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Applicazione di metodi decisionali multi-criterio AHP (Analytic Hierarchy Process) nalizzati al Ranking delle metodologie di Gas Flaring del

settore Oil & Gas


Matteo Rocco

Indice
1 La pratica del Gas Flaring 1.1 Limpatto del Gas Flaring in un contesto globale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1.2 Dierenti stakeholders . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1.3 Alternative tecnologiche al GF . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2 Un approccio multicriteriale per la riduzione del gas aring 2.1 Analytic Hierachy Process (AHP) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2.2 Scelta degli indicatori fondamentali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . *** 1 1 2 3 3 5 6

La pratica del Gas Flaring

Con lespressione gas aring ci si riferisce alla combustione in torcia del gas associato, ossia alla combustione del gas naturale che in molti casi presente nei giacimenti petroliferi, e che pertanto necessario estrarre al ne di ottenere il petrolio come prodotto principale desiderato. I vincoli che spesso portano a considerare il gas associato come un prodotto privo di valore, che deve pertanto essere smaltito mediante il rilascio in atmosfera (venting) o la combustione (aring), possono essere suddivisi in tre categorie principali: quelli relativi a problematiche di mercato, quelli relativi alla mancanza di esperienza o di risorse da investire da parte dei produttori e quelli di natura puramente tecnica. [1]

1.1

Limpatto del Gas Flaring in un contesto globale

La pratica del GF costituisce un enorme spreco di energia: secondo le stime della NOAA1 nel 2010 sono stati bruciati circa 134 miliardi di metri cubi di gas associato, che in termini energetici corrispondono a pi di 120 Mtep, ossia a circa l1% della produzione energetica mondiale2 [2]. La maggior parte del GF avviene in soli 20 paesi del mondo, molti dei quali sono paesi in via di sviluppo (come ad esempio Angola o Nigeria), che gurano tra i detentori delle maggiori riserve di gas e petrolio, anche perch, spesso in questi paesi non esiste una legislazione che miri a contrastare la pratica o una rete adabile da utilizzare per il trasporto del gas. [3]. Questa mancanza di controlli normativi fa s che, in alcuni casi, lammontare di gas naturale bruciato in torcia sia circa pari allammontare id gas estratto dai giacimenti stessi [2]. Immaginando di riuscire a recuperare e riutilizzare (anche grazie a sistemi di conversione a basso rendimento) il gas che ad oggi viene bruciato in torcia nei PVS, possibile dimostrare come il recupero di tale gas costituirebbe una pratica fortemente beneca nei confronti delle tre dimensioni della sostenibilit (economica, ambientale e sociale) [4]. Si pu quindi dedurre che la pratica del GF non rispetta le condizioni di sostenibilit, ed dunque potenzialmente dannosa nei riguardi delle generazioni future, in particolare nei PVS. [5]
Dipartimento di Energia; Settore: Scienze e Tecnologie Energetiche e Nucleari - STEN; e-mail: rocco.matteo86@gmail.com 1 National Oceanic and Atmospheric Administration 2 Total Primary Energy Supply

Figura 1.1: Emissioni di CO2 e inquinanti; potenziale aumento del PIL, anno 2010. Osservando i dati statistici, possibile aermare che la pratica del GF ha conseguenze locali e globali che non possono essere ignorate: da una parte, il gas bruciato produce un grande ammontare di emissioni di CO2 (280 Mton nel 2010), dallaltra esso causa di altre emissioni inquinanti, come SOx, NOx, CO, idrocarburi incombusti, ecc. Tali inquinanti sono causa di piogge acide che causano gravi danni allecosistema e alle coltivazioni [6, 7, 8]. (Figura 1.1) Da un punto di vista economico invece, bruciare il gas signica bruciare una risorsa preziosa: a tale pratica associata una perdita di PIL (Prodotto Interno Lordo) in media pari allo 0,05% per i 20 paesi maggiormente interessati dal fenomeno (percentuale che cresce fortemente escludendo dalla lista i paesi pi sviluppati), con una punta che per la Nigeria supera il 20%. In gura 1.1, rappresentato il potenziale aumento di Prodotto Interno Lordo nel caso si riesca a recuperare tutto il gas naturale ora bruciato in torcia. Oltre a questo eetto economico diretto, molti altri eetti indiretti potrebbero manifestarsi, primo fra tutti un guadagno derivante dalla vendita del gas non pi bruciato in torcia. [9] Oltre a beneci di carattere economico e ambientale, si presenterebbero anche implicazioni di carattere sociale: gli inquinanti sono infatti emessi spesso vicino a centri abitati, con ricadute sulla salute delle persone (cancro, malattie respiratorie, ecc.); il surplus di energia derivante dal recupero del gas naturale permetterebbe inoltre a donne e bambini di risparmiare molte ore dedicate alla raccolta della biomassa tradizionale, guadagnando la possibilit di dedicarsi ad attivit educative o lavorative. La riduzione del GF costituirebbe dunque una risorsa strategica importante per garantire laccesso allenergia alle popolazioni dei PVS, passo preliminare alla promozione dello sviluppo e della sostenibilit economica, ambientale e sociale.

