamo barbaro e incivile. Ma quante barbarit compiamo ogni giorno? Stiamo distruggendo il pianeta con linquinamento, tanto per citarne una. E ognuno di voi ne potrebbe aggiungere almeno dieci. Si parla di giustizia Ma quando le cose vanno male ecco che si parla di Giustizia Divina. Perch quando ci si accorge che le cose non vanno bene o che le cose sono ingiuste beh, almeno si spera che lass qualcuno possa fare un po di piazza pulita! Perch siccome noi non abbiamo il coraggio di ammettere che in realt non c alcun senso qui, allora rinviamo il senso ad una vita successiva a questa. C chi la rimanda ad un ipotetico Purgatorio, c chi la rimanda al Giudizio Universale, c chi la rimanda ad unavita successiva a questa E un continuo rimandare. Ci si crea qualche idea per vivere alla meno peggio e se qualcuna di queste idee non portasse a niente, ci si affida al futuro (o anche al passato, vivendo di ricordi e rimpianti). C qualcuno che dice che luomo libero: ma dal momento che nessuno sceglie consapevolmente lambiente in cui nascer e dove vivr, come si fa a dire che luomo libero? Un bambino che nasce in una famiglia in cui i genitori sono tossicodipendenti ha la stessa libert di uno che nasce in una famiglia benestante? Con ci non voglio dire che chi nascer in una famiglia disagiata non riuscir a cambiare la sua situazione, ma se questo bambino dopo aver subito angherie, violenze e disagi di ogni tipo scegliesse la via della delinquenza, chi potrebbe biasimarlo? Nessuno lo ha aiutato eppure poi tutta la societ l a giudicarlo, con il dito puntato. Ci si interessa di cosa accadr dopo la morte: ma cosa sta accadendo prima della morte? Chi si interessa dellaldiqu? Chi pu cerca di arrivare a fine mese, chi pu cerca di comprarsi il macchinone di lusso, chi pu cerca di comprarsi il cellulare E chi non pu? Si fanno tanti bei discorsi ma chi non pu, non pu e basta e sono affari suoi. Tutto si basa sul giudizio bene/male: ti hanno insegnato qualcosa e tu giudichi in base a quello. Ma hai mai osservato il mondo senza giudicarlo? Hai mai osservato un fiore senza dire che fosse bello o brutto ma guardandolo solo per come , ovvero un fiore? Hai guardato chi ti sta accanto o chi sta alla TV per come , ovvero un uomo? Senza etichette? Qualcuno mi chiede se possibile non stare male come imparare a stare bene. Oggi trovi un sacco di corsi in giro dove ti insegnano come stare bene, avere soldi e siccome questi corsi sono strapieni di gente intuisco che forse tutti vorrebbero stare meglio. Che nessuno sta bene con s, che pochi vorrebbero rimanere nella situazione in cui stanno. Eppure magari paragonata con certe situazioni, la vita di chi va in questi corsi una vita felicissima.

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Solo per iscriversi ci vogliono migliaia di euro! Allora mi domando: che senso ha pagare migliaia di euro per un corso dove ti insegnano come avere soldi? Ovviamente chi non ha soldi non pu permettersi di iscriversi. La cosa fondamentale per non se uno felice o meno La cosa importante forse da capire che ognuno vuole di pi e quando ha raggiunto ci che secondo lui di pi vuole ancora qualcosa. Non arriva mai. Finch si capisce che si buttata una intera vita a cercare cose solo perch non si riesce a vedere limmensa ricchezza che gi si ha. La vita. Ogni forma di vita tende a perpetuarsi perch la vita ha un valore inestimabile. Eppure un terzo della vita lo passiamo a dormire, e due terzi a fare progetti per diventare qualcuno, per avere pi potere, pi soldi, pi rispetto, pi spiritualit, per arrivare alla vecchiaia o a fine mese. Insomma passiamo la nostra vita a tentare di vivere la vita di qualcun altro. E quando la sera andiamo a letto il sogno continua Eppure molta gente dice che cos. Dice che questa la normalit. Ma come si fa a dire che il senso della vita arrivare a fine mese? E come mai tutti accettano questo dato di fatto? Significa che veramente la vita questo? Come fare a stare bene? A stare meglio? Eppure sei tu che hai imparato a stare male. All'inizio non sapevi nulla, ma hai imparato (incosciamente) a produrre un certo tipo di molecola per ogni tipo di situazione. Ed ora la cosa spontanea: appena arriva quella situazione tu in automatico produci la sostanza. Allora se una situazione esterna di un certo tipo, ti senti in un certo stato in base a ci che hai imparato e che ti hanno insegnato. La cosa falsa che tu credi che sia la situazione esterna che ti provoca ad esempio una sensazione spiacevole: in realt un automatismo. Tu sei bravissimo a produrre quella molecola quando la situazione esterna ti sembra quella ideale. E addirittura produci la stessa molecola anche se la situazione immaginaria! Se solo pensi al dolore, lo senti nel corpo. Cos come quando sogni e provi dolore come fosse reale. Sei un automa che risponde alle situazioni producendo sostanze che ti intossicano e tu vedi le cose attraverso queste sostanze. Poi dai la colpa all'esterno, ma in realt fai tutto da solo. All'esterno c' una realt che muta continuamente e che non ha senso alcuno. Ma tu le hai dato un senso per non sentirti schiacciato. Ed il tuo corpo stesso agisce secondo quel senso. Poi magari il senso cambia e cambiano anche le risposte Ma molto difficile che il senso cambi dopo tanti anni di automatismo. E come un tic. Spesso ti dicono: sii te stesso oppure segui la tua intuizione. Ma sai chi sei? E come puoi chiamare intuizione qualcosa che nasce da automatismi che porti avanti da una vita? Una realt c quella che osservi senza giudicare. Ma tu ti limiti a reagire Non sai agire, sai solo reagire secondo schemi. E questo tuo reagire continua a perpetuare schemi allinfinito. Mi si chiede: ma come si fa ad osservare in maniera pura come un bambino, ovvero a prescindere dai condizionamenti e dagli schemi? oppure mi si chiede cosa significa osservare?. Osservati. Tutto qui. Quando accade il pensiero, osserva il pensiero, ma non giudicarlo perch che senso ha giudicare qualcosa che nasce nel corpo grazie ad una immissione in circolo di sostanze, molecole, ormoni? Quando il respiro accade, osservalo. O magari quando mangi, osservati mangiare e bere. Se cammini, osservati camminare o se stai a letto osservati Cosa accade? Probabilmente nascer il giudizio, ma a che serve giudicarti? Sono solo molecole certo forse sono schemi che hai appreso, ma pensi che giudicandoti risolverai qualcosa? Non farai altro che aggiungere

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ulteriori schemi che produrranno ulteriori molecole e che ti faranno sentire in un determinato modo. Il senso non esiste. Non c un senso solo una questione di reazioni a catene che ti hanno portato dove sei. Che senso ha continuare a reagire e a farsi agire? Non cercare il senso. Non c nulla di giusto o sbagliato: ci sono solo eventi. Ma la bella notizia che sei vivo. Certo potresti continuare a sognare A far finta di vivere. A cercare di arrivare a fine mese. Se a te va bene, benissimo! Ma se a te non va bene allora comincia a osservare. Ci sono tanti ideali, ci sono paure, idee Ma tu osserva senza giudicare. Ci sono cos tante cose che non ti baster una vita per osservarle tutte. Ed ogni momento diverso: anche il tuo corpo diverso in ogni istante. Come fai a catalogare e a dare un senso a qualcosa che muta in ogni momento e che in ogni momento ti dimostra che ci che avevi creduto di aver capito si rivelato sbagliato? Osserva ascolta. Fai ogni cosa osservando e vedrai che non reagirai pi. Ma agirai. Creerai. Perch creare significa fare una mossa originale. Fare qualcosa che prima non cera o che nessuno credeva ci fosse. Ogni istante diverso e la vita muoversi assaporando ciascuno di questi istanti. E se li assapori tutti, gi dopo unora come se tu avessi vissuto intensamente infiniti attimi. E a quel punto, che differenza ci sarebbe fra dieci minuti di vita e 50 anni? Sono cos tante le sfumature della vita, sono miliardi di milioni e tutto sempre diverso per chi sa rinnovare costantemente i proprio occhi! Tutti conoscono la storia del Principe Siddharta. Non tutti sanno per che ogni ricercatore un Principe Siddharta: sa di avere tutto eppure c' qualcosa di fondamentale che gli manca... La non-azione solo una via che indica il contrasto fra ci che muta e l'immutabile Tutto appare quando tu scompari Quando non c'era pi nulla da fare... mi sono fermato... mi sono messo ad osservare.

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Gli dei possono scrutare il futuro solo degli esseri che agiscono inconsapevolmente... Quegli esseri che agiscono come robot condizionati dal passato e vittime di quell'illusione che si chiama karma. Ecco perch le divinit invidiano i risvegliati, coloro che agiscono in consapevolezza: perch le loro mosse sfuggono a qualsiasi controllo del fato. Anche i governi temono coloro che sono consapevoli: sono pericolose schegge di libert Ama il tuo prossimo Una volta mi veniva pi automatico. Mi mettevo l e le parole cominciavano a fluire da sole. Non so se succede ancora... Ci provo. Forse passato un po' di tempo o forse solo questione di abitudine. Cattive abitudini: come quelle del fumo... O magari buone abitudini come quella, si dice, di bere almeno 2 litri di acqua al giorno ch fa bene. Ti depura l'organismo. S, oggi un po' diverso. Forse una volta era anche pi comodo. Forse devo cambiare posizione. Una volta lo credevo anche io: ci sono cose che non possono accadere per caso. Sono cos calibrate, cos precise, che ci deve essere la mano di un essere superiore. Oggi per non saprei dirlo. Oggi mi sfuggono tante cose: c'era un modo prima, un modo per indirizzare le idee. Quando qualche idea ancora c'era . Oggi cerco di mangiare noci perch dicono facciano bene alla memoria: beh a volte dimentico di prenderle, ma credo faccia parte della terapia. Gli omega 3 fanno bene al cervelloe si trovano nelle noci, ma anche nello sgombro e nelle acciughe. Certo poi ti rompi le palle... Sempre acciughe, sgombro e noci... Diventa una vita quasi vuota. E insomma tanto per riprendere le fila del nostro discorso: sembra a volte che le parole escano cos. Dalla penna, dal cuore o dalla bocca. Leggevo oggi che un tale diceva che non importante ci che entra nel corpo, ma ci che esce dalla bocca. Beh finche sono cose neutre ci si pu anche stare. Ma a volte l'alito veramente pesante: c' gente che dice proprio stronzate. Si sente dall'odore. Una volta era veramente pi comodo: forse le sedie erano diverse... fatto sta che fluiva tutto nel giusto modo e le cose sembravano veramente straordinarie. Il passato pu apparire sempre un po' pi comodo, se non altro passato. Un po' come i morti che sono tutti santi: in vita puoi essere stato il peggior mascalzone di tutti i tempi, ma una volta morto la faccenda cambia. C' rispetto verso la morte. C' un sacro rispetto verso il passato: ci che stato qualcosa che esistito. Cos almeno afferma qualche storico (magari pagato da qualche politico per metterne in luce la gloria e le virt). S il passato lo puoi toccare, ci puoi fare l'amore... Con Alain Delon ci puoi fare l'amore, ma non puoi fare l'amore con il prossimo presidente della Repubblica perch non sai chi sar ( io per qualche sospetto ce l'ho, ma comunque troppo vecchio per fare sesso... o no?). Col futuro ci fai poco: s lo puoi immaginare, ma non la stessa cosa. Ti serve qualcosa di tangibile. Anche se non esiste pi puoi sempre dire "beh, per esistito". Invece il futuro... chiss. Insomma in passato era pi facile: normale, accaduto e quindi sembra pi facile. Le parole arrivavano come portate dal vento... Potrei scriverci su un libro! Ma mi risulterebbe difficile... Le noci servono a ricordare meglio. A ricordare che era meglio. A ricordare che era meglio prima. Cos anche il povero sgombro finito in scatoletta e osannato dai posteri per le sue gesta gloriose narrate da qualche pescatore. C' questa brutta abitudine... di ricordare con rispetto il passato. Quasi dovesse insegnarci chiss cosa. Non sono uno di quelli che vi dir che si deve imparare dal passato. Nessuno lo ha mai fatto e non credo di essere io il primo a dover imparare qualcosa. Le noci mi servono per altri motivi.

