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Lex presidente della Camera Bertinotti accusa: Napolitano non pu sospendere la democrazia.

Parole forti, che il Parlamento fa finta di non sentire

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Mercoled 24 luglio 2013 Anno 5 n 201


Redazione: via Valadier n 42 00193 Roma tel. +39 06 32818.1 fax +39 06 32818.230

1,20 Arretrati: 2,00


Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

ALMA, IL PASSAPORTO REGOLARE AVVERTIMMO ROMA INUTILMENTE


Il ministro della Giustizia della Repubblica Centrafricana Arsne Sende risponde al Fatto e conferma la validit del documento della moglie delloppositore kazako. Spiega di aver mandato una nota in Italia e si stupisce che nessuno lo abbia finora contattato. Le sue parole smentiscono la ricostruzione fatta dal ministro Cancellieri. Oggi intanto la titolare degli Esteri Bonino riferisce in Parlamento Coen, Filoni, Forcina, Lillo e Mchaly pag. 2 - 3
OBIETTIVO QUIRINALE I DUBBI DI BERLUSCONI

Le ladre intese
di Marco

Travaglio

commenti alla condanna di Del Turco a 9 anni e mezzo per corruzione sono identici I a quelli che avrebbero accolto una sua assoluzione. sempre cos, quando finiscono alla sbarra i politici e gli altri imputati eccellenti: sempre complotto, accanimento giudiziario, teorema senza prove, persecuzione politica, nuovo caso Tortora. Essendo potenti, dunque innocenti a prescindere, le sentenze non contano. Se vengono assolti, la prova che cera un complotto. Se vengono condannati, la prova che c un complotto. Gli atti, le udienze, le prove, gli indizi, le testimonianze, le intercettazioni non contano nulla: tanto chi commenta i processi non li segue, non li conosce, non li studia. Al massimo capita che la stampa di destra giudichi colpevole qualche potente di sinistra per dovere dufficio, o viceversa. Ma di solito i processi ai potenti riguardano ruberie trasversali, di larghe intese: la destra ruba, il centro tiene il sacco e la sinistra fa il palo o, invertendo lordine dei fattori, il prodotto non cambia. E una mano sporca lava laltra. Il processo alla Sanitopoli abruzzese un caso di scuola. L secondo la sentenza di luned e unaltra dappello non cera destra n centro n sinistra: le giunte cambiavano, ma governatori e assessori e consiglieri continuavano a rubare. Condannato il governatore Pdl Pace, condannato il governatore Pd Del Turco, condannato il deputato Pdl Aracu. Era il partito unico dei soldi, come diceva uno deglimputati intercettato. Intanto il buco della sanit si allargava, le cliniche private ingrassavano sullo sfascio degli ospedali e sugli accreditamenti regionali, e Pantalone pagava. Del Turco poi una larga intesa ambulante: da buon ex socialista, popolarissimo nel mondo berlusconiano e in quello pidino (specie nellex Pci migliorista, detto pigliorista), entrambi infarciti di avanzi e vedovi inconsolabili del craxismo. Basta leggere i giornali, o assistere alle lacrimazioni dei tg Rai e Mediaset. Il Giornale: Del Turco condannato senza prove. Il Foglio: Di prove non se ne sono viste. Libero: La prova non c, la condanna s (firmato Maria Giovanna Maglie, che al processo non cera, ma nellentourage di Bottino s). Corriere: Del Turco, 9 anni e mezzo: Io trattato come Tortora, Quei buchi nellinchiesta. LUnit: La sentenza non ha spazzato via tutti i dubbi. Se possibile ne ha anche aggiunti altri... Se i soldi non ci sono, la condanna invece resta. E con questa i dubbi, Io come Tortora, condannato senza prove. Per carit, le sentenze non sono vangelo, e questa solo di primo grado. Ma per criticarle bisognerebbe almeno conoscere qualche carta, oltre al diritto e alla logica. Invece qui si dicono scemenze da Guinness. Si ignora che, a confermare le accuse del corruttore Angelini, ci sono le testimonianze convergenti della moglie, della segretaria e dellautista. Si ripete che le foto delle mazzette portate a villa Del Turco sarebbero false o dubbie, mentre una perizia super partes le ha dimostrate autentiche e unintercettazione dimostra che un coimputato istruiva il consulente della difesa per alterarle. Nessuno scrive che un processo per corruzione in cui il corruttore (spacciandosi per concusso) confessa tutto, fotografa le mazzette dinanzi a testimoni, dimostra i viaggi per le consegne con i telepass autostradali, il sogno di tutti i giudici. Nei processi di tangenti il bottino non si trova quasi mai (solo i deficienti lo nascondono nel materasso per farselo trovare). Se bastasse far sparire il corpo del reato e larma del delitto per essere assolti, non si riuscirebbe mai a condannare un killer mafioso per i casi di lupara bianca. Per si pu sempre fare una riforma: chi brucia il cadavere o lo scioglie nellacido e getta la pistola in mare aperto, innocente.

Tangenti rosse, Pomicino lancia il sasso contro il Colle


Barbacetto pag. 6

Cassazione, rinvio o subito la sentenza? lite nel Pdl


dEsposito pag. 7

RECESSIONE Con il calo del Pil a -1,9% si apre una voragine. A ottobre servir una manovra

Tesoro, il governo nasconde un buco da cinque miliardi


MONSIGNOR 500 EURO

Fonsai, il conto dei Ligresti finisce a Unipol con la fusione

Conflitto dinteressi e scandali, rogatoria per la cassaforte del Vaticano

e scorie della gestione LiItalia chieder al Vaticano gresti di Fondiaria-Sai Ldi indagare sui conti corL continuano a produrre conse- renti del gruppo Nattino. I pm guenze. Non soltanto nelle aule giudiziarie. Lo sa bene Carlo Cimbri, lamministratore delegato di Unipol.
Scozzari pag. 11 - 14

Rossi, Pesci e Fava stanno lavorando alla rogatoria da inviare Oltretevere che nasce dallinterrogatorio di monsignor Scarano. Pacelli pag. 8

Al ministero stanno aggiornando le stime sui conti pubblici, ma i partiti vogliono tenerle nel cassetto fino a settembre. Intanto per la Consulta la Fiat limita la libert dei sindacati: vittoria della Fiom. E Marchionne potrebbe trasferire in Olanda anche la sede di Fiat Auto, per pagare meno tasse
Fabrizio Saccomani ed Enrico Letta Dlm

Cannav, Palombi e Ridolfi pag. 4 - 5

SICILIA, 20 MILIONI BUTTATI PER IL 118

PIOVONO PIETRE

NON SOLO TV

IL DIVO DI LONDRA

Una moratoria sui temi etici? E allora anche su Dolce&Gabbana


di Alessandro

Io, Fidel, Benigni e Blitz: il mestiere di essere Gianni Min


Pagani pag. 18

Royal Baby: il nome non c , linvasione di flash invece s


Soffici pag. 17

Robecchi

Unambulanza per il soccorso demergenza Ansa

Due anni di stipendi e premi per 160 lavoratori fantasma


Lo Bianco pag. 15

idea di una moratoria sui temi etici, lanciata da L una parte del Pdl bislacca e divertente. Parte da un ordine del discorso che nemmeno le nonne e le bisnonne praticano pi. pag. 22

LA CATTIVERIA
Si valuta lespulsione dellambasciatore kazako. Boh... Ho visto e rivisto lazione ma di trattenute non se ne vedono...

MERCOLED 24 LUGLIO 2013

INTRIGO KAZAKO
SULLESPULSIONE di Alma Shalabayeva e della figlia Alua, si mossa anche la magistratura austriaca. Lo riferisce, nellultimo numero in edicola, il settimanale Oggi. Su denuncia della famiglia Ablyazov - scrive il settimanale - la Procura di Vienna ha aperto uninchiesta per sequestro di persona, in quanto laereo utilizzato per il rimpatrio apparteneva alla compagnia Avcon Jet, battente bandiera austriaca. Tecnicamente il presunto reato si sarebbe quindi realizzato in territorio austriaco e il pubblico ministero, se linchiesta andr avanti, potr decidere di estendere le indagini anche ai protagonisti dello scandalo in Italia. Gli avvocati di Aleksandr Pavlov, ex responsabile della sicurezza personale di Mukhtar Ablyazov, hanno intanto annunciato la decisione di ricorrere

il Fatto Quotidiano

Anche Vienna
indaga sul rimpatrio
Lintervista

contro il via libera della magistratura spagnola allestradizione del dissidente, accusato di terrorismo e di malversazione. Non ci sono gravi motivi di persecuzione politica, sostengono i giudici. E aggiungono che sono da considerare sufficienti le garanzie offerte dalle autorit kazake sulla correttezza e la legalit dei trattamenti ai quali sar sottoposto.

Arsne Sende

di Marco Filoni e Laetitia Mchaly

Parola di ministro, il passaporto buono


COME SIAMO ARRIVATI A BANGUI

uel passaporto vero. Arsne Sende categorico. Il ministro della Giustizia della Repubblica Centrafricana ci risponde gentile al suo cellulare, appena uscito da una riunione di gabinetto.
Signor ministro, lei a conoscenza della vicenda della signora Alma Ayan o Shalabayeva?

Q
S, certo.

Parlare con il Guardasigilli africano facile: basta un contatto a Parigi


SONO BASTATE POCHE ORE (con internet e un cellulare...)

E immaginer che la stiamo chiamando in merito al passaporto diplomatico rilasciato dal suo paese...

per ottenere un contatto con il ministro della Repubblica Centrafricana. Punto di partenza, il sito internet dell'ambasciata della Repubblica Centrafricana in Italia e in Francia. Poi delle ambasciate italiana e francese in Centrafrica: cos si scopre che i numeri trovati in Internet non funzionano. Dunque ci siamo rivolti a una collega, in Francia, esperta di Africa. Lei ha contattato alcuni giornalisti della France Presse che ci hanno dato il numero personale e dellufficio del ministro Arsne Sende. Qualche minuto dopo, il ministro della Giustizia centrafricana rispondeva sul suo cellulare, attestando che il passaporto di Alma Ayan non era falso.

LO SCONCERTO del tutto normale rivolgersi alle autorit diplomatiche per una verifica. Che poi non sia presa in considerazione non per nulla normale

Il nome del ministro che ha

CHI HA FIRMATO Il via libera sul documento della Shalabayeva non il mio, dell'ex ministro Antoine Gambi, mio predecessore
firmato quel passaporto non il mio, dell'ex ministro Antoine Gambi, che all'epoca ricopriva il mio incarico.
Eppure lei a conoscenza di tutta la vicenda: da chi stato informato?

fatto a mano

Tutto affidato al ministro degli Affari esteri. Per quanto mi riguarda sono chiamato in causa circa la regolarit del passaporto, e ho rilasciato un documento ufficiale che attesta la sua validit.
Il suo paese ha contatti col Kazakistan?

le nulla.
Ma lei che ne pensa, perch come sa il marito ricercato dallInterpol ma ha ricevuto anche asilo in Gran Bretagna perch un oppositore del presidente del Kazakistan. Per questo qui in Italia qualcuno ha immaginato che il passaporto fosse stato rilasciato per motivi umanitari, perch lei era in pericolo nel

suo paese...

Io ho solamente verificato l'autenticit e la regolarit del documento. Non posso fare nessun'altra considerazione.
La polizia italiana ha considerato falso il passaporto perch c'erano errori in inglese come adress, con una sola d, e poi perch il numero delle pagine non era regola-

No, per niente. E comunque il ministero degli Affari esteri che vi pu dare informazioni.
Alma Ayan aveva un passaporto diplomatico ed era consigliere del vecchio presidente, giusto?

S, giusto, quello che scritto nel passaporto.


Lei lha mai incontrata?

Via lonorificenza al satrapo


di Paola Forcina

No.
Ma come ha fatto a ottenere il passaporto? nostante la lettera dellambasciata?

un avvocato che mi ha informato, con un documento scritto.


Ma lei sa che la polizia italiana ha considerato falso il passaporto?

Certo che lo so. Ma noi abbiamo verificato: il passaporto che abbiamo rilasciato regolare.
Questo il punto: lei lha comunicato?

Bah, l per l non ho capito. del tutto normale rivolgersi alle autorit diplomatiche per la verifica di un passaporto. Che poi non sia stato riconosciuto, questo non per nulla normale.
Qual stata la sua reazione?

reagir, perch le relazioni fra i due paesi cos proprio non vanno...
Dice che le relazioni fra l'Italia e la Repubblica Centrafricana sono compromesse?

venuta qui in Africa. Ma come ho detto, quel documento stato rilasciato dal precedente governo, non da quello attuale: io son qui dal mese di aprile...
Ma il passaporto stato rilasciato a questa donna per motivi umanitari?

evoca immediata dell'onorificenza di Cavaliere di Gran R Croce decorato di cordone concessa dalla Repubblica italiana al dittatore kazako Nursultan Nazarbaev. La richiesta, firmata dal blogger Alessandro Picarone, arriva dalla piattaforma
Change.org specializzata in pressione politica dal basso. C' una

Esatto. Anche il nostro capo di Stato informato di tutta questa vicenda.


Pensa che vi sar una protesta ufficiale con il governo italiano?

Beh, penso che il nostro ministero degli Affari esteri

Questo non lo so. Sono stati il ministro e il capo di Stato precedenti che l'hanno rilasciato, quindi non posso dir-

Certo.
Ha inviato una lettera il 21 giugno?

Esattamente.
Mandata dal suo ministero della Giustizia, una lettera ufficiale?

Lo stato centrafricano tra Francia e povert


UNIT, dignit, lavoro. il motto della Repubblica centrafricana, che parafrasa quello della Francia, lex impero colonizzatore che conserva con Bangui un rapporto contrastato di influenza. Un dittatore succeduto a un altro per decenni, dallindipendenza ottenuta nel 1960. Il momento di fama internazionale del paese stabilmente in fondo alle classifiche dello sviluppo sociale ed economico del pianeta: circa 60% della popolazione vive con meno di un 1,25 dollari al giorno avviene tra gli anni 60 e 70 quando arriva al potere Jean Bedel Bokassa: nel 1972 si incorona imperatore con una cerimonia simile a quella di Napoleone Bonaparte per cui ha una venerazione. Sono gli anni dellimbarazzo per lamico africano del presidente Giscard dEstaing con presunti re-

S, certo.
E prima di quella data la polizia italiana aveva ricevuto uninformazione anche dallambasciata centrafricana a Ginevra?

Esatto, ho una copia di questa lettera e di tutta la corrispondenza.


Quindi lei sapeva gi che il 30 maggio il suo ambasciatore a Ginevra, Leopold Ismael Samba, comunicava la veridicit del passaporto?

Certamente.
E cosa ha pensato quando le autorit italiane hanno giudicato falso il passaporto, no-

gali di diamanti di Bokassa e voci di cadaveri di bambini nei frigo dei palazzi di Bangui in attesa di banchetti cannibali. Limperatore viene sostituito, con laiuto dei francesi, con il dittatore precedente. Parigi ha sempre conservato una presa diretta sul Centrafrica (3 milioni e mezzo di abitanti spalmati in 600 mila semidesertici chilometri quadrati), per la sua posizione geografica a cavallo tra Maghreb e Subsahara, per i giacimenti di uranio e in quanto sede di una base militare dellesercito dellEsagono che non mai rimasta sguarnita e ha preso parte, o si tenuta in disparte, in tutti i colpi di stato, anche nellultimo, che a marzo ha messo fine al regime decennale Boziz, cacciato dalla coalizione dei ribelli Seleka, movimento con venature islamiche, facendo crescere linfluenza dellIslam radicale in tutta larea del Sahara.
S. Ci.

petizione da firmare rivolta al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. L'onorificenza dovrebbe esser conferita anche a cittadini stranieri per benemerenze di segnalato rilievo e per ragioni di cortesia internazionale, come recita il sito del Quirinale. Difficile capire quali siano le benemerenze di un leader assai poco democratico come il capo dello Stato kazako. Nazarbaev il dittatore che ha ora nelle sue mani la moglie e la figlia dell'oppositore Mukhtar Ablyazov, rimpatriate con un'operazione illegittima della polizia italiana stato eletto due volte grazie a brogli elettorali, lo dice l'Osce (organizzazione europea che vigila sulle elezioni) ma per Berlusconi da tempo un NAZARBAYEV & CO. caro amico, e non solo per lex premier, tanto vero che lonorificenIl dittatore kazako fu za gli stata concessa nel 1997, quando a palazzo Chigi cera Pordi nominato da Scalfaro e al Quirinale Scalfaro. Cavaliere di Gran Placca d'argento e pietre preziose sul petto (dal 1981) anche per HoCroce nel 1997. Tra gli sni Mubarak, per trent'anni ras eigiziano prima di essere deposto nel omaggiati: Mubarak, 2012. Ceausescu, Mobutu La tradizione per di questo livello: anche il dittatore rumeno Nicolae Ceaucescu accusato di genocidio stato nominato Cavaliere nel 1973 insieme allo spietato presidente congolese Mobutu, al maresciallo Tito della Jugoslavia e allo uzbeko Karimov. Sono gi oltre 13 mila gli italiani che hanno firmato la petizione e che chiedono a Napolitano di intervenire per togliere l'onorificenza a chi non la merita. Change.org ha una richiesta anche per il ministro degli Esteri Emma Bonino: lambasciatore del Kazakistan in Italia, Andrian Yelemessov, deve essere dichiarato persona non gradita e le sue credenziali vanno ritirare immediatamente.

il Fatto Quotidiano

INTRIGO KAZAKO
LA FIGLIA DI ALMA GRAZIE ALLA FARNESINA PER GLI SFORZI Madina Ablyazova, figlia maggiore di Alma Shalabayeva e Mukhtar Ablyazov, ha ringraziato il ministero degli Esteri italiano per gli sforzi che ha fatto, e che continua a fare, nellinteresse di mia madre e mia sorella. In una dichiarazione diffusa dai legali di Shalabayeva, la donna ricorda che in un comunicato rilasciato il 18 luglio 2013 le Nazioni Unite a Ginevra hanno accolto favorevolmente la decisione dellItalia di revocare il decreto in base al quale il 31 maggio 2013 mia madre e mia sorella sono state espulse verso il Kazakistan, e con il quale stato chiesto di individuare la responsabilit per questa espulsione illegale. Un gruppo di esperti Onu - aggiunge -

MERCOLED 24 LUGLIO 2013

ha dichiarato che secondo il diritto internazionale, le autorit italiane hanno lobbligo di fornire un rimedio efficace a mia madre e mia sorella. Gli esperti hanno inoltre dichiarato: Date le possibili gravi implicazioni di questo caso, invitiamo le autorit italiane e quelle kazake a cooperare e a raggiungere un accordo diplomatico per facilitare il rapido rientro dei soggetti espulsi.

PROTAGONISTI
Alma e la figlia; sopra, Nazarbayev; accanto, il ministro Sende Ansa /
La Nouvelle Cetrafrique

Cancellieri e Bonino la fretta fatale su Alma


NON SOLO ALFANO: GLI ESPONENTI DEL GOVERNO NON HANNO CONTROLLATO L ITER E LE PROCEDURE SULL ESPULSIONE
di Marco Lillo

inistro contro ministro. Se per il responsabile della giustizia della Repubblica Centrafricana il passaporto rilasciato alla moglie di Ablyazov era perfettamente regolare, per il ministro della giustizia italiano, Anna Maria Cancellieri, le cose non stanno cos. Mi sono subito informata e le procedure (dellespulsione di Alma Shalabayeva, mNdr) sono perfette. Tutto in regola e secondo la legge, cos il mini-

re.

Se vogliono possono venire a verificare...


Ma nessuno lha chiamata per chiederle informazioni?

No, nessuno mi ha chiamato. Lei il primo italiano che mi contatta.


Lei ha mai sentito parlare di Angelino Alfano, il ministro dellinterno italiano?

Mai sentito.

