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Scambiatore di Calore

Legenda dati
F1 = portata volumetrica del fluido freddo (l/h) F2 = portata volumetrica del fluido caldo(l/h) T1 = temperatura del fluido freddo in entrata (C) T2= temperatura del fluido caldo in entrata (C) T3= temperatura del fluido freddo in uscita (C) T4= temperatura del fluido caldo in uscita (C)

Descrizione dellesperimento
Lesperimento consiste nello scambio di una certa potenza termica (da determinare) tra due fluidi 1 e 2 che vengono introdotti in uno scambiatore di calore a tubi e mantello (fig. 1) a temperature diverse tra loro (T1,T2) con portate note (F1, F2) da cui escono con temperature diverse dalle prime due (T3, T4) . Naturalmente visto che si tratta di uno scambio termico si presume che T3 > T1 e T4 < T2.

(fig. 1) Descrizione dellapparato sperimentale Il sistema composto di 3 parti principali : 1. Scambiatore di calore (fig. 1) 2. Serbatoi dei fluidi e annesso sistema riscaldamento e raffreddamento 3. Sistema di direzionamento dei flussi di fluido 1. Lo scambiatore di calore Sistema descritto in figura. Il fluido caldo entra nei 5 tubi interni costituiti di Acciaio AISI 316. Il fluido freddo entra invece nel mantello perpendicolarmente ai tubi e fluisce attraverso vari diaframmi che servono a mantenere il flusso sempre perpendicolare ai tubi interni. La superficie esterna dello scambiatore (mantello) viene considerata adiabatica. Riguardo a ci valuteremo successivamente la bont di questa ipotesi (fig.2 sezione)

Legenda: __ Fluido caldo __ Fluido freddo | | Parete in acciaio AISI 316 __ Parete adiabatica

Dati Tecnici: = 0.010 m ( esterno tubi) = 0.008 m ( interno tubi) = 0.687 m (lunghezza tubi) = 15 W/mK ( AISI 316)

2. Serbatoi dei fluidi I serbatoi del fluido caldo e del fluido freddo usano due sistemi diversi per riportare le temperature di uscita (T3, T4) a quelle di entrata (T1, T2). Il primo (caldo) e mantenuto alla temperatura desiderata tramite una resistenza elettrica. Il secondo (freddo) mantenuto alla temperatura voluta tramite una miscela di acqua e ghiaccio. Nota: E da notare che il sistema chiuso, cio lacqua in uscita dallo scambiatore riciclata reinserendola nei serbatoi. A causa di questo, e delluso di una resistenza attiva a tratti evidenzier alcuni momenti di picco della temperatura altri in cui c unincremento lineare nel tempo. Ecco i grafici campione significativi:
T entrata acqua fredda 14,4

Temperatura (C)

14,2 14 13,8 13,6 13,4 13,2 13 T1 Lineare (T1) y = 0,008x + 13,458

13

18

24

30

37

42

47

54

60

66

73

79

85

91

tempo (s)

T entrata acqua calda

51,9

Temperatura (C)

51,8 51,7 51,6 51,5 51,4 51,3

96

T2 Lineare (T2)

y = -0,0011x + 51,8

15

20

26

32

38

45

50

55

61

67

72

78

85

91

tempo (s)

Precauzioni adottate A causa dellevidente non stazionariet del sistema nei calcoli si sono considerati solo valori medi dei 6 dati (F1, F2, T1, T2, T3, T4) valutati su intervalli di circa 10 secondi. In questo modo le variazioni di temperatura nel tempo si possono considerare trascurabili nellintervallo considerato.

98

Fasi dell Esperimento


Tramite un sistema di valvole stato possibile decidere la direzione del flusso di fluido e quindi di decidere se ottenere uno scambio in CONTROCORRENTE o in EQUICORRENTE. Si sono svolte 4 misurazioni di cui in due casi (2 e 3) i fluidi erano introdotti in CONTROCORRENTE e altri due casi (1 e 4) in cui invece erano introdotti in EQUICORRENTE. Tutte le fasi si sono susseguite una dietro laltra in maniera veloce, per evitare che il serbatoio del fluido freddo si scaldasse troppo. .

Fluidi utilizzati
Entrambi i fluidi coinvolti nello scambio termico sono ACQUA, considerata con buona approssimazione PURA. Questa scelta permette di utilizzare le seguenti tabelle per la determinazione delle propriet fisiche dei fluidi.