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Lo schiacciarle catartico cos come aprire le scatolette di pesce o svitare i barattoli di acciughe. E' quasi pi bello aprire le confezioni che usarne il contenuto. Un po' come l'uovo di Pasqua o i regali: la confezione cos bella... E' un po' come il passato o come un morto. Da venerare. Una volta che apri la scatola, cosa ti rimane? Secondo me dovrebbero proibire per legge di incartare i regali ed evitare cos reliquie di qualsiasi genere. Ma non divaghiamo. Non amo il passato, non amo santificare le feste o qualche individuo vissuto in qualche tempo ormai trascorso chiuso in chiss quale scatola natalizia. Amo svitare barattoli, schiacciare noci e anche aprire scatolette di ogni tipo. E non per trovarci chiss cosa dentro. Perch all'incirca sai sempre cosa c' dentro. Perch il caso non esiste. Le cose sono troppo precise per credere al caso. Ma sono solo scatolette... Contengono filosofia spicciola. In realt il caso premia sempre i vincenti. Guardate il superenalotto: sar un caso vincere miliardi per lo Stato vince sempre... come mai? Il caso premia i vincenti. E a volte, raramente, anche qualche perdente. E in quest'ultimo caso lo chiamano fortuna. Gli uomini ne inventano di tutti i colori. Idee me ne rimangono poche, ma non do la colpa ad una dieta povera in noci... Non credo neanche sia colpa del povero sgombro o delle piccole acciughe che ignare del proprio destino, santificando il loro glorioso passato si sono ritrovati in una scatoletta pronte per essere mangiate sotto l'albero di natale di qualche famiglia a cui il caso ha permesso una ragguardevole vincita. Le idee sono andate via... Ma quelle vanno e vengono non questo il problema. E il problema non sta nemmeno nel passato o nel caso, perch personalmente non me ne faccio nulla n dell'uno n dell'altro. Sono uno qualunque. Non sono un eroe n colui che vi salver. Mi piacerebbe lasciarmi andare come l'acqua che a litri invade il vostro stomaco... Quell'acqua che non conosce assolutamente la sua funzione depuratrice. Mi piacerebbe lasciarmi andare come le parole che escono senza senso, per caso. Ma la cosa fondamentale che voglio che sappiate che tutto questo lo faccio per colei che amo e di cui, non per caso, odio i vicini di casa. Perch cazzo, come si fanno a dire certe stronzate? L'erba del vicino sempre pi verde, diceva qualcuno. A me non pare. Mi pare piuttosto che forse, a volte, al posto di mangiare omega 3, fare attivit fisica, e bere acqua per purificarsi, sarebbe meglio che quell'erba cos verde se la fumassero. Forse riacquisterebbero il senno e la smetterebbero di santificare i morti. Perch la vita qui, ora e nessun morto te la pu riportare dal passato. Attenti al vostro prossimo... attenti ai vicini di casa: essi non sanno quello che fanno!

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Poesie

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Libero Per essere libero devi lasciare andare l'altro... Devi lasciare andare tutto. Soldi, persone, giudizi, potere... la libert oltre. La libert oltre il dovere. Droghe per renderti insensibile. Insensibile a te stesso. Insensibile al tuo vuoto. Ma il tuo valore non misurabile in base a ci che possiedi o a ci che stai riuscendo a produrre. Perdonare significa lasciare andare. Perdona il potere, perdona chi non comprende. Perdona te stesso... L'universo infinito e quell'infinito pu fare paura. Quell'infinito composto principalmente da vuoto. L non c' superiorit. L riposa Dio. L silenzio. L musica. L danza. E pu far paura. Pu far paura non essere superiore a qualcun altro o rendersi conto che non puoi servire a nessuno quando ogni atomo basta a s stesso e contemporaneamente al resto. Non ci sono relazioni di possesso. Dio non superiore. Non superiore a niente. L'oceano non superiore alla goccia. Quando sei solo, nella tua stanza... E niente sembra pi importante. Quando senti un vuoto in te. Non riempirlo con qualcosa di artificiale. Non fare finta di niente. Non una malattia. Forse qualcuno ti ha detto che lo . E' la tua essenza: l'anima non diversa dal tutto e non vuole ergersi su nulla. Essa riposa gi nel suono dell'eterno. Ma sei cos abituato al "tuo valore" o al "valore" di qualcun altro che non puoi pensare ad un mondo dove tutto gi Dio. La fame nel mondo, la povert, la guerra... Esistono perch qualcuno crede che il suo aiuto sar necessario a qualcun altro. Ed in quel vuoto... in quel vuoto di solitudine... quando neanche le lacrime riescono a venir fuori... quando anche la differenza fra vita e morte scompare... quando non c' pi alcun senso... Perch vuoi per forza trovarci un senso? Perch vuoi distinguere e separare? Perch qualcosa dovrebbe essere meno e qualcosa pi? Perch vuoi trovare una differenza fra vuoto e pieno? Ho spento il pensiero, sono diventato musica. Onde Sul corpo Si infrangono Brividi Sulla mia pelle L'oceano Mi sommerge Apro Gli occhi Il cielo Immenso

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Infinito L'acqua mi trasporta Niente Solo energia Atomi si incontrano Amoreggiano Nel vuoto Il sole Penetra Nei miei occhi Malati di perfezione Respiro La vastit del tutto Scomposto Mi immergo Nel nulla Mi fondo Nel mondo Il mare mi trasporta con s Non ho pi alcuna meta Ho lasciato ogni cosa Ora sono con te Nell'assoluto Non c' pi niente da fare Non c' mai stato niente Il tempo ci ha lasciati Lo abbiamo superato Gli spazi si sono dilatati Non cercare di nuotare Non forzare la situazione Non cercare di nuotare Galleggia Semplicemente Il sole caldo La mia faccia Bagnata I capelli pieni di sale Mi lascio andare Dopo tanto lottare Mi lascio andare Il vento con noi Danza nella pioggia Ascoltane il profumo Niente ci separa Niente pi ci separa E' saggio E' saggio lasciarsi andare

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Come quando ascolti la musica... Non ti sforzi di capire le note, gli accenti, le pause... Arriva tutto insieme. Non avere paura Forse qualcuno ti ha detto che siamo lontani... Che siamo diversi... Forse qualcuno ti ha detto che sei solo. Chiudi gli occhi Senti la mia mano Non c' nessuna distanza. Ci si pu immergere anche nel cielo, sai? Non solo nel mare. Io non ho teorie. Non ho filosofie. Qui non c' alcun dogma. A volte ti dico: "osserva il respiro". Basta questo. Lo dico perch ti ho sentito. Ti ho sentito qui. E lo so che a volte difficile... Non dirlo a me Verrebbe la voglia di mandare tutti affanculo! Ma che cazzo ne sanno loro di come ti senti? No, non sanno proprio un cazzo... Chiudi gli occhi e sentimi. Quello che dico non ha importanza. Non ha nessun senso. Non devi capire. Devi solo sentire. Allora chiudi gli occhi Senti la mia mano. E dopo scompari nel cielo. Tu ne fai parte. E' la tua casa.

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E l ci sono io. Con te. Non avere paura. Lasciati andare. Dammi la mano. Io sono con te. Ora, io sono con te. Questa la dedico a te... perch sei me. Perch siamo noi. Un attimo tiene in bilico la mia fede Chiudo gli occhi Ora sei qui Il mare negli occhi Il fuoco fra i capelli L'odore Quell'odore fra le dita che smuove le spiagge Una rosa Delicata Profumata Osservo Con una parola Con una soffio Accadi Imparo ad osservare Sul letto Ogni gesto Di poesia Che appare In te Quando Rapita

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Riesci A guardare La mia anima Occhi Si corre... Non si riesce a stare fermi. Ti mai successo di sentirti come se avessi gi detto tutto? Non hai pi nulla da dire. Ti senti stanco... Hai esaurito le parole. Se chiudi gli occhi, ti chiudi al mondo. Hai mai provato? Hai come la sensazione di essere solo... Li devi riaprire subito. Perch hai mille cose da fare... Devi correre... Come puoi stare a occhi chiusi? La notte dormi male... Hai un sogno ricorrente: corri e devi fare mille cose. Poi ti svegli, stai male: hai quella sensazione di aver dimenticato qualcosa. Prova a metterti in una stanza buia. Buia buia: senza alcun frammento di luce. Osserva il buio. Ora chiudi gli occhi: cosa vedi? Niente. Se riapri gli occhi invece vedi il buio. Se li richiudi non vedi niente. A volte si crede che un cieco sia uno che non vede niente. Come se avesse gli occhi chiusi in una stanza buia. Sai, io non credo sia cos. Se hai il senso della vista puoi sia vedere (ad esempio il buio nella stanza) o rifiutarti di farlo (chiudendo gli occhi). Ma se ti rifiuti di vedere non stai guardando il buio. Non stai guardando niente, semplicemente. Lo puoi capire tu stesso. Stai in una stanza buia a occhi aperti. Poi chiudi gli occhi. Poi riaprili. Una cosa vedere il buio e un'altra cosa non vedere niente. Il buio lo puoi vedere. Se poi fissi il buio scopri anche un'altra cosa: scopri che difficile vedere il buio. Basta che un pensiero si insinui nella tua mente e questo pensiero diventa realt. Il buio scomparso e compaiono i tuoi pensieri. Se qualcuno ti vedesse dall'esterno direbbe che stai fissando il buio, invece tu stai vivendo i tuoi pensieri. Arriva un pensiero, ti prende e ti porta con s. Tu non sei pi in quella stanza buia. Ora sei nel passato o in un progetto futuro. Il tuo corpo l al buio in quella stanza, ma tu non ci sei pi. Da ci puoi comprendere che un tizio col senso della vista pu fare tre cose: rifiutarsi di vedere il buio, vedere il buio, non vedere il buio (rapito dalle sue mille fantasie nel suo mondo virtuale). Un cieco non pu fare nulla di queste tre cose. Magari per ne fa altre servendosi di altri sensi. Ma non vede il buio! E nemmeno pu rifiutarsi di vederlo (perch non pu rifiutarsi). Non vede, semplicemente. Pu rifiutarsi di sentire, questo s. Pu rifiutarsi di sentire il silenzio oppure pu invece scegliere di sentirlo e pu anche perdersi nei suoi pensieri e cominciare ad ascoltare, nonostante il suo corpo si trovi in una camera insonorizzata. Ci sono quelli che si rifiutano di vedere. Chiudono gli occhi. Il buio li spaventa. Chiudono gli occhi per non vedere il buio.

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Ci sono poi quelli che fissano il buio. Per poi ti cominciano a bruciare gli occhi. Ti fanno male. Devi chiuderli almeno per un attimo. Per se insisti a tenere gli occhi aperti... dopo un po' cominciano a lacrimare e non pi necessari chiuderli. Non bruciano pi. Piangono. Vedono il buio e piangono. Quando stata l'ultima volta che hai pianto guardando il buio? Non ti devi preoccupare: necessario. Se cominci a piangere gli occhi non faranno pi male e potrai guardare il buio quanto ti pare senza dover ammiccare. A volte capita che piangi di meno... Altre volte che piangi di pi A volte non piangi affatto! Guardi il buio e dici "questa volta non sto piangendo!". Capita anche quello. Se cominci a fantasticare, se ti perdi nelle illusioni e nei ricordi... beh allora hai perso un'occasione. Magari gli occhi piangono lo stesso. Ma non sei tu che piangi. Tu ora sei nei tuoi sogni mentre i tuoi occhi, in quella stanza, stanno lacrimando. Hai mai guardato gli occhi di chi innamorato? Sono come quelli di chi sta fissando il buio. Gli innamorati hanno gli occhi pieni di acqua. Amare guardare il buio. E ci vuole tanto coraggio per farlo. Non sai cosa c' davanti a te: il buio nasconde ogni cosa... E gli occhi devono bagnarsi. Devi piangere. Amare saltare in quel buio. Senza paracadute. Gli occhi di chi guarda nel buio sono gli occhi di chi si appena innamorato. Il buio entra in te e tu entri nel buio. E' un rapporto di Amore. Quando ti innamori il buio entra in te e tu entri nel buio. Lasci cadere ogni barriera. Diventi vulnerabile. Ti spogli... E' bello fare l'amore completamente nudi. Completamente vulnerabili. L'altro entra in te e tu nell'altro. Ma se ti fai trascinare dai pensieri... Se ti fai trascinare dalle paure, dalle gelosie, dalle illusioni, dai sogni... beh allora hai perso un'occasione. Hai perso l'occasione di vedere il buio. Stai seguendo qualche scenetta nella tua mente... Il buio l ma tu non ci sei. Vi sar capitato di sentire una di quelle storielle New Age che quando stai bene sono bellissime e quando stai male ti chiedi "ma che cazzo vuol dire?!". Mi riferisco a quelle favole dove c' un tizio che sta male. E cos chiama Dio, ma non lo trova. E poi la storia finisce colla presa di coscienza che Dio sempre stato l, solo che il tizio guardava nella direzione opposta. Ecco... a sentirla cos pare una cazzata. "Che cavolo vorr dire che guardo nella direzione sbagliata?". Ed invece non proprio una cazzata. Una verit c'. Qualcuno vi dir che la verit sta nel fatto che Dio in chiesa e che dovete cercarlo l. Personalmente non credo sia cos. Dio come quel buio in quella stanza. Dio c' sempre e ti avvolge completamente. Ma tu sei cos immerso nei tuoi pensieri che addirittura, nel buio, ci vedi luce! E ti domandi: "dov' finito il buio?" Appena te lo domandi cominci a rivedere un po' di buio e ti ricordi di essere in una stanza senza luce. Ma subito arrivano altri pensieri e dimentichi nuovamente. Con la mente voli alle Seicelles e vedi il mare... Addirittura senti i rumori dell'acqua... O magari torni a essere bambino. O magari ripensi al dolore, alle sofferenze, alle paure. E ti domandi dove sia finito Dio... "Eppure un attimo fa era qui". Ed invece sei proprio tu che stai seguendo altre cose! Il buio qui ma tu non ci sei pi.

