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IN QUESTO NUMERO
03 EDITORIALE 04 brevi 06 zoom 10 orizzonti Enel360o p4 Cose che non succedono p6 Rinnovabili senza confini p11 // Russia-Italia la storia continua p12 // Elezioni in Slovacchia, cosa cambia per Enel? p13 // Con Enel lExpo diventa smart p14 // Seconda svolta a sinistra p16 // Tecnologia e passione p17 // Nella testa degli italiani p18 // Un punto al centro p19 // Fermate sicure p20 // LItalia dei 1000 candidati p21 One Company, One Safety p22
22 SICUREZZA 23 SPECIALE 50 27 ECCELLENZA 28 SOSTENIBILIT 29 ENEL CUORE 30 prisma 33 INTERCULTURA 34 gente Enel 35 CANALE APERTO
Le chiavi delleccellenza p27 In viaggio con lambiente p28 Con il cuore in Guatemala p29 Pi Ferro e meno CO2 p30 // Up the down p32 In tre minuti p33 Una risorsa davvero umana // La meglio giovent
Enel Insieme A cura della Direttore responsabile Editore Realizzazione editoriale Art direction & Design Tipografia Per contattare la redazione Oppure inviare una mail
Mensile del Gruppo Enel // Anno 10, numero 3 Direzione Relazioni Esterne Enel Registrazione presso il Tribunale di Roma n.76/2004 del 05/03/2004 Gianluca Comin Enel spa, Viale Regina Margherita 137, 00198 Roma Brand Portal // www.brandportal.it Newton21 Roma // www.newton21.it System Graphic Srl // Via di Torre SantAnastasia 61, 00134 Roma Redazione Enel Insieme // Comunicazione Interna Enel Spa Viale Regina Margherita 125, 00198 Roma enelinsieme@ enel.com
Enel Insieme anche consultabile on line sul portale Intranet inEnel Stampato su carta ecologica Fedrigoni Symbol Freelife certificata FSC Numero chiuso in redazione il 20/04/2012
Editoriale
Francesco Starace Direttore Divisione Energie rinnovabili e amministratore delegato Enel Green Power
Le argomentazioni dei governi sono quindi fondate. Ma che succeder adesso? Come potremo sopravvivere in un clima improvvisamente meno favorevole e pi competitivo? Enel Green Power un operatore importante sia in Italia che in Spagna, dove il Gruppo Enel presente sin da prima dellacquisizione di Endesa, e queste domande ha iniziato a porsele sin dal giorno della sua nascita, osservando come in entrambi i Paesi gli spazi di crescita a qualunque costo fossero in veloce contrazione. Per questo motivo ha operato sin dallinizio su tre fronti. Innanzitutto, ha ampliato molto lo sforzo di penetrazione in nuovi mercati, dove la crescita della domanda elettrica si coniuga con abbondanza di straordinarie risorse naturali e dove gli spazi e la crescita demografica assicurano buone possibilit di creazione di valore per chi ha un knowhow su diverse tecnologie e non ha paura di confrontarsi con Paesi, lingue e regole diverse. Poi ha concentrato la crescita in Italia e Spagna sui migliori progetti, in grado di sopravvivere a un clima pi severo, mettendo a disposizione dei progetti selezionati tutta la potenzialit di riduzione dei costi che una grande azienda pu mettere in campo. Infine ha creato una nuova struttura organizzativa dedicata al presidio molto attento delle attivit in corso in tutto il mondo sul fronte dellinnovazione applicata alle rinnovabili. Queste tre direttrici sono state sempre sostenute da una politica di gestione del debito molto abile nel cogliere ottimali opportunit di finanziamento e molto attenta a bilanciare i flussi di cassa con il ricorso alla leva del debito. Se le crisi a volte sono necessarie per dare il via a trasformazioni profonde, la crisi che Italia e Spagna stanno attraversando pu rivelarsi benefica per lindustria delle rinnovabili di questi due Paesi se sapr uscire dalla dimensione strettamente nazionale, e sapr trarre proprio dalla competitivit necessaria per sopravvivere, motivo di nuove fonti di creazione di valore per continuare a crescere con buon profitto. quanto tutti in Enel Green Power stiamo facendo con molta determinazione, entusiasmo, e la sensazione di contribuire in positivo alla evoluzione industriale del segmento a cui apparteniamo. Vedremo cosa succeder! Voi cosa ne pensate?
Brevi
Enel360
Enel tra le 38 aziende Top Employers 2012 premiate dalla commissione scientifica del Crf Institute. Si tratta di un importante riconoscimento per il Gruppo nel settore della gestione delle risorse umane 01
sponsorizzato da Enel durante il quale lazienda ha presentato alle autorit nazionali e ai tecnici locali la propria esperienza in materia di Clean Development Mechanism (CDM), ossia i progetti per la generazione di crediti ambientali previsti dal protocollo di Kyoto. Al fine di valutare tali progetti, il governo dello Stato caraibico ha di recente varato la Designated National Authority (DNA), chiedendo a Enel, gi presente nel Paese, di prestare la propria assistenza tecnica e competenza in questo campo.
Brevi
Enel360
Enel Green Power ha ampliato la capacit fotovoltaica dellimpianto statunitense di Stillwater, in Nevada, che sale cos a 26 MW. Si tratta del primo progetto ibrido al mondo di energia rinnovabile che unisce geotermico e solare fotovoltaico 09
che si trovavano in quellarea per eseguire un lavoro di manutenzione ordinaria, i falchetti sono stati traslocati in una nuova casetta, costruita appositamente per loro e posizionata a met del palo, per evitare il pericolo di scariche elettriche. Loperazione ha permesso ancora una volta la tutela di questa specie a rischio di estinzione.
efficienza energetica, dallaltro. Come ha commentato lad Fulvio Conti: Enel, con la sua competenza ed esperienza dar un importante supporto per vincere la sfida del futuro dellimpresa agricola sostenibile, contribuendo cos alla competitivit e allo sviluppo del nostro Paese. L unione tra il mondo dell agricoltura e il mondo dellenergia ununione naturale. E le potenzialit sono enormi. Solo per le biomasse a filiera corta si pu raggiungere in Italia un potenziale di circa 1.000 MW di impianti, dal 2012 al 2020.
Zoom
La gestione degli eventi critici richiede coordinamento, rapidit e prevenzione. Ecco come lavora la security di Enel
Zoom
entre percorriamo i sotterranei che ci conducono verso le Sale Security di Enel, la nostra mente va inevitabilmente a quei film americani in cui uomini e donne battono senza tregua sulla tastiera di un computer, in stanze dove il tempo scandito da continui squilli di telefoni. Poi una porta blindata si apre e finalmente entriamo nella stanza dei bottoni da cui Enel coordina la gestione degli eventi critici. La Security ha come mission la tutela delle persone e degli asset aziendali, unattivit fondamentale svolta per tutte le Divisioni e Societ del Gruppo spiega Domenico Vozza, responsabile della Direzione Operativa Security di Enel, dove al momento lavorano 55 persone. Si tratta di un lavoro molto ampio che spazia su quattro tipologie di intervento: lanalisi e la business intelligence, la protezione delle reti informatiche da cyber-attacchi, la protezione delle infrastrutture e, infine, la gestione degli eventi critici o, pi tecnicamente, crisis management. Ma il concetto di crisi pu avere diverse sfumature e non necessariamente corrisponde a situazioni di emergenza estrema. In Enel parliamo piuttosto di eventi critici tiene a precisare Gaetano Condorelli, responsabile Crisis Management di Enel che possono avere diversi livelli di impatto sullattivit dellazienda e, di conseguenza, sono trattati in modo differente sia in fase di prevenzione sia di gestione. Non aspettatevi per di sentire parlare di security nei corridoi o al bar. Perch proprio quando non riceviamo visibilit, quando nessuno sente parlare di noi, che abbiamo svolto al meglio il nostro lavoro di prevenzione.
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decisioni vitali per la sicurezza dellazienda. Levento critico (come dice la procedura Enel 140/2010) un evento accidentale, naturale o doloso, reale o potenziale, in grado di provocare un impatto sulla continuit operativa aziendale oppure danni interni, esterni o anche ripercussioni sullopinione pubblica. La casistica abbastanza ampia ci spiega Condorelli e abbiamo definito le modalit di intervento in base a tre livelli dimpatto. Da qui sono nati i codici verde, giallo e rosso.
IL SEMAFORO DELLEMERGENZA
Per codice verde si intende un evento in grado di provocare un impatto di bassa entit. La gestione delegata a livello locale e fa capo al referente Security e a un referente individuato allinterno di ciascuna Divisione o Societ. Ad esempio continua Condorelli furti che potrebbero creare danni economici e impatti limitati sulla continuit operativa. I codici verdi sono i pi frequenti: tra gennaio e febbraio 2012, nel solo contesto italiano, ne sono stati registrati circa 450, a fronte di una decina di codici gialli. Il codice giallo invece fa riferimento a un evento in grado di provocare impatti di entit media o rilevante. Il furto di una linea elettrica in esercizio, per esempio, potrebbe interrompere servizi pubblici essenziali: si pensi al black-out in un aeroporto e alle conseguenti ripercussioni sulleconomia e sullordine pubblico. Un codice giallo gestito di recente stato lo sciopero nazionale degli autotrasportatori, che solo apparentemente lontano dal mondo Enel: in realt il coinvolgimento stato diretto poich cera una ricaduta sulla continuit operativa sia della produzione sia della distribuzione di energia elettrica. La gestione di un codice giallo prevede il contributo delle Aree di Business, della Security e delle Relazioni esterne a livello locale, e viene potenziato con lattivazione dellUnit di Raccordo in sede centrale. La Sala Situazione mantiene il collegamento informativo tra tutti i soggetti coinvolti nella gestione dellevento critico, garantisce
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lattuazione delle misure stabilite nei piani di security e delle decisioni ad hoc prese nellambito dellUnit di Raccordo. Nel caso dello sciopero degli autotrasportatori, la Sala Situazione ha coordinato il rapporto con le Prefetture e le Questure per assicurare la continuit della produzione e della distribuzione di energia elettrica. Pi in generale, la Sala Situazione una sorta di antenna sul mondo: monitora i segnali premonitori di eventi critici grazie alle cosiddette fonti aperte (agenzie di stampa, giornali, internet), e anche attraverso i referenti locali di Security, vere e proprie sentinelle delle possibili minacce dal territorio. La Sala Security garantisce inoltre lo scambio di informazioni con le istituzioni di sicurezza ed emergenza, come il Ministero Affari Esteri, la Protezione Civile o il Ministero dellInterno.
