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il futurismo Futurismo - Wikipedia it.wikipedia.org Il Futurismo novecentoletterario.it FUTURISMO francescomorante.it MUSICA chimera.roma1.infn.

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Archive All Download Newest Futurismo - Wikipedia it.wikipedia.org Disambiguazione Se stai cercando altri significati, vedi Futurismo (disambigua). Il Futurismo stato un movimento artistico e culturale italiano del XX secolo. Ebbe influenza su movimenti artistici che si svilupparono in altri Paesi, in particolare in Russia e Francia. I futuristi esplorarono ogni forma di espressione, dalla pittura alla scultura, alla letteratura (poesia e teatro), la musica, larchitettura, la danza, la fotografia, il cinema e persino la gastronomia. La denominazione ufficiale del movimento si deve al poeta italiano Filippo Tommaso Marinetti. Storia Origini Direzione movimento futurista, tratto da ed.Futuriste di poesia. Milano 1912 Il Futurismo nasce in un periodo - linizio del Novecento - di notevole fase evolutiva dove tutto il mondo dellarte e della cultura era stimolato da numerosi fattori determinanti: le guerre, la trasformazione sociale dei popoli, i grandi cambiamenti politici e le nuove scoperte tecnologiche e di comunicazione, come il telegrafo senza fili, la radio, aeroplani e le prime cineprese; tutti fattori che arrivarono a cambiare completamente la percezione delle distanze e del tempo, avvicinando fra loro i continenti. Il XX secolo era quindi invaso da un nuovo vento, che portava allinterno dellessere umano una nuova realt: la velocit. I futuristi intendevano idealmente bruciare i musei e le biblioteche in modo da non avere pi rapporti con il passato e concentrarsi cos sul dinamico presente; tutto questo, come ovvio, in senso ideologico. Le catene di montaggio abbattevano i tempi di produzione, le automobili aumentavano ogni giorno, le strade iniziarono a riempirsi di luce artificiale, si avvertiva questa nuova sensazione di futuro e velocit sia nel tempo impiegato per produrre o arrivare ad una destinazione, sia nei nuovi spazi che potevano essere percorsi, sia nelle nuove possibilit di comunicazione. Questo movimento nacque inizialmente in Francia e successivamente si diffuse in tutta Europa. Bozzetto de La citt che sale, del pittore Umberto Boccioni (1910) Primo futurismo Nel Manifesto Futurista (1909), pubblicato inizialmente in vari giornali italiani, la Gazzetta dellEmilia di Bologna, la Gazzetta di Mantova, LArena di Verona e poi sul quotidiano francese Le Figaro il 20 febbraio 1909, Filippo Tommaso Marinetti espose i principi-base del movimento. Poco tempo dopo a Milano nel febbraio 1910 i pittori Umberto Boccioni, Carlo Carr, Giacomo Balla, Gino Severini e Luigi Russolo firmaronno il Manifesto dei pittori futuristi e nellaprile dello stesso anno il Manifesto tecnico della pittura futurista. Nei manifesti si esaltava la tecnica e si dichiarava una fiducia illimitata nel progresso, si decretava la fine delle vecchie ideologie (bollate con letichetta di passatismo, tra cui figura anche il Parsifal di Wagner, che a partire dal 1914 cominci a essere rappresentato nei teatri dEuropa). Si esaltavano inoltre il dinamismo, la velocit, lindustria e la guerra, che veniva intesa come igiene dei popoli.

A seguito di una serie di articoli critici di Ardengo Soffici su La Voce vi fu una reazione violenta dei futuristi: Marinetti, Boccioni e Carr raggiunsero Soffici a Firenze e lo aggredirono mentre sedeva al caff delle Giubbe Rosse in compagnia dellamico Medardo Rosso. Ne nacque una grande pubblicit e un grande tumulto rinnovatosi alla sera, alla stazione di Santa Maria Novella, quando Soffici, accompagnato dagli amici Giuseppe Prezzolini, Scipio Slataper e Alberto Spaini, volle rendere la contropartita. La riconciliazione con i futuristi avvenne in seguito, grazie alla mediazione dellamico Aldo Palazzeschi. Nel 1913 infatti, Soffici e Papini uscendo da La voce decisero di fondare la rivista Lacerba appoggiando cos il movimento futurista. Alla morte di Umberto Boccioni nel 1916, Carr e Severini si ritrovarono in una fase di evoluzione verso la pittura cubista, di conseguenza il gruppo milanese si sciolse spostando la sede del movimento da Milano a Roma, con la conseguente nascita del secondo Futurismo. Russolo, Carr, Marinetti, Boccioni e Severini Secondo futurismo Il secondo futurismo fu sostanzialmente diviso in due fasi; la prima andava dal 1918, due anni dopo la morte di Umberto Boccioni, al 1928 e fu caratterizzata da un forte legame con la cultura postcubista e costruttivista, la seconda invece, dal 1929 al 1938, fu molto pi legata alle idee del surrealismo. Di questa corrente - che si concluse attraverso il cosiddetto terzo Futurismo, portando anche allepilogo del Futurismo stesso - fecero parte molti pittori fra cui Fillia (Luigi Colombo), Enrico Prampolini, Nicolay Diulgheroff ma anche Mario Sironi, Ardengo Soffici, Ottone Rosai, Carlo Vittorio Testi e la moglie Fides Stagni. Se la prima fase del Futurismo fu caratterizzata da unideologia guerrafondaia e fanatica (in pieno contrasto con altre avanguardie) ma spesso anche anarchica, la seconda stagione ebbe un effettivo legame con il regime fascista, nel senso che abbracci gli stilemi della comunicazione governativa dellepoca e si valse di speciali favori. I futuristi di sinistra, generalmente meno noti nel panorama culturale italiano dellepoca, comunque, costituirono quella parte del futurismo collocata politicamente su posizioni vicine allanarchismo e al bolscevismo anche quando il movimento con i suoi fondatori e personaggi ritenuti principali fu fagocitato dal fascismo. Anche se la gerarchia fascista riserv ai futuristi coevi una sottovalutazione talvolta sprezzante, losservazione dei principi autoritaristici e la poetica interventista del Futurismo furono quasi sempre presenti negli artisti del gruppo, fino a che alcuni di questi non abbracciarono altri movimenti e presero le distanze dallideologia fascista (Carlo Carr, ad esempio, abbracci la metafisica). In prima fila Depero, Marinetti e Cangiullo nel 1924 con panciotti futuristi Futurismo russo Il ciclista di Natalia Goncharova 1913 Il Manifesto futurista di Marinetti era stato pubblicato a San Pietroburgo appena un mese dopo luscita su Le Figaro, e gi negli anni 1911 e 1912 Natalja Sergeevna Gonarova e Michail Fedorovi Larionov, che in patria verr definito il padre del futurismo russo, furono i concreti iniziatori del movimento in Russia. Nel 1913 il pittore Kazimir Severinovi Malevi, il compositore Mikhail Matiushin e lo scrittore Aleksej Eliseevi Krunych redassero il manifesto del Primo congresso Futurista russo. Al movimento, conosciuto anche come Cubofuturismo o Raggismo, aderirono personalit come il poeta e drammaturgo Vladimir Vladimirovi Majakovskij. Nel gennaio 1914 Marinetti stesso si rec a Mosca. Dal movimento davanguardia futurista nacquero negli anni immediatamente precedenti la rivoluzione del 1917 due

importanti avanguardie artistiche, il Costruttivismo e il Suprematismo. Lattenzione che i giornali e il pubblico dedicarono a Marinetti fu enorme, ma non ci fu la stessa attenzione da parte dei futuristi russi, alcuni dei quali tentarono anche di ostacolare la visita di Marinetti. Altri invece, come Sersenevic, furono pi ospitali e cordiali. Il temperamento e le declamazioni di Marinetti riscossero successo ovunque; ma Marinetti tent invano di chiamare i futuristi russi ad unire le forze con i futuristi italiani, perch i maggiori poeti russi, Chlebnikov, Livsic, Majakovskij e anche il regista Larionov criticarono Marinetti. Lultima mostra futurista si tenne nel 1915 a Pietrogrado. In Russia il movimento non fu caratterizzato dal bellicismo come quello dei futuristi italiani, criticato da Majakovski, ma fu accompagnato da unutopica idea di pace e libert, sia individuale (dellartista), sia collettiva (del mondo), che si sarebbe concluso con ladesione di una parte del gruppo al bolscevismo. Dopo la rivoluzione dottobre molti futuristi confluirono nel cubismo e nellastrattismo. Futurismo in Francia In Francia il Futurismo non si organizz mai come movimento, ma ebbe almeno due nomi degni di nota: Guillaume Apollinaire e Valentine de Saint Point. Apollinaire scrisse il manifesto Lantitradition futuriste (29 giugno 1913), pubblicato su Lacerba solo il 25 settembre dopo le aggiunte e le correzioni di Marinetti. I successivi Calligrammes (1918) rivelano la chiara influenza del paroliberismo futurista sul poeta francese. Valentine de Saint Point, nipote di Lamartine, scrisse il Manifesto della donna futurista, (1912) con il sottotitolo Risposta a F. T. Marinetti, in un volantino pubblicato simultaneamente a Parigi e a Milano. Del 1913 il Manifesto futurista della lussuria. Orientamenti artistici Nelle opere futuriste quasi sempre costante la ricerca del dinamismo; cio il soggetto non appare mai fermo, ma in movimento: ad esempio, per loro un cavallo in movimento non ha quattro gambe, ne ha venti. Cos la simultaneit della visione diventa il tratto principale dei quadri futuristi; lo spettatore non guarda passivamente loggetto statico, ma ne come avvolto, testimone di unazione rappresentata durante il suo svolgimento. Per rendere lidea del moto nelle arti visive tradizionali, immobili per costituzione, il futurismo si serve, nella pittura e nella scultura, principalmente delle linee-forza; poich la linea agisce psicologicamente sullosservatore con significato direzionale, essa, collocandosi in varie posizioni, supera la sua essenza di semplice segmento e diventa forza centrifuga e centripeta, mentre oggetti, colori e piani si sospingono in una catena di contrasti simultanei, determinando la resa del dinamismo universale. Pittura Nel 1910 a Milano i giovani artisti dItalia avevano pubblicato i manifesti sulla pittura futurista. Boccioni si occup principalmente del dinamismo plastico e sintetico e del superamento del cubismo, mentre Balla pass dallo studio delle vibrazioni luminose (divisionismo) alla rappresentazione sintetica del moto. Nel 1912 Boccioni, Carr e Russolo esposero a Milano le prime opere futuriste alla Mostra darte libera nella fabbrica Ricordi. Il Futurismo diede il meglio di s nelle espressioni artistiche legate alla pittura, al mosaico e alla scultura, mentre le opere letterarie e teatrali, ma anche architettoniche, non

