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Lezione 2

Perch lo Stato interviene?


Luciano Greco Corso di Scienza delle finanze
Facolt di Giurisprudenza Dipartimento di Scienze Economiche Universit di Padova

Struttura della lezione


Argomenti
Mercato ed Efficienza Mercato ed Equit

Riferimenti:
RG (2010), capp. 4 e 8

Lezione 2

Mercato ed Efficienza

Che cos lefficienza?


Lefficienza (nel senso di Pareto) un criterio di desiderabilit economica (sociale) di unallocazione delle risorse
Efficienza paretiana: unallocazione delle risorse Pareto-efficiente se non possibile aumentare il benessere di almeno uno degli individui che compongono la societ senza ridurre il benessere di qualche altro individuo

Lefficienza paretiana si traduce in due condizioni (le cui caratteristiche dipendono dalla natura dei beni):
efficienza nel consumo efficienza nella produzione
Lezione 2 4

Efficienza e natura dei beni


Come produrre e distribuire i beni affinch lallocazione delle risorse sia efficiente? La risposta dipende da una importante caratteristica economica (e tecnologica):
la rivalit: un bene rivale quando il suo impiego
(consumo o produzione) da parte di un soggetto economico (individuo, impresa, istituzione ecc.) implichi limpossibilit per altri soggetti economici di goderne (per consumo o produzione)
Lezione 2 5

Beni privati e pubblici


La natura economica dei beni dipende dalla rivalit ma anche da unulteriore caratteristica (tecnologica, economica o giuridica):
lescludibilit: un bene escludibile quando possibile escludere dal suo impiego (per consumo o produzione) alcuni soggetti economici

In particolare, i beni possono essere classificati in relazione al grado di rivalit ed escludibilit


i beni privati (puri) sono perfettamente rivali ed escludibili allestermo opposto, i beni pubblici (puri) sono assolutamente non rivali e non escludibili
Lezione 2 6

Efficienza nel consumo


Lefficienza nel consumo (di beni privati) si ha quando i saggi marginali di sostituzione tra tutti i beni sono uguali per tutti i consumatori delleconomia Caso semplice: nelleconomia di puro scambio con due consumatori e due beni
lefficienza paretiana data dalla sola efficienza nel consumo linsieme delle allocazioni delle risorse Paretoefficienti (=che soddisfano lefficienza nel consumo) la curva dei contratti
Lezione 2 7

Richiami di microeconomia
Saggio marginale di sostituzione:
la ragione di scambio tra laumento del consumo di un bene (es. abbigliamento a) e la riduzione del consumo di un altro bene (es. cibo c) che mantengano costante lutilit (cio il benessere complessivo) di un consumatore (es. Eva) Analiticamente:

U Eva c, a U 0

dc UM cEva da UM aEva 0 UM aEva da Eva MRS ca Eva dc UM c


Lezione 2 8

Economia di puro scambio


X B

EP UA UB A
Lezione 2

Y
9

Efficienza nella produzione


Lefficienza produttiva si ha quando, impiegando tutte le risorse originarie, non sia possibile aumentare la produzione di un bene senza sacrificare quella di un altro Quando (almeno) alcuni fattori produttivi sono rivali
le allocazioni che soddisfano lefficienza nella produzione costituiscono la frontiera delle possibilit di produzione... la cui pendenza il saggio marginale di trasformazione tra i beni che possono essere prodotti
Lezione 2 10

Richiami di microeconomia
Saggio marginale di trasformazione:
la ragione di scambio tra laumento della produzione di un bene (es. abbigliamento a) e la riduzione della produzione di un altro bene (es. cibo c) che mantenga costante e pari al massimo possibile lutilizzo dei fattori produttivi (es. terra T, capitale K e lavoro - L) Analiticamente:

F c, a F * f (T * , K * , L* ) CM a da MRTca dc CM c
Lezione 2

dc CM c da CM a 0

11

Frontiera delle possibilit produttive


a

da MRTca dc

AE

Insieme di allocazioni di a e c producibili a partire dalle risorse originarie delleconomia

da

AE

Insieme di allocazioni pi efficienti di AI

AI

dc
Lezione 2

c
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Lefficienza nel consumo non basta


a Z inefficiente nella produzione, ma consente di raggiungere E (efficiente nel consumo) il benessere di Eva e/o Adamo potrebbe crescere aumentando la produzione complessiva

