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Quaderno di Educazione Popolare

$FNUTTATI

$FNUTTATORI
6ABRIELA URIBE
MARTA HARNECKER

Strumenti di lnformazione e Didattica Popolare

Questo quaderno, prodotto dello sfozo dei lavoratori di Quimant, dedicato a tutti i lavoratori cileni.

PRESENTAZIONE

Le rivoluzioni sociali non sono fatte dagli individui, dalle " personalit ", per quanto brillanti od eroiche

se popolari. Non c' rivoluzione senza la partecipazione delle grandi masse. per questo che uno dei compiti pi urgenti del momento quello di educare i lavoratori, di elevare il loro livello di coscienza, di

esse siano. Le rivoluzioni sociali sono fatte dalle mas-

fare in modo che siano in grado di affrontare le nuove responsabilit sorte nel processo rivoluzionario che vive il nostro paese.

Se vogliamo trasformare la nostra societ in una nuova societ dobbiamo essere capaci, in primo luogo, di capire quali sono in questo momento le sue caratteristiche fondamentali: come si manifesla il suo carattere " capitalista dipendente ", che ruolo ha avuto I'imperialismo nella nostra situazione attuale di sottosviluppo, e, in secondo luogo, bisogna sapere con quali forze sociali la classe operaia pu allearsi per lottare contro questa situazione: con la cosiddetta >, parte della " borghesia nazionale oppure con una borghesia, o solo con la piccola borghesia?
Edizione originale

Prima edizione italiana - ottobre 1974 BCD s.r.l. Milano - v. M. Bandello .16

- Cile, Quimant

1972

lnoltre dobbiamo conoscere attraverso quale pro,cesso storico si potuti arrivare a questa vittoria delle forze popolari dato che essa stata solo il risultato fi' nale di un lungo periodo di lotta di classe durante il

quale la nostra terra stata bagnata dal sangue di operai, contadni e studenti.

I primi sette titoli di questa serie sono i seguenti:


1. - Sfruttati e Sf ruttatori 2. - Sfruttamento Capitalista 3.-Monopoli eMiseria 4. - Lotta di Classe 5. - lmperialismo e Dipendenza 6. - Capitalismo e Socialismo 7. - Socialismo e'Comunismo
Sebbene ognuno di questi testi contenga un argomento che puo essere compreso senza leggere necessariamente gli altri, il modo migliore di studiarli quello di seguire l'ordine della serie, dato che i primi argomenti aiutano a capire quelli che seguono. L'argomento di questo primo Quaderno, per esempio, lo studio dei differenti aspetti della societ, di come essi si pongano in rapporto fra di loro e dl come si articolino. Qui si dice soltanto come questa articolazione cambia da una societ all'altra, senza entrare nel merito di come si produce questa trasformazione. Questo tema sar ampiamente trattato nel Quaderno n. 7: Capitalismo e Socialismo poich per comprenderlo sono necessari altri elementi che studieremo nei Quaderni precedenti. Comunque, in ogni Quaderno, quando un argomento viene solo menzionato, verr indicato con delle note in quale numero della serie pu essere approfondito. Oltre a!la trattazione del tema specifico, ogni Quaderno contiene un piccolo riassunto, un questionario affinch il lettore possa controllare ci che legge e una bibliografia per coloro che vogliono studiare pi a fondo ognuna delle materie trattate. Ci permette lo studio e la lettura collettiva dei QEP, cosa che racco. mandiamo come la miglior forma,per appro'fittare di questa pubblicazione, cos che i 'lavoratori potranno

Ma per poter rispondere a tutte le domande che la nostra realt ci pone e per essere pronti a rispondere ad altre che sorgeranno nello sviluppo del processo, abbiamo bisogno di una prima conoscenza: una conoscenza che ci serva da strumento d analisi della realt e di guida nella nostra azione. Questa conoscenza il Materialismo Storico, che la somma di tutte le conoscenze scientifiche che riguardano la societ. Con questo strumento possiamo sapere cio che determina I'organizzazione e il funzionamento della societ e come si passa da un tipo di societ ad un'altra; cio possiamo conoscere le sue leggi fondamentali. Ci che permette di agire sulla realt e di trasformarla la sua conoscenza scientifica. Cos, per esempio, il medico, per curare i suoi malati, ha bisogno di conoscere prima le malattie: come si producono, come si manifestano, come si curano, cio quali sono le leggi generali della medicina. Questa conoscenza lo strumento teorico che egli usa per fare I'analisi di un malato, per arrivare a una diagnosi e per curarlo in modo da trasformare questo malato in un uomo sano. Lo stesso avviene per la realt sociale: per poter trasformare una determinata societ"dobbiamo fare un'analisi di questa realt che ci permetta di agire su di essa. Lo strumento teorico che usiamo in questo caso la conoscenza scientifica della societ o Materialismo Storico. Questa serie di Quaderni di Educazione Popolare (OEP) si propone appunto di fornire in forma pedagogica ma allo stesso tempo rigorosa, gli strumenti teorici pi importanti per comprendere il processo di cambiamento sociale e per poter definire quali devono essere le caratteristiche della nuova societ che vogliamo costruire.
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aiutarsi reciprocamente per capire il testo, potranno scambiarsi le loro esperienze, arricchire I'argomento con esempi della propria realta e discutere insieme come applicare queste conoscenze alla lotta quotidiana.

NOTA ALL'EDIZIONE ITALIANA

Chiediamo ai nostri lettori e specialmente ai lavoratori che ci facciano arrivare le loro opinioni, le loro critiche, le loro domande per migliorare costantemente questa serie, in modo che essa possa conseguire in modo sempre pi efficace gli obiettivi ehe si data' Per questa ragione li preghiamo di rivolgersi al Dipartimento delle Edizioni Speciali, Quimant.

razione di strumenti di informazione e didattica popolare ha deciso di pubblicare questi Quaderni in quanto ritiene che costituiscano un importante tentativo di elevare il livello di coscienza popolare ed uno sforzo significativo nel campo della ricerca metodologica. f n Cile durante gli 1971-72 ne sono state diffuse oltre 130.000 copie e inoltre stata possibile anche la revisione della loro stesura grazie a un rapporto diretto e capillare con le masse lavoratrici cilene le cui opi-

ll collettivo di lavoro di BCD, costituito per la prepa-

M.H.

G.U.

e critiche hanno contribuito ad arricchire e rendere pi efficaci questi strumenti di studio e di


nioni

NOTA A QUESTA EDIZIONE RIVISTA

lotta. Questa serie di otto quaderni stata tradotta dalla prima serie di Cuadernos de Educacion Popular " Por qu el Socialismo D - editi tra il dicembre 1971 e I'agosto 1972 dalla Empresa Editora Nacional Quimant.

