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Facolt di Lettere e Filosofia Corso di laurea in Studi Italiani

Il Metodo di Lachmann ai tempi di Google


L'ossimorica relazione tra il metodo stemmatico, che caratterizza la filologia classica, e il motore di ricerca-web attualmente pi utilizzato sul pianeta, altro non che un pretesto accademico per spiegare cosa potr fare il filologo del futuro (soprattutto al di fuori dellambito letterario) e della stretta contemporaneit, tenendo conto degli insegnamenti che il dibattito post-Lachmann e la filologia d'autore hanno lasciato.

Relatore: Prof. Pasquale Stoppelli

Laureando: Paolo Maria Addabbo matr. 1363129 Anno Accademico: 2011-2012

Indice
INTRODUZIONE. CAPITOLO 1: LE SCOPIAZZATURE HANNO LE GAMBE CORTE 1.1 Chi copia e chi cita? Il principio di autorialit, il plagio nelluniverso web. 1.2 Gli errori guida degli enti locali. Un paese senza memoria, tante notizie e poche informazioni..

CAPITOLO 2: DA LACHMANN A GOOGLE, PASSANDO PER GLI SCARTAFACCI 2.1 Le collazioni della cronaca, il bon manuscript e la buona fonte: quella pi attendibile. 2.2 Le varianti digirali, e la recensio delle pagine perdute. 2.3 Strafalcioni e analisi linguistico-cognitive: il cognome di Dante 2.4 Googlare e risultati in post diversi..

INTRODUZIONE Quali sono le sfide del filologo del futuro e come riuscir a far valere il principio di autorialit nell'oceano dei testi web e internet, soprattutto per quanto riguarda i testi extraletterari come articoli di giornali o leggi? Il cosiddetto metodo di Lachmann utilizzato da questa tesi come un pretesto accademico, un punto di partenza per spiegare come la filologia potr rapportarsi con l'universo dei testi digitali: non verranno solo citate alcune delle sperimentazioni che gli umanisti contemporanei praticano unendo le varie scienze e discipline umanistiche all'informatica, e che portano avanti soprattutto in campo letterario, ma si metteranno in luce le comunanze tra la filologia del passato e le maniere di fare ricerche online sia in ambito letterario che nella vita di tutti i giorni, e si faranno proposte concrete su quelli che potranno essere i compiti del filologo del futuro; ma si discuter anche dell'oggetto stesso della critica testuale che, secondo il parere di chi scrive, dovr cominciare a confrontarsi sempre pi strettamente con tutti i tipi di testo, perfino quelli frammentari ricavati dalle statistiche delle parole chiave usate per la ricerca dei siti web, giusto per fare un primo esempio di campi in cui figure come quelle del linguistica o dellesperto di comunicazione risultano molto utili nellanalizzare il flusso di dati e le abitudini di chi digita parole nei motori di ricerca; e magari si riuscir a scoprire che qualcuno con uno specifico indirizzo IP e con evidenti abitudini ortografiche, clicca sulle pubblicit dei suoi stessi articoli con lo scopo fraudolento di guadagnare di pi (cosa che se scoperta potrebbe tornare utile ai motori di ricerca e alle aziende che mettono pubblicit in stile adsense, ossia un sistema per i quali si viene pagati in base ai click che vengono effettuati su uno sponsor, logicamente le aziende come Google gi attuano strategie per capire chi bara e si
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auto-clicca articoli e sponsor annessi, addirittura nascevano gruppi on e off-line di persone che si cliccavano vicendevolmente, o meglio si scambiavano visualizzazioni).

In queste schermate si visualizzano le parole chiave e i motori di ricerca o link che hanno condotto determinati lettori ai vari articoli di un sito. Sono le immagini delle statistiche con funzionalit basilari di un blog realizzato con la piattaforma Blogger, e si notano le parole chiave digitate dagli utenti su vari motori di ricerca, le visualizzazioni divise per periodo, provenienza geografica, sistema operativo ecc. Analizzare le statistiche per un web-master, cio colui che gestisce un sito, molto importante per monitorare le abitudini e gli interessi dellutente. 4

Laltro sistema pi diffuso di pubblicit online rappresentato da banner (in pratica delle immagini spesso animate) pagati in base al tempo e al modo di esposizione.

Una schermata che mostra le statistiche e i guadagni di un blogger con google Adsense

La critica testuale dovr connettersi ad altri campi della comunicazione, dalla linguistica all'informatica, passando per il marketing, a settori come quello del Search Engine Optimization1: secondo chi scrive bisogna, in sostanza, guardare alle potenzialit della disciplina che sono al di fuori dellambito letterario, tenendo in mente laccezione di filologia come disciplina che si pone e tenta di risolvere anche problemi storici,linguistici,
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Con Search Engine Optization, si intendono tutte quelle attivit che varie figure professionali (tra i quali per l'apppunto i Search Engine Optimizer) svolgono sia sulla struttura che sul contenuto delle pagine web, con lo scopo di far indicizzare un sito web su un motore di ricerca, cio di farle uscire tra i risultati di quel motore, e di contribuire a un migliore piazzamento o posizionamento del sito, cio a farlo arrivare in cima alla lista dei risultati.Le pratiche scorrette volte a migliorare il posizionamento, nel senso che ingannano l'utente fornendo pubblicit sgradita o finalizzate a truffe varie, invece si possono definire genericamente spam, e la pi semplice da spiegare quella del testo nascosto, essendo scritto con un colore che si mimetizza nello sfondo

critici e non solo quelli relativi allattribuzione delle opere o alla ricostruzione della volont di un autore; unaccezione che si avvicini pi agli sviluppi della filologia moderna che alla sua radice che comunque continua a mantenere una sua validit (quantomeno didattica), origine rappresentata dal metodo che porta il nome del filologo classico positivista: si avvicina pi allaccezione filosofico-storica della filologia, che prende forma proprio dal superamento del metodo di Lachmann e dalla lezione storicista di Giorgio Pasquali2, il filologo italiano che ha contribuito in maniera fondamentale al dibattito filologico, prendendo come punto di partenza le integrazioni apportate da Paul Maas al metodo stemmatico 3 e che sono parte integrante del metodo che viene ricordato con il nome di Karl Lachmann; unaccezione che si pu ritrovare in parte anche nella definizione di critica degli scartafacci, definizione usata da Gianfranco Contini4 per spiegare la finalit dellesercizio critico derivante dalla filologia dautore, quando sognava di entrare idealmente nello studio dello scrittore e, attraverso la critica e lanalisi di tutti quei testi che non sono idiografi o autografi ma che portano a questultimi, come i frammenti espunti, si voleva ricostruire non solo la genetica del testo ma soprattutto il processo evolutivo di questo, quei testi che Croce con

