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Politica e Media. Metamorfosi e continuit.

Non si pu compiere latto di governare senza storie, segni e simboli che indichino e riaffermino la legittimit di quel governo [] (Hunt, 1995: 59)

Politica e comunicazione sono strettamente interrelate. Tutte le attivit politiche possiedono aspetti simbolico-comunicativi, tutte le forme di comunicazione incorporano elementi politico-ideologici. I sistemi politici hanno, sempre, la necessit di legittimarsi1 attraverso luso di simboli rituali e forme di narrazione che giustifichino e spieghino le forme del potere. Simboli e narrazioni legittimano e promuovono una forma di governo, un partito, un politico o una specifica policy; e, contemporaneamente, alteranomodificano lambiente sociale2. Non solo rendono intellegibile, giustificano e promuovono lesistente, ma contribuiscono al suo cambiamento; attraverso nuove narrazioni e nuovi rituali che danno forma ad una diversa comprensione del sociale. Si trasformano in strumento di cambiamento politico e sociale (Hunt, 1995: 59). Simboli e narrazioni differenti sono armi della competizione politica; ed, insieme, suo fondamento e maschera dietro cui interessi differenti si nascondono. La sfera pubblica3 lo spazio comunicativo dove la politica moderna prende forma. Emerge in stretta relazione con i media e viene profondamente influenzata dalla loro evoluzione. I cambiamenti nel sistema mediale e la mediatizzazione della politica4 non portano alla scomparsa delle tradizionali forme di comunicazione, ma trasformano la sfera pubblica e la politica stessa; attraverso nuove opportunitrestrizioni alla partecipazione politica e nuove modalit e linguaggi di comunicazione. La narrazione politica emerge attraverso complessi circuiti di comunicazione-confronto tra i contenuti di interesse pubblicopolitico prodotti dal sistema politico, dal sistema dei media e dal cittadino-elettore (Mazzoleni, 1998: 34). Diversi sistemi mediali tendono a favorire differenti tipologie di linguaggi e modalit di comunicazione, interazione e partecipazione; differenti attori e contenuti. I digital media abilitano nuove forme di partecipazione e di comunicazione; le cui conseguenze non sono, per, determinate apriori. La rivoluzione digitale un processo tecnologico e sociale, riguarda cambiamenti in entrambe le sfere che si co-producono ed influenzano vicendevolmente. La tecnologia non nasce nel vuoto sociale, il risultato di investimenti di lungo periodo in risposta a domande e problemi che la societ si pone, e non produce il sociale in maniera diretta ed immediata, il sociale retroagisce su di essa e laddomestica. Tecnologia, societ e cultura sono legate da rapporti di co-determinazione reciproca. I media digitali interattivi possono, cos, favorire, al contempo e contraddittoriamente, lemersione di una sfera pubblica maggiormente aperta e dialogica o un maggiore controllo sociale; tendenze populiste o una maggiore partecipazione attiva, consapevole e diretta dei cittadini alla vita politica. Molti studiosi ritengono i new media un ambiente intrinsecamente favorevole a forme politiche democratico-partecipative. Per Grossman, ad esempio, le attuali tecnologie di telecomunicazione probabilmente permetteranno al nostro sistema politico di tornare alle radici della democrazia occidentale, cos come essa esistita nelle antiche citt-stato greche (1997: 43). Zimmer sottolinea, al contrario, lemergere of a robust infrastructure of dataveillance that can quickly be internalized and become the basis of disciplinary social control. (2008a) I

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La legittimazione appunto questo processo di spiegazione e giustificazione. (Berger, Luckman, 1969: 133) Laspetto simbolico della politica suscita interesse perch gli uomini non sono in grado di conoscere se stessi fino a che non hanno cognizione di ci che fanno, di ci che li circonda e li influenza. Luomo crea simboli politici ed essi, a loro volta, lo sostengono e lo fanno crescere o lo modificano negativamente. (Edelman, 1987: 65) 3 Vedi Habermas (1974) e Dahlgren (1995). 4 Vedi Mazzoleni (1998).