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La stanza dove sei buia e silenziosa ma la tua mente come un albero di Natale con mille lucine intermittenti in mezzo alle urla di centinaia di bambini che scoppiano petardi. Sei completamente immerso nell'Amore ma per vederLo devi aprire gli occhi (e non facile) e dopo che li hai aperti devi aspettare un po'... Cominciano a lacrimare. E dopo devi fissarLo. Devi riuscire a fissare l'Amore. Anzi non che "devi". Non devi niente! Lasciati andare... semplicemente. Senza fretta. Lo sai chi colui che ama? E' quello che riesce ad aprire gli occhi. Perch comprende che per vedere deve aprire gli occhi. Non pu tenere gli occhi chiusi. Se tieni gli occhi chiusi ti agiti... Perch non vedi niente! E dopo che ha aperto gli occhi vede... E comincia a piangere. Ma non perch triste e neppure perch felice. Piange perch necessario farlo. E non si oppone. Non chiude gli occhi... Lascia scorrere. Lascia andare le lacrime. Le sente e continua a guardare. E dopo un po' comincia a sentire che ci che sta guardando entra in lui e lui entra in ci che sta guardando. E' una compenetrazione... E' una fusione. Come quando fai l'amore e sei nudo. E i vostri corpi si intrecciano e si fondono fino a divenire una danza dove tu scompari. Dove l'altro scompare. Esisti con l'altro. Esisti insieme all'altro in un buio totale. Senza protezioni. Nel silenzio. Insieme al tutto... Perch il buio non fa distinzioni. Nel buio tutti siamo uguali. Non ci sono identit. Sei il tutto e il tutto in te. In quell'istante... in quell'istante pu accaderti Dio. Che sempre stato l... E dopo che sei arrivato a questo punto... Certo, puoi avere paura! Ti pu capitare un pensiero o una fantasia. Ma se ami, se ami veramente, pu un dolore, un pensiero o la morte stessa distarti dall'Amore? I pensieri diventano parte di quell'Amore. Le paure, i dolori... Tutto parte di quell'Amore. E quest'uomo che ha aperto gli occhi, che ha pianto, che ha osservato il buio... Ora osserva anche i suoi pensieri. Non si fa trascinare da loro. Li osserva, semplicemente. Come quando osservi le nuvole: non le leghi a te. Non ti ci attacchi... Non ti fai trascinare. Le fai passare... Cos l'Amore: osservi senza legare. Diventi semplicemente Amore. E in quell'orgasmo scompari. In quell'orgasmo sei indifeso... Non puoi opporre resistenza. Amare essere nudo. La mantide religiosa uccide il compagno durante l'orgasmo... e lui si fa uccidere. Non oppone resistenza. E' la poesia dell'Amore. Amare morire. Mi stato chiesto cosa intenda quando parlo di "consapevolezza". Essere consapevoli di mangiare, di respirare. Intendo "essere presenti". Fluire insieme all'esistenza. Intendo "non dimenticarsi di s". Intendo "vivere". Non cadere nella fantasia rischiando di perdere l'occasione di vedere il buio o ascoltare il silenzio. Ma osserva... Osserva anche le tue fantasie. Non ti opporre. Fluisci e lascia fluire. Sii presente in quella stanza buia. Sii presente non solo con il corpo ma con le tue emozioni, col tuo spirito, con le tue paure, con i tuoi dolori, con le tue gioie, con le tue risate e con le tue lacrime. Sii presente senza pensare a "come potrebbe essere". Perch . Semplicemente. E l c' pure Dio. C' l'Amore. L c' tutto. Ci sono i miracoli, c' la guerra e c' anche l'allegria. Essere consapevole essere completo; riuscire ad amare senza catene; lasciarsi andare; spogliarsi. Essere consapevole entrare in quell'orgasmo senza vestiti. Nudi. Con l'altro. Nell'altro. In s. Senza pi limiti.

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Volare... senza pi dimenticare.... Questa mia piccola visione il mio regalo di Natale a te. Ti abbraccio e ti auguro un 2008 pieno di Amore e di Libert. Stanza Disteso Dormo Sull'acqua del cielo Vedo Una luce Si accende Per me Rosa Si tuffa Negli occhi La neve Morbida Mi accoglie Mi assorbe Mi muovo Scompaio Riappaio Respiro Sento Un fiamma Ascolto La mia stella Quarantasette C' uno che fa finta. Fa finta di essere buono. C' uno che non sa. Non sa come si fa. Altri. Sento la sua tosse. Non vedo legami: non appartengo.

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Vorrei. Sensi di colpa. Non faccio. Parole di gente mai conosciuta. Nessuna risposta. Ancora Senza te Il viaggio Dentro me Sudo Il cuore Batte Tensione Muscoli Tocco le mani Fredde Collo Il respiro rimane fermo Rabbia indefinibile. Come fai a definire la rabbia? Sale Razionalizzi Non puoi Ora Occhi uguali a se stessi Immutabile Si aliena Un lago Inspiro Bocca. Ridere o piangere? Smorfie Denti stretti Mi domando Ti domando Pensieri di azioni inutili Lettere. Forse Vorrei Solo

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Cambiare Il mondo. Poeta Un poeta descrive solo ci che sente. Un poeta non parla di verit o di certezze. Nei suoi versi pu benedire il vento per la gioia che gli ha donato e il giorno dopo maledirlo per avergliela portata via. Un poeta non sa nulla, semplicemente osserva e comunica le sue visioni. Un poeta non ha consigli da dare. Un poeta non sbaglia mai o forse sbaglia continuamente ma la poesia non si preoccupa degli errori. La poesia si occupa del mistero. E quando sveli il mistero... un poeta muore. Esclusivistico (marionetta dell'idea) Percezione assente Funi tirano In direzioni opposte Mi perdo Teleschermo Bibbia Libri Parole Morte Sul dizionario Ho trovato L'amore eterno In questa chiesa Cado Nella confusione Basta Credere Insegna ci che rifiuta a chi non conosce Insegna a chi non conosce Insegna

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Ha escluso se stesso Sta sognando le proprie catene Darshan* Una linea gi stata tracciata. E' piena di calma. E' ricca di spazio. Ho camminato su una lastra di cristallo. Sembrava un lago ghiacciato. Sentivo qualcosa che voleva uscire. Correva pi di me. Aveva fretta. Fretta di completarsi. Sognava una fine. C' una bolla che arriva dalle profondit del mare. Si aperta al vento. Lotta per uscire allo scoperto Si dimena Spezza la maschera Torna alla vita. Come se gi sapesse. Perch gi sa. Ascolta il respiro. Ascolta l'origine. Nel mare ho percepito la vita. Una vita diversa. Ero l ma non potevo vedere. Perch la luce gi negli occhi. Paura, idee, superstizioni. Non sono buono. No. Non avrebbe senso. Vedo molta ipocrisia. Devi scegliere. Devi scegliere fra venti strade. Sono le venti e venti ma non ceno: non ne ho voglia. Lo far, forse. Orari, imposizioni, tradizioni. Volete rimediare? Avete paura... Testimone della realt vago per il mondo. Vedo il dolore e la gioia; vedo e non vedo. Cosa vedi se chiudi gli occhi?

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Cosa accade? Un foglia si staccata Vola Gioca Arriva Si gira Osserva Ad ogni fine ecco un nuovo inizio. Cercavo l'ispirazione. Mi sono seduto sulla riva del lago. Non aspettavo niente. Osservavo. Mi sono fermato e qualcuno mi ha trovato. Se corri nessuno potr trovarti. Fermati. L'uomo reale non ha abitudini. Fluisce con la corrente. Respira la pioggia. Non c' differenza. Forse ora sei stanco. Forse ora non percepisci pi il tuo corpo. Forse ora non ce la fai pi. Forse. Vieni accanto a me. Osserva queste acque mosse dal vento. Osserva la pioggia che bagna le nostre mani intrecciate. Ascolta il rumore della foglia quando si stacca dal ramo. Non devi pi lottare perch sei la lotta. Non devi pi vivere: sei la vita. No, non sono buono. Non mi interessa. Le vostre paure e i vostri sensi di colpi creano paradisi ultraterreni che non mi ospiteranno. Io faccio parte della vita. Passa un'aquila. La grazia di un volo eterno. Ci guardiamo. Sono entrato nel suo occhio. Un nuovo volo appena cominciato. *visione

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Ho volato Sentieri senza tempo Strade mai tracciate Pensiero Sguardi Montagne invalicabili Lande desolate Oggi L'erba non ha avuto bisogno di acqua Il mio cuore Percezione Essenza Colore Vita Nessun motivo Nessuna dimensione Espansione Mistero Aria Bosco Sensazione Riposo Seduto Ho visto Immortalit Segreti Soffi Impronte Luce Presenza Incanto Suono Ho scoperto i tuoi occhi Mi sono lasciato andare

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Lettere

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Ero in libreria a sfogliare le pagine di un libro che parlava di Buddha... Una signora si avvicina e mi chiede informazioni sul buddhismo. Mi dice: vedo che le interessa il buddhismo, mi pu dare qualche informazione? Ho comprato alcuni libri che ne parlano ma mi sembra un qualcosa di misterioso ma soprattutto alienante! Si parla di raggiungere il vuoto... Ma non sar pericoloso? E poi... come si fa a meditare? Non ho tempo durante la giornata per sedermi a osservare il respiro... Lunica cosa che so che la vita meravigliosa ma mi accorgo di non riuscire pi ad apprezzarla e siccome la considero come un dono, mi sembra uno spreco non riuscire ad essere gioiosa... e poi continua parlandomi della sua storia... Un marito in fin di vita, un figlio allo sbaraglio... Ansia, attacchi di panico... Buddhismo La via di mezzo: la vita non si svolge agli estremi, ma al centro. Nel mezzo. Quando leggi un grande maestro (come un Buddha o Ges) o magari ti capita di incontrarne uno, non importante la tua comprensione intellettuale di cosa dice. Anzi! Se lo ascolti intellettualmente vedrai che di una incoerenza assurda. E ti dirai: ma che sta dicendo? Prima dice una cosa e poi ne dice unaltra opposta... Boh!!!. Quando cominciai a interessarmi di buddhismo ricordo che comprai un libro di discorsi del Biddha indirizzati ai suoi discepoli. Non ci capii granch... ma ricordo che mi dette tanta serenit. Poi ho cominciato a studiare, nel corso degli anni, pi approfonditamente questa filosofia ed ho perso molto. Ho perso molto perch se studi perdi molto. La mente si rafforza ma il cuore e il corpo rimangono indietro. E ad un certo punto ti accorgi che sai solo discutere di filosofia ma a che serve se non puoi applicare? E mi resi conto che un maestro non lo capisci con la mente, lo capisci col cuore. Con lintuizione. Sicuramente sar capitato anche a te: magari non capisci una cosa e poi allimprovviso, quando non ci pensi pi, ti illumini! La comprendi improvvisamente! La vita fatta di tesi a cui si contrappongono delle antitesi. Diciamo che le tesi sono quelle che per noi sono certezze o realt o magari anche idee per comunque sono cose in cui crediamo. Ad un certo punto accade qualcosa che smentisce completamente queste tesi. E nella vita, come ti sarai accorta, di queste cose ne accadono sempre. Perch la vita si muove fra poli opposti. Come lelettricit! Se in un circuito non ci fosse un polo positivo ed uno negativo non ci sarebbe elettricit. La vita si muove nella dualit. Invece la mente no. La mente sceglie. La mente ti dice: vedi, questa cosa giusta mentre laltra sbagliata e cos la nega. Ma questa non vita! Infatti luomo comune non vivo: sopravvive. E mezzo vivo e mezzo morto. Non vive totalmente la vita. Invece per esempio un animale selvaggio vive la vita completamente. E vivo! Un uomo invece sceglie di vivere una vita parziale: sceglie qualcosa ed sempre una scelta unilaterale. Il resto lo etichetta come sbagliato o inutile. La Chiesa (ma anche gli Stati) per esempio suddivide le cose in buone o cattive (e introduce il peccato) e cos ti fa vivere nel senso di colpa. Il senso di colpa accade perch magari istintivamente vuoi fare qualcosa per la coscienza che tu stessa o qualcuno ha creato (cio lego) dice che errata, che peccato, che non si pu fare. E cos sei separata, vivi nella colpa. Non ti esprimi e la tua creativit muore. Cos nasce linconscio: luomo un piccolo puntino di coscienza in un oceano di inconscio. Ed in questo inconscio ci butti tutto ci che ti fa paura, che non accetti. E credi di vivere una vita. Invece vivi una vita allo 0.005% perch il resto nellinconscio. E te ne sei accorta: gli attacchi di panico sono le onde dellinconscio che ti sommergono. E la separazione fra te e linconscio che viene fuori. E non sai che fare. Crisi significa separazione: luomo vive separato. Il cuore va da una parte, il corpo da unaltra e la mente da unaltra parte ancora diversa.

