Vous êtes sur la page 1sur 12

Istituto Comprensivo

DON MILANI
Scuola dellInfanzia MUNARI A.S. 2009/2010

A scuola direlazione

Sezione A, bambini di 3 anni A cura delIinsegnante: Carla Osservanti In collaborazione con lins. di sez. Anna Mollo Sezione B, bambini di 4 anni A cura dellinsegnante: Giovanna Cosseddu In collaborazione con lins. di sez. Claudia Manetti

Campi di esperienza Obiettivi formativi


CAMPO DI ESPERIENZA DOMINANTE: la conoscenza del mondo

Competenze
Colloca se stesso, oggetti e persone nello spazio e lo percorre. Si pone in atteggiamento esplorativo nei confronti della realt Trova e usa strategie per risolvere semplici problemi. Condivide risposte, accetta soluzioni rappresenta i vissuti motori e le conoscenze in vari modi conosce regole e strategie da utilizzare nel gioco prova piacere nel movimento che coordina e controlla nei giochi individuali e di gruppo riflette, si confronta, tiene conto dei punti di vista altrui; dialoga, discute e progetta confrontando ipotesi e procedure segue le regole di comportamento concordate e si assume responsabilit

Sviluppa la capacit di orientamento spazio temporale. Mette in relazione oggetti o situazioni secondo criteri diversi Risolve in situazione problemi di percorribilit Comprende e rispetta le regole di un gioco

CAMPO DI ESPERIENZA TRASVERSALE: il corpo in movimento

Tocca, guarda, ascolta e sa raccontare le cose fatte Sa mettersi in relazione con s, gli altri, lambiente usando il corpo Sa agire a livello motorio in un contesto di gruppo

CAMPO DI ESPERIENZA TRASVERSALE: il s e laltro

Condivide materiali, regole e strategie. Lavora in gruppo rispettando le regole. Impara ad orientarsi e compiere scelte autonome nel gioco motorio. Ricerca, confronta e usa codici simbolici diversi associa caratteristiche ad altri elementi

CAMPO DI ESPERIENZA TRASVERSALE: i discorsi e le parole CAMPO DI ESPERIENZA TRASVERSALE: linguaggi, creativit, espressione

stabilisce corrispondenze tra vari elementi

Nel lontano 1994 una piccola vecchia scuola di Prato da elementare divent dellinfanzia. Oltretutto su due livelli, ledificio non si prestava ad accogliere bambini piccoli anche al fine di mettere in pratica quanto ci suggerivamo gli orientamenti appena rivisitati. Cos si pens di adibire le piccole stanze a laboratori e per farlo adottammo il concetto di gruppo anzich di sezione e ancora cos. Naturalmente di continuo operiamo integrazioni e cambiamenti alla nostra organizzazione, sulla base di quanto osserviamo nellinterazione dei bambini con lambiente: sono loro validit scelte, che danno legittimit e validit alle nostre scelte tant che molte modifiche sono state operate proprio insieme a loro Il team della nostra scuola ha scelto unorganizzazione dei tempi e degli spazi che si qualificano per le relazioni che sono in grado di innescare, o consentire. Uno spazio relazionale la cui qualit non deriva da una teoria, ma dal modo di vedere, leggere, interpretare la realt, per poi rappresentarla con coscienza critica. Fonte di ispirazione dellidea di progettare spazi e tempi in maniera alternativa a quello tradizionale, sono le scuole di Reggio Emilia, emblema di flessibilit e apertura allindeterminazione dellesperienza. Secondo questo modo di vedere, la scuola non rappresenta un mondo a parte, ma si lascia permeare dalla realt. La qualit dellambiente che vogliamo offrire ai bambini, data dalla molteplicit dellesperienza sensoriale. Consiste nel pensare lambiente come un luogo in cui possono convivere pi dimensioni anche contrapposte fra loro, che permette di apprendere mettendo in relazione le conoscenze acquisite attraverso il corpo facendo esperienze di ogni tipo, fino ad arrivare alla scoperta di un legame che accomuna una famiglia di oggetti ed unaltra Classificazioni e deduzioni da estendere poi ad altri oggetti.

