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on vero che siamo una comunit chiusa e nostalgica, i siciliani sono integrati e molto attivi nelleconomia locale. Ne convinto Fabrizio De Pasquale, 48 anni, nato a Modica, allestremo sud della Sicilia. De Pasquale subentrato lo scorso 6 febbraio in consiglio comunale alla milanesissima Letizia Moratti. La co-
Cannuni. La Famiglia Agirina, nata nel 1971, uno dei pi vecchi circoli culturali siciliani a Milano. Per il presidente Mario Ridolfo lassociazione, fondata da emigrati provenienti da Agira, in provincia di Enna, non affatto chiusa o elitaria: Siamo aperti a tutti, tra i nostri 250 membri non ci sono solo siciliani. I problemi per i siciliani al nord vengono piuttosto dalla loro terra dorigine. La regione Sicilia non permette alle associazioni nate fuori dallIsola di accedere a sussidi e finanziamenti, secondo una legge del 1979. Quindi facciamo come Bossi, per in Sicilia!, sorride amaramente Ridolfo. La Famiglia Agirina ha chiesto alla regione un sostegno per la 19 edizione del premio letterario Angela e Angelo Valenti, ma da Palermo arrivato solo il patrocinio gratuito, dopo molte insistenze. La regione siciliana il principale cruccio per i siculi a Milano, il commento di De Pasquale. Al contrario, la regione Lombardia e le istituzioni milanesi sono molto vicine alle associazioni degli emigrati. Dagli anni Novanta, poi, la provincia di Milano gemellata con Ragusa. Oltre a De Pasquale, i siciliani a Palazzo Marino sono il palermitano Manfredi Palmeri (Fli) e Franco Mancuso (Pd) di Mussomeli, in provincia di Caltanissetta. I siculi si sentono orgogliosi quando loro conterranei arrivano anche a rico-
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prire ruoli istituzionali qui a Milano, ammette De Pasquale, limportante che i politici siano presenti non soltanto in campagna elettorale ma anche dopo il voto. E dopo la conquista del seggio, il consigliere Pdl ha ricevuto i complimenti delle associazioni che lo hanno sostenuto: Non lo sapevo che avevano fatto dei comunicati stampa per congratularsi. A me lo hanno detto addirittura le mie zie di Modica, che lavevano letto
Cucina
G.C. e A.O.
sui giornali siciliani. Le associazioni sono davvero integrate nel tessuto sociale milanese, si incontrano spesso tra di loro e organizzano manifestazioni che non trattano solo di temi siciliani. Racconta Antonino Restifo, da 50 anni in Lombardia e presidente dellassociazione culturale Riviera Jonica di Sicilia: A volte ai nostri convegni noi siamo solo il 40 per cento, il resto sono milanesi o persone di altra provenienza, tipo campani e pugliesi. Insomma, c spazio per tutti: Laccesso libero e non limitato ai siciliani, anche se il nostro riferimento rimane quella fascia che va da Messina a Siracusa. Non tutte le associazioni siciliane in Lombardia hanno per avuto vita facile. Lassociazione Luigi Sturzo di Magenta, per esempio, esiste ormai solo sulla carta e non ha attivit di promozione, come spiega il dottor Pietro Paolo Poidimani, medico di origine modicana e presidente di Globe Italia International. Nel 1993 addirittura lassociazione, costituita soprattutto da emigrati originari di Caltagirone, aveva avuto problemi con lamministrazione comunale. Un assessore leghista aveva negato i fondi per unesposizione natalizia di ceramiche, definendola una mostra-mercato senza alcun fine sociale o culturale. Il vero problema che le associazioni non sono ancora riuscite a risolvere il gap generazionale. Mio figlio ha poco interesse per la sua terra dorigine, chiosa Fabrizio De Pasquale, io almeno ho ancora un legame con la Sicilia, perch ho parenti e amici. I giovani che non
01 Manifesto pubblicitario della Regione Sicilia sulla facciata laterale del Duomo di Milano 02 La sede milanese dellAntica Focacceria S.Francesco, in via S.Paolo, a pochi passi dal Duomo 03 Il consiglioere comunale del Pdl Fabrizio De Pasquale 04 Un bar di piazzale Lotto espone orgoglioso la bandiera della Trinacria, simbolo della Sicilia
si appassionano alle loro radici, o perlomeno non partecipano alla vita delle associazioni tradizionali, preferiscono incontrarsi su internet. Cos nascono circoli virtuali di siciliani trapiantati al nord: su Facebook si riuniscono quelli che vivono, studiano, lavorano, gioiscono e soffrono a Milano, o su LinkedIn viene fondato un gruppo che unisce tutti i siciliani che per lavoro sono costretti a vivere a Milano. Unultima possibilit arriva dallo sport. Sul web nascono club di tifosi di calcio siciliani, che anche a Milano non rinunciano a seguire il Palermo o il Catania in serie A. Cos capita che un tifoso si ritrovi a girovagare in cerca di un locale che trasmetta unimportante partita del Catania e in poco tempo lunico pub disponibile si trasforma nel covo rossazzurro di Milano. Era il 2001 e il Loco Bar in corso di Porta Ticinese diventava la sede di un improvvisato club di tifosi etnei. Tutti bravi ragazzi, ma con il cuore rossazzurro, scrivevano con involontaria ironia sul sito del Calcio Cata nia Club Lombardia.
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