1.2

Dierenti stakeholders

Nonostante le evidenti ripercussioni negative che caratterizzano la pratica del GF, questa ancora ampiamente utilizzata soprattutto a causa del fatto che una soluzione del problema comporta il coinvolgimento di diversi stakeholder, ognuno dei quali caratterizzato da un diverso interesse riguardo al problema. In particolare, essi possono essere suddivisi in quattro macro-categorie:[10, 11]: Oil companies: di norma sono interessati a recuperare il gas associato solo nel caso in cui questa operazione assicuri loro un vantaggio economico (ovvero, molto raramente); Governi locali : dovrebbero occuparsi di contrastare il fenomeno denendo una legislazione chiara e promuovendo la commercializzazione del gas, eventualmente occupandosi di rimuovere o limitare i vincoli che la contrastano, e dovrebbero inoltre assumere un ruolo di coordinamento degli altri soggetti coinvolti; Proprietari delle strutture e delle infrastrutture: i proprietari delle infrastrutture utili agli impianti di estrazione mineraria dovrebbero valutare di compiere investimenti per adattare gli impianti e le linee di trasporto del gas alla riduzione del GF; Acquirenti del gas naturale: gli acquirenti del gas naturale dovrebbero essere informati dei potenziali vantaggi ambientali e sociali derivanti dallacquisto di gas di recupero, cos da essere incentivati ad organizzarsi e a condurre proposte di contratti di fornitura;

Organizzazioni internazionali : potrebbero avere un ruolo determinante nellincoraggiare i governi locali ad intraprendere azioni mirate alla riduzione o alleliminazione del GF. potrebbero fornire ai governi linee guida comuni per assistere i governi nella pianicazione della strategia di riduzione del GF, promuovendo un mercato del gas di recupero e promuovendone una sua riutilizzazione eciente. Lorganizzazione internazionale pi importante e attiva in questo campo la Banca Mondiale (con il suo Global Gas Flaring Reduction initiative - GGFR). [12]

1.3

Alternative tecnologiche al GF

Esistono diverse possibili tecnologie alternative alla combustione in loco del gas associato. Alcune di queste sono ormai consolidate e adabili, applicate da tempo anche in altri ambiti, mentre altre sono in fase di studio e potrebbero rappresentare valide alternative in un prossimo futuro. Tra quelle mature le principali sono: re-iniezione del gas nel pozzo, trasporto del gas a una rete o un mercato tramite gasdotti e vendita a utenti nali, liquefazione di gas (produzione di Gas Naturale Liquefatto, GNL), separazione dei composti pesanti e produzione di GPL, generazione elettrica tramite combustione del gas, produzione di altri combustibili tramite processi Gas-To-Liquid. Ogni tecnologia ha le proprie caratteristiche che la rendono pi o meno adeguata al contesto di interesse, tipicamente si possono ricavare degli intervalli di portate per i quali queste tecnologie sono o meno convenienti e implementabili dai punti di vista tecnologico ed economico. Re-iniezione La pressione di un giacimento petrolifero tende a calare durante la vita del pozzo e, conseguentemente, cala anche la produzione di greggio. Per sostenere e incrementare la produzione di petrolio si pu cercare di aumentare la pressione del reservoir iniettando il gas associato nel pozzo. Questo processo consente di evitare il trattamento del gas associato e consente un elevato incremento di produzione di un prodotto pregiato come il petrolio; tuttavia genera un ulteriore consumo di gas, e necessita di ingenti investimenti per perforare pozzi aggiuntivi e per riportare il gas alla pressione adeguata tramite compressori, con conseguente consumo di energia. Vendita Una seconda possibilit la vendita diretta del gas tal quale (a privati, a industrie o ai mercati). Questa vendita pu avvenire sia localmente alla popolazione residente nella zona del pozzo o dellimpianto, sia in seguito al trasporto su lunghe distanze. Il trasporto del gas possibile grazie a una serie di compressori posti in stazioni di compressione lungo tutto il percorso del gasdotto. Questi compressori sono alimentati da turbine a gas o da motori a combustione interna. Produzione di GNL Il gas trattato pu anche essere compresso no e oltre il suo punto di liquefazione, cos da trattare del liquido anzich del gas e da ridurre considerevolmente i volumi da trasportare. Produzione di GPL Come detto precedentemente possibile anche frazionare il gas per separare le parti pi leggere da quelle condensabili e utilizzarle in maniera dierente. Produzione di potenza il gas trattato pu essere inviato a turbine a gas al ne di produrre energia elettrica. Eventualmente si pu operare limpianto anche in assetto cogenerativo, ove siano presenti anche utenze termiche. Processi Gas-To-Liquid Inne sono possibili diversi processi chimici Gas-To-Liquid per la produzione di combustibili liquidi sintetici quali benzina, gasolio, metanolo.