LA SALA CRISI
Se il livello di impatto salisse ulteriormente, arriveremmo al codice rosso, quello che pi di tutti ci porta a pensare alle scene dei film, ma che per fortuna non capita tanto spesso nella realt. Questo codice precisa Condorelli si attiva quando levento non pu essere gestito solo con i piani di sicurezza predefiniti. In questo caso occorre adottare delle strategie ad hoc. Il 28 settembre 2003 lItalia visse il black-out pi grave della sua storia: per quasi 12 ore lintero Paese (esclusa la Sardegna e lisola di Capri) rimase senza energia. Il problema fu generato dalla caduta di un albero sulla linea elettrica Lavorgo-Melten, in Svizzera, che interruppe la trasmissione di energia verso lItalia. Visto il coinvolgimento di un altro Stato, le relazioni fra il sistema elettrico e le altre infrastrutture come trasporti e telecomunicazioni, si avvertita la necessit di un luogo fisico in cui riunirsi per gestire le emergenze: la Sala Crisi. Qui un lungo tavolo centrale pronto ad accogliere i componenti del Comitato di Crisi, che viene convocato dal Responsabile Security su autorizzazione dellamministratore delegato. I top manager dellazienda hanno a loro disposizione postazioni informatiche per monitorare lo stato degli asset in tempo reale, monitor per le
Zoom
Da sinistra Domenico Vozza e Gaetano Condorelli videoconferenze con il Dipartimento della Protezione Civile, il Ministero degli Affari Esteri e quello dellInterno, tv terrestre e satellitare con tutte le principali agenzie di stampa. La sala connessa al gruppo elettrogeno a servizio delle utenze strategiche della sede centrale di Enel che, in caso di black-out, ne assicura il funzionamento. Una volta riunito, il Comitato di Crisi canalizza tutte le informazioni, valuta gli impatti e coordina la gestione strategica dellevento critico. La Sala Crisi ha il compito di centralizzare i flussi informativi provenienti dalle diverse aree aziendali e coordinare tutte le persone che devono risolvere il problema racconta Vozza. Per quanto questi casi non accadano di frequente, Enel effettua simulazioni di gestione delle crisi per testare il modello e migliorarne le prestazioni. Ad esempio, durante la simulazione di incidente in un impianto nucleare di Slovensk elektrrne, in Sala Crisi ha preso posto lamministratore delegato Fulvio Conti, con tutto il top management. In quelloccasione, ciascuno ha potuto verificare personalmente limportanza dello scambio di informazioni, uno dei punti di forza del sistema di crisis management.
Enel, in quanto uno dei principali fattori per garantire la continuit del servizio elettrico, nonch per sostenere lo sviluppo delle nuove reti intelligenti di distribuzione dellenergia, le smart grid. In questa logica, il consolidamento di un accordo di mutua collaborazione con la Polizia Postale e delle Comunicazioni diventa un tassello molto importante. Sempre a proposito di cyber-attacchi, sul fronte spagnolo Endesa ha da poco presentato un piano di sicurezza per fissare alcune questioni ritenute fondamentali: la necessit innanzitutto di classificare le informazioni, limplementazione della sicurezza informatica in Cile, ladeguamento alla nuova legge sulla protezione dei dati personali in Per e la gestione dei rischi di attacchi informatici. Massimo Tambosco, direttore della Business Strategy in America Latina, ha pi volte sottolineato la complessit di operare in cinque Paesi cos diversi dal punto di vista legislativo. Questanno Endesa prevede di svolgere diverse azioni di sensibilizzazione a Saragozza, Barcellona, Palma de Mallorca, Madrid, Siviglia e Las Palmas de Gran Canaria, e dal 2013 anche in diversi Paesi dellAmerica Latina. Pi in generale, secondo Rafael Lpez Rueda, oggi responsabile dei Servizi Globali di ICT Enel e fino a qualche tempo fa direttore Sistemi e Telecomunicazioni di Endesa, fondamentale lavorare per trovare un punto di equilibrio tra la sicurezza informatica e la cosiddetta usability, cio la facilit e la soddisfazione con cui si riesce a interagire con le macchine. Per esempio la potenza di un sistema anti-virus non pu andare a discapito della velocit del nostro computer. Oppure lo spirito di collaborazione che fa s che i colleghi si scambino documenti (anche riservati) da una parte allaltra del mondo, deve essere bilanciato da una policy che garantisca la protezione delle informazioni riservate.
PARTNERSHIP PUBBLICO-PRIVATo
In fase di prevenzione ci spiega Vozza un altro aspetto molto importante che riguarda la Security il coordinamento con le diverse funzioni aziendali che devono essere coinvolte nella gestione dellevento critico, ma anche e soprattutto con altri gestori di infrastrutture critiche e con le istituzioni. In questo modo aggiunge Condorelli ci si assicura che al momento dellevento tutti siano pronti a svolgere il proprio compito con tempestivit. Non a caso di recente sono nate delle partnership pubblico-privato, che seguono il criterio della sicurezza partecipata, intesa come linsieme delle iniziative con cui tutti i soggetti pubblici e privati contribuiscono a produrre il bene sicurezza. Lamministratore delegato di Enel ha siglato il 24 febbraio 2012 unintesa con il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dellInterno per la costituzione di un osservatorio finalizzato alla prevenzione e al contrasto dei furti di rame a danno di aziende che gestiscono infrastrutture critiche nazionali nei settori energia, trasporti e telecomunicazioni. Il 28 febbraio 2012 stato poi siglato un accordo con il Ministero dellInterno per proteggere i sistemi informativi gestionali e di automazione industriale del mercato dellenergia elettrica. In poche parole: prevenire gli attacchi informatici. Come ha spiegato Domenico Vozza in una recente intervista apparsa sul Corriere delle Comunicazioni: La sicurezza delle infrastrutture critiche informatizzate riveste un ruolo fondamentale per
Orizzonti
Enel Green Power presenta agli investitori il suo piano industriale per i prossimi cinque anni
Rinnovabili sen
on ci sono pi confini per le rinnovabili. E nemmeno per Enel Green Power, come dimostra il piano industriale 2012-2016 presentato lo scorso 23 marzo a Roma, che ha annunciato i nuovi investimenti che saranno realizzati nei quattro continenti. Sul tavolo ci sono 6,1 miliardi di euro da investire nel prossimo quinquennio, che permetteranno un incremento della capacit installata di 4,5 GW (38% in Europa, 38% nei mercati emergenti e 24% in Nord America). Inoltre di questa totale capacit addizionale, 2,2 GW sono gi in fase esecutiva, mentre i restanti 2,3 GW (il cosiddetto target residuale) saranno coperti per lo pi con progetti da sviluppare nei mercati emergenti (55% del totale), tra i quali contiamo il Sud Africa, la Tunisia e il Marocco, nel continente americano (18%) e per il restante 27% nei Paesi europei. Circa la met del target residuale gi indirizzato, visto che la gran parte dei progetti sono stati approvati o sono in fase di imminente autorizzazione ha detto Ingmar Wilhelm, responsabile del Business Development di Enel Green Power. Nei prossimi sei mesi individueremo quali tra i progetti della nostra pipeline andranno a coprire il Gigawatt rimanente. Sempre considerando il target residuale, dal punto di vista delle tecnologie la parte del leone la far leolico che arriver al 65% del totale. Il restante 35% sar coperto da idroelettrico, geotermico, solare e biomasse.
combustibile o dal gas. Le ultime tre gare che Enel Green Power si aggiudicata nel nord del Paese prevedono il ritiro dellenergia per ventanni da parte dello Stato a un prezzo prefissato, per quanto senza incentivi. Il vento soffia forte anche in Per dove Egp ha individuato 11 aree con un potenziale di 1.000 MW. Ma il Paese andino molto interessante anche sul fronte idroelettrico, geotermico e del solare fotovoltaico. Il Nord America avr un ruolo centrale in questo sviluppo. Lo scorso dicembre sono stati collegati 200 MW di eolico a Caney River in Oklahoma, dove il vento mediamente del 50% maggiore che in Italia. Altri 425 MW di impianti eolici sono in fase di realizzazione fra Stati Uniti e Canada. Nello Stato del Nevada, a Stillwater, inoltre, sar inaugurato a breve lunico impianto ibrido esistente al mondo che utilizza in modo congiunto la geotermia a ciclo binario (33 MW) e il fotovoltaico (26 MW). Con lentrata in esercizio di questo impianto la capacit complessiva installata in Nord America supera i 1.000 MW. Tra le novit doltreoceano c lo sviluppo del geotermico in America Latina: Geotermica del Norte, societ controllata da Egp, sta per costruire nella regione di Antofagasta il primo impianto del Continente (40 MW). Insieme allaltra sua controllata Empresa Nacional de Geotermia, Enel Green Power detiene ora otto concessioni per sfruttare il calore della terra nel Paese. In totale la capacit geotermica installata di Enel Green Power di circa 769 MW tra lItalia e il Nord America. Ma si prevedono ulteriori sviluppi nel nostro Paese, negli Stati Uniti, in America Centrale e in Turchia (dove Egp un anno fa ha vinto una gara insieme a Meteor per 142 licenze esplorative geotermiche). La Turchia merita un discorso a s: il governo punta infatti a coprire con le rinnovabili il 30% della produzione nazionale di energia con ben 10 GW di capacit eolica entro il 2015 e 5 GW di idroelettrica entro il 2013. Il governo turco riconosce incentivi per i prossimi dieci anni anche per tutte le principali tecnologie rinnovabili.
nza confini
IL CONTINENTE VERDE
Fino a qualche anno fa si parlava dellAfrica esclusivamente come unarea in cui produrre energia rinnovabile da esportare nel mercato europeo: i suoi sconfinati territori, assolati e battuti dal vento, sono infatti estremamente appetibili per la produzione di energia a basso costo. Ma lo scenario economico internazionale (caduta della domanda in Europa e crescita del fabbisogno dei Paesi africani) ha cambiato le cose. Come ha dichiarato lad Francesco Starace in una recente intervista a Panorama Economy, se ci fossero cavi di collegamento tra lAfrica e lEuropa probabilmente il flusso andrebbe verso il Continente Nero. Per questo motivo Enel Green Power punta molto su questa nuova frontiera, non solo dal punto di vista della produzione denergia: per esempio la joint venture fra Egp, Sharp e STMicroelectronics, per produrre a Catania pannelli fotovoltaici a film sottile, orientata non solo verso il mercato europeo, ma anche allAfrica e al Medio Oriente. Sul fronte dei nuovi Paesi, invece, Egp prevede nei prossimi anni lo sviluppo di circa 100 MW di impianti eolici nellarea del Nord Africa, con particolare riferimento al Marocco. Il Paese magrebino una sorta di porta dingresso del business a zero emissioni nel Nord Africa: ricco di risorse (soprattutto vento e sole) e ha uneconomia in forte sviluppo. Dallaltro capo del Continente, in Sud Africa, Egp ha importanti progetti in corso. Il Paese molto promettente sul fronte energetico e sta puntando su un modello di sviluppo che combini luso di risorse abbondanti con la promozione dello sviluppo sociale. Questo emerge chiaramente dalle ultime gare sul fotovoltaico a cui Enel Green Power sta partecipando tramite la joint venture Esse (Enel Green Power & Sharp Solar Energy).
SGUARDO AL FUTURO
Nel 2016 la capacit complessiva di Egp raggiunger 11,4 GW, al netto delle dismissioni e di qualche disattivazione naturale (circa 200 MW). Alla fine del quinquennio quindi le aree ad alto potenziale rappresenteranno oltre il 40% del parco centrali previsto (rispetto allattuale 24%) e lEuropa scender dal 76% della capacit installata a circa il 60%. LItalia e la Spagna scenderanno dal 64% al 47%. Per quanto riguarda le tecnologie alla fine di questo percorso Enel Green Power arriver ad avere un portafoglio composto dal 60% dal vento e il 40% da idroelettrico, geotermico, solare e biomasse. Credo che leolico e il solare abbiano raggiunto un livello di maturazione tale da poter camminare sulle proprie gambe a prescindere dagli incentivi ha detto Francesco Starace. Oggi guardiamo anche a nuove sfide. Per esempio in Italia c la possibilit di sviluppare una tecnologia nuova, le biomasse a filiera corta, su cui potremmo giocare un ruolo di leadership. Ci auguriamo che questa opportunit venga colta.
