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Per il Comitato centrale del Partido Obrero, Cari compagni, Stiamo scrivendo questa lettera del Comitato centrale

del Partito operaio rivoluzionario (DIP) al Comitato centrale del Partido Obrero, alla luce della riunione tenutasi a Istanbul, Turchia il 3 settembre 2012, tra il PCL d'Italia, l'EEK di Grecia e il DIP della Turchia. L'incontro tra le tre organizzazioni mediterranee della CRQI si svolto grazie al fatto che i leader delle sezioni italiana e greca erano in Turchia per il Summer Camp Leon Trotsky del DIP, con lo scopo di discutere, in primo luogo, la possibilit di promuovere i lavori del CRQI nel contesto euromediterraneo e, dall'altro, i problemi affrontati dal CRQI. Lasciando da parte per il momento la discussione sui metodi pratici di intervento nella lotta di classe nella nostra area, vorremmo volgerci in questa lettera ai problemi incontrati dal CRQI e farvi partecipi delle nostre preoccupazioni e critiche in merito a questi problemi. Tutte e tre le organizzazioni hanno naturalmente esposto il loro punto di vista sulla situazione. Dal momento che noi siamo l'unica organizzazione tra le tre, che non ha alcun rappresentante in seno al Segretariato internazionale e dal momento che, non abbiamo cos avuto prima l'occasione di spiegare il nostro punto di vista sulle questioni che affliggono il CRQI, vorremmo farvi conoscere, compagni del PO, le opinioni che abbiamo espresso ai compagni del PCL e del EEK. I punti di vista espressi di seguito sono esclusivamente quelli del DIP e non si deve supporre che siano gli stessi del PCL o dell'EEK. Crediamo che il CRFI sia l'organizzazione internazionale pi preparata ad affrontare i compiti posti dalla profonda crisi del capitalismo mondiale, una crisi che noi del DIP caratterizziamo come la Terza Grande Depressione del capitalismo, simile alle precedenti grandi depressioni del 1873-1896 e del 1929-1945. Espressione della senilit e del declino storico del capitalismo come fase specifica della storia umana, la Grande Depressione produrr inevitabilmente gigantesche fasi di lotta di classe, che tenderanno a polarizzare la vita politica tra rivoluzione e reazione (razzismo, fascismo, controrivoluzione, guerra, ecc.) Ci che abbiamo visto verificarsi su base mediterranea (prima di tutto e principalmente la rivoluzione araba) testimonia della validit di questo tipo di visione. Questo breve riassunto della nostra valutazione della situazione mondiale del tutto consonante, nelle sue linee generali, con l'analisi che il CRQI ha espresso da qualche tempo. Tutto ci dimostra che questa analisi stata confermata dal recente corso della storia. Questa solida conoscenza delle dinamiche del capitalismo mondiale, all'inizio del 21 secolo, ci che rende il CRQI rilevante per gli interessi della lotta di classe internazionale. Inoltre, anche se di modeste dimensioni, il CRQI ben posizionato nel Mediterraneo: le sue due organizzazioni europee nei paesi chiave della crisi europea, la Grecia e l'Italia, e la sua principale del Medio Oriente in un paese (la Turchia), che di importanza fondamentale nella regione, sia a causa della sua influenza sul mondo arabo e perch ospita la pi importante organizzazione del Kurdistan diviso. Proprio quando i marxisti rivoluzionari si trovano faccia a faccia con i compiti e le opportunit poste da questa situazione oggettiva, il CRQI entrata in una crisi molto grave. Gi fin dall'inizio, il funzionamento dell'organizzazione internazionale stato afflitto da gravi carenze, ma di recente, e in particolare per l'ultimo anno e mezzo, anche il solo corpo funzionante dell'organizzazione internazionale, il Segretariato Internazionale, non stato convocato. Non c' lavoro comune svolto dal CRQI che coinvolga tutte le sue sezioni. E il Congresso Mondiale, che saremmo tenuti dallo statuto adottato dal Congresso di fondazione a convocare ogni due anni, non lo stato neanche una sola volta nei sette anni passati! Tutto ci equivale a l'assenza pratica del centralismo democratico nel CRQI. Troviamo questo inaccettabile per un trotzkista o, il che la stessa cosa, per una organizzazione rivoluzionaria marxista che affonda le sue radici al bolscevismo. Per noi, il centralismo democratico nel funzionamento di un'organizzazione internazionale di partiti marxisti rivoluzionari una questione di principio che non pu essere ignorato o banalizzato.

