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LUSPIO Facolt di Interpretariato e Traduzione

Informazioni e suggerimenti per la redazione della tesi di laurea magistrale

aggiornamento del 30/11/12

Lo svolgimento della tesi di laurea costituisce il momento culminante del percorso di studi universitario, pertanto gli studenti devono fare appello alle conoscenze e alle metodologie di studio acquisite durante questo cammino e devono dimostrare capacit di iniziativa e rigore nella ricerca e nella compilazione di un lavoro completo e adeguatamente strutturato. La tesi di laurea pu di fatto essere considerato il primo lavoro scientifico e professionale realizzato dai neo-laureati, e in alcuni casi pu rappresentare oggetto di discussione in un colloquio di lavoro, diventando cos un valido biglietto da visita. La FIT ha ritenuto opportuno stilare il presente documento con lobiettivo di fornire indicazioni finalizzate ad agevolare gli studenti nello sviluppo del proprio lavoro.

INFORMAZIONI GENERALI E ADEMPIMENTI FORMALI


Il CdF del 26 novembre ha deliberato di prevedere due tipologie di tesi di laurea magistrale: a) tesi applicative per le quali il punteggio massimo attribuibile sar di 8 punti. Il foglio di assegnazione firmato dal docente dovr essere consegnato in Segreteria non meno di 6 mesi prima della laurea. b) tesi di analisi e ricerca per le quali il punteggio massimo attribuibile rimarr di 11 punti. Il foglio di assegnazione firmato dal docente dovr essere consegnato in Segreteria non meno di 9 mesi prima della laurea. Il presente documento sar aggiornato prossimamente tenendo conto di quanto sopra.
Chiedere la tesi Sebbene il Regolamento didattico della Facolt non imponga alcuna data per la richiesta della tesi, bene farlo non oltre la fine del 1 semestre del II anno di corso (la tesi dovrebbe prevedere almeno 6 mesi di lavoro sistematico per le tesi applicative e almeno 9 mesi per le tesi di analisi e ricerca). possibile chiedere la tesi a qualsiasi docente o ricercatore della Facolt e in qualsiasi disciplina insegnata. In caso di mancata disponibilit del docente prescelto, ci si pu rivolgere alla Presidenza per avere indicazioni utili su altri docenti disponibili. Presentare il modulo di assegnazione della tesi Il foglio di assegnazione della tesi deve essere presentato almeno 6 mesi prima della sessione di laurea in cui si prevede di discuterla per le tesi di carattere applicativo e almeno 9 mesi prima per le tesi di analisi e ricerca. Il modulo, da compilare con il titolo provvisorio della tesi e la firma del relatore, deve essere scaricato dalla pagina personale studente del sito LUSPIO. Presentare la domanda di ammissione allesame di laurea I laureandi devono presentare alla Segreteria studenti la domanda di ammissione allesame di
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laurea circa 45 giorni prima della sessione di laurea. Il Consiglio di Facolt del 26 novembre 2012 ha deliberato che a partire dalla sessione di marzo 2013 tale foglio debba essere firmato dal relatore, il quale, in questo modo, autorizza lo studente a laurearsi e certifica che il lavoro ha raggiunto un livello sufficiente per poter essere completato nei tempi previsti per la presentazione. Altre informazioni sono disponibili alla pagina Prove finali e lauree del sito LUSPIO (http://www.luspio.it/obj.aspx?id=62707dce-f7fc-4986-816f-8698f9296148).

Depositare la tesi La tesi deve essere consegnata presso la Segreteria studenti su supporto elettronico (CD) in copia unica, firmata dal/la candidato/a, 20 giorni prima della sessione di laurea. Il CD deve essere contenuto in una custodia rigida (non in bustina), e deve riportare nel frontespizio (scaricabile dal sito LUSPIO) i seguenti dati: LUSPIO Facolt di Interpretariato e Traduzione Corso di Laurea magistrale in Interpretariato e Traduzione Titolo della tesi Candidato/a (Nome e Cognome) Relatore/trice (Titolo accademico, Nome e Cognome) Anno accademico in cui si sostiene lesame di laurea.

