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N O R M A
Norma Italiana

I T A L I A N A

CEI

CEI 7-11
Data Pubblicazione Edizione

1997-09
Classificazione

Prima
Fascicolo

7-11
Titolo

3356 H

Conduttori di acciaio rivestito di alluminio a lo unico o a corda per linee elettriche aeree

Title

Solid or stranded steel-aluminium conductors for overhead lines

APPARECCHIATURE ELETTRICHE PER SISTEMI DI ENERGIA E PER TRAZIONE

COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO

CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE AEI ASSOCIAZIONE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ITALIANA

NORMA TECNICA

SOMMARIO
La presente Norma, elaborata sulla base delle normative americane ASTM-B sullargomento, fornisce prescrizioni sulle caratteristiche meccaniche ed elettriche e sulle modalit per lordinazione, la fornitura ed il collaudo di conduttori nudi costituiti da li dacciaio- alluminio o da corde dacciaio- alluminio. La presente Norma costituisce la ristampa con modiche editoriali, secondo il nuovo progetto di veste editoriale, della Norma pari numero ed edizione (Fascicolo 446).

DESCRITTORI
conduttori per linee aeree; lo unico o corda; acciaio-alluminio;

COLLEGAMENTI/RELAZIONI TRA DOCUMENTI


Nazionali Europei Internazionali Legislativi

INFORMAZIONI EDITORIALI
Norma Italiana Stato Edizione Varianti Ed. Prec. Fasc. Comitato Tecnico Approvata dal

CEI 7-11 In vigore Nessuna Nessuna 7-Materiali conduttori Consiglio del CEI

Pubblicazione Data validit

Norma Tecnica 1977-11-1

Carattere Doc. Ambito validit

Nazionale

in Data in Data

1977-7-5

Sottoposta a Gruppo Abb. ICS CDU

inchiesta pubblica come Progetto C 026 3


Sezioni Abb.

Chiusa in data

1976-6-30

CEI - Milano 1997. Riproduzione vietata.


Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente Documento pu essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi senza il consenso scritto del CEI. Le Norme CEI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione sia di nuove edizioni sia di varianti. importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possesso dellultima edizione o variante.

INDICE GENERALE
Rif. Argomento Pag.

CAPITOLO GENERALIT 1 SEZIONE OGGETTO 1

E SCOPO

SEZIONE DEFINIZIONI 2 SEZIONE OFFERTA 3

ED ORDINAZIONE DEI FILI DELLE CORDE

CAPITOLO CARATTERISTICHE 2 CAPITOLO CARATTERISTICHE 3 CAPITOLO MODALIT 4

DI FORNITURA A FILO UNICO OPPURE FILI DESTINATI ALLA FORMAZIONE DI CORDE

SEZIONE CONDUTTORI 1 SEZIONE CORDE 2 CAPITOLO PROVE 5

E COLLAUDI DELLE PROVE DEI COLLAUDI

SEZIONE ELENCO 1

SEZIONE ESECUZIONE 2 SEZIONE PROVE 3 SEZIONE PROVE 4 APPE N DIC E A APPE N DIC E B

SUI FILI SULLE CORDE

10

MODULO DI ELASTICIT E COEFFICIENTE DI DILATAZIONE TERMICA LINEARE PIANO DI CAMPIONAMENTO DOPPIO, SENZA RICOLLAUDO, GRADO DI SEVERIT RINFORZATO LIVELLO QUALIT ACCETTABILE 2%

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1
CAPITOLO

GENERALIT

1
S E Z I O N E

OGGETTO E SCOPO
Le presenti norme danno prescrizioni sulle caratteristiche meccaniche ed elettriche e sulle modalit per lordinazione, la fornitura ed il collaudo di conduttori nudi costituiti da: a) li dacciaio-alluminio come deniti in 1.2.01; b) corde dacciaio-alluminio come denite in 1.2.02. Le presenti norme sono anche applicabili a li o a corde usati come anima di conduttori cordati con mantello di li di alluminio.

1.1.01

2
S E Z I O N E

DEFINIZIONI
Fili di acciaio-alluminio
Fili costituiti da unanima dacciaio rivestita da un mantello di alluminio, ottenuti di massima per tralatura, e nei quali il rivestimento di alluminio risulta saldamente congiunto allanima dacciaio. Non vengono date prescrizioni per quanto riguarda la qualit dellalluminio del mantello, la qualit e la composizione tipica dellacciaio, nonch i metodi di lavorazione per ottenere il conduttore nito.

