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10. Progetto di intervento: Questa parte


Avvertenze - leggi prima di iniziare

della relazione va dedicata allelaborazione di un piccolo progetto di intervento che si potrebbe attuare con gli utenti conosciuti. Il progetto si sviluppa rispondendo alle seguenti domande: 1- Titolo; 2- A chi si potrebbe rivolgere il progetto? Spiegare quali utenti si vuole prendere in considerazione e descriverli. (Gli utenti scelti possono essere i casi significativi seguiti durante il tirocinio o altri utenti oppure tutto il gruppo di utenti presenti nella Struttura);

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3- Spiegare perch si sono scelti questi utenti; 4- Spiegare quali obiettivi si vogliono raggiungere con questo progetto (esm. cosa si vuol migliorare nel comportamento degli utenti o nella situazione); 5- Ipotizzare un tempo massimo in cui si potrebbe attuare il progetto (esm. quanto tempo ci vuole per raggiungere gli obiettivi prefissati); 6- Descrivere le attivit che si vorrebbero svolgere, gli spazi ad esse destinati, il materiale e/o le tecniche che si potrebbero utilizzare; 7- Saranno coinvolte altre figure professionali? Se s, come verranno coinvolte?

8- Eventuali strumenti che si utilizzeranno per valutare lesito del progetto. Allinterno della classe si possono indirizzare anche i coetanei ad utilizzare alcune strategie di tutoring o di apprendimento cooperativo (DuPaul & Power, 2000). Un compagno pu rivestire il ruolo di tutor, oppure pu mediare (per gli adolescenti) con altri ragazzi o con degli adulti. Nella

scelta del tutoring, due ragazzi lavorano insieme, uno fa da supporto allaltro. Questo risulta utile perch il lavoro uno a uno, c sempre un feedback e la possibilit di rivedere le parti non capite. Ad esempio i ragazzi possono dividersi in coppie e fare a turno da tutor su compiti definiti, mentre gli insegnanti controllano e danno punti e premi. Ci aiuta anche i ragazzi senza problemi. Nella scelta invece della strategia autodiretta lo scopo quello di raggiungere maggior autocontrollo attraverso lauto-istruzione, auto-monitoraggio e lauto-rinforzo. 5a

A chi rivolto Chi il bambino con difficolt di attenzione e autoregolazione Le differenze fra sindrome da deficit attentivo e problemi della condotta Il ragazzo SDA e il ragazzo con problemi emotivi Il ragazzo SDA e i problemi di apprendimento Inquadriamo il problema in aspetti primari e secondari Fattori ambientali e educativi Il trattamento Piani di preparazione per l'intervento Il ruolo della famiglia nel trattamento Aspetti cognitivi e comportamentali I rapporti con la scuola Bibliografia

Questo lavoro stato pensato per tutti quei bambini e ragazzi che appaiono per quello che non sono. La descrizione Andrea raramente completa un compito assegnato, tende a perdere tempo o a parlare e si distrae facilmente, si scontra con i compagni, non rispetta le regole e reagisce alla minima contrariet con collera e ostinazione, per esempio, induce facilmente a formulare un giudizio di scolaro demotivato o con poca attenzione verso la scuola.Un bambino di questo tipo pu essere descritto anche con alcune delle seguenti caratterizzazioni: Presenta buone capacit di apprendimento, ma disturbato dall'iperattivit e dall'irrequietezza che gli impediscono di sviluppare le sue potenzialit; quando si trova di fronte a un compito in cui deve scegliere fra un certo numero di risposte, tende a reagire in modo impulsivo, a scegliere velocemente e senza riflettere, agitato, eccitabile e impulsivo, sempre in movimento e mai fermo; spesso viene mandato fuori dall'aula fino a quando si calma; se rimproverato smette, per riprendere poco dopo con altri comportamenti disturbanti; se viene messo da solo, continua a muovere le gambe e a giocherellare.Questi atteggiamenti sono riconducibili alla sindrome da deficit di attenzione con iperattivit. In casi del genere non basta la buona volont: anche se il bambino vuole essere un bravo scolaro, il suo comportamento impulsivo e la sua incapacit di mantenere l'attenzione interferiscono pesantemente con la sua vita scolastica. Senza un trattamento adeguato, il bambino rischia l'insuccesso nel suo lavoro scolastico e i suoi amici possono essere infastiditi dalla sua mancanza di collaborazione nei giochi o nelle altre attivit sociali. Ai ragazzi con sindrome da deficit di attenzione e iperattivit e a tutti coloro che devono aiutarli a crescere e ad apprendere rivolto il nostro programma. Questo contributo frutto di un lavoro coordinato dal prof. Cesare Cornoldi con la collaborazione delle dottoresse Marina Gardinale, Annalisa Masi e Laura Petten attraverso una rielaborazione dei programmi di autocontrollo sviluppati in nord America da autori quali Douglas, Meichenbaum, Kendall, Braswell e Bloomquist.Studiando procedimenti, tecniche e strategie, abbiamo cercato di ottenere un programma di lavoro che produca nell'alunno una riduzione degli aspetti impulsivi e poco riflessivi attraverso i modelli di autoregolazione nei vari ambiti delle esperienze. Un ringraziamento per la collaborazione ad Anna Maria Napolitano per i suoi preziosi disegni. A chi rivoltoIl programma di lavoro stato messo a punto in modo da poter essere applicato, con gli opportuni adattamenti, a una gamma ampia di et, a partire dalla terza elementare fino alla terza media. La gestione degli incontri stata pensata soprattutto per psicologi o psicopedagogisti, ma possibile che venga effettuata anche da qualche insegnante attento e informato se mancano le figure specialistiche nominate sopra. Chi il bambino con difficolt di attenzione e autoregolazione Come gi

Si definisce iperattivo quel bambino, prevalentemente maschio, di intelligenza normale, che ha scarsa propensione a stare fermo e a prestare attenzione. Facebook Twitter

Giustamente gli specialisti attendono il momento in cui il tuo piccolo possa svolgere quel complesso di prove di attenzione, memoria, riflessione, pianificazione dellazioneche permettono con sicurezza di fare una diagnosi. In ogni caso esistono tecniche comportamentali che aiutano controllare limpulsivit, aumentano progressivamente la capacit di attenzione e il rispetto delle prime regole di convivenza. Le cause delliperattivit possono essere diverse, anche legate al funzionamento del sistema nervoso centrale. Alcuni errori educativi possono peggiorare la sintomatologia, cos come modelli adulti con scarso controllo emotivo. Aiutano, invece, un clima educativo sereno e coerente, rispettoso verso adulti e bambini. La scuola e la famiglia devono essere guidate nella loro azione educativa da uno specialista che consigli le metodologie pi idonee e sostenga gli adulti che si occupano del bambino. Mantenere un buon rapporto di collaborazione fra scuola e famigli, costanza e perseveranza aiuteranno il bambino ad essere pi sereno. E necessario costruire insieme obiettivi a breve termine, da sviluppare a scuola e a casa, definire poche e semplici regole, magari illustrate, utilizzare il rinforzo dei comportamenti positivi piuttosto che il castigo dopo, favorire attivit di tipo motorio, alternare attivit e giochi diversi, definire routine quotidiane che aiutino il bambino ad orientarsi nel tempo e nei comportamenti, evitate di stancare il piccolo e tenete sempre presente le sue reali possibilit. Laltro aspetto che va costantemente rinforzato quello dellautostima perch questi bambini si sentono costantemente inadeguati a rispondere alle richieste degli adulti. Se lintegrazione scolastica, e la relazione con i compagni, risultasse difficile possibile richiedere un insegnante di sostegno allazione della scuola, che seguirebbe con pi attenzione il gruppo di bambini in cui inserito il vostro piccolo

a cura di: Dott. Leo Venturelli (pediatra)

Si definisce iperattivo quel bambino, prevalentemente maschio, di intelligenza normale, che ha scarsa propensione a stare fermo, sempre agitato, non riesce a stare seduto. Spesso ha difficolt a stare attento, presenta cio un deficit di attenzione: sta fermo ad ascoltare per meno di 10 minuti, poi si deve alzare o muovere o trovare qualcosa d'altro da fare. In genere un bambino riesce a stare attento per un periodo di 3-5 minuti per ogni anno di et: in pratica a tre anni un bambino che frequenta l'asilo dovrebbe stare fermo e ascoltare per un tempo di 10-15 minuti di seguito. Altri segni caratteristici sono: la mancanza di ascolto quando parla un altro, il mancato rispetto dei turni a parlare, il non finire i compiti.

Sappiate per che fino a 3-4 anni tali segni possono essere in parte presenti anche in un bambino normale: invece l'insieme dei disturbisegnalati presente in bambini anche oltre i quattro anni che definisce il bambino come iperattivo. La disattenzione che lo contraddistingue segnalata soprattutto dalla scuola, oltre che dalla famiglia: in circa il 50% dei casi il bambino iperattivo presenta a livello scolastico difficolt nell'apprendimento, causato quasi sempre da difficile comprensione di ordini complessi. Non si deve invece confondere il bambino sempre agitato da quello che provoca danni, che fa i capricci, che non si ferma a riflettere: in questi casi il problema legato alle regole e alla disciplina.
Quali sono le cause dell'iperattivit e deficit di attenzione?

Non si sa ancora bene la causa di questa sindrome: alcuni studiosi pensano che il deficit di attenzione sia dovuto ad un ritardo nello sviluppo del cervello, lo si per dimostrato solo in un 3-5% dei casi. Altri ritengono che ci siano fattori ereditari, altri ancora ipotizzano comunque un danno minimo alle strutture cerebrali, verificatosi nel corso di un parto difficoltoso o per asfissia neonatale. Il decorso della sindrome da deficit d'attenzione molto eterogeneo:

si pu avere la completa guarigione, soprattutto quando genitori e insegnanti collaborano sinergicamente in un'unica direzione, agendo sull'autostima del ragazzo; pu essere necessario aiutare il bambino a livello scolastico con insegnanti di appoggio se il disturbo determina difficolt di integrazione scolastica: in questi casi sono le insegnanti che, d'accordo coi genitori, chiedono la consulenza dei servizi di neuropsichiatria o delle equipe psico-sociali del territorio; pu persistere l'irrequietezza e la smania di agire anche da adulti: nella nostra societ c' tolleranza verso simili persone, per certi versi addirittura il comportamento di un'energia senza fine viene apprezzato. Tuttavia nei casi di sindrome da deficit dell'attenzione pi gravi, anche in et adulta necessario che la persona venga seguita da centri qualificati con competenze psichiatriche e psicologiche

Che Come si pu trattare l'ADHD?


Per lADHD, la maggior parte degli esperti consiglia un trattamento multimodale, costituito da un mix di interventi medici, educativi, comportamentali e psicologici. Essi possono includere limpiego di modificazioni e adattamenti educativi, modificazioni del comportamento, parent training, counseling e farmaci. Gli psicostimolanti (come il metilfenidato, le destroanfetamine e la pemolina) sono i farmaci maggiormente usati per il trattamento sintomatologico dellADHD. Circa il 70-80% dei bambini con ADHD risponde bene al trattamento con gli psicostimolanti. Altri farmaci usati sono gli antidepressivi e gli anti-ipertensivi. Questi farmaci migliorano lattenzione e diminuiscono limpulsivit, liperattivit e laggressivit. La gestione del comportamento un intervento di fondamentale importanza con i bambini affetti da ADHD. La tecnica principale quella del rinforzo positivo, in cui il bambino riceve un premio, ogni volta che mette in atto il comportamento desiderato. Il successo scolastico pu richiede una serie di interventi. La maggior parte dei bambini con ADHD pu apprendere regolarmente in classe con la sola aggiunta di qualche piccolo accorgimento come il supporto di insegnanti di sostegno, e/o programmi differenziati di sostegno fuori dallaula scolastica. I bambini pi gravi possono richiedere classi speciali.

Gli adulti affetti da ADHD possono trarre beneficio imparando a strutturare e a organizzare il loro ambiente circostante. I farmaci efficaci coi bambini con ADHD sembrano essere utili anche agli adulti affetti da ADHD. Il counseling spesso un intervento di grande importanza. La psicoterapia breve pu aiutare il paziente a individuare eventuali connessioni tra il suo disturbo e le prestazioni comportamentali al di sotto della norma e le difficolt interpersonali. Una psicoterapia a lungo termine, daltra parte, pu aiutare a controllare ogni sbalzo dumore, a stabilizzare le relazioni e alleviare i sensi di colpa e di sconforto.

cosa fare quando si ha un bambino che sembra iperattivo?

Le note seguenti servono per quei genitori che incominciano a vedere, nel comportamento dei loro figli, degli atteggiamenti che fanno pensare al disturbo di iperattivit, specie se i problemi continuano nel tempo.