Orizzonti
Il ritorno di Putin non modificher gli ottimi rapporti commerciali con il nostro Paese
lesistente, crescere attraverso efficienza ed espansione e crescere ancora di pi attraverso la costruzione di una piattaforma integrata che colga tutte le opportunit di questo grande mercato che la Russia.
Lunico leader
di Giovanni Masotti Corrispondente Rai da Mosca
Orizzonti
Ha vinto ancora lui, Vladimir Vladimorovich Putin. Per la terza volta dal 2000 lo zar sale a vele spiegate sullo scranno pi alto di Russia. Per ostacolarlo non bastata la nascita, nello scorso dicembre, di un tumultuoso (ma confuso) movimento di opposizione, capace di portare decine di migliaia di persone in piazza, ma che rischia gi di smarrirsi e di sbiadire per la sua eterogeneit. Il risultato la conseguente impossibilit di presentare un programma di governo comune e una leadership unitaria. Il Paese ha preferito la stabilit e lesperienza garantite da Putin alla sconosciuta avventura di una rivoluzione arancione in salsa ucraina. Putin ha incassato quasi il 64 per cento dei voti: un successo di proporzioni tali, che non possono scalfire nemmeno i sospetti sui brogli, sollevati da alcuni osservatori interni ed esterni. In tutta la vicenda c un solo neo: il risultato elettorale che viene da Mosca, lunica realt in cui luomo forte non arriva al cinquanta per cento. E nella capitale a sorpresa si piazzato al secondo posto con il venti per cento lamericaneggiante e discusso oligarca Mikhail Prokhorov, il re dellalluminio, che ha raccolto una buona fetta di consensi tra i ceti emergenti. Questi, desiderosi di una rapida modernizzazione delle istituzioni e del mercato, invocano una Russia meno (esclusivamente) dipendente dagli immensi guadagni derivanti dalle esportazioni delle sue tradizionali risorse naturali: gas, petrolio, metalli. Ma i sentimenti della Russia profonda non sono quelli di Mosca. Durante la campagna elettorale, il neo-presidente era stato accusato di aver frenato nel quadriennio del suo premierato lo sviluppo delleconomia russa, retrocedendola a una situazione di stagnazione brezneviana. Questo rilievo smentito dai dati ufficiali delle agenzie internazionali, che parlano per esempio di una crescita del Pil del 4,3 per cento e di uninflazione ai minimi storici. Uninchiesta condotta da Bloomberg allatto della reinvestitura di Putin al Cremlino presso un campione rappresentativo di investitori stranieri, non lascia spazio ai dubbi: il giovane politico che tra il 99 e il 2000 subentr al caos eltsiniano e, con mano ferma, ricompose le sparse membra della Federazione Russa, resta lunico leader capace di offrire certezze e fiducia ai mercati, attirando nuovi capitali dallestero e prospettando un futuro assai meno marginale per la borsa di Mosca. Putin si impegnato su un punto imprescindibile: proseguire sulla delicata via delle liberalizzazioni. Se lo far come ci si aspetta il futuro del Paese sar roseo. La Russia cos non rimarr solo una potenza politica e militare da rispettare e temere, interlocutrice talvolta aspra ma indispensabile degli Stati Uniti. Il Paese potr finalmente giocare il ruolo di grande realt economica, cerniera tra lUnione europea e gli stati del BRICS, quellimmensa area in continua espansione che va dalla Cina allIndia, dal Brasile al Sudafrica, di cui Mosca capofila. LItalia i cui rapporti commerciali con la Russia sono sempre pi intensi non potr che beneficiare del ruolo che va acquisendo uno dei suoi partner privilegiati nel mondo. Quello in cui il nostro export registra incrementi maggiori. Mentre sono sempre di pi le aziende del Belpaese che decidono di approdare direttamente nella terra che fu degli ussari e dei colbacchi.
ome in Russia, anche in Slovacchia la primavera ha portato un nuovo governo alla guida del Paese: i socialdemocratici di Robert Fico hanno vinto agevolmente le elezioni con il 44 per cento dei consensi e 83 seggi in parlamento (su 150). Rispetto al precedente governo, Fico potr governare in piena autonomia, dando risalto al settore dellenergia come un importante strumento di politica sociale. Essendo la Slovacchia un Paese di importanza strategica per il Gruppo Enel, lecito interrogarsi sui futuri scenari economici e sui possibili cambiamenti nelle relazioni industriali tra la controllata Slovensk elektrrne (SE) e il nuovo governo insediatosi dai primi di aprile. Conosciamo gi molto bene il premier Robert Fico, che ora con questa vittoria politica cos netta rappresenta per noi un interlocutore stabile spiega Mauro Battocchi, responsabile Affari Internazionali Istituzionali di Enel. proprio durante il suo precedente governo, durato fino al 2010, che il nostro Gruppo ha rilevato il 66% di SE, avviando il raddoppio dellimpianto nucleare di Mochovce. Grazie agli importanti investimenti fatti negi ultimi anni (con 2 miliardi di euro dal 2006 al 2011) e a quelli previsti, SE il principale investitore slovacco. Il Gruppo Enel conta di poter continuare a operare con serenit e fiducia in questarea nel cuore dellEuropa, che rappresenta un ponte tra Est e Ovest. Ricordiamo aggiunge Michele Bologna, responsabile Relazioni esterne e Affari istituzionali di Slovensk elektrrne che in questo Paese tutte le forze politiche sono favorevoli al nucleare, compresa lopinione pubblica con punte di accettazione tra il 70 e il 90%. Dunque i nostri impianti (2 nucleari, 2 termoelettrici e 34 idroelettrici, per oltre 5.700 MW di capacit installata) continueranno a svolgere un ruolo centrale nel pacchetto energetico della Slovacchia. Va segnalato infine un dato importante: tra nucleare (oltre 70%) e idroelettrico, circa il 90% dellenergia prodotta da Slovensk elektrrne (il 78% del totale nazionale, inclusa la produzione dellimpianto idroelettrico di Gabc ikovo) senza emissioni. Un primato interessante, che pu rappresentare un vero e proprio fiore allocchiello per il premier europeista Robert Fico.
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Orizzonti
Nel 2015 la nostra azienda sar allEsposizione Universale di Milano con una rete intelligente e un innovativo sistema di illuminazione pubblica
monitoreranno sette cabine primarie e 14 cabine secondarie. A corollario del centro, Siemens installer quattro portali dinamici che interagiranno con la struttura. Tutti avranno quindi la possibilit di entrare, vedere allopera il centro di controllo di una rete di ultima generazione, interagire grazie a tecnologie davanguardia e allassistenza di tecnici esperti. Nella sala espositiva predisposta da Enel si potr capire come i flussi energetici si muovono allinterno dellExpo 2015: dalla generazione distribuita da fonti rinnovabili, ai sistemi di controllo della rete, allilluminazione pubblica, ai sistemi di accumulo dellenergia, alla ricarica dei veicoli elettrici. E proprio la mobilit elettrica sar uno dei punti cardine della smart city. Le postazioni saranno completate con apposite pensiline info-promozionali dedicate allinformazione sulla gestione energetica della rete. In sostanza, i 20 milioni di visitatori attesi, oltre a usufruire di colonnine di ricarica, autobus e automobili a impatto zero, potranno comprendere come si integrano tutte le innovazioni, quali sono i consumi in tempo reale e controllarne il risparmio economico e ambientale. Saranno costantemente informati grazie ad applicazioni ad hoc per smartphone e tablet. Le stesse applicazioni renderanno visibili in realt aumentata immagini inaspettate, come flussi di energia nascosti che alimentano la citt. Non mancheranno luoghi di ritrovo come una collina panoramica, un anfiteatro dove si terranno incontri e dibattiti su temi di interesse, unarena pubblica per spettacoli e concerti sostenuti da Enel, proiezioni e giochi luminosi, tour guidati per la mini-citt.
VERSO IL 2015
LEsposizione Universale di Milano ha precisato Coppa oltre a essere una vetrina internazionale, sar il risultato di un percorso, iniziato nel 2001 con il contatore elettronico, di tutto quello che abbiamo sperimentato e sperimenteremo ancora nei prossimi mesi fino al 2015. A La Spezia, ad esempio, stato appena avviato il progetto Schema. In pratica si sta testando, sulla media tensione, il modello di gestione magliata della rete, che ne evita i fuori servizio nel caso si verifichi un singolo guasto. Il
Orizzonti
progetto mira non solo a portare il nuovo sistema allExpo, ma anche a farne la rete del futuro. Per quanto riguarda le smart grid, diverse sono le sperimentazioni attualmente in corso. In Puglia, Calabria, Sicilia e Campania si sta portando avanti il Piano Operativo Interregionale (POI), che ha come obiettivo quello di aumentare la quota di energia consumata proveniente da fonti rinnovabili e promuovere il miglioramento dellefficienza energetica. A Isernia, Enel Distribuzione ha avviato la prima installazione in Italia di una rete intelligente. La tecnologia utilizzata permetter di regolare in modo ottimale il flusso bidirezionale di energia elettrica dovuto alla produzione da fonti rinnovabili sulle reti di bassa e media tensione e abiliter nuovi usi dellenergia. Genova e Bari fanno poi parte del progetto smart city. Liniziativa intende integrare in un unico modello urbano la tutela ambientale, lefficienza energetica e la sostenibilit economica. Intanto in provincia di Forl-Cesena stato avviato il progetto GRID4EU, di cui Enel ha la direzione tecnica. Lo scopo di dimostrare la fattibilit dellintegrazione efficiente delle fonti rinnovabili nella rete elettrica, rimuovendo le difficolt che incontrano le reti di distribuzione ad accogliere la generazione distribuita, cio lelettricit prodotta da tanti piccoli impianti.
DOPO IL 2015
Allet di cinquantanni (portati benissimo!) la nostra azienda pensa con maggior forza al futuro dellenergia. LExpo 2015 uno stimolo ad avere
visioni di lungo periodo e a fornire risposte Rete Elettrica efficaci alle sfide della - 7 cabine master competitivit, della - 14 cabine secondarie sostenibilit ambien- 50 trasformatori tale, dello sviluppo - 300 interruttori MT tecnologico. - 300 interruttori BT Quando si intraprende - 80 cabine di consegna una strada non ci si Strutture pu fermare brusca- 160 palazzi temporanei mente, perch linno- 340 appartamenti vazione corre veloce. - 1 ufficio di 7 piani Anche per questo - 20.000 m2 di giardini motivo Enel, a evento E-mobility concluso, valorizze- 30 people mover elettrici - 50 autobus ibridi r le sue tecnologie. - 50 navette elettriche Pensiamo di riutiliz- 50 automobili elettriche zare la rete intelligente sui nostri impianti e speriamo di portare il centro di controllo qui a Roma, in viale Regina Margherita ha concluso Coppa. Una mini esposizione permanente, in pratica, per ricordarci che il futuro sempre dietro langolo.