Le opinioni, le critiche e i commenti giunti dai lavoratori e le discussioni dirette che abbiamo avuto con loro in corsi e letture collettive dei QEP ci hanno permesso di apportare delle modifiche a questa edizione. I cambiamenti che abbiamo operato consistono essenzialmente nella semplificazione del linguaggio, in una migliore spiegazione di determinati concetti, nel dare degli esempi pi chiari e nel modificare gli schemi illustrativi. Speriamo che ci contribuisca a are di questa pubblicazione uno strumento di studio e di lotta pi efficace e che nel futuro i lavoratori ci seguano dandoci il loro appoggio e la loro critica fraterna.
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Nella edizione italiana abbiamo voluto mantenerci fedeli allo spirito e alla metodologia originali riproducendo, per quanto era possibile, anche la forma editoriale e tipografica. Le uniche variazioni rispetto alI'originale riguardano I'abolizione di alcune note bibliografiche che fanno riferimento a testi o documenti cileni non reperibili in ltalia e I'eliminazione, in appendice, di alcune tabelle di dati statistici troppo particolareggiati per il lettore italiano. Per quanto riguarda il materiale illustrativo abbiamo mantenuto tutti i disegni e le fotografie al tratto, abbiamo purtroppo dovuto rinunciare alle fotografie retinate in quanto non riproducibili. Queste sono state sostituite con altre disponibili e Con vignette o disegni. ll collettivo editoriale
Prima odizione italiana - ottobre Prima ristampa - febbraio 1975.
1974.

ARGOMENT'I TRATTATI

5. LA RIPRODUZIONE DEI RAPPORTI SOCIALI DI PRODUZIONE:

LA FUNZIONE DELLO STATO E

DELL'IDEOLOGIA.

I pioprietari dei mezzi di produzione controllano lo stato'e le leggi, cos come i mezzi di comunicazione di massf il contenuto dei programmi di educazione.

I rapporti sociali di produzione iendono a riprodursi'

E LE RICCHEZZE NATURALI. 1. IL Senza il lavoro dell'uomo le ricchezze naturali non servono a niente. Tuttavia perch sono i lavoratori quelli che stanno peggio nella societ?
LAVORO DELL"UOMO

ll potere politico e ideologico serve loro per mantenere i rapporti di Produzione.


SOVRASTRUTTURA.

6. MODO DI PRODUZIONE. STRUTTURA E

2.

lL

PROCESSO LAVORATIVO: FORZA LAVORO

E MEZZI

Dl

ciali come elemento fondamentale nell'organizzazione della societ. Concetti di struttura e sovrastruttu ra.

La societ come modo di produzione. I rapporti so-

PRODUZIONE.

Alcuni elementi teorici per poter rispondere: definizione di materia prima, strumenti di lavoro, mezzi di produzione, prodotti di consumo, forza-lavoro. ll lavoro di coordinamento e controllo nella grande industria moderna.
3.
ORIGINE DI OGNI SFRUTTAMENTO.

ll ruolo determinante della struttura economica.


Differenza tra la necessit di comprendere la societ come espressione di un solo tipo di rapporti sociali di produzione e lo studio di una societ storicamente determinata in cui vi sono diversi tipi di rapporti sociali di produzione. Concetto di organizzazione sociale. Ruolo della struttura e della sovrastruttura nell'organizzazione sociale. Conclusioni circa la lotta dei lavoratori per l'abolizione dello struttamento.

7. MODO DI PRODUZIONE E ORGANIZZAZIONE SOCIALE.

LA

PROPRIETA' PRIVATA DEI MEZZI

DI

PRODUZIONE:

Esempi di come la propriet privata dei mezzi di produzione permette lo sfruttamento: nel capitalismo, nello schiavismo, nel feudalesimo. Lo sfruttamento non esistito sempre, esso ha un'origine storica, esso potr sparire.
4.

RIASSUNTO

RAPPORTI SOCIALI

DI

PRODUZIONE.

Ogni processo lavorativo un processo storico che avviene secondo determinati rapporti sociali di produzione. Rapporti tra sfruttati e sfruttatori. Rapporti di cooperazione reciproca. I rapporti sociali di produzione non sono rapporti umani e non dipendono dalla volont degli uomini.

QUESTIONARIO

1.IL LAVORO DELL'UOMO E LE RICCHEZZ NATU.


RALI.

grandi del mondo. Le sue alte montagne innevate sono una fonte importante di energia elettrica. Le sue lunghe coste sono ricche di pesce. La fertilit dei suoi campi sarebbe sufficiente per nutrire tutto il popolo cileno. Ma queste ricchezze naturali non servono'a niente senza il lavoro umano. Senza il lavoro dei minatori la grande ricchezza del rame resterebbe per sempre sepolta sotto la terra. Senza il lavoro di molti uomini I'acqua della catena montuosa si perderebbe in mare senza poter essere sfruttata per illuminare le citt e far funzionare le fabbriche. Senza il lavoro dei pescatori il mare non fornirebbe il suo pesce e senza il lavoro dei contadini la terra non darebbe frutti. dunque il lavoro dell'uomo ci che permette di ulilizzare le ricchezze della natura. Ma a chi vanno queste ricchezze? Ai lavoratori? No, sappiamo tutti che una parte importante di queste ricchezze non rimane nel paese ma va ad arricchire i padroni del paese pi ricco del mondo. Vediamo alcuni dati: Fra il 1930 e il 1969 uscirono dal Cile 3700 milioni di dollari che sono andati a finire nei portafogli dei capitalisti degli Stat Uniti. Cio equivale al 40o/o di tutte le ricchezze del Cile. Per dare un'idea di cosa questo significhi potremmo dire che su 10 case 4 sarebbero
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ll Ci'le un paese con molte ricchezze naturali. il paese che ha uno dei giacimenti di rame pi

loro; su 10 strade 4 sarebbero loro; su 10 fabbriche 4 sarebbero loro. Fra il 1965 e il 1970 Ie compagnie di rame guadagnarono 650 milioni di dollari cio una media di 110 milioni di dollari I'anno. Con questa somma si sarebbero potute costruire 40.000 case popolari, o nutrire 300 mila famiglie per un anno. Oltre a questa grossa parte della nostra ricchezza che ha abbandonato il paese, un'altra parte andata a finire nelle mani di un ristretto gruppo di cileni, cos che i pi danneggiati sono i lavoratori. Basta paragonare quanto guadagnava nel 1969 un operaio come salario medio e ci che guadagnava un grande capitalista per rendersi conto che al lavoratore toccava la fetta pi piccola della torta che lui stesso produceva. ll grande capitalista guadagngva 36 volte di pi di quanto guadagnava un lavoratore, e spesso questo capitalista neppure lavorava.