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Questo perch sei un ego: cio qualcosa che vive di paure e costrizioni. Per esempio sin da piccolo ti insegnano a non esprimere la rabbia ma questa energia inespressa dove va a finire? Ti rimane dentro e la minima cosa che accade la fa venire fuori. E magari ti sfoghi su uno che non centra nulla! Perch non sono le persone che ti fanno incavolare ma la rabbia che dentro te che esce. Le persone magari ti danno lopportunit di accorgerti che in te c molta rabbia. La rabbia, lodio, ma anche la gioia e lallegria sono solo forme diverse di una stessa energia. Lenergia in s neutra ma a causa delle separazioni che esistono in noi assume varie forme e si esprime. E noi ci facciamo trascinare completamente diventando ora rabbia, ora felicit, ora paura, ora unidea. Questa non vita! A volte abbiamo paura della morte! Ma noi non stiamo vivendo affatto. Non siamo in equilibrio. Siamo totalmente pazzi! Se arriva un pensiero noi diventiamo quel pensiero: ti rendi conto? Pensiamo ad una scena passata e ci dimentichiamo di noi e la riviviamo, magari mentre stiamo guidando la macchina! Quella non vita! Ed allora perch abbiamo paura di morire? Perch non sappiamo cosa sia la morte: in essa lego si dissolve. Allora la paura non morire ma paura che il nostro ego muoia! Ma noi non siamo lego. Noi non siamo paure, regole o idee... Ma siamo cos folli che preferiamo stare nel dolore e nella paura pur di non perdere lego (che appunto poi la somma di tutte le regole che ci fanno vivere una vita separata e piena di panico). Meglio soffrire che vivere veramente! Perch noi non sappiamo cosa significhi vivere veramente e quindi, nel dubbio, meglio il conosciuto (anche se ci stai male) che lignoto. E lego complessivamente ti d qualche sicurezza. Almeno puoi pensare, credere di cotruire la tua realt, il tuo futuro... Insomma vivi nellillusione. Fra passato (che non esiste pi) e futuro (che non esiste ancora). Ti sei mai accorta che i pensieri nascono dalla paura? Sono cose che rassicurano! Se sei felice e non hai paura, ad esempio quando sei innamorata, non pensi! Prima ti dicevo di tesi e antitesi. La vita non mettere da parte lantitesi ma riuscire a creare la sintesi fra tesi e antitesi. Ci accade nellintuizione. Ascolti un maestro che sembra dirti cose opposte ma ad un certo punto comprendi che quelle cose non sono opposte: ecco la sintesi. Ecco cosa significa vivere: lintuizione crea la sintesi. Poi trovi qualcosa che si oppone a questa sintesi e nuovamente di disperi, entri nellangoscia. E quindi quella che credevi sintesi diventa una nuova tesi perch hai scoperto una nuova antitesi e cos via perch anche qui troverai una nuova sintesi. Tu mi chiedi: cos il buddhismo? Non lo so. E per il semplice motivo che la vita non puoi etichettarla. La vita mistero e per viverla bisogna abbandonarsi a questo mistero. Lego cerca di etichettare ma non c nulla da etichettare. Il buddhismo lesperienza di un uomo comune che un giorno ha abbandonato il suo ego e si illuminato. Egli ha sperimentato il suo vero S. Questo S silenzio. Questuomo diventato consapevole. Cosa significa? E una cosa da sperimentare, non pu essere spiegata. Ma c un modo per arrivarci. La meditazione. La meditazione non sedersi sotto un albero a farsi due palle cos... Meditare significa essere consapevoli. In ogni momento. In ogni momento ci dimentichiamo di noi. Inizia dal corpo: osserva il respiro, osserva ogni tuo gesto. Solitamente il corpo va in automatico. Meditazione significa de-automatizzarsi.

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Comincia col corpo: ogni movimento. Osserva. Ogni cosa che fai non farla automaticamente ma osservati. Accompagna i tuoi gesti. Anche prendere una penna, fallo con lentezza. Fallo diventare una danza del silenzio. Ecco cosa fece Buddha: si ricord di esistere. Faceva le cose con lentezza. Quando camminava, camminava. Invece noi: il corpo cammina e noi magari pensiamo a duemila cose e il cuore ragiona per conto suo. Ecco la separazione di cui ti parlavo. Quando cammini, cammina e basta. Osserva. La meditazione non concentrazione: concentrarsi centrarsi su una sola cosa. Invece meditare osservare tutto: mentre cammini osservi le gambe, il corpo, il respiro, i pensieri, le emozioni. Non giudichi, perch il giudizio dellego. Se viene un brutto pensiero o una paura, non le giudichi: sono solo trasformazioni di energia. Tu sei come loceano: in profondit c silenzio. Quella la tua essenza che nemmeno la morte potr portarti via. In superficie sei londa (che il tuo corpo) che si muove grazie al vento (i tuoi pensieri e le tue emozioni). Ma tu sei sia essenza silenziosa, sia onda, sia vento. Solo che onda e vento sono pi materiali e pesanti e cos si muovono e te ne accorgi... vedere la tua essenza profonda pi difficile. Ma se parti dallosservare il corpo, dal donargli la consapevolezza, allora poi farai la stessa cosa anche con i pensieri: li osservi, non li giudichi, li lasci passare come le nuvole nel cielo. E poi farai la stessa cosa con le emozioni. Ma prima devi partire dal corpo perch i pensieri sono pi difficile da osservare dei movimenti e osservare un'emozione pi difficile che osservare un pensiero. E fondamentale la gradualit. Ed fondamentale non giudicare: se ti dimentichi di essere consapevole, non ti rimproverare. Ricomincia. Il vero ricercatore ricomincia sempre. Ma non si rimprovera perch il rimprovero e la colpa fanno parte dellego. Quando diventi consapevole di corpo, mente, emozioni allora diventi ci che in India si chiamail quarto. E pura consapevolezza. E quello che qualcuno pu chiamare Dio. Pura consapevolezza essere consapevoli semplicemente. Loggetto della consapevolezza scompare. Cio prima eri consapevole per esempio del respiro, dei movimenti e di cose legate al corpo. Poi diventi consapevole dei pensieri e di cose legate alla mente. E finalmente sei arrivata ad essere consapevole delle emozioni e del tuo cuore. Consapevole significa osservatore: per esempio osservi la rabbia, vedi da dove arriva, dove va, non la giudichi. Se necessario la assecondi magari contraendo i muscoli o sbatacchiando un cuscino. Il corpo estremamente saggio... se sei consapevole lui si guarir da solo perch non pi legato ai pensieri di paura. Dopo comprendi che rabbia, odio etc. sono parte della stessa energia che neutra e che si trasforma continuamente. Scopri che lodio deriva dalla stessa energia che a volte chiami amore. Ad esempio se ami il tuo ragazzo, questa energia amore. Ma se scopri che questo ragazzo per esempio ti tradisce, allora diventa odio ma sempre la stessa energia! Che da neutra assume varie forme e causa quelle onde sul tuo oceano. Allora dicevamo: loggetto della consapevolezza scompare. S! Prima sei consapevole di qualcosa poi diventi pura consapevolezza. Diventi quella consapevolezza! Il quarto. Il quarto lessenza. Ora scopri chi sei. Sei quelloceano che da nulla pu essere ferito. Quando pensi che meditando puoi diventare la tua essenza ti spaventi. Perch, come abbiamo detto prima, lego muore. Ti spaventi perch hai paura di perdere la tua identit. Di scomparire. Infatti nel buddhismo si dice che il Buddha entra nel vuoto. E questo terrorizzante! Meglio tenersi gli attacchi di panico!!!

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Ma una interpretazione sbagliata. Ti faccio un esempio. Se una stanza piena di mobili, si dice che piena. Se poi gli togli i mobili allora dici che vuota. Ma non cos. La stanza non vuota! La stanza piena di s! E piena di stanza! Ed ora la sua essenza. Una stanza. Un altro esempio: quando tu sei in casa ed hai ospiti, la casa piena di gente, non ti puoi permettere di essere libera. Che ne so: non puoi metterti a letto quando ti pare prima che se ne siano andati o magari non puoi girare nuda per casa anche se lo vorresti. Allora illuminarsi significa questo. Significa essere soli in quella casa. Liberi di essere ci che si . Leggeri. Osservatori. Chi consapevole, chi illuminato, non muore n si addormenta. Egli osserva. Quando si addormenta non diventa inconsapevole ma una fiamma in lui continua ad ardere: la consapevolezza. Cos quando muore: la gente pensa che quel corpo sia morto ma la fiamma arde dentro e questo S pu scegliere un altro corpo in consapevoleza e quando rinascer ricorder le vite precedenti perch quelle non sono altro che trasformazioni dellonda: il corpo si trasforma continuamente. Prima bimbo, poi giovane, poi adulto, poi vecchio e poi si ricomincia. Ma lessenza sempre quella. Ad ogni espirazione si muore, ad ogni inspirazione si nasce. E qual questa essenza? La puoi paragonare ad uno specchio che riflette le cose. Quando un bimbo apre gli occhi per la prima volta egli uno specchio che riflette: non ci sono pini, abeti, ulivi davanti a lui ma ci sono cose incredibili che lui non sa definire! Ma che sono cose semplicemente stupende! Questo bimbo non sa la differenza fra bene e male ma vede cose incredibili. E queste cose non rimangono in lui. Come uno specchio quando la cosa da specchiare se ne va, lui specchia altre cose. Non che dice: peccato, quella bella donna non si specchia pi in me!. Non dice assolutamente nulla. E quando non c nulla da specchiare, lo specchio come quella stanza senza mobili: non vuoto ma pieno della sua essenza di riflettere. Anzi se riflette qualcosa possiamo dire addirittura che la sua essenza totale un po viene meno: perch riflette solo una cosa ma la sua potenzialit riflettere il tutto infinito. Quindi non c paura a illuminarsi: si diventa lessenza. Una goccia che entra nelloceano non scompare affatto nelloceano! Non si perde! Non perde la propria individualit! Ma diventa qualcosa di molto pi immenso: diventa loceano intero!!! E come un bimbo che diventa adulto: diventa molto pi grande e molto pi capace di esprimere se stesso! Questa in soldoni la mia idea di buddhismo anche se, come dicevo, toglierei le etichette. Non chiamiamolo buddhismo: chiamiamola esperienza che ognuno di noi pu fare. Chiamiamolo consapevolezza o anche Vita (o Amore) perch non ci deve servire in teoria, ma dobbiamo comprenderlo tramite la pratica. Nessun libro pu spiegarlo poich ognuno di noi diverso ed ognuno di noi lo sperimenta diversamente. Lunica cosa che possiamo fare comunicarci le nostre esperienze come fece anche Buddha e come hanno fatto molti altri maestri che purtroppo la gente etichetta come cattolici, cristiani, musulmani etc. Essere consapevoli toglie la confusione fra i corpi (fisico, mentale ed emozionale): lavorano allunisono e tu ti senti bene, in forma, in armonia. Poich la luce che deriva dalle tue profondit, dalla tua essenza, ora invade il tuo corpo fisico. Tu sei lessenza che abita quel corpo ma sei anche quel corpo poich non c differenza fra le profondit, le onde e il vento. Sei un unico organismo stupendo. Vivo. Onde e vento cambiano come cambiano il corpo e i pensieri ma la profondit, lessenza, la consapevolezza... Quella non cambia mai.

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E se il tuo corpo ti lascia ma tu sei consapevole, non entri mai nella inconsapevolezza ma quella fiamma continua ad ardere in te e puoi scegliere se assumere una nuova forma materiale o riposarti nel tuo oceano di silenzio ove lenergia neutra. Cos il Buddha dopo aver insegnato il modo per liberarsi, entr nel Nirvana. Nella sua essenza. Che lessenza di tutti. E quando sei consapevole, i tre corpi suonano insieme, e tu emani luce! Guardati intorno: la maggior parte della gente non esprime quella luce che ha dentro... Non sta vivendo. Sopravvive inconsapevolmente. E quando morir, la morte li render totalmente inconsapevoli e rinasceranno inconsapevolmente senza ricordi, senza ricordare la propria essenza. Semplici onde in balia del vento ma che non sanno nulla di S e del mondo. Da dove nasce lansia? Nasce dalla confusione. Il corpo fa una cosa, la mente unaltra e le emozioni se ne scappano da altre parti ancora. E nasce dal voler controllare. Lunica cosa da fare essere consapevoli, portare la luce della consapevolezza in ogni angolo della nostra vita. Ci d chiarezza e ad un certo punto sar la tua essenza a risplendere... Senza tempo! Limportante non controllare nulla: il controllo nasce dal giudizio. Luomo vuole controllare tutto perch ha paura... E si ritorna l: in quel mare di inconscio che ti stravolge. Perch nella vita non c nulla di sbagliato. Anche nel dolore, se sei consapevole, puoi trovarci la bellezza. E sempre quella energia che si trasforma. Vivere la vita, danzare la vita lunica cosa stupenda che possiamo fare. Lasciarci andare. Vivere anche il dolore, totalmente. Cos come la gioia. Se siamo arrabbiati sfoghiamoci. Se siamo innamorati urliamolo al mondo! Non continuiamo con queste maschere che, ad un certo punto, uccideranno qualsiasi cosa siamo e soffocheranno la nostra vera vita. Ma ti faccio una domanda: ti sei mai accorta che siamo consapevoli del nostro corpo solo nel dolore? Ad esempio: hai mai sentito qualcuno che dice: la mia testa sta bene!? Solitamente si dice ho mal di testa e ci si ricorda di avere una testa solo quando ci fa male... Ma se ci facciamo caso sono pi i momenti di benessere che quelli di dolore, solo che noi facciamo caso solo al dolore... Hai ragione: la vita fantastica! Ogni giorno ci regala albe, tramonti, fiori stupendi, bambini, nuvole, coccole e, perch no, anche lacrime, dolori ma tutto fa parte della vita: la consapevolezza porta la luce su tutto. Siamo noi che spesso etichettiamo le cose con giudizi... Diciamo questo male, questo bene ma spesso dal dolore nasce la gioia. Guarda una donna che partorisce: ha un dolore assurdo ma appena vede il bimbo, il dolore non esiste pi! Ma stato necessario. E addirittura quella mamma dimentica completamente il dolore del parto altrimenti non partorirebbe pi. Nella vita non ci sono cose brutte o belle ma ci sono cose. E la consapevolezza porta vita su tutto. Quel bimbo che per la prima volta apre gli occhi beh, credo che dobbiamo tornare ad essere cos. Del resto la nostra vera natura. Tutto il resto, quello che ci stato insegnato, tutta roba inutile. Ci che se ne va con la morte roba inutile: le cose di valore sono quelle che sono con noi da sempre e che nessuno ci ha dato ma che provengono da noi. E che con noi resteranno in eterno anche se questo corpo dovesse abbandonarci.

