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Visti gli articoli 77 e 87 della Costituzione; Visto l'articolo 17 del decreto-legge 6 luglio agosto 2012, 2012, n. n. 95, 135,
recante: "Disposizioni urgenti per la revisione della spesa con invarianza dei servizi ai cittadini nonche'
pubblica di
misure
rafforzamento patrimoniale delle imprese del settore bancario" con il quale e' stato previsto il riordino delle province, disciplinandone legislativo di
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri in data 20 luglio 2012, recante: "Determinazione dei province a norma dell'articolo luglio 2012, n. 95", che 17, criteri comma in per 2, il del riordino delle 6
decreto-legge i
determina,
particolare,
requisiti dimensione
territoriale non inferiore a duemilacinquecento chilometri quadrati e in una popolazione residente non abitanti; Atteso che, ai sensi dell'articolo 17, comma 2, del citato inferiore a trecentocinquantamila
decreto-legge n. 95 del 2012, la popolazione residente e' determinata in base ai dati dell'Istituto nazionale di statistica relativi fare
comunque
opportuno
salvi i
casi
in
cui
il
requisito
minimo
della
popolazione
si
raggiunge sulla base delle rilevazioni anagrafiche della residente nella Provincia pubblicate dal medesimo Istituto di statistica, disponibili alla data del 20 luglio 2012;
popolazione nazionale
Rilevato che e' opportuno preservare la specificita' delle province il cui territorio e' integralmente montano, in virtu' della
peculiarita' dei relativi territori; Atteso che ai fini del riordino si comunali assunte ai Costituzione, volte sensi a tiene conto 133, delle iniziative della
dell'articolo le
primo
comma,
modificare 20 luglio
2012,
espresso il parere della Regione; Viste le proposte delle Regioni Piemonte, Marche, al Lombardia, Abruzzo, ai Veneto, Molise, del
Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Campania, Puglia e Basilicata, trasmesse citato articolo 17, comma 3; Considerato che le Regioni alcuna proposta di riordino Lazio e che e
Governo
sensi
Calabria nei
non
hanno delle
inviato province
confronti
ubicate nei rispettivi territori si applica quanto previsto dal comma 4, secondo sull'atto periodo, di del e' citato articolo il 17, parere in base della al quale
riordino
acquisito
Conferenza 28 agosto
unificata di cui all'articolo 8 del 1997, n. 281; Visto l'articolo 2, comma 5, 1997, n. 281; del
decreto
legislativo
decreto
legislativo
28
agosto
urgenza,
ai
fini
del
contenimento della spesa pubblica e del processo di razionalizzazione della pubblica amministrazione, di attuare 6 quanto dicembre prefigurato 2011, n.
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201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, 214, e dal citato articolo 17 del decreto-legge n. 95 del 2012
n. in
ordine al nuovo ordinamento provinciale, anche al fine di ottemperare a quanto previsto dagli impegni assunti in sede europea, il cui
rispetto e' indispensabile, nell'attuale quadro di contenimento della spesa pubblica, per il conseguimento dei connessi obiettivi di
stabilita' e crescita; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, riunione del 31 ottobre 2012; Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, e del del adottata nella
Emana
il seguente decreto-legge:
1. Al testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, sono apportate seguenti modificazioni: a) all'articolo 3, dopo il comma 3 e' inserito il seguente: 3-bis. Le province devono possedere i requisiti minimi stabiliti con legge dello Stato o, su espressa previsione di questa, con le
deliberazione del Consiglio dei Ministri.; b) all'articolo 21, comma 3, all'alinea, dopo le parole: criteri ed indirizzi sono inserite le seguenti: e fermo quanto stabilito
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al comma 3-bis; c) all'articolo 21, comma 3, la lettera e) e' abrogata. 2. Ai fini del riordino delle province ai del decreto-legge 6 luglio 2012, n. n. sensi 95, 135, del dell'articolo convertito, si applicano Consiglio 17 con i dei nella luglio
modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, requisiti minimi stabiliti con la Ministri nella riunione in data 20
pubblicata del 24
171
a) i principi e le procedure di cui alla Carta europea dell'autonomia locale (in particolare articoli 3 Concetto di Autonomia Locale e 5 Tutela dei limiti territoriali delle collettivit locali), ratificata e resa integralmente esecutiva con Legge n. 439 del 30 dicembre 1989; b) le procedure di modifica delle circoscrizioni provinciali, laddove normate da leggi regionali, adottate ex articolo 21 Circondari e revisione delle circoscrizioni provinciali del D. Lgs. n. 267 del 18 agosto 2000 e ss.mm.ii., in ossequio al combinato disposto dei commi 2 (punto g) e 4 dell'articolo 117 della Costituzione.