1.2.01

1.2.02

Corde di acciaio-alluminio
Corde spiroidali formate con li di acciaio-alluminio, tutti dello stesso tipo.

3
S E Z I O N E

OFFERTA ED ORDINAZIONE
Osservanza delle norme
Se lofferta e lordinazione contengono la clausola che i conduttori devono essere conformi alle norme CEI, essi devono soddisfare alle prescrizioni delle presenti norme.

1.3.01

1.3.02

Dati da indicare
Nelle offerte e nelle ordinazioni devono essere chiaramente indicati i seguenti dati: a) diametri nominali dei li o formazione delle corde; b) senso di cordatura delle corde, se diverso da quello indicato in 3.1.02; c) lunghezza delle pezzature, se diverse dalle normali (4.1.01 e 4.2.01); d) modalit di formalit (4.1.02 e 4.2.02); e) modalit di collaudo, se diverse da quelle indicate al capitolo V.

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2
CAPITOLO

CARATTERISTICHE DEI FILI


Generalit
I li devono presentare, allesame a vista, aspetto omogeneo e supercie liscia, cilindrica regolare, esente da rigature, paglie, screpolature, sbavature, ammanchi di materiale, inclusioni o altri difetti. Non sono ammesse giunzioni sui li di una pezzatura, salvo precisi accordi in contrario con il committente al momento della stesura dellordine.

2.1.01

2.1.02

Tolleranze rispetto al diametro nominale


Per i li di diametro compreso fra 2,00 e 2,60 mm la tolleranza sul diametro di 0,04 mm; per i li di diametro maggiore la tolleranza 1,5%.

2.1.03

Densit
Viene assunta convenzionalmente per i li qui considerati pari a 6,59 g/cm 3 a 20 C.

2.1.04

Caratteristiche di trazione
Per i li di diametro da 2,00 a 5,20 mm il carico unitario minimo di rottura a trazione, riferito alla sezione effettiva misurata come in 5.3.01 e lallungamento minimo alla rottura non devono essere inferiori ai valori indicati nelle colonne 2 e 3 della tabella che segue. Qualora il conduttore venga impiegato come anima per conduttori bimetallici di alluminio-acciaio rivestito di alluminio, il valore del carico all1% di allungamento non deve risultare inferiore a quello indicato nella colonna 4 della stessa tabella.
1. diametro teorico mm da oltre 2. carico minimo di rottura daN/mm2 134,3 134,3 130,8 124 117,1 110,2 106,8 3. allungamento minimo alla rottura misurata su 200 mm % 1,2 1,2 1,2 1,2 1,2 1,2 1,2 4. carico minimo all1% di allungamento daN/mm2 120,5 120,5 117,6 109,7 106,8 100


2.1.05

2,00 2,50 3,00 3,50 4,00 4,50 5,00

a a a a a a a

2,50 3,00 3,50 4,00 4,50 5,00 5,20

Caratteristiche di torsione
I li di diametro teorico compreso fra 2,00 e 5,20 mm devono sopportare senza rottura il numero minimo di 20 torsioni su un tratto lungo 100 volte il diametro teorico (5.3.03). Dopo tale numero di torsioni la prova si prosegue no a rottura; durante tutta la prova non devono rilevarsi bave, fenditure o altre imperfezioni superciali di sufciente grandezza, tali da far presumere difetti del lo o imperfetta adesione fra il mantello di alluminio e lanima di acciaio. Anche nel punto di rottura non si deve manifestare distacco fra il mantello di alluminio e lanima dacciaio.

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2.1.06

Resistivit equivalente in corrente continua


La resistivit elettrica del lo non deve essere superiore a 0,08480 mm2/m a 20 C, corrispondente ad una conducibilit minima del 20% rispetto al rame campione internazionale. Il coefciente di temperatura da adottare nei calcoli per riportare a 20 C la resistenza elettrica misurata ad altra temperatura compresa fra 10 e 30 C viene convenzionalmente assunto prima a 0,0036 C-1.

