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COMPENDIO DI CRIMINOLOGIA - G.

PONTI 1 INTRODUZIONE ALLO STUDIO DELLA CRIMONOLOGIA

Le scienze criminali Diritto penale (stretti rapporti con la C.): fornisce definizione del delitto (oggetto di studio) Diritto penitenziario: studia le disposizioni legislative che guidano la fase esecutiva del procedimento penale Psicologia giudiziaria: studia luomo non in quanto reo (spetta alla C.) ma quanto attore nel procedimento giudiziario. Politica penale: non teoria unica, ma pensieri su quali strumenti-mezzi per combattere i crimini Criminalistica: insieme delle tecnologie che vengono utilizzate per linvestigazione criminale. Criminologia: studio delle caratteristiche psicologiche e comportamentali del reo. Precisazioni semantiche Crimine da utilizzarsi solo per atti gravi mentre per reati minori si pu parlare di atto illegale. Con disonest si indica un comportamento proibito ma ancora meno grave e stigmatizzato Reati (def. cod. pen.): ogni azione perseguibile penalmente: si distinguono delitti e contravvenzioni. Ma questa definizione rigida solo per che sa di legge, la confusione semantica lecita. CRIMINALE: il reo ed ha naturale accezione negativa e si riferisce a reati gravi. Si usa anche delinquente (colui che delinque). Reo, criminale, delinquente sono la stessa cosa: colui che agisce contro una norma codificata. Oggetto e specificit della Criminologia - Ha come oggetto di studio la CRIMINALITA. - Ha AMPIO CAMPO DINDAGINE (il fatto, spazi e tempi, attori, ambiente, reazioni sociali, devianza anche non strettamente delittuosa) - MULTIDISCIPLINARE (elemento che la distingue) - INTERDISCIPLINARE (necessita di dialogo con altre discipline) - Studia luomo nella sua dimensione individuale e sociale nel momento in cui viola la legge (ogg. di studio) - E UNA DISCIPLINA AUTONOMA: studia criminalit con un approccio integrato e non limitato La criminologia quale scienza in quanto possiede le seguenti caratteristiche generali: SISTEMATICITA: insieme di conoscenze acquisite integrate in un complesso strutturato ed armonico CONTROLLABILITA: enunciazioni sottoposte a critiche e confronti CAPACITA TEORETICA: deve riunire osservazioni su fenomeni di cui si occupa in posizioni astratte ed intese a spiegare loggetto del suo studio CAPACITA CUMULATIVA: teorie sono derivate luna dallaltra (la successiva una correzione-ampliamento della precedente) CAPACITA PREDITTIVA: molto ridotta come tipico di ogni scienza delluomo. La criminologia dovrebbe tendere sempre allosservazione empirica (non astratta) delloggetto e depurata da ogni aspetto soggettivo (carattere avalutativo e neutrale). Ma questa una chimera: non esistono assiomi validi per ogni individuo/societ.

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CAPACITA DESCRITTIVA: ad essa compete la descrizione, classificazione e la differenziazione dei delitti e dei loro autori. Nel momento in cui oltre alla classificazione si aggiunge anche la ricerca/determinazione dei fattori responsabili di tali eventi la C. diviene una SCIENZA EZIOLOGICA: una scienza che ricerca le cause dei fenomeni da lei osservati. E questo fa perdere alla C. la sua primaria connotazione empirica (metodo induttivo) per diventare una scienza che esprime giudizi di valore (metodo deduttivo). CAPACITA APPLICATIVA: il criminologo ha a disposizione competenze per intervenire sui fenomeni criminosi e i loro attori (vedi gli interventi di risocializzazione) Relativit del significato avalutativo e neutrale della C. POPPER: non vi una scienza ultima e certa (ideale positivista) ma un succedersi di verit che sono continuamente riviste, rafforzate o smentite. I dati raccolti non sono letti automaticamente ma interpretati dallo stesso ricercatore (scelte di valore). IL SAPERE E QUALCOSA DI MAI DEFINITIVO Verit e teorie criminologiche (sul perch di delinque) Ci sono teorie unicausali e multicausali che studiano le dinamiche delittuose ma una cosa deve essere chiara: LA VERITA E SEMPRE RELATIVA E PROVVISORIA. Una teoria sar quindi vera nel senso di utile (utilmente impiegata per favorire la comprensione di un fenomeno) Il concetto di causa in C. Convenzionalmente si designa come causa di un fatto lantecedente necessario e sufficiente al suo accadimento. Ci saranno una moltitudine di condizioni necessarie ma la causa ufficiale quella che, tra tanti fattori, la condizione pi direttamente collegata al fatto (si considera la CAUSA EFFICIENTE allinterno di questa causalit pragmatica). Si distingue: causalit lineare (AB) e circolare; questultimo ha soppiantato quello lineare in ogni ambito delle scienza umane (teoria dei sistemi). Non una causa unica ma un insieme di elementi che va oltre la semplice somma lineare degli elementi. B e si perde la classica differenziazione tra causa ed effetto. Il modello il seguente A CENTRALE QUINDI IL CONCETTO DI SISTEMA (autore, altri soggetti, ambiente) Il rapporto causale diretto azione/evento sufficiente relazione per il diritto ma non sufficiente per attribuire lazione criminosa al soggetto. Principale teoria sulla causalit: T. CAUSALITA UMANA. La condotta umana causa dellevento quando: conditio sine qua non Levento era prevedibile come verosimile Il campo delle indagini criminologiche Il delitto un fatto sociale che la legge definisce tale per convenzione in uno spazio tempo. Quindi la definizione delloggetto di studio spetta solo alla legge!*

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Ma appare giustificata la teoria del DELITTO NATURALE: insieme di reati punito e perseguiti generalmente in ogni spazio tempo grazie allesistenza di un sistema legale non scritto. La C. dovrebbe assolutamente occuparsi dei delitti naturali. Ma antropologia ed etnologia ci avverte: nessuna condotta illecita si mantenuta immutata. I valori etici non sono quindi principi innati ma frutto dellevoluzione sociale e culturale (vedi genocidi in ex Jugoslavia). Alla C. semmai il compito di spiegare perch reazioni ad un reato mutano nel tempo e nello spazio (indice sociale di gravit del reato-SELLING). Il delitto quale convenzione sociale: sua relativit storica. La norma penale attendibile espressione di valori ed interessi tutelati in un particolare periodo storico. Nel diritto penale confluiscono tutte le norme che tutelano aspetti della vita ritenuti pi importanti (CONTROLLO ESERCITATO DALLA LEGGE PENALE) mentre losservanza di disposizioni minori lasciata alla discrezione del singolo (CONTROLLO INFORMALE DEI GRUPPI SOCIALI..derisione, riprovazione) Quindi cittadino sempre sottoposto al CONTROLLO SOCIALE (condizione per una societ organizzata): questo pu realizzarsi con limpiego di AGENZIE DI RIDUZIONE DELLANSIETA. Tali agenzie svolgono funzione di stabilit sociale, possono essere formali (cod. pen., apparato giudiziario) e non (famiglia,chiesa,scuola, mass media,opinion leader) e offrono ai cittadini che vi aderiscono una COSTELLAZIONE DI VALORI armonici e funzionali. Tra i sistemi di controllo informali rientra anche il CONTROLLO DI GRUPPO che regola la vita degli individui nel medesimo contesto di relazione di gruppo: ciascuno sottoposto al giudizio di coloro con i quali vive. CONNESSIONE FRA CULTURA, LEGGI E POTERI CULTURA: insieme di valori, ideologia, conoscenze, morale caratteristico di ogni societ. E che danno concretezza e tutela ai valori caratteristici di una data societ. STRUTTURA: tipo di sistema economico di una societ data e controllata da chi detiene la produzione. SOVRASTRUTTURA: Insieme dei valori della societ che risulta funzionale al tipo di sistema economico (valori coerenti con la societ che li esprime). Il sistema COERENTE perch le norme non sono espressione di tutti i membri ma solo di quelle classi che detengono il potere (e lo fanno in modo funzionale ai loro interessi). Ma ci sono valori che sfuggono a questa logica e sono da tutti riconosciuti e tutelati (famiglia, religione, razza.) CONCLUSIONE: come mutano le culture cos anche mutano i gruppi di potere. METODI E FONTI DELLE CONOSCENZE EMPIRICHE STATISTICHE DI MASSA: per osservare caratteristiche generali di un fatto criminoso (si considera la totalit delluniverso considerato). Di un fatto osservato riesce a dare una panoramica generale molto affidabile anche se solo a livello superficiale. Questi dati poi possono relazionarsi con molte variabili (sesso,et,razza). Si avr: assenza di correlazione, corr. Positiva, corr.

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Negativa (tipo inv. Prop.) ma sar sempre un giudizio arbitrario e soggetto ai limiti di validit (gi solo per il fatto che i dati possono essere occultati o raccolti male) OSSERVAZIONE INDIVIDUALE: tipica della C. clinica, pone lattenzione su circostanze particolari. Si studiano le singole personalit (al max piccoli gruppi) e i fattori microsociali che hanno influenzato il criminale: uno studio del caso partendo da indagini famigliari e situazionali. Si parla spesso infatti, di storie di vita. RICERCA SU GRUPPI CAMPIONE: indagine individuale (sul campo) ma estesa ad un campione, i risultati ottenuti avranno discreta validit generale. Tecnica da usare quella delle interviste dirette o questionari. Perch luniverso sia rappresentativo necessario che le persone scelte abbiano caratteristiche proporzionali a quelli della realt. Conserva i vantaggi ma senza i difetti delle tecniche di mass ed individuali.

INDAGINI CATAMNESTICHE: studio a distanza della bont di unazione risocializzativa tramite il confronto con chi non ha avuto accesso al trattamento. IL NUMERO OSCURO In ogni indagine i dati utilizzati sono quelli ufficiali (crimini identificati) e quindi assolutamente non rappresentativi. Gli studi sul dark number cercano proprio di quantificare lentit di questi fatti non dichiarati. Lindice di occultamento (reati noti/tot reati) varia a differenza dei reati: quello relativo a omicidi sar sicuramente prossimo allunit. Ma nella logica del numero oscuro si deve tener presente anche lautore di delitti denunciati ma che non stato ancora identificato. Questionari ed interviste Usati per conoscere atteggiamenti e reazioni della popolazione ad un determinato crimine, il senso di sicurezza. Questionari (interviste strutturate): domande uniforme e predefinite volte ad indagare su temi precisi sottoposti a gruppi campione molto estesi. Domande possono essere semi strutturate o libere (vedi il colloquio). Attenzione ai rischi di condizionamento e al grado di sincerit!! Inchieste confidenziali: molto utili per limitare il numero oscuro: con apposite inchieste confidenziali (di autodenuncia) si scoperto come i reati minori siano di molto superiori al numero ufficiale denunciato. Lo stesso vale per numero oscuro legato alle denunce delle vittime (inchiesta vittimologica) e per le interviste che riguardano testimoni (inchiesta tra testimoni privilegiati) Indagini predittive La predizione di un futuro comportamento delittuoso lobiettivo della C. Gli organi di controllo ed indagine compiono predizioni secondo criteri deduttivi e legati al buon senso e con lausilio di dati statistici.

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LO SVILUPPO DEL PENSIERO SOCIOLOGICO

Ideologie e criminologia NASCE COME SCIENZA SOLO NEL XIX SEC. Quando si inizia a studiare il comportamento criminale in modo sistematico ed empirico. Prima la questione era prima morale (religiosa), poi giuridica (laica). Prospettiva esplicativa: perch si delinque? Per molto tempo il reato era assimilabile al peccato. Nuovo testamento divide per la prima volta la legge divina da quella umana. Prospettiva operativa: come punire? In passato si nota lassoluta prevalenza della pena capitale, fustigazioni, lapidazioni, tormenti, mutilazioni, lavori forzati, confisca dei beni. E solo nei tempi nostri che si user come deterrente la perdita di libert Prospettiva finalistica: Quale scopo per la pena? (dal latino poena.sofferenza) Il procedimento sanzionatorio del tutto legittimo per controllo soc e giustizia individuale (vedi anche la legge del taglione). DIRITTO PENALE HA ORIGINE NEL MOMENTO IN CUI LO STATO LIMITA LA VENDETTA INDIVIDUALE (istinto satisfattorio).