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Orizzonti
Presentato il navigatore GPS che localizza le colonnine per la ricarica dei veicoli
i gira la chiave, un colpetto di acceleratore e silenziosamente si parte. Il viaggio di Enel sulla strada della mobilit elettrica iniziato gi da qualche anno ma nuove bandierine continuano ad aggiungersi sulla mappa. Una di queste la rinnovata collaborazione tra Enel e Renault annunciata con larrivo nel garage di viale Regina Margherita della nuova Fluence, una berlina elettrica al 100% che dialoga con le infrastrutture di ricarica. Un nuovo servizio consente di ricevere in tempo reale sul sistema di navigazione integrato Renault Carminat TomTom Z.E. Live, infomazioni sui tre punti di ricarica Enel pi vicini rispetto alla posizione in cui ci si trova e ci dice se sono disponibili. Larrivo di Fluence in Enel afferma Livio Gallo, direttore Divisione Infrastrutture e Reti segna linizio di un importante test che servir a verificare il colloquio tra il sistema di navigazione di Renault e il nostro sistema di controllo che gestisce linfrastruttura di ricarica. Di questultimo ci parla Federico Caleno, responsabile Progetti Speciali e Sviluppo Tecnologico della Divisione Infrastrutture e Reti: Dal nostro centro di Milano abbiamo la possibilit di monitorare e controllare il funzionamento di tutte le stazioni di ricarica che stiamo installando in Italia e in Spagna. Anche Renault ha messo in piedi qualcosa di analogo a Parigi al fine di governare lo stato di funzionamento delle automobili di casa. Renault considera il veicolo elettrico come lunica soluzione stabile se si vuole ridurre limpatto ambientale ha affermato Sebastian Albertus, general manager EV Business Development della casa automobilistica francese. Secondo Albertus la strada verso la mobilit a zero emissioni obbligata e passa dallauto elettrica: Sfatiamo i luoghi comuni, le auto ibride emettono CO2 e non poca! dice il manager della Renault. La possibilit di monitorare su un veicolo elettrico Renault la rete di public station Enel solo il primo passo verso unintegrazione che permetter di offrire una vasta gamma di servizi. In futuro sar possibile prenotare una stazione di ricarica, programmare la modalit ottimale di gestione della stessa e massimizzare anche luso delle rinnovabili.
16 Enel Insieme Aprile 2012
A livello europeo mobilit elettrica si traduce in Green eMotion, un progetto da 40 milioni di euro della durata di quattro anni, mirato a promuovere linteroperabilit. Tra i 42 partecipanti al progetto ci sono case automobilistiche, utilities dellenergia, societ di tlc, istituzioni nazionali e amministrazioni locali, centri di ricerca e universit. I progetti pilota di riferimento sono in Spagna, Danimarca, Irlanda, Svezia e Italia. Enel il coordinatore del board al quale fanno riferimento tutti i progetti regionali. In particolare, le sperimentazioni comprendono stazioni di scambio batteria e ricarica in corrente continua, oltre allintegrazione delle reti intelligenti, il traffico transfrontaliero, diversi sistemi di pagamento e la sperimentazione di modelli di business alternativi. Nellambito di questo progetto si inserisce il Fully Charged 2012, un summit internazionale per i veicoli elettrici che si terr l11 luglio 2012 a Dublino. Per loccasione Enel esporr i principali obiettivi da conseguire con i partner del progetto Green eMotion e le strategie di sviluppo della mobilit elettrica in Italia.
Tecnologia e passione
Un proverbio cinese dice che usando la testa si va pi veloci ma con il cuore si va pi lontani. Sembra essere questo il motto di Jos Arrojo de Lamo che da qualche settimana il responsabile dellinnovazione del Gruppo Enel. Arrojo ha lavorato per oltre ventanni in Endesa ed un esperto di sistemi elettrici. Lo abbiamo incontrato per capire cosa bolle in pentola. Cosa vuol dire innovazione per Enel? un processo continuo che trasforma le idee in progetti e i progetti in risultati. Cos siamo sempre a caccia di soluzioni interessanti per il business nel medio e lungo periodo. Per farlo sviluppiamo tecnologie proprietarie o testiamo prototipi sviluppati da altre aziende o da istituti di ricerca (in gergo make or buy, n.d.r.). Come funziona la sinergia tra Enel ed Endesa? Molto bene. Negli ultimi tre anni abbiamo lavorato intensamente per mettere in comune i progetti pi interessanti e per adottare il migliore tra i diversi modelli make or buy sinora in uso nel Gruppo. Oggi abbiamo un portfolio di innovazioni molto importante che va dalla cattura e sequestro della CO2 allo stoccaggio dellenergia, dal contatore elettronico allintegrazione delle rinnovabili per arrivare sino alla mobilit elettrica, ai nuovi usi efficienti dellelettricit e ai nuovi servizi per i clienti. Come cambiato il mondo dellenergia negli ultimi anni? Assistiamo a una rivoluzione del modello energetico mondiale. Siamo passati dallera delle grandi centrali, che distribuivano energia verso la periferia, a tanti piccoli impianti che la generano in modo decentralizzato. Il focus quindi si sposta verso il cliente Senza dubbio. Da consumer il cliente diventato prosumer, cio insieme produttore e consumatore. Questo cambiamento ha impatti sulla generazione, sulla distribuzione e sulla vendita. E lo scambio dinformazioni bidirezionale diventa sempre pi cruciale. Per questo motivo bisogna investire sulla sensoristica che ci permette di regolare le tecnologie in base agli usi dei diversi clienti. Cosa succede sul fronte delle citt intelligenti? Enel allavanguardia in questo campo. Abbiamo cominciato a Malaga, in Spagna, dove abbiamo integrato tutte le migliori tecnologie a disposizione (contatori intelligenti, illuminazione a LED, auto elettrica, automazione della rete, stoccaggio, monitoraggio dei consumi, ecc). In Italia stiamo anche lavorando sulle citt intelligenti a Genova, Bari e Isernia. E oggi abbiamo progetti simili a Barcellona e Buzios (Brasile). Un laboratorio a cielo aperto S. Che ci consente di testare in un contesto reale il funzionamento di tante tecnologie insieme. E di effettuare misurazioni precise di tutti i flussi energetici. Da questo punto di vista il contatore elettronico gioca un ruolo di primaria importanza come interfaccia di dialogo tra la rete e i clienti. Da cosa ci aspettiamo i risultati pi interessanti? Dallo stoccaggio di energia, un pallino di tutti coloro che lavorano nel settore. Questo tema ha acquisito sempre pi importanza con lo sviluppo delle rinnovabili intermittenti. Infatti per dare continuit al sistema fondamentale accumulare energia da immettere quando il vento non soffia o il sole non splende. Quali tecnologie state testando? Stoccaggio chimico nelle batterie, aria compressa (CAES) o anche sistemi ibridi come quello di El Hierro (Canarie) in cui lidroelettrico funziona in
Orizzonti
Venti anni di esperienza in Endesa, Jos Arrojo de Lamo il nuovo responsabile Innovazione del Gruppo
combinazione con leolico. E non dimentichiamo lauto elettrica, che quando ferma (il 90% del tempo) pu rilasciare lenergia immagazzinata nelle proprie batterie. Parliamo del corrispettivo del fabbisogno di un appartamento per due giorni. Cosa vedremo concretamente nei prossimi anni? Ci sono alcuni progetti internazionali per lo stoccaggio elettrochimico che promettono un miglioramento della resa di dieci volte rispetto alle batterie attuali. Il numero magico 300-300-300: 300 watt per kg (potenza), 300 Wh per kg (energia), 300 dollari per kWh. Gli analisti dicono che in due o tre anni possiamo raggiungerlo. E nel lungo periodo? Una frontiera interessante il mare. A parte il tema delleolico off-shore, in Cile abbiamo individuato cinque siti dove il potenziale energetico delle onde e delle maree tra i pi alti del mondo, luoghi ideali per costruire un centro di sperimentazione. Anche Enel Green Power sta lavorando su questo fronte, in Spagna e Francia.
Orizzonti
Secondo lanalisi della brand equity 2011 di Gfk-Eurisko, Enel per gli italiani un operatore solido, innovativo e socialmente responsabile
onostante la crisi e laumento della competizione nel mercato energetico Enel conferma il valore del suo marchio. Un risultato importante da contestualizzare nella complessit dello scenario in cui un grande player come Enel si muove e compete come afferma il direttore delle Relazioni Esterne Gianluca Comin. Lattivit del marchio oggi infatti sempre pi esposta al giudizio critico del consumatore, che attribuisce alle imprese anche un ruolo chiave nella ripresa economica del Paese, a fronte di una crisi di fiducia latente verso i principali attori politici e istituzionali. Come ogni anno Gfk Eurisko, istituto leader in Italia nella ricerca sociale e di mercato, ha realizzato una nuova analisi della brand equity del 2011 (la misura della percezione del marchio da parte degli stakeholder). Da questo studio emerge che, sebbene i competitor accorcino le distanze, Enel risulta il fornitore pi innovativo e i progetti del Gruppo sono i pi facilmente riconoscibili. Inoltre, riguardo ai temi quanto mai attuali della responsabilit sociale e della sostenibilit, Enel non solo conferma la miglior valutazione rispetto ai concorrenti ma registra risultati significativi presso lelite della popolazione. Il posizionamento di Enel nella testa dei clienti, dei cittadini, delle istituzioni e degli opinion leader per noi un importante riferimento in relazione alle attivit di comunicazione che svolgiamo, commenta Paolo Iammatteo, responsabile Comunicazione esterna e CSR. Siamo ritenuti unazienda solida, con unimmagine importante, in grado di proporre iniziative commerciali allaltezza delle aspettative dei clienti e dei bisogni emergenti in unepoca di crisi.
Orizzonti
stata attivata allinterno del megastore di Mestre la nuova Videophone Customer Service
UN PUNTO AL CENTRO
stipulato dei contratti. Molti clienti si avvicinano inizialmente spinti da curiosit, sono attratti dalla struttura, fanno domande. Nei giorni successivi tornano con una bolletta e utilizzano il servizio, in autonomia, e ne scoprono tutte le potenzialit. Alcuni clienti ci hanno spiegato che il centro commerciale comodo da raggiungere e soddisfa pi di un bisogno, concentrando nello stesso luogo diversi servizi continua Di Torrice. Molti di coloro che vi si recano durante la settimana sono pensionati o nonne che, nonostante let, non si lasciano scoraggiare e, guidati dalla consulente, prendono subito confidenza con il mondo multimediale consapevoli che il futuro gi presente. Ma quale digital divide!, verrebbe da dire Non si tratta di un caso isolato nella strategia del customer service di Enel. Oltre allestensione in altri luoghi di questa prima VCS pilota a Mestre, basti pensare allapp (sia Apple che Android) per lautolettura dei consumi di luce e gas oppure alla messa online delle informazioni open data su negozi e luoghi di contatto territoriale con coordinate geografiche, indirizzi, orari di apertura; ma anche il servizio di traduzione simultanea per i clienti stranieri o il pluripremiato numero verde 800 900 860, attivo 24 ore al giorno e gratuito sia da fisso che da cellulare. Questo dimostra come nellera delle interconnessioni, Enel si stia gi ritagliando un ruolo di esploratore del nuovo millennio.
ome ogni mattina Matilde si sveglia, si veste di fretta addentando un biscotto ed esce di casa sui tacchi che la portano barcollando in ufficio. La sua giornata passa senza troppe pause fino a sera. Dopo il lavoro decide di passare al centro commerciale Le Barche di Mestre. Attraversata la grande porta a vetri del megastore, Matilde vede uninsegna su cui campeggia la scritta Punto Enel. Si tratta della nuova Videophone Customer Service (VCS), un angolo multimediale che ha tutta laria e lo stile! di un Punto Enel. Curiosa, si avvicina. Allingresso una ragazza dallaria sorridente la accoglie e le spiega che da quella postazione, parlando in videoconferenza attraverso un grande schermo al plasma con personale qualificato, pu fare tutto quello che normalmente farebbe in uno dei 131 Punti Enel sparsi sul territorio: stipulare nuovi contratti, ricevere informazioni su consumi, bollette e pagamenti, ma anche molto altro. Lesperto consulente dallaltra parte dello schermo si dimostra competente ed estremamente gentile. Matilde non avrebbe mai immaginato di poter risolvere nel centro commerciale, durante un veloce giro di shopping di fine giornata, quella voltura per la fornitura gas della nuova casa.
