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Fraternity

Lamore della verit nella luce del conoscere

magazine

pubblicazione a cura di Fraternity www.fraternity.it info@fraternity.it ottobre 2012 n: 0

Perch un magazine
di Edoardo Conte
Cara amica e caro amico, abbiamo pensato a un magazine da sfogliare come una rivista cartacea, anche se in formato digitale, per consentire a tutti, ma proprio a tutti, di avere una scelta delle informazioni che pubblichiamo sul sito, in modo facile e concentrato. Fraternity.it un vero portale che, come una grande citt, ha quartieri, vie, vicoli, palazzi di ogni genere, e non sempre facile orientarti per trovare ci che ti interessa. I contenuti sono tanti e, navigare nei men e sotto sotto men, per i meno informatici, non agevole. Il magazine diventa, allora, lo strumento ideale per far giungere dritto a casa tua quelle notizie e informazioni che riteniamo pi importanti. In questa avventura siamo in compagnia di esperti in varie discipline della conoscenza che ci accompagneranno in uno stupendo viaggio per crescere insieme.

Sommario
Editoriale Coscienza Astrologia evolutiva Nutrizione consapevole Dipendenze evitabili Psicosintesi Educazione

nnn

Hanno collaborato a questo numero:


Bianca Varelli, Adele Caprio, Carmen Doto, Edoardo Conte, Carmelo Percipalle

Lostacolo dei problemi contingenti


Coscienza - a cura di Edoardo Conte
Siamo cos presi dai problemi contingenti che pensiamo di dovere concentrare i nostri sforzi per risolverli; cos perdendo di vista il progetto evolutivo complessivo e non affrontando le vere problematiche che riguardano la manifestazione del Piano Divino per lUmanit. Le forze dellostacolo e della separativit, ci inducono sistematicamente ad occuparci delle problematiche quotidiane di come arrivare a fine mese, di che cosa mangiare, di come pagare il mutuo o le altre spese, di come far carriera o guadagnare pi soldi che perdiamo la bussola e non sappiamo trovare la direzione della serenit, del vero amore, della fratellanza. Cos siamo impegnati nellaffrontare continue situazioni conflittuali nellambito della famiglia, del vicinato e del lavoro. Liti e incomprensioni, invidie, gelosie e competizioni costanti ci separano gli uni dagli altri senza farci vedere il vero senso del vivere. Non c da meravigliarci se non rimane tempo per cogliere lattimo fuggente o per concentrarci su come vorremmo migliorare lesistenza nostra e della societ in cui viviamo. Crediamo erroneamente che, risolvendo i problemi della sopravvivenza quotidiana, avremo risolto i grandi problemi esistenziali e sociali e potremo vivere finalmente meglio e in pace. Non cos. Lattenzione al nostro karma personale non ci permette di scorgere dove sta andando lUmanit intera. Anche coloro che si stanno risvegliando dal letargo materialistico e consumistico fanno corsi di ogni tipo e seguono tecniche solo per ottenere uno stato di benessere personale, con poca visione di ci che bene per tutti. Daltro canto, difficile elevare lo sguardo per intravedere un futuro condiviso quando siamo schiacciati dalle incombenze di sopravvivenza o da quelle dettate dal desiderio di affermazione personale. Incombenze che tarpano le ali dellimmaginazione e della creativit privandoci dellesperienza della bellezza e del sublime; negandoci il contatto con quella dimensione spirituale che d conforto, spinta, visione, fede e speranza. sopravvivenza ci fa regredire alla condizione animale. senza dubbio vero che, per superare tale condizionamento, occorra rivolgere lattenzione sui piani intellettuali e causali della manifestazione, piuttosto che rimanere imprigionati in quelli prettamente materiali. Per far ci bisogna andare in profondit nella psiche e nel corpo emozionale per riconoscere i propri lati oscuri, i propri fastidi, i difetti e gli attaccamenti e trasmutarli nelle qualit dellaccettazione, bont e comprensione. Ma anche vero che il lavoro svolto su di s deve superare la sfera personale per sintonizzarsi con il Proposito Divino e manifestarlo attraverso scelte e comportamenti. E qui sta il punto. Insegnamenti e tecniche non sono fatti per concentrarci sulla soluzione del nostro karma personale ma per darci una visione del Piano e saper agire per rivelarlo nei nostri pensieri, sentimenti e azioni di servizio. In altri termin i , c o n c e ntrando i nostri sforzi al di sopra della dimensione del quotidiano, verso la realizzazione del Piano di Verit, Bene e Bellezza, supereremo le piccole o grandi problematiche personali ed eleveremo lo sguardo dal contingente alluniversale, dal personale al condiviso.

