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SEZIONE 3 PROGRAMMI E PROGETTI

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3.1 Considerazioni generali e motivata dimostrazione delle variazioni rispetto allesercizio precedente: Il quadro di riferimento per il Bilancio 2011 del Comune della Spezia.

Quello del 2011 per i Comuni Italiani sar ricordato come uno degli anni pi critici per la preparazione e presentazione dei propri bilanci. La chiusura di conti sar infatti possibile solo in presenza di tagli di mezzi o di aumenti tariffari che andranno a gravare pesantemente sulle condizioni di vita delle famiglie italiane. Non mai stato registrato un taglio cos pesante alle risorse destinate alle autonomie locali che saranno costrette a sopportare , nel 2011, circa il 40% dei sacrifici imposti allintero sistema pubblico. Che la situazione della finanza pubblica sia grave nessuno lo mette in dubbio. LItalia fra i paesi pi a rischio dellUnione Europea: dopo il calo rilevato nel 2007, il debito ha ripreso a crescere dal 2008 aumentando di quasi 10 punti percentuali anche nel 2009 per raggiungere un valore assai vicino a quelli rilevati alla fine degli anni 90. Le previsioni OCSE per lItalia parlano di una crescita del PIL nel 2010 dell1% inferiore alla media europea ( 2,1% ) e assai distante da quella tedesca (3,9%). Il Debito Pubblico, secondo queste stime, salirebbe nel 2012 a circa il 120% del PIL. La crisi ha quindi peggiorato i conti pubblici abbattendo la crescita e loccupazione e non stata sufficientemente contrastata dalle scelte del Governo, sia con le misure integrative del luglio che con la recente legge di stabilit. Il contributo dei Comuni nel risanamento della finanza pubblica incontestabile: negli ultimi cinque anni hanno contribuito per circa 4 miliardi al miglioramento dei saldi, come riconosciuto dalla Corte dei Conti nella sua ultima relazione al Parlamento, invece la P.A. nel suo complesso ha deteriorato il deficit di ben 32 miliardi. I Comuni hanno sostanzialmente controllato la crescita mentre lo Stato lha aumentata del 9% rispetto al 2007. della spesa corrente,

La manovra netta dettata dal 78/10 e dalla legge di stabilit pari a 14,3 miliardi per il 2011 che sale a 25 miliardi nel 2012. La quota parte di Comuni, Provincie e Regioni altissima 40% nel 2011 e 34% del 2012.

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E uno sproporzione evidente rispetto al peso che il comparto degli enti territoriali ha sulla spesa e sul debito pubblico, i Comuni dovranno realizzare nel 2011 un taglio della spesa superiore al 10% che sale ancora di pi nel 2012. Il sistema delle Autonomie ha con forza denunciato le politiche antiautonomiste del Governo, il segno centralista che le ha contraddistinte ignorando volutamente le sorti delle autonomie e della gravissima sofferenze che vivono. Ha altres denunciato lulteriore taglio che subir in conseguenza della riduzione dei trasferimenti statali alle Regioni cos come quello che sta determinando la compressione della spesa per investimenti sulle economie locali che passata dai 41 miliardi del 2004 a 27 del 2009 con un taglio di 15 miliardi. I Comuni soffrono ancor pi della politica che il Governo ha attuato negli ultimi anni nel campo delle politiche sociali dove sono stati ridotti sensibilmente finanziamenti e tutele colpendo soprattutto le fasce di reddito pi basse ma anche le tante famiglie che hanno un reddito medio. Sono stati tagliati i fondi per lautosufficienza, il fondo nazionale per le politiche sociali diminuisce ulteriormente, vengono tagliati tutti i fondi nazionali per le politiche per la famiglia, le pari opportunit e le politiche giovanili. I Comuni sono in prima fila a fronteggiare queste emergenze sociali ma sempre pi ampio lo scarto, il solco fra i bisogni dei nostri cittadini e le risorse che possono mettere in campo. E questo abbasser ancor pi il livello di quei servizi che hanno finora consentito di attutire limpatto della crisi sulle famiglie e sulle persone, in particolare su quelle pi deboli e bisognose. Il Governo ha giustificato queste scelte con la necessit di riportare sotto controllo i conti pubblici e ha assicurato agli Enti Locali che con il federalismo fiscale le cose cambieranno. In realt la manovra di rientro poteva e doveva essere ripartita in modo diverso visto che il peggioramento dei conti tra il 2007 e il 2009 interamente dovuto alle amministrazioni centrali ed era sui ministeri che andavano fatti i tagli. Togliere ai Comuni e alle Regioni stato forse pi facile e meno costoso politicamente. In realt i Comuni e le autonomie locali sono, nel panorama politico ed istituzionale italiano, laboratori di innovazione e di responsabilit e vogliono continuare al esserlo a partire dal voler giocare in prima persona la questione federalista. Per le autonomie il federalismo non uno slogan ma un modello di organizzazione dello Stato, e un metodo di assunzione alle decisioni generali, una forma pi avanzata di unificazione della Repubblica.