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Quindi danza, inventati trucchetti. Limportante credo sia essere sempre pi consapevoli. Finch un giorno ci accorgeremo che non abbiamo inventato nulla: la luce sempre stata con noi, dentro e fuori. La vita, del resto serve a questo: a diventare consapevoli cos che, una volta abbandonato il corpo, possiamo espanderci come la goccia che cade nell'oceano. Prendi le cose con calma. Del resto hai tutta leternit davanti... non essendo semplicemente unonda ma un immenso oceano che vive senza tempo n spazio!

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Racconti

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Un'isola Su una rivista che si occupa di geografia astronomica ho trovato una importante e sensazionale scoperta! Magari qualcuno di voi sar pi informato di me ma la comunico a chi magari ancora non lo sa perch sono rimasto sbalordito!!! Come un'isola in uno sterminato oceano. Uno scienziato si preoccupa di contare tutti i granelli della spiaggia. Li ha gi contati tutti. Sa esattamente quanti sono... In realt non li ha contati proprio lui direttamente. Fa parte di un equipe di cervelloni: insieme hanno ideato una macchina che riesce a contare i granelli di sabbia di una spiaggia basandosi su poche coordinate come la profondit del suolo, la superficie dell'isola... Non mi intendo molto di queste cose, per so che bastano veramente pochi parametri affinch la macchina faccia il suo lavoro. Questi scienziati, insieme, su quest'isola, conoscono perfettamente il numero dei granelli di sabbia, grazie a questa macchina che loro stessi hanno ideato. Poi ne hanno inventato un'altra che conta le molecole di acqua presenti in un lago. Ma anche in un fiume. Poi un'altra macchina ha contato tutte le forme di vita presenti nell'isola e di quante molecole composto ogni essere che vive in questo spazio. Uno di questi scienziati ha progettato uno strumento che calcola quanta energia solare arriva in un'ora sull'isola. E questa energia pu essere sfruttata per fare tantissime cose: ad esempio ci si pu fare un buon caff usando esclusivamente la luce solare. Su quest'isola c' un immenso laboratorio che sa tutto di quest'isola. Tutto. Il numero dei granelli di sabbia, di molecole di acqua, il numero di particelle solari che la colpisce, il numero di abitanti ma anche mille altre cose! C' una conoscenza completa di quest'isola. Solo che c' un problema. Su quest'isola si pu solo arrivare. Non si pu andar via. Le onde del mare vanno esclusivamente verso l'isola e non permettono a nessun mezzo di navigazione di lasciare l'isola. Nonostante la tecnologia, questi scienziati non riescono a costruire qualcosa che possa uscire dall'isola. Nemmeno un mezzo volante! Il vento si muove pericolosamente e non c' un'area da dove poter fare decollare un velivolo. Questi scienziati non sono mai usciti dall'isola! Non sanno che esiste qualcosa oltre quell'oceano! Noi sappiamo dell'esistenza di quest'isola solo perch l'ha vista un satellite alcuni anni fa e ha fotografato questi scienziati sull'isola. Nessun abitante dell'isola l'ha mai lasciata. Questi scienziati non sanno dell'esistenza di altri esseri all'infuori dell'isola. Questo lo sappiamo perch sono riusciti ad inviare un segnale al satellite tramite una macchina da loro stessi inventata nel quale si racconta la loro storia. E' un segnale "a senso unico"... Cio, non so come spiegarlo. So che in pratica non possono ricevere alcun segnale perch c' un campo elettromagnetico che li circonda. Questa isola si trova nella zona del Triangolo delle Bermuda. In pratica non ricevono nulla dall'esterno. Non gli si pu inviare nulla! Ma loro hanno creato questa macchina che ha una tecnologia particolare che pu inviare segnali all'esterno nonostante questo campo magnetico che li circonda. Cos il satellite non solo li ha visti ma ha anche captato il segnale dove in pratica questi scienziati raccontano tutto della loro isola ma affermano anche che probabilmente oltre a loro non esiste nessun altro nell'universo e lo desumono dalle centinaia di segnali che hanno inviato e a cui nessuno ha mai risposto.

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Non sanno che impossibile comunicare con loro! Mandano questi segnali come noi mandiamo segnali nello spazio sperando che gli alieni ci rispondano! Gli aerei e le navi non possono avvicinarsi all'isola perch il campo magnetico fa sballare gli strumenti di bordo e quindi nessuno potr mai avvicinarsi. Almeno non prima di aver inventato qualcosa che possa oltrepassare quell'immenso campo magnetico! Quando ci riusciremo forse ci accoglieranno come extraterrestri! Insomma noi sappiamo della loro esistenza solo perch il satellite li ha visti e perch ha ricevuto questo loro messaggio. Li chiamiamo "scienziati" perch appunto il satellite ha visto tutte queste apparecchiature e ha visto che l'isola abitata da uomini vestiti di bianco. Qualcuno teorizza che il campo magnetico che circonda l'isola influisca sul sistema nervoso degli individui e cancelli completamente una parte della memoria. In pratica qualcuno in passato arrivato sull'isola ma poi ha dimenticato chi fosse conservando per le sue abilit. Quindi per esempio uno scienziato arriva nell'isola: sa fare mille cose ma non ricorda chi . E ci rimane (anche perch non pu andarsene...). Quindi inviano questi segnali al mondo esterno credendo di essere gli unici su quell'isola (e sul pianeta). Forse fanno parte di spedizioni che in passato sono naufragate sull'isola, ma che poi appunto hanno dimenticato tutto del mondo esterno o forse semplicemente un'isola abitata da persone che sono molto evolute ma che non potendo uscire non sanno nulla dell'esterno. Comunque troppo rischioso inviare qualcuno in quella zona e quindi per ora ci limitiamo ad osservarli col satellite e, quando ce la facciamo, ascoltiamo i loro messaggi che arrivano sui nostri satelliti in orbita. Per ricapitolare si scoperto che esiste un'isola abitata da menti eccelse che non possono comunicare col mondo esterno di cui ignorano perfino l'esistenza. Sanno solo che abitano un'isola circondata da un oceano che secondo loro non ha fine poich le loro macchine non riescono a trovarne i limiti fisici. Vivono bene ma noi non possiamo comunicare in alcun modo con loro anche perch l'isola appare solo sul satellite ma non mai comparsa su una cartina geografica. E' come se fosse un buco nel pianeta. Chi vi arriva ci cade dentro e non ricorda pi nulla dell'esterno. Per pu viverci poich conserva tutte le sue abilit manuali e mentali. L'unico handicap che non ricorda pi il suo passato. Sanno tutto sulla loro isola. Tutto. Ma non sanno niente dell'infinito oceano che li accoglie. Sono un puntino nell'immensit. Conoscono un puntino di infinito e credono che quel puntino sia l'unica realt possibile poich mai nessuno ha risposto ai loro segnali. Sanno tutto ma non conoscono assolutamente nulla. Sai esattamente il numero delle cellule che compongono il tuo corpo. Ad ogni cellula hai dato un nome. Sai esattamente come funziona la realt: hai scoperto tutte le leggi fisiche e chimiche possibili. Conosci il funzionamento. Non vai oltre. Non puoi. Sei prigioniero del giudizio. Assegni nomi alle cose e poi discuti sulle loro differenze. Ma la realt non un numero esatto di granelli o molecole. La vita non sottoposta a leggi. Oggi c' il sole, domani piove. La vita sintesi di opposti. Il dolore del parto accompagna la gioia di una nuova esistenza. Eppure all'inizio dolore. Ma senza il dolore della madre non c' la nascita. E senza nascita non c' gioia.

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Fuggi dallo schema e sii consapevole. La vita non morte e nascita. L'esistenza non alternarsi di ispirazione ed espirazione. Non alternanza di gioia e dolore. La vita flusso. E' contemporaneamente gioia e dolore, nascita e morte. E nel flusso non pu esistere pi un inizio e una fine. C' solo trasformazione. In questo il mistero. Non ci sono calcoli da fare. Bisogna solo vivere e fluire. Bene, male, gioia e dolore sono solo parole. La vita le contiene e va oltre. Oltre il bene, il male, la gioia e il dolore. Ogni regola scompare. E ti ritrovi nell'oceano del silenzio che prima ti sembrava cos insidioso ma che ora diventato solo il grande mistero di cui anche tu fai parte. Senza regole. Senza sapere assolutamente nulla. Comincia a vivere. Senza limite. Libero. La vita come una sinfonia: fatta di mille note, pause... ma se cominci a cercare la differenza fra le note non ascolterai mai la musica. Sarai semplicemente uno scienziato. Una sinfonia meravigliosa e potente gi stata composta: tu sei l solo per ascoltare. Se prendi un corpo e lo fai a pezzi sai benissimo che rimettendo insieme le parti non ricreerai mai la vita. Perch la vita non l'insieme delle parti. E' oltre. La spiaggia non l'insieme dei granelli e il fiume non l'insieme di molecole di acqua. Una sinfonia non un insieme di note. Ci vuole di pi. Ascolta. Semplicemente. Ascolta il mistero di ci che ti sta accadendo senza giudizi. Vai oltre. L c' la Vita. Auto-biografia incompiuta A volte basta solo un attimo per capire la vita, altre volte nemmeno una vita intera. Tante cose sono accadute e il ricordo vola sempre su quelle un po' pi tristi. Sono quelle che ti permettono di farti delle domande. Sono importanti perch servono a crescere. Ma le cose belle sono quelle che ti fanno continuare. Alle volte si preferisce rimanere piccoli perch dura accettare certe cose. Allora ci si comincia a drogare con la TV, i farmaci, il telefono, lo shopping. Pensare fa male. Per non crescere si rinuncia a sognare e ad amare. Allora arriva l'amico che ti dice "l'amore una bella leggenda", "chi pensa per s fa per tre", "aiutati che Dio ti aiuta"... Eppure Pinocchio uno che si fatto un culo cos per diventare bambino... Ma non credi nemmeno pi alle favole. Pensare che amavo la Fata Turchina! Poi c'era Robin Hood che lottava per qualcosa in cui credeva... come pure Gandhi e i figli dei fiori... Peter Pan era riuscito a volare! Gente che crede di cambiare il mondo con un fiore! Gente che crede di poter portare una fiaba nelle oscure menti dei politici. Poi c'era Woodstock con la sua musica ricca di mille significati emotivi. C'eravamo tutti l. A sognare un mondo migliore. A lottare per un ideale. Non dico fosse giusto, n che fosse sbagliato. Ma era un fatto. Un qualcosa in cui credevi. Oggi fa un po' paura. "Meglio regalare il cellulare a mio figlio che va alle elementari, chiss cosa potrebbe accadergli". Una volta c'era anche l'autostop. Lottare implica anche coraggio.

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Ma non ci si pensava. Forse eravamo incoscienti. Sprovveduti. Ho fatto cose che nemmeno io so come. Dormire un'ora a notte abbracciato alla mia donna. S, la chiamo cos: "la mia donna". E non certo per maschilismo o per senso del possesso. Era la mia donna. Un gusto stupendo sulle sue labbra. E dopo aver dormito un'ora ero gi pronto per affrontare un'intera giornata. Perch insieme avevamo visto le stelle nel cielo, mano nella mano, in una splendida fredda notte. Ci riscaldavamo con i nostri corpi. Ora ci sono molti neon... Di stelle se ne vedono poche. Mi nutrivo di energia. L'energia dei sogni e dell'amore. Poi c'era il gusto della birra. L'ho sempre amato. Mi lascia in bocca qualcosa di magico. Un po' di erba in una sigaretta... Sotto la pioggia ad ascoltare il concerto dei Nomadi... Con la maglietta rossa di Che Guevara che mi scoloriva addosso... Ero pure sudato... A saltare, saltare a ritmo di musica... Polvere nelle arene all'aperto... Non si respirava nemmeno... Stavamo con i ragazzi handicappati (si chiamavano cos prima e mai nessuno si offeso) a farli divertire... A correre sui prati... E poi mia nonna mi raccontava le favole. Mi tagliava la fettina di carne con le mani e me la imboccava. Aveva un sapore diverso... Un bel sapore. Mi comprava le bistecche, la nonna. Ero felice con lei. Ci divertivamo. Ora c' il transgenico ed i "vegetariani di classe". I vegetariani di classe che comprano una mela biologica staccando un assegno. Poi ci sono quelli delle "diete dimagranti culturali". Le diete dimagranti culturali che si trovano sulle riviste dal parrucchiere. "Allora s, tutti al ristorante macrobiotico con la carta di credito che ho appena iniziato la dieta dell'uva". Eravamo l, insieme alla nostra donna. A vedere le stelle. A baciarla. Senza paura. Ad ascoltare Patti Smith con la convinzione che la gente avesse il potere per cambiare il mondo. A manifestare la nostra voglia di ridere e divertirci. La voglia di stare con la nostra donna, sotto quelle stelle luminose. O sotto la pioggia senza ombrello. Manifestavamo il nostro diritto di sognare. Nudi, abbracciati. A fare l'amore mille volte e sognare un mondo senza frontiere. Senza guerre. Insieme ai pellerossa a cantare odi alla Luna che ci sorvegliava. Ieri ho sentito un bimbo che avr avuto 7 anni arrabbiarsi con la madre. Le ha detto: "se il videogioco me lo vuoi regalare, compramelo ora. Ma non ti inventare che me lo porter Babbo Natale!". Diritto a sognare... Dovrebbe stare nella Costituzione... Diritto a sognare... Sempre e comunque... In un minuto vorrei scrivere quello che non ho mai detto. Non facile. Quante esperienze passate, quanti libri... La sapienza spesso rimane proprio l. Sui libri. Qualcuno si realizzato e lo ha comunicato... Allora tutti hanno pensato che quella fosse finalmente la via giusta. Come diceva qualcuno, "mi piacerebbe stare alla stazione". Ad aspettare. Una stazione di quei paesi piccoli di montagna dove il treno passa raramente. Magari, sullo sfondo, un bel paesaggio innevato. Aspettare in tranquillit il prossimo treno che deve arrivare. Senza pretendere. Godendo di quello che si ha... Magari una bustina di crackers non salati in superficie ed un biglietto di cui non si legge pi la destinazione. Una bottiglietta d'acqua. Ma nella vita vedi tante cose e apprendi molto. Poi c' quella paura, magari di rimanere soli o di trovare troppa gente. Tanti dubbi.

