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LA PSICOLOGIA DEI SE' E IL VOICE DIALOGUE: Articoli Della Dott.

ssa Elena Dragotto

Autostima: perch cos difficile costruirla?

Molte delle nostre energie giornaliere sono assorbite dallo stress procurato dal desiderio di ottenere riconoscimenti per la nostra persona nei diversi ambiti della nostra vita: personale, familiare e professionale. Nella nostra cultura si sono create molte aspettative nei nostri confronti e ad esse sono stati affiancati diversi modelli a cui fare riferimento considerati come una sorta di necessario modo di fare/essere per essere accettati dagli altri. Sempre pi la richiesta quella di assomigliare a qualcuno piuttosto che realizzarsi in base ai propri desideri ed alle proprie inclinazioni o talenti. Ma vediamo dove ha avuto inizio questo processo a livello personale e come si riverbera nel nostro quotidiano e nella cultura della societ intera.

LA NOSTRA FAMIGLIA INTERIORE Secondo il modello psicologico de La psicologia dei s e voice dialogue, un metodo di sviluppo della consapevolezza e di crescita personale ideata e sviluppata negli Stati Uniti dagli psicologi Hal e Sidra Stone, quando nasciamo portiamo in noi come bagaglio la possibilit di mettere in atto tutti i comportamenti che vediamo nel mondo. Questi differenti comportamenti sono chiamati s, o subpersonalit; i comportamenti nei quali ci riconosciamo e che in qualche maniera ci caratterizzano, si chiamano s primari, e sono come una famiglia interiore. I comportamenti opposti a quelli primari, saranno esclusi dalla nostra vita e sono chiamati s rinnegati. Questi ultimi sono considerati comportamenti inaccettabili per noi, non dobbiamo assolutamente essere in quel modo: arroganti, egoisti, sensuali, ecc. altrimenti ci sentiamo in colpa oppure non ci riconosciamo pi. Ma perch si forma questa famiglia interiore, qual il suo scopo?

LA VULNERABILITA Quando nasciamo siamo completamente vulnerabili, abbiamo bisogno di qualcuno che si prenda cura di noi, sia fisicamente che affettivamente, per poter sopravvivere. Quindi, istintivamente, nei primi giorni di vita iniziamo a renderci conto che la presenza di chi si prende cura di noi fondamentale. E noteremo con il passare del tempo che i nostri genitori ad esempio ci preferiscono quando sorridiamo, il sorriso del neonato fa impazzire i genitori! Cos come il pianto lo stesso far impazzire alcune volte i genitori, ma in tuttaltra maniera! E cos iniziamo a scegliere per noi, in maniera inconsapevole, quei comportamenti che otterranno una risposta di affetto e di cura , che ci faranno apparire agli occhi dei nostri genitori meritevoli di amore e che ci permetteranno di sentirci accuditi e protetti . Per quell essere vulnerabile, quale noi siamo alla nostra nascita e nei primi anni della nostra vita, la paura dellabbandono e della solitudine sono terribili. E cos se ho constatato, ad esempio, che se cerco di rubare il giocattolo al mio fratellino, la mamma si arrabbia, ecco che ad un certo punto la mia parte egoista che pretende per s dovr metterla via, il rischio nellessere egoista troppo grande: perdere lamore della mia mamma. Comincer invece ad essere sempre gentile, rinnegando e nascondendo il mio s egoista. Negli anni cresciamo, diventiamo adulti, ma quella parte bambina vulnerabile che fummo nella realt ancora presente in noi, come un s in genere rinnegato, e continua ad avere bisogno di essere amata, riconosciuta, e apprezzata. I nostri s primari ci fanno agire in modo automatico nella vita, senza una reale scelta, attraverso quei comportamenti che io so essere apprezzati ed amati dalle persone che mi circondano, sar identificato dagli altri come quello disponibile, oppure quella simpatica, o responsabile, affidabile, egoista, ribelle, ecc. Molto spesso la sensazione che avremo in noi per, sar quella di non essere mai abbastanza, oppure inadeguati, non meritevoli o in colpa : vediamo come mai.

LALTRO E MEGLIO DI TE: IL CRITICO INTERIORE Il critico interiore un s che nasce per farci rispettare le regole dei s primari, che si nutre negli anni di tutti i rimproveri che abbiamo ricevuto e di tutte le regole nelle quali ci siamo imbattuti; quella parte di noi che ci critica costantemente, che ci fa

sentire inadeguati, che ci rimprovera se non ci comportiamo cos come ci si aspetta da noi; vive nella costante ansia che possiamo commettere un errore; terrorizzato che gli altri prima o poi si accorgano di che razza di persona siamo in realt, in fondo in fondostupidi, inetti, superficiali, pigri, ignoranti, egoisti, grassi, ecc., ecc. Il critico interiore quella parte che alimenta il giro di affari delle palestre, dei centri estetici, delle beauty farm, delle case di cosmetici, dei corsi di crescita personale, perch ci bisbiglia costantemente che abbiamo qualcosa da aggiustare, da cambiare, da migliorare, non andiamo mai bene cos come siamo, siamo sempre sbagliati. Normalmente lo sentiamo tutti, ma non sappiamo che si tratta di una parte di noi, come tutte le altre che ci compongono, pensiamo veramente di essere ci che lui ci dice, e questo molte volte estremamente doloroso e mina profondamente la nostra autostima, tanto da farci rinunciare alla realizzazione dei nostri sogni, dei nostri desideri: come potrei stimarmi se mi guardo attraverso gli occhi del mio critico interiore? Come posso avere voglia di fare qualcosa se ogni volta, secondo lui, sbagliata o peggiore di quella di qualcuna altro? Impariamo a riconoscere questi pensieri come il punto di vista del critico interiore, preoccupato, come i nostri s primari, che gli altri ci possano non amare pi o che possano scorgere in noi quel difetto che possa allontanarli, e non pi come ci che noi realmente siamo, perch noi siamo molto di pi e soprattutto unici!

ESERCIZI COME TRASFORMARE IL CRITICO INTERIORE DA NEMICO AD ALLEATO E MIGLIORARE LA PROPRIA AUTOSTIMA. La prima cosa da fare cominciare a riconoscerlo dentro di noi ed ogni volta che lo sentiamo cambiare la frase ad es. Sono brutto in Il mio critico pensa che io sia brutto e vedere cosa cambia in noi. E un modo efficace per separarci da lui, per non essere pi identificati in ci che dice.

IN CHE MODO AGISCE NELLA TUA VITA COME IL GRANDE PARAGONATORE?

Il senso di inadeguatezza e la disistima verso se stessi sono la conseguenza di questa costante attivit del nostro Critico interiore: paragonare. Il suo obiettivo quello di farci sentire ovviamente non allaltezza, in modo da causare in noi la rinuncia a qualsiasi velleit propositiva, e cos avr raggiunto il suo scopo: prevenire anzich curare. S, perch convincerci che meglio non agire previene dalleventuale giudizio negativo degli altri nei nostri confronti, la cui conseguenza potrebbe essere l abbandono, la disistima. 1. Ti viene in mente qualcuno a cui il tuo critico interiore ti paragona? E uno o pi di uno fra i tuoi fratelli e sorelle, cugini, genitori, parenti adottivi, colleghi o amici, persone note? 2. Cosa dice il critico del tuo corpo quando lo paragona a quello di un altro? 3. Se dai retta al critico, c qualcosa che puoi fare per diventare uguale a quella persona? Generalmente la risposta che da un solenne NO!. Continueremo a stare male fino a quando non riconosceremo che questi raffronti sono creazioni del Critico, e che non siamo obbligati a stare al suo gioco. ESSERE SPECIALI Film, televisione, spot pubblicitari, ci mostrano situazioni che tutti noi pi o meno viviamo quotidianamente ma sempre speciali: ci sono scene damore nei film dove non ci sia un accompagnamento musicale? Donne affascinanti che pesino pi di 50 kili? Uomini che non siano muscolosi? Qual il messaggio di cui si nutre il Critico? Essere speciali! Solo una cosa non ammette il critico: la normalit, essere comuni. Una donna che cerca di raggiungere le forme di una quattordicenne o un uomo che si sforza di arrivare al fisico ideale di un atleta o di un poliziotto dacciaio, si sono entrambi imbarcati in unavventura quanto meno utopistica. Tutto questo contribuisce a dare un immenso potere al Critico 1. Che cosa ricordi del periodo della crescita sul fatto di essere speciale o comune? Sei stato spinto in una certa direzione? Chi ti spingeva e perch? 2. Cosa pensa il tuo Critico del fatto che potresti essere semplicemente una persona normale?

ALCUNI SUGGERIMENTI PER TRASFORMARE IL CRITICO IN ALLEATO. La trasformazione del critico interiore fondamentale nella creazione della nostra autostima, non c unaltra energia cos pesante e spiacevole nella nostra psiche.

1. Non mettersi mai a discutere con lui per fargli cambiare idea, lavrebbe comunque sempre vinta; 2. Utilizzare lumorismo, spesso un Critico eccessivo ci fa prendere troppo sul serio! 3. Domandargli: che cosa ti preoccupa? Cosa posso fare per prendermi cura di questa preoccupazione in maniera diversa?

IL MANDALA DEI TALENTI Se riusciamo a separaci dal nostro Critico interiore ed iniziamo a trasformarlo, potremo avere a nostra disposizione le sue qualit: la mente oggettiva, la focalizzazione, la disciplina e lautorevolezza. Questo esercizio pu sostenervi nella realizzazione di un progetto personale o professionale .