LILLUMINISMO E LIDEOLOGIA PENALE LIBERALE Con lAncien regime la struttura della societ era iniqua e senza certezze di libert. Delinquente era considerato attentatore alla sovranit dello stato e di Dio: attentatore punito con pubblico supplizio. A questa situazione reagisce lIlluminismo, che segna la nascita del diritto penale moderno, e che si proporr di liberare gli uomini dalla superstizione e dal dispotismo. Diritto di uguaglianza: non solo stessi beni, ma anche ABOLIZIONE DEI PRIVILEGI DI CLASSE C. BECCARIA il fautore della generale tendenza ad una struttura giuridica nuova e giusta: DEI DELITTI E DELLE PENE propone infatti una nuova concezione liberale del dir. Penale che segna linizio di una nuova filosofia della pena. funzione della pena di tutela della societ non di principi morali per limputato deve valere il principio della PRESUNZIONE DINNOCENZA no privilegi di classe ma UGUAGLIANZA DI FRONTE ALLA LEGGE pena deve avere SIGNIFICATO RETRIBUTIVO (proporz. pena ) e non solo intimidatorio pena di morte e supplizi devono cessare delinquente deve essere perseguitato solo per il reato (non per la potenziale pericolosit) criminale non peccatore ma individuo con libero arbitrio

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LA SCUOLA CLASSICA del diritto penale I principi dellIlluminismo trovarono prima attuazione dopo la rivoluzione francese (cod. napoleonico) in tutta Europa e USA con leccezione dellU.K. (diritto giurisprudenziale) In Italia: SCUOLA CLASSICA del diritto penale (Carmignani,Rossi,Carrara) Essa di articolava su seguenti principi: Volont colpevole del delinquente ( libero: nella criminogenesi non si tiene conto di elementi di condizionamenti esterni) Imputabilit quale condizione necessaria della volont colpevole: prima applicazione del principio di interdizione morale (saper comprendere disvalore etico e sociale) Retribuzione pena doveva essere afflittiva,proporzionata ed inderogabile. Pene fisiche servono alla riabilitazione sociale. Principio di legalit: si puniscono i reati solo prescritti dal codice Principio garantisco: diritto alla difesa Principio della certezza del diritto: pene uguali per tutte in base al reato. Ma questultimo principio venne ridimensionato allorch si sostitu la pena certa con la pena utile, a discapito appunto della certezza del diritto. A questo inconveniente reagir infatti il Neoclassicismo. Le classi pericolose.. Nel XIX sec si registra esplosione dellattivit industriale. E convincimento che la criminalit sia prerogativa delle classi pi povere che andavo riunendosi nei nascenti centri urbani (le prime statistiche confermavano questa corrispondenza). A queste classi pericolose veniva attribuita unINNATA MANCANZA DI SENSO MORALE RESPONSABILE SIA DELLA POVERTA CHE DELLA CRIMINALITA. Si fa strada lidea delluomo che si fa da se (USA) partendo dal presupposto che la volont di successo ottimo mezzo per raggiungerlo. Questa visione era avvalorata anche dal c.d. darwinismo sociale che vedeva nellesistenza una continua lotta per la vita. Passer pi di un secolo per far capire allambiente che la microcriminalit si prerogativa delle classi pi povere ma anche quelle ricche si macchiano di reati altrettanto gravi (Suderland, 1934). Ma al concetto di classi pericolose vanno almeno due meriti: aver incentivato le ricerche sul campo (direttamente nei quartieri degradati) aver messo in evidenza la correlazione tra depressione socio-ambientale e condotta anche se con un approccio unicausale (criminalit frutto della povert) e il filantropismo Sempre nel XIX secolo si and sviluppando un filone cristiano e filantropico. Idee mutuate dalla Scuola Classica: ma non redenzione corporale bens redenzione con lassistenzialismo umanitario. Nascono cos le squadre di soccorso e le prime strutture riabilitative. A Boston si us per la prima volta questo modello di esecuzione penale allorch un calzolaio ottenne laffidamento di alcuni condannati per fini riabilitativi. Primi studi statistici e sociologici Scuola classica entra in crisi con limpiego dei primi studi statistici (Quetelet-Guerry ) che chiamavano in causa lambiente in cui lindividuo agisce. REATO E CORRELATO ALLA SOCIETA e non pi sola espressione della volont colpevole.

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Si scopr come i reati fossero correlati allet, al sesso, alla professione, al grado di istruzione, alle condizioni economiche, al ceto, alla razza. DELITTO E UN FENOMENO SOCIALE (qualcosa della societ si riflette sui rei) che si osserva essere costante e regolare. PRINCIPIO DETERMINISTICO rende prevedibile il crimine. Questa la svolta rispetto allideologia dominante. DURKHEIM: delitto un fatto sociale: fenomeno generale in tutte le societ. Crimine quindi non pi da considerarsi come unoccasionale aberrazione Un aumento dei delitti si registr nel XIX sec. Come diretta conseguenza dellarricchimento delle societ, dellindustrializzazione e delliperstimolazione delle aspirazioni personali. La maggior delinquenza il prezzo da pagare per il maggior benessere che ci investe. Determinismo sociale Se possibile prevedere statisticamente landamento dei crimini allora il principio liberale della libera scelta del delinquente cade a favore del principio deterministico. COMPORTAMENTO CRIMINOSO NON E DIRETTAMENTE LEGATO ALLA VOLONTA DEL SINGOLO Cause dei delitti sono necessariamente e fatalmente condizionate Crimine parte della societ ed ogni aspetto della societ risponde ad ununiversale determinazione causale degli eventi: con il POSITIVISMO si accetta lesistenza di leggi universali valida per tutto luniverso. Nasce cos il DETERMINISMO SOCIALE (vs quello biologico di Lombroso) CESARE LOMBROSO, la C. dellindividuo e il determinismo biologico STUDIO DEL REATO DEVE FOCALIZZARSI SULLA PERSONALITA DELINQUENTE Si supera cos lastrattismo di una causa prevalentemente sociale del delitto. Il pensiero di Lombroso oggi non attendibile va gli va riconosciuto il merito di aver accentuato componenti biologiche e di aver accentrato il suo studio sul singolo reo. Aver inaugurato un indirizzo sistematico nello studio della delinquenza Teoria del delinquente nato: maggioranza dei delitti sono commessi da individui con predisposizioni congenite che li renderebbe antisociali a prescindere da condizionamenti esterni. Quindi possibile prevedere o riconoscere il reo da particolari caratteristiche anatomiche o psichiche (epilessia) Teoria dellatavismo: individuo primitivo e rozzo. Le sue scariche istintuali si concretizzano con il delitto disinibito. La societ per sopravvivere non pu far altro che difendersi da questi individui antisociali: la riabilitazione del reo vista al pari di una cura terapeutica, una malattia da neutralizzare con tecniche ad hoc per il singolo individuo Nella sua teoria biologica L. individua cmq anche la presenza della delinquenza occasionale: normalissime persone che compiono delitti per cause esterne e di circostanza. LA SCUOLA POSITIVA Maggiori esponenti della Scuola positiva di diritto penale furono, oltre a Lombroso (approccio individualistico) anche Ferri e Garofano.
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Principio deterministico: delinquenti non sono propriamente responsabili ma sono vittime di anomalie mentali o inadeguatezze ambientali. il delinquente un individuo anormale delitto risultante di relazione tra fattori antropologici, psichici e sociali sanzione penale non punitiva ma con finalit terapeutiche e di riabilitazione personalizzata Non pi pena in base al crimine ma pena in base potenziale criminalit del reo. La pena non pi commisurata alla gravit ma sar indeterminata fino alla cessazione della pericolosit del reo. Questo si realizzato tramite: il sistema del doppio binario (Italia e Germania 30): alla classica pena venivano affiancate anche misure di sicurezza indeterminate per i pi pericolosi. Pena indeterminata (USA). La durata della pena non era prevedibile dal giudice. In entrambi i sistemi la discrezionalit del giudizio di pericolosit da considerarsi un vero limite. In definitiva, la scuola Positivista ha dato al pensiero moderno i principi dellINDIVIDUALIZZAZIONE DELLA SANZIONE e del TRATTAMENTO INDIVIDUALIZZATO del delinquente. Primi indirizzi marxisti in Criminologia Dopo il 1917 il mondo diviso in due blocchi contrapposti. Anche nel pensiero C. si distingue una tendenza a vedere nel capitalismo lunica fonte di destabilizzazione sociale in contrasto con il pensiero occidentale e liberale: la natura stessa del capitalismo che crea i presupposti della genesi e dello sviluppo della criminalit (Marx ed Engels). Delinquente: parte della societ pi misera che non stato elevato dallacquisizione della coscienza di classe e che alle ingiustizie sociali sapeva reagire solo con una ribellione individuale. Il primo studio sistematico di stampo marxista di BONGER che nel 1905 pubblic ad Amsterdam uno studio sulla criminalit: un sistema produttivo basato sulla concorrenzialit individuale a discapito degli interessi collettivi era contrario allo sviluppo di unetica sociale. La differente disponibilit di beni materiali rendeva gli uomini infelici ed aggressivi. Utopia: in un sistema non concorrenziale non ci saranno pi delitti. Integrazione tra approccio sociologico e antropologico Il vecchio antagonismo tra le due ideologie oggi superato: la migliore interpretazione del fatto criminale ci viene fornita solo da unadeguata integrazione di fattori macro e micro sociali. Teoria delle aree criminali e teoria ecologica Shaw (scuola di Chicago-1929) studia sistematicamente le aree criminali definite come quelle zone delle citt quali proviene e risiede la maggior parte della criminalit comune caratterizzata da povert, bisogno di assistenza, di casa, di pubblici servizi. Queste zone sono inoltre adatte per chi, delinquente abituale, cerca un ambiente pi permissivo. Queste zone hanno un elevato grado di avvicendamento: appena possibile, chiunque cambia quartiere. Cos facendo i residenti abituali sono solo le persone pi povere e misere. E nonostante lelevato ricambio la criminalit in queste zone rimane costante. Per la teoria ecologica quindi LAMBIENTE DI VITA E IL FATTORE PIU IMPORTANTE NELLA GENESI DELLA CRIMINALITA (anche se ci sono altre motivazioni)

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Teoria della disorganizzazione sociale Non una scuola di pensiero ma un insieme di orientamenti che ha influenzato Europa e poi USA gi dalla fine dell800. Massimo interesse al MUTAMENTO E INSTABILITA provocati dallindustrializzazione e da tutti i fenomeni sociali ad essa collegati che hanno comportato una perdita defficacia delle istituzioni deputate al controllo sociale (sta succedendo questo nei paesi del Terzo mondo). Disorganizzazione quindi non sinonimo di cattivo funzionamento o inefficacia ma piuttosto MANCANZA DI VALORI DI RIFERIMENTO. Si ha disorganizzazione quando perdono di efficacia gli abituali strumenti di controllo sociale (stato, gruppo, famiglia. Individuo ha una condotta disorganizzata che rispecchia quella della societ. Suntherland: una societ disorganizzata a causa di CONTRADDIZIONI NORMATIVE (norme sono contrastanti e contraddittorie). Il delitto si verifica perch la societ non saldamente organizzata contro questo tipo di comportamento. CONFLITTO DI NORME quindi prima ragione di disorganizzazione. Vi conflitto di norme quando: vi sia socializzazione difettosa o mancante vi siano sanzioni deboli o intimidazione insufficiente vi sia inefficienza e corruzione dellapparato giudiziario e di polizia Questa teoria propone chiavi di lettura della criminalit generali che vanno oltre la corrispondenza povert-delitto e che valgono per grandi tipologie di reati. Teoria dei conflitti culturali La perdita di efficacia dei sistemi di controllo spingono SELLIN ad individuare una CONTRAPPOSIZIONE IN UN MEDESIMO INDIVIDUO DI SISTEMI CULTURALI DIFFERENTI. Lautore avanza questipotesi dallanalisi del flusso immigratorio verso gli USA: i riferimenti valoriali propri della cultura dorigine dellimmigrato spesso contrastavano con quelli del paese che li ospitava e questo poteva creare un conflitto. Coesistenza di due diversi sistemi culturali possono essere causa di devianza o malattia mentale. Ma la criminalit non si sviluppa tanto negli immigrati che cmq hanno interiorizzato i riferimenti culturali dorigine: bens i soggetti pi pericolosi sono quelli della SECONDA GENERAZIONE (perdono valori dorigine e non assimilano quelli attuali). Si distinguono: conflitti primari: i disagi che lindividuo vive per lattrito tra due diverse culture conflitti secondari: i disagi dovuti a discriminazione e rigetto da parte dei nativi Teoria dei conflitti non idonea a spiegare correlazioni tra criminalit e immigrazione ed inoltre Selling si muove in un preciso quadro spazio temporale. Ma questa teoria ben utilizzata per studiare cosa accade in caso di conflitto culturale (primario e secondario). Perch vi sia CONDOTTA INTEGRATA necessario che via sia compatibilit tra i due sistemi culturali di riferimento. Struttural funzionalismo e teoria della devianza (Parsons, Merton, Jhonson) Si impone lINTEGRAZIONE DEGLI ATTORI SOCIALI COSI DA ASSICURARE IL MANTENIMENTO E LA COERENZA DEL SISTEMA.

