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MANIFESTO DEL CSR

Richiami storici Gli studenti e la Rivoluzione Spagnola


Dagli scritti di Trotsky sui giovani Le manifestazioni attive degli studenti, non sono che un tentativo della giovane generazione della borghesia, e soprattutto della piccola borghesia, di trovare una via d'uscita all'equilibrio instabile in cui il Paese si trovato dopo la cosiddetta liberazione dalla dittatura di Primo de Rivera , di cui stata conservata integralmente nei suoi lineamenti fondamentali. Quando la borghesia rinuncia consapevolmente e ostinatamente a risolvere i problemi che discendono dalla crisi della societ borghese, quando il proletariato non ancora pronto ad assumersi questo compito, sono spesso gli studenti ad assumersi questo compito. La borghesia considera il movimento degli studenti per met con approvazione e per met con prevenzione; se la giovent d qualche scossone alla burocrazia monarchica, non poi tanto male, a condizione che i ragazzi non vadano troppe oltre e non trascinino le classi lavoratrici. Spalleggiando il movimento studentesco gli operai spagnoli hanno dato prova di sicuro istinto rivoluzionario[...]

Maggio Francese
Comprendere il maggio francese per le giovani generazioni un fatto importante non solo dal punto di visto storico, ma anche per la svolta politica che ha creato. Dieci milioni di scioperanti, un movimento studentesco mai visto (sia per ampiezza che per coscienza politica); nessun paese imperialista ha mai visto una mobilitazione cos vasta. Il movimento ha fatto scendere nelle piazze non solo operai ma anche studenti universitari, liceali e insegnanti. Oltre a ci, il maggio francese ha visto la crisi

irreversibile delle organizzazioni operaie burocratizzate (staliniste e maoiste) e lo sviluppo del movimento trotskista (jcr). Le responsabilit del PCF nel fallimento del maggio del 68 sono state enormi. La CGT (sindacato guidato dal PCF) ha imposto la frammentazione, la spaccatura tra il movimento degli studenti e quello del mondo del lavoro. Le parole d'ordine del PCF e della CGT erano quelle di un'Universit democratica e moderna, che non avevano nulla a che fare con le rivendicazioni degli studenti, i quali miravano ad un cambiamento radicale della societ. Insomma le fabbriche, grazie al PCF, sono state chiuse agli studenti e questo ha indebolito il movimento, spaccandolo in due e frantumando le sue aspirazioni. Per questo il CSR oltre deve insistere a mo' di mantra per l'unificazione delle lotte studentesche con quelle operaie.

Fondamenti e linee guida


Gli studenti sono, in Italia, circa sei milioni e solo due nelle Universit. La gran parte degli studenti viene dalle classi meno agiate, ma chi conclude gli studi solitamente chi ha una famiglia in grado di sostituire il welfare (assistenza e spese da fuori sede). La funzione primaria della scuola, in particolar modo quella dell'Universit, quella di fornire nuova forza lavoro precaria alle esigenze del grande capitale. I diritti degli studenti, negli ultimi vent'anni, hanno visto un grande ridimensionamento (aumento tasse, numeri chiusi, metodo invalsi ecc) anche grazie alla complicit delle forze sedicenti comuniste (PRC e PDCI) le quali, a fasi intermittenti, hanno sostenuto i governi della borghesia italiana dal 1996 al 2008. Occorre che gli studenti lottino per una scuola pubblica, laica e a disposizione delle classi meno agiate. inoltre necessario, smontare la logica delle scuole private e convenzionate, che vedono negli istituti vaticani i principali beneficiari di questo stato di cose.