OGGI IN AULA Il ministro degli Esteri dovr spiegare i mancati contatti con il Paese africano che aveva emesso il documento della donna

stro aveva sentenziato il cinque giugno scorso. Quanto afferma il ministro centroafricano Sende al Fatto Quotidiano una clamorosa smentita dellincauta dichiarazione. Dopo cinque giorni dallespulsione, Cancellieri era ancora convinta che fosse stato giusto, formalmente, spedire una donna e una bambina di sei anni nelle braccia del principale nemico del padre, ricercato e dissidente. Tanto che il governo kazako ha precisato che il solo Ablyazov era ricercato, non certo la moglie e la figlia. Cancellieri basava quel suo giudizio sulle decisioni del giudice di pace e delle procure di Roma, sia quella ordinaria che quella dei minori. Il Giudice di pace aveva convalidato il provvedimento della prefettura di Roma che disponeva il trattenimento presso il CIE di Ponte Galeria. Quella decisione del giudice di pace, che solo recentemente finita nel mirino degli accertamenti del ministro Cancellieri, legittim il 31 maggio alle 19 le-

spulsione via aereo di Alma e figlia. Alle 15 e 30 di quel giorno la Procura ordinaria tent di bloccare la procedura quando laereo noleggiato dal governo kazako era gi sulla pista. Gli avvocati dello studio Olivo, che difendono la famiglia Ablyazov, avevano infatti consegnato due fax rispettivamente provenienti dallambasciatore della Repubblica Centroafricana a Bruxelles e a Ginevra, che affermano lautenticit e la validit del passaporto diplomatico della signora. Alma Ayan (cos denominato in quel documento) era titolare di un passaporto diplomatico del paese africano in qualit di consigliere del presidente. Quel passaporto per era falso, almeno secondo la Polizia di frontiera italiana che aveva realizzato una perizia (sulla base di quattro elementi, tra i quali spiccavano due errori ortografici e la numerazione delle pagine). Il giudice di pace, tra la Polizia di frontiera e i fax dei diplomatici africani, si era fidato della prima e aveva convalidato

il trattenimento. Anche il pm Eugenio Albamonte della Procura di Roma, ricevuta la nota della Polizia di frontiera, alla fine aveva concesso il nulla osta al decollo. Un nulla osta, va precisato, che non entra nel merito della correttezza dellespulsione, e che riguarda solo lindagine sulla presunta falsit del passaporto che ancora oggi aperta. Sostanzialmente il pm diceva alla Polizia che poteva rimpatriare Alma perch questo non avrebbe danneggiato lindagine sul passaporto. Non perch era giusto farlo. La competenza sullespulsione era del giudice di pace della Polizia. Ed entrambi pensavano che il passaporto fosse falso. Solo sulla base di questa pretesa falsit Alma stata consegnata agli emissari del governo kazako. Alma non aveva consegnato altri due documenti che le avrebbero permesso di restare in Italia ma che - secondo lei lavrebbero messa in pericolo con la sua famiglia, poich rivelavano la sua identit di moglie

di un ricercato. Resta il fatto per che il documento mostrato, quello diplomatico del Centroafrica, era vero e valido secondo lunica autorit che poteva certificarne lautenticit: il Governo Centrafricano. E non il giudice di pace o la polizia italiana. A rendere ancora pi assurda questa storia che Alma Shelbayeva era titolare di un regolare permesso di soggiorno in Lettonia, per ragioni di lavoro, che le permetteva di circolare legalmente nel territorio europeo compresa lItalia. E di un secondo permesso di soggiorno in Gran Bretagna perch aveva ricevuto lasilo in quanto moglie di un dissidente del regime kazako. Le dichiarazioni del 5 giugno del ministro Cancellieri sono particolarmente gravi perch non arrivavano a caldo, prima che si conoscesse lo status di rifugiato di Alma Shalabayeva, ma dopo le prime polemiche sorte in Italia e nel mondo. Cancellieri sapeva che la donna aveva asilo politico in Gran Bretagna. Lo sapeva dalla stampa e gi a quella data il ministro aveva i mezzi per saperlo ufficialmente. Questa notizia era nota alla Polizia italiana dal 4 giugno, che ne aveva ricevuto comunicazione via lettera dal capo della Polizia dellimmigrazione di Scotland Yard. N il ministero della Giustizia, n quello degli Interni e nemmeno quello degli Esteri hanno contattato mai il ministro centroafricano. Oggi Emma Bonino riferir in Parlamento e magari ci spiegher anche il perch.

Ricchezza e paura: essere oligarchi oggi


VITA SUL FILO DEL RASOIO DEI BUSINESSMEN EX SOVIETICI, SOLDI FACILI MA SPESSO A RISCHIO DELLA VITA
di Leonardo Coen

ligarckh. Soldi e potere. Nei O Paesi dellex Unione Sovietica sono tanti, l8 per cento delllite economica mondiale. Oligarca significa ricchezza estrema: in Russia oggi sono 95 i miliardari in dollari. Hanno unet media di 50 anni, sono tutti self made men, agiscono principalmente nel settore dellacciaio, del petrolio, dellimmobiliare, delle telecomunicazioni e del bancario. Il 71% delle loro attivit hanno dimensioni

non vanno mai daccordo. Prima lezione: poich loligarchia tollerata dai regimi, la democrazia a rimetterci. Se dissenti, pensando daver guadagnato anche limpunit, ti illudi. Rischi invece tutto quello che hai: persino la famiglia. Basta una piccola accusa. Finisci in galera. Sono ormai cos tanti gli uomini daffari a languire nelle infami colonie penitenziarie che la Duma russa ha votato, in prima lettura, il 2 luglio, una legge per amnistiarne 13mila. Lo scopo che possano aiutare

tere vuol disporre sempre degli oligarchi. Sbagli, se credi poterti sganciare dal tuo mentore: hai firmato la tua condanna. Che arriva sempre, prima o poi. successo al capostipite degli oligarchi, Boris Berezovskij, trovato cadavere nel bagno della sua residenza di Ascot, il 23 marzo. Boris stato luomo pi potente della Russia negli anni 90, ai tempi di Eltsin. Incarnava la potenza degli oligarchi, Aveva sognato dessere il demiurgo della Russia. Sotto Putin, fu bandito. Il giornalista america-

Terza lezione. Vedere il film russo Oligarchk, diretto da Pavel Lungin. Racconta la parabola di un giovane imprenditore, audace e spregiudicato. Sfrutta abilmente lanarchia economica negli anni turbolenti della dissoluzione sovietica. Con spericolati metodi fraudolenti, diventa ricco e potente. E vuole di pi: il Cremlino. Ma i nuovi boiardi lo bloccano. Scorre molto sangue. Morale: accontentarsi di arricchirsi e di restare al proprio posto. Nella realt, il consiglio di Putin ai magnati

MUKHTAR ABLYAZOV stato ministro dellEnergia e dellEconomia e capo dellente elettrico kazako. Dopo aver fondato un partito dopposizione finito in manette
sia locali, regionali e internazionali. Ma la loro vita dorata sempre sul filo del rasoio. Lo dimostra la vergognosa espulsione di Alma Shalabayeva, consegnata con la sua bimba di 6 anni alle autorit kazake, perch moglie di un oligarca dissidente ed ex ministro. Il destino di Mukhtar Ablyazov, ricchissimo banchiere marito di Alma e padre della piccola Alua, la prova che certe improvvise, avventurose e spropositate fortune hanno origini spesso discutibili e che democrazia e oligarchia il rilancio delleconomia, una sorta di risarcimento. Prima il bastone. Dopo la carota. Seconda lezione. Non basta flirtare col potere, assecondandone le derive autoritarie. E nemmeno serve aver condiviso le responsabilit politiche: Ablyazov stato ministro dellEnergia e dellEconomia kazaka, stato a capo dellente elettrico nazionale. Appena ha messo su un partito diverso da quello del presidente Nazarbayev, finito in manette. Non ci sono vie di mezzo. Il po-

ROMAN ABRAMOVIC Governatore-mecenate della regione siberiana della Chukotka, arricchitosi con le privatizzazioni eltsiniane. Vive a Londra, proprietario del Chelsea MIKHAIL KHODORKOVSKIJ Proprietario della 5a compagnia petrolifera al mondo, la Yukos. Detenuto dal 2003 per frode fiscale, aveva finanziato i partiti dellopposizione
no Paul Klebnikok lo defin il padrino del Cremlino. Paul dirigeva ledizione russa di Forbes. Il 9 luglio del 2004 lo ammazzano per strada a Mosca. Aveva svolto inchieste sui padrini del Cremlino e sugli oligarchi arruolati da Putin. del suo Paese: voi pensate agli affari, io penso a gestire la Russia. Roman Abramovic, per 10 anni governatore-mecenate di una piccola regione della Siberia orientale, la Chukotka e ha fatto i miliardi nellera delle grandi privatizzazioni eltsinia-

ne, ha capito lantifona. Vive tra Londra e Mosca, amministrando un ptrimonio di oltre 10 miliardi di euro. Ha reso felice Putin litigando con Berezovskij (pure in tribunale) ed evita di schierarsi. Quarta lezione. Evitare di finire come Mikhail Khodorkovskij, sino a dieci anni fa luomo pi ricco di Russia, proprietario allora della 5a compagnia petrolifera del mondo, la Yukos. Dal 25 ottobre del 2003 detenuto. Giusto pochi giorni fa ha festeggiato dietro le sbarre il 50 compleanno. Era entrato alla grande in politica, aveva finanziato la campagna elettorale dei partiti di opposizione. Putin lo ha fatto arrestare, in modo drammatico, a Novosibirsk, con laccusa di frode fiscale e appropriazione indebita: laereo della Yukos

tosto che avere a che fare con tale devastante corruzione, i 400 clan mafiosi, i siloviki (gli uomini forti che fanno capo agli interessi dei servizi segreti, della polizia e dellapparato militar-industriale) e soprattutto con gli umori di Putin, meglio emigrare. Globalizzarsi. La capitale della diaspora oligarchica Londra, anzi Londongrad: sono 400mila i russi. Ultimo arrivo, la palazzinara Elena Baturina, moglie dellex sindaco di Mosca Yuri Luzkhov, sospettato daver accantonato miliardi. Caduti in disgrazia, eccoli londinesi. Come il giovane editore Evgenij Lebedev (London Evening Standard e The Independent). Figlio delloligarca Alexandr, proprietario insieme a Gorbaciov, del giornale dopposizione Novaja Gazeta - ci lavorava la povera

BORIS BEREZOVSKIJ Capostipite degli oligarchi: potentissimo negli anni 90, detto il padrino del Cremlino, in esilio a Londra, trovato cadavere a marzo ad Ascot
stato circondato, mentre gli uomini dellFsb, i servizi eredi del Kgb, in tuta nera e armi spianate, irrompevano nel velivolo. Quinta lezione. Tra mazzette, tangenti, denaro riciclato e acquisti illegali, allestero sono finiti 50 miliardi di dollari. PiutAnna Politkovskaja. Lebedev padre finito sotto processo a Mosca per hooliganismo, un vecchio episodio di qualche anno fa riportato a galla per obbligarlo a vendere i suoi assets in Russia e levarselo dalle scatole. La vecchia ricetta stalinista.

MERCOLED 24 LUGLIO 2013

ALLITALIANA
GIORNATA CONVULSA a Jesi dopo larticolo pubblicato ieri dal Fatto Quotidiano sul caso della Banca delle Marche, che entro il 31 luglio deve trovare 80 milioni di euro per rientrare nei coefficienti patrimoniali fissati da Bankitalia. Le operazioni varate dalla Banca per rafforzare il capitale vanno nella giusta direzione di dotare il nostro gruppo delle risorse necessarie per realizzare gli obiettivi del piano industriale, si affrettato a scrivere il direttore generale dellistituto, Luciano Goffi, ai 3200 dipendenti molto allarmati dalla rivelazione del Fatto che il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, era addirittura arrivato a chiedere agli imprenditori locali di intervenire in soccorso della banca. lesercizio di una attenzione, richiamata e condivisa

il Fatto Quotidiano

Banca Marche,

panico dopo larticolo del Fatto

da tutta la comunit regionale, per monitorare il destino di un istituto di credito fondamentale per leconomia delle piccole e medie imprese e delle famiglie marchigiane, ha commentato lo stesso Spacca. Per il Movimento 5 Stelle si tratta di una crisi rispetto alla quale le responsabilit dei partiti sono, cos come nel caso Montepaschi, assolutamente centrali.

La Consulta: Fiat limita la libert. Di un sindacato


MARCHIONNE: TUTTO IL SETTORE AUTO IN OLANDA? POSSIBILE
di Salvatore Cannav

TAV Lettera a Esposito: Sei il primo della lista uove minacce per Stefano Esposito, senatore del Pd noto per le sue posizioni a favore della N linea ad alta velocit Torino-Lione. Poco prima di
partire in aereo per Roma, il parlamentare ha trovato tra la posta, una busta con una lettera in cui si usano toni intimidatori nei confronti suoi e della sua famiglia. Ormai la tua vita dice un passaggio del testo, firmato con la stella a cinque punte che ricorda quella delle Brigate Rosse non vale pi niente. La lettera, che stata presa in consegna dalla Digos di Torino, prosegue dicendo che il popolo si organizzato. Sei il primo della lista. Nessuno in grado di proteggerti. Dai partiti sono giunte parole di solidariet. Esposito, nei giorni scorsi, aveva scatenato le polemiche per un tweet contro Marta Camposana, la ragazza che aveva denunciato violenze e molestie della polizia dopo essere stata fermata a seguito degli scontri in Val di Susa. Parte da Pisa per andare a fare la guerra allo Stato, prende giustamente qualche manganellata e si inventa di essere stata molestata #bugia, aveva scritto.

a Fiat riuscita a escludere la Fiom dalle sue fabbriche, ma non lha spuntata contro la Costituzione. La sentenza con cui la Corte costituzionale ha accolto, tramite i ricorsi dei Tribunali di Modena, Vercelli e Torino, le ragioni del sindacato Cgil, segna un punto rilevante a favore di questultima. Perch la rappresentativit in azienda deve essere riconosciuta anche a quei sindacati che, pur non firmatari dei contratti, abbiamo comunque partecipato attivamente alle trattative. Quindi anche alla Fiom che, invece, nellultimo anno e mezzo si vista estromessa dai diritti sindacali fondamentali (assemblee, permessi, ritenute, bacheca, sala sindacale, etc.). Inoltre, il modo in cui stato interpretato larticolo 19 dello Statuto dei lavoratori (quello che regola la rappresentanza e di cui viene decretata lillegittimit costituzionale) viola la Costituzione in almeno tre articoli, il 2, il 3 e il 39.

POMIGLIANO
Lad del gruppo Fiat, Sergio Marchionne, durante una visita allo stabilimento di Pomigliano dArco Ansa

LA CORTE, quindi, indica chia-

ramente al Parlamento la necessit di una nuova legge per la quale suggerisce almeno quattro modalit. E forse anche per questo lazienda torna a minacciare lipotesi di chiudere gli investimenti in Italia e, secondo

una indiscrezione internazionale, a spostare la sede di Fiat Auto in Olanda. Quando la Fiat decise di applicare il nuovo contratto modello Pomigliano (pi straordinari, meno pause, limitazioni al diritto di sciopero) la Fiom non firm e quel contratto poi diventato nazionale. Contemporaneamente, per non sottostare agli accordi tra i sindacati confederali e la Confindustria, la Fiat ne uscita nel 2011 facendosi forte proprio dellinterpretazione dellarticolo 19 con cui ha garantito diritti solo ai sindacati firmatari di contratti collettivi di lavoro apPROVINCIA ALLEGRA

plicati nell'unit produttiva. Quella formulazione il risultato della modifica prodotta nel 1995 dal referendum che abol la formula aderenti alle confederazioni maggiormente rappresentative. In quel modo, spiega ancora la Corte, si creato un meccanismo di esclusione in contrasto con lo spirito originario dello Statuto dei lavoratori.
QUANDO, poi, invalsa la pratica degli accordi separati, larticolo 19 si di fatto capovolto: Dalla mancata sottoscrizione del contratto collettivo derivata la negazione di una rappresentativit che esiste, invece, nei fatti e nel consenso dei lavoratori. La rappresentativit, quindi, non deriva dal firmare accordi con lazienda, ma dalla

capacit (del sindacato) di imporsi come parte contrattuale. Da qui, il vulnus allart. 39, primo e quarto comma della Costituzione, per il contrasto ai valori del pluralismo e della libert sindacale. Si di fatto introdotta, rileva la Corte, una forma impropria di sanzione del dissenso che va eliminata. Per questo serve la legge e la Corte si spinge a suggerire quattro ipotesi: Valorizzare il numero degli iscritti; trattare con sindacati che superino una certa soglia di sbarramento; rinviare al sistema contrattuale nazionale; riconoscere a ciascun lavoratore il diritto a eleggere la rappresentanza in azienda. Compete al legislatore lopzione tra queste o altre soluzioni. La soddisfazione della Fiom

LO SCONTRO Le motivazioni della sentenza: Fiom rientri in fabbrica. Il Lingotto: Valuteremo la strategia in Italia. E offre la sponda per la nuova norma
evidente: La Costituzione si conferma garante della democrazia afferma il segretario Maurizio Landini che chiede alla Fiat di applicare la sentenza, ripristinando in tutti gli stabilimenti le libert sindacali ma anche di incontrare la Fiom. Anche la Fiat riconosce la sen-

tenza riservandosi di valutare se e in che misura il nuovo criterio di rappresentativit potr modificare lattuale assetto delle proprie relazioni sindacali e, in prospettiva, le sue strategie industriali in Italia. Un modo per minacciare di nuovo il ritiro dallItalia come confermano le parole di Marchionne allagenzia Reuters che definiscono possibile lipotesi di trasferire la sede del gruppo in Olanda dopo la fusione con Chrysler. Al momento, per, anche la Fiat chiede una legge che garantisca certezza del diritto e uniformit dellinterpretazione. Un progetto gi assegnato alla Commissione Lavoro del Senato. Ma il primo firmatario Giovanni Barozzino, gi delegato sindacale a Melfi e licenziato Fiat.

di Giorgio Meletti

raditore, pezzo di merda, T vattene affanculo bastardo, hai rotto i coglioni. Scene di al-

Il caso della Popolare di Spoleto pi reati che sportelli bancari


da al nemico esterno. Sul nobile soldi (si parla di 100 milioni) per esempio di chi ha inneggiato alla adempiere allobbligo contrattorinesit del gigante Imi-Santuale. paolo e alla padanit della PoNegli stessi giorni arriva alla polare di Milano, c chi difende presidenza Alberto Brandani, la senesit del Monte dei Paschi una vita nel potere Montepae la marchigianit della Banca schi, ma anche consigliere Fs, delle Marche, o la spoletinit membro del comitato di vigidella nostra Popolare. lanza Anas e via poltroneggianBreve riassunto delle disgrazie do. Nel 1993 fu arrestato con di Spoleto. Tre anni fa sono par- Giovannino Antonini Fotogramma laccusa di concussione per una tite le ispezioni della Banca dIstoria di finanziamenti Mps, e talia, mentre la Legacoop, come gli inquirenti gli trovarono in COMMISSARIATI da obbligo di legge, andata a casa una valigetta con 106 mificcare il naso nella cooperativa lioni di lire in contanti. Lui disse Lultima assemblea Scs. Nel 2011 Giovannino Anche li teneva l come riserva per tonini, al vertice della banca per andata cos: Traditore, le eventuali esigenze della famiun decennio durante il quale riglia (in effetti non si sa mai). pezzo di merda, vattene vendica di averla fatta crescere Cinque anni dopo fu assolto, ma impetuosamente, viene estroadesso ha ancora qualche proaffanculo bastardo messo, ma lui prontamente si fa blema (falso in bilancio, abuso eleggere presidente della hold'ufficio e peculato) che non Il presidente stato ding, la Scs. Il tentativo di alcuni osta allattivit di manager pubarrestato due giorni fa soci di sfiduciarlo nellassemblico stante la fiduciosa attesa di blea da cui siamo partiti - denuovi proscioglimenti. Brandascritta dalla testata locale tuttogni in quota Udc, Antonini in gi.info come una rissa tra scaricatori di porto - fal- quota Pdl (provenienza An). lisce. Allinizio del 2013 il Monte dei Paschi (che La presidenza Brandani dura pochi giorni. Il 12 della Spoleto ha il 26 per cento) in base ai patti febbraio scorso il ministro dellEconomia Vittoparasociali con Scs chiede ad Antonini di ripren- rio Grilli commissaria la banca e la cooperativa dersi le azioni della banca, ma quello non se ne d che la controlla. Apriti cielo. Mentre Antonini si per inteso, anche perch la cooperativa non ha i precipita a cercare un giudice del Tar da corrom-

ta finanza nel ducato di Spoleto. Dove le brezze culturali del Festival dei Due Mondi si mescolano ai miasmi della locale Banca Popolare. Le acclamazioni sopra riportate se l prese un anno e mezzo fa Danilo Solfaroli che tentava inutilmente di condurre i lavori assembleari della cooperativa Spoleto Crediti e Servizi (Scs), 17 mila soci, che possiede il 51 per cento della banca. Solfaroli uscito dalla sala ed andato direttamente alla procura della Repubblica ad accusare Giovannino Antonini, storico padre-padrone della Popolare, dei vari reati commessi con il golpe assembleare. Antonini due giorni fa stato arrestato per la corruzione in atti giudiziari del giudice del Tar del Lazio Franco Angelo Maria De Bernardi: 50 mila euro per laiutino necessario a ottenere lannullamento del commissariamento della banca e della Scs.
LA STORIA BUONA per corsi universitari in va-

pere per ottenere lannullamento, Fabrizio Cicchitto del Pdl tuona contro Grilli, lo accusa di flirtare con il Pd che punta alla Spoleto, visto che una grossa Coop, la Centroitalia, partecipa alla cordata Clitumnus per rilevare la banca. Il senatore Augusto Minzolini presenta uninterrogazione basata sulla lettura di tre articoli del Giornale, in cui ipotizza che il procuratore capo di Spoleto, Gianfranco Riggio, sia imparentato con lavvocato daffari Francesco Carbonetti, animatore di Clitumnus, e che non si potrebbe escludere il sospetto che le inchieste su Antonini siano finalizzate a favorire la scalata del parente.
ANTONINI stato infine arrestato dalla procura di Roma, mentre Riggio si limitato a chiedere il rinvio a giudizio per: associazione a delinquere, appropriazione indebita, ostacolo alle autorit di vigilanza, intermediazione usuraria, bancarotta fraudolenta e altri reati minori. In pi Antonini indagato, per la famosa assemblea-rissa, per ingiurie, minacce, falso ideologico e comportamenti fraudolenti vari. Tanto per dire, si legge negli atti daccusa che Alberto e Francesco Antonini (figli) procedevano al ritiro delle dazioni monetarie corrisposte di volta in volta favoriti provvedendo al loro versamento sui conti correnti del padre. Le belle banche della sana provincia italiana. Twitter@giorgiomeletti

rie materie: diritto penale, amministrativo e commerciale, noch scienze bancarie. Ma soprattutto esemplare del circuito perverso tra piccole banche e potentati locali: partiti di destra e di sinistra, mafiette imprenditoriali, massonerie varie. Quando la greppia scappa dalle mani rapaci dei furbetti del quartierino o della contrada si gri-

il Fatto Quotidiano

SOTTO AL TAPPETO
BEPPE GRILLO rompe gli indugi sulleuro. Finora, infatti, aveva sempre proposto di tenere un referendum sulla moneta unica dopo un anno di dibattito sul tema, ora no. S deciso: Torniamo alla lira, ha scritto ieri sul suo blog, tanto se non sar lItalia a reagire lo far per lei il mercato sotto forma di una nuova impennata dei tassi dinteresse sul debito. Non solo critica delleuro, nel post di Grillo, ma anche del divorzio tra Tesoro e Banca dItalia (imposto dallo Sme) deciso nel 1981 dallallora ministro Andreatta: Da allora lo Stato non ha pi potuto contare su un prestatore interno con cui indebitarsi e ha dovuto offrire rendimenti sempre pi elevati

