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Riferimenti:
RG (2010), capp. 4 e 8
Lezione 2
Mercato ed Efficienza
Lefficienza paretiana si traduce in due condizioni (le cui caratteristiche dipendono dalla natura dei beni):
efficienza nel consumo efficienza nella produzione
Lezione 2 4
Richiami di microeconomia
Saggio marginale di sostituzione:
la ragione di scambio tra laumento del consumo di un bene (es. abbigliamento a) e la riduzione del consumo di un altro bene (es. cibo c) che mantengano costante lutilit (cio il benessere complessivo) di un consumatore (es. Eva) Analiticamente:
U Eva c, a U 0
EP UA UB A
Lezione 2
Y
9
Richiami di microeconomia
Saggio marginale di trasformazione:
la ragione di scambio tra laumento della produzione di un bene (es. abbigliamento a) e la riduzione della produzione di un altro bene (es. cibo c) che mantenga costante e pari al massimo possibile lutilizzo dei fattori produttivi (es. terra T, capitale K e lavoro - L) Analiticamente:
F c, a F * f (T * , K * , L* ) CM a da MRTca dc CM c
Lezione 2
dc CM c da CM a 0
11
da MRTca dc
AE
da
AE
AI
dc
Lezione 2
c
12
Z UEva E
UAdamo 0
Lezione 2
c
13
U*Eva
UEva 0
Lezione 2
c
14
Il funzionamento delleconomia
Le allocazioni delle risorse e la loro eventuale efficienza (nella produzione e nel consumo) dipendono dalla natura del sistema economico Assetti istituzionali alternativi delleconomia
mercato:
tutti (o gran parte) dei beni vengono scambiati attraverso un mercato, su cui i soggetti economici domandano o offrono il bene in oggetto al prezzo che si formato
pianificazione:
tutti i beni vengono allocati direttamente da istituzioni collettive sulla base di meccanismi politici di determinazione dei piani produttivi e dei bisogni da soddisfare
economia mista
Lezione 2 16
Richiami di microeconomia
Equilibrio parziale di mercato: per un dato prezzo la quantit di un bene domandata e offerta si eguagliano Equilibrio economico generale: tutti i mercati dei singoli beni sono in equilibrio
i mercati sono collegati tramite i vincoli di bilancio dei soggetti economici pertanto, vale la Legge di Walras:
se tutti i mercati dei beni eccetto uno sono in equilibrio, allora anche lultimo mercato deve essere in equilibrio
Lezione 2 18
Richiami di microeconomia
Il modello del sistema economico di mercato si fonda sullipotesi di concorrenza perfetta: i soggetti economici (famiglie e imprese) rispondono ai prezzi con domanda e offerta di beni, non tenendo conto delleffetto che i propri comportamenti hanno sui prezzi stessi
Le scelte delle famiglie di consumo (risparmio, lavoro ecc.), quindi le quantit domandate di beni e offerte di fattori produttivi, sono caratterizzate dalleguaglianza tra saggio marginale di sostituzione e rapporto tra i prezzi di mercato dei beni Le scelte delle imprese di produzione, quindi le quantit offerte di beni e domandate di fattori produttivi, sono caratterizzate dalleguaglianza del costo marginale al prezzo di ciascun bene
Pa
Da
MRScaAdamo c c
= Pc / Pa Pa
Pa UAdamo a a a
Lezione 2
a a
a
20
Pa
a
Lezione 2
a
21
quindi, da
efficienza nello scambio: tutte le famiglie hanno uguale saggio marginale di sostituzione efficienza nella produzione: il saggio marginale di trasformazione uguale al saggio marginale di sostituzione della generica famiglia
Lezione 2
22
UAdamo
UEva
MRScaAdamo = MRScaEva
Lezione 2
c
23
Fallimenti di mercato
Il sistema economico di mercato non soddisfa pienamente (nella realt) le ipotesi del PTEB determinando fallimenti del mercato: situazioni in cui le allocazioni delle risorse di mercato siano Paretoinefficienti
1. Potere di mercato (monopolio naturale e oligopolio):
per ragioni tecnologiche, economiche o giuridiche, il numero dei soggetti economici limitato, violando lipotesi di concorrenza perfetta
Mercato ed Equit
Argomento in breve:
a partire dallallocazione di equilibrio, possibile trovare un sistema di prezzi tale che lallocazione efficiente anche un equilibrio di mercato
Lezione 2
27
X
Distribuzione iniziale delle risorse
trasferimento efficiente
SMT
Lezione 2
28
Z A Y
Lezione 2
Z UB
29
Lezione 2
31
AE
Trasferimento redistributivo
AFB
Correzione dei fallimenti del mercato
AI
0
Lezione 2
UB
33
Lezione 2
34
Redistribuzione efficiente
AOL
0
Lezione 2
35
Allocazione iniziale
UA
Lezione 2 36
Benessere sociale
I criteri di compensazione
consentono di preferire Y su X si basano sulla comparazione tra utilit di individui diversi non risolvono il problema di indeterminatezza
Ye X Y
UA
Lezione 2 38
Lavversione alla diseguaglianza il saggio marginale di sostituzione tra utilit di diversi individui:
utilitarista: indifferenza alla disuguaglianza rawlsiana: avversione assoluta alla disuguaglianza
41
UA
Lezione 2
Funzioni la Bergson-Samuelson
Alternativa socialmente preferita
W1 W0
Funzioni di benessere sociale con avversione alla diseguaglianza intermedia (rispetto ai casi estremi: utilitarista e rawlsiana)
UA
Lezione 2 42
Critica al welfarismo
Le utilit individuali si possono veramente misurare?