Z UEva E

UAdamo 0
Lezione 2

c
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Lefficienza nella produzione non basta


a Z Z e E sono efficienti nella produzione ma il benessere di Eva (immaginando che ci sia solo lei nelleconomia) crescerebbe cambiando il mix di produzione

U*Eva

UEva 0
Lezione 2

c
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Il primo teorema delleconomia del benessere e i fallimenti del mercato

Il funzionamento delleconomia
Le allocazioni delle risorse e la loro eventuale efficienza (nella produzione e nel consumo) dipendono dalla natura del sistema economico Assetti istituzionali alternativi delleconomia
mercato:
tutti (o gran parte) dei beni vengono scambiati attraverso un mercato, su cui i soggetti economici domandano o offrono il bene in oggetto al prezzo che si formato

pianificazione:
tutti i beni vengono allocati direttamente da istituzioni collettive sulla base di meccanismi politici di determinazione dei piani produttivi e dei bisogni da soddisfare

economia mista
Lezione 2 16

Economia del benessere (I)


Primo problema fondamentale delleconomia: il mercato (o altro sistema economico) determina allocazioni delle risorse Pareto-efficienti? Il Primo teorema delleconomia del benessere stabilisce il rapporto tra caratteristiche istituzionali ed economiche del mercato e capacit di generare (spontaneamente) allocazioni delle risorse efficienti in senso paretiano
Lezione 2 17

Richiami di microeconomia
Equilibrio parziale di mercato: per un dato prezzo la quantit di un bene domandata e offerta si eguagliano Equilibrio economico generale: tutti i mercati dei singoli beni sono in equilibrio
i mercati sono collegati tramite i vincoli di bilancio dei soggetti economici pertanto, vale la Legge di Walras:
se tutti i mercati dei beni eccetto uno sono in equilibrio, allora anche lultimo mercato deve essere in equilibrio
Lezione 2 18

Richiami di microeconomia
Il modello del sistema economico di mercato si fonda sullipotesi di concorrenza perfetta: i soggetti economici (famiglie e imprese) rispondono ai prezzi con domanda e offerta di beni, non tenendo conto delleffetto che i propri comportamenti hanno sui prezzi stessi
Le scelte delle famiglie di consumo (risparmio, lavoro ecc.), quindi le quantit domandate di beni e offerte di fattori produttivi, sono caratterizzate dalleguaglianza tra saggio marginale di sostituzione e rapporto tra i prezzi di mercato dei beni Le scelte delle imprese di produzione, quindi le quantit offerte di beni e domandate di fattori produttivi, sono caratterizzate dalleguaglianza del costo marginale al prezzo di ciascun bene

Domanda e offerta di mercato si ottengono aggregando le domande e offerte individuali


Lezione 2 19

Scelte di consumo: domanda


c UAdamo
Surplus del consumatore (a)

Pa

Da

MRScaAdamo c c

= Pc / Pa Pa

Pa UAdamo a a a
Lezione 2

a a

a
20

Scelte di produzione: offerta


Pa Oa = CMa

Surplus del produttore

Pa

a
Lezione 2

a
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Primo teorema del benessere


Primo Teorema fondamentale dellEconomia del Benessere (PTEB):
Un sistema economico di mercato caratterizzato da
1. concorrenza perfetta tra i soggetti economici operanti su tutti i mercati 2. un mercato per ciascun bene

determina allocazioni di equilibrio economico generale Pareto-efficienti

Argomento: lallocazione di equilibrio caratterizzata da


saggi marginali uguali al rapporto tra i prezzi per ogni famiglia costi marginali uguali ai prezzi, quindi saggio marginale di trasformazione (rapporto tra costi marginali) uguale al rapporto tra i prezzi

quindi, da
efficienza nello scambio: tutte le famiglie hanno uguale saggio marginale di sostituzione efficienza nella produzione: il saggio marginale di trasformazione uguale al saggio marginale di sostituzione della generica famiglia