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Di tutte le ricchezze che si sono prodotte nel paese nel 1969 (escludendo quelle che servono per sos^ti tuire le macchine), solo una piccola minoranza, l'10/o della popolazione, ne ricevette la quinta parte. Mentre i lavoratori dovevano viaggiare pigiati come sardine i loro padroni possedevano due o tre automobili. Mentre i lavoratori non avevano un posto dignitoso dove vivere, i loro padroni avevano due o tre case in diverse zone del paese. Mentre gran parte dei lavoratori avevano solo un abito buono da mettersi, se lo avevano, i Ioro padroni avevano gli armadi pieni di vestiti. Men-tre i figli dei lavoratori si nutrivano male e ci motte votte pregiudicava la loro salute e la loro intelligenza, i figli di padroni lasciavano piatti pieni di cib che finivano nella spazzatura perch erano stanchi di mangiare tanto.
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Ma come hanno potuto gli americani rubare tanta ricchezza dal nostro paese? Perch un gruppo di cileni riuscito ad accurnulare tanta ricchezza mentre la maggior parte del popolo aveva appena di che vivere? Perch sono loro e non i lavoratori quelli che hanno accumufato questa ricchezza quando sono questi ultimi che hanno eslratto le ricchezze dalla natura e che col lavoro hanno prodotto nuove ricchezze? Per poter rispondere a queste domande dobbiamo soffermarci un attimo ad analizzare il processo lavorativo, dobbiamo, cio, analizzare quali siano gli elementi che rendono possibile la trasformazione della natura in prodotti utili all'uomo.

2.

lL PROCESSO LAVORATIVO:
MEZZI DI PRODUZIONE.

FORZA-LAVORO E

Per studiare tutti gli elementi che entrano nel processo lavo,rativo, prendiamo come esempio una sarta o un calzolaio. Quando la sarta lavora, cosa fa? La sarta lavora una determinata stoffa generalmente per trasformarla in un vestito e per fare ci da una parte utilizza: filo, bottoni, cerniere, ecc., dall'altra; forbici, aghi, macchina per cucire. lnoltre ha bisogno di una stanza dove sistemarsi che deve essere riscaldata e illuminata per poter lavorare. Definiremo ciascuno di questi elementi del processo lavorativo nel modo seguente: Chiameremo MATERIA PRIMA quegli oggetti che vengono trasformati nel processo lavorativo per arrivare a costruire il prodotto finale.

Nel nostro esempio materie prime sono: la stoffa, bottoni, la cerniera lampo ecc. Tutti questi elementi servono a formare il vestito, e in un modo o nell'altro ne fanno parte. Se manca una di queste materie prime, la sarta non potr fare il vestito.l

il filo, i

t Dal punto di vista piir rigoroso sarebbe necessario. disti;tguere tra materia prima e materia grczza. Quest'ultima quelia che e ancora nella natura, che non ancora stata toccata dall'uomo. Fer esempio il carbone in fondo al mare, i boschi che serviranno a frnire il legname, ecc. La materia prima invece quella che gia stata toccata dall'uomo: il carbone estratto dalle miniere; il legname gi tagliato, ecc.
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Chiameremo STRUMENTI Dl LAVORO tutle quelle cose che direttamente o indirettamente ci permeltono di trasformare la materia prima in prodotto finale.

ELEMNTI DL

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esso PRODOTTI\/O

Gli strumenti di lavoro che ci permettono di trasformare direttamente la materia prima sono gli utensili di lavoro e le macchine. Nel nostro esempio: le forbici, I'ago, la macchina per cucire. Gli strumenti di lavoro che servono in forma indiretta ma non per questo meno necessaria sono: i locali, I'illuminazione e il riscaldamento, ecc. Senza materia prima e senza strumenti di lavoro non si pu produrre niente. Essi sono le condizioni materiali per realizzare qualsiasi tipo di lavoro. Perci li chiameremo mezzi di produzione.
Chiameremo MEZZI Dl PRODUZIONE tutti gli ogprocesso lavorativo.

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getti materiali che intervengono nel

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Questi mezzi non devono essere confusi con i prodotti di consumo che sono tutti quei beni che si consumano in forma individuale; per es.: cibi, vestiario, abitazioni, articoli casalinghi, scolastici ecc. Soffermiamoci ora ad analizzare l'ultimo elemento che interviene nel processo lavorativo: I'attivit umana espletata dal lavoratore, che utilizzando gli strumenti di lavoro trasforma la materia prima (nel nostro esempio la stoffa) in prodotto finale (nel nostro esempio il vestito). La nostra sarta consuma lavorando energia fisica e mentale. Chiameremo questa energia consumata durante il processo lavoralivo FORZA LAVORO.
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PRIMA

FORZA-LAVoo

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La fatica che si manifesta dopo una giornata di lavoro, non . altro che la conseguenza fisica di questo consumo di energie nel processo Iavorativo. ll suo recupero avviene con una buona alimentazione e con il riposo. L'analisi di tutti questi concetti ci permette di arrivare alla conclusione, che gli elementi fondamentali di ogni processo lavorativo sono: la lorza lavoro dell'uomo e i mezzi di produzione. Questi elementi sono presenti tanto nel lavoro svolto dalla nostra sarta quanto in quello della grande industria moderna. l8

Tuttavia esiste una differenza fra il lavoro isolato della sarta e il lavoro collettivo svolto da pi lavoratori in una industria moderna. Qual' questa differenza? ll lavoratore isolato realizza egli stesso tutto il lavoro e ha il completo dominio e controllo su di esso. La sarta fa da sola tutto il vestito e decide da sola come, quando e dove lavorare. Ci non avviene nella grande industria moderna dove esiste una grande specializzazione del lavoro, dove gli operai si dividono in gruppi che svolgono diversi lavori parziali e che sommandosi uno all'altro danno il prodotto finito. Cos, I'automobile per esempio, il frutto del lavoro combinato di molti lavoratori. Ebbene questa specializzazione del lavoro rende necessaria la presenza di un gruppo di lavoratori il cui compito principale quello di coordinare i diversi lavori specifici nello stesso modo in cui il direttore d'orchestra coordina le diverse parti musicali. Questo lavoro di coordinamento e controllo parte dai reparti della fabbrica ed arriva fino ai pi alti livelli. ll livello pi alto lo occupa I'amministratore o dirigente dell'impresa; gli altri livelli sono occupati da una serie di capi, capisquadr,a ecc. " Allo stesso modo dell'esercito militare, I'esercito operaio sotto la direzione del capitale ha bisogno di tutta una serie di capi (direttori, dirigenti, managers) e ufficiali (ispettori, capisquadra, ecc.), che durante il processo lavorativo assumono il comando in nome del capitale. "2 Useremo il termine di lavoratori INDIRETTI per riferirci a quei lavoratori dell'industria collocati fra gli operai e i padroni.
2

lL CAPITALE, libro

1.