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George Michael - "Jesus to a Child": sta girando sul giradischi... Musica stupenda... Un po' triste, forse... Scrivere in un minuto una vita intera? Quanto passato... Quanto presente... Quanto futuro... Eppure ce la devo fare. In quella stazione, sulla panchina. Con la sciarpa attraverso la quale esce un sospiro che presto diventa nuvola. Aspettare. Aspettare il prossimo treno. La disciplina, la conoscenza... Molto resta, ma se non riesci a metterla in azione allora... Allora difficile. Rimane su un libro. Abbandonato su una panchina dentro una stazione ferroviaria. Con nostalgia... Aspettare un treno senza pretendere che rispetti l'orario, senza pretendere che vada dove vogliamo... Su una barca... Lo dicevo tempo fa: "su una barca a farsi trasportare dalla corrente". Forse Dio questo: Lasciarsi andare. Ma poi c' la paura. In agguato. La tentazione che forse... Che forse non esiste nulla. Che tentazione grossa. La paura. La paura di rimanere soli. Mille dubbi. Quando ero l, ad ascoltare Max Gazz, non mi interessava. Eravamo a ballare nella polvere, in mezzo al fumo delle canne. Ma dov' finita quella spensieratezza e incoscienza? Dove sei? Dove sei, Chiara? Ti ho lasciata senza tante parole, senza tante spiegazioni... Cos... Le serate in discoteca a ritmo di Techno-music... Senza mai stancarsi... Un drink e poi in pista. Con la faccia bollente. Sudore intenso. La pelle che bruciava. Ora sto qui a farmi tanti pensieri inutili... Mi divertivo e non me ne importava niente. Mi stordivo. Felice. Sul divano di Chiara, ci abbracciavamo. Senza pudori. Miliardi di baci. Anche in macchina. Con le mani che scivolavano dappertutto. Ma dove sono finite tutte queste cose? Mi fa schifo la nostalgia. Sembra che le cose non debbano pi tornare... In quella stazione, ad aspettare un treno. Senza fretta. Ora una lacrima mi riga il volto... Gli occhi bruciano... E non me ne frega niente se un uomo dovrebbe "fare l'uomo". Io so che un uomo vero sa piangere... Altrimenti chiamatemi come vi pare... Appiccicatemi qualche adesivo preconfezionato... Ma mi piacerebbe tornare in quella incoscienza. E' dura. Vorrei ballare, divertirmi e non pensare! Come quando... Beh, s: come allora! Forse Dio questo: Lasciarsi andare. S, ne sono convinto. Le paure dei giudizi: ah! Che schifo! "Sei grasso, sei magro, sei malato, sei diverso!"... E' brutto essere "qualcuno" da soli. Anche la sensibilit diventa un difetto. Mi piacerebbe tornare su quel divano a fare l'amore... Per sempre. Mi piacerebbe tornare in quella discoteca a ballare. Poi la notte guidare sull'autostrada. Che bella sensazione. L'autostrada di notte. Che tranquillit. Che pace. Mi piacerebbe tornare a urlare in quel concerto. E poi tornarmene a casa mezzo sordo... Andare a letto e dormire... profondamente. Un ideale per cui morire... forse... Anche quello ci vorrebbe. Anche quello c'era. E mentre ci abbracciavamo sul divano, il copri-divano pian piano scivolava... Una cassetta continuava a girare nel videoregistratore... Ma ormai l'audio era incomprensibile. Un whisky e cola al bancone o una birra. A volte un Manhattan con poco ghiaccio... E in pista... Che danze... Le ragazze ammiccanti... Le risate con gli amici...

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Aspettare un treno alla fermata... senza pretese... senza destinazione... Una volta mio nonno, che era appena uscito dal coma, con aria quasi stupita, mi chiese: "e tu chi sei?". Povero nonno, non ricordava pi nulla. Non riconosceva pi nessuno. Sarebbe peggiorato progressivamente. Quando part per un mondo migliore, piansi tanto. Ho visto tanta gente andarsene ma non ho mai pianto cos, come quando piansi per mio nonno. Eppure quella domanda che mi fece... Su quella domanda c'era molto di pi da riflettere invece che etichettarla semplicemente come "effetto del morbo di Alzheimer o dell'aterosclerosi". Ma allora ero piccolo e non capivo. Oggi che sono un po' pi grande mi domando: "chi sono?" e ripenso cos al mio nonnino. "Chi sono?". Gi... Nella vita si recitano diverse parti. Personalmente non rileggo mai ci che scrivo perch lo trovo stupido: ogni volta che scrivo sono qualcosa di diverso e non mi ritrovo per nulla in ci che ho scritto in precedenza. Ma credo che sia necessario ricucire. Rimettere insieme tutti questi personaggi, ragionare sulle cose spiacevoli e, soprattutto, porre l'accento sul bello che accaduto. Un grande scrittore disse: "La bellezza salver il mondo". E non c' nulla di superficiale in questa frase. La bellezza di un attimo, qualunque esso sia, non torna pi. Allora cominciamo a ricucire. Cominciamo a ricordare le maschere ed i ruoli che ci hanno visti protagonisti dei nostri mille spettacoli. Ricordiamo i colleghi di scena. Ricordiamo i volti degli spettatori e l'espressione del regista. Ma soprattutto, di quel palco, cerchiamo di ricordiamo noi stessi, le nostre sensazioni, le nostre emozioni. Questo il significato di questa biografia. Una biografia non autorizzata: spesso difficile raccontare se stessi in tutta sincerit. E' difficile buttare a terra i propri vestiti e mostrarsi nudi. Oggi difficile scoprire i propri punti deboli. Forse lo sempre stato. Ma vedete, io credo che una volta le cose fossero diverse. C'erano ruoli ben definiti. Ora ci sono molti dubbi. Prima non era naturale porsi domande... Oggi, nell'era delle certezze, c' troppa incertezza. E' quelle legge immutabile degli opposti: ogni cosa ha il suo contrario. E pi luci ci sono, pi ombre compaiono. Non sapere, comporta anche una maggiore accettazione. Spesso non si accettano molte cose. La malattia e la morte sono solo due esempi. Oggi c' molta pi speranza e quindi molto pi dolore. Chi ha la possibilit si perde nei mille labirinti e nelle mille scelte che in ogni istante possibile fare. Chi non pu, invidia chi ha una possibilit in pi. Il mondo delle possibilit. Dopo tanto tempo e mille esperienze mi sono accorto che la ragione, la scienza e tutto ci che ne consegue nettamente inferiore alla fede. Con fede intendo la fiducia che l'uomo pu riporre in qualsiasi cosa, anche nella scienza stessa. Ma se non c' questa fede nessuna scienza, nessun dio potr mai risolvere completamente il problema dell'uomo. Una preghiera orientale cos recita: "Come la barca segue il suo fiume Senza nulla temere Cos io, Oh Dio, Mi affido al tuo Amore" Affidarsi.

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Leggendo i testi sacri di qualsiasi religione si apprende come la fede sia la vera portatrice di salvezza. "La tua fede ti ha salvato" ripete Ges eseguendo i suoi miracoli lungo le infinite strade dell'antico mondo. Non dice "Io ti ho salvato" dice "la tua fede ti ha salvato". E il Buddha sovente ripete: "Se dovessi incontrare il Maestro lungo il tuo sentiero, uccidilo". Poich quel maestro in realt dentro te. Basta riscoprirlo. Certo non facile. Ma, sempre per citare un maestro indiano, "voi vi affannate poich credete di avere solo un tempo. Se riusciste a vedere l'eternit allora ricomincereste ad assaporare l'aria". In precedenza mi ero soffermato sulla necessit di lasciarsi trasportare dal fiume, in tranquillit. Lasciare in pace il tempo e affidarsi. Ci sono state cose brutte, vero. Ci sono state cose belle, vero anche questo. Bisogna per sospendere il giudizio almeno per un attimo. Guardare in modo diverso. Una vita un insieme di colori da cui nasce un quadro. Un quadro stupendo poich unico. Un quadro fatto dalle nostre scelte (e, perch no? Anche da scelte di altri). Nell'universo non esiste un quadro uguale. Quel quadro siamo noi. Le nostre sensazioni, emozioni, sconfitte, vittorie... Non voglio che vadano perse. Non sono un profeta: non mi interessa. Non sono un maestro: l'ho capito, finalmente. Ma sono uno stupendo quadro. Con una vita non infinita e proprio per questo preziosa. Ma preziosa ancora di pi perch unica: siamo prototipi realizzati in un unico modello. La vita di un uomo vale tanto. Anzi, fuori da qualsiasi stima commerciale. Inestimabile. E l'amore non qualcosa di stupendo? Mondi che si avvicinano... Certo non facile: ognuno con la sua idea, ognuno con se stesso. Ma un passo in pi. Ci sono stati match di boxe, studi filosofici, errori gravi e bugie. C' stato l'amore, l'odio, il dolore. La scuola, il lavoro, gli incontri piacevoli e pure quelli spiacevoli. C' stato il sorriso e il pianto. La sofferenza, i momenti felici insieme, gli addii. C' stato chi ha voluto e chi non ha voluto. Ora per esempio c' De Gregori con Alice: "ma tutto questo Alice non lo sa". C' stato tanto per cui pensare, c' stato qualcuno con cui confidarsi. C' stato l'orgoglio e il tradimento. C' stato il coraggio, il ripensamento, il vittimismo e l'eroismo. C' stato l'amore e il sesso. Ci sono stati i baci e i pentimenti. C' stato sforzo, sentimento e passione. C' stato pure Alan Sorrenti (magari su un vecchio vinile: "Tu sei l'unica donna per me"). C' stato tempo per dire "sarebbe stato meglio se non l'avessi fatto" o per dire "ma guarda che fortuna!". E di cose ce ne sono state e ce ne saranno. Queste sono solo una infinitesima parte. E dovrei abbandonare questo ricco quadro in qualche angolo polveroso della mia cantina piena di vini e insetti? Non posso. Non voglio. Ora voglio solo arricchire quello che ho gi. Voglio renderlo ancora pi bello. Certo molte cose che vorrei, ora sono solo dipinte nel quadro... Non ci sono pi. Ma sono con me. Nel mio cuore. E questo assicura loro l'immortalit. Un quadro ad olio incompleto. Ma dalle cose che vedo sar un capolavoro. Un'opera d'arte. Un dipinto da attaccare in qualche museo. Quelle opere che ti lasciano di stucco e ti fanno venir voglia di dire "Ammazza, un artista con i contro-cazzi!". Solo che non puoi dirlo ad alta voce senn ti buttano fuori dal museo. Magari se ammazzi qualcuno in una guerra di cui non sai i motivi, ti mandano al Tg ma se usi la parola "cazzo" sei solo un immorale. O magari se fai l'amore in macchina ti fanno la multa per se terrorizzi i bambini in tv con qualcosa di violento sei solo un mass-media. Ai bambini bisognerebbe insegnare l'amore. L'amore comprende anche, fra le mille altre cose, i baci e lo stare insieme nudi, abbracciati su un letto caldo, a farsi le coccole. Invece magari si lasciano i propri figli ad uccidere "i cattivi" davanti ad un computer privo di emozioni mentre noi, silenziosamente, consumiamo un veloce rapporto sessuale. "Il piccolo