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Regole di sistema vengono interiorizzate dai singolo attori sociali che possono variare il loro comportamento dalla conformit alla devianza. CONFORMITA: stile di vita orientato e coerente con le norme in vigore. E una scelta psicologizzata, consapevolezza che il proprio comportamento conforme alle norme in vigore. Si ha conformit tramite socializzazione,identificazione ed interiorizzazione Si ha rafforzamento della conformit con i sistemi di controllo sociale (far conoscere le sanzioni). DEVIANZA: concetto che comprende sia scelte contro la morale che contro il codice penale Si ha devianza solo quando latteggiamento non idoneo frutto di una precisa scelta, quando presente un atteggiamento oppositivo verso una norma ritenuta fondamentale dalla societ ma che perde di credibilit-validit in un gruppo o in un individuo. ANOMIA di un contesto sociale (Durkheim): perdita di credibilit di norme che sono alla base di una societ che con esse limita liniziativa dei singoli. Causa IPERSTIMOLAZIONE DELLE ASPIRAZIONI dettate dalla soc. ind. e quindi nellinsofferenza verso i sistemi che tendono a limitare le aspirazioni stesse. MERTON: una societ ha caratteristiche di anomia quando la sua cultura propone delle mete senza che vengano a tutti messi a disposizione i mezzi per il loro conseguimento (DISUGUAGLIANZA NELLE OPPORTUNITA DI SUCCESSO SOCIALE). Non cera anomia nelle societ feudali, chiuse, e che non fornivano quindi aspirazioni di scalata sociale (principio della soc. ind.). Soggetti frustrati possono quindi cercare soddisfazione con mezzi illegittimi e perseguibili penalmente. 4 TIPI DI DEVIANZA MERTON (in base al rapporto fini-mezzi). Vedi schema pag. 123 INNOVAZIONE : si perseguono finalit condivise dalla societ ma con mezzi illegittimi RITUALISMO: si rifiuta lillegalit ma si ridimensionano gli obiettivi causa impossibilit RINUNZIA: non si accettano ne i fini ne i mezzi legittimati (vagabondi o drogati) RIBELLIONE: sostituzione delle mete culturali con mete diverse e dei mezzi ufficiali Ps: ci si riferisce sempre a devianza con scopi non lucrativi TEORIA DELLE ASSOCIAZIONI DIFFERENZIALI Suntherland: COMPORTAMENTO DELINQUENZIALE E APPRESO. Ma non tramite semplice imitazione ma mediante associazione interpersonale con altri individui che delinquenti (procedimento analogo ma opposto alla socializzazione funzionale). Per S. questa teoria da intendersi come teoria generale della criminalit capace di affrontare ogni tipo di condotta criminosa e del perch a parit di condizioni generali si osservano risposte individuali differenti. NON ESISTE QUINDI UNA CRIMINALITA INNATA! Un gruppo influenzer un individuo a seconda della maggiore-minore INTENSITA di frequentazione, PRIORITA (maggior rispetto), DURATA dei rapporti, ANTERIORITA di rapporti che in epoche remote si sono posti come primari. comportamento criminale appreso attraverso processi di comunicazione con altre persone

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il processo di apprendimento chiama in gioco gli stessi meccanismi di qualsiasi altra forma di apprendimento disposizioni individuali influiscono solo sul grado di esposizione pi o meno intenso allapprendimento oltre alle associazioni possono influire anche lopportunit, intensit del bisogno, nelle alternative proposte al comportamento criminoso per Suntherland la teoria della disorganizzazione sociale strettamente connessa con quella delle associazioni differenziali

La critica pi rilevante non riguarda il principio dellapprendimento ma lassunto che tutte le forme criminali siano soggette a questa logica ( estranea a questa logica ad es. il reato dimpeto). Non vengono affrontate in profondit le dinamiche di interiorizzazione e di risposta differenziale. La teoria non spiega la genesi di nuovi tipi di crimini che non possono essere stati appresi. Critica alla pretesa di S. di rendere la sua teoria unicausale e valida per tutto. Critica al determinismo piuttosto rigido che assegna a chi delinque un ruolo passivo. Sutherland studia i COLLETTI BIANCHI (non pi gruppi sfavoriti) Si tratta di un tipo di reato sempre sottostimato e trascurato e compiuto da dirigenti e professionisti. Inquadra questo studio nella teoria delle ass. differenziali per cui si notato come tra i dirigenti prevalga un atteggiamento (interiorizzato) generale di elisione della legalit. Questi reati non erano condannati e perseguiti: lapprendimento era facile e generalizzato. Dalla pubblicazione del suo libro White collar crime (1940) si rotto il muro del silenzio e si riusciti a limitare lampiezza del numero oscuro. S. individua le seguenti caratteristiche: questa delinquenza strettamente connessa al ciclo produttivo di beni e servizi indice doccultamento elevato (grazie al ceto i rei non sono facilmente mascherabili) quindi si evidenzia un elevato tasso dimpunit minore la reazione sociale di censura (disonesti anzich criminali) lassociazione criminalit/condizioni sfavorevoli cessa di valere. SVILUPPI DELLINDIRIZZO INDIVIDUALISTICO E LA CRIMINOLOGIA CLINICA Dopo la II G. M. iniziata la nota contrapposizione tra il blocco sovietico ed il blocco democratico. Si ebbe cos una criminologia di sinistra dispirazione marxista incentrata sulla critica della societ capitalista ed una criminologia di destra di ispirazione socialdemocratica e che studier i rapporti tra classe sociale e criminalit. Indirizzo individualistico: si studiano le infermit organiche, la diversit di costituzione. Si sviluppa cos una CRIMINOLOGIA DEL PASSAGGIO ALLATTO che cerca di spiegare perch taluni, a parit di condizioni esterne, optano per il comportamento criminoso. Si sviluppa cos il concetto di CRIMINOLOGIA CLINICA (DI TULLIO): come la medicina, che non studia le caratteristiche generali della malattia ma la sua presenza sul singolo paziente, anche la C. clinica non studia i fenomeni generali di delinquenza ma il singolo reo a fini curativi, preventivi e risocializzativi. Questi principi hanno direttamente influenzato la riforma penitenziaria del 1975: pena detentiva indeterminata e dipendente dallattivit risocializzativa C. Clinica osservazione scientifica del reo con finalit terapeutiche
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Di qui la critica dei criminologi di sinistra che vedono questo approccio come profondamente conservatore e funzionale al sistema dato (il criminale malato) NUOVA DIFESA SOCIALE E POLITICA PENALE D RISOCIALIZZ. ( sempre C. clinica) Antecedenti di tale orientamento si considerano la Dich. Univ. Dei diritti dellUomo (ONU) e le nascenti costituzioni di quegli anni (1950) che spingevano anche per labolizione della pena di morte. Questo orientamento risocializzativo si rispecchier nel principio sociale del WELFARE STATE risalente al 1932 con lopera del pres. USA Roosvelt (riformismo social democratico): liberare lumanit dal bisogno materiale e dalle disparit economiche (il New Deal). Lo stato deve garantire sicurezza ed uguale accessibilit a tutti i suoi cittadini: questa lideologia dello stato sociale. RISOCIALIZZAZIONE E NUOVO DIRITTO DEL CITTADINO ( un male sociale come la povert o la malattia). GRAMATICA propose di sostituire alla parole delitto quella di FATTO-REATO che incentrava la sua logica prevalentemente sul concetto di antisocialit. Lopera che da il nome a questa corrente di pensiero appunto NUOVA DIFESA SOCIALE di ANCEL (1954) una morale sociale vincolante e di debito verso il reo. CRIMINOLOGIA DEL CONSENSO Pur riconoscendo le ambiguit del capitalismo questa corrente di pensiero segue il principio secondo cui LA MAGGIORANZA DELLE PERSONE VIVE SENTIMENTI DI ACCETTAZIONE DELLA STRUTTURA SOCIALE. Per questa sociologia lobiettivo quello di riportare i criminali al consenso. Mentre per la sociologia di sinistra questa interpretazione porter allo sviluppo della criminologia del conflitto: da un rapporto basato su riforme si passa ad un rapporto di potere precostituito e tutelato. Questa criminalit della reazione sociale vede il diritto penale come tutela dei diritti delle classi privilegiate. Il reato quindi un fatto meramente qualificativo. PROSPETTIVA DEL CONSENSO: Criminologia pragmatistica (RADZINOWICZ-1966): totale avversione per gli approcci unifattoriali ed onnivalenti. La scienza deve quindi FORNIRE CONOSCENZE idonee a risolvere casi pratici e a dettare realismo e tempestivit i mutamenti in corso alle autorit legislative. Da qui lo sviluppo delle TEORIE MULTIFATTORIALI (50/60): lindividuo risponde in modo personale al proprio ambiente psichico (vulnerabilit individuale) e sociale (vulnerabilit ambientale) La TEORIA NON-DIREZIONALE dei coniugi Glueck ha evidenziato come alla base del comportamento criminale giovanile ci sia il rapporto famigliare e le caratteristiche personali. Delinquenti minorili sono apparsi: con un fisico pi robusto con temperamento irrequieto con sensazioni di antagonismo e risentimento pi idonei allapprendimento diretto e pastico un inadeguato ambiente famigliare

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Da ci ne deriva una classificazione delle caratteristiche a rischio che promette di identificare i soggetti a rischio. Ma le differenze rilevate tra i due gruppi di giovani hanno un riferimento puramente statistico. Questi studi hanno poi trovato fedele riscontro con unindagine del 1978/80 a Portorico (Ferracuti) LA TEORIA (sempre multifattoriale) DEI CONTENITORI DI RECKLESS (1961) Mira a spiegare il comportamento sociale identificando quei fattori che favoriscono il contenimento della condotta nellambito della legalit. E UNA SINTESI DELLE CONDIZIONI CHE ASSICURANO LADATTAMENTO SOCIALE. Contenitori interni: aspetti della struttura psicologica pi significativi per lintegrazione sociale (autocontrollo, buona rappresentazione del S, istanze etiche, buona socializzazione, tolleranza alle frustrazioni) Contenitori esterni: caratteristiche dellambiente in cui lindividuo si trova a vivere (aspettative di successo in base al ceto sociale, figure idonee di riferimento) Questi contenitori devono essere integrati con adeguati SISTEMI DI CONTROLLO ISTITUZIONALE E INFORMALI. PROSPETTIVA DEL DISSENSO Il movimento del 68 solo la punta di un iceberg che voleva denunciare tutte i difetti dellideologia capitalista. E una denuncia del DISAGIO DELLA CIVILTA: ansia scaturita dalla competitivit e dal consumismo. Delinquenza non eliminabile senza la radicale trasformazione del sistema economico-sociale TEORIA DELLA SOTTOCULTURA GIOVANILE Definizione cultura: modelli astratti di valori morali e norme che regolano il comportamento, appresi direttamente o indirettamente nellinterazione sociale. Definizione gruppo: rapporto stabile tra i membri, reale percezione del gruppo, organizzazione funzionale, presenza di spirito di gruppo (usi e costumi condivisi) SOTTOGRUPPO: gruppo sociale con peculiari caratteristiche differenziate e in contrasto con la cultura dominante. E una SOTTOCULTURA. LA TEORIA DELLE CULTURE DELLE BANDE CRIMINALI COHEN (1955) Perch i giovani delle classi pi sfavorite sono propensi a delinquere? Perch i valori sociali medi non sono alla loro portata o non li percepiscono come tali. E una questione di mancato adattamento. Mutua la sua teoria dallanomia di Merton ma in chiave strettamente classista. Questa teoria strettamente collegata a quella non direzionale dei Gueck da cui non pu prescindere perch altrimenti non riuscirebbe a spiegare come tra i bassi ceti alcuni delinquono ed altri no.

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LA TEORIA DELLE BANDE GIOVANILI CLOWARD/OHLIN (1960) Amplifica lo studio di Cohen. Il desiderio di rivalsa delle bande giovanili non solo mirata allacquisizione di beni materiali. I soggetti sfavoriti hanno un BISOGNO DI AGGREGAZIONE tra simili. Ci possono essere tre tipi di bande: CRIMINALI: attivit illecita a scopo di furto e successivamente il racket; CONFLITTUALI: vandalismo e violenza sistematica. No fine di lucro. Mirano a distruggere i simboli del successo. Aggressione al sistema. ASTENSIONISTE: rifiuto totale della cultura e rifugio in droghe ed alcol Critiche a Cohen e Clowars/Ohlin Teoria basata su un esasperato conflitto di classe, il rifiuto per la societ palesato anche a livello individuale, approccio prevalentemente deterministico. TEORIA DELLETICHETTAMENTO. Si accentua il gioco di forza tra classi contrapposte. visione rigida e dicotomica delle differenze di classe regole non sono mai accettate da ceti sfavoriti efficace reazione sociale (stigmatizzazione, emarginazione, sanzioni) contro i deviati devianza e criminalit non sono comportamenti in s riprovevoli ma mero frutto di etichettamento esercitato dal potere nei confronti di chi commette atti antigiuridici. Importante in questottica la similitudine con linterazionismo di Mead in quanto hanno importanza le INTERRELAZIONI CHE SI STABILISCONO TRA I SOGGETTI E QUINDI LE ASPETTATIVE! Non c un delinquente ma comportamenti che in quella situazione sono considerati,vissuti e percepiti come riprovevoli (vedi le teorie sui colletti bianchi) Condotta sociale non un problema: latto antigiuridico E FUNZIONALE ALLA SOCIETA. DEVIANTE E TERMINE DI PARAGONE NEGATIVO FONDAMENTALE. STIGMATIZZAZIONE: processo mediante il quale un soggetto che si comportato male e che abbia suscitato la riprovazione generale finisca inevitabilmente con lidentificarsi con questa figura di s stigmatizzata. LEMERT-esiste: devianza primaria: la condotta non crea reazioni sociali e quindi non altera lautopercezione devianza secondaria: risultato di una precisa reazione sociale e comporta seri effetti psicologici sullindividuo. Questa teoria non pu giustificare e analizzare i casi di persone (mafiosi) che giocano e si proteggono dietro la loro posizione stigmatizzata E deterministica perch chi soggetto di stigma sembra non poter sottrarsi al destino delinquenziale E deresponsabilizzante perch si alleggerisce il ruolo del delinquente paragonandolo ad un semplice deviato.

