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Ifil-Exor, Michele Briamonte, richiesto ricorso per illegittimit costituzionale del processo

Si aperto a Torino il processo di appello su Ifil-Exor. Esiste un nuovo atto datato 24 gennaio 2013, con cui la Corte europea dei diritti delluomo dichiara ricevibile il ricorso presentato da Franzo Grande Stevens sulla pretesa violazione dellarticolo che prevede la non processabilit per lo stesso fatto nei confronti di chi gi stato giudicato, ha puntualizzato lavvocato Michele Briamonte durante ludienza. Eccepiamo lillegittimit costituzionale del processo.

Testo integrale dellarticolo apparso su Il Sole 24 Ore.

Si aperto ieri a Torino il processo di appello su Ifil-Exor per aggiotaggio informativo. Il pm Giancarlo Avenati, dopo una lunga requisitoria, ha chiesto una pena di due anni e mezzo di carcere per Franzo Grande Stevens e di 2 anni per Gianluigi Gabetti, confermando le richieste avanzate in primo grado. La requisitoria arrivata dopo che in mattinata il giudice, Roberto Pallino, ha stabilito che sar postposta la questione avanzata dalle difese dei due imputati, Cesare Zaccone e Michele Briamonte per Grande Stevens, e Franco Coppi e Marco Ferrero per Gabetti, secondo il principio del ne bis in idem per cui non possibile essere giudicati due volte per lo stesso reato. Leccezione sar valutata nel merito al termine del dibattimento che si dovrebbe concludere entro il 21 febbraio (prossima data venerd 15 febbraio, poi il 16 e il 19), in tempo quindi per evitare la prescrizione per i reati contestati che scatter il 24 febbraio. Per questi reati Gianluigi Gabetti e Franzo Grande Stevens sono stati assolti a dicembre 2010. La Procura Generale di Torino, ha poi per fatto ricorso in Cassazione, la quale, lo scorso ottobre, ha stabilito che il processo da rifare. Il reato contestato a manager e societ quello di manipolazione del mercato in relazione allequity swap che nel 2005 permise al gruppo Agnelli di conservare il controllo di Fiat malgrado la trasformazione in equity del prestito convertendo da parte delle banche. Per la Cassazione si pu parlare di manipolazione del mercato anche nel caso in cui le notizie diffuse non siano false ma comunque idonee a provocare un sensibile effetto distorsivo sul mercato. Di qui lavvio del nuovo processo. Rispetto al quale per, la difesa ha ritenuto di poter opporre il principio del ne bis in idem, complice la sanzione comminata da Consob. Esiste un nuovo atto datato 24 gennaio 2013, con cui la Corte europea dei diritti delluomo dichiara ricevibile il ricorso presentato da Franzo Grande Stevens sulla pretesa

violazione dellarticolo che prevede la non processabilit per lo stesso fatto nei confronti di chi gi stato giudicato, ha puntualizzato Briamonte durante ludienza. Eccepiamo lillegittimit costituzionale del processo ha proseguito ancora Briamonte, ricordando che la sanzione comminata a suo tempo da Consob di natura afflittiva; oltre a 3 milioni di euro, lente ha ordinato per gli imputati la sospensione dalla capacit di rivestire ruoli in societ quotate. Per uno come me, un dirigente del massimo vertice, limpossibilit di andare in ufficio per sei mesi, stato come subire gli arresti domiciliari, ha dichiarato spontaneamente di fronte ai giudici della Corte di Appello di Torino, Gianluigi Gabetti. FONTE: Il Sole 24 Ore

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