MERCOLED 24 LUGLIO 2013

Grillo si decide:

Usciamo dalleuro prima che sia tardi

per vendere il debito causandone lesplosione. Quella dinamica, scrive il leader M5S, caus il default del 1992: Ventuno anni dopo lItalia ha ancora le mani legate. Una presa di posizione decisa, come si vede, e anche una decisa virata rispetto alle posizioni su sprechi, spesa e debito pubblico diventate un classico di Grillo.

PIL, IL GOVERNO TAGLIA LE STIME MA NASCONDE BUCO E MANOVRA


Con la recessione a -1.9% mancano cinque miliardi, 15 con Imu, Iva e spese da finanziare Decreto del Fare, con la fiducia salta il taglio ai maxi-stipendi dei manager pubblici
di Marco Palombi

e Francesco Ridolfi

inalmente se n accorto anche il governo: la recessione in Italia peggiore di quella che ancora risulta a verbale sul Documento di economia e finanza (Def). Lultima modifica risale infatti a marzo, quando a palazzo Chigi cera ancora Mario Monti, e prevedeva un Pil in calo dell1,3% rispetto allanno precedente e un deficit al 2,4% del Prodotto. Poi il rapporto deficit/Pil stato corretto al 2,9% per effetto del pagamento di venti miliardi di euro di debiti commerciali della P.A. e la Commissione europea ci ha benedetto con luscita dalla procedura dinfrazione per disavanzo eccessivo. Peccato che ora anche quella (de)crescita dell1,3% non sia pi realistica: le cose vanno molto peggio di cos. E infatti, in questi giorni, la Direzione Analisi economico-finanziaria del Tesoro, guidata da Lorenzo Codogno, ha cominciato a riscrivere il Def incorporando una recessione maggiore: pi o meno il calo del Pil dovrebbe aggirarsi - secondo il nuovo testo del governo - attorno all1,9%, in linea con le recenti previsioni di Banca dItalia, Ocse e Fondo monetario.

Ovviamente, questo non pu non avere effetti anche su tutti gli altri parametri di finanza pubblica cari a Bruxelles: a meno di non scrivere palesi bugie nella prossima nota di aggiornamento al Def, insomma, per tenere il deficit sotto il 3% servir una manovra correttiva.
Chiuso nel cassetto.

Quanto vi stiamo raccontando non affatto ancora ufficiale. Nonostante il ministro Fabrizio Saccomanni lavesse annuncia-

ta nella sua audizione in Parlamento - e nonostante il Pdl glielabbia chiesta formalmente il 4 luglio durante il vertice di maggioranza - lesecutivo non render pubblica nessuna nota aggiuntiva al Def 2013 fino a settembre, vale a dire quando la legge gli impone di presentare quella di aggiornamento. Il viceministro Stefano Fassina, che ha la delega su queste materie, lo ha detto chiaramente anche se con motivazioni un po contraddittorie: Per laggiornamento seguiremo le scadenze previste, anche per lasciare al Parlamento il tempo per esprimere le proprie valutazioni e fornire alla Ue un testo condiviso. Come possano le Camere dare pareri su alcunch senza essere informate sul reale stato dei conti pubblici un mistero, ma tant.
Cosa ci aspetta.

TOP SECRET Il Tesoro riscrive i conti pubblici (peggio del previsto), ma li terr per s fino a settembre Si va verso un autunno di cattive sorprese

A quanto dovr ammontare questa correzione dei conti pubblici? Difficile dirlo ora, visto che il lavoro di riscrittura al Tesoro appena iniziato e mancano dati fondamentali come ad esempio le entrate (la cui dinamica, al momento, non positiva) della Pubblica amministrazione. Qualche conto a spanne, in ogni caso, si pu provare a farlo. Si stima che la mancata crescita si rifletta almeno al

50% sullindebitamento: nel nostro caso, se la correzione sul Pil sar dello 0,6%, quella sul rapporto col deficit varr almeno lo 0,3%, che in soldi fa pi o meno cinque miliardi. Poi, restano da trovare le coperture per i provvedimenti ponte su Iva e Imu per il 2013: allingrosso altri sei miliardi. E ancora ci sono le spese non finanziate da Monti per altre centinaia di milioni di euro: la Cassa integrazione straordinaria, il rinnovo di migliaia di precari della Pubblica amministrazione, le missioni allestero scoperte da settembre, alcune convenzioni con contratti di servizio e altro ancora. Anche per questo si stima un fabbisogno di circa sei miliardi. Insomma, per fare tutto e tenere il deficit sotto le colonne dErcole europee serve una manovra non inferiore ai 15 miliardi, allingrosso un punto di Pil.
Intanto i manager di Stato...

Il premier Enrico Letta e il ministro Fabrizio Saccomanni Dlm

15MLD
CORREZIONE DAUTUNNO
Stato, Anas e Rai. Le proteste sono arrivate inizialmente dai deputati renziani: pare si tratti di un errore materiale (nel testo comparso improvvisamente un non di troppo) cui va sicuramente posto rimedio in Senato. A Montecitorio, infatti, non si pu pi visto che il governo ha deciso di approvarlo con la fiducia. Fare? Questo il decreto zittire il Parlamento, attacca Beppe Grillo. La deci-

In attesa delle decisioni macro, comunque, il governo si diletta col decreto del Fare ed notizia di ieri che dal testo che verr votato in Aula sparita lestensione del tetto sugli stipendi dei manager pubblici (circa 300mila euro lanno) anche a quelli di societ non quotate che svolgono servizi di interesse generale come Poste, Ferrovie dello

sione di strozzare il dibattito era stata annunciata dal ministro Dario Franceschini: Abbiamo un calendario complicato: bisogna esaminare sei decreti, le leggi europee, il ddl di riforma costituzionale, i testi sul finanziamento pubblico ai partiti e sullomofobia: se votiamo 800 emendamenti non facciamo in tempo. Il M5S infatti, per ritirare le sue cinquecento proposte di modifica, voleva limpegno del governo ad approvare almeno otto emendamenti qualificanti. Lesecutivo aveva dato il via libera solo a quattro, i grillini hanno detto no e quindi arrivata la fiducia. Possono festeggiare almeno le tv locali: avranno 19 milioni dai fondi (non utilizzati) gi stanziati per la banda larga.

Soldi ai partiti, quellimprobabile decreto


LETTA MINACCIA PD E PDL, MA L ESAME IN AULA SLITTA. IL TESORIERE DEMOCRAT: PERCH PROCEDERE DURGENZA?
di Wanda Marra

a Letta invece di twittare M sullabolizione del finanziamento ai partiti non ha altro a cui pensare? pi urgente quel provvedimento oppure il decreto del Fare?. Ugo Sposetti, ex tesoriere dei Ds, della difesa del finanziamento pubblico ormai ha fatto una bandiera. E dice senza mezzi termini quello che pensano in molti. Ieri mattina il presidente del Consiglio Enrico Letta chiariva su Twitter: Non faremo passi indietro su abolizione finanziamento pubblico partiti. Il ddl che abbiamo presentato una buona riforma. Perch bloccarlo?. Lennesimo avvertimento ai partiti: se non licenziano la legge in questione, a settembre il governo provveder a convertire in decreto il testo presentato. In effetti, liter va a rilento: secondo la procedura durgenza stabilita, il lavoro in Commissione doveva finire il 18 luglio. Non andata cos. Dopo essersi detti a parole tutti a favore dellabolizione del finanziamento (che poi abolizione non , visto che comunque tra

91 MLN
LA RATA DI LUGLIO

va. Una speranza che si allontana di giorno in giorno: ieri le Commissioni non hanno lavorato, dopo che lesecutivo ha messo la fiducia sul decreto del Fare, causa ostruzionismo dei grillini. Per, i deputati di maggioranza coinvolti hanno fatto riunioni su riunioni. Riformulando e ritarando obiettivi: adesso sperano di finire liter in Commissione prima della pausa di agosto. Con buona pace dei desiderata del governo.
TRA LALTRO, lo stesso Letta accusato di tirar fuori ad arte il decreto, di essere il primo a fare demagogia. Lo dicono a bassa voce nel suo partito. Spara Beppe Grillo. estate e Capitan Findus Letta si diverte a fare il ballo del pinguino con i finanziamenti pubblici ai partiti. Va un po a destra, un po a sinistra, si porta avanti e torna indietro. Ora annuncia di nuovo via tweet che non far passi indietro sul decreto per labolizione dei rimborsi elettorali che in realt non abolisce un bel nulla, qualche giorno fa (questa volta senza twittare) ne ha fatti due o tre in avanti per allungare le mani sul-

24 MLN
IN ARRIVO AL PD

Laula di Montecitorio Dlm

21 MLN
LA QUOTA DEL PDL

detrazioni dalle tasse e aiuti indiretti, ai partiti arriverebbero comunque molti soldi pubblici) i relatori di maggioranza, Emanuele Fiano per il Pd e Mariastella Gelmini per il Pdl hanno cominciato a sollevare obiezioni. Tant vero che a oggi gli emendamenti presentati sono 150. E quelli dei due partiti di governo vanno in direzione opposta: il Pdl vuole abolire il meccanismo del 2 per mille e il Pd incrementarlo; il Pdl non condivide lassegnazione di

spazi tv e sedi da parte dello Stato ai partiti, il Pd s; il Pd insiste sulla democrazia interna ai partiti, il Pdl non daccordo. Laltroieri sera il ministro Quagliariello ha convocato una riunione per trovare una quadra: niente di fatto. Ma intanto il governo ha deciso la corsia preferenziale per il testo sulle riforme costituzionali, non per quello sui partiti. chiaro che se devo scegliere, il primo ha la priorit, ma spero si arrivi a varare entrambi prima della pausa esti-

la rata dei 91 milioni di euro che il pdmenoelle intascher insieme agli altri partiti il mese di luglio. In effetti dopodomani lufficio di presidenza della Camera dar il via libera alla rata di luglio in arrivo ai partiti il 31 luglio. I Cinque Stelle hanno rinunciato ai 42 milioni che gli spettavano per 5 anni. Ieri Portas ha annunciato a sua volta la rinuncia dei suoi Moderati ai 130 mila euro che gli spettavano. Per il resto la tranche di luglio non in discussione, e non stata bloccata da nessun decreto. Ma il decreto per il taglio al finanziamento pubblico possibile? Dov lurgenza di un provvedimento come questo che giustifica il ricorso al decreto? Spero sia davvero lultima ratio, commenta il tesoriere del Pd, Antonio Misiani. Lui e Sposetti hanno detto in tutti in modi al premier che per la situazione dei Democratici abolire i rimborsi elettorali non si pu. Il carattere durgenza potrebbe essere la scadenza di una rata, commenta il saggio e costituzionalista Stefano Ceccanti. Ma come, se la rata arriva ora? La questione va approfondita, allora.

MERCOLED 24 LUGLIO 2013

OBIETTIVO QUIRINALE
IL 30 LUGLIO non solo la data in cui la Sezione Feriale della Cassazione dovr decidere del processo Mediaset, ma anche la data in cui si riunir il Consiglio regionale del Veneto con allordine del giorno la scissione dal resto dellItalia. Su richiesta di venti consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione, primo firmatario Stefano Valdegamberi (Futuro Popolare), autore di un progetto di legge al riguardo, il Consiglio dovr discutere la richiesta di indire un referendum consultivo regionale. Quesito: Vuoi che il Veneto diventi una Repubblica indipendente e sovrana?. A sottoscriverla oltre a Valdegamberi e i consiglieri della Lega, anche da Remo Sernagiotto (Pdl), Diego Bottacin (verso Nord) e Pietrangelo Petten (Federazione Sinistra Veneta). Sul progetto di legge presentato da Valdegamberi si attende il pronunciamento della commissione speciale di

il Fatto Quotidiano

Referendum

per la secessione del Veneto

giuristi, istituita dal presidente della Regione Luca Zaia e dal presidente del Consiglio Clodovaldo Ruffato. Chiamata a valutare la percorribilit istituzionale e la compatibilit giuridica di un referendum che investe il principio costituzionale dellunit della Repubblica.

di Gianni Barbacetto

e polemiche su Mani Pulite non sono mai pura accademia sul passato, continuano a essere usate per incidere sul presente: anche la nuova bomba lanciata sul capo dello Stato da Paolo Cirino Pomicino, ex protagonista della Prima Repubblica. Antonio Di Pietro mi chiese: vero che Giorgio Napolitano ha ricevuto soldi da lei?. Io risposi che non era vero, ma lui insisteva: Guardi che c un testimone, un suo amico, che lo ha confessato. Se lha detto, ha detto una sciocchezza, perch non vero, risposi io. E infatti la confessione era finta, me lo rivel lo stesso Di Pietro poco dopo: un tranello per farmi dire che Napolitano aveva preso una tangente. Ma si pu gestire la giustizia con questi metodi?.

RITORNA IL FANTASMA DELLA TANGENTE AL PCI DI RE GIORGIO


Lo resuscita alla vigilia della sentenza Mediaset una intervista del Giornale a Cirino Pomicino che racconta di Mani Pulite: Di Pietro voleva incastrare Napolitano, io negai. Anche se in realt allora qualcosa disse: su Ranieri...

CON IL PANAMA
Il presidente della Repubblica fotografato ieri durante un momento della sua vacanza a Sesto Pusteria. Qui accanto, Cirino Pomicino detto O Ministro Ansa

QUESTA LA BOMBA sganciata da Pomicino e raccolta da Paolo Bracalini sul Giornale di ieri, in risposta allintervista di Di Pietro ad Aldo Cazzullo del Corriere sulla tragica fine di Raul Gardini. I magistrati di Milano volevano dunque incastrare con un trucco Napolitano, allora massimo esponente dellala migliorista del Pci e oggi attivissimo e intoccabile presidente della Repubblica. Lex ministro questa bomba la sgancia oggi, ventanni dopo i fatti, in un momento delicatissimo: quello in cui Silvio Berlusconi, indagato e condannato dai magistrati di Milano, aspetta di conoscere il suo destino definitivo che sar deciso da magistrati di Roma, quelli della Cassazione, che il 30 luglio potrebbero decretare la sua uscita dal Parlamento. la solita storiografia revisionista su Mani Pulite, o il tentativo inedito di mettere in mezzo Napolitano come estremo garante dellagibilit politica di Silvio? Se fosse vera la seconda, dovr certo fare i conti con le difficolt di stabilire un contatto operativo tra gli eventuali desideri del capo dello Stato e le prossime decisioni delle toghe di Cassazione. Comunque sia, vale la pena di raccontare i fatti come si sono svolti davvero. Bisogna innanzitutto ricordare che Pomicino un vero esperto della maxi-tangente Enimont pagata a tutti i partiti da Raul Gardini. Oggi dice: Quella cosiddetta maxi-tangente era invece, come diceva Craxi, una maxi-balla. Eppure proprio Pomicino il destinatario di una sua fetta consistente: ben 5 miliardi e mezzo di lire, la pi grossa delle mazzette incassate da un singolo politico, non segretario di partito, tra tutte quelle scoperte da Mani Pulite. Quanto al trucco di Di Pietro (fare il tipico saltafosso, dicendo di sapere gi una cosa, per farsela confessare) una delle tecniche pi classiche usate dagli investigatori di tutto il mondo. Ma attenzione: questa volta non si tratta di un saltafosso. Di Pietro, alla

mi disse che gi riceveva somme di denaro dalla societ Metronapoli (...) e che si era impegnato con lonorevole Napolitano a far pervenire una parte di queste somme da lui ricevute in favore del dottor Ranieri. Pomicino smentisce (almeno in parte) il suo amico costruttore, negando di aver versato soldi di persona a Ranieri e sostenendo di aver saputo del denaro dato al Pci dallingegner Italo Della Morte, della societ Metronapoli, che non pu confermare perch ormai deceduto: Mi disse che versava contributi anche al Pci. Tutto ci, mette a verbale Pomicino, venne da me messo in rapporto con quanto accaduto durante lapprovazione della legge finanziaria. Fu proprio il gruppo comunista a sollecitare in commissione linserimento di uno stanziamento di cospicue somme a favore della metropolitana di Napoli... Il gruppo comunista capitanato da Napolitano ebbe a votare lapprovazione di tale articolo di legge, pur votando contro lintera legge finanziaria.
NESSUN SALTAFOSSO, dunque, e nessuna marcia indietro di Di Pietro. Pomicino che conferma, ma solo a met, le dichiarazioni dellamico e lascia sospesa la domanda su Napolitano, doverosa e obbligatoria dopo le dichiarazioni di Vincenzo Maria Greco. Gli atti sulla vicenda vengono mandati alla procura di Napoli, che apre un fascicolo e iscrive nel registro degli indagati Napolitano, di-

ventato nel frattempo presidente della Camera: un atto dovuto, che i magistrati napoletani compiono con grande cautela, secretando il nome e chiudendo gli atti in cassaforte. Poi per lindagine si arena: restata senza conferme, deve essere archiviata. Comunque sia, le nuove dichiarazioni di Pomicino, al di l di altre eventuali intenzioni, finiscono involontariamente per smontare una delle pi grandi balle su Mani Pulite dette e ripetute per ventanni, e cio che i magistrati di Milano volevano colpire Dc e Psi, salvando il Pci. Ma come: Di Pietro e gli altri (dopo aver messo sotto indagine tutto il Pci di Milano) fanno domande precise anche su un

IL SOSPETTO Il passato usato come arma di pressione sul presidente perch continui a garantire lagibilit politica di Silvio?
leader nazionale come Napolitano. una delle zanzate da sbirro di Di Pietro, secondo la memoria labile di Pomicino. invece un doveroso riscontro alle dichiarazioni di un indagato, secondo i verbali: e carta canta.

