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Ipnosi e tecniche cognitivo-comportamentali nella disassuefazione tabagica

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Ipnosi e tecniche cognitivo-comportamentali nella disassuefazione tabagica
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Ipnosi e fumo
Ipnosi e tecniche cognitivo-comportamentali nella disassuefazione tabagica

ALDO NAGAR
Medico, psicoterapeuta, gi Responsabile dellAmbulatorio di Ipnositerapia e disassuefazione dal fumo dellOspedale Molinette di Torino

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C.G. EDIZIONI MEDICO SCIENTIFICHE s.r.l. Via Candido Viberti, 7 - 10141 Torino Tel. 011.33.85.07 - Fax 011.38.52.750 Sito web: www.cgems.it E-mail: cgems.clienti@cgems.it

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Ipnosi e fumo
Ipnosi e tecniche cognitivo-comportamentali nella disassuefazione tabagica
Volume unico
2005 di C.G. Edizioni Medico Scientiche s.r.l. Tutti i diritti riservati. Questo libro protetto da Copyright. Nessuna parte di esso pu essere riprodotta, contenuta in un sistema di recupero o trasmessa in ogni forma con ogni mezzo: meccanico, di fotocopia, incisione o altrimenti, senza il permesso scritto dellEditore. Fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dallart. 68, comma 4, della Legge 22 aprile 1941 n. 633, ovvero dallaccordo stipulato tra SIAE, AIE, SNS e CNA, CONFARTIGIANATO, CASA, CLAAI, CONFCOMMERCIO, CONFESERCENTI il 18 dicembre 2000. Le riproduzioni per uso differente da quello personale potranno avvenire solo a seguito di specica autorizzazione rilasciata dallEditore. ISBN 978-88-7110-276-4

Realizzato in Italia Stampato da Stargraca s.r.l. - Grugliasco (TO)

Ringraziamenti

Quando si libera un libro la speranza che voli il pi a lungo e il pi alto possibile per portare il suo messaggio l dove possa essere inteso e utilizzato: quanto spero possa fare questo scritto che ha una sua storia, inevitabilmente collegata alla vita ed alle esperienze del suo autore. Iniziato circa ventanni fa quando ne sono state scritte le prime pagine, proseguito negli anni successivi, ha trovato le sue motivazioni denitive nellesperienza acquisita in dieci anni di attivit clinica nellAmbulatorio di Ipnositerapia e disassuefazione dal fumo dellOspedale Molinette di Torino. Quando lambulatorio fu iniziato nel 1993 fu visto come una sda talmente inaudita che la Direzione Sanitaria dellepoca ne ordin la chiusura immediata non vedendo in esso alcun collegamento con lattivit di diagnosi e cura, compito di una struttura ospedaliera: il fumo non era una malattia che giusticasse la cura e tanto meno poteva essere denito trattamento terapeutico lipnosi. Fortunatamente, i sindacati medici capirono lassurdit del tutto e si opposero alla sua chiusura. Lambulatorio sopravvisse, continu a crescere e divenne nel tempo punto di riferimento per i medici di base che, soddisfatti dei risultati raggiunti e della professionalit riscontrata, inviarono sempre pi numerosi i loro pazienti fumatori permettendo la continuit dellesperienza. Questa si rivel cos importante ed efficace da proporre, suffragata da risultati indiscutibili, lipnosi come valido trattamento della tossicodipendenza tabagica. Il mio ringraziamento va quindi in primo luogo ai circa 800 medici di base di Torino e provincia che hanno mandato i loro pazienti nei dieci anni di vita dellambulatorio. Al prof. Baingio Migheli che, come primario del reparto di Medicina cui allora appartenevo accett il rischio che una divisione di Medicina attivasse un ambulatorio dipnosi, va la mia riconoscenza per la ducia dimostrata, n mi possibile dimenticare lappoggio insostituibile che in momenti molto difficili per la sopravvivenza dellambulatorio mi manifest lallora Sovraintendente Sanitario dr. Mario Borsotti. Anche al professor Enrico Morgando, primario di Neurologia del Dipartimento di Emergenza ed Accettazione delle Molinette, che accett di inserire lambulatorio tra le strutture operative della sua divisione, va tutta la mia gratitudine. C ancora una persona che voglio paradossalmente ringraziare e di cui desidero lasciare ignoto il nome ma che quanti hanno vissuto con me la co-

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Ringraziamenti

mune quotidiana esperienza ospedaliera non avranno difficolt a riconoscere. La sua ostilit allipnosi mi ha costretto a dare il meglio di me stesso e ad attivare ogni risorsa per mettere la mia attivit clinica al riparo da ogni contestazione che ne potesse inciare la validit. Smorzata dal tempo ogni polemica, lo spero vivamente, vorrei che leggesse questo libro perch, alla luce dei risultati ottenuti, rivedesse le sue concezioni sullipnosi e la valutasse nella sua obiettiva realt. Una persona vorrei che potesse prendere questo scritto tra le mani, leggerlo e giudicarlo: il prof. Franco Granone alla cui memoria desidero dedicare questo libro. Primario di Neuropsichiatria a Vercelli ha continuato a far vivere con i suoi studi lipnosi quando tutto sembrava destinato a farla morire: molti sono stati i suoi insegnamenti negli anni in cui ho collaborato con lui come docente nei corsi del Centro di Ipnosi clinica e sperimentale a Torino. Ricordo con piacere una sua frase autografa di augurio sulla copia del suo Trattato di ipnosi, da lui personalmente consegnatami fresca di stampa nel giugno 1983. Nel tempo divergenze non dottrinali ma gestionali hanno diviso le nostre strade, divisione che, non senza dispiacere, difcolt o disagio, mi ha costretto a crescere rapidamente per raggiungere piena autonomia e maturit terapeutica, attivando quella originalit di cui lipnosi segno e stimolo e facendo di essa lesperienza pi affascinante della mia vita. Un ringraziamento particolare va a mia moglie Claudia per aver seguito con attenzione, pazienza e sensibilit la preparazione del manoscritto man mano che veniva composto e ai miei gli, Alessandro ed Andrea: il primo, per aver stimolato con il suo interesse il mio impegno, il secondo per aver contribuito in maniera essenziale allelaborazione graca del testo. Torino, febbraio 2005

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Prefazione

Utilizzare lipnosi come strumento terapeutico esige il superamento di un certo numero di problemi: averli in ogni momento presenti essenziale, pena linsuccesso nale. Se allinizio la difficolt maggiore sar nel riuscire a superare i disagi legati alle prime induzioni, nei tempi successivi diventer indispensabile impegnarsi con la massima decisione per raggiungere gli obiettivi voluti senza lasciarsi scoraggiare dagli insuccessi, inevitabili e parte integrante di ogni crescita professionale: difficile larte e lunghi i tempi per impararla. Si accetteranno gli errori come stimoli a nuovi apprendimenti e, provando e riprovando, ogni giorno si oser di pi mai dimenticando la prudenza necessaria ad ogni atto medico. Pur consci delle enormi potenzialit dellipnosi, sar bene ricordare che spetter sempre e solo al paziente accettare i cambiamenti proposti e i tempi e i modi suggeriti. Varie sono le motivazioni che possono indurre un medico, uno psicologo ad interessarsi allipnosi, a volerla conoscere, a impararne le tecniche di utilizzo. La semplice curiosit molte volte, il suo fascino ambiguo in alcune occasioni, la scoperta delle sue potenzialit in altre, problematiche personali o familiari talvolta, lo scetticismo alne che pu spingere a voler vericare di persona quanto udito o visto anche in situazioni cos discutibili come lipnosi teatrale. Spiriti attenti e critici saranno stimolati ad approfondire la conoscenza dei fenomeni osservati ricercando informazioni precise sullipnosi, sulle sue possibilit, i suoi limiti. In questo percorso possibile incontrare istituzioni serie che utilizzano correttamente lipnosi o strutture dalle caratteristiche pi svariate che ne esaltano principalmente il lato magico o miracolistico e, quasi panacea universale, la applicano a un numero quanto mai ampio di patologie spesso trascurando le pi elementari nozioni di medicina e psicologia. Linteresse commerciale risulta ben evidente: attestati e diplomi, costosi, vengono profusi in abbondanza indipendentemente dalle qualiche professionali possedute, le informazioni presentate sono carenti, spesso falsate, luso proposto delle suggestioni semplicistico, prevalentemente diretto e sintomatico: lipnosi talvolta addirittura presentata come rapido mezzo per impossessarsi degli altri e ridurli in proprio potere. In assenza di conoscenze adeguate non cos improbabile, anche per un professionista serio, essere affascinato da una di queste scuole ed ottenere rapidamente ipnosi spettacolari, vissute come

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Prefazione

piacevole e graticante sorpresa; la facilit del successo pu portare alla tentazione di giudicare superuo ogni approfondimento medico o psicologico. Ben presto si incontreranno per pazienti refrattari alle suggestioni e la ricerca di unipnosi pi forte diventer lobiettivo principale da perseguire per annullare linsuccesso. Il suo frequente ed imprevisto ripetersi nir per incrinare progressivamente le certezze raggiunte: le delusioni, sempre pi frequenti, indurranno ad abbandonare un metodo ritenuto ormai inefficace, spesso diventandone oppositore esasperato, tanto pi credibile quanto pi diretta ne lesperienza riferita. In realt non lipnosi ha fallito ma chi, troppo affascinato dallapparenza, ha sottovalutato la complessit del fenomeno: supercialit e improvvisazione hanno impedito di comprendere che per essere soddisfacente e produttivo qualunque rapporto terapeutico, sia esso ipnotico o meno, non pu prescindere dalla conoscenza e dal corretto uso dei principi basilari della psicologia e della psicoterapia, acquisibili solo con studio, impegno, fatica.

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Indice
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1.1 Storia ................................................................................................... 1 1.2 Interpretazioni ...................................................................................... 6 1.3 Terminologia ........................................................................................ 8 Lintervento clinico .................................................................................... 11 2.1 Il Colloquio preinduttivo ..................................................................... 11 2.2 Linduzione ipnotica ........................................................................... 14 2.3 Tecniche induttive ............................................................................... 20 2.4 Ipnotizzabilit .................................................................................... 55 2.5 La suggestione ipnotica ...................................................................... 57 2.6 Lo stato ipnotico ................................................................................. 58 2.7 La deinduzione ipnotica ..................................................................... 60 2.8 La suggestione postipnotica ............................................................... 63 2.9 Autoipnosi .......................................................................................... 65 La fenomenologia ipnotica ...................................................................... 69 3.1 Sintomatologia psichica ..................................................................... 69 3.2 Istinti, carattere, sentimenti, volont ................................................... 72 3.3 Sintomatologia somatica .................................................................... 73 Ipnositerapia ............................................................................................. 77 La dipendenza tabagica .......................................................................... 83 5.1 Il fumo ................................................................................................ 83 5.2 La sindrome di astinenza ................................................................... 87 5.3 Lorigine della dipendenza ................................................................. 88 5.4 La ricaduta ......................................................................................... 90 5.5 La scelta decisionale .......................................................................... 91 Lintervento di disassuefazione ............................................................... 95 6.1 Il colloquio motivazionale .................................................................. 95 6.2 La terapia comportamentale strutturata .............................................. 98 6.3 Lanamnesi clinica .............................................................................. 98 6.4 Modalit della disassuefazione ........................................................ 103 6.5 Il test dellelastico ............................................................................. 105 6.6 Le caratteristiche del fumo ................................................................ 109 6.7 Lipnositerapia ................................................................................. 111 6.8 Le tecniche comportamentali ............................................................ 117 6.9 Problematiche .................................................................................. 117

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Ringraziamenti ................................................................................................. V Prefazione ....................................................................................................... VII 1 Generalit ................................................................................................... 1

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6.10 Comorbilit di accompagnamento ................................................... 120 6.11 Ipnosi di gruppo .............................................................................. 123 7 La terapia farmacologica ....................................................................... 133 7.1 Nicotina ........................................................................................... 133 7.2 Bupropione ...................................................................................... 136 8 Lambulatorio di ipnositerapia e disassuefazione dal fumo ............... 137 8.1 Accesso al servizio .......................................................................... 137 8.2 Il colloquio clinico ............................................................................ 138 8.3 Motivi di abbandono e insuccesso della terapia .............................. 151 8.4 Test dellelastico ............................................................................... 153 8.5 Problematiche .................................................................................. 153 8.6 Protocolli di disassuefazione ............................................................ 157 8.7 Statistica .......................................................................................... 160 9 Casistica clinica ...................................................................................... 173 9.1 Primo caso clinico ............................................................................ 173 9.2 Secondo caso clinico ....................................................................... 178 9.3 Terzo caso clinico ............................................................................. 188 9.4 Quarto caso clinico .......................................................................... 197 9.5 Quinto caso clinico .......................................................................... 208 9.6 Sesto caso clinico ............................................................................. 218 9.7 Settimo caso clinico .......................................................................... 220 9.8 Ottavo caso clinico .......................................................................... 226 9.9 Nono caso clinico ............................................................................ 230 9.10 Decimo caso clinico ......................................................................... 242 9.11 Undicesimo caso clinico ................................................................... 254 9.12 Dodicesimo caso clinico ................................................................... 259 9.13 Tredicesimo caso clinico ................................................................... 264 9.14 Quattordicesimo caso clinico ........................................................... 267 9.15 Quindicesimo caso clinico ............................................................... 282 9.16 Sedicesimo caso clinico ................................................................... 285 Appendice ..................................................................................................... 289 1. Denizione della sigaretta e del fumo .................................................. 289 2. Suggestioni .......................................................................................... 290 3. Metafore e similitudini .......................................................................... 294 Bibliograa .................................................................................................. 301 Indice analitico ............................................................................................. 303

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1.1. Storia Lipnosi ha accompagnato luomo sin dai tempi pi antichi, confondendosi con i rituali magici e religiosi, anche se consuetudine iniziarne la storia scientica dal medico tedesco Franz Anton Mesmer (1734-1815). Mesmer, studiando leffetto dei magneti sulle malattie, si convinse dellesistenza di un uido, da lui denito magnetismo animale, particolarmente presente nella sua persona, che poteva essere trasmesso alle parti malate esplicando effetto terapeutico. Lelaborazione di questa scoperta porter Mesmer a sostenere: a) lesistenza di un sottile uido sico che riempie luniverso, unisce luomo alla terra, luomo alluomo, i corpi celesti tra loro; b) lorigine della malattia essere dovuta alla presenza non omogenea o insufficiente del uido allinterno del corpo umano e la guarigione realizzarsi nella sua corretta ridistribuzione; c) la possibilit che tecniche particolari permettano al uido di essere indirizzato ed accumulato in altre persone: cos facendo si determinano nel paziente le crisi e si possono curare le situazioni morbose. La crisi era per Mesmer il segno, articialmente prodotto, dellesistenza della malattia ed anche il mezzo per curarla. Essa ripeteva nelle sue manifestazioni la patologia di origine e si ripresentava con intensit progressivamente decrescente nel corso della cura sino a scomparire del tutto segnalando in tal maniera lavvenuta guarigione del paziente. Il mondo della medicina viennese mostr verso le teorie di Mesmer un interesse assai scarso che presto si convert in aperta ostilit: tale situazione lo indusse alla ne del 1777 a lasciare Vienna per Parigi dove, giunto nel febbraio 1778, raggiunse un notevole successo. Mesmer iniziava lapproccio terapeutico mettendosi a diretto contatto con il paziente (rapporto magnetico): si sedeva di fronte a lui, ginocchia contro ginocchia, gli stringeva i pollici guardandolo sso negli occhi e passava le mani sul suo corpo toccandolo in diversi punti: erano questi i passi magnetici che davano origine a sensazioni particolari e determinavano

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in alcuni soggetti la comparsa delle crisi. Il notevole aumento dei malati rese impossibile la prosecuzione della cura individuale e determin la comparsa nella terapia del baquet. Era, il baquet, una grossa bacinella S alta1 cin/03/2013 8 M E G C quanta centimetri, posta al centro di una vasta itino ripiena di acqua e lio cstanza, sc france matura di ferro: da essa sporgevano, attraverso fori, aste metalliche di diversa altezza cui i pazienti appoggiavano le parti malate: una corda li collegava luno allaltro s da formare una catena. Mesmer entrava nella stanza, toccava con una bacchetta il primo paziente ed inviava il uido che si diffondeva lungo di essa: il suo arrivo determinava la comparsa delle crisi in alcuni soggetti. Questi venivano rapidamente allontanati dal baquet e trasferiti in una camera attigua, detta appunto chambre des crises. Tale era la terapia effettuata da Mesmer. Egli, convinto della realt sica del uido, non sembr rendersi conto delle efferenze ed afferenze psicologicamente rilevanti che si generavano nel rapporto magnetico. I successi terapeutici e le polemiche che ne seguirono determinarono lintervento della Corte francese che, di fronte alla richiesta di Mesmer di veder accettata a livello ufficiale la sua scoperta, nomin nel 1784 due commissioni di indagini. I risultati furono deludenti: alle Commissioni non fu possibile accertare la presenza di alcun uido, i fenomeni e le guarigioni avvenute dovevano imputarsi unicamente allimitazione e allimmaginazione. Si ignor completamente limportanza di tale scoperta perch scopo dellindagine era unicamente quello di valutare la presenza o meno del uido. Un secondo rapporto, tenuto segreto, sottolineava linstaurarsi nella cura magnetica di una stretta dipendenza tra magnetizzatore e magnetizzata e metteva in guardia dalla possibile insorgenza di afferenze erotiche. Nonostante la condanna ufficiale il magnetismo continu ad essere ampiamente praticato; Mesmer tuttavia, deluso ed irritato, abbandon la Francia nel 1785 senza pi farvi ritorno: morir, dimenticato, sulle rive del lago di Costanza nel 1815. Ancor presente Mesmer in Francia, il suo allievo pi famoso, Armand Marie Jacques de Chastenet, marchese di Puysgur (1751-1825), scopriva nelle sue esperienze magnetiche la possibilit di raggiungere uno stato diverso da quelli sin allora conosciuti: in esso non si vericavano n convulsioni n insorgenza di movimenti incoordinati. Il soggetto magnetizzato appariva invece tranquillo, pi vigile ed attento di quanto fosse in veglia, con possibilit psichiche aumentate. Esisteva inne al risveglio amnesia di quanto successo. Questo stato venne identicato come crisi perfetta e successivamente denominato sonnambulismo articiale. La scoperta accentu la frattura fra i seguaci ortodossi di Mesmer, che continuavano a sostenere la teoria del uido, e i seguaci di Puysgur sempre

Generalit

pi interessati al sonnambulismo articiale e alle implicanze psicologiche del rapporto magnetico. La rivoluzione francese segn una battuta darresto per il magnetismo, che negli anni successivi per tutta una generazione di magnetizzatori, medici e non, riport allattenzione generale. Si intu limportanza della suggestione e del sentimento nella genesi dei fenomeni magnetici che vennero attentamente e diligentemente studiati. Furono anche codicati indicazioni e tempi della cura magnetica e le norme deontologiche cui attenersi. In quegli anni fu formulato dal medico scozzese Braid il termine ipnotismo, da lui usato per la prima volta nel Trattato Neurohypnology (1843). Braid asseriva che era possibile determinare gli stessi fenomeni evidenziati dai magnetizzatori facendo ssare unicamente un oggetto luminoso, neganfra do sia la presenza del uido magnetico sia limportanza della suggestione. nc semplicemente un Era sufficiente, a suo giudizio, per ottenerli, escogitare es mezzo per stancare lattenzione del soggetto. Si determinavano in tal modo cs modicazioni neurosiologiche che suscitavano di per lo stato ipnotico. o Pur essendo riconosciuta in tempi successivi la sostanzialec identit fenoitin tra meni ipnotici e magnetici, il nuovo ipnotismo, ancora immune da poleo magnemiche, progressivamente sostitu nelluso lormai compromessoC G tismo. EM In quello stesso periodo furono effettuati numerosi interventi chirurgici in S anestesia ipnotica prima che la scoperta dei narcotici rendesse il metodo superato. Ben documentata in questo campo lattivit di Esdaile in India e di Elliotson e Forbes in Inghilterra. Cloquet, in Francia, fu il primo ad asportare nel 1829 una mammella ad una paziente di 64 anni ipnotizzata. Dagli anni 50 in poi luso diffuso ed indiscriminato dellipnotismo da parte di persone sempre meno qualicate, alla ricerca pi di effetti strabilianti e fantastici che terapeutici, ne min progressivamente la credibilit scientica portandolo al riuto della classe medica. Da questa situazione lipnosi usc alla ne degli anni 70 ad opera di tre medici francesi: Auguste Ambroise Libault (1823-1904), Hippolyte Bernheim (1840-1919), Jean Martin Charcot (1825-1893). Libault, medico a Pont Saint Vincent, non lontano da Nancy, era rimasto tra i pochi che continuavano ad utilizzare lipnosi nella pratica terapeutica. Egli offriva ai suoi pazienti lalternativa tra il farsi curare a pagamento con i metodi tradizionali o gratuitamente con lipnosi raccogliendo cos una vastissima clientela. Libault induceva lipnosi in maniera autoritaria ssando negli occhi il paziente e dicendogli di dormire: una volta raggiunto lo stato ipnotico suggeriva che tutti i disturbi erano scomparsi. Il metodo, sempre lo stesso indipendentemente dalla patologia presentata, sorprendentemente funzionava e i malati stavano meglio. I risul-

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tati del trattamento vennero a conoscenza di Hippolyte Bernheim, professore di medicina interna allUniversit di Nancy. Questi visit Libault, si proclam suo discepolo e cominci ad utilizzarne i metodi in ambiente universitario, dando ufficialit ad una dottrina sino ad allora negletta. Bernheim giudic la risposta alla suggestione la causa determinante dello stato ipnotico, che a sua volta rendeva il soggetto ipersuggestionabile. In un tempo successivo Bernheim smise di utilizzare lipnosi e si limit ad impartire suggestioni allo stato di veglia giudicandole sufficienti per la terapia. La scuola di Nancy, nel suo affermarsi, si trov in opposizione con la contemporanea scuola della Salptrire a Parigi dove operava Jean Martin Charcot, clinico neurologo di fama, che aveva preso contatto con lipnosi nei suoi studi sullisteria. Interpretazioni diverse dei fenomeni ipnotici alimentarono la polemica tra le due scuole. In particolare Charcot sosteneva essere lipnosi un segno di isteria denendola una nevrosi sperimentale: distingueva un piccolo ipnotismo con minima sintomatologia, presente anche in soggetti normali, ed un grande ipnotismo, appannaggio degli isterici. In questultimo si evidenziavano con particolari manovre tre stadi in successione progressiva: il letargico, il catalettico, il sonnambulico. Charcot giudicava reale leffetto dei magneti nella determinazione dei fenomeni ipnotici e propose anche una spiegazione siologica della loro azione, pur accettando linusso psichico dellipnotista sul soggetto ipnotizzato. Per Bernheim lipnosi era invece una situazione siologica potenzialmente raggiungibile in ogni individuo e non implicava nessuna patologia sottostante: alla base vi erano unicamente fenomeni suggestivi. Contrariamente a Bernheim, Charcot escludeva la possibilit di commettere delitti sotto suggestione ipnotica. Le conclusioni ultime suffragarono le ipotesi di Bernheim. Fu dimostrato che i tre stadi presenti negli isterici nulla avevano dautonomo: non erano che costruzioni ttizie, frutto delle suggestioni che, allinsaputa del maestro, i suoi allievi presentavano ai pazienti. Le divergenze tra le due scuole riuscirono comunque a riportare per ventanni lipnosi allattenzione del mondo medico. In quel periodo, oltre alla terapia suggestiva diretta, nuovi approcci ipnotici furono attivati, in particolare si inizi a sperimentare la terapia catartica: essa consisteva nel far rivivere in ipnosi situazioni che si presumevano allorigine della patologia determinandone la successiva abreazione. In quegli anni avvenne lincontro di Freud con lipnosi. Freud (18561939), grazie ad una borsa di studio, soggiorn per quattro mesi, dallottobre 1885 al febbraio 1886, alla Salptrire da Charcot. Ebbe occasione di esaminare in quella circostanza lapproccio del grande clinico alle paralisi isteriche e di osservarne il trattamento con lipnosi. Ritornato a Vienna, ini-

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zi a praticarla ma i risultati raggiunti non lo soddisfecero. Pensando che allorigine dellinsuccesso vi fosse una tecnica imperfetta si rec nel 1889 da Bernheim a Nancy per migliorarla. In quegli anni si giudicava indispensabile, per ottenere risultati terapeutici validi, realizzare unipnosi profonda, in particolare lo stato sonnambulico con amnesia al risveglio. Tale obiettivo non era n frequente, n facile da raggiungere: a ci si aggiungeva che la terapia, fondamentalmente basata sulla suggestione diretta autoritaria e la catarsi, portava spesso a risultati insoddisfacenti; inoltre lasettico distacco relazionale, richiesto dagli assunti deontologici dellepoca per impedire linsorgere di afferenze emotive o per annullarle, non era nella pratica che assai raramente realizzabile. Tutte queste problematiche furono sicuramente avvertite e vissute da Freud. Sembra inoltre che proprio lincapacit emotiva ad affrontare un avvenimento imprevisto (alla ne di una seduta ipnotica una paziente gli butt le braccia al collo in un improvviso slancio affettivo) lo abbia spinto a lasciare progressivamente lipnosi. Freud infatti, che non aveva ancora elaborato la teoria del transfert e controtransfert, si sent turbato e direttamente responsabile di quella manifestazione erotica. Questa esperienza lo port a ridurre e poi ad eliminare luso dellipnosi, anche se essa fu da lui piuttosto evitata che riutata in assoluto. Il medico viennese giustic la sua scelta con la difficolt di indurre in un numero sufficientemente ampio di pazienti stati ipnotici profondi e con lincapacit del metodo di mantenere nel tempo i risultati ottenuti. Sottoline il rischio di transfert erotici anche intensi mentre la dipendenza del paziente realizzata dallo stato ipnotico e linsufficiente attenzione alle resistenze pregiudicavano, a suo dire, lefficacia della terapia. Questo atteggiamento inuenz tutta una generazione di psicoanalisti determinando un progressivo discredito ed abbandono dellipnosi con un suo momentaneo ricupero durante la prima guerra mondiale nalizzato alla rapida risoluzione delle nevrosi da guerra. Pur continuando ad essere oggetto di studio e di ricerca nel periodo successivo al conitto (Benussi in Italia, Janet in Francia, Pavlov in Russia, Hull negli Stati Uniti) lipnosi dovette attendere gli anni successivi alla met del XX secolo per ritornare allattenzione degli studiosi. Tra le personalit che conferirono al metodo indiscusso valore scientico ricordiamo Wolberg, Haley, Weitzenhoffer, Granone, Chertok, Crasilneck: in particolare spicca per loriginalit dellapproccio, leclettismo delle tecniche, lacume terapeutico, lamericano Milton Erickson (19011980) considerato il padre dellipnositerapia moderna. Oggi le acquisizioni psiconeurosiologiche sullipnosi, il modicarsi delle tecniche induttive e lutilizzo di nuove modalit terapeutiche hanno reso inattuale il giudizio di Freud, cui molti ancora si rifanno, legato a un contesto

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storico-ambientale ben preciso. Lipnotista moderno ha imparato ad affrontare e correttamente gestire le problematiche interpersonali che lipnosi pu attivare ed anche le eventuali implicanze affettive: sa inoltre che i risultati ottenuti possono essere duraturi e che non indispensabile uno stato di trance profonda per ottenere risposte terapeuticamente valide. Anche la dipendenza del soggetto, mai assoluta, temporanea e risolvibile senza difficolt, se correttamente affrontata, mentre il superamento delle resistenze, che lipnosi permette di ottenere in tempi pi ristretti, consente di ridurre, talvolta di eliminare gli ostacoli che impediscono o rallentano al paziente la guarigione. 1.2. Interpretazioni Si presentano le principali interpretazioni dellipnotismo che lhanno accompagnato nel tempo: linterpretazione mistico-religiosa: tale ipotesi, ben presente nellantichit, in auge ancora alla ne del 700, saltuariamente riproposta in tempi successivi, non ha pi al giorno doggi alcuna credibilit scientica. Diversa lestasi mistica che, pur presentando a livello neurosiologico punti di contatto con la trance sonnambulica ipnotica, ha un elemento refra lazionale fondamentalmente diverso; nce linterpretazione uidico-organica: presuppone la presenza di un uido, sco radianteo una forza una quintessenza simile, che viene materialmente traciti smessa dallipnotizzatore al soggetto: questo uido per alcuni pu anche no ed identi essere immateriale CG carsi con la forza del pensiero. Non esistono a tuttoggi prove inconfutabili EM della veridicit di tale teoria; linterpretazione psicologica: presenti nella genesi dellipnotismo Ssono 18 unicamente fenomeni psicologici, siano la suggestione, lautosugge/03essi stione o il monoideismo. Lipnosi stata, a /2 sua volta, considerata unanomalia psichica, ricollegabile allisterismo0 da alcuni (Charcot), una si13 12 tuazione siologica o parasiologica del soggetto da altri (Bernheim); .17 di inibizione linterpretazione reessologica: vede nellipnosi una forma .57 corticale parziale condizionata. Essa giudica la risposta alla suggestione stessa un riesso condizionato, origine della sintomatologia ipnotica: una spiegazione siologica dei fenomeni presentati la completa; linterpretazione psicoanalitica: lipnosi una specie particolare di transfert e la sua fenomenologia viene giusticata ricorrendo ai classici schemi psicoanalitici; linterpretazione psico-neuro-siologica: la pi attuale, vede nellipnosi un particolare fenomeno psicosomatico coinvolgente lorganismo nella sua totalit: uno stimolo suggestivo in grado di trasformarsi in sensazione,

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immagine, movimento, emozione corrispondente attivando speciche vie nervose: psiche, sistema nervoso, soma sono tutti implicati nella progressiva comparsa dello stato ipnotico; la suggestione non equivalente a ipnosi, solo il primum movens dei processi che realizzano lo stato ipnotico. In ipnosi risultano particolarmente attive la corteccia cerebrale e la zona mesencefalodiencefalica. La zona corticale interessata sia per i fenomeni psichici attivati, sia per il coinvolgimento nella realizzazione di riessi, psicosomatici e psicoviscerali in particolare, stimolati dalla suggestione ipnotica. La zona mesencefalodiencefalica ampiamente sensibile allattivazione suggestiva, ricca di stimoli emozionali, specica dellipnosi: essa pu proiettarsi sugli organi efferenti prima ed in maniera indipendente dalla corrispondente attivazione corticale, determinando reazioni e risposte autonome al di fuori del controllo cosciente. La zona mesencefalodiencefalica inoltre, pur normalmente controllata dalla corteccia, pu in particolari condizioni, in risposta ad intensi stimoli suggestivi, inibire alcune funzioni della corteccia stessa: risultato la dissociazione reversibile di funzioni psichiche e somatiche presente nellipnosi che permette di attivare importanti modicazioni anche dellinconscio biologico. Il sistema ipotalamo-iposario in particolare pu rispondere alla suggestione ipnotica attivando, tramite la mediazione neuroendocrina ed ormonale, precise modicazioni negli organi bersaglio. Le ricerche neurologiche hanno negli anni 90 codicato le diverse funzionalit dei due emisferi cerebrali ed hanno permesso di evidenziare nellipnosi la prevalenza dellattivit dellemisfero destro, non dominante, su quella dellemisfero sinistro, che presenta una momentanea riduzione della sua attivit: le caratteristiche dellemisfero destro sono facilmente evidenziabili nello stato ipnotico (prevalenza di immagini, analogie, allusioni, condensazioni di fronte alle qualit logiche, analitiche ed alle rappresentazioni semantiche digitali proprie dellemisfero sinistro). Recenti studi di stereoelettroencefalograa e di elettroencefalograa spettrale biemisferica quantitativa (G. De Benedittis) avrebbero constatato limportanza del sistema limbico nel realizzare lo stato ipnotico: questo dipenderebbe almeno parzialmente dallespressione dinamico funzionale di speciche strutture limbiche antagoniste: in particolare dellippocampo e dellamigdala. La riduzione dellattivit di questultima dimostrata dalla stereoelettroencefalograa favorirebbe lo stato ipnotico (essa presiede alla veglia con ritmo rapido EEGraco), al contrario lippocampo aumenterebbe la sua attivit passando da un ritmo lento in veglia ad un ritmo rapido in ipnosi. sperabile che gli studi in corso sui neurotrasmettitori e sui neuropeptidi cerebrali e lutilizzo della PET possano in un prossimo futuro ulterior-

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mente chiarire la genesi di fenomeni ipnotici assai complessi (lamnesia, la rivivicazione det, lanalgesia) e localizzare con certezza le aree cerebrali interessate. Unultima osservazione: il particolare stato psiconeurosiologico presente nellipnosi pu solo facilitare la comparsa di fenomeni paranormali in soggetti predisposti ma non in grado di produrli nella generalit degli individui. 1.3. Terminologia

Trance (Granone): stato dissociativo dellIo con isolamento sensoriale, avulsione dal tempo e dallo spazio circostante con regressione a sottosistemi di funzionamento psichici primari che pu sfociare: nellipnosi (auto o eteroindotta) se si instaurano delle ideoplasie; nella trance mistica; nellintuizione scientica; in manifestazioni medianiche. Ipnosi: particolare stato psicosomatico indotto da stimoli eterosuggestivi diretti e indiretti e/o da processi autosuggestivi variamente espressi. I monoideismi suggestivi attivati determinano una fenomenologia psiconeurosiologica specica, espressione di una dissociazione funzionale a vari livelli, temporanea e reversibile, che permette di incidere profondamente sul substrato psichico e somatico individuale. Induzione ipnotica: procedimento atto ad indurre lo stato ipnotico. Tutti i metodi induttivi hanno in comune lesaltazione della suggestionabilit attraverso lutilizzo di monoideismi suggestivi in grado di attivare sensazioni, azioni, comportamenti specici o di determinare modicazioni somatoviscerali di variabile complessit. Ipnosi vigile: stato di coscienza in cui il soggetto, pur vigile, si trova sotto linusso determinante o esclusivo di monoideismi suggestivi. Ideoplasia ipnotica: monoideismo suggestivo plastico, ricco di contenuto emozionale e spesso acritico, dinamicamente idoneo ad attivare sensazioni, determinare comportamenti, modicare risposte organiche viscerali. Lideoplasia ipnotica pu essere auto o eteroindotta ed associarsi a valenze dissociative diverse varianti dallipnosi vigile allipnosi sonnambulica. Il suo realizzarsi in rapporto ad una specica suggestionabilit dorgano o dapparato condizionata da fattori congeniti o acquisiti. Ipnotismo: si intende sia lutilizzo dei mezzi di induzione ipnotica sia lo studio dei fenomeni ipnotici e delle loro possibilit terapeutiche. Autoipnosi: stato di ipnosi autoindotto. Esso pu essere realizzato in

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1 sugge.una maniera spontanea dal singolo soggetto o essere risposta ad 2 stione postipnotica che permette di raggiungere la trance1 3 attraverso con1 dizionamenti specici. 20 Ipnoanalisi: analisi dello psichismo attuata in / ipnosi. 3 Ipnositerapia: ogni terapia che utilizzi lo stato /0 ipnotico. Psicoterapia: intervento terapeutico su base psicologica e relazionale 18 nalizzato ad attenuare o annullare unaS M sindrome clinica di tipo psicopatologico e/o un disturbo di sviluppo E o di personalit. c o c it C o in G

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2.1. Il Colloquio preinduttivo Un colloquio nalizzato alla conoscenza dei problemi deve sempre precedere linduzione ipnotica: esso permette di evidenziare indirettamente anche le caratteristiche di suggestionabilit individuale consentendo di scegliere lapproccio induttivo migliore. Losservazione diretta e attenta del paziente durante il colloquio pu infatti sostituirsi a una formale scala di suscettibilit ipnotica, offrendo in tempi brevi molte pi informazioni di quante acquisibili da una sequenza di prove suggestive rigidamente programmate. La tendenza istintiva ad essere intensamente coinvolti dai discorsi dellipnotista, ad esempio, indice sicuro di disponibilit ad assorbirne le future suggestioni mentre la comparsa di una immobilit sempre pi accentuata in risposta ad unattenzione in progressiva ascesa, segnala una potenzialit catalettica che suggestioni idonee potranno pienamente attuare. Nel corso del dialogo potranno presentarsi momenti in cui il paziente, manifestando verso le parole e i gesti dellipnotista un interesse esclusivo, tender a sospendere i propri modelli comportamentali diventando estremamente permeabile ai messaggi suggestivi: essenziale, se in atto, non interrompere questo processo ma farlo proseguire senza soluzione di continuit nellinduzione ipnotica stessa. Questultima potr essere anche deritualizzata in un semplice, rapido, delicato approccio corporeo, prendendo leggermente tra le dita il polso del soggetto e sollevandolo alla ricerca di una immobilit catalettica mentre suggestioni di benessere e rilassamento accompagneranno il movimento. altres importante nel discorso porre attenzione agli automatismi con cui possono manifestarsi assenso, dissenso, ansia, dubbio, paura di fronte alle parole o ai comportamenti dellipnotista; essi potranno variamente concretarsi: un cenno di s o di no involontario del capo, un nervoso stronarsi delle dita luna sullaltra, un continuo muoversi sulla sedia, una sudorazione profusa delle mani o del volto, difficolt espressive o pause troppo lun-

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ghe che dilatano i tempi di risposta. La loro percezione pu dare informazioni importanti sul vissuto emozionale in atto e richiedere, se eccessivo, fran al suo contenimento prima di iniziare linduzione interventi nalizzati ces ipnotica. c alle problematiche evidenziate, mai esprimere essenziale, di fronte o citin giudizi sul paziente limitandosi semplicemente a sottolineare, al caso, la oC Ge maggiore o minore produttivit delle scelte dei rilevati; EMcomportamenti evidente, daltra parte, che la sua presenza segnala per i S linsoddisfazione 1di risultati sinora raggiunti: impegno del terapeuta sar a trovare 8/aiutarlo 03/libert anche soluzioni migliori ma spetter solo a lui accettarle nella piena 201 di un totale dissenso. 31 2.1 Nel colloquio potranno essere richieste informazioni speciche sullipnosi, se indicata per la patologia in atto, se sono possibili danni e quali, 7.5 7 se, come e quando si produrr lo stato ipnotico. Lesperienza ci induce a prevenire queste domande anticipandone le risposte: il tutto al ne di dare una visione corretta dellipnosi e annullare presunzioni magiche che, se possono talvolta facilitare linduzione, rischiano di essere dostacolo sia al successo della terapia sia alla risoluzione del rapporto ipnotico stesso. ancora diffusa lidea dellequivalenza tra ipnosi e sonno: sar cura dellipnotista sottolinearne la diversit. Si paragoner lipnosi piuttosto ad uno stato di profondo rilassamento e benessere simile a quello che pu talvolta precedere linstaurarsi del sonno. In questa situazione cos particolare la mente pu ampliare le sue capacit e offrire prestazioni non comuni: possono attuarsi recuperi mnesici di esperienze dimenticate o comparire importanti modiche della forza muscolare o della percezione dolorosa sino al raggiungimento dellanalgesia ma soprattutto possibile attivare risorse psichiche nuove e valorizzare quelle gi esistenti. Una tale presentazione dellipnosi risulter facilmente comprensibile, accettabile ed a maglie sufficientemente larghe da contenere tutta lesperienza ipnotica futura. Anche se, eliminata lequivalenza tra ipnosi e sonno, si annulla il problema del risveglio, opportuno assicurare che non esiste unipnosi a persistenza illimitata nel tempo perch vi sar sempre un termine allesperienza stessa: anche in assenza di una deinduzione formale lipnosi si esaurir spontaneamente in tempi relativamente brevi, spesso alla prima necessit siologica. Altro preconcetto assai diffuso la possibilit di cadere in dominio dellipnotista con perdita totale della propria autonomia. Occorre segnalare quanto erronea sia questa convinzione sottolineando limpossibilit di violare la struttura etico-morale individuale, oltre a ricordare che ogni medico obbligato al rispetto di un codice deontologico cui ogni sua azione

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professionale deve attenersi. Si pu aggiungere che non si pu certo ignorare lutilizzo dellipnosi in esibizioni teatrali o televisive che, cercando il ridicolo o limpossibile, niscono per dare di essa unimmagine deformata e inaccettabile ma, anche quando pi evidente sembra lannullamento della capacit critico-decisionale, la struttura etico-morale continua a resistere ad ogni tentativo di manipolazione a meno di ricorrere allinganno, contro cui si ergono comunque difese spontanee difficilmente superabili. In queste situazioni il danno maggiore, a parte la possibile violazione delle leggi, nasce dal comprensibile riuto che un uso cos distorto dellipnosi frabene nce suscita in quanti ne potrebbero realmente ciare. sco citin o Cdal Potr ancora essere chiesto se casi simili a quello presentato paGE M ziente siano gi stati trattati con lipnosi e quali i risultati ottenuti: si ri- S sponder secondo scienza e coscienza ricordando possibilit e limiti del metodo. Altre domande, esprimenti dubbi sulla riuscita dellinduzione o timori per la difficolt della stessa, possono implicitamente richiedere lassicurazione del successo. Mai si dar questa certezza perch per lo stesso ipnotista impossibile averla; rispondere in maniera affermativa o lasciarlo credere vuol dire commettere una grave imprudenza: un insuccesso, sempre possibile, sar per il paziente, deluso nelle sue aspettative, fonte di dubbio sulle effettive capacit dellipnotista e render difficile la prosecuzione della terapia. Rapidamente da risolvere sono atteggiamenti di sda che possono presentarsi anche in modo sfumato: si spiegher che linduzione ipnotica non scontro o conitto di volont ma una strada comune da percorrere insieme unendo forze e risorse per raggiungere gli obiettivi desiderati. Si parler dellipnotizzabilit come di una normale caratteristica della personalit, anche se da tutti posseduta non in egual misura; si sottolineer che la gran maggioranza dei pazienti risponde positivamente allipnosi anche se, molto raramente, se ne deve constatare linsuccesso in alcuni; si concluder affermando che, anche se cos fosse, sar possibile trovare altre strade per la soluzione dei problemi, pur potendo un uso efficace dellipnosi abbreviare i tempi della terapia. Il paziente risulter da queste parole ancor pi motivato allimpegno pur avendo sempre presente la possibilit del fallimento: indirettamente anche lansia da prestazione dellipnotista sar ridotta o annullata; qualunque atteggiamento provocatorio o di sda inoltre, se ancor presente, sar vanicato rientrando linsuccesso tra le possibilit previste. Si segnaler alne che la prima induzione potr essere condizionata nella sua riuscita dal timore per esperienze ancor sconosciute ma molte dif-

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colt saranno superate nei tempi successivi. Questo discorso render pi facile al paziente accettare incertezze o insuccessi iniziali e permetter di utilizzare in maniera ottimale i vari approcci suggestivi formali, informali, diretti, indiretti, verbali e non. 2.2. Linduzione ipnotica

Esaurito lapproccio preinduttivo, quali sono le problematiche da affrontare nellinduzione ipnotica e quali le variabili che in un continuo intersecarsi e uire ne garantiscono il successo? Nessun ausilio tecnico, per quanto complesso o elaborato, supera, a nostro avviso, la essibilit della voce nelladeguarsi alle mutevoli situazioni che linduzione ipnotica pu presentare. La voce, che nelle variabili e molteplici espressioni della parola prende forma, si rivela strumento essenziale per raggiungere lipnosi come egualmente lo il suono del silenzio. Una parola infatti pu acquisire potenzialit inusitate proprio per il silenzio che la pu precedere o seguire: il silenzio pu suscitare sensazioni, interrogativi, ricerche che, oltre a facilitare linduzione ipnotica stessa, possono attivare intense risposte emozionali. Lefficacia della parola a sua volta amplicata dalla comunicazione metaverbale che inevitabilmente laccompagna e permette al linguaggio di raggiungere il suo pi completo signicato espressivo. Infatti, se pur vero che ogni frase del nostro parlare ha in s un ritmo naturale intrinseco che tonalit della voce e pause tra le parole sottolineano e valorizzano, i movimenti del corpo e le espressioni mimiche che laccompagnano sono essenziali per modularne e completarne la forza comunicativa. Nellinduzione ipnotica, oltre a perseguire tutto questo, lipnotista trasforma anche le espressioni abituali del linguaggio in un particolare linguaggio ipnotico: un linguaggio dalle caratteristiche originali con parole, grammatica, sintassi sue proprie per cui le frasi possono presentarsi ambigue, con cadenze toniche inusuali, essere interrotte e riprese, lasciate in sospeso, senza verbi, il tutto suggestivamente idoneo a trasmettere immagini, sensazioni, emozioni. Durante linduzione i gesti e le parole dellipnotista devono presentarsi misurati, tendenti allessenziale per sottolineare nella loro concisione limportanza della comunicazione in atto. Inondare il paziente con un ume di parole non n utile n necessario, a meno che proprio questo sia lobiettivo voluto: di certo tale comportamento manifesta lansia dellipnotista che paventa nel minimo vuoto verbale lannullarsi del rapporto. In realt il soggetto tender piuttosto in circostanze simili a sottrarsi al prouvio ver-

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bale attivando vigilanza e critica e vanicando la tecnica induttiva, 3/20 anche 0 / 8 1 come estremase possibile che, pur di liberarsi da una situazione MSvissuta E mente disagevole, nessunaltra alternativa essendo possibile, scelga egli G stesso di fuggire nellipnosi. ino C t i c o induzione un unico, irripetibile fatto creati bene ricordare che ogni sc e c n a vo e che ogni suggestione esige per la sua attuazione un tempo ottimale lefr gato alla sua complessit e alle caratteristiche neurosiologiche del soggetto. importante anche che lipnotista impari a riconoscere gi da minimi segni iniziali la risposta alla suggestione e non insista, oltre il tempo strettamente necessario, nel richiedere lesecuzione di suggestioni di dubbio assorbimento: la massima attenzione deve essere posta inoltre nel non presentare suggestioni contraddittorie o di cui la situazione ambientale non permetta la realizzazione. Tanto maggiore sar labilit induttiva tanto pi il paziente sar coinvolto in un continuum suggestivo, assorbente e vincolante, dove la percezione della realt diverr sempre pi sfumata e sar sostituita alne dalle immagini e dai messaggi suggeriti: questi, assumendo in un contesto eticamente corretto esistenza autonoma, attiveranno sensazioni e comportamenti corrispondenti. Reazioni impreviste, emotivamente signicative, sempre possibili durante linduzione, saranno adeguatamente affrontate: esse possono esprimere atteggiamenti istintivi di difesa tendenti, per la distrazione che comportano, ad ostacolare o interrompere il processo induttivo. Sorriso, riso contenuto, pianto, tosse, vampate di calore, sudorazione profusa ne sono alcuni: riconosciuti ed accettati, potranno anche essere utilizzati per facilitare linduzione stessa. La comparsa di sensazioni della pi svariata natura, se disagevoli, deve attivare un tentativo immediato di soluzione sia interrogando il paziente sul loro signicato sia sollecitando dallo stesso spiegazioni, suggerimenti, consigli. Tale atteggiamento sar percepito non come segno di incapacit del terapeuta ma come attenzione ad esigenze esistenziali che, sia pur in modo imprevisto, si sono manifestate. Nel corso dellinduzione ipnotica possono presentarsi, sia pur raramente, risposte decisamente inusuali che devono essere accettate per quanto sconcertanti possano sembrare. Qualche paziente pu scoppiare a ridere grossolanamente, allimprovviso e in maniera irrefrenabile, sorprendendo lipnotista; se richiesto del perch molte volte afferma di non saperlo, altre volte di esprimere cos la sensazione di ridicolo che avverte in se stesso, nellipnotista, in tutta la situazione: in realt il riso spesso pu nascondere la paura. Lipnotista non ne sar assolutamente turbato: accetter il tutto e ammetter che lipnosi la prima volta pu attivare anche reazioni simili: sar suo compito aiutare a superarle.

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Per contrastare o contenere il comportamento emozionale del paziente e riprendere il controllo della situazione potranno anche essere presentate suggestioni paradossali, intese non a spegnere ma ad esasperare il disagio gi in atto. Ogni ipnotista, dopo una sperimentazione di variabile durata, nisce per privilegiare una tecnica induttiva ben denita cui di volta in volta pu aggiungere modiche di maggiore o minore rilievo. Spontaneo il passaggio, al crescere delle capacit professionali, da tecniche pi rigide e formali a tecniche pi semplici, rapide, naturalistiche: lesperienza acquisita permetter di variare ampiamente lintervento induttivo non esitando lipnotista a ricorrere, se necessario, ad approcci anche decisamente elaborati o ad utilizzare, in situazioni particolari e senza disagio, tecniche squisitamente teatrali, pur se tale esigenza si presenta nella pratica clinica assai raramente. A scopo didattico le tecniche induttive ipnotiche possono essere divise in gruppi, pi nella forma che nella sostanza, perch eguale lobiettivo nale che ne condiziona nelle linee essenziali il percorso. Il primo gruppo comprende le tecniche direttive, che una tradizione ha consegnato ben codicate e strutturate, ampiamente utilizzate in passato e ancor oggi, se pur in maniera pi sfumata e con frequenza minore. Esse possono comportare leggere manipolazioni corporee, spesso lievi toccamenti o picchiettamenti con le dita, che vogliono ssare, rinforzare, amplicare le suggestioni verbali dirette: lazione sul corpo complemento ed appoggio alla funzione suggestiva della parola. Alcune volte lobiettivo un controllo pi stretto sulla persona che pu realizzarsi con i passi (passaggi con soramento delle dita su varie parti corporee) o stringendone le mani, lo sguardo sso intensamente sul volto alla ricerca di una rapida fascinazione: possono accompagnarsi spinte oscillatorie, spesso automantenentesi una volta attivate dallipnotista, tendenti a rendere difficile la conservazione dellequilibrio. Approcci simili, ancor pi imperativi e con pi ampia manipolazione del soggetto, sono da sempre caratteristici dellipnosi teatrale. In questultima si evidenzia unaggressivit non solo verbale ma anche corporea che vuole rendere istantanea linduzione: indispensabile infatti per catturare lattenzione del pubblico che essa si realizzi in tempi estremamente rapidi e ottenga risultati immediati e il pi stupefacenti possibili: la manipolazione corporea esasperata che vi si accompagna vuole sottolineare e confermare in maniera inconfutabile lo straordinario dominio dellipnotizzatore sul suo soggetto aumentando la spettacolarit dellintervento alla ricerca di una implicita fascinazione collettiva. Tecniche cos invasive, se mai utilizzate con nalit terapeutiche, esigono massima attenzione, estrema prudenza e dovrebbero essere impiega-

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te solo per il tempo strettamente necessario: troppo alto, se usate in maniera impropria, il rischio di suscitare intensi disagi emozionali che possono sia indurre al violento riuto della situazione induttiva, vissuta come intrusiva e sgradita, sia attivare componenti erotiche impreviste. Queste, se non rapidamente controllate, possono far percepire lipnosi come una inaspettata esperienza seduttiva, specie quando problematiche di origine sessuale rendano pi facile tale conversione. Lipnotista deve porre attenzione a questa eventualit, sempre potenzialmente presente, imparando a modulare i messaggi, ipnotici e non, in maniera tale da annullare aspettative o interpretazioni simili. Questa paura-desiderio di essere sedotti o di sedurre pu evidenziarsi gi nel colloquio preliminare e rendere linduzione assai difficile o pericolosamente facile: nel dubbio indispensabile un approccio quanto mai attento che riduca al minimo o escluda del tutto ogni contatto corporeo. I tentativi seduttivi del paziente nei confronti dellipnotista sono pi frequenti di quanto immaginabile, possono assumere le caratteristiche pi disparate e, dopo un periodo variabile di latenza, manifestarsi allimprovviso ponendo problemi di non facile soluzione. Vi sono pazienti in cui linduzione si realizza in tempi brevissimi dando la sensazione che il soggetto cada rapidamente in bala dellipnotista in un rapporto che appare estremamente possessivo: dipendenza netta e accettazione passiva e acritica delle suggestioni sembrano esserne le caratteristiche pi evidenti; ma anche in situazioni cos apparentemente regressive nulla occorre dare per scontato: necessario continuare a vericare di volta in volta laccettazione dei messaggi inviati perch questa pu allimprovviso annullarsi di fronte a suggestioni errate o improprie mettendo in forse il prosiguo stesso dellipnosi: il riuto ad accettare ed eseguire una suggestione imperativa pu infatti determinare una immediata refrattariet ipnotica in grado di rendere il soggetto insensibile a qualunque suggestione successiva. Al secondo gruppo appartengono le tecniche permissive. Diverse sono le modalit dapproccio utilizzate, alcune pi semplici, altre pi complesse: le pi semplici propongono messaggi verbali, che richiedono leffettuazione di movimenti corporei invitando il soggetto a percepirne le sensazioni risultanti al ne di portarlo progressivamente allo stato ipnotico. Lipnotista pu sembrare talvolta quasi estraneo al processo induttivo esplicando prevalentemente la sua funzione nel richiedere asetticamente un insieme di azioni e nel vericarne lesecuzione conforme a quanto suggerito: sono tecniche che si richiamano al training autogeno dove il successo o linsuccesso sono attribuibili principalmente al soggetto cui richiesto

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di ascoltare, percepire, eseguire. La direttivit appare minima e tanto pi facilmente sar raggiunto lo stato ipnotico quanto pi rapidamente sar trasformato in autoplasia suggestiva quanto verbalmente presentato. Se difetto vi pu essere nel metodo questo legato alla sua lunghezza e ripetitivit che pu generare impazienza in alcuni, delusione in altri con il rischio che sia attenuata o persa la valenza suggestiva dei messaggi. Si tratta comunque di tecniche non particolarmente impegnative e di esecuzione relativamente facile: non esistono suggestioni imperative a rischio di fallimento e il rapporto tra ipnotista e soggetto risulta emotivamente piuttosto neutro. Sono tecniche consigliabili al principiante perch le vie da seguire sono ben denite e non richiedono elaborazioni personali o particolare originalit: linsuccesso pu essere facilmente accettato ed assorbito. Luso delle tecniche permissive pu invece presentare difficolt non lievi quando si vogliano utilizzare per linduzione suggestioni indirette o stimolanti visualizzazioni speciche che devono essere strutturate con estrema abilit per assicurarne la riuscita. Esistono inne tecniche naturalistiche che rappresentano un adattamento estemporaneo ed originale dellapproccio ipnotico al paziente, alla sua patologia, alla situazione ambientale: in esse si intersecano e si amalgamano componenti diversissime, talora paradossalmente antitetiche: sono fortemente creative e lipnosi viene ottenuta nei modi pi disparati e im57 gi .avere 7 previsti. Non solo, ma certe induzioni naturalistiche possono 1 2. americano, nedi 1 per s importanti valenze terapeutiche. Erickson, ipnotista 3 1 stato il principale esponente: il loro uso ottimale richiede al terapeuta ca0 3/2 pacit non comuni. 0 / 8linduzione non verbale: utilizza Un tipo particolare di induzione 1 S contatti e messaggi non verbali a molteplice espressivit suggestiva in riEM ed sposta alle esigenze emozionali istintive del paziente. G C o Tali tecniche, dove la parola esclusa, sono in grado di produrre in main ni esperte e c inittempi relativamente brevi lo stato ipnotico a conferma di co quanto sia possibile parlare, ascoltare, ricevere unicamente con il corpo ats e c tivando le sue inesauribili potenzialit comunicative. Sono tecniche che n fraesigono una notevole abilit nel decodicare i messaggi non verbali inviati dal paziente e nel correttamente rispondervi: il tutto in un continuum suggestivo dove una comunicazione primordiale stabilisce un istantaneo e istintivo scambio di emozioni, sensazioni, esperienze. Questo contesto, se ottimale, pu spiegare certe fascinazioni ipnotiche o induzioni cos rapide da far sospettare lesistenza di una forza misteriosa. In realt, se di forza misteriosa si tratta, la forza misteriosa presente in ogni comunicazione umana che, in certe circostanze e al di fuori di ogni percezione cosciente,

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risulta cos efficace e potente da realizzare quellimprovviso, istantaneo, complesso, e per molti versi ancor misterioso, scambio di informazioni ed esperienze che costituisce il miracolo ipnotico. Esistono ancora tecniche induttive mascherate che permettono di indurre lipnosi in un soggetto non consenziente e a sua insaputa: a parte lillegalit del metodo, esse non sono di facile attuazione. Possono essere presentate come un invito ad un rilassamento, indispensabile per una corretta visita medica: un segnale di condizionamento post-ipnotico immediato, apparentemente neutro e di facile inserimento, faciliter il ripristino dellipnosi al momento voluto. Luso di tecniche mascherate pu permettere di evidenziare la simulazione di patologie mediche e di sceverare lorganico dallo psicogeno: il procedimento dovr essere successivamente spiegato al soggetto e giusticato dagli obiettivi da raggiungere. utile ricordare che esistono tecniche particolari adatte ai bambini, che esulano dagli schemi strettamente ortodossi: si avvalgono soprattutto di un approccio naturalistico e sfruttano la ricca immaginazione dellet infantile mai dimenticando che la maniera di porsi del bambino di fronte al mondo diversa da quella delladulto e pu comportare risposte assai dissimili. Unattenzione particolare deve essere dedicata a quei pazienti che presentano atteggiamenti ipercritici e componenti difensive assai accentuate: si tratta generalmente di persone tendenzialmente introverse, di buona cultura, spesso donne di educazione tradizionale, che possono fortemente temere nellinduzione ipnotica la perdita del controllo e linvasione della propria intimit. Sono soggetti che rispondono ottimamente allipnosi purch lipnotista ponga attenzione al loro disagio: uninduzione estremamente delicata pu conseguire ottimi risultati e determinare unampia disponibilit ad assorbire i messaggi suggestivi successivi. importante che tali soggetti rapidamente si convincano della seriet e dellequilibrio emotivo dellipnotista il cui impegno professionale sar indirizzato a superare anche le difficolt emozionali evidenziate. Lancoraggio ipnotico pu rivelarsi assai pi intenso di quanto prevedibile. Ununica induzione pu talvolta essere sufficiente per attivare condizionamenti duraturi ed intensi che possono presentarsi ripetutamente, quasi in maniera coattiva, al di fuori di qualunque intenzionalit dellipnotista: la sua sola occasionale presenza, ad esempio, o parole, pi o meno neutre, da lui pronunciate e udite dal soggetto, possono essere sufficienti a determinare linsorgere di sensazioni simili a quelle vissute in ipnosi. Esse possono creare allarme, esigere spiegazioni, richiedere interventi: la loro comparsa, anche se non frequente, segnala la persistenza di un transfert intenso da risolvere rapidamente per gli effetti negativi che pu comportare. In par-

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2.3. Tecniche induttive

nostro desiderio presentare nelle righe seguenti non un panorama di tecniche induttive che si rivelerebbe sicuramente inadeguato ed incompleto ma un insieme di approcci personali, espressione della nostra attivit professionale. Le induzioni riportate sono state effettuate nel corso dellattivit sia clinica che didattica: alcune saranno ampiamente commentate, altre semplicemente trascritte, lasciando al lettore il compito di scoprirne le dinamiche suggestive. Ulteriori conoscenze potranno essere acquisite dallattenta lettura delle induzioni che accompagnano la casistica presentata nella terza parte del libro. Anchesse rimangono comunque sempre e solo proposte perch ogni ipnotista dovr scegliere lui stesso, provando e riprovando, la tecnica che pi gli si adatta e meglio realizza le sue potenzialit. Prima induzione Una tecnica induttiva che ci ha permesso di ottenere risultati apprezzabili la seguente. Il soggetto, in piedi o seduto, viene invitato ad osservare un quadro innanzi a s. Se volge gli occhi in maniera interrogativa verso di noi gli diciamo scherzosamente che ci guardiamo bene dal ssarlo, non solo perch la cosa non necessaria ma soprattutto perch non vorremmo rischiare noi stessi di esser ipnotizzati dal suo sguardo: una simile battuta, anche se pu momentaneamente ritardare linstaurarsi dellatmosfera ipnotica, inserisce una nota scherzosa e sdrammatizzante al tutto. Iniziamo quindi linduzione descrivendo limmagine presente sul quadro: subito dopo invitiamo il paziente a scegliere lui stesso un particolare da osservare con la massima attenzione. Possiamo anche, alterando tempi e modi dellespressione verbale, cercare di indirizzarne la vista su un dettaglio specico ricordando che

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ticolare il soggetto pu pensare, pur senza avere il coraggio di esprimerlo, di essere caduto in bala dellipnotista, che la situazione gli stia recando danno e temere che lipnosi stia annullando la sua personalit. Un corretto esame dellesperienza vissuta potr molte volte permettere il proseguimento della terapia riducendo, modulando o annullando i condizionamenti attivati; se questo non avviene, se i risultati raggiunti sono gi soddisfacenti e il vissuto ipnotico del paziente difficilmente modicabile, linterruzione denitiva della terapia pu diventare la scelta delezione. Il paziente sar comunque rassicurato che ogni sensazione anomala rapidamente scomparir, collegando quanto avvenuto non allipnotista ma allipnosi.

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anche la semplice ssazione dello sguardo pu, nel silenzio suggestivo che laccompagna, determinare linsorgenza dello stato ipnotico. Ci poniamo sul lato sinistro del soggetto, leggermente indietro s da esserne fuori dal campo visivo, in modo tale per da poterne rilevare con facilit le variazioni mimiche facciali, la rapidit e la frequenza dellammiccamento palpebrale, la tendenza allimmobilit o allirrigidimento muscolare: ogni atteggiamento o comportamento sar verbalmente sottolineato al ne di valorizzarne al massimo le potenzialit suggestive. Se, ad esempio, durante la ssazione iniziale dello sguardo, a soggetto in piedi, compaiono delle lievi oscillazioni corporee, ne sar sottolineato lautomatismo e limpossibilit al controllo come segno di cambiamento ipnotico gi in atto: di esse se ne potr anche suggerire il progressivo accentuarsi che mai per deve mettere a rischio lequilibrio della persona. Per facilitare linsorgenza della trance possibile anche inserire nel processo induttivo suggestioni che spingano paradossalmente il soggetto a realizzare lopposto, reale obiettivo da raggiungere, di quanto palesemente richiesto. Ad esempio, se si desidera ottenere la chiusura degli occhi e si rileva un ammiccamento palpebrale sempre pi frequente, si ingiunger al paziente di tenerli aperti al massimo perch non ancor giunto il momento di chiuderli, pur segnalando quanto sia difficile continuare a farlo. In un contesto simile la perentoriet della richiesta far nascere come risposta pi probabile la necessit sempre maggiore di chiudere gli occhi. Se, dopo un breve tempo, si dir al paziente che, volendo, pu, anche se per un solo momento, provare a chiuderli, linvito risulter quanto mai accettabile e gradito: il tempo di chiusura permesso sar per minimo, quello, ad esempio, necessario a contare da uno a cinque. Si inizier allora, appena chiusi gli occhi, la conta: questa si svolger rallentata inserendo negli intervalli tra un numero e laltro suggestioni nalizzate al completamento dellinduzione ipnotica o azioni di verica per valutare la comparsa dello stato ipnotico stesso. Potremo anche avvisare il soggetto che mentre sta tenendo gli occhi chiusi prenderemo tra le dita della nostra mano il suo polso e lo solleveremo lentamente: talora pu essere sufficiente un lieve tocco iniziale perch il braccio continui ad alzarsi spontaneamente, altre volte pu rendersi necessaria una spinta delicata e persistente che annulli con leggere sollecitazioni linerzia ad attivare il movimento. Lipnotista ne seguir dolcemente lascesa con stimoli verbali adeguati, comunicando messaggi pi con le dita che con le parole no ad abbandonare, a movimento terminato, il braccio semiesso sospeso in aria, immobile. Questo, inizialmente catalettico, potr scivolare successivamente lungo il anco dando la sensazione di unestrema pesantezza. Mentre il tutto si realizza il paziente

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potr continuare a rimanere ad occhi chiusi, segnalando un approfondimento della trance che rende superuo ogni controllo visivo, o anche riaprire le palpebre ed osservare affascinato il braccio ancora in movimento o gi completamente sollevato: immediato sar allora linvito a richiudere gli occhi per valorizzare al massimo quanto gi raggiunto. In alcuni casi, una minoranza, pu essere indispensabile, in presenza di un ingravescente disagio che il mantenere gli occhi chiusi comporta e che pu esprimersi in movimenti continui e irregolari, portare rapidamente a termine la conta gi iniziata e invitare il paziente a riaprire gli occhi: la riapertura potr avvenire in tempi immediati o ritardati, situazione questultima che evidenzia una certa difficolt alla sua esecuzione. Si pu allora invitare nuovamente il soggetto a richiudere le palpebre e a chiedersi se sia proprio ancora necessario continuare a guardare le cose intorno a lui o se non sia meglio iniziare ad osservare il proprio mondo interiore: dal momento che fuori nulla c che possa recargli danno forse meglio abbandonarsi piacevolmente ad occhi chiusi alla ricerca di quello stato di benessere cui lipnosi pu condurre. La maggior parte delle volte il paziente accetta il suggerimento, richiude gli occhi e lipnotista pu proseguire linduzione. Se per, nonostante ripetuti e delicati inviti, la chiusura delle palpebre non si realizza, altro non rimane che prenderne atto. Si pu ancora insistere con suggestioni paradosse tese ad esasperare ulteriormente le resistenze s che il soggetto, esaurito dallimpegno di mantenere gli occhi aperti, non riesca pi a sostenerlo e chiuda spontaneamente le palpebre oppure si potr proseguire nellinduzione ad occhi aperti attenti al manifestarsi della ssit dello sguardo e allassenza dellammiccamento palpebrale, segni della possibile comparsa dello stato ipnotico. Linduzione seguente si riferisce a quanto esposto nelle righe precedenti. Lasciamo semplicemente che avvengano le cose che debbono avvenire; la prima volta sempre la prima volta: ci potr essere sicuramente un po di ansia, un po di tensione ma lei sa che lipnosi non pu portare alcun danno e quello che sperimenter, questo rilassamento intenso, questo cambiamento profondo, potr essere utilizzato per risolvere i suoi problemi. Io vorrei semplicemente che lei guardasse questo quadro, guardasse questo quadro: c una nave che viaggia sul mare, un mare un po agitato sotto un cielo nuvoloso: scelga lei stesso un punto da ssare, il punto che desidera, tenendo gli occhi ben aperti; potr ascoltare la mia voce con maggiore o minore attenzione, non ha nessuna importanza: lunica cosa che le chiedo di ssare questo quadro nel punto che lei ha scelto, di ssarlo tenendo gli occhi ben aperti, sforzandosi al massimo di non chiuderli, cos. E pu continuare a tenere le sue braccia semiesse e appoggiate al

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petto come gi sono, le mani intrecciate, se cos vuole: va benissimo o, se preferisce, pu scioglierle e portarle indietro lungo il anco, a sua scelta, non ha nessuna importanza: qualunque cosa va bene egualmente; ecco quello che le chiedo solo di continuare a ssare questo quadro ed aspettare tranquillamente quello che potr accadere. C il quadro, c il punto che sta ssando e ci sono sensazioni che stanno nascendo dentro di lei: i suoi occhi sono aperti, molto aperti, il corpo fermo, molto fermo; la mia voce arriva alle sue orecchie e il suo corpo inizia ad avere qualche lievissima oscillazione, ma la cosa non ha nessuna importanza. I suoi occhi sono ssi sul quadro e sul quadro sta battendo lievemente la luce; pu pensare a tutto quello che vuole e pu sentire le sensazioni che la mia voce le porta, pu chiedersi se, dove, come e quando queste sensazioni si modicheranno ancora e pu continuare a guardare tranquillamente questo quadro tenendo gli occhi ben aperti, anche se possibile che limmagine cominci a sfumare insieme alla mia voce. Adesso semplicemente io mi permetto di portare lievemente le mie dita sul suo polso, lentamente, e pu avvertire la tensione che c tra le sue dita, unite e strettamente intrecciate luna nellaltra. E lei sente adesso le mie dita sul suo polso (lipnotista prende tra le sue dita il polso destro del soggetto) mentre il suo respiro si va modicando; le sensazioni stanno cambiando e pu a questo punto provare per un istante, un istante solo, a tenere chiusi gli occhi, un istante semplicemente, per avvertire le sensazioni che le palpebre le stanno dando (il soggetto chiude gli occhi), e pu sentire il suo corpo lievemente oscillare e gli occhi pu sentire il piacere di tenerli chiusi e pu scegliere se continuare a guardare fuori o iniziare a guardare dentro. Se vuole, si sforzi pure di tenerli ancora aperti (il soggetto ha riaperto gli occhi), anche se possibile che la sua mente profonda preferisca tenerli tranquillamente chiusi, e pu fran guardare innanzi a s mentre si accorge di una piacevole pesanancora c una sc tezza e di e leggera che sta nascendo nel suo corpo. Pu di nuoo ci rigidit vo provare a chiudere gli occhi semplicemente, cos (il soggetto richiude tin o il suo corpo dondoli lentamente e lievemente gli occhi): pu lasciare cheC GEM oscilli perch sta imparando a rilassarsi ed possibile che S profondamente 18/e gi stia provando una tranquillit piacevole diffusa. 03/2 Le mie parole la stanno aiutando a scivolare in uno stato di benessere maggiore e 0sempre 13adesso; 12.1oscilla si sta accorgendo di stare molto bene con gli occhi chiusi, dolcemente il suo corpo mentre io sollevo entrambe le sue mani, 7 strette .57 luna laltra come la tenaglia stringe il chiodo, ed anche la mia mano si unisce alle sue mani (lipnotista solleva in avanti le mani del paziente intrecciate sino a portarle allaltezza del busto e vi appoggia la sua mano). E

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si accorge di quali modiche siano avvenute in lei, anche se non le comprende ancora pienamente, ed molto tranquillo; le sue palpebre sono veramente pesanti e le sue mani continuano ad essere unite, lindice e il medio della mano sinistra chiusi strettamente fra il pollice e lindice della mano destra: tutto il suo corpo immobile e un profondo benessere continua a crescere dentro di lei. Adesso pu semplicemente sedersi sulla poltrona senza alcuna difficolt e continuare a vivere queste piacevoli sensazioni. Le sue mani, anche sedendosi, sono rimaste unite, il respiro tranquillo, le palpebre piacevolmente chiuse, mentre la sua mente continua ad ascoltare le mie parole. Seconda induzione Riportiamo ancora una tecnica induttiva effettuata durante un seminario che pu ricordare un approccio ericksoniano. Una psicologa, indotta altre volte in ipnosi utilizzando contrazioni e decontrazioni progressive dei muscoli del corpo, manifest il desiderio di entrare in trance in tempi pi rapidi e con un approccio diverso. La sua richiesta fu accolta e la si preg di porsi sulla sedia accanto alla nostra: appena seduta assunse immediatamente la posizione di rilassamento in cui era abituata ad iniziare linduzione. Le si disse di mettersi pure come desiderava purch riuscisse a tenere ben viva la sua attenzione, indispensabile per partecipare a un gioco i cui risultati lavrebbero sorpresa. Si spieg che si sarebbe iniziato a contare sino a venti invitandola a stare ben attenta perch ai numeri dispari avrebbe dovuto chiudere gli occhi intrecciando le mani in avanti, ai numeri pari riaprirli e disintrecciare le mani e cos di seguito per tutti i numeri successivi attenta a non sbagliare risposta. Si inizi pronunciando il numero uno, la paziente chiuse gli occhi, intrecci le mani, al numero due riapr gli occhi e disintrecci le mani. Si prosegu la conta inserendo intervalli temporali progressivamente crescenti tra il numero dispari e il pari seguente e progressivamente decrescenti tra il pari e il dispari successivo. Ogni volta si attese la risposta della paziente, che inizi a presentare uninerzia temporale sempre maggiore dopo i numeri pari alla riapertura degli occhi. Si prosegu nella conta inserendo tra i numeri suggestioni di rilassamento e benessere: ne risult uno stato di profonda trance segnalato anche dal persistere, pur a occhi aperti, delle mani intrecciate, immobili e sospese dopo lenunciazione dei numeri pari. La conta fu sospesa al numero diciannove e si ag per il seguito come in una normale trance ipnotica. Il tempo dellinduzione non super i quattro, cinque minuti. Lesperienza fu conclusa suggerendo di immaginare un orologio particolare di venti ore, la cui lancetta gi sulle 19 si stava muovendo verso le

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20. Arrivata al numero 20 si sarebbe svegliata, aperto gli occhi e disintrecciato le dita. Dopo un breve intervallo di attesa luscita dalla trance si realizz nei modi stabiliti. Presenteremo ancora e commenteremo nelle pagine successive due induzioni scelte fra le numerose effettuate a scopo didattico nei corsi dipnosi. Terza induzione Linduzione, la prima del corso, si rivolge a quattro soggetti che lipnotista ha scelto come volontari. Un breve dialogo introduttivo, in cui sono state disseminate suggestioni informali, ne ha evidenziato la variabilit responsiva. Anche se quattro sono i soggetti la scelta denitiva ne coinvolger solo due, due studentesse degli ultimi anni di medicina: il notevole stato ansioso del terzo, uno psichiatra, sconsiglia di effettuare su di lui linduzione mentre il coinvolgimento del quarto sar condizionato dallo svolgersi degli eventi. Il primo soggetto viene invitato a sedersi, al suo anco sinistro si pone, seduto anchesso, lipnotista didatta; al secondo viene riservata la poltrona normalmente usata per le induzioni: la posizione di questultimo tale da permettere di osservare quanto si svolge nella stanza. Denite le localizzazioni spaziali, linduzione ha inizio. Io vorrei che semplicemente, se la cosa non ti crea dei grossi problemi, tu provassi a stringere di pi le tue mani. Il primo soggetto si gi posto, seduto e silenzioso, in attesa segnalando la disponibilit allinduzione ma le mani unite sul davanti, le dita strettamente intrecciate, evidenziano atteggiamenti difensivi e di controllo che non possibile ignorare: lapproccio iniziale non pu che essere quindi molto morbido, attento a rispettare le esigenze espresse. La manifesta chiusura dattesa non pu, n deve essere forzata e lansia implicita per unesperienza ancora sconosciuta deve essere accettata nella sua interezza: questa infatti la prima induzione del corso ed ancora ignoto quello che potr avvenire. Risulta perci indispensabile assicurare al soggetto che lipnotista ha compreso le sue necessit di difesa, le rispetta, le accetta al punto tale da suggerirgli paradossalmente di aumentarle. La proposta pu suscitare perplessit e dubbi ma esaudire il desiderio dellipnotista, anche se continuit di una scelta personale, signica indirettamente gi accettare ed eseguirne le richieste; lipnotista sta guidando il soggetto a scegliere le sue difese e a regolarne

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Lipnotista insiste ancora nellesasperare e ssare le resistenze, ma la richiesta dura un attimo, il tempo appena di esprimerla che viene modicata. Linvito adesso a sciogliere le dita, a portare le mani lungo le cosce in un gesto di apertura allesperienza futura. questa la soluzione che lipnotista preferisce: la sua pressione implicita la trasforma nella scelta denitiva del soggetto che viene dolcemente accompagnata nella sua realizzazione da un cos, controllo e accettazione di quanto eseguito. Un benissimo, ad ulteriore conferma, completa il tutto mentre la nuova posizione assunta rende il soggetto pi aperto allazione dellipnotista. Il messaggio esasperato ha raggiunto il suo scopo: ha permesso laffermazione delle esigenze espresse ma nello stesso tempo ha reso possibile il cambiamento desiderato consentendo di arrivare spontaneamente l dove lipnotista voleva. Adesso (breve pausa di silenzio) semplicemente io posso guardarti,

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Ancora pi strette, oppure a tua scelta, portarle sulle tue cosce... cos. Benissimo.

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Risposta immediata laumento della stretta muscolare: il bene espresso in maniera netta e decisa conferma lavvenuta esecuzione di quanto suggerito e ne segnala lapprovazione.

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lintensit: cos come ne stato chiesto adesso laumento, sar giusticato in tempi successivi richiedere e ottenerne la riduzione. Per sottolineare il massimo rispetto della libert di scelta, lipnotista offre lui stesso la possibile non accettazione di quanto proposto ma la rende difficile, in maniera sfumata e vincolante nello stesso tempo. Sfumata in un semplicemente che, ripetuto due volte, tende delicatamente a spingere alla realizzazione di quanto richiesto, mentre la permissivit di quel se la cosa non ti crea grossi problemi non facilita ma piuttosto limita una risposta negativa: ben difficilmente possono nascere od essere percepite difficolt dallintensicare proprio una scelta personale, lo stringere le mani, gi in atto. Lipnotista, esasperando lui stesso le difese nei suoi confronti, paradossalmente le elimina senza che nulla possa essere pensato o fatto per impedirlo, tanto pi che la voce, che tale scelta propone, tranquilla, suadente e priva di ogni tono imperativo.

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(il soggetto ha volto lo sguardo verso lipnotista) tino i c posso non guardarti: o non ha nessunac importanza. esc

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ran f Adesso collega lesperienza tattile precedente a quella visiva successiva in una continuit senza scosse. La posizione corporea appena raggiunta viene immediatamente ignorata perch importante per lipnotista affrontare ora le aspettative che lo sguardo del soggetto rivolto verso di lui sta esprimendo. Dopo un breve momento di silenzio, segnala la non essenzialit del coinvolgimento visivo annullandolo nei due opposti, guardare o non guardare, egualmente indifferenti: non desidera infatti che lapproccio visivo si trasformi sin dallinizio in canale di comunicazione unico o preferenziale limitando laccesso agli altri canali sensoriali. Ancora una volta lipnotista modica e annulla liniziativa del soggetto non privilegiando alcuna risposta, pronto a recuperare immediatamente lapproccio cenestesico tattile. Vorrei semplicemente poterti prendere la mano. Posso? La richiesta ben denita e chiaramente espressa. Ma ancora desiderio, che il condizionale con delicatezza evidenzia anche se il semplicemente che laccompagna ne rende difficile il riuto. Il prendere la mano, gesto tra i pi comuni e abituali, pu attivare stimoli emozionali intensi: inoltre lignoranza della sua funzione e dellesatto momento temporale in cui questo avverr possono suscitare aspettativa intensa e ridurre le difese critiche del soggetto. Io vorrei semplicemente prendere la tua mano. Cos... I tempi dellattesa sono immediatamente annullati per evitare che dubbi o interrogativi sorgano a disturbarne lesecuzione. Alla frase riproposta segue il gesto che ne d per scontata laccettazione, e il cos, che delicatamente accompagna e termina lazione, ne segnala lavvenuto compimento. Un momento di attesa per percepire un possibile riuto, poi lipnotista pronto ad attivare i messaggi cenestesico-tattili che le dita appoggiate lievemente al polso del soggetto inizieranno a trasmettere. Vorrei che tu guardassi semplicemente la tua mano. Io non so le sensazioni che tu puoi avere: ti pregherei di guardare

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pi di me la tua mano mentre io guardo da tuttaltra parte. Il contatto raggiunto si trasforma in stimolo visivo. Il soggetto invitato adesso a rivolgere lattenzione alla mano e alle sensazioni che da essa originano; lipnotista pur continuando ad accettare la necessit del controllo visivo lo spinge nella direzione da lui voluta: non desidera ancora essere oggetto di osservazione, vuole che lo sia unicamente la mano dove le sue dita, legate al polso del soggetto, sono ormai pronte ad attivare al massimo le potenzialit dei messaggi suggestivi inviati. Io porto semplicemente le mie dita sulla tua mano e non so le sensazioni che tu hai ed anchio guardo la tua mano e tu guardi la tua mano e io sento il tuo polso, il battito del tuo polso e puoi sentire la tua mano, puoi non sentirla, puoi sentirne le variazioni e le tue palpebre possono sentire la tua mano o non sentirla e la tua mano pu vedere le tue palpebre o non vederle... Lipnotista riconferma verbalmente e prosegue la sua azione: le dita della sua mano destra sono adesso ben aderenti al polso del soggetto; la mano diventata punto focale di osservazione: in essa possono nascere, trasformarsi, annullarsi emozioni, sensazioni, ricordi. Approccio visivo, uditivo, cenestesico sono collegati tra loro con sinestesie espressive che cercano di superare i rigidi schemi distintivi della coscienza. I messaggi inseriti si propongono di rompere le abituali percezioni sensoriali: viene data alle palpebre capacit di sentire o non sentire, alla mano possibilit di vedere o non vedere in uno scambio di funzioni che il soggetto deve o scartare come assurde o elaborare interiormente, superando i comuni schemi percettivi, sino a renderle accettabili. Scoprire infatti che le palpebre possano sentire e la mano vedere vuol dire creare e utilizzare potenzialit nuove non presenti nel normale stato di coscienza o forse anche solo evidenziare possibilit di inabituale utilizzo: non possono forse denirsi le mani gli occhi avanzati del corpo, capaci di vedere quello che gli occhi per la loro po-

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sizione non riescono ad osservare o le palpebre non consentono anchesse di sentire e vivere le molteplici percezioni del corpo di cui la mano stessa partecipe? Ma anche alle mani, alle palpebre, ancor lasciata la scelta alternativa di non vedere, di non sentire, accettazione anche del possibile annullamento o riuto di quanto suggerito. E puoi semplicemente adesso provare a chiudere gli occhi per un tempo non superiore a cinque secondi e sentire le tue palpebre che possono vibrare e prova a contare mentalmente cinque secondi con gli occhi chiusi, adesso raddoppia, conta no a dieci e lascia che le tue palpebre continuino lentamente a vibrare e adesso a questo punto puoi rapidamente, rapidissimamente realizzare tutte le cose che puoi realizzare. Linvito esplicito di provare semplicemente adesso a chiudere gli occhi: la brevit del tempo proposto, non pi di cinque secondi, difficilmente pu attivare resistenza o riuto; la richiesta successiva di una dilatazione temporale vuole vericare la disponibilit del soggetto a protrarne la chiusura: se il riaprirsi immediato delle palpebre potrebbe essere risposta adeguata a quanto precedentemente suggerito, laccettare la persistenza della chiusura potrebbe segnalare la disponibilit a prolungare il distacco dallambiente circostante. Le parole conclusive impongono linvito indenito e ambiguo a realizzare tutte le cose che puoi realizzare, suggerimento implicito a permanere nello stato raggiunto. e ti accorgi che gli occhi stanno molto bene chiusi ed ogni mia parola, ogni mia parola pu lasciarti scivolare rapidamente in questo stato di profondo rilassamento perch tutto quello che era da fare stato fatto.

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Lipnotista sottolinea quanto bene stiano gli occhi chiusi mentre la sua parola sempre pi strettamente collegata al processo di cambiamento in at-

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to. Ogni parola permetter al soggetto di scivolare in questo stato di profondo rilassamento, in una ambigua posizione di dipendenza e autonomia, perch tutto quello che era da fare stato fatto, frase, sintatticamente completa nella forma ma estremamente indenita nella sostanza, in grado di creare confusione e difficolt alla valutazione critica dei processi in atto. Puoi dimenticare tutto quanto: non esiste altro in questo momento che la mia voce e il tuo braccio segue il mio dito lentamente e mano a mano che scende ti senti scivolare sempre pi profondamente in questo stato, cos strano ma cos interessante, di profondo benessere. Il rapporto con lipnotista sta diventando pi coinvolgente. Questi ha continuato per tutto il tempo a sollevare con piccoli tocchi il braccio del soggetto alla ricerca della catalessi: constatane lassenza, interrompe la pressione ascendente e, pur continuando a trattenere il polso, inizia il movimento di discesa. Laccompagna linvito a dimenticare tutto quanto, a far vivere unicamente la sua voce che assume compito indiscusso di guida; il movimento discendente, lentamente modulato, d ulteriore forza suggestiva allo scivolamento in questo stato cos strano ma cos interessante, fonte di un profondo benessere che il soggetto ormai pronto a percepire. e pu darsi che ad un certo punto il tuo braccio si fermi in questa discesa, ad un certo punto, mentre io lentamente lo equilibrio toccando il tuo dito indice e puoi vedere le tue palpebre che hanno dei piccoli movimenti ma il tuo corpo sempre pi lontano, profondamente rilassato da una piacevole pesantezza che ti porta la mia voce

Continua la discesa del braccio; lipnotista ha abbandonato il polso del soggetto limitando il punto di contatto al solo indice che il suo medio sor-

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e la tua mano pu scendere ancora lentamente e ad un certo punto potr anche fermarsi e in quel momento tu sarai in uno stato di estremo, profondo, benessere, avvolta scherzosamente in una nuvola in cui non c tempo, non c spazio, una strana nuvola, e ogni mia parola non fa che avvolgerti sempre pi profondamente in questa strana nuvola, e il tuo braccio scende lentamente e mentre scende il tuo braccio, le tue palpebre si chiudono sempre di pi e il tuo dito indice rimasto l. La mano prosegue la sua discesa mentre continua ad esserne suggerito il possibile arresto. Questo avverr comunque perch il movimento dovr inevitabilmente concludersi o sul bracciolo o, scivolando oltre, a lato della poltrona: ad esso viene associato il raggiungimento di uno stato di profondo benessere che un corpo, tranquillo e rilassato in ogni sua parte, suggerisce ormai presente. Lipnotista desidera proporre unespressione avvolta in una nuvola, che ancor pi fissi lisolamento dallambiente circostante e in cui tempi e percezioni siano alterati; in questa nuvola le parole dellipnotista vogliono immergere e avvolgere il soggetto completandone il distacco dalla realt presente. Per lultima volta viene sottolineato il movimento del braccio che ha ormai raggiunto il suo termine, mentre lindice liberato dal sostegno delle dita dellipnotista rimasto catalettico sollevato in alto; le palpebre, scomparsi i cloni, sono ora immobili, definitivamente chiuse.

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regge: un contatto leggero, delicato, sfuggente, quasi impercettibile. Lipnotista vuol vericare se ancora possibile ottenere la catalessi e accompagna il movimento di discesa con suggestioni dai tempi espressivi progressivamente pi lunghi. Lattenzione viene distolta inne dal braccio e indirizzata alla percezione dei cloni palpebrali, ben evidenti, quasi potessero essere visti dallinterno ad occhi chiusi. La voce, tranquilla, sottolinea ogni azione e, nella serenit che trasmette, continua ad essere invito e stimolo al cambiamento.

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Puoi fare scelte, riessioni, scoperte, tutto per te pu essere importante, e ti accorgi che ogni istante che passa il tuo corpo sempre pi scherzosamente addormentato, lontano, ignorato quasi, perch non ti serve pi il tuo corpo e anche le tue palpebre hanno dimenticato la tua mente; sono l piacevolmente pesanti per aiutarti in quello che ti serve: utilizza questo momento per te stessa. Continuano i messaggi suggestivi che invitano a proseguire nel lavoro interiore e ad ignorare il corpo. Adesso pur rimanendo io presente, le mie parole potranno arrivarti in maniera indiretta, tu sei qui unicamente per te stessa: qualunque cosa io faccia, qualunque cosa facciano gli altri, qualunque rumore tu senta, sar il tuo corpo a sentirlo, ma non la tua mente;

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Il soggetto si presenta ora immobile, le mani libere non pi intrecciate, le braccia appoggiate sul corpo, il volto amimico. Nuovamente sottolineato il distacco dellambiente circostante cui segue linvito a non lasciar sfuggire unoccasione cos importante di crescita.

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Adesso io sposto lentamente la tua mano sulla tua coscia e adesso veramente i tuoi occhi sono pesanti e non ti importa pi nulla di niente, perch stai scoprendo qualcosa non pi legato ad una situazione particolare: ma un qualcosa che diventato profondamente tuo: uno stato di benessere, a cui la mia voce ti ha portato, che puoi utilizzare come vuoi. Adesso non perdere questa stupenda occasione per te stessa, utilizzala completamente.

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le tue palpebre con la loro pesantezza ti proteggeranno da qualunque interferenza esterna e ad un certo punto io stesso ti dir quando sar il tempo di ritornare tra di noi. co es Adesso io non mi rivolgo pi a te franc ma la mia presenza ancora in quella nuvola.