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TEORIA DELLA DEVIANZA SECONDO MATZA (1969) Rappresenta un superamento delle teorie di Cohen e delletichettamento Lautore critica la teoria delle sottoculture criminali in quanto il ragazzo deviato non pu autorapresentare il suo comportamento come giusto e legittimo (infatti molti rei si vergognano e pentono). Come mai allora si delinque? E UNA QUESTIONE DI AUTOGIUSTIFICAZIONI che sono ritenute valide dal reo ma insufficienti dal sistema giuridico. Con queste RAZIONALIZZAZIONI il reo cerca di ridurre il contrasto con la sua morale. Devianza non apprendimento ma frutto di questo processo di auto giustificazione: tecniche: negazione propria responsabilit (sono stato trasportato dalle situazioni) minimizzazione del danno provocato mediante ridefinizione dellatto negazione della vittima (si meritava quello che ha subito, sono un giustiziere!) condanna dei condannanti (tutti merdeeeeeeeeeeee) richiamo a ideali pi alti (come la fedelt al gruppo) E una teoria dal determinismo debole: il soggetto sempre tra condotta conforme e devianza e solo con proprie scelte e con il contatto interpersonale che definisce il suo ruolo di volta in volta. Sottocultura non un sistema stabile di conflitto ma un sistema aperto alle influenze esterne. E una teoria responsabilizzante LA CRIMINOLOGIA CRITICA Criminalit non un fatto sociale ma politico: Devianza diretta manifestazione di dissenso Verso il sistema. Scomparve ogni riserva morale e colpevolizzante fino a trasformare tutta la categoria dei rei in semplici oppositori della societ. Il movimento di sinistra e tutta la C. doveva accentuare questo potenziale e far percepire come indispensabile il lavoro di questa elite dellanticapitalismo. Il criminologo non deve quindi riabilitare ma dotare il criminale di coscienza politica. Andava riscritto tutto il codice penale: i criminali erano gli esponenti della classe dominante che con la loro condotta attaccavano i diritti fondamentali delluomo. DEVIANZA E CRIMINALITA SONO LOTTA DI CLASSE In U.K., Germania ed Italia questo indirizzo si fece largo tra gli intellettuali che distinsero una DEVIANZA INDIVIDUALE (si rigetta ed ostacola il sistema ma non si hanno prospetti concrete future) e DEVIANZA ORGANIZZATA (palesemente politicizzata ed ordinata). IL NUOVO REALISMO Gi nel 1956 in URSS era iniziato il processo di destalinizzazione e anche in conseguenza di ci (ma anche delle repressioni antidemocratiche ungheresi e alla primavera di Praga) lideologia comunista inizia a perdere colpi. Si giunger alla Perestroika e alla caduta del muro di Berlino. Gli stessi autori della criminologia critica accusarono il colpo e diedero corpo ad un altro fenomeno interpretativo: il Nuovo Realismo. Da unimpostazione ideologica della devianza si passato ad un concreto studio empirico della criminalit. Con particolare interesse ai crimini di strada delle classi pi povere delle metropoli. Questa delinquenza e un dato di fatto come lo il senso di inadeguatezza, disagio e la richiesta daiuto dei delinquenti di periferia. Si propongono programmi per ridurre la marginalizzazione, per trovare misure alternative al carcere
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LA PREVENZIONE E ORA UN OBIETTIVO PRIMARIO e deve essere perseguita mediante comitati di strada in stretta collaborazione con gli organi di polizia. --------------------- morta la criminologia di Sinistra-----------------------NEO CLASSICISMO E ABOLIZIONISMO Abolizionismo come rifiuto e critica al sistema carcerario (abolizioni carcerario): eliminazione totale di tutte le istituzioni segregative. Ma come accettare questo vista la pericolosit di molti criminali? Anche se fuori discussione che listituzione piena di inconvenienti: non eliminare ma limitarne il ricorso! Non lunica soluzione per ogni persona e reato (principio riduttivistico). Bisogna quindi migliorare la vita segregata: del 1987 un regolamento dellU.E. su regole penitenziarie europee per il buon trattamento dei detenuti. Si propone in alternativa: 1. risoluzione privatistico-risarcitoria fra autore e vittima 2. controllo generale da parte della comunit Con neo classicismo o NEO RETRIBUTIVISMO Proprio nei paesi con un sistema preventivo ed assistenziale (USA e Scandinavia) si sente la spinta per il ritorno ad un sistema retributivistico. La spesa pubblica per lassistenza/tutela sociale era enorme ed inoltre si capisce come il pieno reinserimento del deviante era pi leccezione che non la regola. Ci si tradusse in un INASPRIMENTO DELLE PENE E INTRODUZIONE DI SANZIONI RIGIDAMENTE PREFISSATE. Tendenza neuretribuzioniste: abbandono di ogni tipo di sanzione personalizzata. Lordine e la sicurezza sono garantiti mediante una comminazione oggettiva delle pene, vincolate da precisi fattori quantitativi. LAPPROCCIO ECONOMICO RAZIONALE Leconomia si evoluta: si rispecchia anche in ambito intellettuale e culturale. Condotta criminosa segue una precisa logica razionale: segue stessi criteri delleconomia. Capostipite della social economy BECKER (1969): crimine non a causa di propensione individuale o biologica o sociale. ALLA BASE DEL COMPORTAMENTO VI E UNA FORTE COMPONENTE DI CALCOLO E RAZIONALE ANALISI DEI COSTI E BENEFICI annessi alla commissione del reato. I costi del delitto sono (in ogni societ): costi diretti connessi allorganizzazione materiale costi indiretti collegati al rischio (di individuazione e di condanna) Non bisogna solo aumentare le difese ma migliorare tutte le agenzie di controllo che riducono il conflitto e migliorano la vita sociale. Pi ho una vita decente pi i costi indiretti saranno elevati. Ma questa teoria non pu valere per i delitti dimpeto ed troppo astratta. Al contrario, vi sono molte condotte criminose che trovano riscontro con questapproccio (colletti bianchi). Persona umana responsabile e consapevole delle sue azioni e delle conseguenze anche nel caso di atti illogici e immorali. La spiccata responsabilit conferita al delinquente deriva proprio da questa sua cosciente consapevolezza!

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LA CRIMINOLOGIA IN RUSSIA La totale assenza di libert ha fatto si che anche il pensiero C. ufficiale si uniformasse allideologia ufficiale. Primo periodo post Ottobre. Grande influenza del Positivismo (Ferri): accetta la correlazione tra criminalit e divisione classista dettata dal capitalismo. Dopo anni di comunismo Grande influenza di Lombroso: il capitalismo non esiste pi, la condotta criminosa da studiare solo nel corpo e nella mente dellindividuo LA DELINQUENZA STA PER CESSARE DI ESISTERE!perch non esiste pi la lotta di classe. La devianza solo un fenomeno raro ed occasionale. Anni 50/60 in piena guerra fredda: la criminalit esiste ancora perch il capitalismo cerca di attaccare la solidit del socialismo. Ma con spinte democratiche e la Perestrojca il pensiero si avvicinato a quello occidentale e lo scambio culturale nello studio della criminalit di massa ed organizzata si fatto sempre pi fitto. Anche in Russia la libert ha un prezzo che comprende anche laumento della criminalit!

PSICOLOGIA E CRIMINALITA

Si studiano gli approcci che hanno posto laccento sullindividuo. Approcci sociologici non possono infatti spiegare la variabilit del comportamento umano dinnanzi a fattori socio-ambientali analoghi. COMPONENTI VULNERABILITA INDIVIDUALE: tutti quei fattori diversi da persona a persona che rendono una risposta alle medesime condizioni esterne del tutto individuale. Si affronteranno tre tipi di studio: 1. approccio psicologico: quali meccanismi giustificano questa variabilit e quali aspetti della personalit favoriscono gli atteggiamenti criminali. 2. prospettiva biologica: tutte le questioni legate a fattori ereditari e genetici. 3. Quale correlazione tra disturbi mentali e condotta criminosa? La componente (vulnerabilit) individuale sempre in stretto legame con lambiente in un rapporto inversamente proporzionale: tanto pi sono rilevante nella criminogenesi quelli ambientali tanto sono meno quelli individuali e viceversa. 1 Personalit, temperamento, carattere Alcune definizioni. COMPORTAMENTO: complesso di atteggiamenti che ognuno ha in funzione di obiettivi e stimoli ambientali. Comportamento dettato dalla psiche, quindi psicologia studio del comportamento. ATTIVITA PSICHICA composta da tre fondamentali sfere: sfera cognitiva: intelligenza (insieme delle capacit acquisite),conoscenza (funzioni che permettono accumulo di info) e pensiero (organizzazione di processi mentali di carattere simbolico e poi concretole idee) sfera affettiva: sensazione positiva/negativa provata. Si distinguono: umore (sfumature dellemotivit), sentimenti (espressioni pi elaborate della sfera affettiva), emozioni (sentimenti ad elevata intensit con ripercussioni fisiologicheil rossore)
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sfera volitiva: riguarda le azioni che vengono compiute per raggiungimento determinati fini: ci sono motivazioni razionali e inconsce.

PERSONALITA: capacit di un individuo di reagire prontamente ed adeguatamente a stimoli extrapersonali ed ambientali. Linsieme delle qualit e caratteristiche di un soggetto. Gli aspetti unici e rappresentativi di una persona. Una definizione idonea quella di Alport (1937): lorganizzazione dinamica allinterno dellindividuo di sistemi psicofisici che determinano il suo adattamento unico allambiente. Ma questa una definizione con assenza di causalit circolare. Ambiente e uomo non sono separati ed interagiscono. Quindi: IL COMPLESSO DELLE CARATTERISTICHE DI OGNUNO CHE SI MANIFESTANO NELLE MODALITA DEL SUO VIVERE SOCIALE. TEMPERAMENTO: disposizioni innate di un individuo nelloperare/reagire nel mondo. CARATTERE: la risultante dellinterazione tra temperamento e ambiente. Sono inclusi nel concetto di personalit sia il temperamento che il carattere e le tre sfere poco sopra menzionate. Teorie sullo studio della personalit. La psicoanalisi Ci fornisce il primo paradigma interpretativo della persona umana. Freud padre della disciplina ma la sua centralit pansessuale e la struttura celebrale fornita dai suoi studi non ha pi credito. Ma due contributi sono di fondamentale importanza: 1 concetto dinconscio che si collega con i pensieri e le motivazioni consce della psiche fanno parte della personalit: - lES: fattori psicoereditari,istinti,impulsi, sentimenti rimossi. Tutto ci rappresenta linconscio. Visione bipolare degli istinti: EROS (istinto alla vita che contiene le pulsazioni vitali e sessuali) e THANATOS (istinto di morte che mira a condurre verso la quiete, linerzia). I bisogni si tramutano in tensione e lEs da ordini perch luomo li soddisfi immediatamente. E lES governato proprio da questo principio del piacere: risposta immediata per la riduzione della tensione. - lIO: si sviluppa in conseguenza dei bisogni individuali. Obbedisce al principio di realt: soddisfare le pulsioni nel momento in cui la realt esterna me lo consente. - il SuperIo: rappresentante interiore dei valori etici e delle norme sociali. Si sviluppa dallinfanzia tramite la socializzazione e lidentificazione. Sua funzione quella di garantire comportamento idoneo alle norme. ES: COMPONENTE BIOLOGICA IO: COMPONENTE PSICOLOGICA SUPER IO: COMPONENTE SOCIALE E MORALE Si ha ANGOSCIA O ANSIA quando lIo non riuscir a equilibrare le spinte di ES e SuperIo. Si ha ansia reale (timore nella realt oggettiva), sociale (timore nella riprovazione degli altri), nevrotica (faccio qualcosa ma il SuperIo sa che sbagliata).

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MECCANISMI DI DIFESA: Rimozione (respingere nellinconscio contenuti e ricordi che ci provocano eccessivo allarme) Dislocazione (una pulsione istintuale respinta pu essere deviata su altri soggetti o altre mete) Sublimazione (iperattivit per raggiungimento mete altruistiche e culturali?!?!?!?!?) Proiezione (disconoscere aspetti negativi della propria personalit e conferirli ad altri uno dei meccanismi di difesa pi diffuso nella psiche criminale). Formazione reattiva (sostituire impulso angosciante con il suo oppostovedi ostentazione e esagerazione) Fissazione (in uno stadio della crescita) Identificazione (tendenza ad assumere tratti psicologici di un individuo eletto a proprio modello) 2 concetto di visione dinamica della psiche Psicoanalisi e criminalit Chiave di lettura della psicoanalisi utilizzata per identificare alcuni aspetti della criminogenesi. Comportamento criminoso potrebbe essere uninadeguata risposta ad eccessive cariche istintuali o troppo imperative pressioni ambientali. ALEXANDER E STAUB (1929) propongono serio modello interpretativo della delinquenza: condotta criminosa effetto di modalit di SVINCOLO DAL CONTROLLO DEL SUPER IO secondo lo schema che segue. Normalit (o integrazione): pieno controllo del Super Io sul mondo pulsionale istintuale Delinquenza fantasmatica: controllo delle pulsazioni ancora efficace ma questi istinti sono molto forti Delinquenza colposa: disagio interiore palesato con una qualsiasi condotta imprudente. Delinquenza nevrotica: conflitto profondo che rende necessario lo sfogo comportamentale Delinquenza occasionale: disagio e pulsioni dettate dalloccasione. Delinquenza normale: Il Super Io cessa di contribuire allequilibrio e lIo pu realizzare senza ostacoli la sua condotta aggressiva. ADEGUAMENTO VITA SOCIALE DIPENDE DALLE FUNZONI DEL SUPER IO. In definitiva si ha DELINQUENZA ACCIDENTALE (delitti colposi o occasionali, totale assenza di tratti psicologici deviati) e la DELINQUENZA CRONICA (propensione al delitto dovuta a propensione della personalit). E stata identificata una delinquenza a causa di cattivi rapporti famigliari, per senso di colpa (compio delitto per poi essere punito), per fissazione alla fase del principio del piacere (voglio soddisfare pulsioni subito e come dico io), Acting-out (compensare mancanze con comportamento anomalo, il reato non programmato ma una scarica emotiva). Malattia e devianza possibilmente causati da una BASSA SOGLIA DI TOLLERANZA ALLA FRUSTRAZIONE MUSATTI (1961): molti delitti per INCAPACITA DI IDENTIFICARSI CON IL PROSSIMO (incapacit globale, parziale, particolare.vedi pag 222) CAZZULLO: condotta criminale a causa di carenze affettive, di identificazione in figure modello valide, per fissazione dellevoluzione, per reazione a situazioni conflittuali. Ma il pensiero moderno tende ad attribuire maggior importanza nel determinare la condotta allIO e quindi non deresponsabilizzando lautore di un delitto.