Le nostre problematiche, ma anche le attivit lavorative, gli impegni e le incombenze quotidiane, dovranno diventare i contenitori per la nostra capacit trasmutativa. A questo servono, per darci materiale grezzo da elaborare e rendere coerente e manifestante il Piano divino sulla Terra. In questo modo ci libereremo dalla schiavit della sopravvivenza e ci dedicheremo a costruire forme Proviamo a riflettere per un istante su dove ci pu di relazione e scambio pi proficue per il genere condurre la concentrazione dei nostri sforzi sui umano e lambiente in cui viviamo. problemi del sopravvivere. Constateremo che il comportamento di sopravvivenza inerente alla I problemi personali non sono che lo specchio delsfera animale. Gli animali sono occupati costan- la mancanza di visione e responsabilit sul destitemente nel solo bisogno di mantenersi in vita, no dellintera Umanit. Essi verranno risolti man primo fra tutti la ricerca del cibo. Non vi da stu- mano che sposteremo lattenzione da noi verso gli pirsi che non abbiano sviluppato altra occupazio- altri e concentreremo le forze sullesperienza ne. Il costante adempimento dei soli bisogni di damore portando il nostro sguardo oltre la sofferenza, l dove svetta la Luce dello Spirito.

La Bilancia e gli arcani maggiori


Astrologia evolutiva - a cura di Adele Caprio e Rosella Pirodda
La Triade di Arcani Maggiori Il Carro, la Giustizia e La Costellazione della Bilancia, per le sue qualit l'Appeso esprimono le qualit della Bilancia o Li- equilibranti, legata esotericamente al Sesso, pi bra. che nei Segni del Toro e dello Scorpione, in quanto la Sua Vera e Sacra Funzione l'Equilibrio, il Questo Segno Zodiacale definito dal Maestro Bilanciamento e l'Unione dell'Uomo e della DonTibetano "un interludio tra due attivit" in quanto il na. In futuro "il sesso sar inteso come una funnativo della Bilancia si trova in un punto del ciclo zione divina" dice il Maestro Tibetano. evolutivo in cui mette in Equilibrio Anima e Forma, "una sosta" dell'Anima, che si prepara alla futura Libra legata alla Giustizia, alla Legge ed al MaBattaglia in Scorpio. trimonio, nel quale l'uomo cerca di regolamentare la propria sessualit. L'Arcano Maggiore Il Carro, guidato dal Principe con scettro e corona, rappresenta il dominio dei principi superiori sugli istinti inferiori, raffigurati come cavalli o Sfingi: in bianco, come espressione delle buone volont costruttive che aspirano al Bene; in nero: come impazienza che tenta di tirare in basso il domatore, il Principe del Carro. Le Sfingi sono le due Colonne del Tempio massonico: Jakin e Bohas. Il Trionfatore del Carro l'Intelligenza che padroneggia gli istinti, discerne e pacifica le intemperanze dell'uomo. Lentamente la Coscienza assume la direzione della personalit, per raggiungere l'equilibrio. Nel Segno di Libra l'uomo si sente duale: "i piatti della Bilancia salgono e scendono e si oscilla su e gi", fra i Due Opposti, fino a che l'aspirazione spirituale prevale sui desideri personali e mostra la Via da seguire: il Ritorno alla Casa del Padre. In Astrologia Esoterica Libra dominata da Saturno, Venere e Urano, in un lento lavoro mentale che conduce l'uomo dall'istinto all'intelletto, da questo all'intuizione e dall'intuizione all'ispirazione. In Bilancia Venere, Urano e Saturno formano la Triade di Aspetti Divini: la Volont, come Legge e Giustizia, l'Amore, come Rapporto tra gli Opposti o Sesso e l'Intelligenza Concreta, come Denaro. La Giustizia l'altro Arcano Maggiore che mette in luce differenti qualit bilancine: nella Carta appare una Donna maestosa, dai lineamenti duri, che sottolineano l'ineluttabilit del Destino e l'applicazione della Legge, quella Divina, e non quella degli uomini. Il verde e l'azzurro del suo abito sottolineano sentimento e applicazione legislativa nella natura umana. Il Glifo Solare della corona illumina la Coscienza della Giudicessa che, con la Spada, applica la Forza interiore, e con la Bilancia, riequilibra le sorti del Karma e del Destino umano. Cos l'uomo della Bilancia diventa "il legislatore di s stesso" che cerca di regolare la propria condotta in base alla legge degli uomini e a quella Spirituale.