Obbiettivi
Gli obbiettivi finali di queste 4 prove saranno di determinare i coefficienti di scambio termico lato interno ed esterno dei 5 tubi e lefficienza dello scambiatore di calore. Per semplificare la trattazione divideremo il procedimento in 7 momenti: Determinare: 1. 2. 3. 4. 5. 6. La potenza termica scambiata tra fluido caldo e freddo e viceversa Il coefficiente di scambio termico globale lato interno Il coefficiente di scambio termico convettivo lato esterno Il regime di turbolenza a cui soggetto il fluido caldo Il coefficiente di scambio termico convettivo lato interno Lefficienza dello scambiatore

Procedimento seguito nel calcolo


1. Potenza termica scambiata

La potenza termica scambiata dal fluido caldo e dal fluido freddo sono calcolabili separatamente. A questo punto andremo a controllare lentit delle perdite termiche che si avranno attraverso le pareti esterne (che noi abbiamo considerato adiabatiche) e il sistema di tubazioni che trasportano il fluido paragonando i due risultati. Nel caso di adiabaticit perfetta dovremmo ottenere due valori identici. Consideriamo ora lo scambio termico per il singolo tubo. (1.1 e 1.2)

(1.3 e 1.4) Per lottenimento delle costanti caratteristiche dellacqua in relazione alla temperatura, si sono utilizzate le tabelle precedentemente mostrate.

2.

Coefficiente di scambio termico globale (Ui)

Considerando che il fluido freddo pu scambiare calore con lesterno molto pi facilmente del fluido caldo, il coefficiente Qc risulter pi adatto alla descrizione dello scambio termico interno allo scambiatore. Quindi ai fini del calcolo del coefficiente di scambio termico globale, si utilizzer Qc in quanto potenza termica meno affetta da dispersioni con lambiente.

(2.1) Lottenimento di Ui tramite la potenza termica scambiata Qc permetter di ricavare il coefficiente di scambio termico convettivo lato esterno (he). Questo dato importante perch lottenimento di he tramite lanalisi adimensionale sarebbe alquanto difficoltoso, a causa della particolarit del flusso di liquido freddo che incide i tubi sempre perpendicolarmente a causa dei diaframmi inseriti.

(2.2)

(2.3 e 2.4) (2.5)

3.

Coefficiente di scambio termico convettivo lato esterno (he)

Per ottenere he baster utilizzare la formula seguente

(3.1) Con Ora sostituendo la (2.5) e la (3.2) nella (3.1) si ottiene (3.2)

(3.3) da cui

(3.4) Naturalmente hi ancora ignoto, ma si provveder adesso.

4.

Regime di turbolenza (fluido caldo)

Per lottenimento del coefficiente di scambio termico lato interno si proseguir attraverso il metodo dellanalisi adimensionale. Quindi per scegliere la formula adatta allo scopo sar necessario individuare in che regime si trovi il fluido caldo. Quindi per collocare il fluido nel regime giusto occorre calcolare il numero di Reynolds

(4.1) Dove Di il diametro idraulico di scambio termico cos ottenibile:

(4.2) Questa identit ci permette di ignorare se stiamo lavorando su un singolo tubo o sui 5 tubi. (Af larea fluida e Ps il perimetro di scambio termico) (4.3) La velocit del ottenibile tramite la portata volumetrica e la sezione totale dei tubi tramite la seguente formula:

(4.4) Se Re > 10000 regime turbolento Quindi si utilizzer la relazione di Dittus Boelter : (4.5) m = 0.3 se il fluido si raffredda (pareti del tubo pi fredde del fluido) m= 0.4 se il fluido si riscalda (pareti del tubo pi calde del fluido)

Se

2300 < Re < 10000 regime intermedio

(4.6) dove f il fiction factor di Moody ottenibile cos Se Re < 2300 regime laminare : (4.7)

(4.8) 5. Coefficiente di scambio termico convettivo lato interno (hi)

Lottenimento di hi segue direttamente dallottenimento del numero di Nusselt tramite una delle precedenti relazioni, infatti vale la relazione:

(5.1) Da cui:

6.

Efficienza dello scambiatore

Per determinare lefficienza dello scambiatore si utilizzer la definizione di efficienza:

(6.1) Dove al numeratore c la potenza termica scambiata realmente, (che idealmente dovrebbe essere una sola) mentre al denominatore c la potenza termica massima scambiabile. Potenza massima scambiabile La massima potenza termica scambiabile quella data dalla massima differenza di temperatura. (6.2) Lunica condizione che permetta il massimo scambio termico che il fluido freddo si riscaldi fino alla temperatura di entrata del fluido caldo e al contrario il fluido caldo si raffreddi fino a quella del fluido freddo. Risulta evidente che questa condizione NON raggiungibile in EQUICORRENTE ma solo in CONTROCORRENTE, perch tale condizione per essere raggiunta in equicorrente necessiterebbe un trasferimento di calore da fonti fredde a fonti calde spontaneamente, il che viola il secondo principio della termodinamica.

