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Fabiana Sarcuno
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QUELLALBERO MUTILATO
Il tronco che ispir alcune liriche di Ungaretti torna a San Martino del Carso
La poesia: Di queste case/ non rimasto/ che qualche brandello di muro/ Di tanti/ che mi corrispondevano/ non rimasto/ neppure tanto/ Ma nel cuore/ nessuna croce manca/ E il mio cuore/ il paese pi straziato . Questa poesia stata scritta da Ungaretti durante la Prima Guerra Mondiale ed esprime il vuoto affettivo lasciato dal terribile conflitto. Il poeta fu ispirato da un tronco, che si trovava in mezzo alle trincee ed era destinato a rimanere in solitudine tra le pietraie e le macerie, accanto alla cosiddetta cappella Diruta, lantica chiesa del paese, ridotta a un rudere. Lalbero sar portato a San Martino del Carso ed esposto in una mostra intitolata Il poeta e lalbero isolato. Memorie di pace di popoli in guerra, presente fino al mese di giugno. Silvia L. Silvia G.
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LA PAROLA AMORE Cinque sono le lettere che compongono la parola amore e che cosa c di pi bello nella vita? Ti cerco, mi guardo intorno, ti aspetto, ti penso e intanto il mondo gira. Alla fine scoprirai cosa c nel mio cuore. Alessandro D. G.
MARGHERITA Quando ti vedo il mio cuore non pensa ad altro, mi sento come una rondine che vola nel cielo libera. I tuoi occhi sono come stelle che brillano al calar del sole. Quando parli mi sento come un marinaio in una tempesta, che combatte fino alla fine per riuscire a vivere e sentirti parlare. I tuoi capelli sono come dei raggi del Sole che mi illuminano il cuore. Nicola G.
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Mercoled 24 aprile il giorno dellattesissima gita al lago dOrta e allisola di San Giulio (entrambi in provincia di Novara). Sono le 7:00 del mattino e gran parte degli alunni gi riunita davanti alla scuola. Scoppia subito un putiferio per la sistemazione sui sedili in fondo; alcuni mugugnano per non essersi riservati i posti migliori, quelli occupati da alcuni di noi della classe terza. Il viaggio inizia; guardo le facce dei miei compagni e penso che questa lultim a gita, non ci saranno altre occasioni per poter stare insieme a tutti loro. La prima meta del nostro giro Pella, dove poco prima di arrivare Dinithi si sente male. Qui percorriamo il lungolago, prima di salire sul battello diretto allIsola di San Giu lio, patrono dei lavoratori, per ammirare la Basilica, con la tomba del Santo. Oltre a Dinithi, anche Gianluca si sente male. Fuori dalla Basilica percorriamo la Via della Meditazione e del Silenzio. Conclusa la visita sullIsola, andiamo nella pittoresca cittadina di Orta, sempre in provincia di Novara, dirigendoci verso il Municipio. La cittadina ringrazia sentitamente Martina per il contributo alleconomia di questo luogo, dato che spende circa cento euro in ricordini! Finalmente, dopo pranzo, arriva il momento libero, per rilassarci e giocare tra noi: il divertimento pi simpatico il Mega-nascondino tra le vie della citt. Riprendiamo il battello per Pella, dove ci attende il pullman per condurci ad Arona, ultima meta della nostra gita. Qui ammiriamo soprattutto il lungolago e gustiamo un ottimo gelato. Al rientro siamo stanchi e accaldati, ma ci non ci impedisce di ridere, chiacchierare e cantare insieme, a coronamento di una giornata piena di sole e libert. Alessandro D. G.
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