Orizzonti
ecuperare efficienza, migliorare la produttivit, apportare migliorie in chiave ambientale. E, non ultimo in ordine di importanza, effettuare i controlli periodici previsti dalle norme che regolano la sicurezza. C grande soddisfazione nellambito della Divisione GEM per i buoni risultati riscontrati nelle diverse fermate programmate, divenute ormai uno standard consolidato, e passate quindi da progetto pilota a piano di respiro pluriennale. Se pensiamo infatti che fermare per alcuni mesi una centrale elettrica con lobiettivo di eseguire manutenzioni generali a diversi livelli unoperazione di grande impatto organizzativo, capiremo quanto sia motivante riuscire a portare a termine unattivit del genere, con tempistiche definite e con rilevanti difficolt tecniche. Eppure, tanto per avere un ordine di grandezza, durante la prima fermata di fine 2010, alla Federico II di Brindisi la sola interruzione del gruppo 3 aveva coinvolto 1.300 persone, che in 550mila ore di lavoro avevano effettuato circa 70mila controlli. Una performance che era valsa il Premio missione sicurezza durante il Salone della Sicurezza sul lavoro di Bari.
Fermate sicure
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UN PUNTO DI RIFERIMENTO
Da allora questo genere di lavoro diventato un modello di riferimento per tutta la Generazione, una best practice di livello europeo grazie anche al coinvolgimento di tutte le strutture aziendali, e non ultimo al Gruppo di maggior supporto. Sono questi ultimi ad affiancarsi e ad aggiungersi alla struttura operativa della centrale durante le fasi di fermata programmata per assicurare che i lavori affidati a personale delle ditte esterne vengano eseguiti secondo le procedure di sicurezza, con la verifica delle attrezzature e delle buone norme comportamentali. In questi mesi, tra le fermate in calendario cera quella dellimpianto a carbone Grazia Deledda (UB Sulcis), conclusasi il 1 aprile scorso (con una settimana di anticipo) e con lobiettivo raggiunto di Zero Infortuni. La pianificazione ha spiegato il Responsabile UB Michele Siciliano nata dalle esperienze maturate nelle precedenti manutenzioni. Siamo riusciti a concretizzare tutti gli interventi di miglioramento su
molti sistemi critici dellunit anche grazie a forti sinergie con le unit di supporto Thermo Central Maintenaince e Assistenza Specialistica. La fermata, che ha visto impegnate anche 400 risorse al giorno, ha raggiunto gli obiettivi di recupero potenza disponibile, di miglioramento delle prestazioni e dellaffidabilit, di diminuzione delle frequenze di fermata e di mantenimento degli standard consolidati di combustione di biomasse. Questo grazie anche al Gruppo di maggior supporto che ha monitorato e gestito in maniera puntuale tutti gli aspetti di sicurezza delle varie fasi lavorative, eseguendo 1.100 controlli e riscontrando un 10 per cento di inadempienze, segnalate e gestite. E se sul fronte della filiera carbone le principali fermate programmate sono previste anche a Brindisi (gruppo 4, fino a met luglio) e La Spezia, uguale fermento manutentivo previsto in ambito idroelettrico, oliogas e ciclo combinato. Proprio nellambito dei cicli combinati, in corso una revisione generale dellimpianto siciliano di Priolo Gargallo, come spiega il Responsabile UB Michele Vinci: La fermata al gruppo 1, in conclusione a maggio, speculare a quella gi effettuata nel 2011 al gruppo 2. Ottimi standard di sicurezza, revisione generale a turbine, alternatori e altri componenti, grande lavoro del Gruppo di maggior supporto, ottima sensibilizzazione su norme e procedure. Parola infine a Renato Giardina (Responsabile UB Sardegna), anche lui in fase di fermata programmata fino a luglio, con lobiettivo di revisionare lintero gruppo 3 dellimpianto di Taloro. La nostra centrale spiega Giardina importante nella regione perch, essendo lunico impianto di pompaggio, partecipa alla riaccensione della rete sarda in caso di black-out. Per tenere alto quindi il valore della sicurezza, abbiamo creato un Team facilitatori Sicurezza formato dai responsabili del servizio protezione e prevenzione, e dellavanzamento fermata. Il nostro personale, insieme ai tecnici del servizio Hydro Central Maintenance, stanno cooperando con le ditte appaltatrici e con i rappresentanti delle imprese costruttrici. Per come sta andando, siamo pienamente soddisfatti.
ome ogni cittadino sa bene, sotto elezioni i toni della politica sono cos aspri da rendere difficile il dialogo. Per poter far sentire la propria voce quindi fondamentale muoversi per tempo. Ce lo conferma Massimo Bruno, responsabile Relazioni esterne territoriali, che in queste settimane coinvolto con la sua squadra nella volata finale che porta alle elezioni amministrative del 6 e 7 maggio. Un lavoro fondamentale che pone le basi per un rapporto che la nostra azienda instaurer con le amministrazioni locali che verranno elette.
Orizzonti
Cosa porta una politica debole? Favorisce lostruzionismo generato dalle macchine burocratiche, il vero problema italiano. Inoltre i politici non se la sentono di prendersi la responsabilit di decidere. Soffrono della sindrome Nimto, cio Not In My Term of Office (non nel mio mandato) perch temono lelettorato. Ma spesso sbagliano e non capiscono che la popolazione vuole una centrale. Su quali citt vi focalizzerete nelle prossime Comunali? Come al solito concentriamo la nostra attenzione su quei comuni dove siamo presenti con le nostre centrali. Il caso vuole che a maggio saranno rinnovati i consigli delle citt dove sono i nostri pi importanti impianti a carbone: Brindisi, Civitavecchia, La Spezia e Genova.
Il 6 e 7 maggio si voter nelle citt dove risiedono i principali impianti a carbone del Gruppo
Sicurezza
Un passo definitivo verso lobiettivo Zero Infortuni con il nuovo progetto di Gruppo per la sicurezza
o scorso 19 aprile partito il nuovo progetto One Safety per la sicurezza. Uniniziativa sollecitata direttamente dallad e dg, Fulvio Conti, che riguarda tutto il Gruppo e contribuisce a costruire la One Company Enel del futuro anche nel settore della safety. Il progetto One Safety coinvolge tutti noi a partire da me e dal management, fino ad arrivare a tutti i colleghi del Gruppo e delle imprese appaltatrici ha affermato lad nel video messaggio di apertura della giornata. Si tratta di un progetto che potenzia il nostro impegno per farci diventare lazienda numero 1 al mondo, anche nella Safety. Obiettivo del progetto quello di rendere omogenei i processi, i linguaggi e gli strumenti in tutti i Paesi nei quali siamo presenti mettendo in atto ununica strategia che si adatti alle realt locali per continuare sulla strada del miglioramento continuo degli standard di salute e sicurezza in tutto il mondo Enel. Molta strada stata fatta. Negli ultimi tre anni il progetto Nine Points, che ora segue il modello del 5+1, ha prodotto un cambiamento della cultura nella nostra azienda e i risultati tangibili lo testimoniano: landamento infortunistico dal 2008 a oggi ha avuto una decrescita costante e i dati che provengono da tutte le unit del Gruppo sono in netto miglioramento. Ciononostante non stato ancora raggiunto lobiettivo Zero infortuni. Per questo, il passo successivo stato quello di passare dalla logica del progetto a quella del processo strutturando le nove aree di miglioramento del Nine Points in sei tavoli di lavoro con il nuovo approccio 5+1 che consentir di consolidare i risultati raggiunti e di migliorare gli standard in tutto il Gruppo.
I PROSSIMI PASSI
Il progetto One Safety rappresenta per lazienda una strategia decisiva per consolidare i tre anni di continuo miglioramento dallavvio del progetto Nine Points ed estendere in maniera omogenea a tutto il Gruppo gli incoraggianti risultati gi ottenuti ha detto Alda Paola Baldi, responsabile Health & Safety di Enel. In particolare, il programma dellarea comportamenti verr implementato con osservazioni sistematiche dei comportamenti in base alle quali verranno definite le misure di miglioramento da adottare. Abbiamo gi concluso la fase preparatoria e una delle azioni pi importanti stata quella di individuare e formare i primi colleghi navigatori, indispensabili per la riuscita del nostro percorso ha concluso Baldi. Obiettivo delle osservazioni rinforzare i comportamenti corretti e correggere quelli a rischio per creare una cultura della sicurezza sempre pi consolidata.
Speciale
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In occasione del cinquantesimo compleanno della nostra azienda, Enel Insieme ha deciso di pubblicare una serie di racconti brevi che mettono a fuoco la sua diversit. Una diversit, maturata negli anni grazie alla capacit di Enel di rinnovarsi senza dimenticare la sua originaria missione: portare a tutti lelettricit e il benessere che ne deriva. Si spiega cos il nostro titolo, che si ispira a una famosa frase di Picasso Ho voluto essere pittore sono diventato Picasso che a sua volta si riferiva a una profezia di sua madre: Se farai il soldato diventerai generale; se ti farai prete finirai per diventare Papa. Parlando di Enel al momento della nazionalizzazione nessuno si era azzardato a fare previsioni cos esaltanti. Anzi, molti prevedevano disservizi, serate buie e sventure di ogni tipo. Dopo mezzo secolo di vita Enel invece ha dimostrato di essere uno dei pi importanti successi italiani. In questa puntata parliamo del sorpasso del 1966 quando il termoelettrico super lidroelettrico nel mix di generazione. A determinare questo evento epocale fu laumento della richiesta di energia elettrica dovuta allimpetuoso boom economico degli anni Sessanta. Con lincremento della produzione termoelettrica arrivarono culture e saperi che hanno segnato in modo indelebile lidentit della nostra azienda.