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SAPIALIA

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svolgendo dei compiti specifici nella trasforma' zione diretta della materia prima, che chiameremo LAVORATORI DIRETTI e quelli che svolgono delle funzioni di coordinamenton vigilanza e controllo che chiameremo LAVORATORI lNDlRETTl.3
Da tutto quanto abbiamo visto sinora possiamo concludere quanto segue: Senza lavoro umano non si produce niente. Ma senza mezzi di produzione l'uomo non pu lavorare. Dopo aveie definito tutti questi concetti possiamo adesso rivolgere Ia nostra attenzione alla domanda iniziale:

LAVDPAOB NoN brarrrD:

CA'OQoADRA

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Perch la maggior parte delle ricchezze va a finire in'mno altrui, 'tle rirani di un ristretto gruppo- della che iooJ".ione quando sono invece i lavoratori pro' 'esiraggono queste ricchezze dalla natura e ne ducono di nuove?

3 Fra questi tipi di Iavoratori si creano determinati rapporti 'chiameiemo RAPPORTI TECNICI Dl PRODUZIONE, che dipendono dal controllo che gli individui hanno sugli stru-

che noi
menti

LAvo!?PsfoRE DIBErO

ln ogni processo lavorativo in cui esiste una specializzazlone del lavoro dobbiamo perci distinguere due tipi di lavoratori: quelli che lavorano
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ma capitalista sviluppato i lavoratori diretti non controllano le macchine perch sono queste che impongono il ritmo e I'efficienza tecnica agli operai. I lavoratori direlti non controllano neppure il modo e le finalit del processo produttivo: e il capitiista, per mezzo dei lavoratori indiretti, quello che decide quando, come e quanto si deve produrre, calcolando solo i suoi interessi capitalistici. (Questo argomento sar sviluppato pi ampiamente nel QEP n. 4-5: Lotta di classe e nel QEP n. 7:
Capitalismo e Socialismo).
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lavoro e sul reltivo processo produttivo.

ln un siste-

3. LA PROPRIETA' PRIVATA DEI MEZZI

DI

PRODU-

ZIONE: ORIGINE Dl OGNI SFRUTTAMENTO.

A questa domanda possiamo rispondere solo domandandoci: chi detiene i mezzi di produzione? Chi possiede le grandi miniere di rame? Chi possiede le fabbriche e i campi? La prima cosa che possiamo dire che non erano dei lavoratori bens del capitale straniero (nordamericano), dei capitalisti e dei padroni dei campi. Perch importante che ci poniamo questa domanda? Perch i mezzi di produzione sono, come abbiamo visto precedentemente, le condizioni maleriali di ogni produzione. Senza questi mezzi non possibile produrre. E a causa di ci, quelli che sono riusciti ad avere e a mantenere questi mezzi possono obbligare quelli che non li posseggono a sottomettersi alle condizioni di lavoro che essi determinano. Per chiarire questo punto facciamo un esempio: il contadino proprietario di un pezzo di terra sufficientemente grande da permettergli di vivere con la sua famiglia, e che possiede anche gli strumenti di lavoro, pu lavorare per s e non deve vendere la sua forza Iavoro a nessuno. Molto diversa invece la situazione di un contadino senza terra, figlio di una famiglia di piccoli agricoltori per la quale il fondo non sufficiente per vivere. Questo contadino obbligato ad andarsene, a cercare lavoro altrove e a vendere la sua forzalavoro al proprietario terriero, padrone di un fondo pi grande che per poter essere sfruttato ha bisogno di mano d'opera salariata. ll contadino senza terra,
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per non morire di fame, obbligato ad accettare le condizioni di lavoro stabilite dal padrone. Deve accettare di lavorare per un salario molto basso, e accettare che il padrone si tenga una parte importante dei frutti del suo lavoro.a Lo stesso succede con gli operai dell'industria. Per poter vivere essi devono offrire Ia loro forza-lavoro ai capitalisti. Questi pagano loro un determinato salario e ottengono, grazie al loro lavoro, grandi guadagni che non vanno a finire nelle mani dei lavoratori bens nelle mani degli industriali. Se gli operai si Iamentano il padrone dice: Di che si lamentano? Li ho assunti per una giornata di 8 ore a 3 scudi. I'ora; Non quanto li sto pagando? ll padrone di questa fabbrica sono io. Se non gli piacciono le condizioni
n. 2, . o Ngl Quadernocause Sfruttamento capitalistico, si tratteranno in modo esteso le di questa situa?ione. (.) Scudi : Escudos, moneta nazionalelcilena (abbreviazione: Eo) 24

di lavoro, cerchino lavoro da un'altra parte. " Per, visto che gli operai sanno che ovunque andranno gli verr detta la stessa cosa, devono rassegnarsi a lavorare per arricchire il proprietario dei mezzi di produzione.

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Partendo dagli esempi fatti possiamo dire che nel processo lavorativo si stabiliscono determinati rapporti tra i padroni dei mezzi di produzione e i produttori diretti o lavoratori. I padroni dei mezzi di produzione sfruttano quelli che non posseggono questi
mezzi.

Ci per non succede solo nel sistema capitalista, ma avviene anche nei sistemi di produzione anteriori. Nel sistema schiavistico il padrone, per esempio, era proprietario non solo della terra e degli altri mezzi di produzione, ma anche degli uomini che lavoravano la terra, che remavano sulle sue navi e che servivano nelle sue case. Questi uomini erano da lui considerati
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per di pi " strumenti di lavoro " e li obbligava a lavcrare fino allo sfinimento, dando loro da mangiare e permettendogli di riposare solamente per recuperare l'energia consumata durante il lavoro in modo che potessero essere pronti a lavorare il giorno dopo.
Nel sistema feudale il latifondista era il proprietario del mezzo di produzione pi importante, la terra, che distribuiva in piccoli appezzamenti ai contadini. Questi, in cambio della terra ricevuta, erano obbligati a lavorare sul terreno del latifondista per un gran numero di giorni all'anno senza ricevere alcun compenso per questo lavoro, e dovevano sopravvivere con i frutti ottenuti dal loro piccolo appezzamento. Per riassumere, in tutti i sistemi di produzione che abbiamo analizzalo, nei quali i mezzi di produzione

sono in mano di pochi, i proprietari di questi mezzi ulilizzano il lavoro altrui, sfruttando i lavoratori. Cio si stabiliscono rapporti di sfruttamento tra questi.gruppi.

