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Notizie dal gruppo di Sinistra Ecologia Libert al Comune di Novara 27 Settembre Settembre 2011
Abbiamo camminato ancora una volta insieme, come fece Aldo Capitini nel 1961 e come in questi cinquant'anni abbiamo rifatto tante volte, perch crediamo nella non violenza come metodo e stile di vita, strada maestra per contrastare ogni forma di ingiustizia, perch crediamo che la non violenza sia "per l'Italia e per tutti una via d'uscita
dalla difesa di posizioni insufficienti, strumento di liberazione, prova suprema di amore, varco a uomo, societ e realt migliori". (dal manifesto della marcia 2011)
pace
Ciao, Enrico
Entriamo a far parte della soluzione. Negli ultimi decenni sono gi state sprecate tantissime opportunit e risorse, ma quello che ieri era desiderabile, oggi diventato necessario e urgente. La pace ha bisogno di tutta la nostra intelligenza, di tutti i nostri sogni, di tutta la nostra responsabilit
pace
italiani chiedono che il Parlamento e il Governo adottino urgentemente provvedimenti per ridurre la spesa militare del nostro Paese di 1,5 miliardi di nel 2012 e di 2,5 miliardi negli anni successivi, con lobiettivo nel medio termine di una riduzione tale da riportare la nostra spesa effettiva sotto lo 0,9 % del Pil contro l1,4 % effettivo di oggi con un diminuzione in termini assoluti di circa 4,5 miliardi di lanno; vengano pertanto adottati immediati provvedimenti per: a. il ritiro completo delle truppe italiane dallAfghanistan entro il 2012; b. il ritiro immediato dellItalia dal programma per il caccia statunitense JSF; c. la riduzione o cancellazione di programmi di armamento come le fregate FREMM, i missili MEADS, le nuove unit di assalto anfibio vengano inoltre attivati programmi di ristrutturazione delle forze armate con la riduzione di circa 30 mila unit le dotazioni organiche rispetto alla forza attuale di 190 mila militari, la progressiva sostituzione negli incarichi non militari o puramente amministrativi di personale militare con personale civile, che vengano eliminati sprechi e ingiustificati privilegi.
disarmo
nuova cittadinanza
giuridici sullimmigrazione, Cgil, Coordinamento nazionale delle comunit daccoglienza, Emmaus Italia, Federazione delle Chiese evangeliche, Lunaria, Razzismo Brutta Storia, Rete G2, Sei Ugl, la Tavola della Pace, Terra del Fuoco, leditore Carlo Feltrinelli e il sindaco di Reggio Emilia
Una delle proposte ha come obiettivo la riforma della normativa sulla cittadinanza, aggiornandola rispetto ai percorsi naturali di vita, studio e lavoro dei migranti, ed affrontando in particolare lannosa disparit dei bambini nati e cresciuti nel nostro Paese da genitori di origine straniera, che possono chiedere la cittadinanza solo al compimento del diciottesimo anno det. Laltra proposta affronta il tema del diritto di voto da riconoscere ai migranti regolari nelle consultazioni locali, in modo da associare al contributo sociale ed economico alla nostra comunit anche lopportunit di partecipazione nella costruzione delle sue politiche. Sono principi basilari di una societ evoluta che coniugano uguaglianza e diritti sociali, civili e politici, alla base del concetto stesso di cittadinanza. Sinistra Ecologia Libert non pu rimanere indifferente di fronte a questa iniziativa ma deve contribuire fattivamente alla sua riuscita.
Rivolgo un appello alle donne e agli uomini che non si rassegnano ad assistere impotenti al declino italiano, alla distruzione di vincoli sociali e democratici che rendono unita la comunit nazionale del Paese. A questo siamo ormai giunti con la destra al governo. In un crescendo di diseguaglianze e ingiustizie sociali, di smarrimento di un ruolo e di una funzione dellItalia dentro lEuropa e nel mondo, di pieno spossessamento dei diritti, nel campo del lavoro, dellambiente, del sapere, della sfera soggettiva e individuale delle persone. La crisi economica, a lungo negata come non ci dovesse riguardare, si manifesta ora in tutti i suoi effetti dirompenti, disgreganti, duraturi nel tempo, tanto sulla vita delle singole persone come su quella delle istituzioni, a partire da quelle pi prossime ai cittadini, come i tanti comuni italiani messi ormai nelle condizioni di rinunciare a programmare lo sviluppo del proprio territorio. C un paese colpito al cuore, smarrito, umiliato e offeso, intaccato ormai alla radice in quel che di pi prezioso possa dirsi convinto: il senso di una speranza, di una possibilit autentica di cambiamento, di costruzione di una prospettiva dignitosa e libera di futuro per ciascuno, a partire da quelle ragazze e quei ragazzi che si aprono al compimento stesso della loro esistenza e oggi la intravvedono densa di minaccia anzich di possibilit. Occorre unopera di rigenerazione del Paese. Non solo politica. Insieme morale, democratica, sociale e prima ancora culturale. Perch proprio a partire dai capisaldi culturali con cui questa destra si insediata nel Paese, dal lavoro ai diritti, che ha avuto inizio e oggi giunge al pi nefasto degli esiti possibili, lo smantellamento di una identit comunitaria nazionale. Occorre dare, da subito, segnali forti, credibili, mettere in campo prima possibile una proposta di alternativa. Larga, unitaria, popolare, incentrata su unidea forte di cambiamento da presentare al Paese, mobilitando energie, risorse, intelligenze, speranze ben presenti, come si visto nella recente tornata di elezioni amministrative e nellesito stesso del voto referendario. Allepilogo della crisi politica e morale della destra, capace di trascinare nel pantano e nella rassegnazione il Paese, sempre pi urgente da parte nostra contrapporre unaccelerazione per presentare allItalia una grande, coesa, unita, coalizione di centrosinistra, forte di una sua autonoma agenda di governo.
1 ottobre