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IPOTESI DI LAVORO DI DIRITTI OPPORTUNIT EQUIT Estratti dalle dichiarazioni alla stampa

PRESENTAZIONE CANDIDATO: Alexander Schuster lavora all'universit come coordinatore scientifico di un progetto di ricerca europeo e contemporaneamente esercita la professione di avvocato, dedicandosi in entrambe le attivit al tema dei diritti umani, del diritto di famiglia e dei diritti delle minoranze. E' inoltre giornalista pubblicista. E stato esperto legale indipendente per la Commissione Europea, dirigente sportivo nazionale (FISO) e presidente di associazioni accademiche (ADI Trento). Sposato con Manuela, insegnante precaria, nato 35 anni fa, da madre trentina e padre tedesco. La sua storia personale e la doppia cittadinanza lo rendono particolarmente sensibile ad ancorare il Trentino a una prospettiva europea. LA CANDIDATURA: Da parte sua il candidato precisa: La mia una candidatura non partitica, quello che vorrei interpretare un progetto civico che nasce dal basso, con un gruppo di giovani che sta lavorando da tempo. arrivata questa proposta dai socialisti che considero unopportunit per poter incidere, dentro la coalizione di centrosinistra, su alcuni temi che consideriamo importanti e che non trovano grande spazio, i diritti civili, ma anche la ricerca, luniversit, linnovazione. Il nostro obiettivo costruire una lista per le prossime elezioni provinciali. Il Psi ha da anni concentrato la sua attenzione ai temi dei diritti civili e della laicit. La mia candidatura frutto anche di questa condivisione, mediata dallamico Claudio Fontanari; come cittadino tedesco voter [per le elezioni federali in Germania] in settembre e mi sento vicino al[la] Spd. Ho frequentato i primi meet-up di Trento, mi attirava molto lidea che i cittadini discutessero tra loro del bene comune, ma i metodi di Grillo oggi non hanno senso. INDIPENDENZA: Quali sono i valori a cui non rinuncerebbe? Lindipendenza dal potere politico. un punto forte della mia candidatura: non ho padre n padrone, non ho mai preso consulenze dallente pubblico, i soldi per la ricerca (Schuster coordinatore di progetti con varie universit nazionali ed estere per un totale di 1,3 milioni di euro in 5 anni, ndr) li trovo dallEuropa, inoltre il partito mi ha dato carta bianca. Un altro valore in cui credo lequit, anche quando costa. PROGRAMMA O VISIONE: Il mio non un programma, n stato ancora scritto un programma della coalizione: i candidati che in questi giorni parlano di programmi dimostrano la poca propensione al dialogo. DOE una visione del Trentino. OPPORTUNIT, OTTIMISMO, EQUIT: Un obiettivo chiaro: riportare al centro della politica e del futuro del Trentino risorse e idee inespresse. No, non si sta parlando del 13 luglio. Oggi sappiamo che agli occhi della maggioranza dei trentini un trentacinquenne pu essere ritenuto simpatico, ma non visto come un possibile Presidente della Provinci a. Noi

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parliamo del 2018. Occorre per iniziare ad arare il campo gi oggi affinch fra cinque anni una donna trentenne possa essere considerata una valida candidata, al pari degli altri. Una persona ascoltata e votata solo per le sue capacit, per le sue idee, senza che debba alzare la bandierina dellet, del genere, del suo orientamento sessuale o del colore della sua pelle, perch tutti noi sapremo guardare oltre le apparenze. I giovani si impegnano oggi perch nei momenti di crisi hanno le forze per guardare con ottimismo al futuro. Sar la loro fiducia in una societ giusta ed equa ad aiutare chi, non pi capace di fare le valige per cercare lavoro altrove, si scopre vulnerabile. Ecco la mia visione: un Trentino che nel 2018 diventa terra di Diritti, di Opportunit, di Equit per tutti. Questo il progetto DOE. Per dare fiducia a chi vuole mettersi in discussione scommettendo su se stesso e sugli altri. In momenti come questi lelettore deve fare scelte coraggiose e lungimiranti, perch solo queste e non assegni doro calati dallalto creano ottimismo e opportunit. Se crediamo nelle capacit delle nuove generazioni, sappiamo che prenderanno le decisioni giuste per il futuro del Trentino, al di l delle tante, troppe promesse elettorali. COALIZIONE: Chiunque vincer queste primarie il mio impegno sar per rafforzare una coalizione