Senza dubbio lo sfruttamento non sempre esistito. Presso i popoli primitivi, dove si produce quanto basta per sopravvivere, non esiste la propriet privata dei mezzi di produzione; questi appartengono a tutta la comunit e i frutti del lavoro dei suoi membri vengono ripartiti in ugual misura fra tutti.
Presso questi popoli non esistono rapporti di sfruttamenlo ma rapporti di collaborazione reciproca fra tutti i membri della societ.

Lo sfruttamento non dunque qualcosa di eterno ma ha una origine storica ben precisa. Esso appare quando un gruppo di individui della societ riesce a concentrare nelle sue mani i mezzi di produzione fondamentalis privando la maggior parte della popolazione di questi mezzi. E Io sfruttamento scomparir quando scomparir la propriet privata dei mezzi di produzione e quando questi diventeranno propriet collettiva di tutto il popolo.6

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pi 'prodotti di quanto siano necessari al consumo immediato:

s Affinch ci si verifichi si richiede un grado di sviluppo economico che permetta di ottenere almeno una eccedenza, cio

questa eccedenza .propriet di questo gruppo. 6 Le condizioni materiali di questo problema saranno analizzate nel Quaderno n. 7, Capitalsmo e Socallsmo.

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4.

RAPPORTI SOCIALI

DI

PRODUZIONE.

a)

ll rapporto sfruttatore-sfruttato.

Sinora abbiamo visto come in tutto il processo lavorativo si stabiliscono determinati rapporti tra i proprietari dei mezzi di produzione e i lavoratori o produttori diretti.
Questi rapporii che si stabiliscono fra gli uomini, determinati dai rapporti di propriet che questi hanno con i mezzi di produzione, sono quelli che noi chiameremo RAPPORTI SOCIALI Dl PRODUzroNE. Possiamo distinguere due tipi fondamentali di rapporti sociali di produzione: il rapporto sfruttatoresfruttato e il rapporto di collaborazione reciproca.

Esiste quando i proprietari dei mezzi di produzione vivono del lavoro dei produttori diretti. I principali rapporti di sfruttamento sono i seguenti: il fapporto schiavistico nel quale il padrone non solo proprietario dei mezzi di produzione ma anche della persona stessa dello schiavo e perci della sua forza-lavoro. ll rapporto feudale nel quale il signore padrone deJla terra e il servo dipende da lui e deve favorare gratuitamente per un certo numero di giorni I'anno. E per ultimo il rapporto capitalistico nel quale il capitalista il proprietario dei mezzi di produzione e I'operaio non ne ha nessuno e deve vendere la propria forza lavoro per vivere.

b) Rapporti di collaborazione reciproca.


Questi rapporti si stabiliscono quando esiste la propriet sociale dei mezzi di produzione e quando nessun settore della societ sfrutta I'altro. Per esempio i rapporti di collaborazione reciproca esistenti tra i membri delle c.omunit primitive o i rapporti di collaborazione che caratterizzano la societ comunista. Ebbene, importante chiarire che i rapporti che si
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stabiliscono tra gli uomini nel processo di produzione Sono anche rapporti fra agenti della produzione, cio fra uomini che svolgono compiti ben determinati nella produzione dei beni materiali. Abbiamo gi visto come questi rapporti dipendono dal modo in cui questi agenti sono in relazione con i mezzi di produzione: padroni e non padroni. I rapporti tra gli uomini sono il risultato dei loro rapporti di propriet con i mezzi di produzione. Finch i mezzi di produzione sono appannaggio di pochi, i rapporti tra gli uomini che li posseggono e coloro che non li posseggono non potranno che essere ra.pporti di sfruttamento, di oppressione, cio rapporti antagonistici, rapporti nei quali gli interessi di un gruppo si oppongono necessariamente agli interessi dell'altro gruppo. Gli interessi degli sfruttatori sono di continuare a sfruttare i lavoratori per poter mantenere la propria posizione di privilegiati. Gli interessi dei lavoratori di distruggere questa situazione di sfruttamento. Questo punto molto importante perch fa svanire le illusioni di alcuni circa la " collaborazione tra operai e padroni ". I rapporti tra operai e padroni non potranno essere fraterni e amichevoli finch i loro rapporti con i mezzi di produzione non cambiano, cio finch non si mette fine alla propriet privata capitalista dei mezzi di produzione; ma allora il padrone come tale scomparir anche Iui. Questi rapporti sociali di produzione sono dunque rapporti che si stabiliscono indipendentemente dalla volont o dal desiderio degli uomini. ll capitalista sfrutta e sfrutter I'operao anche sen non vuole farlo, anche se lotta personalmente contro questo sfruttamento, poich le leggi del sistema capitalistico sono inflessibili. Se il capitalista d dei salari molto alti e se malgrado ci mantiene gli stessi prezzi per poter vendere, succede che diminuiscono i suoi guadagni.
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non sono soltanto rapporti sociali, rapporti

umani.

Ma una parte di questi devono essere reinvestiti nella fabbrica per poter perfezionare la tecnica e per poter cos competere sul mercato con i suoi concorrenti. Succede dunque che questo capitalista rimane indietro rispetto agli altri, fino a quando egli non potr pi competere con i costi pi bassi degli altri capitaiisti che' hanno modernizzato le industrie, e quindi fallisce. Di conseguenza, nel sistema capitalista per i lavoratori c' una sola alternativa: ( o il proprio sfruttamento o la morte del Padrone ". Ebbene, quando il marxismo afferma che necessario distruggere i rapporti capitalistici di produzione, che necessario che " muoia il padrone ", non afferma che i capitalisti devono essere distrutti fisicamente. Afferma una cosa molto differente: ci che deve scomparire non la persona del capitalista ma lo sfruttamento, cio il ruolo di sfruttatore che egli ha. Se il capitalista accetta di essere espropriato e offre le proprie capacit al nuovo sistema economico che si vuole costruire, egli scompare come capitalista, come sfruttatore, ma non come uomo. Al contrario pu avere in questa situazione un ruolo positivo per

la societ.

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5.

DELL'IDEOLOGIA.

LA RIPRODUZIONE DEI RAPPORTI SOCIALI DI PRODUZIONE: LA FUNZIONE DELLO STATO E

mento.