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Ci sono tanti modi di intendere il federalismo; gli Enti Locali perseguiranno quello che guarda allefficienza e alla qualit dei servizi, allestensione su tutto il territorio di standard adeguati nellerogazione di alcune prestazioni fondamentali, allattuazione di una semplificazione dei livelli istituzionali e degli apparati amministrativi. Se, da una parte, nel 2010 si avviata la partita del federalismo con lavvio dei decreti attuativi del federalismo fiscale, dallaltra sono state tagliate le risorse alle autonomie locali e rafforzati i vincoli di carattere finanziario ed operativo, accentuando il centralismo burocratico e politico. Nel 2010 sono state introdotte limitazioni assai significative alle autonomie gestionali degli Enti Locali, il DL 78 in particolare ha introdotto norme anche limitative della autonomia statutaria degli Enti Locali. I limiti alle assunzioni del personale, le riduzioni delle indennit agli amministratori, la dismissione delle societ per i comuni con popolazione inferiore ai 30.000 e 50.000 abitanti, il blocco dei contratti per i dipendenti, il taglio alle spese di rappresentanza, agli eventi culturali, alle consulenze, alle sponsorizzazioni ecc. e pi recentemente, con la legge di stabilit, stato nuovamente rivisto, peggiorandolo, il sistema di calcolo del patto di Stabilit e la limitazione dellindebitamento all8% delle entrate correnti. Il 2010 stato anche lanno in cui i provvedimenti di attuazione del federalismo fiscale sono stati adottati o presentati. Basti ricordare i decreti sul federalismo demaniale, che sulla base degli elenchi pubblicati finora dallAgenzia del Demanio, si sta rilevando una cosa modesta (attendiamo i decreti finali). Laltro provvedimento attuativo del cosiddetto federalismo fiscale quello relativo alla determinazione dei costi standard delle attivit dei Comuni e delle Provincie. Finora si assistito solo ad un balletto di notizie e trattative sulle regioni che devono fare da bench marking per i costi standard. Questi dati sono essenziali per stabilire il percorso di riferimento per le determinazione delle risorse per la perequazione e quindi per il finanziamento dei livelli essenziali delle prestazioni sociali. Sia per questi parametri che per le determinazioni dei fabbisogni standard si rinvia a successivi studi di SOSE, la societ che realizza gli studi di settore a fini fiscali e dellIFEL (ANCI). Nel 2011 dovrebbero essere varati i decreti che fissano le regole per il finanziamento delle attivit di Comuni, delle Provincie e delle Regioni e per la riscrittura delle regole di contabilit. Si prevede il finanziamento tramite tributi propri, addizionali e compartecipazione

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a tributi erariali. Il decreto attuativo sulla fiscalit municipale presenta due fasi: una transizione dal 2011 al 2013 e una a regime, dal 2014 in poi. di

