Vous êtes sur la page 1sur 15

I sigari di Antietam

Lo strano caso dello Special Order 191: un maestro di fronte allimponderabile di Gastone Breccia

Societ Italiana di Storia Militare

I sigari di Antietam
Lo strano caso dello Special Order 191: un maestro di fronte allimponderabile di Gastone Breccia

Non ricordo esattamente il giorno, ma era senza dubbio linverno del 1977, anno della mia quinta ginnasio. Lezione di greco. Sul banco un libro di versioni; sotto il banco una cartina della Virginia e del North Carolina con segni di matita: larmata confederata del generale R. E. Lee, schierata a difesa della capitale Richmond, rischiava di essere aggirata da occidente. Linfaticabile cavalleria di Jeb Stuart aveva appena segnalato movimenti di truppe unioniste lungo il fiume North Anna, molto pi in profondit di quanto previsto e temuto: dal quartier generale vennero diramati in tutta fretta gli ordini necessari a far muovere verso sud-ovest il corpo di manovra del generale A.P. Hill, nel tentativo di sventare la minaccia, quando accadde limprevedibile. Breccia, Giovannini. Come abbiamo tradotto lultima riga? Vuoto. Davanti agli occhi parole greche che non riescono a formare una frase di senso compiuto. Datemi immediatamente quel foglietto! La professoressa torn verso la cattedra dispiegando davanti a s il nostro dispaccio. Stava per leggerlo alla classe, immagino, convinta di mostrare a tutti la vacuit dei suoi due alunni distratti, ma rimase perplessa. Poi scosse la testa e accartocci tra le mani la mezza pagina di quaderno, senza dire nulla. Lo smarrimento dellordine operativo non ebbe altre conseguenze. Se non ricordo male, infatti, quello stesso pomeriggio il generale A.P. Hill riusc comunque a portare le sue brigate verso il North Anna, contrastando efficacemente la manovra unionista; il wargame prosegu senza altri incidenti mentre linverno romano si addolciva. Il grosso volume rilegato in verde continu ad abitare nelle ombre sotto il nostro banco, letto, riletto e annotato in cerca di ispirazione, fino alla primavera o alla vittoria Ho un debito di gratitudine incolmabile verso Raimondo Luraghi, e ho il solo rammarico di averlo ringraziato timidamente, a mezze parole, il giorno in cui mi presentai a lui per fargli autografare una copia di Marinai del Sud, al termine di una conferenza alla LUISS di Roma.

Grazie alle sue pagine ho imparato ad amare la storia militare, a studiarla e pensarla come qualcosa di vivo e appassionante, non soltanto come un oggetto di analisi scientifica di grande fascino e complessit. Senza la Storia della guerra civile americana non sarei mai stato capace di scrivere i miei saggi di argomento bellico; e non avrei trascorso tante ore appassionanti, rubate alladolescenza, a lottare con il mio compagno di banco Roberto per cambiare il destino di battaglie vinte e perdute. * Il capolavoro di Raimondo Luraghi, pubblicato da Einaudi nel 1966 ottantasettesimo e monumentale volume della Biblioteca di cultura storica ha tra i principali motivi di fascino lesemplare nitidezza della ricostruzione strategica e tattica delle vicende del conflitto. Grazie a uneccezionale conoscenza delle fonti documentarie e memorialistiche, infatti, Luraghi riesce a restituirci il grande disegno dei movimenti delle armate e quello pi minuto dei singoli reparti, il ritmo delle offensive, lurgenza delle contromisure, la sempre difficile trasposizione dei piani concepiti dai generali e dagli stati maggiori a contatto con gli ostacoli dellambiente naturale, tra le mille difficolt e gli imprevisti tipici di tutte le guerre. Raimondo Luraghi domina la materia con la sicurezza del grande ricercatore, svelandone i meccanismi nascosti: nelle sue pagine si pu apprezzare lo svolgersi delle operazioni senza mai smarrirne il senso complessivo, anche perch nellinsieme la ragione sembra prevalere sul caso, lintelligenza e la volont degli uomini sullesasperante incostanza del destino. Raimondo Luraghi certo non ignorava la celebre massima di von Moltke il Vecchio, secondo il quale il miglior piano di battaglia non sopravvive al primo contatto con il nemico, ma riteneva probabilmente che il ruolo dello studioso fosse prima di tutto quello di comprendere i disegni dei protagonisti e misurarne lefficacia, quindi narrare la loro faticosa e sempre approssimativa realizzazione concreta. Proprio in questa consapevolezza di un duplice orizzonte della storia militare, probabilmente istintiva, si armonizzano a perfezione le due