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potrebbe scandalizzarsi e rimanere turbato!". Potrebbe rimanere turbato vedendo due persone che si amano? Invece non rimane turbato a vedere i suoi genitori che litigano? Non rimane turbato quando deve prendere le difese di uno dei due anche se li ama entrambi? Non rimane turbato davanti alle guerre? Non rimane turbato davanti ai videogames che badano a lui sostituendo i suoi genitori? Non rimane turbato davanti a certi films? Non si turba guardando il Tg? Cazzo! Sembra che nel mondo ci siano solo morti! Ecco la moralit... Ma questa, un'altra storia. Non so a voi, ma a me hanno sempre insegnato a distinguere bene fra sogno e realt. O meglio: fra sogno e sogno. Perch ci sono sogni che vanno bene (potere, denaro...) e per cui vale la pena impegnarsi ma ci sono anche sogni "campati in aria" (amore, bont...). Cos si crea subito la prima crisi della vita. Nell'aria volano dolci teorie: l'amore universale, la pace, il rispetto reciproco e tante altre perline. Ma quando si tratta della tua vita dimentica tutto! Subito ti insegnano a competere perch, si dice, che la competizione arricchisca. Quando avevo dieci anni, avevo una mia teoria: la competizione arricchisce chi vince. Chi perde ci rimane male... Ma poi capisci che te la insegnano non per una stupida corsa a ostacoli ma perch la devi adottare nella vita. Perch ad un certo punto ti vieni a scontrare con un altro che vuole la stessa cosa che vuoi tu. E allora devi lottare per averla. Anche a costo di metterlo nel culo a quell'altro. Tanto per essere sportivi. Allora "il rispetto" rimane una parola stampata su qualche dizionario o un termine da tirar fuori in qualche occasione tanto per sfoggiare la propria moralit e per unirla alla moralit comune. Sogno o realt? Ma lasciamo perdere... Ch dire Realt voler parlare di cose pi grandi di noi. Di realt probabilmente si pu conoscere quella personale. Ma nemmeno quella... E cos si cresce in societ. Si impara a perdere (magari con traumi che rimangono a livello inconscio); a schiacciare il nemico (o almeno a tentare di riuscirci); a parlar bene di etica, solidariet e religione; a dar consigli sul come e sul quando... Perch ovviamente si pretende pure di saperla lunga sulla realt. Si pretende di aver esperienza! Si comincia ad erudire il prossimo basandoci su ci che ci hanno insegnato. Ed allora come un virus contagioso: le nostre paure e contraddizioni si trasmettono inesorabilmente. Cominciamo a dire "beh, certo. Devi comportarti bene ma se quello ti fa soffrire fallo soffrire tu di pi" o anche "quello si merita tutto il tuo disprezzo" e "tu ti sei fatto il culo e quello pretende di diventare il direttore?". Io ci ho pensato bene. Sono cose orribili! Perch poi si comincia a dire "mica sar il primo a evadere le tasse?! Sta a vedere che lo Stato si impoverisce per causa mia... Ma vaffanculo!". Un granello di sabbia non fa una spiaggia ma se quel granello non sarebbe mai arrivato? Questo tanto per evidenziare la contraddizione... Ch poi uno si domanda: "ma che cazzo devo fare?" "Conto solo io o forse anche gli altri?". Ad un certo punto della tua vita ti ritrovi principe nel tuo castello cinto da alte mura. E queste mura le hai realizzate per difenderti. Difenderti da quello che te lo vuole tirare nel culo; difenderti dai giudizi del mondo che dicono che sei orrendamente grasso; difenderti per non soffrire. Ma le tue paure rimangono con te, fra le tue mura. Non riescono ad uscire perch le mura sono alte e tu le innalzi ogni giorno di pi credendo che le tue paure siano fuori. Non siamo pi noi stessi. Diventiamo queste paure. La pi grande di queste paure il futuro: agiamo come se fossimo immortali! E rimaniamo soli nel nostro castello a pensare ai futuri attacchi del destino, degli altri e anche ai futuri attacchi del passato! Perch poi crediamo anche che il passato debba tornare: e a questa brutta immagine diamo il nome di "esperienza"! Abbiamo un termine per tutto.

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Ognuno nel suo castello a difendersi dai terrorismi che si diffondono come pestilenze attraverso le televisioni, i giornali, gli amici, i nemici, i parenti, i genitori, gli ospedali e chi pi ne ha pi ne metta. Tutti uniformati dietro le mura a combattere contro i mulini a vento! Senza pi sogni veri ma solo sogni egoistici, ipocriti... Incubi pi che sogni. Sempre preoccupati di realizzare la propria fortuna, di accumulare denaro... Preoccupati che qualcuno possa portarci via ci di cui nemmeno disponiamo. E ci consola il fatto di non essere soli: "mal comune, mezzo gaudio". Che tristezza! Ed infatti ci preoccupiamo di segnalare le malattie che affliggono il nostro prossimo, magari con sincero dispiacere. Ma si sa che il vicino ha sempre qualcosa di peggio. Come diceva il maestro, forse non dovremmo preoccuparci della pagliuzza che sta nell'occhio dell'amico, ma della trave che si conficcata nel nostro. Ma bello sapere che non si soffre da soli! A cosa siamo arrivati: a sperare che un altro stia male! A dire che un altro sta peggio di noi! Proprio triste il mondo! Guerre, pestilenze, fame, morte: qualcuno cos sta peggio di noi! Invece noi, illusi di essere immortali! Illusi che le nostre barriere potranno proteggerci. E cos di conseguenza agiamo combattendo estenuanti battaglie; credendo che il medioevo sia un periodo storico quando invece un periodo dell'anima. Credendo che la realizzazione sia l: che la realizzazione sia un "far magicamente scomparire i nostri problemi". Ma quelli sono trucchi da prestigiatore. Perch agiamo come quello che volle nascondere l'olio sott'acqua: ma si sa che l'olio torna sempre a galla. Mi dicono che quando avr lavoro e famiglia sar diverso. Che devo lottare per questo e lasciar perdere inutili ideali. Subito dopo mi erudiscono sulla loro estrema infelicit nelle loro famiglie e nel loro lavoro. Ma allora: di cosa mi state parlando? Mi dite che i miei problemi scompariranno se mi realizzer professionalmente e affettivamente e poi voi stessi state di merda: non sapete nemmeno di cosa parlate! Non siete realizzati semplicemente perch dietro il lavoro, la famiglia e i figli avete nascosto i vostri problemi per non risolverli. Ma tornano sempre a galla. E sempre pi grossi. Ed brutto vedere questi che cercano di realizzare nei propri figli se stessi. E li costringono a fare certe cose per realizzare se stessi. Ma come pu un invidioso, mi domando, dare un consiglio? E poi mi ridono in faccia se dico che forse bisognerebbe vivere l'attimo. E mi rispondono con la solita cosa insulsa: "E allora secondo te dovrei abbandonare tutto e vivere alla giornata morendo di fame?". Quanta banalit!!! Credete forse di essere immortali? Beh, allora continuate a soffrire ch riceverete la vostra ricompensa in futuro! Io per ci credo poco... Ad ascoltare male gli altri e il mondo si finisce solo col costruire barriere pi alte e a gioire degli insuccessi altrui che diventano unico nostro vero successo e quindi vanto e quindi consigli da distribuire al mondo per continuare il triste contagio della paura. Un po' di tempo fa ero sotto casa ad aspettare un amico per andare al cinema. Passa il proprietario del negozio accanto al mio portone e mi dice: "godi ora, ch quando ti sposi hai solo responsabilit: moglie, figli...". Cio, come per dire, sii felice finch puoi ch tanto poi ti dovrai sposare per forza (perch cos magari sei indipendente e schiavizzi tua moglie) e col cazzo che ti diverti pi! Certo perch poi porti i tuoi problemi nella tua nuova famiglia, intanto i problemi sono cresciuti e c' una povera disgraziata (che fra l'altro porta i suoi problemi) che deve assorbire la tua merda e tu devi assorbire la sua. Roba da urlo! A volte capita che nella vita fai delle cose per gli altri senza chieder nulla in cambio, e questo ti fa piacere. Poi per arriva lo stronzo di turno (ch quello arriva sempre e magari pure il tuo migliore amico) e ti comincia a dire: "ma chi te lo fa fare? Lo vedi come ti tratta? Non ti merita!" e allora ti butta quel cazzo di tarlo dentro che comincia a lavorare. E ti chiedi: "ma lo sai che ha ragione? Io mi affatico, mi faccio in quattro per lui e lui cosa fa? Mi tratta pure male. Ma io non sono mica un santo! Ma vaffanculo". Certo: perch si ragiona sempre in termini di baratto. Se io do una cosa, lui mi deve dare qualcosa in cambio. Non sapendo che ci che si riceve gi

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presente in ci che si d. Dare ricevere. E pensare che prima di incontrare quello stronzo che ti d il suo consiglio di merda eri pure felice di dare senza ricevere nulla. Nel dare si riceve molto, moltissimo. Una ricchezza infinita. E cos invece ora si finisce in un castello ad ascoltare inconsciamente il proprio dramma. Si sente che l'altro sta peggio di noi ("mal comune mezzo gaudio"), si sente la sofferenza. Si riesce a sentire solo quella solitudine e quel distacco che ci siamo procurati costruendo quelle alte mura. E' questo un ascolto superficiale. Questo d incomunicabilit: io dico una cosa e tu ne capisci un'altra poich percepisci solo elementi legati al tuo dramma. Mi fanno ridere quelli che si basano sull'errore di un'altra persona: cio basta che uno sbaglia una volta nella vita che te lo rinfacciano in eterno! Quale estrema povert di Spirito!!! Paura, maschere e disagi non devono diventare alibi per non vivere appieno il dono dell'esistenza. Non devono diventare alibi per costruire la propria corazza. Perch poi ci si rimane intrappolati dentro. E' inevitabile... Tutto diventa meccanico. Anche gli affetti diventano cose materiali e creano la gelosia che la paura di perdere tali cose materiali. Come se l'affetto fosse denaro. Spesso per nuovamente "l'esperienza passata" che torna a farla da padrona grazie alla memoria. E questa memoria diventa madre di una paura presente che ci svela un futuro negativo. "Me lo sono sudato e col cazzo che me lo lascio scappar via": con questa frase dimostriamo al mondo e a noi stessi la nostra fragilit ma soprattutto la fragilit di ci che ci parso di costruire. Ma come pu qualcosa che non esiste (il passato) partorire una paura per qualcosa che non esiste (futuro)? Questo il dramma e il paradosso. E pensare che ci consideriamo figli della scienza! Ed invece non siamo altro che dei superstiziosi incalliti! La paura chiamata gelosia distrugge quel castello di carte che abbiamo creato e che abbiamo chiamato "relazione". Ma le relazioni si basano su altre cose. Tutto accade al momento giusto. L'affinit, il sentire in maniera diversa, l'ascolto profondo, la sintonia sono quelle cose che creano un rapporto eterno. Ma abbiamo perso questo sentire diverso... Abbiamo perso questa spiritualit che va oltre, per concentrarci sulle paure che generano continuamente maschere. Abbiamo perso la spontaneit. Il fiume scorre placido senza porsi problemi arrivando al mare. L'ascolto significa vedere come coloro che ci circondano hanno costruito anch'essi alti castelli in cui recitano la loro minima parte in eterno. Il grande filosofo diceva: "l'eterno ritorno dell'uguale". Perch recitiamo questa parte finch non ci svegliamo. Finch non vediamo veramente. E dopo aver visto le altrui fortezze che di giorno in giorno si accrescono, vedremo finalmente la nostra. La commedia che recitiamo giorno dopo giorno, le paure che ci obbligano a compiere azioni meccaniche simili a tic nervosi ma di cui non ce ne siamo mai accorti. E sarebbe il caso allora di cominciare a sceneggiare una nuova vita, fatta di felicit. Sarebbe forse il momento di diventare registi del proprio film. Avete la presunzione di cambiare il mondo quando vivete nelle vostre prigioni. Protetti. Insieme alle vostre paure. Ma come pensate di stare agendo liberamente se siete prigionieri di voi stessi, delle vostre paure, delle vostre esperienze fatte di fumo, del vostro passato e del vostro piccolo illusorio futuro? La recitazione e i ruoli: questo il vero dramma del mondo. Perch siamo attori inconsapevoli! E allora credo che solo l'ascolto pu salvarci. Guardare oltre quegli alti muri che ci siamo costruiti per vedere i muri degli altri e poi vedere noi stessi, specchio del mondo. E quei muri, fatti di nulla, si scioglieranno come neve al sole. Che significa "vivere l'attimo"? Significa semplicemente porsi in ascolto, creare quel giusto silenzio in noi, diventare i registi di se stessi. Ch c' troppo chiasso, troppa confusione e troppe parole per riuscire a vedere chiaramente.