ebbero la stessa immediata capacit espressiva. Le radici del fermento che port alla declinazione del futurismo nellarte si possono riconoscere, artisticamente parlando, gi nella Scapigliatura - corrente tipicamente milanese e borghese della seconda met dellOttocento - laddove il futurismo distoglie con disprezzo lattenzione dalla raffinata borghesia per concentrarsi sulla rivoluzione industriale, sulle fabbriche. Dal punto di vista stilistico il futurismo - in particolare quello boccioniano - si basa sui concetti del divisionismo che per riesce ad adattare per esprimere al meglio gli amati concetti di velocit e di simultaneit: grazie ad artisti come Giovanni Segantini e Pellizza da Volpedo che, pochi anni dopo, il futurista Umberto Boccioni pot realizzare dipinti come La citt che sale. Opera futurista di Emma Marpillero Corradi Dal punto di vista concettuale, il futurismo naturalmente non ignora i principi cubisti di scomposizione della forma secondo piani visivi e rappresentazione di essi sulla tela. Cubista senzaltro la tecnica che prevede di suddividere la superficie pittorica in tanti piani che registrino ognuno una diversa prospettiva spaziale. Tuttavia, mentre per il cubismo la scomposizione rende possibile una visione del soggetto fermo lungo una quarta dimensione esclusivamente spaziale (il pittore ruota intorno al soggetto fermo cogliendone ogni aspetto), il futurismo utilizza la scomposizione per rendere la dimensione temporale, il movimento. Altrettanto interessanti sono i rapporti stilistici tra il futurismo boccioniano e il cubismo orfico di Robert Delaunay. Non mancarono relazioni complesse tra i futuristi italiani e i pi importanti esponenti delle avanguardie russe e tedesche. Equiparare, infine, la ricerca futurista dellattimo con quella impressionista, come stato fatto in passato, ormai considerato profondamente errato. Se vero infatti che gli impressionisti fecero dellattimalit il nucleo della loro ricerca - loro scopo era fermare sulla tela un istante luminoso, unico e irripetibile - la ricerca futurista si muoveva in senso quasi opposto: suo scopo era rappresentare sulla tela non un istante di movimento ma il movimento stesso, nel suo svolgersi nello spazio e nel suo impatto emozionale. Come conseguenza dellestetica della velocit, nelle opere futuriste a prevalere lelemento dinamico: il movimento coinvolge infatti loggetto e lo spazio in cui esso si muove. Il dinamismo dei treni, degli aeroplani (Aeropittura), delle masse multicolori e polifoniche e delle azioni quotidiane (del cane che scodinzola andando a spasso con la padrona, della bimba che corre sul terrazzo, delle ballerine) sottolineato da colori e pennellate che mettano in evidenza le spinte propulsive delle forme. La costruzione pu essere composta da linee spezzate, spigolose e veloci, ma anche da pennellate lineari, intense e fluide se il moto pi armonioso. Tra gli epigoni pi interessanti del futurismo, lavanguardia russa del raggismo e del costruttivismo. Le tecniche pittoriche futuriste sono state riassunte nei due manifesti sulla pittura dei primi mesi del 1912. Due tra i principali esponenti del movimento pittorico, Umberto Boccioni e Giacomo Balla, furono presenti anche nella scultura. La pittura di Boccioni stata definita simbolica: il dipinto La citt che sale (1910), per esempio, una chiara metafora del progresso, dettato dal titolo e dalle scene di cantiere edile sullo sfondo, esemplificate nella loro vorticosa crescita dalla potenza del cavallo imbizzarrito, un vortice di materia che si scompone per piani. Se Boccioni simbolico, Balla fotografico e analitico. Ancora legato a principi cubisti, non

raro che realizzi sequenze fotogrammetriche di una scena, per rendere il movimento, piuttosto che affidarsi a impetuosi vortici di pittura: il caso del posato Bambina che corre al balcone (1912). Scultura Umberto Boccioni, Forme uniche della continuit nello spazio (1913) Lartista futurista pi attivo nel campo della scultura Umberto Boccioni, la cui ricerca pittorica corre sempre parallela a quella plastica. Nel 1912, lo stesso Boccioni pubblica il Manifesto tecnico della scultura futurista. Punto di arrivo di questa ricerca pu essere considerato Forme uniche della continuit nello spazio, del 1913: limmagine, applicando le dichiarazioni poetiche di Boccioni stesso, tuttuno con lo spazio circostante, dilatandosi, contraendosi, frammentandosi e accogliendolo in s stessa. Anche in LAntigrazioso o La madre, immediatamente precedente, sono presenti parametri scultorei simili a Forme uniche nella continuit dello spazio, ma con ancora non risolti alcuni problemi di plasticit derivanti da influssi naturalistici. Mosaico La tecnica del mosaico, basata sullutilizzo di tessere ceramiche e vitree, si prestata molto bene ad esprimere i modi ed il dinamismo intesi dallarte futurista. Enrico Prampolini e Fillia eseguono limportante mosaico dedicato al tema delle Comunicazioni allinterno della torre del Palazzo delle Poste di La Spezia (1933). Alcuni anni pi tardi Gino Severini esegue altri mosaici per le Poste di Alessandria. La tradizione musiva di Ravenna continua con mosaici futuristi di autori vari (Palazzo del Mutilato, fine anni quaranta). Architettura Antonio SantElia, una veduta prospettica della Citt Nuova.1914 SantElia, Casa a Gradinate la Citt Nuova. 1914 La Stazione di servizio, in stile futurista, Fiat Tagliero, costruito ad Asmara nel 1938. Nel 1912 Antonio SantElia, che divenne larchitetto pi rappresentativo del movimento, era ancora distante dai futuristi ed era piuttosto legato nel movimento del cosiddetto Stile floreale. In quegli stessi anni a Milano era attivo Giuseppe Sommaruga e questi sembra che avesse esercitato una grande influenza sulla formazione del SantElia, infatti, per esempio, molti elementi dinamici del futurista furono anticipati nel Grand Hotel Campo dei Fiori di Varese.. Allinizio del 1914 SantElia pubblic il Manifesto dellArchitettura futurista, dove esponeva i principi di questa corrente. Al centro dellattenzione c la citt, vista come simbolo della dinamicit e della modernit. Tutti i progetti creati da SantElia si riferiscono a citt del futuro: in contrapposizione allarchitettura tradizionale, vista come inadeguata, le citt idealizzate dagli architetti futuristi hanno come caratteristica fondamentale il movimento, i trasporti e le grandi strutture. I futuristi, infatti, compresero immediatamente il ruolo centrale che i trasporti avrebbero assunto successivamente nella vita delle citt. Nei progetti di questo periodo si cercavano sviluppi e scopi di questa novit. Lutopia futurista una citt in perenne mutamento, agile e mobile in ogni sua parte, un continuo cantiere in costruzione, e la casa futurista allo stesso modo impregnata di dinamicit. Anche lutilizzo di linee ellittiche e oblique simboleggia questo rifiuto della staticit per una maggior dinamicit dei progetti futuristi, privi di una simmetria classicamente intesa.

Le teorie futuriste sullarchitettura erano principalmente ideologiche ed erano espressione di un atteggiamento intellettualistico ma senza riferimenti a metodi formali e tecnici, tuttavia anticiparono i grandi temi e le visioni dellarchitettura e della citt che saranno proprie del Movimento Moderno.. A causa della guerra e dopo la morte di Boccioni e SantElia il movimento futurista in Italia perse il suo slancio. Dopo il 1919 loriginaria proposta futurista dei primi tempi fu raccolta piuttosto dai costruttivisti russi. Il movimento razionalista italiano cercher di proporre gli scenari della Citt Nuova delle utopie futuriste ma il regime fascista smorzer questi tentativi privilegiando un monumentalismo legato alla tradizione classicista. Lo stesso avvenne in Unione Sovietica con il sopravvento del regime totalitario. Tra i grandi esponenti dellarchitettura da ricordare Mario Chiattone, che visse con SantElia a Milano, condividendone le linee teoriche e sviluppando straordinarie visioni di citt del futuro, prima di trasferirsi in Svizzera e abbandonare la militanza. E infine Virgilio Marchi, che oper anche come scenografo. Ceramica Per le sue possibilit espressive, anche la ceramica interessa il movimento futurista. In particolare i ceramisti dellISIA espressero lavori in sintonia con il nuovo movimento. Il 7 settembre 1938 sulla Gazzetta del Popolo a firma Filippo Tommaso Marinetti e di Tullio dAlbisola viene pubblicato il Manifesto futurista della Ceramica e Aereoceramica. Fin dal 1925 il centro propulsore della ceramica futurista italiana fu Albissola Marina. Musica In campo musicale gli unici rappresentanti di rilievo furono Francesco Balilla Pratella e Luigi Russolo, pittore oltre che musicista. A Russolo in particolare si deve linvenzione dellIntonarumori, uno strumento che usava per mettere in pratica la sua teoria del rumorismo, ovvero di una musica nella quale ai suoni dovevano essere sostituiti i rumori. Essi erano formati da generatori di suoni acustici che permettevano di controllare la dinamica e il volume. Letteratura A fine gennaio 1909 Filippo Tommaso Marinetti inviava il Manifesto del futurismo ai principali giornali italiani, ma la pubblicazione su Le Figaro il 20 febbraio 1909 a garantirgli risonanza europea. Nel 1912, sulla rivista fiorentina Lacerba, compare il Manifesto tecnico della letteratura futurista. Del 1914 il volume Zang Tumb Tumb miglior esempio delle futuriste Parole in libert. Poesia I poeti futuristi si riuniranno attorno alla rivista Poesia fondata da Marinetti qualche anno prima. Nei componimenti lesaltazione del futuro e delle sensazioni forti associate alla velocit e alla guerra appaiono come unico modo per avere una speranza nel presente.[senza fonte] Gli esponenti pi noti, oltre al Marinetti, sono Aldo Palazzeschi (autore della poesia La fontana malata e della celeberrima La passeggiata) e Paolo Buzzi (almeno per parte della sua produzione). Anche Salvatore Quasimodo ader, in giovent, al futurismo (ricordiamo la sua poesia Sera destate). Del secondo futurismo marinettiano lAeropoesia. Teatro