1. In attuazione dell'articolo 17 del citato del 2012, a A regioni a decorrere statuto dal 1 gennaio 2014 sono le
n.
95 nelle
ordinario
seguenti: citato
quelle
risultanti dall'attuazione dell'articolo 17 del n. 95 del 2012, nonch dal rispetto dei principi,
decreto-legge procedure e
delle
dei requisiti di cui al precedente articolo 1 comma 2. a) Provincia di Biella-Vercelli, in luogo delle province di in
Novara-
Verbano-Cusio-Ossola
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Verbano-Cusio-Ossola;
Provincia
di Alessandria-Asti in luogo delle Province di Alessandria e di Asti; Provincia di Como-Lecco-Varese in luogo delle Province Lecco e di Varese; Provincia di Cremona-Lodi-Mantova in Province di Cremona, di Lodi e di di Mantova; Padova di delle in di e e di Como, di
luogo Provincia di
delle di
Padova-Treviso in luogo
delle
Province
Treviso; e di di
Provincia di Rovigo-Verona in luogo delle Province Verona; Provincia di Imperia-Savona Provincia e di di in luogo
Rovigo
Province luogo
delle
Modena-Reggio di Reggio di di
luogo
delle di
Provincia di
in di
luogo
delle
Province Provincia
Ravenna
Rimini;
Livorno, in di
di Lucca, di Massa-Carrara e di Pisa; Provincia di Grosseto-Siena luogo delle Province in luogo di Grosseto delle e di di Siena; Perugia Provincia e di
Perugia-Terni
Province
Terni; di in di
Provincia di Ascoli Piceno-Fermo-Macerata in luogo delle Province Ascoli Piceno, di Fermo e di Macerata; Provincia di Rieti-Viterbo luogo delle Province di Rieti e di Viterbo; Provincia e di
Latina;
Provincia di L'Aquila-Teramo in luogo delle Province di L'Aquila e di Teramo; Provincia di Chieti-Pescara in luogo delle Province di Chieti e di Pescara; Provincia di Campobasso-Isernia in luogo delle Province di Campobasso e di Isernia; Provincia di Avellino-Benevento in delle Province di Avellino e di Benevento; e Provincia di luogo di
Taranto; di
luogo
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delle
Province
di
Matera
di
Potenza;
Provincia
di
Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia in luogo delle Province di Catanzaro, di Crotone e di Vibo Valentia; b) Provincia di Cuneo, Pavia, Provincia Provincia di di Bergamo, Sondrio, Provincia Provincia Provincia Provincia di di di di
Brescia, Provincia di
Belluno, Provincia di Vicenza, Provincia di La Spezia, Ferrara, Provincia di Arezzo, Provincia di Ancona,
Provincia
di Lecce, Provincia di Cosenza, Provincia di Reggio Calabria. 2. Dalla data di cui al precedente articolo 1 comma 1, fatto salvo quanto si determina per i il disposto mutamento Comuni al di
comma 2,
circoscrizione provinciale di
appartenenza
indicati
nella tabella allegata al presente decreto, come in essa specificato. La tabella costituisce parte integrante del presente decreto.