presenza di un altro pm di Mani Pulite, Francesco Greco, il 20 dicembre 1993 contesta a Pomicino dichiarazioni precise rese due giorni prima, nel carcere di Poggioreale di Napoli, da un suo grande amico, Vincenzo Maria Greco, il costruttore ritenuto il

regista del sistema delle tangenti per la ricostruzione del dopo-terremoto. Pomicino ebbe a dirmi che aveva preso limpegno con il capogruppo alla Camera del Pci dellepoca, onorevole Giorgio Napolitano, di permettere un ritorno economico

al Pci, dichiara il costruttore. Mi spiego: il segretario provinciale del Pci dellepoca era il dottor Umberto Ranieri, attuale deputato e membro della segreteria nazionale del Pds. Costui era il riferimento a Napoli dellonorevole Napolitano. Pomicino

POLEMICA VIA CORRIERE

Bertinotti e lo strapotere del Colle


di Eduardo Di Blasi

ignor Presidente, Lei non pu. Fausto Bertinotti, ex presidente S della Camera, dalle colonne del Corriere della Sera, scrive al capo dello Sta-

to Giorgio Napolitano per denunciare la situazione in cui - a suo vedere versa la democrazia in Italia oggi. Il tema, gi sollevato da illustri intellettuali, ultimo il costituzionalista Gustavo Zagrebelsky, sul Fatto Quotidiano, in un Paese che tiene alle proprie istituzioni, dovrebbe avere almeno una risposta.
BERTINOTTI SCRIVE infatti, diretto a

Napolitano: Lei non pu congelare dautorit una delle possibili soluzioni al problema del governo del Paese, quella in atto, come se fosse lunica possibile, come se fosse prescritta da una volont superiore o come se fosse oggettivata dalla realt storica. Solo pochi giorni pri-

ma infatti, in occasione della cerimonia del Ventaglio al Quirinale, il presidente della Repubblica aveva blindato il governo in carica (sorretto peraltro da una maggioranza parlamentare formalmente incoerente ma numericamente schiacciante) in virt della situazione economica internazionale. Allo stesso tempo aveva bollato qualsiasi altra ipotesi come velleitaria e avventurosa, ricerca di un vuoto che il Colle certo non avrebbe guardato da lontano. E proprio su questo Bertinotti batte: Lei non pu trasformare una Sua, e di altri, previsione sui processi economici in un impedimento alla libera dialettica democratica. I processi econo-

FAUSTO

Una foto dellex presidente della Camera che ieri sul Corsera ha scritto una lettera aperta a Napolitano in difesa della Costituzione Ansa

mici, in democrazia, dovrebbero poter essere influenzati dalla politica, quindi dovrebbero essere variabili dipendenti, non indipendenti. Lei non pu, perch altrimenti la democrazia sarebbe sospesa. In questo caso, dice il presidente emerito della Camera, limpedimento sarebbe lesivo di uno dei cardini della democrazia rappresentativa, cio della possibilit, in ogni momento, di dare vita ad un alternativa di governo, in caso di crisi, anche con il ricorso al voto popolare. Nello stesso discorso del Ventaglio, Napolitano aveva infatti fatto balenare, pur senza anticiparle direttamente, le eventuali contromosse del Quirinale in caso di deflagrazione dellesecutivo. Bertinotti continua durissimo: C nella realt politico-istituzionale del Paese una schizofrenia pericolosa; da un lato, si cantano le lodi della Costituzione repubblicana, dallaltro, essa viene divorata ogni giorno dalla costituzione materiale. La prima, come Lei mi insegna, innalza il Parlamento ad un ruolo centrale nella nostra democrazia rappresentativa, la seconda assolutizza la governabilit fino a renderlo da essa dipendente. Quando gli

chiede di sostenere il governo perch la sua caduta porterebbe a danni irreparabili, Ella contribuisce alla costruzione delledificio oligarchico promosso da questa costituzione materiale. Alla fine, constata Bertinotti il capitalismo finanziario globale non pu essere imposto come naturale, n la messa in discussione del suo paradigma pu essere impedito in democrazia, quali che siano i passaggi di crisi e di instabilit a cui essa possa dar luogo.
NEL GIORNO IN CUI il governo appena messo al riparo da Napolitano pone la fiducia sul decreto del fare ce ne sarebbe a sufficienza, visti gli attori in campo e la reiterazione del messaggio diretto il Colle, per un dibattito politico alto. Dovrebbero parlare i presidenti di Camera e Senato, per rivendicare il ruolo del Parlamento sovrano, semmai anche dalle critiche sollevate dallex presidente di Montecitorio. Invece a Bertinotti risponder solo e soltanto il presidente della Repubblica, difendendo la costituzionalit del proprio operato: oggi, in una lettera al Corriere della Sera. Democrazia postale.

il Fatto Quotidiano

IN FONDO A DESTRA
SI DECIDER entro venerd la sorte processuale dellex presidente del Senato, Renato Schifani, per il quale la Procura di Palermo ha chiesto larchiviazione dallaccusa di concorso in associazione mafiosa. Il gup Piergiorgio Morosini, che non aveva accolto listanza di archiviazione, ha aperto ieri ludienza preliminare e, dopo aver chiesto chiarimenti alle parti, si riservato di decidere. Davanti al gup, i pm Nino Di Matteo e Paolo Guido hanno illustrato i punti principali dellindagine e reiterato la richiesta di archiviazione. I difensori, gli avvocati Franco Coppi e Fran-

MERCOLED 24 LUGLIO 2013

Schifani e mafia,

il gup decide entro venerd se archiviare

cesco Bertorotta, hanno esposto le tesi della difesa. Il gup ha ora tre possibilit: archiviare, disporre lapprofondimento di nuove indagini, oppure ordinare al pm limputazione coatta e decretare il rinvio a giudizio.
(sa. ri.)

30 luglio, sul rinvio scontro tra falchi e colombe del Pdl


BERLUSCONI AL BIVIO DELLA CASSAZIONE RITORNA A FORZA ITALIA
di Fabrizio dEsposito

ra Forza Italia e il Trenta Luglio. Solo che questultimo viene prima del ritorno del partito azzurro a settembre. Il conto alla rovescia gi iniziato. Manca meno di una settimana alludienza della Suprema Corte, marted prossimo. E Silvio Berlusconi, ancora rinchiuso ad Arcore, ha fatto ieri lennesimo vertice con Daniela Santanch e Denis Verdini sulla resurrezione di

Forza Italia. Prevista per settembre, appunto. Il battesimo avverr a Milano, come il precedente del Predellino del 2007 che lanci il Pdl in piazza San Babila. Gi a fine agosto il trasloco nella nuova sede nazionale di Roma, in piazza San Lorenzo di Lucina. Ma tra sondaggi, sempre in rialzo, e organigrammi nuovi da varare, il pensiero fisso del Cavaliere per quello che accadr alla Corte di Cassazione sul processo diritti tv Mediaset. Lultimo quesito che rimbalza nellam-

COMPLIMENTI Imu con supervisione di Dolce&Gabbana


di Gianni

pia cerchia berlusconiana, tra falchi e colombe questo: Berlusconi chieder o meno il rinvio delludienza? Basterebbe una semplice istanza di parte. Sua o dei coimputati. Per la serie: il professore avvocato Franco Coppi da poco entrato nel collegio difensivo e avrebbe bisogno di pi tempo per studiare i voluminosi faldoni. Al di l delle valutazioni tecniche, molto relative in questo caso perch la prescrizione un problema giornalistico come dice il senatore Ghedini, altro legale di B., la questione soprattutto politica, come fanno capire i titoli opposti di ieri di Corsera e Repubblica. Forte le voci di un rinvio, per il primo. Basta rinvii, la Cassazione de-

fine della settimana, il s o il no allistanza per il rinvio. Per uno slittamento a settembre, sempre a prescindere dalla prescrizione e dalla composizione della sezione di magistrati, sta premendo lala governativa del Pdl, quella delle cosiddette colombe che fanno capo ad Angelino Alfano, vicepremier e ministro dellInterno sopravvissuto allincredibile scandalo kazako. Il governo di Enrico Letta ha fatto della melina e dei rinvii la sua specialit. E guadagnare tempo, di fronte a una sentenza che comunque scuoter come un terremoto luniverso berlusconiano, sarebbe meglio.
PI CINICI e tattici i falchi. Per loro sar il Pd a far cadere il governo. In ogni caso, la sensazione che il presidente non chieder il rinvio. Sempre che non lo chiedano gli altri coimputati. Sono almeno tre le fonti autorevoli che confermano questa ipotesi. Del resto aspettare, per il Cavaliere, non ha pi senso. E anche la questione del complicatissimo calcolo della prescrizione serve solo ad allungare i tempi. Per un semplice motivo, dicono dal suo cerchio magico: Dopo tutto quello che successo la Corte di Cassazione non far mai maturare i tempi. Sostiene lavvocato Maurizio Paniz, gi parlamentare del Pdl: Secondo i miei calcoli dovrebbe cadere il 13 settembre, ma io non ho visto il fascicolo, come giusto che sia. E c una tendenza della

LATTESA Il sen. Silvio Berlusconi attende la sentenza del 30 luglio. Sotto, Daniela Santanch LaPresse/Dlm

Boncompagni

ALCUNE PICCOLE indiscrezioni sulla tassa Imu prevista per la prima casa di lusso. Non sono notizie ufficiali perch manca ancora la supervisione tecnica di Dolce&Gabbana, di Armani e di Silvio Berlusconi. Il concetto di casa di lusso, secondo il Ministero delle Finanze e gli esperti, deve essere una villa di almeno 2.000 metri quadrati, di tre piani pi scantinato munito di palo modello Arcore, piscina olimpionica di acqua minerale o, volendo, di champagne, quattro inservienti multilingue per piano pi due cuochi esperti in cucine esotiche. Possibilmente la casa/lusso di cui parliamo non sar in Italia, ma in luoghi remoti e affascinanti e, fondamentale, intestata a una persona non italiana per evitare la detestabile tassazione. Queste alcune delle novit che riguardano la nuova tassa Imu. Aspettiamo le prossime.

LAVVOCATO Ghedini: La richiesta di spostare la sentenza a settembre? Decider il Cavaliere se presentare listanza
cida il 30, per la seconda. Qual la verit? Sempre Ghedini: Io e il professore Coppi, con cui sto lavorando benissimo, ci stiamo preparando come se dovessimo affrontare ludienza il 30. Ma a decidere sar il cliente. Ossia Berlusconi. Entro la

GOVERNO ADDIO? Per lala oltranzista del partito alla fine sar comunque il Pd a provocare crisi e caduta di Letta
Cassazione che rende inefficace una rinuncia alla prescrizione prima della sua maturazione. Un problema nel problema. La rinuncia. E poi il calcolo. Sono almeno quattro le date di settembre, secondo i berlusconiani. Resta da capire cosa decider la sezione feriale presieduta da Antonio Esposito. Anche il presunto orientamento di Esposito divide il Pdl. Dice un ex ministro del Pdl: Conosco la storia del magistrato e mi sono fatto lidea che non vuole passare alla storia. N contro, n a favore del Cavaliere. Far in modo di passare la palla a un altro. Quindi, rinvio. Per la maggioranza dei berlusconiani Esposito invece un pericolo, la garanzia che ci sar una sentenza di conferma della condanna. In ogni caso il calcolo della prescrizione sar decisivo per leventuale cambio di presidente in caso rinvio delludienza del Trenta Luglio.
LA DATA spartiacque quella del 15 settembre, quando c la sospensione feriale dei tempi di maturazione. Dopo il 15 il fascicolo potrebbe anche viaggiare verso altri lidi della Suprema Corte, prima (come il 13 indicato da Paniz) no. Ragionamenti, dietrologie, calcoli, conseguenze. Tutto quello che sta accadendo intorno allultimo marted di luglio tiene sempre pi banco ad Arcore. E di riflesso su colonnelli, ministri, seconde file e peones del centrodestra. Per molti vale la promessa di B. di tenere separato il suo destino da quello del governo. Questione di sfumature. Il punto che al momento il Cavaliere non vede alternative a questo esecutivo. Senza sarebbe peggio. Ma in caso di condanna, impossibile prevedere i danni del terremoto.

Regina Profeta

La soubrette del Salaria Village

Senza stipendio, rovinata da Anemone


di Beatrice

Borromeo

ballare la salsa.
Eppure non la pagano.

on finiscono pi i guai di Regina Profeta, lex N soubrette imputata per sfruttamento della prostituzione assieme agli altri protagonisti della cricca, i fratelli Diego e Daniele Anemone. E se la prossima udienza, prevista a fine estate, non la preoccupa affatto, a far disperare la bella brasiliana unaltra questione: Gli Anemone non mi pagano lo stipendio da anni. Mi hanno gi rovinato la vita, tirandomi in mezzo a questa cricca, bruciandomi. E ora da mesi che non vedo un euro.
Regina, lei lavora ancora al Salaria Sport Village, diventato celebre grazie a Guido Bertolaso?

incredibile. Nel 2011 e 2012 non mi hanno dato n tredicesima n quattordicesima, e questanno stato un disastro: da mesi che non versano quasi nulla. Mi devono decine di migliaia di euro. Il mio avvocato preoccupato: Regina, attenta che ti querelano, dice. Ma non ho paura perch dico la verit.
E che spiegazione le danno, i fratelli Anemone?

biscono ballerini cubani bravissimi, ci si diverte proprio e il posto funziona alla grande. E allora perch non mi pagano? Mi sono arrivate solo un paio di tranche della mia busta paga, e molto pi magre del dovuto.
E come fa?

Non ho pi nulla. Io

abito a Roma, e per arrivare al centro sportivo mi servono ogni giorno 5 euro per la benzina del motorino. Non ho nemmeno quelli. In pi ho un figlio che ha avuto un trapianto di cuore di cui occuparmi: cosa devo fare? Sto anche prendendo antidepressivi. Questo mobbing, una cosa immorale.
Non ha pensato, da quando iniziata linchiesta, di cercare un altro lavoro?

Ma figuriamoci! Dicono che cera un preservativo in cabina, ma la realt che io contatto solo professionisti, e non centro nulla con storie sporche.
Andr in tribunale, il 23 settembre, per ludienza?

Dicono che non sincassa pi, ma una bugia. Il Salaria bellissimo, ed sempre pieno di gente che viene a nuotare e a divertirsi in discoteca.
Non che gli affari vanno a rilento da quando esploso lo scandalo della Cricca?

Certo, ci lavoro da otto anni e quel posto funziona proprio perch ci sono io: ogni weekend organizzo serate fantastiche, grazie a me arrivano oltre 600 persone a

Questa la scusa ufficiale, ma falsissimo! Gi solo quello che organizzo io una bomba: grazie a me vengono i calciatori della Roma, si esi-

QUEI MASSAGGI Non ho fatto nulla di male, lunica cosa che ho fatto stata trovare una fisioterapista, non sapevo nemmeno che fosse per Bertolaso

No, non ci sono mai andata. Io credo in Dio e nel mio avvocato e spero che il fatto non sussista. Sono onesta. Quindi sono tranquilla. Non sono mica come Nicole Minetti io, e infatti lei piena di soldi e io non ho una lira.
Ha un piano B nel caso i suoi datori di lavoro continuassero a latitare?

Sono stati gli Anemone a bruciarmi, a coinvolgermi, ma io non ho fatto nulla di male e non vedo perch dovrei andarmene. Lunica cosa che ho fatto stata trovare una fisioterapista, e non sapevo nemmeno che fosse per Bertolaso.
Solo che, secondo laccusa, la sua amica non si sarebbe limitata a fare un massaggio.

Dopo 20 anni passati in Rai conosco artisti e cantanti. Ho il senso del ritmo. E ora che ci sono i Mondiali in Brasile, sto preparando un cd musicale per fare la colonna sonora. Penso che avr successo, ma nel frattempo, cari Anemone, ridatemi i soldi che mi spettano.
Twitter @BorromeoBea

MERCOLED 24 LUGLIO 2013

SACRO E PROFANO
NESSUNA ESPULSIONE per Rosario Crocetta, ma il Megafono incompatibile. Il processo della Commissione di garanzia del Pd nei confronti del governatore siciliano si conclude con una mezza decisione. Lui, Crocetta, aveva drammatizzato: Mi metteranno al rogo. Ma il Megafono non un partito, una lista. Dalla Commissione di garanzia ribattono che non proprio cos: il Megafono ha messo in piedi un tesseramento, un conto corrente sul quale versare i soldi, delle sedi. Ne ha aperta una persino in Toscana. Crocetta ha dichiarato a pi riprese: un paradosso: verr espulso su segnalazione di Crisafulli, che stato dichiarato incandidabile. In realt gli esposti che denunciano lincompatibilit del Megafono col Pd sono una decina. Ne ha firmato uno anche la direzione siciliana del partito. Lui sta gridando come se fosse uno solo, il mio - protesta lo stesso Crisafulli - ma non co-

il Fatto Quotidiano

I Pd salva Crocetta
ma non risparmia il suo Megafono

s. Il problema semplice: non si possono fare liste che corrono contro il Pd. Poi, cita alcuni esempi: Piazza Armerina, Modica. E la Commissione delibera: gli iscritti del Pd non possono far parte di altri movimenti politici, n eletti possono aderire a gruppi consiliari diversi dal Pd stesso.

VOGLIAMO I CONTI DEI NATTINO ROGATORIA PER IL VATICANO


L Italia chieder di indagare sui depositi del gruppo. Conflitto di interessi: a rispondere da Oltretevere sar Paolo Mennini, padre di Luigi, ad di due fiduciarie della famiglia
di Marco Lillo

e Valeria Pacelli Italia chieder allo Stato Vaticano di indagare sui conti correnti del gruppo Nattino. I pubblici ministeri Nello Rossi, Stefano Pesci e Stefano Fava stanno lavorando alla rogatoria da inviare nei prossimi giorni oltretevere e che nasce dall'interrogatorio, svelato dal Fatto Quotidiano, di Nunzio Scarano dell8 luglio scorso. Il monsignore arrestato con le accuse di corruzione e calunnia, in relazione al tentativo di rimpatrio di 20 milioni di euro, oggi sar interrogato nel carcere di Regina Coeli per la terza volta. Ai suoi avvocati Francesco Caroleo Grimaldi, Silverio Sica e Luca Paternostro ha fatto sapere di voler collaborare con la procura. I magistrati romani hanno omissato la parte pi interessante delle sue dichiarazioni dell8 luglio scorso, quelle in cui il monsignore parla dei rapporti avuti con la famiglia Nattino, titolare di societ fiduciarie e di una banca di investimento, ma attiva anche nel settore immobiliare. La rogatoria, a scanso di sorprese, dovrebbe riguardare proprio i conti correnti del gruppo Nattino presso l'Apsa, l'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica e presso lo Ior, lIstituto per le Opere di Religione, conosciuto come banca del Vaticano.

Mennini, il direttore dell'Apsa, luomo che dovr rispondere alla rogatoria, stato citato con toni poco gratificanti da Nunzio Scarano nell'interrogatorio omissato dell8 luglio, in cui parla dei conti del gruppo Nattino.
LA DINASTIA MENNINI , per gli amanti del genere, un evergreen degli scandali finanziari. Luigi Mennini, nato nel 1910 e deceduto nel 1997, il padre dellattuale direttore dellApsa, Paolo, proveniente dai ranghi della Banca di Roma. Luigi Mennini Senior era il tesoriere dello Ior ai tempi di Paul Marcinkus, finito in cella nel 1981 per il crack Sindona. Poi ricevette un secondo mandato di cattura insieme a Marcinkus nel 1984, mai eseguito grazie alle guarentigie diplomatiche attribuite dalla Cassazione alla Citt del Vaticano, nel caso Ambrosiano. I figli di Luigi sono tutti personaggi importanti. Oltre a Paolo, troviamo Pietro, procuratore capo di Chieti, e Antonio,

arcivescovo e nunzio a Londra noto anche come il don Antonello che secondo alcune testimonianze di politici dell'epoca avrebbe confessato Aldo Moro nel covo dove era recluso. E ora veniamo a Luigi Mennini Jr. Il figlio di Paolo Mennini (direttore Apsa) e nipote di Luigi

in borsa che gestisce circa 800 milioni di euro di capitali di terzi ed controllata proprio dalla famiglia Nattino. Nel verbale di approvazione del bilancio del 2011, per esempio, si legge che il capitale di Finnat Euramerica distribuito tra i Nattino cos: 4,52 per cento delle azioni al pa-

INCHIESTA APSA Nel mirino dei pm le operazioni della dinastia di finanzieri presso listituto della Santa Sede, svelate da mons. Scarano
Mennini (ex tesoriere Ior) l'amministratore delegato della Fedra Fiduciaria e della Finnat Fiduciaria, le due societ del gruppo Nattino, che vengono usate legittimamente da molti capitalisti italiani per nascondere a occhi indiscreti le loro intestazioni societarie. Tra le societ schermate da Finnat Fiduciaria c anche la Banca Finnat Euramerica Spa, societ quotata triarca Giampietro Nattino, presidente della societ, consultore della Prefettura degli affari economici della Santa Sede e consigliere della Caltagirone Editore, 7,48 per cento la moglie Celeste Buitoni della celebre dinastia alimentare, 21,67 per cento Arturo, figlio di Giampietro e direttore generale di Banca Finnat, nonch presidente di Investire Immobiliare Sgr, la societ di gestione real estate del gruppo. Ma interessante leggere il verbale di assemblea per scoprire chi l'amministratore della stessa che li rappresenta in assemblea: ossia Luigi Mennini, figlio del direttore dellApsa. Questo vuol dire che a rispondere alla rogatoria sui conti allApsa della Banca Finnat e magari della Finnat fiduciaria sar proprio il padre del rappresentante della maggioranza dei soci della prima che anche l'amministratore delegato della seconda. Insomma, con la richiesta di informazioni sul gruppo Nattino sulla scrivania di Paolo Mennini si verificher una situazione imbarazzante per il possibile conflitto di interessi. Un padre che consegna ai magistrati gli atti riguardo una societ dove lavora il figlio.