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Altrimenti, come diceva il filosofo, tutto si ripeter in eterno. E lasciate perdere il tempo e la morte, che sono concetti limitanti e limitati. Tutto torner in eterno. Proprio l'altro giorno ascoltavo una trasmissione dove si parlava di guarigioni miracolose. Guarire veramente un miracolo ma se non si conosce il significato della malattia e del disagio, come si penser di guarire? Credo che il disagio e la malattia siano proprio essi stesso un miracolo: essi sono il grido di qualcuno che ci dice di cambiare... Che cos non va bene. Che ora di smettere di recitare! Ma spesso non ascoltiamo. E continuiamo a ripetere i soliti gesti senza capire, senza accorgerci di star recitando la medesima parte mille e mille volte. Uscire da questo circolo il miracolo. Il disagio la voce che ci supplica di vedere oltre e cos liberarci. Quindi mi domando: perch pretendo di voler cambiare tutto e di poterci riuscire se ancora non vedo me stesso e sono prigioniero della mia maschera? Alla luce di tutto questo, alla luce di un ascolto sottile che si chiama consapevolezza, alla luce di questa nuova comprensione ha senso la propria indipendenza. Ha senso un proprio stile di vita che pu dare un esempio al mondo affinch ognuno possa far cadere le proprie prigioni di pietra. E cos i sensi di colpa muoiono poich l'errore ha causato una nuova coscienza. E nessuno pi responsabile di nessun altro se non di se stesso. Perch ognuno deve raggiungere questa consapevolezza da solo. Questa solidariet e rispetto. Altrimenti cadiamo nuovamente nell'errore di voler cambiare l'altro secondo le nostre esigenze. Ed invece ognuno ha diritto ai suoi tempi e ha diritto alla comprensione del proprio dramma e al suo scioglimento definitivo. E l'ascolto vero d anche comunicazione. L'incomunicabilit scompare... E cos si scopre l'originalit di ognuno, i maestri che incontriamo sulla nostra via, la necessit del non-intervenire. Perch dura riconoscere in chi ci ha ferito un possibile maestro. E' pi facile odiare che amare. E quindi siamo l, col nostro stile originale di vita. Dopo aver scoperto la commedia del mondo e il nostro ruolo. Cominciando a lavorare sul nostro nuovo film. Godendoci il cammino che ci porter al termine di questo nuovo, grande, ma finalmente nostro e solo nostro progetto. Perch non la meta a dar soddisfazione, ma la via che ad essa ci conduce. O meglio: il raggiungimento della sommit non altro che l'insieme dei gradini che l, ci hanno permesso di arrivare. E cos ora abbiamo una nostra personalit indipendente. Una personalit da difendere perch unica. Una personalit maestosa in un oceano di altre personalit ricche e in movimento. Una nuova considerazione di s. Una stima unica di una persona che ha abbandonato quell'ego che non la faceva respirare. Che non la faceva agire liberamente. Porsi in ascolto senza pi voler cambiar nulla. Liberi. Calma e pazienza. Senza pi necessit temporali. Poich come diceva il maestro, "chi ha seminato potenti querce sotto cui stendersi per riposare, dovr aspettare un po' di pi di chi ha seminato erba. Ma come li riparer l'erba? Meglio aspettare un po' di pi a osservare la propria quercia che cresce". Mai pi a dire: "non c' tempo, non c' tempo" ma a parlare di Spirito, di Infinito, di Calma. E come la quercia cresce tranquillamente poco per volta cos si sviluppa la comprensione. Forzare i tempi inutile e innaturale. Non si farebbe altro che tornare alla commedia. Non si farebbe altro che tornare alla finzione. Bisogna digerire e far proprio. E magari, sperimentando, ci verr da dire, sorridendo: "ma guarda, era proprio cos..." E capiremo che il mondo pu cambiare non con mille parole ma forse, probabilmente, con l'esempio della nostra vita e dei nostri piccolissimi gesti. Ed inizier un nuovo stupendo contagio. Cos si assapora ogni attimo della via che porta al traguardo e ci si diverte. Ch la vita, forse, proprio questo...

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Bombe. Bombe in medio-oriente. Bombe dai cavalcavia. Bombe a Londra. Bombe ipotizzate. Bombe mai lanciate. Hiroshima. Vietnam. Tibet. Fame. Morti. Malattie. Terzo mondo. Acqua. Siccit. Deserti. Animali in via di estinzione. Futuro improbabile. Parole. Politiche. Governi. Guerra. Omicidi. Farmaci. Pesticidi. Drammi quotidiani. Drammi piccolissimi. Traumi. Ipotesi. Scienza. Tecnologia. Traffico. Inquinamento. E tanto altro... Sono seduto davanti allo schermo del mio PC. La mia tastiera produce rumori ovattati sotto le mie dita. Ogni tanto guardo i tasti. Un CD corre sul lettore dello stereo: "I still believe" (di Timmy Cappello, il sassofonista di Tina Turner). Era tanto che non lo ascoltavo. "I still believe": nonostante tutto, io ancora credo. Io ancora ci credo. Credo nel mondo. Credo nelle donne e negli uomini. Credo nei bambini. Qualche giorno fa un amico mi ha mandato un messaggio: sua madre era in ospedale. Non conosco il motivo. Non aveva voglia di parlarne. Mi richiamer. Un po' di settimane fa ho incontrato alcuni vecchi compagni del liceo: quattro chiacchiere, tanti figli e molte malattie. Qualche morto. Matrimoni, convivenze. Impieghi, disoccupazione. A volte sembra di vivere in un mondo a parte. Quando eravamo al Liceo sembrava che mai nessuno avesse dovuto subire attacchi dalle malattie. Mai nessuno si sarebbe sposato... Qualcuno ora invece ha anche divorziato. E i figli poi... Roba da grandi! Poi cresci e capisci che quello che c' in TV pu accadere anche a te. Eppure eravamo tutti l. Con i nostri ideali. Ora non c' pi nessuno in piazza. Non c' nessuno a manifestare contro il governo, a discutere della Lira pesante (che ora non c' nemmeno pi), a comprare quei giornali che parlavano di luoghi lontani: Argentina, Cuba, Madagascar... Cambiano le prospettive. Cambiano i pensieri. C' da occuparsi di altre cose. E magari ci si comincia a lamentare. Un lamento silenzioso. Passivo. Non c' pi la rivolta. C' una rivolta silenziosa. Magari alla fermata del tram. Ma a volte non c' nemmeno quella. Si finge che gli interessi siano altri e che "ci va bene cos" o che "siamo ben coscienti del fatto che siano solo parole, ma i fatti sono troppo complessi". C' questo tizio che canta e che dice che, nonostante si trovi su una barca che sta affondando in mezzo all'oceano, al buio e fra i ghiacci, ancora crede! Mi guardo intorno. Ma che importa a me dei fatti troppo complessi? Figuriamoci... Schiavi dei farmaci e di mezzi inquinanti che ci porteranno all'autodistruzione. C' quello che si alcolizza per non pensare e c' quello che si droga per non amare. E mi vengono anche a raccontare che "nonostante il mondo sia una merda, noi abbiamo fatto tanto per cambiarlo". Vediamo un po'. C' una sorta di compensazione. Abbiamo inventato l'antibiotico e sono nati i virus. Quelli, col cazzo che li ammazzi! Vabb... "Per almeno posso concedermi di andare in automobile fra i villaggi impestati dall'AIDS". E cos nacque l'inquinamento. Effetto serra, Ozono etc.

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"Dai, fammi telefonare a mia moglie che mi hanno detto che il microonde fa male alla salute e trasforma le cellule. Per, a pensarci bene, ho letto su quella rivista dal barbiere che pure il cellulare fa male: e allora come la chiamo?" "User i segnali di fumo... tanto in Amazzonia un po' di legno in meno non fa male. Pensa che deforestano ampie zone per fare stuzzicadenti e quaderni!". Mi rilasso davanti alla TV. Meno male che c' quella. 1 Canale: "Non prendete l'aereo, ci sono i terroristi!" 2 Canale: Un bel documentario..."Fra qualche anno i ghiacciai si scioglieranno completamente e..." 3 Canale: "Nonostante la scarsit di risorse idriche bene bere tanta acqua..." Vedete... io non ce l'ho con nessuno. A volte qualcuno mi chiede che cosa intenda dire con certe mie affermazioni. Che forse sono cose campate in aria. Mi chiedono se voglio insegnare qualcosa. Figuriamoci... A tal proposito cito la frase di uno scrittore che amo particolarmente: "Quelli che non riescono pi a imparare, si sono messi ad insegnare". C'era mio nonno che usava una espressione per quella gente che uscendo dalla messa domenicale era solita soffermarsi sulle gradinate della chiesa a parlar male di quello e di quell'altro: "Ama Dio e fotti il prossimo". Spesso nei miei post mi sono soffermato a porre l'accento sull'incoerenza della Societ in cui vivo: la morale da una parte e l'egoismo dall'altra. Come se nella vita, per sopravvivere, devi buttarlo necessariamente in culo al tuo prossimo. E con il termine "sopravvivere" intendo anche un posto di lavoro, la carriera etc. E se ti comporti bene allora ti elogiano ma appena ti va male ti dicono: "hai visto, a far del bene?". E cos, consapevolmente o meno, ti viene da "gioire" per quelli che soffrono. Non intendo "gioire" in modo palese: per ne parli e il tuo spirito ne esce sollevato sapendo che c' qualcuno pi sfortunato della tua persona. E questo succede sempre. A partire dalla famiglia in cui viviamo. Dai nostri cari... Dicevo prima... Io credo. Nonostante tutto, io ancora ci credo. Ancora ci credo perch ho capito che fortunatamente l'uomo non controlla proprio un benemerito cazzo. E dico fortunatamente perch se l'uomo potesse fare qualcosa, allora veramente ci saremmo estinti. Ma non un secolo fa. Un miliardo di anni fa. Guardate, a me va bene l'opinione di chiunque. Se Bush fa la guerra avr le sue ragioni. Cos come i terroristi. Ormai non mi interessa. Se l'uomo potesse agire veramente per cambiare qualcosa, personalmente mi cagherei addosso a guardare certi capi di governo che sono stati eletti "per fare il bene della Nazione". Non mi preoccupo perch so che non cos che funziona. Se funzionasse cos non rimarrebbe che il suicidio. Ci colpevolizziamo per il passato, per la gente che non la pensa come noi... Guardate: io c'ho un passato di merda alle spalle. Eppure mi rendo conto che senza quel passato io non sarei chi sono ora. Non sarei la persona che si fa certe domande di cui personalmente a volte mi stupisco. Non mi darei certe risposte. Certamente non sono la perfezione. Anzi credo di essere uno fra i pi dissociati esseri del posto in cui vivo. Ma sono fatto cos. Cos come tu sei fatto cos. Ed il massimo della perfezione possibile. Ho capito una cosa. Che il problema non sta affatto nell'altro. Se vai a scavare profondamente nella vita di chiunque ci puoi trovare cos tanta cacca che alla fine gli daresti anche la concessione di ammazzare qualcuno: "Del resto, ne ha tutto il diritto". Ma il fatto che tanto non conosceremo mai l'altro cos a fondo e anche quando lo conosceremo, dovremo fare i conti con le nostre idee. E con quelle ci si scherza poco! Ti limitano! Non c' niente da fare.

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La tua morale, le tue idee... Tutta roba per farti vivere nel tuo mondo che tu hai confezionato per te in base al passato e con il quale ti stai illudendo del tuo futuro. Paure, convinzioni, ideali. Ma vi rendete conto che la paura di fare una cosa pu diventare l'alibi per farsi una filosofia di vita? E poi magari ci crediamo pure! Perch spesso avviene in modo cos sottile che neppure ce ne accorgiamo. Lasciatevi dire una cosa. Io personalmente non controllo nulla. Ovviamente parlo per me. Ho passato tutta la mia vita a pianificare e dare un senso. Ma tutto fuggito. E' tutto fuggito perch, secondo me, in realt c' gi un senso. Sforzatevi quanto vi pare: non potete aggiungere un altro senso alle cose. Sarebbe una tragedia. Questo per un motivo molto semplice. L'egoismo. Fare un mondo basato su valori che per me sono giusti! Una cosa orribile nonostante magari i vostri valori vi sembrino il massimo della bellezza universale! Nel medioevo c'erano dei valori che oggi non ci sono pi, come nell'antica Grecia. In molti luoghi del mondo ci sono usanze che, a fatica, stento a comprendere. E con ci non dico che magari le donne a cui strappano il clitoride stanno meglio delle donne occidentali per un motivo culturale. No! Ma ci sono cose che esistono in occidente a cui io preferirei l'evirazione! Penso solo ad alcune malattie come la depressione che non esistono nelle trib non civilizzate. Cazzo, di depressione si muore! Una cosa orribile. O anche ai tumori derivanti dall'uso di sostanze artificiali. Cosa da far accapponare la pelle... Io non sto a giudicare cosa sia meglio. Questo no! Non so nemmeno cosa sia meglio per me. Un tempo avevo un sacco di desideri che ora mi rendo conto essere inutili e con cui non saprei cosa fare. Un grande maestro orientale dice: "Prendete un uomo e dategli tutto: vorr ancora di pi! Perch la vera malattia dell'uomo il desiderio". Il desiderio di controllare. Controllare se stesso, le malattie, il mondo, la finanza e l'economia, la moglie o il marito, l'amante e il fidanzato. La suocera!!! Una bella sfida! Controllare perfino la morte e la vita. Illusioni. Illusioni che finiscono. Finiscono perch si basano su cose che finiscono. Come gli ideali e le idee, come la bellezza e la salute, come la malattia e il denaro. Per questo sostengo che in tutto ci sia una intelligenza che d un senso al vivere. Una intelligenza che fuori dai piccoli giochi delle brame umane. Una intelligenza che adopera una visione universale. L'uomo adopera la sua visione ristretta. Una visione basata su eventi passati e quindi inesistenti. E non pu controllare nulla perch in questa sua visione c' spazio solo per lui e per pochi altri. E se a questo aggiungete che l'uomo non sa assolutamente cosa sia meglio per lui e per gli altri, io credo che tutto ci che accade sia una grande benedizione. Lo vedo. Vedo certi bambini che sanno amare, nonostante certi genitori. Vedo i sorrisi e la gioia, nonostante spesso tutti ti dicano che l fuori una giungla. Vedo che molti amano, nonostante qualcuno di coloro che hanno conosciuto "meriterebbe" solo odio. E vedo me: non so vedere oltre. Vedo cose che alle volte non so spiegare ma che mi emozionano. Anche dove magari le cose non sembrano andare benissimo. Ascoltare vedere. Ascoltare vedere pi chiaramente. In silenzio. Ascoltare arrivare a strappare quel sottile velo formato dalle mie illusioni e dalle mie idee limitanti. Dalle mie paure. Perch so che dietro quel velo c' una visione pi ampia dove ogni cosa al posto giusto. La sofferenza deriva dal cercare di farsi una visione parallela a questa. Una visione in cui noi possiamo controllare. Una visione illusoria perch non c' nulla da controllare . C' gi quest' altra visione, che ha gi senso e che gi ricca di gioia e di amore. Ed io credo che l'uomo fatto per amare e per gioire di questo amore. Io ci credo. Io ancora credo

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