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Dodici

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Pensieri di Simona Bonaldi Mario Caffi Vittorio Feltri Il Bepi Strade e quartieri Il Centro Hinterland Stezzano

13 DICEMBRE 1962 13 DICEMBRE 2012

Immobili: il terremoto alle porte Gamec: verso la svolta


antIChI MEstIERI paREtE noRD Ex Cava vaIlata whats up InsIDE sCI BaChECa suCCEsso

3 DODICI MESI // dicembre 2012

IN QUESTO NUmerO
Laperitivo Vittorio Feltri: Berlusconi? Ha tradito la rivoluzione liberale Prodotto & mercato Simona Bonaldi: Mi preoccupa il futuro dei nostri giovani Strategia dimpresa Mario Caffi: La giunta di Bergamo? Di una modestia assoluta Il Bepi: Laccento bergamasco ci chiude molte strade Inchiesta. Immobili: Il terremoto alle porte Bacheca 11 12 15 16 19 20 24 27 41 43 Inside 47 Gamec agli ex Magazzini Generali? Un salto di qualit 55 Inchiesta. Ex Cava Vailata: La guerra che infiamma la Bassa 62 Hinterland: Stezzano 67 Strade e quartieri: Il Centro 81 Quei mestieri che la modernit non riesce a sconfiggere 87 Parete Nord 90 Sci: iniziata la risalita 94 Whats up? Voglio il tuo profumo 96 successo

MESI

Mensile di attualit, economia, inchieste, opinioni e cultura da Bergamo e dal mondo. Dicembre 2012 Anno I - Numero 8 Rivista mensile - 1,20 Registrazione Tribunale di Bergamo n. 10/12 del 16/03/2012 Hanno collaborato Silvio Bettini, Donatella Car, Alessandro Cheula, Marco Cimmino, Mario Conserva, Laura Di Teodoro, Giovanna Dolci, Fulvio Facci, Bruno Forza, Lorenzo Frizza, Roberto Giulietti, Laura Bernardi Locatelli, Sara Noris, Antonio Panigalli, Lelia Parisi, Massimo Rossi, Giuseppe Ruggieri, Rosanna Scardi, Daniele Selini, Giordana Talamona, Donatella Tiraboschi, Alessandra Tonizzo. Fotografie Sergio Agazzi, Umberto Favretto Agenzia Reporter, Rolando Giambelli Il Fotogramma,Vincenzo Lombardi, Patrick Merighi Brescia in Vetrina, Cristina Minini, Archivio Sales Solutions Pubblicit

DODICI MESI

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MESI 12dicembre 2012

APERITIVO

13 dicembre 1962

13 dicembre 2012

ormivo totalmente sommerso dalle coperte, anche il viso. Il freddo era pungente e nel mettere il naso fuori dal mio rifugio diventava gelato in pochi secondi. La sera, mio padre chiudeva completamente le tapparelle, per conservare nella camera un po del calore diurno ma, dopo poche ore, la stanza diventava quasi un frigorifero. Dal respiro lieve dei miei fratelli che dormivano nei lettini a fianco del mio, capii che era quasi lalba. Ma io ero sveglio gi da molto, anzi non avevo quasi dormito tutta la notte per leccitazione. Mi sfilai dalle coperte e mi alzai in assoluto silenzio mentre gli altri dormivano ancora il sonno del giusto. Il maglione indossato tutta la notte sopra il pigiama, non bast ad evitarmi profondi brividi. Passai a piedi nudi, per non far rumore, davanti alla camera dei miei genitori e aprii con attenzione la porta del tinello senza fare scricchiolii. A tentoni con la mano pigiai linterruttore della luce. La familiare stanza, dove mangiavamo insieme tutti e cinque, tutti i giorni dellanno, a colazione, pranzo e cena, si illumin abbagliandomi. Gli occhi si adattarono subito per inquadrare il tavolo dove, in bella mostra, erano allineati tre pacchetti e vari dolciumi. Il timore svan e la gioia finalmente esplose. Santa Lucia era passata anche questanno. Tornai veloce sotto le coperte, dove il mattone scaldato sul gas da mia mamma, infilato in un sacchetto del pane e avvolto in una coperta la sera prima, non serviva ormai pi per alleviare il freddo ai piedi. Alle sei si alz mio fratello maggiore, si vest con maglioni, pantaloni di fustagno e giacca a vento. Pronto a scattare come una molla, non capivo perch non andasse diretto verso la stanza dei regali. Finalmente pronto, Paolo buss alla stanza dei miei genitori, apr e disse io vado, entr in tinello

e scart il suo pacchetto senza indugi. Conteneva un paio di guanti da montagna, li infil in tasca e scese in garage per mettersi in spalla gli sci. Era in ritardo, il pullman che portava i ragazzi a sciare, partiva alle sei e mezza da piazza Arnaldo. Gi, allora, che si andasse a sciare dinverno o al lago destate, si usava solo la corriera. I ragazzi tra i quattordici e i ventiquattro anni non avevano certo la macchina, pochissimi il motorino (quei Gerosa, che con laggiunta del portapacchi davanti e dietro, venivano usati dai fornai per portare il pane a domicilio), gli altri, e non tutti, solo la bicicletta. Sdoganato dal fratellone, mi avvicinai al magico tavolo e presi il mio regalo, senza dovere leggere il mio nome sulla carta colorata in cui era avvolto. Incurante del freddo del pavimento, mi sedetti per terra e guardai con trepidazione il mio meccano, un insieme di listarelle di lamiera forata e bulloncini, antesignano del Lego, con cui potevi costruire modellini di gru, camion, auto e quanto di pi la tua fantasia ti suggeriva. Si andava comunque a scuola il giorno di Santa Lucia, unica concessione lorario: alle nove e non alle otto. A mezzogiorno, a pranzo, la festa fu turbata da un piccolo screzio tra mio padre e mia madre. Era strano, non avevo mai visto mio padre fare il pi piccolo rabbuffo a mia madre, ma quando lei port in tavola un pezzo di Emmenthal, lui la apostrof: Maria! Se prepari la carne di secondo, immorale servire anche il formaggio. A quei tempi le doppie proteine non erano un problema di colesterolo e forse neanche di bilancio familiare, nonostante quel giorno fosse gi molto intaccato dai tre pacchetti di Santa Lucia. Per mio padre, che aveva fatto la guerra, labbondanza di un pezzo di formaggio avrebbe potuto rovinare leducazione di noi tre fratellini, futuri uomini.

to bevendo un aperitivo analcolico alla frutta in un locale di piazzale Arnaldo, ci siamo seduti fuori perch allinterno si muore dal caldo. Non so se dentro la temperatura sia effettivamente molto alta, forse solo che i chili di troppo pesano anche in quello. Il bicchiere di fronte a me ricorda lopulenza, colorato, abbondante e decorato. Mi guardo intorno senza alcuna voglia di andare a casa a cena. I beep dei telecomandi accendono con un lampeggio i led dei fari delle auto, per la maggior parte tedesche. Le luminarie natalizie mi ricordano quelle foto anni novanta, fatte con scatti lunghi per far sembrare un nastro colorato linquadratura notturna di unautostrada. Sono gi le nove, ma nei tavoli vicini al mio, nessuno sembra aver fretta di alzarsi. Alcune coppie parlottano sorseggiando bollicine, i bambini, seduti con loro, dondolano le gambe sotto le seggiole troppo alte per loro. Hanno tutti in mano un iPhone (il modello 3 ormai non esiste pi, sono quasi tutti iPhone 4, molti 5), sguardo e collo piegato verso lapparecchio che tengono rigorosamene orizzontale e comandano con due mani. Non si capisce se mandino sms, navighino, tweettino o videogiochino. Un ragazzino, visibilmente annoiato, tira la giacca al pap che parla con un amico. Dopo vari strattoni del figlio, il padre senza voltarsi, infila la mano in tasca e gli passa il suo smartphone. Senza un sorriso, il folletto, che non avr pi di sei anni, si siede con le gambe incrociate e scarica

una app inserendo la password del genitore che, evidentemente, conosce a memoria. Incomincia subito a giocare come se non avesse fatto altro fino ad allora. Penso che conosca quel gioco come le sue tasche, ma si volta verso il fratello e dice: Matteo guarda, questo uno sballo. Il fratello, probabilmente tredicenne, si aggiusta la zazzera con una mossa da tronista, butta unocchiata alliphone e dice ma sta zitto! Lo conosco da almeno un mese. Una famiglia di amici si sbraccia per salutarmi venendo verso di me, anche loro con due figli uno di sette e uno di dodici anni. Faccio posto al tavolo e il maggiore si siede vicino a me e dice ciao, devi venire assolutamente a casa mia a provare il mio nuovo mitra a pallini! uno sballo, cinquanta colpi al minuto, e ho anche il paraorecchie e gli occhiali di protezione Gli chiedo: Ma non ti doveva arrivare per Santa Lucia?. Risponde deciso: Sono andato a prenderlo io, perch mi avrebbero sbagliato il modello. Decido che era il momento di salutare, mi alzo e prima di andare chiedo al piccolo Carlo: E a te cosa ha portato Santa Lucia?. Senza alzare gli occhi dalla sua Nintendo dice: Santa Lucia? Cos?. Sconfortato, abbasso lo guardo e rispondo: una specie di halloween. Giorgio Gosta

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berluSconi? ha tradito la rivoluzione liberale


intervista al direttore editoriale del Giornale. il cavaliere non s reso conto che per cambiare litalia occorreva modificare la costituzione e ha sostanzialmente fallito. Quanto al Pdl, ormai sgangherato.
te direttore editoriale, che negli anni si creato un pubblico di lettori che, fedelissimi, lo seguono da un quotidiano allaltro. Che piaccia o no, si capisce sempre quel che pensa. Il berlusconismo finito? In realt il berlusconismo finito gi da un anno e mezzo, cio da quando ci fu la lite tra il Cavaliere e Gianfranco Fini. Oggi assistiamo allultima fase di questo processo: gli elettori non ritengono pi adeguato ci che Berlusconi pu offrire allItalia, il Pdl un partito sgangherato, pieno di contraddizioni e litigioso. Non c pi niente da fare, a meno che non ci sia un miracolo, come chi ha il cancro e va a Lourdes. C qualcosa che rimprovera al Cavaliere, politicamente parlando? Berlusconi aveva, sin dallinizio, promesso una rivoluzione liberale. Ebbene, quella rivoluzione sostanzialmente fallita, non in tutti i settori, ma la sensazione che rimane al suo elettorato che sia rimasto 18 anni in politica senza rendersi conto, se non molto tardi, che per cambiare lItalia occorre modificare la Costituzione. Non ha colto al volo loccasione della Bicamerale del 97, presieduta allora da DAlema. Cosa ne pensa del rottamatore Renzi? Rottamazione un termine bruttissimo, ma nella sostanza unidea che ha preso piede, tanto da aver contagiato anche il centro destra. Luscita di Berlusconi rientra nel clima creato da Renzi. Chi butta gi dalla torre, Bersani o Renzi? Nessuno dei due mi sembra
di GiOrdaNa TaLamONa

P feltri:
ENSIERI DI

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iornalista di razza, di quelli che annusano laria e sentono la notizia prima degli altri, Vittorio Feltri non uno che le manda a dire. Le sue opinioni sono chiare e senza troppe sbavature, di quelle che piacciono a taluni e che fanno venire lorticaria ad altri. Sar per questo, o per quel modo schietto e un po ruvido di fare giornalismo su Libero o su Il Giornale, di cui attualmen-

meritevole di fare una fine del genere. Personalmente preferisco Renzi perch mi sembra pi idoneo a portare una ventata di cambiamento. Da lui mi aspetto delle novit e visto che in politica ce ne sono ben poche, mi aggrappo anche a quella speranza. Fini e Bossi rappresentano il passato? Mi pare che entrambi non siano messi molto bene. Bossi stato relegato al ruolo di presidente onorario della Lega, mentre Fini, dopo aver fatto la lotta al berlusconismo, si trova in difficolt. Credo, infatti, che dopo aver terminato il suo ruolo alla Camera, se non si alleer con qualcuno, avr dei problemi a rientrare in Parlamento. Del Governo Monti che pensa? Ha qualche merito e molti demeriti. Non solo siamo il Paese, forse al mondo, con la pressione fiscale pi alta, ma i tecnici non hanno fatto quei tagli alla spesa pubblica indispensabili per ridurre il debito. Tutte queste operazioni hanno bloccato ulteriormente leconomia, ben lungi dallessere rilanciata. Sesso e politica, uninvenzione della Seconda Repubblica? Non mi sembra che le attivit sessuali siano mutate negli anni, semmai oggi c meno pudore e ci sono pi mezzi di comunicazione che si dedicano al gossip. Certo, una volta il sesso era un tab, mentre adesso se ne parla non soltanto in famiglia, ma anche in politica. Berlusconi ha, in parte, contribuito ad alimentare questa tendenza con i suoi comportamenti disinvolti e, soprattutto, con le sue chiacchiere, ma tutto questo il frutto di una societ che cambia. Venendo al giornalismo, per fare carriera occorre essere raccomandati o talentuosi? Per entrare in una redazione, la spinta pu essere molto utile, quando si giovani. Il talento si valuta in base a molte cose, ma in definitiva sono i lettori che decidono se sei un buon giornalista oppure no.

Cosa consiglierebbe a un giovane? Bisogna avere carattere, perch le umiliazioni sono tante, come in molte altre professioni. Penso che il talento conti per il 10%, mentre per il 90% sia una questione di tempra, di voglia di arrivare e, non ultima, di passione. Una sola raccomandazione quando si scrive: avere almeno mezza idea, farsi capire e, soprattutto, non annoiare. Qual stata la querela pi ingiusta? Ne ho avute talmente tante, specialmente nel ultimi 25 anni, che non saprei proprio quale scegliere. Posso dire di aver vinto delle cause in cui avevo torto, e di averne perse altrettante, in cui avevo ragione. I magistrati interpretano la legge e possono sbagliare, come ognuno di noi. Quale futuro vede per lEuropa? Non faccio il veggente di professione, posso solo auspicare che se ne esca. Quello che osservo che in Europa abbiamo una moneta unica che non rappresenta Paesi di lingua, economia e tradizioni diverse. Non c unit politica, n militare, senza contare che si sta costituendo una specie di quarto Reich. Pensare, dunque, che leuro possa tenere assieme tutte queste differenze, mi sembra inconcepibile. Qual il suo peggior difetto? Forse che nel tempo continuo a ripetere gli stessi errori. Talvolta li combatto, ma non sempre sono abbastanza forte per farlo. Un pregio che si riconosce? Credo di essere leale. Venendo alla sua famiglia, che padre stato? Questo bisognerebbe chiederlo ai miei figli. Ho cercato di fare del mio meglio, ma visti i risultati, che mi sembrano decenti, qualche merito devo pur averlo.

A un giovane oggi consiglio di avere carattere perch le umiliazioni sono tante

Soprattutto stata brava mia moglie. Se avesse trovato suo figlio a letto con un uomo? Non mi sarei disperato per il fatto di avere un figlio omosessuale, sono altre le cose che mi turbano. Semmai mi avrebbe dato fastidio lidea che uno dei miei figli facesse i suoi comodi in casa mia, e questo anche se lavessi trovato a letto con una ragazza. Si sente pi milanese o bergamasco? Dopo tutti gli anni di lavoro passati a Milano, sicuramente pi milanese, anche se sono molto legato a Bergamo, dove ho una casa in cui torno nei fine settimana. A quali luoghi pi legato? Trovo stupende le mura di Bergamo e la citt alta, conservate e restaurate molto bene dai vari amministratori locali succedutisi nei decenni. Sono molto affezionato anche alla collina della Maresana, dove ho una casa immersa nel verde. Dico sempre che se ci fosse il mare, sarebbe meglio di Portofino.

la scheda
Vittorio Feltri nasce a Bergamo nel 1943. Nel 62 comincia a collaborare con leco di Bergamo. Trasferitosi a Milano, lavora come praticante per La Notte. Nel 74 passa al Corriere dInformazione e, dopo tre anni, al Corriere della Sera. Nell83 direttore di Bergamo oggi, ma lanno successivo torna al Corriere come inviato speciale. Nell89 direttore de Leuropeo, dal 92 al 94 de LIndipendente. Nel 94 sostituisce Montanelli alla direzione de Il Giornale, dove rimane sino al 97. Dopo un periodo in cui direttore del Borghese e direttore editoriale del Quotidiano Nazionale, nel 2000 fonda Libero. Nel 2009 ritorna al Giornale, nel 2011 nuovamente alla direzione di Libero. Nello stesso anno diventa direttore editoriale de Il Giornale.
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Preferisco renzi, pu portare una ventata di cambiamento


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eggendo il 15 rapporto Nomisma, anche per il 2012 lItalia si conferma il primo produttore europeo di tabacco; il nostro paese inoltre il decimo produttore al mondo (il Paese leader la Cina, con il 38% dellintera produzione mondiale). Le coltivazioni italiane di tabacco coprono 28.000 ettari in 4 regioni (Campania, Piemonte, Toscana e Puglia), mentre le esportazioni di tabacco greggio dallItalia si assestano sui 218 milioni di euro annui, la filiera d lavoro a 204.000 addetti di cui oltre la met nelle rivendite di tabacchi per un mercato complessivo pari a 18,4 miliardi di euro. Come accade per alcuni altri mercati controllati nel nostro paese, per esempio quello dei derivati del petrolio, lincidenza delle diverse imposte applicate sui prodotti del tabacco rispetto al valore totale espresso dalla filiera ampiamente sproporzionato: fatto 100 il prezzo del prodotto, il 75% se ne va in accise e imposte, il 25% remunera la produzione e la vendita. Ci significa che su 18,4 miliardi di lire, di cui il 98% circa per consumo di sigarette, che vanno letteralmente in fumo in Italia ogni anno, 13,7 miliardi foraggiano le casse del nostro stato, il 3,3% dellintero gettito fiscale del paese. Non questa la sede per addentrarci sulle sproporzioni tra entrate e uscite del bilancio economico/sociale del mercato del fumo in Italia, per farci riflettere bastano pochi dati: la dipendenza da tabacco fa perdere al fumatore 13 anni di speranza di vita e, solo in Italia sono attribuibili al fumo circa 90.000 decessi lanno (fonte: Istituto Superiore della Sanit). Il maggior costo a carico del servizio sanitario nazionale per la cura delle conseguenze da tabagismo pari

Produzione e mercato del tabacco in italia


a ca. 7 miliardi, vale a dire l8,5% della spesa sanitaria nazionale, mentre si sono triplicati i costi per lo smaltimento dei quasi 11 milioni di mozziconi gettati per strada che altrimenti impiegherebbero da uno a cinque anni per degradarsi naturalmente. Elementi questi che, sommati agli altri, fanno affermare ad alcuni che il prezzo di un pacchetto di sigarette dovrebbe essere almeno doppio di quello attuale per ripagare la collettivit di tutti i danni che genera. In questa rubrica preferiamo invece approfondire levoluzione del mercato anche quale conseguenza delle politiche di governo attuate sul settore negli ultimi anni. Fino al 2003 il 95% dei 100 miliardi di sigarette consumate in Italia era prodotto dai 5.000 operai che lavoravano nelle 21 Manifatture Tabacchi di propriet dei Monopoli di Stato. In Italia si producevano sia i brand italiani, sia, su licenza, quelli dimportazione. In quellanno, sulla scia dellondata di privatizzazioni che ha caratterizzato il periodo, le manifatture italiane furono cedute alla British and American Tabacco (Bat), la potentissima multinazionale delle sigarette, produttrice di trecento marchi tra cui Lucky Strike e Pall Mall, che mise sul piatto 2,3 milioni di euro il pi grande investimento che una societ estera abbia mai compiuto in Italia. Le premesse per la crescita del settore cerano tutte invece la Bat una dopo laltra ha chiuso o dimesso tutte le fabbriche italiane, lultima quella di Lecce il 31 dicembre 2010. Oggi dei 70 miliardi di sigarette fumate in Italia se ne producono circa 300 milioni. Perch? Le motivazioni addotte sono le solite, delocalizzarela produzione costa meno che produrre in Italia, dicono i vertici di Bat, ma forse non sono esaustive. Per contrastare il tabagismo, il nostro paese, cos come altri in Europa ha istituito nel 2005 un prezzo minimo per le sigarette, come a dire: fumare fa male e rappresenta un costo per la collettivit, se vuoi fumare fallo, ma assumiti, pagando un prezzo pi alto che per il 75% va in tasse, un pi elevato onere fiscale. Il prezzo minimo istituito anche in Francia, Irlanda e Austria, stato abolito dalla Corte di giustizia europea con le sentenze del 4 marzo 2010, ma da noi fatta la legge si trovato linganno, protraendone leffetto grazie al DL 94 del 23 giugno che ha istituito la cosiddetta tassa minima, in questo modo si di fatto normalizzato il costo di un pacchetto di sigarette, a tutto vantaggio delle multinazionali di settore perch a sostanziale parit di prezzo un consumatore preferisce acquistare un prodotto affermato sul mercato. Il prezzo normalizzato genera una barriera di ingresso di fatto insormontabile a carico di eventuali nuovi investitori e quindi un evidente limite alla concorrenza. Il mercato monopolizzato consente quindi alle multinazionali di applicare il noto giochino della triangolazione commerciale per eludere al fisco italiano i profitti realizzati nel nostro paese. Un esempio: produrre un pacchetto di sigarette della sua marca pi nota, costa a Philip Morris circa 12 centesimi, lo stesso pacchetto viene venduto alla filiale italiana a 71 centesimi, con utile del 600% che ovviamente rimane allestero. Grazie a questo meccanismo la societ americana fattura in Italia quasi 1,5 miliardi di euro e dichiara un utile (tassato da noi) di 22,5 milioni, l1,5% (bilancio Philip Morris 2010) e non la sola.
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mi PreoccuPa il futuro
Parla Simona bonaldi, amministratore delegato dellomonimo gruppo di bergamo: Penso spesso alle fatiche che dovranno affrontare le nuove generazioni per rimettere in piedi un Paese che ha depauperato tante risorse. Per di pi il nostro tempo malato di individualismo, lattenzione concentrata molto sul s e poco sul bene collettivo.
di dONaTeLLa TirabOSchi

ENSIERI DI

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dei noStri giovani


A cosa? Al futuro dei miei figli e pi in generale a quello dei giovani come loro. Preoccupata? Per le fatiche che dovranno affrontare per rimettere in piedi un paese che, negli ultimi decenni, ha depauperato risorse. E se andassero allestero? Non scelta che imporr ma se dovesse succedere non mi dispiacer. I giovani devono essere assecondati nelle loro aspirazioni, devono essere valorizzati

uando era ragazza si immaginava manager? La mia priorit, a dire il vero, era sempre stata la famiglia. Unaspirazione che sono riuscita a conciliare con il lavoro nel segno del 9: laureata il 9 novembre, sposata il 9 dicembre, in azienda dal 9 gennaio del 1990. Tutto in 90 giorni. Un numero portafortuna? Un destino, piuttosto. Lei era una predestinata dellazienda famigliare In effetti ci lavoravano tutti, ma era stata mia madre ad indirizzarmi verso studi universitari che potessero tornare utili nellazienda di famiglia. Mi sarebbe piaciuto laurearmi anche in lettere. Lei vive in mezzo alle auto. Ne cambia una a secondo dellabito? Mi piacciono le auto sportive, adesso guido un Maggiolino, ma lauto non un capriccio. Che cos? Strumento di gioco e divertimento. E anche mezzo di libert e luogo di pensiero, quando sono in macchina ascolto musica e penso.