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Lipnotista, pur segnalando persistente la sua presenza, si prepara ad un momentaneo distacco: suo desiderio di rendere inoltre inefficace qualunque interferenza esterna che possa interrompere lesperienza. Limportanza del lavoro in atto ne certo la miglior garanzia, ma anche suggestioni intese ad annullare gli stimoli ambientali a rischio, deviandoli dalla mente al corpo, possono facilitare la permanenza nella trance: quello che direttamente lipnotista richiede alle palpebre pesanti, esplicita chiusura verso il mondo esterno, cui affidata la protezione denitiva del soggetto. Le parole nali segnalano il distacco formale dellipnotista ma nello stesso tempo lo pongono in una nuova dimensione: non abbandona il soggetto ma rimane con lui in quella nuvola dove continuer la sua presenza. Tu mi guardi negli occhi puoi continuare a farlo Vuoi guardare negli occhi lei? (indica il soggetto gi in ipnosi) Terminata linduzione, lipnotista pronto a rivolgersi al secondo soggetto che ha vissuto tutta lesperienza in modo estremamente responsivo. Conscio della sintonia realizzata, lipnotista inizia il dialogo, sottolineando, con apparente sorpresa, lattenzione nei suoi confronti che lo sguardo sso verso di lui manifesta. Limmediato invito a proseguire quanto in atto ne esprime la momentanea accettazione ma il tempo brevissimo perch ancora una volta lipnotista non vuole alcuna attenzione su di s: molto pi utile dirigerla verso il soggetto in ipnosi. Questi, gli occhi chiusi, il corpo immobile e abbandonato, in grado di attivare potenzialit suggestive ben pi ampie di quelle che possono nascere dalla sua persona. Sono molto incuriosita. La risposta una breve frase sono molto incuriosita che sottolinea la situazione psicologica del soggetto e lo rende pi disponibile al coinvolgimento suggestivo ormai imminente. Sei molto incuriosita ed io penso

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che la curiosit potrebbe essere anche maggiore se tu semplicemente chiudessi gli occhi, e stringessi le tue mani cos unite. Lipnotista accetta la curiosit e la trasforma in mezzo induttivo; propone per aumentarla gli stessi semplici gesti che hanno gi permesso al primo soggetto di raggiungere la trance: chiudere gli occhi, stringere le mani, esplicito invito a un ricalco globale. Il messaggio suggerito : fa come lei, diventerai come lei e proverai le cose che tanto ti stanno incuriosendo. Le mani sono ora appoggiate sul grembo, francintrecciate e strette, gli occhi chiusi in una atmosfera di stimolante attesa. esco citino C Bene. Breve, incisiva espressione di approvazione. Puoi provare ad alzarti in piedi (il soggetto si alza dalla sedia), cos. Lipnotista ha notato una tendenza catalettica spontanea mentre la lentezza dei movimenti suggerisce una certa difficolt alla loro esecuzione. Linvito ad alzarsi permetter di valutarne presenza ed entit: il puoi provare, possibile suggestione mascherata di immobilit, potrebbe anche evidenziare limpossibilit al movimento. Questa eventualit potrebbe presentarsi improvvisa alla mente del soggetto e suggestivamente realizzarsi ma il puoi provare pu essere percepito, per la sua ambiguit, anche solo come semplice invito a cambiare posizione: quanto effettivamente avviene. Il soggetto si alza dalla sedia con gli occhi chiusi e rimane fermo in piedi, le mani intrecciate in avanti. Io prendo le tue mani semplicemente e tu senti la mia voce nei tuoi occhi, scherzosamente nei tuoi occhi, nella tua mente, in tutto il tuo corpo, e puoi immaginare e sentire dentro di te le stesse sensazioni che sente lei e puoi sentire le tue palpebre ancora pi pesanti di quello che le sta sentendo lei, e puoi dimenticarti completamente del tuo corpo, puoi ricordarti di dimenticare il tuo corpo, e puoi dimenticare le tue mani,

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e le tue dita, e ogni istante che passa ti accorgi che scivoli sempre pi profondamente in queste sensazioni, e le mie parole ti stanno aprendo un mondo inaspettato.

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Lipnotista porta le sue dita sulle mani intrecciate del soggetto e le solleva sospendendole in alto e in avanti. La voce si fa pi avvolgente, invade i sensi, diventa suono che diffonde e unisce sempre pi in una esperienza comune entrambi i soggetti: richiamo a sensazioni gi vissute, invito a ricordare di dimenticare il corpo, le mani, le dita. Su tutto domina lo scorrere del tempo cui, istante dopo istante, viene ineluttabilmente collegato lapprofondimento della trance: in essa il soggetto si trover sempre pi immerso mentre le parole dellipnotista sono pronte ora ad aprire un mondo nuovo, pieno di esperienze inaspettate. La tua mente profonda ti sta insegnando che puoi fare molte cose: adesso, per esempio, tu puoi dimenticare la tua mano, la tua mano, la tua mano di sinistra, e lentamente il tuo corpo pu seguire il mio movimento, (la paziente viene fatta oscillare) leggermente, e ogni oscillazione che fai, ogni oscillazione che fai, ti fa scivolare sempre pi profondamente in questo benessere, e io posso toccare la tua mano (viene punta con un ago sul dorso) e la tua mano diventata come avvolta in un guanto, addormentata, profondamente addormentata, e la tua mano non esiste pi e tu hai sentito che io ho toccato la tua mano. Molto bene. il momento di scoprire lesistenza della mente profonda, metafora espressiva nalizzata ad attivare possibilit di apprendimento superanti gli

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Adesso tu puoi continuare ad essere cos tranquilla, profondamente tranquilla. Ulteriore invito a persistere in quella tranquillit, che laspetto e il comportamento del soggetto suggeriscono presente. Adesso semplicemente puoi ritornare a sederti e puoi richiudere i tuoi occhi, semplicemente cos: man mano che il tuo braccio si alza lentamente i tuoi occhi si possono richiudere; cinque secondi: il tuo braccio si sta alzando senza che io faccia nessun sforzo per sollevarlo e neppure tu, si alza da solo sempre di pi, e i tuoi occhi si sono chiusi lentamente,

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abituali limiti della coscienza ed a stimolare le potenzialit dissociative del soggetto: la suggestione a dimenticare vuole essere preludio alla comparsa dellanalgesia. Le mani strettamente intrecciate sono ora spinte in un movimento oscillatorio che diffonde a tutto il corpo e tende spontaneamente a persistere. La continuit del movimento diventa causa determinante dellapprofondimento della trance ed accompagnata, in un crescendo progressivo, da suggestioni indirizzate allanestesia cutanea. La mano, dimenticata, d adesso le sensazioni di una mano guantata, quasi isolata dal corpo: una mano, addormentata nella sua capacit di percepire sensazioni, di cui suggerito di ignorare lesistenza, pur potendo essa stessa, in un intrecciarsi di paradossi suggestivi, continuare ad essere toccata e sentita; quasi espressione oniroide, che permette una profonda alterazione del sentire e dellessere e consente alla mano di non esistere pi ma di continuare egualmente ad avere percezioni. Mentre le parole vengono pronunciate, il soggetto ha riaperto gli occhi guardando inespressivo dinanzi a s e ignorando completamente la mano. Nessun movimento di retrazione o di difesa si attua, ogni risposta al dolore ignorata mentre lipnotista ingge e trapassa con un ago il dorso della stessa: tutto si suggestivamente trasformato in un semplice toccamento. Il soggetto, amimico nel volto, arrestata dallipnotista loscillazione, rimane fermo in piedi, le dita intrecciate, le braccia immobili in avanti. Un molto bene segnala la conclusione del tutto.

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e lentamente il tuo braccio ridiscende e i tuoi occhi sono profondamente chiusi. tempo di ricuperare la chiusura degli occhi, che viene condizionata da una nuova suggestione motoria, il sollevarsi spontaneo, incontrollato, del braccio (levitazione): un movimento lento quello suggerito per lasciare tempo adeguato ai cambiamenti e permettere alle suggestioni di realizzarsi. Terminato il movimento, il soggetto si presenta immobile, gli occhi chiusi, in un profondo isolamento psicosensoriale dallambiente circostante. Adesso semplicemente passato il tempo e penso che possiamo chiudere, quando io ve lo dir, questa prima iniziale esperienza e fare un piccolo intervallo. Adesso lentamente conter da 10 a 1 e conter prima per luna e prima per laltra e sar un profondo rilassamento quello che vi accompagner e la certezza di essere riuscite a realizzare delle possibilit molto importanti per ciascuna di voi. Adesso, scandito lentamente, segnale di chiusura al passato, apertura al futuro, che vuole preparare il recupero dello stato di veglia: il messaggio nale di uscita individuale, separato, a differenza dei messaggi precedenti che prevedevano implicita la possibilit di condivisione. Lannuncio della deinduzione si accompagna a suggestioni di benessere e alla certezza di essere riusciti a realizzare un obiettivo importante, il raggiungimento dello stato ipnotico. Adesso io conto prima per la maglia blu, poi per la maglia blu: ora io conto da 10 a 1 per la maglia blu, al numero uno lentamente tutto sar dissolto: mentre io conto, sentirai il tuo stato ipnotico che lentamente si scioglie e tornerai progressivamente tra noi, ma ogni volta che io prender le tue mani, tu sarai disponibile a rifare questa stessa esperienza nel tuo interesse. 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Bene.

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Segnale denitivo di chiusura la conta inizia sottolineando i colori delle maglie dei soggetti come possibile uso per condizionamenti successivi; linizio per la maglia blu, ma lipnotista ripete lo stesso colore per errore anche per il secondo soggetto che indossa in realt una maglia gialla, errore che crea una involontaria situazione confusionale. La voce lenta e lentamente lavverbio che sottolinea luscita ormai prossima dallo stato ipnotico. Lultima suggestione inserisce il condizionamento post-ipnotico che permetter il recupero dellesperienza vissuta in momenti successivi. I numeri scandiscono i tempi delluscita: pi lenti allinizio, pi veloci alla ne. Il primo soggetto al termine del conteggio ricupera progressivamente lo stato di veglia, egualmente il secondo, che usa lo stesso messaggio deinduttivo per concludere anchesso la trance. Quarta induzione Due persone, un medico neolaureato ed una studentessa di psicologia non pi giovane, sono i soggetti cui lipnosi rivolta. Sul primo agisce lipnotista didatta, sul secondo una studentessa di medicina partecipante al corso. Inizia lapproccio induttivo lipnotista docente mentre compito dellallieva la ripetizione immediata di quanto da lui suggerito, fedelmente ricalcando parole, intonazioni, gesti. Nel contesto cos strutturato sono presenti i presupposti per una triplice induzione: la seconda induttrice infatti, se vuole eseguire correttamente il compito assegnatole, difficilmente potr esimersi dal vivere lei stessa, almeno in parte, le suggestioni presentate: risultato imprevisto potrebbe essere il suo coinvolgimento nello stato ipnotico. Io vorrei semplicemente che tu guardassi questo quadro Lipnotista apre linduzione esprimendo al soggetto un semplice desiderio, che questi da parte sua gi sta esaudendo: la posizione iniziale dattesa, in piedi dinanzi al quadro, lo ha spontaneamente portato alla sua ssazione, anticipando la richiesta. Questa percezione induce lipnotista a iniziare linduzione proprio proponendo la continuit dellazione in atto s da rendere il pi sfumato possibile il passaggio alla situazione induttiva. La richiesta cortese, delicata nei toni e il semplicemente che laccompagna ne sottolinea la facilit di esecuzione: diventa assai improbabile in tale contesto linsorgere di un riuto anche perch difficile per il soggetto trovare la bench minima conittualit nella scelta proposta dallipnotista. Bene.

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Pronunciato isolato dopo una breve pausa sottolinea la realizzazione di quanto suggerito. nello stesso tempo segnale di approvazione e implicito tentativo di aumentare la disponibilit alle suggestioni future. un quadro: c una nave su un mare, non un mare molto calmo, e ci sono delle nuvole in alto e c vento. Lipnotista inizia a descrivere, in un continuo variare di toni, le immagini che entrambi stanno osservando. Desidera far diventare la sua parola veramente nave, mare, nuvole s che le espressioni verbali create dalla voce integrino e completino la realt visiva, condizione essenziale perch in tempi successivi, pur dissociate da ogni realt effettiva, possano esse stesse diventare immagine, sensazione, movimento. Lipnotista vuole attivare percezioni motorie, cenestesiche, sensoriali, che inizialmente ancorate ad esperienze esterne, progressivamente se ne liberino sino a riconoscere la loro origine unicamente nelle sue parole. Ma tutto ancora saldamente legato al reale anche se le pause presenti tra le parole e i tempi necessari a duplicare i messaggi possono lasciar emergere sensazioni, ricordi, esperienze, interrogativi, similitudini: la nave, le nuvole, il vento possono anche essere intese come metafore della vita e dei suoi problemi. In questa atmosfera rallentata e rarefatta pu nascere sempre pi netta la sensazione che qualcosa di importante anche se ancor indenito sia prossimo a comparire. Spazialmente lazione induttiva si svolge in un modo tale da ridurre al minimo le possibilit di movimento: lipnotista infatti in piedi posteriormente, alla destra del soggetto, il lato opposto occupato dalla seconda coppia, in avanti c il muro: il messaggio implicito trasmesso : non puoi muoverti, non devi muoverti, che stabilizza la posizione assunta. Il controllo della componente motoria cos ottenuta permetter di valorizzare al massimo i messaggi visivi ed uditivi e render questa, proprio perch iniEMS bita, pi sensibile alle suggestioni cinetiche future. Lapproccio ipnotico si G C o n i cit avvia a coinvolgere nei loro vari aspetti e in modo sempre ampio i cacopi frances nali sensoriali del soggetto. Ma io vorrei in particolare che tu ssassi un unico punto di questo quadro e puoi scegliere quale, e ti prego di ssarlo con gli occhi ben aperti, completamente aperti,

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e di non chiuderli per nessun motivo, anche se ti verr voglia. Lipnotista, dopo liniziale permissivit, pur continuando ad usare verbi come vorrei, puoi, scegliere, ti prego, diventa pi esigente nelle sue richieste ma la delicatezza con la quale le esprime ne rende difficile la percezione e il riuto. Un insieme crescente di limiti sta venendo posto alle scelte del soggetto: lipnotista esige adesso che lattenzione, sinora libera di vagare sul quadro, sia ssata in un punto ben preciso, pur paradossalmente proponendone la libera scelta, mentre limite risulta anche la richiesta successiva di ssarlo con gli occhi ben aperti, completamente aperti, a cui segue una terza imposizione non chiuderli per nessun motivo, anche se ti verr la voglia, che annulla immediatamente questa possibilit. Il contesto esperienziale strutturato dallipnotista tale che lultima richiesta, formulata in modo cos perentorio, pu paradossalmente generare il suo opposto, nel caso specico la chiusura degli occhi. La ssazione continua di un punto infatti, con la stanchezza che determina, spinge istintivamente a questa scelta, tanto pi accettabile nella situazione in atto quanto pi possibilit di sfuggire con decisione apparentemente autonoma agli imperativi dellipnotista. Quanto richiesto rappresenta una suggestione ambivalente: da un lato richiede esplicitamente la realizzazione di un compito ben preciso, dallaltro proprio lesasperazione della sua struttura espressiva ne pone in dubbio e ne rende difficile lesecuzione rendendo altamente probabile linsuccesso e il risultato opposto; il tutto ulteriormente facilitato dal contemporaneo inserimento di microsuggestioni che, sottolineando in maniera accentuata ogni potenziale violazione della suggestione principale, ne rendono la realizzazione ancor pi difficile. Il possibile insorgere di un conitto tra suggestione palese e suggestione mascherata coglier di sorpresa il soggetto: la maggior parte delle volte sar questultima ad impor.57 si; diventa quindi comprensibile come la richiesta di tenere gli occhi 7 aper1 . causati possa attivare meccanismi inconsci a tal punto incontrollabili da 12 re una imprevista chiusura palpebrale. In situazioni simili1 il3 contesto strut/20 della suggeturato dallipnotista deve per prevedere anche linsuccesso 3 0 stione mascherata e che questo sia assorbito1 senza 8/ danni: nel caso speciS co il soggetto continuer semplicemente a rimanere ad occhi aperti, corM E retta risposta alla suggestione esplicita presentata, anche se spesso con un G C volto pi amimico ed inespressivo. o itin sia la risposta ottenuta, quella suggerita o Ne consegue che, c qualunque o potr che essere adeguata ai messaggi ricevuti ed efparadossale, essa scnon

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cacemente utilizzabile nel contesto induttivo. ancor possibile in situazioni simili una terza alternativa anche se di difficile attuazione: la fuga dallinduzione ipnotica. Pu realizzarsi con movimenti, gesti, parole impreviste che la interrompano o ne rendano estremamente difficile il proseguimento. Spetter allora allabilit dellipnotista tentarne il recupero mai dimenticando che anche nelle situazioni pi critiche esistono spesso, a ben cercarle, impreviste possibilit di uscita. Continua a guardare questo quadro attentamente, attentamente, e lascia i tuoi occhi scherzosamente sul quadro e tu puoi continuare a guardarlo, a guardarlo, a guardarlo, e tu solo sai in questo momento le sensazioni che ti d guardare questo quadro. Lipnotista insiste nella sua richiesta con due imperativi: il primo seguito dalla riproposizione dellavverbio che aumenta lincisivit del messaggio, il secondo la completa con una iperbole metaforica, lascia i tuoi occhi sul quadro, implicita richiesta di un disinteresse sempre pi ampio verso lambiente circostante. I guardare successivi in rapida sequenza tendono a trasformare in obbligo effettivo lancor permissivo puoi iniziale: il messaggio nale in realt un devi guardare. Pu risultare ancor difcile a livello conscio decifrare lambiguit delle espressioni verbali perch lattenzione richiamata rapidamente ad altre sensazioni: queste, anche se ancora indenite, saranno fonte adesso di primario interesse. Bene Conferma immediata e positiva di quanto il soggetto sta facendo. Adesso (breve pausa) mentre tu continui a guardare questo quadro io mi avvicino lentamente a te, ma i tuoi occhi vorrei che continuassero ad essere sul quadro completamente aperti. Adesso, seguito da una breve pausa, prepara imminente il cambiamento dellapproccio precedente. Lipnotista, pur continuando a sottolineare la presenza delle immagini visive, inizia ad avvicinarsi al soggetto. Lenunciazione del movimento, rallentata nella sua espressione verbale,

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vuole adeguarsi ai tempi lenti dellazione e lasciare un tempo sufficiente al suo assorbimento s da renderlo ancor pi accettabile. Il continuo richiamo allattivit visiva e allimpegno richiesto permettono di rendere anche meno percettibile il movimento dellipnotista s da evitare di interrompere ogni continuit tra immediato passato e presente. Adesso io mi avvicino al tuo anco e i tuoi occhi continuano a guardare questo quadro e la mia voce arriva ai tuoi occhi e le tue mani vorrei che fossero lungo il tuo corpo, le tue braccia lungo il tuo corpo. Lipnotista ha continuato ad avvicinarsi al soggetto sino a porsi al suo anco; trasforma con una sinestesia espressiva in messaggio visivo la sua voce ma lalterazione percettiva cos suggerita viene rapidamente superata dal recupero tattile e cinetico: sono adesso mani, braccia, corpo ad essere oggetto dinteresse per lipnotista che continua ad esprimere nelle sue parole calma ed aspettativa certa. Adesso io prendo leggermente il tuo polso con il mio dito pollice e il mio dito indice e tu continui a guardare questo quadro e i tuoi occhi continuano ad essere aperti ed io lentamente, lentamente, lentamente, sollevo il tuo polso e tu puoi riprendere a guardare il quadro anche se ti rimane sempre pi difficile osservarlo ma ogni sforzo nei tuoi occhi per mantenerli aperti e le mie dita sono sul tuo polso e puoi dimenticare la tua mano. Lavvenuto contatto corporeo tra ipnotista e soggetto allarga le possibilit di inviare, recepire e modulare messaggi ma ogni azione preannunciata e progressivamente realizzata in una continuit senza scosse. Mentre le immagini visive riempiono ancora gli occhi del soggetto lipnotista ne prende leggermente il polso tra le dita: un attimo di pausa perch il contatto si stabilizzi, poi lentamente inizia il movimento di ascesa. I tre lentamente, uno pi rallentato dellaltro che accompagnano il movimento, vogliono sfumarlo s da renderlo quasi impercettibile mentre anche la voce assume toni bassi, quasi sussurrati. Ma la curiosit per quanto sta avvenendo rende inutile ogni

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accorgimento: lo sguardo si dirige alla mano per osservare tutto. Lipnotista citino co franciles prosegue il movimento gi iniziato s che nel seguirlo gli occhi siano costretti a riposizionarsi verso il quadro: immediato lancoraggio alla nuova situazione visiva che la suggestione successiva stabilizza ed immediato anche il recupero delle sensazioni tattili; linvito rivolto adesso a porre attenzione non pi al movimento ma alle dita dellipnotista che trattengono il polso del soggetto. La richiesta nale un invito a dimenticare la mano, tentativo esplicito di inserire un iniziale processo dissociativo: diventa ormai sempre pi difficile annullare le suggestioni disseminate in un continuum di esperienze visive, uditive, cenestesiche cos rapidamente variabili. Adesso puoi semplicemente provare a chiudere i tuoi occhi per vedere quanto ti difficile o facile tenerli chiusi e puoi stare come preferisci: non c nulla di male a tenere gli occhi chiusi. Inaspettatamente la richiesta cambia e si converte nel suo opposto, rapida verica di quanto le suggestioni precedentemente disseminate stiano agendo. Pur diretta a facilitare pi che a imporre la chiusura degli occhi essa formulata con messaggi talmente ambigui che qualunque sia la risposta questa non pu che accordarsi con le parole dellipnotista. Lambiguit strutturale del messaggio nisce per rendere egualmente accettabili, perch adeguate comunque alle richieste dellipnotista, risposte profondamente diverse: il soggetto pu sia chiudere gli occhi e farvi seguire immediata lapertura (segnala semplicemente che non facile tenerli chiusi), sia chiuderli e continuare a tenerli chiusi (segnala la facilit della scelta opposta), sia lasciarli completamente aperti (avverte lipnotista che non possibile neppure provare). I puoi abilmente inseriti nel contesto verbale permettono di assorbire senza danni ogni risposta, compreso il riuto della suggestione principale, annullando qualunque possibilit di insuccesso. Anche se tutto sembra ancora essere liberato da ogni obbligatoriet dal puoi stare come preferisci, la frase cos espressa non solo non richiama esplicitamente la riapertura degli occhi, ma, inserita tra due suggestioni di chiusura, adesso puoi semplicemente provare a chiudere i tuoi occhi, e non c nulla di male a tenerli chiusi, si presenta pi come apparente libert di scelta che possibilit reale. Non solo, ma la verica di ogni esperienza richiesta esige come presupposto implicito la chiusura degli occhi, ancor pi facilitata dal differente tono di voce che isola quel facile tenerli chiusi dal contesto che laccompagna e ne aumenta la pregnanza suggestiva. Nellattesa di una risposta denitiva le ul-

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time parole non c nulla di male a tenere gli occhi chiusi vogliono ancora aumentare le motivazioni alla realizzazione di quanto gi suggerito. Adesso, dopo (lunga pausa) puoi lasciare chiusi i tuoi occhi, adesso semplicemente, e ne avverti la pesantezza, adesso (lunga pausa) Adesso, dopo sfumano luno nellaltro annullando ogni discontinuit temporale: nel silenzio che segue lipnotista osserva aspetto e comportamento del soggetto. Sempre pi accentuato lo sbattere delle palpebre con rapide vibrazioni che suggerisce imminente la chiusura degli occhi: il puoi provare precedente si trasformato in un puoi lasciare che, lentamente pronunciato, facilita lassorbimento della suggestione di pesantezza che laccompagna. Ladesso terminale, seguito ancora da una lunga pausa, vuole permettere alla suggestione di attivarsi nella sua completezza. Adesso lascia chiusi i tuoi occhi denitivamente e non preoccuparti di altro, perch tempo che tu provi delle sensazioni molto importanti e non c pi nulla nel quadro che possa interessarti e sei pronto, io penso, a perdere ogni contatto con la realt presente. Nuovamente proposta la chiusura degli occhi, resa ancor pi pressante dal denitivamente che laccompagna: il soggetto si trova ancora in piedi, gli occhi aperti, il braccio immobile, sollevato, il volto amimico. Le parole successive vogliono esplicitamente annullare qualunque deviazione verso lesterno e richiamare lattenzione alle sensazioni interne, le uniche veramente importanti. Linvito denitivo di abbandonare la visione del quadro accettando quella perdita di contatto con il mondo esterno che la chiusura degli occhi inevitabilmente comporta: il tutto ancora per attenuato da un permissivo io penso. I messaggi inviati stanno sempre pi perdendo indeterminatezza pur continuando a presentare ambiguit di non facile soluzione.

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Tutto quello che c intorno pu sfumare puoi semplicemente girarti nc e e sulla poltrona tu ese vai lei sulla sedia: mettila sulla sedia (rivolto alla seconda induttrice). c

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Le parole iniziali presuppongono ormai prossimo labbandono della realt presente, confermata anche da una difficolt sempre maggiore allapertura degli occhi, ma lipnotista ancora una volta sorprende il soggetto. Anzich attenderne la chiusura in tempi non ancora denibili con certezza, preferisce annullare momentaneamente la richiesta accettando le resistenze ancora presenti ed inserire come nuova variabile il movimento. Lesperienza gi iniziata sar ripresentata in un tempo molto prossimo e facilitata nella sua esecuzione: ogni azione infatti bruscamente interrotta nel suo progressivo svolgimento tende mentalmente a persistere in attesa del suo denitivo compimento appena possibile; lipnotista la riproporr al momento opportuno: preferisce adesso recuperare la componente motoria invitando il soggetto a dirigersi verso la poltrona. Per la prima volta dallinizio dellinduzione lipnotista si rivolge anche alla seconda coppia. La seconda induttrice ha continuato per tutto il tempo a svolgere correttamente il suo compito ripetendo di volta in volta quanto proposto dallipnotista didatta; linvito a sedersi rivolto adesso anche allaltro soggetto che, per lo stato ansioso presente, sembra rispondere con molta difficolt alle suggestioni della sua induttrice. e puoi adesso vedere come stai con gli occhi chiusi, cos... e puoi semplicemente a questo punto abbandonare ogni paura e vericare dentro di te quelle cose che la mia voce ti presenter. Il rientro alla realt motoria dura attimi, solo il tempo del movimento perch, appena terminato, lipnotista ricupera amplicato quanto precedentemente interrotto: lo recupera attraverso un messaggio quanto mai ambiguo vedere come stai con gli occhi chiusi, seguito da un cos dolcemente prolungato che vuole accompagnare e renderne denitiva la chiusura. Questultima resa ancor pi accettabile dalla nuova posizione assunta, non pi in piedi ma seduta. Tutta linduzione si svolta sinora in posizione eretta che pu permettere luso suggestivo di alcune esperienze facilmente ottenibili (movimenti oscillatori del corpo, tensione o stanchezza delle membra). Proporre adesso una posizione pi comoda signica esaudire desideri potenzialmente presenti: lesplicito invito al rilassamento e alla chiusura degli occhi avr di conseguenza la massima possibilit di riuscita. Le ultime parole si rivolgono ad un soggetto rilassato e immobile sulla poltrona, le palpebre chiuse, il volto amimico: esse esprimono un ul-

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teriore invito a persistere nello stato raggiunto e ad abbandonare ogni paura in vista di una verica interiore ormai prossima a realizzarsi. Adesso io sto in silenzio e in questo silenzio tu troverai i motivi e le risposte che ti possono interessare. Prosegue linvito al dialogo interiore: adesso tempo che congiunge e divide, pausa nel presente, aspettativa nel futuro mentre il silenzio offerto dallipnotista conferma imminente linizio di una attivit di ricerca e scoperta. E ogni istante di silenzio pieno di parole (il soggetto apre gli occhi) e non guardare gli altri ma guarda te stesso e non cercare fuori quello che gi dentro di te e puoi lasciare che il tuo corpo e la tua mente seguendo la mia voce ti diano le sensazioni che cerchi. Nellatmosfera sempre pi suggestiva che sta nascendo, il paradosso presentato, il silenzio pieno di parole, pu assumere potente funzione evocativa: ad essa sembra il soggetto voglia inizialmente sfuggire attraverso una imprevista apertura degli occhi. Lipnotista la rende momentanea segnalando limportanza della ricerca interiore: tutto dentro di lui e nelle sensazioni che stanno comparendo. Le palpebre rapidamente si richiudono mentre la voce dellipnotista continua a proporsi orientamento e guida. Ma gi tempo di un nuovo cambiamento. E puoi lasciare che la voce cambi e una voce pu diventare laltra e una voce pu essere pi vicina e unaltra pu essere pi lontana, ma ogni voce si confonde e puoi ascoltare le mie parole in qualunque stato, in qualunque posizione tu ti trovi. Lipnotista desidera, senza abbandonare il suo soggetto, attivare un contatto pi diretto con laltra coppia: lo scambio di voci suggerito il mezzo per realizzarlo. Richiedere la confusione delle voci nella loro indi-

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vidualit e spazialit un modo per annullare le differenze, unicare il tutto e permettere alla sua voce di essere ascoltata da entrambi i soggetti. E puoi accorgerti che il tuo corpo sta diventando sempre pi fermo, che i tuoi occhi, che i tuoi occhi vedono ormai diversamente e che il tuo corpo immobile in una profonda, piacevole pesantezza e tu sai che esistono momenti ed occasioni da prendere una sola volta: nel tuo sguardo pu non esserci pi nulla se non limmagine di te stesso e puoi continuare a dimenticare tutto il resto. Sempre pi deniti sono i messaggi suggestivi inviati al primo soggetto. La descrizione che lipnotista ne sta facendo inoltre ampiamente vericabile. Ognuno pu osservare un corpo sempre pi torpido, rallentato nei movimenti sino a raggiungere limmobilit, gli occhi chiusi, il volto tranquillo, i muscoli distesi: tutto suggerisce pesantezza, inerzia e il renderlo verbalmente palese ne aumenta ancor pi la valenza suggestiva. La parola continua ad essere stimolo a scoperte e cambiamenti: la suggestione nale nel tuo sguardo pu non esserci pi nulla se non limmagine di te stesso e puoi continuare a dimenticare tutto il resto rinnova linvito al soggetto ad essere lunico e indiscusso protagonista della trance.

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Segnala laccettazione di quanto avvenuto e prepara il temporaneo distacco dallipnotista che rivolge adesso il suo impegno preferenziale alla seconda coppia. Adesso (rivolto al secondo soggetto) (breve pausa) cambia la voce, ma ogni voce diventata laltra e io penso che tu abbia diritto a trovare una terza voce perch le due voci, diventano, vogliono diventare la tua voce, lunica che puoi ascoltare con piacere.

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Lipnotista si dispone adesso a dedicare la sua attenzione al secondo soggetto la cui induzione ha continuato a svolgersi parallela fedelmente ricalcando la prima. Adesso, seguito da una breve pausa, introduce il contatto verbale diretto. Lipnotista propone in un crescendo progressivo il suo desiderio di totale sintonia sino a voler confondere non solo la sua voce nella voce dellinduttrice ma entrambe nella voce del soggetto s da rendergli ogni parola accettabile e famigliare. Questi, estremamente ansioso, grazie ai suoi meccanismi difensivi ha da tempo raggiunto il controllo della sua induttrice: si sottratto a parole ripetute con sempre minor convinzione e sta partecipando da attento osservatore allinduzione principale. Trovarsi allimprovviso adesso a dover affrontare direttamente lipnotista didatta pu suscitare emozioni non facili da superare tanto pi che il desiderio o la curiosit di essere protagonista della nuova esperienza possono far vacillare le strategie difensive messe in atto. Ma anche di fronte a un contatto estremamente morbido il controllo rimane tale da rendere difficile o assai contenuto ogni cedimento. Lipnotista da parte sua preferisce rispettare questi limiti piuttosto che imporre forzature di dubbio esito: inoltre importante che gli studenti presenti si rendano conto delle problematiche che linduzione presenta e di quanto il vissuto individuale ne possa condizionare lo svolgimento. e i tuoi occhi adesso possono essere pesanti e il tuo corpo adesso pu essere profondamente rilassato e un benessere psichico sico profondo dentro di te ed esistono occasioni da non lasciar perdere perch non serve a niente molte volte controllare tutto, vedere tutto, cercare tutto: vuol dire solo negare a se stessi quelle possibilit che la nostra mente ci offre. Sono presentate un insieme di suggestioni che, gi vissute dal primo soggetto, possano in una potenziale identicazione essere assorbite anche dal secondo. Ma il messaggio principale vuol evidenziare soprattutto quanto di pi improduttivo sembra essersi manifestato durante linduzione, il controllo eccessivo ed esasperato. un controllo ottimale, non assoluto, quello che il soggetto invitato a scegliere e realizzare, lunico che possa realmente rispondere alle sue esigenze di sicurezza: il pi diventa

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solo rischio inutile, impedimento a vivere. La risposta nale la momentanea disponibilit alla chiusura palpebrale, ma i muscoli del corpo e del volto nei loro movimenti continui ed irregolari segnalano evidente il disagio presente. Adesso io sto in silenzio: ti lascio due minuti di tempo, tutti per te, poi conter da 10 a 1 e la tua induzione sar nita, il tuo stato dipnosi lentamente svanir. Lipnotista, pago di quanto ottenuto, cambia la sua posizione, riavvicinandosi al primo soggetto. Nelle parole successive quantica temporalmente il suo prossimo silenzio annunciando imminente il progressivo dissolversi dellipnosi. Sono due minuti e vorrei che fossero molto importanti per la tua vita (pausa di un minuto e mezzo) in due minuti pu essere vista unintera vita e fatte scelte determinanti (pausa di trenta secondi) Nuovo richiamo allimportanza del tempo in ipnosi come possibilit di rivedere la propria vita o fare scelte esistenziali determinanti, implicito invito anche per il secondo soggetto ad usufruirne. Segue intenso il silenzio: tutto come sospeso in attesa della ne dellesperienza ormai imminente. Lipnotista osserva muto lo scorrere delle lancette del suo orologio, quasi a controllare il regolare scorrimento del tempo, apparentemente avulso dallambiente, in realt ben attento a percepirne la bench minima variazione. Anche la seconda induttrice ha ripetuto il messaggio e si fermata in attesa. Ma differenti sono le risposte: mentre il primo soggetto continua ad essere immobile con gli occhi chiusi, il secondo, appena ascoltato il silenzio, li apre immediatamente esprimendo smarrimento e disagio. Lo sguardo vaga ansioso sullipnotista e sullambiente circostante attendendo impaziente la risoluzione denitiva dellesperienza, quasi che il silenzio abbia fatto emergere emozioni non gradite n accettabili: di esse listantanea apertura degli occhi pu permettere la subitanea scomparsa.

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Stanno passando i secondi, gli ultimi dieci secondi: al numero uno sarai sveglio, uscirai dallipnosi sveglio. 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Prenditi pure il tempo che ti serve per ritornare allo stato abituale, senza fretta.

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Quinta induzione

Il termine della seduta ipnotica si sta avvicinando, i secondi ritmicamente scanditi vogliono modulare il progressivo rientro alla realt; il conteggio ripetuto dalla seconda induttrice, anche se il suo soggetto sembra aver gi raggiunto la piena vigilanza. Giudicarne per superua la deipnotizzazione potrebbe rivelarsi una imperdonabile leggerezza: non ancora possibile infatti sapere a qual livello questultimo, pur fortemente disturbato dallansia, abbia vissuto lesperienza ipnotica. Al temine del conteggio il primo soggetto ancora immobile con gli occhi chiusi: le ultime parole dellipnotista vogliono quindi offrirgli la possibilit di ritardare i tempi delluscita rendendola ancor pi graduale. Dopo un breve intervallo gli occhi si aprono, il corpo si muove e ricompare lo stato di veglia. Anche laltro soggetto, esaurita la conta, distende nalmente i muscoli del volto e del corpo, come liberato da una spiacevole e persistente tensione. La seduta ha termine. Riportiamo ancora, non commentate, altre due induzioni effettuate in un seminario didattico: la prima su un giovane compositore di musica, la seconda su uno studente con difficolt a concentrarsi nello studio.

C musica e musica: ogni voce musica e ogni musica voce e tu puoi trasformare le voci in musica e la musica in innumerevoli voci, e in questo momento tu puoi scoprire quanto la tua voce, la mia voce possa essere musica. Adesso... vorrei che veramente tu entrassi in una magica aba e vorrei semplicemente che, come Alice nel paese delle meraviglie, tu entrassi, seguendo il coniglio bianco, attraverso un buco nella terra in un mondo misterioso, il mondo dei suoni. E vorrei semplicemente che nel mondo dei suoni trovassi di fronte a te un grande libro, un grande libro bianco, pieno di pentagrammi, tutti vuoti, tante linee per la musica che sono completamente vuote ancora

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e vorrei semplicemente che quando lhai evidenziato tu mi alzassi lentamente il tuo braccio di sinistra: tu spesso vedi i tuoi libri di musica. Ecco... molto bene, hai alzato il tuo braccio ed un libro bianco ancora e tu sai che Alice nel paese delle meraviglie si trovata in mezzo ai cuori, ai ori, alle picche, ai quadri, e tu ti stai trovando nel mondo delle note e le note in questo momento stanno vivendo, stanno danzando, si stanno muovendo nelle maniere pi svariate ma sono note veramente originali; come in un balzo continuo, improvviso, pi lento, pi rapido stanno saltando nel tuo libro di musica, una dopo laltra, formando la loro musica, e tu sei l che stai osservando stupito tutto quello che sta succedendo in questo strano paese delle meraviglie. E ti accorgi che queste note stanno formando una musica veramente originale e questa musica ti accorgi che sta passando dal libro alla tua mente e le tue mani hanno certe volte dei movimenti che non sai ancor bene che cosa vogliono dire. Sono le note che stanno spingendo le tue dita, forse, in questo strano mondo incantato, dove ogni nota sta correndo, scappando, saltando, allargandosi, accorciandosi, salendo, scendendo, rallentando; che strana musica ti stanno presentando le note e le sentirai adesso nel silenzio in cui sono pronto a lasciarti e ad un certo punto tu stesso ti accorgerai che il libro nito, che quelle righe bianche son diventate piene di punti neri; le ultime note stanno correndo per raggiungere il loro posto e alla ne ti accorgi che questo libro diventato il tuo libro, nella tua mente ben sso, ben evidente e, quando sentirai lultima nota chiuderai il tuo libro; in quel momento uscirai anche tu da quel libro, dal magico mondo delle note: i tuoi occhi si apriranno al suono della mia voce, al suono della tua voce,

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e uscirai da questo stato, tranquillo, ricco di qualcosa di nuovo, di unesperienza che tu solo sai quanto sia stata importante. Io sto in silenzio adesso: lo interromper solo la tua voce, i tuoi occhi che si apriranno, le tue braccia che torneranno a muoversi. Sesta induzione Mi sembra che tu sia abbastanza rilassato e abbastanza comodo nella tua posizione, se non lo sei, mettiti come stai meglio. Benissimo. Io vorrei che adesso tu provassi ad immaginare che da un qualsiasi punto di questa stanza arrivasse un piccolo lo di fumo, di fumo bianco, molto leggero, e che questo fumo iniziasse ad avvolgere tutte le persone nella stanza facendole scomparire e in questo modo tu potessi sentirti molto tranquillo, non osservato, e potessi sentire solo te stesso e la mia voce. Ecco, sei qui tranquillamente disteso, e non c nulla, assolutamente nulla che ti possa disturbare: ci sei tu, la mia voce e tutte le tue emozioni, le tue gioie, le tue paure, e potresti provare proprio adesso a conoscerle nel modo migliore. E scoprirai che potrai farle uscire o trattenerle, potrai estraniartene o accettare di vivere insieme a loro. E tutte le volte davanti a un libro, davanti a degli appunti, scoprirai di poterti prendere un periodo di tempo, unora, due ore, un quarto dora, come deciderai, dove ci sarai solo tu e quello che hai davanti e potrai controllare tutte le tue emozioni avvolgendole nel fumo che c in questa stanza adesso, facendole momentaneamente scomparire. Non ci sar pi niente tra te e quello che vorrai imparare; e in un piccolo periodo di tempo potrai apprendere molte pi cose che in una giornata intera di normale studio, potrai immergerti completamente nei tuoi libri, e la cosa pi importante sar capire e ricordare.

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Quello che leggerai entrer dentro di te: solo al termine del periodo che avrai ssato, ritorneranno le tue emozioni, i tuoi problemi, le tue gioie anche, che non ti permettono di concentrarti come vuoi. Adesso io vorrei che tu prendessi questi attimi tutti per te e vorrei che pensassi profondamente a quello che ti ho detto, e valutassi veramente quale potrebbe essere la soluzione migliore per te. Ogni cosa pu essere imparata: molte volte quando eravamo bambini quante cose abbiamo imparato senza sforzo, stupiti di ricordare delle cose per cui non avevamo profuso alcun impegno, e vorrei che veramente, veramente, mentre questo fumo sta assumendo i colori, le dimensioni pi strane, vorrei che questo fumo lentamente cancellasse i tuoi anni, uno dopo laltro e ti accorgessi, ti accorgessi di qualcosa di diverso che sta accadendo. Ti accorgi che svaniscono gli anni: ventanni, diciannove, diciotto, stai imparando a diciottanni, diciassette, e questo fumo sta diventando sempre pi strano, pi colorato, e continua a modicare istante dopo istante il tuo volto, il tuo prolo, il tuo corpo, la tua mente, e man mano che i tuoi anni stanno ritornando indietro il tuo braccio sta imparando a scivolare sul bracciolo della poltrona sempre pi lentamente. Ogni anno che torni indietro, il tuo braccio si sta spostando un pochino: 17 anni, 16 anni: ecco guardati comeri a 16 anni, adesso osservati a 15 anni, e il tuo braccio si pu spostare ancora un poco, lentamente, e adesso tu avrai ben chiara limmagine dei tuoi 15 anni e studiavi anche a 15 anni. 14 anni la nebbia del fumo sta di nuovo cambiando il tuo volto e il tuo braccio sta scendendo ancora. Ecco. Bene, si sta muovendo. Ecco 14 anni. Sei a 14 anni, stai studiando, stai studiando,

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i tuoi 14 anni, i tuoi 14 anni. Adesso vorrei veramente che tu mi dicessi che cosa stai studiando in questo momento e me lo puoi dire. Guarda bene e puoi ripetermi quello che stai studiando, che stai leggendo, stai studiando: guarda bene e poi me lo ripeti un momento. O forse stai facendo altro, se stai facendo altro puoi semplicemente dirmelo alzando la tua mano di destra, se stai invece studiando sar la tua mano sinistra ancora a scendere un pochino o puoi studiare in maniera cos attenta forse che non vuoi neppure distrarti parlando. E io sto aspettando che tu mi dia una risposta, che una mano o laltra mi diano una risposta perch tu puoi imparare a fare meglio le cose che stai facendo o puoi non fare assolutamente niente in questo momento dei tuoi 14 anni. (il soggetto rimane immobile e in silenzio) Ma adesso il fumo riprende a girare, a colorarsi e i tuoi anni diventano 15 - 16 - 17 e puoi semplicemente sollevare il tuo busto, la tua schiena. 17 anni e forse a 17 anni stai ancora studiando. Molto bene. 18 - 19 - 20. Il fumo continua a girare e ti accorgi che questo fumo continua ad essere sempre pi colorato e stai studiando sempre meglio. fra nc Adesso questo fumo ti porter alla tua vera et: es quando vi sarai ritornato la tua mano, c ilo tuo braccio lentamente si abbasser, cit si abbasser sino a toccare il bracciolo della poltrona, inodi adesso, la mano di adesso, la poltrona di adesso avrai let CG cancellato e tutto pu essere come un sogno profondo, EM che si dimentica allalba. Mentre il tuo braccioS scende puoi dimenticare tutto quello 18 che non ha senso ricordare, /03 che non ha importanza ricordare;

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e il fumo avvolge di un piacevole nebbia ogni ricordo, ogni sensazione e li rende indistinti e pronti ad essere dimenticati. Il tuo braccio scende sempre pi e ricorderai che il tuo braccio sceso e continua a scendere adesso e continua a scendere lentamente, lentamente e stai ricordando che il tuo braccio scende e continua a scendere e continua a scendere lentamente e sta toccando la poltrona e adesso senti la voce di prima; ancora un po di fumo avvolge tutto intorno a te, ma tu puoi fare come fa il sole con la nebbia, quando intiepidisce laria e pian piano la fa scomparire: anche tu molto lentamente puoi dissolvere il fumo di questo sogno per farlo ricomparire in qualunque momento lo vorrai. Presenteremo adesso la modalit induttiva che pi frequentemente usiamo nella nostra pratica clinica. Invitiamo il paziente a sedersi comodamente sulla poltrona pregandolo di chiudere gli occhi. Suggeriamo sensazioni di benessere e di cambiamento cercando di creare in tempi molto rapidi unatmosfera fortemente suggestiva, poi, avvisato il soggetto che prenderemo tra le dita il suo polso, iniziamo delicatamente a sollevarlo. Il movimento volutamente lento con pause progressive e ripetute per valutare la tensione muscolare presente e linstaurarsi della catalessi. Allontanate le dita, il braccio rimane, la maggior parte delle volte, immobile nella posizione raggiunta mentre il soggetto si presenta silenzioso, le palpebre chiuse, le labbra unite o lievemente dischiuse, il corpo inerte. Questa tecnica dai tempi molto contenuti, trequattro minuti sono sufficienti a realizzarla, risulta rapidamente efficace nelle mani di un abile ipnotista mentre sicuramente di difficile esecuzione per un principiante: essa richiede una non comune abilit verbale (la parola deve suscitare in tempi estremamente ridotti immediate ed intense valenze suggestive) ed una comunicazione gestuale particolarmente espressiva ed efficace (le dita devono anchesse saper parlare nella loro continua variabilit di pressioni e toccamenti). 2.4. Ipnotizzabilit Per valutare la profondit ipnotica sono state proposte numerose scale e diversi livelli legati alla presenza di una fenomenologia specica ma ognu-

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na di esse presta il anco a numerose critiche. Giustamente afferma Granone che, pi che di profondit dello stato ipnotico, si debba parlare di suscettibilit dorgano o apparato alla suggestione ipnotica, condizionata da caratteristiche individuali variabili non solo da individuo a individuo ma che possono, nel medesimo soggetto, modicarsi nel corso della stessa seduta ipnotica. Tenendo presenti queste limitazioni, si pu, riferendosi a Granone e semplicando alquanto, dividere lo stato ipnotico in: ipnosi superciale: presenza di senso di torpore, rilassamento corporeo, tendenza alla immobilit, persistenza della chiusura palpebrale, se realizzata, catalessi di breve durata; ipnosi media: presenza di catalessi pi accentuata, attenzione orientata principalmente sullipnotizzatore, suggestionabilit sia muscolare sia sensoriale, rilassamento intenso, possibilit di fenomeni amnesici; ipnosi profonda: presenza di obbedienza automatica, allucinabilit positiva e negativa spontanea, suggerita e in risposta a suggestioni postipnotiche, fenomenologia psicosomatica importante, amnesia completa spontanea, scrittura automatica, sonnambulismo. Il livello successivo normalmente include ma non sempre la fenomenologia dei livelli precedenti. Dello stato ipnotico inoltre importante non solo il livello raggiunto ma anche la stabilit nel tempo, condizione essenziale per ottenere risultati terapeutici stabili. La percentuale dei soggetti ipnotizzabili oscilla ampiamente secondo i vari autori. Condizionano linduzione ipnotica troppi fattori soggettivi per denire rigidi criteri statistici. Riteniamo comunque che un abile ipnotista possa indurre in una trance almeno leggera il 95% dei soggetti, di questi un 40-50% possa progredire verso una trance media e il 15-20% ottenere una trance profonda: questo in un rapporto ottimale medico-paziente non sempre facile da raggiungere. I risultati migliori sono ottenibili in soggetti adulti, psichicamente normali, dalla ricca vita emotiva con ottime capacit fantastiche, di immedesimazione e di coinvolgimento. Esse permettono di assorbire e vivere profondamente le sensazioni e le idee suggerite facilitando la comparsa della trance ipnotica. Risultati meno soddisfacenti si realizzano in personalit fredde, ipercritiche, con sfumature fobiche ossessive e accentuate necessit di controllo. I bambini dai quattro anni in su sono ottimi soggetti: con essi per indispensabile attivare induzioni informali estremamente essibili che facciano leva sugli interessi tipici dellet infantile. bene ricordare che stati ipnotici peculiari dellinfanzia possono presentarsi allocchio inesperto

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non dissimili dallo stato di veglia: un bambino, pur continuando a giocare e a correre, pu egualmente trovarsi in una profonda trance sonnambulica con amnesia al risveglio. La suscettibilit allipnosi diminuisce nella vecchiaia specie se sono presenti fenomeni involutivi ma in molti anziani persistono capacit ideativo-emozionali-fantastiche tali da permettere il successo dellinduzione. Non sono ipnotizzabili gli idioti, gli schizofrenici e i maniaci in fase acuta: la continua disturbante presenza delle idee deliranti o lagitazione psicomotoria presente rende impossibile allipnotista instaurare un rapporto efcace. Assai difficile linduzione nei gravi casi di ossessione paranoide dove la patologia sottostante sfugge alla suggestione ipnotica; anche quadri isterici complessi o gravi problematiche ipocondriache con deliri di riferimento rispondono con difficolt allipnosi. 2.5. La suggestione ipnotica La suggestione nella sua ampia e complessa variabilit espressiva elemento fondamentale dellinduzione ipnotica: inizialmente ancorata alla realt presente, progressivamente se ne libera sino ad assumere vita propria ed autonoma. Per ottimizzare la risposta ai messaggi suggestivi indispensabile riconoscere ed accettare le esperienze che il soggetto inizialmente vive: in tempi successivi le suggestioni presentate potranno essere sempre pi svincolate dalla realt ed essere percepite e interiorizzate come indiscutibile oggettivit. Lipnotista pu trasformarsi per il soggetto in fonte principale, talvolta unica, di informazioni, il tutto facilitato da una possibile riduzione delle capacit critico-discriminative: quanto si realizza in massimo grado nellipnosi sonnambulica, pur persistendo nel sonnambulo la capacit di effettuare scelte autonome differenti o anche in deciso contrasto con quelle proposte dallipnotista. Le suggestioni possono riguardare i campi pi disparati anche se ne pu limitare il successo la povert del patrimonio esperienziale del soggetto. La loro realizzazione condizionata da molte variabili, in particolare dal rispetto della struttura etico-morale individuale. Le modalit suggestive possono esprimersi attraverso suggestioni dirette o indirette, verbali o non verbali, semplici o complesse. La suggestione diretta presenta esplicitamente quanto suggerito, richiesto o denito ed tanto pi efficace quanto pi intensamente e rapidamente riesce ad evocare le immagini corrispondenti ed attivare le risposte psicosomatiche correlate. La suggestione indiretta non richiede in modo diretto quanto desidera-

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to o voluto, lo suggerisce in modo implicito, lo fa nascere spontaneamente nel soggetto stimolando automatismi associativi a vari livelli. La suggestione non verbale, variamente articolata nelle sue espressioni mimiche e gestuali, supera le potenzialit interpretative della parola e permette di accedere rapidamente allinconscio emozionale-istintivo: sfuggendo al controllo critico della coscienza pu attivare rapidi, intensi e complessi cambiamenti neuropsicologici e somatici. La suggestione diretta implica una realizzazione percepibile e oggettivamente vericabile di quanto suggerito: espressione di una aspettativa reciproca di cui prevista in tempi deniti lattuazione; se la sua riuscita pu facilitare lassorbimento delle suggestioni successive, il suo fallino mento pu essere fonte di delusione per il soggetto, di difficolt e confu-citi sione per lipnotista: in particolare questultimo pu trovarsi impreparato scola e ad accettarne lesito negativo, specie se ne era stata gi data per scontata c n riuscita; per ridurre o annullare questo rischio importante avere sempre fra disponibili suggestioni alternative da presentare in caso di insuccesso. Per attivare al massimo le potenzialit della suggestione diretta essenziale saper valutare rapidamente quali siano le sue effettive possibilit di riuscita. La scelta pi sicura presentare la suggestione nel momento stesso in cui sta gi spontaneamente e inevitabilmente realizzandosi, il tutto percepito anche solo un istante prima che il soggetto se ne renda conto e ne riconosca ineluttabile lattuazione. Sar allora come un raccogliere un frutto maturo in caduta libera da un albero senza alcuna fatica, semplicemente ponendosi sulla sua traiettoria, espressione di una sensibilit ipnotica che permette di vedere gi molto l dove gli altri non vedono ancor nulla. 2.6. Lo stato ipnotico Come si presenta il soggetto in ipnosi? La maggior parte delle volte immobile, i movimenti spontanei ridotti al minimo, la deglutizione rallentata, lespressione del volto amimica con lieve apertura della rima orale o anche caduta del labbro inferiore. Le palpebre, immobili o scosse da cloni rapidi e continui, possono essere completamente chiuse o lasciare scoperta la parte inferiore della sclera, la pupilla rivolta allins, dando il soggetto la sensazione di non percepire lambiente circostante. La posizione corporea tende a mantenersi immodicata, i movimenti, se richiesti, si presentano piuttosto rallentati, proiettati allessenziale, e si esprimono talvolta in scatti piccoli e progressivi. Il loro inizio pu esigere sollecitazioni ripetute suggerendo difficolt allattuazione per pesantezza o rigidit, espressione talvolta di un ipertono muscolare diffuso. Da questa inerzia psicomotoria

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possibile che il soggetto progressivamente emerga, sollecitato o meno dallipnotista, sino ad attivare risposte ideomotorie ed ideosensoriali complesse che possono segnalare la comparsa dello stato sonnambulico. Vi sono pazienti che hanno tendenza in ipnosi a verbalizzare spontaneamente, altri devono essere ripetutamente stimolati ad esprimersi con il rischio di una possibile supercializzazione o anche di uscita dalla trance. Il desiderio o la convinzione di dover esporre fatti importanti allipnotista possono facilitare lespressione verbale anche se lintensit stessa delle problematiche presenti pu renderne difficile la manifestazione. In casi simili anche semplici risposte, come un s o un no alle fra domande formulate nce dallipnotista, vengono, pur con adeguati tempi di attesa, eluse: si pu invitare allora il paziente a comunicare unicamente con cennis non co verbali a citdi signicato negativo o affermativo. Ne viene cos rispettata lesigenza insio lenzio e nello stesso tempo la scelta pu essere utilizzata per attivare schemi dissociativi specici dellipnosi. Si pu infatti suggerire che le risposte richieste si attueranno svincolate dal controllo della volont: il paziente potr cos avvertire il braccio muoversi in maniera automatica in una direzione o nellaltra segnalando con un s o un no gestuale la risposta a quanto richiesto, spesso evidenziando conoscenze ignorate in veglia. Processi dissociativi simili, pi o meno complessi, possono presentarsi anche spontaneamente durante la seduta ipnotica: essi possono essere in alcuni casi talmente ampi da portare ad uno sdoppiamento reversibile della personalit con comparsa di una personalit secondaria in grado di mettersi in contatto con lipnotista indipendentemente e al fuori della personalit principale. La personalit secondaria generalmente coperta da amnesia al risveglio, ma pu continuare a segnalare la sua presenza, anche dopo luscita dalla trance, con azioni impreviste che si inseriscono a sorpresa nei comportamenti della personalit principale. Nella seduta ipnotica possono prodursi anche risposte estranee o contrarie alle suggestioni dellipnotista. La loro comparsa pu suscitare sorpresa o sconcerto: esse devono essere accettate nella prospettiva che il soggetto abbia deciso, per motivi non sempre facili da riconoscere, di gestire in maniera pi autonoma la sua ipnosi. Lipnotista si limiter a vericare la produttivit delle esperienze in corso, attento alle esigenze espresse dal paziente, da rispettare sempre e integralmente: respingerle, riutarle o insistere nellimporre suggestioni contrastanti o conittuali comporta solo il rischio di interrompere possibili e importanti cambiamenti in atto. Nel corso della seduta stessa il soggetto pu anche ignorare per periodi pi o meno lunghi lipnotista assorbito in idee, immagini, sensazioni sue proprie. In casi simili possono nascere perplessit e dubbi sul successo

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della seduta ipnotica: in particolare il soggetto pu rimproverarsi di non essere stato attento a sufficienza alle parole dellipnotista e di avere con il suo atteggiamento annullato importanti potenzialit terapeutiche. essenziale eliminare questi dubbi spiegando che nulla di quanto detto stato perduto, perch assorbito dallinconscio, in grado di ritenere anche quanto sfuggito allattenzione cosciente. Da innumerevoli segnali il paziente si accorger che quanto pensava scomparso sta invece continuando a vivere e ad agire in lui: la sua distrazione stata, sia pur involontariamente, positiva perch ha evitato lintervento critico della coscienza, spesso di ostacolo al cambiamento. Si scioglieranno cos tensioni improduttive e saranno ulteriormente attivate le potenzialit di suggestioni complesse conscio inconscio ad alta valenza dissociativa. Nessuna ansia deve nascere se lipnosi si interrompe o sembra interrompersi di fronte ad una violenta tempesta emotiva; nessun disagio in presenza di una imprevista apertura degli occhi o di movimenti o scelte inaspettate che sembrano annullare lo stato ipnotico stesso; nessun obbligo inne di dover mantenere forzatamente lipnosi con suggestioni stereotipate o inappropriate: meglio limitarsi a interventi minimi nalizzati ad aiutare il paziente a gestire la situazione in atto accettando senza drammi anche luscita dallipnosi stessa. bene ricordare inoltre di procedere sempre, anche a paziente apparentemente sveglio, ad una deinduzione corretta al ne di evitare spiacevoli sorprese quale pu essere scambiare un profondo stato sonnambulico per un normale stato di veglia. 2.7. La deinduzione ipnotica

Terminata la seduta, si rende necessario attivare luscita dallipnosi, il che pu avvenire avvisando semplicemente il paziente che la seduta sta volgendo al termine: lipnotista comincer a contare da dieci a uno e mentre i numeri scorreranno lipnosi inizier a dissolversi, le braccia a muoversi, le palpebre a sollevarsi con recupero dello stato di veglia. I messaggi deinduttivi potranno anche riproporre a ritroso il processo induttivo iniziale, soluzione possibile in particolare nellipnosi non verbale. essenziale, qualunque sia la tecnica deinduttiva utilizzata, rispettare la gradualit del risveglio mirando ad ottenere con suggestioni adatte una cenestesi ottimale alluscita dallipnosi anche interrompendo una deinduzione gi iniziata; sempre da evitare linterruzione rapida, brusca, imperativa dellesperienza: un intervento simile provoca spesso, per limprovviso riaffacciarsi alla realt, sgradevoli sensazioni di disorientamento temporo-spaziale cui possono accompagnarsi cefalea, nausea, conati di vomi-

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to, stordimento o vertigini, espressione di difficolt o anche riuto al subitaneo riorientamento richiesto. Durante il processo deinduttivo occorre porre attenzione a tutti i segnali che indicano il progressivo instaurarsi dello stato di veglia, seguirli nel loro sviluppo, stimolarli e amplicarli al caso, utilizzando per facilitarne la comparsa anche la suggestione stessa cui il soggetto, pur a fase deinduttiva avanzata, continua ad essere recettivo. Lipnotista accelerer i tempi del conteggio se il risveglio pi rapido del previsto o se, terminato lo stesso, nessuna modica ancora presente, attender in silenzio luscita dallipnosi. Il soggetto potr interpretare tale atteggiamento come messaggio denitivo di chiusura e aprire gli occhi o potr persistere nello stato ipnotico. Vari sono i motivi che ne possono giusticare la permanenza: il primo, il pi frequente, specie alle prime induzioni, che il paziente non abbia ben compreso quanto richiesto o non sappia come eseguirlo perch le istruzioni inviate non sono state abbastanza chiare: in questo caso sar sufciente ripresentare il messaggio deinduttivo in maniera pi esplicita. Altre volte il paziente riuta di uscire dallipnosi perch non lo desidera . e57 7 non disponibile ad accettare quanto richiesto; pu trovare il benessere 2.1 raggiunto nello stato ipnotico particolarmente piacevole e paventare il ri1 3 torno ad una realt che si prospetta sgradevole o anche semplicemente de1 0 2 siderare di completare esperienze importanti in atto che linterruzione del/ 03 pu, se richiesto, /tutto la trance renderebbe irrimediabilmente perdute: il 8 essere comunicato verbalmente allipnotistaS a1 spiegazione dellatteggiamento assunto. Il paziente sar allora invitato a uscire dallipnosi quando M E si sentir pronto a farlo perch suo diritto prendersi tutto il tempo che G C desidera: il terapeuta aspetter in osilenzio che lesperienza nisca. Se queinnon t i sto dopo una ragionevole attesa si realizza, soluzioni pi elaborate doo c presente una difficolt estrema ad uscivranno essere attuate. c Raramente re dallo stato ipnotico, es di cui, pur volendolo, il soggetto non riesce a libec n rarsi: le suggestioni ra per il ripristino della veglia sono costantemente vanicate o, se f parzialmente e con sforzo attivate, si interrompono rapidamente nella loro progressione mentre le modicazioni mimiche esprimono disagio, ansia o paura. Il tutto pu essere risposta, oltre che a tecniche deinduttive non corrette o a problematiche nei confronti dellipnotista, allinsorgere di una componente fobica improvvisa e imprevista che pu esprimersi nellangosciante paura di non riuscire pi ad uscire dallipnosi, percepita come particolarmente intensa e incontrollabile. Una nostra paziente fumatrice, soggetta ad attacchi di panico, dei quali non aveva segnalato lesistenza, rifer le sensazioni vissute paragonabili a quelle di un attacco di panico sui generis interiorizzato e bloccato, impedito cio nelle sue

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possibilit di manifestazione esterna. In situazioni simili, rassicurato il soggetto, spesso necessario accompagnare i messaggi verbali deinduttivi a stimoli corporei idonei a facilitare luscita dalla trance: fortunatamente non frequenti, queste problematiche richiedono per la loro soluzione un ipnotista assai esperto. importante ricordare che lo stato ipnotico non scompare immediatamente al risveglio ma si dissolve progressivamente in tempi variabili per cui prudente trattare un paziente, a deinduzione appena avvenuta, come ancora in ipnosi. Questo intervallo temporale, normalmente variabile da qualche minuto a pi ore, denito alone post-ipnotico: in esso la suggestionabilit ipnotica permane elevata. Ne consegue che sempre bene controllare il paziente sino alla risoluzione completa dello stato ipnotico, sempre raggiungibile comunque anche in assenza dellipnotista: c sempre un momento infatti in cui il fenomeno, non pi attivamente sostenuto, spontaneamente si esaurisce con ricupero dello stato di veglia. Quali sono le sensazioni che pi frequentemente si riscontrano alluscita dallesperienza ipnotica? Nella maggioranza dei casi sono sensazioni di benessere correlate alle modiche cenestesiche indotte dallipnosi. Comuni sono affermazioni come: mi spiace che sia gi nito, stavo proprio bene, quando lei ha contato per il risveglio mi sono sentito ancor pi rilassato, frasi tutte che, sia pure in diversa maniera, sottolineano la soddisfazione per il particolare stato psicosico raggiunto. Talvolta si pu evidenziare alluscita dallipnosi una estroversione e una disponibilit relazionale assente in precedenza come se fossero state attivate o liberate potenzialit comunicative nuove o represse. Se il paziente durante la seduta ipnotica ha presentato amnesia, sia essa spontanea o suggestiva, segnaler che ha dormito proprio bene, che ricorda qualche parola iniziale, poi pi nulla se non linvito a svegliarsi. Altre volte possono evidenziarsi sprazzi mnesici che evidenziano sensazioni di cui non viene ricordata o ricordata assai vagamente lorigine; di esse, legate alle esperienze vissute in ipnosi, lipnotista dovr valutare se, come e quando favorire la risoluzione. In rari casi possono persistere in veglia alcuni contenuti suggestivi assorbiti durante lipnosi, pur avendo lipnotista agito correttamente per eliminarli, come se, una volta immessi, ne fosse perduta la possibilit di annullamento; diventati parte integrante del vissuto del paziente possono rivelarsi fonte di notevole disagio e richiedere un intervento nalizzato alla loro soluzione. Alcuni soggetti possono riferire cefalea o nausea: quanto segnalava una nostra paziente che, al momento in cui veniva prospettata imminente luscita dallipnosi, cominciava ad accusare nausea, capogiro, agitazione

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psicomotoria: interrogata, diceva di sentirsi ogni volta entrare in un tunnel dove ruotava vorticosamente sino al momento del denitivo risveglio. Tali sensazioni, terminata la deinduzione, scomparivano progressivamente in qualche minuto. Non riuscimmo mai, nonostante ripetuti tentativi, ad annullarle del tutto: ottenemmo solo, attraverso particolari accorgimenti, di renderle meno intense e di minor durata. Risolvibili senza problemi sono torpidit agli arti, freddo al corpo, espressione talvolta di autosuggestione, ma che possono anche essere il siologico risultato di una immobilit prolungata cui si associa spesso una spontanea vasocostrizione che ulteriormente riduce una termogenesi gi limitata per lassenza di attivit muscolare. Alcune volte presente alluscita dellipnosi una pesantezza diffusa in tutto il corpo o in zone particolari dello stesso cui si accompagna spesso un leggero senso di stordimento o sonnolenza, segno di un non ancor completo ritorno alla normalit. Difficilmente la durata di queste sensazioni supera i trenta minuti, la loro scomparsa pu essere facilitata dalla distrazione, dallimpegno verbale, da una modesta attivit motoria: sempre prudente comunque attendere la ne di ogni sintomatologia prima di congedare il paziente; in alcuni soggetti pu persistere per tempi variabili una percezione di estraneit ambientale e distacco dal mondo. La cefalea, se presente, pu essere risposta alla tensione, alla paura, al continuo controllo con cui lesperienza ipnotica stata vissuta: un sintomo che pu non pi ricomparire nelle sedute successive. Raramente i pazienti possono non riconoscere allipnosi alcun effetto rilassante, dichiarando di essere rimasti tesi per tutto il tempo della seduta senza provare alcun benessere, continuamente disturbati dai rumori circostanti. Tali affermazioni richiedono ulteriori conferme e una valutazione accurata del vissuto ipnotico per migliorare, in caso di obiettiva insufficienza, lapproccio utilizzato; pu anche rivelarsi indispensabile sia ridimensionare aspettative irrealistiche sia evidenziare una fenomenologia ipnotica non ancora sufficientemente percepita: il paziente potr cos esser invitato a constatare limmobilit di un arto catalettico in una scomoda posizione o lassenza di controllo su particolari automatismi motori una volta attivati. 2.8. La suggestione postipnotica Caratteristica peculiare dellipnosi la possibilit di prolungarne lazione tramite la suggestione o comando postipnotico. Pi che di suggestione postipnotica si dovrebbe parlare pi propriamente di suggestione a termine in quanto di essa prevista la realizzazione in un termine modale-

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temporale preciso dopo la risoluzione dello stato ipnotico: i tempi possono essere immediati o dilatati sino a coprire intervalli anche molto lunghi. La suggestione postipnotica pu essere inserita allinizio, durante o al termine della seduta ed essere coperta da amnesia. Rientrano nelle suggestioni postipnotiche le suggestioni di benessere aspecico, che precedono la deinduzione, nalizzate a prolungare per un tempo variabile la cenestesi ottimale raggiunta durante lipnosi. La suggestione postipnotica determina il recupero dello stato ipnotico e pu attivare risposte psiconeurologiche e somatiche a molteplice espressivit. Il realizzarsi della suggestione postipnotica condizionata dalle caratteristiche costituzionali del soggetto: ladeguarsi ad esse ne permette le massime possibilit di successo. La suggestione postipnotica consente di raggiungere rapidi e importanti risultati terapeutici, contribuendo a risolvere stati fobici, ossessivi, depressivi reattivi, tossicodipendenze e a controllare il dolore. La suggestione postipnotica riporta il soggetto in uno stato ipnotico che pu variare dallipnosi vigile alla trance sonnambulica. Essa tende a ripresentarsi al momento stabilito con caratteri coattivi pi o meno accentuati e, se non in contrasto con la struttura etico-morale individuale, si realizza, condizioni ambientali permettendo, nei tempi e modi previsti. Lostacolo temporaneo alla sua attuazione pu provocare ansia, disagio, tensione che non si risolvono se non con il compimento della suggestione stessa: il suo impedimento denitivo porta ad una scelta di compromesso tra quanto richiesto e quanto effettivamente possibile. Lattuazione di una suggestione strutturalmente incoerente o assurda sar spesso motivata da una pseudorazionalizzazione giusticativa: in risposta ad ulteriori osservazioni sullillogicit di quanto eseguito, il soggetto spesso risponder semplicemente che sentiva di dover fare cos. Le suggestioni postipnotiche possono essere motorie, sensitive, sensoriali, nalizzate ad azioni particolari o interessare anche lattivit onirica perch possibile suggerire la comparsa di sogni specici durante il riposo notturno. Interrotto per qualsivoglia motivo lo stato ipnotico, sar possibile eliminare le suggestioni inserite, postipnotiche comprese, solo rimettendo il soggetto in ipnosi: necessario quindi annullare prima della deipnotizzazione ogni suggestione di cui non si desidera la permanenza in veglia, anche se il paziente pu rimediare, spontaneamente ed entro certi limiti, a dimenticanze in tal senso dellipnotista. La durata temporale di una suggestione postipnotica variabile: prudente procedere, se le esigenze terapeutiche lo richiedono, ad una sua periodica riattivazione pur essendone possibile la persistenza per anni senza ulteriori richiami.

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2.9. Autoipnosi Si denisce tale uno stato ipnotico raggiunto in maniera autonoma in risposta a suggestioni postipnotiche o ad autosuggestioni. Nel primo caso lo stato ipnotico segue una induzione pregressa, nel secondo il risultato dellimmissione autonoma di messaggi autosuggestivi e, a stretto rigore semantico, lunico che possa effettivamente denirsi tale: il precedente infatti conseguenza dellattuarsi di suggestioni postipnotiche di origine esterna. Elemento discriminante delle due forme risulta la diversa fonte iniziale perch presumibile che lattivazione suggestiva utilizzi, qualunque sia lorigine, lo stesso percorso neurosiologico. Lautoipnosi pu anche essere considerata come attivazione di un complesso riesso condizionato, risultato a sua volta di molteplici condizionamenti strutturati in un insieme vincolante di procedure. Lautoipnosi pu comparire anche in risposta ad una suggestione postipnotica coperta da amnesia o informalmente impartita e non avvertita come tale dal soggetto. Lapprendimento dellautoipnosi pu richiedere tempi variabili. La comparsa dello stato ipnotico pu essere ancorata inizialmente ad un gesto suggerito dallipnotista di cui viene immediatamente vericata lefficacia per rinforzarlo o modicarlo, se insufficiente. Occorre sincerarsi che ad esso faccia seguito unipnosi almeno leggera che potr essere approfondita con induzioni e deinduzioni successive e ripetute. Attivato il condizionamento si suggerir che la presenza sica dellipnotista diventer progressivamente superua: sar sufficiente al paziente ripetere lui stesso e da solo il gesto stabilito perch ricompaia lipnosi; questa potr attuarsi subito o richiedere ulteriori interventi per realizzarsi nella sua completezza. Il paziente sar continuamente incoraggiato nei suoi tentativi di apprendimento e stimolato a superare le difficolt mentre ogni problematica insorta nel processo autoinduttivo sar di volta in volta esaminata e discussa. Per facilitare lautoipnosi importante stabilire un ancoraggio il pi stretto possibile alla seduta ipnotica. Il riproporsi di situazioni strettamente ad essa collegate (ricupero della stessa posizione induttiva iniziale, ssazione di un quadro di medesimo soggetto o altri accorgimenti), pu facilitare il processo autoinduttivo. Anche la registrazione di una o pi sedute, gi programmate in funzione di un ascolto successivo, pu dimostrarsi di estrema utilit nel facilitare lautoipnosi. Il riascolto della seduta permette infatti di ripresentare un numero illimitato di volte persona e parole dellipnotista e, ricreando latmosfera ipnotica, aumenta le potenzialit induttive delle suggestioni inserite. Man mano che la terapia procede il paziente avr sempre meno bisogno di risentirne effettivamente la voce, diventando-

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Capitolo 2

ne spesso sufficiente il ricordo, sino ad attivare lui stesso in maniera sempre pi autonoma la sua autoipnosi elaborando, modicando o anche annullando i messaggi originali: le parole dellipnotista potranno essere ascoltate solo in momenti particolari, come aiuto episodico per attivare potenzialit nuove o superare specici problemi. Lautoipnosi cos raggiunta assume caratteri strettamente autogeni solo per quanto riguarda una possibile elaborazione spontanea, complementare e articolata, delle suggestioni presentate dallipnotista, postipnotiche comprese, nalizzate agli obiettivi da raggiungere. Essa nasce controllata e un suo uso improprio o scorretto, pur essendo possibile, risulta di difficile attuazione. Lipnotista pu rendere questo rischio ancor pi ridotto inserendo nel contesto verbale suggestioni cautelative che ne blocchino un utilizzo difforme da quello previsto. Lautoipnosi raggiunta si annuller in tal caso immediatamente nel momento in cui non verranno pi rispettati gli obiettivi pressati: questo in teoria, perch in soggetti predisposti sono sempre possibili fughe, spontanee o volute, in rischiosi stati autoipnotici privi di controllo e di difficile risoluzione. Di fronte a questa possibilit lipnotista dovr sempre valutare, in funzione delle caratteristiche psicologiche del soggetto, rischi e vantaggi dellautoipnosi inserendo i limiti al suo utilizzo che riterr opportuni: conoscere i potenziali pericoli dellautoipnosi non deve per indurre a privarsi di un mezzo dalle potenzialit terapeutiche decisamente elevate. bene ricordare che seri problemi pu determinare unautoipnosi primitiva, attivata dal soggetto in risposta a suggestioni endogene, autoindotte e senza alcun controllo esterno, che possono essere anche intensamente dissocianti: ne possono risultare situazioni di estrema gravit con allucinazioni multisensoriali, scrittura automatica, paralisi motorie, sintomi di conversione persistenti e, in soggetti predisposti, anche stati deliranti acuti. La sintomatologia insorta pu a tal punto autonomizzarsi da creare notevoli problemi al reintegro della personalit preesistente. Estrema cautela deve essere suggerita a chiunque nel proporsi simili esperienze, specie se esistono patologie psichiatriche latenti, in quanto se certo il punto di partenza, assai meno lo quello darrivo: le tecniche suggerite per raggiungere lo stato autoipnotico tendono a sottovalutarne i problemi e raramente offrono i mezzi, quando compaiono, per affrontarli e superarli. Signicativo quanto accadde ad un nostro giovane paziente che, entrato, eseguendo gli esercizi consigliati da un manuale, in uno stato di autoipnosi non riusc pi a liberarsene continuando a vivere in una situazione di permanente irrealt con angoscianti sensazioni di estraneit allambiente circostante. Per attuarne il ricupero si dovette attivare un intervento assai complesso nalizzato ad annullare quanto era stato

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Lintervento clinico

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incautamente provocato. bene ricordare, a tal proposito, che lo stato autoipnotico pu comparire anche inconsapevolmente: iniziando da esperienze autoipnotiche di lieve entit, non riconosciute come tali, si pu precipitare in un turbinio vorticoso e incontrollabile di fenomeni dissociativi. Quali le indicazioni terapeutiche dellautoipnosi? Molte sono le situazioni psicologiche, psichiatriche o mediche in cui lautoipnosi pu essere utilizzata con successo. Lo stato autoipnotico, correttamente gestito, migliora le abituali prestazioni dellorganismo. Il profondo rilassamento psicosomatico raggiunto tanto pi efficace nel trattamento delle patologie quanto pi la componente psicologica ne parte determinante: le autosuggestioni, ripetute e interessanti anche il profondo io viscerale, permettono di annullare importanti disturbi funzionali e di migliorare, ottimizzando lattivit del sistema neuropsicoimmunitario, le difese siologiche dellorganismo. Tutta la patologia tumorale pu beneciare dellautoipnosi grazie a suggestioni nalizzate allipoalgesia o allanalgesia, alla distorsione temporale, alla trasformazione del sintomo. Anche gli stati fobici e le patologie psicosomatiche ne traggono vantaggio: lautoipnosi pu contribuire a risolvere le fobie attraverso potenzialit sue proprie, come lipnoanalisi o la regressione det, e pu interrompere risposte e condizionamenti negativi eliminando anche i disagevoli sintomi somatici di accompagnamento. Lespletamento del parto pu trarre benecio dallautoipnosi, che pu essere gestita anche in maniera autonoma dalla partoriente stessa durante il travaglio. Lautoipnosi consente di superare insonnie ostinate, riuscendo lo stato ipnotico a facilitare la comparsa del sonno siologico: suggestioni adeguate dirette e indirette sono in grado di ripristinare il regolare recupero del sonno come processo inconscio annullando il controllo ossessivo legato al fr momento delladdormentamento. anc Se lautoipnosi pu essere nalizzata cone successo sc alla soluzione di un paro inserita ticolare problema, essa pu anche di volta in volta, pi ampi, c t in spaziintrinseche aspecici e senza vincoli deniti di utilizzo, attivare leipotenzialit ino del soggetto permettendogli di meglio rispondere alle difficolt Cesistenziali.

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Capitolo 3

La fenomenologia ipnotica

Si presenter nei tratti essenziali la fenomenologia psichica e somatica dellipnosi esaminando le principali modicazioni che in tale stato possono vericarsi.

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3.1. Sintomatologia psichica Nello stato ipnotico possono modicarsi in vario grado lattenzione, la memoria, la percezione, i processi intellettivi superiori. Lattenzione pu subire ampie oscillazioni. Pu diventare estremamente selettiva e cos intensa da rilevare situazioni non percepibili in veglia o allopposto risultare talmente sfocata da evidenziare unicamente quanto suggerito dallipnotista. Le modicazioni della memoria possono assumere le caratteristiche dellamnesia postipnotica o dellipermnesia. Lamnesia postipnotica comporta il parziale o completo oblio in veglia di quanto avvenuto in ipnosi: di tipo rievocativo, essendo nella trance ipnotica la memoria di ssazione perfettamente funzionante. Il soggetto infatti, pur amnesico, in grado, rimesso in ipnosi, di ricordare quanto avvenuto durante la seduta. Pu accadere talvolta che, pur ricordando lesperienza in tutto o in parte, non se ne riconosca lorigine nellipnosi (amnesia della sorgente) o che persistano sensazioni vissute nellipnosi stessa pur ignorando il contesto che le ha generate. Se il soggetto convinto di aver dormito, avendo interpretato lipnosi come sonno, pu riferire di nulla ricordare se non sogni che riguardano per le esperienze della seduta. Lamnesia postipnotica pu presentarsi sia spontaneamente sia in risposta ad una suggestione specica: nessuna certezza vi che unamnesia insorta nella prima induzione si riproponga immodicata nelle successive. In risposta a particolari sollecitazioni il materiale amnesico pu in maniera imprevista ed improvvisa riemergere alla memoria, il che esige un uso molto attento dellamnesia postipnotica. Quanto acquisito in ipnosi, pur coperto da amnesia, entra a far parte integrale del vissuto esperienziale del

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Capitolo 3

soggetto: anche i riessi condizionati attivati nello stato ipnotico persistono in veglia e la loro comparsa pu sorprendere il soggetto che non sa riconoscerne lorigine. Lamnesia indotta pu essere eliminata con recupero del vissuto ipnotico da una suggestione di annullamento presentata nella seduta stessa, a sua volta lamnesia spontaneamente realizzata pu essere ostacolata nella sua insorgenza da suggestioni a ricordare ma n in un caso n nellaltro vi garanzia assoluta di successo. probabile che differenti siano, anche se ancora non sufficientemente chiariti, i meccanismi neurosiologici sottesi allamnesia spontanea e a quella suggestiva, implicando la prima una dissociazione psichica pi ampia, di per se stessa in grado di impedire la normale rievocazione degli engrammi mnemonici: in rari casi lamnesia postipnotica pu condurre ad uno sdoppiamento reversibile di personalit con coscienza alternante. Lamnesia postipnotica non deve essere ritenuta requisito essenziale dellipnosi: presente solo in una minoranza dei soggetti, persistendo la maggior parte delle volte il completo ricordo dellesperienza vissuta. Lipermnesia ipnotica presenta notevole interesse a livello sia sperimentale che diagnostico-clinico. Lo stato di coscienza ipnotico permette di migliorare sensibilmente le capacit mnesiche contribuendo anche a ridurre al minimo la percezione delle interferenze ambientali disturbanti la ssazione degli engrammi mnemonici. Tecniche particolari inoltre come la distorsione temporale consentono di ridurre i tempi di apprendimento: nella distorsione temporale la percezione psichica del tempo pu essere dilatata o contratta, rendendo possibile memorizzare in un breve tempo ipnotico la stessa quantit di nozioni apprendibili in un pi lungo tempo reale. Lipermnesia ipnotica pu ricuperare dalloblio il passato in due modi: pu permettere di ricordare nel tempo presente esperienze dimenticate o pu farle rivivere immergendo il soggetto nelle situazioni del passato (rivivicazione det). Nella rivivicazione det il passato rivissuto assumendo attitudini, linguaggio, ideazione, comportamento, scrittura, conoscenze dellet regredita. La rivivicazione det non mai cos perfetta come let rievocata effettivamente richiederebbe e consente la persistenza del rapporto con lipnotista che permette, a tempo debito, il recupero allet attuale. Questa possibilit conferma che le tracce mnemoniche del passato riguardanti sia lo psichico che il somatico rimangono latenti negli emisferi cerebrali e, pur irrecuperabili nello stato di veglia, sono in grado, in particolari situazioni (lipnosi una di queste), di riemergere alla coscienza. La rivivicazione det generalmente coperta da amnesia e deve esse-

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re ritenuta una possibilit peculiare dellipnosi: essa pu essere utilizzata a scopo sia diagnostico per conoscere meglio situazioni del passato particolarfra mente signi cative sia terapeutico. Infatti nella rivivicazione det attuances co del citvissuto ino C bile anche lelaborazione patologico pregresso al ne di alterarGEMS 18/disturbanti ne, modicarne, annullarne le tracce traumatiche ancor nel pre03/201 3 12.17. sente. evidente che, per la delicatezza e la difficolt delle problematiche 57 potenzialmente rinvenibili, la rivivicazione det deve essere attuata solo da ipnotisti esperti in grado di far fronte a qualunque emergenza. Lattivit immaginativa si esprime soprattutto nelle visualizzazioni ad occhi chiusi: esse nascono sia spontaneamente sia in risposta alle suggestioni. I loro caratteri le avvicinano allattivit onirica ripercorrendo almeno in parte i tempi e gli schemi condensativi simbolici del sogno: spesso svincolate dalla volont del soggetto, possono seguire fedelmente i suggerimenti dellipnotista o distaccarsene completamente. Le emozioni liberate possono emergere allimprovviso o in modo progressivo ed assumere valore catartico. La visualizzazione ipnotica generalmente vivida, pu nascere in risposta a suggestioni postipnotiche speciche e trasformarsi anche in sogno effettivo. La sua presenza confermata dalla verbalizzazione, spontanea o richiesta, che ne pu fare il paziente. Se in alcuni casi pu essere utile esaminarne immediatamente contenuto e dinamica forzando anche leventuale reticenza a parlare, in altri preferibile, vericatane la comparsa, nulla pi domandare, rispettare il silenzio e attendere di conoscere il tutto a deinduzione avvenuta. Grazie alla visualizzazione ipnotica possono essere ricercate, ricuperate ed espresse, in maniera evidente o simbolica, le radici dei problemi disturbanti: il tutto pu accompagnarsi a sensazioni somatiche speciche come nausea, vomito, cardiopalmo, arrossamento cutaneo, sudorazione profusa. Le alterazioni percettive possono interessare tutte le componenti sensoriali: possono presentarsi spontaneamente o essere risposta a suggestioni dellipnotista. Distinguiamo le alterazioni percettive in illusioni (erronea percezione di qualcosa che esiste) e in allucinazioni (percezioni esistenti unicamente nella mente del soggetto, svincolate da qualunque realt effettiva). Le allucinazioni percettive, generalmente prerogativa dellipnosi profonda, possono dividersi in positive (percepire come esistente qualcosa che esistente non ) e negative (il non percepire qualcosa che esistente ). Le allucinazioni percettive possono essere utilizzate come fonte di riessi condizionati a nalit terapeutica: esse infatti, ancorate a situazioni ben denite, possono diventare il contenuto di particolari suggestioni postipnotiche. La loro attuazione, vericata inizialmente nello stato ipnotico, si ripresenter ogni volta nelle situazioni previste dallipnotista. Il

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Capitolo 3

rafforzamento progressivo che ne deriva inserisce la suggestione allucinatoria in modo sempre pi stabile nella personalit del soggetto contribuendo alla risoluzione delle patologie presenti. Tale possibilit utilizzabile nella disassuefazione degli alcolisti: luso di suggestioni avversative sensitive, visive, olfattive, motorie, cenestesiche, realizzantesi in maniera coatta, rende al paziente impossibile lassunzione degli alcolici: lintervento cos attuato dovr essere completato da una psicoterapia adeguata associata ad un corretto appoggio farmacologico. Le modiche dei processi intellettivi riguardano, in particolare, le capacit critiche che possono risultare compromesse nelle loro caratteristiche di analisi e sintesi. Lideazione in risposta alla suggestione ipnotica pu assumere sfumature coatte che vincolano alla sua esecuzione, purch questa non sia in contrasto con la struttura etico-morale profonda del soggetto. In alcuni casi, particolari suggestioni possono provocare alterazioni dellideazione esprimentesi in quadri fobici, ossessivi, subdeliranti. Assai difficile ottenerne la persistenza dopo lesaurimento della trance, come potrebbe esigere un uso criminoso dellipnosi. 3.2. Istinti, carattere, sentimenti, volont Di quali modicazioni sono suscettibili in ipnosi gli istinti, il carattere, i sentimenti, la volont? Non risulta modicabile latteggiamento istintivo profondo n manipolabile la struttura etico-morale individuale a meno f di rancesco ricorrere allinganno. Questa possibilit, presente anche in condizioni di veglia, in ipnosi pi facilmente attuabile per la possibile riduzione delle capacit critiche. Un effettivo uso criminoso dellipnosi esige un insieme di circostanze assai difficilmente realizzabili: ad un ipnotizzatore dotato di decisa volont criminosa deve corrispondere un soggetto eccezionalmente succube, a meno che gi non siano spontaneamente presenti tendenze a delinquere che la suggestione semplicemente slatentizza: su questo la letteratura pi qualicata concorde; non solo, ma nella nostra trentennale esperienza abbiamo visto suggestioni potenzialmente terapeutiche, non conformantisi per alla struttura etico-istintiva del soggetto, non conseguire risposta alcuna o addirittura determinare linterruzione della trance. Anche se il momentaneo ottundimento della critica pu portare ad eseguire azioni, non moralmente di per s riprovevoli, ma semplicemente ridicole o spiacevoli, il successivo ripristino delle capacit discriminative pu creare seri problemi allincauto ipnotista che se ne reso responsabile. Se invece la suggestione si conforma a desideri e aspirazioni del paziente eticamente corretti, essa ne facilita la riuscita attivando potenzialit e impegno.