Concedete degli spazi di sfogo a vostro figlio se ha energie in eccesso Attivit all'aria aperta, come la corsa, le passeggiate sono buoni sfoghi per il bambino che non riesce a stare fermo. In caso di brutto tempo o durante i mesi invernali, se vi possibile attrezzate una camera (pu essere la stessa cameretta del bambino) dove possa giocare, senza il vostro controllo diretto, senza paura di rompere o rovinare alcunch. Non riempitelo di giocattoli, perch si distrarrebbe ancor prima; fornitegli giochi sicuri e possibilmente infrangibili, uno per volta. Nella scelta dei giochi, orientatevi su quelli che favoriscono un'attivit pi strutturata (costruzioni, Lego); evitate i giochi che lo farebbero scatenare, come il pallone, l'acqua, la pittura, a meno che non abbiate ambienti particolarmente adatti. Poich si sa che l'eccitazione aumenta la sua iperattivit, cercate di limitare i suoi giochi di movimento, come correre su e gi per le scale o lungo il corridoio o di lotta coi coetanei o i fratelli. Tenete in ordine la casa Il bambino iperattivo si scatena meno se tutt'intorno c' ordine e ci sono regole. Siate costanti in alcune situazioni: l'ora di andare a letto la sera, quella del risveglio, l'ora dei pasti, del sonnellino pomeridiano. Pi l'ambiente tranquillo e silenzioso, e meglio per il bambino: evitate pertanto TV o radio accese, ad alto volume. Cercate di non farlo stancare eccessivamente Quando un bambino stanco, esausto, non si sa controllare e l'iperattivit ancor pi evidente: fatelo dormire quando stanco. Se non ne vuole sapere, cercate di favorirgli il sonno con qualche coccola in pi. Evitate di portarlo a incontri o cerimonie Un bambino iperattivo mal sopporta di stare fermo, figuratevi in chiesa o al ristorante o durante una cerimonia: se possibile, evitate di portarcelo, a meno che si tratti di occasioni importanti. Lo stesso pu dirsi se andate per negozi o ai supermercati, dove fare acquisti, con un bambino sempre in giro a toccar tutto, diventerebbe impossibile. Siate costanti e fermi nelle regole Questi bambini sono ovviamente difficili da gestire: hanno bisogno di una disciplina il pi possibile pianificata, rispetto ad un bambino medio. Cercate di correggere i suoi comportamenti aggressivi (spingere, mordere, picchiare), ma lasciatelo sfogare nelle attivit di movimento. Imponete poche regole, ma fatele rispettare; non pretendete che vi obbedisca in tutto. Evitate di parlargli sempre con: "non fare questo, smettila, ecc." Applicate castighi non di tipo fisico Il bambino iperattivo spesso aggressivo: evitate di punirlo con i suoi stessi sistemi, si rafforzerebbe nell'idea di essere nel giusto quando si comporta con violenza. Meglio utilizzare punizioni mandandolo in castigo in camera sua o in un angolo senza parlare. Poich il livello di attenzione del bambino scarso, se dovete punirlo, fatelo subito dopo che ha combinato una marachella, in modo che capisca il senso della vostra punizione. Non

gridate quando lo volete correggere, perch vi imiter ed egli stesso si metter a parlare gridando: meglio tenere un tono di voce fermo e calmo. Incentivate, prolungandoli, i periodi di attenzione Premiate il bambino se mantiene pi a lungo l'attenzione: il sistema migliore per modificare il suo comportamento e per prepararlo alla scuola. A casa, sotto la vostra responsabilit, aiutatelo a mantenersi attento ai compiti o a prestare attenzione a un particolare argomento. Non aspettatevi che sia la scuola a cambiare i suoi comportamenti, all'et delle elementari. Dai 5-6 anni il bambino dovrebbe riuscire a stare attento per circa 25 minuti di seguito per poter affrontare i ritmi imposti dalla scuola. Provate con la lettura di libri: incominciate con quelli illustrati, poi passate a leggere delle storie. Ancora, incoraggiatelo a disegnare e colorare. Potete insegnare al bambino a passare del tempo con giochi a difficolt crescente: si incomincia con le costruzioni per arrivare ai puzzle, al domino e alle carte (queste stimolano particolarmente la memoria e la concentrazione). Con questi sistemi, anche se lentamente, aiuterete vostro figlio a prepararsi ai compiti scolastici. Proteggetelo dai giudizi delle persone che gli stanno intorno Se vostro figlio viene giudicato da qualcuno un cattivo elemento, evitate che questo giudizio circoli tra i vicini o gli amici. Difendetelo parlando di lui come di un bravo ragazzo, ma con troppa energia addosso: questo gli servir per la stima e la fiducia che dovr avere di s stesso. Se la scuola non premiante, aiutatelo ad avere successo in un campo diverso, come uno sport. Fatevi aiutare da qualcuno nell'accudirlo Lo stress che crea un bambino sempre in movimento mette a dura prova i nervi di qualsiasi genitore. Prendetevi dunque delle pause, facendovi aiutare dal marito, quando torna a casa dal lavoro, in modo che capisca anche lui i problemi che il bambino presenta; in pi, almeno un giorno alla settimana, chiedete aiuto ad una baby-sitter o ai nonni per passare un pomeriggio libere o per poter uscire a cena col marito. poi consigliabile iscrivere a tre anni il bambino alla scuola per favorire la socializzazione e il confronto e per permettervi una maggiore libert. Collaborate alle iniziative per un miglior inserimento scolastico La frequenza alla scuola materna serve indubbiamente a inserire il bambino nel mondo sociale, fatto di rapporti umani e di regole valide per tutti. In alcuni casi il passaggio alle elementari risulta troppo impegnativo per certi bambini iperattivi, sempre in agitazione: pu allora diventare utile l'attesa di un anno all'asilo affinch il piccolo possa maturare maggiormente e abituarsi a rimanere attento pi a lungo. Se iscrivete il bambino in una scuola nuova, parlate del suo problema agli insegnanti, o, ancor prima, al direttore didattico, per poter pianificare per tempo le iniziative pi utili.

Chiamate il vostro pediatra per farvi consigliare un consulente psicologo o neuropsichiatra se:

il bambino mostra aggressivit e distruttivit anche senza essere provocato; ha ripetuti incidenti; ha continue note disciplinari a scuola o viene sospeso; non riesce a fare amicizie; non vedete alcuna possibilit di miglioramento; vi ostinate a esercitare punizioni su di lui e non sapete pi come trattenervi dal picchiarlo per il suo comportamento TEST DELL'IPERATTIVIT Il seguente test, sviluppato da Nienteansia.it prendendo spunto dai criteri diagnostici elencati nel DSM IV a proposito del disturbo da deficit di attenzione/iperattivit, ha la funzione di aiutare i genitori a riconoscere una tendenza all'iperattivit e all'incapacit di attenzione prolungata nel

proprio figlio. Esso non possiede una funzione diagnostica e non deve essere usato con questo scopo. Il nostro test, inoltre, non sostituisce un consulto professionale.

1 - Il bambino non riesce a prestare attenzione ai particolari e si mostra distratto e sbadato: Mai || Qualche volta || Spesso || Sempre 2 - Il bambino commette errori di disattenzione nei compiti e nei giochi: Mai || Qualche volta || Spesso || Sempre 3 - Il bambino sembra non ascoltare quando gli si parla direttamente: Mai || Qualche volta || Spesso || Sempre 4 - Il bambino non segue le istruzioni e non porta a termine i compiti e i propri doveri: Mai || Qualche volta || Spesso || Sempre 5 - Il bambino mostra difficolt ad organizzare i compiti e le altre attivit: Mai || Qualche volta || Spesso || Sempre 6 - Il bambino riluttante o prova avversione verso quei compiti e quelle attivit che richiedono uno sforzo mentale protratto (compiti a scuola o a casa): Mai || Qualche volta || Spesso || Sempre 7 - Il bambino smarrisce gli oggetti necessari per i compiti o le attivit (giocattoli, quaderni, matite, libri): Mai || Qualche volta || Spesso || Sempre 8 - Il bambino distratto da stimoli estranei: Mai || Qualche volta || Spesso || Sempre 9 - Il bambino sbadato nelle attivit quotidiane: Mai || Qualche volta || Spesso || Sempre 10 - Il bambino muove con irrequietezza mani e piedi o si dimena sulla sedia: Mai || Qualche volta || Spesso || Sempre 11 - Il bambino lascia il proprio posto a sedere in classe o in altre situazioni in cui ci si aspetta che resti seduto: Mai || Qualche volta || Spesso || Sempre 12 - Il bambino scorrazza e salta dovunque in modo eccessivo e in situazioni che richiederebbero un comportamento composto: Mai || Qualche volta || Spesso || Sempre 13 - Il bambino ha difficolt a giocare o a dedicarsi a divertimenti tranquilli: Mai || Qualche volta || Spesso || Sempre 14 - Il bambino teso e agisce in modo nervoso: Mai || Qualche volta || Spesso || Sempre 15 - Il bambino parla troppo: Mai || Qualche volta || Spesso || Sempre

16 - Il bambino risponde prima che le domande siano state completate: Mai || Qualche volta || Spesso || Sempre 17 - Il bambino ha difficolt ad attendere il proprio turno in una conversazione o in un gioco: Mai || Qualche volta || Spesso || Sempre

- Il bambino non riesce a prestare attenzione ai particolari e si mostra distratto e sbadato: Mai || Qualche volta || Spesso || Sempre 2 - Il bambino commette errori di disattenzione nei compiti e nei giochi: Mai || Qualche volta || Spesso || Sempre 3 - Il bambino sembra non ascoltare quando gli si parla direttamente: Mai || Qualche volta || Spesso || Sempre 4 - Il bambino non segue le istruzioni e non porta a termine i compiti e i propri doveri: Mai || Qualche volta || Spesso || Sempre 5 - Il bambino mostra difficolt ad organizzare i compiti e le altre attivit: Mai || Qualche volta || Spesso || Sempre 6 - Il bambino riluttante o prova avversione verso quei compiti e quelle attivit che richiedono uno sforzo mentale protratto (compiti a scuola o a casa): Mai || Qualche volta || Spesso || Sempre 7 - Il bambino smarrisce gli oggetti necessari per i compiti o le attivit (giocattoli, quaderni, matite, libri): Mai || Qualche volta || Spesso || Sempre 8 - Il bambino distratto da stimoli estranei: Mai || Qualche volta || Spesso || Sempre 9 - Il bambino sbadato nelle attivit quotidiane: Mai || Qualche volta || Spesso || Sempre 10 - Il bambino muove con irrequietezza mani e piedi o si dimena sulla sedia: Mai || Qualche volta || Spesso || Sempre 11 - Il bambino lascia il proprio posto a sedere in classe o in altre situazioni in cui ci si aspetta che resti seduto: Mai || Qualche volta || Spesso || Sempre 12 - Il bambino scorrazza e salta dovunque in modo eccessivo e in situazioni che richiederebbero un comportamento composto: Mai || Qualche volta || Spesso || Sempre 13 - Il bambino ha difficolt a giocare o a dedicarsi a divertimenti tranquilli: Mai || Qualche volta || Spesso || Sempre 14 - Il bambino teso e agisce in modo nervoso: Mai || Qualche volta || Spesso || Sempre 15 - Il bambino parla troppo: Mai || Qualche volta || Spesso || Sempre

16 - Il bambino risponde prima che le domande siano state completate: Mai || Qualche volta || Spesso || Sempre

17 - Il bambino ha difficolt ad attendere il proprio turno in una conversazione o in un gioco: Mai || Qualche volta || Spesso || Sempre 18 - Il bambino interrompe gli altri e si mostra invadente nei loro confronti: Mai || Qualche volta || Spesso || Sempre 19 - Il bambino non rispetta gli oggetti e gli spazi altrui: Mai || Qualche volta || Spesso || Sempre 20 - Il bambino presenta i comportamenti sopra elencati in pi di un contesto: Mai || Qualche volta || Spesso || Sempre

Il tuo bambino un avventuriero

Una piccola peste, temeraria e curiosa... il tuo bambino sempre in movimento! Ed sempre contento di fare nuove esperienze, provare cose nuove. Per lui tutto una sfida con se stesso! Ma attenzione a tenerlo sotto controllo... importante che impari a canalizzare le sue energie e che conosca e rispetti dei limiti. Un'attivit artistica: le arti del circo Gli piacer tantissimo! L'acrobazia, la giocoleria, i numeri di equilibrismo e l'arte dei clown... ma senza rischi! Ci saranno degli insegnanti pronti a seguirlo, insegnandogli anche la capacit di concentrarsi e la precisione dei gesti. Si tratta di una disciplina al tempo stesso "fisica" e "artistica", che pu essere svolta gi a partire dai 3 anni, il momento in cui il bambino acquista maggiore equilibrio nei suoi movimenti. Uno sport individuale: l'equitazione Questo sport di squadra (il cavaliere e il suo cavallo!) stimola le capacit di creare un legame con un animale, il suo compagno di avventure sportive. In pi, il tuo bambino dovr imparare a gestire la propria energia, forza e sangue freddo per progredire in simbiosi con il suo nuovo amico. L'inziazione all'equitazione pu essere incominciata gi dai 4 anni. Uno sport collettivo : il basket Un'attivit completa che permette di giocare in squadra (perfetto per la comunicazione), che esige rapidit e efficacia (ottima per sviluppare il controllo dei suoi gesti) e senso dell'osservazione (perfetta per le pesti che hanno difficolt di concentrazione). In pi, gli avventurieri un po' solitari, potranno isolarsi un po' nella loro corsa verso il canestro! A partire dal 4 anni, c' il baby-basket!

Bambini iperattivi...come aiutarli?