Una volta consegnato in Segreteria, il testo non pi modificabile. Se ci si accorge di errori formali dopo la consegna, si pu preparare un errata corrige da distribuire alla Commissione il giorno stesso della discussione. La tesi deve inoltre essere consegnata in forma cartacea al relatore e al correlatore, nei tempi e modi concordati con questi ultimi, i quali metteranno le loro copie a disposizione della Commissione di laurea il giorno della discussione della tesi.

RELATORE E CORRELATORE
Ruolo del relatore La funzione del relatore quella di seguire il/la laureando/a durante lo svolgimento della tesi. Nello specifico, il relatore si occupa di: aiutare a individuare e definire un argomento per la tesi; concordare tempi ragionevoli di stesura; fornire tutte le indicazioni utili (struttura e organizzazione dello studio, fonti documentali, spunti bibliografici, suggerimenti redazionali, ) per un corretto e adeguato svolgimento del lavoro; leggere i capitoli che compongono la tesi, suggerendo miglioramenti e indicazioni sul contenuto e sulla forma.

Ruolo del correlatore


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Il correlatore nominato dalla Presidenza di Facolt nellimminenza della sessione di laurea, in base a interessi e aree di competenza affini con largomento della tesi, anche accogliendo uneventuale proposta del relatore. Il correlatore pu, in accordo con il relatore, seguire lintero sviluppo del lavoro, o parte di esso, qualora la natura della tesi lo richieda; oppure pu limitarsi alla valutazione del lavoro concluso, esprimendo il suo giudizio in sede di discussione della tesi. Capitoli in visione al relatore e/o al correlatore consigliabile lasciare in visione al relatore/correlatore solo copie del proprio lavoro e dei relativi materiali raccolti, per cautelarsi da eventuali smarrimenti o furti. Il testo, scritto con un programma di elaborazione testi, deve essere accompagnato dai seguenti dati: nome e cognome; indirizzo di posta elettronica; titolo completo (anche se provvisorio) della tesi; indice (anche se provvisorio) dellintero lavoro.

Le pagine devono essere numerate e il testo deve essere impaginato in modo tale da lasciare spazio per correzioni e commenti. Il relatore/correlatore deve restituire il testo revisionato ed essere disponibile a discuterne i contenuti con il/la candidato/a in tempi ragionevolmente brevi (indicativamente non oltre 2 settimane). La revisione del testo comporta una verifica dettagliata dei contenuti, corredata da commenti e indicazioni che possano aiutare a proseguire nella stesura, ma anche una considerevole attenzione agli aspetti formali della tesi (impaginazione, citazioni, note, bibliografia, ecc.). Alcuni consigli La scelta dellargomento della tesi un momento fondamentale, a cui dedicare la massima attenzione. Bisogna dunque evitare di compierla in modo frettoloso o superficiale, cos come di presentarsi dal relatore confessando di non avere la minima idea al riguardo. necessario rifletterci attentamente, considerando le proprie attitudini, le conoscenze di base acquisite e anche i gusti personali. bene concordare con il relatore tutti gli aspetti importanti del lavoro, modalit e tempi di consegna in primo luogo. I laureandi hanno il dovere di mantenere contatti costanti con il relatore, preparando accuratamente le questioni da sottoporre durante gli incontri stabiliti. Prima di consegnare un capitolo al relatore bene rileggerlo con attenzione, anche qualche giorno dopo averlo ultimato: ci permetter una maggiore oggettivit nella valutazione e in uneventuale autocorrezione. Il compito principale del relatore non quello di riscrivere o correggere il lavoro dei laureandi, ma intervenire per fornire linee guida e consigli utili al miglioramento della tesi, individuando i punti critici e aiutando a sviluppare i concetti. Infine, molto importante informare tempestivamente il relatore di eventuali interruzioni di lungo periodo o di altri fattori che potrebbero comportare un ritardo nello svolgimento della tesi.

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LA STRUTTURA DELLA TESI


La tesi di laurea pu essere redatta in lingua italiana o in lingua straniera: la scelta non comporta alcuna discriminazione o agevolazione in termini di valutazione finale del lavoro. Il lavoro presenta, solitamente, la seguente struttura generale: Indice dettagliato Riassunto della tesi in ognuna delle due lingue non usate per la stesura Introduzione Capitoli generali Conclusioni Note Bibliografia Eventuali appendici (tabelle, grafici, ecc.)