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Psicologia analitica di Jung Fornisce una diversa visione delluomo. Oltre allinconscio personale esiste anche un INCONSCIO COLLETTIVO (archetipo?) che trascende dalla persona: arcaico, primitivo, trasmesso e condiviso. Punto centrale della personalit il SE che lindividuo tende sempre ad equilibrare. Luomo non riconosce e obbedisce solo a logiche inconsce ma anche a chiari e concreto obiettivi pratici . CONFLITTO PSICHICO: lurto fra differenti forze e pulsazioni nella psiche delluomo FRUSTRAZIONE: condizione di disagio psicologico causato dallimpossibilit causa forze esterne di raggiungere un obiettivo prefissato. TIPI DI REAZIONE: ATTEGGIAMENTO AUTOPLASTICO (introverso): individuo risolve la tensione al suo interno ATTEGGIAMENTO ALLOPLASTICO (estroverso): si risolve la tensione con lazione agendo direttamente sulla realt e con una condotta non idonea. Ci si sente vittime e la tensione trasferita sugli altri. Psicologia sociale: Adler, Fromm Studia le relazioni interpersonali nel contesto sociale. Lo studio del modo con cui la vita sociale si riflette sulla psiche umana. PSICOLOGIA ALDERIAN: luomo non risponde a bisogni interiori ma a bisogni scaturiti dal suo essere inserito in un contesto sociale. VOLONTA DI POTENZA la forza che spinge luomo allazione. Si ha COMPLESSO DI INFERIORITA quando si ha anomala percezione della propria allocazione. Con la PSICOLOGIA DI FROMM si accentua ancor d+ limportanza del contesto sociale. Si ha integrazione e conformit quando lindividuo in armonia con il contesto di riferimento. Bisogna quindi assecondare: bisogno di relazioni (luomo non ha + sterro rapporto con natura che deve essere sostituito con amore e integrazione), di trascendenza (elevarsi dal mondo animale tramite la creativit), di schemi di riferimento di un sistema stabile e coerente per concepire e comprendere il mondo. Ma anche il bisogno di identit personale (a cui si pu ovviare con lidentificazione di gruppo). Psicologia sociale ha elaborato due concetti: identit personale (sentimento personale ed unico) teoria dei ruoli (aspettative della societ in base alla posizione occupata) ERIKSON affronta il problema delle DISARMONIE DELLIDENTITA PERSONALE. Lidentit si forma nellet adolescenziale e viene continuamente testata, accetta o rifiutata dallinterazione con il contesto di riferimento. Se la societ non accetta la nostra condotta ci si percepir come detentori di UNA PERSONALITA NEGATIVA (giudizio squalificato). Personalit deriva anche dallo status e ruolo. Status possono essere ascritti (et sesso razza) o acquisiti (ci che posso fare con la mia posizone sociale) Si ha DEVIANZA quando un comportamento suscita nella societ sentimenti di disapprovazione e censura con la richiesta di una sanzione adeguata. E una scelta volontaria (terroristi, tossicomani, delinquenti). E giudizio morale negativo ed un concetto sociologico e non giuridico.
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MARGINALITA indica una situazione statica di status. Comporta riduzione delle aspettative di scalata sociale. Si riferisce spesso a status collettivi non produttivi, malati. E un giudizio aprioristico. EMARGINAZIONE: indica invece un processo dinamico nei confronti di qualcuno. Consiste nel ridurre le prospettive, togliere la responsabilit, il nutrire solo aspettative negative. Questi individui sono marginali solo a causa della loro condotta. Deviati possono essere emarginati a difesa loro e della societ. Per definizioni di status e ruolopagg231/233 Altri contributi della psicologia FENOMENOLOGIA: pi che lo studio di processi psicologici importante la COMPRENSIONE DELLUOMO STESSO. Si studia luomo dal suo interno e non dal punto di vista di chi indaga. La diversificazione tra condotta e realt solo concettuale. Quello che interessa la realt fenomenica, lintenzionalit del soggetto. Il crimine una possibilit espressiva estrema dellessere umano. LA TEORIA DEL CAMPO (LEWIN): ogni elemento influenza tutti gli altri componenti del sistema (o campo). Nella criminologia si avr campo formato da reo, vicini, ambiente, occasioni TEORIA DEI SISTEMI (BATESON): la condotta di un soggetto influenza quella degli altri che a B). C del FEEDBACK. loro volta influenzano con una scarica di ritorno. (A Derivano da questa teoria anche gli STUDI SULLA COMUNICAZIONE di Haley: non esistono solo i messaggi verbali ma anche latteggiamento portatore di significati. Linattivit di una lettera non scritta mostra bene questo concetto. PSICOLOGIA DELLA TESTIMONIANZA: per studiare possibili involontari errori di percezione di un fatto che un individuo chiamato a descrivere. E il giudice che deve capire e sapere cosa attendibile. COMPORTAMENTISMO (Behaviorismo) si differenzia da tutte le altre perch studia la personalit con tecniche e teorie molto vicini a quelle empiriche delle scienze naturali. Suoi principi sono frutto di sola osservazione e descrizione. Totale assenza di riferimenti inconsci o intimi. SI LIMITA AD OSSERVARE COME LUOMO REAGISCE A STIMOLI ESTERNI. Teoria nasce negli USA (Watson 1914): quindi la condotta umana pu essere influenzata da diversi tipi di stimoli esterni. Si segue il classico schema dello STIMOLORISPOSTA. Comportamentismo di Skinner: comportamento umano orientato a delle finalit: la psicologia deve studiare i RINFORZI che indirizzano il comportamento. Rinforzi positivi (gratificazioni) e negativi (frustrazioni). Rinforzo evento capace di influenzare statisticamente la condotta. Quindi il comportamento delluomo risposta ad istinti e la sua discrezionalit molto limitata. TEORIA DELLA FRUSTRAZIONE AGGRESSIONE (DOLLARD): applicazione del comportamentismo alla criminologia. Comportamento aggressivo risultato di una frustrazione (stimolo) a cui segue unaggressione (risposta). Pi societ impone mete irraggiungibili pi i soggetti saranno seguiti da frustrazione (tipo lanomia) Queste teorie hanno validit solo a livello statistico e non tengono conto di crimini che con laggressivit-sfogo non centrano nulla (vedi lo scopo di lucro) anche perch la frustrazione pu comportare anche fuga o rinunzia.
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La psicologia cognitiva (contemporanea-NEISSER) Concepisce la mente come un elaboratore elettronico che di continuo controlla e verifica il suo comportamento con le reali condizioni esterne. Ma a differenza del pc la mente in grado di risolvere problemi anche quando non possiede tutte le informazioni necessarie (problem solving). NASCE IN OPPOSIZONE AL COMPORTAMENTISMO in quanto la mente non solo un ricettore passivo di stimoli ma ha una funzione attiva che segue una propria logica comportamentale (secondo lo schema di inputoutput). Luomo cerca di adeguare il suo comportamento ma con precise e continue scelte personali. IL DELINQUENTE NON E UN INDIVIDUO GOVERNATO DALLE PULSIONI.

4 BIOLOGIA E CRIMINALITA
TEORIA DELLA PREDISPOSIZIONE Talune caratteristiche psichiche (fattori di vulnerabilit individuale) possono influenzare la condotta delittuosa ma lapproccio naturalistico non implica fatalit dellazione umana. Studio gemelli omozigoti per correlazioni delitto/eredit: questi erano simili in contesti differenti. Studio famiglie criminali: ascendenti e collaterali con alto tasso di condanna (ma potrebbe essere causa di un ambiente sfavorevole per tutti e cattiva educazione) Studio costituzione/eredit: conformazione corporea ereditaria e influenza la psiche. DI TULLIO (1940): esistono delinquenti occasionali, psicotici e costituzionali (scarso sviluppo mentale) SHELDON (1942):classificazione tripartita con corrispondenze costituzione/temperamento. Costituzione endomorfa (morbidasocievolezza), mesomorfa (forteaggressivit), ectomorfa (longilineacarattere chiuso). Maggioranza detenuti ha cost. mesomorfa. QUESTI APPROCCI PSICO COSTITUZIONALI OGGI NON VALGONO UN CAZZO! Non si pu parlare di disposizione ereditaria al delitto TEORIA DEGLI ISTINTI Orientamento istintivistico. Istinti no come pulsazione innata ad agire ma SCHEMI GENERALI OPERATIVI (LORENZ) che negli animali superiori devono essere integrate con fattori ambientali.Vedi lesperimento delle ochette dello stesso Lorenz. Orientamento ambientalistico. Ambiente il principale fattore e la psiche modo di reagire ad esso. Orientamento correzionalistico Interdipendenza dei due fattori. GOTTLIEB (1971): - comportamento innato dettato dalla predisposizione genica (tipico animali). - comportamento acquisito che affianca a strutt. biologica lapprendimento e lesperienza COMP. ACQUISITO E INTEGRAZIONE FATTORI GENICI E AMBIENTALI SOCIOBIOLOGIA 1975: WILSON. Studio sistematico delle basi biologiche di ogni comportamento sociale. I geni condizionano uomo e societ per la sua connaturata spinta alla sopravvivenza e riproduzione.
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Se in questo quadro esistono valori etici solo perch sono funzionali alla sopravvivenza. Non la cultura il vero motore dellevoluzione!! Violenza istinto alla sopravvivenza (la legge del pi forte). MA Osservazioni su animali sono state troppo facilmente trasferite Personalit delluomo in visione troppo meccanicistica Senza contare la differenza tra aggressivit animale (funzionale alla specie) e umana (distruttiva) Aggressivit e NEUROSCIENZE Teoria trinitaria di MACLEAN. Cervello costituito da tre fondamentali sistemi: - struttura pi antica: attivit istintuale come la difesa del territorio - sistema deputato al controllo delle emozioni - struttura pi recente rappresentata dalle peculiari capacit intellettive Questa struttura non riuscita ad integrarsi con le due precedenti (immutate nel tempo) sicch allo sviluppo cognitivo non si accompagna un adeguato controllo delle emozioni. Alcuni delitti sono reazioni istintuali non controllate dalla struttura superiore. TEORIA NEUROLOGICA Difetti neurologici sono in quantit maggiore nei criminali: studi recenti avvalorano questa tesi avendo identificato dei disturbi minimi celebrali e un ritardo di maturazione. Ma questa ipotesi renderebbe ogni individuo privo di iniziativa e libert. AGGRESSIVIT E CULTURA. Pi luomo si distacca dalla natura pi listinto esce dalla sfera di controllo comportamentale. A differenza degli animali luomo non ha pi un meccanismo di contenimento!! Questa peculiare aggressivit stata definita (FROMM-1975) AGGRESSIVITA MALIGNA (vs benigna) che non istintuale, appresa e sostenuta dalla cultura che allo stesso tempo crea norme per contenerla e gestirla. Ma i messaggi culturali hanno caratteristica di CONTRADDITTORIETA: in una societ votata alla violenza come strumento di sopravvivenza i precetti che la vogliono contenere saranno meno efficaci sulla condotta. ANCHE SE ATTUALMENTE LA VIOLENZA E SEMPRE PIU STIGMATIZZANTE STRUTTURA BIOLOGICA E LIBERT Uomo non come struttura biologica determinata (DNA) ma come individuo biologicamente simile ma con una VARIABILITA INDIVIDUALE e quindi con libert.

5 TIPOLOGIA E CORRELAZIONI
Delinquenza e delitti Reato avvenimento circoscritto che presuppone il realizzarsi di alcune condizioni: azione, occasione, dei beni, vittime. Delinquenza: differente disponibilit degli individui a commettere reati. LETA Infraquattordicenni, minorenni e giovani carcerati sono la maggioranza Fra gli adulti la fascia compresa 18/65 (max tra 18/40). Delittuosit sviluppata nelle classi pi giovani e di et media! E chi stato condannato precocemente pu aumentare predisposizione alla criminalit ma non una carattere deterministico. I pi giovani riescono sempre a reinserirsi.

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SESSO FEMMINILE Sempre meno degli uomini ma negli ultimi anni registrato modesto aumento nella popolazione anche se in questo caso il numero oscuro elevatissimo. Questo perch: - reati tipici delle donne vengono di rado denunciati o identificate - in caso di partecipazione con il marito questo sarebbe il primo e naturale colpevole In pi la donna ha meno partecipazione sociale delluomo e quindi anche al crimine (una delle attivit sociali delluomo). In pi la donna destinataria di un comportamento indulgenziale da parte dellautorit. Tendenza delle donne a scaricare tensioni dentro di se (atteggiamento autoplastico) e loro peculiare socializzazione volta alla sottomissione e obbedienza (approccio psicologico). Minor tendenza alla violenza a causa della minor quantit di ormoni maschili (spiegazioni biologica) o a diversit del patrimonio genetico o uso del cervello (donna usa emisfero destro deputato alle funzioni affettive) Non si sa chi ha ragione: in ogni caso LA DONNA E MEGLIO SOCIALIZZATA! DELINQUENZA COMUNE - Tutti i delinquenti abituali e professionali (delittuosit a fine di lucro). E una sottocultura. - Delinquenti violenti (dalla sevizia allomicidio) - Singoli delinquenti non organizzati - Delinquenza non mafiosa (delinquenza imprenditoriale) - Delinquenti part time che aggiungono a proventi leciti quelli illeciti Si differenzia da quella comune lassociazione mafiosa, delitti economici ed ecologici e corruzione. DELINQUENZA OCCASIONALE riguarda tutti i delitti i cui autori non sono stabilmente inseriti nella sottocultura delinquenziale. E occasionale il delitto che appare come fatto unico, prevedibilmente non destinato a ripetersi. DELINQUENZA PER SITUAZIONE CRITICA: non abituale e come risposta a particolari e continuate condizioni di disagio. DELINQUENZA COLPOSA: il fatto non voluto ma accade per colpa! A differenza del tipo di delinquenza sar differente anche la REAZIONE SOCIALE e la richiesta di sanzioni. (il delinquente comune suscita pi riprovazione) SOTTOCULTURA DELINQUENZIALE (particolare tipo di associazione differenziale) Quella cultura che non discredita linosservanza del codice penale ma che pu anche conferire merito e spirito di appartenenza. La societ risponde con un atteggiamento dispregiativo e colpevolizzante. Si hanno poi sottocultura zingara (dedita al borseggio), quella violenta (tolleranza allaggressivit, regolazione rapporti sulla violenza), quella dellonore (vedi meridione), delle bande giovanili (in risposta al desiderio di aggregazione/identificazione). A tale proposito FERRACUTI distingue: banda diffusa (solidariet minima), solidificata (alta fedelt e attrito interno), convenzionalizzata (standard), criminale (delinquenza abituale) Caratteristica comune OPPOSIZIONE CONFLITTUALE verso stato societ

