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S.

Marinella
Percorsi e itinerari alla scoperta
di personaggi illustri e luoghi insoliti
2011 by Pagine srl - via Gualtiero Serano, 8 - 00136 Roma
Finito di stampare da Ca.Ter.Ful. - Roma


COMUAE DI SAA1A MARIAELLA

Sono lieto di dare il benvenuto nella Citt di Santa Marinella ai Turisti,
ai Villeggianti, ai Residenti Stagionali, in particolare ai Giovani, e
saluto anche i nostri Concittadini.

Ringrazio il GAR "Societ Storica di Santa Marinella - Gruppo
Archeologico Romano" per la realizzazione di questi itinerari, volti alla
scoperta delle nostre radici storiche e culturali, in particolare nel
campo della Letteratura, del Cinema, della Scienza e dei nostri beni
archeologici, architettonici, monumentali e ambientali.

In virt delle speciali caratteristiche terapeutiche e climatiche dell'aria,
Santa Marinella ha ospitato negli ultimi 100 anni, e ancora oggi
ospita, tantissime illustri personalit, che hanno trovato nella nostra
Citt un luogo ideale di riposo e meditazione per scrivere libri e
ideare progetti, dando lustro al nostro giovane Comune, in Italia e nel
mondo.

Auspico infine che questa guida sia di stimolo agli studenti e ai
giovani universitari, ad approfondire con studi e ricerche la storia
delle nostre origini e dei primi pionieri, affinch ogni cittadino possa
meglio conoscere e amare la nostra bella Citt di Santa Marinella.

A voi tutti auguro buone vacanze a Santa Marinella ed un arrivederci
all'anno prossimo,

Il Sindaco R. Bacheca


ORARI MESSE

SANTUARIO DELLA VISITAZIONE
GIARDINO DI PAPA PIO XII E DEI GIUSTI DEL MONDO
Via Santa Maria della Visitazione
Messa domenicale alle ore 10.00

2011 by Pagine srl - via Gualtiero Serano, 8 - 00136 Roma
AUMERI U1ILI
I PERCORSI DI S. MARIAELLA

L'idea di fare una guida "alternativa" di Santa Marinella invece di da-
re enfasi ai monumenti e ai beni archeologici e architettonici, peraltro
numerosi ed interessanti, nasce dalla constatazione che la citt
stata teatro di tante testimonianze di vita di personaggi celebri e illu-
stri che non tutti conoscono e che rendono alla identit di Santa Mari-
nella un ulteriore prestigio quale luogo di cultura e crocevia di pensie-
ro.

Lo scopo di questo guida quindi ricercare e far conoscere le nostre
radici ai turisti, ai residenti stagionali e ai suoi abitanti, con particola-
re riguardo ai giovani e agli studenti, affinch conoscano ed amino
ogni pietra dei nostri luoghi, e conoscendoli li rispettino, conservan-
do e trasmettendo il nostro patrimonio alle generazioni a venire.

Il nostro un itinerario nella memoria di Santa Marinella che dalla
notte dei tempi fino ad oggi inserita in quella rete di interscambi
economici, religiosi e culturali del bacino mediterraneo, e nei legami
del tutto speciali con l'Oriente ed il medio Oriente, a partire dai puni-
ci e fenici, che per due volte diedero il nome a questa citt chiaman-
dola Punicum, prima della nascita di Cristo, e Santa Marinella dopo
Cristo, da Santa Marina, gi santa protettrice dei cristiani maroniti
del Libano.

Dall'antichit ai nostri giorni Santa Marinella, nonostante le sofferen-
ze patite nei secoli delle incursioni saracene, conferma la sua voca-
zione di Terra d'Approdo per genti portatrici di culture diverse, da
tempi immemorabili fino agli anni '60, quando S. Marinella, vera Per-
la del Tirreno, faceva concorrenza a Saint-Tropz e Sanremo.

I Curatori Livio Spinelli, Gualtiero Caliumi
GAR - Gruppo Archeologico Romano - Sez. S. Marinella


N.B. Si ringrazia per il prezioso e fattivo contributo alla redazione della guida l'amico
Daniele Padelletti del GAR di Santa Marinella.
LA VILLA ROMANA DELLE GROTTACCE

Superata la baia di Villa Rossellini-Bergman,
un altro promontorio il cui accesso e impedi-
to da una rete metallica (ma appena terminata
un sentiero che scende a mare consente di
accedervi seppur con attenzione e prudenza),
di Ironte ai civici 63 e 67, racchiude il tesoro
della Villa romana delle Grottacce, bellissi-
ma per gli ambienti tuttora visibili e per la
sua estensione ed articolazione che si mani-
Iesta direttamente sul mare e
che si puo maggiormente
apprezzare se si giunge sul
posto con una imbarcazione.
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VILLA LESSONA

Il bianco e grande ediIicio che gia spicca
ben visibile di Ironte alla villa delle Grot-
tacce e il risultato della rivisitazione ed
ampliamento di Villa Lessona (cancello al
civico n. 82), appartenente al ministro
delle colonie di epoca mussoliniana Les-
sona; ora adibito a Casa Vacanza da un
Istituzione Religiosa consente tuttora di
godere dei bellissimi panorami che si a-
prono verso il Castello di S. Severa.