Roma in rosso: Marino si prepara ai tagli


DANILO BROGGI AL VERTICE DELL ATAC, IL SINDACO PROMETTE DI RISANARE LE SOCIET COMUNALI
di Luca De Carolis

ambiare per tagliare. Sfrondando i C vertici e riorganizzando tutto, con lobiettivo a lungo termine di una holding unica delle municipalizzate: perch le aziende sono troppe, affogano nei debiti e i conti del Campidoglio sono una voragine misteriosa. Preoccupato dai numeri, il sindaco di Roma Ignazio Marino vuole ridurre drasticamente dirigenti e costi delle societ comunali. E ieri ha dato un segnale per invertire la tendenza, con la nomina del nuovo cda di Atac, municipalizzata dei trasporti che ha chiuso il 2012 con un rosso di 156 milioni. Al posto di Roberto Diacetti, spinto alle dimissioni venerd scorso, arriva come nuovo amministratore delegato Danilo Broggi, ex ad Consip. Un nome che ha sorpreso pi duno, visto che il 53enne Broggi, milanese, era

QUESTA ROGATORIA rappresenta il primo test per la nuova stagione di trasparenza e collaborazione avviata da Papa Francesco. La rimozione del direttore dello Ior Paolo Cipriani e del suo vice Massimo Tulli, che da pochi giorni hanno ricevuto lavviso di chiusura indagini con laccusa di avere violato le norme formali sullantiriciclaggio, sono stati i primi segnali della volont di aprire un nuovo corso. Oggi la guida dello Ior stata affidata al presidente Ernst Von Freybereg e a un esterno: Antonio Montaresi, gi Chief Risk Officer presso diverse banche negli Stati Uniti. A questi dirigenti sar affidata la risposta alla rogatoria della procura di Roma. In passato le richieste di informazioni da parte della magistratura o non hanno avuto alcuna risposta (come per lindagine sul caso Calvi del pm Luca Tescaroli) oppure sono state riferite mezze verit o bugie, come nel caso dell'inchiesta sui soldi passati allo Ior per pagare la mazzetta Enimont ai tempi di Mani Pulite. Stavolta, la risposta che sar data dal vertice dell'Apsa sar ancora pi interessante. In questo caso siamo di fronte al primo caso di conflitto di interessi. Non solo perch Paolo

pubblicamente stimato dalla Lega Nord. Mentre il centrodestra obietta: Non si mai occupato di trasporti. Lo attende un lavoraccio, viste le cifre diffuse ieri dallassessore ai Trasporti, Guido Improta. Tra il 2010 e il 2012, lAtac ha subito perdite per 650 milioni con un indebitamento che a fine 2013 arriver a 744 milioni.
MA IL DEBITO COMPLESSIVO supera il miliardo: 50 milioni sono verso Trenitalia, che ha ottenuto la messa in mora della societ con un decreto del tribunale. Improta ha chiesto di differire il provvedimento, per evitare il congelamento dei conti. E ha ricevuto segnali positivi. In questo scenario, spicca il ricordo dei sei ad cambiati dallex sindaco Alemanno in cinque anni. E spiccano gli sti-

DEBITI ATAC

1 MILIARDO:

INVERSIONE
Marino: In Atac serviva una radicale inversione di tendenza
LaPresse

58 LE SOCIET
COMUNALI

pendi degli attuali dirigenti: 30 superano i 200 mila euro lordi allanno. Molti sono stati nominati proprio nellera Alemanno, durante cui lAtac venne gonfiata con mille dipendenti in pi. E allora si ritorna alla presunta Parentopoli, su cui indaga da tempo la procura di Roma. Un consigliere Pd fa notare: In Atac autisti e operai sono troppo pochi. Meno della met dei quasi 13 mila dipendenti. Nella sua relazione, Improta parla di riscrivere le regole di produttivit nella organizzazione del lavoro. Ovvero, bisogna rifare i contratti e riportare molti amministrativi sugli autobus. Servono tagli agli sprechi (consulenze, vigilanza e locazioni costano 60 milioni allanno); si prover a ridiscutere i contratti con i fornitori. A Leggo, Marino ha ventilato lalienazione dei depositi per fare cassa. Con un quadro cos drammatico bisogna innanzitutto assicurare la continuit aziendale ribadisce il capogruppo democratico, Francesco DAusilio. Sullo sfondo, la proposta di modifica del regolamento Ue, che prevede dal 2019 lassegnazione dei trasporti locali ad aziende private. Ma la partita delle municipalizzate (circa 58, tra controllate al 100 per cento e partecipate) non si gioca solo sullAtac. nei guai anche lAma (rifiuti), con i suoi debiti per un miliardo e 300 mi-

lioni. Anche in questo caso, incidono i mille dipendenti assunti negli anni scorsi. In Campidoglio pensano a un nuovo cda per lazienda, e a provvedimenti per tutte le municipalizzate. Marino vuole ridurre i vertici e nuove norme per tutte le societ. Lidea, formalizzata con una delibera di giunta, sostituire gli attuali consigli di amministrazione con nuovi cda da tre o cinque membri, o con un amministratore unico con le funzioni di presidente e ad. Il sindaco precisa: Nel caso si tratti di un consiglio di unazienda che provvede a servizi come Zetema (cultura, ndr), i membri saranno un massimo di tre. Se invece ha una missione pi ampia, i membri potranno salire fino a cinque. Il testo prevede anche che ogni contratto di finanziamento superiore ai 12 mesi vada preventivamente autorizzato dallassemblea. La delibera va approvata dal Consiglio comunale, e per essere applicata comporta la modifica degli statuti di tutte le societ. Vanno definiti gli aspetti giuridici: complessi. Insomma, ci vorranno diverse settimane (almeno). Lobiettivo finale di Marino creare una holding unica di tutte le municipalizzate, per risparmiare sulle imposte (almeno 35 milioni allanno, secondo prime stime), contenere i costi e, soprattutto, tagliare i doppioni. Dal Campidoglio ricordano che la holding ha dato ottimi risultati a Vienna e Zagabria. Crearla sar complicato, visti i veti incrociati (anche dai partiti). Ci proveranno, perch il Campidoglio ha debiti per miliardi e conti in profondo rosso, dallentit misteriosa. Marino ha chiesto al ministero dellEconomia di certificare il bilancio. Per avere numeri definitivi sullemergenza.

il Fatto Quotidiano

CONTI E POLTRONE
SETTE FUNZIONARI dell'Agenzia delle entrate sono stati arrestati a Roma nellambito di uninchiesta della Guardia di finanza su anomalie negli accertamenti tributari. Altre quattro persone sono state denunciate. I finanzieri hanno sequestrato beni per tre milioni di euro. Questo recitava unagenzia di ieri mattina, prima che arrivasse la smentita da parte della procura. Secondo i dati, poi ritrattati, alcuni contribuenti avrebbero segnalato allarmanti anomalie procedurali nei controlli tributari. Dopo la diffusione della notizia, per, la Procura ha negato tutto e il Comando Generale della Guardia di Finanza che ha precisato di non

MERCOLED 24 LUGLIO 2013

Agenzia entrate:

7 arresti per truffa Poi la smentita

aver diffuso nessun comunicato. Mentre sono in corso le indagini delle Fiamme gialle sulla notizia fasulla, emerso che negli ultimi tempi LAgenzia delle Entrate sarebbe stata fatta oggetto di false denunce su presunte irregolarit negli accertamenti fiscali. La falsa nota per presenta intestazioni e timbri originali.

500 milioni cash, case e quadri: i soldi inchiodano Del Turco


IL GIRO DI DENARO LIQUIDO NELLE CARTE DEL PROCESSO CHE LO HA CONDANNATO
di Enrico Fierro

inviato a Pescara

ttaviano Del Turco si difende: non ho mai preso tangenti, i soldi per acquistare case a Roma e in Sardegna provengono dalla vendita di quadri di valore, da alcune polizze assicurative e dai guadagni di una vita. Frotte di innocentisti sbandierano la teoria del complotto. Pubblici ministeri, giudici per le indagini preliminari e finanche un collegio di tribunale, tutti uniti per demolire la figura dellex numero due della Cgil. Vediamo come stanno realmente le cose tentando di mettere in ordine fatti, indagini e testimonianze.

tare hanno affermato i pm Giampiero Di Florio e Giuseppe Bellelli nella loro requisitoria al processo come dei dipinti oggetto della transazione, la casa darte Mucciaccia non in grado di fornire n foto, n altri documenti idonei ad identificarli. Ci nonostante, il 14 giugno 2006, la galleria Mucciaccia bonifica 300mila euro al figlio di Del Turco. Per laccusa evidente che loperazione unica e la triangolazione nasconde un

rapporto a due, lamico Mucciaccia si presta a fare da mero schermo tra Del Turco e Global service del suo amico Angelucci e del gruppo Tosinvest, proprietaria di clinica accreditata in Abruzzo, il San Raffaele di Sulmona, che nella politica di tagli ed austerit, sar lunica clinica a veder aumentati i posti letto. Quali sono i quadri venduti per 300mila euro non si sa. In udienza lex governatore parla di due Schifano. Ma forse non neppu-

imposte portano la somma a 490.444euro. Dal 2003 al 2006, quindi compreso il periodo delle asserite tangenti versate dal re della sanit privata abruzzese Angelini, transitano sul conto della compagna di Del Turco 611mila euro, pi altri versamenti che servono a comprare due case, una casa in Sardegna nel 2006, e una a Roma, in via Crescenzo, il 17 marzo di quello stesso anno. Larco temporale delle operazioni precisa il colonnello della Gdf - del 10 e del 20 marzo 2006, il periodo indicato dallimprenditore Angelini come il momento in cui viene consegnata una somma di denaro allex governatore.
BUCO PERICOLOSO. Quando avviene il versamento di 270mila euro alla sua compagna, il conto corrente di Del Turco in rosso di 630 euro e sprofonder ancora di pi a quota 270mila, un dato che lufficiale delle fiamme gialle definisce di elevato indice di pericolosit. Un giro vorticoso di soldi che Del Turco non riesce a spiegare e giustificare, in parte finiti nella costituzione di una polizza assicurativa. Per ricostruirlo, la Gdf risalita al 31 gennaio 2002 quando lex sindacalista port alla Banca Toscana di Collelongo, 560.500.000 lire che convert in euro. Tanti soldi e anche allora non giustificati. Ma in ogni caso la tesi dei pm sostenere che Del Turco non ha la possibilit dal 2006 di occultare le ingentissime somme in contanti ricevute da Angelini, non solo illogico, ma anche inequivocabilmente smentito proprio da questo significativo versamento in contanti del 2002. Del Turco non mai riuscito a chiarire neppure nelludienza del 16 ottobre 2012 perch, sapendo da anni che doveva comprare una casa a Roma, va in scoperto con il conto corrente pur avendo avuto il tempo per preparare la provvista. Anche la casa in Sardegna, dove lex sindacalista andava in vacanza da anni, viene acquistata nellottobre 2006, sempre a ridosso delle tangenti che avrebbe versato Angelini il 20 marzo e il 4 ottobre di quellanno.

IN AULA
Lex governatore Ottaviano Del Turco si difeso nelle aule del tribunale di Pescara
LaPresse

Compleanno con la scorta

LE CASE E I QUADRI. Sostiene Del Turco che lacquisto di appartamenti a Roma nel periodo a ridosso del pagamento delle tangenti da parte di Vincenzo Maria Angelini gli fu possibile grazie alla vendita di alcuni quadri del pittore Schifano. Di quanti quadri si tratti, e quale sia il loro valore, un mistero che Del Turco non mai riuscito a chiarire. Il 13 giugno 2006, lex governatore riceve 300 mila euro dal gruppo Tosinvest (gli Angelucci, imprenditori della sanit con forti interessi in Abruzzo). Si tratta del corrispettivo, sostengono i pm, per la vendita di cinque dipinti versato al figlio di Del Turco, Guido, attraverso una interposizione fittizia della galleria Mucciaccia gestita da un suo vecchio amico. Ma i quadri (solo del dipinto di Schifano si conosce il titolo, Esso) risultano acquistati e pagati da Global Service (societ del gruppo Tosinvest degli Angelucci, ndr). Nelludienza del 17 ottobre 2012, la testimonianza del colonnello Odorisio della Gdf nella quale si parla di una nota relativa alla vendita di quadri rinvenuta in un ufficio romano di Del Turco, che cita un dipinto di Schifano senza titolo e quattro quadri del pittore Ventrone. Il titolo rispunta per quando i militari della Gdf si recano alla galleria Mucciaccia e trovano una nota firmata dal Del Turco che indica in Esso il quadro di Schifano, ceduto al prezzo di 120mila euro, pi 3 Ventrone, per un totale di 300mila euro. Il pagamento, si legge ancora, dovr essere effettuato a favore del figlio Guido. QUATTRO O DUE? Il documento a firma Del Turco del 3 giugno 2006, nel quale si parla delle opere darte, giudicato assai ambiguo dai magistrati, perch non chiaro quanti siano i Ventrone. Quattro o due? Da no-

PRIEBKE, 100 CANDELINE E POLEMICHE Il 29 luglio compir 100 anni Erich Priebke, capitano Ss agli arresti domiciliari a Roma per leccidio delle fosse Ardeatine. Lipotesi di organizzare una festa per lex nazista ha messo in allarme lAnpi, la Comunit ebraica, il sindaco Marino e il governatore Zingaretti. La senatrice Pd Silvana Amati ha presentato uninterrogazione parlamentare per impedirla. In controtendenza lavvocato Carlo Taormina, in passato legale di Priebke, che twitta: Parteciper alla festa dei 100 anni di Priebke come ho fatto per i 90. Allora? Ansa

re uno, visto che gli stessi magistrati giudicano i documenti prodotti inattendibili. Il mistero aumenta se si rilegge un articolo de Il Giornale del 18 luglio 2006. In vari virgolettati attribuiti allo stesso Del Turco, allepoca in carcere a Sulmona, e a persone a lui vicine, gli Schifano salgono a tre. Affermano i pm nella loro requisitoria: Perch Ottaviano Del Turco abbia mascherato loperazione in questo modo, con la complicit dellamico Mucciaccia, con una compravendita di quadri scarsamente ed ambiguamente documentata, contrastante con le sue stesse dichiarazioni, evidente vista la natura corruttiva della transazione. Di molteplici indici di anomalia parla un altro teste, il maresciallo della Gdf Russo.
LA TRACCIA DEI SOLDI. Testimonianza del colonnello della Gdf Maurizio Favia del 26 ottobre 2012. Ovviamente non ci illudevamo che con un accertamento bancario o guardando i

GUADAGNI EXTRA Tele di Schifano acquistate dalla Global Service degli Angelucci e un pacco di contanti da convertire in euro
singoli conti correnti potessimo trovare il versamento di danaro in contanti in quantit significative, molto vicine o comunque analoghe a quelle che venivano poi via via riferite dallimprenditore Angelini. La Gdf ha indagato per verificare disponibilit, operazioni economiche finanziarie particolari, per creare un percorso logico economico su queste singole operazioni, e ad un certo punto ha scoperto una disponibilit complessiva patrimoniale di Del Turco pari a 640mila euro, che al netto delle

Fattura non pagata, Lombardi se ne va


SI DIMETTE DA PRESIDENTE DOPO CHE IL GRUPPO M5S BOCCIA LA PARCELLA DEL PORTA VOCE
di Paola Zanca

assemblea sgrana gli occhi: no, quei 10 mila euro a Caris Vanghetti non L glieli diamo. Cos, interdetta dalla decisione dei deputati che hanno voltato le spalle al suo fidato collaboratore degli esordi, Roberta Lombardi ha deciso di dimettersi. Non pi la presidente del gruppo. Il suo turno da portavoce finito gi a giugno, in favore di Riccardo Nuti. Fino a marzo dell'anno prossimo, per, avrebbe dovuto rimanere titolare di firma su contratti e impegni di spesa (ora lo sar lo stesso Nuti). E proprio su una fattura finisce la carriera della capogruppo Lombardi. Torniamo a quei primi giorni di legislatura quando la truppa di 109 cittadini sbarca a Montecitorio. Sono giorni concitati: riunioni infinite alla Sala della Regina, continui colloqui per i collaboratori, incontri blindati negli hotel della Capitale, commessi trasformati in guardia spalle, rischio gaffe ad ogni passo in

Transatlantico. Lo staff della comunicazione (competenza esclusiva di Grillo e Casaleggio) deve ancora arrivare. Cos, Caris Vanghetti 38 anni, gi giornalista de Lultima Parola a governare il traffico delle prime ore a palazzo. Lo ha scelto Roberta Lombardi in persona, che ha avuto modo di conoscerlo nel meetup romano. Dura fino allarrivo dei prescelti dai fondatori, Claudio Messora e Nicola Biondo. Poi, Vanghetti torna a casa. E ora presenta il conto. Per giustificare i 10 mila euro di compensi per attivit di ufficio stampa e relazioni istituzionali allega alla fattura una lista di 54 punti. Alcuni sorprendenti.
Staff e piattaforma

vare liste di potenziali collaboratori, di partecipare a incontri per la selezione di personale a partire dal 18 febbraio (sette giorni prima delle elezioni).
Stanze e poltrone

Curriculum e Rete, pietre fondanti del metodo Casaleggio. Chiss se a Milano sanno che in quei giorni di marzo, a Roma, c una persona che si sta occupando di mettere a punto un sistema di democrazia partecipata attraverso i siti di Camera e Senato, di tro-

Vanghetti non tralascia nulla. Trova i posti in aula per i deputati, le sale per le nostre riunioRoberta Lombardi Post e incontri ni ogni volta che ci riunivamo, Ansa fa incontri con uffici Camera Altro che Beppe: in quei per avere gli uffici del gruppo. Organizza mesi, due post li ha scritti Vanghetti. E per la visita ai carabinieri feriti nell'attentato conto del gruppo ha mantenuto rapporti davanti a palazzo Chigi. Scopre la disci- con la Fiom e incontrato la Guardia di plina di pass e parcheggi. E scova perfino finanza. Ma soprattutto ha avuto inconuna stanza per lallattamento della depu- tri costanti con il Quirinale per tutto il petata Lupo. Gli ottimi rapporti nei corridoi riodo precedente la fiducia al governo Letdi Montecitorio lo portano a ottenere il tae tenuto rapporti con le altre forze poDef in formato definitivo prima che fosse litiche in occasione dellelezione del capo firmato dal capo dello Stato. dello Stato. E noi che pensavamo che la Lombardi, nel Movimento, stesse con i Studi e riforme talebani. Oltre che relazioni e conferenze, da paTwitter: @paola_zanca

gare ci sono analisi e proposte: dal dossier sul reddito di cittadinanza alle pensioni d'oro, dalle proposte dei saggi fino al Def con levidenziazione del problema che () i soldi sarebbero andati alle banche.