che non deve dare nulla per scontato e che dovr convincere elettori nuovi. Con Lucia Coppola condivido il sentimento di sofferenza per non essere considerati, come donna lei e come 35enne io, possibili guide della Provincia. In Germania abbiamo un cancelliere donna e un vice giovane. Se lidea di equit solamente di sinistra lo sono anchio. RISORSE FUTURE E APPROCCIO ALLA RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA: Dobbiamo prepararci a fronteggiare una situazione che vede un miliardo in meno sul bilancio provinciale. stata questa presa di coscienza che mi ha spinto a mettermi in gioco. Se non riusciamo a costruire uneconomia che cresce grazie ad investimenti in risorse umane, il Trentino torner ad essere terra di emigrazione. Ci significa avviare un percorso per liberarci dal doping provinciale. Creare opportunit significa far sentire a casa qui chi ha idee: non vuol dire staccare assegni o promettere pacchetti di incentivi, come fa ancora Grisenti. La questione che se ai cittadini spieghiamo il perch non sar pi possibile avere lospedale o il tribunale sotto casa saranno in grado di capire, a patto per che le decisioni non vengano calate dall'alto. Per farlo per serve avere chiara l'idea di ci che ci aspetta. E qui, per Schuster, la questione si complica: Se fino al 2015 ci sono delle previsioni di tagli e spese nulla ho trovato per i successivi anni. Il problema? Il 2017 sar un anno spartiacque perch da quella data terminer il pagamento di trasferimenti arretrati dovuti dallo Stato alla Provincia il che significa che il Trentino avr un miliardo circa di euro in meno. Occorre ragionare oggi su come sfruttare i prossimi cinque anni per affrontare un calo delle risorse pubbliche del 30%. La priorit fare meglio con meno risorse. I tagli sono stati una scintilla, ma anche una opportunit. Se ci dovranno essere, ci saranno, ma spero non calati dallalto. Ai cittadini non si pu dare una soluzione preconfezionata. COSTI DELLA SANIT: Il problema complesso. una questione di razionalizzazione ed equit. I cittadini-elettori sono stati indotti da una certa politica a pensare che sotto casa avrebbero trovato il tribunale o lospedale. Oggi scopriamo che non cos.

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AUTONOMIA E EUROPA: La riforma della Costituzione proposta da Monti era incentrata su un principio: in tempo di crisi, ricentralizziamo. Per chi, come me, crede nella capacit dei territori di autogovernarsi questa non pu essere la soluzione. Il candidato indipendente promosso dai Socialisti, ribadisce poi quanto fatto dal Trentino: Abbiamo partecipato al risanamento nazionale, il nostro un autogoverno responsabile. Doppia cittadinanza, specializzazione in cooperazione transfrontaliera, Schuster un europeista convinto. Al tempo stesso traccia il bilancio degli ultimi anni: A monte del Gect c' una proliferazione di collaborazioni, ma nella sostanza quali sono i progetti concreti per determinare sinergie economiche e di ricerca? Nemmeno uno. Ecco lauspicio: ll prossimo presidente dovr credere nei fatti, non solo nelle parole. Quindi smettere di creare nuove scatole e, piuttosto, sfavorire coesione territoriale nella ricerca, nell'educazione, nello sviluppo economico. Ancora: Vorrei che il Trentino diventasse modello, partecipando alla formazione delle decisioni nellUnione europea. COMUNIT DI VALLE e FUSIONE DEI COMUNI: Qui si tratta di capire come riformarle. A fronte di 16 Comunit di valle abbiamo 4 distretti sanitari. Oggi abbiamo dei distretti su cui gravitano 5 Comunit di valle. Si tratta di capire in che misura possiamo riformare la riforma, tenendo conto del fatto che in Trentino c unimportante tradizione di governo comunale. Io dico che non devono esserci fusioni calate dallalto, come invece - ricordo - era stata calata dallalto la riforma delle Comunit di valle. Ogni modifica istituzionale deve essere condivisa. Deve essere consentito ai Comuni di valutare come integrarsi, fino alla fusione, ma senza forzature, senza imposizioni della politica centrale. Alexander Schuster, espressione dellala laico-socialista, le Comunit di valle non sono mai piaciute. Per - dice -penso che sia sempre un errore, per chi arriva al governo, cominciare facendo tabula rasa di quello che trova. Infatti, ci siamo impegnati come coalizione a mantenerle. Io