Il ministro che spesso per impegni istitu-
zionali tornava in treno dalla Francia
lungo la linea Parigi-Roma Iaceva Ier-
mare il convoglio al casello poco distan-
te (e tuttora esistente) dalla sua villa ab-
breviando cosi drasticamente e di autori-
ta i tempi del suo ritorno a casa.
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IL PONTE MEDIOEVALE DELLA QUARTACCIA
E LAPIDE DEL PONTE RICOSTRUITO DA SETTIMIO SEVERO

Purtroppo ancora molto nascosti tra la Iitta
vegetazione di una macchia spontanea e
trascurata in zona Quartaccia (direttamente
accessibile dall`Aurelia, all`altezza della
traversa di Via delle Dalie) si possono vede-
re i bassi Iornici di un ponte che ancorche di
origini romane e stato riadattato nelle sue
Iorme e quindi utilizzato in tempi medioeva-
li.
Non lontano da questo
luogo, protetto da una rete metallica all`altezza del civi-
co n.138 di Via Aurelia, lato mare.
Si trova la ancora ben conservata stele con cui Settimio
Severo rivendica la ricostruzione di un ponte andato
distrutto da una Iorte inondazione; purtroppo anche il
ponte ricostruito e stato distrutto a sua volta e non se ne
trovano piu resti apprezzabili.

LA VILLA ROSSELLINI-BERGMAN

Protetta dall`ombrosa pineta circo-
stante in un delizioso promontorio
che delimita una baia a sud, ma ben
visibile da questa e quindi aIIacciata
sul mare si vede la bianca villa Ros-
sellini-Bergman all`altezza del nu-
mero civico 106, assai amata da due
dei maggiori protagonisti del cine-
ma italiano, nelle vesti rispettiva-
mente di regista e attrice, che vi
trascorrevano la maggior parte del
loro tempo libero da impegni di spettacolo. La villa era punto di ritrovo di
artisti, scrittori, politici, giornalisti e personaggi del Jet Set internazionale a
proposito si ricordano molti episodi gustosi, come dimostra un Iilmino, gira-
to in occasione della Iesta di compleanno di Ingrid Bergman, con un Alberto
Sordi nel ruolo di mattatore che imita la lingua svedese, traendo in inganno
lo stesso ambasciatore.
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Itinerario n.1
Dalla Staz. FF.SS al promontorio di Via Punico

Si tratta di una camminata Iacile e molto piacevole poiche
si sviluppa prevalentemente lungo il mare; e quindi parti-
colarmente consigliata nella bella stagione per godere an-
che dei colori e dei panorami che si oIIrono alla vista uni-
tamente ai punti di interesse. E inIatti molto intensa in
questo tratto la concentrazione di vissuti di personaggi,
che nell`ambito della cultura e/o dello spettacolo hanno
lasciato signiIicative tracce.
In relazione ai numerosi personaggi del mondo politico e
culturale che l`itinerario consente di ricordare lo si puo
contraddistinguere con il termine di:
"itinerario letterario"
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CASA DI ANNA FOUGEZ (Via Colasanti n. 5)
LA DIVA DELLA GRANDE RIVISTA ITALIANA

Molti sono i santamarinellesi che ancora hanno vivo il ricordo di Anna. Giovanni
Artieri cosi la descrisse 'questo nome, ricordo di averlo udito per la prima volta, da
giovanissimo, a Napoli, da quei poeti e musicisti, allora celebri, autori di quelle can-
:oni napoletane di cui se ne e perduta la memoria, ma restano assai meglio dei ludi
calcistici, a caratteri::are la Citta. Quegli autori si chiamavano Libero Bovio, Erne-
sto Tagliaferri, Gaetano Lama, Ernesto Murolo, E. A. Mario, e via dicendo, suniva-
no, di tanto in tanto, per venire in automobile (nelle ancora avventurose automobili
del 1923) a Santa Marinella, a visitare Anna Fouge:, chera la Brigitte Bardot, la
Marilin Monroe italiana di quel tempo, la piu fine, la piu originale interprete delle
loro can:oni. Abitava in una villetta sulla pia::a della sta:ione, e con lei, il suo com-
pagno Rene Thano, o meglio Thanatopoulos, che morto qui e, ancora, gentili dame
romantiche amiche mie vanno a visitarne la tomba e a deporvi un fiore, nel lindo,
elegante cimitero di Santa Marinella`. Ecco invece cosa scriveva Anna Fouge: della
nostra citta. 'Io sono arrivata a Santa Marinella, la ridente spiaggia Tirrena mi
ospita durante le mie vacan:e saltuarie, che non posso prendere quando mi talenta,
ma quando il mio pubblico lo permette. Profitto ad intervalli, di qualche settimana
fra una tournee e laltra, e mi rifugio nella mia villetta, fra il verde e il mare. Dovun-
que ci si accorge della mia presen:a, la gente mi circonda di curiosita e simpatia e
vorrebbe quasi che io fossi eternamente su di un palcoscenico, a dire, a cantare, a
dan:are. Ma e proprio a Santa Marinella che io lascio mostrarsi le altre, io mi na-
scondo. Quando tutte le belle donne e tutti gli adoni in costumi piu o meno adamitici,
dopo la quotidiana disputa del pomo di Paride, si allontanano dalla spiaggia per la
cola:ione o la siesta pomeridiana, io raggiungo la mia cabina. Il sole e abbagliante,
la sabbia brucia, lacqua tiepida, le palme e i pini dei recinti abitati chiedono alla
bre::a di ponente un ristoro per la vampa solare che li fa ardere, io, solitaria e tran-
quilla, prendo il bagno. Joglio essere sola. Riposare significa soprattutto sottrarsi
alle necessita del lavoro quotidiano. A Santa Marinella io non devo fare altro che
prendere il bagno allietato dal nuoto, e curare i miei fiori che vedo cosi di rado, che
amo tanto`.
La Stazione Ferroviaria oIIre l`opportunita di vedere
un villino Iine anni 20, ora sede del locale Comando
dei Carabinieri, a suo tempo Casa del Fascio, che di-
pendeva dal Podesta di Civitavecchia Ernesto del Gre-
co, al quale si deve l'odierna passeggiata a mare.
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I PONTI ROMANI DI VIA ROMA E LARGO IMPERO

Santa Marinella vanta la presenza nel
suo territorio dei ben sette ponti roma-
ni.
Quello piu noto ed ammirato rimane
pero quello di Via Roma
(praticamente all`incrocio con questa
via e l`Aurelia), di cui recentemente e
stata sistemata l`area in cui insiste.