Un approccio multicriteriale per la riduzione del gas aring

Realizzare un progetto per la riduzione del GF spesso operazione complicata a causa della presenza di molti vincoli di svariata natura. Supponendo di aver selezionato alcune possibili alternative impiantistiche sulla base di uno studio di pre-fattibilit tecnica eettuato dai produttori di gas e petrolio coinvolti nel progetto3 , uno dei problemi principali appunto quello di eettuare una scelta tra queste alternative ponendo lobiettivo di selezionare quella che raggiunga nel complesso il miglior grado di sostenibilit. Al ne di raggiungere tale obiettivo, necessario analizzare ogni alternativa nei suoi aspetti economici, ambientali e sociali (ossia prestando attenzione alle tre dimensioni di cui si compone la sostenibilit), ed
3 Le diverse alternative possono dierire non solo per la tecnologia utilizzata nel processo (ad esempio Gas-To-Liquid piuttosto che GNL), ma anche per la congurazione impiantistica (ad esempio le zone attraversate da pipeline possono essere diverse).

necessario trovare un accordo tra tutti gli stakeholder coinvolti. Una buona soluzione pu essere quella di utilizzare un metodo decisionale multicriteriale, ovvero un metodo che permetta di trovare la soluzione che rappresenta il miglior compromesso tra diversi criteri di decisione [13, 14]. Lanalisi multi-criterio per scopo decisionale (Multi Criteria Decision Analysis, MCDA) una disciplina orientata a supportare il decisore qualora si trovi a operare con valutazioni numerose e conittuali, consentendo di ottenere una soluzione di compromesso in modo trasparente. I metodi di analisi multicriterio supportano il decisore nella fase di organizzazione e sintesi di informazioni complesse e spesso di natura eterogenea. Tale metodologia permette al decisore di analizzare e valutare diverse alternative, monitorandone limpatto sui dierenti attori del processo decisionale. Per capire quale tra i vari metodi resi disponibili dalla letteratura sia preferibile utilizzare nel contesto analizzato in questo studio, necessario evidenziare le caratteristiche principali del problema, tenendo conto del fatto che, come spiegato poi pi avanti, sar necessario utilizzare degli indicatori per analizzare i vari aspetti di ogni alternativa: un progetto di riduzione del GF coinvolge diversi stakeholder, ognuno dei quali caratterizzato da un diverso interesse e da un diverso potere di negoziazione; a causa della dicolt di ottenere dati quantitativi per valutare alcuni indicatori, alcuni di questi devono essere valutati in maniera qualitativa; i vari indicatori devono poter essere adimensionalizzati, in quanto sono caratterizzati da unit di misura dierenti. I metodi decisionali si suddividono in due famiglie principali: metodi multi-obiettivo e metodi multicriterio. I primi ricercano la migliore soluzione di compromesso operando nel continuo, pertanto individuando un punto di ottimo tra innite soluzioni possibili attraverso lottimizzazione di funzioni matematiche, mentre i secondi permettono di ottenere un ordinamento tra un numero nito di diverse alternative. Considerando le caratteristiche del problema, chiaro che il metodo da utilizzare vada ricercato tra quelli appartenenti alla seconda famiglia. Esistono vari metodi per lanalisi multi-criterio; in linea di massima, lMCDA viene utilizzata in tutti quei domini in cui non possibile applicare direttamente un metodo di ottimizzazione, essendo presenti numerosi criteri di decisione. Alcuni dei metodi MCDA pi utilizzati sono: Analitical Hierarchy Process (AHP), Multi-Attribute Global Inference of Quality (MAGIQ), Goal Programming, ELECTRE (Outranking), PROMETHE (Outranking), Data Envelopment Analysis, The Evidential Reasoning Approach, Dominance-based Rough Set Approach (DRSA), Aggregated Indices Randomization Method (AIRM), ecc. [15, 16] I diversi metodi multi-criterio si dierenziano per quanto riguarda il tipo di approccio al problema e per lalgoritmo di calcolo, ma sono accomunati dal fatto di richiedere la denizione di alcuni parametri fondamentali: lobiettivo della decisione (nello specico, la riduzione o eliminazione del GF); le alternative tra cui scegliere; i criteri da usare per analizzare le alternative. Inoltre, generalmente richiedono di procedere secondo questi passaggi fondamentali: 1. denire le matrici di valutazione, ossia matrici in cui a ogni alternativa viene assegnato un punteggio confrontandola rispetto alle altre relativamente a ognuno dei criteri considerati nellanalisi; 2. normalizzare le matrici; 3. denire un peso per ogni criterio utilizzato; 4. aggregare i dati provenienti dai confronti relativi ai vari criteri tenendo conto dei pesi dei criteri stessi, in modo da ottenere un ordinamento nale delle alternative; 5. realizzare una analisi di sensitivit per vericare la stabilit della soluzione. Per il presente problema decisionale, si sceglie di ricorrere ai metodi Analytic Hierachy Process (AHP), ideato da T. Saaty. [17, 18, 19]