I futuristi perseguono la rifondazione del concetto stesso di comunicazione teatrale. Essi focalizzano la loro attenzione sulla relazione essenziale che si sviluppa fra testo, attori e pubblico, per recuperare non soltanto i valori di ogni singola componente, bens anche il senso globale dallinterrelazione fra gli elementi. Il teatro futurista promuoveva anche la commedia e la farsa, anzich la tragedia o il dramma borghese. Tuttavia, nelle serate futuriste non era inusuale vedere il pubblico adirato a causa di spettacoli fatti di azioni deliranti. Le cronache dellepoca riportano notizie relative agli attori futuristi che sfuggono allira degli spettatori, spesso provocata ad arte secondo gli intenti espressi nel Manifesto futurista del teatro di variet. Cinema Nel 1916 venne pubblicato il Manifesto della Cinematografia futurista, firmato da Filippo Marinetti, Bruno Corra, Arnaldo Ginna, Giacomo Balla, Remo Chiti ed Emilio Settimelli, che sosteneva come il cinema fosse per natura arte futurista, grazie alla mancanza di un passato e di tradizioni. Essi non apprezzavano il cinema narrativo passatissimo, cercando invece un cinema fatto di viaggi, caccie e guerre, allinsegna di uno spettacolo antigrazioso, deformatore, impressionista, sintetico, dinamico, parolibero. Nelle loro parole c tutto un entusiasmo verso la ricerca di un linguaggio nuovo slegato dallestetica tradizionale, che era percepita come un retaggio vecchio. Gastronomia Grazie alla completezza di questo movimento, ne venne influenzata anche la gastronomia. Nel 1914 il cuoco francese Jules Maincave ader al Futurismo, proponendo quindi laccostamento di nuovi sapori ed elementi fino ad allora separati senza serio fondamento. Questo comprendeva accostamenti come filetto di montone e salsa di gamberi, noce di vitello e assenzio, banana e groviera, aringa e gelatina di fragola. Il 20 gennaio 1931 Marinetti pubblic il Manifesto della cucina futurista sulla rivista Comoedia. Secondo Marinetti bisognava eliminare la pastasciutta, cos come forchetta e coltello e condimenti tradizionali, e incoraggiare laccostamento ai piatti di musiche, poesie e profumi. Scrive Marinetti: Il Futurismo nel suo tempo normale che il Futurismo, nascendo in unepoca ritenuta decadente, abbia avuto tantissime contraddizioni. Allimmobilismo scolastico e accademico ereditato dalle tre corone della poesia decadente (Carducci, Pascoli e DAnnunzio) i futuristi oppongono la dinamicit, il distruttivismo e, allarmonia e alla raffinatezza, contrappongono il disordine delle parole. Secondo i futuristi, questi poeti devono essere completamente rinnegati perch incarnano esattamente i quattro ingredienti intellettuali che il Futurismo vuole abolire: la poesia morbosa e nostalgica; il sentimento romantico; lossessione della lussuria; la passione per il passato. In contraddizione con il Futurismo stata anche la corrente crepuscolare. Infatti il crepuscolarismo, nonostante condivida con il Futurismo lidea di interartisticit, ha per una concezione della vita completamente diversa:

i futuristi inneggiano alle innovazioni, i crepuscolari sono avversi a una modernit che aliena lindividuo i futuristi sono prepotenti, dinamici, chiassosi, i crepuscolari assumono toni dimessi, pacifici e malinconici i futuristi esaltano il caos e le attivit delle grandi citt, i crepuscolari amano lintimit, le piccole cose di pessimo gusto, gli affetti familiari e una vita tranquilla i futuristi sono sempre protesi verso un domani esaltante, i crepuscolari guardano al passato e alle piccole cose quotidiane. Nelle arti figurative invece si presenta il confronto con le altre avanguardie, Cubismo, Astrattismo, Dada, Surrealismo, Metafisica, ognuna delle quali caratterizzata da propri temi e propri linguaggi espressivi. Lopera futurista in evidente contrasto per alcuni temi con molte delle altre avanguardie sebbene condividano tutte lintuizione di trasmettere attraverso larte un impulso di trasformazione della societ e di rinnovamento. Neo-futurismo contemporaneo Scultura futurista presente nelle vicinanze della piazza del Duomo a Milano per il centenario del movimento Il Futurismo ha influenzato tutta larte davanguardia del Novecento. Gli artisti futuristi che sopravvissero alla morte di Marinetti (1944) e alla seconda guerra mondiale caddero in disgrazia come tutto il Futurismo, con laccusa di aver fiancheggiato il fascismo. Nel secondo Novecento nuovi studi di Luciano De Maria, Mario Verdone, Enrico Crispolti, Maurizio Calvesi, Claudia Salaris, Giordano Bruno Guerri hanno parzialmente corretto laccusa di collusione fascista, rilanciando linteresse artistico-sociale verso il futurismo. Linfluenza del futurismo nel secondo Novecento in Italia rintracciabile nella generazione di Lucio Fontana e Alberto Burri, e in ambito letterario nella neoavanguardia italiana degli anni sessanta e settanta. Nel 2009, ricordando il centenario della nascita del movimento, fu allestita una mostra nei pressi della piazza del Duomo di Milano e al suo esterno era presente una statua interattiva creata appositamente per levento.. A Ferrara, Futurismo 100 live stata uniniziativa collettiva con scrittori, artisti e video artisti contemporanei provenienti da tutta Italia (tra essi Graziano Cecchini, Paolo Ruffilli, Riccardo Campa, promotore del transumanesimo in Italia e il poeta davanguardia Roby Guerra. Recentemente, influenzati dal futurismo, da Internet e dalla fantascienza, si segnalano nuovi giovani movimenti underground quali il netfuturismo e il connettivismo, gruppo letterario. Futuristi italiani Filippo Tommaso Marinetti Enrico Allimandi Adone Asinari Antonio Asturi Fedele Azari Giacomo Balla Umberto Boccioni Vittorio Bodini Uberto Bonetti Oswaldo Bot, pseudonimo di Osvaldo Barbieri

Anton Giulio Bragaglia Paolo Buzzi Francesco Cangiullo Benedetta Cappa Mario Carli Enrico Carmassi Sebastiano Carta Carlo Carr Gianni Carramusa Giuseppe Caselli Enrico Cavacchioli Graziano Cecchini Giuseppe Camertoni Primo Conti Bruno Corra, pseudonimo di Bruno Ginanni Corradini Tullio Crali Auro DAlba, pseudonimo di Umberto Bottone Giulio DAnna Luigi De Giudici Mino Delle Site Fortunato Depero Gerardo Dottori Carlo Erba Julius Evola Farfa, pseudonimo di Vittorio Osvaldo Tommasini Fillia, pseudonimo di Luigi Enrico Colombo Luciano Folgore Gesualdo Manzella Frontini Achille Funi Ivanhoe Gambini Giacomo Giardina Arnaldo Ginna, pseudonimo di Arnaldo Ginanni Corradini Corrado Govoni Giovanni Korompay Guglielmo Jannelli Mim Maria Lazzaro Michele Leskovic in arte Escodam Osvaldo Licini Gian Pietro Lucini Alberto Magnelli Vincenzo Mai Enzo Mainardi Antonio Marasco Emma Marpillero Corradi Pino Masnata Silvio Mix

Sante Monachesi Bruno Munari Emilio Notte Novo (Nello Voltolina) Ivo Pannaggi Giovanni Papini Vittorio Piscopo Enrico Prampolini Francesco Balilla Pratella Giuseppe Preziosi Salvatore Quasimodo Ricas, pseudonimo di Riccardo Castagnedi Ottone Rosai Pippo Rizzo Mino Rosso Luigi Russolo Bruno Giordano Sanzin Alberto Sartoris Antonio SantElia Gino Severini Ardengo Soffici Fides Stagni Tato (Guglielmo Sansoni) Thayaht, pseudonimo di Ernesto Michahelles Bruno Giordano Sanzin Alberto Sartoris Gino Severini Ardengo Soffici Fides Stagni Wladimiro Tulli VannAnt Ruggero Vasari Lucio Venna, pseudonimo di Giuseppe Landsmann Architettura futurista Mario Chiattone Manlio Costa Virgilio Marchi Antonio SantElia Futuristi europei Futuristi russi Velimir Chlebnikov Vladimir Majakovskij Michail Larionov

Natalja Sergeevna Gonarova Alexander Rodchenko Kasimir Malewitsch Yakov Chernikhov Futuristi francesi Robert Delaunay Fernand Lger Jules Maincave Paul Fort Futuristi cecoslovacchi Rougena Zatkova Futuristi ungheresi Hugo Scheiber Bla Kdr Lajos Kassk Futuristi portoghesi Fernando Pessoa, divulg il movimento attraverso la rivista Orpheu (1915) Futuristi catalani Joan Salvat-Papasseit Futuristi argentini Alberto Hidalgo I principali manifesti futuristi Manifesto del futurismo, (Pubblicato da Le Figaro il 20 febbraio 1909), Marinetti Uccidiamo il Chiaro di luna, (aprile 1909), Marinetti Manifesto dei Pittori futuristi, (11 febbraio 1910), Boccioni, Carr, Russolo, Balla e Severini La pittura futurista - Manifesto tecnico, (11 aprile 1910), Boccioni, Carr, Russolo, Balla e Severini Contro Venezia passatista, (27 aprile 1910), Marinetti, Boccioni, Carr, Russolo Manifesto dei drammaturghi futuristi, (11 gennaio 1911), Marinetti Manifesto dei Musicisti futuristi, (11 gennaio 1911), Pratella La musica futurista-Manifesto tecnico, (29 marzo 1911), Pratella Manifesto della Donna futurista, (25 marzo 1912), Valentine de Saint-Point Manifesto della Scultura futurista, (11 aprile 1912), Boccioni Manifesto tecnico della letteratura futurista, (11 maggio 1912), Marinetti Larte dei Rumori, (11 marzo 1913), Russolo Distruzione della sintassi. Limmaginazione senza fili e le Parole in libert, (11 maggio 1913), Marinetti LAntitradizione futurista, (29 giugno 1913), Guillaume Apollinaire