grandi doti dellautore della Storia della guerra civile americana: la capacit di raccogliere e analizzare, con rigore scientifico, le testimonianze utili a ricostruire larchitettura delle vicende storiche, e quella di usare lo strumento della narrazione a volte decisamente empatica per restituire vita, e quindi veridicit, agli uomini e alle loro azioni. Perch la storia, o meglio ogni storia materia dai contorni sfuggenti, che prende corpo grazie non soltanto alloccasionale nitidezza della documentazione, ma alle sfumature e alle zone dombra della memoria individuale e collettiva; e non viaggia diretta alla sua pi logica meta, ma piega spesso lungo sentieri del tutto imprevisti, disegnati dal destino, che possono avvicinare dimprovviso un traguardo lontano o, al contrario, costringerla a unesasperante dtour quando la conclusione sembra ormai prossima. Capricci della sorte che sconvolgono non soltanto i piani dei protagonisti, ma mettono anche alla prova lacribia dei migliori studiosi: nelle pagine che seguono, infatti, cercher di mostrare come Luraghi abbia affrontato la sfida dell'imponderabile indulgendo forse in un eccesso di razionalismo, almeno quando si trov di fronte allo strano caso dei sigari di Antietam, probabilmente il pi celebre intervento della dea Fortuna durante tutta la guerra civile americana. Dobbiamo tornare indietro nel tempo fino a marted 9 settembre 1862. Il generale Robert Edward Lee, alla testa della sua invitta armata della Virginia Settentrionale, dopo lo spettacolare successo ottenuto soltanto dieci giorni prima nella seconda battaglia di Bull Run, ha deciso di portare la guerra oltre il Potomac ed ha occupato la cittadina di Frederick, in Maryland, lasciandosi per alle spalle due grossi presidi unionisti a Harpers Ferry e Martinsburg, nella valle dello Shenandoah. Non pu ignorarli, perch la sua unica linea di comunicazione sicura (e eventualmente di ripiegamento) passa proprio per Harpers Ferry: quindi costretto a distaccare lintero II corpo darmata di Stonewall Jackson per risolvere il problema, mentre il solo I corpo di Longstreet, schermato dalla cavalleria di Jeb Stuart, avanza nel cuore del Maryland, minacciando di aggirare da nord-ovest la capitale nemica. Tutto questo viene dettagliatamente spiegato dal

generale Lee in un ordine operativo segreto, lo Special Order n. 191, subito inoltrato ai vari comandi da ufficiali di collegamento. Vi si legge, tra laltro, che
the army will resume its march tomorrow, taking the Hagerstown road. General Jacksons command will form the advance, and, after passing Middletown, with such portion as he may select, take the route towards Sharpsburg, cross the Potomac [ripassando quindi sulla riva destra, in Virginia] at the most convenient point, and by Friday morning [12th of September] take possession of the Baltimore & Ohio Railroad, capture such of them [enemy soldiers] as may be at Martinsburg, and intercept such as may attempt to escape from Harpers Ferry. General Longstreets command will pursue the same road as far as Boonsborough, where it will halt, with reserve, supply, and baggage trains of the army. General McLaws, with his division an that of General R.H. Anderson, will follow General Longstreet. On reaching Middletown will take the route to Harpers Ferry, and by Friday morning possess himself of the Maryland Heights and endeavor to capture the enemy at Harpers Ferry and vicinity. General Walker, with his division [] will cooperate with General McLaws and Jackson, and intercept the retreat of the enemy. General D.H. Hill division will form the rear guard of the army, pursuing the road taken by the main body. The reserve artillery, ordnance, and supply trains, &c., will precede General Hill. General Stuart will detach a squadron of cavalry to accompany the commands of General Longstreet, Jackson, and McLaws, and, with the main body of the cavalry, will cover the route of the army []. The commands of Generals Jackson, McLaws, Walker, after accomplishing the objects for which they have been detached, will join the main body of the army at Boonesborough or Hagerstown. 1