Non si poteva, secondo Pasquali, giungere a una persuasiva ricostruzione testuale senza studiare a fondo la storia della tradizione, in concreto tutti i documenti che la costituiscono, le condizioni, gli ambienti da cui sono usciti, anche la loro natura di oggetti materiali. La qualit dellesercizio critico dipendeva in altri termini anche dalle informazioni che si riusciva a raccogliere intorno a ogni manoscritto o stampa da cui il testo era trasmesso. A questo fine tutte le discipline storiche erano chiamate in soccorso della filologia. In sostanza, una forte lezione di storicismo che avrebbe prodotto frutti importanti anche nellambito della filologia italiana. Gli ulteriori progressi del metodo filologico non hanno mai contraddetto, semmai confortato questo indirizzo (Pasquale Stoppelli, Filologia della letteratura italiana, Carocci Editore, Urbi 2009 pp. 94-95)
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In riferimento agli sviluppi di Maas e al contributo di Pasquali si veda Pasquale Stoppelli, Filologia della letteratura italiana, Carocci Editore, Urbino 2009 (Manuali universitari) p. 94
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Si veda Pasquale Stoppelli, Filologia della letteratura italiana, Carocci Editore, 2009 pp.118-119

dispregio definiva scartafacci5: questultimo procedimento, definito anche critica delle varianti, vuole in pratica stabilire col testo un contatto ravvicinatissimoe osservare dal vivo i meccanismi creativi ; ovviamente, per osservare come la creativit e le intenzioni dellautore si traducano in un prodotto finito, il confine tra ricostruzione filologica e interpretazione critica sottilissimo6, ma quello che si sta dicendo in questo scritto che lidea di ricostruire non solo i rapporti ma il processo evolutivo di un testo, adattabile al di fuori di uno studio mirato a ricostruire unopera. Quindi, il motivo per cui questa pubblicazione, che oltre a fare delle proposte operative getta uno sguardo sui rapporti tra filologia e testi digitali, non si intitola, per esempio, La filologia del testo da Pasquali a Steve Jobs, preciso: oltre al motore di ricerca che ha reso quasi inutile digitare un indirizzo web7 e che simboleggia lattenzione di questo scritto per tutto luniverso dei testi digitali e in particolare per il web e i search engine,
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Anche in questa tesi ci sono degli esempi sulla genetica dei testi, ma, come si vedr dalle esemplificazioni dei testi giornalistici,

pi che tesi a ricostruire le fasi del testo di ununica opera e di un unico autore, saranno tesi a ricostruire la genetica dei rapporti tra loro, un po come ricostruire la storia del gioco del telefono, e quindi facendo attenzione anche a quella che si potrebbe definire la contaminatio delle notizie, facendo cio riferimento ai rapporti trasversali che mettevano in crisi lo stemma del metodo di Lachmann e che oggi mettono in crisi i fruitori dei siti con informazioni contraddittorie: il gioco del telefono (o secondo un noto aneddoto la storia raccontata al telefono) consiste in un cerchio di persone che si sussurrano una parola di una certa complessit e poi, alla fine del cerchio, se la parola era particolarmente complessa e lunga, probabilmente lultima persona che la sveler ad alta voce (o la storia, secondo laltra versione) sar diversa da quella che era stata detta allinizio del gioco; questo un esempio semplificato di quello che avviene, per esempio, quando si verifica un tragico episodio di cronaca nera come un incidente stradale o un naufragio, e si trovano discordanze sulla dinamica dellincidente e il numero delle vittime: in questo caso il numero errato di vittime potrebbe trasformarsi anche in un errore guida, smascherando potenziali plagi o contaminazioni che magari derivano dalle differenti agenzie stampa che hanno diffuso altrettanti comunicati stampa con diverse stime delle morti.
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P. Stoppelli, 2009 p.118 Google il motore di ricerca pi utilizzato ed incorporato sui principali browser, se non proprio l'homepage della

maggioranza degli utenti, e in pi la frase abusata che recita se non sei su google non esisti, un po' come non sei nessuno se non appari mai in tv, rende l'idea dell'attuale onnipresenza del motore: per questo, a differenza di quanto avveniva con i precedenti motori di ricerca quando ancora non erano stati spiazzati dal gigante della Mountain View, ormai difficilmente si digiter nella barra degli indirizzi www.corriere.it quando si vorranno leggere le notizie del noto quotidiano nella versione online, ma si cercher su google corriere o corriere della sera e poi si schiaccer sul link. Da questo discorso si dovrebbe capire facilmente quanto siano importanti per la libert di informazione o per la concorrenza tra le aziende le scelte dei motori di ricerca nel piazzare un sito ai primi posti o addirittura di bannare quel sito, cio escluderlo non permettendone lindicizzazione.

il riferimento al metodo di Lachmann e al dibattito che si sviluppato intorno a esso di fondamentale importanza perch scava un solco tra l'era della filologia classica e quella moderna, tra la ricostruzione dello stemma e la filologia autoriale che propria di questultima8. Perci il pretesto di Lachmann, con tutto il carico di considerazioni e critiche che hanno caratterizzato la storia della critica del testo, si presta anche a introdurre il tema delloggetto dello studio della disciplina: la frattura concettuale pi importante tra la filologia classica e quella moderna il rapporto tra testo e apparato dato che, quando la volont dellautore nota perch stabilit da un autografo o da un idiografo, il compito del critico non pi quello di ricostruire un testo che sia quanto pi prossimo possibile a questa, ma cambia perch deve mettere ordine nelle carte dellautore e documentare () il processo evolutivo del testo, per cui il rapporto tra testo e apparato critico si trova invertito 9. In altre parole si pu dire che si spostato il punto di vista del critico dal prodotto (testo) al fruitore (processo)10 come spiega Fiormonte quando afferma che Contini stato tra i primi a inserire il tempo dentro lorizzonte dellermeneuta. Una delle sfide che arriva con la posizione preminente dellapparato sul testo, e che si fa pi ardua con i testi digitali, quella di riuscire a coinvolgere i lettori senza che il filologo invece di farsi giudice, (o tecnico per dirla con un termine politico molto in voga in questo periodo- che si nasconde dietro lapparato e che non d giudizi) provi a essere notaio11.
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cfr P. Stoppelli, 2009 p. 117