sufficiente assicurarsi che lutilit marginale (del reddito) sia decrescente per introdurre una qualche forma di comparabilit (Pigou 1932)
Anche se siamo in grado di misurare le utilit eticamente giustificato il criterio welfarista (benessere = utilit)?
soluzioni alternative: egualitarismo specifico, diritti individuali
Lezione 2 44
Redistribuzione ottimale
Ipotizziamo che loperatore pubblico distribuisca il carico (2T) tributario in maniera uniforme:
T = TA = TB
C
47
Redistribuzione ottimale
UM UM TB
YdB
YB YdA TA
YA
Lezione 2
Redistribuzione e progressivit
Le imposte vanno distribuite in modo che lutilit marginale (del reddito dopo le imposte) sia uguale tra gli individui Significa che i redditi dopo le imposte devono essere uguali
YA TA = YB TB
quindi, che limposta deve essere progressiva: scrivendo T = t Y (con t, aliquota media, e Y, base imponibile):
YA TA = YA*(1 tA) = YB*(1 tB) = YB TB se YA > YB allora 1 tA < 1 tB, cio tA > tB
Lezione 2 49
Lezione 2
50
Comparabilit e redistribuzione
Lanalisi della redistribuzione ottimale si basa sulla comparabilit delle utilit individuali, in particolare
quanto pi decrescente lutilit marginale nel reddito disponibile, tanto maggiore sar la progressivit quando lutilit marginale costante, limposta proporzionale
Ipotesi alternativa (che non necessita di comparazione delle utilit) la di redistribuzione Pareto-efficiente
Lezione 2 51
Tributi e trasferimenti
La tassazione (ma anche la sussidiazione) consiste nel prelievo coattivo (o erogazione) di risorse, in relazione a determinate caratteristiche delle attivit e dei soggetti economici Finalit della tassazione:
allocativa (PTEB)
correzione delle esternalit negative (tassazione pigouviana) e positive (sussidiazione pigouviana) finanziamento della fornitura dei beni pubblici e dei beni privati o impuri, forniti dalloperatore pubblico (inclusi i servizi amministrativi relativi al suo stesso funzionamento)
redistributiva (STEB)
correzione della distribuzione delle risorse tra soggetti economici mediante tassazione e sussidiazione (sia monetaria che in natura)
un medesimo tributo/trasferimento pu essere concepito per perseguire molteplici finalit (es. imposta sui redditi)
Lezione 2 53
Trasferimento monetario
X
Y0
Lezione 2
55
Trasferimento monetario
X
X1
X0
Y0 Y1
Lezione 2
56
Trasferimenti in natura
X
X0
Il trasferimento di risorse pu avvenire tramite lerogazione diretta di servizi sociali (cio trasferimenti vincolati)
Y0
Lezione 2
57
Trasferimento in natura
X
X2
X0
I trasferimenti in natura comportano perdite di benessere (per il soggetto che riceve laiuto) a parit di risorse impiegate
Y0 Y2
Lezione 2 58
Perch in natura?
X
X3
X2
X0
Il trasferimento monetario richiede maggiori risorse fiscali per raggiungere lo stesso obiettivo costo di efficienza inoltre questa forma di trasferimento pu risolvere il problema di selezione dei soggetti da aiutare
Y0 Y2
Lezione 2 59