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Laser Terapia Biologica Endovena nelle malattie cardiovascolari: nuove frontiere Negli ultimi anni, una crescente attenzione

stata riservata agli effetti dellenergia elettromagnetica e dei fenomeni ad essa correlati, nellambito della Biologia e della Medicina. Ad esempio, fino a qualche anno fa, il fatto che la clorofilla e lemoglobina avessero una struttura chimica simile, era ritenuto poco pi che una coincidenza. Oggi, grazie agli studi ed alle ricerche effettuate in fotobiologia, sappiamo che anche lemoglobina fotosensibile e, quando esposta a precise lunghezze donda, viene attivata, ottenendo, tra i vari effetti, un miglioramento del trasporto di ossigeno. Attualmente, il fenomeno della fotosensibilit di molti atomi e molecole universalmente accettato da fotochimici e fotobiologi: quando le molecole sono attivate dallo stimolo luminoso, esse prendono immediatamente parte alle reazioni chimiche in cui sono normalmente coinvolte, con un miglioramento del rendimento e della velocit delle reazioni stesse. La lista delle sostanze fotosensibili, dette anchecromofori, lunghissima. Molte di esse sono metallo-proteine, come lemoglobina. Alcuni esempi sono costituiti dagli enzimi AMP kinasi, Ciclossigenasi e dal Citocromo p-450, cos denominato perch fotosensibile alla lunghezza donda di 450 nm. I numerosi studi in vitro sino ad oggi condotti per valutare gli effetti cellulari della stimolazione luminosa, hanno evidenziato una lunga serie di azioni biologiche: modulazione della proliferazione dei fibroblasti, sintesi e deposizione delle fibre collagene, formazione di nuovi vasi, incremento dellattivit mitocondriale soprattutto nei macrofagi e nei linfociti, sintesi e rilascio dei fattori di crescita, etc. Studi effettuati sui globuli rossi hanno dimostrato che la stimolazione luminosa in grado di attivare lenzima acetilcolinesterasi, migliorare la deformabilit della cellula e riparare i danni della membrana cellulare. A livello intracellulare, inoltre, sono stati individuati diversi possibili meccanismi delle suddette azioni: incremento della concentrazione di Ca2+, incremento dellattivit di alcuni enzimi, miglioramento dellattivit della pompa ionica Na+/K+ ATPasi e un aumento della sintesi mitocondriale di ATP. Il progresso scientifico ottenuto negli ultimi 30 anni in questo settore, ha permesso di trasferire molte delle conoscenze acquisite nella pratica clinica. Si cos sviluppata la cosiddetta Terapia Laser a Bassa Potenza che oggi trova indicazione come valido supporto terapeutico in numerose specialit mediche ( cardiologia, pneumologia, endocrinologia). Lultima evoluzione in tale settore, rappresentata dalla tecnica del Laser endovena. Visti i positivi effetti riscontrati in vitro, dopo opportuna e misurata esposizione a laser, su globuli rossi, macrofagi, globuli bianchi, enzimi di membrana, emoglobina, etc, sorta lidea di trattare il sangue con opportune frequenze luminose: in tal modo, trattando e rigenerando un tessuto che si distribuisce a tutti i distretti dellorganismo e che responsabile di importantissime funzioni (trasporto dellossigeno e dei nutrienti, eliminazione della CO2, regolazione del pH locale, regolazione del sistema immunitario, trasporto degli ormoni, etc..), si possono ottenere effetti sistemici (effetti generali) evidenti. Numerosi studi scientifici testimoniano lutilit di questa tecnica come trattamento di supporto nelle malattie cardiovascolari (cardiopatia ischemica, ipertensione arteriosa, ictus), respiratorie (asma, bronchite cronica, enfisema) e metaboliche. Analizzando la letteratura scientifica indicizzata su Pubmed relativa al laser endovena: un recente studio su 130 pazienti (Karneev et al) con cerebrovasculopatia cronica, ha mostrato la capacit di questo trattamento, in associazione con integratori antiossidanti, di normalizzare i livelli di perossidazione lipidica e di potenziare le difese antiossidanti. Un secondo lavoro di ricerca (Shval et al)ha rilevato una ridotta coagulabilit ed un calo dellematocrito in tutti gli 86 soggetti arruolati. In un altro studio (Shabanov), 173 pazienti affetti da ipertensione essenziale sono stati suddivisi in 4

gruppi di trattamento (farmaci antipertensivi; fosfolipidi essenziali; laser endovena; plasmaferesi): i risultati hanno mostrato che lutilizzo prolungato (per pi di 1 anno) di farmaci (soprattutto betabloccanti e diuretici) aveva effetti negativi sui parametri reologici studiati (deformabilit ed aggregabilit dei globuli rossi, dismorfismi, elastoviscosit della membrana, viscosit ematica) mentre il laser endovena causava un miglioramento di tali parametri, specialmente nellipertensione complicata, associato ad una buona efficacia antipertensiva (70-80% dei casi). Kipshidze, infine, ha mostrato vari effetti del laser endovena in 900 pazienti affetti da infarto acuto del miocardio: cessazione del dolore, limitazione dellestensione dellarea ischemica, aumento dellattivit antiossidante plasmatica e della concentrazione ematica di ossigeno, riduzione del dosaggio di nitroglicerina e della degenza media dei ricoveri.

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