9 cfr. P. Stoppelli, 2009 p. 117


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Domenico Fiormonte, Scrittura e filologia nellera digitale, Bollati Borlinghieri 2003, Torino (Nuova Didattica Arte e letteratura) pp 204
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Si veda P. Stoppelli, 2009, p182

Il filologo futuristico-digitale, soprattutto per quanto concerne i testi letterari, corre quindi un rischio insito nello stesso meccanismo dell'ipertesto, nella possibilit di esibire il testo nella sua pluralit; ma sar con l'argomentazione, con la discorsivit e con l'aiuto di altre discipline che questo rischio, forse valido pi per il campo saggisticoletterario che per altri come quello strettamente giornalistico e di cronaca, sar minimizzato. Ma soprattutto, la disciplina continuer ad avere fortuna e riuscir a evitare il rischio di diventare una non filologia se abbandoner, almeno parzialmente, l'attenzione per il campo letterario a vantaggio dei tipi di testo pi svariati e integrandosi interdisciplinarmente, in modo da non essere solo come uno strumento da tenere nella cassetta degli attrezzi del critico come sosteneva Croce, ma lintero bagaglio di nozioni, o se si vuole lintera cassetta e la forma mentis di cui non potr fare a meno chiunque si avvicini a un testo pi o meno complesso; per esempio lo storico del 2200, quando si ritrover a fare una ricerca sulle rivoluzioni arabe, troverebbe un campo fertile cercando di raccontare le storie dei militi-nick ignoti che organizzavano le proteste su Twitter, il social network caratterizzato dalla brevit e velocit dei messaggi. Anche se nessuno oggi si sognerebbe di seguire pedissequamente il metodo stemmatico per arrivare ad un'edizione critica, non un caso che sia usato a livello didattico per insegnare come questa si realizzi,e come illustrer questa tesi alcune delle fasi del metodo di Lachmann possono rivelarsi, almeno pretestualmente, utili a dare una giusta forma-mentis per chi si accosta ai testi virtuali, che possono essere anche quelli giornalistici E per chi con questi testi ci dovr lavorare, che sia uno storico, un tecnico informatico che lavora per Google o per un social network, un giornalista
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oppure un economista: oltre a ricostruire dei testi, infatti, la filologia del futuro avr il compito anche di ricostruire o confutare le verit che i vari tipi di testo, perfino quelli audio-video che possono essere ripresi da una trasmissione televisiva pubblicata in barba al copyright su Youtube, ci danno; dovr stabilire e argomentare i rapporti tra questi testi oltre che la loro validit, e potr usare definizioni classiche di questa disciplina, magari con nuovi significati e sfumature (si parler pi avanti della Contaminatio 12delle notizie 13). Per questo la struttura di questo scritto ruber, o meglio prender a prestito alcune definizioni classiche, ma non solo per arrivare a unedizione critica, bens per avere degli spunti su come si possono affrontare dei problemi soprattutto nellambito dei testi web, ed sempre bene ricordare che questi possono avere, si metta il caso, relazioni indissolubili con delle sceneggiature dei film, con articoli e scritti vari dispersi nelle reti, o magari con scritti propriamente letterari (basti pensare alle interviste video e scritte che riportano le volont, magari sparpagliate e contraddittorie, di uno scrittore e che possono rivelarsi utili se non fondamentali per unanalisi critica). Si presenteranno dei casi che con lanalisi dei testi artistici hanno in comune gli strumenti della filologia e le sue strategie, che si possono rivelare utili non solo in campo artistico e che possono fornire la mentalit analitica senza tralasciare la creativit insita negli atti della ricerca e dellecdotica: se i filologi vorranno mantenere un ruolo importante nella societ, dovranno sforzarsi sempre pi di trovare criteri scientifici
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se lassenza dellarchetipo pu creare imbarazzo, ci che mette davvero in crisi il metodo di Lachmann in realt la contaminazione. Questo fenomeno si verifica quando un testimone esemplato con il ricorso a pi fonti contemporaneamente. In questa maniera ai rapporti verticali fra i testimoni se ne aggiungono altri di tipo trasversale. (P. Stoppelli, 2009 pp. 89-90)
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cfr. nota 4

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a scapito dellesercizio della creativit (criteri scientifici che infatti fanno durare nei secoli quel metodo e le cui fasi vengono oggi riprese integralmente o parzialmente per creare software per lanalisi testuale e che possono arrivare anche dallinformatica). Concludendo questo capitolo introduttivo si pu dire, in linea con linsegnamento del Pasquali pi volte riconfermato dalla storia dellecdotica, e anche con quello del Barbi che oltre ad avvicinare umilmente il testo, non condannava la critica in s e la creativit che essa presuppone, ma la cattiva critica: la stella polare del filologo futuristico rimane il criterio di probabilit e leclettismo la strada maestra per risolvere gli svariati problemi che riguardano i testi 14 nella letteratura, nei mass-media, e nella reperibilit-selezione di tutte le informazioni alla base della nostra vita.

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Cfr. P. Stoppelli, 2009 pp. 95-96

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CAPITOLO 1: LE SCOPIAZZATURE HANNO LE GAMBE CORTE 1.1 Chi copia e chi cita? Il principio di autorialit e il plagio nelluniverso web

vero che luniverso digitale mina il principio di autorialit 1, ma vero anche che nel villaggio globale e nel web chi copia ha le gambe sempre pi corte, come le fandonie. Un copista antico infatti, non avendo il copia e incolla automatizzato, era naturalmente portato a inserire nel nuovo testo innovazioni e errori, mentre luso del tasto destro limita la possibilit innovatrice nei processi di copia, soprattutto se non si ha laccortezza di evitare sequenze uguali di pi di due parole e soprattutto se si ricopiano gli errori guida, che per il filologo digitale non serviranno tanto a ricostruire un albero genealogico quanto pi a individuare chi si comporta scorrettamente nelluniverso editoriale. Pu tornare utile, per capire ci, illustrare una serie di casi eccellenti (cio non solo quelli di uno studente che copia una tesi per la laurea) di scopiazzature da Wikipedia, lenciclopedia partecipativa criticata giustamente quando le voci riportano fonti inconsistenti o peggio non ne riporta affatto. Un caso recente quello dei copioni degli organi di stampa del Vaticano denunciato dal Guardian, che in un documento ufficiale avevano copiato e incollato da Wikipedia le biografie di una ventina di cardinali con tanto di espressioni totalmente inadatte al
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Non difficile prevedere che a lungo andare, stante la possibilit tecnica di riprodurre senza costo i testi letterari in formato digitale (e perci anche facilmente manipolabili), la sensibilit filologica vada progressivamente attenuandosi. Tutto potr essere copiato, modificato, adattato ai gusti, alla cultura del lettore, condiviso in rete con altri lettori in un processo di circolazione illimitata di cui tutti e nessuno saranno responsabili. In queste circostanze il principio di autorialit non pu che indebolirsi. In quella sorta di mondo rispecchiato che Internet, la grandissima parte dei miliardi e miliardi di testi oggi registrati anonima. Da questo punto di vista il futuro si prospetta come un ritorno al Medioevo. Del resto anche la filologia, che ha le sue radici nel principio di autorialit, non appartiene allordine naturale delle cose e alla lunga potrebbe anche scomparire o quasi dagli orizzonti culturali della nostra civilt. Ma queste sono trasformazioni epocali, apprezzabili solo sulla lunghissima durata (P. Stoppelli, 2009 p. 176)