Nutrizione consapevole - a cura di Carmen Doto


Tutte le reazioni, che definiscono le condizioni essenziali di un ambiente in cui la vita come noi la conosciamo sia possibile, si svolgono nell'ambito di determinati valori. Tra questi il pi importante il rapporto acido/basico (o alcalino). All'interno del nostro organismo questo rapporto dovrebbe sempre rimanere costante. Si possono per creare delle condizioni troppo acide (per eccesso di potassio) oppure troppo basiche (per eccesso di sodio).Per misurare il rapporto acido/ alcalino viene utilizzato un termine di paragone chiamato "pH" (p=potential, H=Hydrogen). In campo medico il pH viene utilizzato per misurare i liquidi organici ed in particolare il sangue, la saliva e l'urina. Questi liquidi vengono definiti: acidi quando il pH compreso tra 0 e 7,06; neutri quando il pH uguale a 7,07; basici o alcalini quando il pH compreso tra 7,08 e 14,14. Affinch l'equilibrio vitale delle cellule si possa mantenere, il nucleo deve presentare una reazione acida, mentre il citoplasma basica (o alcalina). Questa differenza fondamentale, in quanto permette lo scambio di nutrimenti e informazioni tra nucleo e citoplasma. Solo in presenza di una differenza pu avvenire uno scambio (una batteria fornisce corrente proprio perch i suoi poli hanno un potenziale elettrico differente).Se l'ambiente in cui vivono le cellule diventa molto acido (determinando la cosiddetta acidosi) questa acidit penetrer all'interno delle cellule acidificando il citoplasma. Siccome un citoplasma acido non pu scambiare informazione e nutrimenti con un nucleo altrettanto acido, le cellule si deteriorano, andando incontro a tumori o altre malattie degenerative. Secondo il parere di molti esperti lacidosi allorigine del 90% delle patologie. Leccesso di acidit nellorganismo non solo inibisce quindi gran parte delle loro funzioni, ma causa molte patologie degenerative come le malattie cardiovascolari e i problemi cardiaci, lipertensione, laumento del colesterolo, i calcoli renali, lincontinenza, lartrite, il cancro, il diabete e lobesit. Per affrontare leccesso di acidit lorganismo attiva ci che si pu definire come il sistema tampone, un meccanismo che va a prelevare dagli organi vitali e dalle ossa i minerali che ristabiliscono il giusto livello di alcalinit, minerali come calcio, sodio e magnesio. Lattivazione troppo frequente del sistema tampone provoca per esempio losteoporosi, dovuta ad un continuo prelevamento di calcio dalle ossa. Cibi acidi e cibi alcalini L80% del cibo ingerito quindi dovrebbe avere una reazione alcalina e tutti i tipi di frutta e verdura ce lhanno, ecco perch il loro consumo dovrebbe ammontare al 60%. Altri alimenti che vantano una notevole alcalinit sono le alghe, i germogli, le patate, i fagioli di soia e i lori derivati.La maggior parte dei carboidrati (pane, pasta, riso, farro, cous cous, ecc.), invece, sono acidi e aumentano di acidit con la raffinazione. Il pane bianco, quindi, pi acido del pane integrale.Per quanto riguarda le proteine, quelle di origine animale (carne, pesce, uova e latticini) cos come quelle di origine vegetale (la maggior parte dei legumi, della frutta secca oleosa e dei semi) sono acide. Ecco perch sia i carboidrati che le proteine dovrebbero non superare il 20% della dieta quotidiana. Misurazione del PH La misurazione molto semplice. Basta bagnare un pezzettino di cartina al tornasole con qualche goccia della prima urina della mattina (dopo averne fatto uscire il primo getto) e confrontare il colore assunto dalla cartina con la scala riportata sulla confezione. Lequilibrio ideale rappresentato da un valore che va da 7,1 a 7,4. Valori al di sopra rappresentano uneccesso di alcalinit, mentre i valori al di sotto uneccesso di acidit.Valore normale viene considerato dalla medicina ufficiale un pH che va da 5 a 6, che tende ad essere il pi frequente. Ma da considerarsi normale solo ai fini statistici.