Il riassunto Il riassunto (non pi lungo di 500 parole) serve al candidato per esporre in modo conciso: - lo studio considerato; - come tale studio sia stato condotto; - i principali risultati e il loro significato. Il riassunto non un elenco di ci che si fatto, ma un testo informativo che ha lo scopo di permettere, a chi lo legge, di capire se largomento trattato di suo interesse. Pu essere utile fornire una copia del riassunto in italiano ai membri della Commissione di laurea, unitamente al frontespizio e allindice generale della tesi. Lintroduzione Lintroduzione deve contenere gli elementi essenziali a presentare la tesi, anche a chi non ha il tempo di leggerlo integralmente. Pertanto, nellintroduzione occorre illustrare con chiarezza gli obiettivi dello studio e le ragioni sottostanti, fornire cenni della letteratura attinente, presentare la metodologia adottata e lorganizzazione in capitoli del lavoro. I capitoli centrali La parte relativa ai capitoli centrali avr una struttura diversa in base al tipo di studio svolto. Tuttavia si possono individuare alcune caratteristiche generali pi frequenti: una rassegna della letteratura rilevante in quellambito; il modello teorico o lo schema interpretativo sul quale si fonda il lavoro; la metodologia adottata; i risultati ottenuti.

Le note

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Le note hanno una duplice funzione: inserire un rimando bibliografico per opere marginali ma degne di essere citate rispetto al punto che si sta trattando (introdotte in genere con Cfr.); permettere ulteriori considerazioni, citazioni o rinvii che non trovano posto nel testo. Le note sono spesso fondamentali ai fini della valutazione della seriet della ricerca. Organizzazione dei capitoli I capitoli ed eventuali sezioni e sottosezioni devono essere numerati nel modo seguente: 1. (primo capitolo) 1.1. (prima sezione del primo capitolo) 1.1.1. (prima sottosezione della prima sezione del primo capitolo) ecc. La numerazione permette di creare rimandi allinterno della tesi. Per lo stesso motivo quindi necessario numerare anche gli esempi (brani di trascrizioni, di testi oggetto di analisi, ecc.) a partire da (1) per ogni capitolo. Impaginazione Il numero di pagine non predefinito. Dilungarsi o meno nel dettaglio una scelta che spetta ai candidati, ma importante ricordare che quantit e qualit non sono per forza direttamente proporzionali. Il formato delle pagine deve seguire, per quanto possibile, le seguenti impostazioni: carattere: Times New Roman, corpo 12 (testo normale) e corpo 10 (note); interlinea: singola; margini: superiore 3.5 cm, inferiore 2.5 cm, interno ed esterno 2.5 cm rilegatura: 1.5 cm distanza intestazione: 2 cm distanza pi di pagina: 1.5 cm.

Con intestazione e pi di pagina si intendono due righe inserite tra il testo e, rispettivamente, il bordo superiore e quello inferiore del foglio nelle quali riportare, ad esempio, il titolo della tesi o del capitolo corrente, o il numero di pagina. Le impostazioni indicate permettono di ottenere circa 50 righe per pagina. Copertina e frontespizio Sia sulla copertina del CD che su quella delle copie cartacee devono figurare i seguenti dati: LUSPIO Facolt di Interpretariato e Traduzione Corso di Laurea magistrale in Interpretariato e Traduzione Titolo della tesi Candidato/a (Nome e Cognome) Relatore/trice (Titolo accademico, Nome e Cognome) Anno accademico in cui si sostiene lesame di laurea.

Sul frontespizio delle copie cartacee devono comparire gli stessi della copertina. I modelli della copertina del CD e del frontespizio delle copie cartacee sono scaricabili dalla pagina Esami finali e lauree del sito LUSPIO (http://www.luspio.it/awg_view.aspx?
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id=183&sezione=Interpretariato%20e%20Traduzione).