Non avanzano i pi forti e intelligenti, ma quelli capaci di cambiare


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nelle loro capacit e messi nelle condizioni di saperle sfruttare al meglio. In che Paese? Il mondo diventato un Paese unico. Non necessariamente gli Stati Uniti anche Messico, Brasile e India. Se lei avesse 20 anni oggi? Di sicuro non entrerei subito in azienda come ho fatto. Ma allora volevo metter su famiglia, era una priorit. Lei lavora molto con i tedeschi che cosa invidia di loro? Linnovazione tecnologica che ritrovo nei loro prodotti, ma anche a noi italiani non manca nulla. Come pensa che la vedano i suoi 240 dipendenti? Come una persona che sa assumersi tutte le proprie responsabilit e che li sa ascoltare. Il ruolo di responsabilit ti mette spesso nella condizione di operare delle scelte che possono non essere subito comprese, ma che hanno un fondamento. A Bergamo, molti manager uomini ma ancora troppe poche donne La nostra realt rispecchia quella nazionale. Ma in Confindustria, con me, ci sono donne imprenditrici che godono di grande stima e rispetto e che portano avanti progettualit di rilievo. Qualche collega industriale che ammira? Carlo Mazzoleni ed Ercole Galizzi. In un settore fortemente maschile come quello delle auto, c qualche vantaggio nellessere donna? Bisogna saperli conquistare, gli uomini. Non si deve imitare un ruolo maschile, ma valorizzare le caratteristiche femminili; sensibilit ed emozione conciliate con quella razionalit che il mondo del lavoro richiede. Cosa richiede daltro? Valori fondamentali, e poi coerenza e nessuna fretta per i risultati. Siamo in una fase di cambiamento. Il termine crisi riduttivo. Se fosse il sindaco di Bergamo? Sono una donna poco politica e molto pragmatica. Mi piacerebbe che qualcuno

dei tanti progetti messi in campo venisse realizzato. Ad esempio Porta Sud. Abito in via Angelo Maj, dove vedo spazi degradati inaccettabili per una citt come Bergamo. Esisteva un progetto per recuperarli e lo abbiamo lasciato morire. La politica malata Uno dei mali del nostro tempo lindividualismo. Se si poco orientati al raggiungimento di un obiettivo comune i risultati non arrivano. Veniamo da periodi in cui lattenzione si concentrata molto sul s e poco sul bene collettivo. Il suo motto? Questo di Darwin, mi piaciuto moltissimo: Non la specie pi forte che sopravvive n quella pi intelligente, ma quella pi ricettiva ai cambiamenti.

Dei tedeschi invidio linnovazione tecnologica che ritrovo nei loro prodotti
Lei cambiata? Tantissimo. Con il passare degli anni si scoprono parti di se stessi che si ignorano. Conoscersi significa modellarsi sulla vita. Che rapporto ha con la vita? Felice, sereno. La amo moltissimo. Un suo difetto? Sono severa nei modi, ma non nei contenuti. Di duro c la scorza. Un suo pregio? La generosit, se qualcuno ha bisogno di qualcosa non riesco a dire di no, indipendentemente dal ruolo che riveste nella mia vita. E poi sono rigorosa e ordinata. Un vezzo a cui non rinuncerebbe? I miei capelli e le scarpe. Che rapporto ha con il tempo? ci che abbiamo di pi prezioso e cerco di scandirlo con qualche rituale imprescindibile. Al mattino, ad esempio, faccio sempre un quarto dora di yoga. Aiuta a guardarsi dentro, a prendersi spazi solo propri. Quali sono le sue passioni? Mi piace cucinare. La ricetta che le esce meglio?

La Tarte tatin e i krapfen. Mi piacciono i dolci. Non si direbbe, ha una linea perfetta Consumo molte energie, evidentemente. Le piace la convivialit? Molto, una propensione che ho trasferito anche ai miei figli: ho la casa sempre piena di loro amici. Lei che mamma ? Una che lavora e che deve gestire sensi di colpa. Ma anche giocosa. Fortunatamente i miei figli possono contare su un pap molto affettuoso, ma anche fermo. Rispetto a mio marito concedo di pi. Il giorno pi bello della sua vita? Tre giorni, quando mi sono sposata e sono nati i miei due figli. Quanto conta lamore nella vita? Moltissimo, sono stata una bambina molto amata. Con suo marito Marco, amore ultratrentennale. Il segreto dellunione? Mettere in conto le fatiche e continuare a dare il meglio di s senza mai rinunciare a capire laltro. Come pensa di invecchiare? Serena come adesso. E nonna. Che tipo di nonna? Giocosa, ovviamente.

la scheda
Nata 47 anni fa sotto il segno della Bilancia, Simona Bonaldi amministratore delegato del Gruppo Bonaldi, una delle pi importanti realt nel settore automobilistico, con marchi come Lamborghini, Porsche, Audi, Volkswagen, Skoda e Seat. Un piccolo impero da oltre 200 milioni di euro, guidato da una donna che, pur mettendo tra le sue priorit la famiglia, ha saputo imporsi in un mondo maschile come quello dei motori. sposata da 23 anni e madre di due ragazzi. invitata permanente nella Giunta di Confindustria Bergamo, membro del comitato di ArteImpresa e fa parte della Commissione Cultura di Confindustria a livello nazionale.
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di mariO cONSerVa

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STRATEgIA DIMPRESA
lexPort SPinge il manifatturiero

e la meccanica tiene

Assemblea di Anima, Federazione della meccanica varia, tenutasi a Milano ai primi di ottobre, stata dedicata largamente allanalisi del ruolo dellindustria meccanica nello sviluppo del nostro paese. Illustrando i dati del settore meccanico italiano, il presidente Sandro Bonomi ha precisato che il 2011 ha avuto diverse sfaccettature: accelerazione nei primi sei mesi, poi una battuta darresto in estate, collegata allaggravamento della situazione economica internazionale, quindi il tracollo della seconda parte dellanno. Dati negativi per il mercato interno, mentre resta il baluardo dellexport, che per molte aziende rappresenta lunica via per riuscire a mantenere in vita soddisfacenti livelli produttivi. Nellanalisi di Bonomi ci sono stati punti di critica ai freni alla competitivit delle aziende costituiti dalla perdurante stretta creditizia, dalla pressione fiscale e dai ritardati pagamenti della pubblica amministrazione; per fortuna che c la straordinaria propensione allesportazione di molte imprese, capaci di guadagnare spazio in mercati emergenti come Siberia, Australia e Brasile. In definitiva, il dato previsionale della produzione 2012 indica un lieve decremento complessivo, ma lexport conferma i segnali positivi gi emersi lo scorso anno, con una crescita stimata superiore

al 2%; la bilancia commerciale manifatturiera con lestero ha raggiunto a giugno 2012, sui dodici mesi precedenti, un livello record di quasi 80 miliardi di euro, superiore ai massimi pre-crisi di 64 miliardi toccati nel 2008. Tra gli interventi allassemblea, va ricordato quello di Marco Fortis, vice presidente della Fondazione Edison esperto conoscitore del nostro sistema manifatturiero e del ruolo del settore della meccanica nella nostra economia. Fortis partito da lontano, ricordando che nella tempesta della crisi finanziaria mondiale lItalia magari non stava cos bene come alcuni sostenevano, ma non siamo poi sulla soglia del baratro che ha determinato una cura da cavallo con politiche forzate di austerit accompagnate da un poderoso sforzo fiscale. Leconomia mondiale sta frenando, per il nostro paese sta pagando un prezzo molto alto. Dai valori dello spread con la Germania deriva ad esempio unimmagine distorta e penalizzante che non meritiamo, poich i fondamentali sono sani, sui mercati esteri continuiamo a competere con i tedeschi e il nostro manifatturiero, grazie allesportazione, resta un solido pilastro del paese. Dal punto di vista finanziario infatti lItalia sta meglio di altri paesi in Europa, il nostro avanzo statale di 700 milioni di euro e ci pone tra i paesi pi virtuosi, anche se viene utilizzato per pagare gli in-

teressi di un debito pubblico stratificatosi negli anni. Il sistema quindi vitale, ci sono imprese competitive che crescono ed esportano e questo avviene soprattutto nel manifatturiero, dove lItalia con Cina, Germania, Giappone e Corea del Sud, tra gli unici paesi del G20 a poter vantare un surplus commerciale. La meccanica il nuovo pilastro del made in Italy, al terzo posto a livello mondiale per surplus con lestero con 53 miliardi di dollari, al quinto per quota di esportazione e in posizione di leader per diversificazione dei mercati e dei prodotti, con un export del valore complessivo di circa 173 miliardi di dollari che interessa quasi 1.000 prodotti industriali, un terzo dei quali riguardano la meccanica non elettronica ed apparecchi e prodotti in metallo. La conclusione confortante che nonostante le difficili condizioni generali e un sistema Paese che fa da freno con le note carenze nelle infrastrutture, nella viscosit delle liberalizzazioni, nellinefficienza logistica, nelle contorsioni della burocrazia, il manifatturiero italiano riesce ad essere competitivo. Ancora una volta il comparto, pur in questa fase di crisi, si conferma come uno dei pilastri delleccellenza made in Italy, in grado di fornire un contributo decisivo al surplus della bilancia commerciale e al presidio dellinnovazione e delle nicchie ad elevati contenuti tecnologici.
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P la giunta di bergamo?
ENSIERI DI Consiglierebbe la facolt di giurisprudenza a un neo diplomato? Non gli consiglierei di fare lavvocato. Ce ne sono troppi e non riuscire ad esercitare la professione per chi ha dedicato sforzi e anni di studio frustrante. Come giudica lAvvocatura bergamasca? Dal punto di vista tecnico, senzaltro buona fino alle generazioni che ho conosciuto. Oltre non saprei, non conosco le nuove leve. Il miglior avvocato di Bergamo? Senzaltro Lorenzo Suardi, il mio maestro professionale, un uomo di vastissime competenze e dai molteplici interessi. Anche un uomo di banca: dove sta andando il sistema bancario bergamasco? un argomento sul quale preferirei non esprimermi, data la mia vicinanza a Ubi e allAssociazione Amici di Ubi. Momento difficile? Solo un momento di cambio generazionale, che sar superato con tranquillit . Quello del ricambio generazionale un bel problema per tante istituzioni Un grosso problema anche perch, a parte alcune figure leader del mondo imprenditoriale, in altri ambiti non vedo figure emergenti. E questo mi rattrista molto. Bisogna poi fare attenzione alla rottamazione indistinta e fine a se stessa: unire lesperienza alla freschezza d una valenza aggiuntiva.

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di una modeStia aSSoluta


intervista allavvocato mario caffi. Non sono critico verso il sindaco Tentorio, ma verso la sua squadra. La citt continua ad avere molti nodi irrisolti, a partire dalla mobilit. il ricambio generazionale un problema per tante istituzioni, non vedo figure emergenti.

di dONaTeLLa TirabOSchi

l suo uno dei pi grandi studi legali di Bergamo. Dal numero di avvocati che ci lavora si direbbe che le cause non conoscono crisi Ci occupiamo, tra laltro, di ristrutturazioni societarie e il lavoro, di questi tempi, perfino aumentato. Ci nonostante rileviamo una crisi di liquidit nei pagamenti. Le nostre sono pratiche importanti e le notule sono direttamente proporzionali. Il suo pi grande successo professionale? Il salvataggio della Magrini, 3.500 posti di lavoro e tutto lindotto. Fare ristrutturazioni societarie significa essere inseriti nel sociale, nella vita e non semplicemente produrre carta. Come si uscir dalla crisi? una crisi epocale e geografica, nulla a che vedere con le altre crisi della storia. Il mondo cambiato e cambier ancora. LEuropa non sar pi un continente manifatturiero. Dovremo ragionare in unottica nuova, il Vecchio continente e gli Usa non saranno pi il centro del Mondo. Quali sono le tre doti di un bravo avvocato? Al primo posto metto la volont, la voglia di apprendere. Al secondo lintelligenza e infine, la pazienza in senso lato, che la capacit di mediare con le controparti e anche con se stessi.

Il momento politico di Bergamo? Per usare un eufemismo, lo definirei drammatico. Lo nellambito di una politica nazionale che pure tragica. Non riesco a vedere quale governo ci sar dopo le elezioni. Il centrosinistra avr una prevalenza numerica, ma non detto che possa bastare a garantire stabilit. Chi guider il Paese dopo le elezioni? Lo scenario non confortante. Mai pensato alla carriera politica? Sono stato segretario del Pri dal 70 al 75. Mi hanno proposto pi volte di fare il sindaco di Bergamo e la cosa ridicola che la mia candidatura stata avanzata dalle pi diverse frange politiche. Evidentemente la considerano una figura bipartisan di raccordo Pu darsi. Comunque ho sempre rifiutato, commosso, perch penso che il sindaco vada fatto a tempo pieno e io volevo continuare a fare lavvocato. Cosa pensa di Tentorio? Lho appoggiato in modo deciso alle ultime elezioni, in virt della grande stima che ho sempre nutrito per lui. un amico carissimo che ammiro sotto tutti i punti di vista. Lui pensa per che in questo momento io sia in una posizione molto critica nei suoi confronti. Sbaglia per, perch io sono critico verso la sua giunta, composta da personaggi di una modestia assoluta. A Tentorio rimprovero di delegare troppo.

il momento politico drammatico, gli scenari sconfortanti


Chi salva dellesecutivo comunale? Sicuramente lavvocato Pezzotta, un fuoriclasse. Problemi cittadini? Molti, a partire dalla mobilit. Circolare a Bergamo da pazzi. La mobilit non assolutamente gestita, mentre basterebbero pochi accorgimenti per renderla, se non altro, pi agevole. Siamo tra i candidati alla Capitale Europea della Cultura Nessuno ha affrontato seriamente la cosa. Il 2019 domani e dovrebbero essere gi allopera comitati di altissimo livello, con personaggi di rilievo. Sono state fatte solo delle dichiarazioni di principio su questo tema. La cultura una delle grandi chiavi della Bergamo del futuro La nostra citt deve diventare un centro culturale vero, di rilevanza internazionale. Abbiamo unAccademia Carrara che chiusa da anni e che non riusciamo a riaprire, manifestazioni di grande modestia, ad eccezione di alcune punte rigorosamente privatistiche come BergamoScienza. Il festival la dimostrazione di cosa potrebbe significare la componente culturale nella nostra citt. Invece, vivacchiamo di manifestazioni frammentate, senza ununica cabina di regia. Pi cultura e meno capannoni? Bergamo non deve rinunciare alla sua vocazione manifatturiera. Vantiamo ancora nicchie imprenditoriali, in questo ambito, di altissimo livello. Siamo allavanguardia nella ricerca e nellinnovazione grazie allUniversit e a Confindustria che, a mio avviso, sono le istituzioni che a Bergamo funzionano meglio e che hanno dato impulso allinternazionalizzazione. Ma la cultura deve essere considerata un fattore innato, un insieme di bellezze naturali e artistiche che sono il nostro patrimonio e che aspettano solo di essere valorizzate. una chance enorme che stiamo trascurando, siamo incapaci di fare squadra e qui lo si vede. Che cosa la rende orgoglioso di Bergamo?

Molte cose. Innanzitutto i bergamaschi, lavoratori spettacolari e con capacit creative pratiche in un contesto di low profile; non vanno in prima pagina, non danno consigli a ministri come un certo scarparo delle Marche che si permette di dare consigli alla famiglia Agnelli. E poi la bellezza della citt, in cui si vive bene. Una citt migliorabile e bella. Se non avesse fatto lavvocato? Il pianista di pianobar. La musica una dote di famiglia, come larte. Il periodo della mia presidenza alla Cobe, con lorganizzazione di grandi mostre, fu straordinario. Se potesse portare qualcosa a Bergamo da unaltra citt? Dal punto di vista artistico nulla, solo i sistemi di mobilit interna di citt simili alla nostra, come Siena e Perugia. Che cosa la rende felice? Essere in pace con me stesso e con le persone cui voglio bene. Le colpe che inducono indulgenza? Quelle commesse per generosit. Non tollero la grettezza e lasocialit, il non partecipare alla vita della comunit soprattutto se si ricoprono ruoli rilevanti. Nei momenti di difficolt fa appello a Alla tenacia. Lo sfizio? Gli orologi. Oggi indossa uno Swatch Un perfetto antidoto contro la banda dei Rolex.

la scheda
riconosciuto come il "guru dei concordati". Secondo il Centro Studi della rivista TopLegal Elite, lavvocato Mario Caffi tra i migliori 5 fallimentaristi puri d'Italia e lo studio Caffi Maroncelli & Associati, da lui fondato nel 66 e dove oggi operano oltre trenta professionisti, segnalato tra i 14 studi specializzati per procedure di concordato preventivo e amministrazione straordinaria. professore di Diritto Fallimentare all'Universit di Bergamo. presidente provinciale dell'Aci.
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ENSIERI DI

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epi, lei stato definito da Luciano Ravasio il Carlo Porta contemporaneo, perch? Il mio collega molto aulico, tanto che il suo alter ego il poeta ottocentesco Pietro Ruggeri da Stabello, ma manca del potere penetrativo verso il popolo. Io, invece, arrivo pi facilmente alla massa. I bergamaschi sono oggetto di stereotipi: quale le d pi fastidio? La discriminazione per laccento perch ci chiude molte strade. Lo ripeter finch non vedr in tv qualcuno che parla con una cadenza simile alla mia senza che lo facciano sentire a disagio. vero che ci sono citt pi importanti della nostra, ma anche giusto giocare ad armi pari. C chi come il poeta dialettale Gigi Merisio sostiene che la nostra lingua sia musicale. Non so se il suono sia bello o brutto, ma quando ascolto Radio Rai che rappresenta lo Stato non voglio sentire

di rOSaNNa Scardi

il bePi
conduttori con laccento delle solite aree geografiche. Lei sostiene anche che dietro la corazza dei bergamaschi ci sia unanima diversa, meno dura. Dipingono di noi un ritratto basato sui luoghi comuni, come se un siciliano fosse solo coppola e lupara. Ammetto che alcuni concittadini indossano il cappello di carta e sono grossolani. Ma unimmagine che rispecchia a tratti la realt. Se solo provi a esplorarla ti accorgi che esiste un labirinto di sfumature. Non voglio negare i nostri difetti, ma mi piace mettere tutto sul piatto della bilancia, pregi e non.
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laccento bergamaSco ci chiude molte Strade


a colloquio con il popolare cantautore: La discriminazione per la nostra inflessione una cosa insopportabile. Siamo bersaglio di eccessivi luoghi comuni. Nel calcio troppi gli episodi di antisportivit, mentre nella politica bisogna rottamare per forza.
Veniamo allAtalanta che ha festeggiato il 105esimo compleanno. Qual la sua visione del calcio? Romantica, nel pallone vedo la poesia. Come quando per BG Tv seguivo allo stadio Atalanta-Genoa e immaginavo la storia del tifo avversario dietro le sue

Amo e detesto al contempo lessere femmine delle donne


bandiere. Oggi il calcio cambiato e mi limito a commentare i risultati. Vorrei vedere immagini di gioco diverse e rispettose verso i cittadini. Ogni giorno assistiamo a episodi di antisportivit, messi in atto da frange di tifoseria non civile, che sono un inno al cattivo gusto. Scomodano la politica e la storia per insultarsi. Uno stile che accettato da altri vestiti meglio, ma che dentro sono uguali. Dal calcio agli scandali della politica, disilluso? Molto. I politici rispecchiano il loro popolo. In Tirolo, per esempio, c una politica diversa perch a monte c un

Talento, costanza e fortuna: cos si diventa qualcuno

popolo diverso. Litaliano mira a fregarti al semaforo o al parcheggio. E il politico fa lo stesso a livello esponenziale. Lunica cosa da fare cercare di limitare i danni con un reset. Bisogna rottamare per forza. Che ne pensa di Sanremo, le piacerebbe partecipare? Ci ho provato un paio danni fa proponendo il brano E cante chi. Credo che non labbiano mai ascoltato. Dietro il Festival ci sono le case discografiche, che tentano un affare di politica e commercio. Chi investe quaranta-cinquantamila euro su un artista esercita pressioni. E di certo un cantante di Rovetta che fa lindipendente ha poche chance di partecipare, a meno che chi ha voce in capitolo trovi interessante una sua canzone. Come successo a Davide Van De Sfroos che arrivato allAriston grazie alla stima di Gianni Morandi. I talent show le piacciono? Sono una baracconata, dove io resisterei quaranta secondi. Non mi faccio insegnare da chi reputo non essere allaltezza quando devo aprire le braccia o chiudere gli occhi. Queste sono stupidaggini che con la musica non centrano nulla. E poi voglio fare cose che decido io. In alcune versioni straniere di X Factor arrivano a far innamorare giurato e concorrente solo per fare audience. come per i reality, si spinge tutto alleccesso, mi stupisco che qualcuno non ci abbia ancora lasciato le penne. Talento, costanza e fortuna. Cosa conta di pi nella vita? Le prime due doti sono fondamentali. Se le possiedi tutte e tre diventi famoso. Ma di solito chi non arriva perch non bravo abbastanza o non ci ha creduto fino in fondo. Il resto sono scuse. I Rolling Stones compiono mezzo secolo. Lei come si immagina a settantanni? Loro sono unicona, e preferisco vedere sul palco i rugosi piuttosto che certi bambolotti di plastica che sembrano co-

pie di Ken, il fidanzato di Barbie. Credo che anchio trover sempre rifugio nella musica fra qualche decennio, a meno che non scopra qualcosa che mi aiuti a vivere meglio, come successo a Cat Stevens con la conversione allIslam. Anche se lo stesso cantautore poi tornato alla sua arte. Qual era il suo sogno da bambino? sempre stato fare il cantante. Immaginavo che il sifone della doccia con la corda di metallo o la spazzola per capelli cilindrica di mio padre fossero i miei microfoni. Perch un vero cantante non pu non essere vanitoso. Anche Ravasio lo . Del mondo femminile che dice? Sono single. Da atavico esempio di maschio primitivo amo e detesto al contempo il vostro essere femmine. Cosa la irrita? Mi infastidisce lipocrisia di quelle donne che fanno le sensibili a ogni costo, dandoci a bere che noi uomini siamo i soliti materialisti. Il suo momento indimenticabile? Uno di quei concerti, in cui ti guardi attorno, e vedi una marea di fan. allora che realizzi che tutti gli sforzi fatti, e i pugni sferrati al muro, da qualche parte sono arrivati. Si chiama talento riconosciuto.