Acidit e alcalinit

Homo Dipendens Dipendens


Dipendenze evitabili - a cura di Carmelo Percipalle
Scusate la provocatoria espressione del titolo derivata dal latino maccheronico ma credo, possa riassumere in sole tre parole la natura esteriore delluomo di oggi non pi identificato come Homo Sapiens Sapiens ma come Homo Dipendens Dipendens. Potremmo scatenare la nostra fantasia e immaginare lintervento di una modificazione genetica che agendo sui codici umani li abbia trasformati, d e t e r m inando la nascita di questo nuovo genere di essere umano la cui prerogativa essenziale sarebbe la innata e irrefrenabile propensione a contrarre dipendenze patologiche o evitabili o tossiche fino al punto da modificare il proprio stile di vita, improntandolo quasi esclusivamente sulla sfrenata soddisfazione delle esigenze derivate da queste dipendenze tossiche. Si tratta, naturalmente, di una fantasia. Come potremmo pensare mai che il codice genetico si possa cos facilmente modificare? Cosa potrebbe determinare questa eventuale modificazione? La risposta, sempre immaginaria, deriva dalla constatazione che le sostanze in grado di agire sul cervello modificandolo, che chiamiamo psicotrope o psicoattive, potrebbero anche modificare il comportamento e questi cambiamenti potrebbero anche essere trasmessi geneticamente alla prole. Tutto questo potrebbe avvenire perch la sua origine dovuta ad un cambiamento del codice genetico indotto dal contatto con le sostanze psicotrope. Se volessimo andare ancora oltre potremmo immaginare che non soltanto le sostanze psicotrope agiscono sul codice genetico modificandolo ma anche dipendenze comportamentali o relazionali o affettive, nel momento in cui si installano nel cervello, agiscono in maniera analoga alle sostanze chimiche. Come potrebbe essere avvenuto tutto ci? Immagino che lorigine di questa catastrofica trasformazione sia strettamente correlata alla nascita della cosiddetta societ dei consumi, sviando lanima umana dai suoi compiti, per imprimere sulla sua coscienza il dato fondamentale che equipara la felicit al consumo di beni materiali, creando limmenso mercato sul quale si installato il mondo attuale con la sua economia basata sulla competizione spietata e con la sua finanza troppo spesso collusa con il crimine e il latrocinio. Mi riservo di sviluppare ulteriormente questa ed altre fantasie in successivi contributi. Per ora preciso che la mia decisione di aprire questa rubrica nasce dalla mia pluriennale esperienza maturata nellambito delle dipendenze patologiche che mi hanno visto operare come psichiatra e psicoterapeuta impegnato in una battaglia non proprio persa in partenza ma semplicemente dilatata nel corso di qualche secolo! Nessuno di noi, infatti, pensa che una patologia simile si possa risolvere facilmente e in breve tempo. Alcuni di noi ritengono che gli strumenti e le armi di base di questa battaglia, di questo vero e proprio Armagheddon, debbano essere trasmessi alle successive generazioni di guerrieri di luce che potrebbero apprendere questarte nellottica di ricostruire il vero uomo e non certamente di lottare contro luomo attuale. Nei prossimi articoli traccer i criteri di base per inquadrare questi fenomeni in unottica scientifica con lo scopo di averne una comprensione pi ampia, avviando dentro la coscienza di ognuno di noi un processo in grado di illuminare gli eventi che, nella nostra societ, si susseguono con velocit vertiginosa, sempre pi imprigionando luomo allinterno delle sue varie dipendenze evitabili. Ringrazio naturalmente Edoardo per la sua fraterna disponibilit e per la possibilit che ci offre di affrontare questi argomenti. Mi aspetto, inoltre, di ricevere suggerimenti e contributi da tutti e, ovviamente, metto la mia esperienza a disposizione di chiunque possa averne bisogno.

