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Lo scopo delle operazioni topografiche quello di misurare gli angoli, i dislivelli e le distanze.
ANGOLI
Gli angoli possono essere azimutali (orizzontali) o zenitali (verticali)
Detti: V la verticale passante per A B il piano definito dalla verticale V e dalla congiungente AB C il piano definito dalla verticale V e dalla congiungente AC chiamiamo angolo azimutale l'angolo diedro definito dai due piani B e C e che ha per spigolo la verticale V passante per A .
Angoli azimutali
ANGOLI
Dato un punto A ed un punto B, l'angolo zenitale l'angolo formato dalla verticale per il punto A e dalla congiungente i punti A e B
Angoli zenitali
ANGOLI
Nel sistema sessagesimale l'unit di misura, chiamata grado sessagesimale, la 360ma parte dell'angolo giro. I sottomultipli sono il primo ed il secondo sessagesimale, ottenuti rispettivamente come la 60ma parte del grado e del primo. Un generico angolo risulta espresso in tale sistema nel modo che segue: 3651' 25". Il sistema centesimale ha come unit di misura il grado centesimale, che la 400ma parte dell'angolo giro. I sottomultipli sono il primo centesimale, ottenuto come la 100ma parte del grado ed il secondo centesimale che la 100ma parte del primo. Un generico angolo sar: 57g, 41c, 87 cc , oppure, pi semplicemente: 57,4187. Come si pu notare, il sistema centesimale presenta il vantaggio della divisione centesimale del grado. Ad esempio la somma dei due angoli: = 127 g,3849 127 g,3849 = 54 g,0348 risulta 54 g,0348 181 g,4197
DISLIVELLI
La quota di un punto la sua distanza da una superficie di riferimento misurata sulla verticale per il punto stesso; la superficie di riferimento il geoide (livello del mare.
Considerando il punto A, di quota qA ed il punto B a quota qB , il problema sar quello di stabilire la differenza di quota, o dislivello, fra i punti, cio la differenza qA - qB. Se le verticali per A e B, distano meno di 100 metri, possono essere considerate parallele e la superficie del geoide pu essere approssimata da un piano ad essa tangente; il dislivello tra due punti A e B pu allora essere approssimato dalla differenza di distanza dei due punti dal piano tangente al geoide.
La distanza topografica tra due punti A e B l'arco di ellissoide che congiunge le proiezioni A' e B' dei due punti sull'ellissoide. In Topografia quando si parla di distanza si intende sempre la distanza topografica e quindi l'aggettivo topografico viene omesso. Si aggiunge invece un aggettivo quando si indica una distanza che non quella topografica; ad esempio distanza reale d* la distanza in linea d'aria tra i due punti. La distanza ridotta all'orizzontale d0 la distanza reale, moltiplicata per il seno dell'angolo zenitale tra i due punti. In caso di distanze brevi ( e cio inferiori a qualche centinaio di metri), la distanza topografica coincide con la distanza ridotta allorizzontale.
DISTANZE
DISTANZE
Vi quindi un legame molto semplice tra la distanza reale d* , langolo zenitale e la distanza topografica d: d = d0 = d* . sen Inoltre, dalla misura della distanza d* e dellangolo zenitale si ricava anche il dislivello AB dalla relazione: AB = d* . cos
Teodolite ottico
Teodolite elettronico
LIVELLO OTTICO
LIVELLAZIONE DAL MEZZO. Si dispone una stadia su ciascuno dei punti A e B. Le stadie sono stecche di legno lunghe 3 m e larghe circa 10 cm . Recano generalmente una graduazione in cm la cui origine il punto di appoggio sul terreno. Le stadie vengono disposte secondo la verticale con l'ausilio di una livella sferica montata su ciascuna di esse dalla parte opposta rispetto alla graduazione. Il livello viene posto in una posizione intermedia fra le stadie. Si collima la stadia e si rende lasse del cannocchiale orizzontale. Si legge quindi la graduazione della stadia in corrispondenza del punto in cui lasse di collimazione intercetta la stadia; chiamiamo questa lettura LA.
Si ruota lalidada fino a che col cannocchiale si collima la stadia posta in B; si rende nuovamente orizzontale lasse di collimazione del cannocchiale; si effettua la lettura LB alla stadia posta in B.