la scheda
Tiziano Incani nasce a Lovere nel 1974. Nel 1990 entra nel team di Antenna 2 a Clusone, dove nasce il personaggio del Bepi. Il suo ruolo era quello di dispensare opinioni sullAtalanta. Nel 1995 registra Lalmanacco delle bolle di sapone, contenente 23 brani scritti da lui. Il Bepi vuole dimostrare come il dialetto possa essere una lingua viva e moderna. Un processo graduale porta lartista e la sua band, The Prismas, dai primi brani gutturali ad altri molto pi sfumati. Tra i pezzi pi noti: Bepijouer, Capiit?, Massimo Carrera e Coston Beach. Il Bepi sforna anche 100 100 100 per festeggiare lAtalanta. Lalbum Gleno dedicato al disastro del 1923 che interess parte della Valle di Scalve e Valle Camonica causando pi di 350 vittime.
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NcHIESTA

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il terremoto alle Porte


Le compravendite sono quasi ferme. domanda e offerta non riescono pi a incontrarsi. Olivati (Fiaip bergamo): bisogna abbassare i prezzi. Ora o mai pi, altrimenti non si vender nulla per anni. Pasini (Fiaip brescia): Oggi si possono trovare occasioni molto interessanti, ma poche famiglie riescono ad ottenere un mutuo. ad allarmare il comparto, limminente cessione degli immobili di propriet delle banche. il mercato, dicono gli addetti ai lavori, subir un forte contraccolpo.

immobili

di GiOrdaNa TaLamONa

ra o mai pi, stato lappello di Giuliano Olivati, presidente della Fiaip di Bergamo, la Federazione degli agenti immobiliari, che in una nota di pochi mesi fa incalzava i proprietari di case a vendere. Che questo sia il momento di comprare casa ormai lhanno capito tutti, dai due anni det in su commenta Olivati . Ma ora noi diciamo ai proprietari: se volete davvero vendere, questo il momento, sta passando il midnight express. Una bomba in uno stagno fermo, laffermazione di Olivati, che inquadra il ritmo del deprezzamento del settore immobiliare al 6% annuo. Se decidete di non prendere quel fatidico ultimo treno, e continuate a chiedere i prezzi di 5 anni fa, oggi matematicamente impossibili prosegue Olivati nella nota una vostra libera scelta. Ma sappiate che per il prossimo convoglio se ne riparla tra

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una decina danni (e se siete ottimisti, pensate pure 8 o magari 5). Affermazioni dure, che paventano lacrime e sangue per i proprietari di immobili, gi vessati dallImu, dallaumento delle imposte e dal ridotto potere dacquisto delleuro. Prendi i soldi e scappa, sembra il consiglio implicito, ma in un mercato estremamente complesso come quello edilizio, dove la coperta che bastava per tutti fino al 2008 oggi lascia scoperto qualcuno, merita qualche approfondimento. La riPreSa e La SPecULaziONe ediLizia Non avremo alcuna ripresa prima del 2017/2018. Daltra parte come possiamo pensare diversamente? Chi pu permettersi di comprare la prima casa

NcHIESTA

Immobili ha uno stipendio fisso, ma finch non verranno create le condizioni per nuovi posti di lavoro, il settore immobiliare rimarr stagnante, cos come tutto lindotto. Questa la sconfortante visione di Luciano Patelli, presidente provinciale di Fimaa, la Federazione Italiana Mediatori Agenti dAffari, che fatica ad intravvedere la luce in fondo al tunnel. A dargli supporto sono anche le cifre del Listino dei prezzi degli immobili di Bergamo e provincia, la guida curata dallAscom con il patrocinio di Provincia, Comune, Camera di Commercio, Universit di Bergamo e la collaborazione di Appe e Adiconsum. Nellultimo anno i prezzi delle case sono diminuiti del 4,7% a Bergamo e del 4,2% in provincia, dove si registra una contrazione sia nei centri principali per laumento dellofferta, che nei paesi pi piccoli. La verit che fino al 2008 c stata una speculazione edilizia che ha permesso la costruzione di immobili inabitabili, brutti, su terreni che non potevano sopportare grosse cubature precisa Patelli . Questo servito sia ai Comuni per fare cassa con gli oneri di urbanizzazione, che ai costruttori per avere molti metri in vendita. Finch la domanda era alta hanno costruito come volevano, ma con linizio della crisi la clientela ha cominciato a fare scelte diverse, indirizzandosi spesso verso abitazioni ad alto risparmio energetico. Oggi tutti gli immobili rimasti invenduti sul territorio non sono pi proponibili ai prezzi pre-crisi.

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Giuliano Olivati, presidente della Fiaip di Bergamo

Un mercato immobiliare drogato dal sistema creditizio che arrivava a finanziare le imprese sino al 110-120%, nel quale gli imprenditori si sentivano spinti, o addirittura obbligati, a comprare aree su cui costruire, per non perdere delle opportunit di guadagno. Questa visione miope ha causato unescalation di prezzi continua e incontrollata. Finito il finanziamen-

Luciano Patelli, presidente provinciale di Fimaa


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Gianfederico Belotti, direttore del listino Case&Terreni

Patelli (Fimaa): Non ci sar ripresa per anni. E oggi gli immobili non sono pi vendibili ai prezzi pre-crisi

to delle banche, il mercato crollato. Chi pu ancora rivolgersi al mercato della compravendita, oggi tende a indirizzarsi verso immobili ad alta efficienza energetica che permettono di limitare consumi e spese. A conti fatti questa rivoluzione tecnologica e culturale in atto, ha preso velocit con la crisi, facendo uscire dal mercato un segmento di case, nuove o di recente realizzazione, costruite per con concezioni vecchie. Oggi si piazzano molto bene i tre o quattro locali in classe B prosegue Patelli , con spazi vivibili e con un prezzo che risponde al potere dacquisto delle famiglie. Ritengo che unimpresa, calcolato lacquisto del terreno e gli oneri, possa vendere una buona classe B, in discreta posizione, a 1.800-1.900 al metro quadro, per una classe A, a poco di pi. Mentre per una classe C il valore si

riduce del 30%, rispetto a una classe A, a causa dei materiali utilizzati. Sugli immobili quotati nel 2006-2008, ci sono stati invece ribassi anche del 40%, ma i proprietari faticano a rendersene conto interviene ancora Patelli . Oggi la difficolt dellagente immobiliare non tanto vendere, quanto portare nel tempo a un prezzo equo, limmobile che andato ad acquisire. Accettare il deprezzamento di un immobile faticato col sudore della fronte non facile, senza contare che per qualcuno ereditare una vecchia casa dai genitori, su cui pagare gli oneri, diventata una sventura, piuttosto che unopportunit. Purtroppo ho dati su ville quotate a 1,2 milioni di euro prima del 2008 prosegue Patelli che sono state vendute a 650mila euro. La realt dei fatti che, col potere dacquisto di oggi, il mercato pre-crisi non esiste pi.

Ma ci che allarma Patelli ben altro: Quel che mi preoccupa davvero sono tutti quegli immobili di propriet delle banche che, prima o poi, saranno gettati sul mercato a prezzi bassi, pur di essere venduti. Questo incider sul prezzo delle case ancora invendute, abbassandone ulteriormente il valore. Sta accadendo proprio in questo momento. Gruppi di avvocati si stanno occupando, per Unicredit e Banca Intesa soprattutto, di centinaia e centinaia di immobili su cui fare cassa, spiega Gianfederico Belotti, esperto del settore e direttore del listino Case&Terreni. La questione seria, perch quando lampio patrimonio nella pancia delle banche verr svenduto causer un ulteriore crollo del prezzo degli immobili pi vecchi e obsoleti. La tendenza degli acquirenti e degli operatori di stare alla finestra prosegue Be-

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lotti in attesa di vedere come reagir il mercato allarrivo di questi asset immobiliari in sofferenza. Le banche sono ormai arrivate allo stremo, quindi si sono decise a fare il grande passo. Ma come, visto che le aste pubbliche vanno tutte deserte? Con prezzi al ribasso: se a fronte di un finanziamento, ad esempio, di 125mila euro, limmobile va allasta a 70mila euro ma nessuno si presenta, si d il via alle libere offerte al ribasso. vero che sono tipologie di immobili di medio e basso livello - precisa Belotti - spesso occupati, per lo pi da extracomunitari morosi, che magari hanno tenuto male limmobile, ma lapalissiano che questo causer dei contraccolpi in un settore gi gravemente depresso.

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Immobili

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belotti (case&Terreni): La difficolt di un agente far accettare il deprezzamento di un immobile a chi ha faticato per realizzarlo
LE COMPRAVENDITE/1

breScia: comPravendite di immobili reSidenziali in calo del 6%


Mauro Pasini (Fiaip): Anche quei pochi che sono in grado di fare un investimento immobiliare sono spaventati dalla pressione fiscale sul mattone: Imu, patrimoniale, imposizione fiscale. C stato un momento, nel 2010, in cui il mercato immobiliare bresciano sembrava potesse riprendersi. Ma ci si dovuti presto ricredere. Anche nel 2011 grafici e tabelle hanno registrato una flessione, consolidando un trend negativo che prosegue dal 2006. Sei anni fa le compravendite in provincia di Brescia avevano raggiunto quota 21.412, lo scorso anno sono scese a 13.402. Un dato peggiore rispetto al biennio precedente, che gli operatori gi avevano definito stagnante. E se a livello nazionale il calo delle transazioni si fermato attorno al 2%, nel 2011 nel Bresciano le compravendite di immobili residenziali sono scese del 6%. La situazione complessa spiega Mauro Pasini, presidente Fiaip Brescia, la Federazione degli agenti immobiliari , i fattori che hanno determinato questa situazione sono molteplici: la crisi economica, le difficolt delle famiglie, gli istituti di credito che non erogano pi mutui, le politiche del governo che non fa altro che tassare la casa. Fatto sta che anche nel 2012 landamento ancora di grande sofferenza. Con unofferta sovrabbondante e una domanda che langue, i prezzi hanno

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registrato una flessione. Soprattutto gli immobili usati, che scontano una classe energetica bassa e standard qualitativi inferiori a quelli attuali, hanno subito un deprezzamento sensibile. Difficile fare percentuali, dipende da situazione a situazione spiega Pasini . Per gli edifici di trentanni fa si possono strappare sconti importanti. Non cos per gli immobili di nuova costruzione, per i quali i costi di realizzo lasciano meno margine sul prezzo finale. Quel che certo che oggi si possono trovare occasioni molto interessanti. Soprattutto nei bilocali e trilocali, che oramai vanno per la maggiore. Ma il nodo che un numero sempre pi ridotto di famiglie riesce ad ottenere un mutuo. La stretta ai cordoni della borsa da parte degli istituti di credito un problema che in questi anni non

NcHIESTA

Immobili complessivo e applicano tassi tra il 5 e il 6% mentre loro prendono i soldi da Bruxelles all1%. In questa situazione gi difficile, ci si messo anche il governo Monti: Anche quei pochi che sono in grado di fare un investimento immobiliare spiega Pasini sono spaventati dalla pressione fiscale sul mattone: Imu, patrimoniale, imposizione fiscale. Il tutto a fronte di prodotti finanziari, compresi i Bot, che offrono rendimenti al 5%. Insomma, il giochino chiaro. Che fare, allora? Servirebbe una scossa per invertire la rotta, come uno sconto sullIva per la prima casa dal 4 all1%. Dubito per che questa misura verr presa nei prossimi mesi. Mi auguro solo che nella seconda met del 2013 si muova qualcosa, altrimenti per lintero settore saranno dolori.

Mauro Pasini, presidente Fiaip Brescia

si riusciti a superare. Anzi. Le banche offrono finanziamenti con il contagocce, erogano risorse che coprono una porzione sempre inferiore dellinvestimento

LE COMPRAVENDITE/2

tra bergamo e Provincia, un vaSto Patrimonio di caSe invendute e invendibili


Lo scorso anno, il numero delle compravendite si ridotto del 25% rispetto al biennio 2007/2008. Ma i prezzi hanno seguito dinamiche diverse. Fermi i grandi progetti di recupero. C un ampio patrimonio di case invendute e probabilmente invendibili sul territorio ammette spiega Gianfederico Belotti, direttore del listino Case&Terreni . Si stavano studiando con la Regione dei programmi di housing sociale, una sorta di fondo che permetterebbe lacquisizione di questi immobili a prezzo di costruzione. Pare, infatti, che a quel prezzo i proprietari e i costruttori sarebbero disponibili a vendere. Qualcuno ha cominciato a vendere sottocosto, pur di far fronte alle situazioni debitorie che stanno trasformandosi in autentiche voragini che stanno creando una serie di situazioni disperate nel settore. Temo, tuttavia, che di quei programmi di housing sociale sentiremo parlare tra molto tempo. In terra bergamasca il numero delle compravendite al 31 dicembre 2011 si ridotto del 25% rispetto al 20072008, mentre i prezzi hanno seguito dinamiche diverse. In Citt alta il mercato
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ha retto fino a poco tempo fa sugli stessi valori, registrando nellultimo periodo una leggera flessione negativa. Nel centro cittadino c stata una riduzione limitata al 10-15%, mentre nel resto della citt, escludendo gli immobili di pregio, i prezzi si sono ridotti di un buon 30%. A questo quadro poco rassicurante per i privati, si aggiunge la drammatica svalutazione dei terreni nelle mani degli imprenditori. il caso di alcune aree di Mapello acquistate nel 2007 da un noto costruttore a 200 euro al metro cubo, sulle quali non verr pi costruito nulla, nonostante una licenza gi belle pronta, che sono state iscritte a bilancio a 100 euro al metro cubo. Lunica cosa certa, in questo caos immobiliare, che le banche non intendono pi finanziare il mattone. Nella Bergamasca sono stati congelati dei progetti importanti a causa dellallarmante disimpegno delle banche prosegue Belotti . Nel caso della ex Reggiani, che si trova in una

posizione molto favorevole, ai piedi della Maresana, gli operatori avevano in previsione di costruire una serie di palazzine tecnologicamente avanzate. Si sarebbe addirittura superata la circonvallazione antistante con un sottopasso, coprendola con del verde collegato al parco Goisis. Gli operatori di questo progetto hanno perso le caparre sul preliminare, hanno pagato fior di soldi ai progettisti e si sono ritirati dalliniziativa. Ma gli esempi non mancano. E oltre alla ex Reggiani, le aree meritevoli di essere riqualificate sono tutte in un lungo elenco di progetti che rimangono nel cassetto o che si sono fermati: ex Ospedali Riuniti, ex Ote, ex Molini Moretti, ex Ismes, senza contare le grandi scommesse perse con Porta sud e con lex Accademia della Guardia di Finanza. E se anche lItalcementi, che ha il polso dellandamento del mercato, rallenta nellex Gres, unarea tra Bergamo e Ponteranica, non c da stare allegri.

DAI CREDITO ALLA SOLIDARIET - 12A EDIZIONE


LE LOCAzIONI

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Immobili

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in creScita le richieSte daffitto. ma aumentano anche gli Sfratti Per moroSit


Roberti (Sunia): Con la crisi, molte famiglie non riescono pi a far fronte ai pagamenti. Pagani (Appe): I proprietari di case vessati dalle imposte. Se le compravendite sono in calo, si registra in controtendenza un aumento delle richieste di locazione giustificato dallimpossibilit di acquistare casa. Il Listino dei prezzi degli immobili di Bergamo e provincia 2012 registra, dopo quattro anni di calo dei canoni, una sostanziale stabilizzazione dei prezzi, con una leggera flessione negativa tra l1% e il 2% in citt. Ma se la quota di chi, gioco forza, costretto ad andare in affitto sta aumentando, la crisi sta specularmente incidendo su quegli inquilini incapaci di far fronte al canone di locazione. Pietro Roberti del Sunia Cgil di Bergamo, il Sindacato Unitario Inquilini e Assegnatari, molto chiaro in proposito. L80% degli sfratti per morosit incolpevole, causata dalle difficili condizioni economiche in cui versano le famiglie che non riescono pi a far fronte mensilmente al canone. Gli ultimi dati del ministero degli Interni inquadrano una situazione preoccupante, sia per i padroni di casa che per gli inquilini. Nel 2011 su circa 64mila sfratti in Italia, 56mila sono stati per morosit, mentre le richieste di esecu-

13 febbraio 2013

GIOELE DIX
NASCOSTO DOVE C PI LUCE
Lintero ricavato del nuovo spettacolo teatrale di Gioele Dix organizzato dalla Fondazione Credito Bergamasco sar devoluto alla Caritas Diocesana Bergamasca a sostegno del Fondo di solidariet Famiglia Lavoro. I biglietti per assistere allo spettacolo saranno in vendita a Bergamo presso la biglietteria del Creberg Teatro, via Pizzo della Presolana (tel. 035 343434), Dentico, via Cesare Battisti 7/a (tel. 035 217353) a partire dal giorno 13 novembre 2012 fino a esaurimento. I prezzi dei biglietti, comprensivi di prevendita, sono: primo settore euro 18,00 cad. secondo settore euro 13,00 cad. terzo settore euro 7,00 cad. Vendita on line al sito www.vivaticket.it
Per maggiori informazioni:

alle ore 21.00 Creberg Teatro Bergamo

www.fondazionecreberg.it e-mail: info@fondazionecreberg.it

Antonello Pagani, direttore dellAppe Confedilizia di Bergamo

zione si attestano a oltre 123mila, di cui 29mila effettuate. La regione col maggior numero di sfratti emessi la Lombardia, con 12.922 provvedimenti pari al 20,2% del totale nazionale, seguita da Lazio (pari all11%), Emilia Romagna (10,2%), Piemonte (9,7%), Campania (9,9%), Toscana (8,5%) e Veneto (6,7%). Secondo i dati forniti a Sunia dalla Prefettura di Bergamo, nel 2010 gli sfratti eseguiti sono stati 464, nel 2011 ben 481, mentre nei primi sei mesi del 2012 sono stati 258, in aumento rispetto alla media precedente. Per questo, nellambito della campagna Sfratti Zero organizzata nel rispetto del diritto alla casa sancito dallarticolo 11 del Patto internazionale sui Diritti eco-

nomici, sociali e culturali, i sindacati e le associazioni degli inquilini di Bergamo hanno chiesto al Prefetto di sospendere lesecuzione degli sfratti per il periodo invernale. Nellultimo tavolo di trattative con il Comune di Bergamo e il Prefetto spiega Roberti abbiamo chiesto che si studi lo scenario degli sfratti nella citt e si trovi una metodologia condivisa. Inoltre abbiamo chiesto che dei 200 alloggi di propriet del Comune di Bergamo, lasciati in disuso perch privi di manutenzione, lAmministrazione si impegni a ristrutturarne almeno 50 allanno. Questo sarebbe un sollievo per quelle 119 famiglie che hanno avuto, nel 2011, un provvedimento di sfratto nella sola citt di Bergamo. Il sinda-

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cato ha anche chiesto che lamministrazione cancelli lImu sulledilizia pubblica. Se lAler fosse costretta a togliere dalle casse quasi 2 milioni di euro per Bergamo e provincia precisa Roberti , chiaro che non sarebbe pi in grado di effettuare manutenzione ordinaria e straordinaria sugli immobili, e sarebbe costretta a spingere sullesecuzione degli sfratti, oggi ancora bassi rispetto ai provvedimenti emessi. Ulteriori problemi in arrivo anche per i padroni di casa. Hanno spremuto tutto, anche quello che non potevano spremere. Prima della manovra di dicembre eravamo gi adeguati alla media europea in materia di pressione fiscale sugli immobili, oggi siamo ai primi posti della classifica, commenta Antonello Pagani, direttore dellAppe Confedilizia di Bergamo a proposito delle novit fiscali in arrivo per i padroni di casa, che si vedranno ridurre la quota esentasse del 15%. Entrer in vigore da gennaio 2013, ma il suo effetto psicologico pesa gi sul mercato delle locazioni spiega perch i padroni di casa si vedranno ridurre dal 15% al 5% la percentuale non tassabile sugli affitti percepiti. In altri termini la tassazione sar calcolata sul 95% dellaffitto percepito e non sull85%. unassurdit, perch verranno pagate le tasse su redditi che non si percepiscono realmente, ma che servono al proprietario per far fronte alle spese amministrative e alle manutenzioni straordinarie. E sulla questione sfratti, sembra chiaro che si stia combattendo una guerra tra poveri. Senza lottenimento del procedimento di sfratto esecutivo, infatti, i proprie-

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tari sono tenuti non solo al pagamento delle spese condominiali, ma anche al versamento dellIrpef sulle somme che avrebbero dovuto percepire dallinquilino moroso. Come sempre nellordine di idee che prima si paga, poi si contesta. Per i proprietari, oltre il danno, la beffa.

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LImu unimposta che ha avuto un effetto psicologico dirompente sulle transazioni spiega Antonello Pagani, direttore dellAppe-Confedilizia di Bergamo sia prima di conoscerne le aliquote, che dopo. Non un caso che in coincidenza del secondo trimestre del 2012, il numero delle transazioni a Bergamo si sia ridotto del 17% circa. Nelle previsioni del federalismo fiscale, lImu sarebbe dovuta essere unimposta locale, poi trasformata dai tecnici in una tassa mista finita per met nelle tasche del governo centrale. unimposta che rispetto allIci ha inasprito ulteriormente la pressione fiscale prosegue Pagani perch le rendite catastali su cui stato calcolato lImu sono state rivalutate del 60%. Le aliquote base sono presto dette: il 4 per mille per la prima casa e il 10,6 per mille su tutte le altre. Non si tratta solo di case di villeggiatura, ma spesso anche di immobili dati in affitto o ereditati prosegue Pagani . Nella migliore delle ipotesi, in base al Comune, abbiamo avuto un inasprimento fiscale pi alto dellIci del 240-250%. NellImu, dunque, si legge il sotteso messaggio ideologico che essere proprietari di immobili sia un sicuro indice di ricchezza da cui poter attingere a piene mani. Peccato che questo sia valso solo per i privati cittadini e non per i grandi patrimoni immobiliari delle multinazionali e dei fondi di investimenti, fatti salvi sinora dalla pressione fiscale. Ma le novit per il 2013 non finiscono qui. in discussione in Parlamento la riforma catastale per adeguare i valori

CHIRURGIA

CARDIOLOGIA

PUNTO PRELIEVI

NEUROLOGIA

FISIATRA

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degli immobili al mercato. in arrivo, dunque, una nuova imposta esponenziale, mascherata da riforma, che non convince proprio nessuno. Chi sperava in una reale, sensata, riforma del catasto, infatti, rimasto ancora una volta deluso. Pochi sanno che in quasi tutta Europa c un catasto delle rendite e non dei valori, che tassa limmobile in base a quanto realmente produce. Se limmobile non produce ricchezza, non si viene tassati. In Italia, al contrario, c un anacronistico catasto che, con la riforma in atto, non solo non scomparir, ma adeguer i valori degli immobili al mercato. Come? Non attraverso reali valutazioni affidate ai professionisti del settore, ma con semplici algoritmi, in base ai quali verr assegnato a ogni immobile un nuovo valore. Si passer, in sostanza, da una vecchia rendita fittizia sulla carta ad unaltra rendita fittizia, ma questa volta pi alta. E visto che la base dellImu la rendita catastale, ecco pronto un nuovo inasprimento fiscale per i cittadini.