Altrettanto ben conservato il secondo si
trova all`interno di un curato giardino pri-
vato a Largo Impero (in zona poco lontana
dal precedente) ed e ben visibile appena al
di la della rete metallica, attraverso la qua-
le si puo ammirare uno splendido Iornice e
relative costruzioni di sostegno.
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VILLA IN CUI SOGGIORNAVANO EDUARDO E PEPPINO DE FI-
LIPPO

Questa leziosa costruzione che si trova lungo l`Aurelia al civico 156 ha ospi-
tato i riposi vacanzieri dei due Iratelli, indimen-
ticati autori ed interpreti della commedia napo-
letana.
La presenza dei De Filippo a Santa Marinella si
deve allo scrittore napoletano Giovanni Artieri
(amico di Titina), che Iin dagli anni venti aveva
un recapito nella nostra cittadina da lui immor-
talata in tanti libri ed articoli.
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L`EX STAZIONE FERROVIARIA

In piazza Civitavecchia, lato verso mon-
te, al numero civico 8, si trovava la pre-
cedente stazione Ierroviaria, che ha Iun-
zionato come tale Iino agli anni venti.
Era da quei gradini che molto spesso i
nostri personaggi che, pur celebri, a quei
tempi non disdegnavano di utilizzare le
Regie Ferrovie, approdavano a Santa
Marinella per trascorrervi del tempo pia-
cevole come in un 'buen retiro.
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IL CEMENTIFICIO

Relegato ormai a reperto di archeologia industriale e leggermente Iuori dalle
vie di maggior Irequentazione, anche se solo aldila della Ierrovia (da p.za
Civitavecchia si scende lungo l`Aurelia
verso Roma e dopo cento metri circa si gira
a sinistra nel sottopassaggio Ierroviario
rasentando il vecchio lavatoio), si erge l`im-
ponente Iabbricato dell`ex-cementiIicio,
preceduto dalla leziosa palazzina degli uIIi-
ci (ancora decorata alla maniera liberty) e
dalla citatissima (nelle Ionti sull`architettu-
ra dell`epoca come
Iulgido esemplare del liberty in cemento) della villa
del Direttore. Il complesso, oggetto da vari decenni
di animate discussioni (circa il suo possibile recu-
pero ed utilizzo) che non sono ancora approdate ad
alcuna seria progettualita, merita una visita che
purtroppo si deve limitare agli esterni.
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CASA DI UGO O1ETTI (Via Aurelia n. 355)
IL DIRETTORE DEL CORRIERE DELLA SERA CHE ABITAVA
A SANTA MARINELLA

La nostra citta da sempre ha ospitato illustri personaggi della cultura e del giornali-
smo, che hanno qui trovato il luogo ideale per scrivere e trascorrervi lunghi periodi
vacan:ieri. Nel 1887 il Principe Don Baldassarre Odescalchi compro dal Pio Istituto
di Santo Spirito in Sassia, la tenuta di Santa Marinella, per farne un luogo di villeg-
giatura, consigliandosi col suo architetto ed amico Raffaello Ofetti, padre del piu
noto Ugo, scrittore, giornalista, e direttore del Corriere della Sera. Fu larchitetto
Ofetti a redigere il primo piano regolatore di Santa Marinella, che allepoca era
soprattutto un piano viario. Raffaello Ofetti fu anche il primo 'romano` a costruirsi
una casa di villeggiatura a Santa Marinella, soprannominata 'Il Dado` per via della
sua forma. In questa casa di Santa Marinella, Ugo Ofetti trovo la tranquillita per
scrivere i suoi articoli sul Corriere della Sera e i suoi libri, traendo spunto e ispira-
:ione per fondare le riviste Dedalo (1920-1933), Pegaso (1929-1933) e
Pan (1933), che sono ormai entrate nella storia della letteratura italiana.
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Il 'DADO`. fu la prima villa di S.Marinella costrui-
ta dallarchitetto Raffaello Ofetti padre di Ugo.

Una lapide affissa vicino al portone recita.

L'ARCHI1E11O ROMAAO RAFFAELE O1E11I
COS1RUI A SE E AI SUOI QUES1A CASA, QUAADO,
PRIMO AEL 1888, 1RACCI IL PIAAO CHE FECE
RIDEA1E E OSPI1ALE QUES1A SPIACCIA
ALLORA DESER1A.