le considero unopportunit per favorire la fusione tra Comuni. Dico "favorire" perch anche la fusione non qualcosa che si pu calare dallalto. Se oggi le Comunit di valle mostrano di essere poco sentite dalla gente, proprio perch sono avvertite nome qualcosa di calato dall'alto. Io credo -continua il giurista - che gi adesso, a livello comunale, si sia cominciato a capire che in futuro le risorse a disposizione non saranno pi quelle del passato. Piuttosto che imporre le fusioni, cosa che scatenerebbe i campanilismi, la Provincia deve informare i cittadini del drastico calo di risorse che ci attende, in particolare dal 2017. Saranno poi i sindaci a dover spiegare ai propri concittadini perch intendono offrire loro servizi pi cari e meno efficienti, invece che fare rete. RICERCA E INNOVAZIONE: Noi siamo sempre stati critici su quanto stato fatto a livello trentino nel settore della ricerca e dellinnovazione. Avrei molto da dire su come sono stati spesi i soldi pubblici destinati alla ricerca scientifica. Potremmo discutere anche dei risultati. Di sicuro un risultato stato raggiunto: i trentini sono cresciuti e a Trento sono arrivati giovani con grandi capacit. Ma il punto proprio questo: i talenti sono quelli dei giovani, non quelli dei premi Nobel ultrasettantenni che vengono scarrozzati in giro per la provincia. Non sono i Nobel che possono dare un valore aggiunto a questa terra, ma i giovani. I ricercatori di valore cosa fanno? Siccome qui non vengono valorizzati, se ne vanno oltreoceano, ad Harvard

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o al Mit. Non si pu certo dire che la politica trentina abbia puntato sul talento dei giovani . Sarebbe il caso di lavorare pi sulla ricerca che sui contenitori, come mi pare si stia facendo nellInformation Technology, che non credo abbia veramente bisogno di chiss quali spazi fisici. Aggiungo che ci sono altri settori, che si dovrebbero valorizzare di pi. Penso alla promozione di bilinguismo e trilinguismo. LINGUE STRANIERE: La mia tesi di laurea fu dedicata proprio allanalisi giuridica ed economica del multilinguismo in ottica comparata. Io stesso sono cresciuto bilingue italianotedesco e se oggi insegno e lavoro anche in inglese e in francese e riesco a leggere lingue come lo svedese, lo spagnolo e il portoghese proprio perch il binomio lingua neolatina-lingua germanica apre le porte alle culture e tradizioni che hanno costruito lEuropa. Ci detto, linglese oggigiorno, volenti o nolenti, la lingua franca. Lo soprattutto per uno studente universitario e per un adulto. E vorrei precisare che personalmente ritengo anche le lingue minoritarie o i dialetti vissuti nel vivere quotidiano una grande risorsa, proprio per la facilit con cui in tenera et possono essere apprese. Questo perch ci che dobbiamo fare con i giovanissimi abituarli soprattutto a ragionare e ad esprimersi con pi codici linguistici, a creare la forma mentis del multilinguismo. Solo cos lacquisizione di ogni ulteriore ling ua sar resa pi facile. Vorrei [] segnalare limportanza del fornire ai giovani un esempio e un orizzonte a cui tendere. Penso che una dirigenza del settore pubblico cos come privato moderna, che parla le lingue e dialoga con il mondo, una dirigenza che la mattina non prende in mano solo il Corriere del Trentino o il Trentino, ma anche Der Spiegel piuttosto che The Guardian o Le Monde, in breve, una dirigenza che finalmente sia di respiro internazionale, sia quellutile esempio per incoraggiare i giovani ad investire su loro stessi. Solo cos le lingue saranno vissute come una ricchezza e come uno strumento per gettare uno sguardo sul mondo che cambia. OFFERTA CULTURALE: Muse e Mart, ci sono e ne prendiamo atto. Certo che sarebbe stato meglio ponderare certe scelte, quando si deciso di farli. Sar difficile gestirli perch il Trentino piccolo e ha un bacino limitato. Unico modo per renderli sostenibili riuscire a portare un clima di creativit anche da noi che li sappia valorizzare. APERTURA NOTTURNA LOCALI: Con stupore le persone che partecipano al progetto Diritti-Opportunit-Equit hanno appreso della decisione del Comune di Trento di anticipare lorario di chiusura del Caf de la Paix dalla mezzanotte alle 22.30. Il conflitto tra chi risiede in citt e desidera silenzio, in particolare in centro storico, e il vociare