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contesto come lo specificare che si trattava di un ministro cattolico e la giustificazione goffa di non aver avuto abbastanza tempo tra le nomine dei nuovi cardinali e la presentazione di questi2; c poi il caso della Treccani spagnola con varie voci, tra cui quella di Boccacio, copiate sempre da Wikipedia3; senza parlare dei casi di interi romanzi copiati e non tradotti da unaltra lingua, come avrebbe fatto un ingegnere friulano dalle velleit letterarie4; poi c lopuscolo dei 150 anni di Italia diffuso dal MIUR con pezzi di Risorgimento tratti troppo liberamente dallenciclopedia online 5, e sempre in occasione dello stesso anniversario si pu citare anche un caso non eccellente, scoperto dallautore di questa pubblicazione tramite lo strumento informatico contro i plagi denominato Copyscape,

di cui si parler anche pi avanti, a titolo di esempio. Nellimmagine


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riportata si mostra come un articolo di una piccola testata giornalistica ben piazzata nei risultati di ricerca google (ossia ai primi posti dei risultati) sia stato copiato dallenciclopedia libera: come si vede lo strumento riporta sottolineate le stringhe esatte ricopiate dalla voce dellanniversario di Wikipedia (ovviamente senza ladeguata citazione) adattate a un articolo che parla dei festeggiamenti dellazienda informatica Aruba per il medesimo anniversario, oltre alla percentuale di testo copiato (per una maggiore precisione di questo strumento necessario scaricare una versione a pagamento)

http://www.unita.it/italia/vaticano-nel-mirino-della-stampa-estera-br-il-vaticano-copia-da-wikipedia-1.370116

http://www.corriere.it/cronache/08_novembre_20/treccani_spagnola_montecucco_9ccd65e0-b6f0-11dd-8a8000144f02aabc.shtml

4 http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2010-09-07/possibilita-plagio-confini-michel-091528.shtml
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http://cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/355000/354602.xml?key=marco+Salvia&first=11&orderby=1&f=fir

1.2 Gli errori guida degli enti locali. Un paese senza memoria, tante notizie e poche informazioni
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Come ribadito, anche se fino alla noia, il concetto portante di questo lavoro che la filologia deve affrontare la sfida di uscire al di fuori dellambito letterario, e questo impulso per la disciplina trova un senso ancora pi importante in un paese in cui le coscienze civili cominciano a risvegliarsi e che ha bisogno della memoria storica, soprattutto quella a breve termine: i media ci bombardano di news sempre fresche, di notizie appunto ma non di informazione che il centro della nostra societ e che dirige le nostre scelte, i nostri ideali; e quanti riescono a collegare eventi diversi senza riportare pedissequamente quanto scritto dalle principali agenzia stampa, quanti si vanno a spulciare le promesse e le dichiarazioni della classe dirigente che cambiano di mese in mese? Pochi, come una formazione politica che ha scoperto una scopiazzatura che ha dato un contributo alla nascita di uninchiesta della magistratura tuttora in corso. Lesempio recente di errori guida appena citato, utile alla cittadinanza, quello che ha riguardato lemergenza rifiuti nella provincia di Roma: un partito ha scoperto che il documento fondante lo stato di emergenza proclamato dal Governo, che indicava i siti dove sarebbe dovuta sorgere una discarica, era parzialmente ricopiato da un progetto precedentemente bocciato di un monopolista del settore dei rifiuti, con tanto di errori guida come quelli sulle distanze, errate, tra il luogo in cui sarebbe dovuta sorgere la discarica e il centro abitato. La stampa, dopo la denuncia del partito, ha anche diffuso una comparazione dei due testi con paragrafi ricopiati ed errori comuni evidenziati

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CAPITOLO 2: DA LACHMANN A GOOGLE, PASSANDO PER GLI SCARTAFACCI 2.1 Le collazioni della cronaca, il bon manuscript e la buona fonte: quella pi attendibile Partiamo con un problema pratico che ogni giorno si pone di fronte ai giornalisti che si trovano a fare un lavoro di cucina: nel gergo giornalistico si indica con questo termine loperazione che il cronista compie riciclando comunicati e dispacci stampa, spesso scritti in maniera pedante e che includono molti particolari che dovranno essere esclusi dallarticolo finale in quanto ritenuti troppo di parte o non interessanti per il lettore, mentre invece lo sono per chi lo scrive (si pensi a un comunicato di un team sportivo con annessi toni ed espressioni enfatici che mal si adattano allo stile semplice e scorrevole della pura cronaca). Pu capitare anche che testate web poco note riprendano notizie da altri giornali, non ricevendo direttamente, per esempio, i comunicati delle forze dellordine sugli episodi di cronaca nera. Il redattore poco attento legger distrattamente le diverse versioni della notizia diffuse, o addirittura solo una, e si apprester a fare il lavoro di cucina. Quello pi attento invece vorr risalire direttamente alla fonte pi attendibile, e solo comparando le differenze possibile tentare di ricostruirne la qualit originaria(
cit. Stoppelli pag65)

- ., solo con lanalisi

comparativa delle news trasmesse avr la possibilit di risalire alla fonte ufficiale, che quando si parla di cronaca nera nella stragrande

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maggioranza dei casi un comunicato diffuso dalle polizie che ancora in quasi tutti i casi diventa la base di un dispaccio delle agenzie stampa. Per esempio sul quotidiano online Nuovo Paese Sera del febbraio 2012 1 si riporta levento di un latitante albanese di 35 anni arrestato mentre rientrava a Fiumicino dallOlanda e accusato dellomicidio di un romeno in un bar di Aprilia.