23 Enel Insieme Aprile 2012
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Speciale
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Negli anni Sessanta la societ italiana si trasforma radicalmente e questo processo di modernizzazione degli stili di vita accompagnato e favorito dal sistema elettrico nato nel 1962 con lEnel. In pochi anni lente elettrico porta lelettricit nelle campagne e nelle aree montane e realizza la rete di trasmissione e interconnessione a 380 kV. In un solo decennio il grado di elettrificazione gi del 98,9%, mentre le linee elettriche a 380 kV sono oltre 2.800 km. Nel 66 per la prima volta la produzione termoelettrica supera quella idroelettrica. Il progressivo esaurimento delle risorse idroelettriche e il continuo e sostenuto aumento della richiesta di energia elettrica rendono sempre pi necessario il ricorso alla produzione termoelettrica. un sorpasso che ne evoca subito un altro: quello del memorabile film di Dino Risi che mette in scena il boom economico, impersonato da un grande Vittorio Gassman in grado di incarnare con istrionismo tutti i difetti e i pochi pregi di quellItalia ruggente. I frigoriferi intasano i Tir e i Tir intasano le strade. Gli Italiani sono travolti dal miracolo economico e dal consumismo. Nel 1965 Enel effettua un indagine sui propri utenti: il 72% degli italiani possiedono il frigorifero, il 64% il televisore, il 42% la lavabiancheria, il 28% lo scaldacqua elettrico e il 2% la lavastoviglie. I nuovi ricchi prendono le auto sportive e le barche ormeggiate nelle localit pi esclusive a emblema della loro agiatezza. E basta una domanda che il neo consumista Bruno Cortona- Gassman fa allo smarrito Roberto-Trintignant per capire tutto: non bevi non fumi, non sai neppure guidare: ma che ti godi della vita tu? Nel 1968 la produzione elettrica italiana supera i 100 miliardi di kWh; in novembre viene assegnata ad Ansaldo Meccanico Nucleare e a General Electric la realizzazione a Caorso (Piacenza) della quarta centrale nucleare. Con questa decisione sembra partita la rincorsa per un nuovo potenziale sorpasso. Ma poi la storia prende unaltra direzione.
Il sorpasso
Oltre a essere il nome di una splendida rosa, TEA lacronimo di Triflusso Enel Ansaldo. La parola chiave ovviamente triflusso; infatti la tecnica che si usata praticamente per ottenere la riduzione della temperatura di fiamma e la formazione di zone a diversa stechiometria la suddivisione dellaria di combustione in pi correnti: tre nel caso di TEA. Lidea di sviluppare il TEA nacque essenzialmente dallaccoglimento nei programmi dellEnel di nuovi indirizzi in materia di emissioni inquinanti e dalla mancanza sul mercato internazionale di un bruciatore a bassa produzione di ossido di azoto per olio e gas. Per lo sviluppo di TEA, durato poco pi di un anno, furono studiati, prima separatamente e poi in maniera congiunta, tutti gli aspetti che concorrono alla formazione di questo inquinante sviluppando un prodotto in grado di abbatterne il 50%. TEA fu un successo importante e ottenne premi e riconoscimenti internazionali. Dopo la prima installazione di 18 bruciatori su ununit unificata della Centrale di Monfalcone, Enel lo impieg su molti impianti a olio e promosse la realizzazione di una versione del TEA a carbone che ancora oggi in funzione su molti impianti alimentati con questo combustibile. Ansaldo parimenti fece del TEA un prodotto di punta della sua produzione industriale vendendolo in tutto il mondo.
Seconda puntata
Il fuochista
Scorrendo le carte dellarchivio storico dellEnel relative ai primi anni di vita dellazienda, ci si imbatte in una serie di domande di assunzione da parte di uomini provenienti dalla marina civile e militare: ufficiali, sotto ufficiali di macchina, fuochisti. A quei tempi infatti le centrali termoelettriche erano viste come navi piantate a terra, con impianti, macchine e processi del tutto simili a quelli dei bastimenti a vapore. Le assunzioni erano molte e non c dubbio che la disciplina militare della marineria, la passione che tipicamente gli uomini di mare mettono nel loro lavoro, la determinazione e la cura necessaria per tenere le macchine sempre in tiro, hanno inciso sul profilo genetico di Enel. Tra queste figure, quella del fuochista rimasta nel mito. Forse per la sensibilit speciale che permetteva loro di capire landamento della combustione solo osservando il colore e la lunghezza di una fiamma. Era il medico che auscultava con lo stetoscopio la caldaia aiutandola a star bene. Come il medico, anche il fuochista stato aiutato dallimpetuoso sviluppo della tecnologia. Cos il fuochista diventato un operatore tecnologico capace di interpretare i dati dei sensori e, pi in generale, di utilizzare mezzi di diagnostica e supervisione. Non guarda solo le fiamme che sono tenute costantemente sotto controllo da sensibilissimi sensori che analizzano costantemente forma e spettro di emissione ma anche il generatore e il macchinario principale. Non dispone pi di brogliacci su cui annotare e segnalare malfunzionamenti per registrare la storia del macchinario; il nuovo fuochista ispeziona e conduce limpianto con moderni palmari su cui sono riportati, in appositi database, tutti i dati di esercizio. Michele Siciliano, capo della centrale termoelettrica del Sulcis, ci spiega come vanno le cose: In caso di anomalie, il nostro operatore si pu interfacciare con il palmare con il sistema SAP-ERP e, dopo aver reperito con un click nellarchivio documentale informatizzato tutte le informazioni di cui ha bisogno, crea un avviso di manutenzione che viene inviato automaticamente ai colleghi deputati allintervento. In questo modo il personale della manutenzione pu preparare in remoto lintervento di risoluzione del guasto gestendo tutte le fasi di pianificazione, dalla richiesta della messa in sicurezza alla preparazione dei ricambi in magazzino. Ora il nostro uomo sa in anticipo dellarrivo dei colleghi della manutenzione e predispone limpianto per lintervento in sicurezza. Concluso il lavoro, la squadra di manutenzione riporta nella storia di quel macchinario lintervento eseguito che servir a futura memoria.
fumi di un impianto a carbone infatti costituito da un denitrificatore catalitico per labbattimento degli ossidi di azoto, da un precipitatore elettrostatico o da un filtro a manica per labbattimento delle polveri e da un desolforatore per labbattimento dellanidride solforosa. Il tutto coordinato e gestito con potenti mezzi informatici, sistemi di automazione integrati, sale di manovra che somigliano sempre di pi a centri di controllo spaziali e operatori che girano sugli impianti con dotazioni di sicurezza e sistemi di misura sempre pi sofisticati. Oggi tutto questo non serve solo ad abbattere gli inquinanti ma anche a ridurre le emissioni di anidride carbonica, il pi importante gas serra almeno per quantit emessa. Le leve per ridurre la CO2 sono laumento dellefficienza degli impianti, lo sviluppo delle energie rinnovabili e in un prossimo futuro la cattura e il sequestro. Lidea di base di questultima tecnologia quella di catturare lanidride carbonica dai fumi e immagazzinarla sottoterra o in acquiferi profondi dove si mineralizza lentamente. In una versione pi sofisticata questo processo si pu fare passando attraverso la produzione di idrogeno, rendendo la centrale una vera e propria fabbrica di energia a emissioni zero, che non avrebbe pi bisogno neppure del camino. A quel punto sar lidea stessa di centrale a cambiare anche nellimmaginario collettivo e le ciminiere, che caratterizzano il paesaggio rappresentando nel bene e nel male il simbolo dell industrializzazione, potrebbero sparire per sempre.
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Seconda puntata
bastare per non rimanere in mezzo al mare. Vincenzo era diventato fuochista per caso seguendo il fratello imbarcato su un mercantile dove aveva presto trovato rifugio sotto coperta accanto alle caldaie. Rimaneva l in silenzio per ore a guardare il fuoco e ad ascoltare i racconti dei fuochisti anziani e a osservarli lavorare nel tentativo di rubargli i segreti del mestiere. Aveva imparato a riconoscere i carboni buoni, quelli che prendono fuoco solo a guardarli, e quelli cattivi che non vogliono saperne di bruciare, che bisogna tenere docchio lumidit della polvere e che laria comburente deve essere sempre calda, pi calda che si pu. Aveva appreso come governare il generatore e come inchiodare al massimo la pressione del vapore consumando meno combustibile possibile. Aveva lavorato con mille combustibili diversi e lottato con i generatori di vapore pi strani. Aveva anche imparato che il fuoco ti dice con il suo suono e la sua luce, se la combustione va bene, se laria troppa o troppo poca o troppo fredda, se il combustibile troppo bagnato, se venuta lora di pulire la fornace. Aveva capito a sue spese che il fuochista non deve distrarsi mai, deve guardare e ascoltare la sua creatura, capire velocemente il messaggio che essa gli manda ed agire perch tutto vada per il meglio. Aveva imparato anche che con le fiamme si pu interagire pi profondamente, aveva sentito fuochisti tedeschi imprecare contro fiamme capricciose e fuochisti russi pulire per ore quasi accarezzandoli, tra una martellata e laltra, riottosi bruciatori. Lui, per, aveva elaborato un suo personale stile, si rivolgeva alle sue fiamme come se fossero delle donne, con garbo e dolcezza: Vuoi pi aria bella?, Non ti spegnere tesoro!,Sei nervosa oggi? e gi di l complimenti e tenere rampogne, mai un urlo, mai una parolaccia, mai unoffesa. Fu con questo bagaglio di esperienze che Vincenzo T., per far contenta la mamma, si present davanti alla caldaia della centrale di Vigliena per effettuare la prova darte decisiva per la sua assunzione. Aveva addosso per scaramanzia, il suo pantalone pi consumato, le scarpe nuove e il berretto da fuochista in testa. Esamin, sfarinandolo tra le mani il carbone del giorno e lo annus: era antracite, il pi tosto dei carboni, quello pi antico, quello che non vuole proprio saperne di bruciare. Si pul le mani addosso, accese lo stoppaccio, lo avvicin alla bocca del bruciatore e sussurr senza che lingegnere della commissione esaminatrice lo potesse ascoltare: Dai bella! Fai la brava. Dai, accenditi!. Lansia lo attanagliava. Aveva usato tutta la sua perizia, laria era dosata perfettamente, il bruciatore ben assettato, la pressione giusta, ma aveva paura. Dai bella! Dai.. Si intravide una fiammella azzurra, era il segnale che poteva dare il via al combustibile. Lo fece lentamente ma con decisione. Dai bella, dai. Una fiamma prima timida poi enorme illumin la caldaia che apparve in tutta la sua tetra e cavernosa grandezza. Dai bellissima, dai che fatta, rimase incantato come se fosse la prima volta che vedeva una cosa simile e rinvenne solo quando ud lingegnere esclamare:Bravo!
Per il miglioramento continuo necessario capire come estrarre valore dal lavoro quotidiano
Eccellenza
Le chiavi delleccellenza
apire da quali attivit del processo produttivo e della nostra attivit lavorativa quotidiana possiamo estrarre pi valore fondamentale per il miglioramento continuo. un processo creativo che, necessariamente, richiede di confrontarsi con le migliori pratiche: per fare meglio ci che gi facciamo, imparare cose nuove o insegnare ad altri cose che noi facciamo in maniera pi efficace. Per spiegare la creazione di valore del nostro lavoro in questo contesto giocano un ruolo importante i KPI (Key Performance Indicators) che hanno il ruolo di collegare i processi produttivi e le attivit lavorative con i risultati economici e finanziari dellazienda. Cos facendo si possono confrontare realt produttive in contesti economici, di mercato e con culture aziendali diverse. Consentono, inoltre, di individuare le migliori pratiche e di misurarne lefficacia. Le differenze di processo divengono cos mutuamente conoscibili tra i vari contesti aziendali del Gruppo, rendendo possibile la loro valorizzazione e omogeneizzazione in una singola cultura aziendale pi ricca e profonda. Per essere efficace, questa sorta di linguaggio di misurazione delle performance deve essere comune; per questo lomogeneizzazione dei KPI il punto di partenza del progetto di BPS (Best Practice Sharing) manageriale della Generazione.
mercato molto diverso: alcuni sono impianti di base, con un servizio quasi continuativo, altri sono purtroppo marginali e lottano con la concorrenza per produrre per poche ore al giorno, altri infine si posizionano tra questi estremi. Il migliore risultato economico complessivo si raggiunge quindi in modo diverso: per gli impianti di base minimizzando la indisponibilit si ottiene la massima produzione possibile (il che comporta tuttavia un significativo utilizzo di risorse per la manutenzione); per gli impianti marginali meglio invece minimizzare le risorse economiche assorbite poich, anche se disponibili, hanno poca probabilit di essere chiamati a produrre.