Liperattivit un disturbo dellet evolutiva che colpisce circa il 4% dei bambini, risulta di non facile trattamento, e al contempo molto diffuso e in aumento. Questo disturbo poco visibile alla nascita del bambino ma si fa pi evidente con let. Liperattivit spesso sospettata quando il comportamento del bambino diventa socialmente perturbatore, soprattutto all'inizio della scolarizzazione. Il bambino molto disattento e impulsivo, e sembra che il nocciolo di questa sindrome sia la disattenzione e la mancanza di concentrazione. Non sempre si aggiunge una iperattivit fisica disordinata - sembra un uragano - con una energia che sembra inesauribile ma non ordinata. Il bambino non capriccioso nel senso vero della parola, ma semplicemente non controlla il suo comportamento e subisce la sua impazienza e la sua disorganizzazione. Purtroppo questo disturbo duraturo. E questa caratteristica che distingue il bambino iperattivo dal bambino focoso; infatti il bambino turbolento conosce dei periodi calmi e risponde alla disciplina imposta dalla famiglia e dalla scuola. Il bambino iperattivo non manca di buona volont, ma la continua disattenzione gli crea delle difficolt di apprendimento, bench queste NON DIPENDANO DA UNA DEFICIEGli insegnanti devono essere consapevoli che il loro diverso atteggiamento con il bambino disattento/iperattivo ha un forte impatto sulla modificazione del suo comportamento. Non si deve, infatti, dimenticare che la gravit e la persistenza dei sintomi del disturbo risentono notevolmente delle variabili ambientali, di come il bambino si sente accettato e aiutato di fronte alle difficolt. Uno dei predittori di un miglior esito del disturbo in et adolescenziale sta proprio nel positivo rapporto che gli insegnanti sono riusciti ad instaurare con lalunno durante gli anni della scuola dellobbligo. Ecco, allora, che le regole della classe devono essere poche, semplici e comprensibili. Linsegnante, in primo luogo, deve porsi come autorevole e competente punto di riferimento ed affiancarsi al bambino (senza perdere la pazienza), dandogli brevi e semplici consegne, precisando sia verbalmente che per iscritto i passaggi pi importanti per aiutarlo ad eseguire appropriatamente un compito. Lesperienza indica che necessario fare pause frequenti durante lo svolgimento della lezione, rendendo il lavoro stimolante, in primo luogo coinvolgendo i bambini il pi possibile in percorsi in cui tutti si sentano partecipi, e solo secondariamente, e gradualmente, facendo rispettare i tempi di realizzazione del compito dato. E assolutamente controproducente sottolineare, sarcasticamente, le difficolt del soggetto iperattivo, per non dar luogo ad etichettamenti anche da parte dei compagni, cosa che aggraverebbe la condizione di esplosivit del bambino disturbato. Considerando poi che questi bambini perdono spesso le loro cose, sar utile definire i tempi e i modi per raggiungere un routinario riordino dei propri materiali. A tal fine importante luso di rinforzi positivi, da variare con

intelligenza e sensibilit perch non perdano di efficacia: uno di questi potrebbe essere favorire nel bambino iperattivo le attivit nelle quali riesce meglio, evitando come detto possibili competizioni frustranti con i compagni. Infine, quando necessario, gli insegnanti, oltre che collaborare con i genitori, dovrebbero confrontarsi con gli esperti per integrare e armonizzare gli interventi attuati sul bambino. In famiglia necessario che i genitori evitino di colpevolizzare il figlio (o se stessi) per i comportamenti che non vanno bene e valutino, invece, quali sono le occasioni e i momenti in cui opportuno gratificare il bambino. Sono inoltre da evitare comportamenti aggressivi o ironici verso il bambino, anche se si sente spesso invocare un sano scapaccione alla ricerca di un po di quiete per questi genitori sicuramente messi alla prova. Le richieste rivolte al bambino devono essere esplicitate in modo chiaro, preciso e coerente. Se ladulto riuscir a controllarsi, allenandosi a gestire i conflitti in modo positivo, potr costituire quella facilitazione di cui il figlio ha bisogno, ossia con lesempio fornir al bambino delle strategie adeguate per la risoluzione dei vari problemi. Daltronde, com noto, educare richiede molto tempo: imparare a comunicare correttamente non facile e prevede molto impegno. Infatti, spesso, gli stessi genitori di bambini difficili trovano necessario seguire un intervento psico-educativo o terapeutico personale, per imparare a conoscere le difficolt del figlio, per rapportarsi ad esse in chiave evolutiva e per valorizzare i comportamenti positivi del figlio. Per agire efficacemente sul bambino ipercinetico necessario: - capire e diagnosticare tempestivamente il disturbo e la sua tipologia; - creare una circolarit di informazioni/interventi tra scuola, famiglia ed esperti; - programmare obiettivi educativi comuni, coerenti sia a scuola che a casa, in modo da facilitare lautoregolazione del soggetto; - formulare piani di intervento procedendo a piccoli passi, per arrivare alla soluzione gradualmente, prendendo e dando coscienza (e non cercando di attuare strategie di condizionamento); - proporre pi strategie possibili e variarle nel tempo per non renderle inefficaci (dalla conoscenza alla creativit); - gli adulti coinvolti devono mettersi in discussione per valutare le proprie strategie di intervento, onde modificare eventuali atteggiamenti che non sono daiuto al bambino; - curare il rapporto del bambino coi coetanei, creando situazioni di gioco per educare allautocontrollo (senza competizioni); - fornire esempi positivi, costruttivi, corretti e coerenti; - usare poche regole: semplici, congruenti, chiare; - fornire soprattutto rinforzi positivi (le punizioni stressano e producono effetti controproducenti); - intervenire direttamente solo su comportamenti inadeguati gravi; - prevenire i comportamenti inadeguati ed agire tempestivamente; - riflettere sui cambiamenti ottenuti, anche se sembrano piccoli, e non scoraggiarsi. A scuola quando vengono spiegate le lezioni o vengono date delle istruzioni per eseguire dei compiti importante che linsegnante si accerti del livello di attenzione del bambino: spesso i bambini iperattivi sono fisicamente e mentalmente occupati a fare qualcosaltro. In generale il contatto oculare la tecnica pi efficace per controllare lattenzione del bambino. Le consegne devono contenere delle istruzioni semplici e brevi. E fondamentale assicurarsi che il ragazzo abbia compreso le istruzioni di un compito; per essere sicuri di ci si possono far ripetere le consegne con le parole del bambino. Una volta dato un testo di un problema di aritmetica o un testo che contenga delle istruzioni opportuno aiutare il bambino disattento/iperattivo ad individuare (sottolineandole con diversi colori) le parti importanti del testo. E opportuno controllare le fonti di distrazione allinterno della classe: non indicato far sedere il ragazzo vicino alla finestra, al cestino, ad altri compagni rumorosi o ad oggetti molto interessanti. Non , ugualmente, produttivo collocare lallievo in una zona completamente priva di stimolazioni, in quanto egli diventa pi iperattivo perch va alla ricerca di situazioni nuove e interessanti. Disporre i banchi in modo che linsegnante possa passare frequentemente in mezzo ad essi, per controllare che i pi distratti abbiano capito il compito, stiano seguendo la lezione e stiano eseguendo il lavoro assegnato. Alcuni suggerimenti per la gestione delle lezioni Accorciare i tempi di lavoro. Fare brevi e frequenti pause soprattutto durante i compiti ripetitivi e noiosi.

Rendere le lezioni stimolanti e ricche di novit: i bambini iperattivi con disturbi dellattenzione hanno prestazioni

peggiori quando i compiti sono noiosi e ripetitivi (usare figure, schemi, variare spesso il tono della voce, ecc). Interagire frequentemente, verbalmente e fisicamente, con gli allievi.

. Fare in modo che essi debbano rispondere spesso durante la lezione. Utilizzare il nome degli allievi distratti per richiamarne lattenzione. Costruire situazioni di gioco per favorire la comprensione delle spiegazioni. Utilizzare il gioco dei ruoli per spiegare concetti storici e sociali in cui siano coinvolti vari personaggi. Abituare il bambino impulsivo a controllare il proprio lavoro svolto.

Anche lordine pu aiutare E importante stabilire delle attivit programmate e routinarie, in modo che il bambino impari a prevedere quali comportamenti deve produrre in determinati momenti della giornata. Definire con chiarezza i tempi necessari per svolgere le attivit giornaliere, rispettando i tempi del bambino (questo lo facilita anche ad orientarsi meglio nel tempo). Aiutare lallievo iperattivo a gestire meglio il proprio materiale, insegnandogli lorganizzazione e lasciandogli cinque minuti al giorno per ordine le sue cose. Linsegnante deve proporsi come modello per mantenere in ordine il proprio materiale e mostrare alcune strategie per fare fronte alle situazioni di disorganizzazione. Utilizzare il diario per una efficace comunicazione giornaliera con la famiglia (non per scrivere note negative sul comportamento del bambino, mortificandolo). E per gestire il comportamento cosa si pu fare Innanzitutto opportuno definire e mantenere regole chiare e semplici allinterno della classe ( importante ottenere un consenso unanime su tali regole). Rivedere e correggere le regole della classe, quando se ne ravvede la necessit. Spesso necessario spiegare chiaramente agli alunni disattenti/iperattivi quali sono i comportamenti adeguati e quali quelli inappropriati. E molto importante far capire agli allievi impulsivi quali sono le conseguenze dei loro comportamenti positivi e quali quelle derivanti da azioni negative. E pi utile rinforzare i comportamenti positivi (stabiliti in precedenza), piuttosto che punire quelli negativi. Sottolineare i comportamenti adeguati del bambino attraverso ampie ed evidenti gratificazioni. Avere la possibilit, creativamente, di cambiare i rinforzi quando tendono a perdere defficacia. Si raccomanda di non punire il bambino togliendo lintervallo, perch il bambino iperattivo necessita di scaricare la tensione e di socializzare con i compagni. Le punizioni severe, note scritte o sospensioni, non modificano il comportamento del bambino, se non in peggio.. E importante stabilire giornalmente o settimanalmente semplici obiettivi da raggiungere. E utile informare spesso il bambino su come sta lavorando e come si sta comportando (feedback), soprattutto rispetto agli obiettivi da raggiungere. due da non dimenticare Occorre utilizzare i punti forti ed eludere il pi possibile i lati deboli delbambino: ad esempio, se dimostra difficolt

fine-motorie, ma ha buone abilitlinguistiche, pu essere utile favorire lespressione orale, quando possibile sostituirla a quella scritta. Bisogna enfatizzare i lati positivi del comportamento quali la creativit, laffettuosit, lestroversione. NZA INTELLETTUALE.

E frequente che questo disturbo cerebrale di attenzione sia associato ad altre perturbazioni come, ad esempio, dellumore. I bambini iperattivi sono spesso colpiti da depressione e da ansia, senza che si possa affermare oggi che esista un legame da causa ad effetto.

Di seguito riporto alcuni principi di psicologia delleducazione per aiutare il bambino iperattivo 1) Il bambino va accettato e compreso per quello che . Non inviargli affermazioni di tipo globale e negativo, non percepirlo come totalmente sbagliato e non interpretare ogni suo comportamento problematico come un affronto personale. Ci, oltre ad essere improduttivo sul piano pedagogico, comporta un notevole stress anche per ladulto; 2) educare il bambino in positivo. E importante che gli educatori evidenzino anche le pi piccole cose positive che egli compie, i minimi progressi. Ognuna di queste azioni deve diventare occasione per gratificarlo, per dimostrargli che siamo contenti del suo impegno; 3) i comportamenti problematici non pericolosi dovrebbero essere ignorati. Non si devono sottolineare continuamente i comportamenti di impulsivit e di irrequietezza (a meno che non siano pericolosi per s o per gli altri): al contrario, spesso i comportamenti inadeguati perdurano proprio perch vi si presta troppa attenzione; 4) stabilire dei principi di comportamento (regole) e attenervisi (scuola-famiglia). Davanti ai bambini non possono esserci segni di disaccordo o di discussione, perch tale incoerenza diventerebbe terreno di coltura per le irrequietezze dei bambini; 5) il modo di parlare al bambino deve essere calmo. Nel dirgli che cosa fare occorre essere precisi ed usare termini ed espressioni in positivo. Divieti e negazioni rischiano di produrre nel bambino innanzitutto uno stato emotivo di ostilit o di sfida ed, inoltre, non forniscono alcuna informazione su che cosa il bambino dovrebbe fare o su come dovrebbe comportarsi: 6) non sgridare il bambino davanti agli altri, come anche non raccontare le sue prodezze ad altre persone in sua presenza. Se proprio va rimproverato, meglio prendere il bambino isolatamente e spiegargli le cose con calma e con tono deciso; 7) a scuola, come a casa, pu essere di grande aiuto avere un ambiente di lavoro tranquillo e con una routine prevedibile e rassicurante; 8) offrire un modello di comportamento pacato e riflessivo. Il bambino deve avere la possibilit di capire come affrontare determinate situazioni e come risolverle. In tal senso molto utile verbalizzare tutti quei ragionamenti che noi facciamo internamente per offrire proprio un modello comportamentale. Ladulto, parlando ad alta voce, fornisce un esempio di riflessivit ed una strategia razionale di problem-solving;