Il 'DADO` si trova in Jia Liberta (ex Jia della Mar-
cia su Roma) al n. 85 a circa 100 metri dal GiGi Bar
e quindi raggiungibile con una breve devia:ione dal-
litinerario.
UAA DELLE DIMORE DI D'AAAUAZIO (Jia Aurelia n. 31)
VILLA BETTINA
Il monumento del liberty dove ha vissuto il vate del ~libertinismo
Le noti:ie della presen:a di Gabriele DAnnun:io a Santa Marinella risalgono alla
fine dell800 quando la giornalista Olga Lodi Ossani acquista una casa al mare,
dove era solita ospitare il fior fiore dei letterati italiani. La giornalista era collega
di DAnnun:io e si firmava con lo pseudonimo di Febea. In una lettera del 1893 che
il Jate scrive alla sua ex amante, si legge. 'Cara Olga, partirete domani per Santa
Marinella? Santa Marinella e lontana? Il viaggio e difficile?` firmato GABRIEL.
Nel roman:o Il Piacere lintensa passione di Gabriele DAnnun:io per Olga Ossani,
si trasfigura nella storia damore tra Andrea Sperelli ed Elena Muti, fino allepiso-
dio daddio nel primo capitolo del roman:o, infatti la rela:ione fra lei e il Poeta
durata dal novembre del 1884 al mar:o del 1885, sinterruppe con accordo di en-
trambe le parti, in vista del matrimonio di lei con Luigi Lodi, ma lamici:ia conti-
nuo. A Santa Marinella DAnnun:io oltre alla casa della Lodi era ospite a villa
Bettina ed amico della famiglia Tora::i, nella loro casa di via Aurelia di fronte
allHotel Le Naiadi. Alcuni santamarinellesi ricordano
ancora Lallo Tora::i, Lallo perche da piccolo DAnnun-
:io era solito prenderlo in braccio e giocandoci lo chia-
mava Lalletto. Ancora oggi nel giardino di casa Tora::i
ci sono i bambu e gli alberi piantati da DAnnun:io,
mentre allHotel Le Palme, un tempo villino del musici-
sta Livio Boni, si legge ancora la frase dannun:iana
incisa a caratteri cubitali 'Salve mare triumphans sub
limine solis`.
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La 'Casina rosa, subito
adiacente alla Villa Bet-
tina ed ora Iacente parte
del patri-
m o n i o
del Comune, Iu progettata dall`arch. Ojetti, pa-
dre dello scrittore.
Itinerario n. 4
Dal centro alla Villa Rossellini-Bergman

L`itinerario che porta nel versante Sud della costa e riser-
vato a discreti camminatori perche si spinge Iino alla Villa
Rossellini-Bergmann a circa 2,5 chilometri dal Centro,
prevalentemente lungo la statale Aurelia; per la meta del
percorso, dove ha vissuto una coppia tanto amata ed am-
mirata, viene proposto con il termine di:

~itinerario cinematografico"

Nel tratto che si percorrera insistono la maggior parte dei
reperti archeologici di S. Marinella, che per dovere di
completezza verranno solo indicati.
Dalla zona centrale dello shopping si giunge rapidamente a
piazza Civitavecchia che e la prima tappa del tragitto.

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IL CASTELLO ODESCALCHI

Dall`ingresso al porto si ha la vista
piu completa del Castello Odescal-
chi con la sua struttura cupa e sug-
gestiva nel medesimo tempo; ag-
grappato al mastio centrale, l`ediIi-
cio principale ha perso una delle sue
quattro torri angolari ed e stato te-
stimone del passaggio di tanti per-
sonaggi illustri.
Esulando dallo scopo di questa gui-
da la dimensione storica di un ediIi-
cio cosi importante ci si limita a
segnalare che in questa sede si e spesso tenuto il premio letterario di S. Mari-
nella con la partecipazione di numerosi scrittori di notorieta nazionale ed
internazionale.
RESTI ROMANI DELLA VILLA DI ULPIANO

A coloro che hanno il desiderio di
spingersi entro il porto per una
breve camminata tra le imbarcazio-
ni (colorite quelle dei pescatori
napoletani discendenti da progeni-
tori immigrati qui ad inizio secolo,
come narrato nel libro gia citato
Terra dapprodo di Marinella Lo-
di), si consiglia di arrivare Iin sotto
l`estremita verso il mare del giardi-
no del Castello; in questa zona i
muri di sostegno del parco sono visibilmente quelli di epoca romana risalenti
a sostruzioni della piu volte citata Villa detta di Ulpiano, come denotano le
parti scoperte in opus reticulatum e sectile.
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CASA DI ETTORE RSLER FRANZ (Via Aurelia, ang. Via Bassani)
L`acquerellista della Roma ottocentesca scomparsa

L`odierno villino Rsler-Franz di Santa Marinella Iu acquistato alla Iine del
'800 da Enrichetta Ciocci madre di Agnese e Filippo.
Enrichetta, rimasta vedova ai primi del 900, si risposo con Arturo Rsler-
Franz, il cui Iratello Luigi Rsler-Franz nel 1913 si sposo con la Iiglia di En-
richetta: Agnese Massimini. Di conseguenza madre e Iiglia divennero cogna-
te!
AdolIo Rsler-Franz, padre di Arturo e Luigi,
era Iratello di Ettore Rsler-Franz, celebre ac-
quarellista di "Roma sparita", nato nel 1845 e
morto il 26 marzo 1907, che veniva a visitare il
Iratello soggiornando volentieri nella nostra
cittadina di cui pero ha dipinto solo pochi e-
semplari dei suoi Iamosi acquerelli con sogget-
to i piu bei scorci di Santa Marinella; per que-
sto motivo sono diventati molto rari.
Il Villino al momento dell`acquisto era piu piccolo di come e oggi; venne in
seguito ampliato con la costruzione delle scuderie sul retro (poi trasIormate
in garage). Successivamente, negli anni Sessanta le ex Scuderie Iurono de-
molite e Iu costruito un villino moderno.
Il Iamoso acquerellista opero anche a Maccarese, attratto dal paesaggio delle
paludi, come dimostrano i quadri sottostanti.