di persone che esprimono la loro socialit esternamente ai locali pubblici esiste oramai da alcuni anni. Anche questa volta esso stato risolto ascoltando la sola voce dei residenti, ma rimane, di fatto, aperto. Il problema sollevato gi quattro anni fa alle elezioni comunali da Trento Soul Moderno e riemerso oggi con il caso del Caf de la Paix uno degli elementi che meglio racconta le trasformazioni sociali avvenute in Trentino e a Trento in particolare negli ultimi decenni. E emersa una giovent cosmopolita fatta di studenti universitari e una comunit intellettuale e dinamica alla ricerca di ci che d pienezza al vivere insieme, ovvero la socialit creativa. A questa esigenza danno spazio esperienze come il Caf de la Paix e a queste

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esigenze bisogna dare una risposta condivisa con la citt. Negare lesistenza di questo conflitto o risolverlo in maniera semplicistica e manichea non , a nostro parere, il modo adeguato per affrontarlo. Ci che va costruito un percorso di salvaguardia e ampliamento degli spazi di socialit. La risposta formalmente spetta al Comune di Trento, ma nella sostanza a tutta la cittadinanza. IMPRENDITORIALIT: Negli ultimi 20 anni il Trentino ha respirato aria di internazionalit, un processo che condivido in pieno e che d legittimazione morale alla mia presenza in questa coalizione. Non servono grandi incentivi: quando hai unidea la crei anche in un garage, ma devi essere sicuro che il tuo successo non dipende dalla cerchia politica di appartenenza. Perch si invitano gli assessori alle inaugurazioni di attivit private? E perch questo assessore e non laltro? Non si pu parlare di innovazione in una societ economicamente e socialmente ancora troppo chiusa. TURISMO: Il settore va aiutato a staccarsi dal modello passato. In Trentino non si costruito un progetto ascoltando il territorio e oggi tale modello non sostenibile. La prima cosa da fare una card del Trentino di tutti i servizi, dai musei alle piste, come in tutte le realt turistiche evolute. In questo modo si giustifica anche la tassa di soggiorno. CONTRIBUTI ALLE IMPRESE: Si deve uscire dalla logica degli incentivi. Si pensi a percorsi di istruzione e formazione in linea con le esigenze delle imprese in crescita. INDUSTRIA TRENTINA: Dopo Mazzalai, ora tocca a noi dare una risposta alle questioni che pone. Un politico deve arricchire la visione del Trentino che propone di tutti gli impulsi che riceve, ma senza piegarsi e difendendo le scelte che compie. Ecco perch intendo rispondere con sincerit a Confindustria. Riorganizzazione degli enti provinciali: non vi dubbio che vi ancora molto da fare e che non si pu reagire con del semplice maquillage istituzionale. La coalizione del centro sinistra autonomista non dovr cedere a compromessi per preservare le poltrone degli amici e dovr avere chiari alcuni punti. Ogni (ennesima) riforma della riforma ha un costo, perch unesperienza di lavoro di gruppo costruita nel tempo un patrimonio che non va dilapidato. E non dimentichiamo mai che le vere riforme si fanno coinvolgendo e motivando le persone, non approvando leggi e determine. Concordo che vi una preoccupante incapacit del sistema pubblico nella generazione di nuova classe dirigente. Tuttavia, sarebbe illusorio pensare che il problema di ricambio di energie sia limitato alla sola politica. Nessun settore, oggi, pu dirsi il leone dellinnovazione e di una genuina alleanza generazionale, tanto pi in un sistema italiano in cui economiafinanza-pubblica amministrazione sono una commistione di volti introvabile in altre sane democrazie occidentali. Ecco perch tutti devono attivarsi e mettersi in discussione, non solo alcune lite. Lo slogan pi industria, pi lavoro, pi benessere: daccordo, ma attenzione a non far coincidere semplicisticamente crescita economica con benessere. LItalia una Repubblica democratica fondata sul lavoro, non sul salario: questo non dobbiamo mai dimenticarlo. Il lavoro realizzazione della persona, espressione della sua creativit, motore della nostra societ se in armonia con la nostra cultura e il nostro territorio. Quando Mazzalai parla di maggiore flessibilit deve chiarire cosa intende, perch lindustria deve porsi come alleata della societ, mai dettare unagenda, convinta di avere la soluzione valida per tutti.