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MERCOLED 24 LUGLIO 2013

SPRECHI DITALIA
IL MECCANISMO era complicato, ma ormai collaudato da lungo tempo: lorganizzazione si faceva consegnare ingenti somme da una clientela facoltosissima disposta a tutto pur di non pagare le tasse. Il denaro, allora, veniva fatto transitare su conti offshore, in diversi paradisi fiscali. Da l, poi, in qualche modo veniva fatto rientrare e depositato su conti correnti di San Marino. A disposizione degli intestatari. In questo modo, lorganizzazione riuscita a far evadere tasse per oltre un miliardo di euro ai propri clienti. In estrema sintesi questo il risultato di una lunga indagine su un giro di riciclaggio internazionale che si conclusa in queste ore con la notifica ai componenti dellorganizzazione, da parte della Guardia di finanza, dellavviso di con-

il Fatto Quotidiano

Riciclavano milioni
per conto di clienti facoltosi
di Luigi Franco

clusione delle indagini. Atto che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio. Tra i reati ipotizzati c lassociazione per delinquere transnazionale finalizzata al riciclaggio. Come detto, stando allinchiesta coordinata dal pubblico ministero Perla Lori lorganizzazione gestiva oltre 1500 clienti tra industriali, dirigenti di banca e immobiliaristi.

Milano

CORTE DEI CONTI

Expo? il volano per la nostra economia. Parola di Enrico Letta. Ribadita per commentare laccordo firmato tra i sindacati e il commissario unico per lesposizione Giuseppe Sala che regolamenta 800 nuovi posti di lavoro a scadenza. Giovani che saranno operativi sul sito a cavallo tra Milano e Rho e che secondo il premier contribuiranno al rilancio del Paese. Ma al di l dellottimismo ufficiale, la corsa verso Expo 2015 una gimkana che dovr superare i ritardi accumulati dai cantieri, scavalcare i vincoli imposti dal patto di stabilit e schivare gli interessi delle criminalit organizzata. Col rischio che nuovi ostacoli arrivino dalle indagini della magistratura.

Generale Speciale, spigole salatissime

li resteranno sullo stomaco, sicuro. Perch alla fine pagher 200 mila euro per 4 spigole. Protagonista? Il generale Speciale che fra le tante cose stato anche deputato Pdl. Lalto ufficiale, anni fa, si fece portare del pesce fresco in Trentino, dovera in vacanza, con un aereo militare. Lha fatta franca dal punto di vista penale, grazie alla prescrizione. Il conto glielha per mandato la Corte dei Conti: almeno ripaghi le spese.

Bandiere dellExpo al Duomo Ansa

Le promesse e i ritardi

Si sono pian piano sbiadite le pagine del libro dei sogni promesso nel 2008, quando Milano festeggi la conquista dellesposizione universale. Lallora sindaco Letizia Moratti parlava di 4,1 miliardi di euro da investire direttamente nella preparazione del sito e nella sua gestione. Ma il progetto stato quasi subito ridimensionato e i fondi pubblici sono stati ridotti a 1,3 miliardi: 833 milioni li mette il governo, mentre al resto pensano regione Lombardia, comune di Milano, provincia e Camera di commercio. Denaro pubblico per finanziare lavori che vanno a rilento. Dentro al sito, dove la societ di gestione dellevento Expo spa ha programmato lavori a ciclo continuo, anche di notte, per recuperare il tempo perso a causa delle piogge, considerate un fenomeno meteorologico imprevisto. E ritardi fuori dal sito. Expo doveva essere infatti il volano per una serie di opere che attendono di essere realizzate da anni, con un investimento di 11 miliardi per strade, autostrade e metropolitane. Ma nessuno di questi cantieri in orario con i tempi. N la Pedemontana, n la Brebemi, n la Tangenziale est esterna. E

EXPO, SOLO LETTA CONTINUA A CREDERE AL LIBRO DEI SOGNI


Firmata unintesa col sindacato: assunti 800 giovani, pi della met saranno precari. Agli stand dellesposizione lavoreranno per 18 mila volontari. Il Comune senza soldi per ristrutturare la citt

cordo - sar attivo per non pi di 5 ore al giorno e per un massimo di due settimane. E ora, con la scusa dellesposizione, le imprese cercheranno di introdurre a livello nazionale nuove forme di flessibilit. Lidea, bocciata dai sindacati, stata lanciata da Maurizio Sacconi e ora sponsorizzata anche dal ministro del Lavoro Enrico Giovannini, che ha chiesto alle parti di trovare un accordo entro settembre.
Inchiesta su 2 maxi appalti

119MILA
GLI OCCUPATI

PREVISTI

31MILA
CREATI
I POSTI

500MILA
METRI QUADRATI

nemmeno le linee del metr promesse a Milano: al momento stato aperto solo un tratto della 5, mentre la 6 stata cancellata e della 4 verranno realizzate entro il 2015 solo due delle 21 fermate previste. Palazzo Marino prevede poi di investire nel 2014 circa 500 milioni per rimettere a nuovo la citt. Cosa impossibile, se non otterr dal governo una deroga al patto di stabilit. La chiedono a gran voce sia il sindaco Giuliano Piasapia che il governatore Roberto Maroni, per non deludere quei 20 milioni di turisti attesi, che con i visitatori italiani porteranno a 24 milioni gli ingressi nellarea durante i sei mesi di esposizione. Anche qui, numero ridimensionato, rispetto ai 29 milioni di biglietti di cui si parlava allinizio.

Il nodo lavoro

Lindotto promesso da qui al 2020 di 25 miliardi di euro, 199mila i posti di lavoro, di cui 31mila creati direttamente nel sito espositivo. Fantascienza, taglia corto Antonio Lareno della Cgil milanese, che prevede meno di 14mila persone occupate nellarea. Ieri Cgil, Cisl e Uil hanno firmato unintesa con Expo spa per lentrata tra i ranghi della societ di 340 apprendisti under 29, 300 dipendenti con contratti a tempo determinato e 195 stagisti. Al momento resta per aperta la questione di che cosa accadr loro alla fine della manifestazione. Lavoro in gran parte precario, dunque. Ci sono poi 18.500 volontari che con maglietta griffata Expo daranno informazioni ai visitatori: ognuno di loro prevede lac-

Intanto il numero dei Paesi partecipanti arrivato a 131. Lobiettivo minimo dichiarato, di ospitarne 130, stato dunque raggiunto. Ma non hanno ancora accettato linvito diversi big, come Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada e Australia. I paesi stranieri si costruiranno da s i padiglioni, ma le aree verranno loro consegnate solo a cavallo tra 2013 e 2014. Sempre che i lavori per la rimozione delle interferenze, ovvero la pulitura e predisposizione dellarea, e la costruzione della piastra, che far da basamento a viali e strutture, non accumulino ulteriori ritardi. Sono questi gli appalti principali allinterno del sito e hanno una cosa in comune: su entrambi la procura di Milano ha aperto uninchiesta per turbativa dasta, insospettita dai ribassi di oltre il 40 per cento con cui sono state aggiudicate le gare.
Gli interessi della ndrangheta

coinvolgere anche la Lega, per un evento che Maroni continua a definire mafia free. Eppure gli interessi della criminalit organizzata ci sono. Nel suo report semestrale, il comitato antimafia di Milano istituito da Pisapia e presieduto da Nando Dalla Chiesa ha raccontato di una notte dello scorso ottobre in cui un camion ha sfondato il cancello di un cantiere, dove sparito un mezzo. Tipico metodo di intimidazione mafiosa, si legge nel rapporto. Per tenere lontano la ndrangheta, insomma, non bastano i proclami. Come non bastano per dare forma al dopo Expo: su quello che

RISCHIO MAFIE A ottobre un camion ha sfondato il cancello di un cantiere: un chiaro avvertimento intimidatorio
diventer il sito dopo la demolizione dei padiglioni, per ora, c solo un bel punto di domanda. Al di l di un grande parco pubblico, il rischio che i milanesi si trovino con un nuovo quartiere residenziale da oltre 600mila metri quadri di edifici. Cemento allinsegna di Expo. twitter @gigi_gno

Dubbi che non scalfiscono lunit nazionale pro Expo, ostentata oltre le larghe intese. Fino a

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LE PERDITE NEL 2012

IL BUCO NERO DI ATAHOTELS

LA RIPRESA NEL 2015

il FATTO ECONOMICO
UN ANNO DOPO Il gruppo emiliano delle coop ha salvato la Fondiaria Sai, ma lintegrazione con quel che resta dellimpero di don Salvatore sempre pi faticosa

Fonsai ha chiuso il 2012 con un rosso pesante da 800 milioni di euro dopo i 700 del 2011

Il settore alberghiero della compagnia ha chiuso in perdita per 95 milioni, rispetto ai 71 milioni del 2011

A Unipol serve qualche anno per completare lintegrazione, poi avr 850 milioni di profitti

DISASTRO LIGRESTI, IL CONTO LO STA PAGANDO UNIPOL CON LA FUSIONE


di Carlotta Scozzari

famiglia Ligresti nel 2009 per 25 milioni, ha chiuso il 2012 con una perdita di 35,3 milioni, rispetto a quella di 23 del 2011. Sul dato ha inciso landamento del Tanka Village, particolarmente penalizzato dalle politiche di prezzo dei vettori aerei e dei traghetti per la Sardegna. Si dice che per Unipol non dovrebbe essere difficile tagliare la voce costi di Atahotels, che in passato era stata spesso alimentata dai capricci dei giovani Ligresti.
I guai delle controllate

e scorie della gestione Ligresti di Fondiaria-Sai continuano a produrre conseguenze. Non soltanto in tribunale. E trascorso un anno dagli aumenti di capitale che hanno permesso a Unipol di diventare azionista di riferimento della galassia Fondiaria-Sai. Dodici mesi in cui i tempi della maxi-fusione assicurativa tra le societ del gruppo si sono allungati fino alla fine del 2013. Lultimo colpo di scena la settimana scorsa, quando lex dominus di Fonsai, Salvatore Ligresti, e i figli Paolo (ancora a piede libero), Jonella e Giulia sono stati arrestati nellambito dellinchiesta della Procura di Torino che indaga per lipotesi di falso in bilancio. Nel mirino dei magistrati il buco da 600 milioni nelle riserve assicurative che avrebbe garantito dividendi generosi a Premafin, la holding ora controllata da Unipol attraverso la quale la famiglia siculo-milanese manteneva la presa su Fonsai. La gestione disinvolta e spesso in odore di conflitto di interessi della famiglia siciliana, che amava giocare tra le societ quotate e quelle lontane dalla Borsa con flussi di denaro in transito dalle prime alle seconde, ha ripercussioni non soltanto giudiziarie ma anche industriali.

La Unipol capitanata dallamministratore delegato Carlo Cimbri, diventando proprietaria della galassia Fonsai, ha ereditato un impero con ramificazioni nei settori pi impensabili per una compagnia di assicurazioni, che ancora nel 2012 ha accusato milioni di perdite a bilancio. Certo, la crisi economica, che ha travolto il settore immobiliare tanto caro a don Salvatore, non ha aiutato. Ma la gestione stata decisiva. E Unipol si gi espressa a favore delle numerose azioni di responsabilit promosse verso gli ex vertici della compagnia.
Il peso sui bilanci di Bologna

Per farsi unidea del conto industriale che i Ligresti hanno lasciato da pagare a Bologna basta dare uno sguardo al bilancio di Fonsai, che nel 2012 si chiuso con una perdita di quasi 800 milioni, rispetto a quella di quasi 700 del 2011. Il gruppo Unipol, invece, nel 2012 ha chiuso il bilancio in positivo per 441 milioni, anche grazie ai benefici per oltre 1 miliardo legati all'applicazione di alcuni principi contabili. Per la fine del 2013 gli analisti finanziari, in media, si aspettano un utile sui 230 milioni, mentre Unipol, per il 2015, quando dovrebbe essere gi stata digerita la fusione con Fondiaria, punta alla cifra ambiziosa di 850 milioni di profitti. La holding controllante Finsoe, che nel 2012 ha dovuto varare un aumento di capitale da 300

milioni per finanziarie loperazione su Fonsai, tornata all'utile lo scorso anno: per 23 milioni, somma girata quasi per intero alle cooperative rosse azioniste provate dalla recessione. Nel 2012 Fonsai, con le sue perdite da 800 milioni, stata un po la zavorra del gruppo assicurativo che ruota intorno a Bologna. Sul dato negativo hanno inciso sia le svalutazioni del patrimonio immobiliare, salite da 342 a 370 milioni, sia landamento delle societ del settore diversificato. Tra le attivit immobiliari c la Marina di Loano, il porto ligure che gi i Ligresti avevano provato a vendere senza successo e che ha archiviato il 2012 con perdite per una decina di milioni. Un miglioramento dal rosso di 28 milioni del 2011, ma la controllante Immobiliare Fondiaria-Sai gi nel 2012 aveva rinunciato a un credito da 108,61 milioni per coprire le perdite degli anni precedenti e ricapitalizzare la Marina per 74 milioni.
Mille altre attivit. In perdita

Tra le "altre attivit", risultato in perdita, in peggioramento da 13,45 a 14,43 milioni, anche per il Centro oncologico fiorentino, complice la situazione di forte incertezza per quanto riguarda la convenzione con la Asl 10 di Firenze. Gi nel 2012 la controllante Fonsai aveva versato 14,5 milioni a favore del Centro, somma che si aggiunge allassegno di 10 milioni staccato nel 2011. Pure Saiagricola, produttrice di vino e olio, ha messo in cantiere un 2012 in perdita, ma soltanto per 206mila euro (-679mila euro nel 2011). In rosso anche i conti di Liguria assicurazioni, la compagnia

attiva nel business di riferimento di Fonsai e controllata attraverso Milano assicurazioni che gi i Ligresti tentarono di vendere al fondo Clessidra senza accordarsi sul prezzo. Per Liguria assicurazioni, che rientra nel perimetro di attivit da cedere imposto dallAntitrust a Unipol per autorizzare la fusione, il 2012 si chiuso in perdita per 43,7 milioni, dal rosso di 40,4 del 2011, a causa della necessit di adeguare ulteriormente le riserve sinistri delle generazioni precedenti. Una situazione che giustifica una nuova ricapitalizzazione, per ricostituire un patrimonio netto adeguato, dopo che gi all'inizio del 2012 Milano Assicurazioni aveva versato 46 milioni per ripianare la perdita del 2011. Insomma, le falle da riparare sono numerose e trasversali a tutti i business ereditati dal gruppo Ligresti. E soltanto una volta completato il processo di ristrutturazione in corso Unipol potr decidere da quali business, eventualmente, uscire e da quali no.
Twitter @scarlots

CARLO CIMBRI
Lamministratore delegato di Unipol ritratto da Emanuele Fucecchi

Il settore altre attivit di Fonsai (turismo, sanit, vino) ha chiuso il 2012 in perdita per 95 milioni, rispetto al rosso di 71 milioni del 2011. Un risultato negativo da imputare in primo luogo alla catena alberghiera Atahotels della quale gi la famiglia siciliana aveva tentato di liberarsi. Questultima societ, venduta a Fonsai dalla stessa

PARTITE IVA I professionisti di cui si ricorda solo il fisco


di Stefano Feltri

in poltrona
ZAMPINI, DECLINO GENOVESE
GIUSEPPE ZAMPINI non ce lha fatta a diventare presidente di Finmeccanica, sconfitto da Gianni De Gennaro. E cos il sistema-Genova, lintreccio tra industria e Pd, ha perso il suo ultimo paladino. Lad Alessandro Pansa ha confermato che Ansaldo Energia, la controllata guidata da Zampini, e Ansaldo Sts saranno vendute. E Zampini deve assistere senza poter far molto alla rivolta della citt. Ieri i lavoratori hanno scioperato per due ore, a Genova: Ansaldo energia e Ansaldo Sts non sono asset da utilizzare per compensare gli errori fatti da questo gruppo dirigente. Ma Zampini fuori gioco, complice il fatto che il suo nome fu fotografato su un appunto di Guglielmo Epifani dopo un incontro con Pier Luigi Bersani.

IN TV la crisi riassunta

nelle immagini ormai abituali di lavoratori in cassa integrazione di una qualche azienda decotta, di solito in qualche territorio senza alternative del Mezzogiorno, che urlano contro la politica che li ha abbandonati. C per unaltra crisi, meno raccontata, pi silenziosa ma non meno grave, che quella delle partite Iva. Non di quei dipendenti mascherati che vengono pagati a fattura perch lazienda li vuole tenere precari il pi possibile, ma proprio dei lavoratori indipendenti, come si definiscono. Che lavora-

no con la partita Iva per la natura occasionale della loro professione, lesempio pi classico sono gli interpreti e i traduttori. Ma anche gli informatici, i creativi, i consulenti aziendali. Basta andare dal commercialista in queste settimane di dichiarazione dei redditi, per sentirsi raccontare storie come questa: una traduttrice, in una citt ricca come Modena, fattura 29 mila euro. Ma per la combinazione di saldi e acconti Irpef, pi i contributi Inps al 28 per cento (perch i traduttori

non hanno un ordine di riferimento con una sua cassa previdenziale) arriva a dover versare 15 mila euro. A novembre su persone come questa traduttrice peser anche laumento dellacconto Irpef dal 99 al 100 per cento a novembre. E dal 2014, se il governo non interviene, scatter anche un graduale ma pesantissimo aumento dei contributi previdenziali per chi versa alla gestione separata dellInps: dal 28 al 33 per cento in quattro anni. Acta, lAssociazione dei consulenti del terziario avanzato, sta

chiedendo al ministro del Welfare Enrico Giovannini e al resto dellesecutivo di bloccare questo incremento che potrebbe spingere migliaia di lavoratori verso redditi inadeguati a una sopravvivenza dignitosa. Per ora sono arrivate rassicurazioni verbali, non interventi concreti. Morale: in un momento in cui ci sono poche imprese in grado di assumere, la ripresa potrebbe passare dai micro-imprenditori a partita Iva. Invece che creare le condizioni (di mercato, non di sussidi o assistenzialismo) perch questi lavoratori indipendenti possano sfruttare gli even-

tuali refoli di crescita, lo Stato e il governo approfittano dello scarso peso politico di chi non ha un sindacato o una lobby o un ordine come scudo. Tra acconti, tasse e contributi di fatto viene continuamente alzato il salario di riserva, cio quello minimo per il quale vale la pena lavorare invece di restare inattivi. E lavoratori laureati, senza welfare, malattie e diritti, finiscono per lavorare a tempo pieno guadagnando meno di un operaio cassintegrato (costretto per legge allinattivit pena la perdita dellammortizzatore sociale). Cos la stagnazione assicurata.
Twitter @stefanofeltri

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di Nunzia

MERCOLED 24 LUGLIO 2013

il FATTO ECONOMICO

Penelope

ppure, lidea era buona. Dopo, si parlato soprattutto della maxi-tangente (150 miliardi di lire), dei morti (Raul Gardini e Gabriele Cagliari, presidenti di Montedison ed Eni, suicidi), del processo trasmesso in Tv: starring Antonio Di Pietro, comprimari i leader politici della Prima Repubblica, che sui banchi di quel tribunale esal lultimo respiro sotto gli occhi esterrefatti degli italiani. Ma prima prima che tutto finisse per sempre sepolto sotto una montagna di scandali Enimont era stata davvero una buona idea. Di pi: realizzare un grande polo pubblico-privato era stata tra le migliori idee di politica industriale messe in campo nel dopoguerra. Ventanni dopo ci si pu chiedere cosa sarebbero oggi la nostra industria, la nostra economia, se quellidea avesse avuto successo, se non fosse diventata la vicenda simbolo di Tangentopoli, un noir a base di sangue, morti, tangenti, misteri.
Lidea giusta

La storia inizia alla met degli anni 80. La chimica era in crisi profonda, devastata da ristrutturazioni che riguardavano sia lazienda pubblica, propriet dellEni, sia quella privata, la Montedison. Sergio Cofferati, allepoca segretario dei Chimici Cgil, la riassume cos: Non aveva senso mantenere due produttori che non avevano le dimensioni per stare sul mercato. Per evitare il ripetersi periodico delle crisi e dei licenziamenti, si pens di unire le due strutture, integrandone le attivit e creando un polo chimico nazionale. In questo modo, avremmo avuto dimensioni di scala e risorse per fare investimenti e sviluppo. Conferma Franco Bernab, in quegli anni dirigente e poi amministratore delegato dellEni (oggi alla Telecom): Alla base di Enimont cera un grande disegno di politica industriale, finalizzato a salvare la chimica italiana. Latto fondativo della joint venture, datato 1988, prevedeva un comando a due teste: a ciascun socio il 40% della societ, il restante 20% sul mercato. Alla nascita il gruppo aveva gi 15.500 miliardi di lire di fatturato e 50 mila dipendenti; lapprovvigionamento di materia prima era garantito dallEni, Montedison avrebbe messo gli impianti petrolchimici e le tecnologie innovative. I disaccordi per emersero immediatamente. Gardini voleva andare oltre, conferire alla joint venture anche altri pezzi Montedison esclusi dalla fusione. Dal punto di vista industriale aveva ragione: Enimont sarebbe stata pi grande e pi forte. Dal punto di vista politico era inaccettabile: in quel modo il privato avrebbe avuto la maggioranza, e lidea di una chimica tutta privata, ai tempi in cui le partecipazioni statali dettavano legge, equivaleva a una bestemmia. Inizi un braccio di ferro estenuante, in cui Gardini cercava di ottenere il comando con ogni mezzo: prima comprando azioni Enimont sottobanco per accrescere la propria quota, poi comprando, a suon di mazzette, il consenso politico. E tuttavia, non fu la maxi-tangente a decretare la fine dellavventura: Gardini non pag per entrare in partita ma per uscirne senza troppi danni quando cap che non cera possibilit di vittoria. Enimont stata, piuttosto, una vittima della guerra tra pubblico e privato, lultima: sarebbe infatti bastato attendere pochi anni e si sarebbe aperta, tra le fanfare, la stagione delle grandi privatizzazioni. E probabilmente la chi-

