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II.

Coralli, Gasteropodi e Bivalvi: caratteri generali

II.1

Coralli

I coralli sono animali marini appartenenti alla Classe Anthozoa: sono piccoli polipi, che vivono in colonie di molti individui. Il polipo attaccato al substrato mediante un disco pedale (Fig. II.1.1) che pu permettere anche piccoli spostamenti. L'estremit superiore del polipo costituita da un disco orale attorno al quale si trovano i tentacoli muniti di cnidocisti. I coralli presentano una vera e propria bocca, costituita da uno stomodeo che si apre all' interno della cavit gastrovascolare. Lungo le pareti dello stomodeo ci sono dei solchi verticali ("sifonoglifo") attraverso i quali l'acqua entra nella cavit gastrovascolare. L' interno del corpo suddiviso in camere mediante quattro (tetracoralli; estinti), sei (esacoralli) o otto (ottocoralli) coppie di setti (sarcosetti) che si estendono verticalmente dalle pareti del corpo fino allo stomodeo; a questi si possono intercalare altri setti, incompleti che non raggiungono lo stomodeo (Fig. II.1.2). Gli Anthozoa si riproducono per via asessuale e sessuale. Nel primo caso la riproduzione avviene tramite scissione binaria longitudinale oppure tramite rigenerazione del disco pedale.
Fig. II.1.2: sezione tangenziale di un corallo. Fig. II.1.1: schema esemplificativo della struttura di un corallo

Nel secondo caso, per la maggior parte la fecondazione avviene all'esterno, nel mare oppure nella cavit gastrovascolare. La larva (planula) che si sviluppa successivamente planctonica fino a quando, sviluppandosi, si forma una cavit gastrodermica ed il mesentere: a questo punto la larva migra sul fondo e si fissa al substrato. I coralli si dividono in tre sottoclassi: 12

Ottocoralli, caratterizzati da setti in numero di otto o multipli di otto, hanno un sifonoglifo in posizione ventrale, lesoscheletro generalmente presente, vivono tutti in colonie. Tra gli ottocoralli si pu ricordare il Corallium rubrum; Esacoralli, hanno un numero di setti pari a sei o multipli di sei, hanno due o nessun sifonoglifo, possono viveri solitari o in colonie. Gli Esacoralli comprendono le comuni attinie e le madrepore: i madreporari sono in prevalenza coloniali e vivono all'interno di esoscheletri calcarei, nei mari tropicali formano le scogliere madreporiche (o coralline); Tetracoralli, i setti sono in numero di quattro o multipli di quattro, ma sono coralli tutti estinti. Le specie di coralli conosciute sono oltre 5.000 e sono diffuse in tutti i mari del mondo: i coralli delle barriere tropicali e subtropicali vivono in simbiosi con le zooxantelle (alghe unicellulari), essi hanno bisogno di condizioni particolari per formarsi e per sopravvivere, come acqua luminosa, pura e poco profonda, ma possibile trovare coralli anche in acque pi profonde, dove la luce non arriva, fino a 3000 metri di profondit.

I coralli appartenenti agli ordini Antipatharia (nella sottoclasse degli Esacoralli) e Alcyonacea (nella sottoclasse degli Ottocoralli) vengono considerati coralli preziosi. Le specie pi pregiate sono rosa e rossi del genere Corallium (ordine Alcyonacea, famiglia Corallidae), come il noto corallo rosso del mar Mediterraneo, il Corallium rubrum. Maggiormente utilizzati in gioielleria sono i coralli bamboo, appartenenti alla famiglia degli Isididae. I generi Tubipora (nella classe degli Anthozoa, ordine Alcyonacea) e Stylaster (nella classe degli Hydrozoa, ordine Anthoathecata), genere a rischio diffuso nelle Filippine e nei mari caraibici, sono invece considerati semipreziosi: vengono adoperati in gioielleria in alternativa ai coralli preziosi, nonostante abbiano poco valore a causa della scarsa qualit del loro scheletro.

I molluschi provvisti di conchiglia vengono divisi in sei classi sulla base dellanatomia e della forma del nicchio. In questa trattazione vengono prese in considerazione due tra le classi pi ampie: i Gasteropodi (marini e terrestri) ed i Bivalvi.