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Infine lambiente. Mazzalai se l presa con la tutela del canto del gallo fo rcello durante il periodo riproduttivo, visto come inaccettabile limite agli interventi sugli impianti sciistici. Il canto metafora o sineddoche? Qualcuno ha suggerito che Confindustria volesse evocare limmagine di una pubblica amministrazione che promette, cantando, riforme e semplificazioni, ma intanto nulla fa. Forse, ma a mio avviso egli ha usato la figura retorica della sineddoche, in cui il gallo forcello parte che rappresenta il tutto, la fauna come la flora. Ma le esigenze dellindustria non potranno mai garantirle carta bianca su ambiente e diritti. Ci deve essere difeso tanto pi in un periodo di crisi, in cui la vulnerabilit dei diversi attori molto alta. Lesempio delle due aziende della Val di Fiemme che da anni avevano manifestato le esigenze di ampliamento dei propri spazi e che, esauste, alla fine costruiscono due nuovi capannoni a Fontanefredde, a pochi chilometri in Alto Adige non convince. Mazzalai ha ragione: reattivit e velocit di Provincia e Comuni sono elementi chiave, anche nel rivedere i piani regolatori. Lindustria, per, non pu rivendicare il potere di decidere dove costruire in nome della crescita. Ho visto i due capannoni di cui parla: un pugno nellocchio per chi, come me, quella strada lha fatta tante volte e sapeva che l lo sguardo era solito perdersi nel verde delle nostre montagne. LAlto Adige ha acconsentito a quegli obbrobri ambientali perch li ha collocati sul confine con il Trentino, in una zona che per loro non ha alcun pregio turistico. Ma la crisi non deve diventare una guerra del cemento combattuta sui confini di province e regioni. Ovviamente gli spunti offerti da Mazzalai sono tanti e per questo non posso che auspicare che gli industriali siano fra le persone che agli incontri sul territorio porranno domande a noi candidati. Chiediamo di essere valutati in termini di credibilit, mettendoci alla prova non sulle buone intenzioni, ma sulle capacit. Una cosa, comunque, gi distingue me dallassessore Olivi. Mi opporr ad un assessorato che unisca economia ed ambiente, perch questultimo non cada facile vittima della crisi. Lambiente deve mantenere la centralit che ha sempre avuto nella nostra storia trentina. Vedo semmai un assessorato alleconomia e allistruzione: perch al centro della crescita industriale ci siano le risorse umane, non quelle naturali. Questa la visione che propongo a Confindustria, anche perch consentire al privato di autocertificare ci che fa richiede che questo si guadagni, prima di tutto, la fiducia di chi governa in nome di tutti i cittadini. SINDACATI E LAVORO: Bene ha fatto il Corriere a porre finalmente sul tavolo la questione del lavoro. Metroland cos come Muse/Mart non sono le grandi sfide del Trentino di domani. il lavoro, pubblico come privato, la grande scommessa e ci su cui dobbiamo confrontarci. Nellimpossibilit di esprimere la mia opinione sulledizione di ieri, colgo loccasione ora per rivolgermi ai segretari dei sindacati CIGL, CISL e UIL. Mi pare che essi abbiano senza ragione esteso a tutti i cinque candidati una posizione che, in realt, propria dei soli tre assessori. In una intervista pubblica del 19 giugno ho preso le distanze dallattuale giunta, mettendo in guardia dal blocco del turn over, il quale non deve essere totale, ma selettivo. Coloro che sono prossimi alla pensione devono venire incontro ai giovani con contratti di solidariet espansivi, scarsamente attuati. Cari segretari, io avevo gi indicato come esempio proprio lAlto Adige, dove luscita controllata accompagnata da unentrata controllata. I tre sindacati hanno allora chiesto proprio ci che avevo proposto in tempi non sospetti. Non deve sorprendere. Io vivo su di me il blocco totale delle assunzioni imposto allUniversit di Trento provincializzata. Mia moglie vive la precariet dellinsegnamento pubblico imposto da una Provincia che per risparmiare sulla pelle delle nuove generazioni non assume insegnanti, con tutte le conseguenze sul loro benessere e i loro progetti di vita. Per non parlare, poi, delle tante storie di amici e colleghi. Dobbiamo dire basta al sistema trentino cos come italiano in cui ci sono decenni in cui si assume a dismisura e altri in cui si risolve tutto con il tanto amato blocco, sintomo tanto di una incapacit di governare con lungimiranza quanto di un sistema