IL DISSESTO

1993 Il fallimento della fusione tra Eni e Montedison ha segnato linizio della fine di un settore strategico in cui lItalia poteva essere ancora protagonista

Un capannone abbandonato della ex Montedison. A destra, inaugurazione del Matrca a Porto Torres
Ansa

ENIMONT, QUANDO LA CHIMICA ITALIANA MOR CON GARDINI


mica a Gardini glielavrebbero regalata. Sta di fatto che con lEnimont poteva nascere uno dei maggiori poli chimici al mondo sostiene leconomista Marco Fortis, negli anni Novanta capo dellufficio studi Montedison invece stato come un puzzle di cui nemmeno una tessera andata al posto giusto. Fosse andata diversamente, oggi lItalia sarebbe probabilmente ai primi posti nella biochimica, nelle plastiche e nei materiali speciali, nella farmaceutica, nei fertilizzanti, nel fluoro, nelle fibre, nella ricerca, e chiss che altro.
I tesori perduti

Scavando tra le macerie della joint venture si trovano le tracce dei tesori industriali perduti: Erbamont, leader mondiale nei farmaci antitumorali, Ausimont, numero due al mondo nella chimica del fluoro, Himont, leader mondiale nelle plastiche avanzate, Novamont, cui si deve la prima plastica biodegradabile. Quanto varrebbe oggi tutto questo, per un paese che da anni assiste alla propria deindustrializzazione con rassegnata ignavia, evidente: La chimica, cos come la siderurgia,

un volano importantissimo per qualsiasi sistema produttivo, sottolinea Cofferati. Col tempo la vicenda giudiziaria ha cancellato quella industriale, ma questultima forse la pi drammatica. Sintetizza Bernab: Enimont una storia tipicamente italiana, non tanto di corruzione, quanto di arroganza e incompetenza. Conferma Cofferati: Il progetto era buono, ma la gestione fu disastrosa. Nessuno ne esce bene: non Gardini, che non ebbe la pazienza di attendere una soluzione condivisa, non lEni, di cui gran parte dei manager osteggiava loperazione che avrebbe ridimensionato il loro potere. Non la Mediobanca di Enrico Cuccia, tra i principali responsabili del pasticciaccio. E non la politica, che dava una parola e il giorno dopo la ritirava, seminando dinciampi il percorso di Enimont, lesinando investimenti, ritardando decisioni, ricattando.
Spezzatino Montedison

clino. Quanto a Montedison, sepolta dai debiti del crac Ferruzzi stata venduta a pezzi per far cassa: Himont oggi della statunitense Lyondell, Ausimont della Solvay, Edison, gioiello dellenergia, della francese Edf. E ancora: Tecnimont andata alla Maire Engineering, i fertilizzanti di Agrimont alla Norsk Hydro, Erbamont-CarloErba in

parte alla Pfizer e in parte alla Fidia farmaceutica. Non facile calcolare quanto varrebbero oggi i 15 mila miliardi di fatturato dellEnimont, i suoi 50 mila dipendenti. La societ afferma Cofferati aveva potenzialit per crescere ancora, ma quanto, in quale direzione, non lo sapremo mai. LItalia ha perso per sempre la chimica e di politica industriale non si parla pi. Il silenzio e la rimozione, del resto, sono caduti sulla vicenda: i protagonisti sono morti, ricostruirla quasi impossibile. Intervistato nel 1990 da Enzo Biagi, alla domanda come vorrebbe essere ricordato tra 100 anni Gardini rispose: Dottor Biagi, tra 100 anni nessuno si ricorder di me. Ecco, forse anche questo un problema dellItalia: la memoria corta, cortissima.
Twitter @nunziapenelope

La fine nota. Gardini moll la presa con una buonuscita miliardaria, e la chimica divenne tutta pubblica. Nonostante la strenua battaglia per conquistarla, per, lEni lha poi sostanzialmente abbandonata al de-

SERGIO COFFERATI Non aveva senso mantenere due produttori in difficolt. Il progetto aveva un fondamento, ma la gestione stata disastrosa

FRANCO BERNAB una storia tipicamente italiana, non tanto per quanto riguarda la corruzione, ma per larroganza e lincompetenza

RAUL GARDINI Come vuole essere ricordato?, gli chiese Enzo Biagi. Risposta: Dottor Biagi, tra 100 anni nessuno mi ricordera pi

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di Roberto Morini

Porto Torres

PORTO TORRES Limpianto di bioraffineria promette 300 posti di lavoro nel 2016. Gli ambientalisti dicono no

I TERRENI

ealizzeremo nellarea industriale di Porto Torres una bioraffineria di terza generazione, diventer un caso di studio internazionale per tutti coloro che hanno a disposizione aree di deindustrializzazione e hanno poche materie prime, promette Catia Bastioli, presidente di Novamont. Nel matrimonio sardo con Eni-Versalis battezzato Matrca Ba-

SARDEGNA, PLASTICA VERDE A BASE DI CARDI


stoli, che ne amministratore delegato, porta numerosi brevetti legati al Mater-Bi, il polimero base per le bioplastiche. Il presidente di Matrca Daniele Ferrari, Versalis, non si tira indietro: Il polo di Porto Torres sar leader mondiale della svolta verde della chimica. Un miliardo di investimento, met per le bonifiche, peraltro al centro di molte polemiche perch non ancora partite, met per i nuovi impianti: un centro di ricerche gi attivo, sette impianti complementari per trasformare lolio vegetale in Mater-Bi, materia prima per decine di prodotti, come la pellicola con cui si fanno le buste per la spesa biodegradabili. Sono realizzate con Mater-Bi anche le stoviglie usa e getta della Giornata mondiale della giovent a Rio de Janeiro. Compostabili insieme ai rifiuti organici. Infine ci sar la centrale a biomasse che fornir energia e vapore puliti. Rispetto dellambiente, investimenti innovativi, 700 posti di lavoro a regime (si parla del 2016, ormai vicino), 2-300 posti subito per i lavori di costruzione. C quanto basta per dire subito s. E cos hanno fatto sostanzialmente le istituzioni locali, i sindacati, i partiti sardi. Ma qualche opposizione c stata. A partire dai movimenti ambientalisti, che si sono organizzati in un coordinamento dal nome esplicito: No chimica verde. In mezzo, gli studiosi, con al centro quelli del dipartimento di Agraria dellUniversit di Sassari, che continuano imperterriti a rivendicare con lazienda e con la Regione un ruolo di valutazione indipendente. Loggetto al centro della contesa si chiama cardo gentile. Una variet del cardo che, secondo gli esperti agronomi di Novamont, fornir i semi da cui estrarre lolio vegetale per il processo industriale che porta alla bioplastica e i gambi, alti fino a tre metri, biomassa da bruciare nella

Laccordo con Coldiretti


stato siglato il 3 luglio laccordo tra Coldiretti Sardegna e Matrca per la coltivazione del cardo. Agli agricoltori verr corrisposta unanticipazione e un premio finale per valorizzare tutti i terreni stimati in diverse decine di migliaia di ettari ma incolti perch non remunerativi.

centrale. Gli ambientalisti attaccano soprattutto la centrale a biomasse: sar sufficiente la produzione di cardo o la centrale si trasformer in inceneritore per bruciare rifiuti urbani? O ancora, in alternativa: non si rischia di creare una monocultura del cardo? Gi ora Matrca prevede di coltivare 15 mila ettari di terreni definiti marginali, ma comunque arabili. Intanto hanno ottenuto che

la centrale ausiliaria, quella di scorta, non brucer Fok, un derivato del petrolio da alcuni ritenuto cancerogeno, ma Gpl, molto meno inquinante. Una prima piccola vittoria. Laltro fronte sul quale si schierano le forze in campo proprio la coltivazione del cardo. Gli agronomi di Novamont, per conto di Matrca, hanno incontrato tutte le associazioni di categoria. La Coldiretti ha da poco firmato laccordo proposto dallazienda, come altre organizzazioni minori. Confagricoltura, invece, ha chiesto tempo. Vuole vederci chiaro in quei numeri. Perch nel frattempo arrivato lo studio del dipartimento sassarese di Agraria. Che tra laltro afferma che le previsioni di produttivit per ettaro, ottenute in un campo sperimentale, annunciate da Matrca sono troppo alte. Mentre quelle reali, con le quali dovranno fare i conti gli agricoltori, sono molto inferiori, almeno del 40 per cento. Secondo la ricerca scientifica, non di parte, quei contratti vanno rivisti.

OPERA INFINITA La magistratura in piena attivit: dopo larresto di Mazzacurati arriva il nuovo manager, sodale di Mastella
di Daniele Martini

MOSE, UN CANTIERE SUCCHIASOLDI APERTO DA 26 ANNI


mose
Partenza

di Antonio

Calitri

ROCCO SABELLI Sfumata lAtac, il manager ex Alitalia si consola con Intesa Sanpaolo

rima del Ponte sullo Stretto, avrebbe dovuto essere il Mose il segno imperituro della faraonica era berlusconiana. Con la legge Obiettivo del 2001, il mastodontico sistema di 79 dighe mobili alle tre bocche di porto della Laguna di Venezia avrebbe salvato la citt dallincubo dellacqua alta, assicurarono. E i benefici effetti del progetto avrebbero tappato la bocca a tutti i cacadubbi, dal sindaco Massimo Cacciari agli esperti dellUnesco. Il Mose, per, ancora non c, in compenso sta dando parecchio lavoro ai magistrati. Lennesimo termine perentorio per la consegna dei giganteschi manufatti stato spostato al 2016, ma chiss se sar vero, dati i precedenti e considerato che tra chiacchiere, revisioni e lievitazione di costi, la faccenda va avanti da 26 anni. Nel frattempo i massimi responsabili dellopera finiscono in manette. Con laccusa di aver costituto fondi neri e pagato tangenti, cinque mesi fa tocc a Piergiorgio Baita, il signor 70 incarichi, tra presidenze, direzioni e consigli di amministrazione, il grande capo della Mantovani costruzioni, lasso pigliatutto del cemento a Venezia e nel Veneto, capofila anche nel Mose, ovviamente.
POCHI GIORNI FA stata la volta di Giovanni Mazzacurati, ex presidente del

1987

2013

fine prevista
posticipata

2016

Costo iniziale

1,6 mld

(+ 500 mln opere aggiuntive)

5 miliardi

oggi previsti

prevede 79 dighe mobili


le coop con Ccc, Consorzio cooperativo costruzioni di Bologna. Mazzacurati, 81 anni, come unestensione di Gianni Letta in Laguna, ed un ex presidente solo per un pelo essendosi dimesso solo pochi giorni fa, ufficialmente per motivi di salute, forse subodorando la tempesta che stava abbattendosi sulla sua creatura. accusato di aver giostrato con troppa disinvoltura le gare dappalto, un sistema che del resto il Consorzio Venezia non apprezza granch. Fino a un paio danni fa, per esempio, su oltre 3 miliardi di euro di lavori finanziati, meno di 100 milioni erano stati affidati con gare normali. Il resto era stato concordato in house, cio consegnato alle stesse imprese del Consorzio, in una misura assai maggiore a quella indicata dallUnione europea, secondo la quale le opere fatte in casa non dovrebbero superare il 50 per cento circa del totale, mentre il resto dovrebbe essere rimesso alla libera concorrenza tra le imprese nel mercato. Al posto di Mazzacurati andato un manager che gli somiglia parecchio, anche se in versione giovanile, forse nella inconfessata speranza che con il Mose tutto possa proseguire come se niente fosse. Si chiama Paolo Fabris, vicentino, un altro berlusconiano di scuola veneto-democristiana, sodale di Clemente Mastella nellUdeur, passato al momento opportuno con il Popolo della libert, noto per essere stato anche sottosegretario, per aver avuto lincarico di commissario delle ferrovie del Brennero e orgoglioso della carica di presidente della Federazione pallavolo femminile. Annunciando con enfasi la sua nomina, il Giornale di Vicenza ha ricordato che la specialit in cui Fabris esperto e di cui ha dato prova con il Tav Veneto, quella di recuperare risorse statali. Compito in cui, del resto, era maestro anche il suo predecessore finito in manette, essendo diventato il Mose pi che una difesa dallacqua alta, un'idrovora di quattrini pubblici. Quando 26 anni fa cominciarono a parlarne dissero che sarebbe costato lequivalente di 1 miliardo e 200 milioni di euro, ma strada facendo si sono allargati assai e siamo gi a 5 miliardi di spese vive pi 500 milioni di opere supplementari. E non finita.

Consorzio Venezia Nuova, il raggruppamento di primarie imprese nazionali che insieme alla Mantovani si spartiscono i lavori: Condotte, 1 miliardo di euro di fatturato, societ di propriet della finanziaria Ferfina di Isabella Bruno, di cui presidente Duccio Astaldi, uno dei rappresentanti della grande famiglia di costruttori romani. Poi Fincosit Grandi Lavori del gruppo veronese Mazzi e infine, per chiudere il cerchio e non lasciare nessuno a bocca asciutta,

opo labbandono della cloche di Alitalia nel marzo 2012, Rocco Sabelli torna sulla scena economica nella duplice veste di manager e imprenditore di successo. Con la presenza costante di Intesa Sanpaolo al suo fianco che sembra portargli tanta fortuna. Per 16 mesi, del manager molisano, nato ad Agnone (Isernia) il 12 agosto 1954 si erano perse le tracce. Dallinizio di questo caldo e piovoso luglio la sua figura tornata a imperversare con un doppio profilo. Per giorni il suo nome circolato come possibile candidato a guidare e risanare lAtac, lazienda romana dei trasporti, dopo che il neosindaco Ignazio Marino ha dimissionato lamministratore delegato Roberto Diacetti. A suggerire Sabelli a Marino era stato lassessore ai Trasporti del comune, Guido Improta, che nellAlitalia dei patrioti, guidata proprio dal manager molisano, era il capo delle relazioni istituzionali e poi diventato sottosegretario proprio ai Trasporti nel governo Monti. Non se n fatto nulla. Ma luglio ha gi fatto trovare il sorriso a Sabelli che in veste di azionista di riferimento di Be Think, Solve, Execute, societ quotata in Borsa che si occupa di consulenza informatica, ha siglato un contratto con Intesa Sanpaolo per unerogazione di servizi alla sua rete, dal 1 luglio 2013 al 30 giugno 2016, per la cifra di 24,9 milioni di euro garantiti, pi altrettanti opzionali. Un grosso colpo per lazienda romana che per festeggiare il successo di un contratto cos importante, allannuncio ha fatto un salto in Borsa di oltre il 5 per cento. La Be controllata al 34,1% dalla Data Holding 2007 a sua volta controllata dalla Orizzonti di Sabelli con il 48,6%, in patto di sindacato con Tamburi Investment Partners al 46,7%. Altro socio della Be Intesa Sanpaolo che ne controlla il 24,98%. Quindi Intesa Sanpaolo sia azionista insieme a Sabelli sia cliente della Be. E Corrado Passera, quando guidava Banca Intesa e prepar il piano Fenice che doveva risollevare lAlitalia con i 20 patrioti, volle fortissimamente Sabelli come amministratore delegato della compagnia. Altri momenti nei quali il manager di Agnone ha potuto farsi apprezzare dagli uomini di Intesa risalgono al periodo in cui ha guidato la Immsi di Roberto Colaninno e in particolare quando la finanziaria del ragioniere mantovano, nel 2003 ha trattato per lacquisto della Piaggio con Banca Intesa che vestiva i panni di maggiore banca creditrice della societ di Pontedera. E poi, nel 2004, quando Immsi in partnership con Intesa e Ge e ha rilevato Rodriquez Cantieri.

il FATTO ECONOMICO

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SPRECHI Basta studi, sapete gi come tagliare!


di Carlo

Stagnaro

LA RIDUZIONE delle tasse , per il governo, come la rivoluzione secondo Giorgio Gaber: Oggi no, domani forse, ma dopodomani.... Purtroppo, dopodomani ormai alle spalle e il paese ha finito il fiato: l'apnea non pi un'opzione. Per questo l'intervento sull'Iva, per quanto in s di portata contenuta, serve a dare un fondamentale segnale di inversione di ten-

denza. come dire agli italiani: Vi abbiamo chiesto di fare dei sacrifici e li avete fatti. In questo modo abbiamo potuto comprare il tempo necessario a mettere in campo quelle riforme strutturali di cui si parla da anni. Adesso cominciamo a restituire. Sfortunatamente, la via imboccata dall'esecutivo , per ora, deludente: il massimo che si riuscito a fare un claudicante rinvio di pochi mesi, finanziato con l'aumen-

to di alcune imposte (come i bolli) e l'anticipo dei termini di pagamento su altre (l'incremento dell'acconto Irpef e Irap rende il termine acconto quanto mai fuorviante: si tratta di un anticipo e, per la parte eccedente il 100 per cento del dovuto, di un prestito forzoso). Si possono trovare mille buoni motivi per cui eliminare ladeguamento Iva difficile. Ma tutti sono sovrastati da una e una sola ragione che li

fa evaporare: la pressione fiscale ha superato il livello di sopportazione, con l'aggravante dell'evasione fiscale che la rende vieppi distorsiva per chi le tasse le paga. Non pi il tempo di aspettare, cincischiare e rimandare: il tempo di fare. Un punto di Iva in meno costa, su base annua, circa 4-5 miliardi di euro di minor gettito. L'ex ministro Piero Giarda ci ha lasciato in eredit una spending review che, per quanto

criticabile, indica dove i tagli sono possibili e secondo quali scadenze temporali. Francesco Giavazzi ha compilato un rapporto che censisce 10 miliardi di euro di sussidi alle imprese che potrebbero essere eliminati quasi dal giorno alla notte. Finora i due studi sono rimasti chiusi nelle scrivanie di Palazzo Chigi. Vogliamo aprirli, questi cassetti, e far vedere che le cose sono cambiate?
Twitter @CarloStagnaro

Numeri e balle
CONSUMI, A CHI LA TASSA RECORD?

di Sandro Trento

RITARDI Le aziende italiane investono troppo poco sulla tecnologia perch sono miopi o conservatrici? No, il problema che il settore del credito strozza linnovazione

PER ULTIMA ci ha pensato la Cgia di Mestre: Se l'aumento previsto dal prossimo mese di ottobre - dal 21% al 22% non sar ulteriormente spostato in avanti, dal prossimo autunno i consumatori italiani si troveranno a subire l'aliquota Iva ordinaria pi elevata tra i paesi dellarea euro. Prima ancora era stato Bersani a ricordare come lIva in Italia sia gi la pi alta dEuropa. Peccato, per, che nellarea euro limposta sui consumi sia pi cara in almeno quattro paesi: Portogallo (23%), Slovenia (22%), Finlandia (24%) e Grecia (23%).