1. In esito al riordino
di
cui
all'articolo
2,
nelle
Province
istituite ai sensi della lettera a) del comma 1 del medesimo articolo 2, assume il ruolo di Comune capoluogo il Comune capoluogo di regione nel caso in cui questo coincide con uno dei Comuni gia' capoluogo una delle Province oggetto di capoluogo di Provincia il riordino; tra negli quelli altri gia' salvo medesimi casi di
diviene di di
Comune,
capoluogo il caso
Provincia, avente maggior popolazione residente, diverso accordo, anche adottarsi politico. mediante Ai fini a maggioranza, tra i
comuni, da
apposito atto dei rispettivi organi di indirizzo di quanto previsto nel primo periodo, la
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popolazione comma 2,
residente del
e' determinata
ai
sensi
dell'articolo
17,
nel Comune capoluogo di Provincia e non possono essere istituite sedi decentrate. 3. La denominazione delle Province puo' essere modificata con del
Repubblica, adottarsi su
previa
deliberazione del
proposta
Consiglio
provinciale deliberata a maggioranza assoluta dei propri componenti e sentita la Regione. 4. Ai Comuni gia' capoluogo di Provincia continuano ad applicarsi,
limitatamente alla durata di due mandati successivi a quello in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto, le disposizioni
relative al numero dei consiglieri e degli assessori comunali vigenti alla predetta data.
Art. 4 Disposizioni relative alle Province e alla presenza dello territorio Stato sul
1. All'articolo 17 del citato decreto-legge n. apportate le seguenti modificazioni: a) dopo il comma 9 e' inserito il seguente:
95
del
2012
sono
9-bis. In relazione alla procedura di riordino e fermo quanto previsto dall'articolo 10, ai fini di una
restando funzionale lo
allocazione degli uffici periferici delle amministrazioni statali Stato promuove forme di consultazione e raccordo con gli enti interessati.; a-bis) al comma 10 sono aggiunte le seguenti lettere:
locali
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c)
organizzazione
gestione
dei
servizi
per
l'impiego,
politiche attive per il lavoro e formazione professionale; d) raccolta ed elaborazione per il dati, assistenza allo tecnica e
amministrativa ai Comuni,
supporto
svolgimento
delle
funzioni comunali in forma singola e/o associata.; b) dopo il comma 10 e' inserito il seguente: 10-bis. Nelle materie di cui all'articolo quarto, della Costituzione, le Regioni gia' per 117, con commi propria alle terzo e
legge Province
conferite
assicurarne Regioni
l'esercizio medesime o
unitario,
trasferimento
delle le
funzioni ai sensi del primo periodo, risorse previsto umane, dal finanziarie primo periodo e
altresi' Nelle
trasferite
strumentali. le funzioni
restano conferite
Province.; c) dopo il comma 12 e' inserito il seguente: 12-bis. Ai sindaci e altresi' la carica di ai consiglieri di comunali o che di rivestano consigliere ulteriore e di
presidente
provincia alcun la
provinciale non puo' essere corrisposto rispetto a quello loro spettante consigliere comunale.. per
emolumento di
carica
sindaco
2. Con il regolamento di cui all'articolo 10, comma 2, decreto-legge n. 95 del 2012 sono definiti, in
del
citato
all'istituzione dei presidi previsti dal medesimo b), i poteri e i compiti spettanti ai responsabili finalita' necessarie anche
previsioni in deroga
raccordo
ordinamentale
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disposizioni
di
legge
vigenti.