Il disegno strategico chiarissimo, definito fin nei minimi particolari, compresi itinerari e tempi di esecuzione. La mattina seguente i vari reparti confederati si mettono in marcia per ottemperare agli ordini del loro comandante. Jackson si appresta a stringere la morsa su Harpers Ferry (dove costringer alla resa pi di 12.000 soldati nemici: una delle peggiori disfatte dellintera guerra, per lUnione, costata ai confederati poche centinaia di morti e feriti); Longstreet continua la sua lenta avanzata verso nord-ovest, coperto dalle divisione di D. H. Hill e dalla cavalleria di Stuart, rimaste a sorvegliare i passi della South Mountain, tra Frederick e Boonesboro. Dietro di loro, con la solita cautela, muove
1

Testo completo e riproduzione della copia superstite dello Special Order n. 191 (conservata a Cramptons Gap, Maryland, nelle immediate vicinanze del luogo dove venne ritrovata il 13 settembre 1862) sono disponibili in rete allindirizzo en.wikipedia.org/wiki/Special_Order_191.

larmata del Potomac di McClellan: il generale nordista, alla testa di 80.000 uomini, come sempre convinto di avere davanti a s forze superiori, mentre in realt le truppe di Lee non superano i 55.000 effettivi, molti dei quali vestiti in modo approssimativo, senza scarpe e malnutriti, anche se con il morale altissimo. Il comandante sudista conosce molto bene i difetti del proprio avversario, e sa di poter contare sul suo scarso spirito diniziativa per completare la conquista di Harpers Ferry, e quindi il ricongiungimento dei suoi due corpi darmata, prima di doversi preoccupare di lui. Ma non ha fatto i conti con i gran giochi del caso e della sorte 2. Infatti
il 13 le avanguardie dellarmata del Potomac erano a Frederick: e col occorse uno dei casi pi incredibili della storia. Un fante unionista raccolse da terra, sul luogo ove le truppe confederate avevano avuto il campo, un cartoccio con avviluppati tre sigari. Il soldato si mise i sigari in tasca, poi dette unocchiata al pezzo di carta: era nientemeno che una copia dellOrdine di operazione n. 191, diramato segretamente dal generale Lee ai suoi ufficiali! Prima di mezzogiorno il generale McClellan ne era in possesso e si trovava pertanto nella pi favorevole situazione che un condottiero avesse mai potuto sognare: quella cio di aver squarciato dun colpo la nebbia della guerra e di conoscere per filo e per segno i movimenti del suo nemico, il quale non sapeva che egli li conoscesse; e in pi quel nemico si trovava in crisi di movimento. 3

Incredibile, davvero. Ma incredibilmente vero: il generale McClellan, in un momento di (raro) entusiasmo, telegrafa al presidente Lincoln laccaduto, affermando che il nemico ha fatto un errore grossolano, e sar quindi severamente punito. Ho tutti i piani dei ribelli, e posso

