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I PROBLEMI DELLULTIMO PLATONE

Nei dialoghi della vecchiaia Platone approfondisce le sue teorie e cos rivedendo le proprie dottrine giunge a esiti in parte nuovi. I problemi principali che si impongono al cosiddetto ultimo Platone sono: Come deve essere pensato il mondo delle IDEE Come deve essere concepito il rapporto tra le idee e la realt

Alla prima considerazione risponde il Sofista alla seconda il Timeo.

IL CONFRONTO CON PARMENIDE


La tematica del Sofista preparata dal Parmenide e dal Teeteto. Nel Parmenide Platone si domanda sulla consistenza della teoria delle idee rilevandone alcune difficolt. La prima che luno lidea mentre i molti sono gli oggetti di cui lidea costituisce lunit non si comprende come possa lidea essere partecipata da pi oggetti o diffusa in essi senza essere moltiplicata o distrutta nella sua unit. Nel secondo, dal momento che si ha unidea, ogni volta che la si prende in considerazione nella sua unit e molteplicit di oggetti, si avr unidea anche quando si verr a considerare la totalit di questi oggetti pi la loro idea. Ma il problema principale quello che insorge tra la logica platoniana e Parmenide, e in particolar modo con la teoria dellessere determinando la fine della teoria delle idee, infatti le idee non essendo esistenti non possono esistere.

I GENERI DELLESSERE E IL PROBLEMA DEL NULLA


Platone sviluppa la teoria dei generi sommi per spiegare come possano esistere pi idee corrispondenti tra loro. I generi sommi sono principalmente 5: 1)Lessere perch ogni idea rientra nel genere poich esiste. 2)Lidentico perch le idee sono identiche fra loro. 3) Il diverso perch ognuna diversa dallaltra nonostante siano identiche.

4) La quiete perch ogni idea pu stare in se. 5) Il movimento perche unidea pu entrare in relazione con le altre idee. Per Platone lessere diverso e lessere sono due generi sommi differenti, lerrore di Parmenide consiste nellattribuire al non essere un valore assoluto cio che non esiste,mentre a questultimo viene attribuito da Platone un valore relativo. Quindi anche il non essere in quanto diverso fa parte della forma dellessere, per cui il nulla non esiste. Cosi facendo Platone elimina il problema degli errori NON ESSERE = DIVERSO ERRORE = ENUNCIARE IN MODO DIVERSO LE COSE DA COME SONO IN REALTA

LA NOZIONE GENERALE DI ESSERE


Ai cinque generi Platone tenta di ridare un significato alla parola essere. Dopo avere diverse ricerche giunge ad una designazione pi universale,secondo la quale lessere possibilit. Infatti secondo Platone esiste tutto ci che capace di avere possibili connessioni in un campo di relazione qualsiasi.

LA DIALETTICA
Lessere e le idee costituiscono un modo si connessioni, la dialettica consiste nel comprendere le mappe di queste connessioni e quindi di stabilire quali si collegano o meno tra loro. Secondo Platone solo alcune idee si combinano tra loro mentre altre no. Riepilogando la dialettica consiste nel definire un processo mediante successive identificazioni e diversificazioni, attraverso un processo dicotomico che avanza dividendo per due unidea fino ad arrivare ad unidea inscindibile che viene a fornirci una definizione pi specifica di ci cercavamo. Tuttavia non otterremo mai una definizione precisa perch dividendo le idee e quindi sostituendo le parole iniziali attraverso il processo dicotomico otterremo altre definizioni.

IL BENE PER LUOMO: IL FILEBO


Platone nel Filebo ripropone il problema del bene, intendendo stabilire il significato di bene per luomo. Dopo una serie si ragionamenti arriva alla conclusione che il bene un problema di misura tra la ricerca del piacere e lesercizio dellintelligenza.

Per il filosofo luomo deve condurre una vita rigorosa attenendosi a quella k lui definisce la tavola dei valori al primo posto in questa tavola c lordine, al secondo posto c ci che proporzionato, al terzo lintelligenza, al quarto la scienza e lopinione e allultimo i piaceri puri.

IL TIMEO E LA DOTTRINA DEI NUMERI


Platone nel Timeo approfondisce un problema cosmologico,ovvero la formazione delluniverso. Egli per spiegarlo crea un mito il cui protagonista il Demiurgo, un personaggio limite tra la figura e la filosofia. Allinizio il mondo era un caos informe che Platone chiama Chra. IL Demiurgo essendo un amante del bene riordina questo caos a immagine e somiglianza delle idee cercando di imitare la perfezione iperuranica. Successivamente fornisce tutte le cose di unanima e in seguito crea il tempo, con esso gener anche gli astri attraverso si incarna la sua volont. Lopera del Demiurgo per limitata dalla materia alla quale Platone attribuisce limperfezione.

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