Lezione 2

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PTEB: Analisi grafica


a MRTca = Pc / Pa

UAdamo

UEva

MRScaAdamo = MRScaEva
Lezione 2

c
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Fallimenti di mercato
Il sistema economico di mercato non soddisfa pienamente (nella realt) le ipotesi del PTEB determinando fallimenti del mercato: situazioni in cui le allocazioni delle risorse di mercato siano Paretoinefficienti
1. Potere di mercato (monopolio naturale e oligopolio):
per ragioni tecnologiche, economiche o giuridiche, il numero dei soggetti economici limitato, violando lipotesi di concorrenza perfetta

2. Assenza (o incompletezza) di mercati:


linformazione asimmetrica (e lincompletezza contrattuale) possono limitare il numero di mercati, violando lipotesi che a ciascun bene corrisponda un mercato esternalit e beni pubblici: una particolare forma di incompletezza dei mercati si ha in presenza di beni non rivali e/o non escludibili perch alcuni benefici e/o costi non trovano riscontro nel sistema dei prezzi
Lezione 2 24

Funzione allocativa dello Stato


I fallimenti del mercato definiscono la funzione allocativa delloperatore pubblico: correzione delle caratteristiche del sistema economico che generano linefficienza paretiana delle allocazioni delle risorse di mercato Analisi della funzione allocativa
gli strumenti impiegati dalloperatore pubblico devono tendere a compensare i difetti del sistema economico di mercato, tipicamente modificando gli incentivi e i comportamenti degli individui nel mondo reale, non detto che lintervento pubblico conduca a soluzioni migliori di quelle determinate dal mercato inefficiente
Lezione 2 25

Mercato ed Equit

Secondo teorema del benessere


Secondo Teorema fondamentale dellEconomia del Benessere (STEB): Una allocazione Pareto-efficiente pu essere determinata come allocazione di equilibrio di un sistema economico di mercato caratterizzato da
1. le ipotesi che soddisfano il PTEB 2. lintervento redistributivo (pubblico) consente trasferimenti efficienti di risorse 3. (alcune condizioni tecniche)

Argomento in breve:
a partire dallallocazione di equilibrio, possibile trovare un sistema di prezzi tale che lallocazione efficiente anche un equilibrio di mercato

Lezione 2

27

Analisi grafica del STEB


Lipotesi di strumenti di redistribuzione non distorsivi implica che possiamo concentrarci sullo scambio

X
Distribuzione iniziale delle risorse

trasferimento efficiente

Equilibrio di mercato in assenza di redistribuzione

Ottimo sociale (e equilibrio di mercato dopo la redistribuzione)

SMT

Lezione 2

28

Scelta politica, scelta distributiva


Lefficienza allocativa compatibile con una infinit di distribuzioni dei beni delleconomia, quindi di uninfinit di possibili distribuzioni del benessere (utilit) tra gli individui (lungo la cd frontiera delle possibili utilit)
UA X E B E
Frontiera delle possibili utilit

Z A Y
Lezione 2

Z UB
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La delusione del First Best

First Best: ragioni dellintervento


Nel mondo del STEB (cd First Best), le ragioni dellintervento pubblico sono
redistribuzione: il sistema economico di mercato non comunque in grado di determinare allocazioni eque (secondo un qualche criterio di distribuzione dei beni prodotti nelleconomia) allocazione: qualora le ipotesi del PTEB non siano (pienamente) soddisfatte, il sistema economico di mercato non sarebbe in grado di determinare allocazioni efficienti

Lezione 2

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First Best: obiettivi e strumenti


Lintervento pubblico di first best viene attuato attraverso
trasferimenti (cio, imposte e/o sussidi) efficienti (o in somma fissa) per intervenire sulla distribuzione delle risorse correzione dei comportamenti dei soggetti economici mediante meccanismi non di mercato

Grazie ai trasferimenti in somma fissa


lintervento pubblico non produce effetti indesiderati non vi contrasto tra obiettivi di efficienza e di equit delloperatore pubblico
Lezione 2 32

Intervento pubblico di first best


UA
Frontiera (delle possibili utilit) di first best

AE

Trasferimento redistributivo

AFB
Correzione dei fallimenti del mercato

AI

0
Lezione 2

UB
33

Fallimenti dello Stato


Problemi del processo di scelta collettiva
Problema della scelta collettiva: il criterio di efficienza paretiana insufficiente a guidare lintervento pubblico; le scelte politiche sono necessariamente scelte distributive Governo benevolente o Leviatano? I meccanismi politici e burocratici non consentono di attuare perfettamente le scelte basate su criteri di convenienza sociale