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ASSOCIAZIONE MAFIOSA (criminalit organizzata e manageriale) Elevata estensione dei traffici e loro regime di MONOPOLIO. Caratteristiche: - finalit lucrative che mirano allimpero finanziario - gerarchia rigida e definita - offerta di beni e servizi illegali - organizzazione internazionale - reinvestimento capitali illeciti in attivit lecite - particolare abilit e furbizia dei capi - capacit di rimanere segreta ma capillare nella societ (stato nello stato) - controllo economico su molte zone - collusione con le forze politiche. Questa particolare sottocultura delinquenziale deve essere affrontata con particolari tecniche di polizia (vedi le intuizioni di G. Falcone) IMPRESE CRIMINALI Si differenziano da quelle mafiose per i seguenti motivi: - non si propongono di essere uno stato nello stato, non hanno omert e intrecci con popolazione - non sono in concorrenza con le mafie - molto spesso hanno copertura legale - non hanno sistematiche collusioni con il potere statale - componenti sono insospettabili CRIMINALITA ECONOMICA Tipologia di reati effettuati allinterno di imprese produttive e professionali. Illeciti si realizzano per mano di dirigenti e professionisti nello stesso luogo dove sono prodotti beni e servizi (i colletti bianchi) per arricchimento personale o della societ stessa (questo causa minor reazione sociale perch cmq pu tornare utile alla societ). CRIMINALITA POLITICA Due tipi: a scopo di lucro e per la sopraffazione di gruppi politici. Nelle democrazie la maggioranza dei delitti per lucro (finanziamento illecito dei partiti) Nei regimi oltre allarricchimento personale del dittatore si verifica una continua sopraffazione dei gruppi dopposizione. IL TERRORISMO Lotta politica non attacca pi i rappresentanti ma si prefigge di INGENERARE TERRORE NELLA POPOLAZIONE. BASSIOUNI (1978): Quello che terrorismo per alcuni e eroismo per altri. Basti pensare alla Resistenza. 1972: alla definizione di terrorismo internazionale ONU definito come condotte che si manifestino con la strategia della violenza e che contengano almeno un elemento internazionale o siano dirette verso obiettivi internazionalmente protetti, 14 paesi non allineati hanno voluto inserire anche le repressioni dei paesi coloniali nei confronti delle spinte locali allindipendenza ed autodeterminazione (terrorismo del potere). Caratteristiche sono: interesse verso persone, mezzi di trasporto-comunicazione, servizi pubblici. Aspetto clamoroso delle azioni, alla ricerca della max pubblicit. Assenza di motivazioni personali o di lucro

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Ma il c.p. non fa rientrare il terrorismo nella categoria dei delitti politici ma contro la sicurezza sociale. Altrimenti sarebbero garantite situazioni come limpossibilit destradizione. DELITTI PER LUCRO Il movente (motivazionefattori psichici che influenzano la condotta) per lucro il pi diffuso. Denaro o beni sono sinonimo di potere ma si pu delinquere anche solo per possedere momentaneamente un bene ad alto contenuto simbolico (vedi furti dauto). Unosservazione: il miglioramento delle condizioni economiche ha comportato ad un aumento dei furti. Insita in questa correlazione una caduta della moralit per quanto attiene il fare denaro. DELITTUOSITA AGGRESSIVA Aggressivit: comportamento diretto a provocare danno agli altri. E una componente fondamentale delluomo che trova sfogo in attivit socialmente accettate (carriera militare o sport violenti). Aggressivit motivazione a delinquere prevalente quanto il fine di lucro (DELITTO PER MOTIVAZIONE PSICOLOGICA AGGRESSIVA) e si verifica quando le pulsazioni prevalgono (abitualmente o occasionalmente) sulle controspinte sociali. OMICIDO E ESPRESSIONE DELLA MASSIMA VIOLENZA: si distinguono: omicidi di massa, ripetuti nel tempo, per sadismo (serial), per stupro, per divertimento. Rapporto omicidio e acculturazione inversamente proporzionale (a differenza dei delitti per lucro) DELITTI SESSUALI Non sono solo quelli violenti ma anche lincesto tra consenzienti e gli atti osceni in luogo pubblico. Dal 1996 sono considerati delitti contro la persona e non pi solo contro la moralit. Nel 1968 caduta limputazione per adulterio ed sempre pi tollerata lomosessualit fra adulti consenzienti. CHIUNQUE CON VIOLENZA O MINACCIA O ABUSO DI AUTORITA COSTRINGE TALUNO A COMPIERE O SUBIRE ATTI SESSUALI Si ha violenza quando: non c consenso, c abuso per inferiorit fisica, vittima con meno di 14 anni, minore di 16 anni quando il colpevole familiare o tutore, condotta induttiva (indurre allatto sessuale per convincimento). Prevista la non imputabilit degli atti sessuali tra minorenni purch abbiano compiuti tredici anni e la differenza det non sia maggiore di tre anni. DELITTI IN FAMIGLIA Scaturiti da conflittualit per ragioni economiche, inerenti la sfera sessuale (incesto solo quando ha carattere pubblico o sfruttamento), violenza morale (maltrattamenti), violenza fisica (la pi frequente), infanticidio. IL NUMERO OSCURO E TENDENZIALMENTE IN DIMINUZIONE La causa pi frequente di omicidio in questo caso rappresentata dalla CONFLITTUALITA CON IL PARTNER (motivazione passionale). CORRELAZIONI TRA FAMIGLIA E DELINQUENZA Lambiente in cui si educati influenza sulla psiche dellindividuo che per non esula dal principio di libert e quindi di responsabilit diretta.
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Ci sar mancato inserimento per difetto dautorit, per educazione eccessivamente rigida o per discontinuit ed incoerenza degli insegnamenti impartiti, per insufficiente gratificazione e sicurezza (tra le principali funzioni della famiglia). CARRIERA SCOLASTICA E CRIMINALITA Riscontrate tra i delinquenti abituali carenze significative nel loro curriculum scolastico o la precoce interruzione della stessa carriera. Si ricordi che la scuola RAPPRESENTA PRIMO IMPATTO CON LE REGOLE DELLA SOCIETA. DELINQUENZA POVERA E DELINQUENZA RICCA Identificare la criminalit come conseguenza esclusiva di carenze economiche quanto meno erroneo. La maggior parte delle persone non ruba perch benestante ma per risposta agli imperativi morali. CRIMINALITA E CLASSI SOCIALI Il concetto di classe e relativa lotta in netta diminuzione (grazie alle possibilit offerte da democrazia e progresso): cessa di valere il netto bipolarismo di tradizione ottocentesca. LA CRIMINALITA MODERNA E DISGIUNTA DA QUESTIONE DI CLASSE SOCIALE DELINQUENZA E PRIMI FLUSSI MIGRATORI Immigrati esposti alla delinquenza perch giovani, economicamente svantaggiati, residenti in aree urbane periferiche, perch devono adeguarsi a usi e costumi a loro estranei e perch oggetto di xenofobia e pregiudizio. Correlazione immigrazione/delinquenza affrontata per la prima volta in NORD AMERICA a partire dall800 (vedi la mafia). Maggiore criminalit cmq riconosciuta allimmigrazione di seconda generazione in quanto sprovvista di valori dorigine e con mancato adeguamento a quelli del paese ospitante. Ma lintegrazione poi arrivata senza problemi Immigrazione nel NORD Italia: la delinquenza non era causata dai sudisti ma dalle mutate situazioni socio (consumismo e crisi famiglia) economiche (industrializzazione) del Paese. DELINQUENTI RECIDIVI Generici: chi commette un reato anche diverso dal primo Specifici:..indovina un po? Recidivo massima espressione del fallimento della politica penale in quel singolo individuo. Ma non semplice successione cronologica di pi reati piuttosto come espressione del persistere di motivazioni individuali volte alla delittuosit. Favoriscono la recidiva: Fattori ambientali: ritorno nella sottocultura delinquenziale Interessi economici: per non rinunciare ai profitti dellillecito Tipo di sistema normativo: il recidivo sar influenzato dal grado di severit delle norme Effetti della carcerazione: detenzione pu far entrare in contatto con la sottocultura e quindi incentivarla nel singolo. Effetti della stigmatizzaizone: essere riconosciuto come un delinquente favorisce la condotta.

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Aspetti individuali: rappresentati da tutte le caratteristiche rientranti nelle componenti di vulnerabilit individuale. Differente percezione della pena: motivazione frenante: pena deterrente percepita ma condizioni di disagio continuate non lasciano altra scelta realt indifferente: per i professionisti la pena solo una voce nella tabella dei costi. Pena favorisce la recidiva: causa impedimenti psichici trovano nel carcere la possibilit di lottare e decidere nella societ. DELINQUENTI PERICOLOSI A cui si indirizzer una pena determinata (scuola classica) ed una politica di sicurezza indeterminata (scuola positiva). Nasce cos la figura del delinquente socialmente pericoloso ma che deve essere accertata da giudici e personale competente. COMPUTER CRIME Crimine per mezzo del pc: intromissione in pc altrui, modifica di dati appropriazione indebita Crimine che sfrutta il pc: la maggioranza dei reati finanziari per falso e truffa. IL NUMERO OSCURO E VICINO ALL80% Legge italiana integra il c.p. in materia con la legge del 1993 MASS MEDIA E CRIMINALITA Linfluenza sulla popolazione orami indiscutibile. Ad un messaggio preciso una quota prevalente e statisticamente definita risponder in modo funzionale al messaggio stesso. Culto della violenza, esasperazione della sessualit, abbandono dei valori tradizionali, consumismo possono favorire lidentificazione con personaggi e ideali antisociali. Ma linfluenza con la criminalit contestabile: - il delinquente apprende larte direttamente nel gruppo - ogni individuo ha un grado di assorbimento dettato dalla sua maturit. Mass media non causa di valori non morali ma precisa conseguenza di questultimi (sistema circolare di reciproca influenza) TIPOLOGIA DEI DELINQUENTI SECONDO IL CRITERIO DELLA NORMALITA Un delinquente caratterizzato da una qualsiasi forma morbosa che ne pu alterare la condotta. Prospettiva psichiatrica: il nesso tra malattia e delinquenza non ammissibile. La maggioranza dei carcerati perfettamente sano di mente. Prospettiva psicologica: anomalia psichica pu riscontrarsi solo alleventuale carenza di valori morali. Aggressivit non reato: lo solo quando influenza la condotta! Prospettiva sociologica: qui il termine anormale calzante: colui che non conforme alla norma. Si pu essere soggetti disturbati mentalmente ma perfettamente conformi alla norma (normali) TIPOLOGIA DELINQUENTI SECONDO LA RESPONSABILITA MORALE La maggioranza dei delitti di natura PROGRAMMATA e quindi responsabile. Ma altri sono dettati da SCELTA SUBITANEA: il reato non programmato ma dettato da situazioni particolari (si definisce raptus ma cmq una scelta a caldo). In questo caso la percezione di gravit e richiesta di sanzione minore.

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Sono riduzioni della responsabilit particolari condizioni di disagio economico, fisico o psichico o momentanei attacchi dira e ogni provocazione attiva o passiva.