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GLI HOTEL DELLA DOLCE VITA












Nel dopoguerra Santa Marinella con la sua spiaggia, gli hotel,
i ristoranti, i bar e i night club divenne luogo d`incontro di
artisti, scrittori, personaggi del cinema, del mondo della politi-
ca e del jet-set internazionale.
L`Hotel Le Palme del sor Cesare Grimaldi vede arrivare Re
Faruk e la Regina Narriman, circondati dai paparazzi. Santa
Marinella diventa meta del cinema internazionale: all`Hotel Le
Najadi Esther Williams si esibisce Ira le onde davanti allo stupore dei villeg-
gianti. Ma il personaggio piu emblematico tra quelli che soggiornarono nel-
l`Hotel Le Naiadi Iu Giorgio Bassani; Fiorella Grimaldi, proprietaria dell`-
Hotel racconta: 'Conobbi Giorgio Bassani da bambina. Qui nei Gala di fine
settimana si ritrovavano Roberto Rossellini e Ingrid Ber-
gman, Jean Renoir, Gregorv Peck, Mario Soldati, De Sica,
Toto e Sophia Loren, Moravia, Jittorio Gassman, Alberto
Sordi. Mario Soldati con tutta la sua famiglia, era ospite
fisso nel nostro hotel. Fu lui che un giorno si presento a
pran:o con un signore molto distinto. Bas-
sani non conosceva Santa Marinella ma gli piacque subito,
cosi lo vedemmo sempre piu spesso nel nostro hotel, finche
divenne un ospite abituale. Giorgio Bassani era un amante
del mare e della natura e solo a Santa Marinella trovo quella
serenita che gli permise di scrivere il suo capolavoro 'Il
giardino dei Finzi-Contini. Gli anni sono passati, resta la
stan:a dove ha scritto questo libro, e ancora mi sembra di
rivederlo al lavoro. Bassani trascorse da solo quasi tutto lin-
verno 1962/1963 a Santa Marinella, lavorando alla stesura di
questo libro che ini:ia parlando proprio della nostra citta.

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HOTEL LE PALME HOTEL LE NA1ADI
LA CHIESA EX-PARROCCHIALE DI S. MARINA E LEONARDO

Ripresa Via della Liberta a destra e superata l`attuale
Chiesa parrocchiale di S. Giuseppe (moderno e di-
scutibile ediIicio) si attraversa la graziosa e minusco-
la piazzetta Trieste e seguendo la strada che compie
una esse in corrispondenza delle antiche scuderie
del Castello Odescalchi ci si trova al cospetto della
vecchia Chiesetta parrocchiale (che ha Iunzionato
come tale Iino all`immediato dopoguerra) dedicata a
Santa Marina e San Leonardo. Normalmente chiusa e
possibile visitarne l`interno in occasione dei matri-
moni che Irequentemente vi si celebrano potendo
cosi ammirare nello scarno arredo architettonico in-
terno due oggetti di interesse:
x un quadro di buon stile raIIigurante la Madonna
x una lapide contenente un giuramento
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VILLA SACCHETTI

Scendendo verso il porto, dirimpetto all`ingresso, entro un bel parco di pini
marittimi secolari, si intravede, oltre il muretto di conIine, il corpo austero e
simmetricamente allungato di Villa
Sacchetti.
Sorta dove un tempo vi era la Ia-
mosa posta di cambio dei cavalli e
connessa osteria (si narra vicino
ad una pianta di melograno, da cui il
nome 'ad Punicum per indicarne il
luogo Iin dai tempi dei romani, che
ha trasmesso il nome alla colonia qui
Iondata dai Quiriti: Punicum), e giun-
ta in proprieta dopo varie peripezie
alla Iamiglia Sacchetti, dei cui espo-
nenti si ricorda in particolare, lo scrittore Giulio, che nel suo libro Segreti ro-
mani ha dedicato un intero capitolo a S. Marinella e alle vicende seicentesche
del porto costruito da un nipote di Papa Urbano VIII (Barberini) e Iatto demo-
lire dal successivo Papa Innocenzo X esclusivamente per questioni di potere.

LA PIAZZETTA DI LARGO MONS. OSTILIO RICCI

Di Ironte all`aIIaccio ed al centro del promontorio di cui Via Ulpiano e con-
torno insiste la piccola piazza lastricata e pedonale di LARGO MONS. O-
STILIO RICCI, cui conviene portarsi per ammirare uno scorcio particolar-
mente lezioso ed autentico di S.Marinella.
Tutto l`impianto architettonico (ed in particolare gli ediIici che Ianno da
proscenio alla piazza) risale inIatti agli anni 20 ed ha mantenuto intatto il
Iascino dell`epoca liberty che vi si riscontra. La vista verso il mare, le pal-
me di conIine, le panchine invitanti ad
una sosta tranquilla ne Ianno uno dei
posti piu caratteristici ed aIIascinanti
della citta.
Come lui stesso testimonia nel suo libro
autobiograIico, in questa zona, meglio
conosciuta con il nome di 'Caccia e Ri-
serva, giocava da piccolo con i suoi
amichetti il premio Nobel per l`econo-
mia Franco Modigliani, ospite degli zii
Cuido Mendes (grande amico di Eugenio Pacelli) e Olga Flaschel.
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VILLA DI MONS. DE BISOGNO (V.le Marconi, 41)
Cameriere di PIO IX
A Santa Marinella sul lungomare Marconi, di Ironte alla
villetta liberty della Iamiglia Pacelli, dall`inconIondibile
color bordeau, s`aIIaccia quella singolare abitazione a
Iorma di Chiesa, della seconda meta dell`800, dove abi-
tavano Mons. de Bisogno dei Marchesi di Casaluce e il
suo Segretario Mons. Francesco di Paolo Cassetta, en-
trambi Camerieri di Papa Pio IX.
I Pacelli avevano una amicizia di lunga data con i loro
vicini tanto che Iu lo stesso Mons. Cassetta a ordinare
sacerdote Eugenio Pacelli il 2 aprile 1899.
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LA CASA DI PAPA PACELLI (Viale Marconi, n. 28)