E PREVISTO IL SUPERAMENTO DELLA UNIT SEZIONE A FAVORE DELLUNIT GRUPPO: I TRE GRUPPI NON HANNO LA PROPRIA STANZA, MA IN COMPENSO TUTTA LA SCUOLA E DI TUTTI. OGNI SPAZIO E UTILIZZATO DA OGNI GRUPPO PER TRE MESI, IL GIARDINO, TEMPO PERMETTENDO, ACCOGLIE TUTTI

COME FANNO I BAMBINI A CAPIRE


Ecco degli esempi

MA COME SI UTILIZZANO LE VARIE STANZE?


A ruotazione, ogni gruppo utilizza le tre stanze laboratori per tre mesi. Anche lutilizzo dei corridoi viene alternato dai gruppi

stanza collage

stanza libri

Stanza farine

Corridoio primo piano

Corridio secondo piano

Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio giugno Altre stanze ogni gruppo le pu usare a giorni fissi

Stanza palloni

stanza mensa

Luned Marted Mercoled Gioved Venerd

COME GIOCANO I BAMBINI NEGLI SPAZI DELLA SCUOLA?


I BAMBINI TROVANO RELAZIONI IN TUTTO CI CHE OSSERVANO E SPERIMENTANO, SI PU DIRE CHE IL LORO MAGGIOR IMPEGNO NEL GIOCO SIA SPESO PROPRIO NEL RICERCARE LE CARATTERISTICHE CHE CONTRADDISTINGUONO LE COSE, MA ANCHE CHE LE UNISCONO. QUESTO IL MECCANISMO CHE CONSENTE LAPPRENDIMENTO. NOSTRO COMPITO SOPRATTUTTO QUELLO DI OSSERVARE I BAMBINI MENTRE COMPIONO QUESTO TIPO DI OPERAZIONI, PER ADEGUARE LE PROPOSTE EDUCATIVE. QUESTANNO ABBIAMO VOLUTO PARTECIPARE AL PERCORSO FORMATIVO DEL PIA (SULLA LOGICO-MATEMATICA), CON LA COLLABORAZIONE DI DOCENTI DELLUNIVERSIT DI FIRENZE, CHE QUESTANNO PROPONEVA APPUNTO IL TEMA DELLE RELAZIONI. NOI ABBIAMO VOLUTO LEGGERE ANCORA PI ATTENTAMENTE I CONTENUTI A VALENZA FORMATIVA GI PRESENTI NELLORGANIZZAZIONE DELLA NOSTRA SCUOLA ED EVENTUALMENTE RAFFORZARLI E RINNOVARLI LA NOSTRA ATTENZIONE SI CONCENTRATA

PARTICOLARMENTE SULLA STANZA DELLE FARINE, NELLA QUALE I BAMBINI VANNO MOLTO ANCHE VOLENTIERI. PER LA DEI

PARTICOLARIT MATERIALI CONTENUTI.

ALLE MUNARI TUTTO MESSO A DISPOSIZIONE PER IL LIBERO USO DEI BAMBINI, I QUALI SANNO DOVE ANDARE A CERCARE CI DI CUI HANNO BISOGNO ALLINTERNO DI CONTENITORI CONTRASSEGNATI DA IMMAGINI CHE LORO CONOSCONO E CHE CONSENTONO LIMMEDIATA RELAZIONE CON IL CONTENUTO, ED ANCHE TRA TIPOLOGIE.

I BAMBINI OSSERVANO E COLLABORANO ALLA CATALOGAZIONE DEGLI SPAZI E SONO LORO MATERIALI USATI NEGLI APPOSITI CHE CONTENITORI RIMETTONO A POSTO I

QUANDO ARRIVA IL MOMENTO DI

PRESTO, PRESTO

(TUTTI I GIOCHI A POSTO !)

INOLTRE APPRENDONO AD UTILIZZARE GLI SPAZI ED A RUOTARE ALLINTERNO DI ESSI IN MODO AUTONOMO E SENZA CONTRASTI. OGNI SPAZIO INFATTI, CONTRASSEGNATO DAL NUMERO (IN CIFRE ED IN PALLINI) DI BAMBINI CHE VI POSSONO GIOCARE CONTEMPORANEAMENTE, ED ALCUNI DISPONGONO DI APPOSITI GREMBIULINI, UNO PER CIASCUN BAMBINO CHE VI PU ACCEDERE.