Inoltra anche in controcorrente queste due condizioni limite non verranno mai raggiunte contemporaneamente a meno che le capacit termiche a pressione costante e le portate massiche siano identiche tra i due fluidi. Nel caso specifico il fluido che abbia il prodotto minimo si scalder di pi, quindi subendo la variazione di temperatura pi alta quello che dobbiamo considerare per questo conto. Di qui: (6.2)

Potenza scambiata realmente Poich |Qc| nei casi reali diverso da |Qf| bisogna fare qualche considerazione per decidere quale sia la potenza termica scambiata realmente. Innanzitutto, appare evidente che la differenza tra i salti entalpici dei due fluidi dovuta alla non idealit dello scambiatore. Poich ad ogni Q corrisponde un T e Qc negativo ci significa che il fluido caldo ha una salto entalpico negativo, ma in modulo diverso del salto entalpico che ha invece subito il fluido freddo. Analisi delle possibili cause Se Qc > Qf Il primo fattore di non idealit potrebbe essere la parete esterna dello scambiatore che noi abbiamo considerato adiabatico. Se il salto entalpico del fluido freddo stato minore di quello del fluido caldo ci ha due possibili cause: Il fluido freddo ha disperso una parte del calore che ha assorbito dal fluido caldo nellambiente Considerando la temperatura ambiente di circa 20C la prima ipotesi non banalmente confutata, poich il fluido freddo raggiunge la temperatura massima di che va dai 21 ai 22C nelle 4 prove, permetterebbe un piccolo scambio termico tra fluido freddo e ambiente attraverso la parete esterna, anche se a tutto la temperatura media si aggira sempre attorno ai 18 C. Dato molto pi significativo che permette di scartare questa ipotesi.. Il fluido caldo ha disperso parte del calore nel fluido freddo e parte in altre zone del sistema Anche questa ipotesi pu avere la sua validit, infatti visto che lo scambiatore reale e il calore non si propaga solo radialmente alla sezione, ma in realt il problema bidimensionale e una parte del calore scambiato da fluido caldo a fluido freddo attraverso i tubi di acciaio pu fuggire verso lesterno per conduzione grazie alla struttura dei tubi che trasportano il fluido. Se Qc < Qf

In questo caso, poich il fluido caldo in un regime di temperature tra i 35 e i 45 C lassorbimento di calore dal sistema di tubi da escludere, quindi lunica via : Il fluido freddo ha assorbito una parte del calore totale scambiato dallambiente In effetti poich la temperatura media del fluido freddo circa 18 C anche in questo caso lo scambio termico avr unentit molto ridotta. Questo spiega perch questa condizione non si verifichi spesso. Per il calcolo dellefficienza ad ogni modo andremo a considerare come REALE la potenza termica Qc in quanto dalla configurazione dello scambiatore si capisce che lo scopo di tale scambio sia il RAFFREDDAMENTO del fluido caldo. Quindi, dato per buono questo principio la dispersione di calore che considereremo riguarder il salto entalpico del fluido CALDO e quindi Qc. Detto ci vale la formula: (6.3)

Calcolo
Tutti i tempi in secondi sono stati misurati a partire dalla mezzanotte del giorno in cui si svolta lesperienza, ma ai fini di una trattazione pi leggera si posto lo zero del tempo nel momento in cui iniziata ciascuna prova (durata media di ciascuna prova ~ 100 s) Per quanto riguarda i valori delle costanti fisiche associate allACQUA, si valutato il valore di
Cp, e variabile tra fluido caldo e freddo, valutandoli sul valor medio lungo la tubazione, ma COSTANTI tra una prova e laltra, vista la minima variazione delle tem perature medie come mostrato nel grafico di seguito:

Andamento delle temperature medie nelle 4 prove


45 40 41,84 41,71 41,14 41,35 35 30 25 20 15 10 5 0 1 2 Numero prova 3 4 17,605 17,41 17,19 18,81 Tm, calda Tm,fredda

Dati
Saranno quindi ritenuti validi i seguenti valori come costanti tra una prova e laltra.