Problemi degli strumenti di intervento (second best)


Trade-off tra efficienza ed equit: linefficienza degli strumenti di intervento pubblico pu compromettere la capacit dellintervento pubblico di realizzare scelte di interesse pubblico

Lezione 2

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Problema della scelta collettiva


UA AOR AI

Quale allocazione della frontiera scegliere?


il criterio paretiano non sufficiente perch tutte le allocazioni efficienti (I TEB) sono uguali in termini paretiani abbiamo bisogno di un criterio distributivo, possibilmente connesso alle preferenze degli individui
UB

Redistribuzione efficiente

AOL

0
Lezione 2

35

Problema del second best


UB

Allocazione iniziale

Frontiera di second best

Allocazione socialmente desiderata

Frontiera di first best

UA
Lezione 2 36

Benessere sociale

Insufficienza del criterio paretiano


UB
Insieme delle Allocazioni Pareto-superiori

Il criterio paretiano insufficiente:


la scelta sociale rimane indeterminata

I criteri di compensazione
consentono di preferire Y su X si basano sulla comparazione tra utilit di individui diversi non risolvono il problema di indeterminatezza

Ye X Y

UA
Lezione 2 38

Funzione di benessere sociale


Ipotizzando di poter comparare le utilit individuali, possiamo costruire una
funzione di benessere sociale: misura aggregata dellutilit della societ associata alle diverse alternative a partire dalla somma (eventualmente pesata) delle utilit individuali W(.) = w(UA(.), UB(.), UC(.))
Es.: valore sociale dellalternativa X: W(X) = w(UA(X), UB(X), UC(X))
Lezione 2 39

Giustizia sociale e giudizi di valore


La forma della funzione di benessere sociale w(.) riassume in s
i giudizi di valore sulla distribuzione del benessere tra individui cio lavversione alla diseguaglianza sociale

Esempi di funzione di benessere sociale


utilitarista: il benessere sociale la somma delle utilit individuali
nellesempio del voto la Borda: numero totale di voti di ciascuna alternativa

rawlsiana: il benessere collettivo lutilit dellindividuo che sta peggio


nellesempio del voto la Borda: Z e W sono indifferenti
Lezione 2 40

Funzioni di benessere sociale


Curva di indifferenza sociale utilitarista Curva di indifferenza sociale rawlsiana

Lavversione alla diseguaglianza il saggio marginale di sostituzione tra utilit di diversi individui:
utilitarista: indifferenza alla disuguaglianza rawlsiana: avversione assoluta alla disuguaglianza
41

UA
Lezione 2

Funzioni la Bergson-Samuelson
Alternativa socialmente preferita

W1 W0

Funzioni di benessere sociale con avversione alla diseguaglianza intermedia (rispetto ai casi estremi: utilitarista e rawlsiana)
UA
Lezione 2 42

Giudizi di valore: etica e politica


Chi stabilisce i giudizi di valore cio lavversione alla disuguaglianza da includere nella funzione di benessere sociale?
politica: il policy-maker etica: gli stessi individui, se considerano il problema distributivo dietro con un velo di ignoranza (come in Ralws)
avversione alla diseguaglianza = avversione al rischio (di povert)
Lezione 2 43

Critica al welfarismo
Le utilit individuali si possono veramente misurare?
sufficiente assicurarsi che lutilit marginale (del reddito) sia decrescente per introdurre una qualche forma di comparabilit (Pigou 1932)

Anche se siamo in grado di misurare le utilit eticamente giustificato il criterio welfarista (benessere = utilit)?
soluzioni alternative: egualitarismo specifico, diritti individuali
Lezione 2 44

Redistribuzione ottimale

Redistribuzione di first best


Ipotesi
Vi sono due individui, A e B, che hanno la stessa funzione di utilit [U(.)] rispetto al valore monetario del consumo di beni [C] e lutilit marginale decrescente Lindividuo A ha un reddito lordo maggiore dellindividuo B (Y) Il gettito da prelevare dagli individui pari 2*T

Come distribuirle lonere tributario tra i due individui?