La pittura dei suoni, rumori e odori, (11 agosto 1913), Carr Il Teatro di Variet, (1 ottobre 1913), Marinetti Il controdolore, (29 dicembre 1913), Palazzeschi Pittura e scultura futuriste, (1914), Boccioni Manifesto dellArchitettura futurista, (1914), SantElia Il teatro futurista sintetico, (1915), Corra, Settimelli, Marinetti La ricostruzione futurista delluniverso, (1915), Balla, Depero La Scenografia futurista, (1915), Prampolini Manifesto del cinema futurista, (1916), Marinetti, Corra, Settimelli Manifesto della danza futurista, (1917), Marinetti Manifesto dellAeropittura futurista, (1929) Manifesto della Fotografia futurista, (16 aprile 1930,Tato (pseudonimo di Gugliemo Sansoni),Filippo Tommaso Marinetti Manifesto della cucina futurista, (1931), Marinetti. Manifesto futurista della Ceramica e Aereoceramica (1938), Filippo Tommaso Marinetti e Tullio dAlbisola Opere principali Pittura Umberto Boccioni, Tre donne (1909-1910); Umberto Boccioni, La citt che sale (1910-1911); Carlo Carr, Notturno a Piazza Beccaria (1910); Umberto Boccioni, La risata (1911); Umberto Boccioni, Stati danimo, gli addii (1911); Carlo Carr, I funerali dellanarchico Galli (1911); Umberto Boccioni, Materia (1912); Giacomo Balla, Ragazza che corre al balcone (1912); Giacomo Balla, Dinamismo di un cane al guinzaglio (1912); Giacomo Balla, Lampada ad arco (1911); Umberto Boccioni, Elasticit (1912); Gino Severini, La chahuteause (1912); Luigi Russolo, Dinamismo di unautomobile (1912-1913); Carlo Carr, Cavaliere rosso (1913); Giacomo Balla, Automobile + velocit + luce (1913). Gino Severini, Ballerina in blu (1913); Fortunato Depero, I Cavalieri. Note ^ In Archivi del futurismo regesti raccolti e ordinati da Maria Drudi Gambillo e Teresa Fiori, Roma 1958 p.63 ^ Gino Severini, frammenti di vita parigina ^ Futuristi. URL consultato in data 26-11-2010. ^ Giulio Carlo Argan, Larte moderna 1770/1970, Firenze 1970, p.382 ^ www.electaweb.it in Futurismo italiano a confronto con artisti tedeschi e russi ^ Kenneth Frampton, Storia dellarchitettura moderna, Bologna 1982, pp.91-92

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2006. Giacomo Properzj Breve storia del Futurismo Mursia, 2009 ISBN 978-88-425-4158-5 AA.VV. Divenire 3 Futurismo a c. di R. Campa, Bergamo, Sestante Edizioni, 2009. ISBN 978-88-95184-55-5 Leonardo Tondelli, Futurista senza futuro. Marinetti ultimo mitografo, Le Lettere, Firenze, 2009. Gabriella Chioma, Ala dAreoDonna. Futuriste nel Golfo 1932 -1933 Edizioni del Tridente, Treviso, 2009. Giovanni Tuzet, A regola darte, Ferrara, Este Edition, 2007. ISBN 978-88-89537-50-3 Luigi Tallarico, Futurismo nel suo centenario, la continuit, Galatina, Congedo, 2009. ISBN 978-88-80868-40-8 Wehle, Winfried, Sconfinamento nel trasumano : vuoto mitico e affollamento mediale nellarte futurista, in Studi Italiani, 11 (2009), pp. 2546. ISSN 1724-1596 PDF Arnaldo Di Benedetto, Tre poeti e il futurismo: Ezra Pound, Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale (con un cenno su Saba), in Italica, LXXXVIII (2011), pp. 198218. Roberto Guerra, Futurismo per la Nuova Umanit. Dopo Marinetti: arte, societ, tecnologia, Roma, Armando Editore, 2011. ISBN 978-88-6677-002-2 David E., Futurismo, Dadaismo e Avanguardia Romena: contaminazioni fra culture europee (1909- 1930), LHarmattan Italia, Torino 2006 Fernando Maramai, F.T. Marinetti. Teatro e azione futurista, Udine, Campanotto, 2009.

Il Futurismo novecentoletterario.it

Sommario: La nascita del movimento - sue caratteristiche fondamentali I manifesti del Futurismo nelle diverse arti - La poetica: il manifesto letterario del movimento - Marinetti Palazzeschi - G. P. Lucini

La nascita del movimento Il Futurismo fu fondato da Filippo Tommaso Marinetti a Parigi nel 1909, anno in cui sul Figaro apparve il primo Manifesto del Futurismo. Vi si mescolavano elementi ideologici ripresi da Nietzsche, Bergson, Sorel, DAnnunzio, Zola ed altri ancora. Il primo aspetto di questo movimento fu la esplicita ribellione e il rifiuto totale della cultura presente e della tradizione, che si espressero nella volont di distruzione di tutto ci che apparteneva al passato, talch Marinetti poteva scrivere: Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie di ogni speciee vengano dunque, gli allegri incendiari dalle dita carbonizzate!Suvvia! date fuoco agli scaffali delle biblioteche!Sviate il corso dei canali per inondare i musei!Oh la gioia di veder galleggiare alla deriva, lacere e stinte su quelle acque, le vecchie tele gloriose!Impugnate i picconi, le scuri, i martelli e demolite, demolite senza piet. Il futurista pertanto si sentiva proiettato in avanti e vivente gi nellassoluto e in nessun modo intendeva volgere il suo sguardo al passato. Altra notevole caratteristica del Futurismo fu la sua aggressivit, la sua esaltazione della violenza, che portava a dichiarare: noi vogliamo esaltare il movimento aggressivolo schiaffo ed il pugno, fino ad arrivare alla glorificazione della violenza estrema, cio la guerra, considerata la sola igiene del mondo nel senso che provocando milioni di morti avrebbe anche liberato il mondo da tanto marciume umano. I futuristi poi ebbero una visione esaltata del progresso che si espresse nellammirazione della macchina, intesa sia come strumento della produzione industriale, sia come semovente, la cui entusiasmante caratteristica era considerata la velocit. Cos essi poterono per un verso volgersi al vibrante fervore notturno degli arsenali, e per un altro dichiarare che unautomobile da corsa, col suo cofano adorno di grossi tubi (quelli cromati che conducono i gas di scarico del motore) pi bella persino della Vittoria di Samotracia. Osservando il mondo del lavoro compresero anche limminenza di uno scontro violento tra capitalismo e forze organizzate del proletariato e si dissero pronti a cantare le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere e dalla sommossa perch non v pi bellezza se non nella lotta. Anticipando poi certi aspetti dello squadrismo fascista proclamarono il disprezzo del pericolo. Essi infine furono contrari sia allimmagine della donna idealizzata dalla poesia amorosa, sia alla donna moderna, partecipe del mondo della produzione, dichiarandosi nemici del femminismo e proclamando il disprezzo della donna.

I manifesti del Futurismo nelle belle arti Il Futurismo pertanto attecch subito nellambito delle belle arti e poi della musica. Vi aderirono Carlo Carr, Umberto Boccioni, Antonio SantElia, Franco Russolo. Carr fu autore di un manifesto della Pittura dei suoni, dei rumori e degli odori in cui teorizzava un tipo di pittura capace di incorporare nelle linee nei colori e nei volumi, suoni e odori; capace di esprimere sulla tela il rumore delle stazioni ferroviarie, i sapori del Music-Hall, del cinematografo, del teatro. Egli dichiarava infatti che vi sono suoni, rumori e odori concavi e convessi, triangolari, ellissoidali, oblunghi, conicie vi sono suoni, odori e rumori gialli, rossi, verdi, turchini. Nel Manifesto tecnico leggiamo poi che I pittori ci hanno sempre mostrato cose e persone davanti a noi. Noi porremo lo spettatore nel centro del quadroLa nostra nuova coscienza non ci fa pi considerare luomo come centro della vita universale. A questa volont di rinnovamento totale va poi aggiunta la richiesta fondamentale, la condizione senza la quale il pittore non potr neppure concepire unopera darte, cio che lanima ridiventi pura. Carr e i suoi amici perci affermano che nellinterpretazione della Natura occorrono sincerit e verginit e dichiarano di voler combattere contro larcaismo superficiale ed elementare a base di tinte piattecontro il nudo in pittura, altrettanto stucchevole ed opprimente quanto ladulterio nella letteratura. Per la scultura Boccioni invece punt sul dinamismo e scrisse: Il dinamismo lazione simultanea del moto caratteristico particolare delloggetto, con le trasformazioni che loggetto subisce coi suoi spostamenti in relazione allambiente mobile o immobile. Egli proclam la compenetrazione dei piani secondo la visione che egli defin del trascendentalismo fisico. Asser che nella scultura non fosse possibile il rinnovamento se non cercando lo stile del movimento, cio rendendo sistematico e definitivo come sintesi quello che limpressionismo ha dato come frammentario, accidentale, quindi analitico. La scultura futurista pertanto scaturir dalla sistematizzazione delle vibrazioni delle luci e delle compenetrazioni dei piani. Afferm quindi la necessit di distruggere il nudo sistematico, il concetto tradizionale della statua e del monumento per dare posto alla scultura dambiente la quale potr modellare latmosfera che circonda le cose. Al SantElia si deve il Manifesto dellarchitettura futurista. Egli affermava che gli artisti contemporanei dovessero trovare ispirazione nel mondo meccanico, voleva combattere le linee perpendicolari e orizzontali, le forme cubiche e piramidali, che sono statiche, per opporvi le linee oblique ed ellittiche che sono dinamiche. Propugnava poi una rivoluzione nelluso dei materiali volgendosi verso il vetro, il cartone, la fibra tessile, i surrogati del legno, il cemento armato nel segno di una caducit e transitoriet dellarte. Voleva infine che larchitettura futurista armonizzasse lambiente con luomo. Sul terreno della musica poi Russolo teorizz lenarmonismo capace di realizzare qualsiasi frazione di tono e pi precisamente il divenire di un tono in un altro, che appunto la continuit dinamica diversa dal dinamismo intermittente e frammentario del sistema diatonico cromatico. La rappresentazione grafica di questa continuit sarebbe stata data non pi dal punto che normalmente segna le note, ma dalla linea che svolgendosi sul pentagramma avrebbe segnato lalzarsi e labbassarsi del tono dei suoni-rumori. Cos nel Manifesto tecnico della musica futurista redatto da Balilla Pratella leggiamo che il contrappunto e la fuga, ancor oggi considerati come il ramo pi importante dellinsegnamento musicale, non rappresentano altro che ruderi appartenenti alla storia della polifonia e che invece