Come Torquato Tasso definisce splendidamente linvadente presenza dellimponderabile in guerra e in battaglia: cfr. Gerusalemme liberata, XX, 73, 8. R. Luraghi, Storia della guerra civile americana, Torino, Einaudi, 1966, p. 640. Luraghi scrive che le avanguardie unioniste raggiunsero Frederick il 12 settembre, ma si tratta di una svista: il pacchetto con i tre sigari avvolti nello Special Order n. 191 venne rinvenuto casualmente da soldati del 27 fanteria dellIndiana in un campo nei pressi di Monocacy Junction, due miglia a sud di Frederick, la mattina del 13 settembre (cfr. W.D. Jones, Giants in the Cornfield. The 27th Indiana Infantry, Shippensburg, PA, 1997, p. 111). Sulla vicenda dello smarrimento dello Special Order n. 191 cfr. H. Bridges, Lees Maverick General: Daniel Harvey Hill, New York, McGraw Hill,1961, pp. 96-99 (che Raimondo Luraghi definisce ottimo e completo: Storia della guerra civile americana, cit., p. 1339).
3

prenderli nella loro stessa trappola 4. E mezzogiorno del 13 settembre, e il destino dellarmata confederata della Virginia Settentrionale sembra davvero appeso a un filo. Basterebbe lanciare senza indugio le truppe disponibili attraverso i passi della South Mountain e piombare sulle disperse brigate nemiche per ottenere un successo decisivo Nel frattempo, una quindicina di miglia pi a ovest, le truppe di Stonewall Jackson stanno chiudendo il cerchio attorno alla guarnigione di Harpers Ferry, il cui comandante attende passivamente lattacco trincerandosi nel piccolo centro abitato alla confluenza dello Shenandoah nel Potomac. Le ore sono preziose, ma passano in fretta, e McClellan si scuote solo parzialmente dal suo abituale torpore. Lavanzata viene procrastinata fino alla tarda serata del 13; lattacco ai passi della South Mountain sar lanciato soltanto il giorno successivo.

Cosa fa Lee, mentre la manovra delineata nello Special Order n. 191 in pieno svolgimento, ma non ha ancora raggiunto i suoi obiettivi? Cosa pu fare, trovandosi, senza saperlo, di fronte a un nemico che conosce esattamente la posizione delle sue grandi unit e i piani per lulteriore proseguimento della campagna in Maryland? Prima che la tempesta si scateni, travolgendolo per sua fortuna McClellan, anche nella
McClellan a Lincoln, dispaccio del 13 settembre 1862 citato in B. Catton, Terrible Swift Sword, New York, Doubleday & Co., 1963, p. 449.
4

situazione di vantaggio in cui si trova, non proprio un fulmine di guerra il comandante dellarmata della Virginia Settentrionale viene informato che il nemico sembra improvvisamente pi aggressivo del solito. Secondo una testimonianza molto dubbia, ma accolta senza esitazioni da Luraghi, un civile di simpatie sudiste (una spia, in altre parole), si sarebbe trovato per caso allinterno del quartier generale dellarmata del Potomac nel momento in cui McClellan riceveva e leggeva la copia dello Special Order n. 191: avrebbe quindi capito al volo la natura e limportanza del dispaccio finito nella mani del generale unionista, riuscendo subito dopo ad allontanarsi senza farsi notare, a raggiungere la retroguardia confederata e a descrivere il pericolo incombente al generale Stuart. Il cavalleggero non pose tempo in mezzo, continua Luraghi: una staffetta galoppa a briglia sciolta fino comando darmata, che si trova in quel momento a Hagerstown, quasi 25 miglia (quaranta chilometri) a nord-ovest di Frederick, e poco pi tardi il generale Lee fu informato che il nemico sapeva 5. Una vicenda romanzesca, ma in teoria possibile: cavalcando senza incontrare ostacoli, infatti, il portatore della notizia del ritrovamento dello Special Order n. 191 avrebbe potuto raggiungere il quartier generale confederato durante la notte tra il 13 e il 14 settembre, mettendo di fronte Lee alla prospettiva del probabile annientamento di almeno met della sua armata, isolata nel cuore del Maryland, contro cui stavano convergendo forze quattro volte superiori di numero. Nonostante questo, dice Luraghi, Lee avrebbe deciso di non mutare i suoi piani:
il condottiero sudista aveva nervi dacciaio: e senza perdere un atomo della sua calma ordin che i movimenti gi disposti continuassero come se nulla fosse accaduto. Tuttavia per lui il gioco era adesso diventato rischiosissimo. Su quale carta puntava Lee? Indubbiamente sulla conoscenza profonda che egli aveva dei metodi di McClellan, che da molti mesi andava accuratamente studiando. Sapeva quanto lento e cauteloso fosse il comandante avversario e su quella lentezza , su quella cautela egli contava. 6