In questo caso gli errori xa e xb, dovuti ad un eventuale errore residuo di rettifica dellasse di collimazione assumono eguale valore e vengono eliminati perch di segno opposto nel calcolo del dislivello: ab = la-lb = la+xa - lb-xb = la - lb allo stesso modo vengono eliminati gli effetti di rifrazione atmosferica e di sfericit della terra e limprecisione dovuta alla misura dellaltezza strumentale, inoltre viene dimezzata la distanza tra lo strumento e la mira con conseguenti benefici per la precisione di lettura e per la limitazione dellinfluenza della componente accidentale dellerrore . Per queste ragioni questa prassi operativa fortemente raccomandabile per le determinazioni di alta precisione.
Per quanto riguarda il calcolo della distanza orizzontale e del dislivello si hanno le: d = di sen = di cos ab = di cos + hs - hp = d tg + hs - hp
Il problema quello di misurare con precisione le altezze strumentali
RILIEVO TOPOGRAFICO
Linsieme delle misure atte a determinare, con la dovuta precisione le coordinate dei punti che verranno rappresentati in scala (1:D) sulla mappa topografica, prende il nome di rilievo di dettaglio. In questa fase operativa il risultato, in termini di precisione, non pu prescindere dagli errori commessi in precedenza, durante le fasi che hanno consentito di determinare le coordinate dei punti di stazione (rilievo di inquadramento), pertanto strumenti e metodi andranno individuati allinterno di un procedimento di progettazione del rilievo nel suo complesso. Anzitutto la buona riuscita di un rilievo di dettaglio dipende dalla cura posta nella redazione delleidotipo, nella identificazione dei punti rilevati su questo elaborato e dallordine con cui viene tenuto il libretto delle misure, nonch ovviamente dallesattezza delle stesse. Senza questa premessa infatti in fase di restituzione non sar possibile identificare con certezza il particolare del terreno (casa, fosso, strada,..) cui ciascun punto si riferisce.
RILIEVO TOPOGRAFICO
Rilievo con stazioni totali Levoluzione degli strumenti topografici di misura ha comportato: - incremento delle portate distanziometriche (da 100 m a 1 Km) - riduzione dei tempi di misura (da 60 a 600 punti/ora) - migliori precisioni angolari (da 1-2c a 5-20cc) - possibilit di registrazione automatica dei dati di misura - possibilit di elaborazione analitica e grafica interattiva sono quindi superate le problematiche relative ai collegamenti tra stazioni o alla portata utile dello strumento, mentre insorgono nuove esigenze, quali linfluenza degli errori di sfericit e rifrazione nelle misure dei dislivelli o la riduzione delle distanze alla superficie di riferimento.
RILIEVO TOPOGRAFICO
RILIEVO PER POLIGONAZIONE Si chiama poligonale il rilievo di una serie di punti collegati da una linea spezzata, aperta o chiusa, della quale si misurano le lunghezze dei lati e le ampiezze degli angoli (destrorsi) da questi formati. Questo metodo di rilievo ha ricevuto un forte impulso dalla evoluzione tecnologica degli strumenti di rilievo, infatti gli incrementi di portata, precisione e rapidit di impiego di questi, nonch il sempre pi diffuso impiego di mezzi elettronici per lelaborazione dei dati di misura, consente di ottenere risultati, in termini di precisione, di notevole interesse pratico, soprattutto per reti di inquadramento di medie dimensioni.
RILIEVO TOPOGRAFICO
Poligonali di inquadramento - Le poligonali in questo caso possono essere riferite ad un sistema cartografico e si dicono orientate. Perch un rilievo sia collegato ad un sistema di riferimento, almeno due punti di esso devono avere coordinate note. Se i lati eccedono il campo topografico si dovranno operare le riduzioni alla corda e al piano conforme. Il risultato del rilievo per poligonazione la conoscenza delle coordinate dei vertici, che potranno poi essere impiegati come punti di stazione per il rilievo di dettaglio, in questo caso la poligonale viene detta di inquadramento del rilievo.