Prevede due fasi: A) Linventario positivo. Scrivi la lista: 1. delle tue abilit e talenti innati 2. delle abilit e conoscenze acquisite 3. delle esperienze maturate (lavorative e di vita) Una volta completato linventario, rileggi la lista con attenzione e assapora con gratitudine quanto hai scoperto. B) Ora, su un foglio da disegno grande disegna un grande cerchio aiutandoti con un piatto e, senza troppo pensare, suddividi linterno del cerchio in zone sinuose, ognuna delle quali rappresenta una delle abilit o talenti che hai elencato nella lista. Usa diversi colori, colora le diverse zone e scrivi al loro interno la qualit/abilit che rappresenta.

Alla fine guarda il tuo Mandala e lasciati sentire le emozioni e le reazioni che ti suscita. Ritaglialo ed appendilo in luogo dove puoi vederlo durante il giorno perch sostenga il tuo progetto. (Adattato dal libro di Franca Errani Il Caleidoscopio interiore ed. M.I.R.)

Anche tu hai un critico interiore? E la modalit che ti ha permesso di diventare adulto.

Ogni volta che sentiamo una voce interiore che critica ci che siamo, il modo in cui agiamo, quello che diciamo e perfino ci che pensiamo, stiamo ascoltando il nostro Critico, uno degli aspetti che compongono il meraviglioso caleidoscopio della nostra personalit. Spesso questa voce risuona particolarmente distruttiva e come uno specchio deformante ci impedisce di considerare con lucidit il nostro corpo, la nostra psiche e i nostri comportamenti. Come un genitore ansioso che crede di sapere ci che meglio per noi, il Critico Interiore ci tiene lontani da comportamenti e situazioni che potrebbero danneggiarci ma al tempo stesso limita la nostra capacit di rischiare e creare. Spesso un'azione eccessiva del Critico d origine alle nostre crisi di autostima, al nostro continuo confronto con gli altri e alla nostra paura dellinsuccesso. Il Viaggiatore Interiore, colui che costantemente esplora quel meraviglioso mondo interiore che ciascuno di noi ha. Egli sempre attendo a ci che vive, a come lo vive, e a ci che produce dentro lui. Questi viaggi sono i pi impegnativi da fare, ma ci che ne ricavi, qualcosa che non ha eguali. Conoscere se stessi, come lesortazione scritta sul tempio dellOracolo di Delfi, il compito pi difficile, ma anche lunico che possa permettere di migliorare la tua vita. La difficolt deriva principalmente dal fatto di non sapere come fare, e dalla paura di scoprire un mondo spaventoso, in cui albergano i mostri pi terribili, che assumo sembianze diversi per ciascuno di noi. Questi mostri per, sono solo il parto della mente bambina, che non potento spiegarsi ci che vive, le trasforma in qualcosa di mitologico. In tutti noi coesistono infatti ladulto, cosapevole di se stesso e delle sua capavit, e il bambino, spaventato da un mondo (interiore) che non conosce, e su cui fantastica sopra. Il viaggiatore interiore, colui che, cosapevole di queste due istanze presenti in se, decide di esplorarsi, di potare la luce della conoscenza, e della consapevolezza,

per poter essere veramente libero di vivere la sua vita, quella che egli desidera, non quella che gli altri vorrebbero per lui. Quando eri piccolo dipendevi totalmente dai Giganti che abitavano a casa tua per avere cibo e calore, per la tua salute, per ogni tuo movimento. Mentre imparavi nuove cose e le tue capacit crescevano, essendo molto sensibile a espressioni, toni e linguaggio del corpo dei Giganti attorno a te, hai iniziato a notare che alcune delle tue azioni ottenevano una risposta negativa da parte loro. Questo era un gravissimo pericolo, perch la tua vita dipendeva totalmente dai Giganti: cos, hai imparato il pi possibile a evitare di fare le cose che causavano le loro reazioni negative. Quando hai iniziato a parlare, hai cominciato a collegare le parole agli altri segnali dei Giganti: hai imparato ad anticiparne le reazioni negative, dicendoti da solo le stesse cose, prima che lo potessero fare gli altri. Tutto questo allo scopo di sopravvivere e garantirti cibo, riparo, sicurezza, amore. I Giganti dovevano essere appagati a qualunque costo. Crescendo, questa voce divenuta sempre pi precisa, e ha allargato il suo repertorio. Oltre ai Non toccare, Smettila! e simili, troviamo perle come Non capisci nulla oppure Ma chi ti credi di essere?. Ora, diciamo subito che i Giganti erano a loro volta influenzati dal loro critico interiore, e spesso non se ne accorgevano. Nel loro sforzo di evitarti di fare errori che loro stessi credevano di aver fatto, ti hanno passato alcuni dei messaggi ricevuti dal loro critico interno, anche se questo non aveva a che fare con te. Uno dei temi pi diffusi era Non provarci. E troppo pericoloso. Potresti essere rifiutato, e ti farebbe male, che poteva essere applicato a qualunque cosa nella vita, dalla scuola allo sport, dallarte alle relazioni. Poi arrivata la scuola. I tuoi insegnanti avevano una gran quantit di nuovi pericoli da cui proteggerti, e anche gli altri bambini portavano con s la loro personale, strana collezione di messaggi assorbiti dai loro Giganti, messaggi che a turno sinfliggevano luno allaltro, in parte per verificarne la validit, in parte per dimostrare la loro capacit di starsene al sicuro. Col tempo, questi messaggi sono diventati sempre pi mirati ed efficaci: Sei troppo stupido per diventare scrittore (che vuol dire Ti eviter di correre quel rischio e di essere ferito come lo sono stato io). E tu hai immagazzinato tutti questi messaggi,

te ne sei nutrito, te li sei ripetuti per proteggerti da ogni sorta di pericolo, vero, immaginario, o immaginato da altri che fosse. Hai continuato a raffinare e dare sfumature nuove allarsenale di allarmi nella tua testa. Ed eccoti l: sei diventato un adulto che ha adottato per anni e anni questa modalit che un tempo era necessaria alla tua sopravvivenza. E diventata unabitudine cos radicata che quasi non lhai notata, ma influenza ogni mossa che fai, ogni giorno. Prova questo: guardati allo specchio e nota i primi pensieri che attraversano la tua mente. Osservali quando stai per fare una telefonata difficile, o mentre entri in una stanza piena di persone. In particolare fai attenzione ai pensieri che hai scacciato ma che erano davvero significativi per te nel momento in cui li hai formulati. Che idiota. Che cavolo pensi di fare?. E osservali quando stai per premere Invia a un messaggio che sar letto da un gruppo di colleghi. Pi ti alleni a notare la voce del tuo critico interno pi ti sar facile riconoscerla. Adesso che sei un adulto forse puoi iniziare a renderti conto che molti di questi messaggi non sono pi rilevanti, e forse nemmeno veri. Prova ad assegnare al tuo critico dei nuovi compiti, pi maturi. Hai ancora bisogno che timpedisca di attraversare a piedi lautostrada, o di uscire da un negozio senza pagare; e probabilmente avrai ancora bisogno della sua meravigliosa capacit di discernimento per aiutarti a prendere decisioni. Tuttavia, credo che tu non abbia pi bisogno del Sei troppo stupido per scrivere, anche se ti potr aiutare a selezionare le cose buone che scrivi da quelle che ancora hanno bisogno di essere elaborate. Se un critico si prende troppo spazio, o se stai per affrontare una situazione in cui sai che darebbe fastidio, prova a mandarlo in una bella vacanza, qualcosa che gli possa piacere, come andare in spiaggia a giudicare le persone in costume. Cos, quando ritorna, gli puoi ricordare quanto si potrebbe divertire se andasse in ferie La prossima volta che ti scopri a criticare te stessa/o prova questa tecnica: Chiudi gli occhi e fai un respiro profondo, cos puoi rilassarti. Ora cambia la posizione della voce del critico interiore. Immagina che la voce esca dal tuo alluce o dal pollice. Cambia ancora la posizione e osserva quando il critico interiore diviene meno potente.

Ora concentrati sulla tonalit della sua voce. E probabile che la voce del critico interiore ti rammenti quella di uno o di entrambi i tuoi genitori. Ripeti il messaggio ma cambia la tonalit. Prova a dargli la voce di Olivia o quella di Paperino, rendi la voce sempre pi ridicola. Scommetto che, se lo fai, il tuo self-talk negativo diviene meno pungente. Questa tecnica molto potente e pu essere utilizzata anche con i messaggi positivi e per renderle ancora pi efficaci. Pensa a unaffermazione di autostima. Chiudi gli occhi, fai un respiro profondo e rilassati. Ora ripeti laffermazione nel modo che ti viene istintivo. Prendi nota di quanto potente leffetto dellaffermazione. Ora sposta la posizione della voce interiore che ripete laffermazione. Osserva come cambia il potere dellaffermazione mentre sposti la posizione della voce. Probabilmente scoprirai che ci sono certe posizioni che rendono la voce pi potente. Mantieni la voce in quella posizione. Ora lavora sulla tonalit della voce. Ripeti laffermazione usando diverse tonalit, ti accorgerai che la forza della tua convinzione nellaffermazione cambia. Scegli la posizione in cui la senti pi forte. Adesso disponi di una tecnica potente per indebolire il tuo critico interiore, mentre rinforzi il potere delle tue parole e affermazioni positive e migliori la tua autostima!