2.1.07

Spessore minimo del mantello di alluminio


Lo spessore minimo del mantello di alluminio in qualsiasi sezione del lo non deve essere inferiore al 10% del raggio nominale del lo. Il controllo deve essere eseguito come indicato in 5.3.04.

3
CAPITOLO

CARATTERISTICHE DELLE CORDE


Generalit
I li componenti la corda, ed in particolare quelli dello strato esterno, devono aderire bene fra loro in modo da ottenere corde ben chiuse e rotonde. I diversi li elementari devono mantenersi naturalmente nella loro posizione nel conduttore completo, nel senso che tagliando il conduttore in qualsiasi punto, dopo averlo serrato fortemente ad una distanza di circa 50 volte il diametro della corda, si possa facilmente ricomporre a mano il conduttore cordato dopo che i li siano stati forzatamente scomposti allestremit.

3.1.01

3.1.02

Senso di cordatura delle corde


Salvo accordi contrari fra committente e fornitore, il senso di cordatura dei li dello strato esterno deve essere destro. Due strati successivi devono essere sempre cordati in senso contrario.
Nota Una corda ha senso destro di cordatura, ovvero cordatura a Z, quando i li componenti si ve-

dono disposti come lasta mediana della lettera Z.


Nota Una corda ha senso sinistro di cordatura, ovvero cordatura a S, quando i li componenti si ve-

dono disposti come la parte mediana della lettera S.

3.1.03

Passo di cordatura
Le prescrizioni del presente articolo valgono solamente per le corde spiroidali con li di diametro uguale. Per le corde a 3 li, il passo di cordatura deve essere compreso fra 14 e 20 volte il diametro esterno della corda, con valore preferenziale di circa 16,5 volte. Per le corde da 7, 19 e 37 li, il passo di cordatura in ciascun strato pu variare fra 10 e 16 volte il diametro esterno dello strato, con valore preferenziale di circa 13,5 volte.

3.1.04

Saldature (giunzioni)
Nessuna saldatura ammessa sui li nei seguenti casi: a) corde no a 7 li; b) mantello esterno delle corde con pi di 7 li.

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Negli altri casi sono ammesse saldature sui li individuali niti componenti le corde, purch tali giunzioni abbiano una protezione ed una conduttanza elettrica equivalente a quella del lo stesso. Due giunzioni devono distare fra loro non meno di 15 m sulla corda. Il carico di rottura della corda contenente una o pi saldature non deve risultare inferiore al valore prescritto in 3.1.06. Le saldature nei li individuali nel loro stato nale devono essere eseguite mediante saldatura elettrica a resistenza. Le estremit che devono essere saldate devono essere raddrizzate e tagliate diritte; deve essere impiegata la giusta dimensione del manicotto di alluminio che viene fatto scorrere sul lo. I li sono quindi saldati di testa e sbavati no al diametro. La zona di saldatura viene quindi trattata termicamente ed il manicotto, centrato sopra detta zona, deve essere compresso in modo che la giunzione nita sia liscia e senza bave. Questa giunzione deve essere una resistenza alla trazione di circa il 90% del carico di rottura minimo prescritto per il lo. Il conduttore completo, cordato, anche quando contiene delle giunzioni deve rispettare il minimo carico prescritto (3.1.06).
3.1.05

Massa e resistenza elettrica


La massa di una corda viene convenzionalmente calcolata in base alla massa volumica convenzionale dei li (2.1.03), alla sezione teorica ed alla lunghezza maggiorata delle seguenti percentuali: 0,8% per corde a 3 li 1,0% a 7 li 1,4% a 19 li 2,0% a 37 li Sulla massa cos calcolata ammessa una tolleranza del 2% in pi e del 3% in meno, per tener conto delle tolleranze sui diametri. La resistenza elettrica va convenzionalmente calcolata in base alle sezioni teoriche dei li componenti, alla loro lunghezza, che viene assunta uguale a quella dello spazzone di corda sotto misura maggiorata delle percentuali sopra indicate e con resistivit precisata in 2.1.06. Sul valore cos calcolato per la resistenza elettrica ammessa una tolleranza del 2% in pi, per tenere conto della tolleranza sui diametri dei li costituenti le corde stesse.