La ragione, senza alcuno sbandamento, prevale ancora. Lee ha nervi dacciaio; decide di rischiare (la sua armata, la campagna, forse lesito
5 6

Luraghi, Storia della guerra civile americana, cit., p. 640. Ibid., pp. 640-642.

dellintera guerra) sulla base della conoscenza profonda che egli aveva dei metodi di McClellan. Nellusuale braccio di ferro con limponderabile, che ha preso una piega estrema con lincredibile caso dei sigari smarriti, il condottiero confederato mantiene eroicamente un ristretto margine di vantaggio. E credibile? O in questo caso Luraghi non riesce ad accettare, a posteriori, che i suoi eroi Lee, Jackson, Longstreet, Stuart: senza dubbio alcuni tra i migliori generali dellintera guerra possano diventare delle marionette nelle mani distratte della sorte, e quindi si convince, e cerca di convincere il lettore, che tutto ritorni immediatamente sotto controllo, anche se nella forma di un gravissimo rischio calcolato da parte del comandante dellarmata della Virginia Settentrionale? Un indizio pu aiutarci a giudicare. Se la circostanza rocambolesca dello smarrimento dei tre sigari avvolti nello Special Order n. 191 un fatto certo, non altrettanto sicura la vicenda del civile di simpatie sudiste che avrebbe informato Lee poche ore dopo laccaduto. Il condottiero confederato, infatti, non fece alcun cenno allintera vicenda nel suo rapporto ufficiale del 1862; soltanto dopo aver letto il resoconto di McClellan conferm lo smarrimento dello Special Order n. 191, omettendo per di ricordare le informazioni ricevute dal civile senza nome e senza volto, che compare invece in alcune interviste da lui rilasciate dopo la fine della guerra. Come ha scritto Stephen W. Sears,
there is substantial evidence that in this instance Lees memory failed him []. The conclusion seems inescapable: Lee learned from the Maryland civilian only that the Federal army had suddenly become active, 7

il che plausibile, ma non il motivo contingente dellimprovviso entusiasmo del cauteloso McClellan. In altre parole, Lee venne avvertito per tempo che larmata del Potomac stava avanzando in massa verso il sottile velo di truppe che proteggevano i valichi della South Mountain, ma non che di fronte agli occhi del suo avversario si era dun colpo sollevata la nebbia della guerra, mettendo a nudo tutte le debolezze del dispositivo sudista.
7

S.W. Sears, Landscape Turned Red. The Battle of Antietam, Boston (Mass.), Houghton Mifflin, 1983, pp. 350-352.