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Ci hanno detto
Giacomina c. di brembate
da circa un anno che ho messo in vendita la mia villetta perch il mutuo diventato insostenibile, ma io e mio marito non vogliamo svenderla. Abbiamo ricevuto qualche offerta, ma il prezzo era inferiore di 30mila euro, rispetto a quello richiesto, cos abbiamo deciso di aspettare. Prima o poi il mercato si dovr pur riprendere, no?. un bambino, impegnandomi nellarco di quattro mesi a firmare il rogito. Il problema che per farcela dovrei prima riuscire a vendere il mio bilocale, ma per ora tutto fermo. Andr a finire che mi toccher svenderlo.

mario O. di ciserano

mauro S. di bottanuco

Sergio T. di Verdello

Ho messo in vendita il mio trilocale a 2.000 euro circa al metro quadro, senza agenzia, ma dopo sei mesi non ho ancora concluso laffare. Sono gi venute delle famiglie che cercavano di tirare sul prezzo, ma lappartamento tenuto bene e ha anche lidromassaggio. Per ora aspetto.

Ho ereditato dai miei nonni una casa in una corte sulla quale dovr pagare lImu come seconda casa. La cosa triste che dovr vendere il luogo dove ho passato la mia infanzia, ma da quando sono in cassa integrazione non posso che ragionare cos.

I miei genitori ci hanno messo una vita ad acquistare casa. Per anni sono stati in affitto, poi poco per volta, mio padre ha cominciato a costruirsi la villetta, mattone su mattone. Non avrei mai pensato di seguire un destino inverso: fino a pochi anni fa avevo una casa di propriet che ho venduto e oggi vivo in affitto. La differenza tra la mia generazione e la loro la mancanza di speranza per il futuro.

Un gruppo tante opportunit

maria di bolgare

andrea G. di bergamo

Lodovico L. di curno

Sono rimasto letteralmente fregato dalla crisi! Ho fatto una proposta vincolante per una casa pi grande, dato che la mia compagna aspetta
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Ho ripetutamente chiesto allagente immobiliare che cura la vendita del mio immobile perch non sia ancora riuscito a venderlo, dopo 11 mesi, nonostante si tratti di una casa di pregio, con un camino in marmo e pavimento in gres. A ridurre il prezzo non ci penso proprio, piuttosto cambio agenzia e vedremo.

Sostenere un mutuo diventato impossibile da quando ho perso il lavoro. A cinquantanni non facile ricominciare tutto daccapo, ma non posso neanche andare in affitto. Mi hanno chiesto 450 euro al mese, ma non so dove trovarli.

Giulia L. di bergamo

Mio figlio tornato a vivere con noi da quando si separato. Ha lasciato la casa alla moglie e con lo stipendio che ha non pu permettersi una casa tutta sua.

B
Chi Siamo: L Istituto Vendite Giudiziarie di Bergamo, opera nellambito territoriale della Circoscrizione del Tribunale di Bergamo e per effetto della concessione Ministeriale Assume incarichi di vendita, di custodia e amministrazione di beni mobili e immobili, a seguito dellArt. 71 della Legge che disciplina il procedimento coattivo esattoriale, pu effettuare le vendite per crediti erariali. La pressante richiesta di informazioni ed il crescente numero di persone interessate alle vendite giudiziarie. Ha portato l I.V.G. ad adoperarsi, per poter dare pi servizio agli utenti e alla stessa Amministrazione Giudiziaria. Per essere pi visibile sul mercato, ha deciso di investire sulla piattaforma informatica, creando un minisito sul portale dellAssociazione Nazionale I.V.G. Questo porter a dialogare ove possibile, con un maggiore numero di utenti interessati alle vendite giudiziarie; non solo nella provincia di Bergamo, ma in tutta Italia e in Europa. Si invitano quanti interessati, a visionare sul sito internet www.ivgbergamo.it i dati delle vendite, fotografie, prezzi base, condizioni di vendita ecc. e scaricare il Bollettino Ufficiale delle vendite. Nel sito sono presenti inoltre, gli immobili per i quali lIstituto Vendite Giudiziarie di Bergamo stato nominato custode giudiziario, per questi, gli interessati possono fare richiesta di visionare limmobile che interessa e saranno accompagnati da Funzionari direttamente sul posto. In asta giudiziaria vengono venduti allincanto beni sequestrati su disposizione dellAutorit Giudiziaria, frutto di pignoramenti, sequestri,fallimenti, corpi di reato, ecc. Vi si pu quindi trovare di tutto: dai mobili moderni o dantiquariato; arredamenti e macchine per ufficio; macchinari industriali e attrezzature o prodotti specificatamente settoriali; televisori e impianti stereo; quadri, tappeti; auto, gioielli e suppellettili varie; capi di abbigliamento e pellicce; autovetture, autoarticolati, ruspe ecc., fino alle cose pi strane e diverse. Tornate dasta: Tutti i Venerd ore 16,00 c/o la sede I.V.G. di Bergamo via A. Maj 18/d e tutti i Luned direttamente sul posto di custodia dei beni (provincia), saranno posti in vendita tutti i beni ritenuti di difficile asporto. Inoltre l I.V.G. assume incarichi a mezzo commissionario da aziende, privati, curatori di interi assetti ereditari ecc., per la vendita, liquidazione, alienazione di beni mobili. IL Direttore I.V.G. Maria Elvira Caldara
V.G.C. srl Istituto Vendite Giudiziarie di Bergamo via A. Maj, 18/d - 24121 per info: Tel. 035.234967 - Fax 035.236589 - e-mail: vgc_srl@tiscali.it / e-mail: infopec.ivgbergamo.it
Il Premio Angiolino Quarenghi assegnato al professor Di Prampero
18/10 Nella serata di gioved 18 ottobre, allHotel Bigio di San Pellegrino Terme, si tenuta la 12a edizione del Premio Angelo Quarenghi che viene assegnato al Medico sportivo di chiara fama. Il premio dedicato alla memoria del dottor Angelo Quarenghi, organizzato dal Panathlon di Bergamo, dal Coni e dalle glie del dottore. Il riconoscimento stato assegnato al professor Pietro Emilio Di Prampero, siologo di fama internazionale che opera presso lUniversit di Udine e che ha dedicato la sua vita alla ricerca nellambito della funzionalit muscolare. Alla serata erano presenti il prefetto di Bergamo Camillo Andreana, il giornalista Bruno Pizzul, il professor Mario Quattrini, il dottor Marco Venier, il professor Alfredo Calligaris, le glie del dottor Angelo Quarenghi, Annamaria, Michle e Paola, e il dottor G. Pietro Salvi, organizzatore della serata.

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Rinnovato il Comitato che promuove limprenditoria femminile


02/11 La Giunta della Camera di Commercio di Bergamo ha nominato le componenti del Comitato per la Promozione dellImprenditorialit femminile, che rimarr in carica per il nuovo mandato triennale. Il Comitato cos composto: Ida Rocca in rappresentanza dellAssociazione Artigiani Bergamo; Bambina Colombo (Federmanager); Anna Bertoli (Cgil, Cisl e Uil); Maria Luisa Bertuletti (Apindustria Bergamo); Rosa Lucia Tramontano (Confcooperative Bergamo); Sonia Bonesi (Lia); Simona Zanchi (Confesercenti Bergamo); Giovanna Percio La Ferla (Aidda - Associazione delle imprenditrici e donne dirigenti dazienda); Elena Lussana (Unione Provinciale Agricoltori); Anna Chiara Foglieni (Unione Artigiani di Bergamo e Provincia); Norma Scandella (Cna Bergamo); Cinzia Sirtoli (Agci Associazione generale delle Cooperative italiane); Simona Ghilardi (Fai - Federazione autotrasportatori italiani); Annamaria Fortini (Coldiretti Bergamo); Daniela Guadalupi Gennaro (Conndustria Bergamo); Delisa Sanzani (Ascom Bergamo).

Terziario, dagli Enti bilaterali un fondo rischi di sette milioni


07/11 Parte dagli Enti bilaterali del commercio e del turismo, composti dallAscom e da Ficalms, Fisascat e Uiltucs della provincia di Bergamo, una nuova iniziativa a sostegno del terziario orobico. Si tratta di un fondo rischi che, grazie al coinvolgimento della Cooperativa di Garanzia Fogalco e della societ partecipata Ascondi Lombardia, permette il rilascio di garanzie deiussorie a benecio delle aziende del commercio e del turismo per un ammontare complessivo di 7 milioni di euro. Il progetto rientra nellimpegno che da anni lEnte bilaterale si assume nel riqualicare e sostenere il commercio e il turismo; per la prima volta che lorganismo bergamasco propone uniniziativa nalizzata allaccesso al credito. Il fondo rischi, primo a livello nazionale voluto dalle parti sociali, nasce dalla capacit di trovare una sintesi comune alle esigenze di imprenditori e lavoratori, riconoscendo come prima difcolt per le imprese quella dellaccesso al credito e come conseguenza diretta la potenziale perdita di posti lavoro e al tempo stesso la ricerca della stabilit delloccupazione per i lavoratori.

Sarnico, allAlberghiero nuova aula professionale


05/11 stato inaugurato il nuovo laboratorio dellistituto alberghiero di Sarnico, che lamministrazione comunale e la Provincia di Bergamo hanno realizzato per ospitare le attivit degli oltre 70 alunni che dallanno scolastico 2012/2013 hanno scelto lindirizzo dedicato ai servizi per lenogastronomia e ospitalit alberghiera dellIstituto Serano Riva. Il laboratorio, attrezzato con tutti gli strumenti di una cucina professionale, sar utilizzato dagli studenti a partire dai prossimi mesi, dopo aver assistito alle lezioni teoriche che i nuovi docenti arrivati a Sarnico stanno tenendo. Linaugurazione, presso la sede dellIstituto in via Cortivo 32, stata aperta da una breve performance teatrale a tema e ha coinvolto anche gli studenti in un interessante confronto sui temi della cucina e della scuola. Con loccasione, tutti coloro che hanno partecipato alla cerimonia hanno visitato il parco completamente riqualicato dallamministrazione comunale: oltre 3.000 metri di verde pubblico attrezzato a disposizione non solo degli studenti ma anche di tutti i cittadini.

Al Majorana inaugurato il laboratorio di informatica donato dagli industriali


09/11 AllIstituto tecnico Majorana di Seriate, nella sede di Corso Europa, stata inaugurata la nuova aula allestita con 30 computer grazie allintervento di Conndustria Bergamo. Le tecnologie ha commento Anna Maria Crotti, dirigente scolastico aiutano ad insegnare in modo diverso e questo nuovo laboratorio di informatica per noi una risorsa enorme. Al taglio del nastro era presente anche Raffaele Ghilardi, imprenditore, presidente del Gruppo Meccanici di Conndustria Bergamo. La nostra associazione ha sottolineato particolarmente vicina alla scuola e alle scuole tecniche in particolare. Il nostro territorio, nonostante le difcolt, offre occasioni di lavoro qualicato nellambito della manifattura, non a caso la nostra la terza provincia manifatturiera italiana e il nostro Paese in Europa secondo solamente alla Germania. Presente, a nome del Gruppo Giovani di Conndustria Bergamo, anche Christian Raineri, amministratore di Fae++, centro di sviluppo e progettazione, realt in signicativa crescita nella Valle Seriana.
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la germania che rallenta
non una buona notizia Per bergamo

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di John Law

otto la spinta dellemergenza si pu anche puntare sullo stimolo della reazione, ma una volta superato il picco della crisi, con il passare del tempo, c il rischio che subentrino labitudine e la rassegnazione per una situazione di lento declino, con la crescita zero che resta comunque al momento ancora un obiettivo. Lultimo rapporto congiunturale della Camera di Commercio pi che un segnale camerale mostra che nemmeno nel trimestre da giugno a settembre si sono registrati sostanziali cambiamenti del ciclo congiunturale delleconomia bergamasca, ma si conferma uno scenario di recessione. A fronte di unattenuazione della caduta della produzione (-0,9% nel trimestre, rispetto a -2,2% del trimestre precedente), non si pu dimenticare che, rispetto a un anno fa, la flessione del 6,6%; con il quinto trimestre consecutivo in calo, si ormai definitivamente spenta leffimera ripresa del 2009-2010 e si allunga ulteriormente la durata della crisi, arrivata ormai al quinto anno. Di conseguenza, si sono spostati ancora in avanti i tempi di una reale crescita produttiva, in una situazione dincertezza che non fa bene alle imprese e non solo perch logora la struttura finanziaria in molte aziende gi messa a dura prova. Lindeterminatezza e la scarsa visibilit sul futuro induce infatti a un rinvio degli investimenti, con la prospettiva che le imprese possano non essere preparate quando si riavvier il ciclo economico. Un significativo cambiamento di rotta in ogni caso ormai non atteso prima del secondo trimestre 2013, mentre gi qualche analista parla del 2014, se non del 2015.

La distribuzione di frequenza per classe di variazione della produzione pare indicare un arresto della caduta produttiva. Si riduce di poco (al 50% contro il 56,8% nella scorsa indagine) la quota delle performance peggiori, con cali superiori al 5%, e aumenta leggermente (dal 20% al 23,4%) lincidenza delle imprese in forte crescita.

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Il dato positivo che, pur parlando sempre di caduta produttiva, questa stia assumendo dimensioni meno pesanti, tanto che si sta riducendo dal 56,8% al 50% la quota delle aziende con forti cali della produzione (che sono pur sempre la met del campione), mentre aumenta, seppure di poco, dal 20% al 23,4%, la percentuale (meno di unazienda su quattro) di chi in netto recupero. Nel complesso in ogni caso la visione resta negativa e la differenza, anche allinterno dello stesso settore, continua a farla il tipo di clientela. Il fatturato estero continua a tenere (pi 0,1%), per lo meno nei termini di una stabilizzazione sui risultati dello scorso trimestre, mentre prosegue il calo delle vendite sul mercato nazionale (meno 2,5%), dove a fronte di un calo dei consumi a limitare i danni sono ancora una volta le forniture da terzisti verso imprese che esportano. In questa chiave le previsioni per un rallentamento della Germania, il principale partner bergamasco, non apre buone prospettive per il futuro. In ogni caso il fatturato totale a prezzi correnti sceso dell1,3% nel trimestre, come premessa di una contrazione dei margini e quindi della capacit di tenuta finanziaria e di effettuare investimenti. Lindagine congiunturale conferma una sostanziale stazionariet degli ordini sia interni sia esteri (-0,1%), anche per landamento destagionalizzato. La variazione su base annua risulta invece negativa (-7,3%) per gli ordini interni, positiva (+1,2%) per gli ordini esteri. La preoccupazione principale non tanto per il livello dellindice della produzione, che ridisceso ai livelli di una decina di anni fa, quanto
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il fatto che le strutture aziendali si sono snellite rispetto al picco del 2007, quando forse con un eccesso di ottimismo ci si stava preparando a unespansione che non c stata, ma non sono ancora adeguate ai nuovi, pi bassi, livelli produttivi: lo conferma del resto la decisa ripresa nelle richieste di cassa integrazione ordinaria. I timori pi che sullandamento della produzione in questo caso sono sulla tenuta delloccupazione, con la prospettiva di un futuro cedimento se questa situazione di decrescita, seppure modesta, dovesse proseguire a lungo. Al momento, dallindagine congiunturale non arrivano segnali di uninversione del ciclo, ma solo indicazioni di un movimento laterale, sempre in terreno negativo, anche se un po meno lontano dal livello zero. Nel complesso gli ordini sono stazionari, ma le scorte di magazzino non devono essere ricostituite: le aspettative delle imprese restano in prevalenza negative. In un contesto del genere loccupazione segue la debolezza della produzione, non tanto per quanto accaduto nel trimestre, ma per quanto sta accadendo da diverso tempo: nel trimestre scesa dello 0,66% ed ha perso terreno sui livelli del passato, anche perch c un rallentamento della dinamica del turnover, come movimentazione complessiva di ingressi e uscite. Il calo degli addetti delle imprese del campione il risultato a saldo di un tasso di ingresso dello 0,94% e di un tasso di uscita che sale all1,61%. Il deterioramento viene confermato dal fatto che in termini destagionalizzati il calo occupazionale dello 0,56%, ma su base annua il calo del 2%, un dato in peggioramento dallinizio dellanno.

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gamec agli ex magazzini generali?


Ubi banca mette sul tavolo il progetto per il trasferimento della Galleria darte moderna e contemporanea in via rovelli. ampi i consensi in comune. il direttore del museo, di Pietrantonio: una svolta che ci consentirebbe di raddoppiare gli spazi, non tanto per lesposizione quanto per la possibilit di ampliare la nostra collezione.

un vero Salto di Qualit


zi ristrutturati dal Credito Bergamasco guarda con favore allipotesi di trasferimento in via Rovelli, negli ex Magazzini Generali che la propriet, Ubi Banca, vorrebbe destinare alla Galleria. Il progetto, a firma dello Studio Traversi, crea scompiglio nel Pgt, che prevede il polo dellarte alla Caserma Montelungo e un parco agli ex Magazzini generali, ma

ata con il Creberg, conta di crescere con Ubi Banca. La Galleria dArte Moderna e Contemporanea (Gamec) ospitata dal 1991 nellex convento delle Dimesse e Servite di via San Tomaso, di fronte allAccademia Carrara, negli spa-

di LaUra berNardi LOcaTeLLi

non manca di raccogliere consensi: offre alla Gamec una sede perfetta per esposizioni e installazioni con spazi raddoppiati, valorizza unarea priva di servizi a due passi dalla stazione e, soprattutto, ad oggi lunica proposta sul tavolo di PalaFrizzoni realizzabile sia in termini economici (4,5 milioni di euro a carico dellistituto di credito contro i 25 tra acquisto e ri-

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strutturazione della Montelungo) sia per i tempi di realizzazione, un anno e mezzo di lavori circa. Il trasloco entusiasma i vertici del museo e soddisfa lAmministrazione comunale, assessori allUrbanistica e alla Cultura in testa, anche se non mancano dei distinguo. Liter gi avviato ma i tempi tecnici per la modifica del Pgt sono nellordine di sei mesi. Un esempio di archeologia industriale ritenuto perfetto per ospitare un museo darte contemporanea, come il Macro a Roma allex stabilimento Peroni e il Mambo a Bologna allex forno del pane. Senza citare, al di l della Manica, unistituzione prestigiosa come la Tate Modern di Londra con sede in un ex centrale elettrica ed altri illustri esempi stranieri. Costruiti durante il fascismo, nel 1926, i Magazzini Generali hanno fatto da deposito a prodotti agricoli e granaglie; negli anni Sessanta hanno raccolto documenti dellarchivio dellistituto di credito e pi recentemente, fino a due anni fa, hanno ospitato la dogana. proprio nel 2010, con il trasferimento di questultima a Levate, che la proposta Ubi ha iniziato a prendere forma, anche per salvare dalloblio un pezzo di storia della citt e riscriverne il destino con limmediata manifestazione dinteresse

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di Mario Scaglia, presidente della Gamec. Anche il direttore Giacinto Di Pietrantonio non nasconde lentusiasmo per il progetto che raddoppia gli spazi espositivi e non pu che fare crescere ulteriormente un museo che in questi anni ha conquistato prestigiosi riconoscimenti nazionali e internazionali. Il progetto afferma ci consente di raddoppiare gli spazi, cosa di cui abbiamo davvero bisogno, non tanto per lesposizione ma per ampliare la nostra collezione. In effetti aggiunge il direttore il nostro Statuto non ci permette di acquisire opere darte e ultimamente siamo stati costretti a rifiutare donazioni interessanti perch non abbiamo gli spazi per esporle. Lesposizione una condizione alla base di ogni donazione, che nasce con lo spirito di condividere unopera darte con la citt. Settecento metri per le collezioni permanenti ci mettono nella condizione di poter ampliare la collezione e di valorizzare il patrimonio artistico che i collezionisti hanno donato a noi e alla citt. Soffitti alti cinque metri si prestano ad ospitare installazioni ed altri progetti artistici importanti: Larte contemporanea ha bisogno di spazi, specialmente per le installazioni, non come quella

Nei piani previsti anche un ristorante panoramico e un auditorium in grado di ospitare 400 persone
antica. Le installazioni richiedono un grande impegno espositivo e gli spazi degli ex Magazzini Generali sono perfetti, oltre a rappresentare un esempio mirabile di archeologia industriale. Il progetto ci apre le porte a spazi importanti anche per depositi e prestiti e di ovviare a un costo, anche logistico, visto che sono tre i magazzini esterni a cui siamo costretti ad appoggiarci. Luoghi ampi e spaziosi, molto pi moderni e funzionali per le esposizioni e servizi, dal bookshop alla caffetteria: Sono necessari ad ogni museo, perch un importante valore aggiunto per il visitatore. Listituto di credito si fa tra laltro carico della gestione di tutti i servizi di cui tutti gli utenti potranno beneficiare. Duecento posti auto sono una vera man-

Lattuale sede della Gamec.