Figura 2.1: Gerarchia decisionale.

2.1

Analytic Hierachy Process (AHP)

Denizione del metodo. LAnalytic Hierachy Process (AHP) un metodo di supporto alla decisione che consente di assegnare delle priorit ad una serie di alternative decisionali, mettendo in relazione valutazioni di tipo qualitativo e quantitativo, altrimenti non direttamente confrontabili, e combinando scale multidimensionali di misure in una singola scala di priorit. Lutilit del metodo AHP consiste nella sua capacit di valutare la priorit tra alternative che non possono essere ordinate secondo criteri esclusivamente economici, come il presente caso di GF. Lo scopo dellAHP di raggiungere il successo degli obiettivi. Il suo uso condurr "alle decisioni razionali" secondo la seguente denizione: una decisione razionale quella che realizza al meglio il gran numero di obiettivi del decisore. A tuttoggi esistono numerose decine di esempi di applicazione del metodo AHP a problemi di valutazione nei settori pi svariati. Il metodo si compone delle seguenti fasi principali: 1. Scomposizione gerarchica del problema. (gura 2.1) In questa prima fase si deniscono lobiettivo generale, i criteri per raggiungere tale obiettivo (ed eventuali sotto-criteri) e le alternative tra le quali bisogna eettuare la scelta. Questi elementi vengono ordinati secondo una gerarchia piramidale in base al grado di dettaglio (al vertice lobiettivo principale, mentre alla base i criteri pi specici e le alternative). Nello strutturare la gerarchia il numero di livelli dipende dalla complessit del problema e dal livello di dettaglio che lanalisi richiede per risolverlo. In ogni caso, questa dovrebbe essere composta dai seguenti elementi principali: (a) obiettivo generale ed eventuali sotto-obiettivi; (b) criteri che soddisfano lobiettivo generale o i sotto-obiettivi; (c) i sotto-criteri di ciascun criterio; (d) i decisori coinvolti, considerando i loro obiettivi e diversi poteri di negoziazione; (e) le alternative. 2. Assegnazione di un punteggio ad ogni alternativa sulla base di un confronto a coppie. Per stabilire le priorit tra i vari elementi di ciascun livello della gerarchia si utilizza la tecnica del confronto a coppie: gli elementi di un livello vengono confrontati a due a due rispetto a ogni elemento posto al livello superiore (i criteri vengono confrontati tra loro in riferimento allobiettivo generale, i sotto-criteri in riferimento al relativo criterio e inne le alternative rispetto ai sottocriteri). Da questo confronto si pu stabilire il grado di importanza di un elemento rispetto a un altro, entrambi appartenenti allo stesso livello. Il risultato del confronto un coeciente aij , detto coeciente di dominanza, che rappresenta una stima della dominanza dellelemento i rispetto allelemento j. Per determinare i valori dei coecienti si utilizza la scala di Saaty: tale scala basata su numeri da 1 a 9, dove 1 indica che lelemento i ha la stessa importanza dellelemento j, mentre 9 indica che lelemento i estremamente pi importante di j. I coecienti di dominanza deniscono una matrice quadrata n n detta matrice dei confronti a coppie. a11 a12 a1n a21 a22 a2n [A] = . . . .. . . . . . . . an1 an2 ann