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noto che in certi Paesi (Israele ed in alcuni stati degli USA) lipnosi ammessa come mezzo di indagine processuale. Qual la sua attendibilit 13 12.17.57 0 /2 3 /0 8 1 nella ricerca della verit e quale luso che deve esserne MS fatto? GE oC in it c o c s Innanzitutto la veridicit di quanto emerge in ipnosi non assolutae c fran mente certa perch il soggetto pu mentire sia volontariamente sia involontariamente anche nella trance pi profonda: il materiale affiorato pu trovare credibilit solo se confermato da un contesto pi ampio. invece possibile attivare ricordi sfumati o cancellati in veglia per recuperare una cronologia esatta degli avvenimenti, il che pu essere di importanza decisiva per la soluzione di problemi medico-legali. Per nalit giudiziarie linduzione deve essere effettuata unicamente da specialisti che, indotta lipnosi, pur rimanendo presenti con funzione di controllo, lasceranno il campo allautorit inquirente. Questultima dovr inoltre prestare attenzione a non instillare o suggerire involontariamente risposte che, in relazione allo stato di suggestionabilit del soggetto, potrebbero annullare ogni attendibilit al materiale emerso. Anche per un uso cos particolare dellipnosi, cos come nella normale pratica clinica, necessario ottenere un valido consenso perch non lecito ipnotizzare alcuno contro la sua volont. Un breve accenno allatteggiamento della Chiesa cattolica nei confronti dellipnotismo: visto con diffidenza nei tempi passati e talvolta apertamente condannato, gi con Pio IX se ne accettarono le possibilit terapeutiche; attualmente vi da parte del mondo cattolico un atteggiamento di estremo rispetto di fronte alluso qualicato dellipnosi e alle sue possibilit sperimentali, diagnostiche, cliniche. 3.3. Sintomatologia somatica A livello somatico le modicazioni di maggior interesse riguardano la sensibilit, la muscolatura volontaria, la cenestesi, lapparato neurovegetativo ed endocrino. Le alterazioni della sensibilit possono comportare parestesie di ogni tipo, iperestesia o anestesia, iperalgesia o analgesia. Lanalgesia ipnotica, sfruttata sin da tempi remotissimi, realizzabile per un potenziale utilizzo chirurgico nel 10-15% dei soggetti ipnotizzati mentre quadri di ipoalgesia sono ottenibili con maggior frequenza. Le applicazione ottimali dellipo-analgesia ipnotica riguardano non tanto il dolore acuto quanto il dolore cronico mai dimenticando le cautele che il trattamento di ogni sintomatologia dolorosa impone. Alle potenzialit analgesiche lipnosi permette di associare un profondo rilassamento psicosico,

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Capitolo 3

riuscendo a spezzare il circolo vizioso dolore ansia, ansia dolore. Gli ipnotisti hanno elaborato tecniche particolarmente raffinate per il trattamento del dolore: esse permettono, riducendo la dipendenza farmacologica, anche una miglior vita di relazione al paziente e ai suoi familiari. Lessenza dellanalgesia ipnotica non ancora chiaramente conosciuta. Se la suggestione ipnotica determini lazione analgesica attraverso la produzione di neuropeptidi specici o impedendo la trasmissione dello stimolo doloroso dalla periferia o interagendo in maniera complessa a livello dei circuiti di integrazione corticale o attraverso tutte queste possibilit non ancora denibile con certezza. Recenti studi hanno messo in evidenza che i potenziali evocati da uno stimolo doloroso in soggetti con analgesia ipnotica raggiungono la corteccia: quindi probabile che tali potenziali non entrino a far parte della esperienza dolorosa cosciente per un blocco funzionale dei circuiti di integrazione corticali: quanto suggerirebbero anche le modiche dellattivazione cerebrale corticale e subcorticale messe in evidenza dalla PET in studi recenti nalizzati ad evidenziare i meccanismi dellanalgesia ipnotica. Lanestesia, lanalgesia o le alterazioni percettive di qualsivoglia natura realizzate in ipnosi sono completamente svincolate da ogni via nervosa anatomicamente denita: si realizzano unicamente l dove la suggestione lo richiede utilizzando come parametro di riferimento la parola o il gesto dellipnotista. A conferma di ci un arto analgesico pu continuare a svolgere correttamente le sue funzioni sensitivo-motorie e la perdita della sensibilit profonda non accompagnarsi ad alcuna atassia come il coinvolgimento delle vie anatomiche esigerebbe. Quanto ottenibile in ipnosi non ha alcuna valenza patologica: solo espressione di potenzialit dissociative, presenti anche nella personalit normale, che lo stato ipnotico permette di attivare. Lapparato motorio muscolo-tendineo pu rispondere prontamente alla suggestione ipnotica. Sono ottenibili paralisi accide o spastiche di arti ed possibile risolvere paralisi funzionali o alterazioni della dinamica muscolare di origine psicogena; sono anche riducibili, meglio controllabili, talvolta eliminabili, ipertonie extrapiramidali di varia origine e movimenti ticcosi. Forza e tono muscolare sono a tal punto potenziabili da rendere attuabile il ponte catalettico: il corpo del soggetto, steso orizzontale con due soli punti di appoggio a livello di nuca e talloni, riesce a persistere cos posto per lungo tempo, immobile e senza dolore, contratto nella muscolatura al punto da poter sostenere anche il peso dellipnotista. Un arto pu inoltre assumere plasticamente una posizione (exibilitas cerea) ed in essa rimanere immobile, per quanto scomoda sia, senza sforzo e per un tempo

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elevato (catalessia). Egualmente un movimento impresso ad un arto pu persistere per un lungo tempo senza alcuna soluzione di continuit (automatismo motorio). Anche le alterazioni motorie, come quelle della sensibilit, devono essere inserite in un contesto loro proprio che le differenzia da quelle di origine organica, mancando in esse la semeiotica clinica specica. Possono presentarsi spontaneamente alterazioni cenestesiche tra le pi varie (benessere o malessere generalizzato, pesantezza, leggerezza, stordimento, nausea). Esse sono egualmente attivabili con suggestioni idonee. Sensazioni di sdoppiamento e di alterazione dello schema corporeo possono comparire in alcuni soggetti ma sono assai poco frequenti. La suggestione ipnotica permette di interferire anche sul sistema neurovegetativo ed endocrino. Possono essere inuenzate iperidrosi, scialorrea, secrezioni enzimatiche, reazioni allergiche, difese immunitarie. A livello del sistema cardiovascolare possibile determinare la scomparsa di extrasistoli, la riduzione della pressione arteriosa e controllare i fattori ansiogeni che possono rendere problematica la riabilitazione post-infartuale. Le crisi asmatiche beneciano della suggestione ipnotica, in particolare quando ad esse si accompagna una componente psichica cos intensa da essere di per se stessa in grado di scatenare lattacco. In dermatologia segnalata la scomparsa di verruche, la risoluzione dellalopecia, il miglioramento o anche la guarigione di lesioni eczematose e psoriasiche. La motilit intestinale pu essere inuenzata dalla suggestione ipnotica con regolarizzazione dellalvo.

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Lutilizzo terapeutico dellipnosi pu attuarsi con modalit differenti: ne esamineremo le principali, mai dimenticando che lo stato ipnotico rimane pur sempre un substrato, pur dotato di caratteristiche peculiari, che richiede una psicoterapia idonea per essere valorizzato nelle sue molteplici potenzialit. Difficile valutare le possibilit terapeutiche di uno stato ipnotico puro persistente, dove siano attivate unicamente le suggestioni necessarie alla sua induzione e, realizzata lipnosi, nulla pi vi sia inserito abbandonando il soggetto al silenzio pi assoluto: uno stato simile, persistente per tempi sufficienti e privo di suggestioni speciche, pu modicare, riequilibrare, annullare situazioni patologiche? Riteniamo la risposta positiva pur con limiti variabili da soggetto a soggetto, da organo ad organo, da patologia a patologia: linconscio, vivicato dallo stato ipnotico, pu spontaneamente attivare nuovi equilibri e modicare lio biologico profondo. Tanto pi efficace sar il risultato quanto pi il soggetto avr focalizzato chiaramente gli obiettivi da raggiungere e questi assumeranno carattere autosuggestivo vincolante su un substrato dorgano recettivo: difficilmente per un simile utilizzo dellipnosi in grado di risolvere patologie di rilievo. Luso dellipnosi di pi antica data quello che la propone come intervento suggestivo diretto sul sintomo. Tale utilizzo, anche se sottoposto nel tempo a numerose critiche, non deve essere riutato a priori ma valutato con attenzione perch, pur nei suoi limiti, pu portare a risultati apprezzabili. innegabile che le conoscenze psicodinamiche attuali consiglino estrema prudenza nellutilizzo terapeutico della suggestione diretta. A differenza degli psicoanalisti per per cui leliminazione del sintomo nevrotico, risultato di un compromesso o di un conitto, senza utilit se non si modicano le problematiche sottogiacenti, gli ipnotisti ritengono che in molti casi il sintomo, quando si strutturato in lunghi anni creando vere anchilosi psichiche, possa essersi reso indipendente dalle cause che lo hanno generato: in questo contesto leliminazione, anche per via strettamente suggestiva, di un sintomo fortemente invalidante, se non pi risposta conversiva o contentiva a problematiche ancor presenti, pu attivare un processo di guarigione da con-

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sia corretta e non violi la struttura etico-morale del soggetto. Ricordiamo, a tempi rapidi condizionamenti alteranti la percezione delle abituali sensazioni visive, olfattive, gustative, che riescono ad inibire lassunzione dellalcool o come attraverso il condizionamento ipnotico un comportamento anche di lunga durata possa essere modicato o scomparire senza alcuna sostituzione: cos in una giovane donna, desiderosa di interrompere il fumo, fu sostituito al gesto di prendere la sigaretta quello di sollevare gli occhiali o in un ragazzino durante unipnosi informale una titillomania fu trasformata in un morbido accarezzamento dei capelli. Anche messaggi unicamente gestuali, possono annullare abitudini inveterate: quanto avvenne in una studentessa di medicina in cui si riusc ad eliminare il vizio di mangiarsi le unghie, senza nulla sostituirvi, semplicemente avvicinando le unghie alla bocca e accennando con le dita a un vistoso no. I nuovi condizionamenti si inseriscono nelle strategie psicocomportamentali del soggetto e possono esservi ulteriormente ancorati da idonee suggestioni postipnotiche: essi si ripropongono al ripresentarsi del condizionamento precedente, lo sostituiscono ogni volta con ricomparsa dello stato ipnotico che ne migliora ulteriormente la stabilit. Limiti allefficacia del condizionamento ipnotico restano linviolabilit della struttura etico-morale, la profondit della trance, il livello di suggestionabilit specica dorgano o dapparato, la fantasia e loriginalit del terapeuta. Ulteriore utilizzo dellipnosi quello attuabile in contesti psicoterapeutici ben deniti, in particolare nelle psicoterapie brevi cognitivo-comportamentali; tale intervento viene variamente denito: ipnositerapia di sostegno, ristrutturante, della presa di coscienza.

7. 1 solidare con interventi successivi. Daltra parte 2. se al sintomo competono ancora funzioni di difesa, il soggetto si ri uter di eliminarlo o lo recuperer in 1 3 Lo stesso ipnotista potr cautelarsi in tempi brevissimi eguale o modicato. 1 0 tal senso inserendo suggestioni 2 esse stesse, al bisogno, la ri/ che prevedano comparsa del sintomo o la sua3 sostituzione con un altro meno invalidante. Se /0 la suggestione diretta ben strutturata e la patologia indicata i risultati rag8 1 giunti possono essere soddisfacenti e duraturi. S utilizzata come mezzo di condizionamento e deconLipnosi pu essere dizionamento rapido EMed intenso, tanto pi efficace quanto maggiore lo stato dissociativoG La dissociazione ipnotica e gli automatismi attiC raggiunto. vabili permettono di agire profondamente e intensamente su psiche e soma o n riuscendo a rimuovere nuclei morbosi inveterati e le disfunzioni neurovegeiti tativeccorrelate. possibile ottenere anche in una sola seduta la modica o o la scomparsa di condizionamenti radicati purch la suggestione presentata sc

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Ipnositerapia

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In ipnosi si pu rendere pi efficace o stabilizzare con metafore, analogie, suggestioni dirette o indirette, verbali o non verbali, quanto presentato o discusso in veglia, facilitando la soluzione dei problemi anche attraverso condizionamenti postipnotici specici. Lapproccio ipnotico pu variare dallo strettamente suggestivo al discorsivo razionale, trasformarsi in dialogo o diventare stimolo a visualizzazioni terapeutiche. anche possibile evidenziare o confermare durante la seduta ipnotica stessa la relazione tra eventi ed emozioni disturbanti: di esse si pu ottenere il controllo o la risoluzione con risultati persistenti in veglia. Per ottenere risposte soddisfacenti in quadri patologici di notevole gravit comunque necessaria una dissociazione ipnotica ampia, anche se temporanea e reversibile, da attuare sempre sotto stretto controllo medico o psicologico. In situazioni simili sono importanti le possibilit diagnostiche e terapeutiche che due espressioni speciche dellipnosi, lipnoanalisi e la rivivicazione det, permettono. Per ipnoanalisi si intende una analisi della personalit attuata nello stato ipnotico. In essa pu emergere materiale diagnostico particolarmente signicativo grazie alla riduzione del controllo che lio razionale critico attua sullespressione dei sentimenti profondi, anche se possibile che, in risposta allaffiorare imprevisto e tumultuoso di intense emozioni, si creino difficolt di linguaggio tali da portare al silenzio assoluto. Di fronte alla loro insorgenza lipnotista pu invitare il soggetto a rispondere con un sistema di comunicazione gestuale ridotto allessenziale, un gesto per il s, un gesto per il no o proporre luso della scrittura automatica segnalando che la mano inizier a scrivere, in risposta ai quesiti proposti, al di fuori di qualunque controllo volontario. Questa possibilit pu permettere lacquisizione di conoscenze importanti grazie alla dissociazione ampia di cui segnale mentre lignoranza in veglia, generalmente presente, di quanto scritto in ipnosi pu proteggere e rassicurare a sufficienza lio cosciente del soggetto. Pur eseguibile in una ipnosi leggera, lipnoanalisi pu richiedere per ottenere risultati soddisfacenti una trance media o profonda; si deve inoltre essere ragionevolmente certi della sua necessit tenendo presente che nel corso dellanalisi stessa lo stato ipnotico pu spontaneamente supercializzarsi sino ad annullarsi, spesso in relazione alle problematiche emerse o a imprevisti fattori esterni disturbanti. Se si ritiene importante che il materiale emerso non affiori a livello cosciente si pu tentare di suggerirne lamnesia, avendo sempre presente la possibilit dellinsuccesso. Se lamnesia si realizza, sia essa spontanea o suggestiva, sar lipnotista a valutarne lutilit della persistenza o a stabilirne tempi e modi di risoluzione: questo in teoria, perch in realt il sog-

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getto sempre in grado di ricuperare per i motivi pi svariati il suo vissuto amnesico e sceglierne il momento anche in contrasto con le direttive dellipnotista. Potenzialmente assai produttiva ma di non facile esecuzione, lipnoanalisi deve essere eseguita da un ipnotista molto esperto a conoscenza delle dinamiche psichiche profonde: laffiorare del rimosso pu scatenare infatti violente tempeste emotive da affrontare adeguatamente e risolvere. interessante ricordare che esistono psicoanalisti che utilizzano lipnosi per ridurre i tempi dellanalisi, sfruttando la possibilit di portare alla luce, pi facilmente e rapidamente, materiale rimosso dalla coscienza ordinaria che sar oggetto di esame nelle sedute analitiche successive. bene ricordare che anche nella seduta analitica pi ortodossa possono realizzarsi spontaneamente stati ipnotici, anche ampiamente dissociativi, misconosciuti sia dal paziente sia dal terapeuta. Lipnoanalisi pu anche essere effettuata durante la rivivicazione det sulla personalit rivivicata utilizzando quanto emerge dalla rivivicazione stessa. possibile in tal maniera esaminare avvenimenti del passato nel loro preciso svolgersi temporale, inuenzarne levoluzione e modicarne le valenze patologiche. La rivivicazione det permette di rivivere con le caratteristiche siologiche, psicologiche, comportamentali dellet regredita gli avvenimenti del passato: pu essere risposta a suggestioni nalizzate alla sua comparsa o presentarsi spontaneamente nel corso dellipnosi. La rivivicazione det spontanea pu manifestarsi in maniera imprevista e riportare allimprovviso il paziente in una situazione traumatica pregressa attivando le emozioni corrispondenti. Sono momenti di arduo impegno per lipnotista che pu trovarsi a dover affrontare situazioni fortemente scompensanti. La regressione det pu ripresentarsi da seduta a seduta, insensibile a qualunque tentativo di impedirne la comparsa, in uno sviluppo spesso cronologicamente sequenziale sino ad un esaurimento spontaneo che pu coincidere con il denitivo superamento delle problematiche emerse. Alluscita dallipnosi lamnesia presente pu accompagnarsi alla ripetizione confabulante e confusa di espressioni verbali gi pronunciate durante la seduta, cui il paziente non sa dare spiegazione, o a sensazioni particolari, vissute nella situazione ipnotica e trasferite in veglia senza che ne sia riconosciuta lorigine. Il paziente amnesico pu essere perfettamente cosciente del fatto che il vissuto ipnotico sia fuori dalle sue possibilit rievocative e rispondere a questa realt in maniera diversa. Pu dimostrarsi totalmente indifferente allesperienza o avere il desiderio di recuperarne il ricordo: se la seduta ipnotica stata registrata, le lacune mnesiche possono essere immediata-

mente annullate dallascolto della cassetta e quanto ascoltato pu divenire esso stesso oggetto di esame. Raramente richiesto un utilizzo molto particolare dellamnesia postipnotica. Possono esistere esperienze che lio cosciente giudica utile portare a conoscenza dellipnotista ma che incontrano forti resistenze ad essere riferite in veglia: lo stato ipnotico, se amnesico, pu diventare un ottimo mezzo per superare tale difficolt. Lamnesia presente permetter infatti di non conoscere mai con certezza quanto effettivamente detto allipnotista offrendo il benecio rassicurante del dubbio: nello stesso tempo verr implicitamente devoluta allo stesso la responsabilit dellutilizzo ottimale di quanto conosciuto. Una simile richiesta esige estrema prudenza nellessere accettata perch le esperienze vissute sono spesso fortemente drammatiche n facile decidere se, quando e come presentarle al paziente. Una possibilit pu essere tentarne la soluzione nello stato ipnotico stesso sperando in una loro eliminazione denitiva, sempre ricordando che il paziente, pur amnesico, pu in veglia, dallosservazione dei fatti, arguire o supporre quanto detto o avvenuto durante lipnosi. Nella rivivicazione det, sia essa spontanea o suggestiva, allipnotista possono essere conferiti ruoli e personalit tra le pi disparate. Pu essere identicato in persone emotivamente signicative con rapida liberazione di sentimenti come amore, angoscia, ira, odio che possono sfociare in comportamenti violentemente aggressivi: sono situazioni di riscontro non frequente ma la cui gestione pu rivelarsi estremamente complessa. Anche se raramente, come sequela della rivivicazione det, pu persistere, per parecchie ore o anche giornate intere, uno stato subconfusionale con sensazione di disorientamento temporo-spaziale o possono ripresentarsi, in risposta a stimoli particolari, nuove esperienze di rivivicazione a risoluzione spontanea, che il soggetto pu non ricordare o ricordare parzialmente. Di fronte alla fenomenologia spesso imponente che la rivivicazione det presenta occorre sempre valutare criticamente quanto riconducibile a rivivicazione reale e quanto espressione di investimento in ruolo a sfumatura isteroide variamente espressa. A livello clinico possono giovarsi dellipnositerapia le malattie psicosomatiche, le disfunzioni sessuali, i disturbi della condotta alimentare (obesit, anoressia nervosa, bulimia), il dolore acuto e cronico. Nella preparazione agli interventi chirurgici, specie in anestesia locale, lipnosi pu efficacemente controllare leccesso di ansia spesso presente. Vantaggiosa ne lapplicazione in campo odontoiatrico dove alla sedazione raggiunta si associano vantaggi non indifferenti come abolizione o netta riduzione del

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vomito, contrazione del usso salivare, immobilit della lingua e delle guance, diminuzione delle emorragie capillari: possibile inoltre un miglior adattamento delle protesi e la correzione di abitudini masticatorie viziate. Le problematiche psicosomatiche della gravidanza e il parto traggono benecio dallipnosi. La sua componente dolorosa pu essere ridotta od annullata, i tempi del travaglio accorciati: possibile utilizzare per la preparazione delle gestanti al parto, anche sedute di gruppo (ipnotarium). In campo neuropsichiatrico sono suscettibili di essere curati con vantaggio dallipnosi le sindromi da conversione, i disturbi dansia, gli stati fobici ossessivi, le depressioni reattive, lalcolismo, il tabagismo.

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Prima di presentare qualunque trattamento di disassuefazione dal fumo indispensabile conoscere, sia pure nelle linee essenziali, le problematiche della dipendenza tabagica. 5.1. Il fumo Il fumo di tabacco un aerosol di goccioline (particolati) sospese in gas contenenti acqua, catrame, nicotina ed altri alcaloidi. Lemissione principale di fumo avviene, aspirando, a lato dellimboccatura della sigaretta mentre nelle pause la fuoriuscita si realizza sia dallimboccatura sia dal cono di combustione. Nel fumo di tabacco sono state individuate pi di 4.000 sostanze chimiche, molte delle quali possono contribuire allinsorgenza di numerose patologie. Le sostanze tossiche pi importanti comprendono il benzopirene, gli idrocarburi aromatici policiclici (IPA) derivanti dalla combustione incompleta, le amine aromatiche, i fenoli, i cresoli (sostanze tutte cancerogene), la nicotina e il monossido di carbonio: la presenza di questo gas riduce le capacit di trasporto dellossigeno da parte dellemoglobina e pu aumentare notevolmente il livello di carbossiemoglobina nei fumatori cronici determinando uno stato permanente di ipossia. La nicotina un alcaloide decisamente tossico con azione sia stimolante sia inibente sul sistema gangliare: essa viene assorbita dallalbero respiratorio, dalla pelle, dalle mucose con rapido aumento della concentrazione nel sangue. Superata la barriera ematoencefalica, sia passivamente sia con meccanismo attivo attraverso i plessi coroidei, entro 10-15 secondi la nicotina si distribuisce nel tessuto cerebrale, in particolare nellippocampo, nel talamo, nel mesencefalo, nel tronco e nella corteccia dove agisce sui recettori colinergici nicotinici, in particolare sulla subunit beta che sembra avere un ruolo signicativo nel determinare la dipendenza. La stimolazione dei recettori nicotinici comporta la liberazione di acetilcolina, noradrenalina, dopamina, serotonina, vasopressina, ormone somatotropo ed ACTH. La liberazione di acetilcolina correlata alla dose; la ni-

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cotina a bassi dosaggi imita gli effetti della acetilcolina a livello dei recettori colinergici, in quantit pi elevate agisce come antagonista: la somministrazione cronica produce questo ultimo effetto. Depositi selettivi di nicotina si realizzano nei polmoni, nella milza, nel fegato e in particolare nel cervello, dove i livelli risultano doppi rispetto a quelli presenti nel sangue: la nicotina si ritrova nei neuroni dopaminergici nigrostriati e mesolimbici. Recentemente stato dimostrato attraverso microdialisi che i neuroni del sistema di graticazione (sistema del reward) ad attivit dopaminergica, posti nellarea ventrale segmentale del cervello (VTA), sotto stimolazione nicotinica aumentano la loro attivit. La dopamina prodotta viene trasferita nella vicina regione del nucleo accumbens, implicato nel circuito cerebrale della graticazione: essa determina quella sensazione di piacere che stimola alla ripetizione dei comportamenti implicati nellaumento del neurotrasmettitore stesso. Non risultava sinora ancora chiaro in che modo lazione diretta della nicotina, di durata relativamente breve, potesse determinare un effetto piacevole cos persistente cui faceva riscontro una prolungata presenza di dopamina nel NA. Le ricerche per spiegarlo, svolte negli Stati Uniti soprattutto dal dottor Daniel McGehee e dai suoi collaboratori, hanno valutato gli effetti della nicotina sui neuroni che producono glutammato e su quelli producenti GABA. Questi due trasmettitori possiedono una funzione di regolazione, in un certo modo antagonista, delle attivit cerebrali. A livello dei sistemi dopaminergici tale funzione si esprime nellazione stimolante la liberazione di dopamina da parte del glutammato cui si contrappone quella inibente la stessa da parte del GABA. presumibile che allaumento del livello di glutammato, rimanendo quello di GABA immodicato o addirittura diminuito, consegua come risposta un complessivo incremento delle attivit di stimolazione delle cellule nervose con rilascio di dopamina nel NA. stata prospettata lipotesi che la nicotina, in questo sistema di regolazione, svolga il suo effetto variando il rapporto tra i normali valori di glutammato e di GABA. Per vericare questa ipotesi si provato nellanimale da esperimento ad esporre i neuroni del VTA alla nicotina per 10 minuti s da simulare allincirca la durata del fumo di una sigaretta e si sono poi studiate le variazioni ottenute dalla stimolazione dei sistemi neuronali. stato osservato che la nicotina stimola sia le cellule produttrici di glutammato sia quelle che producono GABA, ma mentre la stimolazione delle prime si protrae a lungo nel tempo, la stimolazione dei recettori produttori di GABA comporta un aumento del neurotrasmettitore della durata solo di qualche minuto. Successivamente la trasmissione mediata dai recettori del GABA si riduce e resta per oltre unora dallesposizione alla nicotina a livelli infe-

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riori a quelli normali. Si determina in tal modo una variazione del rapporto tra la quantit di glutammato e il GABA nel VTA, con un netto aumento del valore di questo rapporto, che fa prevalere la funzione di stimolazione del glutammato e spiega la persistente liberazione di dopamina. Questo meccanismo, attivato anche da brevi assunzioni di nicotina, pu giusticare il rinforzo positivo determinato dal fumo, che tende, sin dallassunzione iniziale, a stimolarne la prosecuzione duso. Lincremento diretto della liberazione di dopamina ed il suo perdurare per via indiretta, tramite la riduzione dellazione GABAergica, assumono nei tempi successivi un ruolo fondamentale nella progressione della dipendenza risultando la nicotina particolarmente efficace nel determinarla. La nicotina non sembra essere lunica sostanza psicoattiva presente nel tabacco. Usando la PET si scoperto che il fumo di sigaretta determina una notevole caduta del livello di un importante enzima che metabolizza la dopamina. La riduzione di questo enzima, conosciuto come monoaminoossidasi A (MAO-A), comporta un aumento dei livelli di dopamina. Questo effetto non causato dalla nicotina ma da altri composti ancora sconosciuti presenti nel fumo di sigarette in quanto la nicotina non agisce sulla MAOA, interferendo sulla liberazione di dopamina in maniera diversa: ne consegue che il fumo pu modicare i livelli della dopamina attraverso pi vie determinando graticanti sensazioni di piacere. Lassunzione di nicotina comporta una riduzione dellappetito forse attraverso variazioni metaboliche particolari e soppressione specica della ricerca dei carboidrati: tale risposta potrebbe essere dovuta allaumento della concentrazione di dopamina e adrenalina determinata dalla nicotina stessa. Gli effetti indotti acutamente dalla nicotina sul sistema cardiovascolare sono mediati dal rilascio di catecolamine e determinano laumento della pressione arteriosa sistolica e diastolica, della frequenza, contrattilit ed eccitabilit cardiaca, del consumo di ossigeno miocardico, del usso coronarico, della vasocostrizione periferica. La nicotina innalza anche le concentrazioni seriche di glucosio, cortisolo, acidi grassi liberi, vasopressina e beta endorne. La nicotina presenta inoltre, a confronto di altre droghe, alcune caratteristiche che la rendono singolare: facilmente reperibile sul mercato in confezioni semplici, comode, accattivanti; economica; non necessita di preparazioni o manutenzioni particolari; non c pericolo di sovradosaggio in quanto la sua quantit controllata allorigine. Il fumare sigarette inoltre non produce una diminuzione delle capacit lavorative, non comporta intossicazione e i danni sici provocati dal fumo non hanno comparsa immediata ma necessitano, per evidenziarsi, di un periodo di assunzione e-

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sprimibile in decenni. Questa lunga latenza pu indurre il consumatore a sottovalutare i danni o a ritenersi in qualche modo esente dagli stessi. La nicotina la sostanza che induce la dipendenza: pochi soggetti dopo un uso continuo anche solo di un anno sono in grado di smettere senza difcolt. Essa il fattore che principalmente condiziona linsorgenza e la continuit dellabitudine al fumo, anche se probabile che il modo di fumare o di assumere il tabacco possa inuenzare lintensit della dipendenza stessa: i fumatori di sigari o di pipa o coloro che masticano il tabacco sembrano meno soggetti a svilupparla. Si parla di dipendenza da una sostanza psicoattiva (DSM IV) quando se ne attua un uso compulsivo le cui conseguenze sono dannose per lindividuo e la societ. Il consumo della sostanza porta: a tolleranza, ovvero al bisogno di aumentare notevolmente le dosi della sostanza per raggiungere leffetto desiderato o lintossicazione oppure ad una marcata riduzione delleffetto con luso continuativo della stessa quantit; ad astinenza, ossia alla comparsa di una caratteristica crisi di astinenza per mancata assunzione della sostanza oppure alla necessit di assumere la sostanza stessa per ridurre o alleviare i sintomi da astinenza; ad assumere la sostanza spesso in quantit superiori o per periodi di tempo pi prolungati di quanto previsto; a desiderio persistente oppure a tentativi infruttuosi di sospendere o controllare luso della sostanza; a spendere una grande quantit di tempo in attivit necessarie a procurarsi la sostanza, ad assumerla o a riprendersi dai suoi effetti; a interruzione o riduzioni di importanti attivit sociali, lavorative o ricreative a causa delluso della sostanza; ad uso continuativo della sostanza, nonostante la consapevolezza di poterne ricavare danni sici o la presenza di problemi psicologici, persistenti o ricorrenti, causati o esacerbati dalluso della medesima. La nicotina presenta tutte queste caratteristiche. Nella dipendenza da tabacco sono ravvisabili tre componenti fondamentali: labitudine, la ricerca del piacere, lautosomministrazione di un farmaco. Labitudine. Pi un organismo attiva un determinato comportamento, pi probabile che tale comportamento si ripresenti in modo sempre pi automatico s da diventare componente inscindibile delle azioni ripetitive giornaliere: i fumatori si trovano spesso ad accendere la sigaretta in maniera inavvertita quando sono impegnati in attivit normalmente associate al fumo. Il fumo stesso diventa parte integrante di molti comportamenti, come parlare al telefono, terminare un pasto od entrare in automobile: labi-

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tudine cos radicata pu spiegare il disagio che il soggetto prova nella condizione di astinenza in quanto deve rimparare a svolgere le azioni abituali quotidiane senza la presenza della sigaretta. La ricerca del piacere. Le persone fumano per provare piacere perch il fumo possiede un fattore di rinforzo positivo che stimola allutilizzo, dovuto allincremento dellattivit delle vie di ricompensa dopaminergiche meso-limbiche e meso-limbo-corticali. La nicotina sembra produrre euforia od uno stato di benessere, paragonabile a quello determinato da altre sostanze ad azione psicotropa causanti dipendenza, cui si associa unazione ansiolitica. I livelli maggiori di rinforzo positivo si realizzano proprio nei comportamenti di dipendenza come quello determinato dal fumo di sigaretta, in cui il fumatore mantiene un notevole controllo sui livelli della sostanza ed in grado di autoregolare rapidamente linizio e la ne dellazione farmacologica. Entro sette secondi dallaspirazione del fumo, il bolo di nicotina giunge direttamente al cervello: modicando la frequenza delle boccate, la profondit dellinalazione o il tempo di permanenza del fumo nei polmoni, il fumatore in grado di regolare lassorbimento della nicotina per ottimizzarne gli effetti. Questa possibilit rende aleatorio il minor danno, propagandato dalle case produttrici, delle sigarette light. Lautosomministrazione di un farmaco. Le persone fumano anche per autosomministrarsi un farmaco, che riduce le sensazioni spiacevoli derivanti dalle situazioni di stress o dalla privazione del fumo stesso. Queste ultime sono legate in parte alle modicazioni del sistema dopaminergico meso-limbico e meso-limbo-corticale, che risponde gradatamente meno allo stimolo ed esige una somministrazione di nicotina costante, ed anche alla deplezione cronica del sistema serotoninergico che pu sfociare in momenti depressivi e in un aumento dellaggressivit. Queste tendenze sono parzialmente controllate dagli effetti acuti della nicotina, ma diventano evidenti nel momento dellastensione o in situazione di stress (rinforzo negativo). A questa tossicodipendenza farmacologica si aggiungono un insieme di patologie dorgano legate al fumo: esse creano problemi medici di notevole gravit. Ricordiamo ancora che sebbene il fumare sia legato al cancro con un preciso nesso di causalit, per la nicotina non dimostrato alcun effetto carcinogenetico: tuttavia, nella pratica del fumo, la nicotina viene trasformata in numerose amine cancerogene. 5.2. La sindrome di astinenza La sindrome da astinenza si presenta signicativa nel 70% dei fumatori che interrompono bruscamente il fumo ed spesso causa della recidiva nella-

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bitudine. Essa caratterizzata, come sintomo fondamentale, dal desiderio di riassumere la sostanza o craving. Il craving compare nella maggior parte dei fumatori entro 24 ore dallultima assunzione e persiste, in graduale attenuazione, per alcuni giorni, circa una decina, ma pu perdurare, sia pur in un numero limitato di soggetti, per alcune settimane. Alcuni forti fumatori riferiscono presente il desiderio della sigaretta per periodi molto prolungati, oltre i dodici mesi. Esiste una grande variabilit nei tempi di remissione dei sintomi di astinenza e nella scomparsa del craving in relazione a caratteristiche siologiche individuali ed a fattori ambientali. I sintomi da astinenza pi frequenti sono rappresentati dalla comparsa, entro ventiquattro ore dallinterruzione o dalla riduzione della quantit di nicotina precedentemente assorbita, di: ansia (87%), sonno perturbato (84%), irritabilit (80%), impazienza (76%), difficolt a concentrarsi (73%), irrequietezza (71%), desiderio impellente di fumare (62%), fame (53%), problemi gastrointestinali (33%), cefalea (24%), sonnolenza (22%) (Hughes, Hatsukami, 1986). Possono accompagnare questi sintomi una riduzione anche notevole della frequenza cardiaca, tremori, sudorazione. La gravit dello stato di astinenza si associa ai livelli di assunzione nicotinica precedenti sebbene tale legame sembri piuttosto debole e non affidabile. Raramente possono presentarsi momentanee situazioni confusionali da carenza con attivazione di quadri fobici secondari, amplicati spesso da una componente autosuggestiva (in un nostro paziente si manifest paura ad affrontare in discesa le curve di una strada abitualmente percorsa, con interruzione del viaggio, risolta solo dopo aver fumato una sigaretta), o inattese risposte psicosomatiche (in un altro paziente settantenne, accanito fumatore per tutta la vita, una rapida e denitiva caduta dei capelli residui segu linterruzione del fumo).

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5.3. Lorigine della dipendenza Come si instaura la dipendenza e quali sono le cause che ne determinano la comparsa? Per quanto siano stati documentati aspetti genetici che ne possono facilitare lo sviluppo, la persona non nasce dipendente. La dipendenza si realizza attraverso un processo in cui persona e sostanza interagiscono allinterno di un contesto denito: risultato ultimo lo strutturarsi di una personalit diversa da quella originaria, la personalit dipendente (additive personality). I fattori che inuenzano la decisione di iniziare a fumare sono la curiosit e il desiderio di provare, lesempio dei genitori, linuenza dei compagni, laspirazione a diventare adulti o ad imitare gli adulti, la disponibilit

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di sigarette. I fattori che favoriscono la prosecuzione dellabitudine possono essere distinti in non farmacologici e farmacologici. I primi comprendono positive risposte psicosociali (aumentata sensazione di sicurezza nei contatti sociali), graticazione sensoriale a diversi livelli (tattile, gustativo, olfattivo, visivo), soddisfazione edonistica (percezione di intenso piacere), condizionamenti automatici (ripetizione meccanica ed inconscia di gesti e comportamenti). I fattori farmacologici comprendono sensazione di rilassamento, ottimizzazione dellumore, migliore risposta agli stress, controllo della dipendenza (annullamento dei sintomi di astinenza). Loccasione che realizza il primo incontro con la sostanza non importante e pu essere quanto mai variabile: si potr provare in modo del tutto occasionale, spinti dalla curiosit o consigliati da un amico o per conformarsi alle abitudini del gruppo. In ogni caso si tratta di un momento cruciale perch la sostanza potr risultare gradita, interferendo in maniera positiva sul tono dellumore e portare alla decisione di riprovarla oppure no. Se lindividuo sceglier di riusare la sostanza questa tender ad avere inizialmente un aspetto autoterapeutico nalizzato al recupero di un benessere tanto pi desiderabile quanto pi sollievo da una precedente situazione di disagio: questa scoperta condizioner gli approcci successivi. La persona tender a ricercare sempre pi la sostanza per sperimentarne gli effetti positivi valorizzando al massimo in questa fase il ruolo del sistema di ricompensa dopaminergico (meso-limbo-corticale). La ricerca potr diventare talmente compulsiva da veicolare notevoli risorse siche, psichiche, economiche, sociali con perdita sempre pi ampia del controllo e listaurarsi per alcune sostanze, tra cui la nicotina, dei meccanismi farmacologici della tolleranza e dellastinenza. Anche se questultima spesso considerata il sintomo chiave della dipendenza essa arriva in realt solo al termine di una progressiva perdita di controllo sulluso della sostanza stessa le cui conseguenze ultime sono le problematiche siche, psichiche, sociali che lutilizzo comporta. La personalit dipendente che ne risulta pu essere immaginata come formata da una serie di strati sovrapposti in cui lo strato pi esterno rappresentato dal danno conseguente alluso della sostanza, pi internamente si pone la dipendenza sica, a maggior profondit ancora i comportamenti relazionali cognitivi esprimenti la perdita di controllo e, al centro, la graticazione che luso della sostanza comporta. Una tale impostazione del problema suggerisce un intervento terapeutico per gradi successivi che si proponga di intervenire sui danni correlati alluso della sostanza, di trattare lastinenza farmacologica, di favorire inne scelte alternative e lassunzione di nuovi stili di vita.

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5.4. La ricaduta noto che, raggiunta lastinenza, le persone possono ricadere nuovamente nella dipendenza, il che caratteristico non solo delle situazioni di dipendenza da sostanza ma di tutti i comportamenti a rischio. La ricaduta rappresenta un aspetto importante della dipendenza e deve essere attentamente esaminata. Lo schema teorico che maggiormente ha contribuito a comprenderne il signicato quello proposto da Marlatt e Gordon basato su un approccio cognitivista. La persona astinente continua a conservare ben vivo il ricordo degli effetti piacevoli suscitati in passato dalluso della sostanza. Essi rimangono impressi nella memoria, collegati a situazioni, a gesti, a persone, a luoghi che si sono nel tempo ad essa associati: il loro ripresentarsi nei momenti pi svariati e imprevisti pu risvegliare il desiderio di riprovarla; la persistenza di questa sensibilit alle situazioni e agli stimoli che si ricollegano al precedente uso della sostanza allorigine di quella che viene denita cue reaction (riattivazione della traccia). Risvegliato il desiderio la persona si trova in uno stato di disagio. Sa che potrebbe sentirsi meglio solo se usasse nuovamente la sostanza: basterebbe ununica boccata di fumo per liberarsi da ogni sensazione spiacevole; daltra parte ricorda tutti gli effetti negativi legati alla perdita di controllo precedente, quanta fatica gli costato smettere ed ha inoltre ben presente il benessere raggiunto: ne risulta una situazione di profondo conitto che determina tensione, nervosismo, irritabilit. Per ricadere per nella dipendenza la sostanza deve essere assunta proprio nel momento in cui il ricordo e la risposta emotiva ad esso collegata si sono violentemente riattivati; se il tempo passa senza che la sostanza sia riusata la tensione gradatamente scema, il momento critico si risolve e laver superato la tentazione stimola ulteriormente limpegno a mantenere lastinenza; il rischio di ricadere nella dipendenza risulta ridotto anche se la sostanza viene usata in momenti diversi da quello critico. Questa osservazione importante perch segnala che utilizzo della sostanza e ricaduta non necessariamente coincidono: questultima si attua solo per una nuova perdita di controllo sulluso della sostanza ed denita dal comportamento della persona e non dalla riassunzione della sostanza stessa. Limpatto di questo schema concettuale di estrema importanza nella terapia. Esso ci ricorda che limpegno pi importante nel trattamento delle dipendenze deve essere rivolto alla prevenzione della ricaduta che potr essere attuata con strategie cognitivo comportamentali (fuggire le situazioni a rischio, imparare a controllare le emozioni che spingono alla ricerca del-

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la sostanza) ed anche, sperabile in un prossimo futuro, con mezzi farmacologici efficaci. 5.5. La scelta decisionale La scelta di rinunciare al fumo si attua attraverso un processo decisionale complesso e temporalmente dilatato. Prokasa e Di Clemente segnalano la presenza di diverse fasi tra laccettazione del fumo e il suo riuto: tali fasi sono denite precontemplativa, contemplativa, preparatoria, di azione, di mantenimento, di cessazione. Nella fase iniziale rientrano coloro che non intendono realmente smettere a breve sia perch ignorano o minimizzano i danni del fumo sia perch ritengono di non poter rinunciare alla sigaretta. La successiva fase contemplativa implica un impasse non diverso dal precedente: il fumatore pu benissimo manifestare la sua intenzione di non fumare pi e dichiararsi pronto ad un rapido abbandono del fumo, ma in realt ancora uncinato (e lo rester a lungo) al tabacco. Dalle indagini effettuate si deduce che la stragrande maggioranza dei fumatori appartiene a questi due gruppi: il loro reclutamento nei programmies si EMS co citino CG franc di disassuefazione risolve in un insuccesso quasi sicuro. Il discorso cambia quando il soggetto si trova nella fase preparatoria. Questo signica che fuma meno, che si rende conto dei danni della sigaretta, che seriamente intenzionato a liberarsene. Se prova a smettere probabile che ci riesca: il momento ottimale per lintervento terapeutico. La successiva fase, quella dellazione, per attivare effettivamente lastensione dal fumo, un continuo rimettere tutto in discussione. La vivono i fumatori completamente pentiti, ma la vivono in uno stato di estrema vulnerabilit, per cui il terapeuta deve stare allerta (e mettere allerta il pentito) perch nel nuovo vissuto senza sigarette sufficiente un momento di debolezza o di distrazione perch lex fumatore si ritrovi con la sigaretta tra le labbra. La ricaduta pu generare frustrazione profonda e intenso senso di colpa se non viene evidenziato e compreso il potere scatenante al fumo delle situazioni allorigine della recidiva e il paziente non viene aiutato a sviluppare le strategie ottimali per affrontarle con successo. La ricaduta, temporanea o denitiva, deve essere considerata parte integrante del processo di disassuefazione e pu essere evitata o superata attraverso lapprendimento di tecniche comportamentali e strategie cognitive adeguate. Le tecniche comportamentali e le strategie cognitive da adottare sono quelle gi utilizzate per interrompere il fumo: in particolare, evidenziare le situazioni a rischio elevato di recupero dellabitudine e le modalit che permettono di re-

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sistere al desiderio consentir di proporre scelte idonee a superare i momenti di crisi; medico e paziente possono anche compilare assieme un elenco delle situazioni ad alto rischio da tener costantemente presenti. In questo modo si ridurranno e si renderanno momentanee le ricadute evitando una ricaduta denitiva. Soltanto dopo sei mesi che ha smesso e ha resistito alla tentazione di ricominciare il soggetto entra nella fase di mantenimento: le sue difese si sono consolidate e il rischio di ricaduta si allontana. Vivere senza fumo sembra diventata una scelta denitiva, sebbene soltanto quando siano trascorsi cinque anni dallinizio dellastensione si possa ragionevolmente parlare di punto di non ritorno: la recidiva dellabitudine di fumare si ha nel 40-50% dei soggetti durante il primo anno e scende al 7% soltanto al quinto anno. Lultima fase quella della cessazione, traguardo nale raggiunto non da molti dove il fumo ha ormai perso qualunque signicato essendo uscito completamente dai circuiti di sicurezza comportamentali e non soddisfacendo pi ad alcuna esigenza psicologica od emozionale. Queste acquisizioni si sono rivelate decisive nel trattamento della dipendenza. In primo luogo si compresa limportanza di adottare strategie diverse in relazione alla situazione motivazionale di volta in volta presente. Alcuni interventi che possono essere appropriati nella fase precontemplativa (ad esempio indurre il dubbio che fumare possa essere dannoso) si rivelano inappropriati nella fase di determinazione (preparazione ed azione) in cui necessario proporre un preciso programma terapeutico. In secondo luogo si giunti alla conclusione di non denire irrecuperabili i soggetti che appaiono non motivati ma di ricercare le pur difficili ma possibili strategie per attivare il passaggio dalle fasi precontemplativa o contemplativa alle successive: si passati da una visione della motivazione come fattore essenziale per intraprendere la terapia ad un approccio che vede nella motivazione un obiettivo da facilitare, incentivare, costruire. Per valutare la dipendenza alla nicotina viene proposto il test di Fagerstroem: consiste in un insieme di domande speciche sul fumo. Ad ogni risposta viene assegnato un punteggio, il punteggio totale segnala il livello di dipendenza presente.

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Quante sigarette fuma al giorno?

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Qual il tasso (mg) di nicotina contenuto nelle sigarette che fuma? Inala il fumo?

Fuma un maggior numero di sigarette al mattino rispetto al pomeriggio? Fuma la prima sigaretta del giorno Qual la sigaretta pi importante della giornata? Fuma anche se una malattia la obbliga a letto? Fa fatica a non fumare negli ambienti dove proibito?

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Grado di dipendenza (somma dei punti): 0-4 scarsa o nulla; 5-6 media; 7-8 forte; > 9 molto forte. Da: K.O. Fagerstroem: Measuring degree of physical dependence to tobacco smoking with reference to individualization of treatment, Add. Behav. 3:235-241, 1978.

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Lintervento di disassuefazione

Denite le problematiche legate alla dipendenza si presenter lintervento di disassuefazione nelle sue molteplici componenti ricordando che nel trattamento di ogni tossicodipendenza esiste la necessit non solo di raggiungere nel pi breve tempo possibile lastensione dalla sostanza incriminata ma anche di ottenerne la persistenza nel tempo: il fumo non fa eccezione; occorre ricordare, nel caso specico, che se la dipendenza dalla nicotina, interrottane lassunzione, in tre settimane al pi tardi si esaurisce, labitudine al fumo come atto psicologico comportamentale complesso richiede per la sua estinzione denitiva tempi pi lunghi, mesi, anni ed la causa principale delle recidive.

Il colloquio motivazione parte essenziale ed insostituibile di ogni approccio mirato allastensione. Suo obiettivo , oltre a prendere atto dei motivi del fumo e della decisione di interromperlo, di ancorare il paziente alla scelta dellastensione, di suggerire le strategie migliori per ottenerla e di attivare ogni componente che possa facilitare il successo. Il colloquio motivazionale deve rispondere per essere efficace ad alcuni requisiti fondamentali: essi, validi per qualunque terapia e non solo per il fumo, troveranno attuazione in vari momenti dellintervento clinico. Le strategie da attivare sono cinque: formulare domande aperte, praticare lascolto riessivo, sostenere e confermare, riassumere, evocare affermazioni automotivanti. 1) Le domande aperte. Sono domande che non consentono risposte del tipo s/no e non possono essere evase con risposte minimali. Non indirizzano a una risposta privilegiata ma facilitano il dialogo responsivo e stimolano linterlocutore a parlare. Esempi potrebbero essere: Penso che sia importante conoscere il suo parere su questo problema., Quali sono i motivi che lhanno portato qui?, Mi esprima lei come vede le cose., Di che cosa insoddisfatto?.

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2) Lascolto riessivo. Lascolto riessivo nalizzato ad attivare e raggiungere la certezza interpretativa delle parole del paziente: pu esprimersi attraverso modalit diverse. Le principali modalit sono: la ripetizione semplice, la parafrasi, la riformulazione, la riessione del sentimento. a) Ripetizione semplice. la riproposizione ripetitiva di una o pi parole: focalizza lattenzione sul loro signicato e costituisce un implicito invito ad approfondire relazioni e implicanze. utile nelle fasi iniziali del colloquio quando le informazioni disponibili sono ancora limitate ed necessario stabilire un valido approccio con il soggetto. b) Parafrasi. Consiste nel ripresentare la frase del paziente utilizzando sinonimi e parole con signicato simile. utile per mantenere il rapporto evitando di inserire espressioni o argomenti nuovi di ancor dubbia accettazione, per rimodellare, aumentandone o riducendone la valenza, le situazioni presentate dal paziente, per introdurre piccole deviazioni dallargomento principale oggetto di discussione. c) Riformulazione. la ripresentazione delle affermazioni del paziente completate da osservazioni, proposte, suggerimenti del terapeuta. utile per facilitare la ristrutturazione delle interpretazioni del soggetto, per proporre scelte e soluzioni nuove, per suggerire connessioni non ancora evidenti o proporre interpretazioni pi elaborate o alternative dei sintomi e del loro signicato. d) Riessione del sentimento. Suppone allorigine delle affermazioni del paziente una situazione emozionale affettiva che viene esplicitata allo stesso. Si utilizza quando necessario far emergere emozioni non ancora evidenziate o represse: il coinvolgimento che ne consegue pu rendere estremamente positivo il rapporto terapeutico. 3) Il sostegno e la conferma. Durante ogni processo di cambiamento essenziale attivare i rinforzi positivi e sostenere il paziente a superare le difficolt che questo comporta. Il sostegno diretto fondamentale quando incertezze, fallimenti, ricadute hanno ridotto il livello di autostima e inciso sullutilizzo ottimale delle risorse. utile quando il paziente trova difficolt ad esaminare i problemi, o attiva risposte eccessivamente ansiose o difensive che rischiano di allontanarlo dalle soluzioni e di interrompere il cambiamento. Il sostegno diretto stimola ad allargare o cambiare la visuale dei problemi, spinge a percepire gli aspetti positivi di s, permette di accettare lambivalenza, valorizza lesperienza acquisita, segnala alne linteresse per la persona, qualunque ne siano i comportamenti. 4) Levocazione di affermazioni automotivanti. Il colloquio motivazionale ha lo scopo di recuperare, riproporre, utilizzare le affermazioni auto-

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motivanti del paziente in cui si evidenziano presa di coscienza del problema, decisione e impegno al cambiamento, corretta preoccupazione per le difficolt, ottimismo sui risultati. 5) Il riassunto. I riassunti periodicamente presentati permettono di evidenziare e collegare i vari aspetti gi esaminati. Devono anche includere in modo essenziale e comprensibile tutte le affermazioni automotivanti e gli aspetti contrastanti dellambivalenza; un invito a commentare quanto esaminato sar la richiesta conclusiva. Cinque sono gli atteggiamenti da tener presente ed attivare nel colloquio motivazionale: esprimere empatia, evitare dispute e discussioni, utilizzare la resistenza, ampliare le fratture interiori, sostenere il senso di autoefficacia. 1) Esprimere empatia. Lempatia si esprime attraverso unampia comprensione, senza coinvolgimento emotivo, accompagnata da una accettazione della persona, priva di giudizi, critiche o biasimo, che induce pi facilmente al cambiamento. Empatia non signica identicazione con il paziente, accordo totale o approvazione incondizionata di quanto presentato. 2) Evitare dispute o discussioni. Discussione e conitti sono controproducenti. Se il terapeuta si schiera da una parte il paziente tender a schierarsi dallaltra: se presente, una situazione simile segnala la necessit di un cambiamento di strategia. Impegnarsi ad evitare discussioni non signica cedevolezza ed accettazione incondizionata degli atteggiamenti e delle scelte del paziente. 3) Aggirare la resistenza. Una resistenza comporta attivazione ed impegno di energie da parte del paziente: essa pu essere utilizzata per progredire nella soluzione dei problemi. compito del paziente non del terapeuta denire le ragioni che lo spingono al cambiamento e le resistenze che vi si oppongono. Accettare e utilizzare le resistenze non signica cedere, delarsi, compiangere, consolare. 4) Ampliare le fratture interiori. Le fratture interiori sono le discrepanze tra come si e come si vorrebbe essere, tra quello che si fa e quello che si vorrebbe fare. Il percepire lincongruenza tra il comportamento in atto e gli obiettivi da raggiungere una forte spinta al cambiamento. Allargare le fratture interiori non signica disprezzare, svalutare, giudicare le esperienze fatte dal paziente. 5) Sostenere lautoefficacia. La decisione di operare un cambiamento nasce solo se si ha sufficiente ducia nelle possibilit di ottenerlo. La ducia nelle proprie capacit di cambiamento (autoefficacia) uno degli indici di previsione di riuscita pi signicativi. Stimolare e sorreggere lautoefficacia non signica svalutare o nascondere le difficolt da affrontare.

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6.2. La terapia comportamentale strutturata La terapia comportamentale strutturata si inserisce a pieno titolo nel trattamento della dipendenza tabagica. I presupposti sottesi alla terapia comportamentale implicano che il fumare possa assumere le caratteristiche di un comportamento denito da un insieme di atti sequenziali, espressione di un processo semiautomatico che non richiede unattivit decisionale continua. Al fumo sono ancorati comportamenti e azioni che strutturano abitudini fortemente vincolanti: per questo motivo i legami con il fumo possono essere pi facilmente controllati e annullati se si modicano i comportamenti che li determinano e si rende ogni volta il soggetto consapevole dellatto di fumare. La terapia comportamentale strutturata si avvale di strategie variamente elaborate che possono essere presentate al paziente: il diario del fumo ne un esempio. Al paziente richiesto di tenere avvolto con una carta il pacchetto di sigarette su cui saranno segnati, ad ogni sigaretta fumata, motivi e circostanze della scelta e, nel caso riesca a rinunciarvi, anche la non accensione della stessa (lautoosservazione rompe lautomatismo e attiva condizionamenti stimolanti lautocontrollo). Gli accorgimenti e i suggerimenti pi svariati, tra cui anche comportamenti gi scelti e attivati dal paziente, potranno essere proposti al fumatore al ne di aiutarlo a superare i momenti di crisi: di ognuno di essi indispensabile valutare attentamente anche i possibili risvolti negativi. Fondamentale risulta lappoggio della famiglia, degli amici e dei compagni di lavoro. In particolare i parenti conviventi, specie se fumatori, dovrebbe avere unattenzione particolare per evitare, specie allinizio, di indurre in tentazione il paziente con il loro fumo: le possibilit di successo si riducono infatti nettamente in presenza di un coniuge o di un congiunto stretto fumatore. Se il paziente svolge unattivit lavorativa dovrebbe segnalare al datore di lavoro la scelta dellastensione chiedendo di essere protetto, per quanto possibile, dallesposizione al fumo passivo. Preso atto delle strategie cui il colloquio motivazionale deve attenersi e dellimportanza della terapia comportamentale, saranno presentati nelle righe seguenti i vari aspetti dellintervento di disassuefazione, in particolare si evidenzieranno le informazioni anamnestiche da acquisire e le motivazioni che ancorano al fumo rendendone complessa leliminazione; successivamente saranno discussi tempi e modi di utilizzo dellipnosi nella dipendenza tabagica. 6.3. Lanamnesi clinica Unindagine anamnestica accurata deve accompagnare ogni richiesta di astensione perch il fumo pu rivelarsi la miglior risposta disponibile per

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contenere complesse problematiche esistenziali e suggerire come soluzione ottimale anche la rinuncia alla terapia: in particolare, sono da valutare attentamente le caratteristiche di personalit che condizionano al fumo e possono rendere difficile lastensione. innegabile infatti che, pur di fronte alla diffusione ubiquitaria della tentazione tabagica, solo una minoranza, sia pure elevata, ne diviene dipendente. Le motivazioni che inducono a questa scelta e ne determinano la persistenza possono rimanere invariate o modicarsi nel tempo, sempre aggiungendosi, inevitabile, la dipendenza farmacologica e comportamentale. La dipendenza conseguita risulta talmente elevata che solo una percentuale assai ridotta, non superiore al 5% dei soggetti, riesce ad attivare risorse decisionali sufficienti per interromperla spontaneamente. Let a cui nasce la decisione di sospendere il fumo difficilmente let giovanile a meno che patologie gravi gi presenti ne impongano lastensione. Ad affrontare il problema si inizia generalmente dai quarantanni in poi con un interesse progressivamente crescente negli anni cinquanta quando i danni del fumo cominciano a risultare ben evidenti, pur con dubbi e ripensamenti che possono procrastinare la decisione denitiva a tempi successivi. evidente che la scelta di liberarsi da un fumo ininterrotto, quanto pi tardivamente presa, tanto pi esige volont e impegno per annullare una lunga dipendenza ed eliminare comportamenti radicati dal tempo; risultato non facile da acquisire, tanto pi che situazioni esistenziali spesso presenti (pensionamento, solitudine dovuta a vedovanza o allabbandono da parte dei gli della casa dorigine) contribuiscono a dare al fumo valenze non facilmente sostituibili. Taluni di questi pazienti, in particolare, esprimono apertamente il riuto per una scelta che solo la gravit di una patologia, nettamente peggiorata dal fumo, costringe ad accettare. Ma anche in et giovanile di fronte ad unastensione imposta da malattie invalidanti quali un diabete mellito, unasma bronchiale, unarteriopatia obliterante, possono evidenziarsi dipendenze non meno accentuate, accompagnate spesso da importanti problematiche psicologiche, in parte derivate dalla patologia stessa, cui il fumo sembra dar signicativa risposta; quando, inne, il fumo stesso non assuma valenza, sia pur distruttiva, di sda: il poter continuare a fumare diventa conferma della propria capacit di esistenza e resistenza di fronte alla malattia: nch riesco a fumare, la mia situazione non ancora cos grave il pensiero rassicurante che il paziente ripete a se stesso e trasmette al terapeuta. La presenza attuale o pregressa di patologie psichiatriche deve rendere estremamente cauti nellintraprendere il trattamento di disassuefazione: a parte le controindicazioni proprie alla terapia ipnotica, non bisogna di-

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menticare che il fumo pu essere un mezzo importante per il contenimento di gravi forme depressive con istinti anticonservativi. Una patologia psichiatrica maggiore (psicosi schizofrenica, psicosi maniaco-depressiva, depressione maggiore, alcolismo, delirio paranoide) induce in linea di massima a riutare il trattamento a meno che lintervento venga concordato con lo psichiatra curante. La percentuale di successo risulta comunque assai bassa: sono pazienti, spesso forti fumatori, che, dopo una iniziale disponibilit, abbandonano la terapia alle prime difficolt; inoltre il possibile riaffiorare o riacutizzarsi della patologia preesistente (in una nostra paziente la riduzione sin quasi a zero delle sigarette fumate si accompagn allinsorgere di un episodio maniacale) pu esigere interventi di emergenza di notevole impegno. Alcuni soggetti trovano nel fumo la pi soddisfacente risposta a importanti problematiche esistenziali. importante riconoscere questa realt astenendosi da un intervento sintomatico mirante unicamente allabolizione del fumo, n deve fare eccezione lipnosi. Anche se, in situazioni simili normalmente destinata a fallire, lipnosi pu, in soggetti recettivi, con suggestioni imperative e vincolanti costringere allastensione, pericolosamente annullando difese di cui il fumo pu essere componente essenziale. Accertare let dinizio del fumo, la sua evoluzione temporale, frequenza, motivazione, successo, insuccesso, durata di precedenti tentativi di astensione e motivi della ricaduta sono conoscenze indispensabili per ottimizzare la terapia. bene ricordare che nella abituale vita relazionale il fumo pu adempiere a importanti funzioni da evidenziare, esaminare, valutare per scoprirne le possibili alternative: il fumo pu assumere funzione di iniziale barriera difensiva (il tempo necessario ad accendere la sigaretta ed a tirare la prima nota permette un attimo di vuoto relazionale che consente lispezione dellambiente circostante), pu presentarsi come mezzo comunicazionale raffinato ed efficace o sottolineare una posizione di potere che perfrance sdove co c mette la violazione delle regole, fumando, l proibito. itino CGE MS importante porre attenzione alle frasi con cui il paziente sottolinea il suo rapporto con il fumo: esse possono evidenziare, molto pi di un complesso test psicologico, i profondi legami che ostacolano lastensione: affermazioni estreme, pi prevalenti nel sesso femminile, come per me il fumo come laria che respiro, non riesco ad immaginare la mia vita senza sigaretta, posso rimanere senza pane ma non senza sigarette, la sigaretta il mio amante, lunica luce accesa nella mia vita, espresse con convinzione, segnalano coinvolgimenti emozionali intensi di eradicazione assai difficile. Anche visualizzazioni spontanee comparse durante

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lipnosi o immagini oniriche possono rivelare aspetti importanti della personalit e i suoi collegamenti con il fumo: la loro conoscenza pu essere di notevole aiuto ad ottimizzare la terapia. Durante la meditazione Reiki, ad esempio, una nostra paziente ci rifer che, richiesta di cercare nella propria vita una persona importante, vide comparire la sigaretta, unaltra visualizz in ipnosi la sua crisi coniugale e il contemporaneo inizio del fumo. A livello emozionale pu emergere senso di colpa per una situazione dannosa per s e per gli altri, giudicata ormai immodicabile, rabbia intensa per lincapacit di liberarsi da un fumo riconosciuto come vera e propria tossicodipendenza, crescente disagio per lintolleranza con cui questo vissuto nellambiente familiare o di lavoro: il tutto percepito come denitiva e fallimentare trasformazione di una scelta giovanile nalizzata allautonomia e allautoaffermazione. Alcuni vissuti collegati al fumo possono esprimere legami col passato che vanno ben oltre la semplice dipendenza: il fumo pu, ad esempio, presentarsi come miglior risposta di contenimento a situazioni traumatiche giovanili i cui riessi risultano ancor vivi nel presente. Alcune situazioni evidenziate nella nostra attivit clinica confermano questa realt sottolineando la complessit delle problematiche emozionali coinvolte e la loro stretta dipendenza dal fumo. Una paziente al momento di decidere lastensione completa ci segnal limportanza della sigaretta, condivisa con il padre, fumatore, anche negli ultimi giorni di vita: smetter di fumare, perdere la sigaretta, signicava perdere ancora una volta e denitivamente il padre che continuava inconsciamente a vivere in ogni sigaretta fumata; unaltra, giunta al cimitero, iniziava a fumare davanti alla tomba del padre e dialogava con lui, in vita accanito fumatore: la sigaretta le permetteva di accettarne la morte, ogni volta ritrovandosi con lui attraverso la complicit mediata dal fumo, espressa anche nellestremo saluto: lei stessa aveva deposto in tasca al padre nella bara, come ultimo segno di amore liale, il pacchetto di sigarette. Coinvolgimenti emozionali intensi e della pi svariata natura, la cui origine pu essere dal soggetto rimossa, volontariamente negata o ignorata, possono determinare ansia libera o attacchi di panico su cui il fumo pu agire come efficace ansiolitico e antidepressivo: in questi pazienti lastensione pu essere raggiunta solo affrontando e risolvendo le problematiche sottostanti. Lipnosi stessa con suggestioni e metafore sue proprie pu involontariamente attivare risposte emotive, impreviste e disturbanti, che possono ostacolare o anche interrompere il processo terapeutico. questo un rischio sempre presente, mai completamente eliminabile, per quante siano le attenzioni messe

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in atto, in quanto il paziente pu liberare dai messaggi inviati dallipnotista signicati assai dissimili da quelli desiderati e a questi soli rispondere. Condizionamenti ambientali e relazionali possono incidere notevolmente sul fumo limitando o aumentandone lassunzione: ne conferma quanto ci segnal una paziente straniera. Il fumo, iniziato in et giovanile come atto di ribellione alle costrizioni familiari, interrotto per trentanni, ricomparve, come scelta deliberata, sino a raggiungere i due pacchetti giornalieri al momento della separazione coniugale: in esso si ripresentavano i signicati iniziali cui altri se ne aggiungevano legati alle problematiche nuove. Il fumo si ridusse progressivamente man mano che, pur persistendo la separazione, i rapporti con il marito miglioravano ma inizi nello stesso tempo ad assumere un aspetto inconsueto: lassunzione del fumo, a suo dire scelta autolesiva e punitiva, divenne altalenante, fortemente variabile nella quantit, con valori, oscillanti da un giorno allaltro, dalle tre alle venti sigarette in relazione alle tensioni emozionali presenti e ai sensi di colpa associati. Nei due anni precedenti la paziente aveva anche raggiunto per diversi mesi lastinenza completa: questa si ripeteva periodicamente ogni volta che soggiornava dalla madre nel paese dorigine. Descritta come decisamente autoritaria, essa esigeva che la glia non fumasse e attivava a tale scopo un controllo continuo ed ossessivo. Egual controllo era stato esercitato da sempre su altri importanti aspetti della vita della paziente determinando insicurezza, insufficiente autonomia e immaturit emozionale responsabili, a dire della stessa, del suo fallimento matrimoniale. Di fronte alle problematiche riferite si rispose che, oltre al fumo della sigaretta, altro ancora era il fumo da cui doveva liberarsi: la dipendenza dalla madre, che aveva aspirato per tutta la vita e che aveva annullato ogni autonomia trasformando in cenere la sua volont. Scoprire il livello di piacevolezza che d il fumo e le componenti graticanti ad esso collegate (la soddisfazione, ad esempio, di prepararsi le sigarette con tabacco sfuso, abitudine ormai poco frequente ma di difficile eradicazione, o lalternarsi di sigarette di marca diversa secondo momenti particolari, piacevoli o spiacevoli, della giornata, o ancora la gradevole sensazione tattile uditiva dello strappare il cellofan del pacchetto o visiva del contemplarne i colori), accertare se sono presenti sensazioni di disgusto che per non modicano n la quantit n i tempi del fumo, vericare se prevalga nel fumo la funzione di sollievo, graticazione, premio o una componente ossessiva pesantemente condizionante la vita quotidiana, sono tutte conoscenze che permettono di evidenziare altri aspetti importanti della dipendenza. La valutazione della fermezza decisionale e lesame delle indicazioni che spingono a richiedere lastensione sono i punti successivi da acquisire: spesso la motivazione principale data dalla patologia medica sottostante

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la cui invalidante presenza costringe il paziente ad accettare lintervento di disassuefazione. Sottolineare e confermare i danni del fumo senza lanciarsi in un improduttivo terrorismo ma rimanendo in una realt facilmente obiettivabile pu colmare conoscenze incomplete, rendere operanti scelte ancora incerte e stimolare la volont di cambiamento. Egualmente altre motivazioni, meno frequenti, ma soggettivamente signicative come disagio e fastidio per lodore di fumo presente sulla propria persona o sulle proprie cose, difficolt a continuare in prestazioni siche abituali, limitazioni sempre maggiori incontrate a causa del fumo nellambiente familiare o di lavoro, irritazione per uno spreco di denaro ben evidente, possono massimizzare limpegno. Sesso e condizione sociale sono in grado di giocare un ruolo importante nellattivare le motivazioni a smettere: soprattutto nella donna linsoddisfazione per aspetti estetici non graditi, alito spiacevole, denti gialli, pelle avvizzita, o la presenza di gli in et infantile e i sensi di colpa correlati al fumo passivo possono trasformarsi in un potente incentivo a interrompere la dipendenza; egualmente il suo riuto nellambiente sociale di appartenenza e la sgradevole sensazione di emarginazione percepita possono aumentare limpegno allastensione. Scoprire se la scelta di smettere di fumare sia spontanea o richiesta o imposta dallambiente circostante, familiare o lavorativo, essenziale: nel secondo caso indispensabile estrema attenzione nellagire perch difficilmente si accetta di smettere di fumare per far piacere o obbedire a qualcuno; limposizione tende piuttosto ad attivare risposte conittuali di riuto: si pu anche accettare di provare ma per dimostrare in realt che, nonostante la buona volont e la disponibilit allimpegno, risolto il tentativo in un insuccesso, come di massima avviene, lunica scelta ragionevole ritenere il vizio non pi correggibile e lasciare al fumatore il suo fumo. Anche se la presenza di una situazione simile rende assai difficile il trattamento, un tentativo pu essere compiuto per trasformare, attraverso un dialogo nalizzato ad una diversa visione dei problemi, le pressioni esterne in decisione autonoma. 6.4. Modalit della disassuefazione Labbandono del fumo pu attuarsi in modo immediato o progressivo: si chieder al paziente quali tempi preferisce perch, a seconda della scelta, diversi sono i presupposti decisionali e differente lintervento da attivare. Chi decide di troncare bruscamente pi disponibile a un impegno maggiore e a meglio accettarne i possibili disagi. Lesperienza conferma che in

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un ampio numero di pazienti un rapido ed immediato azzeramento del fumo, nella sua invariabile identit, pu essere meglio assorbito di una riduzione graduale sotto continuo controllo. Gli intervalli tra le visite, in risposta ad una richiesta di astensione immediata, dovranno essere ravvicinati: se si utilizza lipnosi, la proposta iniziale pu riguardare anche un impegno di astensione ridotto alle sole ventiquattro ore successive, lasciando libero il paziente di confermare o meno, subito dopo, la sua decisione. La limitatezza del tempo richiesto e la verica immediata del risultato d tranquillit, attenua lansia, aumenta le motivazioni mentre la non irreversibilit della scelta la rende di pi facile accettazione. I risultati generalmente superano le aspettative: lipnosi permette a un buon numero di pazienti, il 50% circa, di ottenere lastensione immediata; linsuccesso spesso dovuto, pi che a una ipnosi non ottimale, ad un alto livello di dipendenza, a un impegno insufficiente per carenza di motivazioni, alla presenza di problematiche psicologiche, cui la sigaretta risposta, troppo complesse per essere annullate in tempi cos rapidi: un tentativo di riduzione progressiva accompagnato ad un intervento psicoterapico sia pur minimo potr essere la scelta successiva. La disassuefazione graduale si presenta apparentemente meno impegnativa, pi morbida, rinegoziabile, con spazi temporali maggiori ma ha inconvenienti di non poco conto; innanzitutto non sempre facile ottimizzare i tempi della riduzione ed esige, nel suo progredire, un controllo sempre pi stretto sugli intervalli di attesa e di astensione dal fumo: essa pu attivare in alcuni un comportamento ossessivo con componenti ansiose cos elevate da annullare le motivazioni alla terapia. La scelta di una riduzione progressiva deve concludersi in tempi ben deniti, in quattro, cinque incontri al massimo nel corso di un mese, accettando e affrontando un altissimo rischio di abbandono quando le sigarette scendono a cinque, quattro o anche meno: i condizionamenti psico-comportamentali residui possono rivelarsi di tale intensit da rendere, pur in presenza di una netta riduzione della dipendenza farmacologica, assai difcile la rinuncia completa al fumo, espressione della non ancora raggiunta accettazione della sua perdita denitiva. Il momento critico deve essere rapidamente superato stimolando al massimo le motivazioni allastensione per evitare linterruzione della terapia da parte di un paziente gi pago della riduzione raggiunta e del benessere ottenuto, scarsamente disponibile ad ulteriori impegni. Anche la quantit di sigarette fumate e le risposte psicocomportamentali correlate devono essere attentamente valutate. Un consumo di sigarette nettamente elevato con un atteggiamento di passiva rassegnazione e fa-

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talit verso il fumo unito ad uno scarso impegno o una modesta disponibilit nelladeguarsi alle prescrizioni richieste suggeriscono possibilit di successo molto limitate. 6.5. Il test dellelastico

Quando le sigarette superano le venti quanto mai opportuno far precedere linizio della terapia dalleffettuazione del test dellelastico. Esso permette in maniera molto semplice di valutare le residue possibilit di controllo sul fumo, in particolare sui condizionamenti e gli automatismi correlati, e di rendere questi ultimi evidenti al ne di poter agire su di essi. Facile nella sua attuazione (si chiede al paziente di avvolgere con un elastico, in doppio giro verticale, il pacchetto di sigarette s da impedirne lapertura inavvertita), il test pu dare informazioni anche sul modo in cui lastensione potrebbe essere vissuta e sullinsorgenza di possibili problematiche. Se il soggetto abituato a utilizzare un pacchetto cartaceo lo si invita ad aprirlo conservandone integri i lembi o a sostituirlo con uno in cartoncino: questo un cambiamento, sia pur minimo, che costringe a modicare percezioni visive e tattili abituali. Nessun obbligo di non fumare, anche se lelastico intorno al pacchetto pu essere percepito come implicito invito di astensione in un contesto terapeutico nalizzato allabolizione del fumo. Al paziente viene solo chiesto di fare un segno, un puntino in genere, allesterno del pacchetto per ogni sigaretta fumata dopo essersi chiesto, di volta in volta allinsorgere del desiderio, se questo debba essere immediatamente esaudito o se sia possibile ritardarne lattuazione per un tempo anche minimo. Il paziente potr anche segnalare, facendo seguire una lettera al puntino, se la sigaretta stata fumata per abitudine (A), per bisogno (B), per piacere (P), per stress (S), il che permetter di quanticare le caratteristiche del fumo e di ottimizzare lintervento terapeutico. Alla ne della giornata il numero delle sigarette fumate sar trascritto su un foglio con evidenziati i giorni della prova. Se in qualche situazione il consumo di sigarette si rivelasse inusuale, il paziente invitato a segnalarlo per valutare lincidenza sul fumo di particolari condizionamenti ambientali. Alcune raccomandazioni si impongono per la corretta effettuazione del test, anche se cos ovvie da poter sembrare superue: lelastico deve essere tenuto per tutto il tempo in posizione verticale e non orizzontale sotto il livello di apertura del pacchetto, deve essere sostituito in caso di rottura, deve avvolgere ogni pacchetto di sigarette e non solo il primo, il test deve cominciare immediatamente. Si motiver la richiesta spiegando che lobiettivo nale la verica delle capacit residue di controllo sul

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fumo il che permetter di evidenziare anche gli automatismi presenti. Si anticiper la probabile scoperta di una notevole quantit di fumo inutile e si assicurer il paziente sulla scarsa probabilit di comparsa di signicativi segni di astinenza in presenza di un consumo giornaliero residuo di 12-14 sigarette. Il soggetto viene ulteriormente motivato segnalando che le decisioni successive, ipnosi compresa, saranno in diretta relazione con il risultato del test e invitato al massimo impegno. Di fronte ad eventuali risposte di delusione per una aspettativa immediata di ipnosi, si riconfermer limportanza del compito proposto, importanza che risulter giorno dopo giorno sempre pi evidente. possibile, anche se poco frequente che, al momento della consegna dellelastico, il fumatore non abbia con s il pacchetto di sigarette; se la maggior parte delle volte lelastico viene riposto in tasca e utilizzato correttamente appena possibile, in alcuni casi viene collocato in posizione diversa, talvolta decisamente inabituale, e in questa denitivamente lasciato nonostante il recupero del pacchetto; le giusticazioni date possono essere le pi svariate: la possibilit ad esempio, tendendo o rilasciando lelastico, messo a guisa di braccialetto intorno al polso, di attivare nuovi automatismi gestuali da sostituire al fumo. Anche se la maggior parte dei fumatori ai quali si richiede di eseguire il test dellelastico lo effettua in modo corretto e si ripresenta alla seduta successiva, un numero, sia pur limitato di essi, non va oltre il primo incontro. Le cause possono essere molteplici: spesso gi immediatamente percepibile il riuto al minimo impegno che lattenzione allatto di fumare pu richiedere, altre volte linteresse non va oltre una superciale curiosit o non ancor maturata la decisione effettiva allastensione; in alcuni casi la presenza di problematiche psicologiche di notevole entit, contenute dal fumo, pu indurre a manifestare perplessit sullesecuzione del test per le conseguenze negative che una riduzione anche minima del fumo il paziente pensa possa portare alla qualit della sua vita: questa paura allorigine dellabbandono immediato della terapia, a maggior ragione se vi sono associate problematiche alimentari o un peso corporeo elevato di cui si teme lulteriore crescita. Nei soggetti che lo eseguono il test aiuta a percepire una realt frequentemente ignorata evidenziando gli automatismi presenti e attivando limpegno alla loro eliminazione. La riduzione delle sigarette, se ottenuta, permette di riconoscere le effettive necessit di fumo nonch i tempi e i modi. Il soggetto inoltre, osservando ad ogni nuova sigaretta la quantit di puntini gi segnata, ha immediata la percezione di quanto fumato, il che diventa stimolo a persistere nel controllo, se modesto, o a una sua maggior atti-

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vazione, se elevato. La presenza dellelastico ricorda inoltre in ogni momento la decisione di interrompere il fumo e la necessit di mantenerla. In linea di massima, se limpegno presente, si ottiene, senza eccessiva difcolt e senza alcun segno di astinenza importante, una riduzione del 20-30% o anche pi delle sigarette fumate; la soddisfazione per i risultati ottenuti e la scoperta del fumo inutile aumentano la motivazione alla terapia e il desiderio di raggiungere il successo. In alcuni fumatori anche la percezione di disagio avvertita da quanto richiesto pu contribuire a ridurre il numero di sigarette, evitando di proposito il soggetto di levare lelastico ed aprire il pacchetto in situazioni o ambienti dove il suo gesto potrebbe essere notato e richiedere spiegazioni. Un paziente, ad esempio, giustic il riuto ad eseguire il test adducendo la paura che, se lavesse fatto in pubblico, i presenti, vedendolo, lavrebbero giudicato strano, un po matto: si impegn ad evidenziarsi mentalmente ogni volta lelastico riuscendo egualmente a ridurre le sigarette fumate del 50%: le gravi problematiche psicologiche e relazionali emerse negli incontri successivi suggerirono per la sospensione del tentativo di disassuefazione e linvito a iniziare una psicoterapia. Una piccola parte dei pazienti presenta alleffettuazione del test risposte che meritano di essere evidenziate. Vi sono fumatori che eliminano lelastico, messo durante lincontro, appena terminato il pacchetto in corso e non lo rimettono pi; altri, assai pochi, riutano di metterlo dicendo di non averne bisogno: dichiarano che hanno capito quanto vuole lipnotista, sono capaci di ricordarlo e di fare tutto da soli senza bisogno di un controllo esterno; altri ancora, dopo un giorno o due di utilizzo, avvertono lelastico estremamente fastidioso, psicologicamente irritante, lo levano del tutto o lo rimettono saltuariamente; qualcuno ne denuncia la rottura e confessa di non aver pensato alla sua sostituzione giudicando che lesperienza riguardasse solo il pacchetto iniziale. Vi sono fumatori inne che, dopo una iniziale percezione distinta, pur continuando a tenerlo, inseriscono lelastico nei riti di apertura e chiusura del pacchetto come automatismo inavvertito, componente integrante di un nuovo riesso condizionato; altri ancora levano lelastico e, senza eliminarlo, lo portano con s trasferendolo in una tasca della giacca o dei calzoni. Una risposta decisamente singolare esige di essere riferita. Una paziente quarantenne con notevoli problematiche psicologiche, gi evidenti nel colloquio iniziale, tics vari, fumatrice di 30-40 sigarette al d, dopo il primo incontro tenne avvolto lelastico al pacchetto per un giorno intero, poi lo fece scivolare via inlandolo al polso di sinistra a guisa di braccialetto. L continu a tenerlo nei giorni successivi senza mai levarlo, per la paura di romperlo, neppure durante il bagno quando invece si liberava degli altri: senti-

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francesco citino CGEMS 18/03/2013 12.17.

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va limpulso di tenerlo continuamente addosso pur senza avvertirne pi coscientemente la presenza. Nessuna riduzione del fumo fu ottenuta. La paziente stessa, richiesta, non sapeva come giusticare il suo comportamento: ne venne proposta dal terapeuta una possibile spiegazione. Lelastico poteva simbolicamente segnalare il conitto tra limporsi di dover e il non voler smettere di fumare in un rapporto ambiguo di accettazione e di riuto della terapia e in via indiretta del terapeuta. Le richieste di questultimo, espresse nellelastico, erano state deviate dalle sigarette al corpo consentendo un originale compromesso: rispettare e conservare lelastico ma sottrarlo alla sua funzione. La sua presenza, persistente anche durante il bagno, poteva segnalare la percezione dellimportanza e nello stesso tempo della fragilit del rapporto con il terapeuta: per questo motivo lelastico, sua espressione simbolica (lelastico, pur fragile per sua natura, destinato a trattenere, legare, collegare) doveva essere sempre tenuto sotto controllo, ben stretto, fermo al polso, per evitare che si smarrisse o si rompesse: la perdita o la rottura dellelastico potevano signicare lannullamento del legame con lipnotista, che le aveva evidenziato importanti problematiche esistenziali, e la possibile interruzione della terapia per la trasgressione degli ordini esplicitamente espressi. Queste osservazioni furono presentate alla paziente che le giudic ragionevolmente veritiere. Fu richiesto di ripetere il test: la risposta fu particolarmente signicativa. Questa volta lelastico avvolto sul pacchetto si ruppe il giorno successivo e non venne sostituito: la paziente giustic la scelta dicendo che abitando in una frazione di un paese di montagna le era stato impossibile procurarsene un altro per la lontananza dai luoghi di acquisto: a una verica obiettiva le motivazioni risultarono inconsistenti. Ammise alla ne la sua paura perch avendo percepito che lipnotista giudicava leffettuazione del test condizione vincolante per iniziare la terapia, il non effettuarlo la poneva al sicuro dal rischio di affrontare lipnosi di cui per le sue caratteristiche ossessive di ipercontrollo aveva forte timore: valutava inoltre la sua volont ancora molto incerta sulleffettiva decisione di smettere di fumare. Si conged la paziente invitandola a prendere in considerazione una psicoterapia per affrontare le problematiche esistenziali evidenziate che contribuivano ad ancorarla al fumo. La mancata riduzione delle sigarette nel test dellelastico ha in linea di massima valore prognostico negativo. La sua effettuazione, in caso di insuccesso, pu essere nuovamente richiesta, invitando il soggetto ad un maggior impegno, o riproposta dopo una prima seduta dipnosi. Se il risultato ancora insoddisfacente solo unipnosi ampiamente dissociativa con linserimento di suggestioni avversative fortemente vincolanti potr avere effettive possibilit di successo: ad essa dovr essere associata unadeguata psicoterapia.

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6.6. Le caratteristiche del fumo Tre sono le componenti fondamentali dellatto del fumare che occorre il pi possibile quanticare: quella gestuale-comportamentale, quella da dipendenza farmacologica, quella da risposta ansiolitica e antidepressiva alle problematiche stressanti. La preponderanza di questultima aumenta le difficolt alla terapia perch non solo la dipendenza dalla nicotina che deve essere annullata ma anche e soprattutto lo sono i modelli esistenziali del paziente cui il fumo sembra dare risposte non facilmente sostituibili; meglio affrontabili, si utilizzi o no lipnosi, sono le componenti strettamente comportamentali del fumo e la dipendenza farmacologica: in particolare possibile, attraverso lipnosi, neutralizzare o ridurre i sintomi da astinenza di nicotina, probabile segnale sia della liberazione di neuropeptidi cerebrali sostitutivi, ancor sconosciuti ma efficaci sia della stimolazione del sistema recettoriale adrenergico e dopaminergico. Lesame delle caratteristiche del fumo, tempi, modi, atteggiamenti, pu far emergere importanti aspetti della personalit e rituali in grado di condizionare sia lipnosi sia la terapia cognitiva comportamentale associata. Vi sono fumatori in cui il numero giornaliero di sigarette decisamente stabile, altri in cui oscillante, fortemente condizionato da situazioni ambientali, dallattivit lavorativa o da momenti specici (superare lemozione del dover parlare in pubblico, ad esempio), altri ancora in cui la sigaretta risposta a stimoli particolari per cui il fumo non inizia se non in loro presenza. Ad esempio, lassunzione di sostanze psicoattive (bevande alcoliche ingerite spesso a stomaco vuoto sotto forma di aperitivo in precisi momenti della giornata o caff) o il cibo stesso possono essere immediatamente seguiti dal fumo, sino a quel momento scarso o assente: il senso di euforia e benessere che ne consegue diventa rinforzo allabitudine stessa. In alcuni pazienti esistono tempi, anche di discreta durata, liberi dal fumo, che il soggetto o distratto o non stimolato da segnali specici, sopporta senza particolare disagio, ma lo stimolo condizionante della pi svariata natura, una volta attivato, scatena un rituale ben preciso: alcuni di questi richiamano comportamenti di natura decisamente ossessivo compulsiva di cui la sigaretta rappresenta estrinsecazione evidente e fattore scatenante al tempo stesso. Una sigaretta pu seguire laltra a brevi intervalli sin quasi a raggiungere una soglia di saturazione cui segue una pausa temporale di variabile durata nella quale pu essere avvertita una sensazione di disinteresse per il fumo stesso; il soggetto, pur conscio dellassurdit del tutto, dichiara di essere incapace di arrestare il comportamento in atto sino alla sua risoluzione spontanea. poco probabile che questo atteggiamento sia unicamente risposta a una carenza di nicotina e alla necessit di raggiungere

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rapidamente un livello farmacologico ottimale, quanto piuttosto espressione associata di una componente compulsivo-ossessiva, pi o meno contenuta, autoesaurientesi in tempi e modi deniti. In alcuni soggetti, assai raramente, la componente compulsiva pu assumere spiccate valenze magicosuperstiziose e rendere rigidamente controllati modi, tempi, luoghi del fumo con rituali estremamente complessi e invalidanti. quanto presentava un nostro paziente in cui il fumo era legato a precisi riti numerici e ambientali: alla richiesta iniziale di smettere di fumare fu sostituito lobiettivo di realizzare un fumo libero da aspetti compulsivi, scelta ulteriormente giusticata dallassenza di una effettiva decisione di astensione: laver appreso a fumare in maniera libera permise di rompere i legami ossessivi e di nalizzare la scelta raggiunta, attraverso una psicoterapia mirata, alla modica dei modelli esistenziali improduttivi. Ogni volta che il fumo si trasformato in componente radicata, ossessiva e ossessionante della personalit, lintervento terapeutico si presenta assai difficile. Si spesso di fronte a pazienti in cui il solo pensiero di non potere fumare, anche per tempi molto brevi, pu scatenare momenti di ansia acuta. Presentare in questi casi la terapia non solo come disassuefazione dal fumo ma anche come possibile soluzione di disturbi psicologico.57 7motivazioni .1 2 1 comportamentali fortemente disturbanti/2 pu aumentare le al3 1 0 3 0 / 8 1 S limpegno e facilitarne laccettazione. M E o CG itin c Se un soggetto dalle caratteristiche simili richiede una progressiva e o c s e c n fra graduale riduzione del fumo, la scelta stessa, anche se avviata con successo, pu a sua volta creare ulteriori problemi: lintervallo richiesto o imposto tra i tempi del fumo o anche il solo impegno limitato ad un tentativo, pur non rigidamente denito, di riduzione, rischiano di esasperare il comportamento ossessivo di controllo e di verica: momenti depressivi reattivi secondari possono rapidamente insorgere e portare alla rinuncia della decisione di attivare lastensione. Alla richiesta di disassuefazione graduale si proporr in alternativa, se le sigarette fumate non superano le venti, come scelta migliore per le caratteristiche psicologiche presenti, un tentativo di astensione immediata e completa: solo in un secondo tempo, in caso di insuccesso, sar attivata una riduzione progressiva. Esiste un discreto numero di pazienti in cui la quantit di sigarette fumate, pur notevole, non si accompagna a signicative problematiche psicologiche: in essi sembra piuttosto prevalere laspetto strettamente comportamentale come abitudine e gestualit acquisita, spesso inconscio accompagnamento alle innumerevoli attivit della vita quotidiana. Questi soggetti, se realizzano unipnosi ottimale, rispondono alla proposta di eliminazione del fumo con risultati migliori di quanto prevedibile. Anche se

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non raggiungono lazzeramento, riducono di molto le sigarette fumate, spesso scendendo sotto le cinque: passo successivo potr essere proporre un nuovo e immediato tentativo di astensione totale o concordare strategie pi diluite nel tempo per ottenerla. Vi sono pazienti inne che, raggiunto un numero decisamente limitato di sigarette, non riescono pi ad ottenerne unulteriore riduzione. Il soggetto pu giudicare che gli stimoli o i condizionamenti che lo portano al fumo siano al momento insuperabili: la richiesta pi frequente di interrompere la terapia nella speranza o certezza che il numero di sigarette rimanga invariato nel tempo. Si pu invitare il soggetto a ridiscutere tale scelta ma, se limpegno allastensione continua ad essere giudicato troppo elevato, altro non rimane che accettare rinunciando alla prosecuzione della terapia e invitare il paziente a controlli successivi per vericare la stabilit o la risalita, come pi spesso avviene, del numero delle sigarette. La percentuale di persone che si ripresentano, interrotta la terapia, comunque assai esigua. 6.7. Lipnositerapia

iti c o c disassuefazione Suggeriscono lipnosi come intervento delezione cesnella n dal fumo la capacit di ridurre la sindrome da astinenza, lefficacia nel moa fr
dicare o annullare abitudini e comportamenti legati al fumo, il possibile inserimento in una psicoterapia breve atta a superare le problematiche psicologiche spesso presenti. Pu a volte essere sufficiente una sola seduta dipnosi per raggiungere lastensione scendendo anche da quaranta sigarette a zero: pi difficile mantenerne, senza ulteriori interventi, la stabilit nel tempo perch non facile annullare completamente, in una sola seduta e in maniera definitiva, dipendenza farmacologica e condizionamenti psicocomportamentali stabilizzatisi in decenni. Anche di fronte ad una immediata astensione quindi prudente programmare ulteriori sedute che, sia pure in tempi sempre pi distanziati, coprano almeno larco di tre mesi, meglio ancora sei mesi, un anno: particolare attenzione deve essere rivolta ai primi due mesi dove pi frequente si presenta la possibilit di ricaduta. Eguale atteggiamento deve essere riservato a quei pazienti che, smesso recentemente di fumare, si rivolgano allipnosi per stabilizzare quanto raggiunto e superare le tentazioni che quotidianamente si presentano. Lipnosi sar soprattutto in questo caso indirizzata a facilitare la persistenza nellastensione affrontando le problematiche psicologiche e comportamentali possibile causa di ricaduta.