9) favorire una giusta quantit di attivit fisica: adatti sono i giochi di squadra (che insegnano a mettere a freno limpulsivit per favorire la collaborazione per un risultato collettivo) e gli sport che educano allautocontrollo. Anche lorganizzazione della classe pu aiutare

itori e insegnanti sono sempre pi interessati a comprendere e gestire le manifestazioni aggressive e violente del comportamento dei bambini. Il bambino, infatti, pu mostrare gi in et prescolare atteggiamenti aggressivi e violenti, che spesso vengono sottovalutati confidando che scompariranno con il crescere. Purtroppo la realt insegna che, in mancanza di adeguati supporti educativi, a crescere saranno solo i problemi e le capacit offensive del bambino. Il comportamento aggressivo, ed in particolare violento, a qualunque et si manifesti, merita sempre di essere preso in seria considerazione. Per comportamento violento nei bambini si intende una vasta gamma di condotte: esplosioni dira, aggressione fisica, risse, minacce e tentativi di far male agli altri, crudelt verso gli animali, inclinazione ad appiccare incendi, distruzione intenzionale delle cose (proprie e altrui), atti di vandalismo. La ricerca in questo campo ha dimostrato che alla base dellaumentato rischio di comportamenti violenti nei bambini vi tutta una serie complessa di interazione di fattori che comprendono: storia personale di comportamenti aggressivi o violenti; esperienze pregresse come vittima di abusi fisici e/o sessuali; esposizione reiterata alla violenza domestica e sociale; gravi esperienze di frustrazione; genitore con problemi giudiziari (carcerazione); genitori alcoolisti o tossicodipendenti; famiglie composte da un solo genitore; fattori genetici (ereditariet familiare); basso quoziente intellettivo (nel caso di condotte aggressive continuate); scarsa capacit di espressione verbale e di autocontrollo, legata ad un disturbo dellattenzione e ad impulsivit; schemi di attaccamento di tipo insicuro; esposizione alla violenza trasmessa dai media (TV, film, videogiochi, ecc.); combinazione di condizioni familiari svantaggiate (povert, grave deprivazione, conflitti coniugali, mancanza di un genitore, disoccupazione, assenza della famiglia allargata); lesioni o epilessia del lobo temporale. Per quanto riguarda i segnali dallarme, occorre porre attenzione ai seguenti atteggiamenti nei bambini, perch sono spesso precursori di comportamenti apertamente violenti: rabbia intensa; perdita frequente del controllo con esplosioni dira; facile irritabilit; grande impulsivit; sensibilit alla frustrazione. Di conseguenza, genitori e insegnanti dovrebbero fare attenzione a non sminuire la valenza e la problematicit di tali comportamenti nei bambini, cercando di interpretarli in correlazione al contesto familiare e ambientale che circonda il bambino e delle esperienze che egli sta vivendo. In presenza di un bambino aggressivo genitori, insegnanti e specialisti dovrebbero collaborare con grande sensibilit al fine di aiutare il bambino a: imparare a conoscere, e a controllare, la propria aggressivit; esprimere rabbia e frustrazione in modi pi appropriati, provando a verbalizzarne le cause; comprendere la responsabilit delle proprie azioni ed accettarne le

conseguenze, conoscendole; migliorare limmagine di s ed il senso di autostima.Inoltre, necessario intervenire per affrontare e risolvere eventuali conflitti familiari, problemi scolastici, difficolt sociali. Molti studi hanno dimostrato che molti dei comportamenti violenti possono, infatti, essere ridotti o persino inibiti se i fattori di rischio sopra elencati, a loro volta, vengono ridotti o eliminati. In primo luogo, tuttavia, lesperienza dei clinici ed altri esperti indica che necessario modificare quelli che possono essere esempi di condotte violente in famiglia, ossia procedere alla riduzione dellesposizione del bambino alla violenza tra le mura domestiche. Secondariamente, il bambino va meno esposto a informazioni che rendono conto della violenza sociale e, ultimo ma non meno importante, va assolutamente considerato il ruolo dei media, TV e videogames in testa: ore e ore di passiva esposizione a programmi e/o giochi violenti conducono facilmente nei bambini (e non solo) alla violenza attivamente agita. Liperattivit: un disturbo dellet evolutiva che colpisce circa il 4% dei bambini, risulta di non facile trattamento, e al contempo molto diffuso e in aumento. LADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder) una patologia a grossa componente genetica, quindi spesso ereditaria, caratterizzata da un disordine dei neurotrasmettitori cerebrali deputati al controllo dellattenzione. In alcuni casi, quindi, pu accompagnarsi ad una iperattivit secondaria, dovuta al disordine mentale che affligge il bambino e gli impedisce di filtrare gli stimoli sensoriali che lo bombardano quotidianamente. I bambini iperattivi presentano difficolt di attenzione, sono disorganizzati, disordinati, hanno difficolt di concentrazione, al punto tale che ogni stimolo li distrae. Spesso non riescono a completare un compito e passano da unattivit ad unaltra senza portarne a termine alcuna.Questi soggetti non sopportano di attendere il proprio turno ed interrompono continuamente, sono impulsivi, invadenti, sbadati, tendono a perdere spesso le proprie cose. Dal punto di vista motorio non riescono a star fermi e seduti, sembrano come motorizzati (ipercinetici), con disturbi paralleli di ansia e dellumore. Il DSM-IV (manuale diagnostico statistico dei disturbi della sfera mentale) nel descrivere il bambino iperattivo sottolinea che i sintomi devono comparire prima dei sette anni e interessare pi aree. Esistono infatti diversi quadri clinici, pi o meno complessi, dove spesso predomina il sesso maschile. E importante poter riconoscere e intervenire appropriatamente su tale disturbo per scongiurare future condotte antisociali e varie problematiche psicologiche: va detto , infatti, che, a dispetto delle difficolt che ladulto incontra a trattare queste piccole pesti, i bambini che mostrano tali difficolt di comportamento vanno seguiti con amore, dedizione, attenzione, generosit e pazienza, nonch con grande competenza e, quando necessario, con lausilio di esperti . Iniziando dalla scuola materna, importante riconoscere il bambino ipercinetico che, oltre ad essere costantemente in movimento, appare pi immaturo rispetto ai coetanei, non rispetta le regole, insofferente, spesso ha atteggiamenti provocatori e, quando gli si parla, sembra non ascoltare. Alla scuola elementare il comportamento tende a peggiorare per effetto dellaumento di regole e di richieste cui il bambino sottoposto. Aumenta altres il rischio che questi bambini vengano etichettati perch disturbano, fino alla richiesta di un insegnante di

sostegno. Questo atteggiamento extra-familiare influisce negativamente sulla stima che il bambino ha di s, peggiorando la situazione: il bambino, infatti, sentendosi pi insicuro, non potr che aumentare la sua iperattivit, con comportamenti di sfida e di totale disinteresse verso le punizioni. Dal punto di vista delle capacit cognitive, il bambino iperattivo ha unintelligenza nella norma o superiore: gli apprendimenti e le relazioni sociali, infatti, sono scarsi perch il comportamento a comprometterli, non le potenzialit. Tra i fattori di rischio vi sono: - familiarit per la sindrome da deficit di attenzione con iperattivit; - storia familiare di alcoolismo; -presenza di una madre con problematiche depressive; - sovraffollamento familiare; - conflitti tra genitori e conseguente incapacit a stabilire regole di comportamento.

Il quadro delliperattivit si pu descrivere considerando le sue caratteristiche fondamentali: a) inattenzione, distraibilit, difficolt di concentrazione. In linea di massima si pu affermare che i soggetti ipercinetici hanno scarse capacit di attenzione. Ma forse sarebbe pi opportuno dire che essi hanno modalit attentive peculiari: hanno difficolt a fissare la propria attenzione su qualcosa, ad esempio un compito, per tempi lunghi, perch tendono a distrarsi con grande facilit, a stancarsi presto davanti ad attivit ritenute noiose e monotone, ma al tempo stesso possono essere straordinariamente attenti e capaci di fronte a compiti che richiedono tempi brevi, reazioni veloci, verso i quali sviluppano una forte motivazione, perch provano una forte eccitazione. Spesso i genitori di bambini iperattivi con deficit attentivo raccontano le prodezze dei propri figli con i famosi giochi di simulazione al computer, dove richiesta unattenzione elevata ma rapidamente mobile. b) iperattivit ed ipereccitabilit I bambini ipercinetici sembrano consumare gli stimoli a velocit multipla, fanno tutto di corsa, ogni esperienza vissuta velocemente, fanno tante cose simultaneamente, sempre pronti come sono a cogliere un input come attivatore del loro essere in toto: mente e corpo. Lidea viene subito messa in pratica, non c mediazione e capacit di inibizione. Le loro emozioni sono molto vivide, spesso esagerate, con reazioni immediate e inopportune, sia quelle negative o distruttive, sia quelle positive: tutto amplificato e direttamente agito. c) impulsivit

Per un bambino iperattivo sembra impossibile pensare prima di agire. Come si detto, ogni impulso viene tradotto in una serie di comportamenti non sempre felici, anzi spesso fonte di costernazione per chi se ne deve far carico. Non che questi bambini non apprendano le buone maniere, in teoria le conoscono, ma in pratica sono un brulicare incessante di idee, impulsi, sensazioni, intuizioni. E senza la mediazione di un controllore (Io cosciente che determina i comportamenti rispetto agli obiettivi) il cervello del bambino iperattivo traduce subito le idee in movimenti, scatti, tamburellamenti, scuotimenti, manipolazioni, esplorazioni, contorsioni, smorfie, salti, fughe in mezzo alla strada, ecc. d) intolleranza alla frustrazione, necessit di gratificazione immediata Il bambino iperattivo incontra enormi difficolt a perseguire un unico obiettivo per tempi lunghi, rimandando leventuale gratificazione al conseguimento dello stesso. E pi facile che riesca a completare piccoleporzioni dello stesso compito senza rimandare il premio, concreto o figurato che sia, alla fine del progetto, perch egli preferisce incassare subito il premio. Questo fattore, apparentemente secondario, riveste invece una grande importanza sul tipo di comportamento che liperattivo tende a ripetere. Infatti, vessato da richieste troppo lontane dalla sua indole, perseguitato da richiami e note, prediche, minacce e suppliche, ultimatum, ecc., il bambino ipercinetico imparer presto a trovare strategie per sfuggire a tutto questo, piuttosto che a trovare modi per raggiungere serenamente e costruttivamente un obiettivo. Ecco allora che scuola e famiglia dovrebbero stringere una salda alleanza, costruendo un proficuo rapporto atto ad evitare le numerose frustrazioni cui il bambino andr inevitabilmente incontro se si inizier a tempestarlo di rimproveri e punizioni, o avendo su di lui aspettative inadeguate, sottoponendolo a vere e proprie sfide in cui, fatalmente, risulter perdente (con ulteriori frustrazioni che rinforzano il circolo vizioso). Gli insegnanti devono essere consapevoli che il loro diverso atteggiamento con il bambino disattento/iperattivo ha un forte impatto sulla modificazione del suo comportamento. Non si deve, infatti, dimenticare che la gravit e la persistenza dei sintomi del disturbo risentono notevolmente delle variabili ambientali, di come il bambino si sente accettato e aiutato di fronte alle difficolt. Uno dei predittori di un miglior esito del disturbo in et adolescenziale sta proprio nel positivo rapporto che gli insegnanti sono riusciti ad instaurare con lalunno durante gli anni della scuola dellobbligo. Ecco, allora, che le regole della classe devono essere poche, semplici e comprensibili. Linsegnante, in primo luogo, deve porsi come autorevole e competente punto di riferimento ed affiancarsi al bambino (senza perdere la pazienza), dandogli brevi e semplici consegne, precisando sia verbalmente che per iscritto i passaggi pi importanti per aiutarlo ad eseguire appropriatamente un compito.

Lesperienza indica che necessario fare pause frequenti durante lo svolgimento della lezione, rendendo il lavoro stimolante, in primo luogo coinvolgendo i bambini il pi possibile in percorsi in cui tutti si sentano partecipi, e solo secondariamente, e gradualmente, facendo rispettare i tempi di realizzazione del compito dato. E assolutamente controproducente sottolineare, sarcasticamente, le difficolt del soggetto iperattivo, per non dar luogo ad etichettamenti anche da parte dei compagni, cosa che aggraverebbe la condizione di esplosivit del bambino disturbato. Considerando poi che questi bambini perdono spesso le loro cose, sar utile definire i tempi e i modi per raggiungere un routinario riordino dei propri materiali. A tal fine importante luso di rinforzi positivi, da variare con intelligenza e sensibilit perch non perdano di efficacia: uno di questi potrebbe essere favorire nel bambino iperattivo le attivit nelle quali riesce meglio, evitando come detto possibili competizioni frustranti con i compagni. Infine, quando necessario, gli insegnanti, oltre che collaborare con i genitori, dovrebbero confrontarsi con gli esperti per integrare e armonizzare gli interventi attuati sul bambino. In famiglia necessario che i genitori evitino di colpevolizzare il figlio (o se stessi) per i comportamenti che non vanno bene e valutino, invece, quali sono le occasioni e i momenti in cui opportuno gratificare il bambino. Sono inoltre da evitare comportamenti aggressivi o ironici verso il bambino, anche se si sente spesso invocare un sano scapaccione alla ricerca di un po di quiete per questi genitori sicuramente messi alla prova. Le richieste rivolte al bambino devono essere esplicitate in modo chiaro, preciso e coerente. Se ladulto riuscir a controllarsi, allenandosi a gestire i conflitti in modo positivo, potr costituire quella facilitazione di cui il figlio ha bisogno, ossia con lesempio fornir al bambino delle strategie adeguate per la risoluzione dei vari problemi. Daltronde, com noto, educare richiede molto tempo: imparare a comunicare correttamente non facile e prevede molto impegno. Infatti, spesso, gli stessi genitori di bambini difficili trovano necessario seguire un intervento psico-educativo o terapeutico personale, per imparare a conoscere le difficolt del figlio, per rapportarsi ad esse in chiave evolutiva e per valorizzare i comportamenti positivi del figlio.