LETTURE estratto dal libro "Il Critico Interiore, come trasformarlo in un potente alleato" Hal e Sidra Stone, Edizioni Il Gruppo Futura, collana I Delfini (sintesi a cura di Franca Errani)

Il Critico un s universale e potente: pu avere abitudini differenti, ma facilmente riconoscibile. Il Critico come una stazione radio che trasmette costantemente giudizi, critiche, ansiet, regole da seguire. Siccome sta trasmettendo da tutta la nostra vita, come una musica di sottofondo di cui non siamo pi consapevoli. Gli Stones la chiamano Radio Krazy, la Radio Pazza. Perci, molto importante cominciare a riconoscere che noi non siamo il nostro Critico. Il Critico il s che pu fermare completamente la nostra crescita, che pu bloccare la capacit di vivere una vita creativa. Tuttavia, nel considerare la sua origine, cerchiamo di non dimenticare che la sua funzione originale era di risparmiarci vergogna e sofferenza. Questo ci aiuter a mantenere una certa chiarezza mentre esploreremo lo sviluppo del Critico e il suo scopo nelle nostre vite. Il Critico si sviluppa nelle nostre famiglie, echeggiando i giudizi dei genitori, della scuola, della chiesa, della societ; questo s vuole che noi siamo amati e accettati dal mondo. Siccome la sua parola risuona in modo penetrante e il suo giudizio vibra di una grande autorit dentro di noi, cominciamo a riconoscere alcune delle sue affermazioni preferite: il problema con te ... sei brutto/a non sei amabile: nessuno pu amarti veramente sei egoista sei insignificante sei grasso/a sei pigro/a sei troppo basso. Nessuno prende i bassi seriamente stai invecchiando!

sei vestito in modo sbagliato: sei ridicolo sei noioso/a non hai talenti! non dovresti aver detto questo! devi lavorare il doppio degli altri, altrimenti non ce la fai! dovresti rifarti il naso/seno/glutei/collo... sei riuscito a ingannarli, pensano che sei intelligente e preparato, ma vedrai quando si accorgeranno di quanto poco sai veramente! in realt, sei un fallimento Le sue critiche variano a seconda delle tradizioni e del sistema di valori di ogni particolare cultura. Ad esempio, in America il vostro Critico probabilmente vi criticher se non siete abbastanza speciali, o se non siete superiori agli altri: il Critico americano non vuole la normalit. Un Critico australiano ha il punto di vista opposto: non essere un papavero alto in mezzo al campo, altrimenti sarai tagliato una tipica massima australiana a cui il Critico affezionato. Tutto ci che attira attenzione su di voi giudicato male dal Critico. Al di l dei diversi temi, i Critici di tutto il mondo sono uguali nel loro rendere le persone infelici e inefficienti. E importante capire e accettare che non ci libereremo mai del nostro Critico: possiamo imparare a riconoscerlo, a trattare con lui, a renderlo un alleato; ma non potremo mai liberarcene. N potremo mai piacergli: non ha importanza quanto cerchiamo di ascoltarlo e di fare quello che lui vuole: lui ci seguir e diventer pi forte: come un genitore critico: quanto pi cerchiamo di cambiarci per compiacerlo, tanto pi forte lui diventer. Lunica risposta possibile con il Critico di non giocare il suo gioco - e questo ci che impareremo strada facendo. Le parole favorite del Critico sbaglio: E stato un errore. Non saresti mai dovuto andare a quel pranzo. Io non avrei mai spedito quella lettera Hai sbagliato a mangiare quelle porcherie- Dietro a tutti i suoi dovresti e non dovresti vi lassunto di base che noi abbiamo fatto un errore: e per il Critico un errore inaccettabile.

sintomo: e parole collegate, come dipendenza, codipendenza. Il problema che il Critico prende su le nuove parole e le usa come pugnali contro di noi. Se siamo un po sovrappeso, questo un sintomo; un mal di testa un sintomo; bere molto caff un sintomo. Essere molto attaccati a qualcuno un comportamento dipendente. Il bisogno degli altri, che universale, diventa codipendenza, una delle ultime categorie diagnostiche. Non vogliamo con questo dire che questi termini siano sbagliati, o non utili: che il Critico ce li rivolta contro. creazione: nella nuova filosofia spirituale, il concetto di co-creazione della realt si esteso e viene adoperato con frequenza. Pensiamo cosa pu accadere a una persona colpita da una grave malattia, a cui per di pi il Critico aggiunge che se l creata, che sua responsabilit. Cosa vuole realmente il Critico? Realmente vuole che noi siamo OK, accettati nel mondo, con un buon lavoro, con denaro sufficiente. Ci vuole amati, accettati, apprezzati e per renderci tali ha criticato quei comportamenti che sarebbero stati giudicati nel nostro ambiente. Tuttavia, spesso il Critico non sa quando fermarsi. Il suo intento originale si perduto nelle sabbie del tempo; il suo confine si esteso oltre misura, e ora la sua energia lavora contro di noi - che voleva proteggere. Fino a che il Critico opera segretamente e fuori dal nostro controllo, inconsciamente, abbiamo poca o nulla possibilit di vincere la nostra battaglia. Il Critico uccide la nostra creativit: come possiamo esplorare qualcosa di nuovo quando ci viene costantemente sussurrato che tanto siamo sbagliati, che non ce la faremo? Il Critico mina la nostra autostima: come possiamo sentirci bene con noi stessi quando abbiamo un s che ci dice costantemente cosa c di sbagliato? Il Critico una fonte di vergogna: trova tutte le parti naturali di noi insoddisfacenti, e costantemente cerca di cambiarci: lui ci conosce fino in fondo, ci sussurra, e conosce bene anche le parti che tentiamo di nascondere agli altri... Il Critico ci rende depressi. La sua costante barriera di critiche un peso insopportabile, che pu portare ad esaurimento fisico e psichico, fino alla depressione. Il Critico e gli altri s interiori

Immaginiamo un bambino nella culla: la madre lo guarda, e lui sorride, felice; lei calda, accogliente, lo prende in braccio, lo culla, emette piccoli suoni amorevoli. La vita bella. Presto il bambino impara che sorridere un atto importante: la vita molto pi bella quando sorride. E cos che si sviluppa uno dei s primari: il Gentile (Pleaser). Il Gentile comincia a sovralimentare la naturale tendenza al sorriso: fa s che il bambino sorrida pi frequentemente di quanto gli sarebbe naturale. In questo modo, la madre e poi gli altri sono felici: il mondo pi sicuro. In questo modo proteggiamo la nostra vulnerabilit. Ora che il Gentile diventato un aspetto primario, bisogna tenere da parte altre energie opposte, affinch egli compia il suo lavoro: il bambino impara che quando arrabbiato, o infelice o grida, viene ignorato o sgridato; il pianto rende la madre irritabile, e il mondo non pi cos bello. Cos il bambino impara che il pianto e la rabbia sono male, e queste energie diventano quelle che si chiamano un aspetto rinnegato. Un s rinnegato un s che viene spinto via e a cui non permesso di esprimersi nella nostra vita conscia. E uguale ed opposto al s primario che costituisce la nostra personalit. Il bambino pu ancora sentire il pianto e la rabbia, ma controlla questa reazione; se il Gentile molto forte, col tempo il bambino o il giovane pu arrivare a non sentire neppure pi lo stimolo di queste emozioni. Questo esempio ci mostra come si forma la nostra personalit. I s primari che la compongono prendono le loro decisioni automaticamente: non abbiamo scelta, fin a che non siamo consapevoli di ci. Io devo essere gentile per accontentare i tuoi desideri, e in realt non ho scelta. Il mio Gentile deve mettere i tuoi bisogni prima dei miei. E ironico pensare che in tutto questo processo si perde il Bambino Vulnerabile, proprio quella parte la cui protezione era lo scopo dei nostri s primari: per proteggerlo, i nostri s primari lo seppelliscono. Un altro alleato potente del Critico lAttivista (Pusher). Generalmente si sviluppa per farci andare bene a scuola: il suo lavoro di farci raggiungere degli obiettivi, di farci andare avanti nella vita; tuttavia, lAttivista non mai soddisfatto: dobbiamo sempre fare qualcosa di pi e meglio. Con un Attivista molto forte, la vita diventa una corsa ad ostacoli e noi siamo come cani che corrono dietro a un coniglio artificiale senza mai poterlo raggiungere. Nella nostra societ il fare molto ammirato, legato al successo, e noi ammiriamo persone di questo tipo. E giusto ammettere che non compiremmo molto senza il suo aiuto; tuttavia, egli tende ad essere un po troppo ambizioso. Un nuovo tipo di attivista ora lAttivista New Age: adora comprare libri; una volta che lui li ha comprati, il Critico si unisce al team e ci

