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Si studino i seguenti fasci di rette (k+1)x+(2k-1)y+k+2=0 (k-3)x-(2k-6)y+k=0 Per prima cosa c' da stabilire se si tratta di un fascio proprio o improprio.

Si ricorda che un fascio si dice proprio se le rette che lo compongono condividono il passaggio per un punto, chiamato centro del fascio. Se il fascio improprio, le rette sono parallele tra loro, condividono quindi il coefficiente angolare, che uguale per tutte. Quindi, per stabilire la natura del fascio, occorre osservare se il coefficiente angolare (dato dal rapporto -ab) dipende o meno dal parametro k: se dipende, allora non fisso, ogni retta ha il proprio, quindi non sono parallele (fascio proprio). Se al contrario il valore del coefficiente numerico, indipendente da k (quindi fisso), ne deduciamo appartiene a TUTTE le rette, che quindi sono parallele. Il primo fascio risulta essere proprio perch -ab=-(k+1)2k-1=-k-12k-1 dipende da k il secondo -ab=-(k-3)2k-6=-(k-3)2(k-3)=-12 NON dipende da k Continuiamo a studiare il fascio proprio, svolgiamo le parentesi kx+x+2ky-y+k+2=0 raccogliamo k k(x+2y+1)+x-y+2=0 Se k=0 otteniamo la retta x-y+2=0 Al contrario, la retta tra parentesi x+2y+1=0 non potr mai essere ottenuta: infatti dovrebbero annullarsi tutti i termini fuori dalla parentesi, ma il parametro k non pu in alcun modo annullarli, come invece ha fatto con la parentesi (caso k=0). Questa retta chiamate "retta critica", le rette che le sono molto vicine hanno un parametro k enorme.

In generale, si dice che quella retta ha k infinito k= perch per valori enormi, i termini fuori dalle parentesi sono in confronto piccoli, quasi insignificanti, ma non arrivano a essere nulli del tutto. In conclusione, le rette x-y+2=0 x+2y+1 sono dette "rette generatrici del fascio". Aggiungerei solo la seguente considerazione: nel fascio proprio di rette scritto nella forma (k+1)x+(2k-1)y+k+2=0 per trovare la retta del fascio parallela all'asse x basta fare (k+1)=0 e per trovare quella parallela all'asse y basta fare (2k-1)=0. Questo perch il coefficiente angolare di una retta m=-a/b . Di qui si pu capire meglio perch annullando "a" si ha m=0 (retta orizzontale) ed annullando "b" si ha m che tende ad infinito generando una retta verticale (parallela all'asse y). La forma implicita della retta essendo ax+by+c=0 della stessa forma dell'eqz. del fascio da cui siamo partiti. L'equazione di un fascio di rette ridotta in forma normale un'equazione che ha il membro di sinistra in funzione di m (in altre parole, a sinistra dell'uguale compaiono delle m) e il membro di destra nullo (cio 0). Vediamo come bisogna procedere per determinare se, data l'equazione di un fascio di rette, esso proprio, improprio o casuale. Il procedimento da seguire il seguente: 1) portare a destra dell'uguale tutti i termini che non contengono la m 2) a sinistra dell'uguale, raccogliere a fattor comune m 3) fare un sistema composto da due equazioni la prima composta da tutto quello che rimasto tra parentesi a sinistra dell'uguale dopo aver raccolto a fattor comune m; la seconda equazione invece composta da tutto quello che ho a destra dell'uguale. 4) se nel sistema che ho appena fatto c' qualche m, mi fermo qui e concludo che il fascio di rette un fascio di rette casuale. 5) se invece nel sistema non ci sono m, allora lo svolgo e guardo se ha una soluzione reale (in tal caso il fascio di rette proprio ed ha come centro un punto che ha per coordinate i valori di x e di y che determino risolvendo il sistema) o se invece impossibile, ovvero non ha soluzioni reali (in tal caso concludo che il fascio di rette improprio). E' dato il fascio di rette di equazione (k-2)x+3y-4k+2=0 determinare: 1 - generatrici e centro del fascio, e se proprio o improprio 2 - le rette r1 ed r2 che distano 2 dall'origine, verificando che una delle due parallela all'asse delle ascisse. 1)

La prima cosa da notare che si tratta di un fascio proprio di rette. Infatti, il coefficiente angolare della retta, esprimibile come l'opposto del rapporto tra coefficiente della x e della y, dipende direttamente da k. Comunque, consideriamo il nostro fascio (k-2)x+3y-4k+2=0 Svolgendo le parentesi, possiamo scriverlo in questa forma k(x-4)+3y-2x+2=0 da cui facilmente vediamo che le due rette generatrici sono x-4=0 e 3y-2x+2=0. Il centro del fascio facile da trovare, basta mettere a sistema le generatrici. Sostituendo quindi x=4 nella seconda, otteniamo 3y-24+2=0 ovvero y=2. Il centro del fascio il punto a coordinate (4,2) 2) Sappiamo che data una retta ax+by+c=0, la distanza da un punto (x0,y0) d=|ax0+by0+c|a2+b2 Ora, in questo caso abbiamo che le coordinate x0 e y0 sono nulle (l'origine, quindi al numeratore rimane solo c). Ma c il termine noto, che vale -4k+2. Nel nostro caso a vale k-2 e invece b sarebbe 3. Quindi abbiamo che la nostra distanza, in questo caso, data da d=|-4k+2|(k-2)2+32 ma il problema impone d=2, quindi occorre risolvere 2=|-4k+2|(k-2)2+32 ovvero 2(k-2)2+32=|2-4k| elevando al quadrato 4(k2-4k+13)=16k2+4-8k Con semplici calcoli, arriviamo a 12k2=48 ovvero k=2 e k=-2 Sostituendo il primo valore nell'equazione originaria del fascio, abbiamo la retta y=2, parallela all'asse x Sostiruendo l'altro valore, abbiamo -4x+3y+6=0 In un riferimento cartesiano R(Oxy) consideriamo il fascio individuato dalle rette seguenti: r : 2x + y 5 = 0 r : x 3y + 1 = 0 In tale fascio determinare 1. la retta parallela allasse y; 2. la retta per lorigine;

*** Soluzione 1. Scriviamo innanzitutto lequazione del fascio proprio: _ (2x + y 5) + _ (x 3y + 1) = 0, (1) che pu`o essere scritta come: (2_ + _) x + (_ 3_) y + (5_ + _) = 0 (2) Come `e noto, dei due parametri _, _ sono uno `e indipendente, per cui la (2) (o la 1) descrivono le 11 rette del fascio. Per selezionare quella parallela allasse y, dobbiamo imporre: _ 3_ = 0, da cui _ = 3_, che sostituita nella (1): _ (x 2) = 0, cio`e: x2=0 2. La retta passante per lorigine `e tale che: 5_ + _ = 0 che sostituita nella (1): 2x + y 5 + 5 (x 3y + 1) = 0, cio`e: x 2y = 0

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