Il cronista con qualche scrupolo prover a cercare altre versioni della stessa notizia, ossia quelle che facendo riferimento al metodo di
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Lachmann si potrebbero definire testimoni: per esempio pu andare su Google, filtrare i risultati di ricerca chiedendo al motore di ottenere solo quelli pubblicati nel periodo che gli interessa (fine febbraio di questo anno, come si vede dallimmagine) e quindi incominciando a scremare dalla ricerca altri eventi di cronaca avvenuti in periodi diversi o non
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http://www.paesesera.it/Cronaca/Fiumicino-arrestato-latitante-era-ricercato-per-omicidio

pertinenti (pu capitare che nei risultati vengano inclusi i periodi da noi ricercati perch le date sono presenti negli articoli, ma quelle stesse date possono fare riferimento ad altre notizie magari allegate al lato della pagina, mentre in realt larticolo principale in quella pagina risale a un altro periodo oppure pu addirittura rappresentare un altro evento che non ci interessa). Dopo il filtro del periodo si proveranno a fare ricerche come latitante albanese arrestato Fiumicino e ci si trover di fronte a una sfilza di articoli, dove il latitante sempre albanese ma gli anni da 35 diventano 25 o 30, e dove lomicidio avvenuto ai danni non di un romeno ma di un suo connazionale, omicidio avvenuto per sempre in un bar di Aprilia. E qui entrano in gioco i programmi che collazionano in automatico (se si fortunati baster inserire delle stringhe a caso in Google senza nemmeno ricorrere a questi software), come quelli usati in ambito letterario primo tra tutti Collate2, e che sono pubblicizzati con lintento di combattere il plagio come Copyscape: utilizzando questo programma, anche senza un account premium ossia una versione pi potente ma a pagamento, verranno trovate varie stringhe copiate, e si riuscir a trovare anche la fonte pi attendibile, ossia il comunicato stampa delle forze dellordine,
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comunicato che teoricamente potrebbe essere non corretto rispetto allarticolo del quotidiano citato allinizio dato che let del latitante qui di 25 anni e che lassassinato albanese e non romeno, ma che deve
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Collate, Di P. Robinson, De Montfort University, un programma studiato per la collazione di testi con un numero molto alto di testimoni (fino a 100). Si pu modificare il testo base; registrare le varianti per accordi o per differenze rispetto al testo base scelto; modificare i risultati della collazione automatica; inserire note di commento al testo; visualizzare i risultati di collazione in formati diversi, dal tradizionale apparato critico alla sinossi di varianti su righe di manoscritto. Pubblicazione a stampa o elettronica, sia in HTML che secondo gli standard TEI (http://www.digitalvariants.org/e-philology/strumenti/per-la-critica)

essere necessariamente scelto da chi deve fare il lavoro di cucina perch pi attendibile (spetter alla sua sensibilit citare o meno la fonte dellinformazione, ossia un comunicato ufficiale e non un altro articolo scopiazzato). In pi alcuni articoli riportano altri dettagli non presenti nel bon comunicato, oppure riportano unet ancora differente (chi dice 30 anni, chi 34) e per altri ancora lomicidio non sarebbe avvenuto ad Aprilia ma a Frosinone: se il cronista avr interesse potr sforzarsi di capire se quei particolari in pi forniti da altre testate sono delle varianti o degli errori (sempre attingendo alla terminologia filologica) e se provengono da fonti confidenziali, da una conferenza stampa organizzata dalle forze dellordine, oppure addirittura da altri eventi di cronaca diversi ed erroneamente contaminati con la notizia principale (potrebbe essere proprio il caso del 35 anni, originario di Durazzo che si ritrova nel primo articolo da cui lipotetica giornalista parte, infatti cercando questa stringa sempre su Google appariranno articoli che riguardano altri eventi criminali, diversi da quelli avvenuti a febbraio 2012). Potrebbe anche accadere che un giornalista faccia degli errori di proposito, si potrebbe parlare in questo caso di errori furbi: per esempio, oltre a usare software come Plagiarism o il citato Copyscape, una maniera o, se si
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vuole, un trucco per capire chi copia i propri articoli pu essere proprio quella di inserire errori ortografici difficilmente ripetibili 3 oppure ancora pi semplicemente inserire cifre sbagliate (come quelle delle et) e poi ricercarle nei motori, magari associate ad altre parole chiave, per vedere chi le ha riportate.
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Tra gli errori pi comuni che si possono commettere davanti al monitor ci sono gli scambidi lettere posizionate vicino, per esempio maetire al posto di martire, questi si potrebbero definire errori di vicinanza nella tastiera, ed curioso notare che molti sfruttano questi errori per ricevere indebitamente visualizzazioni per il proprio sito; per esempio si pu intitolare un sito toutube con la speranza che tutti quelli che erroneamente digitano la t al posto della y quando fanno una ricerca, finiscano a quellindirizzo web. C da dire per che casi del genere diventano sempre pi rari, dato che i motori di ricerca eliminano dai risultati chi cerca di ottenere visualizzazioni in maniera scorretta

2.2 Le varianti digitali, e la recensio delle pagine perdute

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Il web una tecnologia che permette di visualizzare una rete mondiale di ipertesti, ed un servizio offerto da Internet, la rete delle reti: come consultare e recuperare testi in questa rete delle reti? Sarebbe semplice se il testo fosse quello della traduzione di una canzone pop famosa in inglese: in questo caso lutente digiter l Url (cio lindirizzo web da digitare nel browser, il programma che ci permette di navigare nel web) di un sito a lui noto che ospita una banca dati di testi musicali inglesi con relative traduzioni in italiano. Oppure, come pi prevedibile, si digiter su un motore di ricerca il titolo della canzone accompagnato dalla parola traduzione. Se invece si volesse reperire un testo anteriore alla morte di Boccaccio in volgare si potrebbe consultare il web-database OVI4, e se si volesse unedizione gratuita dei Canti di Leopardi, basterebbe digitare Leopardi in Google Books per trovare la copia digitalizzata da Google (che stipula appositi accordi con le biblioteche) delluniversit del Michigan pubblicata nel 1860 a Firenze da Le Monnier. Se invece si vuole cercare un articolo giornalistico scomparso dopo una denuncia per diffamazione in attesa del processo o una sezione di un sito rimosso perch il server (ossia il computer che ospita i dati che poi saranno richiesti dallutente tramite il suo browser) che lo ospita andato distrutto, perch la censura di un paese non lo gradisce o per altri motivi, come si pu fare?
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Il database testuale dellOpera del Vocabolario Italiano contiene 1780 testi in volgare anteriori al 1375, anno della morte di Boccaccio. Le opere in versi e in prosa includono i primi maestri della letteratura italiana come Dante, Petrarca e Boccaccio cos come testi meno conosciuti di poeti, mercanti e storici medievali. Il database OVI stato creato in supporto alla compilazione di un dizionario storico della lingua italiana, Il Tesoro della Lingua Italiana delle Origini. Per fare ricerche sui testi completi nel database dellOVI ci si deve registrare in modo da ottenere una password. Attualmente non vi nessun addebito per lutilizzo del database, ma entro breve tempo sar richiesta una modesta quota di sottoscrizione alle istituzioni ed ai ricercatori indipendenti. (http://sslmit.unibo.it/corpora/scheda.php?Id=94 )