Ruolo e metodo
IL CSR, per svolgere il proprio ruolo di agitazione e propaganda, non pu che essere vissuto come una struttura democratica, assembleare e centralista. Di fronte all'avanzare del processo destrutturativo dell'istruzione pubblica aperto dalla borghesia, l'esigenza della costruzione del CSR fondamentale. La gestione autonoma degli spazi deve essere sempre inserita in un contesto di parole d'ordine rivoluzionarie. Non basta, come abbiamo appreso nel corso della storia recente, il semplice "antagonismo" (non si sa a quale prospettiva di societ agognano gli antagonisti), ma servono delle proposte marxiste rivoluzionarie, che abbiano come asse portante un programma transitorio verso il socialismo.

Assemblee
L'assemblea del CSR l'iniziativa che si verifica in modo democratico nell'ottica del marxismo rivoluzionario delle attivit svolte (riunione, volantini, immagine pubblica del CSR). L'assemblea deve seguire l'ordine del giorno stabilito nella precedente assemblea o dal direttivo (se si pensa di costruirne uno), lasciando alla volont dei e delle compagne di aggiungere altri punti alla discussione, che si pensano dirimenti e fondamentali. importante che l'assemblea sia anche un momento di verifica delle iniziative svolte sino a quel momento.

Il CSR in pi s'impegna nella lotta per il funzionamento democratico dei delegati (eletti dagli studenti) nei singole scuole o facolt.

Antifascismo
Karl Radek scriveva che la dittatura fascista paragonabile a cerchi di ferro con i quali la borghesia tenta di consolidare la botte sfasciata del capitalismo . Occorre sottolineare che la botte, contrariamente a quanto si potrebbe ritenere, non stata sfasciata dall'azione rivoluzionaria della classe operaia; il fascismo non la risposta della borghesia a un attacco del proletariato, ma piuttosto l'espressione della decadenza dell'economia capitalistica. La botte, insomma, si sfasciata da sola. Oggi pi che mai assistiamo ad una ripresa politica delle organizzazioni di estrema destra. Il loro "risveglio" trova nella crisi e nella copertura dei vari governi l'humus per proliferare. Il dovere, il primo compito di un'organizzazione rivoluzionaria giovanile quello di saper intercettare il malcontento presente nelle periferie e spiegare a tutti che il fascismo non la soluzione. Dobbiamo parlare di cultura. La destra portatrice di dogmi e false verit (Dio, Patria e famiglia), noi dobbiamo rispondere con la lotta di classe internazionalista allo sciovinismo piccolo-borghese che la destra esprime. Le persone, questo dobbiamo spiegare in modo certosino, non si dividono per nazionalit, etnia o religione, ma tra sfruttati e sfruttatori. Lantifascismo stato nella storia essenzialmente prerogativa dei militanti comunisti, socialisti ed anarchici, i quali hanno pagato al fascismo il prezzo pi alto in termini di repressione. Altri, come il Partito Popolare (antenato della DC), hanno sostenuto lavvento della dittatura fascista fino a far parte del primo governo Mussolini. Da alcuni anni assistiamo a squallidi tentativi di pacificazione, tesi ad affermare il concetto che partigiani e repubblichini fascisti fossero tutti uguali, tutti egualmente italiani e patrioti (in questi giorni a Roma apparso tra le vie della citt un manifesto atto a spiegare " l'onore" dei repubblichini di Sal). Oggi, come ieri, occorre guardarci da coloro che tentano di cambiare la storia per affermare, nel presente, un nuovo autoritarismo; fatto di razzismo e discriminazioni nei confronti di ogni diversit", di negazione dei diritti dei lavoratori, di repressione poliziesca del dissenso, dannientamento di ogni garanzia sociale. inoltre necessario stare attenti anche a coloro che agitano strumentalmente la bandiera dellantifascismo, per ignobili calcoli elettorali; come in passato ha fatto ad esempio il centrosinistra, che ha tra le sue fila Luciano Violante, il quale, da Presidente della Camera dei Deputati nel 1996 sostenne, nel suo discorso di insediamento, che bisognavacapire le ragioni dei ragazzi di Sal. Se oggi c qualcosa da ricordare sono i 40.000 italiani che furono strappati dalle loro case dai militi della Repubblica Sociale o dalle truppe tedesche e deportati nei lager. Di questi 30.000 erano partigiani, antifascisti e lavoratori, arrestati in gran parte dopo gli scioperi del marzo del 1943. Non dobbiamo dimenticare neanche il vero e proprio tradimento nei confronti messo in atto da il migliore, il segretario stalinista del PCI Palmiro Togliatti, il quale, da Ministro di Grazia e Giustizia nel governo post-bellico, sostenne ed eman l'amnistia per reati comuni, politici e militari. Un atto che, approvato all'unanimit dal governo De Gasperi (DC) per celebrare la nascita della Repubblica, determin la liberazione di migliaia di fascisti, senza distinzione tra gli imputati di reati minori e i responsabili di gravi crimini. Nel primo mese di applicazione tornarono in libert 7000 fascisti detenuti. Tra i primi beneficiari del provvedimento figurano un colonnello dei carabinieri condannato all'ergastolo per l'assassinio dei fratelli Rosselli e quattro torturatori della famigerata banda Koch. Per questo il nostro agire deve avere un respiro anche politico e non limitarsi alle manifestazioni di rimbalzo (p.es. il 25 Aprile) o alle folcloristiche pratiche sociali messe in pratica della schegge