FUNZIONANO CON LO STESSO MECCANISMO ANCHE ALTRI TIPI DI SPAZI, ALLINTERNO DEI QUALI SI ACCEDE RIEMPIENDO CASELLINO CON IL PENNARELLO. CI STABILISCE LA MAESTRA SECONDO RUOTAZIONE, LE SCATOLINE DI CORRIDOIO MA DI VE NE SONO ED DOVE IL I CASA IL SONO IL CRITERIO PROPRIO QUELLE CHE DELLA DEL ROSSI E POSSONO (E LO SULLA DELLA FATTA

ALTRI LIBERI, COME TAPPATONE BAMBINI GIALLI ALTERNI VERIFICANO RUOTA SETTIMANA

SOPRA,

ACCEDERE A GIORNI

APPOSITAMENTE PER TALE SPAZIO)

OGGI E GIORNO ROSSO, TOCCA A NOI!


E INTERESSANTE VEDERE COME I MECCANISMI PER TROVARE SOLUZIONI SI INNESCANO E SI MOLTIPLICANO MAN MANO CHE I BAMBINI CRESCONO ED APPRENDONO STRATEGIE. E QUASI SUPERFLUO PARLARE DELLE INNUMEREVOLI RELAZIONI CHE AVVENGONO ALLINTERNO DEGLI SPAZI STESSI IL FILMATO REALIZZATO PER LA MOSTRA, METTE IN EVIDENZA LINFINIT DI INTRECCI CHE I BAMBINI SONO CAPACI DI EFFETTUARE DURANTE I LORO GIOCHI QUESTA ESPERIENZA CI SERVITA ANCHE A RENDERCI MAGGIORMENTE CONSAPEVOLI DELLA VALIDIT DELLE SCELTE ORGANIZZATIVE SIA PER QUANTO RIGUARDA LUTILIZZO DEGLI AMBIENTI CHE DEGLI SPAZI MESSI A DISPOSIZIONE DEI BAMBINI E LA MOSTRA REALIZZATA A FINE ANNO CI HA DATO LA CONFERMA DA PARTE DI CHI HA SEGUITO IL NOSTRO IMPEGNO, LA STRADA INTRAPRESA QUELLA GIUSTA CHE

AVANTI TUTTA!

Ancora parole per dire che abbiamo fatto di necessit virt, ci che era un problema diventato il nostro punto di forza, abbiamo investito riflessioni, idee, energie, muscoli e inventiva per rendere un edificio poco accogliente, un luogo colorato e allegro dove i bambini possono incontrare una molteplicit di stimolazioni adeguate. Certo ancora lintonaco si stacca e le finestre vanno in rovina, ma questo non ha impedito ai bambini che lhanno conosciuta di sperimentare aspetti vari e variegati del sapere, secondo la logica che se non si poteva avere il laboratorio di pittura, si poteva comunque organizzare la parete di pittura ! Noi insegnanti siamo convinte che riflettere su come organizzare lo spazio in modo funzionale allapprendimento e alla relazione richieda molta, molta pedagogia e ancora pi didattica, espliciti il modello educativo, renda evidente il livello di coerenza fra dichiarazioni pedagogiche e realt quotidiana, aiuti a ragionare sulle scelte, approfondisca la collegialit e la condivisione

ABBIAMO ANCHE AVUTO CONCRETA CONFERMA CHE le conoscenze si costruiscono nel fare e si consolidano nel rievocare se il luogo permette di fare e di rievocare lo stare insieme si impara stando insieme a giocare, a disegnare, a costruire, a litigare ecc, con la maestra che sa organizzare contesti di gioco, ma, quando serve, sa stare anche in disparte un uso collettivo degli spazi educa alla democrazia e alla consapevolezza che le regole rendono pi liberi tutti lassenza di regole favorisce la libert (prepotente) solo di alcuni!

E la matematica dov?
E nella organizzazione stessa della scuola, che favorisce il naturale continuo processo di operazioni matematiche che il bambino mette in atto, attraverso un ambiente ricco di stimoli, ma semplificato, pensato per: favorire il passaggio dalla visione indifferenziata della realt alla conoscenza dell'ambiente, delle cose, degli altri cogliere le relazioni tra gli oggetti e sviluppare la capacit di guardare la realt da pi punti di vista, coordinandoli gradualmente tra loro

Vous aimerez peut-être aussi