Con
il
medesimo prevedere
e' la
governo della le
operante citta'
nell'ambito
prefetto,
modalita'
disposizioni
regolamentari,
congiuntamente o anche disgiuntamente, specifiche funzioni in materia di protezione civile, difesa civile e soccorso pubblico, di
1. All'articolo 18 del citato decreto-legge n. apportate le seguenti modificazioni: a) al comma 1, il primo periodo e' sostituito garanzia dell'efficace ed efficiente degli
95
del
2012
sono
dai
seguenti: delle
svolgimento 114 e
amministrative, in attuazione
articoli
117, Roma, e
comma, lettera p), della Costituzione, le Province di Milano, Venezia, con Genova, contestuale Bologna, Firenze, Bari
Napoli
soppresse,
istituzione
delle
relative
metropolitane, dal 1 gennaio 2014. La Citta' metropolitana di Milano comprende altresi' il territorio gia' appartenente alla Provincia Monza e della Brianza; la Citta' metropolitana di Firenze di di
altresi' il territorio gia' appartenente alla Provincia alla Provincia soppressa, con di Pistoia. La Provincia di della Reggio
Calabria
contestuale decorrere
istituzione dal
relativa
Citta' al
metropolitana, a
novantesimo
giorno a
successivo
Calabria
completamento
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dell'articolo
143
del
testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e successive
modificazioni.; b) al comma 2-bis, nel quinto periodo, provvedono con proprie leggi sono regione provvede con legge ed e' le parole: dalle in fine, le regioni la
sostituite aggiunto,
seguenti: il si
seguente applicano
periodo: Le disposizioni di cui al presente comma non al Comune di Roma Capitale.; c) al comma 3-bis, novantesimo giorno nel primo periodo, alla le
parole: del
entro
il del
antecedente
scadenza
mandato
2014,
ovvero, nel caso di scadenza del mandato del presidente successiva al 1 gennaio 2014, entro il 31 ottobre 2013 sono sostituite dalle
seguenti: entro il 30 settembre 2013; d) il comma 3-ter e' abrogato; e) al comma 3-quater, le parole: o, in mancanza, il 1 2013 sono sostituite dalle 2013; f) al comma 4, lettera c), prima inserita la parola: solo e dopo le delle parole: nel caso e' sono seguenti: o comunque il 1 novembre ottobre
parole:
comma sensi
2-bis del
regionale
ovvero
della Citta' metropolitana di Roma Capitale,; g) il comma 5 e' sostituito con il seguente: 5. Il consiglio metropolitano e' composto da non piu' componenti.; h) il comma 6 e' sostituito dai seguenti: 6. I componenti del consiglio metropolitano sono eletti: di dieci
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a) nei casi di cui al comma 4, lettere a) e b), tra i sindaci e i consiglieri comunali dei Comuni ricompresi nel territorio della le
Citta' metropolitana, da un collegio formato dai medesimi secondo modalita' stabilite per l'elezione del consiglio provinciale; b) nei casi di cui al medesimo comma 4, lettera c), secondo sistema previsto dall'articolo 75 del citato testo unico decreto legislativo n. 267 del 2000 nel testo vigente di cui data
il al di
alla
entrata in vigore del presente decreto. Il richiamo di cui al comma 1 del citato articolo 75 alle disposizioni di cui alla legge 8 marzo entrata
1951, n. 122, e' da intendersi al testo vigente alla data di in vigore del presente decreto. 6-bis. L'elezione del Consiglio metropolitano ha luogo
entro
cinquanta giorni dalla proclamazione del sindaco del Comune capoluogo nel caso di cui al comma 4, lettera a), o, nel caso di cui al comma
4, lettere b) e c), contestualmente alla sua elezione. Entro quindici giorni dalla proclamazione il Sindaco dei consiglieri convoca della il Citta' consiglio
metropolitana,
metropolitano
metropolitano per il suo insediamento.; i) al comma 7, dopo la seguente: b-bis) le funzioni diverse da quelle di cui alla lettera vigore a), del lettera b) e' aggiunta, in fine, la
comunque spettanti alle Province alla data di entrata in presente decreto.; l) dopo il comma 9 e' inserito il seguente: 9-bis. In caso di mancata adozione il dello Consiglio che statuto
definitivo e'
metropolitano
provvede
all'adozione
dello statuto e all'amministrazione dell'ente sino alla proclamazione degli eletti conseguente alle elezioni da svolgersi, entro sei mesi
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modalita' che
stabilite, resta in
ai
sensi fino
dei a Si
vigore
Consiglio
metropolitano.
applicano le disposizioni dell'articolo 141 del citato testo unico di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000.; 2. All'articolo 1, comma 1, del decreto legislativo 18 aprile 2012, n. 61, il secondo periodo e' soppresso.