3.1.06

Carico di rottura
Il carico di rottura della corda non deve essere inferiore alla somma dei carichi di rottura minimi dei li componenti (calcolati in base alla sezione teorica ed al corrispondente carico di rottura unitario minimo ammesso (2.1.04) moltiplicata per i seguenti coefcienti: 0,95 per corde a 3 li 0,90 per corde a 7, 19 e 37 li.

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4
CAPITOLO

MODALIT DI FORNITURA

1
S E Z I O N E

CONDUTTORI A FILO UNICO OPPURE FILI DESTINATI ALLA FORMAZIONE DI CORDE


Prezzature normali
La massa di ogni pezzatura normale deve essere: per li di diametro da 2,00 no a 2,40 mm: massa minima corrispondente a 1000 m e massima di 100 kg; per li di diametro superiore a 2,40 no a 3,50 mm: da 55 kg a 100 kg; per li di diametro superiore a 3,50 no a 5,20 mm: da 80 kg a 100 kg. ammessa una tolleranza del 3% sui valori estremi, salvo diversi accordi con il committente. pure ammesso che il 10% delle pezzature possano aver massa inferiore a quelle sopra indicate, purch superiori alla met di esse. Per lunghezze di pezzatura o prescrizioni diverse da quelle normali sopra indicate, si devono prendere accordi tra committente e forniture. I conduttori possono essere forniti in matasse o bobine. Ogni matassa deve contenere una sola pezzatura. Per confezioni in matasse di lo utilizzato come conduttore unico per telecomunicazione, la lunghezza delle pezzature deve essere tale che non venga superata la massa di 35 kg. Per li avvolti su bobine, il numero delle pezzature di ciascuna bobina deve essere stabilito daccordo tra committente e fornitore: se in una bobina vi sono pi pezzature, una estremit di ciascuna deve essere riportata allesterno.

4.1.01

4.1.02

Imballaggio
Ogni matassa deve essere protetta con carta robusta con sormonto. Per ogni matassa devono essere eseguite almeno tre legature, circa equidistanti. Se il committente desidera limballaggio con altri sistemi, deve indicarlo allatto dellordinazione. Il diametro interno delle matasse non deve essere inferiore a 350 mm. Le bobine devono essere di costruzione robusta e appropriata al peso contenuto. Se il committente desidera anche la protezione con foglio protettivo o con doghe, deve indicarlo allatto della ordinazione.

4.1.03

Targhetta
Ogni matassa o bobina deve essere contrassegnata allesterno da una targhetta resistente alle intemperie ed indicante: tipo o sigla del materiale; diametro nominale del lo; massa netta e lunghezza di ciascuna pezzatura (secondo lordine di avvolgimento); nome del fabbricante o marchio di fabbrica; contrassegno CEI se il materiale risponde alle presenti norme.

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Nel caso di bobine deve essere pure indicata la tara della bobina. Nel caso di matasse deve essere applicata anche una targhetta sotto limballaggio riportante i dati di cui sopra.

2
S E Z I O N E

CORDE
Pezzature
Le corde possono essere fornite in matasse o su bobine; di regola le corde di sezione 50 mm2 o superiore devono essere fornite solo su bobine. Ogni matassa deve contenere una sola pezzatura. Le bobine possono contenere pi pezzature, quando concordato fra committente e forniture, purch una estremit di ciascuna sia riportata allesterno. ammesso che il 5% delle pezzature di una fornitura possano avere lunghezze minori di quelle concordate, purch la loro lunghezza non sia inferiore ai 2/3 della lunghezza concordata. Se il committente desidera una particolare tolleranza ridotta sulle lunghezze, deve prendere accordi con il fornitore allatto dellordinazione. Se nulla viene indicato in tale sede sulla tolleranza delle pezzature, si intende accettata una tolleranza di 50 m no a lunghezza di 1000 m e del 5% per pezzature di lunghezze superiori.

4.2.01

4.2.02

Imballaggio
Il diametro interno delle matasse non deve essere inferiore a 500 mm. Ogni matassa deve essere protetta con carta robusta con sormonto. Per ogni matassa devono essere eseguite almeno tre legature, circa equidistanti. Se il committente desidera limballaggio con altri sistemi, deve dichiararlo allatto dellordinazione. Le bobine devono essere di costruzione robusta ed appropriata alla massa contenuta. Se il committente desidera anche la protezione con foglio protettivo o con doghe, deve indicarlo allatto dellordinazione.

