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RENATO ALTERIO

L'ORECCHIO DI DIONISIO

Alfano e la grande ipocrisia


Tutte le persone intelligenti e di buon senso sono convinte, senza ombra di dubbio, che Alfano avrebbe dovuto dimettersi per il caso Ablyazov. Punto e a capo. Senonch, si da il caso che Alfano non un ministro come tutti gli altri e questo, ipocrisia a parte, lo sanno tutti compresi quelli del suo partito che fanno finta di niente. Del resto non ci vuole molto per capire che lui, Angelino, da sempre, stato solo un servo ubbidiente di Berlusconi, la sua controfigura di cartapesta. Per ammetterlo agli agnostici basterebbe essere sinceri e richiamare nella propria memoria il passato di Alfano. Angelino stato dapprima ministro della giustizia con l'incarico specifico di salvare il suo padrone dai suoi guai giudiziari, poi diventato segretario del Pdl sempre per conto e per ordine di Berlusconi, infine diventato, pensate un po, vicepremier nel governo Letta per, ancora una volta, sempre e solo per ordine di Berlusconi con il compito, poco palese ma non per questo poco efficace, di risolvere anche in quest'ultimo caso i pesantissimi conflitti d'interesse del Cavaliere. Se poi tutto ci non bastasse a chiarire l'occulto finitela con le ipocrisie e, con un po di pazienza, ragionate ed aggiungeteci la recente telenovella del caso Kazako relativo ad Ablyazov. Berlusconi come sempre il Cavaliere che trama in prima persona ed usa Alfano come l'orecchio di Dionisio Infatti lui, Angelino, probabilmente il Kazakhistan non sa neppure dove stia. Perci che non lui il responsabile di quanto accaduto perch lui ha semplicemente eseguito, come al solito, solo gli ordini di un Capo che ha la consolidata abitudine di operare sempre al limite di un comportamento malavitoso. D'altra parte che cosa sono oggi le larghe intese se non un semplice ed estemporaneo compromesso fra centrosinistra e centrodestra? Un abbraccio repellente, innaturale, al di l di ogni regola di chi vorrebbe operare per il bene di tutti con chi invece ha l'abitudine di operare solo per i suoi inconfessabili interessi economici. Un magliaro di questa fatta, altro che persecuzione dei giudici, non pu che essere immerso sotto una montagna di problemi giudiziari insieme a tanti innominabili complici.

Il ricatto della responsabilit


E intanto il baraccone va all'insegna della responsabilit, che la parola magica con la quale si tiene insieme il diavolo e l'acqua santa, la destra e la sinistra con il risultato che cos si perpetua solo l'immobilismo e lo status quo. Si tratta, ovviamente, di un ricatto del tipo: o ci teniamo questo esecutivo o chiss quali catastrofi ci aspetteranno. Un ricatto discutibile Grillo permettendo. infatti sotto gli occhi di tutti che questo governo non in grado di decidere granch perch costretto a continui rinvii a causa dei disaccordi fra le parti che lo sostengono e la sua unica funzione quella di garantire la sopravvivenza in primo luogo di Berlusconi oberato dai suoi problemi giudiziari e dopo di lui, purtroppo, anche a quella del PD alle prese con i suoi problemi interni e minacciato a sinistra dalla spudorata propaganda grillina. Stando cos le cose non possibile governare il paese in maniera efficace per il fatto che le parti ormeggiate oggi in parlamento sono tre, quasi equivalenti fra di loro e per l'una contro l'altra armata. il caos calmo a volte si a volte no. Decisamente per non questa la condizione e neanche lo spirito migliore n per riformare il Paese, e neanche quello per correggerne le troppe storture accumulatesi negli anni passati a causa dell'irresponsabilit dei rispettivi governi balne ari. per questo motivo che la crisi economica e sociale ormai divenuta talmente grave, con un debito pubblico spaventoso da generare un disperato stato danimo di molti cittadini privi di lavoro. In un contesto del genere preoccupa ed singolare il fatto che la premiata ditta Grillo/Casaleggio anzich aiutare a risolvere i problemi se ne lava le mani grida al lupo, al lupo, e spinge irresponsabilmente allo sfascio, in modo vergognoso, evidentemente per fini di bottega e si preoccupa solo di aizzare il popolo perch il temuto sfascio avvenga. Tanto peggio tanto meglio ma per chi? Augurarsi la rivolta sociale a chi giova? Agli esodati, ai disoccupati,al popolo sofferente? La vogliamo fare, facciamola questa rivoluzione ma poi? In che modo verranno risolti i problemi? Abolendo l'euro e tornando alla lira? Come verr risolto il problema del lavoro che non c'? Non sar che cascheremo dalla padella alla brace? Sino a quando la premiata ditta non dir come risolver i problemi della povera gente diffidare d'obbligo. A chi promette a scopo propagandistico mare e monti io rispondo: Non credete alle favole,la realt

quella che e non permette distrazioni. E dunque, siamo seri e smettiamola di aizzare il popolo alla rivolta orribile servirsi degli spargimenti di sangue per non confessabili fini di lucro! DULCIS IN FUNDO GRILLO! Ma chi credono di essere questi grillini i meglio fichi del bigonzo? Volevano aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno, obbligare le Camere a lavorare a pi non posso per invertire quella cronica tendenza che esse avevano a ritardare le decisioni. Ed invece che cosa fanno oggi i parlamentari a cinque stelle? Fallita la pretesa di una intesa con il governo alle loro condizioni sul decreto del Fare, i grillini, docili figli adottivi del grande padre Grillo, infischiandosi delle conseguenze, hanno deciso, pensate un po, tanto per apparire, di fare addirittura l'ostruzionismo alla Camera. A loro importa poco se l'esito di tale iniziativa rischia di avere effetti drammatici per il Paese perch, per prime, le commissioni parlamentari che dovevano occuparsi della abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e della legge comunitaria si sono dovute fermare. Bel colpo signori! Inoltre, poich l'intrallazzo continua, anche le sedute che dovevano approvare in Aula i provvedimenti sullomofobia, quelli sulla diffamazione a mezzo stampa e quelli sui finanziamenti alla politica rischiano di saltare! Un tentativo di intesa con il M5S, saltato anche quello perch vero che gli oltre 400 emendamenti a cinque stelle si erano ridotti prima ad una settantina e poi infine a solo otto per ad una condizione: quella che il governo avrebbe dovuto accoglierli tutti. Ma niente da fare, lesecutivo si dimostrato disponibile ad accettarne solo quattro. Gli altri? Non stato possibile accettarli per questioni di copertura finanziaria per alcuni e per divergenze di merito per gli altri. Ed allora qui cascato l'asino. Di fronte alla scelta del governo, il M5s si incazzato ed ha deciso di fare l'ostruzionismo confermando 400 emendamenti iniziali. Di qui la richiesta del voto di fiducia! Ma i grillini non ci stanno perch dicono: lennesimo schiaffo al Parlamento! Loro che di schiaffi finora ne hanno tirati proprio tanti! Renato Alterio

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