Fin da piccolo Eugenio Pacelli, con la sua Iamiglia, le sorelle e i Iratelli, era
solito trascorrere le sue vacanze in questo che era uno dei punti piu belli e
salubri di Santa Marinella.
Il Cardinal Eugenio Pacelli amico
del Conte Francesco Bezzi-Scali,
marito di Anna Sacchetti comincio
a Irequentare anche la Famiglia Sac-
chetti, che a Santa Marinella aveva
acquistato un villino, divenendo pa-
dre spirituale della Iiglia Maria Cristi-
na.
Il Cardinal Pacelli conobbe qui lo
scienziato Guglielmo Marconi Iuturo
marito di Maria Cristina. Tra i due
nacque una straordinaria amicizia, tanto che in uno di questi incontri a Santa
Marinella dove lo scienziato a Torre Chiaruccia aveva istituito il Centro
Radioelettrico Sperimentale del CNR Marconi promise di costruire e donare
al Papa una stazione Radio (l`odierna Radio Vaticana) e, sempre in nome di
questa amicizia, il Cardinal Pacelli tenne a battesimo a Civitavecchia la Iiglia
Elettra, e una volta eletto Papa, col nome di Pio XII, le diede la prima comu-
nione.
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MARINELLA LODI (figlia di Olga Os-
sani)

Negli anni 30 queste ultime abitazio-
ni (ved. n. 8, 9 e 10) erano immerse in
quel boschetto di tamerici, intorno al
Iontanile del Pio Istituto di S. Spirito,
immortalato da Marinella Lodi nel suo
romanzo Terra dApprodo. Di quel
boschetto oggi resta solo qualche tamerice rinchiusa nell'a-
diacente giardino di villa Bruschi, individuabile dalla statua
di CristoIoro Colombo, prospiciente il mare.
Il posto e uno dei piu gradevoli di S. Marinella, sia per il
chiosco di 'Fiorella noto per le sue Iresche e Iantasiose
coppe di Irutta estiva, sia per l`aIIaccio al mare che consen-
te di abbracciare un bel tratto di costa ornato da notevoli
villini.
IL RE D`ITALIA VITTORIO EMANUELE III
VILLA 1OLANDA DI SAVOIA E IL BAMBIN GESU (V.le Marconi n. 36)

Anche il Re d`Italia - su consiglio del
ProI. Francesco Valagussa, medico di
corte e primario del Bambin Gesu - ac-
canto all`abitazione dei Pacelli costrui
una villa per sua Iiglia Jolanda, che dopo
una malattia polmonare venne a Santa
Marinella e guari rapidamente. Pare che
le prime prove dei Patti Lateranensi Iuro-
no Iatte a Santa Marinella dai due
'eccellenti vicini di casa: il Re, che
aveva come recapito Villa Jolanda di
Savoia e il suo dirimpettaio Eugenio Pacelli. I primi contatti Iurono avviati
nell'agosto 1926, con tutta la cautela dei preliminari uIIiciosi; vennero desi-
gnati uIIiciosamente due incaricati: l'avvocato concistoriale Francesco Pa-
celli, plenipotenziario per il Vaticano, Iratello del Cardinal Eugenio, Iuturo
Segretario di Stato, e Domenico Barone da parte italiana. Tra le curiosita
va sottolineato che nella stesura deIinitiva del Concordato il Re Vittorio
Emanuele III cedette la sua Villa di S.Marinella all`Ospedale del Bambin
Gesu.
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VIA ULPIANO

La via segue con andamento semicircolare la costa
che in questo tratto si presenta come piccolo pro-
montorio sul quale a suo tempo sembra prospettas-
sero alcune propaggini della grande Jilla romana
impropriamente detta di Ulpiano (nobile magistrato
romano); ora sia a destra sia a sinistra e ornata di
graziosi e rilevanti villini privati, in diversi dei qua-
li e tuttora rilevabile nell`architettura esterna l`im-
pronta liberty .
La via e lussureggiante di vegetazione che sporge
dai giardini per proteggerne la privacy, ma oIIre al
passante la piacevolezza dell`ombra e nel contempo ne appaga lo sguardo
con i colori degli oleandri e delle rigogliose bouganville.
Il luogo ha visto la presenza di molti artisti che Irequentavano o villeggiava-
no presso amici proprietari delle ville e, pur non potendo con certezza identi-
Iicare le dimore di soggiorno di questi, e pero doveroso citare i testimoniati
passaggi di Ciovanni Papini, Ciuseppe Ungaretti, nell`anteguerra, e piu re-
centemente di Camilla Ravera.
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L`AFFACCIO A MARE DI LARGO PADELLETTI

Esattamente a meta di Via Ulpiano uno slargo sulla destra Iorma un aIIasci-
nante aIIaccio sul mare di scogli sottostante; lo spazio delimitato da una ba-
laustra permette di giungere con lo sguardo a sinistra Iino al castello di
S.Severa e a destra al promontorio di Capolinaro; di Ironte tra gli scogli in un
mare particolarmente trasparente (e Iino a pochi anni Ia anche molto pesco-
so), si possono notare lunghi e paralleli muri
squadrati che si protendono verso il largo,
Iacendo Iacilmente pensare ai moli di un por-
ticciolo della villa romana detta di Ulpiano.
Il Largo e dedicato ad Armando
Padelletti, cittadino benemerito
di S. Marinella (recentemente
scomparso), che ha dedicato
gran parte della sua vita e delle
sue energie a salvaguardare monumenti ed ediIici storici e di
pregio della cittadina (un opuscolo sulla Iigura di Padelletti e
delle sue azioni e reperibile presso la locale Biblioteca).
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Itinerario n.3
Il Centro con la zona di Via Ulpiano fino al Castello

