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La senape selvatica: ha un gusto leggermente piccante, ha un fiore piccolo e giallo ed intorno al ramo, dei semi che si possono mangiare.

Il 19 aprile 2011 noi alunni della 2A della scuola media Pie Venerini, abbiamo effettuato una visita didattica allOasi Ripa Bianca di Jesi. Appena arrivati eravamo attesi dalla guida, Josu, che ci ha insegnato e spiegato tutto quello che abbiamo incontrato. Inoltre, Josu ci ha spiegato alcune regole da rispettare, quali: non urlare non strisciare i piedi per terra non superare la guida. Prima di incominciare a parlare della riserva, ci ha spiegato che cos la BIODIVERSIT e una RISERVA NATURALE. La Biodiversit la diversit della vita nei vari ambienti che ci circondano. Una Riserva Naturale un luogo in cui la flora e fauna sono libere ed in uno spazio completamente dedicato a loro. Ci sono state mostrate varie piante come:

Lortica: una pianta urticante, ha una foglia con una forma seghettata in cui parte inferiore ed il gambo pizzicano. Una soluzione all irritazione la foglia di romice, bisogna accartocciarla e passarla sulla zona interessata.

Il Sambuco: una pianta con il tronco cavo che fruttifica a settembre -ottobre ed una pianta tintorea e perci una volta veniva usata dai contadini per colorare il vino venuto male. I suoi fiori sono bianchi e si raccolgono in una specie di grappoli.

ORTICA

ROMICE

FALSA ORTICA

Lavena: un cereale che cresce spontaneo.

Il Rovo: la pianta delle more, ha molte spine e cresce a forma di cespuglio.

La Rosa Canina: era usata per curare la rabbia nellantichit, anche se era solo una credenza popolare. Per tuttora utilizzata per le creme e in erboristeria per le tisane. Con i suoi frutti ci si possono fare anche delle buone marmellate.

La biodiversit degli stagni: Poi abbiamo osservato alcuni stagni di acqua dolce ed abbiamo scoperto anche l la vastissima biodiversit degli organismi, come rane e pesci piccolissimi

Il Nocciolo: la pianta delle nocciole quando la vespa punge il gambo iniettando le sue uova crea un piccolo bozzolo che con il tempo si ingrandir e viene chiamato galla.

In altri stagni pi grandi abbiamo osservato vari tipi di uccelli come i cormorani, che volano a bassa quota e poi si tuffano in acqua, gli aironi e in un campo, un guardabuoi, che vive dove i buoi fanno i loro escrementi. Josu ci ha anche mostrato la garzaglia, un posto dove gli uccelli nidificano.

La biodiversit dellambiente agricolo: Dopo aver osservato attentamente lambiente degli stagni, siamo andati in un ambiente agricolo diviso in quattro parti: una chiamata Lorto dei nonni perch si lavorano le piante come un tempo,

Il Biancospino, il Ligustro e il Corbezzolo, ecc Abbiamo osservato la garzaglia da un balconcino sul lago, una casetta in legno con delle minuscole finestre fatte apposta per non disturbare gli uccelli mentre vengono osservati.

la seconda dove ci si coltivano gli ulivi, la terza occupata dalle viti e la quarta un frutteto antico, dove ci sono degli alberi da frutto.

La biodiversit dellambiente fluviale: Nellambiente fluviale noi ragazzi abbiamo notato che non ci sono piante molto differenti da quelle che abbiamo visto nella prima parte del tragitto tranne per la dimensione e la quantit. Qui la guida ci ha spiegato che quando il fiume straborda, loro tagliano solamente gli alberi per non farli rimanere spezzati a met, ma per il resto rimane tutto come la natura ha lasciato. Alle cascate artificiali abbiamo notato che cerano dei canali per una centrale idro-elettrica ed una base che conduceva tutto il meccanismo.

Le piante erano: il rosmarino,

lissopo,

la calendula. il finocchio selvatico,

la lavanda,

Ed altre piante varie. E con questa esperienza terminata la nostra esperienza allOasi di Ripa Bianca di Jesi.

La salvia, la menta Il 6 maggio 2011 la classe seconda media come seconda uscita sulla biodiversit andata a Portonovo per scoprire lambiente marino. Lambiente di Portonovo piuttosto particolare perch lestremo settentrionale della Macchia Mediterranea situata in Italia con linfluenza delle correnti marine. Il Conero un monte calcareo ed i sassi che esso lascia cadere a causa dellerosione piovana sono ricchi di calcio e per questo sono bianchi. Iniziamo il nostro percorso sulle pendici dellaltopiano e

Il bagno degli odori: Dopo aver esplorato tutti i vari tipi di biodiversit, Josu ha fatto fare ai ragazzi un bagno degli odori, cio siccome cerano tanti tipi di piantine aromatiche e bisognava indovinare il loro nome, per riconoscerle dopo averle viste le abbiamo strofinate sulle braccia e poi ci siamo annusati.

il timo,

lorigano,

scorgiamo varie piante, tra cui: il Corbezzolo tipico del Conero che fiorisce in Autunno, ha le foglie sempre verdi e ha il tronco rossastro; il Viburno: dai rami ornamentali con le bacche color blu metallo;

lo Stracciabraghe: una pianta rampicante piena di foglie munite di spine

lOrniello, il Leccio ed il Caprino. Il luogo nato da delle continue frane che hanno portato alla forma a ventaglio del promontorio e hanno formato anche due insenature da dove sono nati gli unici laghi retrodunali di acqua salmastra, che formata da quella dolce e da quella salata, in Italia. In seguito analizzando il bacino costiero notiamo vari esseri viventi, portati qui a causa della mareggiata, come: lUlva: che mangia i metalli pesanti per depurare le acque;

il Gasteropode: dal corpo a forma di spirale, dal guscio fuoriesce solo il piede con quattro antenne ed una bocca; i Granchi: crostacei con otto chele, spesso una delle due maggiori asimmetrica alla prima, la femmina si differenzia dal maschio per l apertura sottostante nella parte ventrale, pi grande nella femmina perch deve contenere le uova.

Gruppo di Giovanna Bello, Diletta Perilli, Anastasia Pesce, Alessio Pignocchi, Lucia Romani, Sarah Sardone Olimpia Zeiler.

la Rubia, appiccicosa e dai frutti verdi; la Ginestra: tipica della Macchia Mediterranea vive nei dirupi e si adatta bene ai luoghi isolati;

I tre alberi pi comuni della macchia sono:

la Cistoseire: si manifesta in gran quantit nelle acque sporche lAlimenia: di colore rosso, divorano il plancton; le Spugne: sono formate da migliaia di piccole cellule uguali dette spongine, i fori che le ricoprono si occupano di depurare; le uova di seppia: allo stato embrionale sono piccole;

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