II.2

Gasteropodi

I gasteropodi costituiscono una delle classi di animali pi ampie, comprendendo pi della met di tutti i molluschi classificati: per numero di specie, seconda solo agli Insetti. La maggior parte dei gasteropodi produce una singola conchiglia avvolta a spirale, alcuni possono avere anche un opercolo calcareo o corneo in grado di sigillarne lapertura. 13

I gasteropodi vengono generalmente suddivisi in 4 sottoclassi principali, in base allanatomia del mollusco: Prosobranchia, con una cavit anteriore del mantello e 1 o 2 branchie di fronte al cuore; Opisthobranchia, con una cavit nel lato destro o posteriore del mantello e una singola branchia dietro al cuore, o senza branchie; Pulmonata, con la cavit del mantello modificata in un polmone primitivo; Gymnomorpha, sempre privi di guscio e cavit del mantello. La maggior parte dei gasteropodi marini appartiene alla sottoclasse dei Prosobranchia. La conchiglia dei Prosobranchia consiste tipicamente in un guscio tubiforme avvolto a spirale che aumenta nel diametro con la crescita, ed unapertura alla fine della direzione di crescita ventrale. L'asse delle spire della conchiglia, detta columella, pu essere cava, formando alla base del guscio un'apertura, detta ombelico (Fig. II.2.1). La base della conchiglia costituita dal giro pi largo della spira che chiamato ultimo giro, mentre gli altri giri di spirale, che sono pi vicini allapice della conchiglia, costituiscono la spira. Viene chiamata sutura la linea continua in cui due giri di spirale adiacenti si congiungono. L'apertura pu avere un semplice profilo ovale, oppure pu essere deformata anteriormente da un canale sifonale. Il margine vicino alla columella forma il labbro interno, mentre il margine opposto costituisce il labbro esterno; quest'ultimo mostra talvolta un incavo a V o canale posteriore. Oltre ai segni di crescita lasciati dallaccrescimento del labbro, la superficie della conchiglia pu essere liscia, ma pi comunemente presenta una scultura: gli elementi scultorei possono seguire la curva dei giri di spirale, in questo caso sono spiraliformi, oppure possono essere assiali, ossia trasversali ai giri di spirale e allincirca paralleli allasse di avvolgimento. [FAO species identification guide for fishery purpose. The living marine resources of the Western-Central Pacific., (Vol. 1. Seaweeds, corals, bivalves and gastropods), Roma 1998, 123-141]
Fig. II.2.1: vista ventrale di una conchiglia composita di gasteropode.

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II.3

Bivalvi

I bivalvi sono molluschi acquatici a simmetria bilaterale. La conchiglia rigida ed composta da due valve carbonatiche la cui funzione quella di racchiudere e proteggere il lato destro e il lato sinistro delle parti molli dellorganismo; vengono quindi distinte rispettivamente la valva destra da quella sinistra. Se le valve hanno uguale forma e dimensione si parla di conchiglie equivalve, diversamente, se si osserva unalterazione della simmetria bilaterale, si parla di conchiglie inequivalve. La regione di maggiore convessit della conchiglia forma lumbone (Fig. II.3.1), il cui apice comprende la prodissoconca, ossia i primi stadi di crescita della conchiglia. Se lumbone subcentrale si dice che la conchiglia equilaterale, se invece vicino ad una estremit la conchiglia inequilaterale. Gli umboni possono essere di vario tipo: ortogiri: quando gli apici sono incurvati luno verso laltro, prosogiri: quando gli apici sono rivolti verso il margine anteriore, opistogiri: quando gli apici sono rivolti verso il margine posteriore, spirogiri: quando gli apici si avvolgono a formare una o pi spirali.

Fig. II.3.1: interno della valva sinistra di un bivalve

In molti bivalvi, nella regione anteriore, immediatamente sotto agli umboni si osserva unarea piana a forma di cuore, detta lunula a cui corrisponde posteriormente unarea pi allungata, lanceolata detta scudo (Fig. e Fig. ).

Fig. II.3.2: dorso dellintera conchiglia

Fig. II.3.3: lunula e scudo in Loripes lacteus (Linnaeus, 1758)