Prima di intraprendere il nostro cammino nel versante sud
di S. Marinella, si propone una passeggiata non impegna-
tiva nel Centro che viene perlopiu vissuto come luogo e-
sclusivamente deputato allo shopping ed ai servizi per i
cittadini (posta, banca, cinema, bar, ecc.); per la sugge-
stione che tuttora emanano alcune vie e luoghi del percor-
so lo possiamo intitolare:

~itinerario pittoresco

Dalla Stazione FF.SS. ci si porta sulla Aurelia e la si attra-
versa prendendo Via Artieri Iino al suo sbocco in Via del-
la Liberta, che si percorre in salita per un brevissimo trat-
to, per imboccare quasi subito a destra Via Ulpiano.
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Il primo itinerario termina
sul piccolo promontorio di
Via Punico, dal quale si puo
godere un ampio panorama e
ripercorrere a ritroso con lo
sguardo, in un aIIaccio stra-
ordinario, praticamente tutto
il percorso e i suoi punti di
interesse.
Itinerario n. 2
Dal Bambin Ges al Centro Radioelettrico G. Marconi

E la prosecuzione del precedente itinerario Iin dove viale
Marconi si ricongiunge all`Aurelia. Adatto per la sua rela-
tiva lunghezza a buoni camminatori o ad una passeggiata
in bicicletta, Iacilitata dalla recente pista ciclabile che co-
pre una parte del percorso. Per la presenza in questa zona
dello scienziato Premio Nobel puo essere denominato
"itinerario scientifico"
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VILLA DI NANNI LOY (Viale Marconi n. 82)

Dopo la villa di Toto c`e la villa dell`avvocato Marchesano dove si trovava
spesso il regista Nanni Loy che aveva sposa-
to la sorella di Peppe Marchesano. Durante
l`ultima guerra la villa Iu requisita dai tede-
schi che la adibirono a Comando UIIiciali.
Nanni Loy, gia messosi in luce nell'interpre-
tazione televisiva di Marcovaldo, tratto dal-
l'omonimo romanzo di Italo Calvino, divenne
assai Iamoso presso il grande pubblico casa-
lingo per aver introdotto
in Italia la candid camera
nella serie televisiva 'Specchio segreto (1964), nella
quale recitava il ruolo di chi mirava a provocare le piu
imprevedibili reazioni da parte delle ignare vittime delle
burle architettate ai loro danni.
Non era raro il caso di incontrarlo a S. Marinella e quan-
do entrava nei bar si diIIondeva il timore di qualche suo
scherzo; timori assolutamente inIondati in quanto a diIIe-
renza di come appariva sullo schermo, nella vita privata
era una persona molto seria e riservata.
VILLA DEL P.PE DE CURTIS (in arte Tot) E FRANCA FALDINI
(Viale Marconi n. 72)

Una delle prime abitazioni che si incontrano
in questo percorso e la villa dove in estate
risiedevano Toto e
Franca Faldini. Toto
era molto riservato e
non era raro il caso di
incontrare la coppia a
spasso sul lungomare
Marconi. La sera in
una villetta dove oggi c`e l`Hotel Il Cavalluccio Ma-
rino, il proprietario, che aveva un proiettore, invitava
un gruppo di amici a vedere Iilm e documentari; tra
loro c`era anche Carlo Dapporto e in prima Iila c`e-
rano sempre Toto e la Faldini.
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LA RADIO RURALE
A Torre Chiaruccia Iu omologata la mitica 'Radio Rurale, voluta dal Mi-
nistero delle Poste e Telecomunicazioni, da una Commissione di tecnici e
di esperti, tra i quali il musicista Pietro Mascagni.

IL ~RADAR
Nel 1935 Marconi dimostro i principi della radiolocalizzazione (evolutasi
nel radar), che si concretizzarono nello stesso anno
con l`acquisto di 5 stazioni 'Radar, da parte del
Governo Britannico, costruite dalla Compagnia
Marconi di Londra, e di altre 20 nel 1937.
Il 'Radar di Marconi, perIezionato dopo la sua
morte, permise agli inglesi di sconIiggere i nazisti
nella Iamosa battaglia aerea di Inghilterra; anche
per questo in Gran Bretagna Marconi e considerato
un eroe nazionale.

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GUGLIELMO MARCONI E TORRE CHIARUCCIA

Qui Marconi ha eIIettuato studi e ricerche
avveniristiche sull`impiego delle microon-
de, che hanno Iatto di lui - come scrisse il
Times di Londra - l`uomo piu signiIicati-
vo della nostra epoca, deIinita Galassia
Marconi dal mag-
gior teorico delle
Scienze delle Co-
municazioni, Mar-
shall McLuhan. Nel mondo, chi si occupa di ricerca
nel settore comunicazioni e mass-media, e Iacile che
prima o poi s`imbatta nella nostra citta, citata dagli
archivi per questi motivi negli archivi specialistici.

Nella foto sotto riportata del Centro Radioelettrico
(1933) si
nota a de-
stra, in cima allimpalcatura in
legno, la parabola puntata verso il
porto di Civitavecchia per gli espe-
rimenti di naviga:ione cieca, di
radiotelefonia mobile e di radiolo-
cali::a:ione.
La Torre fu distrutta dai na:isti nel
1944, e le apparecchiature elettro-
niche trasferite in Germania.

Le principali tappe dellattivita scientifica di Marconi a Torre Chiaruccia
sono sinteti::ate di seguito.