Un primo strumento che ci pu tornare utile quello della copia cache 5, e c da notare che molti webmaster interessati a rimuovere
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definitivamente un contenuto (ossia chi crea i siti) conoscono le maniere per cancellare quelle salvate di Google, inserendo unapposita stringa di codice HTML nella pagina web, mentre le cache di altri motori comunque noti come Yahoo di solito non vengono rimosse.
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Prima di spiegare cos la cache bisogna necessariamente fare un cenno al funzionamento dei motori di ricerca. Erroneamente si pensa che un motore di ricerca, come quello primario che Google, scannerizzi lintero web. In realt quando facciamo una ricerca su Google cerchiamo solo sulla parte del web fotografata dal motore (e le fotografie si definiscono appunto cache), anche se i motori di ricerca primari (diversi da quelli pi specializzati) riescono a scansionare la gran parte della rete grande quanto il mondo. Infatti in principio Internet era costituita da un insieme di siti destinati a fornire o ricevere file tramite un apposito protocollo di trasferimento dati (FTP = File Transfer Protocol), per cui occorreva conoscere lesatto indirizzo del file desiderato. Con lespansione della rete comunque apparvero i primi sistemi di indicizzazione di questi file, come Archie (1990), basati su semplici elenchi di nomi di file, cui in seguito si aggiunsero sistemi di indicizzazione dei contenuti di file testuali (come Gopher, che risale al 1991), capaci di aiutare nellindividuare pi facilmente un documento in base al suo testo, e su questa via si giunti (dal 1993) ai veri e propri motori di ricerca, sistemi altamente sofisticati basati su ricerche esemplate sul linguaggio naturale. Dietro le quinte di un motore di ricerca sta anzitutto un processo di raccolta dei dati da tutte le pagine di tutti i siti web accessibili (o del loro sottoinsieme per motori specializzati), e quindi una serie di algoritmi per individuare al loro interno tutti i possibili indicatori del contenuto della pagina e indicizzarli e ricercarli opportunamente. La raccolta dei dati viene effettuata da un componente software (variamente definito crawler, spider o robot oppure assistiti da umani) che visita sistematicamente e continuamente ogni pagina accessibile su web e raccoglie parole e frasi con sistemi pi o meno complessi per poi riversali su una banca dati: si tratta quindi di quantit enormi di informazione, allinterno della quale occorre poi effettuare complesse analisi per determinare quali siano le pagine pi rilevanti per ogni ricerca effettuata, assegnando a ciascuno un punteggio (score) che ne rappresenta sinteticamente limportanza. I dettagli relativi al calcolo di questo punteggio e della conseguente classifica (ranking) dei risultati di una ricerca, definita in modo che quelli pi rilevanti appaiano per primi, sono estremamente complessi e sviluppati in segreto dai diversi motori di ricerca, e vanno soggetti a continue mutazioni per adattarsi allevoluzione dei contenuti del web e alle abitudini dei loro utenti. () I motori di ricerca in effetti prendono in considerazione un gran numero di parametri nel valutare la pertinenza di ogni pagina di un sito web: anzitutto il contenuto del testo, pensando le parole chiave rispetto a quelle meno semanticamente rilevanti, la frequenza e la natura di ogni parola (parole banali e di uso estremamente comune hanno per certi aspetti meno rilevanza di parole pi corpose e semanticamente pi marcate: si pensi ad esempio alla famosa legge di Zipf per cui la specificit di ogni parola inversamente proporzionale alla sua frequenza testuale), la loro posizione allinterno del testo, il loro contesto (la loro associazione ad altre parole pertinenti secondo modelli pi o meno complessi, la loro posizione e distanza allinterno della pagina, etc.), i loro rapporti sinonimici, il tipo di marcatura che ricevono (ad es. una parola usata in un titolo o in un collegamento ipertestuale sar probabilmente pi significativa che una usata nel corpo del testo), etc. Si considerano comunque anche molti altri fattori che esulano dal testo in senso stretto, come la connessione delle pagine fra loro allinterno del sito, e anche una serie di marcature non visibili al visitatore ma specificamente prodotte per facilitare lindicizzazione del sito (meta tag), come le parole chiave inserite fra i metadati dal creatore della pagina. Altri parametri possono provenire dallesterno dello stesso sito, come ad esempio il suo indirizzo, i collegamenti ipertestuali interni ed esterni diretti a quella pagina o che partono da essa, soppesando la rilevanza dei siti cui conducono o da cui provengono, il comportamento degli utenti rispetto ai risultati di una ricerca (quali siano i siti effettivamente scelti fra quelli presentati: latto di cliccare su uno dei link presentati si definisce clickthrough, e concorre a determinare la popolarit di un sito, ovvero la frequenza con cui i visitatori del motore di ricerca accedono ad alcuni dei risultati piuttosto che ad altri); un gran numero di fattori viene insomma considerato ai fini di determinare con la minor approssimazione possibile la pertinenza del contenuto di ogni documento pubblicato sul web (Daniele Fusi, Informatica per le scienze umane, Edizioni Nuova cultura 2011 pag.162 )

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Ma se la cache non stata salvata o stata rimossa come si pu fare? Si pu provare con il servizio Wayback Machine, ossia la macchina del tempo del web, che analogamente ai motori di ricerca fotografa il web (similmente a quello accade per i motori di ricerca, non si riesce a scansionare lintero web ma solo una parte di esso) e memorizza le diverse fasi redazionali delle singole pagine; poi con una semplice interfaccia permette di selezionare i fotogrammi scattati in diversi periodi6. Un esempio pu essere quello del progetto millennium, un sito del comune di Roma di cui ci resta solo lhomepage, cio la pagina principale, mentre le altre sezioni del sito sono scomparse, dopo il fallimento del progetto delle Olimpiadi nel 2020, sito utile a uno studioso di urbanistica per una sua ricerca.