critica per non averli letti tutti, per non averli letti abbastanza attentamente, per aver dimenticato quello che abbiamo letto, o per non aver sottolineato in modo accurato. Il Critico collabora con lAttivista per farci andare, andare, andare... Un altro s primario molto diffuso il Perfezionista: si sviluppa per farci avere successo e ci vuole perfetti in come siamo, in come appariamo e in ci che facciamo. Per questo s, tutto ugualmente importante: se si fa qualcosa, lo si deve fare perfettamente. Se il nostro scopo la perfezione, allora di chi sar il compito di trovare le nostre imperfezioni? Avete indovinato, il nostro amico, il Critico! Una volta che il Perfezionista ha stabilito lo standard di perfezione, il Critico lo sosterr, non ha importanza quanto irraggiungibile o irrealizzabile o assurdo sia. LEgo Consapevole Una volta che diventiamo consapevoli dellesistenza dei nostri s primari, possiamo cominciare a separarci da essi e a riconoscere le emozioni e i sentimenti delle nostre parti rinnegate che stanno dalla parte opposta. La separazione dai nostri s primari il primo passo per lo sviluppo di un Ego Consapevole: esso non un s: un tu che non dominato da nessun s o insieme di s, E capace di accettare e onorare tutti gli opposti che ci costituiscono: ci porta al di l della dualit. LEgo Consapevole non uno scopo, un processo, e pu scomparire ogni volta che i s primari riprendono potere: ci accade ogni volta che si in uno stato stress o di vulnerabilit, in quanto la funzione dei s primari di costituire una rete di protezione. LEgo Consapevole ci d la capacit di scoprire la complessit del nostro mondo interiore e la ricchezza dei molti s che abitano la nostra psiche. Leggendo questa guida, state facendo un lavoro importante: cominciate a separarvi dal vostro Critico Interiore, uno dei s primari, e a sviluppare un Ego Consapevole in relazione a questo particolare s. Attenzione: cercare di vivere la vita da un Ego Consapevole fornisce al Critico un ottimo alimento! I nostri Critici adorano accusarci di non avere un Ego Consapevole; ognuno di noi fa il meglio che pu, e ognuno di noi in un processo di crescita. Se cercate di vivere la vita dallEgo Consapevole in modo troppo tenace, un segno sicuro che il vostro Attivista e/o Perfezionista hanno preso di nuovo il potere. Questo permetter al vostro Critico di ingrassare ancora mentre si d da fare per aiutarci a raggiungere questo nuovo, affascinante e irraggiungibile scopo! Lenergia del Critico

E molto importante, per trattare con il nostro Critico, imparare ad andare oltre il contenuto delle parole; riconosciamo che spesso questo contenuto non tanto importante: quello che conta lenergia con la quale egli ci parla: unenergia che ci ferisce, che ci fa sentire depressi e infelici, impotenti. La natura della comunicazione del Critico abusiva verso di noi, c un attacco emozionale che deve essere sostenuto ogni volta. Il fatto che il nostro Critico molto intelligente, brillante - pi di noi. La sua mente precisa, una delle sue caratteristiche proprio questa finezza di dettaglio, e ha la capacit di comunicare con questo tono di grande autorit. Per comprendere gli attacchi del Critico, dobbiamo tenere a mente che al di sotto c un livello di vulnerabilit e ansiet di questo s. Il tema centrale per il Critico di farci essere al sicuro, accettati, di successo e economicamente protetti: vuole essere sicuro che non saremo abbandonati, giudicati stravaganti, che non ci ammaleremo. Il Critico ricorda bene e ingigantisce le pene della nostra infanzia, e ancora sente, attraverso i sentimenti del nostro Bambino Interiore, il terrore dellabbandono che provavamo allora. Vuole disperatamente evitarci tutto questo, e il solo modo che conosce di renderci perfetti.

Le situazioni che scatenano un attacco del Critico a) I giudizi I giudizi esterni rendono il nostro Critico estremamente ansioso. Ci sono i giudizi delle persone intorno a noi, dei nostri cari, ma persino una pubblicit che ci incita a essere magri e belli pu essere vissuta come un giudizio. Il giudizio esterno (la nostra reazione ansiosa) un segno della presenza del Critico dentro di noi: ci se ne pu accorgere ad esempio quando ci allontaniamo da persone giudicanti: un figlio lascia i genitori troppo giudicanti, va a vivere distante, e pensa che tutto sia finito. Non cos! A livello interiore la voce giudicante molto profonda, e l che va confrontata. Quando qualcuno dallesterno ci giudica, dobbiamo combattere una doppia battaglia: una allesterno, e una con la persona invisibile che vive dentro di noi. b) Lo stress Ogni condizione di stress attiva il Critico. Laffaticamento, la stanchezza, ma anche stress positivi come una promozione, il fidanzamento eccetera. Al di sotto vi sempre una condizione di vulnerabilit.

c) I s rinnegati . Se ci accade di lasciar emergere una nostra parte rinnegata in un contesto sociale o di lavoro, il Critico sar terrorizzato che siamo giudicati matti, stravaganti o che ci comportiamo in modo per lui vergognoso. In questo senso agisce come un genitore ci che in effetti . Ad esempio, possiamo andare a un party e bere qualcosina di pi; possiamo quindi comportarci in modo pi spontaneo, disinvolto o anche seduttivo. Il giorno dopo il Critico ci attaccher (le ore del mattino sono un buon momento per lui, perch siamo ancora abbastanza vulnerabili e le nostre difese solite non sono ancora pienamente disponibili). A volte le persone con un controllo molto rigido bevono alcolici o usano droghe proprio per poter uscire dal controllo: con laiuto dellalcol, si sentono libere di lasciar emergere le loro parti rinnegate. Ma il loro Critico guadagna peso ogni volta che questo accade. d) Situazioni non familiari Anche qui, il tema centrale la vulnerabilit. Viaggiare in posti sconosciuti, iniziare un nuovo lavoro, incontrare nuove persone, affrontare situazioni nuove, come ad esempio parlare in pubblico per la prima volta... e) Quando siamo al centro dellattenzione E una posizione che ci rende pi vulnerabili perch siamo in qualche modo valutati. Lansiet del Critico qui si innesta sulla scuola e su come opera: il processo educativo nelle nostre scuole tutto basato sul giudizio e sul confronto. f) Momenti di sfortuna La perdita del lavoro, essere bocciati a scuola, essere lasciati dal partner o da un amico, linstabilit economica, la malattia. Ognuno di questi esempi una minaccia che attiva la vulnerabilit e di conseguenza il potere del Critico. Il nostro compito riconoscere sotto a questi attacchi il nucleo tenero, fragile e terrorizzato che giace dietro alle parole aggressive e giudicanti del Critico. La rabbia e la vulnerabilit sono due facce della stessa medaglia. Il Critico come genitore abusivo del nostro Bambino interiore Il Bambino interiore la parte di noi che resta sempre bambina e che porta molte nostre emozioni, in particolare la vulnerabilit. Risponde pi alle energie che alle parole, ed sensibile, delicato; porta le nostre emozioni pi profonde. Vi sono altri

aspetti del Bambino: la spontaneit, il bisogno, la timidezza, il gioco, la paura, il contatto con il mondo magico, il senso di avventura. Il Bambino Interiore pu essere molto arrabbiato con noi o con gli altri se si sente trascurato o maltrattato. Come abbiamo gi detto, viene sepolto presto nel processo di crescita: il mondo non sicuro per la sua sensibilit. Il Critico si attiva per proteggere il Bambino, per evitargli dolore e ferite; tuttavia per fare questo assorbe tutti i messaggi negativi, le ingiunzioni, le critiche, i sensi di colpa e di vergogna e li butta addosso al Bambino prima che lo facciano gli altri. Se poi i genitori reali sono stati a loro volta abusivi, il comportamento invisibile del Critico sar dello stesso tipo, ma con un potere ancora maggiore per via appunto della sua invisibilit. Vi sono molti modi attraverso i quali la parte bambina pu essere abusata, e alcuni sono sottili. Se attirate persone abusive nella vostra vita, siate certi che il vostro Critico Interiore altrettanto abusivo dentro. Se siamo inconsci di questo, non ci separiamo dal Critico e siamo catturati in uno stato di Vittima. Non sappiamo proteggerci. Diventiamo vittime del mondo. C una crudele ironia nel tema dellabuso del Critico: tutto sta avvenendo dentro di noi, e neppure lo sappiamo! Una volta che abbiamo riconosciuto laspetto abusivo del Critico sul Bambino, possiamo uscire da questo circuito, imparando a diventare noi il genitore del nostro Bambino. Finora, stato il Critico ad occuparsene e labuso era lunico modo che conosceva. Ovviamente, noi possiamo diventare i genitori anche del nostro Critico, perch separandoci da lui siamo nella posizione di poter gestire la sottostante ansiet che lo caratterizza. Possiamo far sapere al Critico che abbiamo una buona conoscenza e possiamo fare scelte e anche possiamo commettere errori senza sentirci sommersi dallinadeguatezza. Il Critico e i rapporti Siccome ha avuto il suo sviluppo nei rapporti, il Critico unenergia personale, legata alle relazioni: la sua domanda e preoccupazione favorita : Cosa ne pensa la gente?. Questo s molto orientato verso le persone, ed nelle nostre interazioni che si attiva maggiormente. Il Critico guarda sempre gli altri per immaginarsi come dovremmo essere: non si preoccupa di guardare dentro, di ascoltare i nostri bisogni profondi, la nostra individualit di esseri umani. La sua preoccupazione di fondo limpressione che faremo agli altri. Dietro, vi sono paure di non accettazione, di abbandono, di non essere amato. Questa preoccupazione riguardo agli altri si estende anche a Dio: per molti estremamente importanti comportarsi come Dio vuole da noi. Prima di tutto, seguire