TESI IN TRADUZIONE E INTERPRETAZIONE


Le tesi in Traduzione o in Interpretazione sono le pi frequenti presso la nostra Facolt. Per un quadro di riferimento sulle possibilit operative a disposizione degli studenti interessati (tipi di tesi, argomenti, pianificazione e sviluppo del lavoro, ecc.), vivamente consigliata la lettura di: Williams, J. & A. Chesterman (2002). The Map. A Beginners Guide to Doing Research in Translation Studies. Manchester: St. Jerome. Si tratta di un manuale introduttivo ai fondamenti della ricerca nellambito degli studi in Traduzione e Interpretazione. Altri filoni di ricerca per le tesi in Interpretazione, ancora inesplorati nella disciplina, vengono suggeriti nel volume: Pchhacker, F. (2004). Introducing Interpreting Studies. London/New York: Routledge. Inoltre, un elenco aggiornato delle tesi in Interpretazione del periodo corrente, insieme ad altre ricerche portate a termine, nonch volumi di recente pubblicazione, sono recensiti in: Gile, D. The CIRIN (Conference Interpreting Research Information Network) Bulletin, http://perso.orange.fr/daniel.gile/Bulletin Una domanda frequente rispetto alla quale sono sorti alcuni equivoci : La tesi di laurea pu consistere in una traduzione? La risposta solo parzialmente affermativa. Va infatti specificato che il testo tradotto deve essere accompagnato da uno studio in cui vengono analizzati in modo approfondito sia il testo di partenza che la traduzione, nonch descritti e argomentati i criteri su cui si basano le strategie traduttive adottate, i relativi fondamenti teorici e le soluzioni dei problemi specifici. Questa parte analitica costituisce lelemento centrale della tesi, poich rappresenta il momento in cui la pratica e la teoria del processo traduttivo si integrano. I candidati non devono infatti dimostrare soltanto di aver raggiunto un buon livello di capacit traduttiva (competenza che gli esami sostenuti hanno peraltro gi valutato), ma devono soprattutto dare prova di sapere riflettere adeguatamente sul processo traduttivo in cui sono impegnati. In particolare, per la traduzione si dovr preferibilmente utilizzare un testo integrale e inedito nella lingua di arrivo. Quantificare unestensione minima del testo da tradurre non semplice, dato che uno stesso numero di parole pu avere valore diverso secondo la tipologia testuale. A titolo indicativo, si consiglia tuttavia un limite minimo di 20.000 parole per testi non letterari caratterizzati da un alto livello di specializzazione. La traduzione deve essere impaginata con il testo di partenza a fronte, in modo da rendere pi immediata e agevole la lettura parallela dei due testi. Se il testo originario viene scansionato e riprodotto nella tesi, limpaginazione della traduzione dovr rispettarne le caratteristiche.

GLOSSARI E TESI TERMINOLOGICHE

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Ricerche linguistiche e terminologiche, condotte con unadeguata metodologia scientifica in ambiti specialistici, possono portare alla creazione di glossari e repertori terminologici. Questi ultimi possono costituire tesi di laurea autonome o capitoli di una tesi di traduzione. Alla base di una ricerca terminologica vi il presupposto che non si duplichi materiale gi esistente. indispensabile quindi verificare, con ogni mezzo possibile, che non esistano n glossari n vocabolari tecnici del settore, nella combinazione delle lingue in esame. Una tesi di glossario deve basarsi sullanalisi di testi autentici e aggiornati, in quantit e combinazione rappresentativa. I testi da cui viene estratta la terminologia e le opere di consultazione utilizzate devono essere sempre esplicitamente menzionati; la tesi deve inoltre indicare i criteri applicati nella scelta dei testi e nellestrazione dei termini. Il glossario deve essere compilato rispettando i criteri ufficialmente definiti dai maggiori centri di ricerca terminologica; non ha la forma di una lista, ma di uno schedario terminologico. La realizzazione di uno schedario terminologico deve essere eseguita mediante luso di appositi programmi elettronici; la tesi deve contenere la stampa delle relative schede secondo un formato standard. Alla tesi deve essere allegato lo schedario in supporto elettronico. Le schede potranno essere eventualmente utilizzate ed aggiornate, anche al di fuori della tesi di laurea. Una tesi terminologica dovrebbe contenere almeno 200 schede con relativa traduzione. Tuttavia, in casi particolari ad esempio tesi con schede molto complesse o ambiti terminologici estremamente specializzati pu essere accettato un numero di schede inferiore. Il glossario deve essere corredato da una sintetica presentazione dellambito tecnico-scientifico a cui si riferisce, da cui risultino anche gli elementi di attualit e i principali aspetti operativi che possano motivare e condizionare la relativa ricerca terminologica. Deve inoltre contenere una dettagliata e organica discussione dei problemi linguistici e traduttivi affrontati in tutte le fasi della compilazione, ed eventuali puntualizzazioni o approfondimenti riguardanti la teoria e la prassi terminologica. Formato della scheda Le schede devono contenere almeno i seguenti campi: Denominazione principale Eventuali varianti (abbreviazioni, acronimi, varianti regionali, ecc.) Definizione ufficiale (con indicazione della fonte) Esempio in contesto (con indicazione della fonte) Sinonimi Proposta di traduzione Indice di affidabilit Note Termini connessi (eventuali iperonimi, iponimi, ecc.)