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Le sedute dipnosi dovrebbero, per ottimizzarne lefficacia, essere strettamente individuali pur essendo possibile unipnosi di gruppo in cui indispensabile comunque dedicare un tempo, anche minimo, di attenzione personale a ciascun partecipante. Se importante dare al paziente la certezza che il cambiamento, pur difcile, non mai impossibile, necessario anche ricordare che lipnosi non pu sostituirsi alla fermezza della volont o costringere a scelte e motivazioni che sono estranee, indifferenti o imposte dallambiente; lipnosi pu facilitare il compimento di decisioni gi prese, anche di esecuzione complessa, in accordo con i desideri del paziente ma non pu costringere a farle nascere, ad accettarle, ad eseguirle. Aspettative in tal senso dovranno essere rapidamente eliminate: lipnosi non una bacchetta magica che in un istante cancella e annulla il passato ma un metodo dintervento che unito a ferma determinazione ed impegno pu dare risultati eccellenti. Vi sono persone che si avvicinano allipnosi in maniera totalmente passiva: si attendono che sia unicamente il terapeuta ad agire, che lipnosi cancelli di colpo e completamente abitudini di lunga durata annullando in modo immediato ogni desiderio o collegamento al fumo. Un atteggiamento simile segnala una notevole dipendenza sia comportamentale che psicologica e non facilita il successo della terapia escludendosi il soggetto qualunque intervento attivo: incapacit decisionale, difficolt o riuto al mantenimento degli impegni presi, mancanza di ducia nelle proprie capacit accompagnano spesso questo comportamento. In un contesto simile per avere speranze di successo occorrer, oltre a un pressante invito a modicare i modelli esistenziali, attuare unipnosi fortemente dissociativa: le suggestioni avversative tenderanno a prevalere su quelle ristrutturanti e sar indispensabile inserire suggestioni postipnotiche fortemente vincolanti; anche se si ottiene lastensione, vi saranno difficolt al suo mantenimento per una insufficiente elaborazione autonoma della scelta e la pi che probabile tendenza a non rispettare nel tempo le direttive dellipnotista. Alcune persone, sottovalutando la gravit della dipendenza, presentano aspettative decisamente irrealistiche. Lipnosi deve in tempi immediati e in non pi di una sola seduta ottenere assolutamente lastensione dal fumo annullando quantit di sigarette spesso elevate: di fronte allinsuccesso di quanto richiesto non sono disponibili a proseguire la terapia, si dichiarano fra ed insoddisfatte del metodo e, giudicando di averne completamente nc deluse esaurito le possibilit, decidono di interrompere lesperienza. es coPrima di procedere allinduzione alcuni punti importanti della terapia cit devono essere chiariti nelle loro linee essenziali. indispensabile ipnotica i leo valutare n conoscenze gi in possesso del paziente integrandole se insuffi-

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cienti, correggendole se errate. Si sottolineer in particolare lassenza di eguaglianza tra sonno siologico e ipnosi: questultima sar presentata come uno stato psicologico particolare in cui possono nascere potenzialit nuove ed essere amplicate quelle gi esistenti. Egualmente si assicurer che non vi nessuna possibilit in ipnosi di commettere atti contrari alla propria struttura etico morale, mentre luscita dalla trance ipnotica, anche in caso di scomparsa dellipnotista, sempre e comunque assicurata dal suo progressivo e spontaneo esaurirsi siologico. Deve essere evidenziata limpossibilit di assicurare a priori la riuscita dellinduzione, per quanto ampia sia lesperienza acquisita dallipnotista, in relazione alla complessit dei meccanismi psiconeurosiologici coinvolti: da accettare quindi la possibilit dellinsuccesso, comunque poco frequente, anche se questo pu precludere laccesso a risorse importanti, implicito invito a non ostacolare coscientemente linduzione stessa. Si conferma che obiettivo primario dellipnosi il potenziamento della volont s da renderla pi determinata a liberarsi dalla dipendenza. Ridurre al minimo il desiderio del fumo e i disagi legati allastensione, rompere le abitudini e i condizionamenti comportamentali-psicologici che si accompagnano allatto del fumare sono gli altri obiettivi che lipnosi si propone di raggiungere. Il tempo necessario per linduzione variabile ma, in linea di massima, una quarantina di minuti sono sufficienti ad un ipnotista esperto per completare lindagine anamnestica, spiegare le nalit del trattamento ed attuare la seduta ipnotica. La durata degli interventi successivi potr ridursi senza perdere efficacia anche a 10-15 minuti, il che rende il metodo utilizzabile, per i tempi limitati e il modesto impegno di mezzi richiesto, anche in una struttura pubblica e su unampia fascia di pazienti. La tecnica di induzione scelta sar in funzione dellesperienza e dellabilit dellipnotista, condizionata dagli obiettivi da raggiungere, dalle caratteristiche del paziente e dal tempo a disposizione. I soggetti che pi beneciano del trattamento sono quelli che presentano unipnosi ottimale e che, consci della gravit della dipendenza dal fumo, abbiano maturato la decisa volont di liberarsene. Per attivare linduzione ipnotica siamo soliti utilizzare una tecnica rapida ed essenziale: invitiamo il soggetto, sdraiato comodamente su una poltrona, a chiudere gli occhi, pronunciamo suggestioni nalizzate ad ottenere rilassamento e benessere; poi, preso tra pollice e indice il suo polso destro, lo solleviamo delicatamente alla ricerca della catalessi dellavambraccio suggerendo una immobilit corporea sempre pi diffusa; proseguiamo alternando suggestioni di approfondimento della trance a suggestioni nalizzate allastensione dal fumo. Non vengono di proposito ricercati altri se-

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gni dello stato ipnotico allinfuori della catalessi (lavambraccio pu risultare immobile, esso sul gomito o esteso completamente, sollevato in aria o appoggiato alla fronte), in quanto non ritenuto necessario, pur pronti a utilizzare qualunque fenomeno ipnotico dovesse spontaneamente comparire. Lipnosi potr trovare ulteriore conferma dalla presenza di uninerzia muscolare corporea generalizzata o da una particolare sensazione di benessere vissuta durante lesperienza e persistente nei tempi successivi; ad esse possono aggiungersi cloni palpebrali, caduta del labbro inferiore, pesantezza corporea diffusa, difficolt allaprire gli occhi, lentezza al ricupero dellorientamento temporo-spaziale. Alone postipnotico, amnesia, allucinazioni, visualizzazioni spontanee, respiro russante, disinibizione emotiva, sensazione di leggerezza o assenza di peso, parestesie, exibilitas cerea, sono altri fenomeni che, se presenti, segnalano un ulteriore approfondimento della trance. Il tempo dellinduzione difficilmente supera i 4-5 minuti, lipnosi ottenuta risulta la maggior parte delle volte ampiamente soddisfacente, la percentuale di insuccesso nelle mani di un abile ipnotista non supera il 5%. Le suggestioni utilizzabili hanno contenuti diversi: si eviteranno in linea di massima le suggestioni pesantemente avversative che tendono a rendere fortemente disagevole latto di fumare, non solo perch spesso non accettate anche se realizzate, ma soprattutto perch il loro fallimento, sempre possibile, pu rendere difficile il proseguimento della terapia. Le suggestioni avversative tendono a colpire i vari sensi interessati dal fumo: gusto, odorato, vista, tatto; i trattati di ipnosi ne presentano una quantit impressionante: sigarette simili a viscidi serpi, nausea, vomito, vertigini durante linalazione del fumo, rigidit della mano con impossibilit a prendere la sigaretta o contrattura spastica labiale che impedisce di fumarla, allucinazioni visive di morte proiettate sulla carta avvolgente. Pi vantaggioso giudichiamo luso di suggestioni ristrutturanti positive, che sottolineano i vantaggi nascenti dalla raggiunta astensione, di suggestioni a nale aperto che meglio e pi rapidamente possono adeguarsi al vissuto esperienziale del soggetto, di suggestioni strettamente individualizzate alne, che richiamandosi alla patologia presente o a esigenze speciche, si rivelano della massima efficacia. Pu anche essere utilizzata con prudenza la suggestione diretta per leliminazione di atteggiamenti improduttivi attraverso la richiesta pi o meno imperativa della loro scomparsa. Altre suggestioni, pi complesse, anche non verbali, tendono a determinare lattivazione di comportamenti alternativi atti a modicare o sostituire gestualit precedentemente legate al fumo con altre nuove. Queste ultime, diventate segnali di rapido condizionamento ipnotico, sono spesso in grado di attivare brevi

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stati di autoipnosi, efficaci per superare momenti difficili: pu essere, ad esempio, suggerito che la mano, allatto di prendere il pacchetto di sigarette, scivoler via e si allontaner dalla tasca compiendo un gesto differente (un breve appoggio sulla fronte, un rapido stringere il pugno, un accarezzarsi lorecchio) con la nalit non solo di superare la situazione critica in uno stato di autoipnosi vigile ma anche di attivare in modo sempre pi automatico la gestualit sostitutiva. Limiti allutilizzo delle suggestioni, dirette, indirette, postipnotiche, sono la fantasia dellipnotista e la suscettibilit ipnotica del soggetto: si tratti di suggestioni classiche avversative o di suggestioni strettamente personalizzate esse potranno essere variamente modulate o modicate nel corso della terapia. In alcuni casi diventa indispensabile inserire, oltre alle suggestioni per lastensione dal fumo, suggestioni nalizzate a migliorare i vissuti esistenziali del paziente. nostra abitudine registrare sin dal primo incontro la seduta induttiva su una cassetta e consegnarla al paziente con linvito a risentirla ripetutamente nel corso della giornata. Questa scelta si dimostrata particolarmente efficace: la maggior parte delle volte infatti il suo ascolto ricrea latmosfera della seduta ricuperando lo stato dipnosi e potenziando le suggestioni inserite. Sulla cassetta possono proiettarsi nel tempo, pi o meno inconsciamente, importanti valenze emozionali che la trasformano in un qualcosa di vivo: essa si identica sempre pi con lipnotista, ne riporta la voce negli ambienti familiari o di lavoro, diventa compagna nel quotidiano cammino verso la disassuefazione e pu metaforicamente trasformarsi in un nuovo originale pacchetto di sigarette pieno di parole da fumare. La sua frequenza dascolto, raggiunta lastensione, destinata progressivamente a ridursi, potendone il ricorso essere limitato a momenti di crisi. Paradossalmente vi sono pazienti che, pur avendo fatta la scelta di mai ascoltarla, continuano a richiedere allipnotista la registrazione di ogni seduta, nientaffatto disponibili a privarsene, segno evidente del legame che la cassetta stabilisce. Le registrazioni possono riguardare solo alcune sedute, le pi signicative, od ognuna di esse seguendo le varie fasi della terapia. In linea di massima la richiesta quella di riascoltare lultima in ordine di tempo ma spesso il paziente continua a sentirne altre precedenti, spesso la prima, che ha trovato particolarmente efficace. La cassetta pu anche essere duplicata e la copia, specie quando lobiettivo lastensione immediata, pu far corpo unico con il pacchetto di sigarette unendo entrambi, pacchetto e cassetta, con un elastico a formare una simbolica croce che potr essere dal paziente variamente interpretata: questi porter con se strettamente legate siga-

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rette e parole dellipnotista attivando un condizionamento dissuasivo potenzialmente assai efficace. Lascolto della registrazione non solo facilita lattivazione di nuovi condizionamenti che modicano i precedenti, ma pu sostituirsi alluso della sigaretta stessa in situazioni della vita precedentemente ad essa legate. Cos, ad esempio, un paziente sessantenne, pittore dilettante, ci confess che lascolto della cassetta era diventato la sua compagnia preferita durante la pittura ed aveva sostituito il fumo che laccompagnava in precedenza. Si radic la sua scelta con una suggestiva metafora nella seduta ipnotica di congedo: era stato capace di sostituire al grigio della sigaretta i nuovi colori che le parole dellipnotista avevano regalato al suo pennello. Anche se con ridotta frequenza alcune potenzialit ipnotiche, in particolare la rivivicazione det, la proiezione nel futuro, lipnoanalisi possono essere nalizzate ad ottenere lastensione dal fumo. Rivivere in ipnosi, trasformate o modicate, situazione del passato strettamente legate al fumo o al suo inizio temporale pu rivelarsi mezzo efficace per annullare condizionamenti radicati, specie quando il fumo iniziato o ripreso in momenti particolari dellesistenza come un lutto, un abbandono affettivo, un esame, uno stress lavorativo. Ricuperando gli avvenimenti del passato si pu agire per rivedere e risolvere, se ancora disturbanti nel presente, le problematiche che hanno causato la dipendenza. Altra possibilit la proiezione nel futuro suggerendo al paziente di vedersi in un futuro libero dal fumo: durante la seduta ipnotica si esamineranno le difficolt incontrate e superate per raggiungere lastensione e quanto appreso sar utilizzato per facilitarne lottenimento nel presente. Lipnoanalisi pu evidenziare i problemi alla radice del fumo ed attraverso il loro esame e la possibile soluzione permettere il superamento dellabitudine. Lottimizzazione del rapporto relazionale deve essere costantemente perseguita, ottenuta ed allargata oltre lo stretto tempo della seduta ipnotica: sostegno verbale, incoraggiamento, battute scherzose, sdrammatizzazione e ristrutturazione dei problemi, nascita di motivazioni, superamento di comportamenti improduttivi, eliminazione di aspettative irrealistiche, presentazione di strategie alternative, sono strumenti che permettono tutti di aumentare le possibilit di successo; in ogni momento della terapia importante che il paziente si senta fortemente appoggiato, motivato e stimolato a un cambiamento che deve essere ritenuto nalmente ottenibile. Anche di fronte alla persistenza di signicativi disagi psicologici lipnotista suggerir che egualmente possibile ridurre o cessare il fumo quando gravi motivi di salute lo richiedano: in situazioni simili la ricerca di una soluzione anche parziale delle problematiche esistenti pu determinarne una signicativa riduzione.

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6.8. Le tecniche comportamentali Le tecniche comportamentali di appoggio e di attivazione motivazionale nalizzate allastensione e al suo mantenimento sono indispensabili per ottenere il successo: ad esse lipnosi permette di conferire la massima efficacia. Esse possono essere evidenti, sia pure in maniera embrionale o incompleta, in alcune strategie gi utilizzate dal paziente stesso: valorizzarle, modicarle, completarle, al caso proponendone di nuove, essenziale specie quando ormai da raggiungere, dopo riduzioni progressive, lastensione completa dal fumo. Porre in evidenza una scatola di plexiglas trasparente dove mettere la sigaretta con la dicitura pericolo o ammucchiarvi il denaro risparmiato ogni giorno non fumando, costringersi a bruciare con la sigaretta, accesa in violazione ai programmi stabiliti, una banconota di elevato valore sino a incenerirla completamente, avvolgere il pacchetto con un foglio tappezzato di frasi sui danni del fumo, sommare giorno dopo giorno la cifra risparmiata rinunciando allacquisto delle sigarette, sono alcune tra le scelte proponibili: limite al loro successo la disponibilit del paziente ad impegnarsi nella loro esecuzione. Rientrano in questo contesto le strategie comportamentali riassunte nellacrostico RIDE (Ritardare, Involarsi, Distrarsi, Evitare): esse, utili per superare momenti di difficolt, meritano una breve esposizione. Ritardare: si pu decidere di ritardare laccensione della sigaretta ad un tempo successivo a quello inizialmente previsto; tale scelta pu far diminuire lintensit del desiderio provato sul momento; ritardare pu anche essere un ottimo espediente per ridurre o controllare ansia o disagio. Involarsi: qualora il desiderio raggiunga livelli molto elevati o le motivazioni a non fumare, specie sotto la spinta ambientale, stiano venendo meno, si pu scegliere di involarsi in un altro luogo, il pi neutro possibile, nch la necessit di fumo non sia diminuita o cessata. Distrarsi: si pu anche distrarre il desiderio di fumare impegnandosi a pensare o a fare altro: si pu rivolgere la mente a situazioni piacevoli o impegnarsi in attivit sostitutive come bere un bicchiere dacqua, fare una breve passeggiata, iniziare un lavoro. Evitare: se inne situazioni particolari risultano ancora troppo difficili da affrontare senza sigaretta si pu decidere di temporaneamente evitarle sinch non saranno acquisite risorse sufficienti da permettere di superarle con successo. 6.9. Problematiche

Trentanni di pratica clinica e lelevato numero di fumatori trattati ci indu-

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cono ad alcune osservazioni su questioni solo apparentemente marginali e troppo spesso trascurate. Chiedersi come potr essere vissuta la decisione di smettere di fumare con la sua proposta di irreversibilit, quali problematiche possa comportare una disassuefazione riuscita e quali ansie e paure possa paradossalmente suscitare, sono interrogativi cui occorre dare una risposta immediata. Smettere di fumare pu certo offrire una qualit di vita migliore con il recupero e lottimizzazione di molte funzioni siologiche ma la rottura di equilibri preesistenti, pur dannosi, ma percepiti come stabili e sicuri, pu essere vissuta come un rischioso viaggio verso lignoto. Mentre infatti non sono ancora ben deniti n immediati i vantaggi che la nuova scelta comporta, certe sono le difficolt da affrontare giorno dopo giorno, specie quando il fumo continua ad essere presente nellambiente familiare: fonte di tentazione continua pu stimolare e facilitare la ripresa di unabitudine da troppo breve tempo interrotta. Anche il successo ottenuto con la terapia, sia esso lastensione totale o una netta riduzione del fumo, pu creare impreviste difficolt per il riemergere di atteggiamenti e comportamenti disturbanti, che in precedenza il fumo riusciva a controllare, non facili da gestire in maniera alternativa: la loro comparsa pu generare ansia, disagio, confusione con ricupero della dipendenza e abbandono della terapia. Situazioni particolari possono svilupparsi nellambito familiare sia durante la disassuefazione sia nel periodo immediatamente successivo. Se lintervento richiesto contemporaneamente dalla coppia nel suo insieme, prima di attuarlo, lipnotista dovr esaminarne attentamente le dinamiche relazionali presenti non esitando a suggerire interventi temporalmente distanziati se giudica migliori le prospettive di riuscita. Un rapporto di coppia positivo aumenta le possibilit di successo sia che la decisione di interrompere il fumo riguardi entrambi i coniugi contemporaneamente sia uno solo mentre laltro, ancor fumatore, in attesa di valutare i risultati raggiunti. Imprevisti conitti possono nascere se di due coniugi, entrambi fumatori, uno solo decide e riesce a interrompere la dipendenza: il successo ottenuto pu trasformarsi in mezzo sostitutivo per esprimere, attraverso lintolleranza al fumo residuo dellaltro, dissenso o riuto per situazioni di disagio preesistenti che il fumo permetteva di accettare o superare. Anche la decisione manifestata nellambito familiare di tentare lastensione e limpegno conseguente possono esasperare ruoli di controllo o attivare atteggiamenti provocatori da parte del coniuge o dei gli: risposte simili rendono indispensabile un intervento nalizzato ad attenuare o risolvere situazioni conittuali alla base di un pi che probabile insuccesso della terapia. Le difficolt, maggiori nellet avanzata, a stabilizzare nuovi apprendi-

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menti tendono, di fronte alla ricomparsa di esperienze strettamente legate al fumo, a facilitarne il recupero, spesso in modo inavvertito o automatico: pu diventare necessario per impedirlo attivare un sostegno particolare, che pu allargarsi anche allambito familiare, nalizzato a valorizzare i risultati gi raggiunti: salute, benessere, risparmio economico, autostima, scomparsa dellodore di fumo, libert psicologica, ben evidenziati, possono facilitare la persistenza nellastinenza. Unattenzione estrema richiede la presenza di tendenze depressive o depressione in atto, in terapia o meno, in quanto il fumo pu avere una valenza antidepressiva importante, anche se non ancora noto con certezza quale meccanismo neurosiologico vi sottenda. Spesso nei primi due mesi di astensione, con maggior incidenza nelle prime due settimane, tendono a presentarsi, specie in persone anziane, lievi stati depressivi, la maggior parte a risoluzione spontanea. Si possono riscontrare una momentanea e variabile perdita dinteresse verso lambiente circostante, alterazioni del sonno, inerzia decisionale, difcolt nellaffrontare le problematiche quotidiane. Queste risposte psicocomportamentali, seguano esse una decisione spontanea di astensione o siano il risultato di un intervento che abbia ignorato le componenti psicologiche del fumo (agopuntura, elettrostimolazione, cerotto o gomma alla nicotina), possono spiegare la ricaduta nellabitudine e sottolineano la necessit di un controllo protratto nel tempo per ottenere risultati duraturi. Non sempre facile denire quanto la situazione depressiva sia riconducibile unicamente alla sindrome dastinenza, quanto atteggiamento di personalit cui il fumo permette importanti risposte adattative, quanto slatentizzazione di una depressione mascherata o riattivazione di una depressione in precedenza controllata. Nel primo caso nel corso di due mesi al massimo le tendenze depressive spontaneamente si esauriscono e il soggetto vive con soddisfazione ancora maggiore lastensione raggiunta; se questo non avviene diventa indispensabile una valutazione dei modelli esistenziali del paziente: la loro insufficienza o inadeguatezza pu giusticare la persistenza di momenti depressivi reattivi, sempre attenti al manifestarsi di una componente endogena che pu beneciare di una terapia farmacologica appropriata. Ne consegue che risulta imperativo durante un intervento per ottenere lastensione dal fumo non sospendere una terapia antidepressiva in atto e porre la massima attenzione alla comparsa o al peggioramento di una sintomatologia depressiva. Raro comunque stato nella nostra esperienza il manifestarsi di quadri depressivi gravi, che possono essere gi stati presenti nella vita del paziente, spesso in concomitanza al peggiorare di problematiche relazionali im-

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portanti; la sigaretta pu trasformarsi in casi simili quasi in persona e la sua perdita, specie in situazioni di solitudine profonda, essere percepita come una insopportabile vedovanza: ansia e depressione possono accompagnarsi anche al solo pensiero di una eventuale rinuncia. Tale prospettiva pu portare, in situazioni eccezionali e in personalit predisposte, alla comparsa di impulsi suicidi, specie quando, giudicata effettiva dai primi tentativi la possibilit di successo, una struttura di personalit intensamente ossessiva trasforma questa in obbligo morale, tanto pi imperativo e coattivo quanto pi il soggetto si imposto, per un atteggiamento di coerenza interiore, il dovere assoluto di smettere di fumare. Nella nostra casistica un unico tentativo anticonservativo fu messo in atto da una paziente sessantenne, difficile da valutare quanto reazione isteroide o effettiva volont decisionale, tentando di buttarsi gi dalla nestra: ne fu trattenuta e impedita dal compagno. importante ricordare che momenti depressivi acuti possono comparire anche in risposta ad una decisione spontanea di smettere di fumare specie se questa si accompagna a scelte incongrue o pericolose: quanto avvenne nella paziente di cui riferiamo lesperienza. Affetta da episodi depressivi endogeni ricorrenti, in terapia farmacologica con antidepressivi SSRI, forte fumatrice, decise di interrompere il fumo pur trovandosi in una situazione emotivamente assai difficile. Inizi la terapia con buproprione alla dose prescritta e condando nel suo effetto antidepressivo decise di sospendere immediatamente la terapia farmacologica in atto, riuscendo a ridurre nel contempo le sigarette a 2-3 al d. Risultato nale fu linsorgenza di gravi note disforiche depressive da carenza farmacologica associata di nicotina e di SSRI e comparsa di istinti ossessivi suicidari che vennero rapidamente annullati dalla ripresa del fumo e dalla riassunzione della terapia antidepressiva; la presenza di problematiche psicologiche importanti ci indusse a riutare lintervento richiesto mirante unicamente alla disassuefazione dal fumo e a prospettare la necessit di una psicoterapia. La presenza di problematiche di simile gravit, per quanto una esigenza medica lo possa imporre, difficilmente compatibile con una astensione assoluta e denitiva dal fumo: la richiesta della sua cessazione pu comunque trasformarsi in occasione ottimale per esaminare le scelte esistenziali del paziente e consigliare una psicoterapia o una terapia farmacologica o entrambe. 6.10. Comorbilit di accompagnamento Le comorbilit di accompagnamento (DAP, disturbi del comportamento alimentare, quadri fobico ossessivi) rendono lintervento di astensione de-

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cisamente complesso per la patologia di fondo cui lipnosi deve confrontarsi, anche se lobiettivo richiesto unicamente leliminazione della dipendenza tabagica. Fra le conseguenze legate allastensione dal fumo merita attenzione il quasi inevitabile aumento di peso, anche se statisticamente limitato a due, tre chili. Potenziale fonte di ansia, specie nel sesso femminile, in personalit normalmente strutturate pu essere psicologicamente accettato, contrastato nel suo sviluppo dallipnosi stessa, annullato alne nel tempo da prescrizioni dietetiche e comportamentali di facile esecuzione. Se il fumo per gi risposta a disturbi del comportamento alimentare, questi richiedono un intervento immediato perch, ignorati o sottovalutati, possono portare a rapidi aumenti di peso e alla ricaduta nella dipendenza. Grazie alla possibilit di attivare strategie di controllo alimentari particolarmente efficaci, il fumo si presenta non solo eccellente risposta alle tentazioni del cibo riducendo o annullando la sensazione di fame ma diventa esso stesso cibo ideale in quanto esaudisce tutte le caratteristiche di un cibo (gusto, oralit, piacere, ritualit psicologica-relazionale) eccetto le potenzialit caloriche, non solo nulle ma addirittura negative per laumento del metabolismo corporeo indotto; il fumo risulta inoltre, per lazione ansiolitica ed antidepressiva della nicotina, mezzo importante per affrontare e contenere problematiche esistenziali importanti cui il soggetto darebbe altrimenti risposta nel cibo: questa possibilit ne esalta ulteriormente la funzione di controllo, il che ne rende difficile, rischiosa, inaccettabile la perdita. Allipnosi pu essere affidato in patologie simili, oltre alleliminazione del fumo, anche il compito pi complesso di affrontare i disturbi del comportamento alimentare associati: essa, inserita in una psicoterapia idonea, permette spesso di ridurre o eliminare lingestione eccessiva di cibo, il pi delle volte precedente labitudine al fumo. Nel disturbo da attacco da panico (DAP) la sigaretta pu essere percepita come mezzo di sedazione dellansia, fonte di sicurezza, strumento per ridurre la frequenza e meglio controllare gli attacchi di panico, possibile prolassi anche alla loro comparsa: per questi motivi assai difficile che il paziente, pur volendolo, riesca ad interrompere il fumo se prima non stata risolta la patologia di fondo e le problematiche che ad essa si accompagnano. Latteggiamento fobico o la presenza espressa di fobie con la tendenza allipercontrollo che laccompagna sono solo in casi rari una assoluta controindicazione allipnosi: esigono per un intervento estremamente attento perch elevato il rischio dinsuccesso. Diventa essenziale attraverso unanamnesi accurata valutare origine, qualit, signicato delle componenti fobiche: la richiesta di astensione pu trasformarsi in unoccasione per discuterle ed affrontarle. Il fumo pu essere ritenuto, per lo stato di be-

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nessere e lucidit che comporta, ausilio indispensabile per attivare un controllo efficace su cose e circostanze, esigenza essenziale nella personalit fobica. Anche se assai dubbio che questo venga effettivamente ottenuto, di sicuro tale scelta paradossale conferma di una sempre pi netta perdita di controllo, sul fumo stesso in particolare, alla radice della personalit dipendente. Questa realt, spesso inizialmente negata o volutamente ignorata, pu evidenziarsi nei momenti pi imprevisti suscitando disagio profondo. Alla sua percezione essere data istintiva risposta con un ulfrpu anc es co cautoalimentantesi: teriore aumento del fumo in un circolo vizioso itino CG la frase EMS pi fumo pi sono ansioso, pi sono ansioso pi fumo, spesso la con18/ clusione nale che accompagna il dover constatare, con rabbia o rassegna- 03/2013 zione secondo i momenti, la perdita totale di controllo sul fumo. Lesperienza clinica ci ha indotto ad utilizzare nei quadri fobici un approccio particolare nalizzato a superare la paura, espressa o inespressa, di perdere nello stato ipnotico la capacit di controllo: esso si rivelato nel corso degli anni estremamente produttivo e riteniamo utile farne un breve cenno. Iniziamo la seduta dicendo al paziente, la maggioranza delle volte una paziente, che nostra intenzione aiutarlo ad affrontare nella maniera migliore linduzione ipnotica riducendo al minimo lansia, la tensione, la paura che possono associarsi ad unesperienza ancora sconosciuta. Vorremmo soprattutto offrirgli il mezzo perch possa lui stesso controllare lipnosi e interromperla in qualunque momento lo desideri ricuperando immediatamente lo stato di veglia: a realizzare tutto questo provveder la parola magica. Sar sufficiente, gli spiegheremo, che scelga mentalmente, prima dellinduzione, una parola, ignota allipnotista, che, volontariamente pensata, sar capace magicamente di interrompere lo stato ipnotico, qualunque sia il livello raggiunto. Questa affermazione tranquillizzer il paziente offrendogli una chiave duscita utilizzabile a piacimento. Limmediato avvio dellipnosi impedir elaborazioni critiche su quanto presentato e la sicurezza offerta dalla parola magica permetter di iniziare linduzione su un paziente meno ansioso e pi disponibile. Quanto presentato pu essere denito una suggestione preipnotica in stato vigile, destinata ad attivarsi nella sua completezza nello stato ipnotico stesso, non solo ma leventuale suo uso implicita ammissione del suo raggiungimento in quanto non si pu uscire da uno stato se non si accetta di esserne prima entrati. Le persone che usano effettivamente la parola magica sono pochissime, non pi del 2% del totale. Raramente pazienti dalle componenti fobiche esasperate possono sorprendere lipnotista con un dubbio: mi ricorder della parola magica quando vorr pronunciarla?; a questa domanda saranno date risposte da scegliere di volta in volta in relazione allesperienza clinica del tera-

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peuta e alle problematiche presenti. La parola magica pu assumere anche funzioni particolari e impreviste; interessante fu losservazione di una paziente claustrofobica che la percep come possibilit di aprire in ogni momento al minimo segno di disagio una nestra sullambiente circostante: la parola magica le permetteva di uscire immediatamente dellipnosi, simbolicamente percepita per la chiusura degli occhi richiesta, come lentrare in una stanza chiusa dove sentiva di perdere ogni controllo. Altro possibile suggerimento per facilitare linduzione ipnotica in pazienti con disturbanti problematiche esistenziali invitarli, prima dellinduzione, a stringere a pugno la mano di destra immaginando di rinchiudervi dentro, per il solo tempo della seduta, i loro problemi s da evitare che possano interferire negativamente: essi potranno essere immediatamente ricuperati al termine dellesperienza riaprendo semplicemente la mano. Alcuni pazienti, nonostante linvito del terapeuta a chiudere a pugno la sola mano di destra, le chiudono tutte e due: richiesti del perch possono sorridendo spiegare che i loro problemi sono cos numerosi da esigere per contenerli la chiusura di entrambe le mani. Anche se raramente, durante la seduta ipnotica il pugno pu spontaneamente aprirsi, segnale di una possibile avvenuta elaborazione e risistemazione, spontanea o stimolata dalle suggestioni presentate, di importanti problematiche esistenziali. 6.11. Ipnosi di gruppo Pur rimanendo lapproccio individuale il trattamento di elezione nella disassuefazione dal fumo, anche lipnosi di gruppo, se praticata da un abile ipnotista, pu dare risultati soddisfacenti nellannullare la dipendenza. Nelle righe seguenti saranno esaminate le difficolt da superare, non trascurabili, ed evidenziate le problematiche di pi frequente riscontro: molto di quanto presentato pu essere utilizzato, senza alcun uso dellipnosi, anche in una terapia cognitivo-comportamentale. Lintervento, attuabile in sei incontri, pu svolgersi con due modalit: la prima prevede incontri bisettimanali nelle due settimane iniziali e un unico incontro nelle due settimane successive, la seconda un solo incontro settimanale per sei settimane consecutive. La durata di ogni incontro pu variare da unora a due, il numero di partecipanti da sei a dodici, disposti spazialmente a semicerchio in ununica la intorno al terapeuta. Gruppi formati esclusivamente da uomini o donne possono consigliare approcci con caratteristiche particolari, anche molto differenti da quelli utilizzabili nei gruppi misti; egualmente lo pu suggerire una caratteristica di et predominante.

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Primo incontro Esposizione sintetica degli obiettivi del corso. Spiegazione e compilazione da parte dei partecipanti del questionario informativo in cui saranno riportati dati anagraci, titolo di studio, professione, presenza di fumatori nello stretto entourage familiare, motivazioni al fumo e alla sua interruzione, patologie presenti. Esecuzione del test di Fagerstroem. Raccolta dei questionari che saranno valutati dal terapeuta prima della seduta successiva. Esame delle problematiche della dipendenza e dei vari metodi di disassuefazione, presentazione dellipnosi e delle sue possibilit di intervento. Test dellelastico: a ciascun partecipante sar consegnato un elastico giallo (giallo perch tra i colori simboleggia richiesta di attenzione per un possibile pericolo) con cui avvolgere il pacchetto per attivare il controllo sul fumo secondo quanto presentato nel capitolo 6.5 (p.105). Utilizzo del dialogo, attivato da domande o commenti relativi a quanto esposto, per iniziare una conoscenza, sia pur ancora superciale, dei partecipanti, cui seguiranno brevi colloqui individuali nalizzati ad evidenziarne le caratteristiche psicologiche. Pressante invito a frequentare il corso per tutta la sua durata, superando la tentazione di abbandonarlo anzitempo, in quanto i risultati possono essere ottenuti anche allultima ora. Lintera seduta viene registrata e, se il paziente lo desidera, consegnata per lascolto: egualmente registrati saranno gli incontri successivi. Obiettivi: 1. Presentare nella sua molteplice complessit la dipendenza tabagica. 2. Conoscere storia e motivazioni del fumo, valutare il livello di dipendenza e la volont decisionale. 3. Evidenziare le patologie presenti 4. Proporre riessioni sulla dipendenza. 5. Attivare aspettative positive e aumentare le motivazioni allastensione. 6. Stimolare coinvolgimento e impegno personale. Secondo incontro

Richiesta-invito ad ognuno di partecipare al gruppo le proprie esperienze nel massimo rispetto delle esigenze individuali: accettare di rinunciare in modo controllato a un minimo di privatezza per poter approttare delle esperienze del gruppo e permettere scambi positivi con i suoi componenti. Il terapeuta vigiler perch quanto esposto non crei disagio alcuno e riguardi principalmente il fumo.

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Autopresentazione dei partecipanti e della loro storia di fumatori. Esame e valutazione del questionario presentato, con particolare attenzione a precedenti periodi di astensione. Invito ad esporre le strategie attivate in passato per interrompere il fumo e discussione della loro validit. Verica del test dellelastico. Impegno costante del terapeuta a facilitare la conoscenza reciproca dei partecipanti e a stimolare le interazioni positive nel gruppo. Presentazione da parte dellipnotista di esperienze terapeutiche della sua casistica clinica con particolare attenzione alle problematiche esistenziali di pi frequente riscontro nei fumatori: perfezionismo, eccesso di ansia, ipercontrollo. Se vi sono fumatori sopra le 30 sigarette si segnala lossessivit del comportamento e lipossia permanente in cui vivono. Similitudini e metafore saranno utilizzate per dare maggior incisivit al discorso. Potranno riferirsi alla dipendenza dal fumo o a problematiche esistenziali evidenziate o anche allattivit lavorativa dei soggetti: quanto pi elevato sar limpatto emozionale tanto maggiore sar lefficacia. Richiesta ad ogni paziente se preferisce interrompere il fumo immediatamente o in modo progressivo: si proceder quindi allinduzione ipnotica. Lipnosi di gruppo richiede una tecnica induttiva molto essibile in grado di rivolgersi contemporaneamente e con efficacia a tutti i partecipanti. Si inizier linduzione invitando i soggetti, comodamente seduti, a chiudere gli occhi: a questa richiesta si accompagneranno suggestioni di rilassamento e benessere; raggiunta lipnosi saranno presentate suggestioni speciche per lastensione o la riduzione del fumo. Un approccio individuale successivo, diretto ad ogni componente del gruppo e limitato a un tempo di tre, quattro minuti, permetter un breve intervento mirato a rispondere a necessit personali evidenziate in precedenza. Le suggestioni proposte al singolo dovranno, se possibile, essere strutturate in modo tale da poter essere condivise parzialmente o totalmente anche dal gruppo per facilitare la persistenza anche in queste situazioni di un rapporto attivo con lipnotista. Lo stesso inviter ciascuno dei partecipanti a scegliere tra le suggestioni inviate individualmente quanto possa trovare di pertinente a se stesso. Lapproccio individuale permetter anche di vericare il livello dipnosi raggiunto. Sar inne ricuperato il rapporto comune con il gruppo e presentate suggestioni postipnotiche di benessere e tranquillit: subito dopo si attiver luscita dalla trance. Terminata la seduta, lesperienza sar esaminata e discussa con particolare riferimento a problemi inusuali insorti durante linduzione o nello stato ipnotico stesso. Estrema attenzione deve essere posta a quanto pu emergere spontaneamente in ipnosi senza alcuna apparente connessione con le suggestioni inviate o alla comparsa di code postipnotiche intense e di notevole durata.

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Anche risolta la trance, lipnotista sar pronto ad attivare ogni elemento suggestivo che possa essere giudicato utile al successo della terapia. Prima della chiusura denitiva dellincontro si vericher il ripristino dello stato di veglia in tutti i partecipanti. Una copia della registrazione della seduta sar consegnata a ciascuno di essi con linvito ad ascoltarla pi volte nella giornata, specie nei momenti di crisi. Obiettivi: 1. Condivisione nel gruppo delle esperienze sul fumo lasciando libero il paziente, se lo desidera, di completarle o arricchirle con situazioni o esperienze personali. 2. Conoscenza da parte del terapeuta delle caratteristiche psicologiche dei soggetti, esame del comportamento e delle relazioni del gruppo, valutazione e controllo delle problematiche potenzialmente disturbanti. 3. Esposizione di precedenti esperienze di astensione dal fumo, valutazione delle strategie utilizzate e dei risultati ottenuti. 4. Coinvolgimento personale dei partecipanti nellobiettivo comune della disassuefazione attraverso linstaurarsi di un clima informale che permetta di accettare ed assorbire, anche se assai diverse, le carattestiche psicologiche e comportamentali di ognuno. 5. Presentazione delle problematiche esistenziali di pi frequente riscontro nella dipendenza tabagica con implicito invito a scoprirne in se stessi leventuale presenza e ad attivarne la soluzione. Scelta decisionale sui tempi e modi di raggiungere lastensione. 6. Induzione dellipnosi. Valutazione della suscettibilit individuale alla stessa con attenzione a particolari esigenze personali. Attivazione delle sue possibilit nella disassuefazione dal fumo. Discussione ed esame dellesperienza vissuta.

Terzo incontro Relazione di quanto avvenuto nei giorni precedenti e valutazione dei risultati raggiunti in relazione agli obiettivi proposti, verifica della comparsa di eventuali segni da carenza nicotinica. Ricerca individuale delle motivazioni del successo o dellinsuccesso per evidenziare le problematiche che possono giustificare i risultati ottenuti, specie se insoddisfacenti. Valutazione da parte del terapeuta sullopportunit di esaminare queste ultime in pubblico o individualmente. Definizione per ognuno dei partecipanti degli obiettivi ancora da raggiungere: la stabilizzazione per chi gi ha ottenuto lastensione, il suo conseguimento attraverso un programma individuale per chi non lha an-

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cora realizzata: in relazione alla quantit del fumo residuo sar programmato un nuovo tentativo di astensione totale o di riduzione progressiva. Prima di attivare linduzione i partecipanti saranno invitati ad esporre le loro osservazioni sullesperienza ipnotica gi vissuta e le problematiche eventualmente insorte. Lipnosi pu infatti far emergere involontariamente situazioni sgradevoli che il paziente aveva rimosso avvolgendole e nascondendole nel fumo e che la decisione di interrompere il fumo, in qualche modo mezzo di contenimento o apparente soluzione alle stesse, costringe a rivedere: il disagio che ne pu nascere pu essere tale da portare al riuto dellastensione. Possono anche evidenziarsi problematiche condivise da pi componenti del gruppo (obesit, difficolt a seguire la dieta, componenti fobiche) che devono essere esaminate e discusse. In presenza di situazioni simili si dovr scegliere se continuare ad effettuare linduzione di gruppo dedicando pur sempre un tempo individuale, anche minimo, ad ogni partecipante o attivare esclusivamente induzioni singole che permettano di meglio affrontare le problematiche evidenziate: un colloquio individuale per una miglior conoscenza della situazione preceder in questo caso lipnosi. possibile proporre anche una induzione comune per i componenti del gruppo che hanno gi interrotto il fumo riservandone unaltra, comune anchessa, ai soggetti non ancora astinenti: una scelta simile presenta vantaggi e svantaggi che il terapeuta dovr attentamente valutare. Nello schema induttivo, comune o individuale, possono essere inseriti rituali ripetitivi e vincolanti nalizzati a facilitare la comparsa dello stato ipnotico e tendenti anche a valorizzare le interazioni inconscie positive che possono manifestarsi nel gruppo. Lottimizzazione del legame relazionale, sempre da perseguire, pu strutturarsi anche attraverso la scelta di un preciso orientamento spaziale. In tal senso le posizioni inizialmente assunte possono rimanere immodicate per tutti gli incontri o variare, ponendosi i partecipanti, di volta in volta, pi lontano o pi vicino al terapeuta; il gruppo stesso pu essere diviso in sottogruppi dalle caratteristiche ben denite o i partecipanti stessi essere ridistribuiti in modo particolare, ponendo, ad esempio, vicino ad un soggetto ancor fumatore uno gi astinente, implicito invito per il primo ad assorbire e condividere i risultati positivi, per il secondo a continuare in una funzione di graticante ed ammirevole esempio. Egualmente importanti sono i movimenti del terapeuta, in particolare la sua disposizione spaziale in relazione ai componenti del gruppo, che pu variare di volta in volta ed essere mezzo e strategia per ottimizzare sia il rapporto con il gruppo stesso sia le dinamiche relazionali individuali. Il terapeuta dovr impegnarsi a tener sempre viva in tutti lattenzione an-

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che quando il discorso rivolto principalmente al singolo soggetto inserendo nel dialogo osservazioni di interesse generale o suscitando curiosit attraverso storie, aneddoti, metafore che, pur indirizzati ad una specica persona, possano attivare linteresse comune. Deve essere segnalata la necessit di continuare gli incontri sino alla loro conclusione, anche se il fumo stato gi cessato, per evitare il rischio, interrompendo precocemente la terapia, di ricadere nellabitudine non essendosi ancora le difese personali sufficientemente consolidate.

fran Obiettivi: cenel 1. Valutazione dellefficacia dellipnosi gli obiettivi scraggiungere o ci voluti. tino 2. Esame delle problematiche insorte in relazione allipnosi e alla diCG EMS sassuefazione. 3. Scelta denitiva del tipo di astensione, immediata o progressiva. 4. Riconoscimento di eventuali sintomi da carenza nicotinica e loro trattamento. 5. Evidenziazione di disagi psicologici o patologie psichiatriche signicative. 6. Ottimizzazione dellapproccio terapeutico in relazione alle caratteristiche dei partecipanti. Possibile attivazione di una terapia individualizzata.
Quarto incontro Se i partecipanti non sono stati tutti presenti alla seduta precedente telefonare o far telefonare prima dellincontro ai mancanti per conoscere i motivi dellassenza: giusticata impossibilit o scelta deliberata di interrompere la terapia perch, cessato gi il fumo, non si ritiene pi necessario continuarla o perch, convinti della sua inutilit e sicuri dellinsuccesso, si deciso di sospenderla; qualunque sia la scelta opportuno con motivazioni adeguate spingere il soggetto a proseguire la terapia presentandosi alla seduta successiva. In questa saranno valutate le difficolt incontrate durante la settimana discutendone sia in gruppo sia individualmente. possibile anche riscontrare un peggioramento rispetto a quanto raggiunto nei primi incontri: allorigine possono esserne situazioni contingenti, familiari, relazionali, di lavoro cui il fumo continua a rivelarsi risposta privilegiata e insostituibile. importante non ridurre limpegno verso i soggetti gi astinenti resistendo alla tentazione di concentrarlo unicamente sui fumatori residui. Si cercher di consolidare la permanenza nellastensione nei primi esaminan-

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do le problematiche e le difficolt incontrate nel mantenerla, suggerendo anche come difendersi dallinvidia di quanti, continuando a fumare, svalutano il risultato raggiunto e provocano alla ripresa del fumo: a tal ne luso di metafore, battute, consigli, che una gestualit o una mimica adeguata potranno valorizzare al massimo, pu rivelarsi di estrema utilit. Egualmente importante vericare leventuale comparsa di comportamenti fobici o la presenza anche sfumata di un DAP, di momenti depressivi o alterazioni del comportamento alimentare che possono pesantemente incidere sul successo della terapia. Lattuazione di induzioni e colloqui individuali della durata di una quindicina di minuti permetter di valutare la gravit delle problematiche presenti e dare un giudizio critico sulle effettive possibilit di successo: le induzioni individuali potranno far seguito ad una iniziale induzione di gruppo o sostituirla completamente. Di fronte a problematiche particolarmente complesse si pu proporre lattivazione di una psicoterapia. Una breve seduta di gruppo riassuntiva concluder lincontro. Sia linduzione di gruppo che quelle individuali saranno registrate e consegnate ai pazienti con linvito a riascoltarle pi volte nel corso della settimana. Obiettivi: 1. Ricupero e reinserimento in terapia degli assenti. Valutazione dei risultati ottenuti e ottimizzazione degli interventi successivi. 2. Colloqui ed ipnosi individuali per attivare al massimo le possibilit terapeutiche. 3. Evidenziazione di importanti problematiche psicologiche o psichiatriche. 4. Tentativo attraverso il riascolto della cassetta di attivare lautoipnosi. Quinto incontro Dialogo iniziale di gruppo, valutazione dei risultati ottenuti, verica dei soggetti che hanno raggiunto lastinenza e di quelli ancor dipendenti; presentazione e discussione delle problematiche incontrate. Esposizione da parte degli astinenti del percorso fatto e delle modalit utilizzate per raggiungere lastensione, proposta e ricerca di strategie, ipnotiche o no, per realizzarla in quanti non lhanno ancora ottenuta. Esame dei motivi della ricaduta, sdrammatizzazione della stessa e attivazione di modelli che facilitino la persistenza nellastensione. Colloqui e sedute individuali di ipnosi della durata da cinque minuti a un quarto dora, nalizzate allastensione se non ancora raggiunta, a stabilizzarla se gi ottenuta. Possibile seduta conclusiva di gruppo. Le sedute sia comuni che individuali saranno registrate e date ai partecipanti per lascolto.

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Obiettivi: 1. Verica dei risultati ottenuti. 2. Esposizione delle problematiche risolte e dei metodi utilizzati. 3. Valutazione delle difficolt ancora in atto che ostacolano il raggiungimento dellastensione. 4. Ricerca di strategie personalizzate nei fumatori residui. 5. Colloqui ed induzioni individuali per aumentare lefficacia della terapia. 6. Presentazione delle motivazioni della ricaduta e delle modalit per evitarla o superarla. Sesto incontro Valutazione conclusiva dei risultati raggiunti e delle problematiche ancora incontrate: possibilit, suggerimenti, consigli. Incontri e ipnosi individuali nalizzate alla stabilizzazione dellastensione o al suo ottenimento se non ancora conseguito; richiesta di telefonare la settimana successiva per segnalarne il raggiungimento o meno. Si sottolinea ai fumatori residui che lesperienza fatta, anche se non ha portato allastensione, stata egualmente importante perch ha permesso di acquisire una conoscenza corretta sui problemi del fumo: stato deposto un seme che, anche se non immediatamente, in tempi futuri, potr arrivare a maturazione e trasformarsi in volont, decisione, risorse sufficienti a liberare dalla tossicodipendenza tabagica. A conclusione degli incontri si chieder ad ognuno la compilazione di un questionario per valutare lutilit del corso e il livello di soddisfazione raggiunto. Obiettivi: 1. Valutazione conclusiva dellesperienza e discussione dei problemi non ancora risolti. 2. Ulteriore tentativo di ottenere lastensione in quanti non lhanno ancora raggiunta con richiesta di verica telefonica per constatarne il successo o meno. 3. Richiesta nale di valutazione del corso in particolare per quanto riguarda efficacia ed utilit. Osservazioni conclusive Quali i risultati dellipnosi di gruppo, quali le difficolt da affrontare, quali i vantaggi conseguibili? I vantaggi maggiori sono quelli economici con costi inferiori almeno

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del 50% rispetto ad un trattamento individuale, ad essi si associa la possibilit di scambiare esperienze signicative con altri fumatori. Lo svantaggio principale dato dalla possibile elevata disomogeneit dei partecipanti al gruppo riguardo allet, al numero di sigarette fumate, alla durata della dipendenza, alle sue motivazioni, alle problematiche psicologiche e mediche presenti, il che rende difficile attivare una terapia che possa rispondere completamente alle necessit di ogni fumatore. Tale difficolt pu essere in parte superata attraverso colloqui e ipnosi individuali. Indispensabile risulta raggiungere nel tempo pi breve possibile un rapporto positivo tra ogni componente del gruppo e il terapeuta, obiettivo sicuramente di non facile realizzazione. Questo pu essere conseguito attraverso le strategie pi svariate, che devono essere nalizzate anche ad ottimizzare la coesione del gruppo stesso s da aumentare le motivazioni e limpegno comune allastensione: non infrequente inoltre che gli incontri inizialmente nalizzati allastensione assumano sempre pi nel tempo le caratteristiche di sedute di psicoterapia di gruppo. Per alcuni partecipanti inne il numero degli incontri pu rivelarsi insufficiente per raggiungere unastensione potenzialmente possibile con una terapia di pi lunga durata. La percentuale di successo, fortemente condizionata dalla qualit del campione e dallabilit del terapeuta, oscilla ampiamente, variando dal 30 al 70%.

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La terapia farmacologica
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La terapia farmacologica della dipendenza tabagica si attua essenzialmente attraverso lutilizzo della nicotina o del bupropione: in casi particolari essa pu essere associata allipnositerapia.

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7.1. Nicotina

La dipendenza dalla nicotina, che lega il fumatore alluso del tabacco, pu essere controllata assumendo la stessa in maniera differente da quella abituale s da somministrare unicamente la nicotina senza le sostanze tossiche contenute nel fumo. La terapia sostitutiva con nicotina (NRT) pu essere attuata con diverse preparazioni farmacologiche: gomme da masticare, cerotti transdermici, inalher, compresse sublinguali. La quantit di sigarette fumate e il test di Fagerstroem saranno di guida per scegliere il dosaggio della NRT e la forma di somministrazione. Per i fumatori di meno di 10 sigarette/die consigliabile lutilizzo di gomme da masticare al dosaggio minore o compresse sublinguali o inalatore ogni volta che si avverte la necessit di fumare o cerotti transdermici a basso dosaggio; per i fumatori di pi di dieci sigarette/die consigliabile lutilizzo di cerotti transdermici, eventualmente associati alle gomme o allinalatore: per i fumatori continuativi e regolari durante tutta la giornata meglio indicato il cerotto che permette di evitare i sintomi di astinenza, per i fumatori discontinui, che fumano in occasioni e situazioni particolari per sfruttare le propriet psicotrope della nicotina, pi adatto luso della gomma da masticare, dellinalatore o ancora meglio delle compresse sublinguali. La durata del trattamento individuale, ma dovrebbe di norma continuare per almeno 2-3 mesi a dosaggio pieno. necessaria cautela in presenza di angina pectoris o qualsiasi altro problema cardiaco o circolatorio grave, di ipertensione, insufficienza epatica e/o renale, ulcere gastriche o duodenali, diabete, feocromocitoma, ipertiroidismo.

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La nicotina danneggia il feto per cui le donne gravide fumatrici dovrebbero interrompere il fumo senza attuare una NTR. Continuare a fumare in gravidanza arreca per statisticamente un danno maggiore di quello causato dalluso della terapia sostitutiva con nicotina: il suo impiego nelle gravide che non riescono ad interrompere il fumo pu quindi trovare indicazione dopo attenta valutazione e sotto stretto controllo medico; durante lallattamento la nicotina, anche a dosi terapeutiche, passa liberamente nel latte materno in quantit che possono avere effetti dannosi sul lattante. Gomme da masticare Lutilizzo delle gomme da masticare alla nicotina aumenta lefficacia dellintervento di disassuefazione dal fumo sia quando viene prescritto come unica terapia sia quando viene associato a un intervento cognitivo comportamentale: in questultimo caso sono segnalate percentuali di astinenza ad un anno dal 15 al 25%. co Per avere una copertura adeguata dovrebbe essere consigliata lassunfrances zione di una gomma in sostituzione di ogni sigaretta fumata, vale a dire almeno una gomma/ora. Il paziente stesso pu regolare la dose assunta in base alle sue necessit. Dalla maggior parte degli studi controllati risulta che i fumatori che utilizzano la gomma come forma di NRT consumano in media 5-6 gomme/die, quantit insufficiente a raggiungere livelli ematici di nicotina tali da ridurre il desiderio del fumo (sottodosaggio). La maniera corretta di assumere la gomma consiste nel masticarla lentamente, fermarsi dopo 5-10 atti masticatori e riprendere dopo una pausa. Ogni gomma va masticata per circa 20-30 minuti. I dosaggi delle gomme alla nicotina sono di 2 e 4 mg: il dosaggio pi basso indicato per i pazienti con un test di Fagerstroem inferiore a 6, il dosaggio maggiore per gli altri. Inalatori In questa forma di NTR la nicotina viene vaporizzata ed inalata in quantit assai bassa, mediamente 13 microgrammi di sostanza attiva per ogni boccata. Essa viene assorbita attraverso il cavo orale e le prime vie respiratorie. Linalatore garantisce la graticazione della gestualit e della stimolazione orale senza avere il potenziale di innescare o mantenere la dipendenza. Lo strumento ha la forma di un bocchino e pu ospitare allinterno una cartuccia che a sua volta contiene un ltro poroso imbevuto di nicotina. Lo scopo di questa formulazione quello di fornire al fumatore una quantit

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La terapia farmacologica

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terapeutica standard di nicotina associata alla abituale gestualit e di riproporre, mediante un particolare aroma, le usuali sensazioni gustative. Quando il fumatore avverte lo stimolo a fumare deve semplicemente portare alla bocca linalatore e aspirare una o due volte. Pu ripetere diverse volte questo atto. Sono raccomandate da un minimo di 4 a un massimo di 10 capsule da 10 mg di nicotina al giorno. Cerotti a cessione transdermica Il cerotto viene applicato appena svegli al mattino e tolto (a seconda delle formulazioni) la sera prima di andare a letto o il mattino successivo e sostituito con uno nuovo. Ne sono disponibili tre tipi diversi con dosaggi variabili: 5, 10 e 15 mg il primo; 7, 14 e 21 mg il secondo; 15 e 30 mg il terzo. Anche le superci di rilascio sono diverse: 10, 20, 30 cm2. Un fumatore medio (20 sigarette/die, con Test di Fagerstroem tra 5 e 7) dovr utilizzare il dosaggio iniziale di 15 mg da scalare regolarmente nei mesi successivi. Il cerotto ha vantaggi estetici e di praticit ed anche la NRT pi maneggevole. Non soddisfa per completamente le necessit del fumatore in quanto elimina la partecipazione gestuale al fumo e non permette di ottenere il picco nicotinico. I cerotti a cessione transdermica forniscono una nicotinemia basale la maggior parte delle volte sufficiente a controllare i sintomi di astinenza. Ai pazienti che soffrissero particolarmente la mancanza del picco nicotinico o a quelli che raggiungono punteggi molto elevati al test di Fagerstroem (da otto a dieci) si possono affiancare al cerotto le gomme o linalatore da utilizzare episodicamente quando il desiderio di fumare si rivela insopprimibile. Gli effetti collaterali riportati sono piuttosto rari e consistono in irritazione cutanea locale, nausea, cefalea, vertigini, insonnia. Mentre questi ultimi possono essere espressione di sovradosaggio (e quindi eliminati da un dosaggio inferiore), lirritazione cutanea prevenibile variando quotidianamente la zona di applicazione.

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Compresse sub-linguali di nicotina

Si tratta di compresse di nicotina che devono essere poste sotto la lingua, dove si dissolvono lentamente (circa 30 minuti). La dose iniziale deve essere determinata in ogni singolo paziente sulla base del test da dipendenza dalla nicotina. consigliata inizialmente lassunzione di una compressa ogni 1 o 2 ore: la dose mediamente utilizzata di 5-12 compresse al giorno.

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7.2. Bupropione un farmaco, usato da parecchi anni come antidepressivo, che ha dimostrato recentemente nella sua somministrazione ritardo di poter facilitare la disassuefazione dal fumo. Agirebbe inibendo il reuptake neuronale della dopamina e della noradrenalina con effetto sul meccanismo biochimico della dipendenza riducendo il desiderio di fumare e la sindrome da astinenza. Il bupropione deve essere assunto alla dose di 300 mg suddivisa in due somministrazioni giornaliere per 7-9 settimane. un farmaco disponibile solo su presentazione di ricetta medica. Controindicazioni sono precedenti crisi convulsive, interventi di neurochirurgia, trauma cranico che possono rendere pi frequente il rischio di convulsioni, anoressia e bulimia attuale o pregressa. Il bupropione un farmaco prescrivibile unicamente dal medico che dovr strettamente sorvegliarne luso.

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Se le statistiche pi attendibili sono concordi nel riferire percentuali di successo dal 2 al 5% di una decisione autonoma di astensione priva di ausili esterni, quali sono i risultati che lipnosi pu ottenere nella disassuefazione dal fumo? La nostra esperienza clinica li conferma eccellenti; non solo nella pratica privata ma anche in ambito pubblico, quale pu essere una struttura ospedaliera o un ambulatorio specialistico, lipnosi pu essere utilizzata con successo in un numero elevato di pazienti contribuendo in maniera signicativa allastensione dal fumo: i costi sono modesti, il metodo apprendibile e sicuro, i risultati soddisfacenti. Presenteremo nelle righe seguenti la nostra attivit in ambito ospedaliero segnalando gli orientamenti e le scelte che giudichiamo pi idonei per un uso efficace dellipnosi nella disassuefazione dal fumo. Quanto riportasco nce to riguarda il trattamento ambulatoriale e i controlli periodici di (tutti a691 fr personalmente esaminati dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2002) dei circa 1.600 pazienti presentatisi dal luglio 1993 nellAmbulatorio di Ipnositerapia e disassuefazione dal fumo dellOspedale Molinette di Torino afdato alla nostra responsabilit. I risultati ottenuti e la rigorosit scientica adottata hanno contribuito a dare ampia credibilit al metodo facilitandone laccettazione a medici e pazienti e sono diventati i pi efficaci testimoni della sua validit. 8.1. Accesso al servizio Si accede al servizio tramite limpegnativa del medico di base che segnala la patologia esigente la disassuefazione dal fumo. Le patologie ammesse al trattamento comprendono le cardiopatie, le malattie broncopolmonari, larteriopatia periferica obliterante, le vasculopatie cerebrali, il diabete mellito, le neoplasie, le collagenopatie, le neuropatie a cui si aggiunge la

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condizione siologica di gravidanza. I costi estremamente contenuti (il normale ticket di una visita specialistica con le esenzioni previste dalla legge) hanno reso il metodo disponibile ad una larga fascia della popolazione, anche alla parte meno abbiente della stessa: il risparmio ottenuto dalla riduzione o dallastensione dal fumo supera ampiamente limporto del ticket richiesto. Al momento della prenotazione viene consegnato al paziente un modulo con informazioni essenziali sullipnosi, sulle sue possibilit nella disassuefazione dal fumo, sul numero e frequenza delle sedute e richiesto il consenso scritto alla terapia. Il numero di sedute programmato variabile da sei a otto nei primi due, tre mesi, salvo casi particolari, con intervalli temporali pi stretti se la richiesta di astensione immediata: in questultimo caso la necessit di condizionamenti postipnotici frequenti e ripetuti e di un supporto psicologico adeguato impongono controlli iniziali ravvicinati per aumentare al massimo le possibilit di successo. Ulteriori interventi, pi distanziati nel tempo, coprenti da sei mesi ad un anno, sono previsti per ridurre al minimo il rischio di ricaduta. Lottimizzazione di ogni procedura, dal colloquio preinduttivo alla seduta ipnotica, permette di limitare limpegno iniziale a non pi di trenta, quaranta minuti, riducibile a quindici, venti negli incontri successivi. 8.2. Il colloquio clinico La scheda anamnestica Allinizio del trattamento viene valutato il grado di dipendenza dalla nicotina con il test di Fagerstroem e compilata la scheda anamnestica personale che seguir il paziente per tutto il tempo della terapia. Su di essa vengono riportati i dati anagraci, la professione, la presenza di fumatori o ex fumatori nello stretto ambito familiare (genitori, fratelli, coniuge, gli), il grado di istruzione, lo stato civile, il nome del medico curante, la quantit di sigarette fumate, lesito del test di Fagerstroem e lanamnesi specica. Questa sar volta ad evidenziare linizio temporale del fumo, la sua durata, la sua variazione quantitativa e qualitativa nel tempo, leventuale persistenza in gravidanza; saranno inoltre valutati precedenti periodi di astensione, metodi impiegati, motivi della ricaduta, e segnalate le patologie mediche o psichiatriche presenti e passate (schizofrenia, delirio paranoide, consumo di droghe pesanti escludono laccesso alla terapia, disturbo bipolare, depressione endogena, disturbo ossessivo compulsivo, alcolismo, utilizzo abituale di droghe leggere, richiedono una relazione dello psichiatra

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curante per concordare lintervento). La gravit della patologia denita da un punteggio da 1 a 4: 1. assenza di patologia signicativa; 2. patologia signicativa: ipertensione arteriosa, pericardite, TPSV, bronchite cronica, diabete mellito NID, ulcera gastroduodenale; 3. patologia grave: arteriopatia obliterante periferica, cardiopatia ischemica, valvolare, ipocinetica, neoplasia, BPCO, TIA, asma bronchiale, diabete mellito ID, depressione endogena, sindrome bipolare, collagenopatie, DCA, DAP, IRC; 4. patologia molto grave: infarto miocardico, ictus cerebrale, neuropatia periferica, trapianto cardiaco, trapianto renale. Le motivazioni al fumo Vengono esaminate successivamente le giusticazioni al fumo, le motivazioni a smettere, le paure legate al raggiungimento dellastensione. Per evidenziare le prime sar sufficiente domandare al paziente perch fuma: pi frequentemente di quanto prevedibile la risposta iniziale un immediato e istintivo non so, solo successivamente emergono le effettive motivazioni al fumo. Se persistono difficolt nel riferirle sar lo stesso terapeuta a proporne alcune richiedendo al paziente la conferma. Le cause pi frequentemente addotte a giusticazione del fumo sono le seguenti: mi piace fumare; per abitudine, per automatismo; mi scarica la tensione; per noia; mi rilassa, mi tranquillizza; mi aiuta ad affrontare meglio lo stress; non lo so; mi sento soddisfatto quando fumo; mi aiuta a vincere la solitudine; ne sento il bisogno, non riesco a farne a meno; mi piace il gesto; mi aiuta a fare il lavoro meglio; mi permette di affrontare meglio la giornata; mi serve per riempire le attese e i tempi vuoti; Alla richiesta di evidenziare i motivi per cui si vuole interrompere il fumo le risposte pi comuni sono: per motivi di salute; per motivi estetici;

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perch mi d fastidio dipendere dalla sigaretta; perch la sigaretta limita la mia libert e mi condiziona la vita; perch sento il riuto sociale del fumo; per dare un esempio ai miei familiari; per non intossicare i gli; per i soldi; Si chiede inne al soggetto se ha paura a smettere di fumare: se la risposta affermativa le motivazioni pi frequentemente addotte sono: ho paura di ingrassare; ho paura di diventare depresso; non so che cosa mi potr accadere; ho paura di stare male smettendo di fumare; ho paura di non essere capace di affrontare i problemi della vita senza fumo; La patologia Seguir un attento esame della patologia in atto: lassenza di patologie significative esige un approccio finalizzato particolarmente ad evidenziare laspetto vincolante della tossicodipendenza e ad attivare la volont di liberarsene. Se la patologia grave si pu sottolineare quanto possa migliorare eliminando il fumo, se ancora modesta o lieve, lastinenza permetter di evitarne il peggioramento e conseguire un recupero integrale; se la richiesta di astensione legata alla conservazione di un benessere giudicato a rischio pu essere sufficiente confermare i danni del fumo, la loro reversibilit, ottenuta lastensione, e complimentare il paziente per la decisione presa segnalando, a rafforzare la scelta, lequiparazione da parte dellOMS dellabitudine al fumo alla presenza di una malattia cronica. Solo se la patologia decisamente sottovalutata il terapeuta si impegner a definirla nella sua realt clinica completando conoscenze insufficienti o errate e definendo lastensione dal fumo insostituibile terapia. Non esiter per rendere efficace la sua parola a ricorrere ad espressioni incisive, sintetici memento riferibili alla patologia presente. Un soggetto con arteriopatia obliterante periferica sar invitato a scegliere se perdere il fumo o perdere le gambe, un paziente con insufficienza respiratoria a decidere se smettere di fumare o smettere di respirare. A un cardiopatico sar richiesto se vuole abbandonare il fumo o abbandonare il cuore, a un paziente con pregresso TIA e temporanea emiparesi se preferisce continuare a camminare senza pi fumare o continuare a fu-

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mare senza pi camminare; se alfine un insieme di patologie molteplici peggiora sensibilmente la qualit della vita la proposta sar di cancellare il fumo o cancellare la vita, di rinunciare al piacere di fumare o al piacere di vivere. Il paziente tender a ricordare queste parole, come condizionamento dissuasivo, ogni volta davanti alla tentazione del fumo: esse potranno essere oggetto anche di suggestioni specifiche o condizionamenti postipnotici. Atteggiamenti fatalistici devono essere riutati e respinti richiamandosi a realt inoppugnabili, che il paziente pu misconoscere o voler ignorare, nella piena libert, acquisite le informazioni corrette, di decidere le scelte future. Riportiamo, a titolo di esempio, un colloquio avvenuto con un paziente cinquantenne che si deniva fatalista. Fumatore di pi di 40 sigarette al d, obeso, molto restio ad abbandonare un fumo che giudicava estremamente piacevole, esternava il suo fatalismo accettando i danni del fumo sul cuore, in qualche modo soddisfatto di poter avere grazie al fumo una possibilit di scelta controllata della propria morte. Cosa c di meglio che morire, grazie al fumo, di un infarto cardiaco in un istante evitando tutto un insieme di possibili morti sgradevoli? Si rispose dicendo che gli si augurava che il desiderio si avverasse ma che, ahim, le arterie erano presenti dovunque e potevano essere lese in tutto il corpo, cervello compreso: non cera alcuna garanzia che il suo cuore sarebbe stato la meta unica e privilegiata; linfarto inoltre risultava mortale solo nel 30% dei casi, negli altri avviava una sequela di complicanze che potevano sfociare in una insufficienza cardiaca progressiva. Non solo ma se fosse stato colpito il cervello, le conseguenza potevano portare ad una grave e duratura invalidit come unemiparesi che non sarebbe stata sicuramente gradita. La parole dette inizialmente lo sconcertarono, poi lo irritarono; disse che avrebbe pensato il da farsi, chiuse rapidamente lincontro, nessun altro appuntamento fu ssato. Discutere certe frequenti negazioni o minimizzazioni della pericolosit del fumo rispetto alla gravit dellinquinamento ambientale pu rivelarsi importante: vero, respiriamo tutti indistintamente i risultati della polluzione atmosferica, in particolare i fumi dei tubi di scappamento delle auto: di fronte a questa situazione incontrovertibile lei rivendica il suo diritto e la sua libert di fumare e lassoluta o minima consistenza del danno: giusto, si pu aggiungere con un sorriso, che rivendichi il diritto di scegliersi lei il danno da aggiungere al danno, di scegliersi lei stesso il suo personale tubo di scarico da mettere in bocca e respirare ogni volta che lo desidera; la sigaretta adempie benissimo a questa funzione: un tubo di scarico piccolo, piacevole allocchio, facilmente utilizzabile, tutto suo, da aspirare a piacere venti, trenta, quaranta volte al d.

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essenziale mettere in discussione ingiusticate certezze o luoghi comuni portati a sostegno dellinnocuit del fumo anticipandone la presentazione ancor prima delle eventuali segnalazioni da parte del paziente. Ad esempio: il nonnino che giunge a tarda et, in apparente buona salute, pur avendo fumato tutta la vita, innegabilmente esiste, ed cosa da sottolineare sicuramente, ma come esempio di rara resistenza alle ingiurie del fumo perch, ahim, rimasto solo: tutti gli altri che hanno iniziato a fumare con lui gi si fanno compagnia sotto terra. Anche lutilizzo di un pacchetto alternativo dai vivaci colori e con piacevoli immagini da sovrapporre al pacchetto di sigarette per nascondere le scritte dissuasive sul fumo pu prestarsi ad osservazioni che permettono di evidenziare assurdit e inconsistenza di tale rassicurante scelta. Si ricorder limmagine dello struzzo che alla ricerca di una illusoria sicurezza nasconde la testa dentro la sabbia per non vedere larrivo dei cacciatori: quanto fa il fumatore quando sceglie di sottrarre lo sguardo dalla tragica realt che il fumo chiaramente gli prospetta, illudendosi di poterla ignorare o cancellare coprendo semplicemente le scritte sul pacchetto. Per rivalutare le scritte dissuasive dal fumo, ormai sempre pi ignorate e ricuperarne le valenze iniziali possono essere attivate battute originali: il fumo, cos tanto vituperato, si comporta da galantuomo perch mantiene la parola data: tutti i danni promessi ed evidenziati sul pacchetto glieli recher innegabilmente a tempo e luogo: il fumo ha buona memoria, non la dimenticher certo e sapr dove trovarla. Si dissemineranno anche, inseriti incidentalmente nel discorso, osservazioni, riferimenti, aneddoti legati alla patologia presente, privilegiandone il contenuto emozionale e la funzione suggestiva s da attivare al massimo limpegno allastensione. La dipendenza Subito dopo si spiegher perch smettere di fumare cos difficile, perch molti sono i chiamati e pochi gli eletti, perch il successo di una decisione spontanea di astensione arride solo a un 2-5% dei fumatori e di questi il 50% circa ricade entro lanno. Questa deludente statistica permetter di introdurre il concetto di dipendenza, di sottolineare la molteplicit delle sue componenti, quella farmacologica, quella comportamentale, quella graticante emozionale, quella da risposta allo stress e di vericare le idee in proposito del paziente. La dipendenza farmacologica La dipendenza farmacologica, dovuta alla nicotina, pu essere molto ele-

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vata: di fronte ad eventuali dubbi o riuti nellaccettarla potranno essere attivati interventi idonei ad evidenziarne la presenza. A confermarla si valorizzeranno gli avvisi dissuasivi sul fumo presenti sul pacchetto di sigarette: impensabile che i fumatori siano tutti talmente stupidi o autolesionisti da ignorare rischi cos palesemente segnalati o da continuare a fumare in presenza di problematiche di salute estremamente gravi: se persistono nellabitudine perch non loro possibile liberarsene, segnale indiscusso di una dipendenza che annulla ogni possibilit di smettere a piacere. Ancora si pu domandare al paziente: se un negoziante cercasse di venderle un elettrodomestico con scritto ben evidente e a caratteri cubitali sulla scatola esterna continuando ad usarlo rimarrete fulminati lei lo comprerebbe? Penso proprio di no. Eppure lei fa questo ogni volta che compra un pacchetto di sigarette che le assicura di uccidere la sua vita e glielo dichiara apertamente nelle istruzioni per luso. Approcci simili possono essere variamente modulati secondo le situazioni e le persone e risultano tanto pi efcaci quanto pi riescono a coinvolgere emotivamente il paziente. Un esempio quanto fu attuato con una avvocatessa quarantenne fumatrice di 60 sigarette al d che denunciava ormai tutta la sua vita in funzione del fumo. Nel caso specico si chiese alla paziente se avesse a disposizione un biglietto da visita: risultatane priva, le si diede un cartoncino idoneo a sostituirlo e la si invit a compilarlo riportando anche titolo di studio ed attivit svolta. Si concord con la stessa sullimportanza del biglietto da visita perch, sia pure in maniera essenziale, segnala la professione della persona, d informazioni sul suo curriculum e specie per un professionista ha una indiretta funzione pubblicitaria. Il biglietto da visita venne compilato correttamente e presentato al terapeuta che lo rinvi alla paziente pregando di aggiungere sotto la qualifica di avvocato come specialit aggiuntiva: assicura la certezza della sconfitta in ogni causa che le viene affidata. La paziente guard perplessa il terapeuta che la invit con un sorriso a scrivere di suo pugno quanto detto perch subito dopo ogni dubbio sarebbe stato risolto. Fattolo, le si chiese se presentando un simile biglietto da visita avrebbe avuto una clientela. La paziente rispose: certamente no e, richiesta in modo specifico, rispose che da parte sua mai avrebbe scelto o si sarebbe affidata a un avvocato simile. Le si disse che non aveva detto la verit perch ad un avvocato cos, il fumo, si era affidata ciecamente da tantissimi anni: un avvocato che mantenendo le promesse del suo pacchetto da visita (si present alla paziente il pacchetto delle sigarette con ben evidenti le scritte dissuasive sul fumo) era riuscito a minare giorno dopo giorno il suo benessere sico e a far-

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le perdere la libert della mente, imprigionandola in un devastante comportamento compulsivo ossessivo, ch tale era da considerare un consumo di fumo cos elevato. Il fumo, cui si affidata come avvocato per difenderla dalle problematiche esistenziali, le sta in realt facendo perdere tutte le cause pi importanti della sua vita e per giunta si fa profumatamente pagare: ora di abbandonarlo, di essere lei lunico avvocato di se stessa. Anche se allinizio sar faticoso difendersi da sola, pu imparare a farlo e scoprir con sorpresa che ci pu riuscire e che pu vincere ancora cause importanti. Continuare a fumare vuol solo dire lasciare la difesa delle cose pi preziose della sua vita, la libert mentale e la salute del corpo, nelle mani di un avvocato subdolo che, sotto un verbale e vuoto impegno di difesa, se ne appropria e li distrugge. tempo di uscire lei dalla prigione del fumo e di mettere il fumo in prigione. Questo gioco di parole era per la paziente particolarmente signicativo perch si riferiva a unesperienza passata della sua vita professionale, quando aveva svolto la funzione estremamente stressante di giudice; questa aveva coinciso a causa delle tensioni presenti tra cui langoscia di dover decidere se mandare o meno uno in prigione, con il rapido raggiungimento delle sessanta sigarette al d, quantit che era stata mantenuta anche cessato lincarico. La paziente fu notevolmente scossa da queste osservazioni e riusc a interrompere immediatamente il fumo. Una psicoterapia essenziale si accompagn allintervento: furono inoltre consigliate letture idonee a stimolare un cambiamento indispensabile di modelli esistenziali fortemente disturbanti, in particolare atteggiamenti fobici e di ipercontrollo. Rivista a distanza di un mese e mezzo conferm lastensione e la presenza di un cambiamento radicale nella sua vita che le aveva permesso di affrontare situazioni sia familiari che professionali che aveva sino ad allora sempre rimandato. Se il numero di sigarette decisamente elevato, superiore alle 30, si dir al paziente che se vuole che la terapia abbia ragionevoli possibilit di successo deve prima diventare un fumatore. Questa richiesta susciter stupore e interrogativi. Si risponder segnalando che una quantit di sigarette cos elevata esprime pi che un comportamento da fumatore un comportamento ossessivo compulsivo: il fumare infatti si trasformato ormai in un gesto che ossessivamente e compulsivamente accompagna ogni azione della sua vita, come se in ogni momento intercalasse senza motivo alcuno nel discorso una parolaccia o facesse un gesto senza senso, come attaccarsi a una maniglia o incrociare le dita o intrecciare le gambe camminando.

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Liberarsi da questo vincolo ossessivo, diventare prima paradossalmente un vero fumatore imparando ad utilizzare correttamente le sigarette il passo indispensabile da compiere per poter iniziare il processo di disassuefazione. Anche il mito delle sigarette light o linnocuit del fumare la sigaretta a met saranno rapidamente sfatati ricordando come il fumatore possa regolare, semplicemente variando frequenza e intensit delle boccate, la quantit di nicotina di volta in volta assorbita: essa sar sempre adeguata alle sue effettive necessit. Si esporranno quindi le problematiche dellastinenza segnalando che esse sono quanto mai variabili da soggetto a soggetto: il test di Fagerstroem gi effettuato un indice possibile della loro intensit. I disagi comunque saranno limitati in linea di massima ai primi due, tre giorni di astinenza e i disturbi tenderanno rapidamente a ridursi nei giorni successivi: dopo 21, 28 giorni di astinenza lorganismo avr eliminato ogni traccia di nicotina liberandosi dalla dipendenza farmacologica. Nessuno mai morto per mancanza di fumo, molti per la presenza del fumo. Si potr anche accennare al rapido ripristino del benessere sico e alla immediata riduzione di sintomi patologici (tosse, catarro, dispnea) che la sospensione del fumo determina: anche possibile consegnare al paziente un depliant con informazioni speciche che pu ulteriormente stimolare allastensione.

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La dipendenza comportamentale

Esaurito il discorso sulla dipendenza farmacologica saranno esaminate le altre componenti della dipendenza. La dipendenza comportamentale, in particolare, pu essere cos intensa da determinare automatismi incontrollati che attivano lassunzione inconscia del fumo: osservazioni o domande nalizzate permetteranno di evidenziarli. I condizionamenti acquisiti giusticano le difficolt che lex fumatore incontra nel mantenere lastinenza in quanto deve continuamente annullare abitudini inveterate ed eseguire senza fumo azioni da lungo tempo ad esso collegate: questo richiede, specie nei primi tempi, unattenzione intensa e continua. Infatti, pur eliminato il fumo, la vigilanza deve mantenersi attiva per lungo tempo per non ascoltare pi la sigaretta, sirena maliarda, che pu far sentire allimprovviso la sua voce tentatrice, soprattutto l dove pi intenso si ripresenta il legame emozionale con il fumo, causa principale della ricaduta. Non ascoltar pi la voce seducente del fumo per non rimanerne nuovamente soffocato, il messaggio da trasmettere al paziente: lunica maniera di affrontare con successo il fumo fuggirlo. Il fumo per molto tempo sar ancora il pi forte: mai sdarlo perch una sda persa in parten-

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za. Evitarlo e allontanarsene ogni volta che si presenta o se questo non possibile, affrontarlo in modo attento e prudente per annullare il rischio della ricaduta, sono le uniche scelte vincenti. Si potr anche presentare, ad esemplicazione dei comportamenti da adottare, lacrostico RIDE (ritardare, involarsi, depistare, evitare): di esso gi si parlato nel capitolo 6.8 dedicato alle tecniche comportamentali. La dipendenza emozionale La terza componente della dipendenza presente nella quasi totalit dei pazienti il piacere del fumo. Indubbiamente il fumo d piacere ma si tratta di un piacere articiale, legato allassunzione di una droga; bene inoltre sottolineare che molto di questo piacere in realt non un piacere effettivo ma il piacere che nasce dallannullamento del disagio dovuto allastinenza: questo pu iniziare a presentarsi gi unora dopo lultima sigaretta ed eliminato dalla sigaretta successiva, conferma indiscussa della dipendenza in atto. N da dimenticare che in questa sensazione di gradevolezza e di piacere pu essere presente una particolare componente emozionale in grado di legare ancor pi strettamente al fumo: il fumo infatti nel tempo pu essersi trasformato in complemento insostituibile per esaltare il piacere di un successo o essere diventato consolazione irrinunciabile per assorbire situazioni di fallimento esistenziale o professionale. Si sottolineer che tale scelta incrina il successo associandovi ogni volta un danno inequivocabile alla salute e risulta egualmente improduttiva per affrontare e superare linsuccesso in quanto lo pseudo-benessere raggiunto pu distogliere dallesaminarne correttamente i motivi dellinsuccesso stesso, unico mezzo per avviare leffettiva soluzione dei problemi. Si pu terminare ricordando la pubblicit di un famoso brandy italiano degli anni sessanta che concludeva la radiocronaca delle partite di calcio domenicali con un pressante invito: se la vostra squadra del cuore ha vinto brindate con Stock, se ha perso consolatevi con Stock: questo quanto il fumatore fa spesso con la sigaretta.