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clientelare. Non voglio lisciare il pelo ai sindacati, ai quali quindi dico che portano una responsabilit importante per queste ondate di indigestioni e digiuni. Il lavoro si tutela non solo guardando allinteresse degli iscritti di oggi, ma anche a quello di domani. Doverano i sindacati quando si trattava di porre un freno alle assunzioni smoderate della pubblica amministrazione negli anni dellabbondanza? I giovani sentono oggi lontani non solo i partiti, ma anche i sindacati. da questo problema che dobbiamo ripartire per cercare, insieme, di risolverlo. Il mio programma Diritti Opportunit Equit pone al centro le risorse umane prima di quelle economiche e c una ragione ben precisa: lunica via per uscire dalla crisi con orgoglio e speranza. La nostra amministrazione ricca di persone capaci che, se ascoltate e valorizzate, diventeranno insieme a imprenditori e societ civile i protagonisti del Trentino di domani. Mi aiutano in questi giorni, ci saranno domani quando il Trentino li vorr ascoltare. I sindacati devono allargare il loro orizzonte e assumersi la responsabilit di divenire partner di unalleanza intergenerazionale che oggi manca. Un buon punto di partenza evitare di credere che solo i soliti noti siano in grado di realizzare quel rinnovamento di metodi e visioni che tutti attendiamo da fin troppo tempo... TRASPORTI E VIABILIT: Con le entrate in calo e la spinta della mobilit sostenibile il Trentino a una svolta: si deve ancora investire nella viabilit tradizionale, ovvero le strade, oppure spingere ferrovia e sistemi alternativi? Il demanio stradale in Trentino oggi notevole. Penso che si debba puntare prioritariamente sulla ferrovia. Riguardo alle infrastrutture viarie, l'appalto del tunnel Loppio-Busa sembra imminente. Lo stesso non si pu dire per il tunnel di Tenna, dal costo di 350 milioni, su cui dovr pronunciarsi la prossima giunta provinciale. Giusto farlo o no? Capiamoci: nei prossimi cinque anni ci sar un taglio drastico del 30% delle risorse della PAT. Sono lunico a dire le cifre: o la gente mi segue o sar troppo tardi. Il tunnel di Tenna ha un costo esorbitante. Ora il tempo degli investimenti veri, quelli che ritornano ricchezza a lungo termine, anche se non appariscenti e non amati dai potenti di turno. Valdastico, una polemica infinita. Contrario alla realizzazione? Come considerazione generale, le opere pubbliche sono scelte complesse che necessitano di analisi oneste e prudenziali, cio non pilotate. Meno soldi, meglio spesi. In ogni caso, la popolazione deve essere coinvolta prima di compiere la scelta. E inaccettabile che unopera di tale portata la si decida in una stanza. A tal proposito non posso che dire attenzione: lA22 fonte di ricchezza per la nostra Provincia, ma c il rischio che in cambio della proroga della concessione A22 il futuro presidente chiuda un occhio sulla Valdastico. Simili scambi sulla pelle della popolazione e dellambiente sono inaccettabili. Ferrovie e metropolitana di Trento, cosa si pu attuare del sogno" Metroland? E dove? La Valsugana va potenziata anche se costerebbe decine e decine di milioni? Se una giunta che ha rincorso i grandi progetti mi dice che Metroland insostenibile finanziariamente ci credo. I trasporti non sono mai fini a se stessi, ma funzionali. Per questo interventi parziali devono inserirsi in un piano strategico del territorio che dovr essere costruito con la popolazione e non calato dallalto. Ad ogni modo, mi pare che un potenziamento della ferrovia Valsugana sia da prendere in grande considerazione. Prioritario mi pare anche il potenziamento dei collegamenti con lAlto Adige e Rovereto. Linea ad alta capacit del Brennero: infrastruttura necessaria o scempio ambientale? Ho studiato il corridoio del Brennero dal 2007 al 2010 e ho concluso contro il treno ad alta capacit. Costi enormi, impatto sullambiente e stress sulla popolazione per due decenni, con il Trentino relegato a territorio di transito senza fermate: a che pro in uneconomia stagnante?