dellautonomia movimentista. Oggi essere antifascisti da veri comunisti, vuol dire opporsi alle e nelle istituzioni locali e nazionali L'antifascismo per noi non un fronte popolare, n un blocco per la democrazia, ma un metodo politico eretto sull'internazionalismo e la lotta di classe. Il fascismo, il popolo delle scimmie, pu essere sconfitto definitivamente solamente con la presa del potere da parte del mondo del lavoro.

Antistalinismo
Per molto tempo argomenti "spinosi" come quello dello stalinismo sono stati rimossi, cancellati. In questo quadro, fatto di complicit ed omissioni, il PCI e altre organizzazioni operaie hanno svolto un ruolo accondiscendente o passivo alle menzogne fabbricate da Mosca. giunto il momento di cancellare questa triste pagina della storia per far luce sulla verit storica. Una verit fatta non solo di diritti (epurazione di migliaia di comunisti per mano di Stalin), ma anche di linea politica. LUnione Sovietica di Stalin ha piegato e tradito tutti i processi rivoluzionari (Cina 1926-1927, Spagna 1934-1936, Italia 1946, ecc.) per il proprio tornaconto. Il movimento operaio, per Stalin, era un mero strumento di concertazione con le potenze imperialiste che, sventolando lo spauracchio della rivoluzione, gli consentiva di mantenere il proprio dominio nellURSS. Queste dinamiche filostaliniane, hanno portato in passato alcuni partiti sedicenti comunisti a sostenere governi con la borghesia (PDCI in Italia, KKE in Grecia, ecc). Questa logica avversa al leninismo, per il quale il movimento comunista nasce in opposizione a quella sinistra che sostiene i governi con la borghesia, va combattuta politicamente. Siamo consci che non esistono borghesie progressiste o rivoluzioni a tappe (prima rivoluzione democratica poi rivoluzione socialista), ma solo rivoluzioni comuniste, come Lenin e Trotsky ci hanno insegnato nella rivoluzione Russa. Per tali motivazioni lantistalinismo non solo un vessillo feticista, ma un fondamento del marxismo rivoluzionario. Ma forse il danno pi difficile da riparare quello all'immaginario collettivo. Quando parliamo di comunismo e di dittatura del proletariato i nostri interlocutori spesso pensano alla dittatura di Stalin e non ai soviet rivoluzionari bolscevichi che hanno messo in moto la rivoluzione.