Il principio di unanimit
Psicosintesi - a cura di Carmelo Percipalle
Unanimit significa identit di intenzione, significa che un gruppo od una collettivit di persone si sente unito in uno scopo fondamentale per unimpresa comune, ma non significa che il compito di ognuna debba essere lo stesso; diversit di sforzo, di espressione, di forma, sono perfettamente compatibili con uno scopo unanime e sono anzi le garanzie di una vivente unanimit che scaturisce dallinterno. Lunanimit di scopo permette diversit sia nei campi di manifestazione, sia nei modi e mezzi attraverso cui si giunge allattuazione. Vi pu essere una grande variet di piani per lattuazione di uno scopo fondamentale e questi piani possono estendersi ai pi diversi settori che richiedono corrispondente diversit di metodi. Ma se lunanimit di scopo forte ed evidente, non verr in alcun modo intaccata da tale differenziazione. Sar semplicemente interpretata in modo da far fronte ad ogni nuova situazione che possa sorgere. Roberto Assagioli citato in Leggi e principi della nuova era. Poggio del Fuoco. Comunit di Psicosintesi di Citt della Pieve La citazione di Assagioli ci aiuta a comprendere il principio di Unanimit che, a mio avviso, rappresenta uno dei cardini che consente lo sviluppo di una umanit nuova che si appresta ad affacciarsi sul palcoscenico della storia chiudendo le porte del vecchio stile di vita basato sulla competizione e sul massacro di idee, uomini e civilt per aprirsi a questa nuova era fatta di condivisione, comprensione, compartecipazione, cooperazione, fratellanza, amorevolezza. Per questo molto importante non solo comprendere il senso del principio di unanimit ma anche e soprattutto essere in grado di applicarlo liberandoci dagli ostacoli che ne impediscono o ne rallentano lapplicazione. Il primo ostacolo da superare quello di sperimentare questo principio nel giusto contesto. La comprensione teorica del principio non di difficile accesso; quello che invece risulta arduo la sua applicazione quando se ne presenta la possibilit. Credo che nella nostra realt sia difficile trovare condizioni che consentono questa applicazione e, quindi, penso che noi dobbiamo essere in grado di creare queste opportunit. Detto in altri termini: se manca il gruppo che ci consente di applicare questo principio, ci dobbiamo impegnare a crearlo noi oppure a dare il nostro contributo perch questo si realizzi. Il sentiero della psicosintesi conduce decisamente non solo verso la comprensione di questo principio, ma soprattutto verso la sua chiara e precisa applicazione nei vari contesti di gruppo che fanno parte del lavoro di crescita e di sviluppo della coscienza proposti da Assagioli e dai suoi allievi. Gli altri ostacoli sono: Volont personale, Orgoglio e sicurezza di essere nel giusto, 3. Fanatismo ed attaccamento ad ideali, 4. Unanimit imposta da altri, 5. Eccessiva importanza ai dettagli e ai metodi (che causa di divergenze), 6. Interferenza nostra o altrui nelle responsabilit personali. (Poggio del Fuoco, Cit.). 1. La volont personale un ostacolo nella misura in cui persegue obiettivi separativi, egoistici, basati sul soddisfacimento di bisogni individuali o sul tentativo di acquisire beni materiali o 1. 2.

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accentrare sempre pi potere su di s. Lorgoglio e la sicurezza di essere nel giusto sono altri elementi che costruiscono false certezze e corrispondenti subpersonalit le quali combattono per sopravvivere e per acquisire e mantenere il loro dominio allinterno della personalit. Sono forze estremamente separative che vanno individuate e dominate. La tecnica dellauto osservazione pu essere molto utile a tal fine. Il fanatismo credere in un ideale facendosi dominare totalmente dal suo credo. Anche in questo caso la certezza di essere nel giusto incompatibile con il principio di unanimit e anche di equanimit e impedisce di dare il giusto contributo di crescita al gruppo alinterno del quale operiamo. Il concetto di unanimit nasce dalla nostra profonda consapevolezza del bene comune e non pu mai essere imposto da altri, deve essere sperimentato, accettato e vissuto nella nostra vita quotidiana. Una coscienza eccessivamente concentrata sui dettagli finisce con il diventare rigida e pignola attaccandosi ai particolari e perdendo il punto di vista globale. Questo crea danni al gruppo e, creando forme pensiero ossessive, lo allontana dallunanimit. Lassunzione di responsabilit un elemento importante di crescita e per questo necessario che ad ognuno sia consentito di attuare le sue decisioni liberamente anche a rischio di sbagliare. Chi interferisce con questo meccanismo lo fa perch ancora condizionato dal suo egoismo, spesso mascherato dal ruolo del maestro o del terapeuta.

confuso con il concetto di uniformit. Mentre il primo tende a contattare e liberare lanima del gruppo (una-anima) il secondo invece imbriglia la creativit e la libert espressiva allinterno di sistemi costrittivi e

autoritari. La parola uniforme ha la stessa radice di uniformit e si riferisce a quellabito dietro il quale si possono nascondere anche i peggiori crimini. Comprendere ed applicare il principio di unanimit nel suo reale significato vuole dire anche, in ognuno dei vari contesti dove operiamo e con i limiti che ci contraddistinguono, dare il nostro contributo per la realizzazione del potenziale dellunanimit traendo la nostra forza dalla reale apertura verso i messaggi che provengono dal S quale fonte del nostro progresso spirituale.