I DISTURBI MENTALI IN CRIMINOLOGIA

Ognuno ha problemi psichici che non necessariamente influenzano sulla condotta. Qualora si riscontrassero per disturbi psichici questi sono importantissimi nella definizione di responsabilit individuale. Dicotomia tra pazzi e sani stata messa in crisi nei primi anni del 900 (cambia percezione malato): - PSICOANALISI: esistono malattie esclusivamente psicologiche e non organiche. Il pazzo non un diverso ma un individuo che offre. - SOCIOLOGIA: disturbo mentale deriva da conflitti di interazione fra individui e societ. Ma lati si posso curare ma anche risocializzare. - ANTIPSICHIATRIA (1960): malati di mente non esistono. Sono deviati dal conflitto di classe. Lindirizzo non ammissibile ma la sua opera di sensibilizzazione ha portato alla chiusura dei manicomi nel 1978. - PSICOFARMACI (1952): alla base del decadimento del mito dellincurabilit del malato di mente. La gi citata legge BASAGLIA (1978). Principio fondamentale la volontariet delle cure esercitate in centri psico-sociali. Anche se molti malati sono cos compromessi da non poter dare specifico consenso.Assurdamente non previsto ricovero coatto in caso di pericolosit prevista. IMPUTABILITA E MALATTIA MENTALE Ci deriva dallantica Roma la convinzione per cui il folle non era responsabile delle sue azioni e quindi non imputabile. Nell800 a questo principio si affiancato quello della ridotta imputabilit del folle. Codici possono affrontare tematiche secondo tre indirizzi: - METODO PSICOPATOLOGICO: Essere portatore di malattia (prevista dal codice) conduce allirresponsabilit. - METODO NORMATIVO: non si ha imputabilit anche se il reo incapace di intendere e di volere solo nel momento del delitto. - METODO PSICOPATOLOGICO-NORMATIVO (la maggioranza dellEuropa): infermit rimane presupposto ma non condizione necessaria alla non imputabilit. Questo orientamento studia se la malattia ha direttamente influenzato lazione criminosa. IMPUTABILITA: condizione psichica indispensabile per essere giudicati. Requisito individuale legato alla capacit di intendere (consapevolezza del lecito,illecito e relative conseguenze) e volere (capacit di esercitare autonomamente le proprie scelte). VIZIO TOTALE E PARZIALE DI MENTE La legge non permette ignoranza ma siccome il c.p. (testo contenente elenco di atti leciti e non) in continuo divenire la corte di Cassazione ha sentenziato che non imputabile colui che ha infranto una legge poco chiara o in contrasto con unaltra. Si ha infermit quando si in una condizione anche non patologica ma che produca effetti paragonabili a quelli di un vero stato morboso. Per essere significativa, linfermit deve, QUANTITATIVAMENTE essere rilevante, deve cio disturbare in modo significativo il raziocinio QUALITATIVAMENTE qualsiasi condizione morbosa idonea a configurare vizio totale o parziale. SI HA VIZIO QUANDO LA MALATTIA E CAUSA DEL REATO! Quindi ogni caso deve assolutamente essere analizzato individualmente.
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ELEMENTI DI NOSOGRAFIA PSICHIATRICA Per questioni definitorie si fa riferimento al MANUALE DIAGNOSTICO E STATISTICO DEI DISTURBI MENTALI-4 EDIZIONE. Disturbo mentale: ogni sindrome di significativo rilievo clinico connessa ad una disfunzione fisica o mentale che possa produrre disagio o sofferenza. RITARDO MENTALE E DEMENZE E un deficit significativo rispetto alla media del funzionamento intellettivo. Intelligenza la somma di doti, talenti e abilit mentali utili allo svolgimento dei compiti della vita. Il livello intellettivo della maggioranza dei carcerati al di sotto della norma anche solo a partire dal principio di selezione spontanea (finiscono in galera i meno competitivi). Quindi si possono avanzare ipotesi di correlazione solo tra deficit mentale, abilit e criminalit di basso rango. DEMENZE: si differenziano dai riturbi perch non si tratta di un arresto dello sviluppo cognitivo ma da un peculiare DETERIORAMENTO DELLE FACOLT MENTALI. LA PSICOSI Rilevante alterazione di molteplici funzioni psichiche che impedisce lintegrazione sociale. E unalterazione delle capacit di comprensione e giudizio della realt. DELIRIO: convincimenti ed idee in contrasto netto con la realt e che non reagiscono ne allevidenza ne alla persuasione. ALLUCINAZIONE: vedere,udire sentire cose che non esistono realmente. DISTURBI DEL PENSIERO: consistente in perdita di nessi logici. Incoerenza di pensieri. ALTERAZIONE DELLA PERCEZIONE DELLIO: ci si crede un altro individuo SCHIZOFRENIA (tra i pi gravi disturbi psichiatrici) Grave impoverimento della personalit e dellintelligenza. Sottotipi: - tipo paranoideo: bizzarria, assurdit, incoerenza, paranoie - tipo disorganizzato: nel pensiero e nel comportamento - tipo catatonico: eccessiva inattivit o iperattivismo improvviso - tipo indifferenziato: ce li ha tutti!! - tipo residuo: mancano i segnali psicotici eclatanti ma ne consegue non conformit sociale MANCA LA CONSAPEVOLEZZA DEL PROPRIO STATO PSICOLOGICO!!! Schizofrenia sempre motivo di non imputabilit anche perch la maggior parte di questi malati non compie reati. Se la schizofrenia si palesa con un delitto si parler di DELITTOSINTOMO. PARANOIA Sistema delirante coerente, stabile, duraturo e non bizzarro. Estrema certezza nei riguardi dei propri convincimenti. Insensibilit a qualsiasi altra motivazione logica. Si hanno deliri di persecuzione, delirio di querela, delirio mistico religioso (mi sento profeta), erotomatico (mi sento sto cazzo!le star mi desiderano), di gelosia. Sono frequenti reati lievi (calunnia, diffamazione, villipendio) e la molestia fisica.

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DISTURBI DELLUMORE E la disposizione a provare sentimenti piacevoli o spiacevoli Umore reattivo (dettato da particolare avvenimento) e umore fondamentale (predisposizione a provare sentimenti piacevoli o spiacevoli). Si avranno quindi disturbi dellumore quando variazioni danimo sono di durata ed intensit eccessive e accompagnano ad una ampia gamma di sintomi morbosi. Non tanto il sottostare ad unalterazione dellumore quanto lavere strumenti intimi capaci di contenerne lintensit, la durata e gli effetti. Si avr depressione cronica o mania (umore sempre a palla, mania di onnipotenza) DISTURBI DANSIA o nevrosi Interessa pi la sfera affettiva che quella cognitiva. Non esistono problemi con la realt e non si hanno deliri. Paura immotivata per la propria salute. Il problema qui se lo sfogo interno o esterno. Ansia generalizzata, attacchi di panico, fobie (paura volare), disturbo ossessivo-compulsivo (ossessioni che il paziente vorrebbe cacciare perch riconosciuti assurdi o compulsioni che rappresentano comportamenti irrazionali volti a dare sfogo allansia). Rapporto causale fra nevrosi e criminalit e ipotesi molto rara fatta eccezione per il DELINQUENTE PER SENSO DI COLPA (bisogno inconscio di espiazione) e la CLEPTOMANIA. DISTURBI MENTALI TRANSITORI E STATI EMOTIVI PASSIONALI Non escludono automaticamente limputabilit. Sono stati emotivi deccesso che hanno inizio improvviso e altrettanto velocemente spariscono (emozioni). La passione invece pi duratura (coinvolgimento attivit mentale totale). LEGGE PREVEDE CHE OGNI SANO DI MENTE DEVE ESERCITARE UN CONTROLLO SPECIFICO SULLA PASSIONALITA. DISTURBI DELLA PERSONALITA Esperienza mentale continuativa che devia marcatamente il rispetto delle aspettative sociali. NON INTERFERISCONO SULLIMPUTABILITA perch questi disturbi agiscono prevalentemente a livello caratteriale. DISTURBO DEL CONTROLLO DEGL IMPULSI come cleptomania, piromania, gioco dazzardo, del comportamento alimentare (anoressia e bulimia) PARAFILIE: DEVIANZE E DELITTI SESSUALI Punto focale la non volont della vittima. Le perversioni sessuali private non sono perseguibili penalmente. Si analizzano tutti i tipi di condotte sessuali devianti (pedofilia, transessualit, disturbi del desiderio, particolari gusti, necrofilia) Questi disturbi non sono di per se causa di non imputabilit ma devono essere spesso accompagnate da altre forme morbose. DISTURBI MENTALI E CARCERARI Seguono alla carcerazione a causa di una non identificazione con lIo, con la monotonia della vita carceraria (prisonizzazione) , con la convinzione di essere ingiustamente condannato (psicosi deliranti), SINDROME DI GRANSER (simulazione di infermit mentale per sfottere il giudicante e tornare in libert).

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ABUSO DI SOSTANZE E CRIMINALITA (una questione di tolleranza sociale)

Tra le sostanze psicoattive quelle ricercate per i loro particolari piacevoli effetti vengono denominate sostanze VOLUTTUARIE (legali o illegali) A noi interessano le droghe, sostanze psicoattive di cui luso proibito dalla legge. Fino agli anni 60 la tematica non rivestiva grande interesse sociale (no commercio int.le) in quanto il loro utilizzo era competenza di intellettuali e letterari o cmq pochissime persone. Dal 1968 circa si eleva luso delle droghe ad emblema della contestazione sociale (anche grazie al lavoro degli opinion leaders) e quindi anche di Hippy e Beat generation. Ma con lo sviluppo del mercato nero si sono creati i primi gravi problemi di tossicodipendenze in tutto lOccidente. Ma perch nonostante la voluttuariet delle droghe (piacere) molti non ne subiscono il fascino? Perch gli abituali presentano una particolare struttura psicologica che li porta a subire la suggestione delle droghe. TOSSICOFILIA: propensione di coloro per i quali la droga un bene appetibile. La causa potrebbe ricercarsi in ambienti sfavorevoli (solo eroinomani) e in caratteristiche individuali con particolare carenza di neurotrasmettitori responsabile di una maggiore sensibilit al dolore oltre che ad ipotesi legati alla struttura della personalit (fino al disadattamento giovanile o la ghettizzazione periferica). TIPOLOGIA DI COINVOLGIMENTO CONSUMATORI: usano la droga saltuariamente o in modo ripetuto ma con dosaggi innocui e mai crescenti. Non si registrano significativi disturbi nellinserimento sociale. TOSSICODIPENDENTI: coloro nei quali la dipendenza instaurata e quindi di primaria importanza la sua reperibilit. Si mantengono quasi sempre rapporti sociali attivi. TOSSICOMANI (eroina?): droga unica ragione di vita (imperativit). Presente una personalit compromessa e limpossibilit di liberarsene autonomamente. VARI TIPI DI DROGA EROINA: effetti fisici, psichici (cliente obbligato) e sociali devastanti. COCAINA: droga eccitante il sistema nervoso ma non esclude una normale integrazione sociale. I suoi effetti ben si conciliano con i principi odierni di massima produttivit. CANNABIS: consumatore immune da coinvolgimento con la criminalit. Si conservano normali standard di vita. ATTENZIONE ALLA SINDROME MOTIVAZIONALE (principale ostacolo allavvio di un sistema liberalizzato) ALLUCINOGENI: provocano alterazione delle percezioni e danno notevole dipendenza psichica per la volont di ripetere lesperienza. ANFETAMINE: azione eccitante sul sistema nervoso: eliminano sensazione di fame e fatica (attenzione a scadimento delle difese organiche). NUOVE DROGHE: ecstasy sono droghe sintetiche create in laboratori clandestini (impossibile un censimento). Sono definite droghe empatogene perch favoriscono contatto con se e gli altri. ATTENZIONE AL COLPO DI CALORE e allAIDS (causa eccessiva disinibizione). Disinibizione contribuisce anche allaumento dellaggressivit (risse).

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ABUSO DI DROGA QUALE CONDOTTA DEVIANTE Sono illegali per il DANNO ALLA SALUTE E IMPLICAZIONI SOCIALI NEGATIVE. STRATEGIE DI LOTTA CONTRO LA DROGA Sicuramente la sanzione penale nei riguardi: dei produttori (vedi lotte armate), degli addetti al trasferimento (convenzioni in.li), della rete capillare (spaccio), dei capitali illeciti (convenzioni anti trasferimento.in Italia legge ROGNONI/LA TORRE sui trasf. economici). COME CONTRASTARE LA RICHIESTA Leggi inibenti il consumo [proibizione(penalizzazione), liberalizzazione (decriminalizzazione: no reato), non punibilit del consumatore (depenalizzazione: un illecito ma non penale)], recupero tossicodipendenti, prevenzione. In Italia prima del 1975 vigeva un modello di proibizione assoluta che prevedeva la detenzione per ogni livello di illecito. Dopodich si stabilito che il consumo non fosse punibile se rispettava le quantit minime personali (no sanzione penale). 1990: severe sanzioni amministrative a trafficanti e produttori. STRATEGIE PER TRATTAMENTO TOSSICODIPENDENTI: - Obbligatoriet di sottoporsi al trattamento (ambulatorio, farmacologico, in comunit) - Libert di accettare o meno gli interventi - Accettare il ricovero o la sanzioni penale DROGA E CRIMINALITA Si deve necessariamente distinguere: - una criminalit diretta: reati eseguiti sotto effetto droga - una criminalit da sindrome di carenza (si diventa facilmente delinquenti) - una indiretta legata alla necessit di procurarsi denaro (vedi eroina) - una criminalit da ambiente connessa alla sottocultura nella quale confluisce il tossico. Ma alterazioni che influiscono negativamente sulla societ non sono la norma. ALCOLISMO Alcol costituisce problema medico e sociale solo in condizioni di abuso (UBRIACHEZZA) Si paler di ETILISMO CRONICO quando labuso continuato nel tempo. Due forme di intossicazione: ALCOLICA ACUTA (no dipendenza), ALCOLICA CRONICA (dopo anni di assunzione vengono lese le strutture organiche). Questultima intossicazione vera e propria tossicomania e quindi con massiccia dipendenza fisica e psichica. EFFETTI: In caso di etilismo acuto si possono manifestare comportamenti prima mai svelati a causa dellabbassamento dellinibizione nellindividuo (centri corticali depressi). Si passa da euforia a depressione (si pi clami) per passare poi ad un periodo di completa impossibilit. VEDI INCIDENTI STRADALI OGNI ANNO In caso di etilismo cronico il consumo non pi liberamente controllabile (Effetti morbosi sempre pi graviriduzione degli interessi, della memoria, distraibilit, demenza)

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ALCOLISMO E CRIMINALITA ALCOLISMO FATTORE SELETTIVO NEL FACILITARE CONDOTTE CRIMINOSE che non implica solo condizioni dirette ma altera anche lo stile di vita. La gravit del problema sottostimata ma le coscienze si stanno risvegliando: art. 94 legge del 1990 che prevede affidamento per prova anche agli alcolizzati. Ma per la societ e per la legge lalcolista rimane un vizioso e non una persona coinvolta in una grave dipendenza fisica e psichica. ABUSO DI SOSTANZE ED IMPUTABILITA Effetti psicoattivi ledono la capacit di intendere e di volere ma per la legge la fattanza non diminuisce la responsabilit perch OGNI INDIVIDUO DEVE CONTROLLARE USO e pertanto inibirlo o moderarlo. Assolutamente nessuno sconto in caso di intossicazione acuta, colposa, preordinata (bevo per compiere il reato) o in caso di abuso abituale ( unaggravante).. Nel caso di intossicazione cronica questa sicuramente svilupper forme morbose di alterazione psicofisica e pertanto (ma solo in caso di convivenza con altre patologie) pu in alcuni casi configurare la non imputabilit. Per i tossicodipendenti la storia diversa perch i reati maggiori non sono diretta causa ma sono compiuti per trovare denaro per lacquisto.