La matrice risulta essere simmetrica e reciproca. La scala di Saaty pu essere usata direttamente dal decisore per eettuare un confronto di tipo qualitativo. Tuttavia, nel caso in cui un criterio possa essere valutato per mezzo di un indicatore di tipo quantitativo, i valori che tale indicatore assume relativamente alle varie alternative possono essere rinormalizzati tra 1 e 9 e successivamente inseriti nella matrice. 3. Aggregazione dei risultati parziali. I valori contenuti nelle matrici dei confronti a coppie sono utilizzati per derivare lordine delle priorit tra gli elementi di ciascuna matrice, ossia un vettore di pesi che esprime la prestazione nale delle alternative confrontate rispetto al criterio di riferimento. La scala delle priorit un vettore w di elementi wi che esprime per ogni riga le priorit fra gli elementi. In particolare, questo vettore lautovettore principale della matrice dei confronti a coppie4 . Ottenuta la matrice A dei confronti a coppie, per calcolare il vettore dei pesi percentuali da assegnare ad ogni stimolo basta determinare il massimo autovalore e il relativo autovettore v di A stessa. Normalizzando lautovettore v in modo che la somma dei suoi elementi sia pari a 1 (qualora sia necessario), otteniamo il vettore dei pesi percentuali, o delle priorit, relativi ai criteri Ai . P = v n i=1 v,i

Il vettore w normalizzato esprime la priorit locale di ogni elemento rispetto allelemento posto al livello superiore. Per ottenere un ordinamento globale delle alternative rispetto allobiettivo nale, si procede con laggregazione e il confronto dei criteri posti ai livelli superiori. Lordinamento globale risulta pertanto dalla somma pesata tra i punteggi attribuiti a ciascuna alternativa (indicanti il grado di preferenza di una rispetto a unaltra) e i pesi attribuiti ai criteri e ai sotto-criteri. I pesi globali rappresentano il risultato nale della valutazione: unalternativa sar tanto pi preferibile quanto maggiore il suo peso globale. 4. Test di consistenza. Questo test permette di vericare che le matrici dei confronti a coppie siano state riempite in modo coerente e accurato. 5. Analisi di sensitivit. Permette di vericare la stabilit dei risultati ottenuti. 6. Discussione dei risultati tra i vari decisori. I risultati dellanalisi dovrebbero essere discussi e analizzati dai vari decisori in modo da eettuare una approfondita valutazione critica prima di procedere alla scelta denitiva di una alternativa. Adeguatezza del metodo al problema decisionale. Il metodo AHP risulta adatto a raggiungere lobiettivo della trattazione per diverse ragioni. In primis, il problema di ridurre la pratica del GF un problema decisionale di elevata complessit, che ha molte conseguenze in una molteplicit di ambiti dierenziati. Questa dicolt superata dallapproccio AHP, in grado di semplicare il problema rappresentandolo come una gerarchia precisa di alternative possibili, sub-criteri e criteri. In secondo luogo, lanalisi del problema deve considerare tutte le dimensioni della sostenibilit, rendendo necessario limpiego di una grande quantit di indicatori. Inoltre, la generica fase di pre-fattibilit non assicura la disponibilit quantitativa di tutti i dati necessari. Tuttavia, la scala di Saaty permette di impiegare in maniera congiunta indicatori sia quantitativi che qualitativi: a seconda del problema decisionale considerato, un medesimo indicatore pu essere calcolato impiegando dati numerici o considerazioni di carattere qualitativo.