FOCUS SULLESERCIZIO...
Un gruppo di lavoro composto da Elena Rotondale (Divisione GEM), Stefano Santini (Divisione Internazionale), Luis Mateo (Divisione Iberia e Latam - Generazione NEEP), Rodolfo Duran e Rodrigo Paredes (Divisione Iberia e Latam - Generazione Latam), sta lavorando sulla omogeneizzazione dei KPI di Esercizio come, ad esempio, lindisponibilit delle unit di produzione, cio il rapporto tra lenergia non prodotta perch lunit non disponibile e lenergia totale teoricamente producibile nel periodo considerato. Questo KPI misura la perdita potenziale di produzione dovuta a fuori servizio degli impianti. Questo valore deve essere tendenzialmente il pi basso possibile. Tuttavia occorre considerare che per raggiungere bassi valori di indisponibilit bisogna investire in manutenzione risorse sempre crescenti. Non esiste una soluzione buona per tutti. Gli impianti sono di tecnologie, et e taglie molto differenti; inoltre hanno un posizionamento di
Sostenibilit
Egp ed Enel Distribuzione sul Treno Verde di Legambiente con le soluzioni grandi e piccole per vivere e spostarsi in modo responsabile
n treno e una bicicletta. Come dire grandi e piccoli viaggi, accomunati da una sola forza motrice: lelettricit prodotta da fonti rinnovabili. il binomio che, insieme al monitoraggio scientifico della qualit dellaria in citt, ha caratterizzato ledizione 2012 del Treno Verde che ha sostato nelle stazioni di otto citt italiane. Liniziativa, realizzata da Legambiente fin dal 1988 in collaborazione con le Ferrovie Italiane, da questanno ha visto la partecipazione come main sponsor di Enel Green Power che, insieme a Enel Distribuzione, ha portato allinterno dei vagoni verdi le tecnologie per rendere pi sostenibile la vita di ogni giorno e la mobilit urbana.
mazioni utili. Ma Enel Distribuzione ha portato sul Treno Verde anche la sua esperienza internazionale nel campo delle smart grid, della mobilit elettrica, del contatore elettronico e della domotica. Tutto quanto serve, insomma, per rendere le citt e le case intelligenti e dunque efficienti. Le citt infatti sono al centro della questione climatica globale ha sottolineato Cogliati Dezza. Per questo ledizione del Treno Verde 2012 dedicata alla citt del futuro.
iguel ha gli occhi profondi e scuri dei suoi antenati. Insegna storia ai bambini che vivono nella piccola comunit di Ojo de Agua, in Guatemala. Ci racconta che in questa regione viaggiatori di tutti i tempi sono andati alla ricerca delle rovine degli antichi templi Maya di Yaxchiln, sul grande fiume Usamacinta che segna il confine con il Messico. Ma non dimentica i massacri politici che lo stato guatemalteco impose durante il conflitto armato interno, le cui ferite sono ancora aperte nonostante siano trascorsi gi quindici anni dalla firma degli accordi di pace. Ancora oggi i nostri ragazzi spesso non hanno la possibilit di studiare come quelli occidentali, di crescere e sperare in un futuro dice Miguel. Ed per questo che i suoi occhi si illuminano quando racconta del progetto che Enel Cuore ha finanziato per la sua gente, ovvero la ristrutturazione della Escuela Oficial Rural Mixta. Il progetto nasce grazie alla cooperazione con il comune di San Juan Cotzal nel Dipartimento di Quich. Circa 280 bambini possono fare lezione in sei nuove classi in cui domina lazzurro, affiancate da una cucina attrezzata e funzionante,
Enel Cuore
Continua limpegno della nostra onlus a sostegno delle popolazioni rurali in America Centrale
UN IMPEGNO DIFFUSO
Il progetto di San Juan Cotzal non il solo seguito dalla nostra Onlus in Guatemala. Per i bambini di Aldea Calahuach stata realizzata una scuola con 12 aule, quattro bagni, ufficio di direzione, cucina e altri spazi multiuso. Lampliamento ha consentito di aumentare il numero di studenti che frequentano la scuola. A Zunil stato creato un centro educativo con orientamento tecnico professionale destinato a ragazzi disagiati, che rappresentano unalta percentuale della popolazione scolastica. Lattivit della zona prevalentemente agricola e, in previsione di un futuro sviluppo industriale, lo sviluppo professionale pu creare giovani tecnici e offrire loro nuove opportunit di lavoro. Enel Cuore inoltre ha contribuito in modo significativo alla costruzione di 150 case nel dipartimento di Baja Verapaz, un progetto realizzato congiuntamente con la Ong Un Techo Para Mi Pas (vedi Enel Insieme di ottobre 2011). Infine la nostra onlus ha sostenuto lAssociazione Mani Tese con un contributo per la riqualificazione strutturale e architettonica dello storico immobile sede del centro educativo del Majoca che promuove attivit di sostegno allistruzione per oltre 500 ragazzi.
29 Enel Insieme Aprile 2012
Prisma
Parte il secondo tour a zero emissioni targato Enel del cantante italiano. Lo abbiamo intervistato alla vigilia del debutto
glie preferibilmente nelle ore serali. Tutte queste piccole cose, moltiplicate per gli occupanti di una citt, possono davvero cambiare qualcosa in termini di risparmio energetico. Quindi il singolo individuo dovrebbe acquisire una consapevolezza maggiore delle proprie azioni? importante capire come il minimo gesto in realt, nelleconomia mondiale, un gesto importante che non si pu trascurare. Basta veramente poco e diventa quasi unabitudine, a un certo punto quasi pi semplice farlo che non farlo. Tu credi che un artista abbia in un certo senso, quindi, un ruolo anche politico? Sono cambiati i tempi, la gente ha meno fede nella politica e vive un momento talmente complicato che forse la musica, il teatro, il cinema sono diventati un vero punto di riferimento, gli unici veri strumenti di sfogo. Da musicista come stai vivendo questo momento di forte crisi globale? Con i nostri piccoli show noi non possiamo fare altro che regalare una serata piacevole a qualcuno. Se un concerto pu migliorare di pochis-
Prisma
simo la vita di una persona, anche solo per una sera, a me basta. Forse la musica non ha un ruolo cos potente come quello della politica o della medicina, per aiuta le persone a vivere con un po pi di leggerezza. Ed anche questo lo spirito con cui parte il tuo nuovo tour? S. Questo tour io lho pensato come una festa nata per celebrare dieci anni insieme alle persone che mi hanno permesso di essere qui oggi. Mi piace lidea che la protagonista sia la musica e che sia quindi uno spettacolo leggero, dinamico, veloce e anche divertente. A proposito di musica, come scrivi le tue canzoni? La penna lunico testimone di un momento di spontaneit, per me molto pi complicato avere sempre dietro un computer. Scrivo sempre preso dallistinto del momento, anche di notte, mi sveglio perch ho delle idee. Uso dei fogliacci assurdi, i miei manoscritti non finiranno in nessun museo perch sono inguardabili (ride). Non so quale sia per la mia forma di scrittura, mi sento molto lontano da un poeta, non so rispettare effettivamente una struttura precisa. Lunica cosa che posso assicurare che tutto quello che scrivo quello che provo in quel determinato momento. E invece il tuo rapporto con i social network? pessimo! Mi dispiace dirlo, lo so. Fa poco cool nel 2012, a trentanni, dichiarare che non si usa Twitter, ma cos (sorride). La pagina Facebook gestita dalla mia casa discografica e ammetto che sia un ottimo strumento per pubblicizzare gli eventi. Se penso che solo cinque anni fa per parlare del lancio di una data di un concerto bisognava divulgare dei comunicati stampa e ci volevano giorni per riuscire ad arrivare alle persone. Adesso vai su Twitter e con 140 caratteri parli al mondo intero! Per i social network non mi somigliano, io ho bisogno dei miei spazi, non voglio essere sempre sul pezzo. Tornando al concerto, due recenti disgrazie hanno fatto vacillare lidea di sicurezza legata alle strutture dei palchi. Come ti sei sentito quando hai appreso la notizia? Ci sono tanti discorsi da fare in questo senso. Nel caso di Jovanotti, il palco era lo stesso del mio tour precedente, quindi sono rimasto sciocca-
to. Al secondo episodio ammetto di essere del tutto crollato sprofondando in una crisi di panico abbastanza importante. Non facile rendersi improvvisamente conto che, in qualche modo, ti concedi alla sorte ogni giorno. Sulla sicurezza c da fare un discorso molto severo. Non si pu dichiarare in maniera cos ipocrita, come stato fatto, che non si devono montare palchi troppo grandi. come dire che artisti come Bruce Springsteen, Madonna e Lady Gaga non possono andare in giro per il mondo. Bisogna invece aumentare la sicurezza e i controlli da parte delle autorit competenti. Sappiamo che sei un grande curioso del mondo. Hai vissuto anche in America Latina, una realt in cui Enel molto presente. Cosa ti affascina di quei luoghi? vero, mi incuriosisce cos tanto la scoperta che alle volte mi mimetizzo con lambiente e quasi mi sdoppio. Da qui nasce la mia passione per le lingue, per i viaggi. Quando vado in un luogo voglio respirare, mangiare, svegliarmi e vivere come fa la gente del posto. Altrimenti ho come limpressione di star perdendo tempo. Ogni Paese ha qualcosa da darmi. A volte ti confronti con delle situazioni estreme di povert che ti aiutano a tornare a casa con un bagaglio di modestia e di rispetto per il luogo in cui vivi. LAmerica Latina un mondo a parte fatto di storia, cultura, civilt. Tutte queste cose ti riempiono il cuore. Ci sono rimasto tre anni, stavo finendo luniversit e volevo prendermi del tempo per studiare, ma i discografici sono venuti per riportarmi alla realt. Avevo gi scritto delle canzoni, dovevo pubblicare un nuovo disco. A proposito di universit, tu hai iniziato con Ingegneria. In Enel ci sono molti ingegneri, quindi venendo qui ci siamo chiesti se qualcuno di loro non fosse in realt un potenziale Tiziano Ferro Io glielo auguro! (ride) Scherzi a parte, continuate con Ingegneria, la musica folle, troppo folle! Adesso per siamo curiosi! Dopo il liceo scientifico, dove andavo anche molto bene, stato quasi normale continuare un percorso di studi orientato alla matematica. Ho sempre scritto canzoni, ma quella era la mia passione. Non pensavo che potesse condizionare cos la mia esistenza. Portavo i miei provini alle case discografiche con grande amore, ma consapevole del fatto che potesse essere una perdita di tempo. Per fortuna poi non lo stato. Sei davvero convinto che lamore sia una cosa semplice? Certo! Lamore si esprime attraverso cose semplici come il concepimento, la nascita, linnamoramento. Basta osservare la natura o chi molto meno complicato di noi. Lamore tutto, universalmente a cascata, le relazioni con la tua famiglia, gli amici, il tuo territorio, la tua citt. Per me questo messaggio diventato quasi un mantra che io consiglio alle persone pi autolesioniste per sorridere di pi alla vita. E se dovessi scegliere tre cose, le pi importanti, da fare appena sveglio? La prima in assoluto la conservazione della mia salute psicofisica. Tentare di non fare nulla che possa farmi star male, perch io negli ultimi anni ho sempre anteposto le esigenze degli altri alle mie. Un po per timidezza, per la paura di dire no, anche per un senso di inferiorit. Seconda cosa il rispetto per gli altri, sempre. E terzo, visto che mattino, un barile di caff perch senza non vivo, la mia droga (ride). Datemi un caff e poi si parte!