lenarmonia ci rende possibili lintonazione e la modulazione naturali ed istintive degli intervalli armonici, presentemente infattibili data lartificiosit della nostra scala a sistema temperato, che noi vogliamo superare. Anche su questo terreno dunque si punta al rivoluzionamento totale di tutti i principi e al rifiuto di tutta la tradizione, per cui i musicisti futuristi concludevano dicendo: Bisogna concepire la melodia quale sintesi dellarmonia considerando le definizioni armoniche di maggiore, minore, eccedente e diminuito, come semplici particolari di un unico modo cromatico atonale e che bisognava dare lanima musicale delle folle, dei grandi cantieri industriali, dei treni, dei transatlantici, delle corazzate, degli automobili e degli aeroplani. Aggiungere ai grandi motivi centrali del poema musicale il dominio della Macchina ed il regno vittorioso della Elettricit.

Il Futurismo in letteratura Quellideologia, trasferita sul terreno della letteratura, produsse una nuova poetica pure sintetizzata in un Manifesto tecnico della letteratura futurista del 1912. Vi si teorizzava la pi assoluta libert del poeta da tutti gli schemi e da tutte le regole. Labolizione del periodo attraverso labolizione dei nessi sintattici, dei segni di interpunzione, degli aggettivi qualificativi e degli avverbi. Il ricorso invece ai segni della matematica e della musica, alluso del verbo allinfinito. Tutto ci per consentire al poeta di esprimere affannosamente le sue sensazioni visive, auditive, olfattive, secondo la loro corrente incalzante. Come troviamo detto ne Limmaginazione senza fili e le parole in libert del 1913 il poeta poi dovr allacciare cose tra loro lontane, senza fili conduttori, bens per mezzo di parole essenziali in libert. Il paroliberista far un audace e continuo uso dellonomatopea, adotter unortografia libera espressiva riplasmando le parole che taglier, allungher, rafforzer al centro aumentando o diminuendo il numero delle vocali e delle consonanti. Distrugger larmonia tipografica della pagina utilizzando diversi colori di inchiostro e tutti i possibili caratteri tipografici. La novit di questa avanguardia attrasse in un primo momento giovani di talento destinata ad imporsi poi per altre vie. Furono tra i primi futuristi Aldo Palazzeschi, Giovanni Papini, Ardengo Soffici. La lezione del Futurismo poi influenz sia lopera di Dino Campana che quella del primo Ungaretti. Maggiore successo ebbe invece allestero, in particolare in Francia con Guillaume Apollinaire e soprattutto in Russia con Vladimir V. Majakovskij. Ma il Futurismo russo fu altra cosa. E appena il caso di ricordare infatti che quando Marinetti si rec a Mosca per conoscere i futuristi russi, ricevette una fredda accoglienza. In un secondo momento Majakovskij volle chiarire queste differenze notando come il Futurismo russo si proponesse di elaborare formalmente il materiale e di applicare il materiale elaborato formalmente alla necessit pratica. Dichiar pertanto che nonostante una affinit nel campo dei procedimenti formali non negabile, esistesse poi una diversit negli scopi; che idealmente essi non avessero niente a che spartire con il Futurismo italiano essendo essi comunistifuturisti. Ora il Futurismo fu abbastanza contrastato ed incontr laperta ostilit di non pochi intellettuali tra i quali possiamo ricordare Gobetti, Croce, Slataper. Negli anni sessanta tuttavia, in coincidenza con lesperienza della neo-avanguardia, ci fu una ripresa di interesse per questo movimento. Oggi lattenzione per i futuristi si di nuovo destata e si attende una loro riconsiderazione critica ed una pi sicura collocazione, dopo che ad esempio un critico

notevole come F. Flora8 li aveva fatti rientrare nellambito del Decadentismo. Come giudica S. Guglielmino9 certo il Futurismo si inquadra nel clima di irrazionalismo del Decadentismo e si ritrovano tracce dei filosofi che ispirarono poeti e scrittori decadenti, cos di Nietzsche come di Sorel e di Bergson. Di questultimo si valorizz soprattutto il processo della conoscenza intuizionistica che rifiuta litinerario razionale mentre del filosofo tedesco si riprese soprattutto il senso agonistico del vivere che diventa poi culto della forza ed esaltazione della violenza. E vi pure una presenza di DAnnunzio nel vitalismo e nella ricerca del bel gesto eroico. Comunque sia in Italia il massimo teorico ed esponente del Futurismo in letteratura fu lo stesso suo promotore, cio Marinetti.

Filippo Tommaso Marinetti Nato ad Alessandria dEgitto nel 1876, comp i suoi studi nel Collegio dei Gesuiti francesi di Parigi e successivamente si laure in giurisprudenza. In francese si espresse e scrisse finch non fond il Futurismo. Egli fu un grande animatore culturale capace di sfruttare tutte le tecniche della moderna propaganda per divulgare le sue idee. Famose sono rimaste le serate futuriste, spettacoli durante i quali si recitavano testi futuristi cercando di coinvolgere il pubblico e non infrequentemente risolventesi in risse. Il Futurismo fu per lui anche una stile di vita, vissuta allinsegna dello scandalo, caratterizzata da imprese spesso violente e che gli costarono il carcere pi di una volta. Cos quando in una manifestazione interventista diede fuoco ad una bandiera austriaca, e di nuovo quando partecip allassalto squadrista allAvanti. In politica fu prima consenziente con limpresa libica, e quando scoppi quella guerra and in Africa come corrispondente, poi interventista. Partecip alla prima guerra mondiale e si distinse per coraggio e valore, tanto da meritare una decorazione al valore militare. Fu seguace del Fascismo che gli parve realizzare i suoi ideali rivoluzionari. Imborghesitosi, nel 1929 fu nominato Accademico dItalia, ma poi partecip alla campagna dEtiopia con un gruppo di camicie nere. Nonostante let, nel 1942 volle partecipare anche alla seconda guerra mondiale seguendo le truppe italiane in Russia e combattendo sul Don. Dopo il crollo del Fascismo, fu tra i combattenti per la Repubblica di Sal. Fin i suoi giorni nel 1944 a Bellagio, in quel di Como, a seguito di un infarto. Punti salienti della teoria politica marinettiana furono lantidemocraticismo, il disprezzo del Parlamento, lodio nei confronti dei socialisti, lavversione contro lapparato dello Stato, lesaltazione dellatto distruttivo. Nel Programma politico futurista, apparso nellottobre 1913, egli rifiutava ogni atteggiamento pacifista, affermava la necessit di rafforzare lesercito e la marina, chiedeva per il proletariato uneducazione patriottica, predicava il colonialismo, lanticlericalismo, lantisocialismo. Con il volume Al di l del comunismo defin quellideologia una vecchia formola mediocrista, che la stanchezza della guerra riverniciano oggi e trasformano in moda spirituale o peggio cancro burocratico che ha sempre roso lumanit. Cancro tedesco, neg inoltre il concetto di classe denunciando come falsa la distinzione tra borghesia e proletariato. Identific infine il Futurismo con il Fascismo nel libro Futurismo e Fascismo in cui leggiamo: il Fascismo contiene e conterr sempre quel blocco di patriottismo ottimista orgoglioso violento prepotente e guerriero che noi futuristi primi fra i primi predicammo alle folle italiane . Per quello che riguarda la sua poetica essa chiaramente espressa sul suo