Per agire efficacemente sul bambino ipercinetico necessario: - capire e diagnosticare tempestivamente il disturbo e la sua tipologia; - creare una circolarit di informazioni/interventi tra scuola, famiglia ed esperti;

- programmare obiettivi educativi comuni, coerenti sia a scuola che a casa, in modo da facilitare lautoregolazione del soggetto; - formulare piani di intervento procedendo a piccoli passi, per arrivare alla soluzione gradualmente, prendendo e dando coscienza (e non cercando di attuare strategie di condizionamento); - proporre pi strategie possibili e variarle nel tempo per non renderle inefficaci (dalla conoscenza alla creativit); - gli adulti coinvolti devono mettersi in discussione per valutare le proprie strategie di intervento, onde modificare eventuali atteggiamenti che non sono daiuto al bambino; - curare il rapporto del bambino coi coetanei, creando situazioni di gioco per educare allautocontrollo (senza competizioni); - fornire esempi positivi, costruttivi, corretti e coerenti; - usare poche regole: semplici, congruenti, chiare; - fornire soprattutto rinforzi positivi (le punizioni stressano e producono effetti controproducenti); - intervenire direttamente solo su comportamenti inadeguati gravi; - prevenire i comportamenti inadeguati ed agire tempestivamente; - riflettere sui cambiamenti ottenuti, anche se sembrano piccoli, e non scoraggiarsi. A scuola quando vengono spiegate le lezioni o vengono date delle istruzioni per eseguire dei compiti importante che linsegnante si accerti del livello di attenzione del bambino: spesso i bambini iperattivi sono fisicamente e mentalmente occupati a fare qualcosaltro. In generale il contatto oculare la tecnica pi efficace per controllare lattenzione del bambino. Le consegne devono contenere delle istruzioni semplici e brevi. E fondamentale assicurarsi che il ragazzo abbia compreso le istruzioni di un compito; per essere sicuri di ci si possono far ripetere le consegne con le parole del bambino. Una volta dato un testo di un problema di aritmetica o un testo che contenga delle istruzioni opportuno aiutare il bambino disattento/iperattivo ad individuare (sottolineandole con diversi colori) le parti importanti del testo. E opportuno controllare le fonti di distrazione allinterno della classe: non indicato far sedere il ragazzo vicino alla finestra, al cestino, ad altri compagni rumorosi o ad oggetti molto interessanti. Non , ugualmente, produttivo collocare lallievo in una zona completamente priva di

stimolazioni, in quanto egli diventa pi iperattivo perch va alla ricerca di situazioni nuove e interessanti. Disporre i banchi in modo che linsegnante possa passare frequentemente in mezzo ad essi, per controllare che i pi distratti abbiano capito il compito, stiano seguendo la lezione e stiano eseguendo il lavoro assegnato. Alcuni suggerimenti per la gestione delle lezioni Accorciare i tempi di lavoro. Fare brevi e frequenti pause soprattutto durante i compiti ripetitivi e noiosi. Rendere le lezioni stimolanti e ricche di novit: i bambini iperattivi con disturbi dellattenzione hanno prestazioni peggiori quando i compiti sono noiosi e ripetitivi (usare figure, schemi, variare spesso il tono della voce, ecc). Interagire frequentemente, verbalmente e fisicamente, con gli allievi. . Fare in modo che essi debbano rispondere spesso durante la lezione. Utilizzare il nome degli allievi distratti per richiamarne lattenzione. Costruire situazioni di gioco per favorire la comprensione delle spiegazioni. Utilizzare il gioco dei ruoli per spiegare concetti storici e sociali in cui siano coinvolti vari personaggi. Abituare il bambino impulsivo a controllare il proprio lavoro svolto. Anche lordine pu aiutare

E importante stabilire delle attivit programmate e routinarie, in modo che il bambino impari a prevedere quali comportamenti deve produrre in determinati momenti della giornata. Definire con chiarezza i tempi necessari per svolgere le attivit giornaliere, rispettando i tempi del bambino (questo lo facilita anche ad orientarsi meglio nel tempo). Aiutare lallievo iperattivo a gestire meglio il proprio materiale, insegnandogli lorganizzazione e lasciandogli cinque minuti al giorno per ordine le sue cose. Linsegnante deve proporsi come modello per mantenere in ordine il proprio materiale e mostrare alcune strategie per fare fronte alle situazioni di disorganizzazione. Utilizzare il diario per una efficace comunicazione giornaliera con la famiglia (non per scrivere note negative sul comportamento del bambino, mortificandolo).

E per gestire il comportamento cosa si pu fare Innanzitutto opportuno definire e mantenere regole chiare e semplici allinterno della classe ( importante ottenere un consenso unanime su tali regole). Rivedere e correggere le regole della classe, quando se ne ravvede la necessit. Spesso necessario spiegare chiaramente agli alunni disattenti/iperattivi quali sono i comportamenti adeguati e quali quelli inappropriati.

E molto importante far capire agli allievi impulsivi quali sono le conseguenze dei loro comportamenti positivi e quali quelle derivanti da azioni negative. E pi utile rinforzare i comportamenti positivi (stabiliti in precedenza), piuttosto che punire quelli negativi. Sottolineare i comportamenti adeguati del bambino attraverso ampie ed evidenti gratificazioni. Avere la possibilit, creativamente, di cambiare i rinforzi quando tendono a perdere defficacia. Si raccomanda di non punire il bambino togliendo lintervallo, perch il bambino iperattivo necessita di scaricare la tensione e di socializzare con i compagni. Le punizioni severe, note scritte o sospensioni, non modificano il comportamento del bambino, se non in peggio.. E importante stabilire giornalmente o settimanalmente semplici obiettivi da raggiungere. E utile informare spesso il bambino su come sta lavorando e come si sta comportando (feedback), soprattutto rispetto agli obiettivi da raggiungere.

due da non dimenticare Occorre utilizzare i punti forti ed eludere il pi possibile i lati deboli delbambino: ad esempio, se dimostra difficolt fine-motorie, ma ha buone abilitlinguistiche, pu essere utile favorire lespressione orale, quando possibile sostituirla a quella scritta. Bisogna enfatizzare i lati positivi del comportamento quali la creativit, laffettuosit, lestroversione. < Prec. Succ. >

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ntroduzione

Quando si pu parlare di iperattivit nei bambini? Spesso ci capita di osservare bambini estremamente vivaci, che faticano a mantenere a lungo lattenzione su uno stesso stimolo o sentono il bisogno di muoversi continuamente. Spesso si tratta solamente di bambini vivaci che attraversano particolari fasi del loro sviluppo, altre volte, per sono bambini che hanno delle reali difficolt a rimanere fermi o a mantenersi lungamente concentrati. La linea di demarcazione tra i due casi sottile. Vediamo insieme come poter distinguere le due situazioni. Atteggiamenti di dinamismo e vivacit sono comuni in et infantile e sono indice di uno sviluppo sano, rientrando nella normale esuberanza infantile; tuttavia alle volte diventano talmente considerevoli da prendere il sopravvento, interferendo con il funzionamento individuale, sociale e scolastico del bambino; in questi casi ci troviamo dinnanzi ad un notevole disagio sia per il bambino che per la sua famiglia, ed ragionevole prendere in considerazione lidea di chiedere aiuto psicologico.

Il Bambino Iperattivo Secondo il DSM VI possibile rintracciare delle caratteristiche specifiche che contraddistinguono i bambini che soffrono di "disturbo da deficit dellattenzione / iperattivit".
Gli elementi distintivi coinvolti nel disagio sono la disattenzione, liperattivit e limpulsivit. Per ogni singolo caso luno o laltro aspetto pu prendere il sopravvento.

- Per quanto riguarda la disattenzione o defict d'attenzione, si tratta di bambini che non riescono a prestarne molta ai particolari, hanno difficolt a mantenerla sui compiti o sulle attivit di gioco, non sembrano ascoltare quando gli si parla, non seguono le istruzioni e non portano a termine i compiti; hanno difficolt ad organizzarsi, spesso perdono gli strumenti necessari per le attivit che devono svolgere e sono facilmente distratti e sbadati. - Sul versante dell'iperatttivit si osservano difficolt nel giocare in modo tranquillo, sono bambini che parlano troppo e sembrano sempre sotto pressione, si alzano spesso, scorrazzano e saltano dovunque. - Riguardo all'impulsivit infine, frequentemente sparano la risposta prima che l'interlocutore abbia finito di porre la domanda, non attendono il proprio turno, interrompono gli altri e possono essere invadenti nei loro confronti.

Il Bambino Iperattivo: I Sintomi - Cosa succede a casa

Un terremoto! esclamano spesso i genitori di questi bambini Basta niente per distrarlo!. Si tratta di bambini che vengono descritti come irrequieti e poco interessati alle attivit. Fanno molta fatica a concentrarsi e tendono ad agire senza pensare. Spesso perdono o rompono i loro giocattoli, hanno bisogno di continua attenzione da parte dei genitori, si trovano implicati in frequenti liti con i fratelli, dimenticano facilmente le regole e molte volte si sentono frustrati. Sono notevolmente disorganizzati, anche nellalimentazione e nel sonno. Nonostante Tutto si oppongono con vigore ai cambiamenti delle routine, che acquisiscono per loro una notevole importanza.

Il Bambino Iperattivo:I Sintomi - Cosa succede a Scuola

Cosa dicono le insegnanti Sono alunni difficili da gestire che faticano a prestare attenzione ai particolari e che fanno molti errori di disattenzione; alle volte sembra che la loro mente sia altrove e che non siano in grado di ascoltare quello che si dice. Raramente riescono a portare a

termine un compito, tanto pi se lungo ed impegnativo, poich lo avvertono come spiacevole e faticoso. Quando oltre alla disattenzione presente liperattivit i bambini sembrano spesso sottopressione o motorizzati, difficilmente riescono a passare molto tempo seduti e sentono un forte e continuo bisogno di muoversi. Spesso perdono o rompono il materiale scolastico, i loro quaderni sono disordinati e sgualciti. In classe sono sempre fuori posto.

Il rapporto con i coetanei Spesso sono i buffoni di corte della classe. Frequentemente vengono visti come compagni litigiosi. Il gruppo-classe pu rispondere con atteggiamenti differenti che vanno dalla paura al venirne trascinati. A volte il soggetto deriso altre evitato e, nonostante il suo comportamento clownesco, pu provare disappunto e tristezza.

Il Bambino Iperattivo: Cosa Sente- Il nostro mondo ai loro occhi Se provassimo ad immaginare il mondo visto attraverso gli occhi di questi

bambini, dovremmo rappresentarci una realt fatta di milioni di stimoli ugualmente interessanti che ci bombarderebbero tutti nello stesso momento. Ad esempio la nostra attenzione sarebbe attratta dal nostro programma preferito in TV, da una trascinante canzone alla radio, da un amico che parla, da un figlio che chiama... Sicuramente proveremmo ansia per non riuscire a focalizzare la nostra attenzione su ogni singolo stimolo..

La Frequenza dell'Iperattivit Circa 4 bambini su 100 presentano tali difficolt. Alcuni di essi sono particolarmente a rischio nello sviluppare problemi di comportamento e disadattamento sociale durante ladolescenza. Questa condizione inoltre pi diffusa tra i maschi che tra le femmine (in un rapporto di tre a uno nella popolazione generale).

LIperattivit nel Tempo Prima Nonostante il pi delle volte diventi visibile in et scolare, in alcuni casi possibile rintracciare il disturbo anche prima: i bambini iperattivi che muovono i primi passi sono sempre in movimento, saltellano avanti ed indietro, si arrampicano sui mobili, corrono per la casa ed hanno difficolt a concentrarsi durante attivit di gruppo sedentarie. Dopo Quando al contrario il disturbo si protrae nelladolescenza e nellet adulta i pazienti avvertono sensazioni di irrequietezza e difficolt a dedicarsi ad attivit tranquille e sedentarie.

Iperattivit: Cosa Fare - affrontare e risolvere il disagio

Un principio importante da tener presente innanzi tutto che questi bambini non hanno nessuna colpa, il loro comportamento non rispecchia alcun tipo di oppositivit; n tanto meno hanno colpa i loro genitori che invece vengono spesso additati come incapaci di svolgere bene il proprio ruolo di educatori. In realt la causa delliperattivit non da cercare nel modo in cui i genitori hanno educato il figlio. Nella maggior parte dei casi, il loro modo di agire solo la conseguenza della carenza di attenzione e/o dellimpulsvit.

