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Ratzinger torna in Vaticano.

Ma vuol andare a Medjugorje


Di Antonio Socci, Libero 3 maggio 2013 Col ritorno del papa emerito in Vaticano ho fatto una sorta di sogno, uno di quei sogni a occhi aperti che sono talora ispirati da voci e boatos che circolano in diversi ambienti. Ho dunque sognato di ricevere la notizia secondo cui Joseph Ratzinger intende recarsi a Medjugorje. Un simile clamoroso evento sarebbe considerato bellissimo da milioni di pellegrini e devoti della Regina della pace. Ma ovvio solleverebbe anche molte opposizioni. Perch tanto clamore? Anzitutto perch una simile visita potrebbe essere considerata da alcuni come unimplicita approvazione delle apparizioni della Madonna che da trentanni avvengono nel villaggio della Bosnia Erzegovina. Gi questo susciterebbe alcuni malumori. Tuttavia c una risposta che confuta tali obiezioni: Ratzinger infatti non pi il Pontefice in carica e Medjugorje pur sempre una parrocchia della Chiesa Cattolica, anzi un Santuario mariano, che vede arrivare tantissimi sacerdoti, pellegrini e anche diversi vescovi. Quindi la visita privata del vescovo emerito di Roma di per s non significherebbe uno strappo. Da Papa non avrebbe potuto farlo con un viaggio ufficiale. Come non pot farlo Giovanni Paolo II. E noto che papa Wojtyla credeva allautenticit delle apparizioni di Medjugorje (lo ha dichiarato pi volte, durante colloqui personali, a tanti interlocutori diversi). Tuttavia pur desiderandolo non si mai recato nel villaggio proprio perch il suo arrivo l come Papa avrebbe significato una sorta di riconoscimento formale, mentre gli eventi erano (e sono) tuttora in corso. Un giorno ad alcuni vescovi e sacerdoti da lui ricevuti in udienza, che dopo sarebbero andati in pellegrinaggio a Medjugorje, papa Wojtyla disse: Medjugorje, Medjugorje. E il centro spirituale del mondo. Tante volte manifest il suo desiderio di recarvisi. Ratzinger sempre stato pi cauto su queste apparizioni. Io stesso nellottobre 2004 ne parlai a lungo, personalmente, con lui. Mi sembr che non avesse pregiudizi, ma fosse anche molto attento a valutare tutte le testimonianze e le diverse posizioni (positive e negative) in campo. Mi parve molto toccato dalle tante conversioni. Ma il suo atteggiamento era improntato a grande cautela. Proprio per questa prudenza, per questo suo atteggiamento che vuole capire, da papa aveva istituito una commissione di studio su quegli eventi. Commissione che ha lavorato e sta lavorando con molta seriet e attenzione. Ripensando a queste premesse il sogno di un suo eventuale viaggio, se si realizzasse, sorprenderebbe. E si potrebbe interpretare in diversi modi. Una prima ipotesi: andare a vedere di persona, a verificare con i propri occhi, nel luogo dove ancor prima dei miracoli si verificano tantissime conversioni. Oppure seconda ipotesi Ratzinger potrebbe voler ringraziare l dove la Madonna ha incessantemente chiesto ai fedeli digiuni e preghiere per i pastori della Chiesa, in primis per i pontefici. Tuttavia questo potrebbe significare che qualcosa di clamoroso accaduto. Infatti cosa potrebbe provocare una svolta e una decisione cos stupefacente se non un segno soprannaturale inequivocabile che Joseph Ratzinger potrebbe aver ricevuto, cio una chiamata che non si pu non ascoltare? Riflettendoci mi sono tornate in mente le parole del suo ultimo Angelus da papa, il 24 febbraio 2013, che alla luce di questo mio sogno acquisterebbero una risonanza tutta particolare.

Spiegando ai fedeli a cosa si sentiva chiamato, dopo la rinuncia al pontificato, prendendo spunto dal Vangelo di quella domenica, sulla Trasfigurazione, Benedetto XVI disse: Meditando questo brano del Vangelo, possiamo trarne un insegnamento molto importante. Innanzitutto, il primato della preghiera, senza la quale tutto limpegno dellapostolato e della carit si riduce ad attivismo Inoltre, la preghiera non un isolarsi dal mondo e dalle sue contraddizioni, come sul Tabor avrebbe voluto fare Pietro, ma lorazione riconduce al cammino, allazione. Lesistenza cristiana ho scritto nel Messaggio per questa Quaresima consiste in un continuo salire il monte dellincontro con Dio, per poi ridiscendere portando lamore e la forza che ne derivano, in modo da servire i nostri fratelli e sorelle con lo stesso amore di Dio (n. 3). Poi concluse: Cari fratelli e sorelle, questa Parola di Dio la sento in modo particolare rivolta a me, in questo momento della mia vita. Il Signore mi chiama a salire sul monte, a dedicarmi ancora di pi alla preghiera e alla meditazione. Ma questo non significa abbandonare la Chiesa, anzi, se Dio mi chiede questo proprio perch io possa continuare a servirla con la stessa dedizione e lo stesso amore con cui ho cercato di farlo fino ad ora, ma in un modo pi adatto alla mia et e alle mie forze. Invochiamo lintercessione della Vergine Maria: lei ci aiuti tutti a seguire sempre il Signore Ges, nella preghiera e nella carit operosa. C anzitutto il tema della preghiera, il suo primato, che pure il cuore del messaggio di Medjugorje. In secondo luogo c quellespressione il Signore mi chiama a salire sul monte, che gi fece riflettere quando fu pronunciata. Leventuale pellegrinaggio a Medjugorje e la salita del papa emerito sul monte delle apparizioni darebbero un significato ancora pi profondo a quelle parole. E farebbero riflettere seriamente tutti sulle apparizioni della Regina della pace. Di certo possiamo dire ci che pensano i milioni di fedeli che vanno in pellegrinaggio in questo paesino della ex Jugoslavia: la presenza quotidiana della Madonna fra noi da pi di trentanni pu avere un solo significato, un soccorso straordinario alla Chiesa per un tempo terribile. Un soccorso che forse gi era stato preannunciato nel 1830 dalla Madonna stessa a santa Caterina Labour, allinizio delle grandi apparizioni pubbliche che hanno caratterizzato gli ultimi duecento anni. L a Parigi, a Rue du Bac, disse testualmente: Il momento verr, il pericolo sar grande. Tutto sembrer perduto. Allora io sar con voi. Non sembra una prefigurazione di questo nostro tempo? Che si realizzi o meno il mio sogno sul viaggio del papa emerito, che si dimostrino fondate o no quelle voci, i fatti di Medjugorje e le parole che l pronuncia la Vergine sono reali, straordinari, e inducono a meditare su noi stessi, sulla nostra vita e sullora presente dellumanit.

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