Manifesto tecnico della letteratura futurista di cui svilupp la parte riguardante le parole in libert. Vi leggiamo infatti che bisogna distruggere la sintassi, disponendo i sostantivi a caso, come nascono. Si deve usare il verbo allinfinito abolire laggettivo, perch il sostantivo nudo conservi il suo colore essenziale. Laggettivo avendo in s un carattere di sfumatura, incompatibile con la nostra visione dinamica, poich suppone una sosta, una meditazione abolire anche la punteggiatura. Essendo soppressi gli aggettivi, gli avverbi e le congiunzioni, la punteggiatura naturalmente annullata. Asser poi Marinetti che la poesia dovesse essere un seguito ininterrotto di immagini nuove e che il poeta dovesse dare vita ad una serie di analogie secondo una gradazione sempre pi vasta. Queste immagini poi, siccome ogni specie di ordine fatalmente un prodotto dellintelligenza umana bisogna orchestrare le immagini disponendole secondo un maximum di disordine. Tutto ci nella convinzione che solo il poeta asintattico e dalle parole slegate avrebbe potuto penetrare lessenza della materia e distruggere la sorda ostilit che la separa da noi. Arriv cos al concetto di immaginazione senza fili sognando unarte ancora pi essenziale quando i poeti avrebbero osato sopprimere tutti i primi termini delle analogie per non dare pi altro che il seguito ininterrotto dei secondi termini, anche se ci avesse comportato il rischio di non essere compresi, ma egli afferm anche che Essere compresi non necessario e che ci che il poeta avrebbe dovuto prefiggersi sarebbe stato entrare nei domini sconfinati della libera intuizione. E proclam: Dopo il verso libero, ecco finalmente le parole in libert. Ma oltre ad essere stato autore di manifesti, Marinetti, per dare degli esempi concreti, scrisse alcune opere letterarie come Zang, tumb, tumb, un racconto di guerra nato dalla sua attivit di inviato speciale in Turchia durante la seconda guerra balcanica. In questopera il poeta realizz la sua poetica paroliberista. Secondo A. Frattini10 ci troviamo come sommersi in un grande carnevale orgiastico di rumori, immagini, nessi senza senso, in una sarabanda di sensazioni sfrenate che si traduce e si risolve nella parola impazzita, fuori di ogni ordine logico, fantastico, musicale. E lo snaturarsi della parola, che convenzione ed emblema, nel caos degli elementi bruti. Altra importante opera marinettiana Mafarka il futurista, pubblicata in Francia nel 1910 e successivamente anche in Italia, ma da noi fu sequestrata per oltraggio al pudore. Narra le imprese del Re africano Mafarka-el-Bar il quale dopo aver sconfitto attraverso una serie di atti eroici le schiere dei negri che avevano cinto dassedio la sua citt, per consolare la madre della perdita in battaglia dellaltro figlio Magamal, d alla luce senza il concorso della donna, per il solo sforzo della volont esteriorizzata il figlio Gazurmah, uccello invincibile e gigantesco che ha grandi ali flessibili fatte per abbracciare le stelle, in cui egli, invaso da uno slancio vitalistico e animato da fervori mistici, trasfonde il proprio essere per rinascere a nuova vita11. A livello ideologico vi ritroviamo gran parte dellarmamentario futurista, e cio il mito del superuomo, la glorificazione della guerra, il disprezzo della donna, la celebrazione della macchina. Tra le altre opere citiamo Gli indomabili e Spagna veloce e toro futurista, in cui il poeta descrive un viaggio in automobile da Barcellona a Madrid e poi una corrida.

Aldo Palazzeschi Aldo Giurlani, che in arte si firm Palazzeschi riprendendo il cognome della nonna

materna, nacque a Firenze nel febbraio del 1885 da una famiglia di commercianti: Aldo e Amalia Martinelli. Dopo le scuole elementari, frequent lIstituto tecnico di Firenze e poi si iscrisse alla Scuola superiore di commercio di Venezia. Sennonch nel 1902 pass alla scuola di recitazione di Luigi Rasi di Firenze. Nel 1905 entr a far parte della Compagnia dei giovanissimi di V. Talli ma, dopo un fiasco subito nel debutto a Bologna, abbandon lidea di fare lattore dedicandosi completamente invece alla letteratura. Quando pertanto Marinetti lo invit ad unirsi al suo gruppo, rispose positivamente. Fece dunque parte del movimento futurista partecipando attivamente con articoli e presenziandone le manifestazioni pubbliche. Nel 1913 tuttavia cominci la sua collaborazione anche con le riviste Lacerba e La Voce. Quando poi, scoppiata la prima guerra mondiale, i futuristi si schierarono a favore dellintervento dellItalia, egli si pose in posizioni di dissenso con i suoi amici sino ad arrivare alla rottura definitiva con lo stesso Marinetti. Entrata in guerra anche lItalia fu arruolato ed assegnato al servizio territoriale che svolse prima a Firenze, poi a Roma e a Tivoli. A Roma si trasfer definitivamente nel 1941, dopo la scomparsa dei genitori, e nella capitale continu a vivere fino alla sua morte, sopravvenuta nel 1974, salvo parentesi di viaggio a Venezia e a Parigi. La sua poesia giovanile pass attraverso le esperienze del Crepuscolarismo prima e del Futurismo poi. Ai poeti crepuscolari fu legato da affettuosa amicizia, in particolare a Corazzini; secondo Pullini12 in tutta la poesia di Palazzeschi, anche in quella posteriore a quegli anni, possibile invenire il repertorio dei luoghi, delle figure, delle parole crepuscolari. Tuttavia Giacalone13 nega che possa essere considerato crepuscolare in senso stretto giacch gli pare riluttante ad abbandonarsi al tono prosastico e troppo pieno di amor vitae, di gioia di godere tutti i doni della vita in contrasto con latteggiamento dominante nei crepuscolari. Quanto alla sua adesione al movimento futurista occorre chiarire che essa fu dovuta alla presenza di atteggiamenti di ribellione contro la cultura ufficiale, laccademismo, la poesia retorica, gli ideali borghesi, le vecchie / reliquie tarlite / cos gelosamente custodite , insomma in virt del forte spirito di contestazione che lo caratterizzava. Mancano infatti nella poesia di Palazzeschi diversi elementi caratterizzanti lideologia futurista. In particolare sono assenti i miti dellattivismo, il feticismo per la macchina, la concezione della guerra come sola igiene del mondo, che anzi egli si distacc dal movimento quando i futuristi presero la strada del nazionalismo e dellesaltazione della guerra. E presente invece lo sperimentalismo delle onomatopee, delle parole e delle immagini in libert. Egli applic liberamente il principio dellindipendenza metrica, del versiliberismo, da ogni legge tradizionale. E su questa strada propose limmagine del poeta saltimbanco Sono forse un poeta? / no certo, egli scrive, ma il saltimbanco dellanima mia, rendendo caratteristiche della sua poesia lironia, il divertimento, la provocazione come reazione ai tempi nuovi che hanno tolto alla poesia ogni spazio: i tempi sono cambiati, / gli uomini non domandano pi nulla / dai poeti: / e lasciatemi divertire!. La sua libert di dissacratore e di funambolo della parola dunque non nasceva soltanto da una volont di anticonformismo letterario, di lotta al convenzionalismo, al dannunzianesimo dominante, al pascolismo, ma da una radicale protesta contro la societ contemporanea che sembrava ormai negare spazio ad ogni forma darte che non fosse funzionale alla propaganda politica o mercificabile. Da ci la sua volont di incendiario e la presenza poi nelle sue prose di un elemento fantastico e favolistico ai limiti del surrealismo. Al periodo futurista pertanto appartengono le raccolte delle poesie Lincendiario e Poesie, Il codice di Perel nonch la sua collaborazione alla rivista Lacerba.

Le poesie de Lincendiario furono dedicate a Marinetti e spesso vennero lette dal palcoscenico durante le cosiddette serate futuriste, non infrequentemente suscitando la reazione indignata del pubblico. Esse realizzarono la volont di rottura con la tradizione soprattutto a livello metrico e stilistico caratterizzate come sono da una certa sperimentazione anche linguistica. Il codice di Perel fu definito dallo scrittore stesso una favola aerea, il punto pi alto della mia fantasia. Vi si narra infatti la vicenda di tale Perel, un uomo di fumo che tre vecchie hanno fatto nascere da un camino. Il suo nome costituito dalle sillabe iniziali dei nomi appunto di queste tre madri e che sono Pena, Rete, Lama. Queste lo hanno anche istruito finch un giorno spariscono e Perel si ritrova ai piedi del camino un lucido paio di stivali. Calzati questi stivali lascia la sua casa e si avvia verso la citt. Qui attira immediatamente lattenzione di tutti per lessere fatto solamente di fumo. Introdotto nella corte di Torlindao, circondato da una schiera di personaggi del potere, riceve lincarico di scrivere un nuovo codice del regno. Una legislazione per lumanit in attesa di giustizia. Perel appare confuso, ma non rifiuta gli onori che gli vengono concessi ed accetta lincarico. Egli cos si incontra con la societ mondana e con il mondo della politica. Lincontro con la societ mondana avviene in occasione di una festa data in onore suo. Perel conosce cos alcune dame che gli raccontano le loro esperienze erotico-sentimentali, espediente attraverso il quale Palazzeschi riesce a farci un quadro di una borghesia cittadina immorale e corrotta. Durante lincontro poi con i politici, gli viene dato lincarico che si diceva dopo che stato nominato ispettore generale dello Stato, riformatore degli uomini, delle cose, delle istituzioni e del costume. Ma per realizzare tale codice Perel deve essere messo a contatto con la vita reale degli uomini, cos assiste alla morte di un mendicante, gli viene mostrato il prato dellamore, vede svolgersi una guerra, conosce un principe che si finge pazzo. Egli tuttavia non riuscir a realizzare il codice. Il suicidio del decano dei domestici reali infatti, Alloro, che muore bruciato nel tentativo di divenire anchegli fumo, provocano laccusa e la condanna di Perel. Segregato in una cella, egli riuscir per a fuggire dal camino lasciando agli uomini i suoi stivali, unica cosa che lo aveva accomunato ad essi. E chiaro che questo non un vero e proprio romanzo, lo si potrebbe definire piuttosto un racconto fantastico fondato, per un verso, sulla descrizione della realt e in parte autobiografico, per un altro, su una serie di allegorie. Dietro Perel infatti possiamo riconoscere lo stesso Palazzeschi, connotato come un poeta, che mette sotto processo tutta la societ a lui contemporanea, con le sue strutture, le sue leggi, le sue convenzioni e, soprattutto, la sua corruzione. Egli poi con la metafora delluomo di fumo, che esprime un ideale opposto a quello superomistico dannunziano e nello stesso simboleggia larte e il libero pensiero, che prima osannato dal popolo e lusingato dal potere, poi dalluno e dallaltro condannato a morire e, non potendolo uccidere giacch di fumo, a relegarlo per sempre in una cella, ha voluto significare il contrasto insanabile tra il poeta e il resto del mondo, la poesia e la vita reale, la libert assoluta (quella del fumo) e quella limitata che in una societ si pu avere. Siamo cio quasi al discorso che svolger Pirandello con I giganti della montagna. Le altre molte opere che Palazzeschi scrisse successivamente, non ebbero pi legami con il Futurismo e possono essere trattate solo nellambito di un discorso relativo alla narrativa del secondo Novecento, anche se la svolta si determina gi nel 1920 con la scrittura dei Due imperi mancati, un diario degli anni tra il 1914 e il 19, che incentrato soprattutto sullesperienza della guerra.