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na dal cielo per la Gamec che fino ad oggi ha fatto i conti con la cronica assenza di posteggi in via San Tomaso: Parcheggiare lauto ha sempre rappresentato unimpresa. Un grande parcheggio, tra laltro a due passi dalla stazione, con tanto di area verde, ovvia a un problema di accessibilit che inevitabilmente scontiamo in via San Tomaso. Quanto allubicazione in unarea da ridisegnare, Di Pietrantonio sottolinea la posizione strategica: La zona viene valorizzata e, grazie alla strada di collegamento con via Tommaso e al servizio di trasporto pubblico che sar potenziato, siamo al centro di un crocevia di collegamenti, dalla stazione dei treni, al centro citt, al trenino delle Valli. I servizi presenti non faranno che incentivare le presenze, senza contare il fatto che Ubi Academy porter da s 20mila visitatori. Unoccasione importante anche per incrementare ulteriormente le visite al Museo. Da non sottovalutare pure il fatto che gli attuali spazi si renderanno disponibili per le attivit espositive dellAccademia Carrara. Pronto il contenitore, spazio ai contenuti, gli stessi che hanno permesso alla Gamec di portare Bergamo nel mondo:

Cerchiamo di supplire agli inevitabili tagli imposti dalla crisi con progetti di valore, che non mancano di riscuotere successo anche allestero. Il premio Bonaldi dedicato ai giovani curatori ha inaugurato un format che stato replicato anche allestero. Con il progetto Alta Tensione-Anno antiaccademico dellarte ci siamo aggiudicati il premio Pi Energia al Museo promosso da Premio Terna e Amaci con altri 27 musei in concorso, per citarne uno. Oltre al

Giacinto Di Pietrantonio, direttore della Gamec

Premio Bonaldi, Abbiamo in corso, fino a gennaio, la quarta edizione di Artists Film International, un progetto nato da uniniziativa della Whitechapel Gallery di Londra che vede la collaborazione di importanti istituzioni internazionali; a fine novembre si chiusa C@arte dal mondo, in occasione di Bergamo Scienza, un progetto dedicato a spazialit e mondializzazione in un viaggio dal Rinascimento ad oggi, in collaborazione con dodici musei nel mondo. Il prossimo appuntamento un omaggio al territorio, una memoria storica tra industria e lavoro: Andiamo a scovare immagini che altrimenti sarebbero relegate in un archivio per raccontare con uno sguardo nuovo il territorio. Fino a gennaio lesposizione, realizzata in collaborazione con la Fondazione Dalmine, racconta in 140 immagini dello Studio Da Re dellarchivio storico, lindustria attraverso una lettura inedita che, tra incroci e rimandi, testimonia la vitalit delle tracce visive della cultura industriale e dello sviluppo di Bergamo. Accompagner la mostra un libro curato da Roberta Valtorta, direttrice del Museo di Fotografia Contemporanea di

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LAZZARINI CASA
www.studiomussi.it

Cinisello Balsamo/Milano. In cantiere non mancano progetti importanti, come anticipa il direttore della Gamec: In collaborazione con il Mac, Museo dArte Contemporanea di Rio de Janeiro, e la Fundacin Proa di Buenos Aires, ci concentreremo sullarte argentina e brasiliana degli anni Sessanta. Proporremo la prima mostra di disegni di Luciano Fabro, unesposizione inedita di grande valore in collaborazione con il museo di Winthertur. Da gennaio a marzo ospiteremo la personale di Giuseppe Gabellone. In perfetta coerenza e in linea con la filosofia che ha portato a dedicare un premio ai curatori del futuro, la Gamec d il buon esempio con uno staff di giovani dai curatori agli addetti stampa. Perch il futuro del Museo parte proprio da qui: Chi pi contemporaneo dei giovani per larte contemporanea? scherza Di Pietrantonio I giovani rappresentano il futuro e portano sempre nuove idee. Posso contare su uno staff affiatato, su curatori giovani, Sara Fumagalli, Stefano Raimondi, presidente del progetto The Blank, Sara Mazzocchi

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I numerI del progetto

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Il progetto di recupero interviene su unarea di 22mila metri quadri, di cui 13mila destinati ad aree verdi, piazzette e passaggi pedonali, oltre a un parcheggio da 200 posti auto interrato. Gli ex silos oltre 5mila metri quadri su 5 piani ospiteranno il centro servizi Ubi: bookshop e caffetteria al primo piano, la collezione darte dellistituto di credito, il centro di formazione Ubi Academy, che aggiorner 20mila persone lanno e un ristorante panoramico allultimo piano, il tutto collegato ad un auditorium pronto ad ospitare 400 persone. La Gamec (soci fondatori il Comune di Bergamo e la Tenaris Dalmine) potr contare su oltre 5mila metri quadri distribuiti su tre piani di cui uno interrato: 1.600 metri quadri destinati a esposizioni temporanee contro i 975 di via San Tomaso e oltre 700 alle collezioni permanenti, contro i 155 attuali.

per il cinema, Alessandro Rabottini, per anni alla Gamec e ora curatore esterno. Per non parlare della comunicazione, dellamministrazione e di tutti gli altri collaboratori. Non manca una riflessione sullo stato dellarte contemporanea: Nei momenti di crisi nascono sempre cose interessanti, gli artisti mettono in campo qualcosa in pi. Ma di crisi, specialmente nellarte contemporanea, non si pu certo parlare: le quotazioni anzich registrare

una flessione aumentano, almeno per quanto riguarda le opere pi importanti. Ogni giorno nascono nuove fiere darte e stanno aprendo tante gallerie che ormai da anni vanno ben oltre il tradizionale bacino del territorio. Come sempre larte in controtendenza, perch anticipa il futuro.
In questa e nelle pagine precedenti, i rendering del progetto della nuova Gamec.

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NcHIESTA

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la guerra che infiamma la baSSa


Larea dovrebbe diventare una discarica di cemento/amianto. ma un fronte comune, che vede schierati i comuni di Treviglio, calvenzano e casirate, oltre al comitato di Tutela ambientale, si oppone al progetto della societ Te.am. il conflitto dura da anni, ma in queste settimane ha subito unaccelerazione. ecco gli ultimi sviluppi.
di rOSaNNa Scardi

ex cava vailata

l sindaco di Treviglio Giuseppe Pezzoni tenta il tutto per tutto per fermare lavvio della discarica di cemento/amianto nellex Cava Vailata. Una prova di forza tra il primo cittadino e la societ Te.am, proprie-

taria dellarea, che, alla luce del parere di impatto ambientale favorevole della Regione, intende costruire nel sito un impianto di stoccaggio per questo tipo di rifiuti. La capienza di 390mila metri cubi, pi di un terzo di tutto lamianto censito in Lombardia, da riempire in tre anni. Non solo lamministrazione,

ma anche associazioni ambientaliste, sindacati, partiti politici, liste civiche, comitati spontanei e privati cittadini, riposte bandiere e ideologie di parte, hanno unito le loro forze nellintento di opporsi. La paura quella di appesantire ancor di pi il tributo da pagare, in termini ambientali, visto il prezzo da

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Vailata

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Giuseppe Pezzoni, sindaco di Treviglio

Aldo Blini, sindaco di Calvenzano

corrispondere anche a Brebemi e Tav. I motivi del dissenso evidenzia il primo cittadino di Treviglio, Giuseppe Pezzoni sono dettati dalla localizzazione: la presenza di strutture sensibili nel raggio di un chilometro dal perimetro dellimpianto proposto, quali la scuola professionale Enfapi a 690 metri di distanza, la Cooperativa Assopip a 665, lasilo nido aziendale Bombolandia a 670 metri. un problema da risolvere. Siamo contrari a quel sito, non si possono chiedere ulteriori sacrifici ai trevigliesi in unarea gi compromessa. Il conflitto aggiunge il sindaco durato sei anni, noi stiamo cercando di risolverlo. Lo stesso potevano fare i nostri predecessori. Il sindaco sfodera le sue armi. In primo luogo, presenta il ricorso al Tar contro il parere di compatibilit ambientale dalla Regione, con cui si entra nel merito, tenendo conto di un futuro impianto con criticit. Secondo, offre una compensazione che permetta di uscire dallaffare senza accusare perdite. La trattativa complessa, non mi hanno chiuso la porta in faccia afferma Pezzoni che sta tentando il dialogo con la societ pubblica dal 2011 . In cambio della rinuncia alla discarica, offriamo volumi per costruire altrove. E ora sfodera lasso nella manica, avviando la procedura per cambiare la destinazione dellarea destinandola a parco pubblico con strutture sportive, in modo da renderlo incompatibile
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con la futura discarica. Per certi aspetti, un ritorno al passato dal momento che gi lamministrazione Borghi aveva previsto nel piano regolatore questa destinazione duso per larea dellex cava. Il Comune mette cos per la prima volta nero su bianco che si potrebbe arrivare a un esproprio. Lamministrazione stima il valore dellex cava in 2 milioni e 950mila euro e sta valutando come coprire quella cifra: 1 milione e 200mila euro potrebbero arrivare attraverso un mutuo, 1 milione e 750mila dallalienazione di propriet. La trattativa ancora aperta chiarisce Pezzoni . Ma le posizioni non sono del tutto conciliabili con i nostri interessi. Si tratta di chiudere bonariamente un processo aperto anni fa e noi stiamo facendo tutto il possibile. Il sindaco tenta di risolvere anche il conflitto di interessi del Comune, contrario al progetto, ma azionista di Saab che partecipa a Team e vuole la discarica. Il 12 dicembre 2011 lassemblea degli azionisti impegna Saab ad abbandonare la compagine. Noi usciamo, in unazione concentrica e sinergica con il Comune di Treviglio che non vuole limpianto e propone a Saab di recuperare le perdite, valutate in 500mila euro, dicono dalla societ pubblica. In questa battaglia legale insieme al Comune di Treviglio si schierano i sindaci di Calvenzano e Casirate dAdda, comuni che si aggiungono ad adjuvandum

al ricorso di Treviglio, sperando che lunione faccia davvero la forza. Spiega Aldo Blini, sindaco di Calvenzano: a poca distanza dal Comune, passeranno Brebemi e Tav, ci manca solo la discarica di cemento/amianto. Consideriamo che il livello delle falde sotto

la cava a pochi metri dalla superficie. L hanno gi buttato rifiuti e nessuno sa cosa ci sia, coprirebbero lo schifo con altro schifo. Il nostro prosegue il primo cittadino un paese esposto a rischi per la prevalenza di venti da Nord/Ovest e Sud/Est, direzione che va a colpire di-

rettamente le scuole. Quando sono arrivato a Calvenzano, questarea agricola era tra le migliori. Oggi avvelenata. La Baslini ha iniziato a bonificare, ma ci sono anche altre aziende e sostanze inquinanti come il cromo e latrazina. Pericolosit e congestione causata dal

traffico pesante nella zona sono elementi che fanno opporre alla discarica anche Luigia Degeri, sindaco di Casirate dAdda. Ununica strada porta allex Cava Vailata, per di pi con un difficile accesso. Si creerebbe un via vai di camion con peggioramento della qualit

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RIVENDITORE UFFICIALE ITAMA BY LIGHT4

dellaria e aumento del rumore afferma il sindaco . unubicazione infelice. Il nostro ricorso si basa su unanalisi accurata, bisogna vedere se gli atti della Regione Lombardia sono in regola. Un ricorso distinto quello presentato dal Comitato di Tutela ambientale, composto da sessanta attivisti, con uno sportello aperto il sabato, dalle 14.30 alle 16.30, nella biblioteca di zona nord. Si costituito ventanni fa in seguito allemergenza rifiuti: Esistono dieci discariche tra Pontirolo e Treviglio, abbiamo espresso la nostra posizione contraria con picchetti, facendo da precursori a quello che successo a Napoli, racconta Giovanna Galli, presidentessa del movimento

spontaneo. Nellarea della Cava Vailata cerano flora e fauna, un laghetto dove i trevigliesi andavano a pescare. Dopo la bonifica del 1924, sorto un quartiere aggiunge Galli . Oggi, a ridosso dellex cava ci sono circa trenta famiglie, che da anni vivono con una spada di Damocle sulla testa. Stanno condannando la prossima generazione a convivere con laumento del rischio malattie ammette Galli . Il pericolo dato dalla dispersione per via aerea delle fibrille dellamianto, capaci di disperdersi con un raggio di chilometri. Il gruppo ha preparato una delibera di ricorso autonomo al Tar, a differenza di Legambiente che si unita ai Comuni: Diffidiamo dallAmministrazione co-

munale per il conflitto dinteresse. Non crediamo nella trattativa con la societ, con il Comune che offre cubature edificabili quando in citt ci sono 1.400 appartamenti invenduti, puntualizza Galli, aggiungendo che anche la scelta dellesproprio solo di facciata dal momento che lautorizzazione alla discarica della Regione modificherebbe automaticamente il piano regolatore.

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Vailata

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LA STORIA DELLEx CAVA

diSmeSSa negli anni ottanta e ancora in atteSa di un deStino


Lex Cava Vailata si trova in via Palazzo, fuori dal centro abitato di Treviglio, al confine con Casirate dAdda. In quel luogo, trentanni fa, sorgeva una cava naturale di ghiaia e trasformazione di sabbia, aperta nel 1945 e attiva fino agli Anni Ottanta. In seguito a mancate autorizzazioni stata dismessa. Nel febbraio del 2003 Saab, la municipalizzata per la raccolta dei rifiuti controllata da 36 Comuni della Bassa, tra cui quello di Treviglio come primo azionista al 14,86%, presenta insieme al Gruppo Rota Nodari il progetto finalizzato al ripristino ambientale per una discarica di rifiuti speciali non pericolosi, non tossici, non nocivi. Dunque niente eternit, nome commerciale del cemento/amianto, bens ceneri pesanti, scorie di fonderie o termovalorizzatori, spazzamento stradale. Nel marzo del 2003 il Consiglio Comunale, guidato da Giorgio Zordan, d parere positivo approvando il progetto. Il giorno dopo dal notaio si costituisce Te.am (formata al 41% da Saab, al 51% da Rota Nodari). La nuova societ presenta in Regione il primo progetto. Nel frattempo, nel 2006, si insedia il nuovo sindaco, Oriella Borghi, che gi da consigliere provinciale si era battuta contro la discarica. Come primo atto, revoca la convenzione anche se liter era gi avviato. Va detto che la Regione, essendo nella cava la falda molto alta, aveva sempre emesso pareri negativi. Al socio privato, a questo punto, non resta che rimodulare il programma presentando a fine 2006 unistanza di modifica, puntando a costruire una discarica di solo cemento/amianto. Un progetto, presentato nel 2007, e accolto in maniera molto negativa dallopinione pubblica trevigliese. Continuano le azioni di maggioranza e opposizione contrarie al deposito che diventa argomento di scontro acceso nellultima campagna elettorale. Il neo sindaco Giuseppe Pezzoni promette che far di tutto per bloccarla. Nel frattempo, lo scorso 30 luglio la Regione sblocca liter concedendo la compatibilit ambientale alla discarica. Lautorizzazione definitiva potrebbe arrivare tra dodici-diciotto mesi.
Luigia Degeri, sindaco di Casirate

non nel mIo cortIle


Con Nimby (acronimo inglese per Not In My Back Yard, lett. Non nel mio cortile) si indica un atteggiamento che si riscontra nelle proteste contro opere di interesse pubblico che hanno, o si teme possano avere, effetti negativi sui territori in cui verranno costruite, come ad esempio grandi vie di comunicazione, cave, sviluppi insediativi o industriali, termovalorizzatori, discariche, depositi di sostanze pericolose, centrali elettriche e simili. Latteggiamento consiste nel riconoscere come necessari, o comunque possibili, gli oggetti del contendere ma, contemporaneamente, nel non volerli nel proprio territorio a causa delle eventuali controindicazioni sullambiente locale. Lalternativa che in Italia si usa di spedire a carissimo prezzo i rifiuti speciali e pericolosi in Germania (che ingrassa alle nostre spalle).
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favorevole il comitato citt delladda: riSchi PiuttoSto contenuti


stezza alle travi. I laminati sono usati per la copertura dei garage e dei tubi negli acquedotti e nelle fognature, tra cui parte di quelli gestiti da Cogeide, spiega Pellaschiar. Una leggenda riguarda leventuale pericolosit nellacqua. Leternit non solubile e non penetra in falda. Nel terreno sono presenti argille e ciotoli e lacqua che lava non scioglie, ma filtra le fibre. Dunque, lamianto non arriva allacqua potabile, afferma lesperto. La pericolosit dovuta alle capacit di questi materiali di rilasciare fibre piccolissime, potenzialmente respirabili. E a Treviglio larea troppo vicina al centro abitato. Tutto relativo. Sono indispensabili attenzione e procedure nella movimentazione e messa in discarica dei manufatti in eternit. Se si opera male, certo, si pu verificare lo sminuzzamento delle fibrille che raggiungono gli alveoli e causano mesotelioma e cancro. Un po come se si respirasse un borotalco altamente nocivo. Occorre per che ci sia unesposizione in quel momento. Cosa stabilisce la procedura? Quando gli addetti tolgono dal tetto le vecchie coperture devono indossare indumenti adatti a tutelarsi, poi si vernicia e imballa il materiale e lo si mette sul camion per il trasporto. In discarica viene depositato e ricoperto con terra di coltura. Qualsiasi vigile pu verificare come viene conferito leternit. Il vero rischio amianto dato da quello che pu essere presente nella vita di tutti i giorni, conclude il chimico.

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Vailata

Franco Pellaschiar, docente di Ingegneria Chimica allUniversit di Bergamo,

Lex cava Vailata, va detto, trova anche i suoi alfieri. A sostenere il progetto di trasformazione in discarica c il Comitato Citt dellAdda guidato da Roberto Fabbrucci. Leternit afferma pericoloso solo se, mentre esposto al sole, si sfibra e con le intemperie rilascia i polimeri. da folli lasciarlo l dove , sui tetti. Ma non esiste un pericolo in discarica perch viene messo in sicurezza. Mandarlo allestero aumenterebbe i costi e si indurrebbero lecomafia e lo smaltimento abusivo. Purtroppo i sindaci sono allineati con i comitati ambientali. Il Comitato Citt dellAdda, a sostegno della sua tesi, chiama in causa Franco Pellaschiar, docente di Ingegneria Chimica allUniversit di Bergamo, che ha collaborato al gruppo di lavoro per la legge sullincapsulamento dellamianto. Si tratta di un materiale naturale che ha avuto un largo impiego nelledilizia. Dalle rocce delle Alpi si estraevano fibre con cui fare coperte, simili a canape, da usare in caso di incendio in quanto ignifughe. anche un isolante termico, mentre le fibre mescolate con cemento legavano come armature di ferro per dare robuMESI 12dicembre 2012

Ci hanno detto
davide, 46 anni, Treviglio
Lei favorevole alla discarica? No, direi che abbiamo pagato gi un prezzo elevato in questarea. Ma gli esperti rassicurano Siamo in Italia e quando c di mezzo lambiente le garanzie non sono mai sufficienti.

armando, 66 anni, Treviglio

Ornella, 31 anni, casirate

convinta che la discarica prima o poi si far? Purtroppo gli interessi privati sono sempre pi forti di quelli pubblici. Quindi una battaglia lunga ma gi persa in partenza? Direi che proprio cos.

Discarica s o no? Mah, non vedo problemi cos gravi. I tecnici hanno dato ampie rassicurazioni. Quindi si fida? Se vero che lamianto d problemi solo quando viene manipolato, deve essere altrettanto vero che una volta sepolto non fa male a nessuno. O no?.

eleonora, 41 anni, calvenzano

enrico, 56 anni, Treviglio

Qui nella vostra zona convivete da anni con episodi di inquinamento. cos. E siamo stanchi di dover subire ancora. Quindi niente discarica? Assolutamente no. Non credo ci siano garanzie totali.

Come vive questo braccio di ferro sulla discarica? La risposta scontata: male. Ho tre figli e mi preoccupo per il loro futuro. Cosa suggerisce? La cosa pi semplice: trovare unaltra localit, lontana da centri abitati e falde acquifere dove smaltire lamianto.

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INTERLAND

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PAESE CHE VAI LE NOSTRE IMPRESSIONI


Piazza Libert il vero centro del paese. Qui ci sono molti negozi e anche palazzi stor ici. Peccato per i parcheggi, voluti dallamministra zione comunale per venire incontro alle esigenze dei commercianti, mentre la precedente giunta li aveva eliminati: se non ci fossero, la piazza ne guadagnere bbe. Certo, lideale sarebbe chiuderla completamente al traffico: la studiata pavimentazione, i negozi e i bar che la circondano la renderebbero una bella isola pedonale.

Stezzano
di Sara NOriS

nuovi Servizi Per SoStenere il babY boom


il paese alle porte di bergamo continua ad attrarre coppie e giovani famiglie e ora punta su qualit e vivibilit del centro

Direi di s. Anche se manca un po di controllo, un po di vigilanza. Ci sono molti stranieri in paese; non vuol dire necessariamente delinquenza, ma fino a poco tempo fa passavano i vigili ogni tanto, adesso nulla. Si organizzano eventi? Abbastanza spesso. nata una Pro Loco che si occupa di organizzare iniziative e feste a tema come notti bianche, mercatini o la festa del Santuario. CI RACCONTANO STezzaNO VaLeNTiNa criPPa (edicOLa) Via Santuario Da quanto tempo ha aperto la sua attivit? Sono tre anni che siamo qui.

Quali sono i problemi del paese? Non abitiamo a Stezzano. Lunica cosa di cui mi posso lamentare che in questa zona del paese siamo tagliati fuori. Iniziative ed eventi vari trovano posto sempre e solo in piazza. Tutto viene concentrato l, e invece ci siamo anche noi. Ogni tanto potrebbero coinvolgere anche queste vie. Un pregio del paese? servito dalla ferrovia. Ed davvero un vantaggio. Ci sono molti stranieri? S, parecchi. C unassociazione dei commercianti? Non c una vera associazione dei commercianti. stata costituita per una Pro Loco che organizza gli eventi. In piazza, appunto!. chiara zaNa (PrOFUmeria LUiSa) Via Adua Cosa ha di bello Stezzano? Per me tutto. Ci lavoro, ci abito e ci sono anche nata. un paese che ha tutto, ha molti servizi, ed anche vicino a Bergamo. Cosa invece non le piace? Non mi piace il fatto che negli ultimi

l suo centro storico ricco di ville e palazzi antichi (il Municipio ha sede nelle belle sale di Villa Grumelli) bench il paese abbia sempre avuto una vocazione agricola. Ma oggi di agricolo c davvero ben poco. Stezzano, una manciata di chilometri dalla citt, negli ultimi anni ha cambiato volto e soprattutto numero di abitanti: oggi sfiora quota 13mila residenti. Di questi, circa il 10% sono stranieri. Una trasformazione iniziata negli anni Novanta, grazie al boom delle nuove costruzioni e delle prime villette a schiera che hanno richiamato lattenzione di quanti soprattutto giovani coppie hanno scelto di abbanMESI 12dicembre 2012

donare la citt per vivere in centri pi a misura di famiglia. Ed ancora cos, nonostante il piccolo paese nel frattempo si sia fatto pi grande. Nuove costruzioni hanno preso sempre pi il posto di campi e terreni e, vuoi per i costi delle case inferiori a quelli della citt, vuoi per la vicinanza al capoluogo (Stezzano dista solo cinque chilometri da Bergamo), giovani famiglie hanno scelto di stabilirsi qui. Soltanto nel 2010, sono nati 184 bambini. I servizi non mancano scuole, cinema, piscina e anche il centro commerciale Le due Torri (del quale, per, molti commercianti al dettaglio non sono particolarmente soddisfatti per le evidenti ripercussioni subite) e, come precisa il

sindaco Elena Poma della Lega Nord, se c una rete sociale che sostiene il paese la qualit non pu mancare. Loratorio, ad esempio, stato realizzato dal Comune ed costato un milione e mezzo di euro. Resta, per, il nodo della viabilit. Perch Stezzano ora un passaggio obbligato per quanti da Bergamo si devono immettere sulla strada provinciale che porta a Treviglio o per chi deve raggiungere Azzano e Zanica e anche il centro del paese deve fare i conti con il traffico: piazza Libert letteralmente tagliata in due. Il sindaco Poma non ha dubbi: La tangenziale Sud (che collegher Dalmine con Zanica, ndr.) sar una vera boccata dossigeno. Ma ci vorranno almeno due anni.

mireLLa camPaNa (carTOLeria e FaNTaSia) Via zanchi Come si lavora a Stezzano? A rilento. La crisi si sente. Anche se io ho unattivit particolare ed lunica cartoleria in paese. Ma i bei tempi non ci sono pi. Il paese offre tanti servizi? S, abbastanza. C un po di tutto. Io non ho figli ma mi sembra che le famiglie qui trovino tanti servizi. un paese tranquillo?

Mirella Campana
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INTERLAND Stezzano

chirUrGia reFraTTiVa e LaSer:

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Chiara Zana

anni cresciuto molto diventando un po un paese dormitorio. I nuovi arrivati, per esigenze diverse, non vivono il centro abitato, la comunit, e cos si va perdendo un po latmosfera del paese. Ci sono parcheggi? Ce ne sono pochi e sono tutti regolamentati a disco orario per mezzora, massimo unora. Ed troppo poco. Il traffico un problema? Da anni lattraversamento del paese vietato ai mezzi pesanti. Non pi invaLe nostre domande a

so da tanto traffico. Anzi. Ci vorrebbe un maggiore passaggio. rOberTO FaLGari (eUrO KaSa) Piazza Libert Come vanno le compravendite a Stezzano? C un calo nelle vendite, soprattutto per quanto riguarda le nuove case. Nel corso del 2012 non abbiamo venduto nulla. Vanno molto meglio gli affitti. Perch chi aveva intenzione di vendere

case e non riesce nellintento decide di affittare limmobile. Quali potrebbero essere i motivi per acquistare casa a Stezzano? La vicinanza alla citt, i tanti servizi per le famiglie, i centri commerciali vicini. Non manca proprio nulla. Quindi un paese vivibile? Sicuramente molto servito. Certo se la piazza fosse chiusa al traffico sarebbe unaltra cosa. Ma i commercianti certamente non sarebbero contenti!.