sensi essa
dell'articolo pre-esistenti
2, in
comma tutti
1, i
rapporti giuridici e ad ogni altro effetto, anche processuale. 2. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, sentita l'Unione delle Province delle d'Italia (UPI) adottato le e
sentite
rappresentative in sede di
Amministrazioni Stato-citta'
provinciali ed
Conferenza
autonomie agosto
decreto
legislativo 28
possono essere fissati criteri e modalita' operative in sede amministrativa degli effetti
uniformi per
la regolazione
della successione di cui al comma 1, anche con riguardo alla gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali. 3. Il passaggio dei dipendenti di ruolo delle Province comma 1,
pre-esistenti a quelle istituite ai sensi dell'articolo 2, lettera a), avviene nel rispetto della disciplina
prevista 165. le in
2001, n. con
dall'avvio
congiunto
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assenza dell'individuazione di
criteri
modalita' comma 1,
condivisi, lettera
le a),
adottano gli atti necessari per il passaggio di ruolo dei dipendenti. Le relative dotazioni organiche saranno rideterminate, tenendo conto
dell'effettivo fabbisogno, assicurando contestualmente la salvaguardia dei pre-esistenti livelli occupazionali. Resta ferma n. l'applicazione 95 del 2012. pre-
dell'articolo 16, comma 8, del citato decreto-legge Per i restanti rapporti di lavoro le in essere
nelle
Province
esistenti dei
nella
titolarita'
rapporti
4. Le procedure di esame congiunto di cui al comma 3 anche in relazione ai processi commi di 8 mobilita' e 10-bis,
si
dal
successivo
comma di cui
salvo
il
delle
ordinario decorrere
Province
giunta e'
svolte un
dal numero
provinciali non superiore a tre. 2. Nei casi in cui in una data compresa tra quella vigore del presente decreto e il 31 dicembre 2013 si di entrata in la la
verifichino
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straordinario
delle
Province testo di
citato
unico di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000 o altri cessazione anticipata del mandato degli organi provinciali
casi ai
sensi
della legislazione vigente, e' nominato un Commissario straordinario, ai sensi dell'articolo 141 del citato testo unico di cui legislativo n. 267 del 2000, per la fino al 31 dicembre 2013. 3. La data delle elezioni per la costituzione degli organi delle a), e provvisoria gestione al decreto dell'ente
Province istituite ai sensi dell'articolo 2, comma 1, lettera delle Citta' metropolitane di cui all'articolo 18, comma 1,
primo
periodo, del citato decreto-legge n. 95 del 2012, come modificato dal presente decreto, nonche' per il rinnovo degli organi delle di cui all' articolo 2, comma 1, lettera b), e' fissata dal dell'interno in una domenica compresa tra il dell'anno 2013. 4. Assicurato quanto previsto Entro entro il 30 aprile 31 al precedente articolo 2013 le province 1 comma oggetto 2, di 1 e il 30 Province Ministro novembre
dicembre
riordino ai sensi dell'articolo 2, comma 1, lettera a), le Province le cui circoscrizioni sono modificate ai sensi dell'articolo 2, comma in attuazione dell'articolo 133, primo comma, 2,
della Costituzione, di
nonche' le Province di Firenze, di Prato, di Pistoia, di Milano e Monza e della Brianza procedono alla ricognizione dei ed economico-finanziari, e del patrimonio delle altro mobiliare, dotazioni dato dati
incluse organiche,
partecipazioni, rapporti di
immobiliare, e di ogni
lavoro
utile
ai
dell'amministrazione, a decorrere dal 1 gennaio 2014, istituite o aventi circoscrizione modificata, ai 2, nonche' delle Citta' metropolitane di Firenze sensi e
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risultati di tali
adempimenti
sono
trasmessi,
entro
il
termine di cui al primo periodo, al prefetto della Provincia ha sede il Comune capoluogo il di Regione. previa Decorso ad
inutilmente adempiere
predetto termine,
prefetto,
diffida
termine di venti giorni dalla notifica della diffida medesima, un proprio commissario che provvede in via sostitutiva. 5. Limitatamente all'anno 2013, in deroga al termine al di
nomina
cui
all'articolo 151, comma 1, del citato testo unico di cui legislativo n. 267 del 2000, le Province di cui al comma 4
decreto approvano
il bilancio di previsione improrogabilmente entro il 30 maggio 2013 e per le medesime non trova applicazione il differimento disposto ai sensi dello stesso articolo 151, comma eventualmente 1. Decorso
inutilmente il predetto termine, il prefetto individuato nel medesimo comma 4, previa diffida ad adempiere nel termine che di venti giorni in via
dalla notifica, nomina un proprio commissario sostitutiva. 6. Entro due mesi dall'insediamento dei nuovi