digital media, per quanto non determinano automaticamente le forme del politico, portano, in ogni caso, ad una trasformazione profonda della sfera pubblica; non ancora ben decifrabile o definita. Le molteplici mutazioni delle industrie culturali, e la crescente pervasivit-diffusione dei media, alterano le modalit e gli spazi in cui il dibattito e la competizione politica si svolgono e vengono rappresentati. Due tematiche emergono prepotentemente sullo sfondo: le nuove forme di narrazione e di partecipazione politica e la formazione-rappresentazione dell identit politica personale nel nuovo ambiente sociale, in cui digitale e reale si confondo, fondono ed ibridano. La narrazione e la rappresentazione della politica nei mass media mediata da giornalisti-professionisti, che svolgono un ruolo di gatekeepers tra cittadini e politici. I new media offrono ai politici maggiori opportunit di contatto diretto e non filtrato con i cittadini; e a questultimi nuove e pi numerose occasioni e modalit per unattiva partecipazione e presa di parola. La narrazione politica centralizzata e professionalizzata nei media di massa; politici e giornalisti ne hanno il controllo quasi completo. I nuovi media elettronici abilitano nuove forme di narrazione politica maggiormente partecipate5 e danno forma ad una comunicazione politica maggiormente complessa, multiforme e diffusa. Il racconto politico meno centralizzato e controllabile, nasce dallo scontro-confronto di tendenze opposte e di contenuti molteplici, prodotti da un numero maggiore di attori. Le relazioni comunicative tra politici, media professionali e cittadini vengono modificate in maniera profonda; ed il controllo narrativo slitta e fluttua in una serie infinita di interazioni e comunicazioni multimediali e multipiattaforma. La narrazione politica non ha pi un centro, un unico o un limitato numero di autori, ma molti centri e un autore collettivo e diffuso. Le nuove forme di narrazione e partecipazione devono, per, essere analizzate tenendo presenti i limiti della partecipazione politica stessa; limiti ben riconosciuti e definiti dalla teoria politica, a cui vanno aggiunti quelli imposti dalle caratteristiche proprie: delle nuove forme di interazione abilitate dai media digitali, e dellambiente socio-culturale in cui si innestano. La partecipazione, negli studi attuali sui media, assume spesso un carattere valoriale positivo assoluto al di fuori di ogni considerazione politica e sociale e di ogni riscontro sul campo. Participatory media theory has the tendency to isolate the concept of participation, and to ignore the conditions of possibility of its relevance, appreciation and significance. (Carpentier, 2009: 412) Una partecipazione informata richiede, ad esempio, un notevole sforzo di acquisizione di informazione, che, in un ambiente saturo e complesso come gli infiniti mondi digitali odierni, pu risultare proibitivo per i pi.6 Le maggiori opportunit di informazione e comunicazione, inoltre, non si traducono in maniera automatica in partecipazione. Non tutti i cittadini sono ugualmente interessati alla vita pubblica. In particolare, la combinazione di interesse e accesso-capacit-competenza-conoscenza sembra rilevante nel determinare il grado di partecipazione politica. Le nuove forme di narrazione e partecipazione sono, per Bimber, una nuova complementare risorsa per quelle persone che sono gi impegnante nella vita pubblica (cit. in Bentivegna, 2002: 35). Altri autori7 sottolineano, al contrario, lemergere di culture partecipative in grado di favorire, e facilitare, la partecipazione e di stimolare limpegno civico e democratico. I media digitali, allo stato attuale della ricerca scientifica, sembrano offrire maggiori opportunit di partecipazione a tutti8; ma favorire maggiormente persone con uno status socio culturale medio-alto e
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Marinelli definisce narrazione partecipata le nuove forme di interazione politica (Convegno politica 2.0). Vedi, tra gli altri, Downs (1957); Graber (1996); Popkin (1991) 7 Ad esempio Jenkins (2006, 2010). 8 O, meglio, a tutte le persone che hanno accesso alle reti e competenze basilari.

