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INFRASTRUTTURE II commissario Ue ai trasporti ha risposto all'interrogazione dell'eurodeputato Andrea Zanoni

La Valdastico nord non una prort i i


La Provincia autonoma di Trento resta contraria, esercitando il diritto di intesa
o meno alla realizzaZanni -. Adesso mi auguro che i responsabili del progetto facciano chiarezza -e la smettano di vendere fumo ai cittadini. l'ennesima tappa della controversa vicenda della prosecuzione a nord della "Pi. Ru. Bi.", il progetto promosso negli anni Settanta dai democristiani Piccoli, Rumor e Basaglia. Una cartina di tornasole del mai risolto conflitto tutto interno all'Italia: da una parte la provincia di Vicenza e la Regione Veneto spingono per realizzare l'arteria di 53 chilometri, con la galleria pi lunga d'Europa (14 chilometri), fra i monti da Piovene Rocchette (Vicenza) e Besenello (Trento); dall'altra alcuni comuni (Besenello in testa) e la Provincia autonoma di Trento sono fermamente contrari. Opposte le motivazioni: per la Provincia di Vicenza e la A4 Holding (l'autostrada Brescia-Padova), che hanno entrambe come presidente il leghista Attilio Schneck, ottenere il via libera all'opera indispensabile per avere una proroga della concessione statale per la gestione delle tratte autostradali Brescia-Padova (A4) e Vicenza-Piovene Rocchette (A31). Anche ora che la Provincia un ente commissariato, permane la "tradizione" tutta vicentina che da decenni vede il presidente dell'ente di palazzo Nievo presiedere anche la societ autostradale, di cui la Provincia oggi ha una quota di minoranza di circa l'8%. Per Schneck una corsa contro il tempo: entro giugno 2013 il progetto della Valdastico Nord deve ottenere l'approvazione del Cpe (il comitato interministeriale per la programmazione economica). Solo cos A4 Holding avr dallo Stato la proroga della concessione. Proprio nei giorni scorsi partito l'iter per mettere a punto la Via (Valutazione d'impatto ambientale) del Ministero dell'ambiente sul progetto. Per Trento, invece, l'autostrada inutile, perch risulterebbe un doppione delle arterie della valle dell'Adige e della Valsugana, oltre ad andare contro l'indirizzo verso il trasporto su ferro a discapito della gomma. Nelle scorse settimane Schneck ha minacciato una causa milionaria contro l'opposizione trentina. Il presidente della Provincia autonoma Alberto Pacher (Pd) _non si muove di un millimetro: La Provincia autonoma di Trento sta esercitando un diritto riconosciuto da una sentenza della Corte costituzionale - ha replicato - e cio il diritto di dover dare la propria intesa alla realizzazione di qualsiasi infrastruttura costruita sul proprio territorio. La corsa di Vicenza e del Veneto verso lo "sbocco a nord" si concluder in un modo o nell'altro il prossimo giugno. Si vedr se avr esito positivo o se sbatter contro il muro del No trentino. Di sicuro venuta meno una sponda europea.

zione di qualsiasi infrastruttura sul proprio territorio


L'autostrada Valdastico Nord non una priorit. Almeno non lo per l'Europa. Lo ha ufficializzato il primo febbraio un'interrogazione presentata al Parlamento Europeo dall'eurodeputato dell'Italia dei Valori Andrea Zanoni, a cui ha risposto il commissario Ue ai trasporti, l'estone Siim Kallas. Il progetto dell'autostrada Valdastico A31 Nord non fa parte n dell'attuale rete transeuropea dei trasporti, n del progetto prioritario n. 1, relativo all'asse ferroviario Berlino-Palermo, ha detto Kallas in risposta all'interrogazione di Zanoni, specificando che all'Ue risulta solo che il governo italiano ha proposto di inserire il progetto nella rete globale TEN-T come arteria stradale pianificata come "strada complementare" e non facente parte della rete principale dei trasporti europei.. La notizia smentisce quanto affermato nel giugno 2012 sulla stampa locale dall'assessore regionale veneto ai trasporti Renato Chisso (Pdl), secondo il quale l'opera sarebbe stata inserita tra le opere strategiche della rete denominata "Ten-T" dell'Unione Europea. I documenti del progetto dell'autostrada, che collega Vicenza a Trento, sostengono che questa funzionale al completamento del Corridoio I della rete di trasporto europea TEN-T, il che si rivelato falso - sottolinea Andrea

Giulio Todescan

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