Prisma
Per una giornata le persone con sindrome di Down sono state protagoniste delle campagne pubblicitarie delle grandi aziende
l 21 marzo non solo il primo giorno di primavera. In tutto il mondo di pi, che le persone affette dalla sindrome di Down sono persone certamente differenti dalle altre, ma che la loro diversit pu integrarsi infatti si celebra anche la Giornata Mondiale sulla sindrome di perfettamente nel normale vissuto quotidiano di ognuno di noi. Down. Lappuntamento internazionale da questanno sancito uffiTra le realt ABITA che hanno alliniziativa cialmente anche da una risoluzione dellONU nato per diffondeCONTATORE ELETTRONICO ENEL. IL FUTURO DELLENERGIA Aaderito CASA TUA. anche Enel, Illy, Averna, Toyota, Carta Si innovazioni e Carrefour. Da parte delle aziende abbiamo trovato re una maggiore consapevolezza e per vicino promuovere lintegrazione nella una Dal 2001, continua a costruire il futuro a te. il Contatore Elettronico, delle pi grandi infrastrutturali una collaborazione incredibile, al di l di ogni pi rosea aspettativa ha societ di tutte le persone affette sindrome di di Down. Una di Enel, che festeggia i suoi 10 dalla anni in 36 milioni case con un risparmio di 30.000 tonnellate di CO2 ogni anno. tecnologia nata pernon darti, insieme Questa allenergia, le informazioni che servono a consumare con consapevolezza e scegliere le offertedi Saatchi & Saatchi Italia. E la affermato Fabrizio Caprara , presidente La scelta del giorno casuale. malattia, detta anche Trisomia commerciali pi indalla linea con il tuo stile di vita. Anche se solo un presto conter molto di pi, da perch diventer il cuore, responsabile Pubblicit e Ricerconferma ci viene Laura Giovannini 21, caratterizzata presenza di un cromosoma in pi contatore, tre invece tecnologico di citt sempre pi sostenibili. Per questo, se vuoi provare a vedere come sar il futuro, apri la porta della tua cantina. enel.it che di Enel: una proposta a cui abbiamo aderito subito perch siamo di due nella coppia cromosomica n. 21 allinterno delle cellule. Da qui, convinti che la pubblicit abbia anche un dovere di servizio sociale. Per appunto, la data 21/3. E proprio in occasione della Giornata mondiale, quanto ci riguarda, abbiamo usato una campagna che ha avuto grande il Coordinamento nazionale delle associazioni con persone con sindrosuccesso fin da subito, quella dedicata al contatore elettronico. me di down (Coordown) ha dato vita insieme allagenzia di pubblicit Saatchi & Saatchi a uniniziativa che ha saputo unire creativit, sensibilizzazione e impegno sociale. UNICI S, DIVERSI NO Non esiste diversit. Ciascuno unico, come lo chi ha la sindrome di Down le fa eco Paolo Iammatteo, responsabile Comunicazione Esterna LA NORMALIT DELLA DIFFERENZA di Enel. Dobbiamo tutti, cittadini, aziende, associazioni e gruppi di Lagenzia ha infatti realizzato una versione alternativa di alcuni spot interesse, batterci per eliminare le barriere che impediscono lintegraziotelevisivi e campagne stampa, gi proposte al pubblico italiano, destine di queste persone nella societ, a cominciare da quelle mentali, che nandola ad andare in onda in tv e apparire sulle pagine dei giornali sono le pi difficili da abbattere. Cos come una persona con sindrome nella giornata del 21 marzo. Una special edition basata sul concetto di di Down perfettamente capace di avere una famiglia, un lavoro e degli integrazione, o per meglio dire di inclusione, in cui gli attori originali sono stati sostituiti da persone affette dalla sindrome di Down. Il succes- interessi, altrettanto pu essere il protagonista di una campagna pubblicitaria per una grande azienda. so delliniziativa sta nel fatto che, tra il grande pubblico, in pochissimi si sono accorti della differenza. Ed stata la dimostrazione, una volta
32 Enel Insieme Aprile 2012
Up the down!
Intercultura
Intreminuti
Grande tennis a Bucarest
il torneo di tennis pi importante della Romania, e non un caso che il BRD Na stase Tiriac Trophy, sponsorizzato da Enel, sia intitolato ai due giocatori rumeni pi forti di tutti i tempi. Alla manifestazione partecipa anche il nostro Andreas Seppi, numero 43 del ranking mondiale. Da non perdere lesibizione 4 stelle piene di energia che avr tra i suoi protagonisti proprio Ilie Na stase, insieme a un altro campione del passato come John McEnroe.
UnOpera straordinaria
Enel sponsorizza due concerti straordinari della stagione del Teatro dellOpera di Roma 2012, diretti entrambi dal maestro Riccardo Muti. Il primo con la Chicago Symphony Orchestra impegnata con le musiche di Nino Rota, Richard Strauss e di Dmitrij ostakovic . Un mese dopo sar invece la volta dellAttila di Giuseppe Verdi. Per tutti i colleghi sar possibile assistere alla prova generale, riservata esclusivamente alla nostra azienda.
BRD Nastase Tiriac Trophy / Bucarest / dal 23 al 29 aprile 2012/ brd-nastase-tiriac-trophy.ro Festival internazionale del giornalismo / Perugia / dal 25 al 29 aprile 2012/ www.festivaldelgiornalismo.com
Gipsy Spirit / Bratislava / fino al 26 giugno 2012/ www.gypsyspirit.eu Chicago Symphony Orchestra / 23 aprile e Attila / 30 maggio / Teatro dellOpera di Roma / www.operaroma.it
Gente Enel
GenteEnel
Ins Arteaga Snchez
Laura Ventrella
La meglio giovent
Sapevo fin dallinizio che sarebbe stata unavventura emozionante. Certo, non mi illudevo che sarebbe stato facile, per sono giovane, entusiasta e poi ho tanti colleghi pronti ad aiutarmi. Parla cos Laura Ventrella, classe 1986, che dal primo agosto del 2011 la pi giovane team leader di un Punto Enel in Italia. Bolzanina doc, Laura vive e lavora nella sua citt anche se, confessa, ho una grande passione per i viaggi e, quando posso, prendo e parto. Nonostante let, non stupisce che Laura abbia gi raggiunto un traguardo cos importante: basta sentirla parlare per capire tutta la sua maturit e la sua determinazione. Ad esempio, quando le chiediamo cosa cambierebbe se al suo posto ci fosse un maschio, risponde sicura: In realt credo quasi nulla. Certo, tra uomini e donne esistono sensibilit diverse, ma penso che nella sostanza le cose andrebbero pi o meno allo stesso modo. Ogni giorno, Laura si preoccupa che in negozio tutto funzioni, che i clienti ricevano sempre un servizio adeguato e che i suoi collaboratori possano lavorare al meglio. Tra i miei vari compiti, la gestione del personale quello che mi piace di pi. Perch penso che facendo emergere le potenzialit di ognuno, facendo in modo che tutti lavorino con il sorriso sulle labbra, le cose possono funzionare meglio. Il discorso scivola poi sulla vita extra-lavorativa, perch si pu amare il proprio lavoro quanto si vuole ma quando si hanno 26 anni non si pu pensare che tutto finisca l. Ed questo lunico momento in cui allenergia e alla forza di volont si sostituisce una lieve nota di rimpianto: Ho sempre amato lo sport, e in particolare la danza, fin da piccola. Da quando sono stata promossa team leader ho smesso, per concentrarmi al meglio sulle nuove responsabilit e avere il tempo di ingranare. Per, a settembre voglio proprio ricominciare. E per quel poco che labbiamo conosciuta, siamo sicuri che il lavoro non ne risentir.
Canaleaperto
CanaleAperto
Enel Insieme pubblica, in questa rubrica, le domande e i contributi dei lettori. Lindirizzo a cui spedirle : Redazione Enel Insieme - Comunicazione Interna Enel Spa Viale Regina Margherita, 125 00198 Roma Oppure via posta elettronica a: enelinsieme@enel.com
In occasione della pubblicazione sulla intranet di sette video che spiegano come gestire, tramite il call center, una serie di problemi pratici nelle nostre sedi, abbiamo rivolto alcune domande a Roberta Bulgari, responsabile Unit Customer Care di Gestione Servizi e Immobiliare. Qual lobiettivo di questa iniziativa? In primis, quello di evidenziare le policy aziendali in tema di gestione dei servizi sui fabbricati e di sottolineare le regole del gioco. Poi, quello di presentare il call center come un soggetto che supporta e guida i nostri colleghi nella risoluzione di un problema o nel soddisfacimento di un determinato fabbisogno. Altro obiettivo, non meno importante, promuovere la diffusione di una cultura della collaborazione tra colleghi, per avere luoghi di lavoro migliori in termini di qualit e sicurezza.
Quante richieste di intervento ricevete? Nel 2011 sono stati aperti circa 42mila ticket. Tra questi 30mila sono stati resi disponibili per la compilazione dei questionari di soddisfazione: il tasso di risposta ormai stabilizzato sul 70%, con un indice di gradimento intorno al 95%. Si tratta di richieste che coprono gli ambiti pi diversi: non a caso, gli argomenti dei sette video lanciati con la campagna di comunicazione sono stati individuati come concetti chiave significativi delle problematiche pi ricorrenti. Di cosa parlano i sette video? Il primo descrive come aprire un ticket attraverso il call center, e racconta il processo che ne segue, dalla ricerca del referente allattivazione della segnalazione, fino allintervento del fornitore e alla verifica del livello di soddisfazione. Gli altri video trattano argomenti pi specifici, che vanno dalla regolazione della temperatura alle richieste urgenti, dai comportamenti dei fornitori (che devono avvenire nel rispetto della sicurezza e delle relative normative, per la tutela propria ed altrui) ai cosiddetti interventi tampone, cio interventi provvisori mirati al contenimento di un disagio
causato da un guasto, fino allintervento definitivo. Gli ultimi due affrontano il controllo dei costi e limportanza del feedback da parte dei colleghi, che ci consente di monitorare la qualit degli interventi. Nei video non sono stati utilizzati attori, ma i colleghi che realmente svolgono quel lavoro. Perch questa scelta? Per valorizzare il ruolo di questi colleghi, donne e uomini che ogni giorno collaborano con noi e ci mettono nelle migliori condizioni per affrontare e risolvere decine e decine di problemi. Loro sono sicuramente i migliori testimonial delle policy aziendali in tema di gestione delle sedi di lavoro. Credo che per loro sia stata unesperienza che ha permesso di mostrare a tutti il cosa significa essere un referente, trascorrendo al tempo stesso una giornata sotto i riflettori. A tutti loro dovuto per questo impegno un grande ringraziamento. Dove possiamo vedere i filmati? I filmati sono pubblicati sulla pagina intranet Enel Servizi/GSI, a cui si accede dalla pagina principale della intranet Enel.