Si discuter quindi della quarta componente della dipendenza, la pi importante: il fumo come risposta ottimale allo stress e alle problematiche esistenziali. Di fronte a una loro signicativa presenza (le statistiche segnalano che circa il 50% delle fumatrici e il 30% dei fumatori ha problematiche psico-

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La dipendenza psicologica

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logiche che sarebbero meritevoli di intervento anche in assenza di fumo), necessario attivare un approccio articolato e complesso. innegabile che il fumo riduce lansia, migliora il tono dellumore ma la patologia di fondo a cui dovrebbe essere soluzione rimane immodicata ed irrisolta. Il soggetto dopo aver fumato dichiara di sentirsi meglio, il che ampiamente giusticato dalle caratteristiche psicotrope della nicotina che la propongono come droga di eccezionale valore: essa possiede infatti al tempo stesso spiccate caratteristiche ansiolitiche e antidepressive. Il fumo non in grado per di risolvere i problemi alla radice del disagio esistenziale e la supposta miglior lucidit, tutta da discutere, che il soggetto pu denunciare, pagata con una dipendenza estremamente vincolante. Una metafora pu essere presentata per esprimere questo concetto: come se, di fronte a un problema che d fastidio e non si riesce a superare, si pensi che cancellarlo dalla vista equivalga alla sua scomparsa o alla sua soluzione: la scelta allora di fumarci sopra sempre pi intensamente s da avvolgerlo in una spessa coltre di fumo in modo da non riuscire pi a scorgerlo e ritenerlo allora inesistente o risolto proprio perch non pi visibile. Pura illusione! Il problema continuer a esistere, a crescere e, dissolto il fumo, si ripresenter pi complesso che mai, non solo, ma questa illusione potr aver ridotto o annullato limpegno a cercarne la soluzione effettiva: il soggetto nir per trovarsi nuovamente al punto di partenza avvolto in un fumo esistenziale sempre pi denso. Lunica effettiva soluzione star nellaffrontare i problemi accettandone il costo, il che permetter di ridurre ansia e disagio cui il fumo si presenta irrinunciabile risposta. Questa scelta esiger un cambiamento di modelli esistenziali spesso di non facile esecuzione: il paziente potr cercare di attuarlo da solo o con laiuto di uno psicoterapeuta. In situazioni simili, se non si risolvono le problematiche disturbanti, quanto mai difficile smettere di fumare per quanto sia auspicabile o indispensabile farlo. Si pu esprimere ancora efficacemente con una metafora questa realt. Se lunico abito posseduto per coprire la pelle un abito di fumo logoro, fastidioso, stretto, puzzolente, pur non essendoci alcun dubbio sulla necessit di levarlo, non si pu, se nullaltro si ha di cui coprirsi, accettare di liberarsene rimanendo nudi: lo si potr fare solo se gi sar pronto da indossare un altro abito, labito che avr tagliato e cucito una psicoterapia corretta. Questa metafora in grado di prospettare efficacemente al paziente la complessit dellintervento terapeutico quando prevale la componente psicologica della dipendenza. Accertatane la presenza, il paziente potr anche chiedersi di volta in volta, davanti alla tentazione di rispondere con la siga-

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retta alle situazioni stressanti, quali alternative siano attuabili per superarle senza fumo. Talvolta pu essere necessario o indispensabile dimenticare momentaneamente il fumo e parlare delle problematiche esistenziali presenti prendendo anche spunto da situazioni occasionali o comportamenti in stretta connessione con il fumo stesso che possono farle emergere. Da quanto esaminato risulta ben evidente la complessit dei problemi da risolvere il che giustifica la difficolt del raggiungere lastensione e conferma che ogni intervento per smettere di fumare non pu disgiungersi da una psicoterapia anche minima: qualunque atteggiamento passivo inoltre, come attendersi che gli altri agiscano al proprio posto o aspettare che venga la manna dal cielo a spegnere la sigaretta, ha come unico risultato il fallimento. Non esiste la bacchetta magica per smettere di fumare: il terapeuta pu prendere per mano il suo paziente e aiutarlo ad uscire dalla nebbia del fumo, non pu portarlo sulle spalle e camminare con fatica solo lui. Lintervento di disassuefazione Lintervento farmacologico

Argomento successivo sar il presentare gli interventi idonei a raggiungere lastensione dal fumo. Premesso che, proprio per la componente psicologica e leffetto placebo correlabile, possibile smettere di fumare, se esiste la volont di farlo, anche con gli approcci pi strani, assurdi, talvolta pericolosi, gli interventi che hanno una base scientica sono decisamente limitati: la terapia sostituiva con nicotina, il bupropione, la terapia cognitiva comportamentale singola o di gruppo, lipnositerapia. La terapia sostitutiva con nicotina sar presentata nelle sue linee essenziali con indicazioni e limiti, soprattutto limpossibilit di attivare il picco nicotinico cos gradevole al fumatore. Si evidenzieranno anche le controindicazioni mediche al suo utilizzo, lincapacit di risolvere le problematiche psicologiche associate, il rischio inne di un superdosaggio nicotinico se il fumo non viene interrotto. Riguardo al bupropione si sottolineer la necessit di tempi adeguati di terapia e dosaggi farmacologici corretti, le controindicazioni di non poco conto, lobbligo della ricetta medica e limportanza di una assistenza continua per tutto il periodo della cura. Alla terapia farmacologica in entrambi i casi suggerito di associare, se possibile, un appoggio psicologico a sottolineare in modo esplicito limportanza delle componenti psicologiche nellabitudine al fumo. Se il paziente richieder un parere su altri approcci e interventi, anche da lui stesso provati, questi, pur giudicati privi di fondatezza, non saranno n

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svalutati n demonizzati: al massimo, si segnaler che al momento non esiste una letteratura scientica sufficiente a confermarne lindicazione terapeutica nella disassuefazione dal fumo: pu darsi che studi futuri modichino i risultati attuali. Se gli interventi pregressi hanno ottenuto successo, si potr anche chiedere al paziente i motivi per cui non ha scelto di riprovarli: osservazioni, commenti, giusticazioni saranno tenuti presenti per ottimizzare la terapia. Lipnositerapia

Esaurita lesposizione della terapia farmacologica si presenter nelle sue linee essenziali lipnosi. Si potr innanzitutto chiedere al paziente per quali motivi labbia scelta per ottenere lastensione: questo permetter di comprendere il perch della decisione e prender atto delle conoscenze sullipnosi che potranno essere corrette se errate o completate se insufficienti. Si sottolineer che lipnosi in grado di agire in modo assai efficace sulle varie componenti della dipendenza, sia organiche che psicologiche, in particolare si evidenzieranno alcune sue caratteristiche spesso ignorate o misticate: lassoluta diversit dal sonno, la comparsa di fenomeni come lanestesia, la rivivicazione det, la possibilit di agire su molte problematiche psicosomatiche; si segnaler inoltre limpossibilit di modicare o annullare la struttura etico-morale individuale, il suo esaurimento spontaneo se non pi sostenuta, mentre mai possibile dare la certezza del successo dellinduzione anche se la percentuale di fallimento nelle mani di un abile ipnotista non supera il 3%. Ulteriori informazioni saranno date, se richieste dal paziente. Si specicher che lipnosi agisce riducendo o annullando i sintomi da carenza nicotinica, aiuta il soggetto a vivere libero dal fumo le mille attivit quotidiane in precedenza ad esso legate, permette inne di affrontare con successo le eventuali problematiche psicologiche presenti attivando potenzialit che ne possono estendere lutilizzo ben oltre la semplice astensione dal fumo. Una cosa lipnosi non pu determinare ma deve essere gi presente: la ferma volont di smettere di fumare che il paziente solo pu attivare e che nessuno pu imporre. Come deve essere definita questa volont nel fumatore in cui il tentativo di astensione spesso vissuto in modo profondamente conflittuale? Un paragone potr servire a chiarire il concetto: se si vuole intraprendere un viaggio, prima di iniziarlo, si deve aver deciso la meta da raggiungere, altrimenti, se non si sa ancora dove andare, inutile partire: se poi, iniziato il cammino, si trover il percorso inizialmente scelto impercorribile per i pi svariati motivi, un altro ne sar cercato. Se anche questo risulter inagibile, un altro ancora differente sa-

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r scelto e cos via impegnandosi ad arrivare ostinatamente alla meta anche attraverso un sentiero perch persiste viva la decisione presa e la volont di realizzarla. Se simile la volont di interrompere il fumo, le difficolt che inevitabilmente si incontreranno saranno accettate e pi facilmente superate. Se sono assenti convinzione e volont decisionale, almeno come scelta iniziale, la terapia sar facilmente votata allinsuccesso: unico risultato sar: aver perso tempo e sprecato denaro. Un discorso simile inviter il soggetto a riflettere sulla sua decisione, sui motivi che la sostengono e ad evidenziare incertezze e dubbi che la possono incrinare. Si chieder successivamente al paziente se vuole smettere subito o progressivamente perch diverso il tipo di intervento da attuare sempre confermando che lobiettivo da raggiungere, qualunque sia la scelta, lastensione assoluta: al caso lo si aiuter a valutare il pro e il contro di ciascuna di esse. Si presenteranno inne tempi e costi della terapia. Sar anche invitato a esprimere ogni dubbio o domanda cui non sia stata ancora data risposta. Le problematiche che pi frequentemente emergono riguardano la paura dellinterruzione del fumo, il dubbio sulla sua persistenza, le difficolt di una attivit lavorativa senza sigaretta: ad esse si risponder in modo esauriente. Lunico modo sicuro per vericare quanto la paura dellinterruzione del fumo sia giusticata provare a starne senza. Solo cos si potr averne una valutazione esatta e scoprire che il tutto molto meno drammatico di quanto immaginato. Di fronte al timore intenso e incontrollabile di quello che potr accadere senza fumo si sottolineer che gli unici problemi possono nascere dalla carenza nicotinica. A questi possibile dare risposta immediata: il paziente porter con s nei primi giorni di astinenza ununica sigaretta nel pacchetto avvolto dallelastico: essa sar fumata in caso di bisogno estremo per controllare i segni di carenza: pu darsi che siano sufficienti anche solo due, tre boccate di fumo senza che sia necessario consumare interamente la sigaretta. Questo suggerimento pu rassicurare il paziente riducendo nettamente ansie e paure. In risposta al dubbio sulla persistenza nel tempo dellastensione fondamentale ancorare il soggetto al presente, impegnandolo ad ottenere lastensione oggi e a viverla giorno dopo giorno: se non ci pu essere certezza assoluta di un futuro senza ricaduta questa sar tanto meno probabile quanto pi numerosi saranno stati i giorni di astinenza gi vissuti e quanto pi evidenti i vantaggi derivanti dalla cessazione dal fumo: inutile sprecare energie proiettandole in un domani che non esiste ancora sottraendole da un oggi che ne esige la presenza assoluta e totale. Avere inne il coraggio di affrontare il lavoro senza fumo pu portare al-

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la piacevole sorpresa di riuscire a farlo in maniera pressoch sovrapponibile o anche meglio di prima perch libero nalmente da tutti i limiti e i vincoli che il fumo impone ad ogni attivit (interruzioni o fughe dallambiente lavorativo per fumare, disagio per gli altri, connamenti, conitti). Terminato il dialogo si attuer linduzione ipnotica: per la sua esposizione rimandiamo a quanto scritto nel capitolo 6.7. Negli incontri successivi, a complemento delle sedute ipnotiche, ulteriori interventi a molteplice valenza potranno essere attuati a seconda delle esigenze della terapia. Le affermazioni o osservazioni del paziente potranno essere di volta in volta discusse immediatamente o esaminate in tempi successivi; metafore o similitudini, utilizzate con abilit, aumenteranno lincisivit dellintervento. Anche lesasperazione paradossale di convinte ma irrealistiche affermazioni del paziente per logicamente portarlo a situazioni e scelte insostenibili potr contribuire a una valutazione corretta di situazioni e problemi. Come ulteriore ausilio pu essere proposta la lettura di libri che diano risposte alle problematiche evidenziate nei colloqui. 8.3. Motivi di abbandono e insuccesso della terapia Lesame particolareggiato del campione trattato e i risultati ottenuti hanno permesso di evidenziare i motivi pi frequenti di abbandono e insuccesso della terapia. Motivi pi frequenti di abbandono della terapia: Motivazioni decisionali insufficienti. Presenza di problematiche psicologiche importanti cui il fumo risposta insostituibile. Non accettazione dellidea di chiudere completamente con il fumo. Insuccesso del tentativo richiesto dal medico o dal paziente di ottenere immediatamente lastensione assoluta non fumando per le 24 ore successive alla seduta. Soddisfazione per la riduzione raggiunta con assenza di motivazioni sufcienti ad attivare un impegno ulteriore per lastensione totale. Convinzione dello scarso danno prodotto dal numero ridotto di sigarette raggiunto e certezza di poter continuare cos. Miglioramento dei sintomi patologici giudicato soddisfacente. Non riuscire pi a scendere nelle sedute successive sotto il limite gi raggiunto, specie se il numero di sigarette risulta inferiore a cinque. Problematiche di tempo e denaro a continuare la terapia.

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Motivi pi frequenti di insuccesso della terapia: Motivazioni vaghe alla richiesta di spiegare perch si fuma (frase tipica non so). Scarso impegno e tendenza rinunciataria nella vita di tutti i giorni. Convinzione aprioristica dellinsuccesso della terapia. Et giovanile. Ipnosi insoddisfacente. Scarsa obbedienza alle disposizioni del terapeuta con giusticazioni difcilmente sostenibili. Patologie psichiatriche maggiori. Dichiarazione esplicita di voler ridurre pi che smettere. Volont decisionale insufficiente. Motivazioni superciali a giusticazione della scelta di smettere. Decisione presa su pressione familiare o ambientale. Terapia vista unicamente come tentativo. Assenza di patologie mediche signicative. Livello culturale basso. Lavoro con tempi di attesa o privi di impegno molto lunghi. Lavoro notturno. Elevato numero di sigarette fumato. Durata notevole della dipendenza dal fumo. Et avanzata. Alto punteggio al test di Fagerstroem. Incapacit ed angoscia a proiettarsi in un futuro senza sigarette. Eccesso di peso gi presente. Risposta psicologica rigida alle difficolt esistenziali. Elevato livello abituale di stress ambientale. Fumatori nellentourage familiare. Senso di colpa per il fumo. Presenza di altre tossicodipendenze attuali o pregresse (alcool, marijuana, stupefacenti maggiori). Riuto al cambiamento di modelli esistenziali improduttivi. Solitudine. Vedovanza. Disoccupazione. Timori della comparsa di gravi conseguenze legate alla mancanza del fumo. Comparsa in passato di problematiche importanti in occasioni di precedenti astensioni dal fumo tra cui aumento eccessivo di peso e depressione. Riuto ad accettare il fumo come tossicodipendenza.

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Disturbi del comportamento alimentare. Problematiche psicologiche importanti, anche se temporanee. Disturbo da attacco di panico. Quadri fobici ossessivi. Professioni particolari: medici, dentisti, psicologi, infermieri, poliziotti, panicatori, sorveglianti, guardie giurate. Preparazione manuale delle sigarette. Utilizzo contemporaneo di pi marche di sigarette o differenti modalit di fumare (sigari, sigarilli, sigarette, pipa).

Ne indicata leffettuazione quando le sigarette fumate superano le 20, in casi particolari anche meno. Si avvolge il pacchetto con lelastico in doppio giro verticale e si richiede al paziente di fumare solo quando ne senta la necessit assoluta. Ad ogni sigaretta fumata sar segnato sul pacchetto un puntino, a ne giornata ne sar calcolato il numero. Riduzione dal 25 al 30%: test decisamente positivo attivazione terapia. Riduzione dal 20 al 25%: test positivo attivazione terapia. Riduzione dal 15 al 20%: test moderatamente positivo attivazione terapia (esame delle eventuali problematiche incontrate nelleffettuare il test). Riduzione <15%: riprovare il test: se >15%: attivazione terapia se <15%: opzione a: uscita terapia opzione b: riprovare il test dopo la seduta dipnosi se riduzione >25%: attivazione terapia se riduzione <25%: uscita terapia 8.5. Problematiche Nel valutare i risultati della statistica devono essere tenute presenti due caratteristiche particolarmente frequenti nei pazienti trattati: lesistenza nella maggior parte dei casi di una patologia importante, in alcuni casi molto grave, nettamente peggiorata dal fumo, espressione di una notevole dipendenza, e let media piuttosto avanzata (un campione numeroso di pazienti supera i 60 anni det) comportante una lunga consuetudine con il fumo e lacquisizione di condizionamenti fortemente vincolanti.

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8.4. Test dellelastico

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evidente che leliminazione della tossicodipendenza tabagica in simili soggetti non pu che presentarsi difficile e complessa. Ampiamente prevedibile una percentuale di interruzione iniziale elevata ed quanto abbiamo verificato nella nostra esperienza: un 30% circa dei fumatori interrompe la terapia molto precocemente dopo il primo o il secondo incontro. Le ragioni possono essere molteplici: aspettative irrealistiche per un intervento ritenuto taumaturgico che rapidamente si dissolvono, insufficienti motivazioni a interrompere il fumo, incapacit a superare una passivit esistenziale caratteristica della personalit, spesso alla radice della dipendenza stessa, rifiuto di qualunque fatica, che rende difficile accettare un impegno costante e duraturo, atteggiamenti intolleranti, impazienti, aggressivi esigenti una disassuefazione rapida, immediata, totale: il non averla ottenuta motivo sufficiente per interrompere la terapia, escludendo il paziente qualunque altra possibilit successiva di intervento. Pu aggiungersi autoconvinzione ipocritica di non essere in grado di superare le difficolt o i disagi legati allastensione, assenza di disponibilit a perdere i piaceri del fumo, insufficiente valutazione dei vantaggi ottenibili dalla sua cessazione o minimizzazione dei danni legati alla sua persistenza, specie quando siano assenti patologie dolorose o di rilievo peggiorate dal fumo; il fumo infine pu risultare indispensabile per contenere o controllare problematiche psicologiche importanti che il soggetto pu non riconoscere o non voler riconoscere come tali o che non in grado, per la povert dei mezzi a disposizione, di affrontare diversamente: queste, evidenziate nel colloquio dal terapeuta, esigono di essere risolte per permettere il successo dellastensione. In situazioni simili, rivalutando il tutto in tempi immediatamente successivi, il paziente pu decidere di rinunciare alla cura perch non disponibile per i motivi pi vari, paura compresa, a rischiare di levare gli scheletri dallarmadio come ci disse una nostra paziente con attacchi di panico, problemi di ipercontrollo e un passato di dipendenza da droghe leggere. In essa ad unipnosi eccellente aveva fatto seguito disorientamento e sconcerto per i fenomeni sperimentati e limpossibilit al loro controllo: la scelta di interrompere la terapia fu la decisione finale. La presenza di problematiche psicologiche di rilievo, causa importante di interruzione della terapia, assai frequente specie nel sesso femminile; nella nostra esperienza presente nel 55% delle fumatrici, nel 22,5% dei fumatori: esse possono essere quanto mai varie e richiedere interventi differenziati e complessi. Pi o meno contenute dal fumo possono esigere un impegno notevole sia per la loro soluzione, sia per romperne i legami con

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il fumo stesso. Le situazioni cui pi frequentemente il fumo sembra dar sollievo sono momenti di disagio comportamentale, risposta a timidezza, a perfezionismo, a ipercontrollo, ad ansia eccessiva: il fumo si presenta, grazie allazione ansiolitica ed antidepressiva della nicotina, come risposta condizionata ad attivazione immediata ed efficace per affrontare le problematiche in atto. La richiesta di astensione pu diventare in questi casi occasione per proporre lesame dei modelli esistenziali improduttivi: se accettata, tale scelta pu attivare processi di cambiamento importanti associati alla riduzione del fumo. Questultima potr proseguire sino allazzeramento o arrestarsi bruscamente allinsorgere o al ripresentarsi di problematiche che il soggetto non ancora in grado di affrontare con successo. Soluzione denitiva e concordata potr essere in situazioni simili laccettazione dellimpossibilit di eliminare completamente il fumo e linterruzione della terapia nella speranza che la riduzione gi raggiunta si mantenga stabile nel tempo. Alcuni di questi pazienti in particolare esprimono al momento del congedo soddisfazione pi per le problematiche psicologiche evidenziate ed affrontate che per la riduzione del fumo ottenuta: risultato nale, solo apparentemente paradossale, pu anche essere la perdita dinteresse allinterruzione della dipendenza, oggetto della richiesta iniziale: essi vedono nella prosecuzione del fumo infatti non solo la persistenza di momenti graticanti di cui non sono ancora disponibili a privarsi, ma anche un aiuto indispensabile per affrontare e gestire problematiche esistenziali disturbanti e non ancora risolte. Vi sono pazienti con gravi patologie e decisi segni di dipendenza che riescono, in risposta allipnosi e alle tecniche cognitive-comportamentali associate, a ridurre notevolmente lelevata quantit di sigarette fumate con deciso miglioramento clinico ma non riescono pi a scendere sotto il livello raggiunto e decidono di abbandonare la terapia, pur avendo ben presenti i rischi connessi: possono interromperla su un livello anche minimo di sigarette, una, due giornaliere, talvolta fumate met per volta. Il loro comportamento segnala, pi che la presenza di una dipendenza farmacologica ormai minima, lesistenza di una dipendenza psicocomportamentale ed emozionale fortemente vincolante. Essi rimangono sempre a rischio, di fronte alla comparsa di problematiche signicative, di ricuperare immediatamente la quantit di sigarette fumata in precedenza. La sigaretta, per quanto limitato ne sia diventato luso, continua infatti a conservare funzione liberatoria da tensioni non altrimenti superabili: a questo si aggiunge spesso un ancoraggio rituale a momenti deniti della giornata come i pasti o il risveglio mattutino: nullaltro di alternativo essendo il paziente in

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grado di attivare o sostituire, il fumo continua a rimanere via duscita privilegiata da situazioni di disagio o risposta immediata a particolari condizionamenti ambientali. Alcuni fumatori richiedono di essere seguiti con certosina pazienza nellabbandono del fumo, sigaretta dopo sigaretta, perch presentano tempi di disassuefazione progressiva decisamente lunghi: possono arrivare al successo solo se sostenuti da un costante impegno del terapeuta e da un continuo adeguamento delle strategie. La difficolt maggiore, dopo una riduzione crescente, consiste nel riuscire a convincerli ad accettare il rischio di liberarsi denitivamente del fumo: per raggiungere questo obiettivo possono essere richiesti interventi inconsueti, spesso complessi e fortemente innovativi. Anche le problematiche evidenziate nei fumatori leggeri, consumatori di non pi di 10 sigarette al d, meritano di essere esaminate. I fumatori leggeri, pur in presenza di una dipendenza farmacologica modesta, possono essere egualmente e intensamente ancorati al fumo sia a livello comportamentale sia a livello psicologico: soprattutto in risposta a problematiche esistenziali la nicotina pu diventare per le sue caratteristiche psicotrope una medicina assai efficace rendendo in alcuni casi estremamente difficile la disassuefazione. utile al proposito ricordare che alcuni accorgimenti utilizzati dai pazienti, nalizzati a fumare di meno come rompere la sigaretta in due per fumarla met alla volta, accenderla e spegnerla ripetutamente o lasciarne incombusti lunghi mozziconi, se possono ridurre la quantit di nicotina e catrame assorbiti, lasciano in realt immodicate o aumentano addirittura le componenti gestuali, comportamentali ed edonistiche del fumo aggiungendovi ulteriori rituali che possono rendere ancora pi complesso il raggiungimento dellastensione. infrequente che i fumatori leggeri siano interessati alla disassuefazione: le loro condizioni di salute permangono migliori e difficilmente riconosciuta la presenza della dipendenza. Il numero modesto di sigarette, riducendo quantit e qualit del danno, ne rende pi difficile la percezione e contribuisce a valorizzarne un piacere che non rischia di essere annullato, come spesso avviene nei forti fumatori, in una avvolgente e soffocante nuvola di fumo; la certezza inoltre di poter controllare labitudine non spinge alla sua eliminazione ma se per un qualsivoglia motivo la disassuefazione diventa indispensabile questa si rivela egualmente problematica. Il soggetto scopre che il controllo sul fumo pi illusorio che reale e la sua funzione incatenante si evidenzia, specie in risposta a situazioni stres-

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santi, assai pi intensa di quanto immaginato. La conoscenza di questa realt deve rendere estremamente cauti nellesprimere una valutazione prognostica positiva di astensione anche di fronte a un numero di sigarette decisamente limitato per evitare di offrire certezze che un insuccesso, sempre possibile, rischierebbe di trasformare in cocente delusione. 8.6. Protocolli di disassuefazione Protocollo di disassuefazione immediata La disassuefazione immediata prevede dopo leffettuazione del test dellelastico, se indicato, una prima seduta dipnosi nalizzata allastensione; se questa raggiunta si attua il passaggio alla terapia di mantenimento, in caso contrario viene proposto un nuovo tentativo di astensione: se si verica un ulteriore insuccesso e le sigarette residue risultano superiori al 50% rispetto a quelle iniziali, si attiva luscita dalla terapia, se inferiori, il passaggio al protocollo di disassuefazione progressiva. Protocollo di disassuefazione progressiva Alla prima seduta viene richiesta la riduzione del 50% delle sigarette fumate: se successo, ad ogni seduta successiva si richiede una ulteriore riduzione del 50% delle sigarette ancora presenti. Raggiunte le 5 sigarette si chiede lastensione: se raggiunta, si attiva la terapia di mantenimento. Se si ha linsuccesso, una prima opzione richiede lastensione immediata: se raggiunta, si attua il passaggio alla terapia di mantenimento; se lastensione non viene ottenuta e le sigarette residue risultano superiori alle cinque si attiva luscita dalla terapia, se sono eguali o inferiori una valutazione individuale ne decider il proseguimento o meno; la seconda opzione propone un nuovo tentativo di riduzione del 50%: il successo prevede il reinserimento nello schema iniziale; linsuccesso determina luscita dalla terapia se le sigarette rimanenti superano le cinque, se sono eguali o inferiori una valutazione individuale decider la prosecuzione o meno della terapia. Ogni volta che fallisce la riduzione richiesta pu essere attivata una delle due opzioni. Lastensione completa nella disassuefazione progressiva deve essere raggiunta nel limite massimo di otto sedute. Lesistenza di gravi problematiche psicologiche pu rendere non idonei i percorsi presentati e richiedere un intervento di disassuefazione strettamente individualizzato.

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Terapia di mantenimento Frequenza ottimale delle sedute dipnosi, raggiunta lastensione: Primo incontro: dopo una settimana Secondo incontro: dopo due settimane Terzo incontro dopo un mese Quarto incontro dopo due mesi Quinto incontro dopo quattro mesi Sesto incontro dopo sei mesi Settimo incontro dopo nove mesi Ottavo incontro dopo dodici mesi

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Protocolli di disassuefazione immediata e progressiva


Inizio terapia

Astensione richiesta progressiva

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Ipnosi per astensione assoluta

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8.7. Statistica Si ritiene utile prima di presentare lattivit dellAmbulatorio di Ipnositerapia e disassuefazione dal fumo riportare i dati ISTAT 2002 sulla situazione fumo in Italia. I fumatori in Italia (indagine Doxa marzo-aprile 2002 su un campione di 3.238 soggetti). Campione
Mai fumatori Ex fumatori Fumatori di sigarette: meno di 15 sigarette al giorno 15-24 sigarette al giorno 25 sigarette o pi al giorno

Totale
3.238 58,3% 15,2% 26,6% 11,5% 12,3% 2,6%

Uomini
1.556 47% 21,9% 31,1% 11% 15,5% 4,4%

Donne
1.682 68,7% 9% 22,3% 12% 9,4% 1%

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Secondo lindagine Doxa si fuma maggiormente nella fascia det compresa tra i 25 e i 44 anni, mentre la percentuale di fumatori cala decisamente tra gli oltre sessantaquattrenni.

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In base allindagine Doxa la percentuale pi alta di fumatori maschi si riscontra tra chi ha un livello di istruzione media: fra le donne fuma di pi chi ha una laurea o un diploma di scuola media superiore. Edotti della diffusione del fumo in Italia e delle sue caratteristiche, presenteremo nelle righe seguenti i risultati statistici della nostra esperienza clinica. Dal gennaio 2000 al dicembre 2002 si sono presentati allAmbulatorio di Ipnositerapia per la disassuefazione dal fumo 691 pazienti, 295 donne e 396 uomini. Nei graci seguenti vengono riportati et, titolo di studio, gravit della ran in atto, presenza di fumo genitoriale, et dinizio del fupatologiafmedica esc fumate, punteggio al test di Fagerstroem. mo, numero di c sigarette

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Non sono stati accettati in terapia 17 uomini e 14 donne (rispettivamente 4,3 e 4,7% del campione) principalmente per la presenza di gravi problematiche psichiatriche o psicologiche. Nei 379 uomini e 271 donne che hanno iniziato la terapia lastensione stata raggiunta da 102 uomini (26,9%) e 82 donne (30,2%): il 66% degli uomini e il 70% delle donne che hanno raggiunto lastinenza avevano ottenuto almeno una volta unastensione dal fumo di durata non inferiore ai sette giorni. Il 90,4% dei soggetti astinenti presentava una patologia signicativa grave, l8% assai grave. I soggetti astinenti hanno realizzato per un 10% unipnosi superciale, per un 80% unipnosi media, per un 10% unipnosi profonda.

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Nel graco sottostante viene riportata la frequenza percentuale dei valori del test di Fagerstroem nei pazienti che hanno raggiunto lastinenza.
Astensione ottenuta e Test di Fagerstroem

Sono ricaduti nel fumo 63 uomini (61,9%) e 45 donne (54,9%): entro 1 mese: 33 uomini (32,4%) 16 donne (19,5%) entro 6 mesi: 13 uomini (12,7%) 13 donne (15,9%) entro 12 mesi: 11 uomini (10,8%) 9 donne (11%) entro 24 mesi: 2 uomini (2%) 3 donne (3,7%) entro 36 mesi: 0 uomini (0%) 3 donne (3,7%) oltre 36 mesi: 4 uomini (3,9%) 1 donna (1,2%)

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Risultano persistenti nellastinenza 33 uomini (32,4%) e 37 donne (45,1%) (dati aggiornati al dicembre 2004). La durata dellastinenza in corso risulta variabile, da un minimo di 24 a pi di 36 mesi. In particolare persistono astinenti: da due a tre anni 11 uomini (10,8%) 15 donne (18,3%) da tre a quattro anni 12 uomini (11,8%) 14 donne (17,1%) oltre quattro anni 10 uomini (9,8 %) 8 donne (9,8%) Per 4 uomini non stato possibile vericare la persistenza o meno nellastinenza gi presente, in precedenti controlli, a distanza di una settimana nel primo, di cinque mesi nel secondo, di sei mesi nel terzo, di quattordici mesi nel quarto; un paziente deceduto per carcinoma faringeo dopo unastinenza di un mese, un altro per carcinoma polmonare dopo unastinenza di 28 mesi, entrambi con astinenza persistente sino al momento del decesso.

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Osservazioni e Commenti

Lesame dei dati statistici, completati da informazioni anamnestiche e cliniche, induce ad alcune osservazioni. La percentuale di donne che si sono presentate per la disassuefazione dal fumo rispecchia la percentuale nazionale fumatrici/fumatori 42,6% rispetto al 41,7% del campione nazionale. Solo una decisa minoranza dei soggetti, il 15% degli uomini e l11,5% delle donne, ha nellanamnesi lassenza del fumo genitoriale confermando limportanza del contagio familiare nellacquisizione della dipendenza tabagica. La presenza di una madre fumatrice del 27,8% nelle fumatrici, del 17,5% nei fumatori segnalando leffetto di trascinamento del fumo materno sulla prole femminile. Ha la madre che fuma circa una fumatrice su quattro e un fumatore su cinque. Il 32,5% delle fumatrici ha per consorte un fumatore, il 15,5% un ex fumatore (totale 48%) mentre solo il 27% dei fumatori ha per consorte una fumatrice, il 6,8% una ex fumatrice (totale 33,8%) segnalando che una donna fumatrice ha una probabilit su due di sposare un fumatore, indiretto segna-

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le di minor disponibilit ad accettare una donna fumatrice da parte di un uomo non fumatore, mentre un fumatore ha una probabilit su tre di sposare una fumatrice. Le donne non fumatrici che hanno iniziato a fumare dopo il matrimonio sono una esigua minoranza non superiore al 5% del totale. La percentuale di fumatrici laureate 12,5% pi elevata rispetto alla corrispondente percentuale di fumatori 9,8% evidenziando nel campione una maggior presenza del fumo nella classe femminile acculturata. Let di inizio del fumo si situa prevalentemente tra i 13 e i 17 anni con 13 0 lieve ritardo temporale nel sesso femminile. /2 3 Una parte notevole del campione risulta formata da fumatori e fumatri/0 naci di pi di 30 sigarette al d con incidenza ben superiore alla statistica 8 1 zionale (il 29% del campione maschile, il 18% del campione femminile di S una defronte a una percentuale nazionale del 4,4% e dell1%) segnalando cisa presenza di forti fumatrici. EM G Le problematiche psichiatriche (12,6%) e psicologiche risultaC (57,5%) no presenti con frequenza assai elevata nelle donne assommando al 70,01% no uomini (7,8 e 22,7%) del totale pur essendo evidenti anche nel 30,5%ti degli ci pseudoterapeutica. confermando al fumo la valenza di droga sociale o Una precedente astensione dal fumo della c durata minima di sette giorni s presente nel 64,4% degli uomini e nel 63,7% delle donne, ottenuta sponce53,2% delle taneamente nel 53% degli uomini en nel donne. a La scelta di astensione immediata ha prevalso sulla scelta di astensione r f progressiva ed stata preferita dal 61% del campione maschile e dal 55% del campione femminile. Solo il 3% di soggetti non risultato ipnotizzabile. Il legame tra ipnosi profonda e successo della disassuefazione non risultato n assoluto n determinante. La percentuale di interruzione precoce della terapia con abbandono entro il primo o secondo incontro decisamente elevata: risulta del 36,4% negli uomini, del 26,6% nelle donne segnalando la difficolt al mantenimento della decisione di raggiungere lastensione. Considerando la globalit dei soggetti, esclusi i non idonei, lastinenza stata raggiunta nel 26,9% degli uomini e nel 30,2% delle donne, risultato estremamente positivo in considerazione della gravit della patologia nel campione trattato e del consumo medio-elevato di sigarette associato. Se si escludono dal computo i 213 pazienti (30%) che hanno abbandonato entro i primi due incontri la terapia, non ritenendosi effettivamente attivato lintervento di disassuefazione, lipnosi ha permesso di raggiungere una percentuale media di astensione del 42,1% con lievissimo scarto a favore del sesso maschile. Nei soggetti astinenti, 102 uomini e 82 donne, prevalgono i fumatori tra i

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40 e 60 anni (50% uomini, 58% donne) su quelli sotto i 40 (18% uomini, 15% donne) o sopra i 60 (32% uomini, 27% donne); rispetto al totale dei fumatori trattati, divisi per fascia det, il risultato peggiore (22% di astensione) stato conseguito, come prevedibile nei soggetti con et superiore ai 60 anni. La richiesta di astensione immediata presente nei soggetti che hanno interrotto il fumo con frequenza quasi doppia di quella di astensione progressiva: in relazione al tipo di disassuefazione inizialmente richiesto il soggetto che richiede lastensione immediata ha una probabilit tre volte maggiore di raggiungerla di chi la richiede progressiva. La percentuale di soggetti con problematiche psicologiche e psichiatriche cresce man mano che il punteggio del test di dipendenza aumenta: la loro presenza riduce di quattro volte la possibilit di raggiungere lastensione rispetto ai soggetti che a parit di punteggio non le presentano. Le persone che hanno interrotto la terapia precocemente presentano un punteggio al test di Fagerstroem tendenzialmente elevato. Si conferma che un notevole numero di fumatori e fumatrici ricade nella dipendenza, nella nostra statistica in percentuale pi alta i primi rispetto alle seconde. La tendenza del fumatore e della fumatrice a non rispettare tempi e modi della cura causa importante della ricaduta. Dei 63 (61,8%) fumatori ricaduti 29 (28,4%) avevano interrotto, raggiunta lastensione, anzitempo la terapia, delle 45 (54,8%) fumatrici ricadute 18 (21,9%) non lavevano egualmente completata confermando limportanza dei controlli protratti nel tempo. Scarse sono risultate le recidive superato lanno di astinenza: sette donne e sei uomini. presente una minor percentuale di ricaduta entro i primi sei mesi nelle donne (35,3%) rispetto agli uomini (45%): possibile che questo sia dovuto a un impegno decisionale maggiore, a una pi soddisfacente risposta alla psicoterapia, sia pur minimale, inevitabilmente associata che permette di meglio affrontare le problematiche esistenziali e la loro relazione con il fumo, ad una pi frequente presenza di un coniuge non fumatore o ex fumatore che riduce il rischio di contagio familiare, a un maggior senso di responsabilit e interesse per la propria persona, ulteriormente motivato dal benessere raggiunto e dai miglioramenti estetici ottenuti. Nessun soggetto con storia in atto o pregressa di uso di sostanze stupefacenti sia leggere che pesanti riuscito ad ottenere lastensione dal fumo. Nessuna astensione egualmente stata raggiunta nei tre soggetti che avevano labitudine di confezionarsi manualmente le sigarette con tabacco sfuso e cartine. Le difficolt nascono soprattutto dal fatto che la sigaretta cos preparata quasi un abito su misura, ricco di emozioni, sensazioni, ritualit, che ogni volta il soggetto indossa con rinnovato piacere; elevate

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sono inoltre le componenti manipolative e sensoriali condizionanti ulteriormente la dipendenza: dal toccare il tabacco al sentire il fruscio della carta di avvolgimento, al disporre nella scatola separandole le varie componenti necessarie alla preparazione della sigaretta. Questo spiega la difficolt allabbandono del fumo perch non si tratta solo di rinunciare alla sigaretta ma anche ad un insieme di rituali che ad essa sono strettamente e intrinsecamente legati: non si tratta di abbandonare una sigaretta appoggiata alle labbra, anonima ed inerte, ma di una sigaretta viva, cresciuta dentro le proprie mani, cibo privilegiato per la propria bocca. Risultati positivi sono stati ottenuti in una percentuale notevole di persone (50%) con DCA e DAP utilizzando lipnosi stessa per risolvere la patologia associata presente. A conclusione di quanto riportato desideriamo aggiungere alcuni suggerimenti utili per lattivit svolta in ambito privato. Mentre in ambito pubblico il costo limitato o nullo dellintervento permette trattamenti di lunga durata, sino ad un anno, riducendo nettamente il rischio di ricaduta, in ambito privato possono nascere difficolt per limpegno economico che il trattamento comporta (anche se lastensione raggiunta permette a un fumatore medio di ammortizzare la spesa in 4-5 mesi) e per la non rimborsabilit da parte di molte assicurazioni delle prestazioni effettuate. Il numero di sedute che il paziente disposto in linea di massima ad accettare difficilmente supera le cinque a meno che esse si inseriscano in una vera e propria psicoterapia in cui la disassuefazione dal fumo sia solo pi uno degli obiettivi da raggiungere. La disassuefazione si attuer anche in ambito privatistico rispettando le linee guida gi evidenziate: ad un fumatore di venti sigarette al d, ad esempio, senza problematiche psicologiche evidenti, si proporr lastensione immediata dal fumo e un controllo la settimana successiva; se lastensione stata raggiunta una terza seduta sar programmata a distanza di quindici giorni, il tutto completato da un ulteriore incontro il mese seguente: ad esso far seguito, passati altri due mesi, una verica telefonica che si riproporr al compimento del semestre e dellanno. Se le sigarette superano le venti pu essere utile prima di iniziare la terapia effettuare il test dellelastico per vericare il controllo residuo sul fumo. Se dal colloquio anamnestico si evidenziano problematiche psicologiche di notevole importanza necessario esaminarle attentamente per valutarne la possibile incidenza sulla disassuefazione e al caso proporre una psicoterapia al cui successo lipnosi stessa pu contribuire. In situazioni simili scelta privilegiata, anche perch spesso lunica accettabile dal paziente, la disassuefazione progressiva da concludersi, salvo situazioni particolari, al massimo in cinque, sei incontri a meno che una psicoterapia indispensabile imponga tempi di intervento pi lunghi.

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9.1. Primo caso clinico Primo incontro Paziente cinquantenne, operaio, iperteso, fumatore di 40 sigarette al d dallet di 18 anni, affetto da bronchite cronica ostruttiva con dispnea da sforzo. Ha interrotto il fumo in passato una sola volta per un mese. So che la sigaretta non mi d niente, fumo per passare il tempo. Viene richiesta una riduzione progressiva. Lipnosi raggiunta ottima.

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Presenteremo nelle pagine seguenti alcuni casi clinici sempre ricordando che la variabilit espressiva della dipendenza tabagica pu imporre strategie assai diverse da soggetto a soggetto e che risultati duraturi richiedono impegno di tempo e risorse. Nelle sedute ipnotiche riportate sono evidenziate in corsivo non solo le suggestioni nalizzate allastensione dal fumo e al suo mantenimento, ma anche quelle indirizzate a speciche problematiche esistenziali quando la loro soluzione venga ritenuta utile o indispensabile al successo della terapia. Alcune suggestioni possono trovare lutilizzo ottimale allinizio o al termine della seduta; altre in particolare sono destinate, per la loro ambiguit semantica, ad essere interpretate e completate dal soggetto stesso. Egualmente in corsivo sono evidenziate metafore o similitudini che, quanto pi si adegueranno al contesto esperienziale del soggetto, tanto pi riusciranno ad essere efficaci. Un elenco delle suggestioni, metafore, similitudini pi frequentemente utilizzate sar presentato in appendice. I casi clinici descritti e le problematiche connesse confermano la molteplicit e la complessit degli interventi necessari per ottenere lastensione dal fumo; le induzioni ipnotiche presentate potranno essere inoltre tracce su cui, nel pieno rispetto della libert e originalit individuale, muovere i primi passi o accelerare un cammino gi spedito.

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Prima induzione Pu chiudere tranquillamente i suoi occhi e lasciarli chiusi mentre ascolta le mie parole. Sale e scende lentamente il respiro, sbattono leggermente le palpebre mentre ogni cosa sta cambiando; io prendo tra le mie dita il suo polso, lentamente lo sollevo (catalessi del braccio) mentre una piacevole pesantezza scivola dalle mie dita sul suo braccio ed arriva ai suoi occhi e alle sue palpebre. Il corpo sprofonda in un rilassamento sempre maggiore: tranquillo il respiro e, sorpreso di tutto quello che sta avvenendo, sta assaporando un benessere profondo. Lei vuole chiudere con le sigarette, vuole liberarsi di una compagnia che sta soffocando il suo respiro e distruggendo la sua vita: non riesce pi a salire una rampa di scale, durante la notte un concerto di schi e rumori nasce dai suoi bronchi, la pressione sale e sta veramente male. Lei sa che non pu pi permettersi di fumare: tempo di eliminare le sigarette; la sua mente profonda, che sa far correttamente battere il cuore, muovere le gambe, respirare i polmoni, simpegner al massimo per ottenerlo. La sua volont aumenter sempre di pi, il desiderio di fumare sar molto ridotto e non prender pi la sigaretta per bruciare la sua vita: le sue mani si muoveranno nalmente libere, non pi prigioniere del fumo, la sua bocca inizier ad assaporare altri gusti, il suo naso a sentire altri odori e sar profondamente tranquillo. Trover dentro di s la forza per eliminare quello che la sta distruggendo: da oggi stesso si accorger che le sar possibile ridurre le sigarette, ne sentir minore il desiderio e avvertir un disagio profondo al solo pensiero di quanto benessere il fumo le stia levando. Avvolger il suo pacchetto con un elastico molto stretto e si chieder ogni volta se non pu rimandare la sigaretta a pi tardi, se cos importante fumarla in quel preciso momento o se pu fare qualcosaltro al posto: si accorger che molte volte riuscir a ritardare laccensione e che il desiderio di fumo sar molto, molto ridotto. Ricorder le mie parole, si sentir diverso, capace di resistere molto meglio alle tentazioni; sentir dentro di s delle forze nuove: ridurr decisamente il fumo nelle prossime 24 ore perch sa che per continuare a vivere deve ormai chiudere con le sigarette. Ogni volta che risentir le mie parole scivoler in questo stato di profondo benessere, ogni volta; il corpo adesso immobile, la bocca semiaperta, il respiro tranquillo e si sente veramente bene. Io conter adesso da 10 a 1, lentamente ogni cosa si dissolver ma ogni volta che sar su questa poltrona e sentir le mie parole tutto questo si ripresenter; 10-9-8-7-65, i suoi occhi iniziano ad aprirsi, 4-3-2-1, ogni cosa sta nendo: i suoi occhi sono aperti, anche il braccio incomincia a muoversi, la mano lentamente scende e si appoggia sul bracciolo; respiri profondamente, ogni cosa terminata.

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Secondo incontro (dopo sette giorni) Il paziente dichiara di aver ridotto le sigarette da 40 a 10, la pressione si abbassata, il respiro migliorato. Prima di venire qui da lei mi sono guardato allo specchio e mi sono detto: se vai, non devi perdere del tempo perch una cosa vergognosa superare le 40 sigarette. Certo che adesso vorrei guardarmi unaltra volta e dirmi: e se smettessi del tutto? Non che butti via le sigarette. No, io le accarezzo, poi sento sempre la sua voce che mi dice: ma se hai fumato unora fa, aspetta ancora un poco. Sento sempre questa sua voce e cos sono arrivato ieri senza grossi disagi a fumare dopo due ore e mezzo di astensione, perch io parlo con lei quando sono solo. Seconda induzione ogni cosa sta cambiando in maniera denitiva: c sempre meno fumo nel suo respiro e si sta sentendo sempre meglio. Ha ridotto le sigarette da 45 a 10-11 e sta scoprendo con stupore di sentirsi un po stupido quando fuma, di non capire in fondo perch lo faccia e perch debba continuare, sia pure in quantit minore, ad assorbire tutte quelle sostanze tossiche; sta scoprendo che il gusto del fumo sempre meno presente, si sta rendendo conto che il fumo solo unabitudine sempre pi costosa, un veleno che leva spazio alla vita, che distrugge cuore, arterie, cervello, polmoni e che tempo di liberarsene completamente. Le mie parole le ricorderanno tutto questo e aiuteranno la sua mente profonda a fare ogni volta le scelte necessarie per ridurre e annullare questa abitudine cos negativa che lha accompagnata per tanti anni. Sar molto contento di poter dimezzare la sua dose di fumo in attesa di cancellarla del tutto: dieci sigarette fumate a met, lentamente, saranno pi che sufficienti e sar molto soddisfatto di prendere la sigaretta restante e di gettarla via, perch sta iniziando a vincere un fumo che per tanto tempo lha tenuto in schiavit. Sentir un impulso fortissimo a fermarsi a met sigaretta, a distruggerne laltra met, a spappolarla: non le piacer pi e non sentir pi il bisogno di fumarla ancora. Sar tranquillo, sentir la mia voce spesso durante la giornata e scoprir quanto piacevole uscire da questo tunnel cos buio, cos fumoso in cui ha trascorso tanti anni della sua vita; sar anche molto ero, di fronte ai suoi gli, di far vedere loro che il fumo non pi cos indispensabile: questo anche un modo molto importante di ricuperare la propria dignit e il valore di padre. Sar stupito nellosservare quanto il desiderio di fumare si sia ridotto e quanto la sua volont sia diventata forte; si sentir anche molto pi

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tranquillo e la sua mente profonda laiuter a fare tutto questo nella maniera pi efficace. La lascio adesso un momento in silenzio, poi conter da 10 a 1 e lei uscir da questo stato (pausa di silenzio), 10-9-8-7-6-5-4 i suoi occhi si aprono sempre pi ma la sua mano ancora ferma, immobile, 3-21 si muove anche la sua mano, respiri tranquillamente e si orienti.

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Terzo incontro (dopo quindici giorni)

P. Ho fumato 11 sigarette al giorno. Avevamo detto di fumare 10 sigarette al giorno e buttarne via la met. Ho tentato anche, uscito di qui, di fumare tutta la sigaretta ma la met residua aveva un gusto cos schifoso... adesso voglio tornare da lei quando sono arrivato a 6 sigarette. M. Ne ha fumate 10 a met e siamo quindi a 5 reali? P. No, ho acceso 21 sigarette al giorno e le ho fumate a met: laltra met aveva un gusto cos schifoso che non riuscivo a fumarla. Adesso voglio accenderne solo 10, ma non buttare via il resto, le voglio fumare tutte in tempi successivi anche perch ora la seconda parte cos amara che non posso fumarla subito dopo. Lo spiacevole gusto percepito conferma il successo della suggestione presentata nella seduta precedente, anche se le sigarette accese sono state 20 e non le 10 proposte; nello stesso tempo il paziente segnala linsoddisfazione per doverne buttare via la met: la decisione nale di impegnarsi s a fumare solo dieci sigarette conservando per la parte residua per tempi successivi. Conformemente al suo desiderio viene invitato a raccogliere tutte le met non fumate in un pacchetto da consumare il giorno dopo suggerendo che conserveranno, se fumate immediatamente, il gusto spiacevole gi provato. Il paziente, a sorpresa, dichiara per di essere gi soddisfatto dei risultati ottenuti e di voler andar avanti da solo; chiede di interrompere la terapia con la generica promessa di farsi rivedere quando sar riuscito a scendere a 6 sigarette, obiettivo che pensa di raggiungere nei prossimi giorni. Non si dimostra disponibile ad altri incontri per cui altro non rimane che accettare la sua decisione: come prevedibile, nessun altro contatto far seguito. Viene riportata linduzione di commiato.

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Terza induzione Pu chiudere i suoi occhi mentre la mia voce ritorna alla sua mente: ogni giorno continuer a sentire la mia voce e la mia voce laiuter a liberarsi di quel fumo che non vuole pi portare con s. Il suo respiro sempre pi silenzioso perch i vecchi rumori si stanno spegnendo mentre la sua volont sta diventando sempre pi forte, il desiderio sempre pi

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debole. Sta combattendo contro il fumo e sta imparando a vincerlo. Ogni giorno si accorger di non voler pi vivere in quellatmosfera cos triste, cos grigia, che il fumo ha creato intorno a lei; giorno dopo giorno avr sempre meno bisogno di fumare e le mie parole laiuteranno, ogni volta che le sentir, ad essere sempre pi forte e deciso. La sua volont diventer gigantesca e il desiderio piccolo, piccolo, sempre pi controllabile: continuer a fumare sempre pi le mie parole, a sentirle, e ogni volta questo rilassamento profondo ritorner dentro di lei. Ogni volta che ascolter la mia voce acquister forza per combattere il fumo. Le sigarette si ridurranno ogni giorno di pi e 6 sigarette saranno pi che sufficienti: potr raggiungere tutto questo gi da oggi o da domani o da dopodomani, non ha nessuna importanza. Ogni volta dir a se stesso: posso resistere ancora un po di tempo, ho gi resistito 2 ore e mezzo una volta, posso aumentare la mia resistenza a 3 ore, e pensandoci un istante, fumando una sigaretta ogni 3 ore, 6 sigarette sarebbero sufficienti a coprire 18 ore cui possono aggiungersi 6 ore di sonno profondo e tranquillo. Si ricorder che pu stare 3 ore senza fumare e in questo intervallo ascolter spesso la mia voce, una, due, tre volte, tutte le volte che vorr: la mia voce laiuter a levare il desiderio e ad aumentare la sua volont. Il suo corpo rigenerer e riparer tutti i danni del fumo: sta respirando meglio adesso, la sua pressione sta scendendo ed questo ancora un motivo in pi per ricuperare la sua salute perch cinquantanni sono veramente troppo pochi per diventare un invalido: la sua mente profonda glielo ricorder e fisser ogni mia parola. Tra qualche momento io conter da 10 a 1 e lei uscir da questo stato, tranquillo, ben orientato. Ogni volta che sentir le mie parole tutto questo ritorner ma, se per caso, per un motivo qualsiasi, dovesse essere richiesta la sua presenza vigile sar sufficiente che lei dica a se stesso nella sua mente stop e questa esperienza immediatamente scomparir: 10-9-8-7-6-54-3-2-1, i suoi occhi si aprono, il corpo si muove. Commento conclusivo Si evidenzia in questo paziente una scelta assai frequente nei forti fumatori, linterruzione precoce e imprevista della terapia, spesso dopo un inizio estremamente positivo. Le cause allorigine possono essere le pi disparate: caduta delle motivazioni iniziali, paura paradossale che lipnosi riesca veramente a interrompere il fumo, astensione denitiva dallabitudine non ancora accettata a livello istintivo emozionale; a queste possono aggiungersi riduzione del disagio sico con migliore tolleranza del fumo e recupero del suo aspetto edonistico, supercialit, presunzione, riuto allim-

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pegno, ignoranza. Nonostante la promessa di nuovi incontri, linterruzione denitiva della terapia e il recupero in tempi relativamente brevi della quantit di fumo precedente il risultato di pi frequente riscontro. 9.2. Secondo caso clinico Primo incontro Il paziente, sessantacinquenne, libero professionista, vedovo ha iniziato a fumare a diciottanni, arrivando a 30 sigarette al d e mantenendosi sempre su questi valori. Lunica interruzione, attuata per decisione spontanea tre anni prima, era durata un mese; la ripresa dellabitudine aveva portato al rapido recupero della quantit precedentemente fumata. Il paziente si era nuovamente proposto di ritentare lastensione ma, prima di impegnarsi allabbandono definitivo del fumo, aveva deciso di fare il pieno arrivando a consumare il giorno antecedente linfarto cardiaco 40 sigarette. Dal momento del ricovero non ho pi fumato e sono gi passati dieci giorni dalla dimissione: adesso sto bene senza sigarette, non faccio nessuna fatica, ho cambiato le mie abitudini; stamattina ho sentito il profumo delle sigarette ma ho provato fastidio. Si presenta allambulatorio per evitare il rischio di una ricaduta. Secondo incontro Prima induzione La cosa pi semplice da fare chiudere gli occhi e lasciare che le mie parole arrivino alla sua mente: la parola, pur cos piccola, pu realizzare cose prodigiose. La parola pu agire ed aver successo l dove la medicina si rivela inefficace ed impotente: la parola pu dare la gioia, addolcire il dolore, sciogliere lansia. Una parola pu cambiare le scelte e le decisioni di tutta una vita ed quello che lei vuole chiedere a se stesso: vuole liberarsi dal fumo e lasciarlo denitivamente nel passato. Lei sa che non c altra scelta: o soffocare il fumo o esserne soffocato, o continuare a vivere smettendo di fumare o smettere di vivere continuando a fumare, non c nessun compromesso possibile. Io mi permetto adesso di portare le mie dita sul suo polso sollevando lentamente la sua mano (catalessi del braccio), mentre le mie parole avvolgono il suo corpo immobile e tranquillo, arrivano nei suoi pensieri e possono trasformarsi in risorse, decisioni, cambiamenti. La sua mente profonda mi sta ascoltando e sta prendendo decisioni importanti: riuscir a non

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fumare pi, a superare, ad annullare ricordi e tentazioni del passato, ad effettuare una scelta irreversibile. Si pu vivere senza sigarette, anzi solo cos si pu veramente vivere, si possono eliminare senza pi ricuperarli gesti, abitudini, ricordi del passato, si possono affrontare con le proprie risorse e senza fumo i piccoli e i grandi problemi della vita: nel fumo non c la risposta ad alcun problema, c solo un problema in pi. La sua mente profonda far vivere e crescere ogni giorno le mie parole: ogni volta che le sentir trover risorse nuove e attiver decisioni sempre pi efficaci per continuare a non fumare pi. Lento e tranquillo sale e scende il suo respiro mentre il benessere che ha raggiunto sta aiutando ogni organo del suo corpo a funzionare sempre meglio; tra qualche momento inizier a contare lentamente da 10 ad 1, al numero 1 ogni cosa sar dissolta ma le mie parole continueranno ad accompagnarla ogni giorno per tutto il tempo necessario: 10-9-8-7-6-5-4-3-2-1, si aprono lentamente i suoi occhi, si muove il suo corpo. Terzo incontro (dopo sette giorni) Il paziente, rivisto la settimana successiva, segnala che si addirittura dimenticato, il giorno precedente lincontro, delle sigarette; ha sentito la cassetta e la ricorda quasi tutta. Si procede alla seconda induzione di cui saranno riportate, come delle successive, solo le parti essenziali. Seconda induzione sta diventando sempre pi indifferente al ricordo delle sigarette, lo sta levando dal cuore e il suo cuore sta riprendendo a battere, a respirare. Sta vivendo una scelta che diventata denitiva, un cambiamento irreversibile, che ogni giorno sta con serenit realizzando in se stesso; non vuole pi bruciare risorse cos importanti ma ritrovarle per regalarsi una qualit di vita migliore; io mi permetto di ssare ancora le mie parole dalle mie dita sul suo polso (le dita dellipnotista circondano ad anello il polso del paziente), per aiutarla a ricordare tutto questo: tempo veramente di seppellire il passato e di continuare, in questa libert che ha raggiunto, a dire a se stesso parole di cambiamento denitivo, che laccompagneranno e cresceranno ogni giorno. Quarto incontro (dopo quindici giorni) Il paziente ha tirato nei giorni precedenti tre note di fumo, sente la cassetta ogni tanto. Si segnala il rischio di ricaduta insito in questi momenti di recupero, anche sporadico, del fumo.

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Terza induzione pu ascoltare le mie parole che la accompagnano in questa strada di cambiamento profondo, parole che ogni giorno lei sta regalando a se stesso ma sono da allontanare ormai anche le ultime note di fumo, note stonate, che distruggono larmonia di unintera sinfonia. Il fumo deve rimanere, sempre e completamente, nel passato perch ancora troppo forte: fuggirlo lunica risposta intelligente da dare. Non sia in nessun momento temerario perch potrebbe trovarsi, di nuovo e allimprovviso, immerso in una soffocante nuvola di fumo e non riuscire pi a liberarsene: il fumo non deve essere pi nel suo cuore perch lo trasforma in cenere e un cuore di cenere non serve a nulla. Quinto incontro (dopo un mese)

Il paziente continua a non fumare: le tentazioni nascono nei momenti di vuoto quando solo con se stesso, momenti che prima la sigaretta colmava. Non sorgono invece problemi nel frequentare amici fumatori. Quarta induzione pu lasciare che le mie parole continuino ad arrivare alla sua mente, parole che vogliono entrare nel suo cuore, parole che ogni giorno sentir di poter amare di pi. Ricordi, sensazioni, desideri del passato si stanno lentamente spegnendo: si sta rendendo conto sempre pi di quanto profondamente il fumo fosse dentro di lei, di quanto lavvolgesse, dei danni che le regalava. Cuore, polmoni sono gli amori preferiti del fumo, li bacia con affetto per distruggerli: nalmente lei ha deciso di fare a meno di questo bacio mortale. Il suo cuore sta ricuperando risorse importanti, il suo respiro sta ridando ossigeno al corpo e alla mente; ha scoperto, con sorpresa, quale puzza di fumo si portava addosso ogni giorno e quanto questo possa essere sgradevole. Sar capace di affrontare i momenti difficili con risorse sempre maggiori e di non cedere alle tentazioni. Si pu camminare per strada da soli: meglio soli che male accompagnati dal fumo. Ricorder tutto questo e accetter che per tutto il tempo necessario sia la mia cassetta a farle compagnia: una voce da ascoltare ogni giorno, da accendere ogni volta al posto della sigaretta. Sesto incontro (dopo un mese e mezzo) ne ho fumato una, ho voluto fare il tentativo, ho sentito il bisogno di scroccarne una; la cosa non stata voluta intenzionalmente, per mi piaciuto provare: ero andato a prendere il caff con un amico, lho presa appo-

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sta per vedere la mia capacit di fumare, come una sda. Ho capito che non c scelta pi stupida. Lho fatto dieci giorni fa. Non ho trovato nessun piacere nel fumo, ho fumato senza soddisfazione, ho avuto il cuore che mi batteva forte. Ho rotto molte abitudini, ad esempio, aprire la macchina e mettermi subito a fumare, e non ne sento pi il bisogno a cena. A una cena in particolare, cui sono recentemente andato, avrei fumato altre volte almeno 5 o 6 sigarette, sono riuscito invece a non fumare del tutto. Ne ho avvertito il bisogno invece, uscito dal locale, quando mi sono trovato a camminare per strada da solo, di fronte a un momento di vuoto che in passato riempivo con la sigaretta. questo il vero pericolo: quando, separatomi dagli altri, rivolgo lattenzione a me stesso e mi trovo solo con lei, la sigaretta. Quinta induzione

sta scoprendo giorno dopo giorno cose importanti, sta attivando risorse e strategie nuove. Anche se tutto andato bene e non ha fumato che ununica sigaretta, tempo di ricavar frutto dal rischio corso. Non ha senso impegnarsi in una sda con il fumo: sta scoprendo quanto ancora sia radicato nella sua vita e quanto avvolgente e soffocante sia stata la sua compagnia. Meglio solo che male accompagnato: questa la frase che le verr in mente e che si ripeter nei momenti della tentazione per riuscire a non ascoltare il canto dolce ma distruttivo della sirena del fumo: non vuole che questo trasformi il suo cuore in un mucchietto di cenere. Accetter in maniera sempre pi decisa di lasciare il passato nel passato; ricorder, ascolter, vivr, fumer le mie parole: ogni giorno laiuteranno a fare la sua scelta denitiva, ad andare avanti, a non girarsi indietro per vedere dov la sigaretta, rischiando di esserne affascinato, paralizzato e trasformato, come dalla Gorgone mitologica, non in pietra ma in cenere. Si impegner ogni giorno a camminare sempre pi veloce allungando le distanze dal fumo, superando ogni tentazione di fermarsi, anche un attimo solo, per evitare di esserne raggiunto. Settimo incontro (dopo due mesi) La situazione stazionaria, continuo a non fumare anche se ci sono dei momenti duri: la tentazione si presenta nei momenti di solitudine ma sono riuscito a superarla. Sesta induzione pu lasciare chiusi i suoi occhi mentre le mie parole continuano ad arrivare alla sua mente, parole che lei ha imparato a ripetere a se stesso e che

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le ricordano che belli sono ora i giorni senza fumo, che le tentazioni del passato possono essere superate, che la compagnia migliore quella di un corpo in salute, parole inne che la invitano a non sciupare e a non distruggere le risorse importanti che ha ricuperato. Lei sa che la sua vita cambiata in maniera denitiva e non c nessuna scelta alternativa: se vuole dare vita al suo cuore deve dare morte al fumo. Mors tua, vita mea, questa la sua frase di gladiatore, che ha combattuto e vinto il fumo. Ottavo incontro (dopo tre mesi) Ho quasi centrato lobiettivo. Ho fumato cinque sigarette durante tutte le feste, una dopopranzo a Natale, una a mezzanotte a Capodanno, una sul lavoro in ufficio, una a cena, lultima non ricordo quando. stata una soddisfazione poter constatare che volendo posso fumare una sigaretta ogni morte di papa: la prossima me la sono riproposta a Pasqua. Tenga presente che sono passato da 30 sigarette al giorno a 5 in 15 giorni. Mi piaciuto il gesto di fumare. Il paziente ero della sua capacit di resistenza al fumo. Non si condivide affatto la soddisfazione per quanto riferito segnalando il rischio che sta correndo: in realt ha gi ripreso a fumare anche se le sigarette sono state poche perch sta cambiando la mentalit e sta ritornando disponibile ad accettare il fumo. Il paziente insiste nel segnalare che il fumo gli provoca per fastidio ma questo non tale, si ribatte, da impedirgli di riprovare a fumare. Si sottolinea che non possibile prevedere se e quanto durer questo fumo sporadico: stato cos anche in passato, lultima volta prima di riprendere a fumare. Il paziente riferisce di aver ascoltato ancora la cassetta e afferma che faceva meno fatica a stare senza sigaretta allinizio. Si evidenzia la necessit di ricuperare nuovamente lastinenza per evitare una ricaduta nel fumo. Settima induzione Pu lasciare chiusi i suoi occhi, ascoltare la mia voce e ricordare le mie parole: si sta accorgendo che necessario continuare a vigilare perch anche se le sembra che la sua macchina, la macchina della sua vita, in questo momento stia perdendo solo delle piccole, insignicanti viti, necessario recuperarle tutte e subito perch lassenza anche di una sola vite pu rendere inutilizzabile la macchina pi perfezionata. Non serve dire: la macchina stata fatta bene, ottimamente progettata, deve partire lo stesso, per funzionare ha bisogno di avere tutte le viti a posto ed quello che lei deve ogni volta ricordare a se stesso. In questo momento, piaccia o non piaccia, anche se la cosa le pu dare fastidio, lei ha ripreso a fumare perch

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ha ricuperato latteggiamento del fumatore: non importante la quantit di sigarette fumate: 1-10-15-20 non cambia nulla. Ha gi ripreso a fumare, pur con tutte le giusticazioni che sta cercando di dare a se stesso per negarlo: lunica realt effettiva che il suo cuore non pu tollerare il fumo. Deve scegliere: o la sigaretta o il cuore, anche se il cuore pu continuare ancora a soffrire in silenzio sino a gridare poi, allimprovviso e in maniera angosciante, il suo dolore. O si tiene il cuore o si tiene la sigaretta che lo trasforma in cenere: non c molta scelta, limportante saperlo; decider lei se ricordare quanto stato detto oppure cancellarlo dalla sua mente: sar questa una scelta solamente sua. Col fumo non possibile nessun compromesso: il numero di sigarette che d la sicurezza unicamente zero. Nono incontro (dopo tre mesi e mezzo) andato tutto bene. Un mio amico mi ha portato anche a fare lagopuntura; non ho sentito nessun desiderio e non ho avuto bisogno della sigaretta. Il ricordo sempre pi ridotto, sempre meno frequente, ho cambiato latteggiamento con il quale vedevo le cose, ho sentito la cassetta. Il paziente riferisce lesperienza di un amico che ha smesso di fumare e che da allora viaggia con una scatoletta di pastiglie Tic Tac. Ha scoperto questo una domenica mattina accompagnandolo dal tabaccaio a comprarle: lamico mette le mani in tasca continuamente agitando la scatoletta per sentire il rumore delle pastiglie, sostituendo questo al gesto di prendere la sigaretta.

pu lasciare che le parole ancora una volta arrivino alla sua mente e pu continuare a sentirle, farle crescere, discuterle ma si sta rendendo conto ogni giorno di pi che la scelta unica: o il fumo o il cuore. riuscito a fare quello che solo dieci giorni fa sembrava molto dubbioso di realizzare: ha accettato di santicare le feste senza la santa sigaretta e ha scoperto che la cosa egualmente possibile e soprattutto pi sicura. Vorrei che continuasse a ricordare tutto questo, a fuggire le occasioni, a non lasciarsi pi attirare dalla sirena del fumo che in qualunque momento pu comparire improvvisa nella sua vita. Se quel suo amico ha continuato a sentire il tic tac delle pastiglie per evitare di fumare bene che lei continui a sentire ben valido un altro rumore, il tum tum del suo cuore, in ogni momento della giornata, a farlo battere, a farlo vivere, a permettergli di respirare lossigeno di cui ha bisogno: ogni giorno vorrei che ricordasse tutto questo. Verr il momento in cui la sigaretta scomparir completamente dal suo orizzonte, ma deve avere il coraggio di non guardarla pi per nessun motivo. Sta

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imparando a trattare il suo cuore sempre meglio, ad amarlo sempre di pi; per troppo tempo gli ha preferito lamore per la sigaretta: questo un amore che si concluso. Decimo incontro (dopo quattro mesi) Continuo a stare senza sigarette, sento ancora la cassetta, la sigaretta la ricordo sempre meno. Nona induzione sempre pi capace di superare ricordi e tentazioni del passato ma ci sono ancora tratti di strada da percorrere con estrema attenzione e non deve mai dimenticare che pu trovare sempre, improvvisa, dietro ogni angolo, la sigaretta, sorridente, ammiccante, che vuole riprenderla a braccetto. Deve avere il coraggio di respingere il suo sorriso accattivante, le false parole di affetto che le pu sussurrare, deve essere pronto a prendere il bastone, il bastone delle sue scelte, il bastone delle mie parole e usarlo immediatamente per allontanare la sigaretta e impedire che la riavvolga in un abbraccio soffocante. Undicesimo incontro (dopo cinque mesi) La tentazione sempre forte ma non rispondo. Ho sentito la cassetta. Decima induzione deve continuare a tenere sempre in ogni momento queste parole nel cuore, parole di cambiamento, parole di libert che non devono pi in nessuna maniera essere cancellate. Ascoltare queste parole nuove, che riaccendono la vita, diventata la sua maniera originale di fumare. Deve stare lontano dal fumo come il diavolo dallacqua santa perch se il diavolo nellacqua santa affoga lei nel fumo soffoca. Si stanno avvicinando ormai i sei mesi di astensione, e questi sei mesi lei pronto a farli crescere, ad allungarli, a farli diventare tutta la vita. Dodicesimo incontro (dopo sei mesi)

Continuo a stare senza sigarette e a sentire la cassetta. La tentazione mi assale in certi momenti particolari, non penso che sia tossicodipendenza, pi il gesto che mi manca. Mi d fastidio la gente che fuma sulla strada. soprattutto una dipendenza psicologica quella che si presenta anche se questi momenti di ricordo, specie in certe occasioni, del fumo si stanno ridu-

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cendo. Si affrontano le problematiche della dipendenza farmacologica e della dipendenza psicologica. Si paragona il fumo ad un orso in letargo: la cosa migliore di non stuzzicarlo dandosi della profondit del sonno perch potrebbe svegliarsi allimprovviso affamato e pericoloso. Undicesima induzione ha scoperto e continuer a scoprire che meglio continuare a lasciar dormire lorso, a non rischiare di interromperne per nessun motivo il letargo: sarebbe troppo pericoloso. Sar capace di ricordare tutto questo, di spegnere sempre pi rapidamente questi ricordi del passato, queste sensazioni che possono nascere allimprovviso in momenti particolari. Appena sentir accendersi la luce del fumo sar prontissimo a spegnerla perch non vuole pi che questa luce la abbagli, la renda incapace di vedere tutto quello che c intorno, che folgori, violenta e improvvisa, il suo cuore: sempre meno si accender questa luce e sempre meno avr il ricordo dei ricordi legati al fumo. Scoprir di non aver pi bisogno della sua compagnia in nessun momento della vita: il suo cuore ha ripreso a respirare, non vuole pi lasciarlo soffocare. Tredicesimo incontro (dopo nove mesi) Sono stato senza, mi manca un po il gesto, Non mi d molto fastidio il fumo degli altri, mi viene un po la tentazione quando mangio fuori, specialmente dopo il pranzo, quando vedo delle donne che fumano, ancor di pi se sono belle. Per il resto non ho avuto nessun problema, mi sono accorto che c molta gente che fuma, prima probabilmente non me ne rendevo conto. Dodicesima induzione ha cambiato la sua vita e si rende conto ogni giorno di pi di quanto sia importante continuare in questa scelta. Ha scoperto cos veramente il fumo, quali disagi, quali distruzioni sia capace di realizzare e sta guardando al passato con un distacco sempre maggiore. Il fumo sempre pi lontano: nella sua vita sono ritornate risorse, esperienze, scelte importanti, ha ricuperato benessere e ha regalato a se stesso lunico vero cibo importante, lossigeno. Questo cambiamento profondo, che sta assaporando, ogni giorno ha un gusto sempre pi piacevole. Il suo cuore la sta ringraziando con un silenzio ricco di forza e di benessere e lei vuole che tutto questo continui per sempre: veramente ha seppellito il passato e, libero da catene cos pesanti, pu ritrovare libert e scioltezza in ogni movimento.

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Quattordicesimo incontro (dopo dodici mesi) Si riporta nella sua interezza il dialogo avvenuto perch particolarmente signicativo. Mi successo di fumare pi di una volta nei due mesi precedenti, ne ho fumato circa 7-8 al mese in occasioni particolari, le ho fumate con gusto, con piacere: cosa c di meglio di una sigaretta dopo pranzo? Soprattutto di una sigaretta desiderata, ricercata, programmata. Io penso che me la potrei concedere. Come ottimo dessert a completamento del pranzo. In quel momento, in quella situazione particolare ne sento la carenza: come un rito, un riesso condizionato di cui sento la necessit, come incontrare una persona di cui si innamorati e che non si vista da parecchio tempo. Un incontro che quanto pi sporadico tanto pi assume valore. Avverto in queste occasioni un forte coinvolgimento emozionale, mi risento in una situazione di fragilit. Durer lastensione? Io per non fumo, ho smesso di fumare. Forse sta scoprendo che non pi disposto come prima, se mai lo era stato, a smettere denitivamente. Non sento pi la sensazione di vittoria precedente. Il fatto di fumarla cos episodicamente aumenta il valore della sigaretta stessa. Sono incazzato con la sigaretta, ho sentito la cassetta un paio di volte: se potessi avere la certezza di continuare a fumare cos, me le terrei le sigarette, vorrei fumarne un pacchetto al mese. Non la nicotina che mi serve, io penso, il gesto piuttosto di cui ho bisogno: laccendere la sigaretta. Si segnala che gi presente una tolleranza agli effetti negativi del fumo perch non avverte disagi sici sia pure fumando in maniera cos sporadica; si ricorda che gi la volta precedente ricaduto fumando cos. Non la necessit che sento, il gesto piuttosto che mi manca; ma basta fumare una sigaretta di tanto in tanto per attivare questa tolleranza al fumo? Non si effettua lipnosi anzi ci si fa consegnare dal paziente le registrazioni precedenti per levare anche simbolicamente ogni possibile inuenza dellipnotista sulle sue decisioni e lasciarlo libero di scegliere se smettere di fumare o no. Si programma un incontro il mese successivo.

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Quindicesimo incontro (dopo tredici mesi) Ho fumato un paio di sigarette in tutto questo periodo, un periodo di ten-

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sione molto elevata. Una lho accettata una sera, me lhanno offerta, unaltra lho cercata dopo cena, non so neppure io perch: di sicuro gioca la componente psicologica, il ricordo duro a morire. Non sono stato appagato dal fumo, mi ha appagato piuttosto il gesto, la scelta di farlo. La sigaretta lho fumata coscientemente, ne ho provato piacere, il piacere di sapere che una sigaretta me la posso permettere. Devo ammettere che non sono ancora disponibile a gettar via denitivamente la chiave della porta del fumo. Sembra che non ci sia altra scelta al momento che accettare, sia pur obtorto collo, questo rischio calcolato sperando che i calcoli non siano sbagliati. Adesso, mi dico io, so che posso fumare in totale sicurezza, anche se so che in realt non cos. Se fossi sicuro di fumarne solo due al giorno fumerei cos da domani. Linvito conclusivo di portare con s la cassetta delle registrazioni nelle cene a rischio: far posto a cena anche alla cassetta provando a usarla come dessert di chiusura invece del fumo, nella speranza di facilitare lastensione nei momenti a rischio. Si conclude la terapia. A un contatto telefonico sei mesi dopo il paziente segnala che stabile sulle due sigarette al mese fumate nelle occasioni gi segnalate. A un successivo controllo, a distanza di un anno e mezzo dal primo, riferisce soddisfatto di riuscire a contenere il fumo in due sigarette giornaliere. Commento conclusivo Obiettivo da raggiungere la stabilizzazione dellastensione, gi ottenuta durante il ricovero ospedaliero, in un paziente in cui la sigaretta assumeva unimportante funzione di supporto sia emozionale che relazionale; la patologia in atto non consente il ricupero del fumo mentre la recente vedovanza pu esigere modelli di adattamento di non facile attuazione. I comportamenti proposti e le suggestioni presentate sono nalizzati a valorizzare i vantaggi dellastensione raggiunta, ad aumentare le motivazioni alla sua persistenza, ad attivare alne le difese contro la ripresa del fumo tuttaltro che infrequente (circa un 30% degli infartuati ricade o continua nellabitudine). Nel corso della terapia si presentano periodi anche lunghi di astensione totale interrotti, in particolari occasioni, da una assunzione sporadica del fumo. Il paziente non per ancor disponibile, pur avendo presente i rischi della ricaduta, a rinunciare denitivamente alla sua funzione piacevole e graticante e desidera conservarne luso, sia pure saltuario, specie in particolari situazioni conviviali. Si ritiene inoltre soddisfatto del risultato ottenuto giudicandosi persistente nellastinenza pur ammettendo che pi sicuro sarebbe ottenere la totale abolizione del fumo. Lintervento terapeutico

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si conclude dopo quasi un anno di incontri: anche allultimo colloquio il paziente invitato allastensione denitiva suggerendo di utilizzare la cassetta registrata come condizionamento dissuasivo. Veriche a distanza di sei mesi e di due anni confermano la persistenza di quanto raggiunto al termine degli incontri rimanendo luso della sigaretta assai limitato. Ulteriori controlli, se possibili, dovranno valutare nel tempo la stabilit dei risultati e in caso di decisa ricaduta proporre la ripresa della terapia. 9.3. Terzo caso clinico La paziente una donna quarantenne, casalinga, fumatrice di venti sigarette al d con diploma di maturit scientica. affetta da diabete mellito insulinodipendente, ha entrambi i genitori fumatori, il punteggio al test di Fagerstroem 4, nessuna interruzione del fumo stata mai ottenuta. Lipnosi raggiunta ottima. Primo incontro (prima delle feste natalizie) Ho iniziato a fumare a 18 anni per far compagnia ad unamica che mi ha quasi obbligato a fumare. Sedici anni fa in gravidanza fumavo dalle 4 alle 6 sigarette al d. A 25 anni dopo il parto, lavorando, sono arrivata al pacchetto: sono rimasta sempre su questi valori e non ho mai smesso. Sono affetta da diabete mellito insulinodipendente dallet di 8 anni, trattato attualmente con quattro iniezioni giornaliere di insulina. Non fumo fuori per strada, fumo solo in macchina e in casa. Mi domanda perch fumo? Perch mi rilassa, mi accompagna quando leggo, un momento di graticazione, non sono sicura che fumare mi piaccia veramente tanto, anzi la presenza di qualcuno che fuma davanti a me mi d fastidio: in questa situazione accendo io la mia sigaretta per controllare lodore fastidioso del fumo passivo degli altri. Fumare anche unabitudine, mi tiene le mani occupate; se sono impegnata in qualcosa riesco a stare ore ed ore senza fumare: questo mi mette dei dubbi sulla mia effettiva dipendenza dalla nicotina. Non desidero fare niente altro che lipnosi per smettere di fumare. Ho provato in passato ad usare la gomma alla nicotina: ho avuto una nausea terribile e non ho concluso niente. Mio marito per problemi di salute ha dovuto smettere, ha smesso di brusco da un giorno allaltro, da tre pacchetti sceso a zero, ha avuto una crisi di astinenza terribile ma lha superata. Devo riuscire anchio a smettere per attivare una stima reciproca. Ho una grande forza di volont per realizzare le cose che voglio. Io mi batto molto ma solo per gli altri: alla ne mi chiedo poi, esausta, perch devo anche battermi per me stessa, mi dico che ho gi fatto abbastanza. Mi sono resa conto di quanto i

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non fumatori comincino ad emarginarci. Voglio smettere di fumare per dare un esempio a mio glio con il quale mi scontro ogni giorno, anche se il dialogo con lui non si perde ma continua ad esistere; mio marito mi dice tutti i momenti: devi smettere per la salute. Accendere la sigaretta vuol dire togliermi la fame, mangiare meno, a volte diventa addirittura un supplizio accendere la sigaretta. Lei mi ha chiesto cosa farei se riuscissi a smettere di fumare: dovr trovare altre cose da sostituire. Ho tutti i motivi per smettere e nessuno per andare avanti con il fumo. La sigaretta rappresenta per me anche un momento di salvezza: vuol dire strappare alla mia vita tumultuosa cinque minuti di pausa solo per me e godermeli accendendola, vuol dire vivere una cosa unicamente mia. Voglio smettere di fumare di brusco, cos come ha fatto mio marito che ha lasciato il suo pacchetto bene in vista: se ci riuscito lui non vedo perch non dovrei riuscirci anchio. un anno che mi dico tutte le mattine di smettere ma tutto un insieme di propositi che falliscono ogni volta allultimo istante. Per il parto ho fatto il training autogeno, dopo cinque minuti mi addormentavo e russavo, mi addormentavo anche durate le lezioni di yoga. Sono frenetica per carattere ma quando mi fermo dormo come un ghiro. Da piccola picchiavo tutti quelli che mi contraddicevano, adesso lunico che riesce ancora a farmi andare fuori dai fogli mio glio. Si arriva a liti furiose, mi vien da dirgli tutte le cose senza controllo alcuno e in maniera violenta: alla ne vado ad accendere la sigaretta. Sono cattolica praticante, ho il Vangelo come guida. Alla paziente viene proposta leffettuazione del test dellelastico prima di iniziare la terapia e consigliato la lettura del libro del Dyer Le vostre zone erronee. Secondo incontro (a met gennaio terminate le feste natalizie) Ho iniziato a leggere il libro. Ho segnato le sigarette, sono stata sulle 10 senza grande fatica anche se il desiderio di fumare quando sono sola pi forte. Ho deciso di non fumare pi in pubblico, tutto quello che fumo lo fumo da sola: ne fumo solo qualcuna in presenza di mio marito, le altre, se c gente, le fumo di nascosto. Odio comunque le bugie e far le cose di nascosto. Mi piace soprattutto fumare quando i miei se ne vanno via di casa al mattino; appena escono la mano corre al pacchetto e fumo: uno stacco. Mio marito non fuma pi da un anno e mezzo, mio glio odia il fumo. La sigaretta mi d concentrazione quando devo scrivere, fare conti, archiviare documenti: il riempimento delle attese inevitabilmente lunghe; la sera non so mai quando si cena, ho la tavola apparecchiata, pronta, e aspetto che arrivi mio marito: alla ne lesasperazione dellattesa mi fa accendere la sigaretta. La sigaretta sottolinea anche i miei momenti di relax e solitudine.

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La cosa pi semplice da fare chiudere gli occhi e lasciare che le mie parole arrivino alla sua mente: la parola, pur cos piccola, cos apparentemente fragile, pu avere una forza sorprendente e far nascere cambiamenti profondi. Lei sa che ci sono scelte da migliorare, da modicare, da cancellare; lei sa che tempo di lasciare il fumo nel passato e di riprendersi quelle risorse che il fumo ogni giorno trasforma in cenere: ci sono potenzialit che vuole ritrovare in se stessa, incertezze, indecisioni che vuole superare ed tempo anche di liberarsi di tutte le paure, le ansie, le angosce strette nel suo pugno. Ci sono esperienze importanti che possono nascere e crescere: sta scoprendo soprattutto che il fumo non risolve nessun problema e vuole provare a spegnerlo completamente. Non vuole pi tenersi la libert di non essere libera e sta intuendo che esistono soluzioni migliori di quelle scelte sinora. Lei sa che ha bisogno di amare il suo corpo, di rispettarlo: non ha senso avere o volere la libert di bruciare ogni giorno il proprio corpo un po di pi, di chiudere le arterie, di rendere ancora pi difficile una terapia gi complessa. Se vuole sdare il suo diabete vi sono maniere migliori di farlo che immergendolo nel fumo: non pu distruggere il suo diabete nelle sigarette: la sigaretta che brucia e distrugge lei. giunto il momento di scegliere veramente di amare se stessa; la sigaretta le impedisce tutto questo: le d unillusione di libert, mentre la soffoca sempre pi; le dice: sei libera, sei libera, ma lavvinghia in maniera sempre pi stretta e distruttiva. giunto il tempo di liberarsi di tutto questo: prover da adesso in poi a stare senza sigarette. Riuscir ad eliminare le scelte improduttive del passato e ad attivare com-

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In macchina mi sono detta: le tengo l e forse riesco a non fumarle. Provo vergogna ma poi nisco per accenderla, anche se odio dipendere da qualche cosa e mi d fastidio vedere la gente che fuma. Io concepisco il poter fumare come un momento di libert: fumare libert in una solitudine dove gli spazi sono tutti miei, spazi che io posso occupare da sola senza doverli condividere con nessuno, senza condizionamento alcuno. Le sigarette non godute sono proprio quelle che gli amici mi danno e mi trovo a dover fumare: la sigaretta per me soprattutto un mezzo per poter sottolineare il mio isolamento. Io permetto spesso agli altri di scegliere al mio posto: mi adatto a fare quello che vogliono gli altri anche se le mie idee sono differenti. Sto bene in macchina solo se guido io, se guidano gli altri sto male, sono agitata e vivo momenti di notevole tensione, ma non ho il coraggio di dirlo. Si effettua linduzione proponendo la parola magica e linvito a tenere chiusa a pugno la mano di destra per trattenere e contenere le tensioni presenti. Lipnosi raggiunta ottima.

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Sono molto sorpresa: ho fumato una sigaretta dopo pranzo venerd e quando mi venuta dopo la voglia mi sono attaccata alla cuffia e ho sentito la cassetta; sono sorpresa, non mi sento diversa dal solito ma non ho fumato: ho sempre desiderio di farlo ma non lho fatto. Mi vengono dei pensieri sul fumo: ecco, mi dico, in questo momento accenderei la sigaretta ma non lo faccio e non mi sento plagiata. La cassetta lho sentita. Voglio continuare a stare senza sigarette. Sono molto contenta. Quando ho preso il caff mi sono detta: ci starebbe bene adesso una sigaretta ma ho superato la tentazione. I momenti pi difficili verranno questa settimana quando mi trover sola in casa. Quando sono uscita da qui ero sicura che sarei stata molto nervosa senza la sigaretta, che avrei fumato poi e che dopo aver fumato sarei stata ancora pi nervosa; invece sono riuscita a dire subito no e mi sono sentita rilassata. Le si suggerisce di prendersi la libert di continuare a scegliere di non fumare. Seconda induzione ha realizzato cose che credeva impossibili, ogni previsione negativa stata annullata, ha scoperto che la sua vita, avvolta sinora dal fumo, dalla nebbia, dalle nuvole, dalla pioggia insistente, ha ritrovare il sereno e pu liberarsi di ogni traccia di grigio regalandosi nalmente i colori dellarcobaleno. Vi sono risorse che sono nate e stanno continuando a crescere: sta ritrovando veramente la sua libert, la libert di non fumare e ogni momento della sua vita ne trarr vantaggio. Amare il proprio corpo di pi, rispettarlo, sentirne la voce laiuter a fare ogni cosa nel modo migliore; levare la nebbia del fumo dalla propria vita potr permetterle di vedere le cose in maniera diversa, pi chiara, di non averne pi paura, di accettare il suo

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portamenti nuovi. Ascolter le mie parole e ogni volta ritrover questi momenti di tranquillit e di benessere; il suo corpo assorbir benissimo lassenza della nicotina, sar capace di fare ogni azione libera dal fumo, di riempire i suoi spazi con momenti di vita senza soffocarli nel fumo, di affrontare i problemi, piccoli o grandi che siano, con le sue risorse perch nel fumo non c risposta ad alcun problema. Adesso io la lascio un momento in silenzio, poi conter da 10 a 1 e lei uscir da questo stato. Avvertir dentro di s un cambiamento profondo, si sentir molto serena e lascer nalmente entrare raggi di sole nella sua vita: questo il calore vero di cui ha bisogno e non quello illusorio di una sigaretta che brucia.

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diabete, di dare efficacia alle medicine, di non bruciare pi linsulina trasformandola in cenere. Continuer a non fumare, semplicemente perch non le serve pi, perch una cosa senza senso, senza gusto e di cui non ha pi bisogno; sar capace di superare ogni ricordo, ogni tentazione del passato perch non vuole pi perdere questa libert che in maniera cos sorprendente ha conquistato. Continuer ad ascoltare le mie parole ogni giorno, nei momenti facili e nei momenti difficili; sar capace di vivere intensamente questo cambiamento e di assorbire senza alcun disagio lassenza della nicotina: ha riacceso nalmente quella vita che il fumo stava spegnendo. Quarto incontro (dopo una settimana) Non ho pi fumato. Ho un problema: non sono mai sazia, ho ancora una fame terribile. Ho preso un chilo. Il diabete non stabile ma ho un appuntamento dal diabetologo la settimana prossima. Un po difficile controllare lumore; mi hanno fumato sotto il naso e lho sopportato senza drammi anche se mi ha sempre dato molto fastidio il fumo passivo. La cassetta la sento una volta al d. Terza induzione sta ritrovando una vita nuova, sta scoprendo, stupita, che le cose impossibili sono diventate possibili, ha ritrovato quello che sembrava perduto e nalmente pu dire a se stessa: sono libera, libera da un passato di fumo che le aveva impedito scelte importanti. Sta scoprendo che pu vivere con se stessa da sola senza la sigaretta, che pu abituarsi a fumare parole nuove, parole in cui ritrovare ossigeno, respiro, voglia e decisione di un cambiamento profondo; sar capace di trattare anche meglio se stessa, di non arrabbiarsi senza motivo, perch la rabbia, lirritazione fanno solo aumentare la glicemia: smettere di fumare laiuter ad affrontare il suo diabete in modo sempre pi efficace. Quinto incontro (dopo due settimane) Sto senza sigarette. Non mia abitudine perdere tempo quando ho deciso di fare una cosa. Vivo sicuramente meglio, anche quando mi viene voglia mi dico sto meglio senza. Ho parlato col diabetologo mi ha ottimizzato le dosi di insulina aumentandole. La cassetta lho solo sentita due volte, mi sono detta: devo sentirla se no non giusto. Prima, al mattino, accendevo la sigaretta quando tutti se ne andavano via adesso accendo la cassetta.