Questi e altri ostacoli possono essere superati utilizzando varie tecniche come quella del dialogo interno, lauto osservazionee anche lauto analisi e, inoltre, lavorando con grande onest e apertura in contesti di gruppo. Il principio di unanimit non deve essere

La classe empatica
Educazione - a cura di Bianca Varelli
Ladolescente personalit in formazione, crisalide di adulto; sentendo di non avere ancora un identit strutturata, si affida e poi si adegua, consapevolmente o inconsapevolmente, ai giudizi altrui sulla propria persona, soprattutto a quelli espressi da chi considera autorevole: genitori, insegnanti, parenti, compagni pi grandi o leader del gruppo, ecc. Egli va pertanto accompagnato in ogni modo nella ricerca di s e del senso del proprio essere al mondo, rispettando incertezze, dubbi, e problemi che spesso appaiono insignificanti e risibili ad adulti che hanno preso le distanze dal proprio passato, talvolta per insensibilit, talvolta per mancanza di capacit di identificazione, talaltra per il timore di risentire le frustranti o dolorose sensazioni di impotenza e di disagio che hanno caratterizzato la loro personale adolescenza. Il necessario atteggiamento di ascolto e attenzione porter, beninteso, alla comprensione, e non certo ad un inopportuna e spesso deleteria complicit (fai pure le tue esperienze, tutto ti lecito). Si eviteranno, pertanto, nel rapporto con ladolescente alle prese con le sue crisi di crescita, pregiudizi, etichette, giudizi fissi ed immutabili nel tempo; implicite o esplicite aspettative di eventi infausti (ti conosco e quindi so cosa aspettarmi da te), ma si far sentire che si comunque, dalla parte del ragazzo, disposti a credere in lui, e anche pi e pi volte, quando la parola non stata mantenuta e la fiducia stata tradita. Se il rendimento scolastico scarso, oltre ad indagarne i motivi, si invier il chiaro messaggio che solo quello che viene valutato insufficiente e non la personalit globale dellallievo, che ricever comunque una valutazione di pi che sufficiente. Dopo ogni insuccesso, si andr insieme alla ricerca dei motivi spesso pi profondi e meno evidenti che hanno determinato quel fallimento e si cercheranno nuovi strumenti, metodologie e strategie; talvolta, quando il malessere non profondamente radicato, basta il calore dellinteressamento e del dialogo empatico a produrre il cambiamento e a far fiorire impegno e responsabilit. Eventuali atteggiamento disarmonici o disfunzionali al contesto scolastico, anzich rigidamente e costantemente rimarcati, potranno essere presi in considerazione come deformazioni o rovesci di caratteristiche pi costruttive, immaturamente, parzialmente ed imperfettamente espresse, che sono in attesa di essere scoperte e gradualmente sostituite a quelle riscontrabili, attraverso un processo di ricerca e di evoluzione. Proporre modelli di relazione diversi da quelli assimilati in altri contesti di vita e valutazioni di s pi positive ed ottimistiche rispetto a quelle, talvolta denigratorie, imposte dallambiente familiare, pu essere una delle grandi sfide della Scuola. Un pi benevolo atteggiamento permette alladolescente di proporsi a se stesso e agli altri in modo nuovo, di scoprire parti di s e confrontarsi con un inedito identikit di se stesso, capace di contribuire ad una maggiore autostima. Vedersi proporre, invece, spesso, solo la foto al negativo di s pu portare a sensazioni di impotenza, rassegnazione e stasi; a comportamenti del tipo faccio il minimo che mi richiesto e, talvolta, anche ad ottundimento delle capacit cognitive o a stati di cronica ribellione, silente o manifesta. Le richieste possono andare da quelle pi esplicite di supporto affettivo, che non potranno certamente trovare pieno esaudimento nel contesto scolastico, ma che vanno comunque tenute in debito conto nel rapporto docente-discente, a quelle pi immediate: guardami; studier se otterr attenzione e riconoscimento; non mi stimo quindi non mi impegno; sono troppo indietro, inutile tentare; sono troppo stupido, mi sempre andata male a scuola, non capir nulla; aiutami a crescere; mi sento isolato in classe; non so bene chi sono n cosa voglio diventare; sono sopraf-