Non solo nella sfera dei principi che l'assenza del centralismo democratico nel CRQI esercita il suo danno. Abbiamo gi iniziato a soffrire le conseguenze dirette di questa assenza nel nostro lavoro organizzativo quotidiano. All'interno di questo vuoto, recentemente gli errori di tutti i tipi si sono moltiplicati. 1) Il disaccordo all'interno della CRQI relativo alle elezioni di giugno in Grecia un chiaro esempio del disprezzo per il centralismo democratico. Non ci soffermiamo qui sulla fondatezza o meno delle diverse posizioni, ma il fatto che, in una situazione in cui la sezione greca si chiaramente caratterizzata di fronte al riformista Syriza, che il PO abbia esplicitamente indicato che il supporto per Syriza il modo corretto in avanti e si sia, inoltre, impegnato in polemica al vetriolo nei confronti di coloro che non sono d'accordo con questa posizione, ha dato al mondo un'immagine della CRQI totalmente schizofrenica. 2) Lasciando da parte la questione sostanziale se il CRQI debba fondersi con la FT a livello internazionale, il fatto che il PO abbia, sia per ragioni tattiche o con un intento serio, chiesto l'unificazione tra le due organizzazioni internazionali, mostra che il centralismo democratico nel CRQI non esiste nemmeno su questioni organizzative cruciali, come la fusione con altre correnti. 3) Abbiamo detto sopra che questo crea problemi per noi nel nostro lavoro quotidiano. RIO, la sezione tedesca della FT, con la quale siamo entrati in contatto in occasione del Congresso Cipro-Kurdistan di questa primavera ad Ankara, ha messo in discussione la posizione del PO in materia di unit con la FT. I nostri compagni che sono stati messi nella situazione di discutere con loro su questo tema senza essere neppure stati informati delle reali motivazioni del PO nel prendere una tale iniziativa. Infatti, anche la notizia di questa iniziativa ci aveva raggiunto attraverso i canali pubblici e non dal PO. Questo naturalmente crea una immagine caotica del CRQI. E ancora, la sezione tedesca del FT martella costantemente sul fatto che il CRQI non ha tenuto un congresso mondiale per lunghi anni, una domanda nostri compagni devono schivare, in quanto questo tipo di pratica non semplicemente difendibile. 4) Il DIP sta cercando di creare una sezione del CRQI a Cipro. Il gruppo col quale stiamo lavorando (un gruppo che ha i suoi problemi, una questione che irrilevante dal punto di vista della presente discussione) molto influenzato politicamente dal DIP. Tuttavia, essi hanno informazioni sul funzionamento del CRQI e ne criticano il funzionamento di carattere federale, piuttosto che da organizzazione rivoluzionaria internazionale. Questo ovviamente rende pi difficile conquistarli in futuro. Tutti questi sono problemi molto concreti. La soluzione a tutti questi problemi comune: la riattivazione del centralismo democratico all'interno del CRQI. Noi del DIP abbiamo confermato queste opinioni nel corso della riunione delle organizzazioni del Mediterraneo di cui sopra e desideriamo che i compagni del PO ne siano informati. Noi pensiamo che gli organismi esistenti del CRQI debbano essere riattivati immediatamente, che l'organizzazione internazionale debba essere riattivata in modo da essere in grado di intervenire nella lotta di classe sulla scena internazionale, che, sulla base di questo intervento attivo, debba essere organizzato a tempo debito il Congresso Mondiale. Chiediamo al PO ad assumersi le proprie responsabilit nei confronti di tali obiettivi. Vi inviamo i nostri saluti comunisti. 21 Settembre 2012 Comitato Centrale del DIP

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