Una strategia efficace sicuramente quella di elaborare delle risposte univoche che possano aiutare il bambino a sentirsi contenuto. Tali risposte assumono un valore maggiore se riproposte in tutti gli ambiti di vita del bambino, a casa e a scuola. In questo senso utile che genitori ed insegnanti si avvalgano di una consulenza psicologica sistematica per concordare le strategie ed i metodi educativi, tenendo comunque presente che per poter conseguire risultati concreti sono indispensabili costanza e sistematicit. A maggior ragione bene che ci si rivolga a dei professionisti nel caso in cui chi si prende cura del bambino trovi delle difficolt che non riesce a superare da solo in tempo breve. In questi casi pu essere indicata una terapia familiare, che ha lobbiettivo di valersi dei genitori e di tutta la famiglia come risorse capaci di promuovere il cambiamento. Nonostante lambiente non abbia un ruolo decisivo nella genesi del disturbo, come per altri disturbi della condotta a base emotivo-educazionale, esperienze emotive adeguate e positive potranno evitare disturbi comportamentali secondari, come comportamenti oppositivi e provocatori, disturbi specifici dellapprendimento, ansia e depressione, spesso causati da insuccessi e frustrazioni nel campo relazionale, sociale e scolastico. Sebbene varino a seconda del caso specifico, gli obiettivi della terapia della famiglia per la cura dell'iperattivit seguono alcuni principi generali. Tra questi: - Prevenire i sintomi secondari, che deriverebbero da una cattiva integrazione tra le caratteristiche proprie del disturbo e lambiente scolastico, sociale e familiare del bambino. In altre parole lambiente potrebbe rispondere in modo da rinforzare o minimizzare comportamenti disadattivi. La costanza, limpegno e il tempo unitamente allintervento terapeutico permettono di spezzare il circolo vizioso di insuccesso e frustrazione e di aumentare considerevolmente abilit personali e autostima. I bambini devono essere incoraggiati a sviluppare il loro potenziale, e messi in grado di aumentare la loro efficacia. - Migliorare le condizioni di vita familiare, poich a causa di tutti i fattori correlati al disturbo anche la vita familiare pu risultare sofferente. In terapia si cerca di ricostruire la serenit familiare e di individuare comportamenti e strategie utili al bambino per favorire un buon sviluppo. - Incrementare le abilit relazionali. Questi bambini faticano a trovare il giusto modo di relazionarsi nel gruppo di pari. Di fatto le difficolt nel padroneggiare le regole fanno sentire frequentemente i bambini iperattivi frustrati, portandoli a mettere il broncio ed essere capricciosi. Appaiono poco flessibili ed adattabili. La conseguenza che ricevono meno gratificazioni e apprezzamenti dai compagni e maggiori rifiuti. - Potenziare lautostima: i continui rifiuti e i fallimenti possono portare questi soggetti a perdere la fiducia in s stessi. In terapia si lavora affinch i cattivi risultati a livello sociale, scolastico, familiare o sportivo non portino a sentimenti di inadeguatezza tanto

importanti da diventare parte di s e pregiudicare una buona autostima. L'intervento previene conseguenze negative come la depressione o lansia reattive. La maggior parte di questi bambini, se aiutata tempestivamente, riesce ad avere una vita scolastica e sociale adeguata. Dott.ssa Isabella Biondi telefono 348.7860508 isabellabiondi@aruba.it

Luca iperattivo: come aiutarlo?


Cara Maria Antonietta, mio figlio Luca alla scuola dellinfanzia ed io sono molto spaventata (). Gi dai primi mesi di vita il ritmo del sonno era molto irregolare, Luca era un bambino irritabile e irrequieto... Crescendo stato sempre peggio; spacca giochi e oggetti, graffia e spintona gli altri bambini, si fa male in continuazione e non ha il minimo senso del pericolo. Al rifiuto di accontentare i suoi desideri sono capricci inimmaginabili. un bambino impegnativo, tanto che anche i nonni non riescono pi a reggere il bisogno di una sorveglianza continua. Io e mio marito ci siamo rivolti al pediatra che ci ha orientati al centro di neuropsichiatria infantile. Il nostro bambino, anche se non hanno dato una diagnosi definitiva, soffre di iperattivit. A parte la fatica quotidiana per noi genitori, ci chiediamo ora se la scuola sar in grado di proteggerlo, da se stesso soprattutto, e se le insegnanti riusciranno a reggere un bambino cos difficile, che non mantiene lattenzione su un gioco pi di pochi minuti, che corre in continuazione, che ha reazioni spropositate, che non sta mai fermo Per bambini come il nostro la scuola pu fare qualcosa? (Lettera firmata) Carissima, Luca un bimbo speciale ma richiede unenergia inesauribile intanto hai tutta la nostra comprensione e vicinanza perch sappiamo che. Scuola e famiglia insieme possono moltissimo per i bambini iperattivi o con difficolt di attenzione. Giustamente gli specialisti attendono il momento in cui il tuo piccolo possa svolgere quel complesso di prove di attenzione, memoria, riflessione, pianificazione dellazioneche permettono con sicurezza di fare una diagnosi. In ogni caso esistono tecniche comportamentali che aiutano controllare limpulsivit, aumentano progressivamente la capacit di attenzione e il rispetto delle prime regole di convivenza. Le cause delliperattivit possono essere diverse, anche legate al funzionamento del sistema nervoso centrale. Alcuni errori educativi possono peggiorare la sintomatologia, cos come modelli adulti con scarso controllo emotivo. Aiutano, invece, un clima educativo sereno e coerente, rispettoso verso adulti e bambini. La scuola e la famiglia devono essere guidate nella loro azione educativa da uno specialista che consigli le metodologie pi idonee e sostenga gli adulti che si occupano del bambino. Mantenere un buon rapporto di collaborazione fra scuola e famigli, costanza e perseveranza aiuteranno il bambino ad essere pi sereno. E necessario costruire insieme obiettivi a breve termine, da sviluppare a scuola e a casa, definire poche e semplici regole, magari illustrate, utilizzare il rinforzo dei comportamenti positivi piuttosto che il castigo dopo, favorire attivit di tipo motorio, alternare attivit e giochi diversi, definire routine quotidiane che aiutino il bambino ad orientarsi nel tempo e nei comportamenti, evitate di stancare il piccolo e tenete sempre presente le sue reali possibilit. Laltro aspetto che va costantemente rinforzato quello dellautostima perch questi bambini si sentono costantemente inadeguati a rispondere alle richieste degli adulti.

Se lintegrazione scolastica, e la relazione con i compagni, risultasse difficile possibile richiedere un insegnante di sostegno allazione della scuola, che seguirebbe con pi attenzione il gruppo di bambini in cui inserito il vostro piccolo. M. Antonietta Simeoli Insegnante di scuola materna e consulente familiare Scrivete a: LA LETTERA DEI GENITORI - LA GIOSTRAVia Aurelia, 48100165 ROMA - posta@lagiostra.biz

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PROPOSTE PER LA SCUOLA DELL'INFANZIA

APPROFONDIMENTI TEORICI MONOTEMATICI

Sono rivolti ad insegnanti ed operatori del settore per fornire indicazioni teoriche e strategie operative di supporto all'attivit didattica. In ogni incontro, oltre al tema approfondito, sar dedicato ampio spazio allo scambio vicendevole delle singole esperienze. Infatti questo un momento fondamentale non solo per l'arricchimento conoscitivo ma anche per glispunti d'intervento pratico che ogni operatore pu cogliere.

Screening: Verr effettuato uno screening logopedico per individuare precocemente disturbi del linguaggio nei bambini di 5 anni che saranno autorizzati dai genitori. Ogni osservazione verr concordata per tempi e modalit in riferimento al bisogno del bambino, nel pieno rispetto delle attivit scolastiche. A fine screening verr data una restituzione a genitori e insegnanti.

Progetti di potenziamento cognitivo: Tramite le tecniche di potenziamento cognitivo si modifica la capacit di apprendimento del bambino che diventa un attivo interprete della realt. Attraverso le sollecitazioni proposte egli impara ad organizzare la ricerca e selezione degli stimoli, che successivamente andr a collocare nella propria memoria di conoscenze cos da ampliarla in modo funzionale al prossimo utilizzo. Il bambino viene mediato nella riflessione sull'uso delle strategie attuate per la risoluzione del compito, e portato ad esplicitare il pensiero sul

proprio funzionamento mentale. Questo comporta non solo una maggior consapevolezza metacognitiva, ma anche un progresso nella capacit di risposta migliore in relazione ai diversi contesti. I progetti di potenziamento cognitivo si rivolgono aibambini dell'ultimo anno della scuola materna che presentano tratti di iperattivit o carenze nella capacit di gestione di un compito complesso . In particolare: difficolt di selezione/raccolta dati in input; perdita di informazioni/visione episodica in elaborazione; informazioni mancanti o inadeguate in output. Tali progetti verranno effettuati dalle insegnanti su indicazioni e supervisione della Psicopedagogista.

APPROFONDIMENTO PER I GENITORI

Si ritiene importante dedicare uno spazio specifico ai genitori nell'intento di raggiungere un duplice obiettivo: sottolineare una collaborazione comune per la crescita dei loro figli, collaborazione ancora pi necessaria davanti a quadri di difficolt affrontare aspetti teorici di problematiche oggi molto trattate , ma spesso ancora ambigue e lacunose nell'immaginario collettivo, quali le difficolt di apprendimento Sono previsti due incontri monotematici per i genitori dei bambini dai 3 ai 5 anni come spazio di riflessione sullo sviluppo del linguaggio e sulle abilit primarie per affrontare il passaggio alla scuola elementare.

scuola: il terreno preferito dal bambino disattento e iperattivo


Si ringrazia il dr. Gian Marco Marzocchi, Psicologo esperto sull'ADHD, presidente dell'A.I.D.A.I. che ha fornito l'autorizzazione a pubblicare su queste pagine il documento sotto riportato e da loro prodotto

Il terreno preferito dal bambino disattento e iperattivo per "fare mostra" di tutte le sue
difficolt sicuramente la scuola. Abbiamo intuito che Paolo oltre a essere una "croce" per la madre e' anche l'incubo delle maestre che non sanno pi cosa inventare per contenere il comportamento imprevedibile e inadeguato di bambini come Paolo. Quando si tratta di gestione del comportamento del bambino importante che le insegnanti e lo psicopedagista abbiano la consapevolezza che esistono degli accorgimenti in grado di ridurre la gravit delle manifestazioni del DDAI. Purtroppo, i suggerimenti dello psicopedagogista non sempre vengono accettati di buon grado dalle insegnanti in quanto vengono percepiti come giudizi di scarsa competenza educativa. A volte si verificano episodi di sabotaggio dei consigli dello psicologo: vengono applicati malamente allo scopo di dimostrare la loro inefficacia. Dobbiamo prendere atto che il diverso atteggiamento degli insegnanti con il bambino disattento/iperattivo ha un forte impatto sulla modificazione del suo comportamento. Non dobbiamo dimenticare che la gravit e la persistenza dei sintomi del DDAI risentono notevolmente delle variabili ambientali: di come il bambino si sente accettato e aiutato di fronte alle difficolt (Barkley, 1997). Uno dei predittori un migliore esito del disturbo in et adolescenziale sta proprio nel positivo rapporto che gli insegnanti sono riusciti ad instaurare con l'alunno durante gli anni della scuola dell'obbligo. Per riuscire ad essere pragmatici senza essere semplicisti abbiano individuato una serie di accorgimenti rivolti in modo specifico agli insegnanti, in un'ottica di comprensione delle difficolt dell'alunno.

Prima di iniziare a lavorare


1. Quando vengono spiegate le lezioni o vengono date delle istruzioni per eseguire dei

compiti e' importante che l'insegnante si accerti del livello di attenzione del bambino: spesso i bambini iperattivi sono fisicamente e mentalmente occupati a fare qualcos'altro (roteare penne, guardare o chiamare i compagni). In generale il contatto oculare e' la tecnica pi efficace per controllare l'attenzione del bambino. 2. Le consegne devono contenere delle istruzioni semplici e brevi. E' fondamentale assicurarsi che il ragazzo abbia compreso le istruzioni di un compito; per essere sicuri di ci si possono fare le consegne ("cosa devi fare?"). 3. Una volta dato un testo di un problema di aritmetica o un testo che contenga delle istruzioni opportuno aiutare il ragazzo disattento/iperattivo ad individuare (sottolineandole con diversi colori) le parti importanti del testo.

Anche l'organizzazione della classe pu aiutare


A prescindere dal fatto che la migliore collocazione a discrezione dell'insegnante 1. opportuno controllare le fonti di distrazione all'interno della classe: non indicato far sedere il ragazzo vicino alla finestra, al cestino, ad altri compagni rumorosi o ad altri oggetti molto interessanti. Non ugualmente produttivo collocare l'allievo in una zona completamente priva di stimolazioni in quanto egli diventa pi iperattivo perch va alla ricerca di situazioni nuove e interessanti. 2. Disporre i banchi in modo che l'insegnante possa passare frequentemente in mezzo ad essi, in modo da controllare che i pi distratti abbiano capito il compito, stiano seguendo la lezione e stiano eseguendo il lavoro assegnato.

inistero dell'Istruzione, dell'Universit e della Ricerca

Progetto di ricerca, intervento ludico-pedagogico e formazione sul dell'infanzia, , con . Rete scuole: scuola elementare "Oscar Romero" (capofila), scuola elementare "Chico Mendes", scuola elementare "Guglielmo Marconi", scuola media "Dario Pagano". Il progetto Il cerchio magico, finanziato dal Ministero dellIstruzione, mette in rete quattro scuole elementari e medie dellarea romana Alessandrino-Torre Angela e rappresenta uno strumento didatticopedagogico finalizzato alla prevenzione dei disturbi dellapprendimento legati ad iperattivit e deficit di attenzione del bambino. Non si tratta di un intervento psicoterapeutico in quanto non si fa riferimento ad alcuna diagnosi clinica: i bambini che beneficieranno dellintervento saranno segnalati attraverso la compilazione di una scala di valutazione da parte di insegnanti e genitori che evidenzier quei casi nei quali la gestionescolastica del bambino comporta particolari difficolt per il corpo docente, limitatamente allimpulsivit, alla capacit di concentrazione ed alla condotta nel gruppo classe.Il bambino iperattivo spesso motivo di preoccupazione per insegnanti e genitori a causa della sua incontenibilit emotiva: di fatto il piccolo esprime le sue emozioni e le sue paure tramite il movimento e lagitazione, talvolta attraverso comportamenti provocatori tesi a richiamare lattenzione, ma anche il controllo, degli adulti di riferimento. Il problema principale di questo bambino la difficolt che sente nel controllare i propri impulsi, cosa che lo fa sentire spesso inadeguato e fuori luogo; inoltre, dovendosi impegnare, senza riuscirvi, nel ridurre la propria emotivit, facilmente si distrae in classe, elemento questo che pu causargli un ritardo rispetto alla classe nellapprendimento, non dovuto certo a fattori cognitivi, in quanto il bambino iperattivo un bambino talvolta anche molto intelligente. Per questi motivi le attivit del progetto sono incentrate su laboratori ludico-pedagogici, 2 per scuola, ciascuno per massimo 10/12 partecipanti, nei quali il bambino svilupper gradualmente la capacit di gestire i suoi impulsi emotivi, ritardando e dilazionando le sue risposte comportamentali, generalmente immediate ad ogni stimolo, e miglioreranno le sue strategie di

adattamento allambiente scolastico e familiare. Nei laboratori, guidati da operatori esperti in psicologia e scienze delleducazione, specializzati in questo tipo di problematiche, il bambino potr esprimere liberamente anche i propri sentimenti di inadeguatezza, i propri conflitti, confrontandoli con quelli di altri coetanei. Al centro di ogni incontro, ne sono previsti dieci per la durata di unora e mezza, vi saranno attivit creative (disegno, creta, esercitazioni musicali) ed espressive (simulazioni di situazioni quotidiane, letture di brani, teatro) ma, soprattutto, sar stimolata la discussione attraverso la metodologia del circle time. Il progetto prevede anche un corso di formazione per insegnanti e tre incontri con i genitori dei bambini che partecipano ai laboratori. In questi appuntamenti i genitori potranno essere informati sullandamento del progetto ed avere suggerimenti sugli atteggiamenti educativi pi adeguati da avere nei confronti dei propri figli, quando appunto essi assistono a manifestazioni emotive del bambino, apparentemente incontrollabili.