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Invece i motori di ricerca in generale, e in particolare Google, forniscono solo la versione pi recente dellistantanea scattata al sito, ed interessante notare che molte volte parole ricercate che compaiono nel risultano di Google, e quindi sono state salvate nella cache, possono sparire da un sito che viene aggiornato e non viene tempestivamente rivisitato e rifotografato dallo spybot: in pratica quelle stesse parole presenti nei risultati possono effettivamente sparire dal link che andremo ad aprire in quanto la stessa pagina arriva a ospitare nuovi contenuti, rimuovendo quelli precedenti

Provando a cliccare sulle diverse sezioni del sito comparir un messaggio di errore: la pagina non si trova sul server. Allora si pu provare anteponendo la parola cache seguita da due punti allindirizzo web su Google, ma anche in questo caso ci apparir una schermata con un messaggio di errore.

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Dopo aver verificato che anche altri motori di ricerca non hanno immagazzinato le copie cache, ecco che ci torna utile la macchina del tempo del web. Tagliamo lurl, la incolliamo nellapposita barra, schiacciamo sul tasto Portami indietro ed ecco che il sito anche se scomparso fisicamente dal server stato immagazzinato da qualcun altro: ci sono due schermate (una del 2010 e una del 2011) della pagina principale che intanto cambiata (come si pu notare dal confronto con limmagine della precedente homepage), e ne disponibile una sola del link che ci interessava per la ricerca dellurbanista.

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E sempre in tema di varianti e diverse fasi redazionali, uno strumento utile per memorizzare queste pu essere il servizio Freeze Page: come con la macchina del tempo del web si possono cristallizzare le varie fasi e i cambiamenti di una pagine web, ma in questo caso la scansione delle pagine non avviene automaticamente grazie a un software, ma lutente a congelare le pagine web che poi restano sui server della societ che mette a disposizione lo strumento, siamo quindi noi a fotografare la pagina web in quel momento (magari prevedendo che quella pagina potrebbe essere rimossa o sparire).

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E a questo punto non si pu non fare un cenno al progetto Digital variants: Varianti Digitali ( abbreviato in VD) un archivio digitale di testi di autori contemporanei fondato nel 1996 dal Department of Italian dell'Universit di Edimburgo. Attualmente il progetto ospitato dal Dipartimento di Italianistica di Roma Tre. Lo scopo del progetto rendere disponibili su rete testi di autori viventi in vari "passaggi" o stadi di scrittura. Affermati scrittori contemporanei di varie lingue e letterature (per ora italiano e spagnolo) mettono a nudo la loro opera mostrandoci i processi di scrittura a monte del testo definitivo. In epoca elettronica le varianti testuali scompaiono: sempre di meno sono gli autori che conservano le stampate delle versioni precedenti a quella definitiva e questo comporta una perdita per la conoscenza dei processi di genesi testuale. VD, tuttavia, non vuole "recuperare" le varianti dopo averne constatato il decesso (non cio "post-filologia"), ma intende fornire uno strumento per la comprensione dei processi di scrittura 8. Gli obbiettivi principali del progetto sono stati fissati in quattro punti: 1) Raccogliere e archiviare elettronicamente varianti testuali (di varia forma e tipologia) di autori contemporanei mettendole a disposizione di esperti, ricercatori e studenti. 2) Realizzare, per ogni autore, una sezione di risorse multimediali con interviste, biobibliografie, link, immagini ecc.
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http://www.digitalvariants.org/about-us

3)Sperimentare soluzioni filologiche innovative per la piattaforma web


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4) sfruttare tutti i materiali presenti sul sito per linsegnamento dellitaliano come seconda lingua e, pi specificatamente, per lo studio e linsegnamento del processo di scrittura9.

Unimmagine tratta dal sito Digital Variants, con le due versioni di unopera di Roberto Vacca
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D. Fiormonte 2003 p. 209

2.3 Strafalcioni e analisi linguistico-cognitive: il cognome di Dante

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Sono diverse la maniere in cui si possono utilizzare diversi strumenti per studiare le abitudini di uno scrittore o di un periodo storico. Per esempio, tramite i motori di ricerca del web e le svariate maniere di interrogarlo (provenienza geografica e temporale della pagine web in primis) si possono studiare gli errori (che i motori di ricerca correggono) e le abitudini linguistiche contemporanee. Per esempio in Google si cercher Dante Aligheri ( importante racchiuderlo tra virgolette in modo da ricercare questa stringa esatta), per poi digitare -Alighieri, in modo da escludere dai risultati, con il trattino -, chi correttamente ha riportato il cognome di Dante, cio con la I tra
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la G e la H e in modo da escludere la correzione automatica che Google ci propone tramite il meccanismo degli anelli dei sinonimi (cio

quel meccanismo che ci fa trovare parole equivalenti, ossia sinonimi o errori ortografici comuni, nei motori di ricerca)10 Ci si render subito conto che questo errore comunemente commesso da stranieri, anche senza filtrare i risultati per provenienza geografica Ma la cosa che pi sconvolger sar trovare anche tanti connazionali che lo commettono, a partire da bellissime veline che partecipano ai reality fino a diverse accademie e scuole, che ci sono goffamente cadute. Provando poi ad aprire i differenti risultati, ci si render conto che solo alcune di queste ultime si sono accorte dellerrore e lo hanno corretto allinterno del loro sito, ma lo strafalcione rimane comunque nei risultati di Google a futura memoria. Allo stesso modo si potranno cercare gli errori che vengono commessi da qualcuno digitando il nome della persona (racchiuso sempre tra virgolette per il motivo prima indicato) accompagnato dallerrore. Oppure, analogamente allinterrogazione precedente, si potr cercare semplicemente un errore, come elemento di studio di unabitudine
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linguistica: uno molto comune laccento del perch (quando il correttore automatico non aiuta!) e come prima si potr digitare perch e poi subito dopo un trattino davanti al corretto -perch, in modo da escludere chi lo ha scritto correttamente. Si potr far comprendere, in sede didattica, come la lingua evolve e si potranno analizzare fenomeni come le reinterpretazioni paretimologiche o gli ipercorrettismi.
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Rosenfeld Louis, Morville Peter/ L. Mondini, Architettura dellinformazione per il World Wide Web, Tecniche Nuove, 2002 p. 178