I rapporti che si stabiliscono nel processo produttivo si ripetono continuamente perch essi creano le condizioni per la loro sopravvivenza: padroni e schiavi, signori e servi, capitalisti e operai. euesto ci che si chiama: riproduzione dei rapporti di sfrutta-

Ma, mentre si ripetono o riproducono i rapporti di produzione, si sviluppano le contraddizioni interne di questi sistemi; per esempio, nel sistema capitalista si sviluppano contraddizioni fra ricchezza e miseria, fra le enormi potenzialit della produzione e la limitatezza dei consumi, fra gli operai e i capitalist, ecc. Lo sviluppo di queste contraddizioni crea le condizioni che permettono la distruzione del sistema,T ln che modo gli sfruttatori riescono a mantenere il popolo sfrultato? Cosa fanno affinch questi rap. porti di sfruttamento si ripetano continuamente? Agiscono solo attraverso la propriet privata dei mezzi di produzione? Fin qui abbiamo visto che il fatto che i mezzi di produzione siano in mano di pochi, i capitalisti, spiega la situazione di sfruttamento nella quale vive la maggioranza cio i lavoratori. I capitalisti, in quanto padroni dei mezzi di produ7 Questo argomento sar trattato a fondo nel Quaderno 7: Capitalismo e Socialismo.
n.

zione, detengono il potere economico e in connessione a questo stesso potere controllano anche altri aspetti della societ. Lo Stato, per esempio, non un apparato neutrale, al servizio di tutta la societ, come vogliono farci credere i capitalisti. Lo Stato sempre servito agli interessi di coloro che hanno avuto il potere economico. I governi capitalistici nel nostro paese hanno frequentemente usato le forze armate e i carabinieri per reprimere i lavoratori allorch le loro lotte mettevano in pericolo il loro dominio: a testimonianza di ci sono i numerosi massacri in cui la classe operaia ha sparso il suo sangue. D'altra parte ogni lavoratore sa che non mai esistita una legge uguale per tutti i cileni, ma che esistita una legge per i poveri e una per i ri'cchi. Se un povero uccideva qualcuno, veniva condannato a molti anni di prigione; se un ricco uccideva frequentemente riusciva a tacitare con il denaro il giudizio, e se veniva condannato la pena era molto mite e generalmente veniva posto in libert sotto cauzione. Se un possidente rubava la terra ai poveri passavano degli anni senza che la giustizia facesse qualcosa per restituirla. Se i poveri recuperavano la terra che gli era stata rubata, la polizia interveniva per ripristinare I'ordine e cio per mantenere una situazione in cui gli interessi dei proprietari terrieri non potessero essere pregiudicati. I proprietari dei mezzi di produzione, esercitando il potre economico, hanno nelle loro mani lo Stato con tutto il suo apparato, esercito, polizia, magistratura o giustizia, funzionari dello Stato, ecc. Posseggono quindi non solo il potere economico ma anche il potere politico. Ma oltre a controllare lo Stato e le leggi, i proprietari dei mezzi di produzione pi importanti controllano la radio, i giornali, la televisione, ecc., cio i mezzi di comunicazione di massa. E controllano anche il contenuto dei programmi di educazione ad ogni livello.
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Con il controllo dei mezzi educativi e divulgativi essi ingannano il popolo convincendolo che il sistema di sfruttamento in cui vivono non cattivo e che se essi si trovano in cattive condizioni di vita non dovuto al sistema ma a difetti di tipo individuale: pigrizia, ubriachezza. mancanza di capacit intellettuali, ecc. ll controllo dei mezzi di informazione e di educazione viene chiamato potere ideologico. I capitalisti usano quindi il loro potere politico e ideologico per i loro interessi economici. A causa di ci i capitalisti si arricchiscono sul lavoro degli operai, usano il potere politico e ideologico perch permanga questa situazione di sfruttamento, per facilitare cio la riproduzione di questi rapporti di produzione. per questa ragione che tutte le strutture della societ hanno come funzione fondamentale la riproduzione dei rapporti di sfruttamento, e cio sono al servizio degli sfruttatori contro gli sfruttati. Perci il marxismo sostiene che non esistono delle idee neutrali, che non esiste uno Stato al servizio di tutto il popolo, e che tanto lo Stato come la ideologia sono al servizio degli interessi economici delle classi sf ruttatrici. E, per conseguenza, non si pu eliminare la propriet privata dei mezzi di produzione se non si distrugge il potere politico e ideologico che la difende.

EL MERCURIO
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6. MODO DI PRODUZIONE: STRUTTURA STRUTTURA.

SOVRA-

capire perch esistono determinate forme di Stato, e determinate idee di questa societ. Uno dei maggiori insegnamenti di Marx ed Engels stato proprio quello di aver scoperto che la societ si organizza secondo il modo in cui gli uomini producono i beni materiali o meglio secondo i rapporti di produzione che si stabiliscono nel processo produttivo e che sono questi rapporti quelli che cambiano da un tipo di societ ad un altro.

nel processo produttivo quello fondamentale, che - determina tutto il funzionamento della societ. Sono i rapporti che si stabiliscono tra i proprietari dei mezzi di produzione e i lavoratori che ci rivelano la ragione pi profonda, la base pi recondita di tutta la societ e sono qubsti rapporti che ci permettono di
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Fin qui abbiamo dovuto analizzare in quale modo si producono i beni materiali per capire da dove proviene la diseguaglianza nella ripartizione delle ricchezze in un determinato paese. ln tutte le societ la produzione dei beni materiali avviene secondo determinati rapporti di produzione; schiavismo, feudalesimo, capitalismo, ecc. Abbiamo inoltre visto che questi rapporti non cambiano di giorno in giorno, ma tendono a mantenersi e a riprodursi. ln questa riproduzione che awiene a livello economico intervengono altri elementi sociali, come le leggi, la giustizia, le idee, ecc., che sono un altro aspetto della societ. L'insieme di questi elementi economici, giuridici, politici e ideologici, formano la societ. Ogni societ dunque un organismo complessivo nel quale esistono due livelli: quello economico e quello giuridicopolitico-ideologico. Entrambi i livelli si intersecano fra loro per far funzionare la societ nel suo insieme. Naturalmente questi livelli non hanno tutti la stessa importanza. Abbiamo visto che il livello economico, e cio il modo in cui gli uomini producono i beni materiali e i rapporti che si stabiliscono fra di loro

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Per dimostrare in modo scientifico queste scoperte, Marx, nel suo studio sulla societ capitalista, parlava della societ in quanto ( modo di produzione ". Per questa ragione parliamo di modo di produzione

7. MODO DI PRODUZIONE
CIALE.

FORMAZIONE SO-

schiavista, feudale, capitalista, socialista, ecc', in relazione a quelli che sono i rapporti di produzione secondo i quali si organizza la societ. Per riassumere: ln ogni societ intesa come ( modo di produzione " vi son due livelli fondamentali: quello economico e quello giuridico, politico e ideologico. ' ll livllo economico quello che assume il ruolo fondamentale all'interno della societ, la base su cui poggia tutto I'edificio sociale. Per questo lo chiameremo ( struttura ". L'altro livello formato dagli elementi giuridico-politici (Stato, diritto ecc.) e ideologici (idee e costumi sociali) lo chiameremo " sovrastruttura ". Come abbiamo visto, la struttura determina la sovrastruttura. Ci vuol dire che lo Stato, le leggi, le idee che esistono in una societ non sono elementi neutrali al servizio di tutti, ma sono al servizio della struttura economica, permettendole di riprodursi continuamente.