E unimprudenza lieve, quella commessa da Luraghi nel dar credito alla versione pi ampia, per cos dire, della storia della spia sudista; un errore minore, che non rende men valida, nellinsieme, la sua magistrale ricostruzione della campagna di Antietam. Merita per di essere ricordata perch unimprudenza rivelatrice: uno studioso del valore e di Luraghi viene indotto a commettere questo piccolo passo falso per guadagnare un punto nella sua personale lotta contro limponderabile, che assedia da ogni lato i grandi protagonisti della sua storia. E quasi pi forte di lui: Robert Edward Lee, e con lui la sua armata e forse lintera guerra, non pu restare troppo a lungo in bala del destino. Pu sbagliare, pu commettere unimprudenza quasi fatale, ma non un fantoccio nelle mani del caso. Altrimenti lintera tragedia delle vicende umane si trasformerebbe, shakespearianamente, in una storia senza senso a tale told by an idiot, full of sound and fury, signifying nothing Questa, almeno, la mia impressione, dopo il riesame dello strano caso dei sigari di Antietam. Con il massimo rispetto mi sento quindi di aggiungere, per i lettori e gli ammiratori di Luraghi, questo caveat da applicare ad altre situazioni simili: anche un maestro come lautore della Storia della guerra civile americana pu, di quando in quando, cedere alla tentazione di sottovalutare lincidenza della casualit nelle vicende umane, privilegiando spiegazioni razionali persino quando non siano del tutto fondate su documenti o testimonianze attendibili. In questa sua occasionale debolezza per la razionalit del reale, del resto, Luraghi si rivela in piena sintonia coi protagonisti della sua storia: perch molti generali dellUnione e della Confederazione, usciti tutti da West Point, portavano nelle tasche della giubba una copia del Prcis de lart de la guerre di Jomini 8, teorico popolarissimo nella prima met del XIX secolo per il suo approccio sistematico e razionalista, capace di tradurre in regole accessibili la complessa lezione delle guerre napoleoniche, ma assai poco disposto a inserire, nelle ardue equazioni dellarte militare, lincognita della fortuna 9. Prima di Jomini, un altro e
8 9

Cfr. Luraghi, Storia della guerra civile americana, cit., pp. 277-278.

Basti pensare che il solo accenno al possibile fallimento di un piano ben congegnato per cause imponderabili nel trattato di Jomini il seguente: aucun systme de tactique ne saurait garantir la victoire quand le moral de larme est mauvais, et mme quand il serait excellent, la victoire peut dpendre dun incident comme la rupture des ponts du Danube Essling (A.-H. Jomini, Prcis de lart de la guerre, Nouvelle dition, 2 voll., Paris, Anselin, 1837, vol. II, p. 616; cit. anche in Larte della guerra. Da Sun Tzu a Clausewitz, a cura di G. Breccia, Torino, Einaudi, 2009, p. 604). Lesempio scelto rivelatore dellincapacit, da parte di Jomini, di mettere davvero in conto limponderabile: la distruzione del ponte francese gettato tra la riva destra del Danubio e lisola di Lobau, la mattina del 22 maggio 1809, bench facilitata dalla piena

10

pi profondo pensatore, il prussiano Carl von Clausewitz, aveva scritto pagine memorabili sulla casualit e i suoi effetti in guerra 10: ma il Vom Kriege, il suo capolavoro, restava per il momento inaccessibile agli ufficiali degli Stati americani in lotta 11, felici di andare in battaglia osservando le limpide regole enunciate nel Prcis de lart de la guerre, con il rischio di trovarsi talvolta disarmati di fronte ai gran giochi del caso e della sorte, e rischiare la disfatta per limprudenza di un ufficiale, preoccupato di conservare allasciutto i suoi tre ultimi, preziosissimi sigari.

del fiume, fu causata infatti da unazione consapevole degli austriaci, che fecero scendere sul filo della corrente un ostacolo galleggiante capace di demolire una sezione dellopera provvisoria realizzata dai genieri della Grande Arme. Il grande teorico prussiano del tutto esplicito a tale riguardo: ad esempio quando afferma che non c attivit umana che stia in contatto cos costante e generale con il caso quanto la guerra. Ma con il caso prende grande spazio in essa lincertezza e con questa la fortuna (C. von Clausewitz, Vom Kriege, I., 1, 20; cfr. Della guerra, nuova edizione a cura di G.E. Rusconi, Torino, Einaudi, 2000, p. 35).
11 10

La prima traduzione inglese del Vom Kriege, pubblicato postumo e incompiuto nel 1832, infatti posteriore alla conclusione della guerra tra unionisti e confederati (come nota anche Luraghi, Storia della guerra civile americana, cit., p. 277).