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Vedo solo lobby interessate alle grandi opere. Il Trentino deve cambiare radicalmente approccio. L'aeroporto di Verona sta affrontando un percorso di rilancio: quanto importante per il Trentino? Io non ho n padri n padroni, salvo la ragione. Trento deve smettere di ripianare le passivit di Brescia, Bolzano e Verona e fare una scelta per il Catullo, con il quale prioritario potenziare i collegamenti. Intendo promuovere uno studio di fattibilit economica del modello airport shuttle in vetture a nove posti adottato da molti aeroporti europei e offrirlo alliniziativa privata, senza ulteriori costi per la PAT. Ferrovie e metropolitana di Trento, cosa si pu attuare del "sogno" Metroland? E dove? La Valsugana va potenziata anche se costerebbe decine e decine di milioni? Se una giunta che ha rincorso i grandi progetti mi dice che Metroland insostenibile finanziariamente ci credo. I trasporti non sono mai fini a se stessi, ma funzionali. Per questo interventi parziali devono inserirsi in un piano strategico del territorio che dovr essere costruito con la popolazione e non calato dallalto. Ad ogni modo, mi pare che un potenziamento della ferrovia Valsugana sia da prendere in grande considerazione. Prioritario mi pare anche il potenziamento dei collegamenti con lAlto Adige e Rovereto. Linea ad alta capacit del Brennero: infrastruttura necessaria o scempio ambientale? Ho studiato il corridoio del Brennero dal 2007 al 2010 e ho concluso contro il treno ad alta capacit. Costi enormi, impatto sullambiente e stress sulla popolazione per due decenni, con il Trentino relegato a territorio di transito senza fermate: a che pro in uneconomia stagnante? Vedo solo lobby interessate alle grandi opere. Il Trentino deve cambiare radicalmente approccio. Concessione A22: cosa deve augurarsi il Trentino? Vedi sopra. L'aeroporto di Verona sta affrontando un percorso di rilancio: quanto importante per il Trentino? Io non ho n padri n padroni, salvo la ragione. Trento deve smettere di ripianare le passivit di Brescia, Bolzano e Verona e fare una scelta per il Catullo, con il quale prioritario potenziare i collegamenti. Intendo promuovere uno studio di fattibilit economica del modello airport shuttle in vetture a nove posti adottato da molti aeroporti europei e offrirlo alliniziativa privata, senza ulteriori costi per la PAT. Oltre a quelle di trasporti e mobilit quali altre infrastrutture servono per lo sviluppo della provincia: fibra ottica, wireless, e poi? Dopo strade e trivellamenti infiniti, mi pare il tempo di impegnarsi a portare entro dodici mesi internet gratuito, ad alta velocit e senza fili in tutti i comuni trentini. Non solo per i turisti e per i nostri giovani, ma perch non si digitalizzano i servizi cittadini- amministrazione e non si innova senza questo tutto sommato piccolo, ma fondamentale investimento. FIBRA OTTICA E WIRELESS: Oltre a quelle di trasporti e mobilit quali altre infrastrutture servono per lo sviluppo della provincia: fibra ottica, wireless, e poi? Dopo strade e trivellamenti infiniti, mi pare il tempo di impegnarsi a portare entro dodici mesi internet gratuito, ad alta velocit e senza fili in tutti i comuni trentini. Non solo per i

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turisti e per i nostri giovani, ma perch non si digitalizzano i servizi cittadini- amministrazione e non si innova senza questo tutto sommato piccolo, ma fondamentale investimento.

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