una vita spiritualmente corretta rassicura il Critico: fornisce una via chiara, delle regole chiare e dipende da noi seguirle: se questo il nostro approccio alla spiritualit, il Critico ci sosterr su questo cammino. Poi, c il tema del dopomorte: molti Critici si impongono una dura responsabilit nel mantenerci sulla retta via, cosicch il giudizio finale sia favorevole: sorprendente vedere quanti Critici hanno questa preoccupazione di portarci in paradiso, anche in persone che consciamente hanno rigettato la religione tradizionale e anche abbandonato le pratiche religiose insegnate nellinfanzia. Come gi detto, la radice fortemente interpersonale del Critico si nutre originariamente dei giudizi delle persone importanti della nostra infanzia e vita: cos, possiamo aver sviluppato un Critico le cui raccomandazioni echeggiano quelle dei nostri genitori e prime persone importanti, oppure possiamo esserci ribellati e aver adottato il punto di vista opposto: in questo caso, portiamo le energie rinnegate della nostra famiglia. Ad esempio, i genitori di Enrico sono molto perfezionisti, tanto che impossibile accontentarli: cos, Enrico smette di farlo. In pi non gli piace come loro sono, perci perch dovrebbe tentare di essere come loro? Cos, Enrico invece di sviluppare una personalit perfezionistica va nella direzione opposta: diventa rilassato e finanche impreciso nel suo modo di fronteggiare la vita. I suoi s primari giudicano le persone troppo efficienti, e pensano che il perfezionismo sia un follia, La vita deve essere goduta e tentare di renderla perfetta uno spreco di tempo. Quindi, i s primari di Enrico sono quelli rinnegati della famiglia: il suo Critico Interiore lo giudicher se tenter di esser perfetto - salvo che, in condizioni di stress come la perdita del lavoro, potrebbe anche essere capace di rovesciare il suo ruolo e di criticarlo per essere troppo pigro, anche se non il suo orientamento primario (questa modalit- paradosso nota in psicologia con il nome di doppio legame). Oggi, o almeno nelle ultimissime generazioni, il Critico ha sviluppato un altro ruolo riguardo ai rapporto; anni fa, le persone si fidanzavano e impegnava in rapporti di coppia semplicemente perch era arrivato il momento: non cera alcuna preoccupazione riguardo al fatto di essere o meno pronti a ci: se si sentiva questo interesse, si presumeva di essere pronti. Laumento del divorzio negli ultimi trentanni ha mostrato che non si pronti automaticamente, e molte persone si chiedono se sono o meno pronte per un rapporto durevole. Il Critico si preso questa nuova consegna. Al di sotto, si sente vulnerabile: terrorizzato allidea che laltra persona ci trovi non giusti, che la relazione non duri, che alla fine saremo abbandonati. Tuttavia, quando il Critico che si d il ruolo di valutare se siamo o

meno pronti a un rapporto, possiamo immaginare come andr a finire: non passeremo mai il suo test! Prima di pensare a un rapporto impegnato, dovremo, a suo avviso, perdere peso, rifarci il naso, trovare un lavoro migliore in modo da poter affrontare le spese di una famiglia, prendere unaltra laurea... Non siamo emozionalmente pronti. Dobbiamo metter ordine nel nostro cervello in modo da non ficcarci in relazioni codipendenti. Dobbiamo imparare a essere intimi. Non sappiamo ancora stabilire confini sani. Non siamo abbastanza responsabili. Siamo troppo responsabili. E cos via...

Trasformare il Critico Interiore Uno dei principi fondamentali per imparare a lavorare con il Critico quello che chiamiamo il principio della conversione: cio la capacit di convertire il nostro disagio ad un suo attacco nella comprensione della sottostante ansiet e paura che hanno motivato questo attacco. Le persone rispondono in modi diversi agli attacchi del loro Critico. Alcune non sanno cosa sta accadendo e semplicemente si sentono depresse: in questo caso, sono vittime del Critico e della vita in generale. Altri saltano allattacco e, invece di sentirsi inadeguate e depresse, diventano giudicanti verso gli altri: un forte s giudicante un segno sicuro che un altrettanto forte Critico interiore sta operando al di sotto della superficie. Come abbiamo gi detto, sono spesso le persone che sembrano pi potenti e giudicanti ad avere un nucleo intensamente vulnerabile e auto-critico. Un terzo modo quello di proiettare il Critico sulle persone nella propria vita che tendono a essere giudicanti: qui la battaglia sembra essere con le persone esterne, e il Critico pu svolgere il suo lavoro allinterno senza essere riconosciuto. Si pu cos sentirsi ribelli verso le autorit esterne del mondo (spesso si sono avuti in questo caso genitori molto giudicanti). Un quarto modo di rispondere agli attacchi del Critico di girarsi dentro e attaccare il Critico stesso; le persone che fanno cos hanno un qualche senso della sua esistenza a livello interiore, e generalmente saltano dalla parte opposta diventando ribelli a qualunque cosa il Critico proponga da dentro. La presenza di un genitore giudicante esterno che stia dicendo al stessa cosa che il Critico dice da dentro rinforza la ribellione: cos, la persona si ribella sia contro la figura genitoriale esterna che contro il suo Critico. Tuttavia, attaccare il Critico non serve a niente perch questa energia non se ne va; semplicemente, rimane sullo sfondo e aspetta per un altro giorno.

Andare al di sotto del Critico Quello che vogliamo proporre qui che lattacco del Critico in realt un grido di aiuto. Vi fa sapere che, a qualche livello, questo s infelice, ansioso, profondamente preoccupato riguardo a ci che state facendo o pensando o sentendo. Ha paura che sperimenterete dolore, abbandono, rifiuto. Per fare questo, per trovare in voi questo tipo di comprensione, dovete tenere presente come e perch il Critico nato. Il Critico ricorda il dolore che avete provato quando i vostri sentimenti sono stati feriti; ricorda le umiliazioni e la vergogna che avete sperimentato, e come era terribile; ricorda le ferite di quando siete stati derisi, abbandonati. Far ogni cosa per aiutarvi ad evitare quella pena, anche se questo significa distruggervi. Il Critico sempre siede sulla testa del Bambino Interiore, cercando di tenerlo nascosto cos le cose funzioneranno. Il Critico non pu arrivare da noi e dirci: Mi sento molto vulnerabile rispetto a ci che mangi: ho paura che ti ammalerai e non potrai lavorare, e questo mi terrorizza. Questo il tipo di cose che il Bambino potrebbe dirci; invece, il Critico, sempre buttando da parte la nostra vulnerabilit, ci dice con il suo tono razionale, freddo e giudicante: Sei una fogna. Quando mai imparerai a controllarti? Questo cibo un veleno per te: solo, tu sei troppo debole. Quando riusciamo ad applicare il principio di conversione e andare al di sotto, toccheremo finalmente la sua vulnerabilit, e sentiremo la sua voce, totalmente diversa, che ci dir come sta male riguardo a ci che mangiamo e come spaventato allidea della malattia, e di come si sente confuso riguardo a tutte le informazioni conflittuali che ci sono sullalimentazione... Allora possiamo parlargli con compassione - non pi come sue vittime.

Le qualit del Critico Trasformato Cosa accade al nostro Critico Interiore quando lEgo Consapevole comincia a fare il suo lavoro? Come nelle favole, si trasforma. Quando il vostro Ego Consapevole si assume la responsabilit della vostra vita e il vostro Critico Interiore non deve pi sentirsi cos in ansia, ha la possibilit di usare i suoi molti talenti in un modo nuovo, di sostegno. Riesce a sviluppare una consapevolezza dei vostri bisogni e li prende in considerazione, quando vi offre il suo consiglio; vi protegge e protegge la vostra creativit. Quelli che hanno qualche familiarit con la psicologia junghiana possono

notare qualche somiglianza tra il Critico Interiore e lAnimus: lAnimus negativo si trasforma in Animus positivo.

La mente oggettiva Il Critico ha sempre avuto la capacit di analizzare - qualsiasi cosa! La sua intelligenza notevole. Quando si trasforma, mantiene la sua intelligenza, ma ora la sua analisi e la sua valutazione non sono pi giudicanti: ora obiettivo, e le sue osservazioni sono di discriminazione piuttosto che di condanna. La chiave qui che non ci sentiamo pi minacciati quando il Critico finisce i suoi commenti. Non ci sentiamo pi come se stessimo sempre sbagliando; non sentiamo di aver perso la nostra ultima opportunit di avere successo nella vita. Il Critico ha ora la qualit di una mente obiettiva, capace di discernimento; razionale e vi aiuter a pensare chiaramente: pu rivedere un lavoro e, senza giudizio, evidenziare cosa era buono e cosa no; vi pu mostrare cosa mancava o cosa poteva essere fatto differentemente. Come Mente Obiettiva, tende ad essere abbastanza impersonale e pu anche considerare argomenti carichi di emotivit e analizzarli. Pu osservare il vostro comportamento e i suoi effetti sugli altri; pu fornire informazioni sui diversi aspetti delle vostre relazioni interpersonali; pu aiutarvi nel crescere i vostri figli. E di grande aiuto nello stabilire limiti e nel proteggere i vostri confini.