COSTRUZIONE DELLA RADIO VATICANA
Marconi, tramite la Iamiglia Sacchetti, conobbe il Cardinale Eugenio Pa-
celli (Iuturo PIO XII) col quale concepi il progetto della Radio Vaticana
inaugurata nel 1931.

RADIOTELEFONIA MOBILE
A S. Marinella nel 1932 Marconi mise a punto, dopo lunga sperimentazio-
ne sulle microonde, il primo impianto di radioteleIonia mobile a microon-
de, donato dallo Scienziato a PIO XI, primo nel mondo ad utilizzare questo
sistema per collegarsi tra il Vaticano e CastelgandolIo.
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VILLA DI VIRGILIO RIENTO (Via XXIV Maggio n. 48)

Il noto attore Virgilio Riento, nativo di Civitavecchia, Iamoso per i
Iilm:Pane, amore e gelosia, Pane, amore e fanta-
sia, amava risiedere nella nostra citta dove era mol-
to amico del santamarinellese Camillo Candelori.
Spesso Riento invitava Camil-
lo a cena a casa sua e a volte si
univa a loro Alberto Sordi, tra
gli anni 50 e 60, alla Iine
della lavorazione dei suoi Iilm,
i cui interni venivano perlopiu girati nella vicina Villa
delle Sorelle Genesi, titolari del mitico stabilimento di
suoni e doppiaggio a Cinecitta.
I personaggi che interpretava, Iossero
quello di un burbero, ironico o balbuzien-
te, oppure prete, bidello o contadino, espri-
mevano sempre una grande umanita.
La sera dell`8 settembre 1943, la moglie dell`attore, nonostante
il copriIuoco, organizzo incautamente una Iesta da ballo; le luci
attrassero l`attenzione dei bombardieri inglesi di ritorno da un
raid su Viterbo che non esitarono a sganciare
delle bombe a scoppio ritardato ed una torpe-
do che distrusse anche la vicina
scuola elementare Pirgus (oggi
Sede del Comune) e centro Vil-
la Riento, provocando tredici
morti tra cui la moglie dell`atto-
re ed una nota levatrice di Civi-
tavecchia. oltre numerosi Ieriti.
ANDREOTTI ALLA SPIAGGIA ROMITELLI

Nelle vicinanze si trova la spiaggetta 'Romitelli; negli anni
50 era luogo prediletto dall`on. Giulio
Andreotti, che con la Iamiglia amava
prendere qui i bagni di sole. Un altro
politico assiduo Irequentatore del mede-
simo bagno era l`on. Piccioni, che posse-
deva una villa nelle vicinanze.
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IL FELICE CONNUBIO TRA L`ARCH. MORETTI E
LA PRINCIPESSA PIGNATELLI
A partire dal 1954, Moretti realizza a Santa Marinella tre ville denominate:
la Saracena, la CaliIIa e la Moresca. Queste costruzioni, sono ubicate l`una a
Iianco all`altra, in localita Tor Chiaruccia.
Malgrado le diIIerenze che le individuano e le caratterizzano, queste ville
Ianno parte di un unico processo progettuale, come dimostra anche la docu-
mentazione relativa contenente numerosi riIerimenti da un progetto all`altro,
e come si evince dalle richieste di varianti in corso d`opera, presentate da
Moretti al comune di Santa Marinella, per armonizzare tra loro le costruzio-
ni: '.due costru:ioni vicine . ormai ben note nel mondo architettonico e
alle quali deve intonarsi nellinteresse dellestetica cittadina la nuova co-
stru:ione..

Moretti inoltre scrive:
'. La Califfa come la Saracena e completamente introversa verso la gente
di strada (per altro Le pare proprio che meriti, democra:ia e amor cristiano
a parte?) ed e tutta estroversa, tutto amore verso il mare.`.
(lettera a Iride Cerabona, redattrice di LiIe, 28 marzo 1969)
VILLINO PERSICHETTI - PETACCI
(Viale Marconi n. 114 - ang. Via Manzoni)

Claretta Petacci Iin da bambina veniva a Santa
Marinella con la sua Iamiglia nella villa dei zii
materni Persichetti. Appassionata di equitazio-
ne, tramite un altro zio diret-
tore dell`Ippodromo delle
Capannelle a Roma, conobbe
Mussolini. Ogni tanto la Pe-
tacci e Mussolini si incontra-
vano a pranzo alla pensione Regina di Santa Marinella,
oggi trasIormata in residence. La Iamiglia Petacci continuo
a Irequentare Santa Marinella dove aveva alcuni terreni ed
una villetta in localita ColIiorito anche nel dopoguerra.

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VILLA ELETTRA MARCONI (Via Meleagro n. 31)

La presenza di Marconi nella nostra citta e documentata dalla Iine degli
anni `20, e si Iece sempre piu assidua dopo che lo scien-
ziato conobbe qui a Santa Marinella Maria Cristina
Bezzi-Scali, nata Sacchetti. Il primo documento che
attesta il loro incontro e una lettera del 1926 in cui lo
scienziato scrive: 'Ho portato da Civitavecchia
|ALL`EPOCA S.MARINELLA FACEVA PARTE
DEL COMUNE DI CIVITAVECCHIA NDR| a
Monte Carlo don Clemente Del Drago, con la moglie Giacinta,
Maria Cristina Del Drago, Cristina Be::i-Scali e il conte Manas-
sei. Una piacevole comitiva dalla quale mi e molto dispiaciuto
separarmi a Monte Carlo. Maria Cristina Be::i-Scali, una raga:-
:a seria e tranquilla dai capelli biondi e dagli occhi a::urri.`

Marconi era solito risiedere in questa
villa da quando, nella vicina area di
Torre Chiaruccia, istitui il Centro
Radioelettrico Sperimentale del
CNR.

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