2.2

Scelta degli indicatori fondamentali

Volendo dunque procedere allimplementazione del metodo riferendosi al caso particolare di progetti per la riduzione del GF, la struttura gerarchica denita come di seguito: al vertice della gerarchia posto lobiettivo nale, ovvero la riduzione (o leliminazione) del GF. Inoltre, dovendo la soluzione al aring essere il pi possibile sostenibile, al primo livello della gerarchia sono collocate le tre dimensioni della sostenibilit (Economica, Ambientale e Sociale), che saranno quindi i tre criteri di primo livello.
4

(a) Per evitare il calcolo dellautovettore si pu utilizzare il metodo approssimato della media geometrica.

Figura 2.2: Indicatori impiegati per quanticare i sub-criteri scelti.

Ciascuno di questi criteri deve essere valutato utilizzando dei sotto-criteri (criteri di secondo livello) pi specici, in modo da avere alla base della gerarchia degli elementi semplici da valutare e utilizzare per il confronto. Ognuno di questi sotto-criteri permette una valutazione di ogni alternativa per mezzo di uno o pi indicatori di tipo qualitativo o quantitativo. La scelta di questo sistema gerarchico basata su indicazioni date nellambito della sostenibilit da organismi internazionali (come le Nazioni Unite) e di specicit emerse in precedenti studi. [20, 21] Di seguito sono elencati i sotto-criteri considerati, ciascuno riferito alla rispettiva dimensione di appartenenza: Economica. Fattibilit e convenienza economica, in particolare dal punto di vista del nanziatore. Ambientale. Utilizzo di suolo, aria e acqua, livello di rumore, impatti sul territorio a breve e lungo termine. Sociale. Occupazione diretta e indiretta, accesso allenergia considerando elettricit, energia termica e combustibili, impatto sulla salute. Una volta scelti i criteri da valutare opportuno selezionare un set di indicatori utilizzabili. Tali indicatori devono risultare rilevanti rispetto al criterio da valutare. Inoltre deve sussistere la possibilit di calcolarli o valutarli in maniera semplice e poco onerosa (sia in termini di tempo sia di altre risorse). Poich non tutti gli indicatori possono essere ricondotti a dei valori numerici calcolati o misurati, almeno nella fase di pre-fattibilit in cui il metodo dovrebbe essere utilizzato, opportuno notare che alcuni indicatori saranno di tipo quantitativo mentre altri dovranno essere di tipo qualitativo. Una volta deniti i criteri e gli indicatori fondamentali (visibili in gura) bisogna implementare il modello AHP riferendosi al problema di riduzione del GF: ciascun criterio e indicatore va inserito nellopportuno livello della gerarchia rispettando le relazioni appena spiegate. In seguito bisogna eettuare una serie di confronti a coppie tra criteri e indicatori per stabilire i vettori di priorit relativi. Essenzialmente ci sono due tipi di confronti da eettuare e di matrici da compilare: il primo tipo di confronto avviene tra le alternative considerando un singolo indicatore come termine di paragone:

il secondo tipo di confronto avviene tra gli indicatori (o i criteri), considerando come termine di paragone il criterio di livello superiore a cui si riferiscono:

I vettori delle priorit ottenuti vengono poi combinati per ottenere il vettore di priorit globale che determina lordine di preferenza e il punteggio da assegnare a ciascuna alternativa analizzata. I criteri e i sub-criteri sono stati selezionati per poter applicare il metodo AHP ad un generico problema di riduzione del GF. Dunque, la loro applicazione a casi specici potrebbe far s che alcuni indicatori siano irrilevanti. Per questi casi, che dovranno essere valutati di volta in volta, corretto non considerare tali indicatori. Ad esempio, se nel set delle alternative non gura nessun sistema che produca energia elettrica, opportuno disattivare lindicatore di accesso allenergia elettrica. Si deve tener presente che considerare indicatori non rilevanti nel processo decisionale potrebbe far giungere a risultati scorretti.

A valle della procedura AHP, ci si aspetta di ottenere un ranking delle soluzioni alternative al GF, ottenuto rispettando le sensibilit e gli obiettivi dei dierenti stakeholder. La soluzione in cima alla lista di questa ranking la soluzione che pi delle altre mirata alla massimizzazione del concetto di sostenibilit.

Riferimenti bibliograci
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