piccoli gruppi motivati e organizzati; lite secondarie, gruppi politici precedentemente esclusi dai mass media, e gruppi monotematici e flessibili. Lanalisi delle nuove forme di narrazione e partecipazione deve porre particolare attenzione ai rapporti di potere preesistenti e alla differente capacita di gruppi, individui, sistema politico e sistema mediale di influire sullagenda politica e di dar forma al senso comune. Le opportunit di partecipazione si svuotano di gran parte del proprio significato se sistema politico e industrie culturali riescono a definire la salienza delle issues ed il framing allinterno del quale devono essere interpretate. Se i contenuti prodotti dagli utenti riproducono la stessa agenda, gli stessi criteri di selezione e trattamento dei temi, e lo stesso quadro ideologico proposto da media professionali e politici; il potenziale dirompente delle nuove modalit di comunicazione viene fortemente ridimensionato ed i nuovi media vengono addomesticati ed adattati ai preesistenti rapporti di potere e formazioni ideologiche. Participation is a concept which is often deemed socially and politically beneficial, although we often see a more gentle, minimalist approach to interactive/participatory practices, which do not touch the core of the power relations of the social systems that might be organizing or facilitating these practices. (Carpentier, 2009: 418) Le precedenti relazioni di potere possono tentare, con successo variabile, di dar forma, organizzare e cooptare ideologicamente le nuove forme di partecipazione politica; e possono, altrettanto, usare a proprio vantaggio le forme di opposizione e resistenza. I rapporti di potere, per Foucault, non possono esistere che in funzione di una molteplicit di punti di resistenza, i quali svolgono, nelle relazioni di potere, il ruolo di avversario, di bersaglio, dappoggio, di sporgenza per una presa. (1976: 85) Le nuove forme di narrazione politica partecipata devono essere analizzate allinterno di questo quadro sociale e culturale complesso, degli esistenti rapporti di potere e tenendo ben presenti i limiti della partecipazione politica stessa. Lambiente digitale, dove tutto si confonde, fonde ed ibrida; e le nuove modalit di contatto diretto tra politici e cittadini trasformano, inoltre, il rapporto tra i due attori politici in qualcosa di pi simile al fandom musicale e televisivo; imprimendo un ulteriore accelerazione alla tendenze preesistenti di personalizzazione e spettacolarizzazione della politica. La politica confondendosi e fondendosi ancor maggiormente con lintrattenimento, deve raccontare storie, emozionare, offrire sogni e visioni, stimolare desideri. Barack Obama, uno dei leader politici pi attenti alle nuove forme di narrazione politica e di rapporto con il cittadino elettore, durante la sua prima campagna presidenziale, utilizza abilmente diversi media e piattaforme per instaurare, almeno in maniera limitata, un rapporto diretto e dis-intermediato con lelettorato. Offre agli elettori numerose possibilit e modalit di partecipazione. Instaura relazioni significative con gli attori maggiormente riconoscibili ed autorevoli dei social media. Integra contenuti ironici generati dagli utenti nella definizione della propria immagine politica, dando forma ad una costruzione-narrazione di se stesso, come politico, parzialmente decentrata, partecipata e condivisa9. Tutta questa complessa rete di rapporti e contenuti efficace, non tanto perch Obama predispone le forme di partecipazione, le integra nella sua campagna ed abbatte parzialmente la distanza con lelettorato; piuttosto, perch comprende a pieno le nuove forme del discorso e della narrazione politica emergenti. Il discorso politico di Obama musicale, offre ampie visioni, stimola desideri ed azione-partecipazione, lascia intravedere una terra promessa, una meta. Permette di dar un senso positivo: al sociale, riscrivendolo in una narrazione storica positiva di ampio respiro, e a se stessi, come parte di una nuova avventura

Es. Obama Girl ed il video virale "I Got a Crush... on Obama", prodotto da BarelyPolitical.com. In un intervista, parlando di questo video, Obama ha dichiarato: "It's just one more example of the fertile imagination of the Internet. More stuff like this will be popping up all the time." (Des Moines Register, June 19th, 2007)

americana. In un momento difficile della campagna elettorale10, riscrive lintera storia Americana e dei rapporti razziali; senza nasconderne le ombre e riuscendo a coniugare richiami a valori politici tradizionali e a tendenze culturali e sociali emergenti in ununica narrazione trionfale di libert e cambiamento; di perenne lotta del popolo americano per il miglioramento della propria societ (A More Perfect Union). Obama, carne e pixel fusi e confusi, lincarnazione postmoderna di quella lotta, la realizzano del sogno americano della felicit e del successo per tutti ed, insieme, incarna un nuovo sogno: unAmerica postraziale, dove il problema della razza dopo tanti conflitti si trasforma in risorsa distintiva; unAmerica di nuovo capace di accettare sfide difficili e vincerle, dopo la paura e la paranoia post 11/9. Obama racconta una storia, senso-desiderio si fondono e stimolano limmaginazione e la partecipazione. Incarna un sogno. Le nuove reti digitali offrono numerose modalit di espressione e formazione dellidentit politica, anche, al cittadino elettore. Il rapporto tra politico e cittadino-elettore, dal punto di vista del secondo, diventa, almeno parzialmente, un mezzo per esprimere la propria identit personale, per la costruzionerappresentazione del s; per dar senso al sociale e a se stessi, forma ad aspirazioni e sogni . Essere fan di Glee, Amy Winehouse, Amnesty International o Niki Vendola nei social network sites tende ad equivalere e a rispondere, principalmente, ad esigenze di comunicazione-costruzione del s. I media digitali trasformano particolarmente la socializzazione politica e la formazione dellidentit politica dei giovani; sia esponendoli ad una pi ampia offerta politica, sia offrendo modalit di interazione che, richiedendo partecipazione, tendono a stimolare forme di coinvolgimento comunitario e civico. Ideologie e gruppi politici prima esclusi e marginalizzati, culturalmente stigmatizzati o sprovvisti delle risorse necessarie per emergere, conquistano sempre maggiori spazi e riescono a sfruttare le reti per socializzare un numero maggiore di persone. Gli sterminati archivi digitali offrono, ai pi interessati, innumerevoli occasioni di formazione politica. Forme mediali apparentemente distanti dalla politica, come i video games, stimolano la partecipazione civica e abituano a forme di co-decisione; configurandosi, in alcuni casi, come vere e proprie comunit politiche e, spesso, come primo punto di ingresso dei giovani in una sfera pubblica di fantasia, ma dagli effetti socializzanti reali11. Note Metodologiche La presente ricerca si propone di focalizzarsi sulle due tematiche individuate: nuove forme di narrazione e di partecipazione politica; formazione-rappresentazione dell identit politica personale. Visti gli obiettivi e i mezzi a disposizione si effettuer, inizialmente, unanalisi delle ricerche e delle fonti statistiche esistenti; al fine di individuare: la dieta mediale delle audiences (in particolare lo spazio conquistato dai nuovi canali di comunicazione politica), le modalit di partecipazione politica pi diffuse (con particolare attenzione: alle forme di contato diretto con personaggi pubblici o istituzioni, e alla fruizione-produzione di contenuti politici non professionali). La rilevazione necessaria al fine di individuare il grado in cui la possibilit di interagire e comunicare si traduce in partecipazione effettiva; e la differente diffusione di queste pratiche allinterno della popolazione.