4.2.03

Targhetta
Ogni matassa o bobina deve essere contrassegnata allesterno da una targhetta resistente alle intemperie ed indicante: tipo o sigla del materiale; formazione e sezione della corda; massa netta e lunghezze delle pezzature (secondo lordine di avvolgimento); nome del fabbricante o marchio di fabbrica; contrassegno CEI se il materiale risponde alle presenti norme. Nel caso di bobine deve essere indicata la tara della bobina. Nel caso di matasse deve essere applicata anche una targhetta sotto limballaggio, riportante i dati di cui sopra.

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5
CAPITOLO

PROVE E COLLAUDI

1
S E Z I O N E

ELENCO DELLE PROVE


Generalit
Le prove da eseguire si distinguono in: a) prove su conduttori a lo unico; b) prove su corde, che comprendono: prove da eseguire sui li; prove da eseguire sulla corda completa.

5.1.01

5.1.02

Prove sui conduttori a lo unico e sui li destinati alla formazione di corde:


verica dellaspetto esterno; verica del diametro e della sezione (5.3.01); verica dei requisiti meccanici: a) carico all1% di allungamento (eventuale), carico di rottura e allungamento alla rottura (5.3.02); b) caratteristiche di torsione (5.3.03); determinazione della resistivit (5.3.05); verica dello spessore del rivestimento di alluminio (5.3.04).

5.1.03

Prove sulle corde


Per le corde complete, le prove sono le seguenti: verica dellesecuzione, formazione, diametro e sezione delle corde e del passo di cordatura; verica della massa (5.4.01); verica del carico di rottura (5.4.02); verica (calcolo) della resistenza elettrica (5.4.03). La verica delle caratteristiche meccaniche eseguita su campioni di lo ricavati dalle corde e raddrizzati prima della prova ha solo valore indicativo.

2
S E Z I O N E

ESECUZIONE DEI COLLAUDI


Generalit
I collaudi sono di regola eseguiti nello stabilimento di produzione. Il fornitore deve mettere a disposizione dei collaudatori il personale, i campioni, gli apparecchi, gli utensili e tutti i mezzi adatti per lesecuzione delle prove, od assumersi il relativo onere qualora non disponga dellattrezzatura necessaria. In questultimo caso il laboratorio dove dette prove devono essere eseguite deve essere scelto di comune accordo tra fornitore e committente.

5.2.01

5.2.02

Valore di media
Quando fra i requisiti tecnici dei li viene indicato che un certo valore prescritto valore di media, si intende la media aritmetica dei valori riscontrati nelle pezzature presentate al collaudo per ciascun lotto.

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5.2.03

Collaudo dei conduttori a lo unico e dei li destinati alla formazione delle corde
Se il committente di corde intende effettuare le prove prima della cordatura, deve dichiararlo in ordinazione: il fornitore deve invitare tempestivamente al collaudo il committente quando ha approntato le pezzature di lo. Ai ni del campionamento si considera come lotto linsieme delle pezzature di lo dello stesso diametro presentate contemporaneamente al collaudo. Da ciascuna delle pezzature prescelte deve essere ricavato, ad un estremo, un campione di lunghezza sufciente per eseguire tutte le prove. Il prelievo delle pezzature dalle quali ricavato il campione deve essere effettuato statisticamente secondo il livello di qualit accettabile 2%, piano di campionamento doppio, senza ricollaudo, grado di severit rinforzato (vedere appendice B). Un lo appartenente ai campioni prescelti giudicato difettoso se non soddisfa ad una o pi prove di cui in 5.1.02, tenendo presente che la verica della resistivit si deve eseguire soltanto su due pezzature del lotto. Qualora una prova non dia esito soddisfacente, essa deve essere ripetuta su due tratti della stessa pezzatura vicini al primo campione; se anche una sola di queste due prove d esito negativo, il campione giudicato difettoso. Il lotto giudicato non conforme alle presenti norme quando il numero dei campioni difettosi ha superato il numero di accettazione.