11

Special Order 191

Copy of Lost Order displayed at Crampton's Gap, Maryland. From Wikipedia, the free encyclopedia Special Order 191 (the "Lost Dispatch," and the "Lost Order") was a general movement order issued by Confederate Army General Robert E. Lee in the Maryland Campaign of the American Civil War. A lost copy of this order was recovered in Frederick County, Maryland, by Union Army troops, and the subsequent military intelligence gained by the Union played an important role in the Battle of South Mountain and Battle of Antietam. History The order was drafted on or about September 9, 1862, during the Maryland Campaign. It gave details of the movements of the Army of Northern Virginia during the early days of its invasion of Maryland. Lee divided his army into pieces, which he planned to regroup later: according to the precise text Maj. Gen. Stonewall Jackson was to move his command to Martinsburg while McLaws's command and Walker's command "endeavored to capture Harpers Ferry." Maj. Gen. James Longstreet was to move his command northward to Boonsborough. D.H.

12

Hill's division was to act as rear guard on the march from Frederick. Lee delineated the routes and roads to be taken and the timing for the investment of Harpers Ferry. Adjutant Robert H. Chilton penned copies of the letter and endorsed them in Lee's name. Staff officers distributed the copies to various Confederate generals. Jackson in turn copied the document for one of his subordinates, Maj. Gen. D. H. Hill, who was to exercise independent command as the rear guard. Hill said the only copy he received was the one from Jackson.[1] About noon [2] on September 13, Corporal Barton W. Mitchell of the 27th Indiana Volunteers, part of the Union XII Corps, discovered an envelope with three cigars wrapped in a piece of paper lying in the grass at a campground that Hill had just vacated. Mitchell realized the significance of the document and turned it in to Sergeant John M. Bloss. They went to Captain Peter Kopp, who sent it to regimental commander Colonel Silas Colgrove, who carried it to the corps headquarters. There, an aide to Brig. Gen. Alpheus S. Williams recognized the signature of R. H. Chilton, the assistant adjutant general who had signed the order. Williams forwarded the dispatch to Maj. Gen. George B. McClellan, the commander of the Army of the Potomac. McClellan was overcome with glee at learning planned Confederate troop movements and reportedly exclaimed, "Now I know what to do!" He confided to a subordinate, "Here is a paper with which, if I cannot whip Bobby Lee, I will be willing to go home."[3] McClellan stopped Lee's invasion at the subsequent Battle of Antietam, but many military historians believe he failed to fully exploit the strategic advantage of the intelligence because he was concerned about a possible trap (posited by Maj. Gen. Henry W. Halleck) or gross overestimation of the strength of Lee's army. The hill on the Best farm where the lost order was discovered is located outside of Frederick, Maryland, and was a key Confederate artillery position in the 1864 Battle of Monocacy. A historical marker on the Monocacy National Battlefield commemorates the finding of Special Order 191 during the Maryland Campaign. Corporal Mitchell, who found the orders, was subsequently wounded in the leg at Antietam and was discharged in 1864 due to the resulting chronic infection. He died in 1868 at the age of 52. His wife received a pension in 1890. Special Orders, No. 191
Special Orders, No. 191 Hdqrs. Army of Northern Virginia September 9, 1862 The citizens of Fredericktown being unwilling while overrun by members of this army, to open their stores, to give them confidence, and to secure to officers and men purchasing supplies for benefit of this command, all officers and men of this army are strictly prohibited from visiting Fredericktown except on

1.