Gian Pietro Lucini Lucini nacque a Milano nel settembre del 1867 da nobile famiglia. Si laure in giurisprudenza, ma ebbe interesse anche per la matematica, la medicina e soprattutto la letteratura. Fin dalla giovinezza fu colpito dalla tubercolosi e con questa malattia convisse sino alla morte sopravvenuta nel 1914. Dotato di un forte carattere, assunse in politica posizioni estreme, fu infatti anarchico, antimilitarista, antiborghese e anticristiano. Mostr una particolare sensibilit nei confronti delle classi subalterne e degli umili, tanto che volle scrivere Maggio di sangue per ricordare i moti milanesi del 98, quando contro i milanesi scesi in piazza per dimostrare contro laumento del prezzo del pane furono mandati dei soldati comandati dal generale Bava Beccaris che non esit a far uso delle armi da fuoco. Vi leggiamo: Maggio di sangue cantiam la clemenza delle mitragliatrici / Maggio dobrobrio, cantiamo il coraggio dei paurosi armati / contro allinermi: o Maggio rosso, cantiamo li Haynau italici / per le citt lombarde versi certamente brutti, ma espressione di una reale indignazione. Per le sue idee politiche, espresse in taluni scritti, fu anche pi volte incriminato ed una volta sfidato a duello da un ufficiale. La sua formazione culturale fu vasta, ma in particolar modo legata alla tradizione letteraria lombarda e al simbolismo. Suo idolo fu Carlo Dossi e tutti gli scapigliati in genere esercitarono su di lui un certo fascino ed ascendente. Quanto al simbolismo, con numerosi scritti egli tracci una teoria generale del simbolo inteso come espressione poetica di un futuro che liberasse luomo da ogni oppressione e realizzasse le sue potenzialit. Al gusto simbolico dei poeti francesi ispirata la raccolta di liriche intitolata Il libro delle figurazioni ideali comparso nel 1894. Altre idee letterarie espresse poi nei saggi Ragion poetica e programma del verso libero (1908) e Antidannunziana (1911). Con il primo egli si pose come teorico del verso libero (ed qui il suo legame con i futuristi). Sosteneva in esso Marinetti, cui era dedicato, e auspicava la liberazione della poesia da tutte le forme metriche e luso del verso libero, cio una forma di versificazione che, rompendo la regolarit tradizionale, variando il numero delle sillabe dei versi e facendo saltare le strutture strofiche chiuse, potesse generare un qualcosa di assolutamente nuovo. E cos scriveva: Il verso libero lultimo anello aggiunto alla catena dellevoluzione liricail verso libero deve suonare imitando la cosa, il pensiero, lazione che rende; deve essere continuativo sino al completo sviluppo della frase, sia di una sillaba, sia di cento. Con Antidannunziana invece espresse lesigenza di liberare la poesia italiana dai condizionamenti artistici del Pescarese. Ma il dannunzianesimo e i versi gabriellini non furono il suo solo bersaglio, polemizz infatti anche con Pascoli e fu avverso a Fogazzaro in modo particolare. La sua attivit letteraria fu assai vasta e si espresse sia con opere di narrativa e poesia, sia con saggi critici. Delle prose ricordiamo il romanzo Gian Pietro da Core del 1895. Vi si narra la storia di una rivolta contadina repressa nel sangue dalle autorit dello Stato. Sulla scia dunque di Verga, Lucini denunciava lottusit della politica crispina volta alla repressione violenta di ogni manifestazione contro il governo. La raccolta di poesie che meglio realizza la tecnica del verso libero invece quella intitolata Revolverate, del 1909. In

essa Lucini realizza il proprio verso come compiuta unit logico-ritmica fondata su una continua variet di misure e di accenti ricorrendo tuttavia agli endecasillabi, ai settenari, ai versi tradizionali, ma come a membri di un discorso battuto in liberi tempi ritmici. Quanto ai contenuti vi appaiono caricature della borghesia. Questa scrittura satirica secondo G. Ferroni14 guarda indietro ai modelli lombardi come il Parini e il Porta, ma raggiunge una deformazione caricaturale rapida e disinvolta, che fa pensare anche ai generi di spettacolo contemporanei del caf-chantant e del teatro variet. A questo mondo infrollito e falso si oppone limmagine straniante degli esclusi e degli oppressi, delle masse che lavorano e soffrono rendendo possibile la vita insulsa di quel mondo di profittatori. La raccolta fu seguita da La solita canzone di Melibeo e da Nuove revolverate che hanno una introduzione futurista. Dal Futurismo tuttavia in seguito Lucini si stacc, come ha raccontato nellarticolo Come ho sorpassato il futurismo, comparso nel 1913 su La Voce.

FUTURISMO La rottura con il passato Il futurismo unavanguardia storica di matrice totalmente italiana. Nato nel 1909, grazie al poeta e scrittore Filippo Tommaso Marinetti, il futurismo divenne in breve tempo il movimento artistico di maggior novit nel panorama culturale italiano. Si rivolgeva a tutte le arti, comprendendo sia poeti che pittori, scultori, musicisti, e cos via, proponendo in sostanza un nuovo atteggiamento nei confronti del concetto stesso di arte. Ci che il futurismo rifiutava era il concetto di unarte litaria e decadente, confinata nei musei e negli spazi della cultura aulica. Proponeva invece un balzo in avanti, per esplorare il mondo del futuro, fatto di parametri quali la modernit contro lantico, la velocit contro la stasi, la violenza contro la quiete, e cos via. In sostanza il futurismo si connota gi al suo nascere come un movimento che ha due caratteri fondamentali: lesaltazione della modernit; limpeto irruento del fare artistico. Il futurismo ha una data di nascita precisa: il 20 febbraio 1909. In quel giorno, infatti, Marinetti pubblic sul Figaro, giornale parigino, il Manifesto del Futurismo. In questo scritto sono gi contenuti tutti i caratteri del nuovo movimento. Dopo una parte introduttiva, Marinetti sintetizza in undici punti i principi del nuovo movimento. Noi vogliamo cantar lamor del pericolo, labitudine allenergia e alla temerit. Il coraggio, laudacia, la ribellione, saranno elementi essenziali della nostra poesia. La letteratura esalt fino ad oggi limmobilit pensosa, lestasi e il sonno. Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo, linsonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo e il pugno. Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si arricchita di una bellezza nuova: la bellezza della velocit. Un automobile da corsa col suo cofano adorno di grossi tubi simili a serpenti dallalito esplosivo un automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, pi bello della Vittoria di Samotracia. Noi vogliamo inneggiare alluomo che tiene il volante, la cui asta ideale attraversa la Terra, lanciata a corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita. Bisogna che il poeta si prodighi, con ardore, sfarzo e magnificenza, per aumentare lentusiastico fervore degli elementi primordiali. Non v pi bellezza, se non nella lotta. Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo pu essere un capolavoro. La poesia deve essere concepita come un violento assalto contro le forze ignote, per ridurle a prostrarsi davanti alluomo. Noi siamo sul promontorio estremo dei secoli! Perch dovremmo guardarci alle spalle, se vogliamo sfondare le misteriose porte dellImpossibile? Il Tempo e lo Spazio morirono ieri. Noi viviamo gi nellassoluto, poich abbiamo gi creata leterna velocit onnipresente. Noi vogliamo glorificare la guerra sola igiene del mondo il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertar, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna. Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie dogni specie, e combattere contro il moralismo, il femminismo e contro ogni vilt opportunistica. Noi canteremo le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa: canteremo le maree multicolori e polifoniche delle rivoluzioni nelle capitali moderne;

canteremo il vibrante fervore notturno degli arsenali e dei cantieri incendiati da violente lune elettriche; le stazioni ingorde, divoratrici di serpi che fumano; le officine appese alle nuvole pei contorti fili dei loro fumi; i ponti simili a ginnasti giganti che scavalcano i fiumi, balenanti al sole con un luccichio di coltelli; i piroscafi avventurosi che fiutano lorizzonte, le locomotive dallampio petto, che scalpitano sulle rotaie, come enormi cavalli dacciaio imbrigliati di tubi, e il volo scivolante degli aeroplani, la cui elica garrisce al vento come una bandiera e sembra applaudire come una folla entusiasta. In un altro suo scritto, Marinetti disse come doveva essere lartista futurista. Chi pensa e si esprime con originalit, forza, vivacit, entusiasmo, chiarezza, semplicit, agilit e sintesi. Chi odia i ruderi, i musei, i cimiteri, le biblioteche, il culturismo, il professoralismo, laccademismo, limitazione del passato, il purismo, le lungaggini e le meticolosit. Chi vuole svecchiare, rinvigorire e rallegrare larte italiana, liberandola dalle imitazioni del passato, dal tradizionalismo e dallaccademismo e incoraggiando tutte le creazioni audaci dei giovani. Il fenomeno del futurismo ha quindi una spiegazione genetica molto chiara. La cultura dellOttocento era stata troppo condizionata dai modelli storici. Il passato, specie in Italia, era divenuto un vincolo dal quale sembrava impossibile affrancarsi. Oltre ci, la tarda cultura ottocentesca si era anche caratterizzata per quel decadentismo che proponeva unarte fatta di estasi pensose quale fuga dalla realt nel mondo dei sogni. Contro tutto ci insorse il futurismo, cercando unarte che esprimesse vitalit e ottimismo per costruire un mondo nuovo basato su una nuova estetica. Ladesione al futurismo coinvolse molte delle giovani leve di artisti, tra cui numerosi pittori che crearono nel giro di pochi anni uno stile futurista ben chiaro e preciso. Tra essi, il maggior protagonista fu Umberto Boccioni al quale si affiancarono Giacomo Balla, Gino Severini, Luigi Russolo e Carlo Carr. Il movimento ebbe due fasi, separate dalla prima guerra mondiale. Lo scoppio della guerra disperse molti degli artisti protagonisti della prima fase del futurismo. Boccioni mor nel 1916 in guerra. Carr, dopo aver incontrato De Chirico, si rivolse alla pittura metafisica e come lui, altri giovani pittori, quali Mario Sironi e Giorgio Morandi, i cui esordi erano stati da pittori futuristi. Nel dopoguerra il carattere di virile forza di questo movimento fin per farlo integrare nellideologia del fascismo, esaurendo cos la sua spinta rinnovatrice e finire paradossalmente assorbito negli schemi di una cultura ufficiale e reazionaria. Questa sua adesione al fascismo ne ha molto limitato la critica riscoperta da parte della cultura italiana che ha sempre visto questo movimento come qualcosa di folkloristico e provinciale. La sua rivalutazione sta avvenendo solo da pochi anni e solo dopo che soprattutto la storiografia inglese ha storicamente rivalutato questo fenomeno artistico. Il futurismo, tuttavia, nonostante il suo limite di essere un movimento solo italiano, e non internazionale, ha esercitato notevole influenza nel dibattito artistico di quegli anni, contribuendo in maniera determinante alla nascita delle avanguardie russe, quali il Cubofuturismo, il Suprematismo e il Costruttivismo. I manifesti Uno dei tratti pi tipici del futurismo proprio la grande produzione di manifesti. Attraverso questi scritti gli artisti dichiaravano i propri obiettivi e gli strumenti per ottenerli. Essi risultano, quindi, molto importanti per la comprensione del futurismo. Da essi possibile non solo valutare le intenzioni degli artisti, ma anche in che misura le intenzioni si sono attuate nella loro produzione reale.