Focalizzazione Un altro dono che vi pu portare il Critico trasformato la capacit di focalizzare la vostra attenzione. Le sue percezioni sono chiaramente focalizzate, anzich disperse. Ricordate come si pu concentrare sul pi piccolo dettaglio? Ora questa capacit pu lavorare in vostro favore. Invece di focalizzarsi su cosa c di sbagliato, pu portarvi questa capacit di concentrazione. Il Critico, a causa del suo approccio alla vita di tipo razionale, non distratto dai sentimenti; perci, pu mantenere la sua focalizzazione nonostante le distrazioni. Con questa capacit, il Critico pu portarvi la pazienza. Il Critico aveva una pazienza infinita nel passato, nel ricercare cosa era sbagliato, e ora pu portare questa pazienza nel lavorare per voi piuttosto che contro di voi.

Disciplina Lo scopo del vostro Critico era di farvi agire al meglio in modo che voi foste sicuri, amati e di successo nella vita. Come un alleato, il Critico continua a perseguire questo scopo: tuttavia, ora, la sua pressione affinch facciate meglio non quella pressione continua e crudele che aveva prima. Quando si trasforma, il Critico diventa consapevole dei vostri limiti e delle vostre vulnerabilit. Perci, le sue richieste saranno ragionevoli e il suo sostegno vi aiuter a essere disciplinati nei compiti che vi date.

Autorit Ricordate la incontestabile autorit del Critico? Le sue affermazioni suonavano come la assoluta verit. Quando il vostro Critico si trasforma, questa autorit ora disponibile direttamente a voi, dandovi maggior potere nel mondo. Questa nuova autorit vi permette di presentarvi senza dubbi e esitazioni. Non dovete sapere tutto; la sua autorevolezza a vostra disposizione: se vi ricordate, non era necessario che il vostro Critico urlasse o minacciasse: bastava un suo sussurro e voi ascoltavate...

Coscienza Il Critico diventa capace di discriminare riguardo a questioni morali, a ci che giusto o sbagliato. Nel suo stato negativo, il Critico spesso ci tormenta suggerendo che siamo cattivi, irrimediabilmente nel peccato: sembra che non saremo mai abbastanza buoni da piacergli. Anche se le nostre azioni sono degne, il nostro Critico pu giudicarci negativamente sulla base di eventuali pensieri o motivazioni. Un Critico trasformato pu valutare oggettivamente le nostre azioni in termini etici o morali e aiutarci a prendere decisioni. Ognuno di noi ha un insieme di valori e un senso di ci che giusto o sbagliato; vorremmo tener fede a certi standard morali, anche se non sempre sappiamo chiaramente quali sono. Semplicemente non ci sentiamo bene dentro quando andiamo contro di essi. Il Critico trasformato pu aiutarci a fare chiarezza e cos a tenere fede ai nostri valori.

Liberare la vostra creativit Ultimo, ma certamente non meno importante, noterete che quando il vostro Critico trasformato la vostra creativit liberata perch lui non la sta pi bloccando. Potrete vivere la vostra vita creativamente e gioire del vostro processo creativo. Abbiamo sempre considerato il Critico come una delle pi grandi interferenze al processo creativo: come possiamo vivere una vita creativa, con qualcuno dentro che ci dice che non funzioner, che l pronto a commentare ogni nostro errore, a confrontarci con gli altri che lo fanno meglio? Un forte Critico mina il nostro coraggio evidenziando solo le nostre debolezze e inadeguatezze. Quando il Critico forte, il solo modo sicuro per noi di vivere la vita di essere esattamente come ogni altro e non tentare mai qualcosa di diverso. Quando il Critico si trasforma, pu diventare un sostegno per la creativit: ci fornisce la focalizzazione, il discernimento, la disciplina che sono tutti elementi cos importanti per ogni processo creativo. Agisce pi come un buon genitore di un bambino creativo e pieno di immaginazione.

Oggi vi propongo un interessante testo scritto da Denise Jacobs sul sito italianalistapart.com. Immaginatevi di essere in piedi su un ponte mentre gettate una rete. Sopra il ponte c la vostra mente cosciente, in cui i pensieri vanno e vengono come visitatori a una fiera. Sotto il ponte c il vostro subconscio, un flusso interminabile di pensieri casuali, con innumerevoli idee che schizzano fuori e dentro dallacqua come branchi di pesci dai colori brillanti. Come molto spesso accade con i ponti e i corsi dacqua, ecco in agguato un freddo e minaccioso troll. Questo troll il vostro Critico Interiore. Al troll, aggressivo e meschino, non importa nulla delle vostre Grandi Idee. Il troll ha un solo scopo: impedire alle idee che allegramente sfrecciano nel vostro subconscio di riunirsi in una rete della vostra mente cosciente e palesarsi nel mondo. Lastuto e pieno di risorse troll impiega molti strumenti per portare a termine la sua impresa, partendo dalle cose subdole (le distrazioni e la noia), passando per la complessit del perfezionismo, per arrivare alla sicurezza sminuita e alla paura del fallimento paralizzante. Nel suo momento di slancio (e accade molto pi spesso di quanto vorremmo), il troll si sforza per far diminuire la vostra immaginazione e produttivit, smorzando il vostro essere fichissimi.

Cosa centra tutto questo Alfie? Perch dovreste preoccuparvi del vostro critico interiore? In buona sostanza, un critico interiore iperattivo agisce come deterrente tra i semi delle grandi idee ed i frutti della realizzazione. Non pensate di avere un critico interiore? Pensateci ancora. La domanda non se il troll ci sia o meno, piuttosto quanto sia grosso, rumoroso ed enormemente influente e persuasivo! Vi siete mai trovati in queste situazioni? La deadline si sta avvicinando e voi vi sentite sempre pi frustrati perch non riuscite a tirare fuori nemmeno unidea. Non vi piace nessuno dei design che avete sviluppato per il progetto Y. Volete lanciare qualcosa (unidea/un sito/unapp/un libro/unazienda/un evento/etc.) ma non riuscite ad andare oltre la fase di riflessione iniziale perch non vi sembra perfetta.

Pensate che la maggior parte delle cose che fate sia solo passabile perch non proprio come le cose che vi piacciono e non avrete mai il successo a cui anelate nel vostro settore. Quando vi trovate in situazioni del genere, dovete ringraziare il vostro critico interiore per avervici messo. Come creativo del settore, nel profondo, sapete di valere molto. Avete la capacit di creare fantastici design, interfacce, prodotti, strategie, codici innovativi, articoli e blog post. Lottate costantemente per incanalare efficacemente tutta quella creativit in un lavoro grandioso. Tuttavia, perch possiate esprimere la vostra creativit in maniera consistente, dovete scacciare quel troll dal suo trespolo dietro al ponte e sbatterlo fuori dalla citt. Sebbene le torce e i forconi sembrino gli strumenti pi efficaci, dovreste tenerli come ultima risorsa. Bandire il critico interiore, non c da stupirsi, pi un lavoro dallinterno.

Le molte facce del critico interiore Potreste avere fin troppa familiarit con la voce del vostro critico interiore, ma nelleventualit che non lo siate, eccovi alcuni esempi della sua propaganda chiacchierona.

I dovrei e i confronti

Anche se sono un UX designer, dovrei studiare di pi HTML5. Dovrei scrivere di pi sul blog. Se volessi/dovessi/potessi sono una parte predominante del vostro dialogo interiore, allora avete un critico interiore che sta lavorando senza sosta per farvi bere la storia del non bravo abbastanza. Unaltra tendenza altrettanto insidiosa e dannosa (e che include frequentemente i dovrei) quella di paragonarsi agli altri. Ad esempio: Dovrei produrre dei tool pi utili, come fa Paul Irish.

Dovrei aver scritto almeno 40 libri sul web design a questo punto. Molly Holzschlag lha fatto! Avrei dovuto lanciare quella app che prende le informazioni sulle conferenze da Twitter prima che uscisse Lanyrd. Logicamente, sappiamo che stiamo paragonando due cose completamente diverse e che questo gioco a somma zero, ma il critico interiore ci rende incapaci di resistere alla seduttiva tentazione del confronto.

Le gioie del perfezionismo Molto simile ai dovrei e ai confronti, in tutto il suo splendore e la sua gloria, c lostinata ricerca della perfezione. Non contento di essere monolitico, il perfezionismo indossa molte maschere, ivi incluse noia, procrastinazione, riflessioni da giorno del giudizio, lincapacit di completare compiti o progetti, il darsi obiettivi non realistici (seguiti dal disappunto quando non si riesce a raggiungerli) e paura della disapprovazione, fallimento e, s, perfino paura del successo. Gli impostori siamo noi Il critico interiore pu anche mostrarsi nella forma della Sindrome dellImpostore laddove, nonostante la chiara evidenza del contrario, una persona internamente ritiene di essere una truffa e che i propri risultati siano una funzione casuale del destino e della fortuna cieca. Solitamente il terrore di risultare incompetenti porta le persone impantanate nella sindrome dellimpostore a diventare delle persone di successo dipendenti dal lavoro. Paradossalmente scartano i loro risultati mentre simultaneamente inseguono il prossimo successo che (speriamo) li distrarr dallinadeguatezza che percepiscono. Lironia riguardante il sentimento di sentirsi un impostore che le persone che hanno pi successo vi diranno che sono diventati famosi come web designer perch semplicemente hanno avuto fortuna. Sentono che, nonostante siano creative director di unincredibile azienda X, non sanno realmente cosa stanno facendo e stanno ancora cercando di capirlo. In altre parole, gli impostori che si sentono cos sono dappertutto. Laltra cosa ironica quella che a me piace definire Il paradosso della sindrome dellimpostore, ossia, uno pu davvero cadere preda della sindrome dellimpostore quando non solo competente, ma anche estremamente talentuoso e di successo nel suo mestiere.