GRAzIe AI LASeR dI uLtIMA GeNeRAzIoNe PoSSIBILe CoRReGGeRe I dIFettI vISIvI IN Modo SICuRo, INdoLoRe e StABILe NeL teMPo.
medico non tocca locchio del paziente n vi produce tagli o contatti con ferri chirurgici: questo permette di evitare qualsiasi rischio di tipo intra-operatorio e rende cos estremamente sicuro lesito. Lintervento denominato PRK e si svolge in maniera molto semplice: poche gocce di collirio anestetico, poi ci si sdraia su di un lettino con il viso esposto al microscopio del laser. Si deve fissare una luce rossa di puntamento con cui lo strumento determina la perfetta centratura sulla cornea automaticamente; a quel punto in 30 secondi avviene lapplicazione correttiva senza il minimo fastidio, bruciore, senso di toccamento. Alla fine si applica una lente a contatto che rimane a proteggere locchio per circa 4 giorni di convalescenza a casa e si dimette il paziente. Poich lintervento un contatto dellocchio con una luce ultravioletta per 36 ore si pu sentire il fastidio dovuto da una congiuntivite da ustione, simile a quella del saldatore che non mette la maschera o come quella di chi fa una lampada abbronzante senza occhialini. Passato il forte fastidio, dopo 4 giorni si tolgono le lenti a contatto e il paziente pu riprendere le normali attivit di vita quotidiana e lavoro. Il risultato finale in precisione e qualit visiva avviene dopo circa 3-4 mesi durante i quali il paziente deve solo istillare giornalmente qualche goccia di collirio e proteggere i propri occhi dagli agenti atmosferici con occhiali da sole. ormai provato scientificamente che questa tecnica la pi sicura, affidabile e precisa; inoltre quella che permette di avere pi stabilit anche dopo parecchi anni. Con il laser a disposizione del Centro Habilita San Marco di Bergamo, possibile correggere con molta precisione fino a 10-12 diottrie di miopia, 5 diottrie di ipermetropia e astigmatismo. Quando un paziente arrivato ad unet adulta, dopo i 20 anni e il difetto ha criteri di stabilit si pu eseguire la correzione che viceversa non ha un limite massimo di et. Lintervento ha delle controindicazioni anatomiche nei casi di patologie corneali o di cornee troppo sottili per sottoporsi ad un ulteriore asportazione di tessuto (anche se minimo) prosegue il dr. Giovanni Fumagalli ma nei Centri come il nostro che si dedicano specificatamente a questa chirurgia vi sono attrezzature diagnostiche davanguardia che eliminano i rischi di cattiva valutazione pre-operatoria. In conclusione si pu affermare che oggi eliminare luso degli occhiali non pi un sogno ma una realt possibile, affidandosi allesperienza e alla professionalit di Centri specializzati come Habilita San Marco.

eLena PoMa, SindaCo di SteZZano


Il paese negli ultimi anni cresciuto bene, non in modo disordinato. Ma per il futuro non favoriremo le nuove costruzioni. Il sindaco Elena Poma, dal 2009 primo cittadino di Stezzano, mette le mani avanti. Il paese che amministra ormai da tre anni ben organizzato, dice con un pizzico di orgoglio, con tanti servizi e un alto tasso di natalit, appunto. Ma ora serve un freno alle nuove residenze e ad altre costruzioni, a meno che non si tratti di edifici necessari alla vita del paese, come la nuova biblioteca o il palazzetto dello sport, che possano cos rivitalizzare il centro storico. C un progetto dedicato alla riqualificazione del centro storico? S, tra i nostri obiettivi c quello di rivitalizzarlo. Appena sar pronto presenteremo il progetto ai residenti e speriamo anche di ottenere il marchio di qualit per questo lavoro. In questo grande progetto si inserisce anche la realizzazione della nuova biblioteca, che ora trova posto nei locali a piano terra del Municipio, mentre nostra intenzione realizzarMESI 12dicembre 2012

la dietro villa Moroni. E il palazzetto ancora in programma? un progetto gi pronto ma molto oneroso, visto che coster cinque milioni di euro. Speriamo di riuscire a realizzarlo, nonostante tutti i tagli con cui abbiamo a che fare, anche perch in previsione c pure lampliamento della scuola materna. Questanno abbiamo attivato lottava sezione della scuola dellinfanzia: i bambini sono tanti e vogliamo prestare attenzione al sociale. Anche loratorio stato realizzato dal Comune. Stezzano ha avuto un incremento notevole della popolazione negli ultimi anni. Colpa anche delle tante costruzioni? vero, ha avuto un vero incremento, ma non parlerei di colpe. C stato un boom negli anni Novanta quando le giovani coppie hanno cercato unalternativa alla citt ed ancora cos, considerato che il tasso di natalit molto alto. Stezzano offre tanti servizi, spazi verdi, piste ciclabili, c anche la piscina.

Avete riportato i parcheggi in piazza Libert che la precedente Giunta aveva eliminato. Perch? La scelta di riportare i parcheggi in piazza unicamente finalizzata a dare una mano ai commercianti che in questo periodo stanno soffrendo il periodo di crisi. Condivido con i residenti che ritengono la piazza pi bella senza auto parcheggiate, ma rispetto anche le necessit dei commercianti. Il traffico un problema? Il traffico soprattutto esterno al centro, ma senzaltro la nuova tangenziale sud offrir una soluzione.

razie alle nuove tecnologie fruibili dalla Chirurgia Refrattiva, ovvero quella branca delloculistica che si occupa della correzione dei difetti visivi (miopia, ipermetropia e astigmatismo) mediante tecniche parachirurgiche (laser) o chirurgiche, possibile eliminare linconveniente di un difetto visivo che impone luso di occhiali o lenti a contatto, con un intervento privo di rischi e con risultati precisi e duraturi nel tempo. Nella fattispecie gli interventi con laser vengono effettuati mediante un tipo di laser chiamato ad eccimeri che dal 1982 si scoperto potesse avere non solo applicazioni industriali (industria aereospaziale o dei semiconduttori, ma anche in campo medico (oculistica e dermatologia). In particolare lutilizzo dei laser ha rappresentato ultimamente un importante cambiamento, grazie alla sua ridotta invasivit e allalta precisione con cui possibile correggere in modo permanente problemi alla vista, senza tagli e cicatrici e riducendo al massimo i rischi. Questo apparecchio un laser a raggi ultravioletti che mediante il contatto con la superficie di un tessuto la fa evaporare permettendone un suo rimodellamento. Nel caso dellocchio si opera sulla superficie della cornea, che la lente naturale del nostro apparato visivo spiega il dr. Giovanni Fumagalli, referente del Servizio di Chirurgia Refrattiva di Habilita San Marco Bergamo e la si rimodella a scopo correttivo con un intervento di tipo parachirurgico in cui il

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in evidenza

addiO aGLi OcchiaLi

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S bergamo
TRADE E quARTIERI Il Centro

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luci e ombre Sul centro


Traffico e parcheggi restano nodi cruciali, come il degrado in alcune aree e la chiusura di esercizi storici. Gli ultimi eventi, dalla movida alla Notte rosa, hanno ridato vitalit al tessuto sociale (pur con qualche contrasto con i residenti) e fa ben sperare la voglia degli operatori commerciali di rimboccarsi le maniche.

di Sara NOriS

er un turista ha senzaltro il suo fascino: ai piedi di Citt Alta, movimentata e con diverse opportunit di shopping (portafoglio permettendo, ovviamente). Insomma, chi arriva a Bergamo scopre un centro cittadino piacevole e a portata di mano. Un centro che si gira in fretta, tagliato tuttavia letteralmente in due da viale Papa Giovanni prima e via Roma. Un fattore strutturale, che costringe ad una convivenza forzata il traffico e la vita e lo shopping cittadino. E il traffico, con tutte le sue variabili (parcheggi, zone a traffico limitato, corsie preferenziali), resta da sempre il nodo cruciale di Bergamo, lannoso argomento di discussione di commercianti, giunte comunali e residenti. Viale papa Giovanni, il biglietto dingresso della citt, ovviamente larteria pi trafficata, complice la presenza delle autolinee accanto alla stazione ferroviaria e il percorso principale per raggiungere Citt Alta. Un paio danni fa, sul Viale, sono comparsi nuovamente i parcheggi sul lato destro della carreggiata (salendo verso il borgo antico) che le precedenti Amministrazioni avevano eliminato. Una piccola svolta, che non ha mancato di creare polemiche e che, per diversi commercianti, non basta a rendere la zona pi appetibile e attrattiva. Bench in pieno centro, questa arteria, pur ricca di esercizi e dehors che hanno trovato posto lungo i larghi marciapiede, resta un luogo di passaggio, dicono quelli che sul Viale ci lavorano da anni. Segni dei tempi. Del resto, da anni il viale ha cambiato volto. Molti negozi storici sono scomparsi, dal macellaio alla librerie Seghezzi e Lorenzelli fino alla vecchia Latteria val Seriana. Sono calati anche i residenti. Oggi, dopo anni di dibattiti e polemiche, gli operatori si accontenterebbero, vista la crisi che ha segnato i bilanci pubblici e privati, di un viale pi curato e

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controllato, soprattutto per porre un freno al crescente fenomeno dellaccattonaggio, spesso davanti agli ingressi dei negozi. Da Viale Papa Giovanni ai propilei di Porta Nuova il percorso breve. E da qui si apre il cuore dello shopping: da via Tiraboschi a Zambonate, da piazza Pontida a piazzetta santo Spirito passando per la centralissima via XX Settembre, il Sentierone e poi via Tasso. I negozi cambiano aspetto o chiudono del tutto, ma i problemi restano quelli di sempre: non solo il traffico e le zone a traffico limitato da sempre al centro della discussione politica cittadina e che saranno definite entro la fine del 2013 ma anche lilluminazione, in alcune vie ritenuta piuttosto povera, la pulizia, larredo urbano limitato, che potrebbe fare la differenza e valorizzare il contesto urbano. Il centro ha i suoi punti di forza, innegabile. Piazza Pontida e Largo Rezzara, con i nuovi esercizi e dehors, hanno cambiato volto, hanno acquisito vitalit, regalando nuove suggestioni. E qui si apre un altro nodo. La convivenza tra residenti e attivit ricreative e commerciali. Un punto di equilibrio spesso difficile da trovare. Non facile, del resto, conciliare le esigenze di chi cerca

TRADE E quARTIERI Il Centro

PAESE CHE VAI LE NOSTRE IMPRESSIONI


Il centro sicuramente vivibile, le per una pausa shopping. Per gradevole, ideache il nodo del traffico vada riso restiamo convinti cio organico e complessivo, coslto con un approcpure la questione parcheggi su strada. Non da men al centro, poco soddisfacente. Anco laccessibilit delle vie debole, e i cestini dell he lilluminazione pochi e soprattutto datati. Alcu immondizia sono ghetto dei cigni di fianco al teat ne zone, come il laro donizetti, abbandonate al loro destino. Il degrado in alcune zone, come la stazione dove sono in corso lavori di riqualificazione ancora un problem a irrisolto.

il divertimento, di chi, come lAmministrazione, punta ad animare il centro e le giuste aspettative dei residenti. Cos, che si parli di movida, di feste in piazza, di bancarelle o di eventi lungo il Sentierone e di spazi estivi, i motivi di contrasto non si fanno attendere. Un punto di incontro va comunque trovato, anche perch rianimare la citt bassa, vuol dire anche porre un freno al degrado

sociale, soprattutto nella vicinanza della stazione, da tempo teatro di spaccio, di risse e considerata una zona poco sicura dai cittadini. Il centro dunque convive tra punti di forza e di debolezza, consapevole di dover concorrere con laltro centro molto pi seducente, Citt Alta, ma altrettanto consapevole di avere il potenziale per poter essere un vero polo attrattivo, con le carte in regola.

LASSESSORE ALLA MOBILIT

ceci: dallanno ProSSimo centro Senzauto col Sentierone allargato


Il Piano stato rispettato, il controllo delle ztl (zone a traffico limitato) partito e le sanzioni non ci saranno prima di febbraio. Il vicesindaco, nonch assessore ai Trasporti e alla gestione della Mobilit, Gianfranco Ceci, soddisfatto: le telecamere serviranno a tenere lontano i furbi nelle zone a traffico limitato. Non solo. Lidea di un Sentierone allargato, che per non ci sar prima del prossimo anno, potr essere il primo passo verso la pedonalizzazione del centro. E se non vuol sentir parlare di parcheggi cari perch Bergamo in media con le altre citt lombarde precisa anche che la nostra citt non si presta ad
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avere le corsie preferenziali degli autobus. Assessore, il Piano urbano del traffico stato approvato. Ma quando verr davvero attivato? Per ora parliamo del controllo delle ztl: le telecamere sono gi accese ma per quanto riguarda le sanzioni aspetteremo ancora qualche mese visto che siamo vicini alle feste natalizie. Dopo una campagna informativa, le sanzioni saranno attivate attorno a febbraio, marzo. Ma si pedonalizzer il centro cittadino o no? Intanto si consolider larea gi sperimentata per la movida. Poi dal prossi-

Gianfranco Ceci, vicesindaco di Bergamo

mo anno si penser a una sorta di Sentierone allargato, ovvero la chiusura al traffico, dalle 14 del sabato alle 24 della domenica, dellarea tra piazza Pontida, piazzetta Santo Spirito e via Roma. La Giunta ha stabilito che sar il Consiglio comunale a decidere sulle corsie preferenziali. Perch invece non essere decisi e inviare un messaggio chiaro anche sulluso dei mezzi pubblici? Bergamo in realt non si presta ad avere corsie preferenziali. Le uniche che

potrebbero essere realizzate sarebbero quelle di via Borgo Palazzo e via Broseta e la decisione di farle o meno spetter al Consiglio comunale. Ma non crede che le corsie preferenziali possano aiutare a diminuire il traffico? Pi i pullman sono veloci, pi la gente li utilizza S, se ci fossero le condizioni che a Bergamo non ci sono. Comunque non ci facciamo mancare nulla in fatto di mobilit. Le tariffe orarie dei parcheggi su stra-

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da sono reputate care dagli automobilisti. Cosa dice? Siamo nella media, come altri centri della Lombardia. Altre citt, come Brescia per esempio, propongono da anni anche il biglietto dellautobus gratis abbinato al parcheggio. Bergamo? Per farlo bisogna indire un bando e tenteremo di farlo lanno prossimo. Ma comunque i bilanci dellAtb sono al limite, non ci sono fondi.

LASSESSORE AL COMMERCIO

foPPa Pedretti: la citt ha biSogno di iniziative ed eventi


Troppe bancarelle sul Sentierone? Non cos. Tanti eventi in concomitanza? Assolutamente no, sono solo coincidenze. Lassessore al Commercio del Comune di Bergamo, Enrica Foppa Pedretti, non ci sta. Non vuol sentir parlare di presenza eccessiva di banchetti e stand lungo il Sentierone o di un calendario di iniziative concentrate negli stessi weekend. Perch, dice, in realt sempre stato cos. Di cosa stupirsi?. E precisa che, anzi, la presenza delle bancarelle diminuita rispetto a due anni fa. Spesso, per, la domenica il Sentierone affollato di stand. C chi lo ritiene eccessivo... Ma non cos. La presenza del commercio ambulante c sempre stata e peraltro adesso anche in calo. Tenga conto che i nuovi operatori che chiedono spazi per i propri stand non vengono presi in considerazione. Le intenzioni sono quelle di contenere le presenze, non di eliminarle, ovviamente. Non solo. Oltre al Sentierone si puntata lattenzione anche al piazzale degli Alpini dove si sta cercando di rivitalizzare tutta la zona. Tre anni fa, quando era stato ristrutturato il piazzale, abbiamo cominciato a realizzare qualche evento per utilizzare quello spazio, e soprattutto per rendere pi presidiata e sicura la zona. capitato, anche di recente, di ritrovarsi con pi eventi e iniziative organizzate contemporaneamente nello stesso periodo, poi, nelle settimane successive nulla Non proprio cos. Se ci accaduto solo frutto di coincidenze. Tenga conto che tutte le iniziative vengono stabilite per tempo. Appunto, non crede che una migliore pianificazione eviterebbe questi sovraffollamenti? Ribadisco, non si organizzano eventi tutti insieme e pu capitare qualche sfasamento. Lequilibrio non semplice da raggiungere, vero. Ma se si vuole rivitalizzare il centro cittadino bisogna continuare sulla strada dellorganizzazione di eventi. Ha parlato del piazzale Alpini. la nuova area da sfruttare e rilanciare? Assolutamente s. Questestate ha avuto un grande successo con gli europei di calcio e con unattivit di ristorazione che ha fatto un po pi di fatica ma ha avuto il suo seguito. Speriamo di riconfermare questo spazio anche per il prossimo anno. Ma Bergamo ha bisogno di iniziative ed eventi costanti? Direi di s. La movida estiva, gli spazi sulle mura, le serate in Borgo Santa Caterina sono ormai una costante da due, tre anni. Sono appuntamenti che la citt

Enrica Foppa Pedretti, assessore al Commercio

sembra gradire. Questanno si cercato di portare un maggior equilibrio anche per non scontentare i residenti e avere cos rispetto per tutte le realt. Tra poco Natale. Che progetti avete in cantiere? Con il Distretto del Commercio ci occuperemo di illuminare tutta la citt, compresi i diversi quartieri. Non ci sar lalbero di Natale davanti alla stazione a causa dei lavori, ma con il contributo dei commercianti, che aderiscono con generosit, si cercher di estendere lilluminazione in modo pi completo. Non mancheranno i due Capodanni in piazza, sia sul Sentierone sia in Citt Alta, e poi le casette di legno sul piazzale degli Alpini e in piazza Dante.

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DISTRETTO BERgAMO CENTRO

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riva: gli oPeratori hanno voglia di reagire. il ProSSimo natale Sar un evento SPeciale
Per lui il bicchiere sempre pi mezzo pieno. ottimista, insomma. Dopo la notte rosa dello scorso settembre, che ha dato una scossa alla citt e al commercio, ora la strada non pu che essere in discesa e la ruota girare nel verso giusto. Alessandro Riva, amministratore delegato del Distretto Bergamo Centro (Comune, Camera di Commercio, Associazioni di categoria e commercianti) e titolare di un negozio storico in via Paglia, si dice convinto che il momento di rimboccarsi le maniche perch c pi ottimismo tra i commercianti del centro cittadino che hanno voglia di reagire, creare eventi, riempire la citt di gente. La notte rosa ha funzionato spiega Riva perch abbiamo valorizzato quel che di buono c in citt, abbiamo giocato le nostre carte senza ricorrere al personaggio di richiamo per attirare il pubblico. Ed su questo che bisogna continuare a lavorare: su quanto la citt offre e sulle sue potenzialit ancora inespresse. Un centro vivo fa bene ai residenti, al commercio. Indice anche sui livelli di sicurezza complessiva. Ecco quindi, lidea di eventi, negozi aperti CI RACCONTANO iL ceNTrO sono tanti appuntamenti contemporaneamente oppure non c nulla vero, bisogna coordinare gli eventi, mettersi insieme e fare rete anche per valorizzare meglio la citt. Compito del Distretto del Commercio anche questo: coordinare il tutto. Per questo si pensato ad avere una vera e propria sede di riferimento che trover posto allUrban Center. Cosa ne pensa delle Ztl (Zone a traffico limitato) in centro? Non ho ben chiaro come si approcci la mobilit in citt. Si parla di chiudere il centro. Ma chiudere senza una vera progettualit significa creare la desertificazione, soprattutto senza un potenziamento dei parcheggi. Andrebbe discussa, anche con i commercianti. Il distretto del commercio, secondo me, ha anche questa funzione. Di cosa ha bisogno Bergamo? Lavorare sul tessuto cittadino molto delicato. Bisogna fare marketing. Mi aspetto che per il futuro la politica cittadina prenda in considerazione questa possibilit: una persona super partes che si occupi di marketing della citt.

