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04/03/13

Il mio 68 di Dacia Maraini | Noi Donne .org


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1968/2008

Il mio 68 di Dacia Maraini


"Il 68 ha prodotto nella societ italiana un profondo ripensamento e un grande cambiamento soprattutto sul piano dei costumi."
Tiziana Bartolini

Il 68 ha prodotto nella societ italiana un profondo ripensamento e un grande cambiamento soprattutto sul piano dei costumi. LItalia era arretrata rispetto agli altri paesi europei. La cosa che ha pi colpito dal punto di vista delle donne stata la diffusione dello stile associativo del 68: non cera citt italiana, anche piccola, che non avesse i suoi gruppi di donne che facevano autocoscienza e che riflettevano sulla memoria femminile, storica e personale. Quei gruppi e quei modi hanno avuto una forza dirompente nella societ di allora. Hanno distrutto un certo tipo di famiglia patriarcale, autoritaria e hanno introdotto dei principi di parit, di giustizia, di libert personale che in Italia soprattutto per via dellinfluenza della Chiesa che stata sempre cos presente erano sconosciuti. Anche nei partiti di sinistra cerano arretratezze con cui ci si scontrava, basta pensare a figure come la Kuliscioff o la Mozzoni e alle fatiche affrontate per fare passare le battaglie per il suffragio universale. Anche i partiti di sinistra pensavano che il voto alle donne fosse sprecato. Certo, dopo la seconda guerra mondiale c stata unevoluzione, per stato il 68 a dare il via allidea che i diritti dovessero essere uguali per uomini e donne, che la democrazia comprende sia il maschile che il femminile. Il segno che ha distinto quegli anni stata la discontinuit, i cambiamenti forti ed inequivocabili. Parlare di una societ in modo generico non aiuta a capire. Finch siamo sul piano dei ricordi e delle impressioni tutto opinabile. Altro portare come prova la creazione di leggi molto importanti che hanno cambiato la situazione e i costumi delle donne. Dal 68 in poi sono state approvate norme che prima erano state sempre rimandate: Il diritto di famiglia, per esempio. Ricordiamoci che prima tutto era deciso dal capofamiglia e che la moglie doveva avere il permesso del marito per ogni decisione che la riguardasse o riguardasse i propri figli. Ricordiamoci che ladulterio della donna era punito mentre quello delluomo era considerato con delle attenuanti, situazione superata solo con la legge che abrogava il delitto donore. Molte posizioni critiche sul 68 dicono che il terrorismo stato figlio di quegli anni. Le deviazioni o le degenerazioni appartengono a tutti i grandi movimenti rivoluzionari. Pu succedere che degenerino in aberrazioni ed estremismi. E successo anche con la Rivoluzione francese. Mi sembra chiaro per che nellinsieme il 68 ha prodotto grandissime innovazioni della societ italiana. Anche per le donne? La condizione delle donne migliorata, ci sono stati cambiamenti drastici sul piano del lavoro, degli studi, delle professioni. Nelluniversit, ad esempio, negli anni cinquanta cerano pochissime donne, soprattutto in certi indirizzi di studio. Oggi quasi tutte le facolt sono in maggioranza femminili, anche quelle scientifiche. Le donne sono brave ma poi il mondo del lavoro le penalizza. Inoltre sappiamo che non facile cambiare nel profondo la psicologia di un paese. Ci sono questioni che sembrano risolte e che invece riemergono sotto forma di rigurgiti di violenza. Laumento delle violenze contro le donne e i bambini certamente un segno di non accettazione da parte di chi crede in una immobilit sociale. In quegli anni cera grande partecipazione, oggi c un individualismo che non facilita i rapporti e le conquiste. Oggi come donne siamo tornate ad una situazione di debolezza e fragilit perch la situazione economica brutta: la globalizzazione ha portato alla precariet e a nuove gravi forme di povert. In questo cambiamento le donne pagano di pi perch non stata risolta a monte la divisione dei compiti. Come tanti studi dimostrano, dopo la teorizzazione e le conquiste di parit, le donne continuano a fare i conti con il doppio degli oneri dentro e fuori casa, il lavoro di cura grava ancora sulle loro spalle. Per dei nuovi movimenti femministi stanno
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04/03/13

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rinascendo. Al momento mi sembrano un po vaghi, mancano i punti di riferimento. Una volta cerano dei gruppi precisi, identificabili anche con dei nomi. E bello lo spontaneismo e va bene che ci siano dei momenti in cui le donne, sentendo calpestati i propri diritti, si facciano sentire. Ma il fatto che le dimostrazioni si decidano l per l, secondo il grado di indignazione, che tante donne si radunino per strada e poi tutto scompaia nel silenzio certo una debolezza. In attesa che il movimento delle donne riemerga con forza, quali sono le emergenze? La questione dei ruoli stata messa in discussione e anche risolta teoricamente, ma nella pratica c ancora una forza molto evidente che spinge alla famiglia tradizionale. Se le donne che lavorano in Italia sono una percentuale inferiore nella media europea perch la divisione dei compiti rimasta quella vecchia e perch gli aiuti sociali sono minimi. La situazione paradossale: le ragazze italiane escono dalle universit con studi brillanti, potrebbero diventare bravissime scienziate o eccellenti professioniste e invece si trovano a scegliere se fare figli o impegnarsi ne lavoro fuori casa. Il solito dilemma: fare la madre o la carriera ? La parola carriera stata demonizzata, non usiamola per favore. Anzi aboliamola del tutto e parliamo di professione che presuppone amore, sacrificio, dedizione. La professione qualcosa su cui la donna investe tempo, studio, energie, passioni ed qualcosa a cui tiene. La carriera fa subito pensare ad unarpia che cerca a gomitate di farsi strada e guadagnare pi soldi. Perch non pensiamo che una donna che vuole fare la magistrata non sta inseguendo una carriera, ma lamore per la professione scelta? Il termine carriera usato contro le donne in modo terroristico, per far venir loro i sensi di colpa. Le parole attivit, mestiere, talento, occupazione devono sostituire la parola carriera che deformante. Penso che le donne abbiano il diritto di amare il mestiere che hanno deciso di intraprendere e non giusto che siano costrette a scegliere se avere o no una famiglia. Ho visto che nel Parlamento dei paesi del Nord Europa, ma anche nelle aziende, ci sono asili e nidi. E sono gratuiti. Da noi sono le nonne o le zie a dovere provvedere ma quando non ci sono?. Il mondo della cultura ieri e oggi. Ci sono differenze? C pi indipendenza e pi variet. Negli anni cinquanta le poche donne che scrivevano sui giornali si occupavano di moda o bambini. Ricordo che un direttore del Corriere della Sera asseriva di non volere in redazione n donne n omosessuali. Questo era il clima. Per osservo che anche se le giornaliste sono tantissime, ancora oggi le opinioniste sono poche: evidentemente le donne non hanno sufficiente autorevolezza. S, in Italia c ancora molta misoginia.

Come eravamonoidonne La donna italiana ha pi autonomia rispetto al passato, si muove pi liberamente nel mondo del lavoro e nella societ. Ma questi cambiamenti corrispondono davvero ad una migliore qualit della vita delle donne? Quali sono i problemi ancora aperti che impediscono alle donne di vivere fino in fondo delle esistenze diverse da quelle delle loro madri e nonne? Quali sono le priorit che unagenda delle donne dovrebbe annotare? Scrivi riflessioni e opinioni anche sul tuo68 a: redazione

(14 maggio 2008) (14 Maggio 2008)


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