Se ci state combattendo da anni, lo state facendo nel modo sbagliato Comincia a suonarvi un campanello, vero? Un benvenuto alla voce del vostro critico interiore! Oh, sono sicura che potete gestire il vostro critico interiore, avete una relazione con lui, vero? Non importa se state producendo come dei pazzi a costo di esaurirvi. Non c da stupirsi che stiate cominciando a provare del risentimento nei confronti del vostro lavoro e del vostro settore, anche se una volta li amavate moltissimo. Avete tutto sotto controllo, ovvio. Ehmdirei di no. Sia raramente sia spesso, se questi tipi di pensieri o comportamenti appaiono regolarmente nella vostra vita, allora giunto il momento di riconsiderare la vostra tattica per gestirli e mettere a tacere il critico interiore.

Guarda, la cometa di Haley! Ignorare il critico non funziona, lo render solo pi deviante ed insistente. Cercare di minacciarlo ed usare la vostra volont porter allo stesso risultato. Dovete equipaggiarvi con una combinazione di buona volont e di alcuni metodi collaudati per abbassare il volume del vostro critico interiore. Ricordatevi, volete pescare dal fiume del vostro subconscio. Abbiate fiducia nel fatto che raccoglierete un filone principale di creativit ispirata e di produttivit affidabile precisamente quando ne avrete bisogno.

Linizio dellesilio Adesso che siete in grado di identificare la voce del vostro critico interiore, dovrebbe essere pi semplice intraprendere delle azioni per mitigare la sua caustica, critica voce. Alla fine, speriamo di giungere ad un armistizio accettabile e ad una comprensione reciproca con il critico interiore. Ovviamente, vorremmo infine giungere a bandirlo completamente.

Cos? Tuttavia, prima di poter far partire per la tangente il critico interiore, importante riconoscerne le origini e il suo scopo nella psiche. Spesso il critico interiore la maniera in cui lego interiorizza le voci delle figure autoritarie: i genitori, gli

insegnanti, gli allenatori e i nostri pari benintenzionati. Agisce come un sostituto di queste persone, usando qualunque parola scoraggiante come un modo per proteggervi da ferite future. Il critico interiore pronuncia con voce stridula i potenziali commenti del mondo esterno e li usa per impedirvi di fare qualcosa che potrebbe invitare alla critica. Questo mi porta alla prima tattica per gestire la voce del critico interiore.

Accendetelo Vogliamo spostarci dagli estremi in cui si ascolta o tutto o niente verso la trasformazione della nostra attenzione su quella voce per cambiarne il modo in cui ci influenza. Cercate la verit. Siate proattivi: non accettate passivamente tutto ci che il vostro critico interiore dice come se fosse il vangelo. Avete intenzione di stare l seduti e accettare ciecamente tutte le cose sprezzanti con cui si beffa di voi il vostro critico interiore? Mettete alla prova la verit dellinformazione del critico: dopo tutto, solo un surrogato di quello che hanno detto in passato altri critici. In primo luogo, esaminate se qualcuna di quelle persone avesse ragione oppure no. Pensate a quanto davvero pessimo il critico esteriore nello schema generale delle cose. Bisogna riconoscere che non una cosa piacevole, ma si sopravvive sempre e si passa oltre, giusto? A volte si impara perfino qualcosa. Come metro di paragone, considerate questo: non c unaltra persona uguale a voi sul pianeta, non c mai stata e mai ci sar. Non potete essere loro n viceversa. Non magnifico? Se non siete parte della soluzione Se il vostro critico interiore abbastanza intelligente da farvi notare le vostre mancanze, forse dovreste chiedergli una soluzione percorribile ai problemi che state incontrando e vedere cosa dice. Riesce ancora a parlare adesso che sotto ai riflettori? Dopo tutto, quando vi sentite insicuri riguardo a quello che state facendo, non avete bisogno di ulteriori domande, ma piuttosto di domande e soluzioni. Sfidare il vostro critico interiore a fare del problem-solving invece di ricordarvi semplicemente i vostri difetti potrebbe farlo tacere abbastanza a lungo da permettervi di brillare. Sottoponetelo ad un interrogatorio. Fate un po i bulli anche voi. Iniziate ad interrogare il vostro critico interiore su alcuni aspetti fondamentali, come ad

esempio: Da dove vieni?, Cosa vuoi? e la mia preferita, Qual il punto? Mettendo il critico interiore sulla difensiva, potete metterlo alla prova e persino provare a prendere un po in giro lingannevole voce che deride i vostri sforzi e rigetta le vostre competenze.

Da antagonismo a partnership La vostra relazione con il vostro critico interiore non deve essere tesa e problematica. Siete gi su una strada migliore se riconoscete di avere una vocina critica interiore. Semplicemente esercitando la vostra volont a neutralizzare tale voce, vi siete impegnati ad essere ancora pi creativi e produttivi di quello che siete gi. Imparate dal maestro. Cercate di capire cosa potete imparare dal vostro critico interiore. Il vostro critico interiore solitamente persegue lo scopo di farvi avere della alte aspettative su voi stessi e vi spinge verso il successo. Sicuramente potreste essere motivati al successo anche senza rimproverarvi, giusto? Riassegnate i compiti. Piuttosto stranamente, il critico interiore ha un posto nel processo creativo. Sfortunatamente, oltremodo smanioso di aiutarvi e solitamente entra nel processo troppo presto. Invitate il vostro critico interiore a tornare in un altro momento. Ditegli di andare a fare un lungo pranzo e di tornare quando starete esaminando le idee o correggendo un testo o determinando la migliore tra svariate iterazioni di un design. Questi sono i momenti giusti per allenarsi a discernere il giudizio e locchio critico. I problemi sorgono quando il critico interiore picchia sul tamburo durante il processo creativo. Mostrate un po di amore. Infine, dovreste provare ad avere un po di compassione per il vostro critico interiore. Il critico ha davvero buone intenzioni. E una specie di genitore o guardia del corpo. Sta cercando di proteggervi e di evitare che vi facciate male. Un modo per dare credito e rispettare questa voce senza dover assecondare tutto quello che dice consiste nel dirgli: Grazie per i tuoi pensieri e poi metterlo gentilmente da parte e fare altro.

Spostate il pensiero e lattenzione

Avendo placato il critico interiore, adesso dovete fare un po di lavoro mentale. Lobiettivo di eliminare labitudine a farvi abbattere da quella voce e di rimpiazzarla con un nuovo modo di pensare che vi far da sostegno.

Riplasmate il vostro cervello Grazie al cielo, la plasticit cerebrale funziona a nostro favore. Lattivit del pensiero spesso determinata nel cervello da percorsi neuronali utilizzati frequentemente. Quando pensate a cose differenti, create nuovi percorsi. Cominciate ad allenare il vostro cervello per alterare il suo percorso bio-elettrico abituale, sostanzialmente cambiando la sua risposta alle situazioni generando diversi pensieri. Questo, in effetti, cambia coscientemente il modo in cui pensiamo e crea letteralmente una nuova forma mentale. Troverete che semplicemente avendo la volont di dilettarsi in pensieri che non sono n negativi n oltremodo critici verso s stessi ri-plasma il cervello fino a fargli fare pensieri differenti riguardo quello che avete fatto, chi siete adesso e cosa siete in grado di fare. Datevi dei sostegni Ancora pi in l nel percorso dei pensieri che cambiano il cervello c da passare del tempo rivedendo quello che si gi fatto e concentrandosi sui risultati passati. Invece che bollarli come mediocri o come sottoprodotto della fortuna, cominciate a vederli sotto una luce pi obiettiva: s, quel design era davvero bello; s, quella content strategy era eccellente; s, quella conferenza che ho organizzato stata davvero un grande evento. Spostate la vostra attenzione da quello che credevate fosse andato storto, potesse andare meglio e di cui eravate insoddisfatti e concentratevi sul risultato positivo generale: lo sforzo e il tempo che gli avete dedicato, le nuovo capacit che avete potuto apprendere, come vi ha aiutato a crescere e a svilupparvi professionalmente ed infine, come ha aiutato gli altri.

Cambiate il bersaglio Fatevi furbi ed ingannate il critico fino a ridurlo a un silenzio sbalordito con questi stratagemmi finali. Mandate su di giri lempatia

Distogliere lattenzione da voi stessi e rivolgerla agli altri un gran modo per far calmare o addirittura mettere a tacere la voce del critico interiore. Come parte del loro processo di pensiero riguardante il design e dellapproccio al problem-solving, la d.school e IDEO si concentrano sullo sviluppo dellempatia come mezzo che pu portare ad un migliore problem-solving. Quando siete in empatia con la persona che state aiutando, vi mettete nei loro panni. Cercate di avere lesperienza di disagio che stanno provando per capire meglio il problema e vedere pi chiaramente il range di soluzioni appropriate. Se siete uno stratega di qualche tipo (contenuto, UI o UX designer, esperto di accessibilit) probabilmente state gi usando questo approccio.