Temperatura (C)

Per il calcolo di Qf, e Qc


f = c = 998,69 Kg/m 991,55 Kg/m Cp,f = Cp,c = 4.183,50 4.178,60 J/KgK J/KgK

Per il calcolo di hi
c= c= 991,55 Kg/m 0,000647 Kg/ms Cp,c= c= 4.178,60 J/KgK 0,545 kcal/m*h*C 0,634 W/mK

Prova 1
EQUICORRENTE Dati Valori medi
C K Tmedia calda Tmedia fredda F1(l/h) 410,5 F1(m/s) 0,000114 F2(l/h) 406,1 F2(m/s) 0,000113 T1 13,39 286,54 41,84 C 17,61 C T2 46,34 319,49 T3 21,82 294,97 T4 37,34 310,49

Utilizzando le formula (1.3 ) e (1.4) si ottengono i seguenti valori di portata massica


mf = mc 0,0228 0,0223 Kg/s Kg/s

Cosi utilizzando la (1.1) e la (1.2) si ottengono Qc e Qf


Qf 803,23 W Qc -841,30 W

I due valori sono simili ma non uguali, il loro rapporto vale:


Qf/|Qc| = 0,95

Da qui utilizzando la (2.1) la (2.2) (2.3) (2.4) e (2.5)


1 32,95 2 15,52

2-1 -17,43 Tml 23,15

LN(2/1) -0,7529

Ai,s= diL = Si ottiene Ui =


2127,34

0,0171

W/mK

Ora passiamo al calcolo di Reynolds (4.3) =/= (4.4)


v= 0,449 m/s 6,526 E-07 m/s

(4.1)
Re = 5505

Siamo in REGIME INTERMEDIO Quindi per ricavare Nusslet si ricorrer alla (4.6) Calcolando Prandtl come segue Pr= Cp*/ = Si ottiene quindi Nu = Ora usando la (5.1) hi = 3119,6 W/mK
39,38

4,96

Inserendo quindi i dati precedentemente ottenuti nella (3.4) Si ottiene he= 8887,6 W/mK

Ora per il calcolo dellefficienza dello scambiatore ricorreremo alla (6.1) Ora per usare la (6.2) sar necessario determinare il prodotto (freddo) (caldo)
95,28 W/K 93,48 W/K

minimo

Quindi inserendo i dati nella (6.2) si ottiene


Qmax= 3080,1 W

Per la (6.3) vale che


Qre= Qc 841,30 W

Quindi si ottiene tramite la (6.1) che lefficienza dello scambiatore in equicorrente con queste portate :
= 0,27

Prova 2
CONTROCORRENTE Dati Valori medi
C K Tmedia calda Tmedia fredda F1(l/h) 411 F1(m/s) 0,000114 F2(l/h) 407 F2(m/s) 0,000113 T1 16,29 289,44 41,71 C 17,41 C T2 51,74 324,89 T3 21,32 294,47 T4 39,26 312,41

Utilizzando le formula (1.3 ) e (1.4) si ottengono i seguenti valori di portata massica


mf = mc = 0,0228 0,0224 Kg/s Kg/s

Cosi utilizzando la (1.1) e la (1.2) si ottengono Qc e Qf


Qf 846,18 W Qc -904,99 W

I due valori sono simili ma non uguali, il loro rapporto vale:


Qf/|Qc| = 0,94

. Da qui utilizzando la (2.1) la (2.2) (2.3) (2.4) e (2.5)


1 23,91 2-1 0,79 Tml 24,30 2 24,7 LN(2/1) 0,03251

Ai,s= diL =

0,017 m

Si ottiene Ui =
2180,01

W/mK

Ora passiamo al calcolo di Reynolds (4.3) =/= (4.4)


v= 0,451 m/s 6,53 E-07 m/s

(4.1)
Re = 5517,02

Siamo in REGIME INTERMEDIO Quindi per ricavare Nusslet si ricorrer alla (4.6) Calcolando Prandtl come segue Pr= Cp*/ = Si ottiene quindi Nu = Ora usando la (5.1) hi = 3126,6 W/mK
39,47 4,961

Inserendo quindi i dati precedentemente ottenuti nella (3.4) Si ottiene he= 10078,9 W/mK

Ora per il calcolo dellefficienza dello scambiatore ricorreremo alla (6.1) Ora per usare la (6.2) sar necessario determinare il prodotto (caldo) (freddo)
95,40 W/K 93,68 W/K

minimo

Quindi inserendo i dati nella (6.2) si ottiene


Qmax= 3144,98 W

Per la (6.3) vale che


Qre= Qc 904,99 W

Quindi si ottiene tramite la (6.1) che lefficienza dello scambiatore in controcorrente con queste portate :
= 0,29