Alessandro Riva, a.d. del Distretto Bergamo Centro

anche di sera, punti dincontro per tutti i gusti. Come avverr nel periodo natalizio. Vita serale non solo destate, quindi? Esatto. Levento del prossimo Natale sar speciale, coinvolger molte zone della citt. Sar un Natale particolare e la citt sta rispondendo benissimo. I commercianti adesso iniziano ad essere pi ottimisti, si sentono parte della citt. Ma non crede che servirebbe una maggiore pianificazione degli eventi? O ci

GLOria TreSOLdi (PaNiFiciO) V.le Papa giovanni xxIII Un pregio del viale? Ci devo pensare bene! Sicuramente offre tantissimi punti di vendita e di ogni genere. Oltre ai bar, ci sono negozi dabbigliamento, una cartoleria, lunico negozio di giocattoli rimasto in centro, farmacia. una zona completa. Lofferta non manca, anche se nessuno ci fa caso. Cosa invece non le piace? Come viene trattato. Non c una grande pulizia della strada e delle aiuole
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Gloria Tresoldi

Cosa ne pensa della Ztl? Bellissima. Condivido la chiusura al traffico. La gente verrebbe comunque. Quando ci sono le domeniche di chiusura al traffico qui pieno. Si potrebbe provare a chiudere il centro almeno il sabato e la domenica. Moltissime citt, come Bolzano, Trento, Ferrara hanno chiuso laccesso alle auto. Potremmo farlo anche noi . aTTiLiO NeSSi (PaNiFiciO) Largo Porta Nuova Quali problemi riscontra? Nonostante ci troviamo nel cuore della

neanche a parlarne. Ho chiesto tantissime volte di sostituire i cestini dellimmondizia che sono ormai tutti rovinati e anche di aggiungerne altri lungo il viale, ma niente. Non ci sono rastrelliere per le biciclette. lingresso in citt, ci sono anche molti alberghi allinizio del viale e potrebbe essere tenuto molto meglio. Cosa chiede quindi al Comune? Di fare di pi. Sistemare le aiuole, una maggiore pulizia e soprattutto rivedere lorganizzazione del ritiro dellimmondizia. Non possibile che si debba sistemare i sacchi di rifiuti fuori dai negozi alle 18. Si figuri destate.

citt, spesso fatichiamo. Il periodo non dei migliori e gli eventi sul Sentierone, che ormai sembrano essere una priorit, non ci aiutano. Come si lavora? Noi siamo un negozio storico, vero. Siamo un punto di riferimento in Porta Nuova, ma questo non basta a trattenere la clientela, che in generale oggi preferisce andare nei centri commerciali piuttosto che venire in centro. Abbiamo una ventina di dipendenti, ma non facile in questo momento. Mancano parcheggi? Non quello il problema, perch i parcheggi ci sono. Sinveste poco sul centro cittadino, questo il nodo. aNdreiNa GaLLONi (TOrreFaziONe JUba) Via Tiraboschi Da quanto tempo aperto il negozio? un esercizio storico. Ha pi di cinquantanni. Cosa manca in centro? Mancano parcheggi comodi e soprat-

Attilio Nessi

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Andreina Galloni

tutto pi economici. Non parlo dei silos sotterranei, ma di quelli su strada. Non possibile pagare quasi 2 euro per unora. Chi arriva in centro per fare acquisti non ha nemmeno il tempo di muoversi. ovvio che poi sceglie i centri commerciali. Iniziative come la movida servono? Servono per attirare gente e vedere un po di via vai. Ma dal punto di vista delle vendite poco. Non c guadagno per i commercianti. Il vantaggio c per bar e ristoranti. Cosa vorrebbe trovare domani mattina in questa via? La coda fuori dal negozio. ariSTide e daNieLa cOLOmbO (OrTOFrUTTa) Via Tiraboschi Il vostro uno dei pochi negozi di generi alimentari rimasti in centro. Questo negozio c da una vita. Ho iniziato che ero piccolissimo, oggi ho 62 anni. Ma non so quanto riusciremo ad andare ancora avanti. Fino a poco tempo fa eravamo in quattro. Adesso sono da solo, con laiuto di mia figlia. Ha visto cambiare molte cose in centro in questi anni? cambiato tutto. A partire dai negozi. Molte vie hanno proprio cambiato fac-

cia. Via Quarenghi? Chi ricorda comera prima? E via Paglia? Adesso sono peggiorate. una citt sicura Bergamo? S, non possiamo dire il contrario. A noi non mai successo nulla. Anche quando di sera il centro e le vie sono vuote. daccordo nellorganizzare eventi e iniziative serali? Se pensiamo a un ritorno economico, il guadagno solo di bar e ristoranti. Gli altri non che vendano poi molto. TiNO acQUarOLi (bar haiTi) P.zza Pontida Quali sono i problemi del centro? Al primo posto direi lilluminazione: povera. Lhanno fatta dieci anni fa ma andrebbe rivista perch, soprattutto in piazza, non efficace. E poi ci sono vie difficili, come via Moroni e via san Bernardino, che purtroppo stanno soffrendo non solo la presenza degli extracomunitari ma anche il problema della ztl. Un fatto positivo, invece? Si organizzano pi eventi, iniziative che portano gente. come se si fosse

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Tino Acquaroli

allungato il centro, la gente arriva fin qui. Certo, la concorrenza aumentata in piazza, sotto i portici ora ci sono molti locali, ma va bene cos. C collaborazione tra i commercianti? Non pi di tanto. Alla fine ognuno guarda in casa propria. Molti negozi hanno chiuso La crisi si sente. E se si pensa che chiudono anche nomi grossi del centro, c di che preoccuparsi. Sar che molti hanno affitti alti da pagare, ma comunque le spese sono tante e i soldi sono calati per tutti. Sono trentanni che sono qui e prima o poi dovr anche andare

Daniela e Aristide Colombo


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in pensione. Per ora la passione che mi manda avanti. PieraNGeLO c (PaSTicceria GiULiO baLzer) Via xx Settembre Cosa le piace del centro? La via piena di negozi e lofferta ampia. Cosa invece non sopporta? un po trascurato, soprattutto nella pulizia, e potrebbero esserci pi controlli verso i mendicanti che entrano nei negozi. daccordo con la Ztl? Non molto. Perch porta sempre meno gente e diventa sempre pi difficile lavorare. Senza contare che i parcheggi sono anche cari. Perch la gente dovrebbe venire in centro? Cos se ne va nei centri commerciali. aNdrea PraderiO (PraderiO-caSa deLLa LaNa) Via xx Settembre Il vostro un negozio storico S, stato aperto il 20 settembre del 1917 dal mio bisnonno. Oggi siamo alla quarta generazione. Se potesse, cosa cambierebbe nella via? Lascerei un maggiore accesso, favorirei il traffico. Il centro sempre meno accessibile e le ztl previste finiranno per penalizzare ancora di pi il commercio. Anche perch parcheggiare a Bergamo costoso. Ma la gente arriva comunque, soprattutto se ci sono iniziative ed eventi La movida dice? Le notti bianche non servono per il commercio. Forse ai bar. Portano gente, danno un segnale di vivacit al centro, come le bancarelle, ma non ci aiutano.

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Ci hanno detto
antonio, 65 anni
Le piace il centro di Bergamo? Abbastanza. Ci sono buoni negozi e ci si muove con facilit. Quando posso faccio sempre una passeggiata. C qualcosa che cambierebbe? Lilluminazione. In alcune zone un po scarsa. dino? La pulizia delle strade di notte. rumorosissima. E poi non sopporto il traffico. Sarebbe bello se fosse tutto isola pedonale. Ci sono molti stranieri? Abbastanza, anche se dipende dalle vie.

claudio, 43 anni

Come si vive in centro? Mi sono trasferito da poco e mi trovo bene. comodo e ho molti servizi a portata di mano. Cosa manca? I parcheggi per i residenti, soprattutto, e una migliore organizzazione per gli orari di chiusura dei locali.

Paolo, 34 anni

mariangela, 72 anni

Com cambiato il centro cittadino? Ho sempre abitato in viale Papa Giovanni. Una volta cerano tanti negozi. Adesso devo andare al supermercato per fare la spesa. Prima era tutta unaltra cosa. Ci sar qualcosa che le piace La chiesa delle Grazie e la sua cupola illuminata di sera sono bellissime. E poi il Sentierone.

Un difetto della citt? Dopo le otto di sera non c in giro nessuno. Dinverno, poi, ancor pi desolante. povera di iniziative, quindi? Non credo sia una questione di eventi organizzati. un discorso pi generale. Trovare, per esempio, un bar aperto tra via XX Settembre e Viale papa Giovanni dopo le 21 unimpresa.

monica, 39 anni

enrico, 24 anni

Cosa preferisce del centro? Mi piacciono alcuni negozi, che frequento, e poi la vista di Citt Alta dal Sentierone. Cosa non sopporta? Le auto che non si fermano sulle strisce pedonali di viale Papa Giovanni e le panchine sporche sul Sentierone.

Ti piace lidea della movida? S, mi ci sono immerso a volte. Peccato che sia solo estiva. Per i giovani cosa offre il centro? Non molto. Io e miei amici, alla fine, andiamo al pub. Andrea Praderio
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emilio, 60 anni

mirella, 56 anni

Cosa non le piace del centro citta-

Sarebbe favorevole alla pedonalizzazione del centro? S, senzaltro. C troppo traffico, tutti vogliono arrivare ovunque con la macchina. Il centro piccolo e senza auto sarebbe meglio. L arredo urbano? Un po datato.

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che la modernit non rieSce a Sconfiggere


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A Quei meStieri
NTIcHI mESTIERI

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dal liutaio al maniscalco, dal mugnaio allarte di rifilare i coltelli e riparare materassi e divani, anche a bergamo resistono le vecchie attivit offuscate dalla vorticosa crescita industriale e tecnologica. ben 130 le attivit antiche censite.

di LaUra berNardi LOcaTeLLi

ellera post-industriale e della globalizzazione, c ancora spazio per gli antichi mestieri artigianali, dagli arrotini alle ricamatrici, dai mugnai ai canestrai, dal liutaio al maniscalco. Esistono settori e lavori manuali che la modernit ha offuscato, ma non cancellato del tutto: in base a una recente elaborazione della Camera di Commercio di Milano, sono infatti circa 9mila le imprese attive che svolgono ancora oggi unattivit antica. Con le sue 130 imprese di vecchi mestieri, Bergamo rappresenta l1,5% del settore in Italia: nella nostra provincia sopravvivono gli ultimi canestrai e mugnai e qui si sono trasferite famiglie di arrotini dalla patria dei coltelli, Premana in Valsassina. La tradizione della mascalcia portata avanti a Camerata Cornello da un maniscalco che con la sua passione fa tornare a correre cavalli malati e ha portato al traguardo pi di un campione seguendo prestigiose scuderie. Nonostante le difficolt, tirano dritto per la strada tracciata nel solco della tradizione i venditori di legna da ardere e, a dispetto di chi sostiene che le nuove generazioni non vogliono pi darsi

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LA STORIA/1

I numerI
Se calzolai e corniciai hanno dimostrato di poter comunque resistere allo scorrere del tempo e allo sviluppo delle tecnologie (in Italia le attivit odierne sono rispettivamente 4.390 e 3.323), pi esiguo il numero di mugnai (63), canestrai (10) e ombrellai (8) rimasti operativi lungo lo Stivale. I 381 arrotini e i 274 spazzacamini presenti nel nostro Paese, invece, nella maggior parte dei casi hanno riconvertito lantica arte incorporandola in pi moderne attivit di installazione di impianti termici e varia ferramenta. Roma (8,8% del totale nazionale), Milano (4,8%) e Torino (4,2%) sono le province dove pi alta la concentrazione delle professioni in disuso mentre Bologna, a pari merito con la capitale, la provincia in cui resiste il maggior numero di arrotini (17 attivit). La provincia di Caltanissetta raccoglie poi i pi antichi calzolai dItalia: ben 8 tra le prime 10 imprese pi remote hanno sede nella provincia siciliana (5 nel solo comune di Mazzarino).

redondi, il maniScalco che SuSSurra e guariSce i cavalli


traguardo o allultima falcata splendidi arabi e belgi, riesce a far tornare a correre e a star bene cavalli malati. Lavoro fianco a fianco con i veterinari spiega Redondi . Rimettere in piedi, grazie a una ferratura su misura, cavalli con diverse patologie, dalla laminite alla navicolite al rifondimento, la pi grande ricompensa di ogni sacrificio. Un mestiere sottolinea che non per tutti, ma che bisogna avere e sentire dentro: Bisogna entrare in contatto, intendersi a vista con ogni cavallo spiega Redondi, che da sempre alleva cavalli . Per questo non lego mai nemmeno i cavalli da corsa durante la ferratura. I rischi? Non esistono pericoli. Il cavallo un animale sincero, ma non bisogna mai costringerlo a fare ci che non vuole, basta convincerlo con dolcezza e movimenti leggeri.

allartigianato, non mancano giovani in controcorrente che recuperano antichi mestieri, dal ricamo alla tessitura di tappeti, dal rifacimento materassi al restauro di vecchie sedie a molle, magari con tanto di lavorazione capitonn. Con la passione si riportano in vita tradizioni e leggende legate alla nostra storia che altrimenti andrebbero perse. Valter Biella, per esempio, ha scelto di abbandonare un lavoro sicuro in unofficina elettromeccanica per inseguire la sua passione per la musica e mettere a frutto la propria abilit manuale scegliendo lantica professione del liutaio e facendo riemergere dal silenzio baght, flauti della Valle Imagna e strumenti musicali realizzati con la corteccia dei nostri boschi. E ora che la crisi ha fatto abbassare la sua saracinesca, non smette di portare avanti il suo progetto di ricerca per tramandare ai posteri una tradizione che dura pi a lungo di quella scozzese.
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A portare a Bergamo larte di affilare e rifilare coltelli sono stati gli artigiani provenienti dalla Valsassina, da Premana, patria di forgiatori. In citt la tradizione degli arrotini legata ai Berera di via San Bernardino e di via Pignolo e agli Ambrosioni (La Bottega del Coltello) in via Pitentino e continua dietro alle insegne, cui continuano a rivolgersi chef, artigiani, tipografi, macellai, salumieri, sarte, parrucchieri e calzolai per rimettere a nuovo gli attrezzi del mestiere. A Curno ancora in funzione il mulino

quattrocentesco Innocenti, voluto dal nobile condottiero Bartolomeo Colleoni: qui continua la tradizione nellarte della molitura della famiglia che macina ancora allantica il mais autoctono bergamasco. A proposito di giovani che decidono di portare avanti antichi mestieri, a Gorlago Silvia Ondei ha lasciato il lavoro di camiciaia specializzata in taglio e cucito presso una grande azienda per creare un laboratorio, Silvia Sof, specializzato nel rimettere a nuovo materassi

in lana, imbottiture di divani e nel dare nuova vita al sof vestendolo di nuovi colori e fantasie, anche con lavorazione capitonn. Elena Marchesani, dopo il diploma al Liceo artistico, ha inaugurato il negozio laboratorio in citt Arts and Crafts nome ispirato al movimento di rivincita delle arti e dei mestieri sullindustria dove su commissione esegue con antichi telai il ricamo Cornely che valorizza labilit dellartigiano e realizza tappeti, i famosi pezzotti valtellinesi.

Nella patria del casato che invent il sistema postale moderno a Cornello dei Tasso, tra via Priula e via Mercatorum, rotte commerciali percorse da cavalli e mercanti di tutta Europa, sopravvive ancora lantica arte della mascalcia. Riccardo Redondi cresciuto con la passione dei cavalli, ereditata dai nonni che avevano una ditta di trasporti, ma dopo il congedo militare dagli alpini, a Silandro, dove scelse gi la mascalcia come reparto, che il mestiere diventa una vera e propria professione. Nel 1985 va a scuola da Antonio Rottigni, maniscalco di Albino, depositario ed erede di una tradizione lunghissima, raccolta oggi in un libro, con tanto di mostra dei ferri del mestiere al Museo Etnografico. Appresa larte lavorando gomito a gomito con Rottigni, rubando il mestiere con gli occhi, Riccardo Redondi, che allepoca faceva loperaio, inaugura il suo laboratorio. Le richieste non tardano ad arrivare, soprattutto dal mondo sportivo, dalle scuderie che sfornano campioni al galoppo, al salto ad ostacoli ed endurance. Per un cavallo da corsa la ferratura conta tantissimo, come le gomme per unauto da corsa, anzi forse di pi spiega il maniscalco, che per seguire da vicino i campioni ha trasformato il furgone in laboratorio di mascalcia. Ma la soddisfazione immensa quando, oltre ad accompagnare al

Riccardo Redondi
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LA STORIA/2

A
Danze Macabre del Baschenis, a Pinzolo, del 1539 si aprono con la cornamusa e due bombarde. Se gli scozzesi vantano un primato nella divulgazione della cornamusa (non dimentichiamo per che la grande famiglia di suonatori dei Mac Crimmon qualcuno vuole fosse originaria di Cremona), possiamo dire che quando la cornamusa in Scozia diventata quella che oggi conosciamo, noi bergamaschi eravamo gi stanchi di suonare il baght da almeno un paio di secoli e il nostro strumento pu essere considerato tra i pi antichi dEuropa. Da allora si pu dire che la musica non abbia mai smesso di risuonare nelle nostre valli: fino agli anni Cinquanta la si poteva ascoltare ancora nelle stalle, nelle sere invernali. Oggi, grazie ai baght nuovi di zecca costruiti a mano da Biella che

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biella, il liutaio che ha regiStrato lultimo Suono del baght


La crisi si fa sentire anche per chi intraprende arti affini alla cultura, come quella di liutaio, professione scelta nel 1996 con grande passione abbandonando limpiego in unofficina elettromeccanica. Ma Valter Biella non certo tipo da arrendersi, tanto che oggi intende ancora investire nel progetto di ricerca sugli strumenti etnici, che in questi anni lha portato a sottrarre alloblio un patrimonio inestimabile di tradizioni e leggende, a scrivere libri su libri sul nostro patrimonio popolare e a rimettere a nuovo gli ultimi sette baght, ancestrale cornamusa che dalla notte dei tempi ha accompagnato la vita delle nostre comunit, ha reso propizi i raccolti, esorcizzato la cattiva stagione nei riti invernali e sottolineato i momenti di liturgia popolare nell'inverno contadino. Una tradizione orale, tra balli, canti popolari, storie e magie sussurrate nelle stalle, recuperata con uno studio incessante negli ultimi trentanni ed oggi strappata al silenzio e custodita nel Registro delle Eredit Immateriali della Regione Lombardia, con una bibliografia che attraversa i confini, oltre che nellarchivio personale di Valter Biella che ha immortalato su nastro le rare melodie del baght suonate dal Fagt al secolo Giacomo Ruggeri di Casnigo ultimo baghter bergamasco scomparso nel 1990, che ha donato la sua piva al paese. Una tradizione ancora pi antica di quella scozzese, la cornamusa per antonomasia, visto che la presenza del baght ("piccola borsa", per gli scozzesi the bag, senza troppi giri di parole, o piva pipe) attestata sin dallautunno del Medioevo: Lalbero della vita di Bonaventura in Santa Maria Maggiore del 1347 ritrae un suonatore visto di spalle, mentre della fine del Trecento un affresco nel castello di Bianzano sottolinea Biella . Gli affreschi della Chiesa di SantAgostino del 1475 ritraggono un angelo e un buffone con il baght tra sacro e profano e Le ne ha realizzato anche uno per il senatr Bossi sopravvive sotto la spinta della Associazione fondata con Carminati, il pronipote del Fagt: Un patrimonio contadino che con la conversione industriale andato perso, ma oggi che lindustria sta soffrendo pu rappresentare unopportunit. La cultura musicale va lontano, offre visibilit, richiamo. Allestero con molto meno costruiscono uneconomia legata alla cultura del territorio e avviano studi universitari, da noi si fa fatica a portare una mostra in biblioteca. Lo stesso dicasi per il flauto della Valle Imagna, altra chicca musicale rivalutata da Biella e per gli strumenti costruiti con la corteccia degli alberi, un sottofondo musicale per secoli familiare riemerso da lontano e intimamente legato alla nostra storia.

Valter Biella
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bergamo, dalle antiche muraine

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allincubo delle StriSce blu


di Marco Cimmino

VIDEO LOTTERY

NON SOLO SLOT!

VINTI

JACKPOT NAZIONALE 16 aprile 284.691 euro 23 aprile 62.715 euro JACKPOT SALA 1 maggio 19.747 euro

onteriggion di torri si corona ma anche noi, in quei tempi di procella, non scherzavamo affatto. Bergamo, nel XIV secolo, era gi, in un certo senso, se stessa: i meno avvertiti tendono ad immaginarsela da sempre chiusa nelle sue mura strapiombanti, arroccata sui colli della Citt Alta, ma solo dalla fine del Cinquecento che il capoluogo orobico appare in questa forma. Da quando, cio, la Dominante, che sarebbe poi Venezia, stabil che eravamo una fortezza di confine: prima, le mura cittadine, ossia le cosiddette Muraine, seguivano un ben pi ampio percorso, a proteggere ed inglobare attivit e commerci pedecollinari. Erano mura viscontee, nate prima dellavvento delle artiglierie: dalle pareti diritte e piuttosto basse. La superstite torre del Galgario ne fa buona testimonianza, ed aveva consorelle numerose, lungo il vasto perimetro, in corrispondenza delle molte porte e degli annessi borghi, da cui transitavano uomini e merci: Palazzo, Co-

logno, Osio, Broseta. Chi viveva allinterno delle Muraine, non solo poteva dormire sonni relativamente tranquilli, Suardo e Rivola permettendo, ma godeva di una condizione di privilegio giuridico, rispetto alla gente di fuori porta, i contadini, ossia chi abitava nel contado. Di quelle vestigia, oggi, rimane davvero poco: a parte la torre predetta, qualche brandello merlato al Lapacano o vicino a porta Osio, fino alla postierla gotica della Benaglia. I tempi cambiano e, qualche volta, oltre a mutare lurbanistica, anche i privilegi fanno cippirimerli ai privilegiati, e li piantano in asso. Se, oggi, voleste ricostruire il perimetro della Bergamo tre-quattrocentesca, la cosa pi semplice da fare sarebbe osservare attentamente lasfalto delle strade. Se vedeste i due lati della via percorsi da misteriose linee azzurre, significherebbe che vi trovate sul territorio urbano: in caso contrario, molto probabilmente, il vostro sguardo indugerebbe dove un tempo si stendeva il contado, il cui asfalto oggi ,

Viale Europa, 28/B - TREVIOLO


Via De Medici, 2 - SAN PELLEGRINO
Sala VLT - Slot Machine - Sala Fumatori
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ARETE NORD

quasi onninamente, e benignamente, felicitato da linee candide. Come si diceva, i privilegi vanno con le epoche: in questa in cui ci troviamo, i bergamaschi che abbiano la ventura di vivere in centro, hanno, tra le molte gioie, un privilegio alla rovescia. Quello di non avere posti dove parcheggiare, se non delimitati da quelle pervasive ed inquietanti strisce bluastre. Le ragioni di questa decorazione stradale sono molteplici, e tutte dettate da un fondamentale buon senso orobico, che, spesso, ahinoi, si sposa col proverbiale braccino corto. A pochi verrebbe in mente di andare, chess, a Campagnola o a Boccaleone, per sbrigare le proprie minute faccende. Dunque, chi viene in macchina in centro lo fa per il tempo, giusto giusto, di andare in banca, dallavvocato, in un negozio: ha fretta e gli occorre un posto dove lasciare lautomobile, mezzoretta, unoretta al massimo. questo il punto chiave, che ingolos gli appetiti dei nostri fantasiosi amministratori. Se noi gli facciamo pagare una cifra ragionevole, diciamo un euro, per questa comodit, lui, il baggiano, pagher di buon grado e noi ci ripianeremo il bilancio dellazienda trasporti: unidea geniale! Pensate a quante monetine da un euro, ogni giorno che Dio manda in terra, prendono la via delle anemiche casse dellaziendona suddetta: per tacere delle contravvenzioni, implacabilmente comminate da dei semivigili, appositamente creati, sub anulo legis. Tutto il ragionamento non fa una grinza: se non che, in quei miseri spazi azzurrati, in tempi meno bui per le finanze aziendotrasportative, ci parcheggiavano serenamente anche gli abitanti del centro, sprovvisti di apposita autorimessa, aliter garage. Anche loro hanno qualche ragione, poveretti: un garage in centro costa come un monolocale e, soprattutto le case vecchiotte non ne possiedono o ne possiedono pochissimi. Cosa devono fare questi privilegiati
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alla rovescia? Andare, ogni giorno, a parcheggiare alla Celadina o al Monterosso? Scendere in strada ogni due ore a rimpinzare di monetine i parchimetri? Vedete bene che cos non vita, per quei bergamaschi che hanno sbagliato epoca, onde abitare entro le Muraine. Va detto che questo apprezzato controprivilegio si accompagna ad altri benefici, altrettanto gradevoli, come il traffico, la spazzatura fuori dai cancelli o le graditissime minzioni estemporanee di qualche zucca vuota, in concomitanza con le feste di piazza, nei d comandati. A quello, come alle tasse, ci si abitua e si abbozza: vuoi vedere Citt Alta dal balcone? giusto che qualcosina in pi, rispetto a chi vede un passaggio a livello, lo paghi. Ma questa dei parcheggi a pagamento veramente unimposizione che sa di iniquo: un modo diabolico di complicare lesistenza di migliaia di cittadini qualunque, che devono combattere, quotidianamente, con giri e giri dellisolato, alla caccia di un posto per residenti. Mamme coi bambini, anziani, impiegati, commercialisti, tutti accomunati nella medesima, diuturna, caccia al tesoro: fanno eccezione i medici, che parcheggiano dove gli pare e, qualche volta, mentre gli passi accanto la terza volta, ti fanno anche il segno dellombrello, ghignando. Te possino! Una volta, al tempo delle Muraine, cera la pena di morte: se facevi qualche marachella grossa ti decollavano, erano tempi bui. Ma nelle cose spicciole, perlomeno, governava il buon senso: se un artigiano entrava e usciva dalle porte dieci volte al giorno, mica gli chiedevano un soldino ogni volta, come nei film di Benigni! Oggi, in tempi di smart city e di governance, invece, funziona proprio cos. Monteriggion di torri si corona Bergamo, invece, si corona di grappoli di dita tese, a due alla volta, indirizzate a chi dico io: lindice e il mignolo, per la precisione.