Ma rispetto alla proposta originaria che consolidava su alcune entrate collegate agli immobili la base delle entrate future dei Comuni, recentemente, anche a seguito della protesta degli Enti Locali, il Governo ha ridisegnato completamente il paniere di risorse che finanzieranno i Comuni dopo laddio ai trasferimenti erariali. Alla devoluzione completa del gettito di tributi immobiliari (sulla cui reale consistenza pesavano molte incognite) si restituisce un sistema di compartecipazioni: compartecipazione allIRPEF pari al 2,5%; compartecipazione dal 2014 allimposta sul trasferimento degli immobili; compartecipazione al gettito della cedolare secca. Ai Comuni andr anche il 50% del gettito recuperato grazie allaccatastamento degli immobili fantasma. Anche lIMU sul patrimonio rester totalmente ai Comuni che avranno anche la facolt di aumentarla o ridurla dello 0,3%. Con altri provvedimenti si dovrebbe poi provvedere al riordino della tassa di scopo e della tassazione sui rifiuti che terr conto della rendita catastale, della superficie dellimmobile e del nucleo famigliare. I Comuni potranno poi istituire unimposta di soggiorno da 0,5 a 5 Euro a notte. Questa la proposta conosciuta al momento della stesura del presente documento e alcune di esse potranno ancora subire modifiche nel corso del percorso parlamentare. Si ormai concluso anche liter di approvazione della Carta delle Autonomie anche se molti dei suoi contenuti sono stati anticipati con la legge 42/2009 e 122/2010. E quindi avviato un processo di costruzione federalista dello Stato anche se diluito nel tempo. Il mondo delle Autonomie Locali chiede di essere protagonista di questo processo per vincere la sfida per modernizzare le istituzioni e la Pubblica Amministrazione, per consolidare lunit del paese e rafforzare le istituzioni democratiche. Ad oggi questo coinvolgimento c stato solo parzialmente e gli enti Locali si trovano spesso emarginati o non coinvolti nella elaborazione delle scelte. Il mondo delle Autonomie chiede uninversione di rotta, vuole che il Federalismo non si trasformi in una scatola vuota, propone un alleggerimento al patto di

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stabilit almeno per gli investimenti e il sistema del welfare locale, una riqualificazione della spesa, una razionalizzazione dei livelli amministrativi. Pensare anche una nuova politica del territorio, la cui fragilit sotto gli occhi di tutti con i disastri dei mesi scorsi. Chiede un approccio complessivo al tema della difesa del suolo, della sicurezza del territorio. E una stagione difficile quella che hanno di fronte gli EE.LL. I prossimi anni saranno molto duri dal punto di vista finanziario, nella capacit di mantenere un livello minimo di servizi, nel tutelare la sicurezza dei cittadini, nel garantire investimenti adeguati per la manutenzione della citt. Ma sono aperte anche prospettive nuove di riforma dello Stato, del Sistema delle Autonomie. I Comuni sono pronti a raccogliere la sfida indotta dalla crisi, rinnovando se stessi per rinnovare lintero sistema istituzionale del Paese. La stagione di riforme che potrebbe aprirsi deve vedere il rafforzamento del sistema dei Comuni attuando un federalismo amministrativo che consenta leffettiva applicazione del principio della sussidiariet.

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3.2 Obiettivi degli organismi gestionali dellEnte. Bilancio 2011: le strategie del Comune

Lanno che si concluso ha visto il nostro Comune proseguire nellazione di riduzione delle spese e razionalizzazione dei servizi a seguito della manovra restrittiva sulla finanza locale avviata negli ultimi anni. La tenuta del bilancio stata ottenuta a parziale compensazione dei tagli ministeriali anche grazie alla conclusione delle procedure di individuazione delle rendite catastali e di accertamento dellICI in capo allENEL definite negli ultimi mesi del 2010 ma che alla data odierna sono ancora soggette ai ricorsi in sede tributaria consentiti dalla normativa vigente. Il livello dei servizi erogati ha mantenuto un adeguato standard non avendo intaccato sostanzialmente la qualit e la quantit dei servizi alla persona, principalmente rivolte alle persone pi deboli e bisognose. Nel corso del 2010 proseguita lazione di recupero dei residui attivi, si provveduto ad una rinegoziazione dei mutui contratti con Istituti diversi determinando risparmi sui prossimi bilanci. Nonostante la riduzione delle risorse disponibili, stata mantenuto e certamente raggiunto lobiettivo del potenziamento della manutenzione di strade, marciapiedi e scuole. La politica degli investimenti stata incrementata proprio per far fronte alle esigenze di interventi manutentivi per gli immobili e la viabilit comunale. Nel 2010 sono stati contratti mutui per 3,3 milioni di Euro e si sono attivati molti progetti di opere pubbliche anche grazie a finanziamenti comunitari dei progetti POR-FESR. Purtroppo a causa degli eventi calamitosi dei mesi di novembre e dicembre oltre due milioni di euro gi destinati ad investimenti programmati sono stati devoluti per interventi di somma urgenza quali frane e ripristino di viabilit. Il Bilancio 2011 caratterizzato dai tagli imposti agli Enti Locali dalla manovra estiva di cui al DL 78/2010 che impone un taglio ai trasferimenti di 1,5 miliardi nel 2011 e 2,5 miliardi nel 2012. Lo scorso dicembre stato emanato il decreto ministeriale che individua i tagli dei trasferimenti agli EE.LL. individuati nella misura del 11,7% che per il nostro comune equivale a 3,3 milioni di taglio per il 2011 e molto di pi (ancora da determinare) per il 2012. A questa drastica riduzione vanno poi ad aggiungersi le minori entrate determinate dai riflessi naturali della crisi economica che ha