5.2.04

Collaudo delle corde


La verica dei requisiti relativi alla formazione ed allaspetto esterno (3.1.01 3.1.02 - 3.1.03 - 3.1.04) viene eseguita di regola su ciascuna delle pezzature presentate al collaudo e componenti il lotto. Laccertamento della massa (3.1.05), del carico di rottura (3.1.06) e della resistenza elettrica (3.1.05) deve essere eseguito di regola su due campioni prelevati da pezzature distinte presentate al collaudo, salvo differenti accordi intercorsi fra forniture e committente allatto dellordinazione. Se anche una sola delle prove relative alla massa e al carico di rottura d risultato sfavorevole, devono essere provati altri due campioni prelevati dalla stessa pezzatura. Qualora anche uno solo di questi dia risultato sfavorevole, lintero lotto riutato. Qualora sia stata riscontrata dal committente la rispondenza alle norme sulla resistivit dei li prima della cordatura, non necessario eseguire la verica della resistivit elettrica delle corde.

5.2.05

Certicato di conformit
Quando il committente non chiede che le prove siano effettuate in sua presenza, il fornitore deve fornire al committente un certicato sul quale siano indicati i risultati delle prove effettuate sui campioni prelevati da li, secondo quanto indicato in 5.1.02 e 5.1.03.

3
S E Z I O N E

PROVE SUI FILI


Diametro e sezione dei li
La verica si esegue su diverse sezioni. Il diametro misurato in qualsiasi punto non deve differire dal teorico di pi delle tolleranza stabilita (2.1.02).

5.3.01

NORMA TECNICA CEI 7-11:1997-09 Pagina 8 di 14

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Agli effetti della misura della sezione del lo, si assume come valore del diametro la media delle letture eseguite in diverse sezioni e per ciascuna di queste, in due direzioni ortogonali. Possibilmente si effettua una misura vicino a ciascuno degli estremi ed al centro della pezzatura. Nel caso di bobine, il centro ed un estremo possono non essere accessibili ed allora le prescritte misurazioni devono essere eseguite nella parte accessibile.
5.3.02

Determinazione del carico all1% di allungamento, del carico di rottura a trazione e dellallungamento a rottura
Il provino di circa 500 mm di lunghezza viene collocato tra i morsetti aventi una distanza di circa 300 mm, applicando inizialmente una tensione del valore sotto indicato e regolando contemporaneamente lestensimetro in funzione di detto carico:
Carico iniziale daN/mm2 8,3 16,5 24,8 Regolazione iniziale dellestensimetro mm su 50 mm 0,025 0,050 0,075 mm su 200 mm 0,10 0,20 0,30 mm su 250 mm 0,125 0,250 0,375

Diametro teorico mm da 2,00 no a 2,50


3,50 5,20

oltre 2,50 3,50

Si aumenta gradualmente il carico no a che lestensimetro indica un allungamento di 0,50 mm su una lunghezza di 50 mm oppure di 2 mm su una lunghezza di 200 mm, oppure di 2,5 mm su una lunghezza di 250 mm. A questo punto si legge il carico corrispondente e se ne deduce, mediante calcolo, il carico unitario corrispondente all1% dellallungamento. Il carico viene successivamente aumentato in modo uniforme, in modo che tra linizio dellaumento del tiro e la rottura del provino intercorrano almeno 30 s. Lallungamento alla rottura valutato sulla lunghezza di riferimento di 200 mm ed misurato accostando gli estremi dopo la rottura. Se non stato raggiunto lallungamento prescritto (2.1.04) e la rottura avvenuta fuori dalla lunghezza di riferimento, ovvero a meno di 25 mm da uno degli estremi di detta lunghezza, la prova viene ripetuta su un altro campione.
5.3.03

Prova di torsione
Il provino deve essere raddrizzato, teso con una sollecitazione a tensione di 7 daN fra due morsetti allineati, con una lunghezza di 100 volte il diametro fra i morsetti. La velocit di torsione deve essere mantenuta uniforme e deve risultare dellordine di 15 giri al minuto nella stessa direzione, nch non avvenga la rottura. La prova non valida se la rottura avvenuta in un morsetto, prima che si sia raggiunto il numero di torsioni prescritte (2.1.05). Lesame della sezione di rottura non deve rivelare difetti o distacco dellalluminio dallacciaio.

5.3.04

Verica dello spessore minimo del metallo di alluminio


La verica deve essere effettuata esaminando in ogni punto una sezione di lo opportunamente preparata. Nel determinare lo spessore minimo le misurazioni devono permettere una approssimazione di 0,02 mm. Lo spessore minimo cos rilevato non deve essere inferiore a quello prescritto in 2.1.07.