Il glossario potrebbe rientrare in progetti terminologici pi ampi: in tal caso possono essere richiesti ai candidati particolari adattamenti della scheda. Nelle tesi terminologiche presentate da studenti del Corso di laurea in Interpretariato di conferenza, le schede possono considerare anche esempi provenienti da testi orali (conferenze, interviste, ecc.).

TESI DI LAUREA IN ALTRE MATERIE


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Si gi detto che la tesi pu essere richiesta a qualsiasi docente o ricercatore della FIT e in qualsiasi disciplina insegnata. importante sottolineare che la scelta di tesi in materie distanti dagli ambiti linguistici o traduttologici non comporta alcuna penalizzazione in fase di valutazione. Al contrario, una tesi in campo giuridico, economico, sociale o letterario (solo per fare alcuni esempi) pu costituire unottima occasione per ampliare e approfondire competenze che possono essere di grande importanza nel futuro professionale dei laureati, oltre a soddisfare passioni e interessi personali. In questi casi tuttavia consigliabile che i candidati considerino la possibilit di inserire nella tesi unappendice consistente nella traduzione di uno o pi testi relativi allargomento trattato, da concordare con il relatore. Lestensione di questi testi pu essere limitata, e non necessario che siano accompagnati da un commento approfondito.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Indicazioni generali Nella tesi di laurea necessario riportare la fonte di qualsiasi informazione (idee o dati) ricavata dai testi consultati, indicando lautore (o gli autori) e la data di pubblicazione del libro o dellarticolo a cui ci si sta riferendo. Questa indicazione costituisce un rimando alla bibliografia generale che fornir altri dettagli relativi alla fonte bibliografica. La citazione delle fonti una parte essenziale e caratterizzante della tesi di laurea, perch riuscire a fondare e avallare le proprie affermazioni con parole di studiosi gi affermati conferisce allo studio pi autorevolezza, maggiore attendibilit scientifica e dimostra un lavoro di ricerca dettagliato e ampio. Le norme che regolano i riferimenti bibliografici nel testo e in appendice sono legate in parte alle diverse tradizioni culturali e in parte alle consuetudini delle diverse case editrici. Le varianti sono molte: ad esempio, cambia la posizione della data, luso della punteggiatura, il modo di abbreviare pagine (pp./pagg.). Pur esistendo molte valide alternative, la Facolt ha deciso che i laureandi utilizzino tutti le stesse norme, al fine di verificarne la capacit di applicare in modo corretto delle indicazioni redazionali. Nellelaborato scritto, dunque, gli studenti devono seguire le norme contenute in queste pagine. La bibliografia generale alla fine della tesi deve contenere tutti (e soltanto) gli studi indicati con autore e data nel testo e nelle note. Possono esistere testi che, pur essendo stati decisivi per indirizzare il lavoro di ricerca, non vengono citati allinterno della tesi. In questo caso, essi non devono essere inseriti nella bibliografia generale. possibile inserire delle appendici bibliografiche, utili, ad esempio, nel caso in cui una certa categoria di testi sia oggetto della tesi stessa (ad esempio, se la tesi prende in esame dieci traduzioni di Alice nel Paese delle Meraviglie , si pu creare unappendice bibliografica dove inserire i testi presi in esame). La bibliografia deve essere scritta in ordine alfabetico per autore (in caso di omonimia si deve considerare il nome proprio). Se vi sono pi opere di uno stesso autore, queste vanno elencate in ordine cronologico (dalla pi vecchia alla pi recente). In caso di pi autori lopera va inserita secondo il cognome del primo degli autori che compaiono nella fonte. Ad esempio:

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Zanettin, F., S. Bernardini & D. Stewart (2003). Corpora in Translator Education. Manchester/Northampton: St. Jerome. va indicato sotto Zanettin (anche se in ordine gli altri coautori lo precedono). Bibliografia finale - Libro di un solo autore Cognome, iniziale del nome. (data). Titolo, prima lettera maiuscola. Citt: Editore. Es.: Baraldi, C. (2003). Comunicazione interculturale e diversit. Roma: Carocci editore. - Libro di pi autori Cognome, Iniziale del nome. e/and (oppure &) Iniziale del nome. Cognome (data). Titolo. Citt. Editore. Es.: Armstrong, N. & F.M. Federici (2006). Translating Voices, Translating Regions. Roma: Aracne editrice. - Libro a cura di un solo curatore Cognome, Iniziale del nome. a cura di/ed. (data). Titolo. Citt: Editore. Es.: Nergaard, S. a cura di (2002). Teorie contemporanee della traduzione. Milano: Bompiani (strumenti). - Libro a cura di pi curatori Cognome, Iniziale del nome. e/and (oppure &) Iniziale del nome. Cognome, a cura di/eds. (Data). Titolo. Citt: Editore. Es.: De Mauro, T. e I. Chiari a cura di (2005). Parole e numeri. Analisi quantitative dei fatti di lingua. Roma: Aracne editrice. - Saggio in rivista Cognome, Iniziale del nome. (Data). Titolo in tondo (non corsivo). Titolo rivista in corsivo, Volume in numero arabo: pagine (senza pp.). Es.: Duranti, A. (1984). The social meaning of subject pronouns in Italian conversation. Text, 4: 277-312. - Saggio in raccolta Cognome, Iniziale del nome. (Data) Titolo in tondo (non corsivo). Iniziale del nome. Cognome curatore (data). Pagine (senza pp.). Es.: Davidson, J. (1984). Subsequent versions of invitations, offers, requests and proposals dealing with potential or actual rejection. J.M. Atkinson & J. Heritage (1984). 102-128.

Riferimenti bibliografici e citazioni nel testo Nel caso si riportino idee, pensieri o teorie di altri bene citarli nel testo come riferimenti bibliografici nel seguente modo: (Cognome dellautore senza iniziali del nome, tranne in caso di ominimia , data di pubblicazione dellopera citata) Si pu anche inserire il numero delle pagine citate dopo i due punti.

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Es.: (TESTO TESI) Per comprendere il linguaggio occorre studiare i processi che precedono, accompagnano e seguono la produzione linguistica (Wundt, 1900). (TESTO TESI) Anche nel caso di citazioni di brani o frasi altrui, queste vanno seguite da: (Cognome dellautore, anno di pubblicazione: numero di pagina/e) Se la citazione breve (entro le due righe circa) allora questa va messa tra virgolette ed inserita nel testo. Es.: (TESTO TESI) Con il termine multiculturalit si indica un dato di fatto: lesistenza su un territorio di molteplici culture (Bosi, 1998: 35). (SEGUE TESTO TESI). Se la citazione lunga (oltre le due righe), deve essere riportata staccata dal testo e non tra virgolette, deve essere rientrata rispetto al margine sinistro del testo della tesi e solitamente anche scritta in corpo minore rispetto a questo. In questo caso i riferimenti bibliografici vanno aggiunti alla fine della citazione, nella riga successiva e allineati a destra. Es.: (TESTO TESI) Inoltre le favole non racchiudono solo degli insegnamenti, ma spesso sono espressione geniale e divertente di credenze popolari che servono a spiegare la realt circostante.
Luomo semplice, anche se illetterato e ignorante di scienza e storia, ha tuttavia una sua scienza e una sua storia, scienza e storia che gli sono state insegnate dai genitori e dai vicini. Sa come e perch gli animali abbiano acquisito le loro abitudini, come e perch il clima si comporti in un abito modo nel suo paese, come si siano formate le costellazioni, e che cosa significhino. Per ciascuna di queste cognizioni egli possiede una storia, una storia interessante, che giunge a lui da tempi remoti e non da adito a dubbi. (Thompson, 1996: 331-332)