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Quarta induzione

...vorrei dire alla sua mente profonda parole importanti perch la mente profonda sa fare cose prodigiose: vorrei dirle che si interessi con amore del suo diabete, che ogni risorsa per ottimizzare la sua glicemia lattivi, ogni difesa, ogni possibilit di ragionevole controllo la utilizzi. Ha scoperto che si pu amare il proprio corpo, farlo crescere, rispettarlo, che non ha perso proprio nulla lasciando il fumo ma ha ritrovato una libert, che ogni giorno desidera far crescere. Ci sono esperienze come il diabete che non pu cancellare dalla sua vita, anche se le piacerebbe fosse possibile, ma sta scoprendo che pu affrontare e vivere questa realt in modo migliore. Levare il fumo vuol dire ridare colori pi vivi alla propria esistenza, affrontare problematiche, dubbi, domande, cui non facile dare risposta, in maniera pi serena. Tutto questo il regalo stupendo che riuscita a fare a se stessa, non vuole pi perderlo e sa che non lo perder: riuscita ad avere il coraggio di aprire la nestra della sua camera al sole e di lasciarlo entrare perch sciogliesse la tta nebbia di fumo che da troppo tempo lavvolgeva. Potr ascoltare le mie parole, potr non ascoltarle, non ha importanza, la sua mente profonda continuer ad attivare ogni risorsa per aiutarla a superare ricordi e tentazioni del passato. Sesto incontro (dopo quattro settimane) La mia vita continua ad essere frenetica come lo sempre stata. Il tempo che ho tolto alle sigarette gi occupato da altre cose. Ho ancora il desiderio ma meno forte, quello che mi manca di pi lautomatismo, ma non ho fumato comunque. Sono molto pi contenta di non aver fumato di quanto lo sarei stata se lo avessi fatto. Il diabetologo mi ha detto: non ha idea dellimportanza di quello che ha raggiunto. A livello psicologico sopravvivo bene, mi sento bene, sono contenta, anche se ci sono ancora momenti di desiderio che si dissolvono per subito. Ieri sera avevo gente a cena che fumava, mi dava fastidio piuttosto e non mi affatto venuta lidea di fumare anchio. Durante il relax o la lettura mi viene un po di pi la voglia. Le sigarette sono sempre al loro posto in casa. Ho sentito una volta ieri la cassetta per rispetto. Quinta induzione Ancora una volta pu chiudere i suoi occhi e lasciare che le parole continuino ad arrivare alla mente, parole da ricordare, da gustare ma come per i dolci, pur estremamente piacevoli anche per i diabetici, lei ha scelto giustamente di farne il minimo uso: questa una decisione importante, positi-

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va, perch desiderio di una sempre maggiore autonomia per aumentare ogni volta di pi la sua libert. stato necessario che qualcuno la aiutasse ad aprire una porta, per troppo tempo chiusa, su una via nuova ma, una volta apertala, lei stessa ha scoperto risorse tali da permetterle di percorrerla anche da sola. Risentire le mie parole ogni tanto, ricordarle, vuol dire far s che questa porta continui ogni giorno a rimanere sempre pi aperta per annullare completamente i ricordi di fumo del passato. Settimo incontro (dopo un mese e mezzo) Non ho pi fumato, ma sono molto nervosa da ventiquattro ore. Sono arrabbiata, rissosa per una ingiustizia fattami a scuola come rappresentante dei genitori; ad un certo momento mi sono detta: per farmi un dispetto voglio fumare una sigaretta, col cavolo ho aggiunto un istante dopo. La sigaretta ho deciso di metterla nei tab: per me esiste il tab della droga e vi ho inlato dentro anche la sigaretta. La cassetta non lho sentita neanche una volta: quando avevo il tempo non ne avevo bisogno e quando ne avevo bisogno non ne avevo il tempo. Sesta induzione ha scoperto che veramente nel fumo continua a non esserci risposta a nulla. Ha scoperto che esistono strategie migliori con cui affrontare i problemi della vita e che osservarli con occhi limpidi, non annebbiati dal fumo, pu permettere di gestirli meglio. Ogni giorno ricorder tutto questo; vorrei anche che valutasse veramente quale senso abbia lirritarsi in certe situazioni e quali siano le risposte migliori da scegliere nei momenti difficili: per raggiungere questo obiettivo forse deve ancora lavorare chiedendo a se stessa un ulteriore impegno. Ottavo incontro (dopo due mesi) Non ho pi ascoltato la cassetta, non ho pi fumato, resta il desiderio non in bocca ma nella testa: al posto di fumare mi alzo e faccio altro. Sono soddisfatta: il piacere di riuscire a non fumare supera il piacere del fumo. Compatisco quelli che cercano la sigaretta. Sento la puzza delle persone che fumano come la puzza della gente che non si lava. Settima induzione ogni giorno sta assaporando il gusto di una vita cambiata, di un rispetto verso se stessa che non pu che apprezzare sempre pi, di una libert

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che, mi ha detto, molto pi piacevole di certi ricordi del passato pieni di fumo grigio. Ha ritrovato il sereno, ha fatto una scelta che non desidera pi modicare e vuole che cos continui. riuscita a realizzare quello che sino a tre mesi fa pensava impossibile: era di se stessa e sta guardando con altri occhi le persone che continuano a fumare, un modello che ogni giorno le sta piacendo sempre meno. Continuer a ricordare le mie parole e lascer che laccompagnino ancora per tutto il tempo necessario. Nono incontro (dopo tre mesi) Lumore ottimo. Non sono il tipo da fermarmi per niente, sono sempre in attivit. Non ho pi ripreso a fumare anche se sento che mi piacerebbe: ancora non lo odio il fumo. Il pacchetto ancora l, presente, ma sono sicura che non lo toccher; distinto ogni tanto mi viene di muovere la mano cos nel gesto del fumo e capisco sempre meglio che cosa vuol dire dipendenza. Il diabete va meglio, si compensato. La cassetta non lho pi sentita, lho sempre tenuta per a portata di mano: caso mai ce ne fosse bisogno pronta per essere sentita. Il peso passato da 52 a 54 chili. Ottava induzione sta sentendo parole che continuano a ricordarle tutto quello che ha fatto e a ricordarle di continuare a farlo. Ha scoperto che il fumo veramente subdolo, pericoloso, si pu nascondere da qualunque parte, e che occorre vigilare e attivare ogni giorno le difese necessarie a persistere nelle scelte fatte. Finalmente riuscita a fare pulizia nelle sue arterie e non vuole pi che il fumo nuovamente gliele sporchi. Si sta rendendo conto di quanto improduttivo sia stato latteggiamento del passato e adesso che ha ripreso la vita nelle sue mani non vuole pi lasciarsela sfuggire. Vuole correre pi veloce del fumo perch il fumo non la raggiunga pi; sta ritrovando il gusto della vita e una soddisfazione profonda in se stessa: nalmente ha scoperto che viva, che pu fare le cose che vuole, che la sua vita non pi legata a quel cilindretto di carta bianca che brucia delle foglie secche triturate. Bello stato laver ritrovato il sapore della libert e quellautostima che sembrava perduta e potersi nalmente presentare agli altri con un aspetto piacevolmente differente. Tutto questo sar la migliore difesa contro le tentazioni del passato: giorno dopo giorno il fumo sar sempre pi spento, un ricordo che perder ogni signicato. Decimo incontro (dopo cinque mesi) Va bene. Non ho pi fumato anche se ieri ho avuto una voglia pazzesca,

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un desiderio intenso per unora, poi ho acceso una sigaretta, lho strappata senza fumarla. Mi ha fatto schifo, sono felice di questo, non mi sono sentita colpevole di averlo fatto. Ho sentito meno voglia e ho deciso di pensare piuttosto a cosa poter fare per scaricarmi in certi momenti quando avrei voglia di rompere tutto. Il diabete va bene, i dosaggi di insulina sono in riduzione. Nona induzione ... pu lasciare che le parole arrivino alla mente. Sono parole che sta continuando a masticare, che sono diventate un cibo che si sta regalando ogni giorno, un cibo che sta diventando sempre pi gradevole. Se anche ogni tanto torner il ricordo, il desiderio del gusto del passato, sar capace di liberarsene; anche se si voluta concedere di risentire per un istante lodore del fumo, ha scoperto che non c pi nulla di piacevole in quellodore: un odore fastidioso, come sempre stato, anche se non se ne rendeva conto. Le bastato sentirlo un poco per volerselo levare rapidamente daddosso perch il profumo della vita che ogni giorno sta rinascendo ben pi piacevole dellodore del fumo passato. Il suo diabete si sta compensando, la quantit di insulina si sta riducendo e lunica cosa che ha fatto per ottenerlo laver smesso di fumare: non ha senso ritornare a bruciare linsulina nel fumo delle sigarette. Non vuole pi essere una tossicodipendente perch questa stata la realt del passato. Questa libert che ha raggiunto, che ogni giorno sta assaporando, vuole che le sia compagna per tutta la vita. Undicesimo incontro (dopo sei mesi) Lumore ottimo anche se avrei molte ragioni per non esserlo, il diabete va bene Non sono diventata cattiva verso i fumatori come lo mio marito che pi astioso, va meglio col glio. Decima induzione sta affrontando con serenit ogni relazione col fumo degli altri, sta assumendo un atteggiamento intelligente di comprensione, capace nello stesso tempo di insegnare con il proprio esempio che si pu cambiare, che si possono recuperare risorse importanti e ritrovare il gusto della vita. Dodicesimo incontro (dopo nove mesi) Non ho pi sentito la cassetta. Ho scoperto che mio glio fuma: io ho smesso di fumare per lui e per il marito. Questa scoperta mi ha un po scon-

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volta. Il glio si nascondeva per andare a fumare, ha diciassette anni, da un po sospettavo che fumasse. Era stato lui che aveva insistito moltissimo perch smettessi di fumare; ha iniziato a fumare questestate e questo forse spiega la difficolt dei nostri rapporti in quel periodo. Non fuma in casa, fuma fuori casa, gli d un po fastidio fumare perch le sigarette costano; i nostri rapporti comunque da quando il suo fumo non pi un segreto sono ritornati eccellenti. Penso di non fare lipnosi. La situazione ottima, ho superato momenti veramente difficili. Ho avuto anche litigi con mia suocera e sono riuscita a non fumare; il diabete va bene, non bevo pi caff. Non viene indotta lipnosi. Tredicesimo incontro (dopo un anno) La paziente continua a non fumare, non ha pi sentito la cassetta, il glio continua a fumare. Si conclude la terapia dopo un anno di astensione. Controlli telefonici a distanza di un anno e due ne confermano la persistenza. Commento conclusivo In questa paziente lobiettivo di raggiungere lastensione dal fumo non pu che inserirsi in un intervento psicoterapeutico complesso, ad ampio raggio, temporalmente dilatato, in quanto la persistenza nella dipendenza, pur di fronte a una patologia cos grave, segnala la presenza di importanti problematiche esistenziali cui il fumo d risposte non facilmente sostituibili: diventa indispensabile per ottenere lastensione agire su di esse offrendo scelte, strategie, soluzioni alternative da sostituire a quelle precedenti, improduttive e fortemente condizionanti il fumo. 9.4. Quarto caso clinico Primo incontro Paziente cinquantenne, separata con una glia fumatrice, diplomata, impiegata, entrambi i genitori fumatori, test di Fagerstroem 6. Ho iniziato a fumare a 15 anni, senza motivi particolari, a 21 sono arrivata al pacchetto. In gravidanza ho fumato poco ma ho fumato, ho smesso a 33 anni per quattro mesi dopo lintervento di appendicectomia. In quel periodo avevo messo su dieci chili ed ero diventata nevrastenica. Ho ripreso a fumare ma non ho perso il peso acquistato. Non ho mai pi smesso, ho provato con la gomma senza risultati: il mio medico mi ha consigliato lipnosi. Soffro di esofagite da reusso, brillazione atriale, ipertensione arteriosa,

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presento obesit grave. Ho perso 25 chili dal settembre dello scorso anno, adesso sono in dieta: un grosso sforzo. Peso attualmente 107 chili. Da quando mi hanno riscontrato lesofagite mi sono ripromessa di non superare le dieci sigarette al giorno e da dieci anni mi mantengo su questi valori. Ci sono stati momenti negli ultimi due anni in cui riuscivo a scendere anche a sei, sette, poi perdevo il controllo e risalivo a dieci, dodici. Sono arrivata a pesare sino a 140 chili, allet di 35 anni ne pesavo 130: quando faccio la dieta perdo peso, poi la interrompo e ricupero il peso. Recentemente sono stata ricoverata in una clinica specialistica: durante la degenza mi sono impegnata pi di altre volte e ho perso 10 chili; adesso continuo a fare la dieta e a perdere peso. Fumo perch mi scarica la tensione, mi aiuta ad affrontare lo stress, a superare la noia, perch ne sento il bisogno: ho eliminato il caff per fumare meno. Trovo il fumo una cosa piacevole specie in certi momenti anche se in parte legato allabitudine, specie dopo i pasti. Mi piace fumare come premio, mi dico: hai fatto una cosa bene adesso ti meriti una sigaretta. Voglio smettere di fumare per la salute: ho avuto, mentre ero per lavoro fuori sede, una brillazione atriale ad alta frequenza dopo aver fumato e sono svenuta. Voglio anche liberarmi da questa dipendenza. Sono separata da ventanni, ho una glia che vive per i fatti suoi e la sigaretta rappresenta per me qualcosa che mi rassicura. Si evidenziano nel dialogo importanti problematiche esistenziali: linvito ad esaminarle in maniera attenta per valutarne le connessioni con il fumo. Si presenta questa possibilit con una similitudine: Smettere di fumare in certe situazioni come staccare un cerotto adeso alla pelle da molto tempo: prima di farlo bisogna vedere se possibile rimuoverlo senza provocare ferite dolorose e difficili da guarire. Si prospetta lindicazione ad una psicoterapia. Si concorda lipnosi per lincontro successivo. Secondo incontro (dopo sette giorni) Si effettua lipnosi che viene registrata e consegnata con linvito a riascoltarla. In relazione alle problematiche presenti, viene suggerito alla paziente di attivare la parola magica. Lipnosi raggiunta ottima. Prima induzione Pu provare a chiudere i suoi occhi, ha con s la parola magica a proteggerla, pronta a vivere unesperienza che potrebbe essere decisamente originale. tempo di sciogliere legami, disagi, paure, ansie che si trasformano in cibo e in fumo, che nulla risolvono ma rendono ogni passo pi difficile e pesante. La mia parola arriva alla sua mente, scivola in mezzo ai suoi

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pensieri mentre il corpo sempre pi tranquillo ed esperienze importanti sono pronte a nascere; io mi permetto adesso di portare le mie dita sul suo polso e sollevare lentamente la sua mano (catalessi del braccio) mentre il suo corpo continua a scivolare, immobile e tranquillo, in un benessere sempre pi ampio. Sta respirando le mie parole, la sua mente profonda le sta ascoltando, ed ogni ansia pu dissolversi. Ci sono cose che tempo di rivedere, di risistemare, di sostituire o eliminare anche, ma tutto questo deve essere fatto nella massima sicurezza. Ha bisogno di non fumare pi ma non so se gi siano presenti risorse sufficienti per attivare questa scelta, non so quanto il fumo, quanto questo abito di fumo le serva ancora per coprirsi, per sopravvivere, per affrontare i problemi della vita: lei sola sa se pu gi levarselo. Levarsi labito di fumo vuol dire accettare anche di liberarsi della pelliccia di grasso che lavvolge, diventare lei cibo di se stessa nutrendosi del proprio grasso, trasformandolo in energia e risorse per affrontare i problemi della vita, tanti o pochi che siano. Prover a stare senza sigarette e fumer le mie parole. Cercher in questi giorni di trovare strategie e decisioni nuove e la sua mente profonda laiuter in questa scelta. Il suo corpo assorbir benissimo lassenza della nicotina, sar capace di fare ogni gesto libera dal fumo e di affrontare i problemi della vita con risorse tutte sue perch nella sigaretta non c risposta, n soluzione ad alcun problema, c solo un problema in pi. Ogni volta che sentir le mie parole ritrover questa pace profonda, questo benessere intenso: la decisione di cambiamento sar sempre pi netta e scoprir dentro di s le capacit per attuare quello che desidera. Io sto un momento in silenzio adesso, poi conter da 10 a 1 e lesperienza nir (pausa di silenzio). Inizio a contare: 10-9-8-7-6 lentamente ogni cosa si sta dissolvendo, 5-4-3-2-1 i suoi occhi si aprono, il corpo riprende a muoversi: si prenda tutto il tempo necessario per orientarsi completamente. Terzo incontro (dopo nove giorni) Sono riuscita a stare senza sigarette. Sono tanto triste, piango, sono tristissima. Piango per niente, vivo tristemente la rinuncia a qualcosa che conta come il fumo anche se qualcosa che mi sono imposta io. Ho tanta voglia di fumare. Seconda induzione Pu chiudere i suoi occhi e lasciare che ancora una volta le mie parole arrivino nei suoi pensieri: le ha ascoltate, le ha vissute, le ha fatte crescere in questi giorni; la sua mente e il suo corpo possono continuare a respirarle, a

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Continuo a non fumare, difficile, per riesco a farcela. La cassetta lho sentita una volta. Ho un po pi di fame, sto cercando di ricuperare e valorizzare le cose positive del non fumare, i denti bianchi, il sentire il gusto dei cibi. Devo dire per che il fumo mi piace, un piacere appagante. Sono ancora triste, potrebbe essere la depressione. Stanno venendo fuori delle cose di me. Mia glia mi ha chiesto: A te che cosa piacerebbe fare?, Non lo so pi, le ho risposto. Mi ha abbracciata. Non va bene, devi sapere che cosa hai voglia di fare. La paziente scoppia in lacrime. tutta la vita che faccio cose che non mi piacciono. Terza induzione Pu chiudere i suoi occhi e ancora una volta lasciare che le mie parole arrivino alla sua mente, pu respirarle, trasformarle; il suo corpo tranquillo e ogni esperienza gi vissuta ritorna dentro di lei. Sta levando il fumo dalla sua vita, si sta liberando dalla sicurezza illusoria data dal non voler ve-

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trasformarle in risorse, energie e decisioni. Ogni cosa si sta modicando, la sua vita sta cambiando: smettere di fumare il primo atto di un cambiamento che le permetter di ritrovare la libert perduta. Liberarsi del fumo vuol dire far ordine sulla propria scrivania, rivedere, risistemare le cose che servono ed avere il coraggio di eliminare quelle che si rivelano solo inutile intralcio. Se una penna a sfera ha esaurito la sua carica da gettare via immediatamente, non ha senso volerla conservare pensando di poterla utilizzare ancora, solo regalarsi una delusione certa e correre un inutile rischio: ogni volta infatti, prendendola, scoprirebbe di non riuscire a scrivere e le cose da scrivere potrebbero essere importanti. C una cosa di cui deve liberarsi rapidamente perch non serve a nulla: la depressione. La depressione solo una palla al piede, una difficolt in pi che impedisce di affrontare i problemi della vita bruciando risorse ed energie indispensabili. Riuscir a continuare nella sua dieta e a liberarsi del molto grasso in eccesso: anche se sembra proteggere la persona perch pu attutire gli urti, quel grasso in realt un peso enorme che ogni giorno si costringe a portare addosso, un peso che rende faticoso ogni cammino. Continuer a non fumare e questi momenti di pianto, di depressione, scompariranno rapidamente perch non ha senso continuare a piangere sul passato: molto meglio provare a sorridere allavvenire. Adesso io sto un momento in silenzio, poi conter da 10 a 1, lei uscir da questo stato e star profondamente bene: 10-9-8-7-6-5-4-3-2-1 i suoi occhi si aprono, il corpo si muove.

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dere le cose come realmente sono, il che 13impedisce solo di risolverle. Non 0 ci deve essere alcun motivo di sconforto, n di depressione adesso, ma /2 3 semplicemente la gioia di vedere nascere capacit nuove in grado di modi/0improduttivi del passato legati al fumo. care scelte ed atteggiamenti 8 Continuer a non fumare e1capir anche che inutile vivere nella depresS sione: le risorse che la depressione brucia devono essere utilizzate per afM frontare i problemi, E per chiedere a se stessa che cosa veramente vuole, per scegliere le strategie CG migliori e rinascere dalle ceneri del fumo. Cercher o di continuare la sua dieta, di perdere il peso inutile, asgiorno per giorno n i t surdo, di irifarsi un corpo nuovo come sta imparando a rifarsi un cervello c nuovo. Adesso io sto un momento in silenzio e poi conter da 10 a 1, lei o uscir sc da questo stato e continuer senza paura il suo cambiamento (pausa e di c silenzio); inizio a contare: 10-9-8-7-6-5-4-3-2-1, gli occhi lentamente si n ra aprono, il corpo si muove. Quinto incontro (dopo tre settimane) Non ho fumato. Mi viene pi fame, mangerei anche lei per traverso. Ho una tristezza di fondo, mi vengono fuori le cose, ho cominciato a leggere il libro Le vostre zone erronee, vado piano, a volte mi sembra di essere un po rincoglionita. Nel complesso va abbastanza bene, mangio lievemente di pi. Faccio dieci minuti di cyclette al d, ho preso peso: sono 112 chili, prima ero 109. Mi manca soprattutto il gesto. Quarta induzione sta continuando a cambiare la sua vita, sta risistemando ogni cosa e pu lasciare che le mie parole continuino ad accompagnarla in questa strada. Dopo averla aiutata a levare il fumo tempo che laiutino a sciogliere il grasso: il cuore, il suo cuore ha bisogno di liberarsene e non c nessun motivo per essere depressa o angosciata per il cuore o, se vuole, ci sono problemi di cuore di altro genere che devono essere risolti in maniera diversa. Smettere di fumare vuol dire respirare unaria nuova, ricca di ossigeno e dare pi risorse a tutto il suo corpo. Riprender con maggiore impegno la dieta e il fumo ormai sar sempre pi lontano e indifferente: ci sono compagnie migliori, salute e benessere, che vuole regalare a se stessa. Riprender la sua dieta in maniera pi decisa e sar capace di eseguirla ogni giorno sempre meglio senza scoraggiarsi: una maratona quella che deve percorrere, non una corsa di 100 metri: scoprir di avere risorse sufficienti per affrontarla e passo dopo passo diventer sempre pi abile a utilizzarle.

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Sesto incontro (dopo quattro settimane) Fumo niente, ho pi fame, anche se faccio molte pedalate sulla cyclette ho preso tre chili, mangio un po di pi, sento fame. Avverto la tendenza a perdere il controllo sul cibo. La dieta non la seguo proprio completamente, dovrei seguire una dieta ferrea da 1.500 calorie, ogni tanto invece mangio qualcosa in pi, lo faccio per pigrizia. Viene proposto alla paziente di scrivere su un quaderno tutto quello che manger in pi. Un po come segnavo le sigarette, funziona da deterrente. Ho sentito la cassetta. Lumore va decisamente meglio, adesso ho voglia di attivarmi, sto leggendo il libro pian piano, mi aiuta, non pensavo di riuscire a farcela. Ho sentito la cassetta un po di volte. Quinta induzione Bene, pu chiudere i suoi occhi e ancora una volta lasciare che le parole arrivino alla sua mente, parole da continuare a mangiare ogni giorno; si liberata del fumo, riuscita a liberarsi di questo peso fastidioso e soffocante ed contenta. Lumore sta migliorando, sta imparando a difendersi, a non porsi pi lei stessa altri pesi addosso ma ad eliminarli con pazienza e decisione. Ha scoperto che si pu vivere senza fumo, che si pu vivere benissimo, e scoprir giorno dopo giorno che possibile anche vivere avvolti da sempre meno grasso, che possibile fare la dieta, non romperla per nessun motivo, non mangiucchiare, perch non questo quello che le serve: altre sono le strade da percorrere per ottenere quanto desidera. Manger unicamente la sua dieta e la condir ogni volta con le mie parole: laiuteranno a resistere alle tentazioni, a superare i momenti difficili, a vivere un cambiamento ogni giorno pi netto, a riprendere la vita nelle sue mani. La sua dieta le baster, la sensazione di fame sar ampiamente controllata e sarebbe molto bello che lei riuscisse a lasciare vuote le pagine del quaderno che le ho richiesto di compilare. Ascolter le mie parole, le ascolter ogni giorno adesso, perch devono diventare il suo cibo.

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Settimo incontro (dopo cinque settimane) Il compito non lho fatto, non ho tenuto conto del cibo in pi, niente fumo per. Il mio umore pessimo per un insieme di motivi: sono depressa soprattutto per il fatto che non si riesce a risolvere questa brillazione atriale. Si discute dei problemi cardiaci e della maniera di affrontarli: la paziente non ha sensazioni particolari di disagio perch la terapia con beta bloccante riduce sia la comparsa delle crisi che la frequenza di scarica dellaritmia. Si evidenzia dal dialogo una netta componente fobica con atteggiamenti di

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Sesta induzione Pu chiudere i suoi occhi e, confortata dalle parole sentite e decisa a non essere pi stupida, pu attivare nalmente in se stessa un cambiamento sempre pi profondo, accettando le difficolt che pu comportare. tempo di dimenticare il cuore e nello stesso tempo di liberarlo sempre pi da questa pelliccia di grasso che lo sta avvolgendo senza proteggerlo, ma facendolo solo sudare e affaticare. Il suo cuore in questo momento sta sufficientemente bene e si fa sentire sempre meno: la cosa importante che gli episodi di brillazione siano controllati. tempo adesso di impegnarsi sempre pi a perdere peso, lunica cosa che ha senso fare, e di imparare ogni volta a scoprire le strategie migliori per sopravvivere di fronte ai problemi che la affannano perch n cibo n fumo sono la risposta: deve affrontarli senza incazzarsi, usiamo proprio questo termine, perch lincazzatura una cosa sicuramente elimina, la lucidit; tanto pi i problemi devono essere visti ed esaminati con attenzione tanto meno lincazzatura inutile, liracondia, la rabbia permettono di affrontarli. Una cosa pu cominciare a chiedere a se stessa, di dare il peso corretto ai suoi problemi perch se i suoi problemi troveranno il peso corretto sar anche pi facile perdere il peso eccessivo del corpo. La paziente disdice lappuntamento successivo promettendo di farsi risentire. Passati quattro mesi viene ricontattata dal terapeuta e ssato un nuovo appuntamento. Ottavo incontro (dopo cinque mesi) Sigarette zero, lumore va storto, disperazione per il cuore: alla fine ho preso del Prozac due compresse, una al mattino e una la sera e lo prendo ancora adesso, perch continuavo a piangere e non aveva senso andare avanti cos. Mi dicevano: buon giorno signora, come sta? io incominciavo a piangere. Il Prozac mi ha un po aiutato, non ho pi voglia di piangere, sono pi reattiva, ho ripreso due chili, mi sono attivata per una visita cardiologica e ho chiesto aiuto. Mi chiede perch ho ripreso peso? Ho

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ipercontrollo e ipocondriaci. La si invita a considerare il suo cuore in maniera pi serena e a smettere di pensarvi ossessivamente: se non avverte la comparsa della brillazione, anche se presente, questo signica che la frequenza della brillazione ben controllata dalla terapia. Una scelta importante per il suo cuore lha gi fatta, smettendo di fumare, laltra continuare la dieta e perdere peso. Si conclude con una scherzosa battuta maccheronica latina: fac te furbum.

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perso il controllo del cibo: tutto il giorno facevo la dieta, la sera poi mangiavo una vaschetta di gelato, anche di mezzo chilo, dicendomi: non ingrassa. Facevo una dieta perfetta durante il giorno, la sera davanti alla tiv facevo saltare tutto; da quando ho smesso di fumare ho messo su altri cinque chili tra la fine di maggio e luglio. Dopo aver interrotta la terapia ho preso ancora due chili e mezzo, sono entrata il mese di agosto in clinica, ho fatto la dieta, ho perso cinque chili, adesso ho ancora cinque chili in pi. Ho iniziato anche un intervento psicologico con una psicoterapeuta durante il ricovero e ho scoperto in me una grande fragilit. Come sono uscita la voglia del cibo ripresa, ci sono momenti in cui non riesco a controllarla. Non riesco a capire perch mangio, forse per liberarmi del fumo mi rifugio nel mangiare: il fumo sono convinta che mi faccia male, il cibo non ne sono ancora sicura. Ho fatto otto sedute di psicoterapia sia di gruppo che individuale: mi sono resa conto che ho proprio bisogno di una psicoterapia, lei mi ha messo sulla buona strada. Ho ancora tanta voglia di fumare, ho sentito la cassetta adesso: riascoltarla sempre un aiuto per me, mi d appoggio, un po come avere le stampelle. La mia fibrillazione atriale peggiorata. Ho avuto dei problemi e ho deciso a giugno di telefonare alla segreteria dellambulatorio per rinviare lincontro gi programmato. Settima induzione Pu chiudere i suoi occhi ancora una volta e lasciare che le mie parole continuino ad arrivare alla sua mente: la sua vita cambiata, sta continuando a cambiare, continua a non fumare pi resistendo a ogni tentazione del passato. Verranno ancora i ricordi di questo fumo ma sar capace di soffiarli via lontano da s. Sta cominciando ad impegnarsi ad affrontare laltro problema: ha accettato di scoprire tutto quello che c dentro quel grasso, di capirlo, di sistemarlo e prima o poi riuscir a scioglierlo e a liberarsene. Nel grasso ci sono esperienze, atteggiamenti, scelte che devono essere riviste; la psicoterapia effettuata continuer ad avere un beneco effetto su di lei, a presentarle prospettive di cambiamento importanti. Ogni giorno continuer a fumare le mie parole e a mangiare le parole che la psicoterapeuta le ha detto, cibo nuovo che le permetter di alimentarsi in maniera diversa. Sar capace di affrontare i problemi della vita in modo pi efficace, porter con s le mie parole ovunque sar, le fumer, le manger ogni giorno. Ogni giorno sar pi forte di fronte alle tentazioni del passato e non avr pi bisogno di mangiare cibo inutile, assurdo: sar capace lei stessa, giorno dopo giorno, di trovare il cibo vero di cui ha bisogno, assaporarlo, gustarlo, farlo diventare risorsa di vita.

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Nono incontro (dopo dieci mesi) Fumo zero; per la prima volta ho avuto unesperienza molto positiva: la soddisfazione di poter dire: non fumo. Mi son trovata insieme a delle persone che fumavano, mi hanno chiesto se avevo laccendino e io ho detto di no, che non fumavo pi e sono stata molto contenta. Ricordo il fumo con piacere ma come si ricordano quelle cose di cui uno dice: ormai non posso pi. Ho fatto quel viaggio cui le avevo accennato lultima volta. Il posto era bellissimo ma a livello relazionale non stata unesperienza positiva. Ho resistito, ho avuto momenti di tensione notevole, per non ho fumato. Questa esperienza mi ha lasciato attacchi di panico. Ritornata a casa ho preso due chili, adesso mangio in maniera diversa: tengo la dieta poi una, due volte la settimana mangio in maniera incontrollata di tutto, non riesco a trattenermi, mangio cinque brioches o una quantit notevole di gelato, unabbuffata vera e propria. Mi nascondo quando mangio perch mia madre non mi veda e poi mi sento in colpa, prima non avevo questo atteggiamento. Si discute di quello che successo, si evidenziano le relazioni con latteggiamento assunto verso il cibo e si cerca di aiutare la paziente a elaborare e digerire quanto avvenuto suggerendole di prospettarsi anche una ripresa della psicoterapia. Ottava induzione ...vi sono risorse e cambiamenti importanti che stanno continuando a crescere dentro di lei e le mie parole vogliono essere ancora presenti pi che mai. Ha affrontato momenti molto difficili con successo e pu essere era di quello che ha fatto: di fronte a una situazione imprevista riuscita a difendersi molto bene utilizzando quanto aveva imparato. Laver smesso di fumare lha aiutata anche ad affrontare questa situazione e lavervi risposto in maniera cos efficace laiuter anche a far meglio la sua dieta. Non ha senso continuare queste abbuffate e fuggire dai problemi in maniera cos assurda, non ha senso voler annullare il passato dentro il cibo. La cosa migliore accettare quanto avvenuto come un momento importante di crescita. Se riuscir a fare questo lesperienza stessa sar superata, non le dar pi disturbo, la vedr come uno degli imprevisti che la vita regala e non sentir pi bisogno di affogarla dentro le brioches. Capir che deve essere risolta diversamente e sar capace di farlo. Non c nessun motivo di continuare a rivivere ancora ogni giorno questa vacanza sfortunata s, ma che lha aiutata ad apprendere delle cose importanti. Riprender la sua dieta e non avr pi bisogno di queste abbuffate settimanali: continuer ad

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ascoltare le mie parole, a farle diventare risorsa e aiuto per affrontare i problemi della sua vita nella maniera migliore possibile. Decimo incontro (dopo undici mesi) andata male per un sacco di cose ma non ho fumato. Ho mangiato tanto, sono nervosa, ingrassata, mi mangio anche la pellicina delle dita, tremo tutta. A una recente visita medica mi hanno trovato un discreto aumento pressorio. Mia madre fuori di testa, non riesco a gestirla, in situazioni cos mangio. Mangio quello che mi fa male, mangio i dolci, sento quasi che ho voglia di distruggermi, sono stanca. Con il peso sono ritornata a quello di un anno fa, 120 kg, ho cancellato tutti i sacrici di un anno: fumando non sarei ingrassata cos. Mi viene voglia di fumare, ma la supero e mangio. Ogni tanto sogno di fumare, mi faccio delle belle fumatine in sogno. Quando un conoscente mi chiede di accendere dico che non fumo pi: con il fumo va bene, col mangiare no, le cose sono molto pi profonde. Sono tornata a vivere da sola, cosa positiva, non sopportavo pi mia madre, voglio vedere se adesso riesco a fare una dieta. Mi sento dentro un istinto distruttivo, non riesco a capire se voglio farla nita o no. Prima pesavo 113 chili adesso, lei mi ha pesato, sono 120. peggiorato il tutto, ho preso peso in questo ultimo mese. Non mi sento meglio, il cibo mi d soddisfazione, mentre mangio non mi accorgo di quello che faccio: vorrei mangiare una sola brioche poi ne mangio cinque per essere tranquilla. Risparmio, mangio pane e caffelatte perch sono senza soldi e poi ci immergo le brioches. Ho la nausea, basterebbe per le mie necessit che mangiassi una fetta biscottata. Ho sentito poco la cassetta, non ho voluto ascoltarla. Si ascoltano assieme le ultime registrazioni con linvito a risentirle ancora. Nona induzione Vi sono nella vita momenti di pace, tranquillit e momenti difficili: questo sicuramente un momento difficile ma proprio allora che occorre attivare ogni risorsa, non arrendersi e avere il coraggio di affrontare quanto la sorte ci presenta. Ha levato il grigio del fumo ed tempo di levare anche i colori stonati del cibo che sciupano larmonia della vita: tempo di riprenderla nelle sue mani e di liberarla dalle mani del cibo, di liberarla da quelle brioches cos assurde che riempiono la sua bocca riducendola al silenzio. Una bocca piena di cibo una bocca che non riesce pi a parlare, ad esprimere le proprie esigenze, a dialogare: una bocca muta; non questo quello che lei desidera perch vuole sentire la sua voce e farla sentire agli altri e anche se gli altri possono in certi momenti non ascoltarla o capirla lo stare in si-

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lenzio perch la bocca piena di cibo un modo sicuro per non riuscire a parlare o parlando male rischiare di non essere compresa. Se vuole proprio mangiare qualcosa si mangi questa vocazione autodistruttiva, la faccia distruggere dagli enzimi del suo stomaco: se ha scelto daltra parte di continuare a vivere bene cercare di farlo nella maniera migliore possibile. Ci sono problemi difficili certo ma illusorio pensare che il cibo li possa risolvere: vorrei che veramente si ricordasse di fermarsi alla prima fetta di pane biscottato perch il male non nello stomaco ma nella testa e la testa guarisce non riempiendola di cibo ma di buone scelte e di buoni pensieri. Sentir questa cassetta ogni giorno, continuer a non fumare e come prima ha fumato le mie parole, cos adesso cercher di mangiarle: riuscita a fare una dieta in passato, pu riprendere a farla; pu riprendere la vita nelle sue mani e non lasciarla pi andare alla deriva perch ha ancora bussola e remi per ritrovare e conservare la rotta. Undicesimo incontro (dopo diciassette mesi) La paziente segnala di continuare a mangiare e di essere ancora aumentata di dieci chili. Io mentre mangio sono contenta perch mentre mangio, me lo dico bello e chiaro, ho proprio voglia di distruggermi, di farmi del male, di morire; a volte mi sembra che il mio corpo mi sia nemico. La cassetta non lascolto, credo per pigrizia, ma anche perch so che il suo ascolto probabilmente non mi farebbe mangiare, lo temo almeno. Ho avuto questinverno un colloquio abbastanza chiaricatore con mia glia. Mi ha accusata di aver avuto sempre paura nella vita, di aver sempre scelto la strada meno rischiosa e questo ha fatto s che io cadessi sempre pi in basso. Mi ha detto ancora che mi ero inaridita perch non ero pi capace di avere emozioni, di esprimerle, di esternarle. Erano cose talmente brutte da sentire che mi sono messa a ragionarci sopra, ho riettuto e ho pensato che probabilmente aveva ragione. vero: non riesco pi a provare delle emozioni, tutto mi scivola un po addosso perch ormai mi sono foderata, ben foderata. Ho capito che mi ha detto delle cose molto interessanti e molto vere a cui rispondo mangiando. Ma cosa serve a questo punto cercare di controllarsi? Io non ho pi la forza di combattere, dovrei ricominciare daccapo a vivere dopo aver sbagliato per cinquantanni. Tante volte ci penso e mi dico: chiss, se invece di smettere di fumare non lo avessi fatto, forse non avrei smosso tutte queste cose. Pensa che lastensione dal fumo sia allorigine di tutto questo? Non lo so, come mai venuto fuori tutto cos di colpo, sar un po il caso? Se venuto fuori di colpo perch tutto era gi presente. Ricordi che

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era gi arrivata a 130 kg pur continuando a fumare e non so proprio quali colpe effettive possano essere date allastensione dal fumo. Pi semplicemente si levata quella coperta di fumo con cui si illudeva di coprire un insieme di cose e, levatala, ha visto come veramente erano. Anche se ci sono stati dei momenti difficili, ha comunque continuato a non fumare e questa una cosa molto positiva. La paziente segnala di aver superato il trauma della precedente vacanza e viene nuovamente invitata ad attivare le strategie di cambiamento gi proposte. Per il luglio successivo in programma il ricovero in Clinica Specialistica per il controllo del peso e linizio di una psicoterapia. Una cartolina giunta due mesi dopo lultimo incontro inviata dalla Clinica Specialistica conferma il ricovero, e ancora assente a distanza di quindici mesi il fumo. A distanza di due anni e mezzo un controllo telefonico segnala la persistenza dellastinenza e in atto una psicoterapia di gruppo presso un centro per i disturbi del comportamento alimentare: i risultati soddisfacenti ottenuti, favoriti anche da un nuovo ricovero in clinica specialistica, hanno permesso una perdita di peso di circa 10 kg negli ultimi tre mesi e di superare un gravissimo problema familiare: lumore accettabile, scomparsi gli accessi bulimici. Commento conclusivo In questa paziente la presenza di una patologia medica complessa si accompagna a un disturbo del comportamento alimentare ben radicato, espressione di problematiche psicologiche di notevole gravit. Ottenuta lastensione, la paziente riesce comunque ad affrontare le difficolt presenti nella sua vita senza riprendere il fumo pur ricuperando momenti bulimici inizialmente controllati. Sia il raggiungimento dellastensione che la sua stabilizzazione si associano a un intervento psicoterapeutico che, proseguito in tempi successivi, ha permesso di ottenere un ragionevole controllo sullalimentazione con migliorameno dellumore e scomparsa degli accessi bulimici. 9.5. Quinto caso clinico Primo incontro Paziente trentacinquenne, madre fumatrice, con licenza di scuola media superiore, test di Fagerstroem 9. Ho iniziato a fumare a quattordici anni, a ventanni ero al pacchetto e mezzo. Ho provato solo un giorno a stare senza, mi son sentita esaurita. Fumo per dipendenza, abitudine, automatismo, alcune volte ne accendo

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anche 2-3 di seguito senza rendermene conto. Il fumo mi rilassa, mi calma, migliora la concentrazione, mi d la carica. Fumare mi piace anche, ma non la puzza del fumo. Mi sono guardata in questi giorni allo specchio e non ne sono stata soddisfatta: il fumo mi fa invecchiare, imbruttire, ingrigire, la sigaretta limita la mia libert e condiziona la mia vita. Ho provato a utilizzare il chewing-gum due anni fa, disgustoso. Ho scelto lipnosi perch un intervento che non ti costringe a prendere niente e agisce sui meccanismi della volont. Non ho mai avuto esaurimenti nervosi. Penso di smettere progressivamente, ho solo paura di non potercela fare. Voglio smettere per i soldi, per motivi di salute ed estetici. Si invita la paziente ad effettuare il test dellelastico. Secondo incontro (dopo tre giorni) Ne ho fumate luned 5, marted 18, mercoled 18, gioved 10: non ho avuto particolari difficolt. Posso rimandare, mi sono detto, e ho rimandato. Vorrei riuscire a fumarne dodici, sette al mattino e cinque tra pomeriggio e sera. Fumo di pi la mattina. Lipnosi realizzata ottima con sensazione di pesantezza diffusa. Sono stata molto rilassata. Prima induzione lei vuole liberarsi nalmente di questo fumo che la sta soffocando, che sta distruggendo risorse insostituibili. La mia parola arriva alla sua mente e pu trasformarsi in mille sensazioni, pu diventare pace profonda, benessere intenso. Io mi permetto di appoggiare le mie dita cos sul suo polso e di fermare le mie parole in mezzo ai suoi pensieri mentre sollevo lentamente la sua mano (catalessi del braccio): ogni tensione si scioglie, le palpebre sempre pi piacevolmente pesanti e chiuse, il corpo immobile e tranquillo. Ogni respiro laiuta a scivolare in un benessere sempre pi profondo, mentre risorse e cambiamenti sono pronti a nascere. C stato un tempo per fumare, giunto adesso il tempo di non fumare pi e si sta preparando a farlo liberandosi di una tossicodipendenza cos distruttiva. Ha deciso di soffocare il fumo prima di esserne soffocata, di disfarsene prima di esserne disfatta, di riprendersi la sua vita, di dare nalmente al suo corpo quellossigeno di cui ha bisogno e che il fumo trasforma in cenere. Avr sempre meno bisogno di fumare, riuscir a rimandare sempre di pi il fumo, perch tempo di riaccendere quel gusto della vita che il fumo per troppo tempo ha spento. Dodici sigarette al giorno le basteranno: le metter la mattina nel pacchetto avvolto da un elastico e forse non le fumer neppure tutte. Fumer sempre pi le mie parole e sempre meno le sigarette, si sentir pi tranquilla, capace di resistere alle tentazioni e di affrontare meglio gli stress della vita. Sar sorpresa di tutto quello che av-

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verr: il suo corpo non avvertir alcun disagio dalla riduzione delle sigarette e un piacevole senso di libert laccompagner dovunque. Ascolter spesso le mie parole e riascoltandole sar come ritornare ogni volta qui in questa stanza a ritrovare rilassamento e benessere. Queste parole saranno le sue medicine: ogni giorno crescer la decisione di cambiare vita e sempre maggiore sar la volont di liberarsi da una tossicodipendenza che tutto brucia regalando solo schiavit. Io rimango adesso un momento in silenzio poi conter da dieci a uno: lei uscir da questo stato e si sentir veramente bene, tranquilla, riposata come se avesse dormito un sonno piacevole e profondo (pausa di silenzio). Inizio a contare, al numero 1 ogni cosa sar terminata ma le mie parole continueranno ad accompagnarla: 10-9-8-7-6-5-4-3-2-1, lentamente si aprono gli occhi, il corpo riprende a muoversi. Terzo incontro (dopo una settimana) Ne ho fumate 12, non ho trasgredito. Sono venuta gioved e gioved andata bene, ho fumato la prima sigaretta 3 ore dopo. Ne ho fumate gioved 12, venerd 12, sabato la giornata si allungata. Sono uscita la sera con una sola sigaretta, ho avuto la forte tentazione di fumare dopo cena ma sono riuscita a controllarla: ad un certo momento mi girava la testa, avevo male alle braccia, momenti di confusione mentale, non vedevo lora di tornare a casa a dormire. Domenica andata bene, ne ho fumate 12. Ieri mattina ho avuto un momento in cui non riuscivo a concentrarmi, mi girava la testa, 2-3 minuti di nervosismo, poi passato: oggi sto bene, nessun problema. Ieri sera ho avuto un po di disagio ma lho superato senza grossi sforzi. Non ho mai trasgredito. La tentazione stata forte, soprattutto sabato sera, ma se avessi fumato la tredicesima sigaretta avrei di sicuro fumato tutto il pacchetto. Mi sento la bocca un po anestetizzata come se fossi andata dal dentista. La cassetta lho sentita stamattina e anche sabato sera prima di uscire. Oggi lho ascoltata due volte, quando la sento mi rilassa, non tanto le parole ma il tono. Il mio obiettivo adesso di scendere a otto. Non mangio di pi. Seconda induzione sta percorrendo la sua strada ogni giorno pi soddisfatta e le mie parole continuano a trasformarsi, a diventare benessere, tranquillit, decisione; con queste parole le mie dita vogliono circondare il suo polso (lipnotista circonda con le sue dita il polso destro del soggetto) per regalarle un originale braccialetto di parole da portare con s e vivere ogni giorno. Si sta avvicinando il momento in cui sar capace di liberarsi di questo abito di fumo inutile e triste, di riprendere a sorridere lasciando nel passato una tossicodipendenza cos catastroca. Sta imparando ad amare se stessa, a non di-

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Quarto incontro (dopo due settimane)

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il corpo tranquillo e pu di nuovo ritrovare le esperienze che gi conosce. Lento sale e scende il suo respiro, le palpebre chiuse, e ogni giorno sta imparando a fumare sempre pi le mie parole e sempre meno le sigarette. Sta riprendendo a respirare, a vivere, a rispettare il suo corpo, sta smettendo di essere soffocata dal fumo e sa che il momento di liberarsene completamente ormai vicino. Quattro sigarette le basteranno; pronta a sofare sempre pi forte per allontanare la nebbia di fumo mentre ogni giorno stanno crescendo parole di cambiamento che lei continuer a ricordare a se stessa. Il fumo uscir denitivamente dalla sua mente: potr accettare che ancora per qualche tempo vi sia presente ma la cosa importante che lo sia sempre meno nelle sue mani, nella sua bocca, nel suo respiro. un cambiamento profondo quello che ha deciso di regalare a se stessa: sta riprendendo la vita nelle sue mani, ha scoperto che nalmente in grado di soffocare il fumo e non lasciare pi che il fumo soffochi risorse essenziali. Quinto incontro (dopo tre settimane) Sono sempre stata sulle quattro eccetto ieri che ne ho fumate cinque; non sento la necessit sica, pi un bisogno psicologico. Da domani voglio

francesco citino CGEMS 18/03/20 13

Sto andando avanti con otto sigarette, non ho pi avuto problemi di astinenza. Ci penso sempre al fumo, nel 90% dei miei pensieri, ma lo controllo anche se una lotta psicologica continua. Voglio scendere adesso a quattro, ho paura dellastinenza nale; da domani voglio fumare una sigaretta al mattino, una dopo pranzo, una alle sedici, una dopo cena. Ho sempre sentito la cassetta.

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struggere pi risorse importanti, sta scoprendo di riuscire a resistere alle tentazioni del passato. Si chieder sempre di pi mentre fumer le sue otto sigarette che senso abbia e a che serva ancora fumare: si convincer che non serve proprio a nulla, che un abito di fumo non copre, non ripara, impedisce solo a un abito vero di poter essere messo sulla pelle a proteggerla veramente; nei momenti pi difficili le mie parole laiuteranno e laccompagneranno. Si accorger ogni giorno di essere pi decisa, pi ricca di risorse e scoprir che quanto pi allontaner il fumo da s tanto pi sar pronta a vivere liberamente le esperienze importanti della sua vita. Le otto sigarette preparate la mattina le basteranno per tutta la giornata.

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stare senza, raggiungere lo zero, anche se allinizio non sar proprio tondo tondo, un po irregolare, anche se certe volte magari fumer mezza sigaretta o mi far due note. Mangio anche pi tranquilla, sono rilassata, succhio caramelle e mastico gomme in continuazione, ne consumo quasi due scatole, devo aver preso un chilo di peso.

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Quarta induzione

pu lasciare che le mie parole continuino ad arrivare alla sua mente, parole che sta imparando a far crescere ogni giorno: veramente una cosa sorprendente osservare, lei stessa ne stupita, con quanta rapidit si stia liberando del passato, come giorno dopo giorno si stia allontanando sempre pi dal fumo. Ha ritrovato un benessere importante, un aspetto sico migliore e sta ridando vita ai suoi anni: tutto questo un piacere ben maggiore del lasciarsi soffocare nel fumo. tempo adesso di chiudere completamente con il passato, di spegnere denitivamente dieci minuti di fumo per regalarsi anni di vita, di riprendere ad amare e rispettare il proprio corpo. Ascolter le mie parole, le vivr, le respirer ogni giorno: saranno il suo nuovo pacchetto di sigarette, un pacchetto di parole da fumare al loro posto. Riuscir a stare senza sigarette, a spegnere completamente il fumo e anche se lo zero potr inizialmente avere qualche spigolino, sar capace nei giorni che verranno di farlo diventare tutto tondo. Le mie parole continueranno ad accompagnarla ed ogni volta che le sentir ritrover decisioni e risorse sempre maggiori per superare le tentazioni del passato: vuole che la libert dal fumo le sia compagna per tutta la vita.

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Sesto incontro (dopo quattro settimane) Sono arrivata a tre, ieri ne ho fumate quattro, non riesco a rinunciare del tutto alle sigarette, in particolare quella del mattino assolutamente irrinunciabile, come un rito. Si sottolinea che proprio questo il momento in cui occorre attivare ogni impegno per raggiungere lastensione, altrimenti il rischio di riprendere a fumare come prima molto alto. un po come se mi dispiacesse abbandonare questa compagnia in maniera denitiva anche se voglio smettere. Si segnala che interrompendo il fumo non sta perdendo nulla, sta solo ritrovando lunica compagnia veramente importante, quella di un corpo in salute. indispensabile accettare di abbandonare una casa anche se la si abitata per molto tempo se ci si accorge che sta crollando addosso per evitare il rischio di rimanerne sepolti.

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Quinta induzione sta scoprendo quanti ricordi erano legati al fumo ma sono questi ricordi che non devono pi rivivere perch sono ricordi di una schiavit che, pur sorridendo, ha bruciato per tanto tempo le sue risorse pi importanti. tempo di fare la scelta denitiva, di abbandonare una casa di fumo ormai fatiscente, anche se stata la casa in cui sinora vissuta, prima che le rovini addosso: non sta perdendo nulla, sta solo evitando di esserne travolta nel crollo. Si resa conto che questo un momento decisivo e che la porta della sua vita deve essere completamente chiusa al fumo: non c altra scelta anche se pu lasciare per un tempo minimo ancora una fessura aperta, ununica sigaretta che le dia il buongiorno la mattina prima delladdio nale. Si accorger, smesso di fumare, che le sigarette non sono poi cos importanti, che si pu vivere senza fumo, anzi si pu veramente vivere; scoprir di non stare perdendo nulla, ma solo di essere uscita dalla schiavit della tossicodipendenza e di aver ritrovato se stessa. questo il momento di recidere completamente ogni legame con il passato: regalarsi una sigaretta la mattina per qualche tempo ancora sar una maniera dolce di congedarsene, altra scelta non c: non si lascer pi affascinare dalla sirena della sigaretta che continua a sussurrarle parole dolci solo per soffocarla nuovamente. Settimo incontro (dopo cinque settimane) Ho fumato ancora due sigarette e tirato qualche nota. Patisco un po se vedo gli altri fumare; il mio compagno fuma in casa, quando lo vedo fumare gli chiedo di farmi dare due note. Fumo la prima sigaretta al mattino, non ho dei momenti precisi per fumare la seconda; la fumo quando mi viene il raptus e avverto una voglia irrefrenabile: questo possibile in qualunque momento della giornata. Se vedo qualcuno che fuma con cui sono in condenza gli chiedo di farmi tirare due note: lamica con cui lavoro cerca di non portare le sigarette in ufficio. Mi ricordano particolarmente il fumo certe situazioni come lattesa alla fermata dellautobus: in quei momenti mi viene da pensare che prima in quella stessa situazione fumavo la sigaretta. Da domani ho deciso: zero. Il mio compagno fuma un pacchetto, adesso che non fumo mi attira lodore del suo fumo: faccio come delle sniffate per catturarlo. Da domani posso stare senza fumare. difficile accettare il pensiero di non fumare pi, per io penso di fare cos: se proprio mi viene voglia di fumare chieder qualche nota in giro. Sto meglio. La cassetta lho sentita.

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Sesta induzione

il momento di accettare di levarsi completamente le fasce del fumo, quelle fasce impregnate di fumo che sembravano proteggerla ma in realt la avvolgevano cos stretta da impedirle ogni movimento, di respirare anche. La libert che sta raggiungendo canceller il ricordo e il desiderio di fasce cos assurde e soffocanti. pronta a fare un atto di amore per il suo corpo, ad aiutarlo nalmente a riprendere a vivere. Ha deciso di liberarsi delle ultime note di fumo, note stonate del passato, di accettarle ancora solo come risposta momentanea a certe situazioni di emergenza, pronta a ridurle al minimo per poi cancellarle denitivamente. Sar capace di superare ogni tentazione da qualunque parte giunga, ogni giorno sentir un profumo sempre pi piacevole, quello della sua vita che sta liberando dallodore soffocante del fumo. Ottavo incontro (dopo sei settimane) Ho eliminato la sigaretta delle sette e mezzo, inizio adesso a fumare alle dieci e mezzo, undici del mattino, le sigarette le fumo a met, le accendo, dopo quattro note le spengo, le ricupero, in tutto ne fumo due e mezzo, tre al d. Non si soddisfatti di quanto riferito perch anche se il numero di sigarette eguale a quello precedente il gesto viene ripetuto pi volte riattivando condizionamenti comportamentali e psicologici. Si segnala con una metafora la necessit di chiudere completamente con il fumo. Smettere di fumare come dover uscire da uno stretto tubo in cui fumando ci si inlati ma per poterlo fare, strisciando e con fatica, si deve accettare di levarsi di dosso completamente labito di fumo che avvolge il corpo: il tubo cos stretto che qualunque residuo di questabito, anche minimo, causa un tale attrito da impedire ogni spostamento; anche se pu dar disagio trovarsi nudi, senza abito di fumo, alluscita, accettarlo lunica maniera per poterne venire fuori e riprendere la libert di movimento: occorre solo superare la difficolt di un istante anche perch gi pronto, subito da indossare, labito nuovo. La paziente dichiara di essere decisa a chiudere denitivamente con il fumo perch si resa conto che non pu continuare cos. Viene indotta lipnosi, ripresentati i concetti espressi in veglia e proposta nuovamente lastensione. Nono incontro (dopo sette settimane) Due sigarette le fumo sempre, mi piacciono, mi vergogno di me stessa, ho voglia di fumarle, mi rendo conto che devo fare una scelta: o smetto o ri-

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prendo. Non riesco ad avere il controllo sulle sigarette, a volte le spezzetto, a volte le fumo tutte intere, non so bene spiegarmi perch lo faccio. Le fumo in un momento di raptus, non riesco a rinunciare, a che cosa poi non so, mi danno qualche piacere ma quale? Penso che se smetto di venire qui, riprendo subito: non so bene cosa fare. Dovrei imparare ad affrontare i momenti del desiderio e superarli; certe volte quando mi viene lidea di fumare, faccio qualcosaltro e il desiderio passa. La cassetta lho sentita poco. Si segnala la necessit di chiudere completamente; nel momento in cui viene il raptus si suggerisce di provare a prendere la cassetta registrata tra le proprie mani per trovare la forza di resistere. Si concorda di provare a stare senza per ventiquattro ore.

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Ottava induzione

Pu chiudere i suoi occhi e ancora una volta ascoltare le mie parole mentre la sua mente pronta a liberarsi completamente del suo passato, a lasciarlo andare via, a non trattenerlo pi perch si resa conto che altra scelta non c. Ogni giorno ne sempre pi convinta e sa anche che questo il momento decisivo: sta scoprendo che pu uscire dal tunnel di fumo soffocante e costrittivo in cui vissuta in tutti questi anni ma deve accettare di uscirne ricoperta unicamente dalla sua pelle: solo cos potr nalmente indossare gli abiti che le piacciono, liberata da quellabito di fumo che per troppo tempo ha spento i colori della sua vita. Questo da fare adesso e lo far perch convinta che altra soluzione non c: sar capace di resistere ad ogni tentazione intorno a lei, a non assaporare pi alcuna nota di fumo, note stonate che bruciano e distruggono larmonia della nuova vita che vuole regalare a se stessa. Nel fumo non c risposta n soluzione a nulla, se ne sta rendendo conto; si liberer di questi ricordi, di questi ultimi gesti, sar capace di farlo. Ascolter spesso le mie parole, ricorder le cose che le ho detto e giorno dopo giorno il ricordo del fumo si dissolver come nebbia al sole. questo il momento di perdere nalmente il gusto del fumo per ritrovare il gusto della vita, di uscire da quella sigaretta in cui stata per tanti anni prigioniera e ritrovare la libert di muoversi e vivere. Decimo incontro (il giorno successivo) Non ho fumato, sono sopravvissuta senza neanche tantissimo sforzo. Allinizio della cura ero sicurissima che sarei riuscita a smettere progressivamente poi mi sono accorta che potevo fallire. In principio ho rispettato tutte le tappe poi ultimamente ho avuto la paura di non farcela pi. Il mio compagno ha collaborato e non ha fumato senza doverglielo chiedere.

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Devo continuare a costruire il muro tra me e il fumo. La cassetta lho sentita; ieri non ho fatto tanto sforzo, ho avuto una giornata intensa di lavoro che mi ha aiutato. Avevo lidea e la volont di cancellare il desiderio. Stamattina il mio compagno mi ha detto che ero brava. Potrebbe rispondergli che potrebbe esserlo anche lui se smettesse di fumare. Nona induzione Pu chiudere ancora una volta i suoi occhi e lasciare che le parole continuino ad accompagnarla, passo dopo passo, in questa strada di libert cos sofferta che nalmente ha raggiunto. Quello che sembrava impossibile diventato realt: nalmente per la prima volta ha stretto lei in pugno la sigaretta e non se ne pi lasciata afferrare. Ha ritrovato decisioni, libert, capacit che erano state perdute. Scoprir con stupore che non ha abbandonato veramente nulla, che il valore della sigaretta era zero: era lei che aggiungendo numeri davanti lo faceva crescere a dismisura. Scopertone il vero valore, sta lasciando la sigaretta con la massima serenit. Dora innanzi ogni giorno continuer ad essere sempre il giorno in cui ha smesso di fumare, gioved 18 aprile: la sua vita sar fatta di tanti gioved 18 aprile uno dopo laltro, li vivr e li respirer assaporando questa libert dal fumo cos piacevole e intensa. Non c nulla da rimpiangere del passato, sar capace anche di superare ogni tentazione che lambiente familiare o di lavoro le potr portare perch non vuole pi tornare in quellinferno di fumo in cui vissuta per tutti questi anni. Se altri hanno ancora piacere di viverci dentro ebbene ci vivano da soli; pregher il suo compagno di avere tutte le attenzioni possibili verso la sua decisione e di pensare seriamente anche lui di regalarsi la libert dal fumo: lesempio trascina e lesempio che lei sta dando veramente importante. Sta aumentando la stima di se stessa, riscoprendo il suo valore, migliorando il suo essere nel mondo; nalmente ha cambiato odore, ha ritrovato il profumo naturale della sua pelle senza che pi il fumo glielo distrugga. Ascolter spesso le mie parole, laiuteranno a continuare in questa strada ogni giorno pi sicura; sentir inoltre sempre meno la necessit di masticare gomme o di avere qualcosa in bocca. Undicesimo incontro (dopo otto settimane)

Non ho pi fumato e non mi sono sforzata pi di tanto. Era maggiore lo stress di fumarne due rispetto al non fumarne affatto. Non c il desiderio delle sigarette, mi viene qualche pensiero che va via subito perch mi dico che pu essere pericoloso cedere anche a una sola nota di fumo e allo-

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ra sopprimo il pensiero. Mi sento una persona nuova, mi sento bene, felice: il primo giorno di astensione mi bastato per capire che non avrei pi fumato. Ho sentito la cassetta. Ogni tanto quando vedo qualcuno che fuma come se fotografassi e fermassi la sua immagine. Faccio caso ai fumatori senza provare particolari tipi di emozione, n desiderio, n disprezzo. Nellipnosi vengono inserite suggestioni per continuare lastensione, valorizzare la libert raggiunta e superare le tentazioni dellambiente familiare e di lavoro. Dodicesimo incontro (dopo due mesi) Bene, non fumo, non ho difficolt, qualche pensiero che va via subito. Continuo a masticare gomme, due pacchetti al d, mi aiuta a tenere la bocca occupata e impegnata anche se ho male ai muscoli della bocca. Il mio compagno ha deciso che smette di fumare da luned. Ho sentito la cassetta. Si suggerisce che il momento di cominciare anche a dar riposo alla bocca. Nellipnosi effettuata oltre a suggestioni per il mantenimento dellastensione si invita la paziente a masticare la gomma per un quarto dora, riposare poi e masticare nellintervallo le parole dellipnotista. Tredicesimo incontro (dopo tre mesi) Continuo a non fumare, ho preso sei chili e mezzo, devo sempre mangiare, mangio tante schifezze. Ho dimezzato le gomme, ne mangio solo due scatole: nei primi giorni il fumo mi era totalmente indifferente, adesso invece ne sento un pochino di pi il desiderio. Lobiettivo al momento attuale di smettere di mangiucchiare, come peso sono a 54 chili vorrei perderne 3-4. Non ho pi sentito la cassetta, il desiderio aumentato un po dopo le prime tre settimane. Nella seduta ipnotica vengono inserite suggestioni per controllare il mangiucchiamento: eliminare il cibo inutile come stato eliminato il fumo e continuare lastensione. Quattordicesimo incontro (dopo quattro mesi) Cibo non ne mangio pi tanto; riguardo al peso ero partita da 48 chili quando fumavo, sono poi arrivata a 54,200, il peso adesso di 53 chili. Il numero di gomme in riduzione solo pi 10 al d dai 40 iniziali. Il sico perfetto, lumore buono. La cassetta la sento ogni tanto. Nella seduta dipnosi vengono date suggestioni di mantenimento dellastensione. Nei controlli telefonici a distanza di sei, quindici, trenta mesi dallultimo incontro la paziente segnala persistente lastensione dal fumo, stabile il peso a 53 kg.

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Commento conclusivo

Si presenta lunico incontro avuto con una fumatrice quarantacinquenne, spontaneamente astinente da breve tempo, impiegata in un ente pubblico. La paziente ha iniziato il fumo in et adolescenziale senza mai interromperlo. Ha preso recentemente la decisione di smettere, riuscita a realizzarla e desidera lipnosi per mantenere il risultato raggiunto. Mi piace troppo fumare e sto passando inoltre un brutto periodo nella mia vita. Mi hanno operata di un broma uterino, soffro di asma e devo smettere di fumare. Ultimamente fumavo sigarette pi leggere, due pacchetti al d, poi quindici giorni fa mi sono vista allo specchio e mi sono detta che queste erano le ultime due sigarette che avrei fumato. E cos ho fatto. Ne ho fumato ancora una sola fuori dopo cena laltra sera. Adesso sto meglio, sono ingrassata un po, non voglio iniziare di nuovo e ho pensato che lipnosi mi potesse aiutare. Ho cominciato a fumare parecchio da circa 10 anni e penso che sia anche il lavoro attuale a favorire laumento del fumo, prima lavoravo in un ambiente dove non si poteva fumare. Adesso non mi sento neanche nervosa, sto benissimo da quando non fumo. Che cosa si aspetta dellipnosi? Non lo so, sono curiosa. Mi interessano molto queste cose strane. Probabilmente sono un soggetto che pu essere ipnotizzato in 2-3 secondi. Mi sento molto forte da un lato, molto debole da un altro, spero che lei riesca ad ipnotizzarmi e a dirmi tante cose, ci voglio credere. Presentate le informazioni essenziali sullipnosi e suggerita la parola magica, si procede allinduzione: lipnosi raggiunta ottima. Induzione Pu provare a chiudere tranquillamente gli occhi, ha con s la parola magica che le permetter di interrompere in qualunque momento lipnosi, per

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La richiesta di astensione riguarda una paziente ancor giovane, ad alto livello di dipendenza, che non ha mai interrotto il fumo. Scelta privilegiata la riduzione progressiva che si realizza sin quasi alla completa attuazione ma linterruzione denitiva del fumo resa difficile da condizionamenti psicologici e comportamentali persistenti e vincolanti. Essa viene alne ottenuta grazie allottimizzazione dellintervento ipnotico e allattivazione di strategie speciche miranti a superare le problematiche ancora di ostacolo al successo della terapia.

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quanto profonda possa essere. Vi sono esperienze pronte a nascere che possono presentarsi allimprovviso o richiedere del tempo, il tempo di permettere alle cose di crescere, trasformarsi, cambiare. Sale e scende lentamente il suo respiro, le palpebre chiuse, e pu lasciare che le mie parole arrivino alla sua mente mentre io porto le mie dita sul suo polso e sollevo lentamente, molto lentamente, la sua mano (catalessi del braccio). Le mie parole sono ora nelle mie dita e le mie dita sono le mie parole mentre continua a salire e scendere il suo respiro, il corpo immobile, le palpebre sempre pi piacevolmente pesanti. Ogni cosa lentamente si trasforma, cambiano le sensazioni e il corpo sta vivendo uno strano sonno. Istante dopo istante si sta sentendo sempre meglio e, libera da ogni ansia, da ogni tensione, da ogni paura, nel silenzio che verr lei potr ascoltare la sua voce, i suoi desideri e ssare scelte importanti della sua vita (pausa di silenzio). Lei ha smesso di fumare, ci riuscita da sola e non vuole pi per nessun motivo riprendere tra le sue mani la sigaretta perch lha vista in tutta la sua orribile verit: una schiavit talmente profonda che leva il respiro, intossica il corpo, distrugge la vita, incatena la mente. Lei riuscita con uno sforzo notevole a liberarsi delle sigarette, a non sentirne pi il bisogno; sa anche che neppure dopo una cena lecito fumarne una perch rischia di riportarla alla stessa prigionia delle quaranta precedenti. Se vuole vivere sa benissimo che non deve pi respirare il fumo, non c altra scelta; vorrei che la sua mente profonda le ricordasse tutto questo e laiutasse a realizzarlo. Sar capace di allontanare denitivamente qualunque ricordo del fumo, di cancellare completamente ogni desiderio, di dire no ogni volta nch verr il momento in cui la sigaretta non rappresenter pi nulla. Sta avvertendo il fastidio del fumo e ogni giorno lo percepir di pi: la sua scelta sar sempre pi stabile e le mie parole laiuteranno a realizzarla in maniera denitiva. Potr essere utile per un tempo pi o meno lungo fumare queste parole ogni giorno, ricordarle per attivare la volont e dissolvere, come il vento dissolve la nebbia, il fumo del passato. Adesso io sto in silenzio, la lascio un momento con se stessa, poi conter da 10 a 1; al numero 1 lei uscir da questo stato ma conserver questo benessere nei giorni che verranno. Sar capace di affrontare meglio i problemi che la vita le presenter e ricorder che per risolverli il fumo non serve a nulla: ogni volta che sentir le mie parole scivoler nuovamente in questo stato di profonda tranquillit. Inizio a contare da 10 a 1, progressivamente lei uscir da questo stato: 10-9-8-7-6-5-4-3-2-1, i suoi occhi si aprono, il corpo si muove. La paziente esce dallipnosi e si rivolge al terapeuta. Io per la sentivo perfettamente, avrei potuto anche muovermi ma non lho fatto, perch? Perch non era necessario, non ne sentiva il bisogno.

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Mi sono sentita mentre lei mi parlava un pizzicore profondo in gola e verso la ne ho sentito il gusto della sigaretta in bocca. Ce lho ancora sulla lingua. Adesso mi sento benissimo. Disdettato dalla paziente lappuntamento successivo, non pi stato possibile rintracciarla per aver conferma della persistenza o meno dellastensione. 9.7. Settimo caso clinico Paziente sessantenne, attualmente in pensione, nessun genitore fumatore, moglie non fumatrice, fumo mai interrotto. Punteggio al test di Fagerstroem 5. Ipnosi raggiunta ottima. Primo incontro Ho iniziato a fumare a 13 anni per far colpo. A 20 anni ho raggiunto il pacchetto, i due pacchetti a 40, sono stato su questi valori sino a tre anni fa quando sono riuscito a stabilizzarmi sulle 30. Nelle ultime sei, sette settimane, con lintenzione di diminuire, ero riuscito ad arrivare sino a 6-7 sigarette al d, poi ho trascorso le ferie con gli amici e sono ritornato da ne giugno alle 20. Ho seri problemi alle gambe, mi compare dolore al polpaccio dopo 150 metri di cammino rapido: mi stata diagnosticata unarteriopatia periferica. Soffro anche di diabete mellito discretamente compensato con antidiabetici orali, sono allergico alle graminacee e soffro di eczema atopico. Non ho mai smesso di fumare. Al solo pensiero di rinunciare alle sigarette, specie a quelle del mattino, vengo preso dallansia. La sigaretta dopo il caff mi fa sentire in forza, mi gratica. Alla sera per mi procura fastidio. Non mi sembra che abbia una funzione ansiolitica. Ho provato a prendere del Lexotan, mi aiutava solo a fumare un po meno. Mi piace fumare, penso per che sia anche una tossicodipendenza. Sicuramente c labitudine perch vi sono tante situazioni che mi fanno scattare la voglia della sigaretta. Voglio smettere di fumare perch non voglio pi pagare la tassa degli stupidi come un asino e per motivi di salute. Ho anche una discreta dose di paura per la possibilit del tumore al polmone e voglio provare a stare senza di brusco. Soffro inoltre di un tipo di insonnia particolare: mi sveglio alluna e mezzo di notte, mi alzo, mangio un pezzo di formaggio, mi riaddormento, alle tre la stessa cosa, altro risveglio e mangio. Devo perdere un po di peso. Quando riesco a controllare il cibo di notte, mangio meno e perdo peso. Una soluzione possibile per controllare lingestione di cibo potrebbe essere smettere di svegliarsi di notte. Peso 84,400 kg. Dovrei ridurre il peso di almeno 10 chili.

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Lipnosi effettuata risulta ottima, alluscita dalla stessa il paziente afferma: mi sento la testa un po intorpidita, ero presente, tranquillo. Si programma lastensione assoluta. Prima induzione ha fumato abbastanza e per quanto il fumo labbia accompagnato nella sua vita giunto il momento di separarsene. Non c nessuna scelta alternativa, o il fumo o le gambe, perch la sigaretta sta riempiendo le sue arterie impedendo al sangue di circolare e lei non vuole trovarsi tra qualche anno con due sigarette al posto delle gambe. 57 . 7 1 Questo il momento di decidere di spegnere il fumo del passato per 2.po1 3 ter ancora accendere il futuro. Nelle sigarette non c la risposta a nulla, 1 0 /2 c solo cenere, la cenere in cui ogni giorno la sigaretta trasforma il suo 3 0 / 8 corpo, bruciando risorse proprio quando pi 1 conservarle ed S necessario averle disponibili. Pu smettere di fumare adesso, ha deciso di farlo, e in M E G questo stato cos particolare vi sono risorse, capacit, decisioni che in maC o niera sorprendente possono nascere ed aiutarla. Ha fumato abbastanza, itin c o c vuole spegnere il fumo prima che il fumo spenga vuole riprendere as e vivere, c lei, vuole soffocarlo prima di esserne soffocato. Non c scelta: non fumen a frimpegner r pi, si al massimo e sar sorpreso da quello che riuscir a fare. Assorbir benissimo lassenza della nicotina senza particolari difficolt e imparer a fare ogni atto della sua vita senza sigarette perch nel fumo non c la risposta ad alcun problema, c solo un problema in pi. Ascolter le mie parole spesso, ogni volta scoprir risorse nuove e sorprendenti: non sentir pi il bisogno di fumare e sar contento di ritrovare nalmente quella libert che per tanto tempo ha cercato di raggiungere, capace ormai di resistere a ogni tentazione del passato. Secondo incontro (il giorno successivo) Sono uscito di qui alle 9.45, mi sono avvicinato alla macchina, non ho sentito limpulso a fumare e mi sono convinto che limpulso non sarebbe arrivato: ho sistemato il pacchetto in macchina e sono partito. Arrivato a casa ero sempre pi convinto di non fumare ed ho messo il pacchetto di sigarette nella solita posizione. C stata una battaglia psicologica tra me e la sigaretta, il momento duro stato nel pomeriggio inoltrato prima di cena aspettando che arrivasse mio genero: ho avuto una voglia forte di fumare ma ho tenuto duro; nella notte mi sono alzato un paio di volte, ho bevuto dellacqua e mangiato un pezzo di formaggio senza fumare. Dopo il caff stamane alle 9.30 non ho sentito immediata la necessit della sigaretta. Dopo mezzora ho

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avvertito un bisogno abbastanza forte ma sino adesso ho tenuto duro e sono passate 25 ore dallultima sigaretta. Ho sentito la cassetta un paio di volte. Durante lipnosi mi sembrato quasi di fare un pisolino. Seconda induzione la parola diventata energia, la parola diventata scelta e sono cresciute parole nuove che lei ha detto e continua a dire a se stesso. Ha superato ogni tentazione, si regalato un cambiamento profondo e ha fatto i primi passi sulla strada della libert. Ha scoperto che si pu vivere senza fumo, ha scoperto che le tentazioni esistono ma sono superabili. Vorrei che ricordasse che non sta perdendo un piacere, ma ne sta recuperando uno molto pi grande, il piacere di vivere, di respirare, di non distruggere pi risorse che anno dopo anno indispensabile conservare al massimo dellefficienza. questo il vero piacere che lei sta scoprendo; sta perdendo il piacere fasullo del fumo, di cui pian piano canceller anche il ricordo, per ritrovare ogni giorno un piacere nuovo vivo e reale: la libert di non essere pi schiavo di un gesto cos assurdo, di un pezzo di carta che brucia delle foglie secche. Sta recuperando benessere, libert, risorse e tutto questo laiuter a superare qualunque tentazione. C stato un tempo per fumare, giunto adesso il tempo per non fumare pi: riuscir a fare ogni cosa senza sigarette, a superare ogni tentazione e le mie parole laiuteranno a realizzare tutto questo in maniera sorprendente. Io lascio intorno al suo polso le mie parole da portare con s, originale braccialetto che laccompagni, sinch sar necessario, in ogni atto della sua vita. Ogni volta che le sentir sar sempre pi deciso a vincere denitivamente la sua battaglia: per troppo tempo ha accettato la parte dello scontto, tempo di ribaltare la situazione. Si impegner al massimo, attiver ogni risorsa e sar capace di superare ogni tentazione perch non vuole pi perdere quello che in queste ventiquattro ore ha raggiunto: che il fumo del passato sia veramente seppellito e per sempre perch solo in questa maniera lei potr riprendere a vivere pienamente il suo presente e il suo futuro. Terzo incontro (dopo sei giorni) Sto senza sigarette, pi niente sigarette. Avverto, pi che alla mattina, verso sera una strana sensazione, una specie di desiderio che viene calmato da un pezzetto di grissino. Prendo il Lexotan per rilassarmi prima di andare a dormire. Di notte mi sveglio, mi alzo, mangio un po di insalata russa e il grissino che a portata di mano. Ho sentito la cassetta, cerco di rilassarmi e di autoconvincermi sempre pi sulla necessit di smettere di fumare. Vediamo chi ha la testa pi dura, io o la sigaretta. Non ci sono situazioni di

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tensioni cos tragiche come mi ero immaginato. Mi peso tutti i giorni. Si propone di iniziare un trattamento per la perdita di peso. Terza induzione ha accettato di lasciare il fumo nel passato per riprendersi il presente e trasportare nel futuro qualcosa di molto pi importante, la sua salute, il suo benessere. Si era reso conto che veramente non cera scelta: o la vita o il fumo ed ha giudicato e continua a giudicare che non valga la pena di sacricare la propria vita al fumo. Sar capace di affrontare ogni ricordo del passato con il massimo delle risorse e scoprir piano, piano che, come stato possibile smettere di fumare, sar possibile, a tempo e luogo, anche smettere di alzarsi la notte per mangiare. Inizier a ridurre il cibo eccessivo, a non caricare il proprio corpo di un peso inutile; ascolter queste parole: laiuteranno a ssare sempre di pi le sue decisioni e a cambiare in maniera denitiva aspetti importanti della sua vita. Quarto incontro (dopo una settimana e mezzo) Resisto bene, la sera mi ricordo un po di pi del fumo, qualche momento di tensione, mangiucchio un po di pi. Dopo pranzo e dopo il caff del mattino si lotta uniti in famiglia contro il fumo: cera gi da tempo lintenzione di smettere ma si rimandava da un giorno allaltro. In certi momenti particolari riaffiorano i condizionamenti precedenti: se sono impegnato in qualcosa non sento la necessit del fumo, sono i momenti di relax piuttosto a creare difficolt. La cassetta la sento ancora. La situazione medica migliorata. Riesco a fare un percorso pi lungo prima di sentire dolore. Quarta induzione sono solo dieci giorni che ha lasciato il passato nel passato, che si ripreso il suo presente, che ha seminato per il futuro e sta gi raccogliendo i frutti. Ha scoperto che veramente il fumo stava distruggendo risorse indispensabili, ha scoperto che pu camminare meglio, che pu fare sforzi maggiori, che le sue arterie stanno ricevendo un sangue ricco di ossigeno, che i suoi muscoli sono lisci e morbidi e non hanno pi gli spasmi dolorosi di prima. Si regalato un futuro da camminatore, ha levato dalle arterie, che stavano chiudendo, le sigarette, si liberato da unossessione assurda e distruttiva e tutto questo laiuter a continuare in questa scelta; come si liberato dal fumo cos sar capace di liberarsi anche del cibo in eccesso: imparer a mangiare unicamente quello che le serve per vivere e a non accumulare un peso inutile; non solo fumer le mie parole ma ini-

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zier a mangiarle insieme al suo cibo per realizzare la sua dieta e recuperare il giusto peso. Quinto incontro (a distanza di quattro settimane) Continuo a non fumare, pur persistendo in situazioni particolari, specie dopo cena e dopo il caff del mattino, tentazioni che riesco a superare. La ricerca del cibo sempre presente, mi faccio dei bocconcini. Ho preso tre chili e mezzo. La sera presente un po pi di tensione e nervosismo cos mi mangio qualcosetta come un grissino con insalata russa; di notte mi alzo tre, quattro volte e mangiucchio. Sento la cassetta. Si consiglia di provare a sentire la cassetta anche di notte quando viene la voglia di mangiare. Quinta induzione

sc pu continuare a regalarsi un benessere sempre pi ad offriro ampio, citin che sta si la libert del respiro, la libert di un cambiamento importante oC avvolgendo tutta la sua vita. Ha imparato a vivere senza sigarette, a libeG rarsi di un peso che la soffocava. Adesso tempo di andare avanti, di troEM vare ancora risorse per eliminare questo grasso, questo cibo in eccesso, S che non sazia ma appesantisce, che non diventa energia ma si trasforma solo in un inutile deposito di grasso. tempo di iniziare a svuotare queste riserve, di mangiarsele giorno dopo giorno, ma la prima cosa da fare di non incrementarle pi ed giunto il momento di fare tutto questo. Come non era il fumo la soluzione dei problemi, cos non lo neppure il cibo; il cercarvi qualcosa che possa riempire le carenze della vita non porta da nessuna parte, d solo un peso inutile e rallenta ogni cammino. La sua mente profonda sta ascoltando le mie parole e le offrir risorse nuove ed efficaci per superare i problemi che poteva illudersi di risolvere mangiando; quando si sveglier di notte far una cosa molto semplice: ascolter le mie parole, ogni volta fame e desiderio di cibo si dissolveranno e si sentir tranquillo. Manger le mie parole durante la giornata e nello stesso tempo riuscir a trovare la strada per affrontare i suoi problemi smettendo di cercarla nel cibo.
Sesto incontro (dopo cinque settimane) Continuo a non fumare. Non stato un grande successo con lalimentazione, quando ci sono dei momenti in cui sento la necessit della sigaretta li devio sul bocconcino. Di notte mi sveglio tre, quattro volte; la notte scorsa, le ultime due volte, sono riuscito a bere solo acqua mentre le prime due

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ho mangiato delle acciughe al verde con un grissino. Questa settimana ho preso circa 8 etti attualmente peso 88,8 kg. Il sonno di notte si interrompe di colpo, faccio un giro e mi riaddormento. Il cibo in pi lo mangio abbastanza vicino ai pasti. Faccio una colazione normale, prima del pasto di mezzogiorno mangio un pezzetto di formaggio, lo stesso alle sei e mezzo di sera prima di cena. Sottolinea che il medico curante preferisce che non si impegni troppo nella riduzione del cibo desiderando affrontare il problema in tempi successivi. Non viene effettuata lipnosi ma si invita il paziente a risentire linduzione della volta precedente. Settimo incontro (dopo due mesi) Fumo O.K. Con lalimentazione non ci sono stati passi avanti, continuo ad alzarmi di notte, continuo a mangiucchiare anche durante il giorno, Quando ci sono gli stimoli al fumo si trasferiscono al grissino: stanno comunque diminuendo. Se io la notte mangio grissino e formaggio dormo per unora e mezzo, se sento la cassetta riesco a non mangiare ma dopo un quarto dora mi sveglio di nuovo e nisco per mangiare lo stesso. Il medico di famiglia mi ha detto che da tenere sotto controllo adesso il fumo, al peso si penser dopo. Nella seduta ipnotica vengono ancora inseriti inviti a non dimenticare il problema del peso e ad affrontarlo a tempo e luogo con lausilio del proprio medico. Il paziente non si presenta alla seduta successiva n programma altri incontri. I controlli telefonici a distanza di un anno, due e tre confermano lastensione dal fumo. Dei dieci chili acquistati durante la terapia ne sono stati persi sette nei dieci mesi immediatamente successivi; il peso si poi stabilizzato sul valore raggiunto con ulteriore discesa durante periodi di dieta che il paziente continua periodicamente ad attivare e risalita alla loro interruzione. Nettamente migliorata la deambulazione. Commento conclusivo Lastensione richiesta da un paziente affetto da una grave patologia, unarteriopatia obliterante periferica, e risulta indispensabile per contenere levoluzione della malattia. Si accompagna un DCA di modesta entit che si manifesta pi evidente dopo linterruzione del fumo determinando un aumento del peso. Nonostante vengano ripetutamente presentate suggestioni per il controllo alimentare il soggetto vi si dimostra scarsamente recettivo in quanto il cibo rimane al momento il pi efficace compenso alla mancanza del fumo; lo ncora ancor pi a questa scelta il consiglio del me-

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dico di famiglia che desidera rimandare il trattamento delleccesso di peso a tempi successivi. Laumento ponderale conseguito risulta di 10 kg ma alla verica telefonica a distanza di un anno ne risultano gi persi 7 con un aumento denitivo di 3 kg, in linea con le statistiche, a conferma di un raggiunto soddisfacente controllo anche degli impulsi alimentari. 9.8. Ottavo caso clinico Primo incontro Paziente trentenne, affetta da bronchite cronica. Ho iniziato a fumare a 17 anni, allinizio fumavo molto poco, poi sono arrivata al pacchetto, negli ultimi anni sto fumando sigarette pi leggere e mi sono assestata sulle 15. Non facile dire cosa mi dia il fumo; a volte durante la giornata di lavoro quasi una sda accendere la sigaretta, so che mi fa star male, ma lo faccio lo stesso e non so bene perch: una trasgressione della regola, della regola del buon senso. So che non si deve fumare, che il fumo fa male; in questo senso la sda: io sono pi forte del fumo, anche se il fumo fa male io fumo lo stesso. Provo anche piacere e una sensazione di libert fumando. Ho smesso solo una volta per tre mesi, stavo benissimo, ero contentissima, per smaltiti gli effetti sgradevoli del fumo, mi venuto di nuovo il desiderio di accendere la sigaretta e ho ricominciato. Ho bisogno di un aiuto perch dopo aver ripreso a fumare mi riesce sempre pi difficile pensare di riuscire a smettere denitivamente da sola con le mie forze. Prima induzione sta ascoltando la mia voce e la cosa pi semplice da fare chiudere gli occhi lasciando che la mia parola arrivi alla sua mente. Sale e scende lentamente il suo respiro e pu essere molto curiosa di conoscere quello che potr avvenire. Io prendo lentamente il suo polso tra le dita e lo sollevo in alto (catalessi del braccio) mentre il corpo scivola in uno stato di benessere profondo: ogni ansia, ogni paura si dissolve. Lei vuole smettere di fumare, vuole liberarsi di un vincolo molto pesante, ma vorrei prima sapere se linconscio profondo della sua mente giudica il fumo ancora necessario o non pi per affrontare i problemi della vita: molte sono le cose ignote alla coscienza che linconscio conosce e, in particolare, sa se lei pu interrompere il fumo senza inconveniente alcuno. Se pensa che questo sia possibile il suo braccio di sinistra si abbasser in modo automatico sino a raggiungere il bracciolo della poltrona, altrimenti rimarr fermo, immobile. La sua mente cosciente nulla potr fare per modicare il movimento perch questo avverr fuori da

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qualunque controllo volontario. Ecco il suo braccio sta lentamente scendendo a piccoli tratti; la sua mente profonda pensa che fumare sia unabitudine pi che una necessit e che abitudini e comportamenti legati al fumo possano essere cambiati: il braccio pu adesso fermarsi in qualunque posizione, cos. La sua mente profonda, quella stessa che ha fatto muovere il braccio laiuter a fare questa scelta nuova, a modicare, a cambiare tutto quanto necessario per interrompere qualcosa che non ha pi senso alcuno continuare e permetterle di non essere pi una tossicodipendente. Si pu vivere senza fumo, parlare senza fumo, leggere, discutere, ragionare, prendere il caff, fare mille cose senza fumo. La sua mente profonda le ricorder tutto questo, rafforzer la volont, ridurr desiderio e bisogno. Nelle prossime ventiquattro ore far una cosa molto semplice: avvolger un elastico attorno al pacchetto delle sigarette fra e si chieder, ogni volta che le verr il dencproprio in quel momento, se la sigaretsiderio, se veramente debba fumare esritardare laccensione di mezzora, ta sia cos indispensabile o se ne possa co del tutto: se lo chieder ogni unora o anche se sia possibile farne a meno cit curiosa di scoprire quelvolta e riuscir a trovare la risposta migliore. Sar ino lo che riuscir a fare in queste ventiquattro ore: si sentir CGanche molto tranquilla perch sa che sta iniziando un cambiamento importante nitivo. EM e detranquilLe sue palpebre sono sempre pi piacevolmente chiuse, il respiro S benesselo, il corpo immobile e ogni volta che sentir le mie parole questo1 8/0 re ritorner. Adesso io sto un momento in silenzio, poi conter da 10 a 1, 3/2 ogni cosa lentamente svanir e lei torner allo stato abituale di veglia ma 0 conserver nella mente tutto quello che stato detto (breve pausa). 10-9-8- 13 7-6-5-4-3-2-1, lentamente si aprono i suoi occhi, si muove il suo corpo: si prenda tutto il tempo necessario per orientarsi. Lipnosi ottenuta ottima, la paziente segnala di non aver pi avuto la sensazione della presenza del braccio pur avendone percepito, stupita, il movimento al di fuori di ogni controllo volontario. Decide non di ridurre il fumo ma di interromperlo completamente e subito. Secondo incontro (giorno successivo) La paziente riuscita a non fumare. Seconda induzione Ogni cosa pu ritornare come gi lha vissuta, pu allontanare tutte le voci intorno a lei (lambiente fuori dalla stanza molto rumoroso) e sentire unicamente le mie parole mentre io prendo ancora una volta la sua mano e lentamente la sollevo. riuscita a non fumare pi, senza disagio: sta scoprendo le

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sorprese che pu offrire la mente profonda, sta scoprendo che si sono attivate energie nuove che le hanno permesso scelte giudicate nora impossibili. Lei vuole non fumare pi, e questo per tutta la vita, perch ha capito che cosa realmente il fumo e non le piace pi, la disgusta. Ma non c nessun motivo di avere paura di riprendere a fumare perch la sua mente profonda la sta aiutando intensamente: come le ha permesso di stare senza sigarette cos la far continuare in questa scelta. La sua mano potr dare ancora la risposta denitiva: se la sua mente profonda pensa veramente che lei possa continuare a vivere benissimo senza fumo far scendere la mano sinistra in modo automatico verso il basso, se ritiene invece che ci siano problemi importanti ancora da risolvere la sposter verso lalto; la coscienza ancora una volta osserver semplicemente il movimento senza nulla poter fare per modicarlo: osserviamo adesso cosa avverr. La sua mano di sinistra ci sta dando la risposta, si sta muovendo lentamente verso il basso. Bene, lei non fumer pi perch ha capito che si pu vivere senza fumo, che si possono perdere abitudini e condizionamenti improduttivi; sar inoltre capace di fare ogni cosa che le permetta di raggiungere quanto desidera. Il ricordo del fumo sar sempre pi spento, la volont sempre pi accesa, decisa a rendere questa scelta denitiva. Ogni volta che ascolter le mie parole rivivr questo stato di benessere e si attiveranno risorse interiori sempre maggiori: la scelta nellastensione sar sempre pi stabile e denitiva. Adesso la lascio un momento in silenzio, poi conter da 10 a 1: ogni cosa si dissolver ma le mie parole rimarranno nella sua mente e ogni volta le ritrover in se stessa (breve pausa); 10-9-8-7-6-5-4-3-2-1: si prenda tutto il tempo necessario per ritornare allo stato abituale di veglia, si muovono le sue mani, si aprono i suoi occhi. Terzo incontro (dopo cinque giorni) La paziente continua a non fumare, stabile con il peso, lumore buono, riesce a superare le tentazioni che lambiente di lavoro le presenta, ascolta la cassetta in cui trova aiuto a superare i momenti di difficolt. Terza induzione si sta accorgendo di quanti cambiamenti giorno dopo giorno riuscita a fare e la sua volont sempre pi forte non lascer pi spazio al ritorno del passato. Sta eliminando dalla sua vita quella sigaretta che le dava una illusoria sensazione di libert ma ancora pi pesanti ssava su di lei le sue catene e bruciava ogni speranza. Pu essere molto contenta di quello che riuscita a raggiungere e le mie parole, quando le risentir, le ricorderanno ogni volta tutto questo, parole che rafforzeranno la sua volont e laiute-

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ranno a respingere ogni tentazione perch non ha senso invidiare o desiderare una pesante schiavit di cui i fumatori, accecati dal fumo, neppur pi si rendono conto. Il fumo comincer a darle sempre pi disagio, lei stessa ne sar stupita. tempo di vivere e impegnarsi nel presente perch inutile fare troppi programmi su un futuro che ancora non esiste e che nessuno conosce. Ha smesso di fumare adesso, questa lunica cosa importante, e non c nessuna ragione per cui non debba continuare ad essere libera e per sempre da ogni traccia di fumo. La sua mente profonda le sta offrendo un futuro nuovo ma non bisogna volerlo controllare o programmare troppo: la scelta migliore lasciare che ogni cosa si svolga nel giusto tempo regalandosi il piacere di scoprirla giorno dopo giorno. Inizio a contare: al numero 1 lei torner al suo stato abituale ma conserver la serenit e il benessere raggiunto 10-9-8-7-6-5-4-3-2-1 lentamente i suoi occhi si aprono, il suo corpo si muove. Quarto incontro (dodici giorni dopo) La paziente continua a non fumare, il desiderio ancora presente, per controllabile, mi chiedo se riuscir mai ad abbandonare del tutto il pensiero del fumo, certe volte la fantasia mi proietta in un futuro in cui posso fumare o fumer. Quarta induzione ogni cosa sta profondamente cambiando, ogni cosa ormai diversa dal passato: la sigaretta scomparsa e lei si sta accorgendo di poter vivere senza fumo, anche se potr continuare ad essere presente qualche ricordo, qualche desiderio, ben controllabile comunque. Ha smesso di essere una tossicodipendente ed quello che voleva: ha scoperto laspetto vero del tabacco, ha capito che nulla d, tutto leva, la stima di se stessi soprattutto, e non vuole pi che questo accada. Con stupore si accorger che il fumo degli altri comincer a darle fastidio e scoprir ogni giorno di pi che la gente che fuma non ha nulla di cui vantarsi. Vorrei che la sua mente profonda laiutasse a risolvere anche altri problemi, quei problemi che solo lei pu conoscere e che, nalmente libera dal fumo, riuscisse a fare in ogni campo le scelte migliori. Lascer denitivamente la sigaretta qui in questa stanza, ne sar molto contenta e non avr difficolt a starne senza no a quando ci vedremo nuovamente. Per un insieme di imprevisti deve essere disdetto lincontro successivo. Il disguido viene comunicato alla paziente che si riserva di telefonare per ssare un altro appuntamento, impegno che sar disatteso. Nessun altro

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9.9. Nono caso clinico

Primo incontro Ho iniziato a 13 anni per stupidit. A 18 anni ero al pacchetto, a 25 anni dopo la prima gravidanza sono arrivata a due. Durante entrambe le gravidanze ho fumato. Da 5-6 anni fumo da 40 a 60 sigarette al d con periodi sporadici di riduzione a un pacchetto. In passato avevo iniziato a leggere un libro per smettere di fumare, quando ho capito che potevo riuscirci non ho continuato la lettura per evitare di correre questo rischio. Perch fumo? Avevo aspirazioni nella vita che sono state deluse, annullate, sottratte: penso che la sigaretta sia una cosa mia che nessuno mi pu togliere. Le sigarette che mi piace fumare, quelle che veramente gusto, sono solo una decina, le altre le fumo per abitudine, per automatismo, per paura di ingrassare, per dipendenza. Vorrei smettere di fumare per la glia che incinta e il nipotino che deve nascere. Due mesi fa mi hanno fatto diagnosi di collagenopatia. Ho smesso una volta in passato, cinque anni fa, per amore del glio, per aiutarlo a non fumare pi; sono stata due settimane senza poi mi sono accorta che fumava di nascosto e ho ripreso. Se sono in presenza di persone a cui il fumo d fastidio riesco a non fumare, la cosa non mi d disagio, ma appena mi allontano ne fumo tre, una dopo laltra, per recuperare quelle non fumate prima. Per smettere di fumare ho fatto una cura omeo-

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Casalinga cinquantenne, Test di Fagerstroem 9, padre fumatore, marito ex fumatore, un glio fumatore. Intervento per neoplasia mammaria cinque anni prima e recente diagnosi di collagenopatia.