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NORMA TECNICA CEI 7-11:1997-09 Pagina 9 di 14

5.3.05

Determinazione della resistivit


La determinazione della resistivit si effettua in base alla misura della resistenza elettrica, della lunghezza e della sezione effettiva del provino. La temperatura deve essere compresa fra 10 e 30 C. Il valore della resistivit riportato a 20 C mediante la formula:
20 = ---------------------------------------------I + 0, 0036 ( 20 )

Tale valore non deve superare quello indicato in 2.1.06.

4
S E Z I O N E

PROVE SULLE CORDE


Massa
La verica della massa si deve eseguire su uno spezzone lungo almeno 3 m. I valori riscontrati devono corrispondere a quanto indicato in 3.1.05.

5.4.01

5.4.02

Carico di rottura a trazione


Salvo accordi diversi fra committente e fornitore, le prove per la determinazione del carico di rottura a trazione di corde devono essere eseguite su una lunghezza fra i morsetti di almeno 4 m, per corde sino a 40 mm2 di sezione, e di almeno 8 m, per corde di maggiore sezione; i morsetti di amarro devono essere di gradimento tanto del committente quanto del fornitore. I valori riscontrati devono corrispondere a quelli indicati in 3.1.06. La prova considerata valida e positiva se nessun lo elementare si rompe ad un carico della corda inferiore al valore prescritto, ovunque tale rottura avvenga. La prova non considerata valida se la rottura di uno o pi li elementari del conduttore avviene ad un carico inferiore al prescritto, ma ad una distanza inferiore a 25 mm dallestremit dei morsetti o allinterno dei morsetti stessi. La prova considerata valida e negativa se la rottura di uno o pi li elementari del conduttore avviene ad un carico inferiore al prescritto e ad una distanza maggiore di 25 mm dallestremit dei morsetti.

5.4.03

Resistenza elettrica delle corde


La verica della resistenza elettrica viene effettuata (5.3.05) misurando la resistenza dei singoli li componenti il campione e considerando la resistenza offerta da tutti i detti li messi in parallelo, tenendo conto della loro effettiva lunghezza (3.1.05). La resistenza deve rispondere a quanto indicato in 3.1.05.

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APPENDICE

MODULO DI ELASTICIT E COEFFICIENTE DI DILATAZIONE TERMICA LINEARE


Per i calcoli da eseguire con i conduttori di tutti i tipi considerati presenti norme, si consiglia di adottare i seguenti valori del coefciente di dilatazione termica lineare e del modulo di elasticit : per i li: = 0,000013; E = 16500 kg/mm2. per le corde: = 0,000013; = 15500 kg/mm2 per corde gi assestate; = 14500 kg/mm2 per corde non assestate fino a 19 fili. = 13500 kg/mm2 per corde non assestate oltre 19 fili.

A.1.01

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APPENDICE

PIANO DI CAMPIONAMENTO DOPPIO, SENZA RICOLLAUDO, GRADO DI SEVERIT RINFORZATO LIVELLO QUALIT ACCETTABILE 2%
Grandezza del lotto numero dei li da

n1

c1

n2

c2

101 a 200 20 1 40 2 400 25 1 50 3 800 35 1 70 4 1600 50 1 100 5 2500 75 3 150 5 5000 100 3 200 9 10000 150 5 300 13 20000 200 6 400 16 oltre 20000 300 8 600 25 Per numero di li si intende il numero delle pezzature del lotto presentato al collaudo. n1 = grandezza del primo campione; n2 = 2 n1 = grandezza del secondo campione; c1 = numero di accettazione del primo campione; c2 = numero di accettazione combinata del primo e del secondo campione; d2 = d2 = numero di elementi non conformi relativi rispettivamente alla prima ed alla seconda campionatura.

201 401 801 1601 2501 5001 10001

Per ottenere un livello di qualit accettabile del 2%, nei lotti di grandezza inferiore a 100, occorre conservare la campionatura dei lotti compresi nelle grandezze 101-200. Quando la grandezza del campione maggiore di quella del lotto, si deve passare al collaudo al 100% Schema di campionamento doppio senza ricollaudo.

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