Questione di genere nel sistema capitalista


Siamo convinti, come giovani rivoluzionari, che il superamento del sistema capitalistico non possa essere condotto attraverso l'autoriforma del sistema attuale. A chi ci accusa di essere utopisti partigiani della rivoluzione, rispondiamo che tanto pi oggi questa prospettiva molto meno illusoria di quanto possa apparire. possibile la riforma del sistema e delle sue oppressioni attraverso la via parlamentare? possibile, a colpi di decreti, ripristinare e/o guadagnare diritti per il mondo del lavoro? possibile scongelare il fervente patriarcato eteroguidato dal clero che affligge il genere femminile e le minoranze sessuali? Le organizzazione politiche della sinistra, anche quella cosiddetta radicale, chiedono i voti con "l'intento" di poter migliorare le condizioni delle persone meno agiate, ma la storia ha dimostrato che ci una falsit. I vari Franco Grillini, Vladimir Luxuria (rappresentanti secondo l'immaginario collettivo delle specificit di genere) non sono riusciti ad ottenere uno straccio di legge che migliorasse le condizioni del genere femminile e delle minoranze sessuali, anzi hanno sostenuto i privilegi fiscali del clero; cos i vari Diliberto, Ferrero, Bertinotti e Rizzo hanno sostenuto e votato le peggiori

"porcherie" ai danni del mondo del lavoro (CPT, guerre, leggi precarizzanti). Dunque il tema della rivoluzione alla base di un'organizzazione rivoluzionaria. Il CSR difende tutt@ gli/le oppresse/i del sistema capitalista e le difende, per cos dire, in tutte le sue forme. Parlare dell'oppressione capitalistica (economia, diritti, morti sul lavoro) un punto centrale del CSR. Detto questo, una sana organizzazione giovanile si misura anche nel suo interno, nel linguaggio (senza ricadere nel finto strutturalismo), negli atteggiamenti e nel comportamento tra compagni e compagne. Il punto di base sostanziale, non si tratta nella societ borghese e come riflesso sovrastrutturale nella sinistra, solo di oppressione di un sesso su un altro, ma di privare il genere femminile delle sue specificit. Si detto pi volte, a partire da E. Reed, che le donne sono doppiamente oppresse, come classe e come sesso, e per questo hanno uno straordinario potenziale rivoluzionario. Ma spesso la quantit di oppressione non produce meccanicamente una sorta di spinta rivoluzionaria, essa si produce se si combina con le capacit del genere, in particolare le lavoratrici e disoccupate, con la volont di lottare per la rivoluzione. Qualche volta durante i dibattiti anche interni alla sinistra sentiamo dire: "Intanto liberiamoci del sistema capitalistico, che interesse sia degli uomini che delle donne, al resto vedremo poi". Ecco questo separare il resto una cosa profondamente sbagliata. Non solo ha farcito il peggio delle burocrazia stalinista (ove il ruolo delle donne era solo un abbellimento), ma ha prodotto una sorta di giustificazionismo sociologico al maschilismo. Questo va rovesciato, partendo dai noi giovani. Dobbiamo avere pi attenzione per le parole, per i modi e gli atteggiamenti verso le minoranze sessuali. Questo non vuol dire pensare ad esse "come specie protetta", ma pensare ad esse come un genere diverso della specie umana con le sue peculiarit e sgombrare il campo da squallide sovrastrutture piccolo borghesi, che vedono la donna come essere subalterno all'uomo.

Creare conflitto
Dopo che il CSR ha individuato alcuni punti su cui creare conflitto necessario allargare il "conflitto", aumentando il consenso ed inserendosi nelle relative contraddizioni delle organizzazioni riformiste e/o antagoniste. Per aumentare gli spazi d'intervento necessario non solo produrre del materiale (volantini e comunicati), ma anche intervenire in ogni assemblea e dibattito, per conquistare giovani (potenzialmente) rivoluzionari alle nostre posizioni. Altro elemento fondamentale quello di legare le grandi tematiche (guerre, lavoro, sanit) dove gli studenti si mobilitano con facilit, alle tematiche studentesche; creando un connubio tra studio e rivendicazioni sociali.

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