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In questo intervento, oltre alla presenza di suggestioni motivanti allastensione dal fumo e a facilitarne la persistenza, merita interesse lutilizzo dello schema dissociativo conscio inconscio: nel dubbio di importanti problematiche esistenziali condizionanti il fumo, si attiva una potenzialit specica dellipnosi nalizzata ad evidenziarne la possibile esistenza: nella profonda trance raggiunta viene richiesto allinconscio, per segnalarle, lattuazione di un processo dissociativo motorio (il movimento del braccio o della mano) svincolato dal controllo della volont il cui esito condizioner lintervento terapeutico.

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Commento conclusivo

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contatto risulter possibile nei tempi successivi per conoscere la persistenza o meno dellastensione.

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patica in granuli, li ho presi una sola volta senza risultato, i cerotti non li ho mai messi pur avendoli comprati. Mi manca il tempo per me perch d il mio tempo alla sigaretta, questo mi d un fastidio enorme. Si decide leffettuazione del test dellelastico prima di attivare lipnosi. Secondo incontro (dopo una settimana) Ero partita da tre pacchetti. Il trovarmi da sola peggiora la situazione. Sono riuscita a stare sul pacchetto e mezzo per qualche giorno, poi ho telefonato a mia madre, ho litigato con lei e sono risalita a fumarne 56-48. Spesso mi atteggio a vittima, basta un niente e mi chiudo in me stessa. Voglio smettere di fumare di colpo. Lipnosi risulta ottima con presenza di immobilit, cloni palpebrali, catalessi con mano sollevata e poggiata sulla fronte, intenso benessere. Viene proposta lastensione. Prima induzione Pu semplicemente chiudere i suoi occhi e lasciare che le mie parole arrivino alla sua mente; il corpo sempre pi immobile, sbattono lievemente le palpebre e pu accettare tutta la sua ansia, le sue emozioni, le sue paure: si render pian piano conto di quanto superue esse siano; scoprir modi sorprendenti per ritrovare e attivare le risorse di cui ha bisogno. Lei vuole uscire da questa tossicodipendenza, che ogni giorno sta soffocando e distruggendo il suo corpo trasformandolo in un mucchietto di cenere sempre pi alto, ma vuole anche, e sa che deve farlo, levare il fumo da molte altre azioni, comportamenti, scelte, decisioni della sua vita. Vibrano veloci le palpebre, sale e scende lentamente il respiro, il corpo sempre pi piacevolmente inerte, immobile, tranquillo; io mi permetto di portare le mie dita sul suo polso e mentre sollevo la sua mano e la poso sulla sua fronte (catalessi del braccio destro sollevato e appoggiato immobile sulla fronte) lei ascolta le mie parole. Ogni respiro laiuta a scivolare in un benessere sempre maggiore che dissolve ogni ansia. Lei vuole cambiare la sua vita, con un colpo di una spada affilata vuole tagliare il nodo aggrovigliato del fumo e non fumare pi: riuscir a farlo perch in questo stato cos particolare si stanno attivando scelte, decisioni, capacit nuove. Anche se non certo facile riuscire a restare senza sigarette pu provare a farlo, pu fumare solo le mie parole per tutto il giorno. Il suo corpo assorbir senza problemi lassenza della nicotina, la sua mente profonda sar capace di aiutarla a compiere tutti i gesti abituali della vita senza sigarette, ad affrontare piccoli, grandi problemi senza fumo perch nel fumo non c la ri-

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sposta a nulla: il fumo non risolve nessun problema, ne regala solo uno in pi. Ascolter spesso le mie parole e le fumer nei momenti della giornata pi difficili. Ogni volta che sentir la mia voce si ritrover tranquilla, rilassata, in pieno e profondo benessere. Le lascio un breve silenzio adesso poi conter da dieci ad uno: al numero uno lei uscir da questo stato, si sentir molto bene, porter con s le mie parole in ogni momento della giornata (pausa di silenzio); inizio a contare 10-9-8-7-6-5-4-3-2-1: i suoi occhi lentamente si aprono, la mano si muove. Terzo incontro (il giorno dopo) Ho smesso, neanche pi una boccata di fumo. Le sigarette le ho con me ma penso di non volerle pi sentire. Mi ha aiutato molto la sua voce. Ho avuto unesperienza che mi ha fatto paura: stanotte mi sembrava di sprofondare negli abissi, ho avuto quasi voglia di rimettere e poi un senso di vuoto stressante; mi sono andata a risentire lei, fumo lei come una sigaretta. Incomincio a sentire anche odori che mi danno fastidio ma un piacere. Non ho avuto particolari disagi al momento di prendere il caff, sento la cassetta. Mi sento allegra invece. Seconda induzione la sua vita cambiata e ci sono esperienze che la stanno sorprendendo. Con decisione riuscita a cambiare la sua vita, ha spento nalmente con gioia e senza rimpianti il fumo del passato. Sta riprendendo a respirare, a rispettare il corpo, a non distruggere pi risorse importanti, a vivere, a ritrovare quei colori, che il fumo aveva reso sbiaditi e grigi; continuer in questa scelta, ogni giorno pi decisa, e senza alcun disagio si liberer di ogni ricordo delle sigarette; sta ritrovando gli odori, i gusti della vita uscendo da una prigione in cui ogni libert era stata smarrita. Quarto incontro (dopo due settimane) Continuo a non fumare senza problemi. Ho solo un po di tremolio alle mani. Adesso dormo benissimo, solo la notte, se mi sveglio di soprassalto, ho come un tremolio in tutto il corpo, questo mi pu capitare anche durante la giornata, dura due secondi e passa. Questa sensazione lho avuta anche ascoltando la cassetta: mentre sono rilassata, quando lei dice le parole impegnare le risorse per smettere di fumare, mi coglie una specie di tremore. La seconda registrazione lascolto la sera, la sento di meno, mi rilassa molto di pi la prima. Quando mi viene in mente la sigaretta mentre lavoro nel

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cucinino, guardo in maniera automatica intorno per cercarla e poi mi viene da ridere: non sento il bisogno di fumare. Adesso gusto proprio bene il caff, anche se mia cognata mi dice che pericoloso prenderlo, e non sento il bisogno di fumare dopo. La cassetta la sento due, tre volte al d. Terza induzione Pu chiudere ancora una volta i suoi occhi e lasciare che le mie parole arrivino alla mente, parole che ogni giorno ascolta, che sta facendo crescere e utilizzando come cibo per ritrovare risorse, energia, libert. Io vorrei dire ancora alla sua mente profonda qualcosa di molto importante: adesso che ha smesso di fumare, tempo di affrontare gli altri due problemi importanti della sua vita. La mente profonda infatti conosce possibilit e pu attivare risorse che la coscienza ignora per combattere quella che stata la sua malattia di cinque anni fa, la neoplasia al seno, e per affrontare la malattia nuova, la collagenopatia. Quinto incontro (dopo tre settimane) In questi giorni avevo pi voglia di prendere le sigarette per ho resistito. La tentazione passa velocemente, devio il pensiero su altro. Mio glio continua a fumare ma la presenza dei suoi amici fumatori non mi d fastidio. solo la mancanza dellabitudine quello di cui soffro un po. Ho sentito la cassetta ma non in maniera cos assidua come prima. A volte ho ancora qualche lieve tremolio nelle mani, nullaltro. Lumore buono anche se sono un po nervosa, molto notevole il miglioramento sico. Mi venuta una volta la voglia di accendere la sigaretta ma lho buttata via. Mi faccio forza per paura di riprendere a fumare se mai laccendessi. Riesco a concentrarmi un po meno nella lettura. La cassetta lascolto anche solo per rilassarmi.

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la sua vita sta cambiando, ogni giorno sta scomparendo il blu grigio del passato e ritornando il roseo del presente e del futuro perch sta respirando ossigeno, sta respirando la vita e vorrei che questo ricordasse ogni momento. Ha ritrovato un sorriso che si era spento, ha ricuperato risorse ed energie che erano scomparse. Finalmente ha smesso di essere intossicata dal fumo, ubriaca di fumo, e sta riprendendo a vivere ogni giorno di pi, uscita nalmente da una prigione in cui stava morendo. Ci sono istanti in cui possono ancora nascere tentazioni ma lei ormai cos forte, cos decisa, ha raggiunto risultati cos importanti che non vuole pi per nessun motivo rischiare di perderli: lei sa che anche una piccola scintilla pu trasformarsi in un incendio

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devastante; sar capace di superare ogni tentazione, anche quelle dei suoi familiari: ha fatto una scelta denitiva, nulla potr pi modicarla. Sesto incontro (dopo quattro settimane) Continua ad andare bene. Sono un po in crisi per i molti cambiamenti che stanno avvenendo in famiglia; la cassetta lho ascoltata un po meno. Mangio un pochino di pi ma una cosa controllabile. C un cambiamento totale in corso: la glia si sposata a settembre e non la vedo pi rientrare a casa la sera. Quinta seduta pu regalarsi dei momenti di tranquillit sempre maggiori, ha ripreso ad amare, a rispettare il suo corpo, a dare ossigeno e vita ad ogni suo organo. Sar perfettamente in grado di affrontare i cambiamenti familiari e le emozioni nuove: i gli devono crescere e, pur conservando i rapporti con le famiglie di origine, necessario che vivano la loro vita. Lasciano un vuoto certo ma questo vuoto sar tanto meno vuoto quanto pi lei sar capace di riempirlo crescendo e cambiando se stessa. Ha lasciato le sue sigarette nel passato ma vi sono cose che vorrebbe adesso ancora modicare, la sua alimentazione ad esempio. Ci riuscir: mangiucchier meno, avr sempre minor bisogno di farlo perch ha scoperto che nel cibo in eccesso non c la risposta a nulla, n vi si possono soffocare emozioni, ansie, paure: non questa la strada da percorrere, il cibo deve solo dare le risorse per vivere. Ne eliminer progressivamente qualunque uso improprio, si regaler ancora qualche caramellina, una dose di calorie molto piccola, ma scoprir giorno dopo giorno di poterne fare sempre pi a meno, anzi a un certo punto sar sorpresa di poter addirittura iniziare una dieta e perdere il peso in eccesso. Settimo incontro (dopo sei settimane) Continuo a comportarmi bene, non fumo pi. La prima volta che ci siamo incontrati lei mi ha detto: pu darsi che si ripresenti qualcosa dellinfanzia. Sono andata in questi giorni a cercare la casa in cui ho abitato nella mia giovinezza. Mi sembrato di vivere una aba. Ho trovato la porta della vecchia casa aperta sul cortile, lho accarezzata, ho pensato a lei: tutto stato molto piacevole. Ho pianto e voglio portare mia glia a rivedere quel luogo. Certe volte mi assale un po la depressione e piango anche se sono di fronte agli altri. Riesco piangendo a liberarmi dei sentimenti repressi. Sono riuscita a prendere il caff e a non fumare. Quando sono agitata ascolto la sua voce, mi rilassa e mi addormento. Duri sono i cambiamenti da accetta-

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re: non ho avuto neanche il tempo pi di leggere, il tempo me lo portano via gli altri. Mio glio fuma in casa ma non mi d fastidio. Sesta seduta Pu chiudere i suoi occhi e lasciare che le mie parole arrivino alla sua mente, pu continuare a respirarle, a farle crescere giorno dopo giorno e sta scoprendo piaceri che per troppo tempo si era costretta a soffocare. Ha scoperto il piacere di poter vivere emozioni profonde, di piangere, di assaporare la gioia di ritrovare i ricordi dellinfanzia, di liberarsi nalmente da quella cappa di fumo grigio che aveva soffocato respiro e sentimenti. La sua vita cambiata e sta continuando a cambiare: ha ritrovato il tempo che la sigaretta le bruciava, ha riscoperto la voglia di vivere. Ha ripreso ad essere se stessa, ad amare la vita, a regalarsi ogni giorno momenti piacevoli di gioia e tranquillit. Le lascio le mie parole, sar lei a decidere quando ascoltarle perch la cosa pi importante che continui a sentire le sue parole, parole nuove che stanno nascendo dentro di lei e che ogni giorno cresceranno sempre di pi. Ottavo incontro (dopo due mesi) Bene con il fumo. Ogni tanto mi viene la voglia, ma tutto controllabile. Ho un pianto liberatorio: certe volte sono una fontana tutto il giorno. Ho giornate molto positive, altre meno. Ho sempre sofferto di solitudine. Ho ascoltato poco la cassetta solo due, tre volte, mi manca il tempo. Mangiucchio un po, ho preso 4-5 chilogrammi. Settima seduta pu lasciare che le parole continuino ad arrivare alla sua mente, parole che la stanno accompagnando, che stanno diventando cibo quotidiano: ogni giorno le ricorda, le fa crescere, le fa vivere e, liberata dal fumo del passato, sta scoprendo di essere capace di affrontare meglio anche con un pianto liberatorio, se necessario, le problematiche grandi e piccole che sono state e sono presenti nella sua vita. necessario imparare ad accettare le emozioni, che alcune volte possono essere pi leggere, altre volte pi pesanti: la vita un qualcosa che ogni giorno cambia, pu esserci un sole splendente oggi, pioggia o nebbia domani ma la cosa importante non fuggire mai e attivare ogni risorsa per rispondere alle situazioni che si presentano. Lei sa che deve affrontare cambiamenti e relazioni nuove in famiglia: si impegner a farlo ricordando soprattutto che non c mai stata n mai ci sar risposta nel fumo. tempo adesso anche di cominciare a per-

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dere peso con tranquillit, con dolcezza: ci riuscir perch manger insieme al cibo anche le mie parole. La mia parola laiuter a ridurre il suo appetito, a fare tutto quello che necessario perch il suo peso, seguendo la dieta, si riduca progressivamente giorno dopo giorno. Nono incontro (dopo tre mesi) Ho sempre le lacrime agli occhi, mi prendono delle crisi di pianto pi frequenti. Voglio sapere tutto quello che succede, ho voglia di piangere ma sono emozioni che scarico. Sento di volermi bene e parto alla ricerca di qualcosa anche se adesso non so ancora ben denirlo: quando sono venuta da lei alla vigilia di Ferragosto fumavo tre pacchetti, bastava che qualcosa non andasse bene ed io mi rifugiavo nelle sigarette. Ogni tanto mi si ripresentano i ricordi di quando ero bambina; da giovane, quando avevo momenti di angoscia, piangevo e mi passavano. Alla notizia della neoplasia ne avevo fatto allora una questione di burla. Adesso mi stanno venendo delle paure per il glio che deve essere operato di tonsille. Tutto quello che ho represso allora ritorna. La parola, come lei mi ha detto, formidabile: purtroppo, quando mi dicono delle parole sgradevoli, tendo ad elaborarle continuamente in maniera ossessiva e questo mi dispiace. Ottava induzione giunto il momento di lavare con le lacrime il passato, di renderlo pi limpido e chiaro e di mettere ordine sulla sua scrivania liberandola dalle cose inutili: ricorder che il tempo pi importante da trattenere nella sua vita il presente perch del presente che deve cibarsi ogni giorno. Dissolta nalmente la nebbia del fumo che le impediva di vedere le cose, pu accettare emozioni e lacrime; pu cominciare a scegliere tra le cose da tenere nel presente e quelle da mettere via e conservare come fotograe del passato in un album di ricordi. Si sforzer di mettere ogni cosa in sintonia con le altre ma potr accettare senza drammi di non riuscirci subito. Ci sono esperienze della sua vita molto importanti, in particolare una malattia, con cui lei deve imparare a convivere nella maniera migliore per aumentare le sue difese, ed una glia che si costruita il suo nido. una realt questultima che impone di modicare relazioni ed atteggiamenti ma che non deve essere sentita affatto come una perdita. Ci sono emozioni che imparer ad accettare e gestire: sar anche capace di non lasciarsi condizionare da quello che pu essere il giudizio negativo degli altri: lei lunica che, conoscendo la realt le cose, pu dare una valutazione appropriata e corretta del suo agire.

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La paziente si presenta regolarmente ai controlli successivi. Nel primo, a distanza di un mese, persiste lastensione dal fumo e continua il miglioramento clinico: laumento ponderale risulta di otto chili. Nellipnosi si inseriscono suggestioni per il mantenimento dellastensione e il controllo alimentare. Alla visita seguente, effettuato due mesi dopo, la paziente afferma: Non ho fumato ma ho provato ad accendere una sigaretta, ho avuto nausea. Dovevo vincere questa paura, ho acceso la sigaretta, lho buttata via e non lho pi ripresa. Mi son venuti dei pensieri come quando si perde qualcosa di caro e te ne accorgi alla distanza. Il peso stabile. Ho un po di nostalgia per il fumo, ti senti un po solo. Viene consegnata una dieta da 1.100 calorie. Nella seduta ipnotica sono ulteriormente potenziate le suggestioni per attivare la dieta e continuare lastensione. Nellincontro successivo a distanza di un mese e mezzo la paziente segnala la nascita della nipotina e una perdita di 2 chili grazie alla dieta. Nella seduta ipnotica vengono presentate suggestioni miranti a migliorare i modelli esistenziali. Tredicesimo incontro (dopo sette mesi) Ho qualche momento depressivo, dura poco, ho il ricordo delle sue parole e mi basta. Ho notato che il fumo aveva un po un effetto antidepressivo. I momenti di depressione mi vengono mentre sono sola in casa, piango e poi mi calmo, un momento di panico che si esaurisce in tempi brevi. Esco di pi al mattino, talvolta mi prende la nostalgia del passato legata ai gli. Sto seguendo la dieta. Si discutono con la paziente le modiche esistenziali che necessario accettare e la maniera migliore per affrontarle. Dodicesima induzione ... il fumo rimasto nel passato, lei si rende conto ogni giorno di pi che non serve assolutamente a nulla, e vi sono nel presente esperienze, cambiamenti, ricordi, scelte che inevitabile accettare. Si pu piangere su un ricordo ma solo per un tempo molto breve, perch continuare a piangere sul passato vuol dire solo rischiare di infradiciare con le lacrime il presente rendendolo inutilizzabile. Non ha senso lasciarsi avviluppare dal ricordo del passato: se emerge, deve durare un attimo, il tempo appena necessario al pianto per scioglierlo e portarlo via, perch il presente che deve continuare a vivere e crescere. Riuscir a fare anche la sua dieta in maniera sempre pi efficace, capace di annullare anche certi pensieri troppo pesanti e liberarsene. La paziente viene rivista a distanza di tre mesi; persiste lastensione, le

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crisi depressive si sono nettamente diradate: risposta alla loro comparsa il sentire la cassetta. Il peso stabile ed stato iniziato un corso nalizzato ad ottimizzare lesecuzione della dieta. Quindicesimo incontro (dopo tredici mesi) Ho ascoltata una volta o due la cassetta, c sempre qualche piccola crisi di depressione e solitudine nelle ore del vespro che passa rapidamente. Riesco a fare la dieta. Ho preso smettendo di fumare 10 chili ne ho perso gi 2 nel giro di 2 mesi e mezzo, sono seguita dal dietologo. Ho provato ad accendere solo una volta una sigaretta, volevo provare, mi ha creato dei disturbi nettissimi. Mi sono detta se ho voglia devo provare ad accendere una sigaretta: accesa e spenta. Ricordavo quel gusto in bocca, il gusto del fumo, ogni tanto ne sentivo lodore nella mente. Dovevo farlo perch avevo sempre qualche dolce ricordo, cos lho fatto scomparire. Quattordicesima induzione la sua vita sta continuando a cambiare e qualche ricordo, qualche momento di desiderio, di depressione naturale che si ripresentino, ma sa che sono destinati solo pi a sorarla e a passare rapidamente. Ogni volta sa trovare le risposte migliori ai cambiamenti che stanno avvenendo nella sua vita, nella sua famiglia. Ha smesso di fumare, ha scoperto anche il gusto veramente spiacevole del fumo e averlo riassaporato una volta stato sufciente per non avere pi bisogno di vericarlo di nuovo. Ritrover il peso che le piace, continuer a seguire la dieta: lei sa che non ha una corsa di 100 metri da percorrere il pi velocemente possibile ma una piccola maratona da completare sino in fondo. Allincontro successivo la paziente segnala di aver continuato a perdere peso e di essersi liberata di altri due chili scendendo a 76 chili. Bene la collagenopatia, presente ancora qualche momento depressivo che viene superato ascoltando le parole dellipnotista. Diciassettesimo incontro (dopo un anno e cinque mesi) Sto continuando a non fumare e a dimagrire senza fatica. Ho perso 6 chili dal settembre scorso. Va tutto bene, ogni tanto qualche lieve crisi depressiva, specialmente al vespro: mi sono analizzata da sola, in quei momenti decido di uscire. Mi sembra di avere qualcosa simile a un attacco di panico, mi sento stringere un po, ho voglia di piangere, una sensazione di soffocamento. Avverto delle angosce interne, non provo mancanza di ato ma mi sento stanca come se avessi fatto una grande fatica: le posso paragonare a

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momenti di angoscia esistenziale simili a quelli provati in et adolescenziale. Mi sento un po sballottata, mi sembra di non riuscire ad adempiere bene a tutto, mi sembra di dover essere insieme madre, nonna, glia e di non riuscire ad eseguire correttamente tutti questi compiti. Vivo momenti di silenzio che riesco poi a superare. Sento la cassetta e questo mi aiuta. Da due, tre giorni queste crisi non mi prendono pi. Come salute va bene. Sedicesima induzione ...ogni giorno sta regalando momenti di vita alla sua vita, sta imparando a sorridere, ad accettare le piccole felicit che pu raggiungere. Lei stessa si sta rendendo conto che deve risistemare certi ruoli ma glia, madre, nonna, sono tutte parti di lei che devono imparare a coesistere e ad esprimersi di volta in volta nella maniera pi efficace. Sta imparando a cambiare se stessa, a ritrovarsi come madre migliore, come glia migliore, come nonna migliore. Le sfumature di angoscia, i momenti di depressione sono pronti a scomparire perch non hanno pi motivo di continuare ad esistere. necessario semplicemente accettare le problematiche della vita sapendo che langoscia e lansia eccessiva nulla offrono di positivo: sar capace di liberarsene come si liberata del fumo. Accetter la vita con tutti i suoi momenti, belli e brutti, facili e difficili. Sta continuando a perdere peso e a liberarsi di quella pelliccia di grasso che lha avvolta sinora. La sua mente profonda sta facendo un lavoro stupendo, la sta aiutando a mangiare con piacere la sua dieta e a superare i problemi del passato, sia loperazione al seno sia la collagenopatia. Diciottesimo incontro (dopo un anno e sei mesi) Va benissimo, fumare non fumo pi. Il peso ancora calato di 2 chili. Pochissimi sono i momenti depressivi, si risolvono in piccoli attimi. Quando ascolto le sue parole riesco a trovare una forza interiore nuova. Quando avevo avuto il cancro lavevo affrontato in maniera euforica, quasi con la voglia di dire che era una ragazzata per annullare la paura. Solo adesso incomincio effettivamente ad uscire da questo passato accettando di vedere le cose che allora riutavo. Mi sembra di risvegliarmi nalmente. A suo tempo quando facevo la chemioterapia ero ingrassata di 20 chili, ogni volta dopo averla eseguita mi impegnavo a dormire per 2-3 ore perch non volevo pensare a nulla. Mi mancano quei cinque anni. Adesso sto riprendendo a gustare piano piano la vita ascoltando le cose che lei mi dice, soprattutto impegnandomi a vivere nel presente, e il passato ha perso langoscia di prima. Quando mi lascio andare ho capito che allora che mi vengono i mali. La collagenopatia va meglio, dorme. Faccio la dieta senza problemi.

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Diciassettesima induzione si liberata fumo, si liberata del cibo in eccesso, si liberata di fra del emozioni inutili, ha accettato delle realt importanti che prima negava e acnc di avere cettandole ha scoperto risorse sufficienti per affrontarle e controles larle meglio. La sua collagenopatia sta dormendo perch lei riuscita ad imco pedirne il risveglio; da quando cit inoltre ha smesso di nascondere a se stessa la inpi realt del suo tumore non ne ha paura. Sentire le mie parole pu certo atoC tivare emozioni importanti, talvolta disagevoli, ma bene non fuggire la GE nascere risorse e difese. tempo realt, perch solo accettandola possono MS anche di imparare a far dormire di un sonno sempre pi profondo questo tumore del passato. Tanto pi sar capace di vivere la sua vita, di liberarsi da 18le ansie inutili e depressione, tanto pi cresceranno per controllarlo. /0difese 3/2 lei vuole ritrovaChe il passato veramente sia seppellito nel passato, perch re il suo presente e viverlo ogni istante completamente e bene. 0 Diciannovesimo incontro (dopo un anno e sette mesi)

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7.voVa tutto bene. Ho perso ancora un chilo, ci sono dei momenti in cui ho 57 glia di dolci, ne mangio qualcuno e poi smetto, vedo nalmente delle cose che prima non vedevo. Ho ripreso una vita normale, peso 73 kg. Riesco a camminare molto bene.
Diciottesima induzione ... le mie parole continuano ad arrivare alla mente, parole che lei riuscita a far crescere sempre pi, radici che si sono sviluppate e da cui nato un tronco dai molti rami che si stanno ricoprendo di foglie, di ori, di frutti. Il lungo inverno grigio, nebbioso, soffocante terminato. Lalbero ha scoperto il piacere della primavera: ha ritrovato i raggi del sole, si irrobustito, diventato capace di affrontare le intemperie, la nebbia, la pioggia, il vento, ha imparato a difendersi, a proteggersi e cos continuer a fare. Nasceranno difese sempre maggiori che laiuteranno ad affrontare ogni problema della mente e del corpo. Continuer ancora a perdere peso e scoprir sempre pi la capacit e il piacere di muoversi, di camminare, e anche se ogni tanto si regaler qualcosa di proibito, sar capace di ricuperare rapidamente la sua dieta. Ventesimo incontro (dopo un anno e otto mesi) Ho ascoltato poco lultima registrazione. Alti e bassi con lumore. Ho ripreso un po di chili, poi li ho persi. Ho preso tre chili e li ho persi, ne ho

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ancora uno in pi; mi venuta una voglia allimprovviso di accendere la sigaretta a mia glia, volevo levarmi la soddisfazione ma non sono riuscita a tirare neppure una nota: come lho portata dal lato acceso verso di me mi arrivato un tale calore alla bocca che mi andato allo stomaco dandomi immediatamente pesantezza e costrizione. Ho gettato subito via la sigaretta e ho capito che non bisogna abbassare mai le difese: ho visto che basta un niente per riprendere. Ho ascoltato poco la cassetta perch volevo andare avanti da sola. Mi sto comportando bene come glia, come moglie, come madre. Per la collagenopatia al momento non devo assumere farmaci, presente qualche sporadico momento di crisi, sempre meno adesso. Si conclude la terapia. Diciannovesima induzione Ancora una volta pu chiudere i suoi occhi e lasciare che le mie parole arrivino alla sua mente, parole che lhanno accompagnata in questi due anni di cambiamento profondo, che le hanno permesso giorno dopo giorno di ritrovare e regalare a se stessa risorse importanti. Sta accettando gli alti e bassi della vita senza lasciarsene scoraggiare, sa che ad un sole splendente possono seguire scrosci di pioggia ma sa che la pioggia temporanea e che ogni volta la cosa importante asciugarsi il pi rapidamente possibile in attesa di risentire il sole sulla propria pelle. Ha lasciato il fumo nel passato e ha scoperto ancora una volta che nel fumo non c nulla. Vorrei che questo ricordo laiutasse a superare, se ancora verranno, i momenti della tentazione in cui il fumo potr ripresentarsi alla sua mente e con voce suadente cercare di affascinarla. una voce da non ascoltare assolutamente pi, da cancellare dalla propria vita. Si sorpresa a sentirla due volte in questi ultimi due anni ma immediatamente nato un disagio talmente profondo che lha subito allontanata. Ricorder le mie parole e queste cassette, la mia voce, saranno il tesoro che si regalata: la sua mente profonda le dir se, quando, come risentirle ma nello stesso tempo continuer a chiedere a se stessa di attivare ogni risorsa possibile, di far crescere sempre pi le sue parole, molto pi importanti delle mie. Terr queste cassette come un piacevole ricordo di tutto quello che riuscita a fare. Se si ripresenteranno momenti difficili le riprender nelle sue mani, potr sentirle o meno secondo i suoi desideri, e ritrover forza, decisione, capacit, per superare ogni problema e le malattie del passato. Adesso io sto un momento in silenzio poi ancora una volta conter da 10 a 1 e lei uscir da questo stato, soddisfatta di tutto quello che riuscita a fare. Inizio a contare: 10-9-8-7-6-5-4-3-2-1 i suoi occhi lentamente si aprono, il corpo si muove.

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Controlli telefonici a distanza di diciotto e trenta mesi confermano lastensione: la situazione clinica buona, ottimo lumore, stazionario il peso. Commento conclusivo In questa paziente la gravit dei problemi presenti ha richiesto un intervento psicoterapeutico complesso e di inusuale durata al ne di attivare le risorse indispensabili ad affrontare e risolvere le importanti problematiche esistenziali evidenziate s da ottenere oltre lastensione dal fumo anche un soddisfacente equilibrio psicologico. La terapia si prolungata per quasi due anni per vericare la stabilit dei cambiamenti raggiunti e la persistenza dellastinenza. 9.10. Decimo caso clinico Paziente cinquantenne, fumatrice di 60-80 sigarette al giorno, punteggio al test di Fagerstroem 8. Primo incontro Ho iniziato a fumare a 27 anni, sono arrivata a due pacchetti da subito, da 10 anni fumo quattro pacchetti al d, lo scorso anno sono arrivata anche a cinque. Ho smesso la prima volta 10 anni fa: ho fatto una seduta dipnosi, ho smesso per sei mesi, sono ingrassata di 14 chili in 20 giorni e ho ripreso a fumare. Successivamente ho provato la pranoterapia con risultato nullo, fallito anche un tentativo con agopuntura. Sono ritornata due anni fa nello stesso posto dove avevo fatto in precedenza lipnosi: cera una dottoressa non pi lipnotista uomo di prima. Ho fatto nuovamente una seduta dipnosi. Sono andata con mio marito: lui ha smesso, a me non servito a nulla. Perch fuma? Perch mi piace la sigaretta, mi piace il gesto dellaccendere, di fronte a un problema non mi sembra di poterlo affrontare senza sigaretta. Mi sento cretina ma la sigaretta mi aiuta a concentrarmi, sicuramente presente anche la dipendenza dalla nicotina. Faccio fatica a respirare, da sdraiata mi sento oppressa. Da due anni ho parestesie alle piante dei piedi: se sono ferma, sdraiata a letto, devo muovere le gambe continuamente. Di notte non riesco a dormire tantissimo, sono molto nervosa e prendo 10-14 caff al giorno. Voglio smetter di fumare per motivi di salute e perch questo senso di oppressione al petto mi d molto fastidio. Mio marito mi martella e mi fa vedere tutti i programmi antifumo. Il fumo diventato fonte di

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conitto in casa. Le sigarette le fumo proprio tutte, non le lascio certo spegnere nel portacenere. Sono una persona del tutto o del nulla. Emergono nel dialogo notevoli problematiche esistenziali: si evidenzia in particolare un ipercontrollo che sembra trovare nel fumo la miglior risposta possibile. Si propone prima di iniziare la terapia il test dellelastico. Secondo incontro (dopo una settimana) Le sigarette fumate sono state mercoled 20, gioved 23, venerd 26, sabato 21, domenica 23, luned 6. Ho ridotto notevolmente il fumo, ogni tanto ho trovato un po di difficolt e ho avuto sempre mal di testa; anche il caff stato ridotto a 6-5-5-5-3 tazzine al d. Ho sofferto di crisi emicraniche frequenti in passato. Adesso ho crisi 2-3 volte al mese solo il venerd. Questa settimana mi svegliavo tutti i giorni per il mal di testa, ma non era per il mal di testa abituale, era pi un cerchio alla testa. Vorrei provare a stare senza. Prima induzione

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La cosa pi semplice da fare chiudere gli occhi e lasciare che le mie parole arrivino alla sua mente e laiutino a ricuperare ogni traccia dellipnosi gi vissuta: vorrei dire anche alla sua mente profonda di utilizzare questa esperienza del passato nella maniera pi efficace possibile. Ha scoperto che si gi liberata con un elastico di quasi due pacchetti e mezzo di sigarette senza particolari disagi. Vuole adesso liberarsi completamente di questo fumo, soffocante, distruttivo, ma, lei lo sa, c anche altro fumo da allontanare da molti comportamenti e scelte della sua vita. pronta a percorrere una strada nuova, a scoprire quali risorse, quali decisioni, quali cambiamenti possano nascere dentro di lei. Sale e scende il respiro mentre io mi permetto di portare le mie dita sul suo polso e sollevare lentamente la sua mano (catalessi del braccio). Ad ogni respiro corpo e mente si liberano da ogni tensione mentre le mie parole avvolgono il suo polso come un bracciale, parole di cambiamento che porter con s ogni giorno. Lei vuole smettere di fumare e liberarsi delle sigarette: la sua mente profonda sa se questo possibile senza rischi, se la sigaretta pu essere spenta senza che insorgano disagi o difficolt importanti: se cos prover a stare senza. C stato un tempo per fumare, giunto adesso il tempo di non fumare pi: non vuole che il suo corpo si accenda come una sigaretta venti, trenta, quaranta, ottanta volte al giorno e si trasformi tristemente in cenere. tempo di soffocare il fumo prima di esserne soffocata anche perch sta scoprendo che nella sigaretta non c la soluzione ad alcun problema, c solo un problema in pi. tempo di abbandonare il gusto del fumo e riprendere a sentire il gusto della vita. Riuscir a sta-

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re senza sigarette perch non ne sentir pi il bisogno. Il suo corpo assorbir benissimo lassenza della nicotina, sar capace di liberare i suoi gesti dal fumo del passato, di affrontare i piccoli, grandi problemi della vita con risorse nuove senza chiedere al fumo quello che il fumo non pu dare; ascolter spesso le mie parole e, ogni volta che lo far, attiver un cambiamento sempre maggiore. Si pu vivere senza fumo, si pu nalmente iniziare a vivere. La sua mente profonda laiuter a controllare anche lassunzione di cibo, a non cercare di affogarvi dentro i problemi: non sentir il bisogno di mangiare in maniera assurda, ma manger semplicemente quello che le necessario per vivere. Adesso io sto un momento in silenzio ma ogni volta che sentir le mie parole ritorner in questo stato di intenso benessere, ogni volta (pausa di silenzio); inizio a contare da dieci a uno, 10-9-8-7-6-5-4-3-2-1, i suoi occhi lentamente si aprono, il corpo si muove. Terzo incontro (il giorno successivo) Non ho toccato pi una sigaretta. presente insonnia. Pensavo di avere pi problemi al mattino, invece niente: pi unabitudine 7 da controllare, .5 si attiva specie salendo in macchina. Stanotte ho dormito agitata e col de7 siderio di fumare: fumavo prima anche di notte, ma adesso non ne ho ac2.1 1 cesa neanche una. La cassetta non lho sentita. Dovevo sentirla? Mi ha 3 1 detto di sentirla? /20 Seconda induzione

M quello che sembrava impossibile sta avvenendo: un sorprendente miraGE colo, deniamolo C cos, sta cambiando la sua esistenza. Dopo anni bui, grigi, soffocanti sta n riprendendo a respirare la vita e ha scoperto che stato molto o iti di quanto pensava; questa decisione ogni giorno continuer a meno difficile c crescere coperch le mie parole rimarranno nella sua mente e attiveranno risors e se sempre maggiori. Lei stessa pu essere ancora incredula di quello che ha nc ma ogni giorno questo miracolo si ripeter: le mie parole laiutea r f realizzato ranno a spegnere ogni traccia di fumo, a resistere ad ogni tentazione del passato, a riprendere la vita nelle sue mani, a vivere ogni giorno una libert sempre pi gradita. Adesso io la lascio un momento in silenzio e in questo silenzio ci sono cose importanti che deve rivedere: tempo di scegliere strategie nuove e attuarle giorno dopo giorno superando ogni difficolt.
Quarto incontro (dopo una settimana) Non ho pi fumato. Sono ancora un po agitata la notte, ogni tanto si presenta il ricordo dei condizionamenti precedenti legati al fumo; ieri sera

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sono stata con persone che fumavano ma non me ne importava niente, sentivo la puzza del loro fumo. Mi manca semplicemente qualcosa. Ho sentito la cassetta. Viene consigliata la lettura di Le vostre zone erronee del Dyer.

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Terza induzione ... il miracolo sta continuando a crescere. Ha ripreso veramente la vita nelle sue mani, ha spento il rogo in cui si stava assurdamente immolando. Si liberata della sigaretta che bruciandola la trasformava in fumo e cenere. Non fumer pi, sta cambiando profondamente la sua esistenza e ogni giorno scoprir strategie nuove per affrontare i momenti difficili della vita. Smettere di fumare vuol dire soprattutto riprendere ad amare se stessa ed aver compreso che nel fumo non c assolutamente risposta a nulla. Continuer a non fumare: ogni giorno scoprir in maniera sempre pi piacevole il corpo che sta riprendendo a vivere, la pelle che sta cambiando colore. Sar sorpresa di poter respirare di nuovo e il riposo notturno, notte dopo notte, sar sempre migliore. Le mie parole laccompagneranno in questa scelta e la sosterranno ogni volta che le sentir: sar capace di superare e annullare le tentazioni di un passato che ormai non le appartiene pi. Non manger di pi, la sua mente profonda controller il suo appetito, perch nelleccesso di cibo non c risposta a nulla. Altra la strada da percorrere, altre le cose da mangiare.

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Quinto incontro (dopo quattro settimane) Ho fumato una sigaretta in tutto, mi ha fatto schifo: non mi manca la sigaretta, anche se ne avverto lodore, mi manca qualcosa per; di notte mi agito moltissimo, alle 2-3 del mattino mi sveglio, metto la sua cassetta poi mi addormento: non la sigaretta che mi manca, quella che ho fumato lho fumata pi di rabbia che di voglia. Sono ingrassata di due chili, mastico molte gomme, sicamente mi sento meglio, non ho pi la cornea giallastra, tornata bianca dopo una decina di giorni. Il libro lo legger ad agosto in ferie. La paziente chiede informazioni sulla psicoterapia, si risponde con una metafora: una volta eliminato il fumo che lavvolgeva e la nascondeva, psicoterapia accettare di vedersi davanti allo specchio con gli abiti attuali, osservare come stanno e valutare quali modiche possono o devono essere fatte per renderli pi piacevoli e meglio indossabili; psicoterapia anche avere il coraggio di osservare, levati gli abiti, laspetto della propria pelle e, se insoddisfatta, chiedersi lei per prima come pu fare per renderla migliore.

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Quarta induzione sta scoprendo che piacevole essere usciti dalla nuvola di fumo che lavvolgeva, che importante potersi nalmente guardare allo specchio, vedere chiaramente i propri abiti, valutarli, avere il coraggio anche di osservare la propria pelle chiedendosi quello di cui pu aver bisogno. Laver smesso di fumare le sta aprendo orizzonti nuovi, ma non pu chiedere agli altri di fare quello che tocca a lei fare: deve essere lei la prima psicoterapeuta di se stessa. Libera da questa nebbia di fumo pu iniziare a guardare dentro di se, a provare a cambiare le cose che non le piacciono pi e giudica improduttive. Continuer a stare senza sigarette, perch non vuole pi che le sigarette brucino le banconote della sua vita: sar capace di resistere a ogni ricordo, a ogni tentazione, gustando ogni giorno di pi la libert raggiunta. Sesto incontro (dopo un mese e mezzo) Non ho fumato, sono solo un po nervosa. Di notte mi sveglio sempre alle 2, sento la cassetta e mi riaddormento. Quando non la sento, mi addormento dopo unora e mezzo. Mi manca qualcosa, non so che cosa. Ho preso 4 chili in tutto. Mangio tanti dolci. Peso kg 59. Prima mi svegliavo, fumavo la sigaretta e mi addormentavo subito: adesso mi manca il rito. Mi mangio le unghie. Mi sono passate le parestesie; cammino tanto senza disagio: una volta se facevo una salita svenivo, adesso mi muovo anche in bicicletta. Ho i piedi caldi, prima erano freddi. Soffro di geloni dinverno: possibile che centri il fumo? Quinta induzione si sta rendendo conto che tutta la sua vita sta cambiando, che laver levato questo fumo dal corpo e dalla mente le sta aprendo orizzonti nuovi: anche se possono inizialmente far un po paura, solo avendo il coraggio di guardare le cose come effettivamente sono queste possono essere cambiate. Fuggirle, avvolgerle nella nebbia del fumo o riempirle di cibo vuol dire solo ritrovarsi con un respiro soffocato e una pesantezza del corpo tale da non potersi pi muovere. I dolci sono certo piacevoli, ma superata una certa quantit, diventa amaro sentirseli tutti addosso trasformati in grasso: molto pi saggio avere il coraggio di rinunciare al dolce dei cibi per ritrovare la dolcezza di una vita migliore. Riuscir a ricuperare un riposo notturno soddisfacente, ad accettare la momentanea interruzione del sonno senza ansia, senza angosce, come unoccasione importante per meditare sulla vita e le scelte fatte. Non fumer pi perch sa che nel fumo non c risposta a nulla, c solo cenere, cenere, cenere.

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Settimo incontro (dopo due mesi)

Ottavo incontro (dopo due mesi e mezzo)

La situazione ottima, continuo a stare senza sigarette. Bene come salute, Ogni tanto ho mal di testa. scomparsa la sensazione di caduta, ho ripreso a fare sempre meglio le cose che prima non facevo pi, riesco a percorrere pezzi discreti di strada anche di corsa. Mi sono stabilizzata a 61 kg. La cassetta la sento ancora. Anche se di notte mi sveglio, mi riaddormento. Non ho ancora ripreso il lavoro. Pensavo di essere nervosa ed invece sono calma. Prima non stavo ferma un momento, adesso sono molto tranquilla, prima aggredivo la gente, adesso riesco ad ascoltarla. Settima induzione la sua vita cambiata, ogni giorno se ne rende sempre pi conto: ha ripreso veramente a vivere, respirare, correre, dormire, cose che ogni giorno le danno pi piacere. Ha recuperato il suo corpo, quel corpo che in maniera assurda stava distruggendo e di cui ora sta apprezzando la piacevole compagnia. Ha scoperto di poter essere calma, tranquilla, di non avere pi bisogno di mangiare in maniera assurda, ha imparato non solo a liberarsi del fumo ma anche ad evitare il cibo inutile. Sta imparando a mangiare in maniera diversa, sta imparando a mangiare idee di cambiamento profondo e questo cibo la nutrir ogni giorno. Nono incontro (dopo tre mesi) La situazione buona, lavoro senza fumare, se non ho pi da fare alle 16 esco dallufficio e vi arrivo la mattina anche alle 9. Lumore buono. Peso 62 chili. Dormo la notte, non ho pi avuto bisogno di sentire la cassetta. Sono pi tranquilla sul lavoro.

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Non ci penso neppure pi a fumare. Respiro meglio, non ho pi dolori alle gambe, non ho pi avuto mal di testa. Alle due di notte mi sveglio, se non riesco ad addormentarmi subito sento la cassetta. Non ho pi preso chili, mi sono fermata a cinque in pi. Non ho atteggiamenti esasperati con il cibo. La cassetta la sento la sera, poi mi addormento, funziona come terapia rilassante. Nelle vacanze precedenti ero sempre agitata, specie i primi giorni, adesso invece stata una settimana di benessere e tranquillit. Nella seduta dipnosi vengono inviate suggestioni per il mantenimento dellastensione e luscita denitiva dallinferno del fumo.

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Ottava induzione ha veramente seppellito il suo passato di fumo; il sole, quel sole, che per troppo tempo la notte del fumo aveva cancellato, sta ritornando a splendere nel suo cielo, sta illuminando la sua vita aiutandola a ritrovare il benessere perduto. Ogni giorno sta scoprendo di poter imparare sempre pi cose: ha regalato a se stessa il piacere di un sonno tranquillo, ristoratore, per troppo tempo dimenticato; si sta liberando di ansie inutili, sta riprendendo la vita nelle sue mani e per nessun motivo vuole pi che la sigaretta gliela tolga: continuer su questa strada capace di resistere ad ogni ricordo e ad ogni tentazione del passato. Decimo incontro (dopo quattro mesi) Continuo a non fumare. Ho avuto una crisi il 27 del mese scorso e due altre volte la sera mi venuta lidea di mangiare veloce per poi fumare la sigaretta, ma non lho fatto. Il 27 ero nervosa per motivi particolari: era stata una giornata un po storta. Peso 64 chili, ho preso ancora due chili. Allinizio pesavo 56 kg. Ho preso otto chili ma non mi sembra di mangiare di pi. Sono aumentata di un chilo nel giro di questultimo mese. Sono in menopausa. Ho mangiato una volta un gelato e poi mi sono fermata, le altre volte avrei continuato a mangiare senza pi smettere. La cassetta non lho pi sentita. Di notte dormo senza problemi. Ho ricominciato a reagire alle cose che non mi andavano bene. Nona induzione il fumo rimasto veramente nel passato anche se la vigilanza deve continuare ad essere ben presente: si resa conto di come certe tentazioni possano comparire allimprovviso ed importante ricordarlo. In quei momenti necessario resistere nella propria decisione un istante di pi del tempo della tentazione e ricordare di quali catene laveva avvolta il fumo; ha imparato a non rispondere pi al canto della sigaretta, sirena bellissima ma devastante e distruttiva. Comincer anche, se pensa di essere gi pronta, a sciogliere con dolcezza il suo grasso, il suo peso in pi. Undicesimo incontro (dopo cinque mesi) Va benissimo anche se ho avuto un attimo di crisi. Sabato ho tirato fuori una giacca a vento, ho trovato due accendini e il pacchetto di sigarette. Sono andata in paranoia: erano le mie sigarette quelle, le mie cose, il mio accendino. Mio marito ha preso tutto subito e lha buttato via ma lavrei buttato via comunque in ogni caso. Ho compiuto io per lultimo atto: ho preso il sacchetto e ho messo tutto nellimmondizia fuori: cominciavo ad essere nervosa di fron-

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te alle mie sigarette, poi tutto passato. Sono stabile con il peso. Mi sono resa conto che ero cretina. Ieri avevo a cena gente che fumava, ma la cosa non mi ha dato fastidio. Allinizio della terapia io con lei non avevo un buon rapporto, lodiavo, mi dava disagio, non la sopportavo. Invece il suo atteggiamento un po provocatorio mi ha stimolato anche se mi ha dato fastidio. Io non parlavo, ma stavo male, mi irritava il fatto che lei pensasse che non ce lavrei fatta, questo mi ha costretto a reagire. Adesso la notte mi sveglio dalle 3.20 alle 3.28, sento lultima parte della cassetta e mi rimetto a dormire; prima se non la sentivo, stavo sveglia sino alle cinque di notte. Ho migliorato i miei comportamenti. In passato quando dovevo farmi le mie ragioni stavo zitta, scappavo via e poi per difendermi mi attaccavo a delle stupidaggini che non centravano niente: questo capita sempre meno.

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Nona induzione

sta scoprendo risorse, esperienze nuove, sta modicando il rapporto con se stessa, sta scoprendo la possibilit di cambiare scelte e decisioni importanti e si sta chiedendo di provare a farlo. Ricorder quanto le ho detto, lei stessa segner ogni giorno, nella mente o su un quaderno, le cose che avrebbe voluto o potuto far meglio: confronter le strategie utilizzate con quelle che avrebbe dovuto attuare e cercher di capire il perch dellinsuccesso. Ci sono scelte ed atteggiamenti nella sua vita che devono dormire sempre pi profondamente, altri invece che devono essere risvegliati per permettere cambiamenti importanti: tolleranza maggiore verso le idee degli altri, accettazione di realt che non possibile cancellare e con cui necessario confrontarsi, compromessi intelligenti da attuare, sde da eliminare soprattutto con se stessa. Cercher di attivare un controllo ragionevole sul cibo e di non aumentare pi di peso. Verr presto forse il momento in cui il peso potr cominciare a ridursi: man mano che si scioglieranno tensioni e atteggiamenti improduttivi inizier a sciogliersi anche il suo grasso.

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Undicesimo incontro (dopo sette mesi) Sto senza sigarette. Non ho problemi particolari, continuo a migliorare i miei modelli di vita, sto bene, sono ancora aumentata raggiungendo i 66 chili di peso e sono entrata in menopausa; a gennaio andr dal dietologo. Decima induzione giorno dopo giorno sar capace di affrontare i problemi, di accettare di vederli, di esaminarli senza paura e di trovare dentro di s volont e risorse per affrontarli. Riuscir a passare indenne le feste natalizie, a non man-

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giare nulla di pi di quello che strettamente necessario, a superare le dolci tentazioni perch sa che dallanno prossimo c qualcosa che vuole ancora raggiungere: sciogliere con dolcezza questo grasso e trasformarlo in energia. Decider il peso da perdere, far la sua dieta e giorno dopo giorno riuscir con piacere a cambiare anche la forma del suo corpo. Dodicesimo incontro (dopo otto mesi) Benissimo, continuo a non fumare. A dicembre sono aumentata ancora di peso arrivando a 68 chili, sono andata del dietologo il 4 di gennaio, il 7 ho iniziato la dieta e ho perso sette chili. Adesso sono a 61 chili, non ho pi fumato, non ho pi toccato le sigarette, non ho pi sentito la cassetta e non lho portata con me. Non ho nessun problema nel fare la dieta. Sono meno aggressiva e anche gli altri lo sono meno con me. Volevo vedere come sarebbe andato il problema peso durante le vacanze di Natale. Un giorno mi sono mangiata un chilo di cioccolatini tutti in una volta uno dopo laltro; mi sono detta: cos non pu andare avanti, anche perch questo poteva diventare una giusticazione per riprendere a fumare. Mi venuta paura di rimettermi a fumare, forse laumento di peso era sotto sotto solo una scusa per riprendere a fumare: quando fumavo infatti potevo mangiare senza ingrassare. Durante le vacanze di Natale non ho assolutamente sentito la cassetta n mi venuta lidea di farlo. Undicesima induzione Pu chiudere ancora una volta i suoi occhi e lasciare che le mie parole continuino ad accompagnarla, parole da ascoltare per superare ogni tentazione di ritrovare il passato. Si stufata di mangiare in eccesso, ha scoperto che in quella scelta cos impulsiva non c nulla di positivo e quei cioccolatini, pur cos dolci, le hanno lasciato un amaro profondo nel corpo e nella mente. Ha deciso di liberarsi di un cibo che stava soffocando la sua vita, lha fatto, e insieme a questo cibo sta continuando a liberarsi di molte altre scelte improduttive. Laver levato il fumo le ha permesso di vedere effettivamente la realt delle cose: ha scoperto che laggressivit non serve a nulla, che molti atteggiamenti spiacevoli nei suoi confronti di cui si lamentava erano in realt risposte adeguate ai suoi comportamenti. Sta imparando ad essere meno aggressiva verso gli altri e sta scoprendo che gli altri sono diventati meno aggressivi verso di lei; sta dando tempo alle cose, sta smettendo di ricercare lutopia, sta imparando ad iniziare trattative, ad accettare intelligenti compromessi, ad eliminare la scelta del tutto o del nulla. Tutto questo continuer a farlo, pronta a liberare nalmente il suo corpo

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di un peso che anche il peso di certi comportamenti assurdi, pesanti di cui aveva riempito la sua vita. Ascolter spesso le mie parole e non avr bisogno di mangiare altro oltre la dieta. Tredicesimo incontro (dopo nove mesi) Va bene, ho perso dal 7 di gennaio ad adesso 11 kg. Sto facendo la dieta senza difficolt, peso 58 kg, sono contenta, il sabato e la domenica mi regalo qualche piccola soddisfazione: prendo il gelato. Non ho fumato nonostante la presenza di grossi problemi di lavoro. Ci sono amici che fumano ma non mimporta assolutamente nulla, non mi d fastidio il fumo, non mi viene la voglia di fumare, ne sento adesso lodore negli abiti. Ho ripreso a sentire odori che non percepivo pi. Sto molto bene, non ho pi avuto mal di testa, ho fatto limplantologia. La cassetta non lho sentita, linsonnia mi passata anche se in questi giorni dormo un po male per problemi di lavoro. Non mi sto mangiando pi le unghie, sto solo continuando a mangiare le pellicine: ho smesso di mangiare le unghie da una settimana, me ne sono accorta quando le ho sentite, le ho anche tagliate. Dodicesima induzione

Pu chiudere i suoi occhi ancora una volta e lasciare che le mie parole inaocrescere t continuino ad accompagnarla, parole che stanno continuando i c come una dentro di lei, parole che sta mangiando ogni giorno e ha spalmato o c pellicola protettiva sulle unghie. Non ha pi avuto bisogno s del cibo inutile e c e in eccesso riuscendo ad eliminare anche quel cibo particolare che erano n a le unghie. Sta imparando a fare cose nuove, sta imparando a capire che le fr unghie servono per difendere la persona e non per lottare con i denti ottenendo solo una distruzione continua: le lascer crescere perch la proteggano sempre meglio e anche le pellicine scoprir con stupore di mangiarle sempre meno. Se proprio vuole farlo, lo far solo in situazioni particolarissime ma la cosa migliore lasciare che anche la pelle continui a crescere, ben curata, perch una pelle integra aiuta le unghie a svilupparsi bene. Ha lasciato nel passato lodore del fumo, per ritrovare il profumo della vita, i suoi gusti, i suoi sapori e quanto ha ottenuto non vuole pi perderlo. Potr ascoltare, non ascoltare queste parole, non importante, perch ha gi parole dentro di lei pronte ad aiutarla, giorno dopo giorno, ad affrontare i problemi e a superarli.

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Quattordicesimo incontro (dopo dieci mesi) Bene per il fumo, male per il resto. un periodo brutto in tutti i sensi, lavoro, salute. Ho in programma un intervento chirurgico. La dieta lho smessa completamente, mangio un po di pi, sono nervosa per il fastidio che mi d la lesione per cui devo operarmi. Il peso stabile su 56 kg, lobiettivo di arrivare con calma a 54. Le unghie erano cresciute tantissimo poi a Pasqua una si scagliata e ho ripreso a mangiarle tutte. Non mi sembravano pi le mie mani senza rosicchiamento, ma quelle di un altro: ho fatto male a tenere le unghie lunghe, dovevo tenerle corte, portare una limetta con me. La cassetta non lho sentita, non ne ho avuto voglia. Non ho letto il libro Le vostre zone erronee. Viene prospettato laver ripreso a mangiare le unghie come possibile atto di autoaggressivit e suggerita una psicoterapia. Si programma lultimo controllo a giugno. Tredicesima induzione pu vivere serenamente tutto quello che ha raggiunto, ma non pu nascondere a se stessa che c del fumo psicologico presente ancora in alcune situazioni della sua vita e occorre che vi soffi sopra per allontanarlo denitivamente anche se questo pu costare fatica. Le unghie sono un po il termometro dei suoi problemi: continuare a mangiarle non serve a saziarsi, non cibo che possa dare maggiori energie, serve solo a rendere le mani pi deboli, pi fragili. In quelle unghie c ancora del fumo da levare: pu certamente non avere piacere di dover scoprire e accettare tutto questo ma riutarlo, non volerlo vedere o volerlo nascondere, le impedisce solo di arrivare l dove desidera. Pu anche essere spiacevole accettare di risentire la mia voce e le cose che dice perch potrebbe aver la sensazione di specchiarsi senza veli e trovare questo talmente sgradevole da avere il desiderio di coprire lo specchio ma le imperfezioni non scompaiono solo riutando di vederle: in questo modo ci si preclude solo di attivare le potenzialit necessarie per correggerle e raggiungere gli obiettivi desiderati. tempo anche di riprendere nuovamente la dieta per ritrovare una forma pi agile, pi snella, anche se questo pu richiedere un notevole impegno. Il fumo continuer a rimanere nel passato e lei continuer ad essere capace di superare ogni tentazione perch, ormai ne certa, nel fumo non c la risposta a nulla, quali che siano i problemi da affrontare. Quindicesimo incontro (dopo un anno) Sono riuscita ancora a dimagrire facendo la dieta, in particolare a maggio

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lavorando molto nisco per dimagrire sempre. Peso 53 chilogrammi e il peso stabile. Le unghie le mangio meno di prima, dormo bene, ho avuto anche dei momenti difficili sul lavoro ma non ho fumato; ho avuto anche attimi in cui mi dicevo: accendi una sigaretta, ma mi sono detta subito: ma che stai facendo? Ho fatto togliere il posacenere della scrivania. La cassetta lho sentita solo una volta, il libro non lho ancora letto, lo legger ad agosto. Si conclude la terapia. Quattordicesima induzione pu chiudere ancora una volta i suoi occhi e lasciare che le mie parole arrivino alla sua mente e sono parole importanti perch sono parole di congedo. un anno che si liberata dal fumo, che sta regalando a se stessa un cambiamento importante riuscendo a superare ricordi, tentazioni, esperienze improduttive. Ha smesso di fumare anche il cibo in eccesso e ha ritrovato il suo peso attivando ancora una volta risorse sorprendenti. Tutto quello che ha raggiunto ormai completamente suo: nalmente la dichiarazione dei suoi redditi diventata attiva, ha ricuperato capitali che negli anni a venire continueranno a far crescere benessere, risorse, cambiamenti. Questo fumo del passato pu lasciarlo denitivamente in questa stanza, pu accettare di averlo smarrito qui e di non volerlo pi ritrovare perch non ha senso riprendere a cercare un qualcosa ormai inutile, ingombrante, pericoloso. Le mie parole rimarranno nella cassetta, saranno presenti nella sua vita, nella sua mente nel modo che lei decider: potr ascoltarle, potr solo ricordarle, potr a un certo punto anche impacchettarle e metterle in una cassaforte per conservarle insieme alle cose importanti della sua vita. Sar stupita di tutto quello che riuscir ancora a fare e verr anche il momento in cui si regaler delle unghie piacevoli alla vista e al tatto. Continuer ad affrontare sempre meglio i suoi problemi esistenziali, i rapporti con la famiglia, i rapporti con il lavoro, i rapporti con gli altri e sar capace di superare, come ha fatto sinora, ogni tentazione del fumo passato. Adesso io rimango un istante in silenzio poi ancora una volta conter da 10 a 1: si dissolver questo stato ma le mie parole continueranno con discrezione ad accompagnarla, risorse cui poter attingere nei momenti difficili. 10-9-8-7-6-5-4-3-2-1: si aprono i suoi occhi, si muove il suo corpo. Ad un primo controllo telefonico a distanza di un anno e mezzo la paziente continua a non fumare, lumore buono, il peso si stabilizzato a 59 kg; un secondo, a distanza di due anni e mezzo, conferma ancora presente lastensione.

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Commento conclusivo In questa paziente il consumo di una quantit assai elevata di sigarette si accompagna a importanti problematiche esistenziali pesantemente condizionanti la qualit della vita. Lintervento indirizzato allastensione dal fumo deve affrontarne i vari aspetti, comportamentale, di dipendenza farmacologica, di risposta allo stress, tenendo anche presente la componente autoaggressiva che lonicofagia segnala e la risposta alimentare alterata. Lastensione e la sua persistenza non possono prescindere da un intervento esteso a tutta la personalit, nalizzato a cambiare i modelli esistenziali insoddisfacenti cui il fumo si presenta come miglior risposta disponibile. 9.11. Undicesimo caso clinico Primo incontro Paziente trentenne, padre fumatore, diploma di scuola media, DCA. Fuma 25 sigarette al d. Test di Fagerstroem 6. Ho iniziato a fumare a sedici anni, a ventanni ero a 15 sigarette, sono sempre stata su questi valori. A diciottanni mi andato via il ciclo mestruale, mi si sono atrofizzate le ovaie, non posso avere figli. In quel periodo ho sofferto di un esaurimento nervoso, andavo avanti a Valium, fumavo in continuazione ed ero arrivata a trenta sigarette al d; dopo quattro mesi mi sono ripresa e sono riuscita a ritornare sulle 15, adesso ne fumo 20-25. Al momento attuale sono disoccupata e tendo a fumare di pi: quando sono impegnata in qualcosa riesco a scendere anche a quindici sigarette al giorno. Ho smesso quattro anni fa da sola intorno a Natale, sono stata per sei mesi senza, poi ho tirato una nota e ho ricominciato. Ho smesso ancora per altri sei mesi con lagopuntura due anni fa, poi sono di nuovo ricaduta. Faccio fatica a fare tutto. Pesavo da giovane 56 kg poi, sparito il ciclo mestruale, in tre anni sono salita a 86 chili, adesso sono intorno ai 113. Ho problemi di ansia, quando mi siedo a tavola devo mangiare, mangiare, non riesco a farne a meno: una fame nervosa. A ottobre mancato mio padre e ho avuto un altro trauma nervoso. Attualmente prendo il Deniban, prescrittomi per tre mesi. Dovr esser ricoverata in Day Hospital per quattro giorni a maggio per fare gli accertamenti. Fumo perch mi piace, mi rilassa, quando sono nervosa mi tranquillizza, fumo perch sono stupida, perch una abitudine, perch ne sento il bisogno. Il mio matrimonio fallito, mi sono separata otto anni fa. Nel periodo in cui lavoravo ero pi tranquilla. Quando sono fuori con altri mi si impone in

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certi momenti la gestualit dellaccendere la sigaretta, ho smesso di mangiarmi le unghie iniziando a fumare. Adesso ho un compagno che non fuma, mi motiva a smettere, quando ho smesso di fumare non sono mai aumentata di peso. Voglio smettere fran di colpo. Dellipnosi me ne ha parlato la mia dottoressa. ces co c psicologiche presenti sia Si segnala limportanza delle problematiche itino ipnotica per linconper il cibo che per il fumo. Si programma linduzione CG tro successivo.

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Mi ritornato il ciclo dopo dieci anni. Si effettua linduzione ipnotica. Lipnosi risulta ottima. Mi ricorda un po quando facevo yoga, mi addormentavo ogni volta, linsegnante alla ne mi svegliava. Sono stata bene, non ho dormito. Prima induzione

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ha deciso di dire a se stessa parole nuove, di mangiarle e fumarle, e sono pronti a nascere cambiamenti e risorse impensabili. Il corpo immobile, le palpebre chiuse, mentre un benessere sempre pi ampio sta crescendo dentro di lei. pronta a liberarsi del fumo che soffoca il suo respiro e del grasso che appesantisce la sua vita: vuole soffiare via il fumo e sciogliere il grasso. Si svincoler dallabbraccio del fumo se la sua mente profonda giudica questo gi possibile, se giudica che possa levarsi questabito di fumo senza rischi perch gi pronto un abito migliore da indossare. La sua mente profonda sa quanto il fumo le sia ancora necessario e se non le serve pi laiuter a cancellarlo, a dissolverlo. Sar capace di stare senza sigarette, di superare ogni tentazione del passato: il suo corpo assorbir benissimo lassenza della nicotina, si sentir tranquilla, in grado daffrontare i piccoli e i grandi problemi della vita con le sue risorse senza chiedere al fumo soluzioni che non pu dare. Non sentir neppure il bisogno di mangiare in eccesso perch n nel fumo n nel cibo c la soluzione ad alcun problema. Fumer le mie parole, manger le mie parole e le basteranno; ogni volta che le sentir ritrover questo benessere intenso e profondo e scoprir risorse importanti per cambiare la sua vita: c stato un tempo per fumare, giunto il tempo per non fumare pi. Terzo incontro (dopo sette giorni) Ho acceso in tutto tre sigarette, una per sera in questi ultimi giorni; tenevo la sigaretta in mano, facevo nta di fumare, non la respiravo, mi faceva

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un po schifo: i primi due giorni non ho toccato niente. Mi d fastidio adesso lodore delle sigarette. Niente cibo in pi. Ho sentito la cassetta ma non la sento pi di sera perch mi viene langoscia, ascoltandola durante la giornata questo non succede. Sono stupita, non pensavo di stoppare cos di brusco. I primi due giorni ero un po nervosa ed ho sofferto un po di insonnia. Seconda induzione Pu chiudere i suoi occhi e ogni esperienza che ha gi provato pu rapidamente ritornare in lei; le mie dita ancora una volta sono sul suo polso mentre il corpo vive un benessere sempre pi intenso e le parole si trasformano in pace e tranquillit profonda. Sta uscendo da un inferno di fumo, distruttivo del corpo e della mente, sta uscendo nalmente da una tossicodipendenza da cui per troppo tempo era rimasta avvolta, sta riprendendo nalmente a vivere, a respirare. tempo adesso di distruggere anche lultimo ricordo: non avr pi bisogno di tenere la sigaretta tra le mani o tra le labbra perch vuole vivere completamente libera, vuole lasciare nel passato ogni traccia di un gesto cos assurdo e distruttivo; terr tra le sue dita la sigaretta delle mie parole, aiuto ad un cambiamento profondo. Sta riprendendo la vita nelle sue mani e questo le permetter di fare scelte diverse e anche di liberarsi di questo eccesso di peso cos gravoso e inutile. Non manger sicuramente di pi, sar capace nalmente di seguire la dieta e di affrontare i problemi della sua vita in maniera diversa e pi efficace perch, glielo ricordo ancora una volta, n nel fumo n nel cibo c risposta alcuna. Si sentir molto pi tranquilla, sar contenta di quello che riuscita a fare, apprezzer sempre pi gli sprazzi di azzurro che stanno nascendo in un cielo rimasto per tanto tempo troppo grigio. Ascolter le mie parole, si liberer completamente da ogni traccia del passato e sar capace di resistere ad ogni tentazione, da qualunque parte si presenti.

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co citino C GEMS 1 8 / 0 3 / 2 013 1

Quarto incontro (dopo undici giorni)

Non ho fumato, stanotte ne ho solo accesa una ma mi venuto da vomitare al solo portare la sigaretta alla bocca. Per il resto non ho pi fumato. La tentazione pi legata alla gestualit, pensavo fosse pi dura. Questa settimana sar ricoverata in D.H.. Terza induzione

Ha smesso di mangiare fumo, ha ripreso a nutrirsi con la vita, sta sco-

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prendo risorse importanti, sta ritrovando ducia in se stessa, sta vedendo che possono iniziare a nascere e continuare a crescere realt che sembravano impossibili, sta riprendendo ad amare il suo corpo, a rispettarlo e cos continuer a fare. Smetter di riempirlo di cibo inutile, assurdo, di appesantirlo, di distruggerlo. Sar decisa a cambiare la sua vita, a non giudicarsi pi scontta e a ritrovare risorse da utilizzare in maniera nuova ed efficace. Nel fumo non c la risposta a nulla: se ne resa conto; continuer a non fumare e sar questa una maniera importante di ritrovare la stima in se stessa, di riaccendere luci che si erano spente. Manger le mie parole ogni giorno: giunto anche il momento di iniziare la dieta, di liberarsi di questa pelliccia di grasso, di consumarla e trasformarla in cibo ed energia. Quinto incontro (dopo tre settimane) Non ho pi fumato, non ho avuto problemi, sono stata al D.H., mi hanno visto una dietologa e una dietista, mi hanno dato la dieta, riesco a farla e ho gi perso un chilo e mezzo. Marted sar vista da una psichiatra. Ho sentito la cassetta. Quarta induzione Il suo corpo tranquillo e le mie parole laccompagneranno giorno dopo giorno, cibo particolare che le permetter di nutrirsi in maniera corretta e laiuter a liberarsi di un peso che stava impedendo ogni cambiamento. Per il fumo non rimasto pi alcun spazio perch non vuole pi che il fumo occupi in maniera devastante la sua vita: non vuole pi essere soffocata n dal fumo n dal cibo. Sar capace di resistere ad ogni tentazione intorno a lei, sia per il fumo sia per il cibo, sempre pi soddisfatta di quello che sta facendo. Ricorder che perdere peso correre una maratona e non i cento metri. Imparer a prepararsi, a utilizzare in maniera ottimale ogni risorsa: giorno dopo giorno continuer a liberarsi sempre pi di questa pelliccia di grasso che invece di proteggerla rende ogni suo movimento solo pi pesante e difficile. Sesto incontro (dopo quattro settimane) Per il fumo ho tirato solo due, tre note una sola volta da amici che avevano aperto un locale mentre stavo aiutando a sistemarlo, poi pi niente. EMS stata una cosa fatta in maniera automatica: lenc sigarette erano sul tavolo e le CG ino cit esco fra ho prese. Ho perso cinque chili in tre settimane, mi avevano detto che sarebbe stata gi una cosa soddisfacente perderne tre. Seguo la dieta senza grossi problemi. Ho sentito la cassetta, mi aiuta specie quando sono pi tesa. Mi hanno dato un sacco di cose da mangiare, non mi viene voglia di

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mangiare altro, prima non riuscivo a smettere. Adesso la dieta che faccio mi basta perch mi rimpinza a sufficienza. Ho parlato per unora con la psichiatra, una dottoressa bionda tinta, bellissima e tranquillizzante: far poi le sedute di psicoterapia di gruppo per cinque mesi. Peso 108 chili. Quinta induzione giorno dopo giorno pu lasciarsi dietro questo peso eccessivo, pu sciogliere sempre pi questa pelliccia di grasso nutrendosi solo di quello che strettamente necessario e ogni giorno sta imparando a fare tutto questo meglio. riuscita anche a interrompere lo spiacevole suono di quelle note di fumo comparse cos allimprovviso, note stonate, pronte ormai a scomparire per essere sostituite da uno spartito armonioso pieno di vita. Ascolter le mie parole, le manger in ogni momento della giornata, renderanno sufficiente la sua dieta, laiuteranno a modellare piacevolmente il suo corpo e a superare ogni tentazione. Settimo incontro (dopo due mesi) Non fumo anche se mia sorella continua a fumare. Ho perso in tutto 8 kg. Lumore accettabile. Faccio la dieta senza difficolt. Ho in corso una terapia di gruppo, siamo in otto, per la bulimia, una seduta ogni 15 giorni di due ore. Ho sentito la cassetta. Peso kg 105. Nella seduta ipnotica vengono presentate suggestioni per proseguire i cambiamenti esistenziali in atto e continuare la dieta e lastensione dal fumo. Ho cambiato la taglia dei pantaloni, mi sono tutti larghi. La paziente non pu continuare la terapia perch una scelta di lavoro la porta fuori regione rendendole impossibile proseguire le sedute. Ad un primo controllo telefonico a distanza di sei mesi segnala la persistenza dellastinenza, ad un secondo, lottobre dellanno successivo allinizio della terapia, a distanza di quindici mesi dallultima seduta, la paziente segnala di essere ritornata a Torino e di avere un lavoro che limpegna dieci ore al d. La dieta stata fatta sino allottobre dellanno precedente, poi in quel mese, vivendo assai tesa lanniversario della morte paterna, lha interrotta. Ha continuato a non fumare sino a giugno dellanno in corso, riprendendo poi con cinque sigarette, quantit tuttora stabile. Da marzo di questanno ha iniziato inoltre una psicoterapia che la soddisfa e sta dando ottimi risultati. Si ripromette appena stabilizzata psicologicamente di ritentare lastinenza. Attualmente pesa 104 kg. Commento conclusivo La presenza di un DCA conclamato si associa in questa paziente obesa al

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fumo. Lipnosi riesce a realizzare lastinenza e con suggestioni appropriate a facilitare laccettazione della dieta e il cambiamento delle abitudini alimentari confermando le indicazioni allutilizzo nel loro trattamento. Una nuova situazione lavorativa impedisce il proseguimento della terapia: nonostante ci la paziente persiste nellastinenza per quasi un anno, ricuperando il fumo solo negli ultimi mesi e in quantit decisamente minore; pur interrotta la dieta, il controllo sul cibo rimane tale da impedire non solo il recupero del peso precedente ma di ottenerne la stabilit a un livello, sia pur di un solo chilo, inferiore a quello presente al momento dellinterruzione della terapia. La speranza che la decisione, che gi ha portato allastensione, facilitata anche dal possibile riascolto delle induzioni registrate, si attivi nuovamente e si realizzi e che una psicoterapia efficace e durevole nel tempo permetta un soddisfacente controllo del disturbo alimentare evitando il recupero dellelevato peso iniziale.

francesco citino C
9.12. Dodicesimo caso clinico Paziente venticinquenne soggetta a frequenti episodi bronchitici, pregressa anoressia nervosa. Test di Fagerstroem 4. Primo incontro Ho iniziato a fumare a quattordici anni in concomitanza con linsorgenza dellanoressia. In quel periodo mi son tenuta al massimo sulle 10 sigarette, nei tempi successivi sono arrivata a fumarne 16-17, dal novembre dello scorso anno sono scesa a 13. Sono stata anoressica dai 14 ai 16 anni, da 65 chili ero scesa a 43, adesso ne sono uscita. Attualmente mangio di tutto e peso 54 kg. Non ho mai smesso di fumare. Perch fumo? Non lo so, ma so che non mi piace. Mi scarica la tensione e mi sembra che mi aiuti a fare il lavoro meglio. C sicuramente labitudine, talvolta fumo addirittura senza rendermene conto, saltuariamente mi riempie le attese e i tempi vuoti, ne sento per anche il bisogno. Voglio smettere di fumare perch voglio iniziare a volermi un po pi di bene: il fumo fa male per tante cose, vorrei provare a ridurre progressivamente e vedere cosa succede. Mi interessa lipnosi perch la vedo come unesperienza nuova per poter controllare delle cose che mi sfuggono. Ho smesso di essere ossessionata dal cibo ma la vocazione al controllo rimasta: se interrompessi il fumo penso che potrei vivere la vita sicuramente in maniera diversa. Si discute dei problemi esistenziali della paziente, dei quali alcuni, alla possibile origine dellanoressia, potrebbero non essere ancora denitivamente superati. Si propone il test dellelastico.

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Capitolo 9

Secondo incontro (dopo tre giorni) Sono riuscita a stare sulle 6 al giorno senza difficolt. Mangio normalmente. Sono un po agitata per lipnosi. Viene invitata a scegliere la parola magica. Lipnosi risulta ottima con presenza di catalessi a braccio completamente sollevato. Prima induzione Pu chiudere gli occhi e lasciare che le mie parole arrivino alla sua mente: ha la sua parola magica che in qualunque momento le permetter di interrompere questa esperienza; lei vuole trovare dentro di s risorse nuove per liberarsi da questa tossicodipendenza, per ritrovare la libert del respiro e la serenit con se stessa. Io mi permetto di portare le mie dita sul suo polso, cos, e sollevare lentamente la sua mano (catalessi del braccio); pu lasciare che il suo corpo inizi a vivere momenti di benessere profondo mentre sensazioni nuove stanno nascendo dentro di lei; sta respirando le mie parole, il corpo immobile, le palpebre sempre pi piacevolmente chiuse: ogni paura si dissolve e sta scoprendo di stare veramente bene. Pu veramente decidere di liberarsi dalle sigarette adesso perch ha scoperto che nel fumo non c la risposta a nulla, a nessuna tensione, a nessun problema, tanto meno un cibo che abbia senso continuare a mangiare. Pu lasciare il fumo nel passato come gi ha lasciato altre cose, pu non bruciare pi risorse cos importanti e trasformare la vita in fumo cos come un tempo, da giovane, aveva trasformato assurdamente la sua vita in cibo. Riuscir a stare senza sigarette solo se la sua mente profonda giudica questo gi possibile, se pensa che possa levarsi questabito di fumo senza alcun rischio. Si alimenter correttamente mangiando ogni giorno il cibo che serve a darle lenergia necessaria per vivere e nulla di pi o di meno. Il corpo profondamente tranquillo, le mie parole sono nella sua mente e vogliono diventare il suo nuovo fumo, il suo nuovo cibo. Ogni volta che le sentir, rivivr questi momenti: ritrover la sua libert, riuscir a non fumare pi, a regalare al suo corpo questo atto di amore superando ogni tentazione del passato. Adesso io sto un momento in silenzio poi conter da 10 a 1 e lei uscir da questo stato: star profondamente bene, sorpresa di tutto quello che avvenuto. 10-9-8-7-6-5-4-3-2-1: si aprono lentamente i suoi occhi, si muove la sua mano. La paziente apre gli occhi e guarda con stupore il braccio ancora sollevato in aria. Mi sono dimenticata il braccio, sono rilassata e un po sorpresa.

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Terzo incontro (dopo cinque giorni) Non ho fumato, ho avuto un po di difficolt ma lho superata. Nulla di particolare a livello alimentare. Ho sentito la cassetta. Il sonno buono. Mi sembrato che la cassetta mi aiutasse. Seconda induzione Pu chiudere nuovamente i suoi occhi, ha sempre con s la parola magica, e pu lasciare che le mie parole ritornino alla sua mente. Le parole possono continuare a realizzare delle cose sorprendenti, accompagnarla nella scelta che ha fatto e diventare medicina per guarirla da ogni ricordo del fumo del passato. Ha vissuto i suoi primi giorni di libert ed stato quanto mai piacevole: si levata questo inutile e assurdo cibo di fumo ed ogni giorno continuer a regalare a se stessa questo cambiamento, questa libert da assaporare sempre di pi. Sar capace di affrontare ogni problema della sua vita in maniera diversa senza doverlo avvolgere di un fumo che a nulla serve e regala solo cenere; sar capace di chiedere a se stessa giorno dopo giorno i cambiamenti che deve o vuole ancora realizzare. Quarto incontro (dopo due settimane) Ho fumato solo una sigaretta in tutta la settimana in un attimo di nervoso. Bene con lalimentazione. Ho sentito la cassetta. Terza induzione Pu lasciare che le parole continuino ad accompagnarla in questa strada, le sta vivendo, le sta facendo crescere ogni giorno; sta riprendendo la sua libert e sta allontanando denitivamente dalla sua vita i fantasmi del fumo. C stata una nota stonata che riuscita rapidamente a spegnere: non ci saranno pi momenti di nervoso incontrollato da spegnere nel fumo perch sar capace di superarli diversamente ricordando che nel fumo non c nessuna soluzione, c solo il rischio di ritrovarsene soffocati ancora prima di rendersene conto. Sar capace di affrontare ogni tensione con risorse e strategie migliori e non perder pi il controllo per lasciarlo al fumo. Vuole essere lei lunica guida di se stessa, non vuole pi che il fumo riprenda su di lei quel controllo cos pesante e distruttivo con cui lha soffocata per tanti anni; la sua vita cambiata, ha ripreso a respirare, si liberata del fumo, cibo inutile, assurdo, e non vuole pi ritrovarlo sulla sua strada.

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Quinto incontro (dopo tre settimane) Ho fatto solo un tiro poi ho buttata via la sigaretta. Bene lalimentazione: non ho problemi. Sono un po nervosa, scatto facilmente. Fisicamente sto meglio. La cassetta lho ancora sentita. Quarta induzione le mie parole ancora una volta avvolgono il suo polso, ricordo, stimolo, aiuto per continuare a percorrere questa strada nuova non solo per liberarsi dal fumo ma anche per portare a termine, forse, un cambiamento su se stessa gi iniziato in passato. Lei sa che deve soffiare intensamente non solo per allontanare il fumo ma anche per allontanare comportamenti e scelte improduttive ed acquisire autonomia e libert. Ha ripreso a respirare, a vivere, riuscita a liberarsi da una tossicodipendenza che la stava soffocando. Ha imparato ad amare se stessa, a ritrovare unarmonia sempre maggiore nel corpo e nella mente: sar anche capace di scegliere di volta in volta latteggiamento migliore per affrontare i mille problemi della vita senza sprecare energie in tensioni ed irritazioni inutili. Il fumo deve continuare a rimanere nel passato, non ha nessun senso richiamarlo nel presente: troppo pericoloso, inutile e assurdo. Sta respirando la vita, non vuole pi che il fumo gliela soffochi.

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Sesto incontro (dopo due mesi)

Non ho pi fumato, ho superato le tentazioni senza problemi. Lumore buono. Il peso stabile, lalimentazione corretta. Ho sentito la cassetta.

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Quinta induzione

le parole sono diventate veramente medicina efficace, riuscita a guarire dalla malattia del fumo perch, questo in realt il fumo, una vera e propria malattia, che brucia ogni organo del corpo e lo trasforma in cenere. riuscita a chiudere con il passato, sta scoprendo di stare veramente bene, di gustare ogni giorno sempre pi la libert che ha ritrovato e di non volerla pi perdere. riuscita a gestire correttamente anche ogni problematica alimentare e tutto questo continuer. Sta imparando a trovare risorse, ad attuare scelte, decisioni, cambiamenti importanti; sempre pi convinta che nel fumo non c risposta a nulla come a suo tempo non cera nel cibo: altre sono le soluzioni, altre scelte che devono essere attivate di fronte ai piccoli e grandi problemi della vita.

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Settimo incontro (dopo quattro mesi) Continuo a non fumare, lumore buono. La cassetta lho sentita ancora un po. Sesta induzione ha accettato di abbandonare questo passato soffocante per ritrovare un respiro nuovo, per rispettare il suo corpo, per vivere in maniera diversa, per regalarsi un futuro nuovo. riuscita ad uscire da una tossicodipendenza della cui pesantezza e assurdit ogni giorno si rendeva sempre pi conto. contenta di quello che ha realizzato e sta scoprendo di poter affrontare anche molte situazioni della sua vita con risorse nuove e in modo diverso. Le mie parole continueranno a ricordarle tutto questo: che si pu cambiare, che si possono attivare risorse importanti e impreviste, che mai si deve accettare supinamente la scontta. Ottavo incontro (dopo cinque mesi) A livello fumo tutto bene, non ho pi fumato. Mi trovo per adesso di fronte a delle problematiche esistenziali. stanno ripresentando i problemi di frSi an una volta, problemi di insicurezza. Ho una crelazione affettiva, ho paura che possa essere interrotta. Non sto bene, non soe che sccosa mi manchi, non riesco o ecper questo ho fatto una pi a ritrovarmi. Questo problema c sempre stato itin psicoterapia anni fa. Si discute ampiamente delle problematiche o C di ipercontrollo gi manifestatesi nelladolescenza come risposta allinsicurezza GE della vita, alla possibile base dellanoressia, e delle possibili soluzioni. MS Si consiglia la lettura del libro Le vostre zone erronee del Dyer. Settima induzione

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forse giunto il momento di rivedere con decisione aspetti della sua vita, delle sue scelte che non la soddisfano pi; tempo di avere il coraggio di liberarsi del cibo avariato e di regalare a se stessa un cibo nuovo, fresco e ricco di vita. Pu lasciare nel passato scelte, soluzioni, ricordi che sembravano proteggerla ma in realt le hanno solo impedito di crescere e di raggiungere quello che desiderava: il momento di completare quello che gi ha iniziato tanti anni fa e di liberarsi completamente dalla sua anoressia. Si sbarazzata adesso anche dellultimo cibo anoressico rimasto, il fumo, ha ripreso a respirare e sar capace di non cercare pi la sicurezza assoluta, irraggiungibile, che rende ancora pi insicuri, ma di accettare linsicurezza fondamentale della vita imparando ad affrontarla di volta in volta nella maniera pi efficace. Anche se po-

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trebbe trovare, uscendo, sulla strada della vita una folata di vento talmente impetuosa da gettarla a terra, il rischio di cadere non la terr pi chiusa nelle quattro mura di casa, le nestre sbarrate, rinunciando a vedere il cielo e respirare laria di fuori: meglio accettare il rischio di una possibile caduta allaperto, libera, che una sicura prigionia, ferma in piedi, al chiuso. Ricorder queste mie parole, le far crescere ogni giorno, sar capace di perdere lassurdo e improduttivo ipercontrollo presente nella sua vita, di accettarne linsicurezza, di riconoscere che nulla possiamo controllare o possedere in maniera assoluta. Sia ad un primo controllo telefonico a distanza di undici mesi, sia ad un secondo a distanza di due anni la paziente conferma lastinenza dal fumo; lumore buono, stabile il peso e nettamente migliorata la situazione esistenziale. Commento conclusivo Lintervento di disassuefazione rivolto a una paziente ancor giovane con pregressa anoressia: il fumo accompagna spesso il DCA in quanto mezzo eccellente per il controllo del peso. Il disturbo alimentare si presenta apparentemente superato, ma sembrano non esserlo ancora le problematiche di ipercontrollo di cui anche il DCA pu ritenersi espressione. La terapia, ottenuto il successo nellastensione del fumo si estende anche, nellultimo colloquio particolarmente, ad affrontare le problematiche esistenziali segnalate alla ricerca di una possibile soluzione.

Paziente dellet di 56 anni con inizio del fumo a 16 anni, attualmente sui due pacchetti al giorno. presente dispnea per sforzi anche minimi. In passato, dieci anni prima, era riuscito per un mese ad astenersi spontaneamente dal fumo ma era comparsa uninsonnia ostinata causa di notevoli problemi. Il paziente usava infatti moltissimo lauto per lavoro e la sonnolenza intensa, presente durante la giornata, rendeva difficoltosa la guida. Questo inconveniente aveva portato alla ripresa del fumo con recupero immediato del riposo notturno. Desidera provare lipnosi stimolato dal successo ottenuto da un amico. Il paziente, pur abitando distante circa 300 km dalla citt di residenza dellipnotista, vi si reca saltuariamente per impegni di lavoro e vorrebbe sfruttare loccasione per interrompere il fumo. La richiesta di astensione immediata con disponibilit, se necessario, a successivi controlli.

