Académique Documents
Professionnel Documents
Culture Documents
• La novella
La novella di Amore e Psiche è inserita in un lungo “romanzo” dal titolo
Metamorfosi (chiamato in seguito da S. Agostino L’asino d’oro) composto da
Apuleio nel II secolo d.C., nel quale vengono narrate le peripezie di Lucio
che, per errore, viene trasformato in asino, pur conservando mente e
sentimenti umani: solo dopo molte avventure, talvolta anche dolorose,
Lucio potrà infine riprendere forma umana grazie all’intervento della dea
Iside, di cui Lucio diventerà sacerdote. Si tratta dunque della
rappresentazione simbolica del percorso dell’uomo dallo stato bestiale allo
stato spirituale, un complesso cammino interiore dalla materia allo spirito.
La novella di Amore e Psiche, che come vedremo rappresenta “in piccolo”
questo medesimo itinerario, è posta in bocca ad un personaggio del
romanzo e rappresenta uno dei primi esempi nella letteratura occidentale di
“fiaba di magia”, cioè un tipo di narrazione che conserva l’eco di antichi riti
di iniziazione durante i quali, attraverso racconti “esemplari”, le popolazioni
primitive trasmettevano alle nuove generazioni la loro concezione del
mondo, il loro patrimonio mitico-religioso, le loro “regole” sociali.
La novella presenta infatti lo schema narrativo tipico di tutte le fiabe di
magia (messo in luce per la prima volta da V. Propp in Morfologia della fiaba
di magia), che è assai semplice, ripetitivo e strutturato su una serie di
sequenze obbligate:
• I protagonisti e la trama
La novella si snoda attraverso le sequenze tipiche della “fiabe di magia”:
racconta infatti le peripezie di una giovane e bellissima ragazza
dall’emblematico nome di Psiche, che significa “anima”, di cui si innamora
perdutamente il dio Cupido, cioè Amore, figlio di Venere, il quale trasporta
Psiche in uno splendido palazzo e la fa sua sposa, imponendole tuttavia di
non cercare mai di conoscere la sua identità. Ma la felicità dei due giovani è
minacciata sia dall’invidia delle due sorelle di Psiche, sia dalla decisa ostilità
di Venere, che non vuole per suo figlio una sposa mortale e soprattutto una
ragazza tanto bella da essere addirittura paragonata a lei. Seguendo i
perfidi consigli della sorelle, Psiche disobbedisce ad Amore, che di
conseguenza l’abbandona; disperata va alla ricerca dello sposo, ma finisce
tra le mani di Venere che la costringe a sottoporsi a prove “impossibili”,
dalle quali esce tuttavia vittoriosa grazie ad una serie di aiuti straordinari.
Segue l'immancabile lieto fine: Giove in persona celebrerà le nozze tra
Amore e Psiche e conferirà alla fanciulla l'immortalità ed il rango di dea.
Attorno ai due protagonisti si muovono poi altri personaggi appartenenti al
mondo degli uomini (ad esempio le sorelle “cattive” di Psiche), degli dèi (ad
esempio Venere, Giove, Pan) e della natura magicamente animata (ad
esempio animali, fiumi ad alberi parlanti), in un continuo intreccio fra
realismo e magia.
Torna su
Ciò su cui ci pare indispensabile riflettere è il tipo di errore per cui cade
l’anima.
Torna su
Torna all'indice
Visitatori di questa pagina:
"); //-->