13

business, in which cases they will bear evidence of this in writing from division commanders. The provost-marshal in Fredericktown will see that his guard rigidly enforces this order. 2. Major Taylor will proceed to Leesburg, Virginia, and arrange for transportation of the sick and those unable to walk to Winchester, securing the transportation of the country for this purpose. The route between this and Culpepper CourtHouse east of the mountains being unsafe, will no longer be traveled. Those on the way to this army already across the river will move up promptly; all others will proceed to Winchester collectively and under command of officers, at which point, being the general depot of this army, its movements will be known and instructions given by commanding officer regulating further movements. 3. The army will resume its march tomorrow, taking the Hagerstown road. General Jackson's command will form the advance, and, after passing Middletown, with such portion as he may select, take the route toward Sharpsburg, cross the Potomac at the most convenient point, and by Friday morning take possession of the Baltimore and Ohio Railroad, capture such of them as may be at Martinsburg, and intercept such as may attempt to escape from Harpers Ferry. 4. General Longstreet's command will pursue the same road as far as Boonsborough, where it will halt, with reserve, supply, and baggage trains of the army. 5. General McLaws, with his own division and that of General R. H. Anderson, will follow General Longstreet. On reaching Middletown will take the route to Harpers Ferry, and by Friday morning possess himself of the Maryland Heights and endeavor to capture the enemy at Harpers Ferry and vicinity. 6. General Walker, with his division, after accomplishing the object in which he is now engaged, will cross the Potomac at Cheek's Ford, ascend its right bank to Lovettsville, take possession of Loudoun Heights, if practicable, by Friday morning, Key's Ford on his left, and the road between the end of the mountain and the Potomac on his right. He will, as far as practicable, cooperate with General McLaws and Jackson, and intercept retreat of the enemy. 7. General D. H. Hill's division will form the rear guard of the army, pursuing the road taken by the main body. The reserve artillery, ordnance, and supply trains, &c., will precede General Hill. 8. General Stuart will detach a squadron of cavalry to accompany the commands of Generals Longstreet, Jackson, and McLaws, and, with the main body of the cavalry, will cover the route of the army, bringing up all stragglers that may have been left behind. 9. The commands of Generals Jackson, McLaws, and Walker, after accomplishing the objects for which they have been detached, will join the main body of the army at Boonsborough or Hagerstown. 10. Each regiment on the march will habitually carry its axes in the regimental ordnancewagons, for use of the men at their encampments, to procure wood &c. By command of General R. E. Lee R.H. Chilton, Assistant Adjutant General[4]

In popular culture In Harry Turtledove's Southern Victory Series alternate history novels, the point of divergence with recorded history is that the order is not discovered by Union troops, but is instead recovered by a trailing Confederate soldier. Without it, McClellan is unable to find

14

Lee's army and the Battle of Antietam is not fought. Lee reaches Philadelphia and forces McClellan to fight in a unfavorable position. The Confederate States of America is able to crush the Army of the Potomac at Camp Hill, securing it with support from Britain and France, so the Emancipation Proclamation never occurs, and the Union is forced to give the Confederate states independence. The USA and CSA with their allies (the USA eventually allies with the World War I-era Central Powers) go on to fight three more bloody wars, first being the fictional Second Mexican War and the last two wars being alternate versions of World War I and World War II. Union troops not discovering the order is also the point of divergence for the alternate reality superhero comic book series Captain Confederacy. In the game Chrononauts, this event is on the timeline. Bernard Cornwell's novel The Bloody Ground, part of the Starbuck Chronicles, fictionalises the events and lead-up of Antietam, in which the order is central to the drama in the lead-up to the battle and an explanation is offered for how it ended up discarded in the field. References
Harsh, Joseph L. Taken at the Flood: Robert E. Lee & Confederate Strategy in the Maryland Campaign of 1862. 1999, ISBN 0-87338-631-0. Jones, Wilbur D., Who Lost the Lost Order?. Sears, Stephen W., Landscape Turned Red: The Battle of Antietam, 1983 (1985 Popular Library edition), ISBN 0-89919-172-X.

Notes
1. 2. 3. 4. ^ Sears pp. 100-101, 126 ^ "McClellan Reacts to the "Lost Order"September 13, 1862". Antietam on the Web. Retrieved 2013-01-24. ^ Sears, p. 123-125 ^ Harsh pp. 154-164

15

Vous aimerez peut-être aussi