provvede
organi
le
Province il
bilancio e le misure necessarie a garantire la piena operativita' con riferimento all'esercizio delle funzioni attribuite. 7. Le prime elezioni del Consiglio metropolitano nonche', salva citato svolgono
l'ipotesi di cui al comma 4, lettera a), dell'articolo 18 del decreto-legge n. 95 del 2012, del sindaco metropolitano si
secondo le modalita' stabilite dallo statuto provvisorio ai sensi del medesimo articolo 18, comma 4. In caso di mancata approvazione statuto provvisorio entro il termine di cui al comma 3-bis e' ed cui dello del di il al
presente
decreto,
diritto sindaco metropolitano il sindaco del Comune capoluogo Consiglio metropolitano e' eletto secondo le modalita' di
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comma 6, lettera a), del medesimo articolo 18, presente decreto; in tali casi entro tre
come mesi
dal di
approvazione dello statuto definitivo della Citta' metropolitana, ove lo stesso preveda l'elezione del sindaco secondo le modalita' di al citato articolo 18, comma 4, lettere b) e c), si procede a cui nuove
devono
derivare
minori
entrate
ne'
entra
in
vigore
il
pubblicazione
nella
Gazzetta
della
Repubblica italiana e sara' presentato alle Camere per la conversione in legge. Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica
NAPOLITANO
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Consiglio
dei
Patroni pubblica
Griffi,
Ministro
per e
la la
amministrazione
semplificazione
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Mutamenti delle circoscrizioni provinciali conseguenti ad dei comuni ai sensi dell'articolo Costituzione 133, primo
iniziative della
comma,
Brindisi
| |
Lecce
---------------------------------------------------------------------
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Emendamenti (copertura di spesa e motivazioni) L'introduzione degli emendamenti sopra indicati rispetta pienamente il disposto dell'articolo 81 della Costituzione, non comportando, allo stato, la previsione di alcun onere o aggravio di spesa di qualsivoglia genere. Le motivazioni di carattere generale che hanno indotto ad introdurre elementi correttivi al testo originario del decreto si rinvengono nelle seguenti: 1. sussistono numerosi e gravi dubbi di incostituzionalit su tutto il processo avviato (dalla riserva assoluta espressa nellarticolo 72, comma 4 Cost.; alluso della decretazione durgenza ex articolo 77 Cost.; alla violazione palese dellarticolo 133 Cost. laddove si dispone che la modifica delle circoscrizioni possa avvenire solo su iniziativa dei comuni e dopo avere sentita la regione; alla violazione di tutti i principi costituzionali di cui agli articoli 3, 5, 114, 117, 118 Cost.); 2. la Carta Europea dellAutonomia Locale, ratificata integralmente (sebbene fosse stata concessa la possibilit anche di una ratifica parziale della medesima) con Legge della Repubblica n. 439/1989, risulta essere completamente disattesa nello spirito e nelle procedure (si confronti, in particolare, larticolo 5, rubricato Tutela dei limiti territoriali delle collettivit locali, che prevede lobbligo di consultare preliminarmente le collettivit locali nel caso di modifica dei limiti locali territoriali, eventualmente mediante la formula del referendum); 3. le leggi regionali di sei Regioni (Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte e Veneto), pienamente valide, in vigore e mai dichiarate incostituzionali, disciplinanti la modifica dei confini delle circoscrizioni provinciali, sono state totalmente disattese (dalle stesse non si poteva prescindere, per quanto disposto allarticolo 117 Cost. - c.d. commi 2 e 4, in quanto lo Stato ha legislazione esclusiva in merito allordinamento e organizzazione amministrativa dello Stato e degli enti pubblici nazionali -, come evidenziato dal Prof. Avv. Piero Alberto Capotosti, nel suo parere del 17 settembre u.s., ed in conformit alle previsioni dellarticolo 21 del T.U.E.L., D. Lgs. n. 267/2000 e ss.mm.ii.; materia di competenza esclusiva e nemmeno concorrente delle Regioni); 4. deve essere rilevato come, per ammissione dello stesso Governo (si confronti la Relazione illustrativa di accompagnamento al D.L. n. 188/2012), con riferimento alle Regioni Calabria e Lazio, che non hanno avanzato alcuna proposta di riordino, occorrer chiedere il parere in sede di Conferenza Unificata riguardo al riordino delle relative province, in ci denunciando, palesemente, di aver disatteso limperativo di cui allarticolo 17, comma 4, del D.L. n. 95/2012, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 