Fin qui ci siamo sempre riferiti, usando la parola societ, a una societ con un unico tipo di rapporti di produzione: schiavista, feudale o capitalista. Ma in realt sono mai esistite o esistono societ cos ben definite? Esistono societ in cui esiste un solo tipo di rapporti di produzione? Se per esempio pensiamo al Cile di cinquant'anni fa ci rendiamo conto che insieme ai rapporti di produzione capitalista esistenti soprattutto nei centri urbani e minerali, i rapporti di produzione esistenti nelle campagne fra latifondisti e affittuari erano molto pi simili al feudalesimo che al capitalismo, erano rapporti semifeudali. ll contadino non era libero, non vendeva la sua forza lavoro per un salario, ma doveva lavorare la terra del padrone con i propri strumenti per ricevere in cambio un appezzamento di terra dove vivere e col quale nutrirsi. D'altra parte oltre ai capitalisti e agli operai, ai latifondisti e agli affittuari, esistevano molte persone che producevano oggetti nelle proprie case o coltivavano la loro terra vendendo poi i prodotti sul mercato' Questi artigiani e piccoli contadini lavoravano come piccoli prouttori indipendenti legati al mercato. E in ultimo esistevano anche le forme tipiche della produzione indigena. Vediamo dunque che in quell'epoca esistevano in Cite diversi tipi di rapporti di produzione: capitalista, feudale, di piccola produzione indipendente, ecc. Ci che accadeva in Cile cinquant'anni fa avviene
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anche oggi con alcune differenze, poich la maggior parte dei rapporti semifeudali scompaiono gradualmente trasformandosi in rapporti capitalistici. Oggi gli affittuari lavorano, come gli operai dell'industria, con strumenti che sono del padrone e ricevono la maggior parte della paga per il loro lavoro sotto forma di salario, anche'se rimane gran parte dell'ideologia dei rapporti precedenti. ln altri paesi dell'America Latina tuttora esistono rapporti semifeudali nelle campagne e inoltre in alcuni esistono tuttora dei gruppi indigeni che vivono in comunit nelle quali i rapporti di collaborazione reciproca sono prevalenti. Perch dunque noi parlando di societa ci siamo riferiti a societ nelle quali esiste solamente un tipo di rapporti di produzione? Perch per capire ci che la societ e distinguere un tipo di societ da un altro abbiamo utilizzato il metodo scientifico di spiegare le cose mediante concetti, abbiamo cio analizzalo ci che fondamentale e determina I'organizzazione e il funzionamento della societ e ci che carutlerizza ogni tipo di societ. Concludiamo dicendo che questo elemento fondamentale dato dai rapporti di produzione e che ogni societ si distingue dall'altra per un determinato tipo di rapporto di produzione. Per questo per poter fare queste distinzioni fra diversi tipi di societ, facciamo riferimento ad un unico tipo di rapporto di produeione per ogni caso. ln questo consiste il vedere la societ come ( modo di produzione ". Chiameremo MODO Dl PRODUZIONE il concetto scientifico di societa che ci indica come essa si organizza in base ai rapporti di produzione. Con questa ch.iara visione che abbiamo della societ, cio con i concetti scientifici che abbiamo faggiunto, possiamo studiare le societa che esistono
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realmente: per esempio in Cile. ln questo caso non si tratta tanto di capire cosa una societ o di sapere che esistono diversi tipi di societ, ma di studiare una societ esistente che dobbiamo conoscere per trasformarla. Ma per fare ci, per capire realmente una societ, abbiamo bisogno di alcuni concetti scientifici di societ: questi sono gli slrumenli che usiamo per conoscere e trasformare la realt sociale. Pu essere che, in ogni societa realmente esistente, ci siano allo stesso tempo diversi tipi di rapporti di produzione di tipo differente, ma sempre un tipo di rapporto sar dominante. Per questo importante individuare, attraverso lo studio di una societ in particolare, qual' il rapporto di produzione dominante e in quale modo dominante sugli altri. Sono questi rapporti dominanti che permettono di caralterizzare una determinata societ. Per esempio quando parliamo del Cile diciamo che un paese capitalista. Lo stesso vale per tutti i paesi dell'Ameri'ca 'Latina (eccetto Cuba). Questo non significa che in questi paesi esistano solo rapporti di produzione capitalista. Esistono anche, come abbiarno visto, altri rapporti di produzione che hanno per un ruolo secondario e scompaiono nella misura in cui si sviluppano i rapporti di produzione capitalistici. Questi diversi rapporti di produzione danno origine a dversi gruppi sociali, che sj differenziano fra di loro per il ruolo'che hanno nella produzione dei beni materiali e che chiamiamo classl sociali.' Perci in questa societ reale la struttura o livello economico non una struttura semplice, formata da un unico tipo di rapporti di produzione, ma una struttura complessa nella quale vi sono differenti rapporti di produzione. Ci determina il fatto che la so8 ll Quaderno di Educazione Popolare n. 4-5: Lotta dl clane sara dedibato all'approfondimento di questo tema. 42