Obiettivo generale Dotare la rete di scuole elementari e medie di un modello dintervento sul disagio comportamentale dellinfanzia, finalizzato allintegrazione ed alla riduzione di ogni possibile condizione di svantaggio nellapprendimento scolastico dei bambini disattenti ed iperattivi, attraverso la programmazione di attivit ludicopedagogiche, la realizzazione di percorsi teorico-pratici di aggiornamento per insegnanti e lorganizzazione di cicli di parenttraining per genitori.

Obiettivi specifici - Monitorare lincidenza del disturbo da deficit di attenzione e ipearattivit (ADHD) nelle 4 scuole coinvolte dal progetto, attraverso lanalisi quali-quantitativa di questionari a risposta multipla rivolti ai bambini delle classi II, III, IV, V elementare, I e II media, scale di valutazione dei

comportamenti problematici in classe ( TRS- Teacher Rating Scale) compilate dagli insegnanti e focus group tematici per insegnanti e dirigenti scolastici. In questa fase di screening, in ciascuna scuola si lavorer su 8 classi: nelle scuole elementari 2 per ciascun livello (II,III, IV, V), mentre nelle scuole medie si coinvolgeranno 4 classi prime e 4 classi seconde. - Rilevare attraverso lanalisi incrociata dei risultati prodotti dagli strumenti di screening, questionari, scale di valutazione, focus group, i bambini con problematiche di attenzione ed iperattivit, che possono trarre beneficio dallinserimento in laboratori di attivit ludico-pedagogiche finalizzati al recupero di eventuali condizioni di svantaggio scolastico, nella prospettiva di una diversificazione didattica e metodologica in relazione allo sviluppo della personalit dell'allievo (Legge 53/2003 Art. 2 comma f). - Attivare N. 2 laboratori ludico-pedagogici per ciascuna scuola, i Cerchi magici, condotti da 2 operatori oltre a uno psicologo tutor, opportunamente formati e specializzati su tale tipo di disagio. Ognuno di questi laboratori comprender 6/10 bambini e si riunir in orario scolastico o extrascolastico ( a seconda delle esigenze organizzative di ciascuna scuola) inincontri settimanali della durata di 1 ora e mezza per un totale di 10 settimane. Nelle scuole elementari i Cerchi magici saranno riservati uno ai bambini di II e III classi, laltro ai bambini delle classi IV e V; nelle scuole medie entrambi i laboratori comprenderanno alunni di I e II. - Organizzare percorsi formativi di aggiornamento per i docenti di ciascuna scuola, indipendentemente dalla partecipazione delle loro classi alla ricerca-azione, articolati in 5 incontri di 2 ore ciascuno, composti da una prima parte di 45 minuti teorico-tematica ed una seconda parte strategico-esperenziale incentrata sulla discussione e la

supervisione di singoli casi proposti dagli insegnanti, per lelaborazione di strategie operative dintervento. Pianificare programmi di parent training per genitori,strutturati in 3 incontri di 1 ora e mezza per ciascuna scuola, finalizzati a fornire alle famiglie: un metodo per analizzare le situazioni che favoriscono nel bambino lo sviluppo di impulsivit, iperattivit e scarsa capacit di concentrazione; alcune tecniche educative per la gestione del comportamento del bambino; unoccasione di confronto con altri genitori che condividono la stessa problematica per una condivisione di esperienze e modalit dintervento Il programma del corso sar presentato ai dirigenti ed agli insegnanti interessati nel corso di un focus group preliminare, nel quale potranno essere raccolte, in ogni istituto, proposte e/o richieste di personalizzazione degli argomenti, in base anche ad unanalisi di contesto.

urare " l' iperattivit " Il metodo Buteyko, un valido aiuto per curare l'iperattivit con semplici esercizi respiratori. Giocare per guarire.

Spesso durante la cura dellasma e delle allergie dei bambini troviamo che insieme a queste due brutte patologie i piccoli se la debbano vedere anche con problemi di iperattivit.

La cosa mi fu fatta notare una prima volta da un pediatra con il quale collaboro nellinsegnamento del metodo Buteyko ai bambini, il quale rilevava come nei bambini affetti da problemi respiratori fosse comune anche questa problematica. Buteyko nei suoi studi su i bambini non ha mai parlato di questa sindrome ma c anche da rilevare che ai suoi tempi la sindrome riteniamo da iperattivit che non era ne conosciuta ne studiata. una (o forse dovemmo dire meglio Inventata) bambini. Certamente bambini iperattivi ci saranno stati sicuramente anche ai suoi tempi ma giustamente si sempre ritenuto, come noi, essere iperattivi fosse normale conseguenza dellessere Al giorno doggi le case farmaceutiche hanno gettato i loro artigli su queste facili prede montando un interesse a nostro parere esagerato su questi bambini che non hanno alcun problema se non quello, a parer nostro, di iperventilare generando una risposta del loro organismo sia psicologica che fisica che pu essere in qualche modo fastidiosa per qualcuno ma che non assolutamente patologica e che crediamo non debba assolutamente essere combattuta ne con azioni coercitive e soprattutto nemmeno con farmaci . Lindustria del farmaco per spalleggiata dalle casse di risonanza da loro prezzolate, giornali, radio, tv stanno cercando anche da noi di convincere insegnanti e genitori sulla necessit di sedare queste creature. di gestire farmacologicamente i loro destini , la loro crescita, il loro essere bambini. Prima di dare un inquadramento psicofisico al problema ed alla sua risoluzione ci tengo a dire che qualunque sia la causa che crea liperattivit sia essa come riteniamo noi liperventilazione (e dar dopo la spegazione e la soluzione della cosa) o una qualsiasi altra causa vorrei dire che meglio avere un bambino iperattivo sano senza medicinali che un bambino calmo perch sedato ! Vorrei dire anche alle mamme di non cadere mai nel tranello che la pastiglietta lo potrebbe fare stare meglio.. basti pensare a quanti fatti incresciosi ci sono stati negli USA a causa delluso di questi farmaci, lopulenta e progredita America dove i farmaci per liperattivit (Prozac e soprattutto Rittalin) vengono dati con facilit e dove si hanno centinaia di suicidi e tentativi di suicidio di bambini ogni anno Per fare questo vengono proposti opuscoli ove si prospettano scenari nefasti per i bambini iperattivi sulla loro crescita e soprattutto sulla loro paventata difficolt di inserimento nella societ se non corretti farmacologicamente per tempo. Vengono redatti test dove un qualunque genitore sano si accorgerebbe che quasi impossibile non rispondere si alle domande proposte in quanto i comportamenti irrequieti fanno parte della normalit di essere bambini ed io stesso rispondendo Io Pazzesco! Eppure questi test ancora girano soprattutto nei distretti scolastici tra quei presidi e quelle maestre/i o professori/esse che detestano i troppo agitatimeglio i sedati ! Ma quei sedati potrebbero trasformarsi qualora non abbiano problemi nefasti di salute precoci,a causa dei farmaci, in giovani suicidi e comunque in cittadini presto dediti a droghe ben diverse ed ancora pi terribili (come se queste gi non lo fossero Come Come A pu quellet possibile avere non e il si pensare coraggio e hanno che la un bambino a 8/12 la da volte anni di suicidio voglia morire a determinazione nonch psicologiche a volont abbastanza). morire assurdo ? ! ! quellet? ad un test pensando a me iperattivo piccolo mi sono scoperto iperattivo!!! !

problematiche risposte

Ci che sicuro che laccumulo di sostanze psicotrattanti alterano il normale processo cognitivo riducendo la naturalit dei comportamenti scatenando incontrollabili (Tutti i bambini che hanno scatenato stragi a scuola negli USA facevano uso regolare di psicofarmaci) Ricordiamoci che il Ritalin comunque una anfetamina iscritta dal nostro sistema sanitario nazionale in classe 1 quella in cui ci sono tutte le droghe pesanti tra le quali morfina ed eroina ! COME GUARIRNE . . . . . UNA PROPOSTA BUTEYKO. Innanzi studi tutto la spiegazione di della genesi respirare della con problematica la dal punto vuol di dire vista Buteyko. Per fare questo dobbiamo partire dal respiro che in questi bambini spesso fatto attraverso la bocca e come sappiamo dagli scientifici Buteyko bocca iperventilare. Iperventilare nei bambini predisposti alle malattie del respiro (Asma Allergie Brochiti ricorrenti.) porta appunto ad evidenziare patologie specifiche ma spesso insieme a queste troviamo anche iperattivit, iperattivit che per presente anche in bambini non predisposti alle malattie del respiro ma che comunque sicuramente iperventilano. Liperventilazione porta alla deficenza di CO2 che a sua volta scatena molte risposte dellorganismo avido di questo gas che

serve come importante moneta di scambio per poter ottenere dal sangue ossigeno cos essenziale per le cellule, per il loro metabolismo e quindi per la loro vita. Una delle caratteristiche pi importanti della carenza dovuta ad iperventilazione della CO2 proprio leccitabilit delle cellule neuronali e quindi senza adeguati livelli di CO2 le cellule del cervello diventano molto eccitate scatenando quella risposta che erroneamente viene definita SINDROME ma che in realt solamente una semplice risposta dellorganismo bisognoso di un semplice apporto tutti altrimenti vengono corretto i erroneamente sia di sintomi catalogate CO2 e in come ADHD quindi anche tempi (sindrome da di Ossigeno . Questo apporto lo si pu facilmente ottenere attraverso gli esercizi di ricondizionamento del respiro facendo recedere naturalmente situazioni che velocissimi. Iperattivit). Quindi semplici esercizi che sono in grado di calmare le cellule del cervello e riescono a risolvere in modo semplice e veloce La nostra esperienza ci ha convinto sia della bont degli esercizi sia della praticit degli stessi che vengono affrontati dai bambini con la modalit gioco, modalit che permette loro di fare esercizio in modo ludico e piacevole. Noi abbiamo voluto dire la nostra su questo problema sulla scorta delle nostre esperienze vissute e ci teniamo ancora ad esortare i genitori a non far fare comunque uso di psicofarmaci ai propri figli ! SE QUESTO ARTICOLO VI E PIACIUTO E RITENETE IMPORTANTE CHE LA GENTE SAPPIA, AIUTATECI CONDIVIDENDOLO SUI VOSTRI SOCIAL NETWORK , AD ESEMPIO UNA CONDIVISIONE SU FACEBOOK AIUTA MOLTA GENTE A SAPERE Potete anche aiutarci a diffodere il nostro messaggio iscrivendovi al gruppo su FB intitolato : SI PUO GUARIRE DALLASMA ! Ma dirlo in Italia tab ! .

L'attivit innanzitutto pu essere: manuale, ludica, sportiva ,sociale, culturale. Pu inoltre coinvolgere e stimolare i cinque sensi, provocare delle sensazioni tattili, visive/uditive, olfattive e gustative
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Possiamo differenziare dei ruoli diversi: Attivo, quando il soggetto fa effettivamente qualcosa, disegna, gioca, corre,... Ma non dimentichiamo che anche nei casi dove il bambino fisicamente passivo, non si muove, non corre, non ha una Il fatto di proporre dei giochi e delle attivit che domandino l'intervento di pi sensi permette al bambino di avere un ruolo attivo, cio di partecipare. Passivo invece latteggiamento del soggetto seduto in disparte nella sala. Anche questo ruolo ha la sua importanza: stare nello stesso luogo degli altri (sala, bar, furgone) permette alla persona di sentirsi parte di un gruppo, di un insieme. Il soggetto "respirer" inoltre l'atmosfera che regna nel luogo, sentir le risate, le frasi. Quindi partecipare ad un'attivit non vuol dire semplicemente fare qualcosa seguendo le direttive del monitore, produrre un oggetto da portare a casa, ma essere da qualche parte, con delle altre persone, provare delle sensazioni, ricevere e rispondere a degli stimoli, passare da uno stato d'animo all'altro.