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colpito le famiglie con conseguenti ricadute anche sulle entrate del Comune. Si sono stimate in oltre 4 milioni le minori entrate prevedibili nel 2011, solo parzialmente coperte dalle maggiori entrate derivanti dal riaccertamento ICI per la centrale ENEL il cui utilizzo peraltro sar limitato a causa dei ricorsi che lEnte Elettrico ha gi avviato e che determiner incertezza sullutilizzo pieno delle somme accertate. Le entrate stimate per il 2011 ammontano a 71.810.000 con una riduzione del 7,5% rispetto al budget totale utilizzato nel 2010 (77,5 milioni) comprensivo per dellavanzo di amministrazione applicato nella misura di 500.000,00. La manovra finanziaria destate aveva reso consapevoli le Amministrazioni Locali del gravissimo ed incombente pericolo di riduzione dei trasferimenti, attuati in assenza di qualunque valutazione di merito sia rispetto alla quantit e qualit dei servizi erogati, sia rispetto alla crescente domanda di servizi. La situazione di straordinaria gravit e ha imposto comportamenti adeguati. Come si operato per la stesura del Bilancio 2011? Anzitutto partita fin dal mese di settembre uno screening puntuale con lesame di tutti i progetti comprendenti le varie voci di spesa nonch lanalisi puntuale delle entrate specie quelle extratributarie. La politica di rigore e di razionalizzazione delle spese avviata negli anni scorsi non ha consentito grandi margini di manovra ma ogni voce di spesa stata esaminata ulteriormente e riconsiderati molti progetti e centri di spesa. I tagli dei trasferimenti regionali avranno ripercussioni molto gravi sul sistema dei servizi Comunali particolarmente colpiti nei settori del Trasporto Pubblico Locale, Welfare, Servizi Educativi, Cultura, Territorio. La scelta dellAmministrazione stata quindi quella di fare tagli selettivi e non lineari come ha fatto il Governo, proprio per salvaguardare i servizi essenziali, le fasce di cittadini pi esposte e colpite dalla crisi. Le linee di bilancio 2011 si muovono su queste linee politiche di riferimento: Mantenimento sostanziale dei livelli di spesa corrente per i servizi sociali. Si proceder ad una rivisitazione del servizio e delle modalit di erogazione dei servizi essenziali per razionalizzare la spesa e recuperare in tal modo i tagli che provengono dallo Stato e dalla Regione.