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Obama, 'A More Perfect Union' Philadelphia, PA | March 18, 2008. http://my.barackobama.com/page/content/hisownwords 11 Vedi Jenkins (2010).

In una seconda fase, per evidenziare ed analizzare opportunit e limiti della partecipazione politica nei media digitali, verranno tenute sotto osservazione, per un periodo di tempo limitato, le principali notizie dei mass media pi diffusi e confrontate con i contenuti politici prodotti dagli utenti dei media interattivi, nello stesso periodo. In particolare, verranno selezionati e analizzati un numero ristretto di blog, a contenuto politico o di personaggi politici, e di siti che aggregano contenuti prodotti dagli utenti. Il confronto servir ad evidenziare: il potere di definire le tematiche ed influenzare lagenda politica posseduto dai diversi attori, la corrispondenza o non corrispondenza dei temi, dei framing, dei criteri di selezione e spiegazione e dei complessi ideologici utilizzati. Lintento di analizzare la capacit-incapacit del sistema politico e delle industrie culturali di imporre i propri criteri di selezione, tematizzazione e discorsivizzazione ideologica, nel nuovo ambiente interattivo; e la corrispettiva capacit-incapacit dei nuovi attori di offrire ed imporre temi, visioni, prospettive ideologiche, spiegazioni, narrazioni politiche alternative e una pi vasta gamma di opinioni. Cambiano solo le forme e, parzialmente, gli attori della comunicazione politica o la stessa rappresentazione e narrazione della vita politica? La narrazione politica partecipata cambia la politica ed il discorso politico? In che modo? Favorisce maggiormente un discorso razionale o emotivo, di ampio respiro o concentrato sul momento? Saranno, inoltre, osservate le interazione e relazioni tra i diversi utenti, sia sotto forma di link che di commenti, per cercare di analizzare il grado in cui i nuovi media, permettendo una selezione maggiore dei contenuti, favoriscano unesposizione selettiva a contenuti corrispondenti alle proprie opinioni politiche o, al contrario, a contenuti di diversa tendenza. I nuovi media favoriscono un dialogo aperto tra persone di differente orientamento politico o creano microspazi di affinit maggiormente chiusi? In questa fase di ricerca, si tenter di istaurare relazioni con gli utenti e i politici pi attivi; al fine di realizzare interviste semi-strutturate, che permetteranno: di specificare maggiormente il profilo socioculturale delle persone capaci di sfruttare maggiormente le nuove opportunit, le motivazioni alla partecipazione, e i modi in cui questa prende forma allinterno della vita quotidiana e la modifica. Le interviste ai personaggi politici, se realizzabili, permetterebbero di mettere in luce le modalit pi innovative di rapporto cittadino elettore-sistema politico. In una terza fase, si effettueranno interviste in profondit ad un numero ristretto di giovani italiani per far emergere, in modo sufficientemente libero, le modalit di partecipazione politica, le prime esperienze di socializzazione politica, linteresse o disinteresse verso la politica, le pratiche informative, le tematiche di maggiore interesse, le forme di contatto con il sistema politico e le forme in cui viene rappresentata e si forma lidentit politica giovanile. Le interviste permetteranno, inoltre, di individuare le forme della narrazione politica e della politica emergenti, attraverso lanalisi delle abitudini e delle esperienze di un gruppo di utenti particolarmente attivi nei mondi digitali; abitudini ed esperienze non generalizzabili allintera popolazione, ma che offrono indicazioni sulle trasformazioni della sfera pubblica e sullidentit politica (o apolitica) della prima generazione digitale. In un ipotetica quarta fase, di difficile realizzazione, losservazione partecipante allinterno degli organi direttivi di un partito politico e di una redazione giornalistica permetterebbero di analizzare in profondit limpatto delle nuove forme di narrazione e partecipazione sul sistema politico e dei media professionali.

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