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Le valve sono articolate tra di loro mediante una cerniera, situata lungo il lato dorsale della conchiglia e sono connesse dal legamento, una struttura composta da conchiolina (scleroproteina formata da numerosi amminoacidi) elastica lamellare o fibrosa, secreta dalla piega esterna dei margini del mantello del mollusco: sotto la sua azione le due valve tendono ad aprirsi lungo i margini anteriore, posteriore e soprattutto ventrale. Il legamento pu essere interno o esterno alla linea di cerniera: nel primo caso viene compresso durante la chiusura delle valve ed rilassato a valve aperte; viceversa nel secondo caso. Le valve vengono chiuse, invece, grazie allazione dei muscoli adduttori che si estendono tra di esse: sono posti dorsalmente allinterno del margine della conchiglia assicurando la potenza d'una leva ottimale nella sua chiusura. I bivalvi utilizzano, quindi, gli adduttori per nuotare, per intanarsi o per mantenere le valve chiuse contro la pressione del legamento. Generalmente questi fasci muscolari lasciano nellarea di ancoraggio segni ben definiti, detti impronte dei muscoli adduttori [FAO species identification guide for fishery purpose. The living marine resources of the Western-Central Pacific., (Vol. 1. Seaweeds, corals, bivalves and gastropods), Roma 1998, 123-141]. I bivalvi, a seconda del numero e della forma delle impronte muscolari, si distinguono in: monomiari: hanno ununica e grande impronta muscolare, generalmente quella posteriore, in posizione subcentrale; dimiari: bivalvi con due impronte muscolari. Se le impronte sono di dimensioni uguali o subuguali vengono detti isomiari, viceversa sono eteromiari.

Il margine dorsale delle valve ispessito ed esteso in basso a formare unarea pi o meno piana detta placca della cerniera. Su di essa possono essere presenti strutture in rilievo o infossate dette denti, la cui conformazione determina alcune tipologie standard di cerniera. Se i denti sono assenti la cerniera viene detta edentula [Campani E., La cerniera dei bivalvi per scopi diagnostici: un esempio., in Atti del secondo convegno
Fig. II.3.4: denti e fossette nella cerniera di un bivalve

malacologico pontino, Sabaudia, 2009].

Vengono chiamati denti cardinali quelli immediatamente sotto allumbone, denti laterali quelli che si sviluppano parallelamente al margine dorsale, a qualche distanza dallapice (Fig. II.3.4). Il corpo del mollusco, costituito da parti molli, acefalo e privo di un apparato masticatorio. ricoperto da un mantello, o pallium, una sottile membrana di tessuto composta da due lobi, ciascuno dei quali ricopre e secerne le rispettive valve (destra e sinistra) (Fig. II.3.5). 16

I lobi palleali sono fusi dorsalmente con la massa viscerale e racchiudono ventralmente una cavit palleale, piuttosto ampia, comunicante con l'esterno. Essi sono strettamente attaccati alla superficie interna delle valve lungo una linea ben definita, la linea palleale, vicina e parallela al margine ventrale della conchiglia.

Fig. II.3.5: sezione trasversale di un bivalve.

Nella parte posteriore, i margini dei lobi del mantello possono fondersi a formare due prolungamenti

tubiformi, i sifoni, attraverso i quali lacqua viene introdotta (sifone

inalante, ventrale) o espulsa (sifone esalante, dorsale) (Fig. II.3.6a). Se i sifoni sono retrattili, allinterno della conchiglia dei bivalvi si forma una rientranza posteriore lungo la linea palleale, detta seno palleale, in corrispondenza della zona in cui sono attaccati i muscoli retrattori del sifone (Fig. II.3.6b). (b)
Fig. II.3.6: Tagelus plebeius (classe Bivalvia): vista esterna della valva sinistra (a); interno della valva destra dove sono visibili le impronte dei muscoli. Il mantello era attaccato alla linea palleale (b).

(a)

Il piede, una struttura muscolare ventrale di grandezza e forma variabile, si protende in prossimit della regione antero-ventrale. Solitamente ha la forma di unascia e ha funzione locomotoria ed escavatoria. Alcuni bivalvi possiedono in corrispondenza di esso una ghiandola in grado di produrre una sostanza che si solidifica a contatto con lacqua sotto forma di filamenti elastici (bisso). Essi consentono lancoraggio

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dellorganismo ai diversi substrati. Spesso, alluscita dei filamenti bissali, lungo il margine anteriore delle valve, si pu osservare un incavo detto seno o incisura bissale. Alcuni bivalvi sono in grado di produrre perle per difendersi da un corpo estraneo irritante, un granello di sabbia, penetrato nella conchiglia, nel tessuto o tra il tessuto e la conchiglia. Il corpo estraneo viene rivestito di strati concentrici di madreperla, fino a produrre una perla naturale che pu assumere forme e colori diversi. La maggior parte dei bivalvi sono microfagi e si nutrono di plancton, di materia organica sospesa nellacqua, o di cibo depositato nei fondali; tuttavia alcune specie hanno sviluppato strategie di nutrimento specializzate (xilofagi carnivori).

Tra tutte le caratteristiche dei bivalvi quelle pi significative per la classificazione sono: gli umboni e larea umbonale, il legamento, la cerniera, le impronte muscolari.

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