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Notizie dal gruppo di Sinistra Ecologia Libert al Comune di Novara 27 Settembre Settembre 2011

La citt di Novara alla marcia per la Pace Perugia - Assisi


Per la prima volta dopo diversi anni la citt di Novara ha partecipato degnamente, ufficialmente e coralmente alla marcia per la pace. Circa un centinaio di cittadini novaresi e ben quattro consiglieri comunali erano infatti presenti all'evento di questo anno (cinquantesimo anniversario della prima marcia voluta da Aldo Capitini nel 1961) accompagnando il gonfalone della citt. Abbiamo camminato insieme al popolo della pace per affermare la nostra precisa volont di fare rientrare i grandi temi della pace, del disarmo, della non violenza e della cooperazione tra i popoli all'interno del confronto e dell'azione politica nella nostra citt. L'educazione alla pace deve essere portata in tutte le scuole. Il rispetto dei diritti e la convivenza tra culture e religioni diverse deve realizzarsi in tutti i quartieri e in tutte le strade. La pace non affare di altri, ma la nostra scelta e il nostro impegno

I consiglieri Reali, Pagani e Aralda con il gonfalone di Novara ad Assisi

La marcia nei pressi di Bastia Umbra

Abbiamo camminato ancora una volta insieme, come fece Aldo Capitini nel 1961 e come in questi cinquant'anni abbiamo rifatto tante volte, perch crediamo nella non violenza come metodo e stile di vita, strada maestra per contrastare ogni forma di ingiustizia, perch crediamo che la non violenza sia "per l'Italia e per tutti una via d'uscita

dalla difesa di posizioni insufficienti, strumento di liberazione, prova suprema di amore, varco a uomo, societ e realt migliori". (dal manifesto della marcia 2011)

pace

Prima della salita di Collestrada, Perugia

Il gonfalone di Novara nella piazza di Assisi

Ciao, Enrico

Entriamo a far parte della soluzione. Negli ultimi decenni sono gi state sprecate tantissime opportunit e risorse, ma quello che ieri era desiderabile, oggi diventato necessario e urgente. La pace ha bisogno di tutta la nostra intelligenza, di tutti i nostri sogni, di tutta la nostra responsabilit

pace

Aldo Capitini nel 1961 e tutti i suoi figli nel 2011

Firma anche tu questo appello: www.sinistraecologialiberta.it/petizione/


LItalia spende oltre 25 miliardi di per la difesa militare, pari a circa l 1,4 % del PIL, percentuale ben pi rilevante dello 0,9% dichiarato ufficialmente dal Governo,che divide la spesa su ministeri diversi, occultando lammontare reale del bilancio militare. Si tratta di un volume di spesa ingiustificato nellattuale situazione internazionale, tanto pi nel momento in cui si chiede ai cittadini italiani di sopportare una manovra iniqua che preferisce tagliare la spesa sociale e il trasporto pubblico piuttosto che rinunciare a qualche cacciabombardiere. Persino il governo conservatore della Gran Bretagna ha deciso tagli dellordine 4-5 miliardi lanno rinunciando ad aerei, carri armati, portaerei. Oggi pi che mai necessario investire nella scuola, nella sanit, nella cultura, Questi sono i tagli possibili nei prossimi 3 anni: nelledilizia pubblica e popolare per ridurre e uscita dal programma JSF (F35) invertire la tendenza al progressivo depaupera- totale ritiro dallAfghanistan, cancellazione del programma per 4 fregate mento dei lavoratori e dei pensionati. FREMM, La spesa militare pu essere ridotta gi cancellazione del programma missilistico MEdal prossimo anno di almeno 1,5 miliardi di , ADS mentre a partire dal 2013/2014 il risparmio rea- soppressione del 50% delle unit corazzate e di artiglieria lizzato si pu calcolare in circa 2,5 miliardi riduzione del numero delle basi dellAeronautica lanno; entro 5 anni successivi possibile ragmilitare giungere un risparmio complessivo di circa 4,5 messa in riserva di unit navali miliardi lanno mediante ulteriori tagli. Per questi motivi, i sottoscritti cittadini
soppressione dellindennit di ausiliaria

italiani chiedono che il Parlamento e il Governo adottino urgentemente provvedimenti per ridurre la spesa militare del nostro Paese di 1,5 miliardi di nel 2012 e di 2,5 miliardi negli anni successivi, con lobiettivo nel medio termine di una riduzione tale da riportare la nostra spesa effettiva sotto lo 0,9 % del Pil contro l1,4 % effettivo di oggi con un diminuzione in termini assoluti di circa 4,5 miliardi di lanno; vengano pertanto adottati immediati provvedimenti per: a. il ritiro completo delle truppe italiane dallAfghanistan entro il 2012; b. il ritiro immediato dellItalia dal programma per il caccia statunitense JSF; c. la riduzione o cancellazione di programmi di armamento come le fregate FREMM, i missili MEADS, le nuove unit di assalto anfibio vengano inoltre attivati programmi di ristrutturazione delle forze armate con la riduzione di circa 30 mila unit le dotazioni organiche rispetto alla forza attuale di 190 mila militari, la progressiva sostituzione negli incarichi non militari o puramente amministrativi di personale militare con personale civile, che vengano eliminati sprechi e ingiustificati privilegi.