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in bergamasca i praticanti sono circa 15mila, di cui 4mila tesserati alla Federazione, equamente divisi tra discipline nordiche e alpine. carminati (Fisi): i costi hanno determinato un calo sensibile degli iscritti gi prima della crisi economica. Ora siamo in leggera ripresa.

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agonistico raggiunto. Michele Gualazzi, ad esempio, terminata la trafila sulle nevi di casa, ha deciso di frequentare uno ski college: si studia e si scia. Quello dei costi evidenzia il presidente laspetto che ha determinato un calo sensibile dei tesserati rispetto agli anni del boom. Adesso siamo in lieve ripresa, pur con la convinzione che certi numeri non saranno pi raggiunti. La nostra disciplina, in realt, andata in flessione prima

dellattuale crisi economica. I conti per una giornata sulle piste sono subito fatti. Tralasciando lattrezzatura spiega Carminati , ci si trova di fronte a 30 euro di spesa per il giornaliero e almeno a 15 euro per generi di ristorazione, e poi ci sono le spese dellauto. Per una famiglia media di quattro persone si pu dire che lo sci sia unattivit costosa, soprattutto nella fase economica attuale. Nemmeno le settimane bianche sono sostanzialmente econo-

miche, ecco quindi che la scelta prevalente per i fine settimana o i ponti lunghi. Stante questo problema di fondo, i deboli ma significativi cenni di ripresa sono letti con ottimismo, per una disciplina che nella nostra provincia ha sfornato campioni del calibro di Fausto Radici, Lara Magoni, Paola Magoni per le specialit alpine, Renato e Fabio Pasini, Giulio Capitanio e Fabio Mai per quelle nordiche. Ora si aspettano i loro eredi.

SCUOLE DI SCI

Sci,

ghiSlandi: Per metterSi in PiSta baStano dalle Quattro alle otto lezioni
Un paio di lezioni per incominciare a sciare? Forse ce ne vuole qualcuna in pi, ma nemmeno tante. Non una statistica ufficiale, ma in generale chi si accosta allo sci frequenta dalle quattro alle otto lezioni di due ore. Circa il 70% di questi allievi rappresentato da ragazzi con et che vanno dai 3 ai 14 anni. I bambini imparano velocemente ma anche i giovani fanno presto ad organizzarsi tra di loro. Fanno competizione, emulazione, girano da soli, creano dei gruppi spontanei. Con le nuove specialit come il freestyle, il freeride e lo snow board diventato anche pi facile. Aldo Ghislandi, presidente del Collegio dei Maestri di sci della Lombardia, disegna cos i contorni generali delle scuole che operano nella nostra provincia. Abbiamo delle realt importanti prosegue , con situazioni che nei giorni feriali vedono impegnati una decina di maestri su ogni stazione sciistica, mentre nei momenti di punta dei fine settimana si arriva a 70-90 maestri. Il maestro di sci segue un percorso formativo non indifferente. C una preselezione, quindi si deve seguire un corso di 90 giorni suddivisi in diversi periodi e poi c lesame. Si studiano tutte le specialit, quelle alpine, le nordiche e lo snow board. Dal punto di vista giuridico siamo forse uneccezione in campo sportivo. Non proveniamo dalla Federazione ma, dal 91, ogni regione ha il suo Collegio. Siamo dei professioni-

iniziata la riSalita
di FULViO Facci

on buona approssimazione si pu affermare che in Bergamasca sono circa 15.000 le persone che praticano lo sci. Per gran parte di loro si tratta semplicemente di unattivit ricreativa, che fa seguito, magari, a unattivit agonistica praticata in giovent o associata allamore per la montagna. Del resto, non mancano nella nostra provincia le localit in grado di far crescere questa passione. Se la stima ufficiosa fornisce questi valori sulla dimensione del fenomeno, i dati ufficiali della Federazione Italiana Sport Invernali indicano a loro volta una vitalit nel settore che, come accade spesso anche con altre discipline, pone Bergamo ai primi posti in termini numerici su base nazionale. Sono infatti 4.000 i tesserati alla sezione provinciale della Fisi, dei quali 2.600 svolgono attivit agonistica mentre i restanti sono affiliati con scopi associativi e in particolare, quindi, per assicurazioni
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e convenzioni. La platea degli iscritti si divide equamente tra discipline alpine e nordiche, poi ci sono circa 200 atleti che praticano sezioni di nicchia come il biathlon, lo snowboard e il freestyle. Sempre in riferimento ai numeri ufficiali, ci sono circa 2.000 tesserati con il Csi e c anche il circuito Old Stars per i veterani. In provincia abbiamo 52 sci club racconta Paolo Carminati che dal 2010 presidente del Comitato di Bergamo della Fisi , alcuni dei quali come lo sci Club Radici e lo sci Club Goggi per le discipline alpine e lo sci Club 13 di Clusone per le specialit nordiche svolgono unattivit particolarmente intensa. Le categorie dei nostri tesserati sono Baby, Cuccioli, Ragazzi, Allievi, Senior e Master. Si inizia attorno ai sette/otto anni, ora c anche la categoria Superbaby per i piccoli di sei anni. Per le fasce pi giovani le gare si svolgono in un circuito provinciale che prevede sei appuntamenti stagionali. Poi si passa alle gare regionali, zonali e nazionali e la selezione, quindi, si fa dura. Nel circuito

provinciale ci sono due gare di Speciale, due di Slalom Gigante e due di Super G continua Carminati . Ci sono comunque delle distinzioni in base allet. Per i pi piccoli c la Gimkana, che una specie di gioco, ma ha la sua classifica. Vogliamo che si divertano. Abbiamo anche una gara di Parallelo che cambia un po la prospettiva rispetto alla gara da soli contro il tempo, c infatti un avversario da osservare e quindi ci sono stimoli diversi. Se affascinante seguire le evoluzioni degli atleti, dai pi piccoli ai pi grandi, impegnati nelle gare, non deve sfuggire la considerazione di quanti sacrifici richiede questa disciplina. Monte Pora, Spiazzi di Gromo, Foppolo e Lizzola sono le localit della provincia pi gettonate come basi nelle quali svolgere gli allenamenti. Sono posti che in media richiedono circa unora e un quarto per essere raggiunti, e poi c il ritorno. Per i ragazzi un notevole impegno riuscire a conciliare lo sport con la scuola. Senza dimenticare i costi, che possono anche lievitare in relazione al livello

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sti, insomma. Viene spontaneo pensare che, probabilmente, nellesercizio della loro attivit i maestri di sci si divertano di pi rispetto alle categorie citate ad esempio. Ma se il legislatore ha ritenuto di dover intervenire in tal senso, evidentemente, stata riconosciuta la delicatezza della materia. Anche quando si tratta di poche lezioni c sempre una programmazione precisa Ghislandi . Lallievo espone al direttore della scuola le sue esigenze e possibilit e su queste basi si stila un calendario con degli obiettivi. Anche lorganizzazione ora pi facile. Il direttore sceglie il maestro che ha le caratteristiche maggiormente adeguate al caso, si formano quindi dei gruppi e con la radio vengono indicate lora e il punto di ritrovo, poi si parte. sempre una bella esperienza vedere gli allievi che imparano e migliorano. I bambini danno grandi soddisfazioni, imparano in fretta, bello vederli.

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Natale 2012
Parco ra Viva Natu
Nelle pagine precedenti, Michela Azzola, vincitrice dellultima gara EC sci alpino e Giorgia Bertoncini della nazionale freestyle. In questa pagina, sopra, Michela Moioli, campionessa italiana di snow board; sotto, Renato Pasini della nazionale di sci nordico.

LO SCI CLUB

borSatti (radici): Si Sta inSieme tutto lanno, in PiSta e fuori


Lo sci club non va mai in vacanza. Questa una delle regole dello Sci club Radici, uno dei pi importanti della provincia, che svolge attivit agonistica con circa 120 atleti tesserati. Nel periodo estivo ci sono la preparazione atletica, lo sci acrobatico e lo sci tradizionale nelle localit in quota dove si pu praticare. Nella stagione invernale, invece, c lattivit giornaliera: i pulmini partono tutti i giorni dalla citt per raggiungere le localit di montagna, in particolare il Monte Pora, e poi ci sono le gare. Unattivit senza soste. Stiamo insieme tutto lanno racconta Erri Borsatti, direttore tecnico dello sci club perch lobiettivo della nostra societ non solo quello della crescita sportiva, ma curiamo in particolare la crescita sul piano umano e comportamentale. Vivere insieme tanto tempo molto formativo, i ragazzi vengono da realt diverse, dalla citt o dalla montagna ad esempio, e ci sono perci tante opportunit di scambiarsi le esperienze. Allo Sci club Radici si fa quindi di tutto, dai campeggi alle feste di compleanno, ma al centro, ovviamente, c lattivit agonistica. I ragazzi hanno dai sei ai 21 anni: i nati nel 91 sono Senior, mentre tutti gli altri rientrano nelle categorie giovanili. uno sport che richiede grandi sacrifici continua Borsatti, che istruttore nazionale e allenatore federale di terzo livello e una grande passione per la montagna. Si arriva a casa da scuola e si parte per le piste, un impegno intenso. Al di l degli aspetti sportivi, mi piace sempre sottolineare come i nostri atleti si arricchiscono di esperienze. Pensiamo al distacco dalla famiglia per partecipare alle gare, quando i ragazzi insomma stanno fuori casa e devono agire in autonomia, sono momenti fondamentali. Per noi lo sci questo, stare insieme sia sui campi di gara che fuori.

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HATS uP?

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VoglIo Il tuo profumo!


le mIlle stranezze dellallure olfattIVo
di aLeSSaNdra TONizzO

Superate, concettualmente, le fragranze unisex con le quali, a guadagnarci qualcosa, forse forse la donna, che gioca spregiudicatamente con la propria immagine, evocando a tratti landroginia, civettando ti ho rubato i pantaloni, ti frego anche il profumo! e i sentori chimici, si torna alle origini, allinfanzia: laroma del bucato steso al sole, dellerba appena tagliata, della macchia mediterranea, del pepe macinato o del vino (dal Chianti al Fragolino, al Pinot nero, il Brunello di Montalcino e il Passito di Pantelleria) sono solo alcune delle scelte pi natural tra le quali sbizzarrirsi.

Ma se chiedete ai tipi giusti, quelli tosti, vi diranno che, per essere up to date, occorre odorare di sangue. Ebbene s. Il contagio delle serie vampiresche si esteso anche al beauty case. Confezione sterile di cartoncino bianco, fragranza in fialetta: il caso di Blood Concep, unidea tutta italiana (fiorentina, per la precisione), quella di ricreare olfattivamente il proprio gruppo sanguigno. C il gruppo 0 - zero -, animalesco, selvaggio, come impregnato dellaria della savana e del deserto; il gruppo A, pi fresco, simile allodore del bosco bagnato del mattino; gruppo B, forte dei sentori aromatici della stiva di una nave carica di spezie; il gruppo AB, un rincorrersi di molecole sintetiche che rafforzano il sottile odore di metallo, presente in tutte le boccette perch evocativo, appunto, del sangue. Che bello. Ne sentivamo proprio lesigenza.

antava cos, nel lontano 1986, la mitica Gianna Nannini, suscitando non poco scalpore con i versi dallesplicito doppio senso della sua intramontabile Profumo. Con tutte quelle essenze che ti dai, non so chi sei non sudi mai: eh gi, cara Gianna, oggi pi dallora gli uomini si profumano tanto quanto le donne, se non di pi e, in generale, lodore della pelle al naturale sembra essere talmente retr da venire classificato come antico senza nemmeno passare per la (felice) categoria vintage. Bei tempi, quelli in cui ci si sceglieva perch il nostro lui o la nostra lei, ai ricettori delle proprie personalissime cavit nasali, sapeva semplicemente di buono? A sentire proprio il caso di dirlo le fragranze che imperversano oggigiorno, beh, verrebbe da dire s. Difatti, tranne che per una ristretta e fortunata cerchia di persone che si serve di nasi porter (i professionisti dellolfatto, addestrati a riconoscere centinaia di scie odorose, creando bouquet unici), i comuni mortali devono profumarsi con ci che offre il mercato e, per stupire, non resta che osare secondo i dettami degli stilisti delleau de toilette. Dimentichi, dunque, delle piccole botteghe parigine costosissime e bohmienne nelle quali farsi confezionare il profumo su misura, unico e irripetibile, ci rivolgiamo a ci che di grido, ma che, ultimamente, pu sembrare esagerato, quasi di cattivo gusto.
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Ma, parallelamente, c anche chi si spinto oltre al sangue, difatti, la pazzerella Lady Gaga aggiunge addirittura lo sperma per la sua fragranza top-secret , e chi, invece, si adoperato per vincere il Pulitzer del sentore androide: ideato appositamente in Australia, selezionando un miscuglio di colla, plastica, gomma e carta, il MacBook-Pro profumo ricrea il particolare odore generato da plastica, metallo e carta subito dopo la produzione del laptot, che permane per pochissimo tempo dopo lunboxing, per il piacere di tutti gli Apple-dipendenti (e di qualche nerd smanettone).

Come se la citt ci avesse tolto tutto, anche le essenze pi banali, anestetizzando i nostri sensi a tal punto da dover ricreare, che so, lodore della pioggia (lo ha fatto Sarah Jessica Parker nel 2008!) per imbottigliarlo e ricordarcelo: una banca dati odorifera, questa, che, magari, sar utile ai posteri se non diamo un taglio allo smog. E chi lo spiega, alle nostre nonne le quali cucinavano a pi sospinto, ritiravano i panni, si sfregavano con il sapone di Marsiglia e camminavano nellerba alta che quelli sono profumi e non odori, sebbene piacevoli?

Ergo, non sembra esserci via di scampo. Chanel n5, oramai, fa vecchia zia, e le alternative sono quantomeno inquietanti. Per, a pensarci bene, si potrebbe tentare una piccola rivoluzione: quella dellacqua e sapone (banditi deodoranti, profumi e conservanti sottocute), che ha portato tanto bene, idiomaticamente, a nugoli di femminee faccette pulite hollywoodiane. S, si pu fare! Che dite, aspettiamo cali il solleone e la mettiamo in pratica in autunno?
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SuccESSO

//02.ottobre New York, muore Barry Commoner scienziato e attivista, pioniere del movimento ambientalista. Tra i primi a evidenziare gli effetti della ricaduta radioattiva, contribu alla decisione del governo Usa di mettere parzialmente al bando alcuni tipi di test nucleari.
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Muore lo storico Eric Hobsbawm nato ad Alessandria dEgitto nel 1917. Il Secolo breve lopera pi nota in Italia. Cresciuto a Vienna e a Berlino, laureatosi in Inghilterra, Hobsbawm influenz generazioni di studiosi. Il collega Niall Ferguson ha definito i suoi libri il miglior punto di partenza per capire la storia moderna.

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//8.novembre //02.ottobre Arabia Saudita: via le donne dal catalogo Ikea. Il gigante dei mobili ammette daver rimosso tutte le foto con la presenza femminile. Lo riporta ledizione svedese del free press Metro, che confronta le immagini con quelle presenti nei listini illustrati europei. Ed subito polemica.

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Global Hand wash day. DallAfrica allIndia, si celebra il giorno delligiene tramite il lavaggio delle mani, per evitare le molte malattie trasmesse per contatto, ancora mortali nei paesi in via despansione.

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Londra, James Bond compie 50 anni. Partono nella capitale britannica i festeggiamenti per celebrare lepopea dellagente segreto, proiettando un documentario sui Bond storici: Sean Connery, Roger Moore, Timoty Dalton, Pierce Brosnan e Daniel Craig.

Milano, scontro tra metr, alla fermata Gioia della linea verde. Per un malore del macchinista, verifica un leggero tamponamento tra due convogli, causando una ventina tra feriti e contusi. Atm: Il sistema di sicurezza ha funzionato.

//08.ottobre Indonesia, forte terremoto di magnitudo 7,8 sulla scala Richter colpisce il nord di Sumatra, innescando un breve allarme tsunami e unondata di panico. Nella regione della provincia di Aceh, la pi colpita dal devastante tsunami del 2004, non si registrano danni gravi.

//17.ottobre

//03.ottobre Protesta sul cupolone. Imprenditore triestino dorme sulla cupola di San Pietro per la seconda volta dopo 2 mesi: Marcello Di Finizio, calatosi fino a una sporgenza su una delle finestre del Cupolone, ha esposto uno striscione di protesta. Non sono un pazzo suicida ha detto - sono solo disperato.

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//02.ottobre

Russia, festeggiamenti per Putin. Il presidente russo compie 60 anni, e il Giubileo in suo onore coinvolge tutta la Federazione. Mostre, voli con le gru, i viaggi con i motociclisti e i cani labrador, tanto amati dal leader del Cremlino. Presente anche lex premier Silvio Berlusconi.

Fiorito in carcere. Lex capogruppo Pdl alla Regione Lazio, detto Batman per i suoi festini, finisce in manette con laccusa di peculato. Meglio qui che nel Pdl.

successo...

ITALIA

//26.settembre

//10.ottobre Beppe Grillo arriva in Sicila a nuoto, attraversando lo stretto di Messina dopo una traversata di oltre unora, per sostenere i candidati del Movimento Cinque Stelle, di cui leader.

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//01.ottobre

//07.ottobre

//02.ottobre

SuccESSO

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//01.ottobre

Napoli, lotta tra i clan camorristi AscionePapale e Iacomino-Birra. 21 gli arresti effettualti dai carabinieri della compagnia di Torre del Greco per estorsione e tentato omicidio.

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successo...

MONDO
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//12.ottobre Premio Nobel per la pace allUE, per aver contribuito per oltre sei decenni a promuovere pace, riconciliazione, democrazia e diritti umani. Il premio coincide con una delle fasi pi critiche dellUnione, messa a dura prova dalla crisi economica. Monti: questo riconoscimento potr aiutare a superare le difficolt.

Arriva Cleopatra, perturbazione meteo, ed gi allerta civile, soprattutto a Roma. Alemanno: Sar unemergenza abbastanza forte. Sotto controllo gli argini di Tevere e Aniene. Forti precipitazioni su Liguria, Piemonte e Lombardia. Tre anni di reclusione per Paolo Gabriele, il Corvo dello scandalo Vaticano, ridotti a 18 mesi, per il furto di documenti papali. Concessi gli arresti domiciliari. Il maggiordomo del Pontefice: Non mi sento un ladro, ho agito per amore della Chiesa. //06.ottobre

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Venezuela, rieletto Chavez con il 54,4% dei voti. Il leader politico, arrivato al governo nel 1999, conquista il suo quarto mandato, e rester in carica fino al 2019. E stato un giorno memorabile ha detto dal balcone di palazzo Miraflores. Battuto il rivale Henrique Capriles.

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//08.ottobre

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//15.ottobre

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Caos per le manifestazioni studentesche in tutta Italia. I giovani dicono no alla riforma della scuola e dellUniversit, rivendicando il diritto alla lotta contro le politiche di Austerity del governo Monti e della Banca Centrale Europea. Tafferugli a Milano.

//05.ottobre

//18.ottobre Scandalo Regione Lombardia: continuano le indagini che hanno portato allinquisizione di ben 15 consiglieri su ottanta della Regione Lombardia. Ultimo scandalo, linchiesta sulla discarica di amianto di Cappella Cantone. Chieste le dimissioni al presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, indagato per corruzione nellinchiesta sulla Fondazione Maugeri per i benefit ricevuti in viaggi, soggiorni lussuosi ai Caraibi e yacht.

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SuccESSO

//12.ottobre Seriate: Comune no tax. Niente stangata per gli abitanti di Seriate: n per l'Imu n per l'addizionale Irpef n per la Tarsu. Lamministrazione trover altre soluzioni per non gravare sulle famiglie gi in difficolt per la crisi economica e occupazionale. //30.ottobre Anche Bergamo bassa avr il suo piano del colore. Entro aprile 2013, le tinte delle case saranno mappate prendendo in considerazione non solo le zone pi pregiate, ma anche quelle con i problemi pi gravi. L'obiettivo evitare le stecche che, proprio in citt bassa, purtroppo non erano mancate.

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Seriate: inaugurato il ponte sul Serio. stato finalmente aperto il ponte ciclopedonale fra Oasi Verde 1 e Oasi Verde 2 e si creato un parco enorme di circa 200mila metri quadrati, oltre ad aprire un anello ciclopedonale di circa 30 km da Seriate a Ghisalba. Uno dei pi bei percorsi dell'intero Parco del Serio per la presenza di due castelli, del santuario della Basella e paesaggi unici.

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//17.ottobre Distretto Asl in Valle Seriana. La nuova sede del distretto socio-sanitario della Valle Seriana Superiore e della Valle di Scalve sar ospitata in una porzione dellex ospedale S. Biagio di Clusone, di propriet del Comune di Clusone.

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//06.ottobre

//17.ottobre

Spirano: allarme furto su Facebook. Per contrastare i furti nelle case il sindaco Giovanni Malanchini invita i suoi concittadini a segnalare movimenti sospetti e casi di tentati furti direttamente sulla bacheca che la polizia locale ha aperto su facebook. Con unassicurazione: le segnalazioni vengono lette in tempo reale.

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successo...

BERgAMO
//30.ottobre Violenza sulle donne in crescita. Secondo il Centro Aiuto Donna di Bergamo il 2012 sembra essere destinato, purtroppo anche in Bergamasca, a diventare un anno record. A ottobre sono gi 196 le donne che hanno avuto il coraggio di rivolgersi al centro antiviolenza: il record precedente era di 212 in un anno, il 2009.
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//21.ottobre Palio degli asini. Pieno di spettatori per il Palio dei cant di Martinengo. La manifestazione (32 edizione) continua a richiamare visitatori anche da fuori regione, con la sfilata in costumi depoca da parte dei sette cant, le recite depoca medievale, lesibizione degli sbandieratori e dei tamburini, le performance dei figuranti (ben 510). A vincere per la prima volta il cant Valere e Murnighl: prima a tagliare il traguardo lasina Monica, guidata con grande fatica da Gaetano Romano.

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//09.ottobre

A Sotto il Monte gli stranieri sono cittadini onorari. Presentato il progetto Carta dei diritti della Cisl per stimolare le amministrazioni della provincia a riconoscere, seppur in via informale, la cittadinanza ai ragazzi che vivono sul territorio, a prescindere dalla loro origine. Immediata ladesione del sindaco Eugenio Bolognini: Nel mio comune la presenza di stranieri molto limitata ma per me il riconoscimento non solo un gesto simbolico, ma anche un dovere morale.

//24.ottobre Val Brembana, fondi per lo sci. Dalla Regione Lombardia sono pronti otto milioni di euro per lo sviluppo del comprensorio sciistico brembano. I fondi dovrebbero favorire anche la realizzazione della cabinovia e di nuove seggiovie.

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