RILIEVO TOPOGRAFICO
Iperdeterminazioni - Quando le misure eseguite sono in numero superiore a quelle strettamente indispensabili si parla di iperdeterminazione e si ha la possibilit di effettuare un controllo (individuazione di eventuali errori grossolani) e di operare una correzione delle misure per renderle congruenti alle condizioni geometriche che di caso in caso devono essere verificate (ad esempio se in un triangolo misuro i tre angoli, la loro somma deve risultare eguale ad un angolo piatto). Tale operazione di calcolo prende il nome di compensazione. Nelle poligonali si contrassegnano con un triangolo i punti di coordinate note e i lati non misurati vengono indicati a linea tratteggiata, come si nota alcune poligonali ammettono solo controllo angolare (d) o solo controllo lineare (b), nel caso invece che siano possibili entrambi i controlli (c, e), tradizionalmente si opera prima la compensazione delle misure angolari e poi quella lineare.
RILIEVO TOPOGRAFICO
Se lultimo angolo di direzione risulta noto (c, d, e), si pu effettuare il confronto con quello calcolato, e se la differenza risulta tollerabile si pu procedere ad una compensazione, altrimenti si dovranno ripetere le misure angolari. Parimenti se le coordinate dellultimo vertice sono note, allora si pu effettuare un controllo delle misure, attraverso il confronto con le coordinate calcolate. Se la differenza (errore) non supera una predeterminata tolleranza, si possono compensare le misure altrimenti si dovranno ripetere.
RILIEVO TOPOGRAFICO
Tolleranze ammissibili
RILIEVO TOPOGRAFICO
RILIEVO PER INTERSEZIONE Quando non si disponga di un distanziometro, o non ne sia possibile limpiego (punti inaccessibili o fuori portata utile), si possono rilevare punti incogniti mediante sole misure angolari, partendo dalla conoscenza delle coordinate di almeno 2 punti (noti). Questi metodi, alcuni dei quali oramai desueti, possono essere ancora utilizzati con profitto in taluni casi.
RILIEVO TOPOGRAFICO
- Intersezione diretta semplice- Note le coordinate dei punti di stazione A e B (fig. 1.35), si misurano in questi gli angoli e , determinando cos le direzioni ap e bp (si calcola ab e si sommano algebricamente le rotazioni e a ab e a ba = ab 200g), le coordinate di P sono date dalle:
RILIEVO TOPOGRAFICO
Intersezione inversa semplice e multipla - Se si vogliono determinare le coordinate di un punto P nel quale si fa stazione, collimando ad almeno 3 punti noti (A,B,C), si parla di intersezione inversa semplice indicata nella letteratura anche come problema di POTHNOT o di SNELLIUS o del vertice di piramide. La soluzione parte dal calcolo delle distanze e degli angoli di direzione dab, dbc,ba e bc per sottrazione tra gli angoli di direzione si determina l'angolo , mentre e sono i valori angolari misurati in P.
RILIEVO TOPOGRAFICO
La triangolazione un metodo per il rilievo di precisione dei punti che si basa sulla conoscenza delle coordinate di almeno 2 di questi e su sole misure angolari, sempre iperdeterminate, in quanto si fa stazione sempre su tutti e tre i vertici delle maglie triangolari che collegano tra loro i punti noti e quelli incogniti. La trilaterazione invece, sempre partendo da almeno 2 punti di coordinate note, sviluppa il rilievo con maglie quadrilatere nelle quali vengono misurati i lati ed entrambe le diagonali (anche in questo caso si ha iperdeterminazione), si procede cio per sole misure lineari.
RILIEVO TOPOGRAFICO
Lo sviluppo di questi metodi di rilievo legato in modo evidente alla evoluzione delle precisioni ottenibili con i goniometri o con i distanziometri. Attualmente le trilaterazioni risultano poco praticate ed anche il campo applicativo delle triangolazioni fortemente ristretto, in quanto, per i rilievi di grandi reti geodetiche risulta pi conveniente limpiego del G.P.S. mentre per i rilievi di inquadramento, disponendo di una stazione totale conveniente misurare sia gli angoli che le lunghezze dei lati e quindi la forma delle maglie, non pi necessariamente triangolare, pu essere adattata alle esigenze del terreno: il rilievo cos conformato, abbiamo visto prende il nome di rete di linee di poligonazione. Tuttavia nel settore dei controlli di stabilit e dei collaudi statici di grandi opere di ingegneria, le triangolazioni cosiddette tecniche, possono ancora essere impiegate con risultati, in termini di precisione e di economicit, ancora adesso ineguagliati.
RILIEVO TOPOGRAFICO