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Mantenimento del livello e delle spese rivolte ai servizi educativi. Anche qui si rimoduler il sistema tariffario, agendo sulla riforma del calcolo delle riduzioni tariffarie e dei riferimenti ISEE per la fruizione delle agevolazioni, e sui criteri di accesso alle strutture educative. Mantenimento delle risorse comunali per il Trasporto Pubblico Locale di cui allAccordo di Programma con Provincia e Regione. Ci sar una lieve contrazione delle risorse destinata alle linee aggiuntive e del servizio navetta con rimodulazione delle corse e delle frequenze. In questo settore peser invece il taglio regionale conseguente ai minori trasferimenti nazionali che sar pari a 1.800.000 e che richieder un adeguamento tariffario sul prezzo della corsa e degli abbonamenti. Il Comune terr invariate le tariffe della sosta e il rinnovo pass residenti. Lotta allevasione e allelusione fiscale: lAmministrazione intende perseguire un incremento del gettito anche attraverso il miglioramento delle tecniche di ricerca allevasione fiscale. Il progetto si articoler, in sinergia con Spezia Risorse e lAgenzia delle Entrate, in attivit di recupero dellevasione dei tributi locali e non, in misure di controllo della situazione reddituale dei contribuenti che usufruiscono di contributi comunali attraverso la presentazione del modello ISEE. Partir il progetto ELISA, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, cui aderisce anche il nostro Comune e che ha lobiettivo di integrare tutte le banche dati in possesso dei diversi Enti per combattere levasione fiscale. E evidente che questa attivit avr carattere sperimentale perch non supportata ancora da provvedimenti ministeriali attuativi delle procedure da seguire. Proseguir lazione volta al contenimento delle spese per consumi nelle sue varie articolazioni (energia elettrica, calore, mezzi comunali, attrezzature, ecc). si modificheranno i contratti per le forniture elettriche e si proceder con interventi strutturali per ridurre i consumi negli edifici e sviluppare lapprovvigionamento con energie alternative. La manutenzione della citt. Gli eventi calamitosi dello scorso anno hanno profondamente cambiato il piano di investimenti programmati dallAmministrazione . Circa 2 milioni di Euro sono stati stralciati e impegnati per investimenti di somma urgenza per ripristino viabilit, frane, illuminazione, interventi sulle scuole e immobili. Saranno rinviati completamente alcuni interventi previsti dai progetti POR e FESR. Nel 2011 si attiveranno interventi manutentivi per circa 2 milioni sulle strade e viabilit, 3 milioni sugli edifici scolastici. Impiegheremo la maggior parte degli oneri di urbanizzazione che si incasseranno (oltre 1.800.000 di euro) per le manutenzioni degli edifici comunali, scolastici e aree verdi. Piano triennale delle opere pubbliche. Nel corso del 2011 si attiveranno mutui per 3,5 milioni la cui destinazione sar prevalentemente rivolta al finanziamento dei progetti POR e FESR. Partiranno lavori per complessivi 10.200.000 dei quali

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oltre 2 milioni finanziati dal Comune. A questi si aggiungeranno i lavori gi programmati o in corso di realizzazione. Questo flusso di investimenti comunali, che si ripeter anche nel 2012 e 2013 avr sensibili ricadute anche sulleconomia cittadina. Lazione di programmazione e pianificazione territoriale indotta dallAmministrazione vedr nel corso del 2011 proseguire o avviare nuove opere di competenza di altri soggetti pubblici o privati che influiranno anchessi , nella fase realizzativa, sullattivit edilizia e relativo indotto nella Provincia. Pensiamo ai lavori, che si completeranno nel 2011, del Centro Commerciale Le Terrazze a quelli che si avvieranno nel circostante Distretto 4, alla Variante Aurelia che oltre ai lavori del 2 lotto vedr avviarsi quelli del 3 lotto (240 milioni), ma anche ai lavori attuativi del Piano Regolatore Portuale, al nuovo ospedale, ai nuovi insediamenti nellex San Giorgio, al parcheggio della Pinetina e p.zza Europa alle aree militari dismesse ecc. Tutto ci avr una sensibile ricaduta economica e occupazionale sullintera provincia. Sul tema delle politiche culturali lAmministrazione intende mantenere sostanzialmente il livello dei servizi e delle attivit attualmente erogate. Ci sar una sensibile contrazione delle risorse che implicheranno un diverso sistema orario di apertura dei Musei ma senza eccessive ripercussioni nella fruizione del sistema specie per la didattica. Si terr regolarmente la Festa della Marineria, pi contenuta nei costi e finanziata quasi esclusivamente da soggetti pubblici e privati esterni. Il Sistema turistico e commerciale della citt non sar penalizzato da tagli o aumenti tariffari. Si investir invece nel marketing urbano al fine di valorizzare al meglio il tessuto commerciale del centro storico.

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3.3 Quadro Generale degli IMPIEGHI per Programma

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I Programmi

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