INTERVENTI GIURIDICO NORMATIVI VS CRIMINALITA

La pena nel suo sviluppo storico La pena IRRINUNCIABILE STRUMENTO DI CONTROLLO SOCIALE Fini e mezzi della pena: - cultura pre illuministica: legge del taglione e vendetta. Pubblica testimonianza del dolore. - XIX sec: Osservanza scrupolosa di codici scritti (Beccaria) a validit universale. Principio della proporzionalit del reato e durata della reclusione (punitivaprincipio retribuzione) - Verso i ns giorni, significato affittivo della pena si tradotto in una semplice privazione della libert. Finalit della pena. - idea base retributiva: a bene segue bene e viceversa. Pagamento con pena del delitto commesso. Carattere essenziale: afflittivit, responsabilit personale, proporzionalit pena, determinatezza, iderogabilit. - prevenzione generale: azione diretta a persuadere consociati dal commettere reati. Attenzione per perch c chi ne immune (delitti dimpeto!) - prevenzione speciale: azione diretta sul singolo delinquente. La scuola Positiva voleva cos concentrare sforzi sulla tutela dalla pericolosit potenziale del reo. - Funzione satisfatoria: soddisfazione vittima ma anche di tutta la societ. IRRINUNCIABILE NECESSITA DI INDIVIDUI E SOCIETA DI VEDERE PREMIATO IL BENE E PERSEGUITATO IL MALE.

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LIDEOLOGIA DEL TRATTAMENTO: PRINCIPALI ISTITUTI DI RIFERIMENTO Si passa dallideologia della pena certa (visione classica con criteri retribuzionistici, espiazione, principio tariffario, certezza del diritto, uguaglianza) a quella della PENA UTILE capace non di punire ma di eliminare i fattori che hanno portato alla delinquenza (chiara influenza del Welfare State). Quindi si privilegeranno: - trattamenti allinterno dei penitenziari (medicina psichiatrica) - t. extramurari (supervisione in libert) - t. carcerario classico per la custodia dei casi pi pericolosi. Nasce cos la pena indeterminata.nasce in America il sistema del PAROLE: giudici si esprimono solo sulla natura dellinfrazione e colpevolezza, e minimo massimo di pena. La pena effettivamente scontata sar deciso poi da un organo amministrativo (esprime giudizio di supervisione). Nasce la PROBATION che sostituisce il procedimento penale con un servizio sociale sempre in custodia. ( un differimento della procedura penale ) Nasce la DIVERSION (1970) E una vera e propria alternativa alla procedura penale e consiste nellaffidare il detenuto ad enti indipendenti. La CRISI DEL MITO RISOCIALIZZATIVO Perch: eccessiva fiducia nella ri-socializzazione e nel formulare previsioni di comportamento mancanza di garanzie e certezze per il detenuto e scarsa tutela della societ scarsi risultati per effetto dei nuovi istituti il tasso di recidiva non cala con lapproccio trattamentale mito risocializzativo rimasto tale (ci deve essere collaborazione e volontariet) anche la risocializzazione con pene alternative ha sbattuto il muso contro il muro del mito. NE SEGUE UN INASPRIMENTO GENERALIZZATO DI PENE CHE ORA SONO RIGIDAMENTE PREFISSATE (ZERO TOLLERANCE) anche per i reati da strada e quindi si osserva un aumento della spesa per la costruzione di nuove carceri (vedi R. Giuliani e la sinistra di T. Blair). POLITICA PENALE IN EUROPA Approccio risocializzativo utilizzato per misure premiali e riduttivismo carcerario (decarcerizzazione, depenalizzazione, degiuridizionalizzazione) e non come trattamento intramurale. In Italia stato portato allesasperazione il principio della decarcerizzazione. DECARCERIZZAZIONE: non in senso assoluto. La pena detentiva non deve essere accantonata Evitare il male del carcere (inevitabile) attraverso: - sconti di pena per meritevoli e eliminazione obbligo aumento pena per recidivi - migliori rapporti tra carcere e ambiente sociale (licenze e contatti con famiglie) - rinuncia alla detenzione qualora sia stata comminata una pena breve e non grave - semi detenzione notturna - detenzione domiciliare - utilizzo pene pecuniarie (principio dei tassi giornalieri) utilizzato in Germania e Svezia: la pena consiste in un certo numero di tassi giornalieri calcolati in base alla gravit del fatto e alle caratteristiche socio economiche del reo - prestazione di lavoro socialmente utile
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DEPENALIZZAZIONE: consiste nella rinunzia alla sanzione per alcuni comportamenti illeciti (di minore gravit) che quindi non vengono pi ad interessare il sistema penale. DEGIURISDIZIONALIZZAZIONE: spostamento della competenza giudicante e sanzionatoria da organo penale ad amministrativo. In Italia si passata infatti (limitatamente ad alcuni reati fiscali) la competenza sanzionatoria alla Commissione Tributaria, di natura amministrativa. MEDIAZIONE PENALE (dal 1970): nuova tecnica nella gestione delle controversie realizzata tramite lintervento di un TERZO NEUTRALE (mediatore) che aiuta a trovare una soluzione alla diatriba tra reo e parte lesa: - in campo penale mediante il raggiungimento di un accordo risarcitorio (giustizia mediante lavoro non retribuito o riparazione del danno) - i mediatori non impongo accordi ma sono moderatori di discussione - il processo mediatorio rivaluta il ruolo della vittima Legislazione italiana in materia di mediazione (primo caso nel 1995 a Torino) Mediazione attivata dal P.M. in fase pre-processuale del minore Ma questo principio (sospensione della pena) si scontra con il principio dellOBBLIGATORIETA DELLAZIONE PENALE: allorch i esistano presupposti per lazione penale il processo deve iniziare e concludersi anche se reo e vittima hanno raggiunto un accordo. Questo procedimento si scontra inoltre con il principio di PRESUNZIONE DINNOCENZA e il DIRITTO AL SILENZIO Con queste problematiche sembra difficile una vera e propria attuazione della mediazone come alternativa specifica al procedimento penale. RIDUTTIVISMO E RIASOCIALIZZAZIONE: LA RIFORMA PENITENZIARIA IN ITALIA 1975 N. 354 Tutto ci in contrasto con le tendenze neoretribuzionistiche affermatesi negli USA e nel resto dEuropa: lordinamento penitenziario italiano IL PIU TOLLERANTE E PERMISSIVO. Il nostro ordinamento continua a credere al mito risocializzativo!! Principali contenuti: - regole minime per il trattamento dei detenuti (ONU) - precisa identificazione di interventi per attuare le finalit trattamentali e rieducatuve - introduzione di misure alternative alla detenzione - dopo labolizione del carcere speciale (1986) previsto il REGIME DI SORVEGLIANZA SPECIALE riservato a detenuti con elevata pericolosit allinterno della vita penitenziaria. - in definitiva la riforma risponde al principio dellUMANIZZAZIONE DELLA PENA - e al principio dellINDIVIDUALIZZAZIONE DELLA PENA (a discapito della certezza) secondo il criterio della responsabilizzazione del reo. - Istituzione del MAGISTRATO DI SORVEGLIANZA : sullorg. delle carceri, sulleffettiva esecuzione della pena, sovrintende alla definizione delle pene personali, reclami dei detenuti, supervisione dei permessi (con decreto motivato). - TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA: organo collegiale composto da due magistrati e due esperti scelti tra cultori di psicologia e criminologia. Collegialit prevista perch allorgano sono affidate le decisioni pi delicate (concessione affidamento in prova al servizio sociale, rinvio obbligatorio dellesecuzione della pena.vedi virus HIV, concessione libert condizionale, revoca dei benefici) - Si prevedono infatti: prova al servizio sociale, detenzione domiciliare, semilibert (scontata almeno met della pena o 20 anni di ergastolo), liberazione anticipata (sconto di

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45 gg per ogni semestre), affidamento in prova per casi particolari (tossici o alcolizzati), permessi premio (max 15 gg) e licenze (prova di risocializzazione), lavoro allesterno. Le misure alternative non si applicano a tutti i casi di associazione mafiosa, terrorismo, traffico di droga. Ma con lutilizzo di nuove tecniche inframurali ed extramurali si notato come evasione e recidiva non siano affatto diminuiti. POLITICA PENALE PER I MINORENNI Viene introdotto il tribunale dei minori e un atteggiamento di minor severit (prin. di immaturit). Competenza penale per i reati in et 14/18 (prima dei 14 anni non si imputabili) Competenza amministrativa per lutilizzo di misure rieducative anche per minori non rei ma che danno segno di mancata socializzazione Competenza civile in riferimento a provvedimenti a tutela del minore stesso (cattiva famigli, immoralit dei genitori) La politica penale minorile passata quindi da una visione retributiva-punitiva ad un orientamento in cui non si tollera che il minore possa essere rieducato in strutture carcerarie o simili. Fino alla riforma del 1988 che ha abolito le case di rieducazione e delegando il reinserimento nella societ agli enti locali (principio decentralizzato) Ma il mito risocializzativo (finalit rieducativa, riduttivismo, individualizzazione e gradualit) ha manifestato i suoi limiti (vedi USA) e si passati (non in Italia) ad un atteggiamento pi severo (vedi divieto di uscire di sera e multa ai genitori inosservanti)

CRIMINOLOGIA CLINICA O APPLICATA

Non solo sistema teorico ma di un approccio applicabile appunto ai singoli e concreti casi. Un po di storia.modelli di filosofia penale: - MODELLO DEL FATTO (paradigma delloggettivit). Autore in posizione secondaria, pi importante il fatto-reato. Prevalgono principi della certezza del diritto, sistema tariffario, retribuzione, pena uguale per tutti. (influenza Classica). Criminologia limitata - MODELLO DELLA PERSONA (paradigma della soggettivit) incentrato sulla personalit del delinquente. Criminologia trova fertile campo di applicazione. I due modelli si sono alternati o esclusi nel corso degli anni fino allattuale MODELLO DI DIVISIONE DEI CAMPI: nella fase processuale non pu esserci trattamento clinicocriminologico che trover quindi piena libert e importanza nellesecuzione penale. Anche se si sta tornando negli ultimi anni al ritorno al modello del fatto. Importante cmq lOSSERVAZIONE CRIMINOLOGICA mirata a CONOSCERE I TRATTI DELLA PERSONALITA E LE CARATTETISTICHE SOCIO AMBIENTALI. Osservazione si divide in: COLLOQUIO CLINICO (relazione verbale per approfondire conoscenza), REATTIVI MENTALI (prove standardizzate per evidenziare caratteri psichici. Si esclude elevato soggettivismo dei colloqui), TEST DI EFFICIENZA INTELLETTIVA (valutazione quanto-qualitativa del Q.I. del soggetto), TEST DELLA PERSONALITA (test proiettivi), INCHIESTA SOCIALE (indagine condotta nellabituale ambiente del reo), ESAME COMPORTAMENTALE (analizza condotta e inserimento in realt muraria), DATI DOCUMENTATI (conoscere la vita passata).
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OSSERVAZIONE CRIM. E STRUMENTO CONOSCITIVO Predizione del comportamento delittuoso (MOMENTO PROGNOSTICO) Osservazione deve mirare anche a dare giudizi sulleventualit di nuovi crimini ma come sappiamo il criminoso ha accesso solo alla fase desecuzione penale e in ogni caso ci si riferisce sempre a statistiche mal conciliabili con il singolo caso e con il principio del libero arbitrio. Oltre il fatto che un giudizio prognostico negativo influenzer sicuramente la condotta. Indici di predizione negativa sono: malattie e patologie morbose, cattivo ambiente sociale di provenienza, cattiva famiglia, carriera criminosa di tutto rispetto. Sistema predittivo pi razionale quello dei coniugi Gluek: attribuire ai singoli parametri diversi valori-punteggio in modo da non far interferire lanalisi con componenti soggettive. DIVERSE MODALITA DI TRATTAMENTO RISOCIALIZZATIVO - Colloquio psicologico di sostegno per superare difficolt della carcerazione - Psicoterapia per capire a fondo motivi che hanno portato a delinquere - Consultazione di gruppo per evidenziare problemi personali e sviluppare senso critico - Addestramento alle capacit sociali per rimediare a carenze di competenze sociali di tipo cognitivo o comportamentale. - Comunit terapeutica per tossicodipendenti - Attivit scolastiche e lavorative - Trattamenti di intervento sociale in fase di scarcerazione. Supporto psico e materiale. DIVERSE MODALITA DI PREVENZIONE - Giuridica: sollecitazione a mantenere comportamento idoneo (minaccia legale). - Nuova prevenzione (non giuridica), diminuzione delitti mediante soluzioni extra penali: prevenzione penale per giovani a rischio, prevenzione sociale tramite miglioramento delle condizioni di vita, addestramento alla difesa individuale contro scippatori ecc. - Coinvolgimento cittadini per maggior collaborazione con la polizia. Si distingue PREVENZIONE CERTA (non dipende da chi delinque) come linasprimento della pena e PREVENZIONI ALEATORIE che prevedono al contrario una collaborazione del soggetto. LA VITTIMA E VITTIMOLOGIA Studio della vittima, della sua personalit e caratteristiche psicologiche. Si hanno: reati senza vittima, con vittima astratta (la P.A.), con vittima generalizzata (la comunit), vittima sentita lontana (la grande azienda), vittima come me (funzione satisfatoria). Classificazione passiva (reato solo frutto del reo) che pu essere accidentale, preferenziale (emblematica) o trasversale e attiva (reo agisce dopo stimolazione in tal senso vedi poliziotto o chi insulta), anche la vittima disonorante e consenziente.

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EPILOGO

Come scrive BERLIN (ma anche POPPER) la Criminologia e lo studioso non possono mirare a soluzioni certe e unicentrica/unicausale ma devono avere visione universale, pensiero ed approccio duttile ispirato alla ragione piuttosto che allideologia (leggi non utopistiche).

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