Eventuali omissioni allinterno delle citazioni devono essere segnalate con (); interventi su una citazione devono essere segnalati con parentesi quadre [ ]. Per attirare l'attenzione del lettore su una parola, espressione o frase del testo citato, questa parte verr formattata in corsivo e si scriver "corsivo mio" dentro la parentesi dopo il riferimento bibliografico. Per esempio: (2007: 13, corsivo mio). Riferimenti a materiali tratti da Internet I riferimenti a materiali tratti da Internet devono essere inseriti nella bibliografia generale; non si deve quindi creare una sezione specifica (sitografia) per questo tipo di fonti. I riferimenti devono essere riportati seguendo le norme abituali, con alcune differenze: - La data deve essere quella in cui il documento stato creato, o quella dellultimo aggiornamento. Questa data solitamente reperibile in fondo alla pagina web, oppure sulla home page di un gruppo di pagine. Se la data non disponibile, accanto al nome dellautore non devessere indicato niente. - Alla fine del riferimento bisogna aggiungere lindirizzo web (URL) della pagina. LURL va riprodotto fedelmente ed integralmente (senza punti finali o trattini nel caso si vada a capo) poich lelemento che deve consentire al lettore di ritrovare la fonte qualora desiderasse consultarla. - Dopo lURL bisogna indicare la data in cui il documento stata consultato (data di consultazione: gg/mm/anno).

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Es.: Garzone, G. (2002). The Cultural Turn. Traduttologia, interculturalit e mediazione linguistica, Culture, 16 . http://www.club.it/culture/culture2002/giuliana.garzone/ corpo.tx.garzone.html (data di consultazione: 20/09/2011). Pedrinazzi, P., a cura di (12/05/2010). Daniel Pennac: il traduttore lo psicanalista dell'autore. http://www.wuz.it/intervista-libro/4410/daniel-pennac-traduzione.html (data di consultazione: 22/05/2012). Nel caso di documenti non firmati e/o senza un titolo allinterno della pagina, seguire le seguenti indicazioni: - al posto del nome bisogna indicare lentit (istituzione, associazione, impresa, ecc.) che pubblica la pagina stessa; - il titolo (in corsivo) deve essere quello riportato nella parte alta della finestra del browser. Es.: Commissione europea (30/10/2010). Legislazione UE in Italia. http://ec.europa.eu/italia/ue_italia/legislazione_ue/index_it.htm (data di consultazione: 20/02/2012).

Note Le note vanno posizionate a pi di pagina e devono essere numerate a partire da (1) per ogni capitolo. consigliabile inserirle di volta in volta, e non rimandarne la stesura in un secondo momento.

LA PRESENTAZIONE E LA DISCUSSIONE DELLA TESI DI LAUREA


Lesame di laurea consiste nella presentazione e discussione della tesi di fronte alla Commissione di laurea, formata dal relatore, dal correlatore e da altri docenti della Facolt. I candidati sono chiamati a illustrare il proprio lavoro in maniera sintetica, semplice e chiara. Poich di solito solo il relatore conosce in maniera specifica largomento e gli altri membri della Commissione potrebbero non essere esperti del settore trattato, si consiglia di esporre il proprio lavoro in modo esaustivo ma sintetico, senza scendere troppo nei dettagli ma preoccupandosi di mettere in rilievo: - le ragioni e gli obiettivi alla base del proprio lavoro; - lo sviluppo della ricerca, sottolineando gli elementi originali; - i risultati ottenuti e il loro valore. I candidati devono essere comunque pronti a rispondere e spiegare qualsiasi particolare eventualmente richiesto da un membro della Commissione in sede di discussione. In termini di tempo, la presentazione non dovrebbe superare i 15 minuti, ma le Commissioni in genere apprezzano esposizioni anche pi brevi, che lascino spazio a eventuali richieste di approfondimento o permettano di recuperare i ritardi che inevitabilmente si accumulano. possibile che si desideri o sia necessario avvalersi di supporti elettronici (in genere il computer portatile per presentazioni in Power Point). Anche in tal caso opportuno seguire il criterio della sinteticit e della chiarezza consigliato in precedenza per la realizzazione e lillustrazione delle slide. Inoltre, prima della discussione bene sincerarsi che tutto funzioni ed opportuno avere a disposizione almeno due copie dei file interessati, nel caso un supporto

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venga smarrito, danneggiato, ecc. In alternativa, possibile preparare un sommario dei punti fondamentali della presentazione e distribuirlo in fotocopia ai membri della Commissione.