disarmo

SEL sostiene la campagna per i diritti di cittadinanza


Ieri partita a Roma la raccolta firme per portare in Parlamento due proposte di legge di iniziativa popolare per i diritti di cittadinanza e il diritto di voto. Si tratta della campagna LItalia sono anchio promossa da una ventina di associazioni della societ civile. Di fronte all' inadeguatezza della politica istituzionale, scollata rispetto alla realt italiana in cui lIstat dichiara al primo gennaio 2011 ben 335 000 stranieri in pi rispetto al 2010, naturale che venga una spinta dalla societ, portatrice di una boccata dossigeno nel 150 anniversario dellUnit dItalia. Promotori della campagna: Acli, Caritas, Fondazione Migrantes,
Centro Astalli, Arci, Associazione studi

nuova cittadinanza

giuridici sullimmigrazione, Cgil, Coordinamento nazionale delle comunit daccoglienza, Emmaus Italia, Federazione delle Chiese evangeliche, Lunaria, Razzismo Brutta Storia, Rete G2, Sei Ugl, la Tavola della Pace, Terra del Fuoco, leditore Carlo Feltrinelli e il sindaco di Reggio Emilia

Una delle proposte ha come obiettivo la riforma della normativa sulla cittadinanza, aggiornandola rispetto ai percorsi naturali di vita, studio e lavoro dei migranti, ed affrontando in particolare lannosa disparit dei bambini nati e cresciuti nel nostro Paese da genitori di origine straniera, che possono chiedere la cittadinanza solo al compimento del diciottesimo anno det. Laltra proposta affronta il tema del diritto di voto da riconoscere ai migranti regolari nelle consultazioni locali, in modo da associare al contributo sociale ed economico alla nostra comunit anche lopportunit di partecipazione nella costruzione delle sue politiche. Sono principi basilari di una societ evoluta che coniugano uguaglianza e diritti sociali, civili e politici, alla base del concetto stesso di cittadinanza. Sinistra Ecologia Libert non pu rimanere indifferente di fronte a questa iniziativa ma deve contribuire fattivamente alla sua riuscita.

Aderisci alla campagna su www.litaliasonoanchio.it

L'appello di Nichi Vendola

Rivolgo un appello alle donne e agli uomini che non si rassegnano ad assistere impotenti al declino italiano, alla distruzione di vincoli sociali e democratici che rendono unita la comunit nazionale del Paese. A questo siamo ormai giunti con la destra al governo. In un crescendo di diseguaglianze e ingiustizie sociali, di smarrimento di un ruolo e di una funzione dellItalia dentro lEuropa e nel mondo, di pieno spossessamento dei diritti, nel campo del lavoro, dellambiente, del sapere, della sfera soggettiva e individuale delle persone. La crisi economica, a lungo negata come non ci dovesse riguardare, si manifesta ora in tutti i suoi effetti dirompenti, disgreganti, duraturi nel tempo, tanto sulla vita delle singole persone come su quella delle istituzioni, a partire da quelle pi prossime ai cittadini, come i tanti comuni italiani messi ormai nelle condizioni di rinunciare a programmare lo sviluppo del proprio territorio. C un paese colpito al cuore, smarrito, umiliato e offeso, intaccato ormai alla radice in quel che di pi prezioso possa dirsi convinto: il senso di una speranza, di una possibilit autentica di cambiamento, di costruzione di una prospettiva dignitosa e libera di futuro per ciascuno, a partire da quelle ragazze e quei ragazzi che si aprono al compimento stesso della loro esistenza e oggi la intravvedono densa di minaccia anzich di possibilit. Occorre unopera di rigenerazione del Paese. Non solo politica. Insieme morale, democratica, sociale e prima ancora culturale. Perch proprio a partire dai capisaldi culturali con cui questa destra si insediata nel Paese, dal lavoro ai diritti, che ha avuto inizio e oggi giunge al pi nefasto degli esiti possibili, lo smantellamento di una identit comunitaria nazionale. Occorre dare, da subito, segnali forti, credibili, mettere in campo prima possibile una proposta di alternativa. Larga, unitaria, popolare, incentrata su unidea forte di cambiamento da presentare al Paese, mobilitando energie, risorse, intelligenze, speranze ben presenti, come si visto nella recente tornata di elezioni amministrative e nellesito stesso del voto referendario. Allepilogo della crisi politica e morale della destra, capace di trascinare nel pantano e nella rassegnazione il Paese, sempre pi urgente da parte nostra contrapporre unaccelerazione per presentare allItalia una grande, coesa, unita, coalizione di centrosinistra, forte di una sua autonoma agenda di governo.

1 ottobre

Ora tocca a noi. Vi aspetto in piazza il 1 ottobre.


E' possibile partecipare alla manifestazione di Roma con il pullman in partenza da Novara (autostazione) alle 23:30 del 30 settembre. Costo 20 a persona. Per prenotare mandare una mail a sinistraliberta.novara@virgilio.it

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