Siate ingannevolmente senza impegno Ingannate il vostro critico interiore usando la tattica del bastone e della carota. Quando sentite che il vostro critico interiore sta cercando di mettere un freno alla vostra motivazione spingendovi a procrastinare, schivatelo abilmente dicendo a voi stessi: Non far veramente la cosa x, mi sto solo preparando a farla.. Dovete programmare una demo ma vi manca la giusta motivazione? Nessun problema. Cominciate a preparare gli arnesi che serviranno per scrivere il codice e, gi che ci siete, perch non buttate gi un paio di righe? Sapete, tanto per cominciare. Non lo state davvero facendo, ovvio, vi state solo preparando per dopo, vero? Scoprirete che andare oltre la resistenza iniziale tutto quello che vi serve per neutralizzare il vostro critico interiore per un tempo sufficiente per entrare nel flusso del compito da svolgere.

Scegliete il buono piuttosto che il superlativo Dovreste anche prendere in considerazione di abbassare le vostre aspettative riguardanti quello che volete ottenere. A volte &8220;fatto la perfezione assoluta che si deve raggiungere. In ritardo, non fatto o in continuo cambiamento sono raramente accettabili in qualunque modo li mettiate. Se guardate obiettivamente alle profezie da giorno del giudizio di cui blatera incessantemente il vostro critico interiore riguardanti le conseguenze di una performance meno che perfetta, troverete solitamente che sono evidentemente false. La terra non smetter di ruotare attorno al suo asse n morir alcun cucciolo se non fare qualcosa perfettamente. Quel design comp cambier la vostra carriera nel caso piacesse al

cliente senza alcuna richiesta di modifica? Non potete davvero saperlo, cos meglio presumere che non cambier ed essere positivamente sorpresi dopo se lo far. Quindi, contrariamente a quello che potrebbe dirvi il vostro critico interiore, no, non rovinerete completamente il progetto; no, la vostra azienda non fallir. Fate un bel respiro e finite il lavoro. Il pi delle volte, fatto vuol dire bene.

Siate cattivi, molto cattivi Una tattica finale consiste nel giocare con lessere quanto pi cattivi possibile con quello che state creando. Datevi lautorizzazione a fare il pi brutto design possibile. Usate la scrittura meno ispirata che riuscite a raccogliere per quel brief, articolo o blog post. Massacrate limmagine di esempio con il comic sans, coi filtri Photoshop e con il rosa shocking. Concedetevi questo sfizio perch spesso aiuta a schivare il critico interiore e a liberare lessenza di quello che volete creare e che vuole essere creato. Coalizzatevi per la produttivit! Con il critico interiore sotto stretto controllo, ora avete lo spazio mentale e lenergia per far emergere il vostro vero talento e per impegnarvi a dare calci nel sedere ad alcuni professionisti e carrieristi.

Inserire: fiducia creativa Far sedere il critico interiore sui sedili posteriori permette alla fiducia creativa di prendere il giusto posto in prima fila nella vostra psiche. Sapete che, nonostante la situazione, avete gli strumenti creativi e labilit necessaria per andare avanti e per tirare fuori un qualche prodotto, che poi vedrete se sar realizzabile.

Un nuovo ordine cosmico Sono passati i giorni in cui cadevate vittima di inutili paragoni con gli altri. Avete scoperto che dovrei non abita pi qui. Impiegate un arsenale di tattiche intelligenti per dare il via alle cose che, in precedenza, sarebbero state ostacolate da una ogni tipo di ostruzionismo. Siete giunti ad un accordo che permette al vostro critico di uscire quando ce n bisogno: durante lediting e la valutazione, ma non durante la

creazione. Vi trovate a produrre pi lavoro e migliore, facendo quello che davvero vi appassiona, che avr come risultato quello di avere dei riconoscimenti per quello che si fa. Inoltre, ora accettate i riconoscimenti come veri piuttosto che come deliri di creduloni e delusi.

Date un pesce a qualcuno a vostra mente libera di prendere dal flusso del vostro inconscio senza paura che la riga del traguardo venga tagliata prematuramente. Il troll soggiogato o addirittura se n andato e voi potete finalmente tirare su la lenza sul ponte, fiduciosi che continuerete a pescare delle grandi idee che nutrono lanima con le quali alimenterete la vostra creativit e vi spingeranno a creare la meraviglia per cui siete nati. Quel cartello Sono a pesca sulla porta del vostro ufficio avr tutto un nuovo significato. Avete mai notato che quando si assume un nuovo obiettivo, quella vocina nella tua testa immediatamente calci e iniziare a raccontare tutti i motivi per cui non si pu avere quello che vuoi? Che si tratti di trovare un nuovo corso di adottare, perdendo quegli ultimi 10 libbre, migliorare la qualit del vostro rapporto o di uscire del debito, il critico interiore che vive in ognuno di noi sembra davvero di alzare il volume. Per fare luce su questo fenomeno universale, sono riuscito a intervistare la mia Critico Interiore. Spero che questa conversazione sar far luce su come possibile creare un migliore lavoro di partenariato con il vostro Critico Interiore. Carolyn Ellis (CE): Sembra che ho sempre sentito la tua voce in un modo o nell'altro. Quando esattamente sei diventato una parte della mia vita? Critico Interiore: Sono stato una parte di te da quando sei nato. Quando eri molto giovane, si erano cos paura! I bambini sono cos. Cos la mia funzione iniziale era quella di mettere una sorta di controllo su di voi in modo che non sia troppo avventato e forse voi stessi male. CE: Beh, questo interessante. Quindi vuoi dire che hai iniziato sono preoccupati per la mia sicurezza? Critico Interiore: S - assolutamente! Si possono trovare difficile da credere, ma credo che la mia pi grande responsabilit quella di guardare fuori per voi e per proteggersi dal male.

CE: credo di essere abbastanza grande per sapere adesso quando sono in pericolo fisico. Perch siete ancora qui poi - semplicemente a tormentarmi? Il critico interiore: non sto cercando di tormento te - Sto solo facendo il mio lavoro al meglio so come. In realt, mi sono dato una promozione di posti di lavoro, per cos dire. Ho ampliato la gamma delle cose io commento su qualsiasi potenziale pericolo che vedo all'orizzonte. Quindi, che comprende qualsiasi percepita emotivo o sociale danno troppo. Mi piace di offrire una gamma completa di servizi. CE: Quali sono alcuni dei vostri dialoghi preferito critica? Critico Interiore: trovo il "chi ti credi di essere" o "che cosa gli altri pensano di te?" o "Non puoi farlo, devi semplicemente fallire" di essere tra i miei commenti pi efficace. Questo vero dei miei critici colleghi interno che vivono in altre persone, anche se ognuno ha la sua unica storta interiore critico che pu fermare una persona nella loro tracce. Lo scopo principale del mio dialogo di impedirvi di assumere una nuova azione o comportamento e ti fanno pausa. CE: Perch alcune persone sembrano essere paralizzati dai loro interno Critico e altri no? Il critico interiore: Ogni individuo ha un critico interiore e si sente. E 'stato stimato che ogni uomo auto-parlare di 45,000-50,000 pensieri solo giorno. Sono orgoglioso di dire che molto di quel self-talk da me! In realt, io sto parlando maggior parte del tempo. La stragrande maggioranza delle persone non si ferma neanche a mettere in discussione quello che sto dicendo loro e cos mi permetta loro arresto da ci che realmente desiderano. Per chi rimane in azione semplicemente scegliere di non prendere tutto quello che dico come verit assoluta irrefutabile. Sentono quello che ho da dire, pesare contro quello che potrebbe essere raggiunto da raggiungere la loro meta. Hanno appena andare avanti nonostante la paura o il dubbio che mi aiutano a coltivare. Spiacenti, non avrei dovuto permettere che i segreti!

CE: Allora, cosa stai dicendo che abbiamo tutti la possibilit di decidere se saremo in grado di ascoltare o no? Critico Interiore: In realt, non hai molta scelta se ti ascolta. Il punto chiave se si lascia che ci che senti dire smettere di voi oppure no.

CE: Quali sono alcuni dei principali modi che io e te possono coesistere insieme in modo pi pacifico, allora? Se siamo attaccati tra di loro, come posso imparare ad ottenere non sviare da te? Critico Interiore: A dire il vero, mi piacerebbe davvero avere un rapporto migliore con te. A volte mi sento il vostro sdegno ed come si vuole uccidermi off. Cos finiscono per gridare ancora pi forte di te. Questo diventa faticoso anche per me! Ecco quello che vorrei suggerire: 1. Basta ascoltare me - cercando di ignorare me in realt non funziona. Diventare consapevoli di quello che sto dicendo in realt calma gi. 2. Sappiate che ognuno di noi ha un critico interno che parla negativamente a voi, in modo da poter scegliere di non prendere tutto cos personalmente. 3. Considerare ci che ho da dire e poi fare la vostra decisione. Che ci che ho da dirvi essere solo uno dei fattori a rendere l'impegno a proseguire verso i vostri obiettivi. Non mi piace sempre la colpa per tutto il tempo perch le persone non ottengono quello che vogliono nella loro vita! 4. Se si nota sto diventando particolarmente forte o persistente, potrebbe semplicemente essere che sei affacciato qualcosa di importante. Pausa e dare un'occhiata per vedere di cosa si tratta. CE: Grazie cos tanto - in realt stato un sollievo per conoscere meglio voi! Critico Interiore: Stesso qui! Grazie per essere curioso invece di condannare a me. Lo apprezzo!

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