Il primo manifesto sulla pittura futurista risale al 1910. A firmarlo furono Boccioni, Carr, Russolo, Severini e Balla. In esso non si va molto oltre della semplici enunciazioni di principi che ricalcano gli obiettivi fondamentali del movimento. Si ribadisce il rifiuto del passato, dellaccademismo, delle convenzioni e delle imitazioni. Molto pi interessante appare il secondo manifesto che gli stessi artisti redassero lanno successivo, e datato 11 febbraio 1911. In esso La pittura futurista. Manifesto tecnico si legge: Il gesto, per noi, non sar pi un momento fermato del dinamismo universale: sar, decisamente, la sensazione dinamica eternata come tale. Tutto si muove, tutto corre, tutto volge rapido. Una figura non mai stabile davanti a noi, ma appare e scompare incessantemente. Per la persistenza delle immagini nella retina, le cose in movimento si moltiplicano, si deformano, susseguendosi, come vibrazioni, nello spazio che percorrono. Cos un cavallo da corsa non ha quattro gambe: ne ha venti, e i loro movimenti sono triangolari. In questo passo si coglie gi uno dei principali fondamenti della pittura futurista: lintenzione di rappresentare non degli oggetti statici ma degli oggetti in continuo movimento. E cercando soprattutto di rappresentarli conservando limmagine visiva del loro dinamismo. La sensazione dinamica doveva ricercarsi moltiplicando le immagini, scomponendole e ricomponendole secondo le direzioni del loro movimento. Pi oltre segue un passo che ci fornisce un altro dei parametri fondamentali della pittura futurista. Lo spazio non esiste pi; una strada bagnata dalla pioggia e illuminata da globi elettrici sinabissa fino al centro della terra. Il Sole dista da noi migliaia di chilometri; ma la casa che ci sta davanti non ci appare forse incastonata nel disco solare? [] Le sedici persone che avete intorno a voi in un tram che corre sono una, dieci, quattro tre: stanno ferme e si muovo; vanno e vengono, rimbalzano sulla strada, divorate da una zona di sole, indi tornano a sedersi, simboli persistenti della vibrazione universale. E, talvolta, sulla guancia della persona con cui parliamo nella via noi vediamo il cavallo che passa oltre. I nostri corpi entrano nei divani su cui ci sediamo, e i divani entrano in noi, cos che il tram che passa entra nelle case, le quali alla loro volta si scaraventano sul tram e con esso si amalgamano. I nostri corpi entrano nei divani, e i divani entrano in noi: la frase esprime con estrema chiarezza uno dei tratti pi tipici del futurismo: la scelta di intersecare le immagini, arrivando ad una rappresentazione di sintesi dove tutte le cose si compenetrano tra loro creando un nuovo tipo di spazialit. Parte del manifesto ovviamente dedicata allo stile, affermando che la nuova pittura deve basarsi sulla scomposizione del colore gi attuata dai divisionisti. Ma il divisionismo deve essere solo uno strumento, non un fine della rappresentazione. La scomposizione dei colori (che loro definiscono complementarismo congenito), non solo deve esaltare la sensazione di dinamicit, ma deve contribuire a quella nuova spazialit dove proprio la luce, insieme al moto, a far compenetrare gli oggetti tra loro. Il manifesto si conclude con una sintesi finale espressa in quattro punti: NOI PROCLAMIAMO: Che il complementarismo congenito una necessit assoluta nella pittura, come il verso libero nella poesia e come la polifonia nella musica; Che il dinamismo universale deve essere reso come sensazione dinamica; Che nellinterpretazione della Natura occorre sincerit e verginit;

Che il moto e la luce distruggono la materialit dei corpi. La modernit e la velocit La pittura futurista ha molte analogie con il cubismo e qualche notevole differenza. Il cubismo scomponeva loggetto in varie immagini e poi le ricomponeva in una nuova rappresentazione. Il futurismo non intersecava diverse immagini della stessa cosa ma interseca direttamente diverse cose tra loro. Il risultato stilistico a cui si giungeva era, per, molto simile ed affine. Del resto, non bisogna dimenticare che gli artisti futuristi erano ben a conoscenza di ci che il cubismo faceva in Francia. Non solo perch il futurismo nacque, di fatto, a Parigi con Marinetti, ma anche perch uno di loro, Gino Severini, viveva ed operava nella capitale francese. Ci che invece distingue principalmente i due movimenti fu soprattutto il diverso valore dato al tempo. Come detto, la dimensione temporale era gi stata introdotta nella pittura dal cubismo. Ma si trattava di un tempo lento, fatto di osservazione, riflessione e meditazione. Il futurismo ha invece il culto del tempo veloce. Del dinamismo che agita tutto e deforma limmagine delle cose. proprio la velocit il parametro estetico della modernit. Del resto il mito della velocit per il futurismo ha degli impeti quasi religiosi. Disse Marinetti in un suo scritto: Se pregare vuol dire comunicare con la divinit, correre a grande velocit una preghiera. Nei quadri futuristi, la velocit si traduceva in linee di forza rette che davano lidea della scia che lasciava un oggetto che correva a grande velocit. Mentre in altri quadri, soprattutto di Balla, la sensazione dinamica era ricercata come moltiplicazione di immagini messe in sequenza tra loro. Cos che le innumerevoli gambe che compaiono su un suo quadro non appartengono a pi persone, ma sempre alla stessa bambina vista nellatto di correre (Bambina che corre sul balcone). francescomorante.it

MUSICA chimera.roma1.infn.it La musica futurista

La musica futurista nasce per opera di artisti stanchi degli insegnamenti accademici dei conservatori. Francesco Pratella il primo musicista che tenta di rinnovare radicalmente il linguaggio musicale tradizionale. Le sue concezioni musicali appaiono in due manifesti: il Manifesto dei Musicisti futuristi datato l 11 Gennaio 1911 e La musica futurista-Manifesto tecnico che risale invece al 29 Marzo 1911. Insieme al rifiuto del passatismo e al desiderio di assoluta liberta`(Disertate i conservatori, i licei e le accademie, e determinatene la chiusura; si vorr certamente provvedere alle necessit dellesperienza, col dare agli studi musicali un carattere di liberta` assoluta) Pratella propone nei suoi componimenti frequenti riferimenti a motivi musicali popolari italiani; nonostante le opere di Pratella, rimangano ancora legate al linguaggio musicale tradizionale, le loro prime esecuzioni scatenarono lo stesso risse tra pubblico e futuristi, sedate alla fine dallintervento della polizia. Altro musicista futurista il pittore Luigi Russolo, che nel l11 Marzo 1913 pubblica Larte dei Rumori; secondo Russolo la musica deve essere fatta prevalentemente di rumori, non di suoni armonici. Si tratta di rumori della vita quotidiana, mescolati assieme disordinatamente, come in un improvvisazione (vengono simulati ululati, rombi, stropiccii, gorgoglii, sibili e ronzii). Per riprodurre questo genere di rumori, Russolo inventa vari strumenti: nel 1913 lintonarumori, apparecchio che simula ululati, rombi, stropiccii, gorgoglii, sibili e ronzii, nel 1922 il rumorarmonio, il mezzo necessario ad amplifiacare gli effetti musicali creati dallintonarumori. Tutti questi strumenti vennero piu` volte utilizzati in spettacoli dal vivo, seguiti puntualmente da reazioni violente del pubblico, secondo il clima tipico delle serate futuriste. Eccone alcuni esempi: Poema sinfonico Inno alla vita, eseguito il 9 Marzo 1913 a Roma, musiche di Pratella Risveglio di una citt, musiche di Russolo, 1914. Balli plastici, marionette geometriche create da Depero che si animano seguendo il ritmo delle musiche di Casella, Malipiero e Lord Berners. Laviatore Dro, musica di Pratella, prodotta da una motocicletta e da una sirena che emettono assordanti rumori. Sia Pratella che Russolo suscitarono linteresse di musicisti davanguardia come Stravinsky. Marinetti fu un instancabile propagandista e sostenitore della musica futurista. Successivamente sinteresso di radiofonia e propose dinserire nelle trasmissioni suoni captati dal mondo circostante (sgocciolii, fruscii, ecc.) Russolo sar lunico che si trasferir a Parigi e continuer ad aggiornare e a sviluppare la musica futurista, continuando la sua attivit di inventore. Dai compositori stranieri contemporanei venne considerato lunico grande musicista futurista, ma la sua opera non avr successori immediati.

Tuttavia la musica concreta degli anni 60, (John Cage) deve molto alla sperimentazione futurista e ai rumori trovati degli spettacoli radiofonici di Marinetti.

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