VALUTAZIONE DELLA TESI


Il voto di laurea (espresso in 110/110) risulta dalla somma tra la media ponderata dei voti conseguiti negli esami sostenuti nel Corso di laurea e il punteggio attribuito dalla Prova finale. Il punteggio attribuibile dalla Prova finale va da 0 a 8 punti per le tesi di carattere applicativo e da 0 a 11 punti per le tesi di analisi e ricerca. Per il Corso di laurea Magistrale in Interpretariato e Traduzione, la Prova finale (corrispondente a 12 CFU) costituita dall'elaborazione della Tesi di laurea e dalla sua discussione davanti ad una Commissione composta da non meno di 5 membri (seduta di laurea). Allo stato attuale, nell'attribuzione del punteggio disponibile per le tesi assegnate fino al 31 dicembre 2012, la Commissione valuta fondamentalmente la Tesi di laurea, ma tiene conto anche della qualit della presentazione e della discussione. I criteri di valutazione della tesi adottati dalla Facolt sono i seguenti: Tesi gravemente carente. Tesi caratterizzata da carenze metodologiche. Tesi strutturata correttamente, ma scarsamente approfondita in uno o pi aspetti fondamentali. Tesi ben strutturata e argomentata. Tesi ottima per documentazione, argomentazione e formulazione linguistica. 0 punti 1-3 punti 4-6 punti 7-9 punti 10-11 punti

Questa valutazione pu essere parzialmente modificata tenuto conto della qualit della presentazione e della discussione in seduta di laurea. Per le tesi assegnate a partire dal mese di gennaio 2013, le modalit di assegnazione dei punteggi disponibili saranno riviste tenendo conto delle due tipologie di tesi con diversi punteggi attribuibili. Inoltre, il CdF ha deliberato di valutare la possibilit di tenere conto in futuro anche di altri aspetti, quali la carriera dello studente e le modalit di svolgimento della discussione. Per questi aspetti, il presente documento sar aggiornato prossimamente, fermo restando che per le tesi attribuite fino al 31 dicembre 2012 rimangono vigenti i criteri summenzionati.

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BIBLIOGRAFIA
Per ulteriori informazioni si rimanda ai seguenti testi: Di Domenico, G. e P. Innocenti (1994). Teoria e pratica della redazione. Guida alla compilazione dei testi e alla loro preparazione per la stampa. Milano: Ed. Bibliografica. Di Girolamo, C. e L. Toschi (1988). La forma del testo. Guida pratica alla stesura di tesi di laurea, relazioni, articoli, volumi. Bologna: Il Mulino. Eco, U. (1994). Come si fa una tesi di laurea. Milano: Bompiani. Giupponi, T. F., A. Morrone e D. Tega (2002). La tesi di laurea in scienze giuridiche. Bologna: Libreria Bonomo Editrice. Lesina, R. (1994). Il nuovo manuale di stile. Bologna: Zanichelli. Matricciani, E. (1992). La scrittura tecnico-scientifica. Un manuale per tesi di laurea, articoli, relazioni, libri. Milano: CittStudi. Melograni, P. (1993). Guida alla tesi di laurea. Milano: Rizzoli. Metitieri, F. e R. Ridi (2002). Biblioteche in Rete. Istruzioni per luso. Roma/Bari: Laterza. Nobili, M. (1986). Guida alla tesi di laurea in materie giuridiche e politico sociali . Bologna: Patron. Rolando, S. a cura di (2001). Preparare e scrivere la tesi in Scienze della Comunicazione . Firenze: Sansoni Editore.

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Queste pagine sono state redatte sulla base di analoghi documenti pubblicati in rete dai seguenti atenei, facolt e dipartimenti: SSLiMIT (Forl), Universit degli Studi di Bologna; Universit Carlo Cattaneo, Castellanza (Varese); Dipartimento di Progettazione Aeronautica, Facolt di Ingegneria, Universit degli Studi di Napoli Federico II; Facolt di Ingegneria, Universit degli Studi di Udine; Dipartimento di Scienze Economiche, Universit degli Studi di Verona. Di tali documenti sono stati

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rielaborati alcuni brani, spesso contaminandoli fra loro, e ad essi si sommato il contributo originale della nostra Facolt.

aggiornamento del 30/11/12

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