Lezione 2 46

Redistribuzione non ottimale


UM UM

Ipotizziamo che loperatore pubblico distribuisca il carico (2T) tributario in maniera uniforme:
T = TA = TB

Per qualsiasi funzione di benessere sociale, questa soluzione non ottimale!


T YdB YB YdA T YA
Lezione 2

C
47

Redistribuzione ottimale
UM UM TB

Il benessere sociale (per esempio, la somma delle utilit) massimo quando


le utilit marginali sono uguali, quindi quando i redditi dopo le imposte (Yd) sono eguali (con 2T = TA + TB)
48

YdB

YB YdA TA

YA
Lezione 2

Redistribuzione e progressivit
Le imposte vanno distribuite in modo che lutilit marginale (del reddito dopo le imposte) sia uguale tra gli individui Significa che i redditi dopo le imposte devono essere uguali
YA TA = YB TB

quindi, che limposta deve essere progressiva: scrivendo T = t Y (con t, aliquota media, e Y, base imponibile):
YA TA = YA*(1 tA) = YB*(1 tB) = YB TB se YA > YB allora 1 tA < 1 tB, cio tA > tB
Lezione 2 49

Concetti di equit (tributaria)


Se lutilit marginale decrescente, leguaglianza dellutilit marginale implica
equit verticale: limposta cresce pi che proporzionalmente al crescere della base imponibile (progressivit) equit orizzontale: limposta identica per individui uguali (sul piano tributario)

Lezione 2

50

Comparabilit e redistribuzione
Lanalisi della redistribuzione ottimale si basa sulla comparabilit delle utilit individuali, in particolare
quanto pi decrescente lutilit marginale nel reddito disponibile, tanto maggiore sar la progressivit quando lutilit marginale costante, limposta proporzionale

Ipotesi alternativa (che non necessita di comparazione delle utilit) la di redistribuzione Pareto-efficiente
Lezione 2 51

Il problema del second best


Nel mondo reale non sono generalmente soddisfatte n le ipotesi del PTEB che quelle del STEB
questa situazione implica che lo Stato non possa intervenire a correggere pienamente le inefficienze del mercato ma deve cercare di bilanciare le inefficienze del proprio intervento con gli obiettivi di correzione dellinefficienza e delliniquit determinate dal mercato

Nel mondo reale si ricorre dunque a strumenti imperfetti:


tributi e trasferimenti (di second best)
Lezione 2 52

Tributi e trasferimenti
La tassazione (ma anche la sussidiazione) consiste nel prelievo coattivo (o erogazione) di risorse, in relazione a determinate caratteristiche delle attivit e dei soggetti economici Finalit della tassazione:
allocativa (PTEB)
correzione delle esternalit negative (tassazione pigouviana) e positive (sussidiazione pigouviana) finanziamento della fornitura dei beni pubblici e dei beni privati o impuri, forniti dalloperatore pubblico (inclusi i servizi amministrativi relativi al suo stesso funzionamento)

redistributiva (STEB)
correzione della distribuzione delle risorse tra soggetti economici mediante tassazione e sussidiazione (sia monetaria che in natura)

un medesimo tributo/trasferimento pu essere concepito per perseguire molteplici finalit (es. imposta sui redditi)
Lezione 2 53

Strumenti di redistribuzione: trasferimenti o servizi?

Trasferimento monetario
X

La redistribuzione pu avvenire direttamente tramite lerogazione di pi risorse monetarie al soggetto da aiutare


X0

Y0

Lezione 2

55

Trasferimento monetario
X

X1

Si manifesta un incremento della domanda di tutti i beni e servizi (X, Y)

X0

Y0 Y1

Lezione 2

56

Trasferimenti in natura
X

X0

Il trasferimento di risorse pu avvenire tramite lerogazione diretta di servizi sociali (cio trasferimenti vincolati)

Y0

Lezione 2

57

Trasferimento in natura
X

X2

X0

I trasferimenti in natura comportano perdite di benessere (per il soggetto che riceve laiuto) a parit di risorse impiegate
Y0 Y2
Lezione 2 58

Perch in natura?
X

X3

X2

X0

Il trasferimento monetario richiede maggiori risorse fiscali per raggiungere lo stesso obiettivo costo di efficienza inoltre questa forma di trasferimento pu risolvere il problema di selezione dei soggetti da aiutare
Y0 Y2
Lezione 2 59

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