2.4 Googlare e risultati in post diversi In questa pubblicazione si sono viste alcune maniere di interrogare il motore di ricerca Google, come quella di anteporre un - per escludere parole dai risultati, oppure luso delle virgolette per ricercare una stringa di parole, che possono costituire una frase o il nome di una specifica persona (ad esempio se si scrive Paolo Maria Addabbo senza le virgolette si otterranno anche risultati non pertinenti, come Paolo Rossi e Maria Addabbo). Bisogna dire per che lutente medio non usa le funzioni di Google e, per questo, si ritrova a saltellare tra una pagina e laltra disorientato: a volte questo disorientamento pu essere gradito, in quanto si scoprono argomenti che mai si sarebbero cercati. Molto pi spesso invece si prova frustrazione perch non si trovano i risultati che ci aspetta. Per esempio, partendo dalla cronaca, successo che una sezione deviata della massoneria ufficiale sannita stava ideando un golpe in Africa. Qualche curioso potrebbe pensare che un noto personaggio politico, che

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si cita solo per comodit dellesempio, sia legato alla massoneria: per questo si pu provare a digitare in Google massoni Sannio Mastella.

Il primo risultato, ottenuto dis-impostando le funzioni di ricerca personalizzata attive di default su Google, sar la pagina web di unassociazione beneventana. Allinizio troviamo un articolo che riguarda proprio la massoneria nella cittadina campana, articolo che per non cita Mastella e che quindi non pertinente con la nostra ricerca. Infatti il politico si trova citato in quella pagina web, ma non nello stesso articolo, anche se larticolo che comprende il nome del politico ha un tag, ossia unetichetta studiata appositamente per i motori di ricerca che scansionano il web, e quindi anche la parola massoneria, parola che per non ricorre nellarticolo dato che nel post in cui si parla di Mastella ci sono solo dei vaghi riferimenti allevento per cui si ha interesse e in particolare alla massoneria nel Sannio, ma non diretta al politico: qualcuno potr essere comunque interessato ai risultati, altri invece non li riterranno pertinenti. Forse, un primo criterio per un motore di ricerca che si appresti ad abbattere la concorrenza di Google, oppure uno strumento per implementare questultimo, dovrebbe essere proprio un algoritmo che sia in grado di riconoscere quando in una pagina web due risultati si trovano in post diversi (difficilmente si potrebbe imporre ai webmaster un marcatore specifico che separi nettamente i diversi post, dato che solo un motore di ricerca importante come Google riesce a imporre le sue politiche ai SEO e ai Webmaster, ma c da dire che gli algoritmi esistenti sono gi in grado di discernere le diverse componenti di una pagina web,
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ossia larticolo principale, le scritte riconducibili a sponsor o ad altri messaggi della testata ecc.). Naturalmente una maniera per ovviare al problema stata gi pensata: schiacciando un apposito tasto, e quindi senza aprire il link dalla pagina dei risultati, si pu visualizzare lanteprima della pagina che, nella stragrande maggioranza dei casi, mostra la posizione delle parole cerchiandole in rosso, e possiamo quindi renderci conto se le parole sono nella stessa parte della pagina, nello stesso articolo o post. Ancora a onor del vero bisogna ricordare che in realt il parametro della distanza tra una parola e laltra un criterio che notoriamente viene gi valutato dagli algoritmi dei motori, algoritmi che ovviamente rimangono coperti dal segreto industriale e di cui si pu solo intuire il funzionamento, oltre al fatto che vengono puntualmente cambiati .

CONCLUSIONI Nella conclusione di questo scritto si deve necessariamente riconfermare lidea principale da cui nasce, ossia che non bisogna avere alcun timore di uscire dallambito letterario e di incontrare nuove discipline, in primis linformatica. Per esprimere questi concetti sono perfette le parole di Domenico Fiormonte tesi che restano ben ancorate alluniverso letterario: Rispetto ai suoi colleghi scientifici il laureato in materie umanistiche forse ha una marcia in pi: il mondo dellinformazione inteso come metodo di
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ricerca, lettura e analisi dei segni- il suo mondo. Oggi ci troviamo in una situazione simile a quella di Edison e Siemens, quando alla fine dellOttocento crearono le grandi compagnie elettriche. Entrambi dovettero reclutare i primi tecnici dellelettricit fra i telegrafisti gli unici che avevano competenze appropriate. Un esempio pi vicino alla nostra sensibilit ci viene da Walter Benjamin a proposito del riciclarsi dei pittori di miniature, che gi verso il 1840 diventarono fotografi professionisti, dapprima a tempo perso, poi in modo esclusivo. Le esperienze derivanti dal loro precedente mestiere erano loro daiuto, e lalto livello delle loro realizzazioni fotografiche dovuto non alla loro preparazione artistica bens alla loro perizia artigianale. Entrambe le vicende ci suggeriscono che linnovazione tecnologica fa emergere professionalit e mestieri ibridi, e che in un determinato momento storico si apre uno spazio molto vasto per la sperimentazione e la creativit dei singoli. Successivamente il sistema si stabilizza e a poco a poco gli spazi si chiudono: nascono gli equilibri monopolistici e i cartelli e le istituzioni educative fissano i percorsi di formazione. In questo momento il problema maggiore la consapevolezza, soprattutto da parte degli umanisti, di queste potenzialit professionali e del poco tempo a nostra disposizione. Gli umanisti devono far sentire la loro voce l dove le nuove tecnologie tracciano i contorni delle professioni future. Un futuro dal quale il bias della testualit, come abbiamo visto, non affatto bandito. Concludendo, mi pare di poter dire che, grazie alla digitalizzazione, le humanities stanno uscendo dalla loro infanzia. stata uninfanzia dorata, allinterno di un giardino elitario: lalfabetizzazione. Questo un problema che il libro, da solo, non ha saputo risolvere. Cero non possiamo dare la colpa (o il merito) ai supporti, ma lecito sperare che il computer
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acceleri i processi di diffusione della lettura e della scrittura e, insieme, ci aiuti ad andare oltre. La rete gi adesso uno strumento di comunicazione e insieme unarchitettura di conoscenza pi aperta e pi complessa del mondo della stampa. Il documento scritto pensiamo alle leggi e alle carte costituzionali- ha impiegato secoli per raggiungere, e poi per creare (e solo in alcuni paesi), un pubblico di massa. La televisione lo ha fatto in una generazione. Internet lo far in un paio di decenni. Lumanista informatico manipolatore di segni- non pu che rallegrarsene11.

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D. Fiormonte, 2003 pp. 248-249

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