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Primo incontro

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9.13. Tredicesimo caso clinico

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Prima induzione Pu guardare semplicemente il quadro davanti a lei e lasciare che la mia parola arrivi alla sua mente. C una nave, c il mare, c il vento su quel quadro; i suoi occhi possono osservarlo attentamente mentre sale e scende lentamente il respiro ed esperienze nuove sono pronte a nascere dentro di lei. Pu provare adesso, mentre il suo respiro continua a scendere e salire, a chiudere tranquillamente le palpebre perch tutto quello che fuori sta perdendo importanza; pu lasciare che la mia voce, il ritmo della mia voce, le parole della mia voce arrivino nella sua mente: ogni cosa si va lentamente modicando, il suono della mia voce diffonde al suo corpo, ai suoi muscoli, alle sue palpebre. Io sollevo adesso lentamente tra le mie dita il suo polso (catalessi del braccio), ed ogni mia parola nelle mie dita e vive dentro di lei; le palpebre sono piacevolmente chiuse, i muscoli sciolti da ogni tensione, mentre un rilassamento sempre maggiore sta crescendo nel corpo e nella mente. Vuole liberarsi nalmente da una schiavit che lha accompagnata per trentanni, una schiavit che diventata sempre pi insopportabile man mano che passava il tempo. Alla sua mente profonda, che fa respirare i polmoni, battere il cuore, muovere lintestino, senza che la coscienza neppure sappia come, a questa mente profonda io vorrei chiedere di aiutarla ad accettare e superare ogni difficolt che la scelta di liberarsi dal fumo possa comportare rafforzando volont e decisione. Il primo giorno di astinenza sar sicuramente un po duro ma la mia voce laiuter a superare ogni disagio e con stupore scoprir di potere fare molte pi cose di quanto immaginava. La mia parola attenuer il desiderio, ridurr lansia, aumenter la sua volont e la sua capacit di cambiamento. Lei non vuole pi fumare e si impegner al massimo nelle prossime ventiquattro ore a non toccare pi le sigarette, per ventiquattro ore, non un minuto di pi, non un minuto di meno. Si pu resistere al fumo: molti sono riusciti a farlo ed stato il primo giorno di rinascita. Si sentir cos tranquillo da rinunciare alla sigaretta senza drammi e con stupore si accorger che il desiderio sar molto ridotto e controllabile. Lei non vuole perdere questa battaglia, perch sa che troppo importante: si reso conto che non pu pi permettersi questo piacere, questo piacere del fumo, ma un piacere veramente? In realt una schiavit che sta distruggendo tutto, che le impedisce di fare tre gradini di scale senza affanno: se tutto questo gi adesso, tra quattro, cinque anni cosa sar del suo respiro, del suo cuore? Questa sigaretta che ha bruciato in maniera silenziosa il suo corpo, tempo adesso che sia bruciata lei stessa e spenta denitivamente. Si sentir diverso in queste ventiquattro ore, scoprir una forza interiore sorprendente e riuscir anche a riposarsi. Risentir le mie parole, due,

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tre, quattro, cinque volte al giorno: ogni volta ritrover questo stato, cos tranquillo, cos sereno e si attiveranno energie e capacit tali da permettere di ssare questa scelta in modo denitivo. Adesso io le lascio un momento di silenzio mentre ogni desiderio di un passato cos distruttivo si sta spegnendo (pausa di silenzio). Sta veramente bene, le mie parole rimarranno nella sua mente e attiveranno la sua volont: ogni volta che le sentir laiuteranno a portare a termine un cambiamento che durer per tutta la vita. Bene, tra qualche momento conter da 10 a 1, il suo corpo riprender a muoversi, i suoi occhi ad aprirsi, ma il benessere raggiunto laccompagner per tutte le ore che verranno; 10-9-8-7-6-5-4-3-2-1: il suo braccio si muove, i suoi occhi lentamente si aprono. La seduta registrata viene consegnata con linvito a risentirla nelle ore successive. Secondo incontro (il giorno successivo) Il paziente al secondo incontro riferisce di aver sentito la cassetta pi volte e di aver smesso di fumare senza particolari difficolt. Viene registrata anche la seconda induzione con linvito a risentirla e programmato un terzo incontro, lultimo, due giorni dopo. Seconda induzione ha scoperto con stupore quali possibilit esistano in ciascuno di noi: quello che sembrava impossibile, la meta irraggiungibile, adesso nelle sue mani; la sua mente profonda ha attivato ogni risorsa, ogni volont: ha scoperto che si pu stare ventiquattro ore senza fumare e cos egualmente potr starne quarantotto, settantadue, tutti i giorni della sua vita senza fumo. Ogni volta che ascolter la mia voce la sua volont sser sempre meglio questa decisione: con stupore si accorger che il desiderio sar sempre pi ridotto, sempre pi breve, sempre pi lontano. La sua bocca, il suo naso, i suoi occhi non vorranno pi gustare, odorare, vedere quel cilindretto bianco cos distruttivo. Lei desidera recuperare il suo respiro, proteggere il suo cuore, salvare i suoi polmoni e tutto questo riuscir a farlo con una serenit e una facilit che la sorprenderanno. Il suo impegno sar continuo, costante anche in queste ore che la separano da domani pomeriggio: sono momenti importanti della sua vita, sono momenti di gioia simili a quelli che si possono vivere quando si esce dopo tanto tempo da un campo di prigionia perch questo era per lei il fumo, una prigione da cui non intravedeva possibilit di fuga. Adesso ne fuori, per ventiquattro ore ha gi assaporato questa libert, questaria pulita che entrata nalmente nei suoi polmoni. Il ricordo del fumo diventer sempre pi insigni-

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cante e lontano, la sua volont sar ferrea e vincer qualunque tentazione del passato; con stupore, per la prima volta, si accorger di sentire disagio per il fumo degli altri e vericher quanto spiacevole esso sia: sar sorpreso da questa scoperta e tutto questo rimarr dentro di lei. Sentir le mie parole spesso: ogni volta si sentir cos rilassato da superare qualunque disagio e affronter con la stessa serenit con cui ha affrontato queste ore anche le ore che verranno. Adesso io sto un momento in silenzio poi conter lentamente da 10 a 1, al numero 1 uscir da questo stato, continuer a ricordare le mie parole ed ogni volta che le sentir ritrover questo benessere; 10-9-8-7-6-5-4-3-2-1: i suoi occhi si aprono, il suo corpo lentamente si muove. Problemi di lavoro imprevisti impediscono al paziente di effettuare la terza seduta. Nellannullare lappuntamento comunica di continuare a non fumare, realt che viene confermata circa otto mesi dopo da un conoscente da lui stesso inviato per la disassuefazione. Commento conclusivo Viene presentato un intervento breve, la cui efficacia, vericata a distanza di otto mesi, segnala la possibilit dellipnosi di rompere, con un numero estremamente limitato di sedute, abitudini e comportamenti vincolati e vincolanti al fumo sia di controllare i disturbi da astinenza. 9.14. Quattordicesimo caso clinico Paziente settantennne, libero professionista, fumatore di 40 sigarette al d, separato, padre fumatore, test di Fagerstroem 7. Primo incontro Ho iniziato a fumare verso i trentanni per contagio dallambiente, sono arrivato subito al pacchetto. A cinquantanni fumavo due pacchetti, saltuariamente mi capitava anche di fumarne un altro mezzo, ho smesso nel 1988 frequentando delle sedute di gruppo. Da due pacchetti sono sceso a zero, non ho pi fumato sino allanno scorso. In quel periodo mi stato riscontrato il diabete, mi hanno prescritto una dieta severa, ho iniziato a fumare una, due sigarette per moderare lappetito. Nel giro di un mese sono arrivato al pacchetto, da un anno e mezzo ho raggiunto nuovamente le quaranta. Fumo per scandire il tempo, la sigaretta una specie di orologio del tempo, e per riempire il vuoto: ho un certo tipo di bulimia di tipo riempitivo, mi capita di mangiare di pi quando sono a casa e non esco, lo stesso per le sigarette, hanno una funzione riempitiva, ansiolitica. Lo scorso anno

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mio glio ha avuto problemi a scuola, ha rischiato di rimanere bocciato e si messo a fumare. Qualche volta io mi identico con lui, penso che sia stato contagiato dal mio fumo. Voglio smettere per la salute sperando anche che mio glio mi segua. Ho perso fumando un po di prestigio nei suoi confronti: pap non mantieni le promesse di smettere, mi ha detto. Mi piace fumare, per quando fumo molto mi viene mal di testa, quando fumo meno mi sento meglio. Voglio smettere di fumare per la salute. Sono stato operato recentemente per unostruzione vascolare importante, pensavo: star cinque giorni senza fumare e invece, avevo un compagno di camera che fumava, ho ripreso immediatamente dopo lintervento e ho rimandato la decisione. Si propone il test dellelastico. Secondo incontro (dopo sei giorni) Sono stato su 30, 23, 18, 11, 23, 25 sigarette giornaliere. Non ho fatto una ranc aveva un sapore pessimo, la fatica particolare. La prima sigarettaffumata sc maggior parte le ho fumate per abitudine, per e fare certe Il primo gioro ccose. itho infumato no sono sceso a 18, poi sono andato a giocare a bridge e di pi. o CG A volte non riuscivo a fumare tutta la sigaretta perch alla ne il sapore Eera MS cattivo. Vorrei provare a ridurre ancora, a scendere a 15. Viene indotta lipnosi che risulta ottima, a risoluzione assai lenta. Prima induzione Pu lasciare che le mie parole arrivino alla sua mente e la parola pu fare cose sorprendenti, impensabili. tempo di imparare parole nuove per attuare decisioni e cambiamenti ormai indispensabili, per liberarsi di un passato che si ripresentato in maniera cos imprevista e soffocante, per ritrovare alne quelle risorse che il fumo sta distruggendo. giunto il momento di scegliere se continuare a vivere smettendo di fumare o smettere di vivere continuando a fumare, di decidere se seppellire il fumo o lasciarsene seppellire. Tranquillo il suo corpo, lento il suo respiro: lei sa che nel fumo non c risposta a nulla come non c nelleccesso di cibo perch n luno n laltro saziano la mente. Quindici sigarette al giorno le basteranno: le preparer la mattina nel pacchetto avvolto con lelastico e vi metter dentro anche le mie parole. Riuscir a fumare le mie parole, a portarle con s, a respirarle ogni volta che sar necessario. Scoprir il vero gusto, spiacevole, del fumo: in parte con sorpresa lha gi scoperto. Fumer solo le sigarette indispensabili: riuscir a giocare a bridge senza o con poche sigarette, a rompere abitudini e condizionamenti legati al fumo, a riprendersi la sua libert, a decidere di uscire da una tossicodipendenza cos catastrofica. Lascer il gusto del fumo per ritrovare il gusto della vita e

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sar capace di affrontare emozioni, tensioni, problematiche esistenziali con le sue risorse senza chiedere al fumo risposte che non pu dare. Bene. Adesso io la lascio un momento in silenzio, poi conter da 10 a 1 e lei uscir da questo stato: le mie parole le terranno compagnia in questi giorni, le ascolter spesso, laiuteranno a percorrere sempre pi deciso la strada nuova che ha scelto. Terzo incontro (dopo due settimane) Dovevo stare sulle 15 sigarette. Sono stato sulle 20. La cassetta molto buona, mi serve, mi d tranquillit, mi rilassa, lho ascoltata due volte al giorno. Quando gioco a carte mi prende la tensione: lultima volta giocando a pinnacolo ne ho fumate tre, quattro. Viaggio con 15 sigarette nel pacchetto, ogni tanto ne prendo una di straforo. Controllo abbastanza il cibo. Sono aumentato di 1 kg. Seconda induzione

3 mente, paPu lasciare che le mie parole continuino ad arrivare alla sua 1 0 2 / role che sta imparando a fumare e mangiare giorno 0 dopo 3 giorno, parole che 8/regalando a se stesso un laiutano a fumare e a mangiare diversamente:1 sta S prevedere. La parola concambiamento ben pi profondo di quanto poteva M E G tinua a realizzare la sua magia, si trasforma in benessere, pace, tranquillit. C o Sta ritrovando capacit decisionali nuove, sta imparando a vivere meglio n i cit per il futuro, a liberarsi in maniera sempre pi con il suo corpo, ac seminare o es avvolgente abito di fumo. Riprover a stare con quindicompleta di questo c n ci sigarette fra al giorno perch si pu giocare a carte anche senza soffocare nel fumo: nei momenti in cui pi automatico si presentava il fumo, ricorder le mie parole, sentir lelastico tra le sue dita e fumer solo le sigarette strettamente necessarie; scoprir che le altre non le piaceranno pi, le daranno fastidio. Imparer a controllare meglio le situazioni senza mai cercare il controllo assoluto, impossibile da raggiungere, ma scegliendo quel controllo ottimale, di volta in volta variabile, che il massimo ottenibile; accetter che nella vita lunica vera scelta possibile non tra sicurezza e insicurezza ma tra insicurezza e insicurezza. Scoprir con stupore di avere sempre meno voglia di fumare, non sapr spiegarselo, ma lo vericher. Ascolter le mie parole e porter con s la cassetta quando giocher a carte, la terr in tasca, la sentir, la muover, quasi una carta in pi, una carta vincente, perch qualunque sia il risultato della sua partita essere riusciti a fumare di meno vuol dire aver vinto.

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Quarto incontro (dopo tre settimane) Va abbastanza bene, sono riuscito a stare sulle 15. Mi manca piuttosto la gestualit, qualche volta butto via la sigaretta a met, non mangio di pi. Si programma lastensione completa dal fumo invitando il paziente ad accettare il rischio di tale scelta. Terza induzione e pu lasciarsi trasportare dalle mie parole, come onde che laiutino a raggiungere denitivamente la riva. Il corpo tranquillo, lento il respiro, le mie parole sono intorno a lei, sta nuotando in mezzo a loro ed ogni giorno laccompagneranno. Vuole adesso chiudere nuovamente con il fumo; ha accettato di provare a stare senza, pronto a superare ricordi, esperienze, momenti del passato per riprendere la vita nelle sue mani e non lasciarla pi sfumare nella nebbia del fumo. Si pu vivere senza sigarette, si pu fare ogni cosa senza sigarette: il suo corpo assorbir senza problemi lassenza della nicotina, fumer le mie parole, le ricorder e le basteranno. Se c stato un tempo per fumare, giunto adesso il tempo per non fumare pi: sar capace di superare ogni tentazione del passato, di regalare a se stesso un cambiamento cos desiderato e importante. Non manger di pi, non ne avr bisogno: ogni giorno sar sempre pi saziato da un cibo nuovo, da quellossigeno che nalmente pu diffondere in tutto il suo corpo e dare vita ad ogni organo. Quinto incontro (dopo quattro settimane)

Sono riuscito a stare senza. stata una buona idea la sua di spingermi immediatamente a non fumare pi, dovr confermarla nei prossimi giorni. Certe volte penso: mi faccio una sigaretta, solo una nota, poi mi dico di no. Non ho sofferenze eccessive, solo un po di palpitazione, tachicardia. Sono stupito anchio. La cassetta lho sentita una volta al giorno.

Quarta induzione

pu lasciare che la mia voce continui ad accompagnarla in questa strada sino a quando lei stesso non avr ritrovato passi talmente sciolti da non aver pi bisogno di appoggiarsi al bastone delle mie parole. Lei stesso sorpreso di quello che avvenuto: quello che sembrava impossibile diventato reale e da questo momento in poi tutto questo far parte della sua vita quotidiana; non ci sar pi conitto tra il passato e il presente perch il presente innitamente pi piacevole del passato e continuer a prefe-

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rirlo. Annuller rapidamente ogni gusto, ogni ricordo del fumo, resistendo ad ogni tentazione perch non vuole pi perdere il benessere che ha raggiunto. Fumer le mie parole: aiuteranno la sua mente, aiuteranno il suo corpo a riprendersi quei momenti di vita che il fumo spegneva. Sar capace anche di gestire molto bene lapporto di cibo, senza avere bisogno di ingerirne di pi, perch n questo cibo inutile n il fumo sono le cose di cui ha bisogno. Affronter le situazioni in maniera migliore, pi efficace, scoprir quanta lucidit, quanto benessere il fumo le levava: ascolter le mie parole, laccompagneranno ogni giorno nel suo cambiamento. Sesto incontro (dopo cinque settimane) Resisto benissimo, mi sento come se non avessi mai fumato. Ho questa sensazione da quando ho iniziato a non fumare, anzi gi da quando ho iniziato a ridurre il fumo. La cassetta la sento ancora. Mio glio mi mette le sigarette davanti come provocazione. Quinta induzione si veramente liberato del passato, ha scoperto che possibile trasformare se stesso, eliminare ricordi inutili, annullare, far scomparire il tempo del fumo e risentirsi cos bene come quando lo aveva cancellato. Sta ritrovando il gusto della vita, il piacere di fare ogni cosa in piena libert. Questa libert che ha raggiunto laiuter a vivere sempre meglio, a respirare unaria nuova che d ossigeno ad ogni pensiero della mente, ad ogni organo del corpo.

fra(dopo nces Settimo incontro sei csettimane) oc

EMS Tutto bene, sto senza fumare senza grossi problemi, ogni mi viene il 1tanto 8/03 /2 1 3 ricordo, mi basta veder fumare qualcuno perch si attivi il ricordo ma0 cosa di un momento e va via. Devo perdere peso per il diabete.
Sesta induzione pu ascoltare le mie parole, parole che continuano ad accompagnarla ma che man mano diventeranno superue, perch sempre pi sar lei a trovare le parole giuste da dire a se stesso: le mie parole lhanno solo aiutata a iniziare un cambiamento di cui sta prendendo piena padronanza. Sta continuando a ricordarsi di dimenticare la sua vita passata di fumatore e sta facendo questo ogni giorno sempre meglio: verr il momento in cui dimenticher completamente le sigarette e potr anche dimenticare la mia voce lasciandola nel passato. Ha cambiato la sua vita ed tempo adesso di provare a liberarsi pian piano anche del peso in eccesso. Pu scoprire che

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possibile fare una dieta e gustare egualmente il cibo, pu scoprire che pu smettere di fumare il cibo inutile che appesantisce senza dare energie. Con dolcezza e decisione unir le mie parole alla sua dieta, le manger e accetter che quelle parole si prendano e mangino una parte del suo cibo. Ottavo incontro (dopo nove settimane) Sempre bene, come se non avessi mai fumato, salvo qualche situazione; ho avuto un minimo di problemi quando ho incontrato una persona che fumava moltissimo: mi sono trovato per un momento a seguire il suo fumo, ma non ho fumato. Il corso che avevo fatto in passato continua ad essermi utile, unassociazione di idee in particolare: il fatto che chiunque sia stato tabagista una volta debba considerarsi tabagista per tutta la vita. Questidea mi ha tenuto a freno, laltra volta lavevo sottovalutata e ho ricominciato a fumare. Adesso nei momenti della tentazione mi riaffiora il ricordo di tutto questo: voglio evitare di ricominciare daccapo con tutta la sofferenza collegata. Il momento pi difcile stato quello del passaggio dalle 20 alle 15 sigarette: mi dicevo non ce la faccio, la sua idea di propormi di stare senza stata ottima. Da quando ho smesso di fumare ho preso solo un chilo, vorrei non mangiucchiare pi tra un pasto e laltro. Peso 78 chili, devo perdere sei chili di peso. Settima induzione riuscito a stare senza sigarette superando anche tentazioni impreviste. Lei stesso ha capito che la cosa migliore da fare non di sdare le sigarette ma di lasciarle completamente nel passato: molto meglio accettare la propria debolezza che rischiare una temerariet pericolosa. Si levato un cibo molto particolare, la sigaretta, tempo adesso di levarsi altri cibi inutili per non aumentare questa pelliccia di grasso che non protegge affatto ma solo peso inutile da portare in pi. tempo di scegliere, usando una battuta scherzosa, di mangiare se stesso, di non aumentare pi questo grasso, di cucinarselo nella propria dieta giorno dopo giorno, farlo sciogliere, trasformarlo in cibo ed energia: bene iniziare adesso a consumare il cibo di dentro senza pi abbuffarsi con il cibo di fuori. Lei sa benissimo che i problemi non possono essere affogati nel cibo ma devono essere gustati, masticati, digeriti: lunico modo per risolverli. Si ricorder di tutto questo e potr mangiare le mie parole, assaporarle, gustarle senza aver bisogno di mangiucchiare altro: ogni volta che le verr la tentazione sentir nelle sue mani e nella sua mente le mie parole che laiuteranno a scoprire mille altre cose pi interessanti, pi gustose da assaporare di un cibo inutile che ingolfa assurdamente la bocca.

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Nono incontro (dopo dieci settimane) Il fumo va bene, solo qualche breve pensiero. Anche nel mangiucchiamento ho avuto un miglioramento. Il peso stabile. Ho ridotto il mio mangiucchiamento del 30%. Devo perdere peso. un momento in cui sto di pi in casa perch ho vertigini. Soffro di sindrome di Mnire. Si consiglia di prendere un quaderno di color rosso e di segnarvi le assunzioni incontrollate di cibo. Ottava induzione le mie parole possono continuare ad accompagnarla giorno dopo giorno ed entrare sempre pi nella sua dieta per aiutarla a levare tutto quello che inutile: in questo quaderno rosso riporter i cibi proibiti che sono sfuggiti al suo controllo ma scoprir che, proprio segnandoli, sar capace di ridurre veramente al minimo queste fughe alimentari e di averne sempre meno bisogno. Ogni volta che verr la tentazione prender il quaderno tra le mani: sar questo un cibo particolare che annuller il desiderio del cibo in pi, sar un quaderno da mangiare ogni giorno per non aumentare pi di peso, un quaderno dove lasciare tra una pagina e laltra il grasso in eccesso; diventeranno anzi esse stesse pagine di grasso, di quel grasso di cui si sta progressivamente liberando. Anche le sue vertigini in maniera sorprendente miglioreranno. La mente profonda che conosce cose che la mente cosciente ignora agir attraverso ogni via disponibile per ridurle al minimo.

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Decimo incontro (dopo tre mesi)

Ho preso un cioccolatino con gli amici e una pasta dolce da mio fratello in tutto questo tempo. La vista delle sigarette mi crea ancora qualche difficolt. Adesso peso 78 chili devo scendere a 75. Le vertigini sono diminuite, ho sentito la cassetta e va bene.

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Nona induzione

il fumo rimasto nel passato e lei pronto a trovargli unottima compagnia mandando nel passato anche tutto quello che non serve pi nel presente, in particolare il mangiucchiamento e il cibo inutile. Sta facendo la sua dieta, sta perdendo peso, sta riprendendo a rispondere in maniera corretta allo stimolo della fame. Se giusto che ogni impegno abbia una ricompensa, un cioccolatino o una pasta dolce in occasioni particolari possono anche aiutarla a fare meglio quello che ha deciso di fare. accettabile regalarsi un piccolo piacere per affermare e confermare un risultato im-

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portante: pu darsi che questo piacere tra qualche tempo diventi anchesso superuo, ma se lo potr concedere se ha fatto bene tutto il resto. Continuer a mangiare le mie parole durante la giornata, ad inserirle nella sua dieta e riuscir a modicare senza disagio il suo modo di nutrirsi. Undicesimo incontro (dopo tre mesi e mezzo) Fumo zero. Sono stato a casa di mio glio fumatore: cerano due mozziconi pi lunghi, ho superato la tentazione di fumarli, li ho presi e buttati via. Ho sognato di aver ripreso a fumare. Dio mio, che cosa faccio?, mi sono detto nel sogno. Labitudine di mangiucchiare quasi sparita, avviene di pi nei momenti di ansia. Io sono un padre nonno, il glio minore fa lultimo anno delle superiori e ha avuto questanno una pagella disastrosa, questo mi crea un po di tensione. La cassetta lho sentita cinque, sei volte. Ho il controllo per il diabete tra 15 giorni. Ho eliminato il mangiucchiamento salvo qualche cioccolatino ogni tanto. Ho perso ancora un chilo. Il senso di fame controllato: attuo una dieta da cui ho eliminato le cose che mi fanno male. Decima induzione ... Le mie parole sono nella sua mente e continuano ad alimentare in maniera originale un fuoco importante, un fuoco che ha bruciato il fumo, 57 un . 7 fuoco che sta bruciando anche il peso in eccesso. Ha ripreso un ragionevo1 2. dopo giorno 1 le e intelligente controllo della sua vita e sta scoprendo giorno 3 1 20 con piacere che pu che tutto questo sempre pi realizzabile. Ha 3/scoperto 0 / 8 anche regalarsi un cioccolatino ogni 1tanto. riuscito a trovare una libert S qualche M talmente profonda che pu rendere volta ancora pi piacevole con E G C un cioccolatino,in simbolo del suo cambiamento, premio per quello di posio t i c tivo che riuscito a raggiungere: ma lei sa anche che tanto pi i premi hanco s e no valore quanto pi sono rari, questo che d loro importanza, e lo ricorc fran der. Bene ha fatto a gettare via quei mozziconi di sigaretta, perch prima aveva veramente trasformato la sua vita in un mozzicone di fumo e quel mozzicone di fumo sa che deve rimanere completamente nel passato. Sta recuperando la vita nella sua interezza e pu scoprire che non serve mangiucchiare per linsufficienza scolastica del glio: pi che mangiare lei del cibo inutile, forse tempo di studiare come far mangiare a suo glio le materie della scuola. Dodicesimo incontro (dopo quattro mesi) Non fumo, ho chiuso con il mangiucchiamento anche per paura della gli-

cemia. Ogni tanto sento la cassetta. Non credevo di andare avanti cos bene. Ho perso ancora un chilo, la dieta me la faccio io senza pesare il cibo, levo le cose che mi fanno male. La pressione si normalizzata. Da quando son venuto qui ho perso quattro chili. Qualche volta mi viene ancora lidea della sigaretta, la elimino perch non voglio correre alcun rischio. Mi sento talvolta un po depresso, un po ansioso.

ci sono cambiamenti importanti che stanno continuando a riempire la sua vita: alcuni gi si sono stabilizzati, il fumo, il peso, altri sono ancora da perfezionare per affrontare meglio situazioni e problematiche esistenziali non facili da gestire e risolvere. Ma ununica scelta comunque sempre negativa: la depressione; non serve a nulla, non risolve nulla, solo un bastone che invece di essere dappoggio, sbatte continuamente sulle gambe intralciando e rendendo difficile il cammino. Quali che siano i problemi, risolvibili o no, modicabili o no, la depressione le regala solo un problema in pi, sciupa risorse, impedisce scelte, rende difficile vivere e soprattutto, immersi nella sua nebbia, si rischia di non vedere pi la strada giusta da seguire. Ricorder queste parole e user ogni forza per liberarsi della depressione come si liberato del fumo e del peso perch la sua compagnia veramente la cosa pi pesante che ci sia. Affronter i piccoli, grandi problemi della sua vita in maniera migliore, ricorder di essere lei il primo psicoterapeuta di se stesso e cercher dentro di s le risposte di cui ha bisogno prima di chiederle agli altri anche perch, forse, ha gi pronte le soluzioni necessarie. Tredicesimo incontro (dopo cinque mesi) Tutto bene, sono stato senza fumare. Ho ridotto ancora il peso, ho perso un altro chilo, peso adesso 74 chili e mezzo. Depressione altalenante. La cassetta lho sentita due, tre volte. Dodicesima induzione Pu chiudere ancora una volta i suoi occhi e lasciare che le mie parole continuino ad accompagnarla, parole che vogliono lasciare per sempre pi spazio alla sua voce. Ha scoperto un modo migliore di vivere, di affrontare i problemi, di rispettare e valorizzare il suo corpo. Ha smesso di mangiare fumo, ha smesso di mangiare cibo inutile, sta regalando a se stesso tutto il benessere possibile e cos continuer ad essere, superando ogni tentazione del passato. C ancora qualcosa su cui impegnarsi a lavorare, lei lo sa; si levato il peso del fumo, si levato il peso del cibo, tempo di

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levarsi il peso della depressione, il peso pi difficile da eliminare: questo richieder certo un impegno ancora maggiore ma indispensabile trovare motivi sufficienti ogni giorno per rimandare al giorno dopo linsorgere della depressione ricercando tutto quello che pu essere daiuto a superarla anche se pu sembrare superuo o inutile. Tutto quello che pu riempire e dare un colore alla vita da prendere e, anche se il colore potr non essere subito quello desiderato, pur sempre un colore che potr essere, secondo necessit, modicato, cambiato, reso pi chiaro o pi scuro. Questo il messaggio che vorrei lasciarle, che vorrei lei facesse vivere e crescere in questi due mesi. Quattordicesimo incontro (dopo sei mesi) Ho continuano a non fumare, sono sceso a settantadue chili, ho perso ancora un chilo e mezzo, il diabete si stabilizzato, il senso di malinconia si ridotto. Prendo cinque gocce di Seropram. Qualche mozzicone me lo sono fumato a casa di mio glio. Fumo uno, due mozziconi la settimana quando li trovo, li fumo di nascosto. Qualche volta mi viene la preoccupazione del futuro, di come sar: vivo da solo, sono vecchio, fumare mi sembra quasi uno scegliere io stesso di farmi del male per non arrivare a unet longeva a rischio di malattie. Ho la sensazione che mi possa piacere nel fumo il senso della trasgressione, della sda come prima era nel cibo. Si risponde che possibile che ci sia in quei mozziconi il piacere del furto, di correre il rischio di essere scoperto e di riuscire a vanicarlo. Si sottolinea per che nulla lo obbliga ad accettare il controllo e il rimprovero degli altri e soprattutto non ha senso continuare a fumare di nascosto quasi come un barbone pezzente raccoglitore di cicche: libero di decidere di fumare quando e come vuole e nessuno pu permettersi di dirgli nulla. Latteggiamento che ha assunto pu invece solo peggiorare la sua immagine di fronte ai familiari; il fumare inoltre in questa maniera, furto con il rischio di essere scoperto, pu suscitare tensioni ancora pi intense e facilitare la ricaduta. Riguardo al futuro nessuno pu sapere quale sar ma il fumo non glielo migliorer di sicuro, tanto vale evitare la certezza di peggiorarlo fumando. Potrebbe anche impegnarsi a capire nei prossimi giorni perch deve sdare qualcosa che vietato: una maniera di vericare la propria forza, il proprio potere? Ci si congeda con una battuta scherzosa sul mozzicone: guardare ma non toccare.

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Tredicesima induzione ancora una volta pu ascoltare le mie parole e ricordare tutte le cose

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che le ho detto, viverle e fumarle al posto dei mozziconi perch laiutino ad attuare sempre meglio una scelta denitiva. Vi sono atteggiamenti, decisioni che deve rivedere ma i mozziconi devono rimanere al loro posto perch rischiano altrimenti di trasformare di nuovo la sua vita in un mozzicone di vita e non questo quello che desidera. Ci sono altre scelte, altre decisioni che devono essere prese; ricorder la mia battuta: di fronte a un mozzicone dir a se stesso guardare ma non toccare, guarder e rapidamente andr via. Sar capace di superare ogni tentazione, di chiudere denitivamente con il fumo, di non rimettere in discussione una decisione cos importante perch un incendio devastante pu nascere anche solo da un mozzicone rimasto acceso. Non vuole pi che un mozzicone bruci corpo e mente trasformando tutto in cenere. Ricorder le mie parole e ricordandole sar capace di affrontare i problemi della vita familiare, del futuro, della solitudine in maniera positiva. La cosa importante di non aggiungere volontariamente disagi ai disagi che lesistenza, ahim, ci regala, di non aggiungere le beffe al danno, ma essere capaci di gestire nella maniera migliore le prove cui la vita ci destina. Sta uscendo sempre meglio da certi momenti depressivi, sta valorizzando i farmaci, non sciupi la loro azione con idee, scelte e atteggiamenti improduttivi. Ascolter le mie parole, le fumer al posto del mozzicone. Quindicesimo incontro (dopo otto mesi) Qualche cicca lho ancora fumata, qualche mozzicone. Mio glio butta via le sigarette a met per cui i mozziconi sono abbastanza lunghi: mi sono per ricordato di quello che lei mi ha detto vedere e non toccare. A scuola nalmente sta andando bene, a met settimana nir la maturit. Il glio mi sgrida per questi mozziconi, mi sento dipendente da lui e lessere sgridato non mi aiuta. Occorre smettere di fumare i mozziconi per ssare correttamente i ruoli. Ne fumo di mozziconi due, tre la settimana, mio glio li lascia perch convinto che la sigaretta, non fumandola tutta, non faccia male. In questo periodo lho frequentato in modo assiduo per interrogarlo e farlo studiare: oggi fortunatamente nisce tutto. Lumore va decisamente meglio: con dieci gocce di Seropram mi sembra di essere unaltra persona, mi passata langoscia, loppressione e i ricordi del passato sono visti senza pi una valenza negativa, anzi adesso hanno assunto un aspetto positivo. Non mi sveglio pi con dei piccoli attacchi di panico, batticuore, angoscia, anche se mio glio ha un atteggiamento provocatorio verso di me. Io cerco forse di provocarlo fumando i mozziconi per fargli vedere che pi mi dice di non fare una cosa, di non fumare, pi faccio il contrario. In altre cose sono ri-

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uscito a indirizzare bene il glio, solo nel fumo no: forse attuo una specie di ripicca infantile. Devo rivedere il mio rapporto con lui. Benvenuto il mozzicone se ha avuto la funzione di evidenziarle tutto questo, adesso per tempo di abbandonarlo. Quattordicesima induzione molte cose riuscito a fare, ma rimasto ancora questo mozzicone, lultima traccia di un passato che deve scomparire completamente, deve denitivamente morire perch non ha senso continuare a farlo rivivere fumandolo ogni volta con il rischio di ridurre a un mozzicone i rapporti con suo glio. Lei sa che ci sono scelte, relazioni, dialoghi nuovi che devono essere attivati. In quel mozzicone presente tutto quello che non andava bene: lasciarlo spento vuol dire nalmente annullare rapporti e situazioni improduttive, vuol dire avere il coraggio di rivedere e risistemare cose importanti sinora sfuggite. Guarder quel mozzicone e riuscir a fare una cosa abbastanza originale: lo accender di fronte a suo glio e lascer che si bruci da solo completamente, una maniera per dimostrare che, pur vedendo il mozzicone, capace di superare la tentazione di fumarlo. Non avr pi bisogno di rubare nulla e sar capace lei stesso di bruciare atteggiamenti, risposte, relazioni insoddisfacenti. Far quanto le ho detto o forse non avr nemmeno pi bisogno di farlo se si accorger di aver gi bruciato quel mozzicone nella sua mente. Sedicesimo incontro (dopo nove mesi) I primi giorni mi sono lasciato un po prendere, erano l i mozziconi, poi sono entrato nella sua frase vedere e non toccare e va bene adesso. Siamo in estate e in questa stagione avevo ricominciato laltra volta a fumare, devo stare attento. Sinora sono riuscito a stare senza, la preoccupazione per il 13 0 glio si sta ridimensionando. Si sta apprestando a fare il test per la facolt /2 3 che ha scelto; divertenti le sue osservazioni sul gioco del nascondino, ho /0 meditato e mi sono chiesto se lo voglio fare e se fa piacere a me stesso. Mio 8 1 e glio ai consigli appena ricevuti risponde di no, anche se poi li confronta S mette impegno nellattuarli. Adesso si preoccupa della mia salute Me mi dice alla ne tu non mi ascolti. Il mio non ascoltarlo era un po E rimandargli G il suo gioco, fare come fa lui con me. C o In questa maSi segnala limproduttivit dellatteggiamento assunto. n i t niera lei che scende a livello del ragazzo, perdendo ci il suo ruolo genitoriale e vanicando limpegno educativo. o

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Quindicesima induzione sta imparando a vedere cose nuove, anche se certe volte non voleva guardarle perch ne aveva un po paura. Ha accettato di vederle, di conoscerle, di esaminarle e ha scoperto che possibile gettare via quel mozzicone e in quel mozzicone gettare via tutto quello che cera ancora di errato e improduttivo nei suoi comportamenti. Cos continuer a fare: se trover altri mozziconi si rifiuter di fumarli e li getter semplicemente via. Non ha senso tenere le proprie mani prigioniere di un mozzicone annullandone la capacit di costruire cose nuove, importanti, gradevoli. Continuer ogni giorno a ricordare le mie parole ma sar lei a dar loro ogni volta il significato migliore, a trasformarle in risorse e medicina: superer definitivamente la tentazione di suscitare inutili conflitti assumendo ruoli impropri e insoddisfacenti. Le sigarette possono rimanere nel passato, pu lasciarle in questa stanza, pu veramente liberarsi di quel manto di fumo in cui per tanto tempo aveva deciso di avvolgersi: pensava che la potesse ricoprire e riparare, ha scoperto invece che non solo non la proteggeva affatto ma le impediva ogni movimento talmente era stretto e soffocante. Diciassettesimo incontro (dopo dieci mesi) Niente mozziconi. Non ho pi fumato. Adesso vado in vacanza. Ci sar difficolt a stare con gli amici fumatori perch la sera al bar dovr affrontare le tentazioni e non cedere. Mangiucchio un po, ho ripreso un chilo e mezzo. Lumore accettabile. Si presentano le problematiche della cue reaction (riattivazione della traccia). Sedicesima induzione ... il passato veramente stato fumato tutto, non ne rimasta pi traccia nel presente: si rende conto ogni giorno di pi dei cambiamenti che riuscito a fare e vuole tenerli ben stretti. Lei sa che dovr adesso affrontare situazioni diverse, dovr superare ricordi, tentazioni, ma lo far senza nessuna paura. Ricorder le cose che le ho detto e sar capace di spegnere ogni traccia di fumo, di non seguirla, di ignorarla. Ricorder la battuta un po pesante che le ho fatto e che le ripeto: se gli altri sono ancora nella merda, ed essere in una tossicodipendenza essere nella merda sino al collo, non il caso di ritornare a far loro compagnia: la cosa migliore dimostrar loro che se ne pu uscire, lavarsi e vivere nalmente puliti. questa una battuta sicuramente un po pesante ma la ricorder, sar la sua maniera di resistere e di superare ogni tentazione perch lei sa che ogni scintilla, per quan-

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Diciottesimo incontro (dopo undici mesi)

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la sua vita cambiata, sta continuando a tenerla ogni giorno di pi nelle sue mani, il passato rimasto veramente nel passato; quel mozzicone rimasto nalmente spento, abbandonato al suo posto, cresciuta una vita nuova senza pi cenere, dove ogni risorsa si sta riattivando. Lasci agli altri il loro fumo e continui lei a regalare a se stesso il piacere di una libert denitiva. Ogni giorno continuer a tenere la vita nelle sue mani in maniera sempre pi sicura e sar pronto a ricuperare la sua dieta. Riprender a mangiare le mie parole, le far diventare sale particolare per dare un gusto nuovo al cibo, e questo cibo riuscir a ridurlo alla quantit strettamente necessaria. Le mie parole continueranno ad accompagnarlo ma lei sa che in grado ormai di sostituirle con le sue parole per attuare le scelte importanti che desidera realizzare. Il paziente non si presenta al controllo successivo programmato a distanza di due mesi; richiamato al telefono, si scusa per essersene dimenticato e segnala che da circa un mese ha recuperato il fumo in risposta allesasperarsi di problemi familiari, in particolare allinsuccesso del glio allesame di ammissione alla facolt universitaria scelta. dispiaciuto di non aver contattato immediatamente il terapeuta appena ripreso a fumare, come suggerito a suo tempo per una simile eventualit, e dichiara di non saper trovare una giusticazione al suo comportamento. Si propone di risentire il terapeuta in un prossimo futuro per un altro incontro ma nessun ulteriore contatto far seguito. Un contatto telefonico due anni dopo conferma il fumo persistente ma contenuto in 12 sigarette al giorno.

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Non fumo pi i mozziconi, ho anche superato le tentazioni degli amici al bar. stato un po difficile allinizio. Sono stato in vacanza una settimana con il glio poi da solo. Ho preso un po di peso, tre chili. Lofferta di cibo era allettante. Lumore accettabile, sono preoccupato per il glio, ha fatto il test per lammissione alla facolt universitaria scelta ma penso che non lo passer.

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to piccola sia, deve essere spenta: lasciata in vita pu far nascere un incendio devastante e inarrestabile e lei non vuole pi che questo incendio bruci e distrugga il suo corpo come stato nel passato. Ascolter ogni tanto le mie parole, le porter con s, sar molto ero di fronte agli amici di presentarsi cos cambiato e riuscir ad affrontare i piccoli e i grandi problemi della sua vita in maniera sempre pi efficace.

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Commento conclusivo Lintervento per lastensione riguarda un paziente forte fumatore, con precedente interruzione del fumo durata quasi 12 anni. La necessit di una dieta rigorosa, indispensabile per il trattamento del diabete, porta al recupero della sigaretta come mezzo per facilitarne losservanza: la traccia cos riattivata si amplica determinando una nuova perdita di controllo. Favoriscono la ripresa della dipendenza latteggiamento bulimico, le problematiche psicologiche e familiari (il paziente separato ed in costante conitto con il glio minore fumatore), una relativa solitudine, momenti depressivi. La dipendenza tale che neppure una grave patologia arteriosa riesce a interromperla. Lintervento terapeutico comporta in primo luogo la verica del controllo residuo sul fumo con il test dellelastico: alla scelta, inizialmente proposta dal paziente, di una astensione progressiva, coronata da successo, segue la richiesta dellastensione totale che viene immediatamente raggiunta. Nello stesso tempo risulta indispensabile attivare una psicoterapia di supporto, sia pur minima, per aiutare il paziente a cambiare modelli di vita che possono facilitare la ricaduta nel fumo. I risultati si rivelano soddisfacenti limitandosi il soggetto ad un uso sporadico o nullo della sigaretta sinch le visite si susseguono ad intervalli abbastanza ravvicinati ma le problematiche emozionali non ancora risolte, sollecitate da particolari situazioni e facilitate da una dilatazione dei tempi di controllo, riemergono alne intense e ritrovano risposta nel fumo. In pazienti simili lastinenza ha notevole difficolt a stabilizzarsi perch troppe, molteplici e complesse sono le problematiche esistenziali che trovano risposta nel fumo. Una psicoterapia indispensabile complemento allintervento nalizzato alla disassuefazione, cui da associare una terapia farmacologica in presenza di una sintomatologia depressiva larvata o palese. presumibile che tali personalit richiedano, per raggiunger unastensione stabile controlli piuttosto ravvicinati per periodi non esattamente denibili ma comunque prolungati: il dilatarsi dei tempi di verica pu facilmente portare alla ricaduta. Di fronte al recupero del fumo la tendenza del paziente in linea di massima di interrompere la cura senza avvisare il terapeuta dellavvenuta recidiva. Nel caso specico la riassunzione del fumo riesce a mantenersi su livelli contenuti, decisamente inferiori a quelli iniziali segnalando la presenza di un discreto controllo sulla dipendenza. A complemento di quanto esposto vorremmo presentare, senza riportare le induzioni effettuate, ancora due casi clinici in cui le problematiche psicologiche e i legami con il fumo si sono rivelati di entit tale da determinare linsuccesso del tentativo dastensione.

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Ho iniziato a fumare a sedici anni e mezzo per imitazione, a diciottanni, morta mia madre, ho vissuto un esaurimento nervoso per la situazione creatasi in famiglia: avevo smesso di studiare, non mangiavo pi, andavo avanti a caff e sigarette con perdita di 10 chili di peso. La cosa durata due anni: in quellepoca ho conosciuto mio marito che fumava. Ho lasciato la scuola, perch pensavo di poter trovare facilmente lavoro, e ho abbandonato anche la famiglia entrando successivamente in crisi per tale scelta. Al pacchetto sono arrivata a 21 anni, sono rimasta sempre su questi valori, non ho mai interrotto il fumo. Per smettere di fumare mi sono fatta inserire prima un lo nel lobo dellorecchio, poi la graffetta, insuccesso in entrambi i casi. Ho tentato anche con lelettroterapia, altro insuccesso. Ho effettuato alcune sedute dipnosi una quindicina danni fa con un medico, altre con uno psicologo per problematiche esistenziali. Sono migliorata, solo per il fumo i risultati sono stati nulli. Ho fatto ancora lagopuntura, esito ancora negativo, ho messo il cerotto tre anni fa, fumavo col cerotto, in precedenza avevo provato le gomme, eguale insuccesso. Non ho ancora sperimentato la pillola antifumo. Sono andata anche ad un centro antifumo dove si effettuava la pranoterapia: fallimento. Il mio vizio sico solo in minima parte, a me servirebbe qualcosa che mi togliesse la memoria del fumo perch il mio vizio psicologico. Mi dicevano durante gli interventi per la disassuefazione: noi le togliamo la necessit sica della nicotina ma lei deve agire su quella mentale. Se io dormo tutto il giorno non ho, al risveglio, voglia di fumare, perch dormendo non ho fumato, pi di quanto ne avrei se avessi continuato a rimanere sveglia. Non un bisogno sico perch, se non le ho, riesco a stare anche due ore senza sigarette. Se accendo talvolta la sigaretta e dimentico di fumarla, questo signica che il mio bisogno soprattutto psicologico. Io spesso non mi rendo nemmeno conto di fumare, di dieci sigarette sono consapevole, delle altre no. Ho provato anche con la forza di volont: una sera ho buttato via le sigarette, mi sono alzata al mattino che avevo solo voglia di spararmi. Soffro di asma bronchiale. Mi sembra di non riuscire a rimuovere qualcosa che legato al fumo. Mio marito mi dice: per amore dei gli potresti smettere, ma come posso farlo se non riesco a farlo neppure per amore di me stessa. Se accet-

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Paziente cinquantenne, casalinga, separata, padre fumatore, marito fumatore di due pacchetti al d. Fumatrice di 20 sigarette al d, soffre di asma bronchiale. Punteggio al test di Fagerstroem 8.

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9.15. Quindicesimo caso clinico

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to di rinunciare alla vita pur sapendo che il fumo me laccorcia vuol dire che per me non c nulla pi importante del fumo. Mi chiede perch fumo? 7 Dipendenza dalla nicotina sicuramente, come quando uno ha fame mangia,7.5 io ho fame di fumo, fumo e poi una volta fumato mi sento meglio, abitudi.1 2 1 ne, fumo anche la biro, la tengo certe volte come una sigaretta, componen3 mi d. te psicologica, il fumo mi piace anche, forte lappagamento che 1 Voglio smettere per la salute e perch nisco per il fumo di / isolarmi 20 dagli 3 altri, anche dai gli, per non affumicarli. Voglio smettere0 anche per motivi 8/ in posti dove estetici, ho problemi con i denti, mi disgusta inoltre1 entrare c lodore del fumo. Ho letto sulla stampa un articolo S che se non si agisce M sulle cause che scatenano il desiderio di fumare questo smette per un attiE quel qualcosa mo e poi riprende: la soluzione nello scoprire cui legato G C annusare lammoniaca il fumo. Il primo medico ipnotista mi faceva la aso il desiderio del fumo io me e n sociava al fumo, un giochetto carino, ma lo seni cit to salire dal profondo. co Si suggerisce la possibilit che scelga di bruciare la sigaretta invece di s e bruciare gli altri. nc Ho in corso una a separazione: il matrimonio non era pi soddisfacente. fr stato un trauma notevole, si arrivati a una separazione consensuale. So di avere grossi problemi di carattere. Sono unestremista, vedo solo bianco o nero: limportante per me di portare le cose avanti sempre sino al punto di rottura. Ho passato degli anni a meditare sulla mia separazione. Mi son sentita in colpa per tutto questo, questa situazione mi ha lasciato un pesante senso di colpa. Negli ultimi tempi prima della separazione si era sviluppata una grande amicizia tra noi, non ci si scontrava pi, gli amici sono rimasti sorpresi: vi siete separati non lo pensavamo proprio, vi presentavate cos bene. Separazione consensuale, signorile, mi chiede sempre se ho bisogno di qualcosa. Se non avessi ancora questa dipendenza dal fumo rispetto ad anni fa mi sentirei pi tranquilla. I rapporti con il marito sono migliorati rispetto ai primi tempi dopo la separazione. La sigaretta mi fa compagnia, mi d coraggio. Adesso sto molto meglio, anche il mio rapporto con il fumo migliorato, mi sembra di essere pi tranquilla. Se prima mi dicevo: l non si pu fumare e non andavo, adesso non mi creo pi il problema. Dalle precedenti ipnosi ho ricavato la sensazione di essere poco ipnotizzabile, mi spiaceva deludere lo psicologo e allora sollevavo il braccio per non dispiacergli, poi mi addormentavo regolarmente, alla ne ho smesso. Mi sembra di aver difficolt a raggiungere quel livello in cui la mente riduce il pensiero. Ogni volta lipnosi era anche nalizzata al fumo ma senza successo, io continuavo ad andare dal terapeuta perch era un trait-dunion di cui sentivo il bisogno. Lo psicologo era

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fumatore anche lui ma le fumava a met, a me invece d fastidio spegnere la sigaretta prima. Se io mi accorgo che la sigaretta si fumata da sola, devo accenderne unaltra perch devo subito ricuperare il fumo perduto. Vorrei non fumare nulla. Mi ci vorrebbe qualcosa del tipo: se ti accendi la sigaretta ti fulmino allora, presa dallo spavento, non fumerei. Vorrei un lavaggio totale del cervello tale da non ricordare di aver fumato in passato. Forse fumo le sigarette per non fumare le persone. Si propone il test dellelastico. Secondo incontro (dopo due settimane) Io fumavo, me ne rendo conto adesso, almeno 30 sigarette invece delle 20 che pensavo. Sono stata sulle 15-17, ho ridotto del 50%. Ieri mio glio non stato molto bene, ha avuto unallergia a chiazze, ho vissuto momenti di ansia la sera e la notte: prima mi sarei alzata a fumare la sigaretta, non lho fatto invece. Lelastico ha attivato tutta una serie di processi: vorrei scendere ancora, arrivare a 10, sarebbe un grosso traguardo che mi graticherebbe. Fumo proprio le sigarette per non fumare le persone. C una aggressivit in me intensa, anche se molto ben controllata. Lipnosi viene indotta con una tecnica molto discorsiva e utilizzo della parola magica. Risulta ampiamente soddisfacente, non viene cercata la catalessi nel braccio che evidenzia un deciso ipertono muscolare. Si propongono suggestioni nalizzate a ridurre il fumo, se possibile, e suggestioni esistenziali rivolte ad affrontare i problemi di ansia e ipercontrollo presenti. Terzo incontro (dopo tre settimane) Lobiettivo era di scendere a 10, ho fallito: sono stata nei diversi giorni a 1816-16-19-18-17-16. Ho avuto troppo bisogno del fumo; il fumo un po come se colmasse una mancanza, una sensazione di un vuoto sico che sale dallombelico. Prima quando fumavo la sigaretta non mi succedeva niente, adesso mi sembra che duri troppo poco, come se cercassi di saziarmi con la sigaretta e sentissi che non mi ha saziata: se ascoltassi listinto ne accenderei unaltra. Come se io volessi dalla sigaretta ottenere qualcosa: se una sigaretta mi ha dato gi cos tanto, unaltra, penso, potrebbe completare il tutto, provo, ma la differenza minima ed quasi come se non avessi fumata quella prima. Quasi una bulimia tabagica: ricercare la saziet attraverso abbuffate di fumo e non sentirsi mai sazia, il commento del terapeuta. Io ho il terrore di soffocare, di morire soffocata, mi sembra che nei momenti in cui aspiro la sigaretta nalmente respiri. Soffro di crisi di asma. Adesso va bene col respiro. Quando vedo donne della mia et fumare mi rendo conto di quanto sia stonata la sigaretta e non mi piace immaginarmi cos.

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Bulimica ed anoressica di fumo nello stesso tempo, sottolinea il terapeuta. Ho riettuto su me stessa, dopo le cose che mi ha detto: io sarei una perfezionista; in effetti non mi sta bene il corpo della gente, imperfetto, brutto, ho sempre questa ssa; vorrei non avere il corpo, detesto questo fatto, che il corpo si deteriori. Certe volte cerco di immaginarmi la sera come sarei se non fumassi. Si suggerisce di riprovare a ridurre le sigarette risentendo la cassetta registrata la volta precedente, di guardare allo specchio il suo corpo e provare a chiedersi se possibile iniziare ad accettarne le imperfezioni. La paziente disdice lappuntamento successivo n ssa alcun altro incontro. Commento conclusivo In questa paziente le problematiche esistenziali presenti sono di tale entit e talmente intrecciate al fumo che il loro superamento non pu disgiungersi da una ristrutturazione complessa e radicale della personalit effettuabile solo attraverso un difficile intervento psicoterapeutico. 9.16. Sedicesimo caso clinico Paziente di 46 anni, padre fumatore, marito ex fumatore, sigarette fumate 25. Punteggio al test di Fagerstroem 9. Primo incontro Ho iniziato a fumare a 15 anni, a ventanni sono arrivata a 20-25 sigarette ed la quantit che fumo tuttora. Ho fumato sempre in tutte e due le gravidanze. Ho smesso due volte per venti giorni: davo i numeri, entravo nelle pasticcerie e mangiavo. La prima volta ho preso sette chili in venti giorni, la seconda ho smesso tre giorni prima di un intervento chirurgico. Ritornata a casa, giravo per le stanze alla disperata ricerca delle sigarette; dopo venti giorni non ce lho pi fatta, ho ripreso a fumare, non ero per pi aumentata di peso in maniera eccessiva. La prima volta avevo smesso di fumare per un voto, avevo fatto voto di non fumare: pensavo che, se non lo avessi mantenuto, sarebbe successo qualcosa di grave a me, alla mia famiglia, per cui non potevo smettere di non fumare; poi qualcuno mi ha detto: il tuo voto non valido, sono andata da un frate che mi ha sciolto dal voto e ho ripreso a fumare. La mia vita una continua lotta con il peso: fumo per non mangiare, fumo per non mangiucchiare, ma dopo il fumo mi viene egualmente il languore. Adesso il peso stabile, 49-50 chili, e riesco a controllarlo. La paura di aumentare il cibo e di conseguenza il peso uno dei motivi che mi trattiene dallo smettere di fuma-

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re. Perch fumo? Mi sembra che mi dia la forza di andare avanti, fumo anche prima di accendere la lavatrice, un aiuto quando devo incontrare persone o entrare in ambienti nuovi. Fumo sicuramente perch mi piace, la funzione ansiolitica relativa, fumo per abitudine, per automatismo, per dipendenza dalla nicotina. Voglio smettere perch mi vengono i sensi di colpa. Mi dico: nir per avere qualche brutto male, so che il fumo causa di peggioramento dei problemi medici, ogni bub che mi venga fuori penso sia dovuto al fumo. Sono andata al Nicotina Stop Center, esperienza fallita, non ho smesso. Ho fatto anche psicoterapia nell84, ripresa tre anni fa e anche lanno scorso. Ho presentato allo psicoterapeuta anche questo problema ma non sono riuscita a trovare la strada per risolverlo. Riesco a gestire molto meglio il cibo del fumo, trovo con il cibo un compromesso migliore. Unamica mi ha detto di venire qui, ho ducia anche se lipnosi qualcosa che non conosco bene. Vorrei smettere di fumare progressivamente. Si propone il test dellelastico. Secondo incontro (dopo otto giorni) Ho fatto il test, ne ho fumate giornalmente 16-19-20-21-20-22-20-21, sono scesa a questi valori da un pacchetto e mezzo senza problemi. Vorrei scendere gradualmente a 15. Viene indotta lipnosi che risulta eccellente. Luscita dallipnosi lenta ed presente catalessi del braccio sospeso in aria, che permane immobile, con sorpresa della paziente, nella posizione assunta anche dopo la riapertura degli occhi. Il benessere e il rilassamento ottenuti sono notevoli, si propone la riduzione a 15 sigarette. Le suggestioni presentate riguardano sia la riduzione del fumo, sia il controllo alimentare, e sono associate ad altre nalizzate alla soluzione dei problemi esistenziali evidenziati. Terzo incontro (dopo quindici giorni) Va bene, sono scesa anche sotto le 15 sigarette, a 12, 13, ieri sono arrivata a dieci, mangio come una disperata, ho preso un chilo e mezzo in pi. Cerco di mangiare molta verdura. Ho un agire aggressivo, mi accorgo di non andare pi alla ricerca delle sigarette ma di qualcosa da mettere in bocca. Sento di pi la fame e quindi mangio di pi. Ieri sera a cena non riuscivo a fermarmi, continuavo ad andare avanti a mangiare; mangio di pi come quantit, introduco il cibo senza effettiva necessit. La cassetta lho sentita, mi dico: come sei brava a far scendere cos il livello del fumo ma come se mi dicessi: bene, adesso puoi fare altro, mangiare. Vorrei provare a scendere a dieci. In passato non ero mai riuscita a essere cos controllata, adesso lascio le sigarette in macchina. Alle due del pomeriggio di ieri avevo fumato solo tre sigarette. Peso adesso 51 chili e mezzo, prima ne pesavo 48. Nella seduta ipnotica vengono inserite suggestioni per migliorare il

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controllo del cibo e per ridurre ulteriormente il fumo cercando di scendere a dieci sigarette. Quarto incontro (dopo tre settimane) Riesco a stare sulle 10. Lobiettivo era di stare sulle 10, ci sono riuscita eccetto un giorno, due che sono arrivata a 12. Non porto pi le sigarette con me, ma non vedo lora di tornare a casa a fumare. Certi automatismi riesco a smuoverli: qualche volta porto in macchina le sigarette riuscendo a non fumarle. Per quanto riguarda il cibo mi alimento con molte carote, nocchi, ma ogni tanto qualcosa mi sfugge, mi sembra di mangiare di pi, sono stabile per sul peso 51,500, 52 chilogrammi. una lotta continua. Loralit mi d soddisfazione. Penso che prima ne fumassi pi di quanto pensassi, due pacchetti forse. Sto facendo dei miglioramenti. Ho sentito la cassetta. Penso per: se io scendo sotto le 10, rischio di smettere e ho paura di riuscirci. Mi dico: che stupida che sei, quando mi viene questa idea. Ma che cosa faresti senza sigarette? continuo a dirmi. Stai attenta che tu ce la stai facendo quasi, stai a vedere che questo ti pu portare a delle conseguenze che non sai controllare: un dialogo interiore continuo. Ho fatto analisi e psicoterapia che mi hanno aiutato a controllare questo atteggiamento: ce lho un po dappertutto, quasi un ruminamento mentale. Voglio per una settimana continuare con dieci sigarette per abituarmi allidea di smettere. Viene indotta lipnosi e registrata. necessario impegnarsi a cambiare le abitudini senza paura, a non mangiare pi le sigarette, a liberarsi degli abiti che puzzano di fumo e a levare anche il fumo da altri abiti comportamentali. Si suggerisce di sostituire allipercontrollo esasperato e fallimentare un controllo ottimale di volta in volta variabile per cercare la migliore soluzione possibile ai problemi. La paziente disdice lincontro successivo perch deve entrare in ospedale per un intervento chirurgico e non ssa pi alcun appuntamento interrompendo denitivamente la terapia. Commento conclusivo La presenza di un DCA limita decisamente le possibilit di successo dellastensione perch il fumo rientra nel circuito di sicurezza del controllo alimentare. In questa paziente la riduzione iniziale ottenuta si accompagna allevidente difficolt di gestire le tentazioni del cibo: ad essa si associa anche la paura di un futuro senza fumo per la scomparsa di una strategia essenziale per ottimizzare le esigenze di controllo esistenti. Un ricovero ospedaliero per un intervento chirurgico giustica linterruzione della terapia e libera la paziente dallimpegno programmato.

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In questa ultima parte si riportano alcune denizioni della sigaretta, dataci da fumatori e fumatrici, che esprimono quanto radicata e assoluta possa essere la dipendenza tabagica, ed un elenco delle suggestioni, metafore, similitudini utilizzate nella nostra pratica clinica. 1. Denizione della sigaretta e del fumo Donne Lho presa e ho provato un piacere da Dio. come avere un amico, una dipendenza totale, una mia convivenza, un amante, un amore sfrenato. lunica soddisfazione che ho nella vita. una cosa della mia vita, mi sembra con lei di essere unaltra persona. Non c per me nulla di pi importante se per lei, pur sapendo che me laccorcia, rinuncio alla vita. un piacere che nessuna cosa ho mai trovato possa sostituire. La sigaretta fa parte di me: io vorrei essere pi forte di lei ma non ci riesco. La sigaretta un amore unico e incontrollabile. La sigaretta diventata il mio secondo marito. La mia vita in funzione della sigaretta. Mi sento orfana senza sigarette. La sigaretta mi d la pi grande soddisfazione della mia vita: quella che provo quando mi alzo la mattina, mi siedo nel cucinino a leggere La Settimana Enigmistica e fumo. La sigaretta un amico, una compagnia, le cose che non trovo negli altri le trovo in lei. La sigaretta mi d un sentimento pazzesco di piacere.

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Uomini Non riesco a concepire la vita senza sigarette. un demonio vestito da angelo. Al mattino appena mi sveglio per me la cosa pi bella della vita. come essere innamorato di una donna poco seria, la ami anche se una puttana. La sigaretta mi fa scordare tutto, una compagnia inseparabile, senza perdo lo scopo della vita, mi sento vuoto, mi sento nulla. Non mi immagino nemmeno come potrei essere senza sigaretta. 2. Suggestioni Suggestioni propositive di astensione Linconscio sceglier e attuer di volta in volta le soluzioni ottimali per raggiungere lastensione dal fumo. Il suo organismo, interrotto il fumo, canceller rapidamente ogni danno subto. Il corpo assorbir senza alcun disagio la mancanza di nicotina e la mente avr risorse e capacit tali da annullare qualunque dipendenza del passato. Avr le mani nalmente libere di muoversi, non pi ammanettate dalla sigaretta, capaci nalmente di stringerla, stritolarla, distruggerla. tempo di liberarsi dalla nebbia del fumo che avvolgendo i problemi li rende solo pi indistinti e irrisolvibili. Rompere nalmente le catene di una tossicodipendenza, schiavit senza scampo e speranza. Non sdi la fortuna, abbandonare adesso il fumo ancor senza danni la scelta migliore da attuare prima che il suo corpo ne sia distrutto in maniera irreparabile. Smettere di fumare per poter risentire gusti ed odori della vita e rivederne le sue immagini piene di colori, finalmente liberate dal grigio del fumo. Gettare via le sigarette e aprire le mani a raccogliere la vita. Smettere di fumare per liberare e attivare nuove risorse. I piccoli grandi problemi della vita non devono pi trasformarsi in soffocanti nuvole di fumo.

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tempo di uscir fuori dalla sigaretta in cui si era rinchiuso pensando che fosse la miglior protezione di fronte alle intemperie della vita mentre si rivelata solo una prigione soffocante e distruttiva. Sar capace di uccidere il tarlo del fumo e riprendersi la sua vita senza pi lasciare che la sigaretta gliela trasformi in polvere. Fumer le mie parole al posto delle sigarette: ogni giorno le piaceranno e le guster di pi. tempo di smettere di amare di fumo e riprendere ad amare se stesso. Non vuole pi ritornare prigioniero del suo passato di fumo. Smettere di fumare farsi il regalo pi bello della vita. tempo di ritrovare un cielo azzurro libero dalle nuvole del fumo. Meglio soli che male accompagnati dal fumo. Smettere di fumare adesso il miglior investimento per il futuro. Se potesse vedere in una sfera di cristallo il suo futuro da fumatore e sentirsi adesso, anche solo per un momento, come si sentir fra ventanni continuando a fumare, non avrebbe dubbi nellattivare ogni impegno per liberarsi dalla sigaretta. Ha la possibilit di realizzare il miglior affare della sua vita smettendo di fumare, non lo mandi in fumo. giunta la primavera: il momento migliore per uscire dalla nebbia del fumo. Smetter di illudersi di poter superare gli insuccessi bruciandoli nel fumo o affogandoli nellalcool. Far nalmente volare la farfalla della sua vita schiacciata a terra dal peso delle sigarette. Sar bello potersi dare il buongiorno al mattino e la buona notte la sera senza gli occhi irritati dal fumo.

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Suggestioni sulla sigaretta e sul fumo Deve scegliere se continuare a vivere smettendo di fumare o smettere di vivere continuando a fumare. Non vuole che un lo di fumo sia lunico ricordo che tra qualche anno rimarr di lei. La seconda met della sigaretta sar cos disgustosa che le sar impossibile fumarla e la getter via. Accettare di vivere senza sigaretta per poter ancora vivere.

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tempo di strappare la vita alla morte nel fumo. Perdere la pesantezza del fumo per ritrovare la leggerezza della vita. tempo di guarire dalla malattia del fumo. Il fumo tutto leva e nulla d. Il fumo trasforma in cenere ogni medicina. Nella sigaretta non c la soluzione ad alcun problema, c solo un problema in pi. Anche ununica nota di fumo una nota stonata che distrugge larmonia di unintera sinfonia. necessario accettare la fatica di levarsi completamente gli abiti intrisi dal fumo per liberarsene denitivamente. La sigaretta d un fuoco senza calore, senza vita, regala solo cenere. La sigaretta un abito che avvolge il corpo, ogni volta che si accende lo brucia trasformandolo in un mucchietto di cenere sempre pi alto. Non scavarsi la fossa nel fumo ma scavarla al fumo. Uscire dalla prigione del fumo e mettere il fumo in prigione. Non sei tu che fumi la sigaretta la sigaretta che fuma te. Ogni sigaretta riduce il tempo della vita. Spegnere il fumo o esserne spenti. Liberare i polmoni dalla spazzatura del fumo. Liberarsi dal mantello del fumo talmente stretto che non copre e protegge ma imprigiona soltanto e soffoca. La sigaretta un chiodo che crocigge e immobilizza. Le sigarette sono manette doro: sia pur bellissime e preziose impediscono alle mani qualunque movimento. Chiudere alla sigaretta per aprire alla vita. Spegnere la luce della sigaretta per lasciare accesa la luce della vita. Liberarsi della sigaretta prima che la sigaretta si liberi di lei. Due sigarette incrociate perpendicolarmente le ricordano il risultato nale del fumo. O lei soffoca il fumo o il fumo soffoca lei. O seppellisce il fumo o ne sar sepolto. Seppellire le sigarette per ritrovare la vita. La sigaretta non d calore, ustiona solo.

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Il fumo, se pu per un certo tempo lasciar ancor belli fuori, rende da subito pi brutti dentro. Suggestioni per patologie Gettare via il fumo o gettare via le gambe. Il fumo sta trasformando le sue gambe in due sigarette di piombo cos pesanti che non riescono pi a camminare e le offrono solo dolore. Ad ogni boccata di fumo non solo la sigaretta che brucia ma anche le sue gambe ed loro la cenere che cade per terra. Non potr camminare in futuro con due sigarette al posto delle gambe. La sigaretta dentro il suo cuore come un tizzone acceso e lo sta incenerendo. La sigaretta come un tronco nelle sue coronarie, le chiude, non lascia pi scorrere il sangue e le regala solo malattia e dolore. La sigaretta un fucile che spara pallottole di fumo alle sue arterie rompendole. O respira o fuma.

Le mie parole saranno come un vento intenso che laiuter a soffiar via la nebbia del fumo. Sentir il suo polso avvolto da un braccialetto di parole, le mie parole, da portare con s e ricordare ogni giorno. Avr spesso durante la giornata la sensazione di risentire la mia voce e le mie parole. Lelastico sar la mia voce e impedir alle sigarette di uscire dal pacchetto a distruggere la sua vita. Le mie parole daranno vita alla sua decisione di smettere di fumare come lacqua d vita alla pianta assetata. Il ricordo delle mie parole nei momenti difficili la difender dal fumo. Respirer le mie parole, fumer le mie parole, laccompagneranno in ogni azione della sua vita. Le mie parole saranno la sua medicina e annulleranno la necessit del fumo. Porter con s le mie parole e lascer qui la sigaretta. Le mie parole cresceranno dentro di lei come radici di un albero nuovo sempre pi profonde e vitali.

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Le mie parole le permetteranno di trovare la strada per uscire dal labirinto del fumo in cui si smarrito. Le mie parole saranno una forza nuova su cui appoggiarsi per liberarsi dal bastone del fumo, che non aiuta a camminare ma intralcia, ostacola e fa cadere. 3. Metafore e similitudini Metafore e similitudini esprimenti la situazione e le problematiche del fumatore Anche se vecchio, sdrucito, stretto, pruriginoso, soffocante labito di fumo, se lunico posseduto, non pu essere tolto, per quanto irritante sia, perch non si pu uscire nudi, n rimanere, nudi, chiusi nella propria stanza impedendo a chiunque di entrare per la paura di essere visti: labito di fumo lo si pu levare solo se ne esiste un altro da indossare; questo potrebbe essere gi presente, piacevole sorpresa, sotto quello di fumo ed possibile allora liberarsi di questultimo senza problemi oppure, se posto vicino e pu essere afferrato, si pu anche accettare il disagio di rimanere nudi un momento, il tempo solo di levarsi labito vecchio e indossare quello nuovo; ma se labito ancora non c diventa indispensabile prima di levare il vecchio tagliare e cucire con impegno e fatica il nuovo. Quando si prova a smettere di fumare il momento in cui si scopre la vera dimensione delliceberg del fumo, se piccolo pu sciogliersi senza grossa difficolt in tempi brevi, se grande, oltre ad essere pericoloso, pu richiedere molto calore, lungo tempo e non sciogliersi affatto. Chiedere alla sigaretta appoggio per risolvere i problemi come sostenersi su una gamba sola e usare la sigaretta come seconda gamba per sostenersi in un equilibrio precario, assai difficile da mantenere e a rischio continuo di rottura; occorre vedere per, prima di levare la sigaretta, com e quale forza ha ancora la gamba inutilizzata: se solo essa, ma ancor valida e estensibile, o ferita o inutilizzabile: se cos occorrer guarirla e rimparare ad usarla prima di gettare via la sigaretta per evitare il rischio di rovinose cadute. Smettere di fumare come staccare un cerotto dalla pelle a cui rimasto adeso per molto tempo. Occorre stare molto attenti nel levarlo per non staccare anche ampi lembi della pelle sottostante: nel dubbio meglio lasciare stare il cerotto piuttosto che rischiare unulcera dalla possibilit assai incerta di guarigione. Iniziare a fumare come intraprendere un viaggio in treno: la solitudine

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iniziale e il lungo tempo del percorso pu suggerire di invitare qualcuno, a prima vista affascinante, a sedersi accanto perch renda con la sua presenza pi piacevole il viaggio. Ma stazione dopo stazione la compagnia si rivela sempre pi ingombrante e fastidiosa, si appropria del nostro posto, dei nostri averi, non risponde pi alle nostre domande, ci costringe ad ascoltare unicamente le sue parole, ci insulta, ci incatena alne rendendo il viaggio sempre pi un inferno. Fumare continuare a rmare delle cambiali in bianco che prima o poi dovranno essere pagate: sciocco illudersi che non saranno mai presentate allincasso e la cifra da riscuotere non la decider lei ma il fumo. Fumare indossare un abito bellissimo dai colori affascinanti ma fatto di una stoffa cos scadente che ogni giorno si ritira diventando sempre pi stretto impedendo ogni movimento e soffocando il respiro. La sigaretta come una mela stregata, molto bella, affascinante, dagli splendidi colori fuori per distrarre e impedire di percepire il sapore del veleno che dentro. Il fumo un ladro che si porta via la salute. Fumare vuol dire bruciare le banconote della propria vita. Fumare essere prigioniero di un bastone cui si pensa sia indispensabile appoggiarsi per camminare e che impedisce di vericare che le gambe invalide sono in realt in grado di muoversi da sole e di sostenere la persona. Liberarsi dalle fasce strette del fumo che sembrano avvolgere e proteggere ma in realt trasformano la persona in una mummia impedendole ogni libert di movimento. Smettere di fumare vuol dire interrare un piccolo seme da cui nascer un grande albero ricco di ori e di frutti. La sigaretta come una sirena: ha aspetto e voce bellissima ma canta solo parole di morte. La sigaretta un amante distruttivo geloso, intollerante, soffocante che dissipa e brucia ogni ricchezza lasciando nella povert assoluta chi ha avuto per lei amore e ducia: solo abbandonandola si pu recuperare libert, vita, risorse. Fumare come viaggiare con un serbatoio bucato, che perde per strada la benzina destinata al motore: egualmente il fumo fora il serbatoio dei polmoni disperdendo lossigeno necessario ad alimentare la vita. Fumare guidare una macchina senza freni: la discesa potrebbe comparire allimprovviso e la velocit diventare cos elevata da rendere la macchina incontrollabile.

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Fumare decidere di passare ogni volta con il rosso: da un momento allaltro potrebbe trovarsi gravemente ferito con la macchina distrutta. Continuare a fumare come portarsi nello zaino della vita invece del cibo pietre spigolose e pesanti, che rendono sempre pi faticoso il cammino e, senza nutrire, consumano ogni energia. Se la sigaretta fosse un pezzo di ferro incandescente nessuno la toccherebbe per non scottarsi e avere dolore; in realt ancora pi pericolosa e devastante perch provoca delle ustioni in ogni organo del corpo, inavvertite inizialmente, ma ormai inguaribili una volta percepite. bene essere previdenti come la formica e non stolti come la cicala: linverno verr ed bene non lasciare consumare dal fumo le provviste di salute indispensabili per il futuro. Le persone che fumano possono avere la faccia sorridente ma hanno i piedi immersi in un fuoco ardente che li brucia, talmente ottenebrate da non rendersi conto che stanno diventando cenere. Sarebbe molto bello potersi disfare subito del pacchetto di sigarette gettandolo dalla nestra ma dentro quel pacchetto ci potrebbe essere il fumatore stesso e il volo potrebbe essere estremamente pericoloso: meglio uscirne fuori anche se con fatica prima di buttarlo via. Fumare vuol dire divertirsi a provare delle manette aperte senza averne la chiave; presi dal piacere del gioco si dimentica che possono scattare al57 limprovviso e imprigionare i polsi del giocatore imprudente privandolo . della sua libert. Quanto pi a lungo si gioca con il fumo, tanto pi alto 17 . 2 il rischio di rimanere ammanettati. 1

13 0 Metafore e similitudini per ottenere limpegno allastensione /2 denitiva e rinunciare alle ultime sigarette 3 /0 8 Labito di fumo di cui ogni fumatore vestito 1un abito apparentemente bello, leggero ma in realt estremamente rigido S e pesante che tiene prigioM nieri e impedisce ogni movimento: occorre levarselo completamente perE ch anche da un minimo lembo rimastoG labito magicamente ricresce, riavC volge strettamente e soffoca. o Continuare a fumare sporadicamente, tin anche una sola sigaretta, come forare una diga dalla parte a valle ci senza sapere a che altezza arriva laco inferiore, lacqua invade lapertura, mina la qua: se il foro a un livello sc farla crollare determinando uninondazione sicurezza della diga ee pu c inarrestabile e distruttiva. n fra

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Continuare a fumare anche ununica sigaretta come muoversi con una serpe in seno sperando che continui a dormire ma prima o poi si risveglier e morder iniettando il suo veleno. Il fumo come un tumore, basta una cellula rimasta perch riprenda a crescere, a diffondere inarrestabile e invadere ogni organo; ogni cellula di fumo deve essere estirpata completamente per essere sicuri che non ricresca pi. Spingere e aprire sino in fondo anche se con fatica la pesante porta del fumo per evitare che ricada addosso richiudendosi ed impedendo luscita denitiva. necessario gettare via e distruggere completamente labito di fumo, indossato per troppo tempo, per superare la tentazione di indossarlo di nuovo e di ritornarne prigioniero. necessario accettare di abbandonare la propria casa ormai invasa e minata dal fumo anche se vi si abitato per molto tempo perch c il rischio, ad abitarci ancora, di rimanerne soffocati nel crollo. Sta passando a guado il turbolento ume del fumo, ma deve andare avanti superando le ultime paure e incertezze: la sicurezza raggiunta solo arrivati allaltra sponda. indispensabile spegnere anche lultima sigaretta: nch continua ad essere accesa anche il suo debole fuoco, pur bello e piacevole da vedere, pu scatenare un rogo incontrollabile. Resistere ben saldo in piedi di fronte alle ultime folate del vento del fumo ed essere pronto ad affrontarle ricordando che possono presentarsi allimprovviso e in qualunque momento. Non comportarsi mai con il fumo come un pugile che sentendosi troppo sicuro abbassa la guardia pensando che lavversario sia ormai scontto: il momento in cui viene colpito e va al tappeto. necessario raccogliere ogni energia per dare il K.O. denitivo al fumo ed bene darlo il pi presto possibile o si rischia di perdere lincontro. Il fumo una calda prigione da cui si pu denitivamente uscire solo resistendo alla tentazione, di fronte al momentaneo freddo della libert di fuori, di ritornarvi dentro. Sta partorendo la libert dal fumo: occorre accettare il disagio che ogni parto pu comportare per potere assaporare la felicit di una nuova nascita. Insistere a fumare anche poco vuol dire continuare a giocare con una bomba a mano convinti che abbia la sicura: lavr veramente o allimprovviso scoppier?

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ncdalla stretta palizzata formata intorno a lei dalle Sta uscendo nalmente es sino ad adesso: ha fatto una breccia ma desigarette che lha circondato co ve stare attento a superare la tentazione di ritornarvi dentro pensando cit inmentre che la palizzata la possa proteggere o C in realt la imprigiona solo nuovamente. G Continuare a fumare anche poche sigarette E M come costruire una casa Sche c dentro si insenza porvi il tetto: alla prima pioggia tutto quello 18 zuppa, diventa inservibile, deve essere gettato via e ricomprato caro /0se con a prezzo; meglio fare un ultimo sforzo e completarla, anche 3 fatica, / 20 per ottenere la sicurezza necessaria. 13 Liberare ogni pagina del libro della sua vita dal fumo per poter leggere 1-2 nalmente le parole importanti che la patina di fumo rendeva indistinte e .1 7.5 incomprensibili. 7 Occorre chiudere completamente la porta al fumo perch anche una fessura lasciata aperta sufficiente perch il fumo riprenda a diffondersi e a infestare tutto nuovamente.
Metafore e similitudini per attivare la persistere nellastinenza Continuare a soffiare ogni giorno con forza sopra la seducente candelina del fumo per evitare che la amma si riaccenda. necessario continuare a correre per la strada nuova che si aperta pi velocemente della sigaretta, che per molto tempo la seguir cercando di riafferrarla; non ceda alla tentazione di fermarsi e voltarsi per vedere quanto distante perch la sigaretta approtter di questo momento per raggiungerla e ghermirla di nuovo. Continuare a chiudere la porta della propria casa attentamente ogni giorno perch il fumo un ladro abile, sempre in agguato, pronto a rubare il tesoro di salute che ha recuperato. Ride bene chi ride ultimo: tra ventanni, se ha smesso di fumare, sar lei lunico a ridere, i suoi amici fumatori piangeranno il loro corpo pieno di malattie da fumo. Il fumo come il lupo mannaro, si pu presentare in qualunque momento sulla strada per uscire dal bosco: mai abbandonare il cammino sicuro per sdarlo, affrontarlo o avvicinarsi troppo per aver la certezza di riconoscerlo: il lupo mannaro non aspetta altro, abile e forte ed pronto a divorare chi imprudente gli si avvicina troppo. Non avvicinare la mano troppo al fuoco del fumo sperando di ritirarla

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prima che il fuoco divampi: potrebbe non riuscire a fare in tempo e rimanere gravemente ustionato. Smettere di fumare vuol dire accumulare risorse: quando aprir la cassaforte negli anni futuri trover ricchezze insperate mentre gli altri, i fumatori, la troveranno vuota: trover i polmoni che respirano, il cuore che batte, le arterie elastiche e pulsanti. Non vuole pi perdere il tesoro di salute e benessere che riuscito a ritrovare. Lasciare agli altri il loro inferno di fumo e godersi il paradiso di salute raggiunto. Continuare a tenere chiuso ben stretto con lelastico il pacchetto delle sigarette per non lasciarne uscire pi il fumo. Metafore e similitudini particolari Estirpare completamente la pianta infestante del tabacco dal giardino della sua vita e riempirlo di altre piante vive: se la pianta del fumo rinasce, strapparla subito per lasciare spazio alla crescita delle altre (per un architetto disegnatore di giardini). La reazione chimica di spegnimento del fumo procede bene ma occorre continuare a vigilare per controllarla, mantenerla e completarla sino in fondo per evitare che si interrompa (per un professore di chimica). Smettere di fumare vuol dire effettuare il miglior investimento possibile associando il guadagno dellazione alla sicurezza dellobbligazione (per un paziente giocatore in borsa). Occorre impegnarsi ad eliminare anche le ultime sigarette accettandone linevitabile fatica cos come necessario, anche se uno stanco e non ha ne ha pi voglia, tenere il negozio aperto sino al termine dellorario, perch la gente pu venire a comprare sino allultimo momento: se lo trova chiuso potrebbe andare da unaltra parte ed essere perso il migliore affare della vita (per un commerciante). Unattivit commerciale che continua ad essere passiva, anche se piace, occorre chiuderla: continuare a tenerla aperta vuol dire solo avere la certezza del fallimento (per un imprenditore). Quando si comprano delle scarpe dal grossista bisogna comprarne tutti i numeri: sicuramente poi pi facile vendere al dettaglio i numeri pi diffusi mentre per gli altri bisogna accettare tempi pi lunghi, un impegno maggiore e guadagni ridotti: ma essenziale impegnarsi a vendere tutto per liberare spazio ai nuovi arrivi (metafora per spiegare la facilit mag-

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giore a liberarsi delle prime sigarette rispetto alle ultime, presentata a un negoziante venditore di scarpe). tempo di cambiare la sceneggiatura della sua vita, sconggere nalmente il cattivo, la sigaretta, e far vincere i buoni (per uno sceneggiatore di fumetti).

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Indice analitico

alone postipnotico, 62 alopecia, 75

alterazioni cenestesiche, 75 dello schema corporeo, 75 percettive, 71 amigdala, 7 amnesia postipnotica, 70, 81 analgesia ipnotica, 73 ancoraggio ipnotico, 19 anestesia, 73 anoressia nervosa, 81 apparato motorio muscolo-tendineo, 74 astinenza, 86 attacchi di panico. Vedi disturbo da attacchi di panico

attivit immaginativa, 71 aumento ponderale, 121 autoipnosi, 65, Vedi ipnosi automatismo motorio, 75 autosuggestione, 65 baquet, 2 Benussi, 5

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allucinazione negativa, 71 positiva, 71

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alcolismo, 82

carattere, 72 catalessia, 75 catarsi, 5 cenestesi, 73 Charcot, 3 Chertok, 5 comando postipnotico, 63 comportamento alimentare. Vedi disturbi del comportamento alimentare comunicazione metaverbale, 14 Crasilneck, 5 craving, 88 cue reaction, 90 De Chastenet, 2 deinduzione ipnotica, 60 depressione, 119 reattiva, 82 dermatite atopica, 75 Di Clemente, 91 diario del fumo, 99 difese immunitarie, 75 dipendenza, 85 da sostanza psicoattiva, 86 origini, 88 dipendenza tabagica, 83, 86 comportamentale, 145 emozionale, 146

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additive personality, 88

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abbandono della terapia, 151

Braid, 3 bulimia, 81 bupropione, 136, 148

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farmacologica, 142 psicologica, 146 disassuefazione dal fumo anamnesi clinica, 98 colloquio motivazionale, 95 immediata, 103 ipnositerapia, 111, 148 progressiva, 103 registrazione seduta induttiva, 115 suggestioni a nale aperto, 114 avversative, 114 dirette, 114 individualizzate, 114 non verbali, 114 ristrutturanti positive, 114 sostitutive, 114 terapia comportamentale strutturata, 98 terapia farmacologica, 148 disfunzioni sessuali, 81 distorsione temporale, 70 distrarsi, 117 disturbi dansia, 82 del comportamento alimentare, 81, 120 disturbo da attacchi di panico, 121 dolore acuto, 73 cronico, 73 dopamina, 83 elastico. Vedi test dellelastico Erickson, 5, 18 evitare, 117

Indice analitico
di azione, 91 di cessazione, 91 di mantenimento, 91 precontemplativa, 91 preparatoria, 91 exibilitas cerea, 74 fobie, 112 Freud, 4 fumatori leggeri, 157 fumo, 83 caratteristiche, 109 suggestioni per patologie, 292 suggestioni propositive di astensione, 290 suggestioni riguardanti lipnotista, 293 suggestioni sulla sigaretta e sul fumo, 291 GABA, 84 glutammato, 84 Granone, 5, 56 gravidanza, 82 Haley, 5 Hull, 5 ideazione, 72 ideoplasia ipnotica, 8 illusione, 71 induzione ipnotica, 8, 14 insuccesso della terapia, 152 involarsi, 117 iperalgesia, 73 iperestesia, 73 iperidrosi, 75 ipermnesia, 70 ipnoanalisi, 9, 79, 116 ipnosi, 8

CGEM francesco citino

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Fagerstroem. Vedi test di Fagerstroem fascinazione, 16 fasi della disassuefazione, 91 contemplativa, 91

Indice analitico
autoipnosi, 8 di gruppo, 123 media, 56 profonda, 56 sonnambulica, 56 superciale, 56 uso criminoso, 72 uso legale, 73 vigile, 8 ipnositerapia, 9, 77 condizionante e decondizionante, 78 della presa di coscienza, 80 di sostegno, 80 neutra, 78 odontoiatrica, 81 ristrutturante, 80 suggestiva diretta, 77 ipnotarium, 82 ipnotismo, 3, 8 ipnotizzabilit, 56 ippocampo, 7 istinti, 72 Janet, 5 Libault, 3 linguaggio ipnotico, 14 magnetismo animale, 1 malattie psicosomatiche, 81 Mesmer, 1 metafore, 293 monoaminoossidasi A, 85 monoideismo suggestivo, 8 monossido di carbonio, 83 muscolatura volontaria, 73 nicotina, 83 terapia sostitutiva cerotto, 135 compresse sublinguali, 135 gomme da masticare, 134 inalatori, 134 obesit, 81 panico. Vedi disturbo da attacchi di panico paralisi isterica, 4 parola magica, 122 parto, 82 passi magnetici, 1 patologia, gravit, 140 Pavlov, 5 personalilt dipendente, 88 ponte catalettico, 74 processi intellettivi, 72 profondit ipnotica, 56 proiezione nel futuro, 116 Prokasa, 91 protocollo di disassuefazione immediata, 157 progressiva, 157 psicoterapia, 9 psoriasi, 75 rapporto magnetico, 1 refrattariet ipnotica, 17 ricaduta, 90, 91 RIDE, 117 riessi condizionati, 71 ritardare, 117 rivivicazione det, 70, 80, 116

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scheda anamnestica personale, 137 scialorrea, 75 scrittura automatica, 79

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sdoppiamento reversibile di personalit, 59 sensibilit, 73 sentimenti, 72 similitudini, 293 sindrome da astinenza, 87 sindrome da conversione, 82 sistema di ricompensa dopaminergico, 89 sistema del reward, 84 sistema neurovegetativo ed endocrino, 75 sonnambulismo articiale, 2 stati fobici ossessivi, 82 statistica, 160 stato ipnotico, 58 suggestione postipnotica, 63 suggestione ipnotica, 57 diretta, 57 indiretta, 57 mascherata, 40 non verbale, 48 paradossa, 20

Indice analitico

suscettibilit dorgano, 56 tabagismo, 82 tecniche comportamentali, 117 tecniche induttive dirette autoritarie, 16 mascherate, 19 naturalistiche, 18 non verbali, 18 permissive, 17 terapia catartica, 4 terapia di mantenimento dellastensione, 159 test dellelastico, 105 valutazione, 153 test di Fagerstroem, 92 tolleranza, 86 training autogeno, 17 trance, 8 verruche, 75 visualizzazione, 71 volont, 72 Weitzenhoffer, 5 Wolberg, 5

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Finito di stampare nel mese di marzo 2005 con i tipi e gli impianti di propriet della C.G. EDIZIONI MEDICO SCIENTIFICHE s.r.l. da Stargraca s.r.l. - Grugliasco (TO)

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