fatto dallemotivit; ho bisogno che mi rimandi unimmagine positiva di me, altrimenti non riesco a ingranare; la mia vita non ha senso; ai miei interessa solo il mio rendimento scolastico, ecc. Tali richieste e messaggi vanno, per quanto possibile, letti nei comportamenti; potrebbero essere quindi portate, con il dovuto tatto, alla consapevolezza dello studente, affinch egli possa affrontarli in una dimensione pi matura e serena del rapporto con se stesso e con linsegnante.

aspettative e interessi collegati alla realt sociale e/o personale; lo studente si sente parte attiva del processo di apprendimento; nellapprendimento sono coinvolti aspetti emotivi oltre che cognitivi; si tiene in giusta considerazione il fatto che lapprendimento pi utile nellattuale contesto socio culturale spesso quello che riguarda il metodo e il processo stesso dellapprendere: lessere aperti allesperienza e al cambiamento; si tiene conto che la soluzione colla spesso una fiduciosa ed empatica relazione borativa dei problemi promuove mobilitaziocon linsegnante-persona (anzich con il ne emotiva e partecipazione al processo docente-di-ruolo) che fa s che il ragazzo educativo. A tal proposito, potr essere prorisvegli capacit cognitive e creative ine- posta, allinizio dellanno scolastico, una spresse o sopite, oltre che pi adeguate ca- presentazione degli obiettivi da perseguire e pacit di relazionarsi agli altri. degli itinerari da percorrere, costantemente Linsegnante si sentir, perci, qualunque sia riformulandoli e verificando la loro risponil rendimento scolastico dello studente al denza ai bisogni-aspettative; quale si rapporta, mediatore di autostima e si propongono, pi che la valutazione facilitatore di conoscenze e consapevolezze esterna, lautovalutazione e lautoanalisi che contribuiscano a diradare sensi di inade- miranti a sviluppare autonomia e fiducia nelguatezza, di confusione e scarso senso di s le proprie capacit di progresso. tipici delladolescenza. Il potersi fidare dellinsegnante e dei Linsegnante-persona ha una positiva imma- compagni stimola spesso creativit ed integine di s, pur conoscendo i propri limiti; ressi e facilita il senso di appartenenza, la attento ai processi evolutivi dellallievo, ol- scoperta del proprio ruolo nel gruppo, del tre che ai risultati; a come lalunno matu- senso del proprio essere in comunit nora oltre che a quanto ha conseguito da un nostante lacune e mancanze. punto di vista strettamente scolastico. Il docente-educatore potr proporsi, perci, Si presenta competente e professionale ri- come adulto di fiducia cui potersi rivolgeguardo ai contenuti disciplinari ma non si re come a chi ha gi percorso quellitinerario nasconde dietro a un ruolo stereotipato; ha e che ha comunque interiorizzato mappe e il coraggio di non mascherare i suoi senti- valori che lo studente potr verificare nelmenti, di giocare apertamente come una la propria esperienza soggettiva e confrontapersona vera. re con le proprie conoscenze e la propria Rispetta i sentimenti, le opinioni degli stu- visione del mondo. denti e i loro sistemi di valori; sa vedere nelle loro reazioni cogliendo empatica- In tal modo il ragazzo vedr, rispecchiati nei mente il loro modo di vivere il processo edu- compagni, i suoi stessi interessi e anche le cativo, ma cercando tuttavia di allargare le sue stesse problematiche che gli appariranno loro percezioni. meno minacciose. Terr presente che i processi di apprendimento risultano pi duraturi, persuasivi e significativi quando: i contenuti sono avvertiti come rilevanti ai fini della realizzazione di bisogni, Che ogni adolescente, a prescindere dai risultati strettamente legati al profitto scolastico, possa allontanarsi dalla Scuola con un personale Proposito, sia pur non ancora del tutto definito, e, innanzitutto, con quanta pi Speranza possibile!

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