Prova 3
CONTROCORRENTE Dati Valori medi
C K T1 14,62 287,77 T2 46,64 319,79 T3 19,76 292,91 T4 35,63 308,78

Tmedia calda Tmedia fredda F1(l/h) 716 F1(m/s) 0,000199 F2(l/h) 361 F2(m/s) 0,000100

41,14 C 17,19 C

Utilizzando le formula (1.3 ) e (1.4) si ottengono i seguenti valori di portata massica


mf = mc 0,03972 0,01988 Kg/s Kg/s

Cosi utilizzando la (1.1) e la (1.2) si ottengono Qc e Qf


Qf 854,2 W Qc -914,9 W

I due valori sono simili ma non uguali, il loro rapporto vale:


Qf/|Qc| = 0,92

Da qui utilizzando la (2.1) la (2.2) (2.3) (2.4) e (2.5)


1 21,01 2-1 5,87 Tml 23,82 2 26,88 LN(2/1) 0,2464

Ai,s= diL = Si ottiene Ui =


2248,09

0,0171

W/mK

Ora passiamo al calcolo di Reynolds (4.3) =/= (4.4)


v= 0,399 m/s 6,21E-07 m/s

(4.1)
Re = 4893,49

Siamo in REGIME INTERMEDIO Quindi per ricavare Nusslet si ricorrer alla (4.6) Calcolando Prandtl come segue

Pr= Cp*/ = Si ottiene quindi Nu = Ora usando la (5.1) hi =

4,961

34,90

2764,4

W/mK

Inserendo quindi i dati precedentemente ottenuti nella (3.4) Si ottiene he=


33929,8

W/mK

Ora per il calcolo dellefficienza dello scambiatore ricorreremo alla (6.1) Ora per usare la (6.2) sar necessario determinare il prodotto (caldo) (freddo)
166,2 W/K 83,10W/K

minimo

Quindi inserendo i dati nella (6.2) si ottiene


Qmax= 2660,7 W

Per la (6.3) vale che


Qre= Qc 914,9

Quindi si ottiene tramite la (6.1) che lefficienza dello scambiatore in controcorrente con queste portate :
= 0,34

Prova 4
EQUICORRENTE Dati

Valori medi
C K Tmedia calda Tmedia fredda F1(l/h) 710 F1(m/s) 0,000197 F2(l/h) 358,2 F2(m/s) 0,0000995 T1 16,53 289,68 41,35 18,81 T2 46,35 319,5 T3 21,08 294,23 T4 36,35 309,5

Utilizzando le formula (1.3 ) e (1.4) si ottengono i seguenti valori di portata massica


mf = mc 0,03939 0,01973 Kg/s Kg/s

Cosi utilizzando la (1.1) e la (1.2) si ottengono Qc e Qf


Qf 749,84 W Qc -824,51 W

I due valori sono simili ma non uguali, il loro rapporto vale:


Qf/|Qc| = 0,91

Da qui utilizzando la (2.1) la (2.2) (2.3) (2.4) e (2.5)


1 19,82 2-1 5,45 Tml 22,43 2 25,27 LN(2/1) 0,2429

Ai,s= diL = Si ottiene Ui =


2151,5

0,0171

W/mK

Ora passiamo al calcolo di Reynolds (4.4)


v= 0,3960 m/s

(4.1)

Re =

4855,5

Siamo in REGIME INTERMEDIO Quindi per ricavare Nusslet si ricorrer alla (4.6) Calcolando Prandtl come segue Pr= Cp*/ = Si ottiene quindi Nu = Ora usando la (5.1) hi = 2742,03 W/mK
34,62 4,961

Inserendo quindi i dati precedentemente ottenuti nella (3.4) Si ottiene he=


19710,8

W/mK

Ora per il calcolo dellefficienza dello scambiatore ricorreremo alla (6.1) Ora per usare la (6.2) sar necessario determinare il prodotto minimo

(freddo) (caldo)

164,8 W/K 82,45 W/K

Quindi inserendo i dati nella (6.2) si ottiene


Qmax= 2458,7 W

Per la (6.3) vale che


Qre= Qc 824,5 W

Quindi si ottiene tramite la (6.1) che lefficienza dello scambiatore in equicorrente con queste portate :
= 0,33

Osservazioni
Si verificato nelle 4 prove fatte ci che ci si poteva aspettare a priori: Lefficienza dello scambiatore aumenta in controcorrente rispetto allequicorrente, a parit di portate fluide. Lefficienza dello scambiatore aumenta allaumentare delle portate fluide.

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