Un pericolo che si riscontra spesso nel mondo dell'handicap lattivismo : per raggiungere l'integrazione si pensa spesso che bisogna fare molte cose, organizzare molte attivit. L'animazione deve tener conto del ritmo del soggetto, dei suoi desideri, delle sue

aspirazioni. Durante lo svolgimento dell'attivit, che sia manuale o un gioco all'aperto, non bisogna dimenticare che siamo coinvolti emotivamente: importante il piacere che il partecipante prova e le emozioni diverse che pu risentire: paura, gioia, spavento, sorpresa, rabbia. Le pu esprimere a suo modo, magari non in maniera subito comprensibile per i monitori. Se l'emozione forte e pu destabilizzare il bambino importante che si senta protetto, accompagnato dal monitore. Anche la persona che propone l'attivit deve trovare il piacere di farlo: se un'attivit fatta contro voglia, anche se organizzatissima, non avr molto successo! Un'attivit non la si fa solo per l'ospite, ma soprattutto con lui. Un altro elemento importante il luogo dove si svolge l'attivit: le decorazioni, lo scenario la posizione dei mobili, del materiale. Il fatto di sentirsi bene in un posto fondamentale per la riuscita dell'attivit. La disposizione del luogo legata al discorso della partecipazione, attiva o passiva: fare attenzione che per esempio anche il bambino in carrozzella possa vedere l'attivit, i suoi compagni, giocare. ( Il suo punto di visione diverso dal nostro e spesso disponiamo il materiale troppo distante ).

Dotati o malati? I bambini Indaco Una delle ipotesi pi insolite riguardo al problema del bambino iperattivo e disattento la teoria dei bambini indaco. Il nome Indaco deriverebbe dal colore dell'aura di questi individui che dagli anni 80 sembrano nascere in numero sempre crescente. Secondo questa concezione i bambini problematici che vengono etichettati come affetti dalla sindrome adhd in realt potrebbe essere individui particolarmente dotati. La nostra cultura basata sul concetto di evoluzione, che per si riferisce solo al passato: l'idea dell'arrivo sul pianeta di una nuova coscienza umana non facilmente ammissibile (Carrol 1999). I bambini Indaco sono bambini e bambine che sembrano dotati di un nuovo patrimonio genetico e di straordinari e rari attributi psicologici molto diversi da quelli riscontrati fino ad ora e potrebbero rappresentare il prossimo livello dell'evoluzione umana. Si manifestano con personalit anticonformiste rispetto ad ogni sistema, sono intuitivi, tecnologici, creativi, sensitivi, faticano ad accettare metodi educativi tradizionali e rifiutano a priori l'autorit dei genitori e degli insegnanti. Secondo questa teoria spesso a questi bambini vengono diagnosticati disturbi

dell'attenzione, dell'apprendimento e iperattivit, e vengono spesso trattati con psicofarmaci per frenare la loro energia ritenuta esagerata. Seguendo questo pensiero, gli psicofarmaci e in generale l'etichettamento diagnostico non sono altro che un fraintendimento o una scorciatoia per la gestione di un problema che invece potrebbe diventare una risorsa se fosse ben accolta. Le interviste a madri di bambini indaco hanno rivelato aspetti interessanti in relazione alla sindrome adhd. Laura, che sostiene di avere due figli entrambi indaco, ritiene che il ruolo degli educatori e del sistema scolastico abbia fallito nella gestione dei suoi figli, che riconosce essere problematici in quanto dotati, non in quanto malati o affetti da adhd. Pi volte Laura ha affermato di aver assistito a tentativi da parte di insegnanti e medici di diagnosticare la sindrome da disattenzione e iperattivit soprattutto verso il suo figlio maschio, pi ingestibile della femmina tra i banchi di scuola. Dopo diversi anni scolastici con scarsi risultati nel profitto e nelle relazione con compagni di classe ed insegnanti finalmente si sono raggiunti risultati grazie ad una associazione extrascolastica che ha aiutato il giovane nella comprensione e gestione delle problematiche attentive e di condotta. Quindi anche se appartenenti a schieramenti opposti, sia le madri dei bambini indaco sia le madri di bambini adhd lamentano una scarsa efficienza del sistema scolastico nella gestione delle problematiche dei propri figli. Ma la differenza principale nei due approcci che la madre di un giovane indaco sebbene consapevole delle difficolt incontrate dai propri bambini, ritiene il proprio figlio dotato di un talento particolare e in quanto tale bisognoso di particolari attenzioni e cure da parte delle strutture in cui vive. Le madri di bambini indaco tendono infatti spesso a mettersi in discussione come educatrici e genitori poich vedono nel proprio figlio l'espressione di qualcosa di nuovo e moralmente importante che deve essere accettato, accolto e messo a frutto in direzione di potenziali creativi utili per tutta l'umanit. Le madri dei bambini adhd, anch'esse consapevoli delle difficolt dei propri figli, li concepiscono come malati, affetti da un disturbo che necessita cure, non certo dotati di talento ma di una sindrome che li affligge.

Un medesimo comportamento, la stessa espressione caratteriale ed emotiva in un bambino pu quindi sfociare in modalit gestionali radicalmente diverse, a seconda delle filosofia seguita. Il punto che credo sia fondamentale che a prescindere da quale sia la realt del problema nel bambino, ovvero che sia Indaco o affetto da adhd, gli occhi con cui viene osservato e gli atteggiamenti attraverso i quali verr trattato avranno un impatto fondamentale sul decorso e sullo sviluppo della sua personalit. Le prescrizioni e i suggerimenti indicati dai manuali per la gestione dei bambini Indaco probabilmente offrono risposte valide ed efficaci anche per i bambini adhd, a prescindere dal fatto che esulino totalmente dal mondo medico. Inoltre entrambi gli approcci riconoscono nella scuola una mancanza di abilit nel preparare adeguatamente i bambini alla vita. Anche durante l'intervista con Paola Giovetti, giornalista ed esperta in parapsicologia, ho potuto assistere ad una ambivalenza di prospettive: il credere nella teoria dei bambini Indaco o meno non il punto importante, importante che i bambini con le problematiche descritte fino ad ora siano trattati per il loro potenziale positivo, cercando di migliorare i contesti in cui il bambino vive, agendo sul sistema scolastico e sulle strutture che dovrebbero accogliere i bambini nella loro complessit e problematicit. Paola Giovetti non esclude infatti una comprensione socio culturale del contesto in cui il bambino vive, fattori ambientali e culturali sfavorevoli che possano aver facilitato l'emergere di personalit complesse come quelle descritte dalla sindrome adhd. Al tempo stesso Paola afferma di essere aperta a teorie evoluzionistiche che si rivolgono ai bambini problematici come dotati, piuttosto che malati. L'altro aspetto che emerge dal confronto con colloqui tra madri di bimbi indaco e madri di bambini adhd che in entrambi i casi il genitori che valuta e attribuisce lo status di malato o indaco al proprio figlio. Torniamo quindi al problema della non autonomia decisionale del soggetto bambino: che sia indaco o affetto dalla sindrome sta alla madre valutare e prendere una direzione in un senso o nell'altro. In entrambi i casi ho assistito a forti rivendicazioni da parte di madri che con certezza affermavano l'esistenza della sindrome e quindi rivendicavano la diagnosi e il trattamento farmacologico, e dall'altra parte madri che con la stessa

forza e convinzione rivendicavano per il loro bambino lo status di Indaco e in quanto tali bisognosi di particolari attenzioni e risorse. L'altro fenomeno comune a i due approcci l'autodiagnosi in et adulta. Come abbiamo gi visto gli adulti che rivendicano di essere stati bambini adhd non trattati durante l'infanzia stanno aumentando, al tempo stesso assistiamo al fenomeno di molti adulti che sostengono di essere stati bambini indaco incompresi. In entrambi i casi lo status di adulto permette agli individui problematici di scegliere la propria condizione di malati o dotati incompresi e agire di conseguenza. Possibilit evidentemente preclusa ai bambini. Disagio individuale come riflesso di un problema culturale La crisi della scuola scaturisce, secondo l'analisi di Longo (2005), da tre fattori principali, riconducibili

est CONNERS
Le Scale di Conners permettono una valutazione comprensiva dei comportamenti problematici presenti in et evolutiva, in particolare valutano la presenza di: comportamenti oppositivi, difficolt cognitive e disattenzione, iperattivit, ansia, timidezza, perfezionismo, problemi sociali e problemi psicosomatici. Le CRS-R possono essere utilizzate da psicologi, assistenti sociali, medici, consulenti, psichiatri, neuropsichiatri infantili, infermieri, insegnanti, dirigenti scolastici ecc in scuole, in strutture ambulatoriali, in strutture ospedaliere, in centri di trattamento residenziale, in servizi di tutela dell'infanzia.. Sono adatte per bambini e adolescenti dai 3 ai 17 anni . Esistono tre versioni che possono essere compilate dai genitori (CPRS-R), dagli insegnanti (CTRS-R) e un questionario self-report per adolescenti dai 12 ai 17 anni (YSR-R). La compilazione delle CRS-R richiede mediamente meno di 20 minuti (salvo nei casi in cui siano presenti difficolt di lettura, problemi psichiatrici lingua madre diversa dall'italiano). La forma di riposta a scelta multipla su una scala di quattro valori : 0=mai raramente (niente affatto vero);1=ogni tanto (appena in parte vero); 2=spesso o frequentemente (abbastanza vero); 3=molto spesso o molto frequente (molto vero). Le sottoscale e gli indici che si ricavano dai questionari compilati daigenitori e dagli insegnanti sono i seguenti:

1. Oppositivit: punteggi alti in questa sottoscala rilevano una propensione a violare le regole, ad
avere problemi con lautorit e ad infastidirsi facilmente.

2. Disturbi cognitivi: punteggi alti in questa sottoscala possono essere associati ad un


apprendimento pi lento, problemi organizzativi, difficolt a portare a termine i compiti e problemi di concentrazione.

3. Iperattivit-Impulsivit: punteggi alti in questa sottoscala sono associati a difficolt a restare


seduto o a dedicarsi allo stesso compito a lungo, irrequietezza e impulsivit

4. Ansia-Timidezza: punteggi alti in questa sottoscala si associano a preoccupazioni e paure


maggiori rispetto ai coetanei, ad una pi elevata emotivit e sensibilit alle critiche, ansia in situazioni poco familiari, timidezza e riservatezza.

5. Perfezionismo: punteggi alti in questa sottoscala si associano alla tendenza a prefissarsi


obiettivi molto alti, ad essere pignoli sul modo di fare le cose, ad avere un atteggiamento ossessivo nei confronti del lavoro

6. Problemi sociali: punteggi alti in questa sottoscala sono legati all'idea di avere pochi amici, ad
una scarsa auto-stima e fiducia in se stessi, al sentirsi emotivamente distanti dai coetanei

7. Tratti psicosomatici (solo nella versione genitori): punteggi alti in questa sottoscala segnalano
una tendenza a riferire dolore e malessere pi frequentemente dei coetanei

8. Indice ADHD: consente di individuare i bambini/gli adolescenti a"rischio" di ADHD 9. CGI Irrequietezza-Impulsivit: Questa sottoscala indica irrequietezza, impulsivit e mancanza
di attenzione

10. 11.

Instabilit emotiva: un punteggio elevato a questa sottoscala indica un numero di CGI Totale: il punteggio CGI rispecchia un comportamento problematico generale. Un

risposte/comportamenti emotivi (pianto, rabbia ecc.) superiore alla norma punteggio elevato tende ad indicare un problema di iperattivit, ma spesso associato ad altre aree problematiche

12. 13. 14.

DSM-IV Disattenzione: un punteggio elevato indica una corrispondenza superiore alla M - DSM-IV Iperattivit-Impulsivit: un punteggio elevato indica una corrispondenza N - DSM-IV Totale: un punteggio elevato indica una corrispondenza superiore alla

media con i criteri diagnostici del DSM-IV per ADHD tipo Disattenzione superiore alla media con i criteri diagnostici del DSM-IV per ADHD tipo Iperattivit-Impulsivit media con i criteri diagnostici del DSM-IV per ADHD tipo combinato con Disattenzione/IperattivitImpulsivit Le sottoscale e gli indici che si ricavano dai questionari compilati dagliadolescenti sono i seguenti:

1. A - Problemi familiari I ragazzi che ottengono un punteggio elevato si sentono trascurati dai
genitori e/o gli altri membri della famiglia, pensano che questi siano duri o eccessivamente critici nei loro confronti; potrebbero anche sentirsi emotivamente distanti o distaccati dalla famiglia.

2. B - Problemi emotivi - I ragazzi che ottengono un punteggio elevato hanno scarsa autostima e
fiducia in se stessi, si sentono soli e isolati e generalmente hanno pi preoccupazioni e pensieri della maggior parte dei coetanei.

3. C - Problemi di condotta - I ragazzi che ottengono un punteggio elevato tendono a infrangere le


regole, hanno pi problemi con le persone che rappresentano lautorit ed probabile che abbiano preso parte ad attivit antisociali in misura maggiore rispetto ai coetanei. Molti item della scala fanno riferimento a seri disturbi di comportamento (ad es. distruzione di propriet, assunzione di stupefacenti)

4. D- Disturbi cognitivi - I ragazzi che ottengono un punteggio elevato tendono ad apprendere pi


lentamente della maggior parte dei coetanei, hanno problemi nellorganizzare e a completare i compiti, e hanno particolare difficolt nel concentrarsi sulle attivit che richiedono uno sforzo mentale.

5. E - Problemi di autocontrollo - I ragazzi che ottengono un punteggio elevato sono


emotivamente pi instabili dei coetanei; le persone li infastidiscono e si irritano con facilit.

6. F - Iperattivit - I ragazzi che ottengono un punteggio elevato hanno difficolt a restare seduti o
a dedicarsi allo stesso compito a lungo; si sentono pi irrequieti e agitati della maggior parte dei coetanei.

7. G- Indice ADHD - Questo indice consente di individuare i bambini/gli adolescenti a rischio di


ADHD.

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