135/2012 (fattispecie dallEsecutivo stessa normata nei casi di mancato ricevimento delle proposte di riordino da parte delle Regioni); 5. sulle funzioni amministrative da trasferire (quale esempio, non si hanno notizie del d.P.C.M. che doveva essere adottato entro il 5 settembre scorso, ex articolo 17, comma 7, della c.d. spending review) e sulla natura del sistema elettivo per le nuove Province (il disegno di legge del Governo Modalit di elezione del Consiglio provinciale e del Presidente della Provincia, a norma dellarticolo 23, commi 16 e 17, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, dal 7 giugno, ancora sedente presso la competente Commissione della Camera dei Deputati dove continua a subire rinvii) nulla certo e/o dato sapere; 6. la Conferenza delle Regioni, il 22 novembre scorso (in Roma), ha espresso un secco e incontrovertibile parere negativo sul D.L. n. 188/2012 (Le Regioni esprimono parere negativo sul disegno di legge in oggetto, dal momento che lo stesso aggrava lincertezza del quadro normativo di riferimento, determinata dai precedenti provvedimenti intervenuti in materia, e non individua gli strumenti necessari a garantire la tenuta del sistema istituzionale in esito alla proceduta di riordino, causando pertanto gravi ricadute sui
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territori.). Non ultimo, oltre agli otto ricorsi per i quali, il 6 novembre scorso, la Corte Costituzionale ha deciso di rinviare ludienza (come sopra accennato), ben altri nove ricorsi (promossi dalle Regioni Molise, Lazio, Veneto, Campania, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Piemonte e Calabria) sono tuttora pendenti innanzi alla Consulta, sempre per ottenere la declaratoria di illegittimit costituzionale, in questultima circostanza con riguardo alle norme che disciplinano la riforma delle Amministrazioni provinciali, contenute nella c.d. spending review (D.L. n. 95/2012, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 135/2012). Infine, per ci che attiene il fronte della razionalizzazione e riduzione della spesa pubblica, condizioni scatenanti tutto il processo di riforma e, ad ogni pi sospinto, addotte a giustificazione e sostegno del processo, per motivi prudenziali, non stato ufficialmente messo a bilancio dal Governo alcun risparmio certo, nonostante siano persino sopraggiunte ulteriori stime, da ultimo elaborate dal Ministro Piero Giarda. Di contro, sul punto, si rinvia integralmente al parere espresso, in fase di conversione del D.L. n. 95/2012, dal Servizio del Bilancio del Senato della Repubblica (Note di lettura Dossier A.S. 3396, Conversione in legge del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, recante disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini, pag. 192). Il 18 ottobre scorso il Consiglio dEuropa ha ribadito che le riforme sul riordino delle istituzioni territoriali [sono state] affrettate e non sufficientemente ponderate. Tali correttivi al testo originario del D.L. n. 188/2012 potranno costituire solo il primo passo affinch venga concessa al Parlamento la possibilit di riappropriarsi di un proprio diritto e dovere inalienabile: il potere legislativo e, nel libero esercizio di questo, laddove condiviso secondo i principi della Carta, procedere ad una revisione costituzionale, unica via legittimamente perseguibile, nel rispetto della storia passata e futura del nostro Paese, per intervenire sulla materia in argomento.
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Nel testo del decreto sopra richiamato: in amaranto, barrato doppio, le parti del provvedimento da cassare; in azzurro i passaggi da introdurre.
All'articolo 1 Requisiti minimi delle Province: comma 1, lettera a) deve essere eliminato o, su espressa previsione di questa, con deliberazione del Consiglio dei Ministri.; comma 1, viene eliminata la lettera c), ossia c) all'articolo 21, comma 3, la lettera e) e' abrogata.; comma 2, alla fine inserito il seguente testo: , fatti salvi: a) i principi e le procedure di cui alla Carta europea dell'autonomia locale (in particolare articoli 3 Concetto di Autonomia Locale e 5 Tutela dei limiti territoriali delle collettivit locali), ratificata e resa integralmente esecutiva con Legge n. 439 del 30 dicembre 1989; b) le procedure di modifica delle circoscrizioni provinciali, laddove normate da leggi regionali, adottate ex articolo 21 Circondari e revisione delle circoscrizioni provinciali del D. Lgs. n. 267 del 18 agosto 2000 e ss.mm.ii., in ossequio al combinato disposto dei commi 2 (punto g) e 4 dell'articolo 117 della Costituzione.