vrastruttura o livello giuridico-politi'co e ideologico anch'essa complessa. lnfatti nella sovrastruttura, insieme a elementi predominanti che sono determinati dai rapporti di produzione dominanti, esistono elementi secondari prodotti dagli altri rapporti di produzione. Per esempio il potere politico non sempre i-l dominio esclusivo di una sola classe, ma pu risultare dal dominio congiunto di due o pi classi contro gli strati sfruttati. Quando studiamo o parliamo di una societ reale esistente in un qualsiasi paese in un determinato momento della sua storia e nella quale esistono differenti rapporti di produzione usiamo il termine di " formazione sociale ". Chiameremo FORMAZIONE SOCIALE ogni societ storicamente determinata.
Riassumendo abbiamo analizzalo qual' la differenza lra il concetto di societ o modo di produzione e una societ storicamente determinata o formazione sociale. Questo ci permette di capire che per studiare una organizzazione sociale, dobbiamo per prima cosa analizzare in quale modo si produ'cono i beni materiali in questa societ, quali sono i rapporti di produzione in essa esistenti; quali di questi rapporti dominante, e quali effetti producono questi rapporti a livello politico, ideologico, ecc. E per fare questo studio dobbiamo osservare la realt concreta, cercare i dati concreti, statistici e di altro tipo e studiarli utilizzando i concetti che abbiamo visto. Non dobbiamo dunque confondere questi concetti con la realt che stiamo studiando, cio'applicare ciecamente e meccanicamente determinati schemi. Non dobbiarno pe.r esempio confondere il Cile con il semplice concetto di modo di produzione capitalista. Abbiamo gi vifo che in Cile esistono altri rapporti di.produzione, oltre al rapporto di produzione capitalista. lnoltre se studiamo
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Stati Uniti.e Per concludere dobbiamo dire che il concetto di modo di produzione vuol significare che in ogni formazione sociale gli elementi della sovrastruttura contribuiscono a mantenere e a riprodurre i rapporti di produzione, ma in ogni singolo caso esso assume caratteristiche particolari. Perci la lotta dei lavoratori contro lo sfruttamento economico esercitato dalle classi al potere richiede, per avere esito positivo, che contemporaneamente venga condotta una lotta per distruggere anche le istituzioni attraverso le quali si esercita il potere politico e ideologico delle classi sfruttatrici. Richiede inoltre una approfondita conoscenza di come viene esercitato il potere in quel
determinato paese. La lotta dei lavoratori contro lo sfruttamento facilitata sempre pi allorch insieme alla tendenza a riprodurre i rapporti di produzione sorgono, in seno alla stessa societ capitalista, le condizioni che conducono alla sua distruzione: si acutizzano le sue contraddizioni interne e crescono e si rafforzano le classi sociali che faranno sparire il sistema dello sfruttamento dell'uomo sull'uomo. Ebbene, i lavoratori devono avere ben chiaro che in questa lotta gli sfruttatori non rinunceranno mai volontariamente ai propri privilegi, che cercheranno con ogni mezzo di conservarli ricorrendo anche alle armi peggiori: I'assassinio politico, la guerra civile, l'invasione imperialista ecc. se sono in grado di farlo. Perci i lavoratori devono preparasi a una lunga lotta e a utilizzare ogni forma di lotta necessaria a distruggere definitivamente lo sfruttamento.
e Nel Quaderno n. 6: lmperlallsmo remo di pi questo punto.

questi rapporti di produzione osservando in modo concreto la nostra realt, scopriremo che essi sono deformati e dipendenti dai rapporti capitalistici dei paesi pi avanzati, e nel nostro caso soprattutto degli

RIASSUNTO

Dipendenza sviluppe-

ln questo testo abbiamo cercato di spiegare perch i lavoratori, anche se sono loro che trasformano le ricchezze della natura in altre ricchezze, sono quelli che si trovano nelle condizioni peggiori all'interno della societ. Per rispondere a questa domanda abbiamo dovuto fare un passo indietro e incominciare a studiare i diversi elementi del processo produttivo: materia prima, strumenii di lavoro, mezzi di produzione, forza-lavoro. Studiati questi elementi, abbiamo indicato come, essendo i mezzi di produzione le condizioni materiali indispensabili in ogni processo produttivo, i loro proprietari possand imporre ai lavoratori, che non ne hanno, condizioni di lavoro che permettano loro di appropriarsi di una parte del lavoro altrui: cos che nascono i rapport di sfruttamento. ll processo lavorativo pertanto un processo storico che si determina all'interno di determinati rapporti sociali di produzione. Questi a loro volta tendono a riprodursi e in questo processo intervengono dei fattori giuridici, politici ed ideologici controllati da coloro che hanno il potere economico. Questo tipo di analisi ci ha portato a definire la societ in modo scientifico con il concetto di modo di produzione. Questo concetto riassume in forma chiara il fatto che sono i rapporti di produzione quelli che sono alla base di ogni aspetto della societ. ll modo di produzione composto da una strultura e da una sovraslruttura, dove la struttura che in ultima analisi determina la sovrastruttura. lnfine abbiamo fatto una distinzione fra il concetto di modo di produ45

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zione e quello di formazlone soclale, riferito a una societ storicamente determinata. Abbiamo concluso insistendo sul fatto che la lotta contro lo sfruttamento economico, per avere successo, deve distruggere le istituzioni attraverso le quali viene esercitato il potere politco e ideologico delle classi sfruttatrici. La nostra conclusione stata quella secondo la quale le classi dominanti non rinunceranno mai volontariamente ai propri privilegi, e che percio i lavoratori devono prepararsi a una lotta di lungo periodo e utilizzare ogni forma di azione necessaria per distruggere definitivamente lo sfruttamento. Da quanto detto precedentemente possiamo renderci conto che questo Quaderno si limita a fornirci i concetti pi importanti per lo studio della societ, senza entrare tuttavia nello studio delle contraddizioni che spiegano il perch si passi da un tipo di societa ad un altro. Questo argomento sara sviluppato ampiamente nel Ouaderno n. 7: Capltalismo e
Socialismo.

OUESTIONARIO

- Che cosa si intende per materia strumenti di lavoro? - Che cosa si intende 3 Che cosa si intende per mezzi di produzione? 4 - Che cosa si intende per oggetti di consumo? 5 vestito - Unquale un mezzo di produzione? 6 A - i locali inelemento del processo lavorativo corrispondono cui si mettono le macchine in una determinata
1 per
prima?

ndustria?

Qual' la principale differenza fra


capitalismo?

il

sistema feudale e il capitalismo

I - Qual' la schiavit? 10 11
12 13

principale differenza

fra il

la

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Che cosa si intende per rapporti di produzione? Perch si dice che ogni processo lavorativo un proces-

Che cosa si intende per rapporti di sfruttamento? Che cosa si intende per rapporti di collaborazione reciproca?

| rapporti di produzione sono - dipendono socialivolont .degli uomini? rapporti dalla -

umani che

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rapporti di produzione? Che cosa si intende per modo di produzione? Che cosa si intende per struttura? Che cosa. si intende per sovrastruttura? Quale delle due ha il ruolo determinante? Che cosa si intende per formazione sociale? Che cosa devono fare i lavoratori per abolire ogni sfruttamento?

Quali altri fattori sociali agiscono nella produzione dei

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