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Quando la natura dellattivit non consente di eliminare il rischio attraverso la sostituzione? In questi casi il datore di lavoro garantisce che il rischio sia ridotto mediante lapplicazione delle seguenti misure da adottarsi nel seguente ordine di priorit: progettazione di appropriati processi lavorativi e controlli tecnici, nonch uso di attrezzature e materiali adeguati; appropriate misure organizzative e di protezione collettive alla fonte del rischio; misure di protezione individuali, compresi i dispositivi di protezione individuali, qualora non si riesca a prevenire con altri mezzi lesposizione; sorveglianza sanitaria dei lavoratori
Sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria i lavoratori esposti agli agenti chimici pericolosi per la salute che rispondono ai criteri per la classificazione come molto tossici, tossici, nocivi, sensibilizzanti, irritanti, tossici per il ciclo riproduttivo. La sorveglianza sanitaria viene effettuata: prima di adibire il lavoratore alla mansione che comporta lesposizione; periodicamente, di norma una volta lanno o con periodicit diversa decisa dal medico competente con adeguata motivazione riportata nel documento di valutazione dei rischi e resa nota ai rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori, in funzione della valutazione del rischio e dei risultati della sorveglianza sanitaria; allatto della cessazione del rapporto di lavoro. In tale occasione il medico competente deve fornire al lavoratore le eventuali indicazioni relative alle prescrizioni mediche da osservare.
Nel caso in cui allatto della sorveglianza sanitaria si evidenzi, in un lavoratore o in un gruppo di lavoratori esposti in maniera analoga ad uno stesso agente, lesistenza di effetti pregiudizievoli per la salute imputabili a tale esposizione o il superamento di un valore limite biologico, il medico competente informa individualmente i lavoratori interessati ed il datore di lavoro. In questi casi il datore di lavoro deve: sottoporre a revisione la valutazione dei rischi effettuata a norma dellarticolo 223; sottoporre a revisione le misure predisposte per eliminare o ridurre i rischi; tenere conto del parere del medico competente nellattuazione delle misure necessarie per eliminare o ridurre il rischio; prendere le misure affinch sia effettuata una visita medica straordinaria per tutti gli altri lavoratori che hanno subito unesposizione simile.
Etichettatura e classificazione
Agenti Cancerogeni
R45 o R49 Categoria 1 Sostanze note per gli effetti sulluomo. Esistono prove sufficienti per stabilire un nesso causale fra esposizione e sviluppo di tumori.
Categoria 2 Sostanze che dovrebbero considerarsi cancerogene per luomo. Esistono elementi sufficienti per ritenere verosimile che lesposizione possa determinare linsorgere della neoplasia in generale sulla base di: -adeguati studi a lungo termine effettuati sugli animali -altre informazioni specifiche.
Agenti Cancerogeni
R40 Categoria 3 Sostanze da considerare con sospetto per i possibili effetti cancerogeni sulluomo per le quali tuttavia le informazioni disponibili non sono ancora sufficienti per procedere ad una valutazione soddisfacente. Esistono alcune prove ottenute da adeguati studi su animali che non bastano tuttavia per classificare la sostanza nella categoria 2
Agenti Cancerogeni
Categoria 1 e 2 Simbolo: T e Teschio
Frase di Rischio: R45 (pu provocare il cancro) R49 (pu provocare il cancro per inalazione)
Agenti Cancerogeni
Categoria 3 Simbolo: Nocivo Xn
Agenti Mutageni
R46 Categoria 1 Sostanze note per gli effetti mutageni sulluomo. Esistono prove sufficienti per stabilire un nesso causale tra lesposizione e lo sviluppo di alterazioni genetiche ereditarie. Categoria 2 Sostanze che dovrebbero considerarsi mutagene per luomo. Esistono elementi sufficienti per ritenere verosimile che lesposizione possa provocare lo sviluppo di alterazioni genetiche ereditarie, in generale sulla base di: - adeguati studi a lungo termine effettuati sugli animali - altre informazioni specifiche.
Agenti Mutageni
R68 Categoria 3 Sostanze da considerare con sospetto per i possibili effetti mutageni sulluomo per le quali tuttavia le informazioni disponibili non sono ancora sufficienti per procedere ad una valutazione soddisfacente. Esistono alcune prove ottenute da adeguati studi su animali che non bastano tuttavia per classificare la sostanza nella categoria 2.
Agenti Mutageni
Categoria 1 e 2 Simbolo: T e Teschio
Agenti Mutageni
Categoria 3 Simbolo: Xn Nocivo
mutageno sul luogo di lavoro in particolare sostituendolo, se tecnicamente possibile, con una sostanza o un preparato o un procedimento che nelle condizioni in cui viene utilizzato non risulta nocivo o risulta meno nocivo per la salute e la sicurezza dei lavoratori. 2. Se non tecnicamente possibile sostituire l'agente cancerogeno o mutageno il datore di lavoro provvede affinch la produzione o l'utilizzazione dell'agente cancerogeno o mutageno avvenga in un sistema chiuso purch tecnicamente possibile. 3. Se il ricorso ad un sistema chiuso non tecnicamente possibile il datore di lavoro provvede affinch il livello di esposizione dei lavoratori sia ridotto al pi basso valore tecnicamente possibile. Lesposizione non deve comunque superare il valore limite dellagente stabilito nellallegato XLIII.
Misure transitorie
Ppm (4)
Sino al 31 dicembre 2001 il valore limite di 3 ppm (=9,75 mg/m3)
1 (5)
Pelle (6)
75-01-4
7,77 (5)
3 (5)
Adotta misure protettive di natura (art. 237 e 238) : Tecnica Organizzativa Procedurale Effettua per i lavoratori interventi di tipo formativo e informativo (art. 239); Sottopone i lavoratori, interessati alla valutazione di cui allarticolo 236, ad opportuna sorveglianza sanitaria (art. 242);
Il datore di lavoro effettua nuovamente la valutazione ogni qualvolta si verifichino modifiche che possono comportare un mutamento significativo dell'esposizione dei lavoratori alla polvere proveniente dall'amianto o dai materiali contenenti amianto.
Il datore di lavoro provvede affinch i lavoratori o i loro rappresentanti abbiano accesso, a richiesta, alla documentazione oggetto della notifica di cui ai commi l e 2. Il datore di lavoro, ogni qualvolta una modifica delle condizioni di lavoro possa comportare un aumento significativo dell'esposizione alla polvere proveniente dall'amianto o da materiali contenenti amianto, effettua una nuova notifica.