All'articolo 2 Riordino delle Province nelle Regioni a statuto ordinario: al comma 1 il periodo In attuazione dell'articolo 17 del citato decreto-legge n. 95 del 2012, a decorrere dal 1 gennaio 2014 le Province nelle regioni a statuto ordinario sono le seguenti: sostituito con A decorrere dal 1 gennaio 2014 le Province nelle regioni a statuto ordinario saranno quelle risultanti dall'attuazione dell'articolo 17 del citato decreto-legge n. 95 del 2012, nonch dal rispetto dei principi, delle procedure e dei requisiti di cui al precedente articolo 1 comma 2.; dal comma 1 sono cassate le lettere a) e b) (unitamente ai contenuti delle stesse); al comma 2, dopo le parole Dalla data di cui al comma 1, introdotto , fatto salvo quanto disposto al precedente articolo 1 comma 2,.
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All'articolo 3 Disposizioni concernenti il Comune capoluogo e la denominazione delle Province: dal comma 1 viene eliminato il passaggio della lettera a), nonch anche a maggioranza diviene a maggioranza ed introdotto, dopo tra i medesimi comuni, il seguente periodo , da adottarsi mediante apposito atto dei rispettivi organi di indirizzo politico.
Stato
sul
al comma 1, dopo la lettera a) aggiunta la lettera a-bis) che dispone a-bis) al comma 10 sono aggiunte le seguenti lettere: c) organizzazione e gestione dei servizi per l'impiego, politiche attive per il lavoro e formazione professionale; d) raccolta ed elaborazione dati, assistenza tecnica e amministrativa ai Comuni, per il supporto allo svolgimento delle funzioni comunali in forma singola e/o associata.; al comma 1, lettera b), dopo le parole l'esercizio unitario, tali funzioni siano acquisite dalle Regioni medesime viene introdotto o mantenute in capo alle Province.
All'articolo 6 Successione delle Province: dal comma 1 vengono cancellate le parole lettera a); al comma 2 la frase sentita l'Unione delle Province d'Italia (UPI) viene sostituita con sentite le associazioni rappresentative delle Amministrazioni provinciali; dal comma 3 ogni riferimento alla lettera a) viene eliminato, la dicitura dall'articolo 31 del sostituita con dal e dopo il periodo Le relative dotazioni organiche saranno rideterminate, tenendo conto dell'effettivo fabbisogno introdotto , assicurando contestualmente la salvaguardia dei pre-esistenti livelli occupazionali.
All'articolo 7 Norme transitorie e finali: il comma 1 viene sostituito con Salvo quanto previsto dal successivo comma 2 e salvo il rispetto dei principi e delle disposizioni di cui all'articolo 1 comma 2, il mandato degli organi di governo delle Province nelle regioni a statuto ordinario cessa il 31 dicembre 2013.; dal comma 3 viene eliminata la dicitura lettera a); al comma 4 il periodo Entro il 30 aprile 2013 le province oggetto di riordino ai sensi dell'articolo 2, comma 1, lettera a) viene sostituito con entro il 31 dicembre 2013 le province oggetto di riordino ai sensi dell'articolo 2, comma 1 e Decorso inutilmente il
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predetto termine, il prefetto, previa diffida ad adempiere nel termine di venti giorni dalla notifica della diffida medesima, nomina un proprio commissario che provvede in via sostitutiva. eliminato; al comma 5 il periodo Decorso inutilmente il predetto termine, il prefetto individuato nel medesimo comma 4, previa diffida ad adempiere nel termine di venti giorni dalla notifica, nomina un proprio commissario che provvede in via sostitutiva. eliminato; al comma 6 viene eliminata la dicitura lettera a).
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