LIVA DOPO LAUMENTO RINVIATO

22%

on colpa delle imprese se in Italia si innova poco. Innovare rischioso e richiede molte risorse. Ma in Italia mancano finanziatori dell'innovazione. Leconomia italiana nel pieno della pi profonda crisi economica dal 1945. Il Pil diminuito di 7 punti rispetto al 2007 e il Pil pro-capite di 9 punti inferiore a quello del 2007. Nel 2013 ci si aspetta una nuova caduta. Ci stiamo impoverendo rispetto a quasi tutti i paesi avanzati. Rispetto agli Stati Uniti ci siamo impoveriti a partire dai primi anni Novanta. Il valore aggiunto industriale caduto in maniera drammatica in tutti i comparti manifatturieri e anche in quello energetico, calo legato a quello delle nostre esportazioni durante gli anni peggiori della crisi. La produzione industriale italiana alla fine del 2012 era del 24 per cento inferiore rispetto al picco del primo trimestre del 2008. In Francia la caduta stata solo del 14 per cento e in Germania c stato addirittura un recupero quasi completo rispetto ai livelli pre-crisi. Dallinizio del 2011 e la fine del 2012 in Italia gli occupati dellindustria sono diminuiti del 3,1 per cento (circa 150.000 addetti in meno).
Le imprese sono troppo piccole

Sotto la banca limpresa non campa

loro rendimenti sono molto aleatori e rinviati nel tempo. E le banche italiane non hanno rami specializzati nel finanziamento dellinnovazione.
Incapaci di fare credito

Si consolidata la tesi che le cause di questa grave crisi industriale siano dovute alle caratteristiche strutturali del nostro sistema produttivo. Da anni, oramai, sentiamo ripetere nelle analisi di alcuni centri studi, negli editoriali di vari commentatori e nei discorsi di molti massimi dirigenti delle istituzioni economiche del Paese il seguente ragionamento: le imprese italiane sono, in media, troppo piccole e questo ha un impatto negativo sulla loro produttivit, sulla loro capacit di penetrazione dei mercati esteri pi lontani (Cina, India, Brasile etc.), e sulla loro attivit innovativa. Il mantra prosegue affer-

mando che solo con linnovazione si pu costruire una nuova competitivit del nostro sistema industriale. E quindi c proprio la ridotta capacit di generare innovazione alla radice del nostro impoverimento e declino economico. Le spese in Ricerca e sviluppo sono in Italia pari solo all1,3 per cento del Pil (fonte Ocse, 2010) contro una media Ue pari al 2 per cento; molto lontano dal 2,8 della Germania o dal 3,4 della Svezia. Sono poche le imprese italiane che brevettano le loro innovazioni. So-

no significativi anche i ritardi nelladozione delle tecnologie digitali rispetto ad altri paesi avanzati. Del resto, come abbiamo ricordato, se le imprese hanno in media meno di 4 addetti difficile pensare che possano essere leader tecnologici. Ma si arriva spesso ad accusare gli imprenditori di non essersi resi conto dellimportanza dellinnovazione. Chi muove queste accuse dimentica che fare ricerca e sviluppo costa. Limpresa deve quindi essere certa che spendere pi soldi in ricerca sia con-

veniente dal punto di vista economico. Un nodo cruciale quello del finanziamento. Le imprese italiane si finanziano quasi interamente con debito bancario (70 per cento dei debiti finanziari sono di origine bancaria, rispetto al 38 e al 49 per cento in Francia e in Germania). Ma il credito bancario non il modo pi appropriato per finanziare linnovazione. I progetti pi innovativi, infatti, sono molto difficili da valutare, hanno una forte rischiosit in quanto i

ancora diffuso il sistema del multiaffidamento: il 25,5 per cento delle piccole imprese, infatti, ha rapporti con pi di cinque banche e tra le grandi imprese la quota sale al 56,8 per cento. Multiaffidamento significa che in Italia non si hanno i vantaggi del relationship banking, quelle relazioni fiduciarie che portano gli istituti a fornire non solo soldi ma anche consulenza e sostegno di lungo termine alle imprese affidate. Le imprese innovative negli altri paesi si finanziano tramite tre canali: emettendo azioni; emettendo obbligazioni e tramite i venture capitalist. In Italia nessuno di questi tre canali funziona. Un tempo, almeno, esistevano gli Istituti di credito speciale (Ics) ma con le trasformazioni avvenute negli anni 90 sono spariti e nessuna banca italiana si dotata di strumenti adatti per sostenere il credito industriale. Come si pu pensare che i nostri imprenditori facciano innovazione se non hanno canali adeguati con i quali raccogliere capitali a medio e lungo termine? Sono gli imprenditori che sono incapaci di fare il loro mestiere o manca in Italia un mercato finanziario adeguato? In molti Paesi inoltre linnovazione generata da tante piccole imprese nate in ambito accademico o in simbiosi con le universit. Le start up tecnologiche sono un modo mediante il quale si creano cluster, aggregazioni, che a loro volta diffondono conoscenza, nuovi prodotti, nuova tecnologia. Queste start up hanno difficolt enormi a trovare finanziatori. Le nostre banche chiedono garanzie che le piccole imprese non possono fornire. Ma intanto sentiamo le prediche inutili di chi dice che le imprese italiane non fanno innovazione.

PAOLO LEGRENZI Attento risparmiatore, non puoi fidarti di quel che ti dice il tuo istinto

PERCH GESTIAMO MALE I NOSTRI RISPARMI di Paolo Legrenzi Il Mulino, pag. 168, 12 euro

utta colpa dei subprime, della speculazione, dei complotti del club Bilderberg e di Goldman Sachs? No, i danni che i risparmiatori hanno subito sui mercati finanziari in questi anni di crisi e di forti oscillazioni sono soprattutto dovuti al nostro cervello, a quella componente irrazionale che finisce per prendere il sopravvento quando si tratta di soldi. Un esempio: il prezzo delle azioni, negli Stati Uniti, stato

storicamente pari a 15 anni di utili futuri. In altri termini: il rapporto tra prezzo delle azioni e utili era 15. E gi questo era una scommessa, perch, come sappiamo, fare previsioni sul mondo dei prossimi tre lustri un azzardo. Ma alla vigilia del crollo, nel 2007, i risparmiatori compravano le azioni a un prezzo tre volte superiore alla media. Troppo. Quindi a un certo punto sono tornate a valori normali. Il libro dello psi-

cologo Paolo Legrenzi, che da anni studia le scelte economiche degli individui, ci ricorda la spiacevole verit che siamo cos bravi a dimenticare: luomo razionale non esiste, anche il pi intelligente investitore finisce per convincersi che il passato sia una buona guida per capire lavvenire che i prezzi delle case continueranno a crescere o che le azioni siano sempre pi redditizie delle obbligazioni (in questo secolo

non andata cos). In un mondo senza crescita, in cui nuova ricchezza sar sempre pi difficile da accumulare, ci ricorda Legrenzi, diventa cruciale amministrare nel modo giusto quella che ereditiamo dalle generazioni passate, cio lo stock di risparmio che pu garantire un futuro sereno o, se mal gestito, bruciarsi senza rimedio in un paio di decenni. Esempio: nel 2012 i fondi azionari in Italia hanno reso tra il 14 e il 19 per

cento, ma i risparmiatori erano ancora scottati dalle perdite passate e invece che tuffarsi su un investimento cos attraente hanno ritirato 7 miliardi di euro. Il dolore di vecchie cicatrici ha impedito di vedere il Bengodi a disposizione. Leconomia sperimentale ha dimostrato che le trappole cognitive sono spietate. Lunico modo per (provare a) evitarle conoscerle.
Ste. Fel.

il Fatto Quotidiano

ITALIE
GENOVA BOTULINO NEL PESTO, APERTO FASCICOLO La Procura di Genova ha avviato unindagine sul pesto a rischio botulino. Il pm Stefano Puppo - incaricato del caso dal procuratore aggiunto Vincenzo Scolastico - ha aperto un fascicolo modello 45, Atti non costituenti notizia reato.

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Brevi
RICOLLOCAMENTI GIOVANNI MINOLI A RADIO24 Secondo quanto scritto dal sito Dagospia, Giovanni Minoli, dopo la pensione con la Rai, andr a condurre un programma del mattino a Radio24, nellorario che fu di Oscar Giannino. Ansa

SALERNO TRE BARCHE IN AVARIA: SALVI Quindici diportisti sono stati tratti in salvo dalla Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Salerno in tre distinti interventi di soccorso avvenuti nelle acque della Costiera amalfitana. Le 15 persone erano a bordo di tre imbarcazioni con i motori in avaria.

SICILIA FANTASIA, LA REGIONE PAGAVA PER NON LAVORARE


Unazienda dellArs ha sprecato oltre 20 milioni di euro assumendo 160 operatori del 118 per stare a casa. E si sono beccati pure il premio annuo di produzione
La famiglia di Salvatore Ligresti LaPresse
di Giuseppe Lo Bianco

INCHIESTA LIGRESTI
Palermo

numeri sono da capogiro, le logiche surreali, ben oltre Pirandello: i barellieri erano troppi rispetto alle ambulanze, cos per due anni la Regione siciliana ha pagato a vuoto in media 160 dipendenti, assunti dalla societ Seus che gestisce il servizio 118, che invece di lavorare stavano a casa. Costo, 9 milioni di euro. Per la Sicilia, la loro inattivit costata altri 3 milioni di euro, visto che nessuno ha pensato di metterli in ferie e non lavorando hanno maturato 274 mila ore di ferie non godute. Siccome un premio di produttivit in Sicilia non si nega a nessuno, oltre a essere pagate per non lavorare e per le ferie non godute, ciascuna di queste persone percepiva anche un assegno di 900 euro allanno, per un costo complessivo di circa 1,3 milioni.

Ombre sui bilanci di Fonsai: indagati i controllori


di Andrea Giambartolomei

Torino

controllori di Fonsai non avrebbero controllato. il soI spetto della Procura di Torino verso Benito Giovanni Marino, Marco Spadacini e Antonino DAmbrosio, i membri del collegio sindacale, organo di vigilanza interno alla societ che ha il compito di far rispettare le leggi. Ieri mattina hanno ricevuto gli avvisi di garanzia dalla Guardia di Finanza. Secondo la procura i sindaci hanno concorso alla realizzazione del falso in bilancio, della manipolazione del mercato e del falso in prospetto, gi contestati allintera famiglia Ligresti, allex vicepresidente Antonio Talarico e agli ex amministratori delegati Emanuele Erbetta e Fausto Marchionni. Salgono cos a 18 i soggetti indagati, includendo la Fonsai e Milano assicurazioni. I sospetti sulloperato del collegio sindacale erano stati sollevati gi il 5 febbraio scorso da Matteo Caratozzolo, commissario straordinario nominato dallIvass (listituto di vigilanza sulle assicurazioni, lex Isvap), che aveva addebitato ai tre professionisti alcune responsabilit parlando di necessaria consapevolezza, negligente disattenzione e inerzia.
QUESTO COMPORTAMENTO ha insospettito gli inquirenti:

PALAZZO DEI NORMANNI

La sede della Regione Sicilia, spesso luogo di proteste Ansa

LULTIMA denuncia del presidente Rosario Crocetta sugli sprechi siciliani arriva dalla relazione del comitato di sorveglianza della Seus, la societ partecipata della regione che gestisce lemergenza-urgenza in Sicilia, un carrozzone clientelare con 3100 lavoratori inventato ai tempi di Cuffaro che nel giro di pochi anni ha raddoppiato le ambulanze (da 157 a 281) e assume senza concorso amici e clienti di politici della maggioranza di centro destra utilizzando per la formazione professionale di barellieri e autisti soccorritori il Ciapi, lente finito nel mirino della procura per una mega truffa con arresti di im-

CASSETTI APERTI La Giunta Crocetta sta scoprendo la rete di clientele che invent Cuffaro per governare Ora la societ Seus dovr tagliare il personale
prenditori e funzionari. Per quelle assunzioni, compiute a ridosso delle elezioni regionali del 2006, 17 parlamentari siciliani, tra cui lo stesso Cuffaro, sono stati condannati dalla corte dei conti a risarcire, ciascuno, da 600 a 730 mila euro. Per i magistrati contabili i politici si sono mossi spinti da logiche clientelari e aderendo a pressioni lobbistiche. Consegneremo questa relazione alla Procura della Corte dei Conti e alla Procura

antimafia di Palermo, ha annunciato Crocetta, secondo cui la cattiva gestione della Seus costa alla Regione 20 milioni di euro; eliminando le anomalie appena scoperte il risparmio sarebbe di oltre 10 milioni, aggiunge il presidente della commissione Sanit dellAssemblea siciliana, Pippo Digiacomo (Pd). Crocetta punta il dito sul management precedente: I vecchi vertici approvavano anche le procedure di gara mescolando il ruolo di controllore e controllato. Potevamo utilizzare questo personale per tagliare appalti esterni delle Asp affidati senza gara, come nel caso del trasporto emodializzati. Si sono spesi cos 20 milioni all'anno per appalti esterni che potevamo evitare. La verit che qui il furto la prassi. Adesso la societ, chiaramente sovra-dimensionata (Conti alla mano, qui ci sono almeno 600 esuberi e deve essere trovata una soluzione,

spiega il presidente del comitato di sorveglianza della societ, Giulio Gugliano) stata affidata a un nuovo management, legato sempre alla politica.
ALLA SEUS i vertici sono cambiati neanche venti giorni fa: allex presidente Mario Chisari, ex vice sindaco di Catania, neo eletto in consiglio comunale e vicinissimo allex governatore Lombardo subentrato il medico socialista Salvatore Sanzeri, ex sindaco di Cianciana ed ex parlamentare regionale dello Sdi. E se lassessore alla Salute Lucia Borsellino raccomanda: Tutto questo deve finire, bisogna cambiare rotta le parole del nuovo presidente non inducono ottimismo e, anzi, si commentano da sole: Il mio obiettivo ha dichiarato Sanzeri dellinsediamento proseguire l'ottimo lavoro portato avanti in questi ultimi anni dal management della Seus.

secondo i pm la loro inerzia avrebbero favorito lapprovazione del bilancio falso con loccultamento del buco di 600 milioni di euro nella riserva sinistri e avrebbe favorito anche la falsificazione del prospetto informativo preparato in occasione dellaumento di capitale da 450 milioni di euro del 2011. Marino, Spadacini e DAmbrosio erano stati ascoltati nel marzo 2012 come testimoni dal pm di Milano Luigi Orsi (che indaga sul filone legato a Premafin) dopo la relazione con cui i tre rispondevano al fondo Amber, azionista di Fonsai che chiedeva informazioni sulle condotte dei Ligresti. Solo dopo quella denuncia i sindaci avevano chiesto al cda accertamenti sulle consulenze e le operazioni immobiliari volute da don Salvatore e figli. Per commissario e investigatori il collegio avrebbe potuto intervenire prima. Nel frattempo, al quinto piano del palazzo di giustizia di Torino, i pm Gianoglio e Nessi hanno interrogato Jonella Ligresti, ex presidente del cda, e Fausto Marchionni, ex ad.
La sede del Corriere di via Solferino a Milano Ansa

Modello Fiat al Corriere: la cassa integrazione


di Marco Franchi

entre fra gli azionisti del salotto di Rcs sembra essere scoppiata la pace (armata) M in vista della riunione del patto di sindacato del 31 luglio, la bufera investe le scrivanie del Corriere della Sera. Perch anche per gli oltre 300 giornalisti del quotidiano di via Solferino scatter la cassa integrazione straordinaria (a zero ore): la soluzione tecnica che potrebbe essere adottata dallazienda editoriale, quella della cassa integrazione a rotazione (1 giorno a testa) per tutti gli oltre 355 giornalisti del quotidiano milanese. Luned scorso lassemblea di redazione stata messa a conoscenza dal comitato di redazione della mossa propedeutica alla richiesta e accettazione dello stato di crisi con il quale si attuer il piano di ristrutturazione che prevede oltre 70 uscite nellarco dei prossimi quattro anni (37 in un primo momento e altri 35 in una seconda fase). Lopportunit di ricorrere alla cigs emersa dopo una serie di riunioni tenutesi il 27 giu-

gno e il 17 luglio a Roma, in ambito sindacale-nazionale. Il ricorso alla cassa integrazione sarebbe infatti una formalit tecnica richiesta dal ministero per avviare il processo di ristrutturazione e tagli interni. Resta comunque valido laccordo firmato con lazienda sui prepensionamenti che saranno rigorosamente volontari e il ricorso alla cassa integrazione di un solo giorno al massimo non potr in alcun modo preludere al licenziamento dei giornalisti, sottolinea il comitato di redazione del giornale che annuncia anche ispezioni ministeriali ogni sei mesi.
DOMANI LA VERTENZA dovrebbe essere al cen-

tro di una riunione al Ministero del Lavoro che servir a formalizzare la partenza della procedura. Nel frattempo sono al vaglio dei vertici del gruppo le offerte sullimmobile milanese di via San Marco del valore di circa 150 milioni. Il palazzo di via Solferino, dove lavorano i giornalisti del Corriere, invece escluso dal perimetro di cessione. Secondo le indiscrezioni tra i soggetti in-

teressati ci sarebbero diversi gruppi immobiliari e gruppi finanziari come Hines, Prelios e Blackstone. La vendita potrebbe essere chiusa entro fine anno, ma in questi mesi sar necessario cambiare la destinazione duso del palazzo che dovrebbe passare ad alberghiero o commerciale. Intanto fissato per il 31 il patto di sindacato che dovr discutere il modo di assicurare al gruppo editoriale la stabilit necessaria a portare avanti il piano di riorganizzazione. Diverse le posizioni delle parti sedute al tavolo sono diverse: la Fiat, primo azionista con il 20,5%, sostiene la tesi che occorra trovare una formula codificata per garantire lobiettivo della stabilit, magari con un patto meno vincolante dellattuale. invece pronta a uscire dal salotto Mediobanca, socio con il 15,14%, che ha da poco presentato un piano industriale che prevede lo

svincolo da tutti i patti: lintenzione resta quindi quella di dare disdetta al patto entro il 14 settembre. Cos pure dovrebbero fare le Generali, Unipol e Merloni.
PER MANTENERE lequilibrio, volendo replicare la formula del patto, occorrerebbe dunque trovare altri soci disponibili ad aggregarsi: un candidato secondo Il Sole 24 Ore potrebbe essere la new entry Urbano Cairo che ha da poco rilevato il 2,8 per cento. Sul fronte finanziario, il gruppo editoriale milanese ha annunciato che le banche del consorzio di garanzia per laumento di capitale hanno sottoscritto l'inoptato sborsando 18,1 milioni di euro. A far la parte del leone tra gli istituti del consorzio (Banca Imi, Bnp Paribas, Banca Akros, Banca Aletti, Commerzbank, Mediobanca, Ubi Banca e Credit Suisse) Intesa Sanpaolo che prende pi del 40% delle azioni e della quota, quindi l1,87% del capitale che si somma al 5% gi in suo possesso. Complessivamente la ricapitalizzazione ha avuto un valore complessivo di 409,9 milioni. Basteranno a rilanciare il Corriere?

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ALTRI MONDI
USA POCHI SEGRETI RUBATI DA SNOWDEN Edward Snowden non ha avuto mai accesso ai gioielli della corona della National Security Agency: a un mese dallinizio del Datagate la Cnn svela come si stia rivedendo lentit dei danni causati dalla talpa che ancora nel terminal dellaeroporto di Mosca. LaPresse

il Fatto Quotidiano

Pianeta terra
BIRMANIA IL GOVERNO RILASCIA PRIGIONIERI POLITICI La Birmania ha deciso di rilasciare circa 70 prigionieri politici. Lo ha reso noto un consigliere del presidente Thein Sein a pochi giorni dallannuncio dellintenzione di rilasciare tutti i prigionieri entro la fine dellanno (in totale sono un centinaio). LaPresse

Rio, polizia sotto accusa tra cariche e flop sicurezza


PROTESTA PACIFICA DEI GAY , POI IL CAOS BLACK BLOC. LA REAZIONE: LACRIMOGENI E PROIETTILI DI GOMMA, ARRESTI E FERITI
di Giuseppe Bizzarri

Rio de Janeiro

ra pi difficile raggiungere lo stadio Maracan durante la Confederations Cup, di quanto non sia stato luned sera - avvicinarsi a Papa Francesco. Il pontefice argentino si trovato a circa duecento metri di distanza dal cordone

della polizia militare che impediva a pi di mille dimostranti di avvicinarsi al palazzo Guanabara, dove la presidente del Brasile Dilma Rousseff, assieme a 650 invitati, ha dato il benvenuto al papa impegnato nei prossimi giorni a partecipare alla Giornata Mondiale della Giovent. La manifestazione era iniziata in maniera pacifica nel pome-

riggio a Largo do Machado, con la presenza del movimento Gls, Gay, lesbiche e simpatizzanti, i quali si baciavano di fronte ai pellegrini scandalizzati e visibilmente contrariati. Bacio uomini, bacio donne, bacio chi mi pare, gridavano i manifestanti assieme a slogan contro la chiesa cattolica. Latmosfera pacifica della dimostrazione contro Srgio Cabral, governatore del-

TURCHIA dopo le proteste, caccia ai giornalisti caccia ai giornalisti nel dopo Gezi Park in Tur chia, dove almeno 59 cronisti hanno perso il lavoro per avere coperto le manifestazioni contro il premier Recep Tayyip Erdogan e dove anche il fotografo italiano Mattia Cacciatori rischia una condanna da uno a 7 anni di carcere. Continuano intanto gli arresti: altri 28 manifestanti sono finiti in manette a Antiochia, al confine con la Siria. Almeno 22 cronisti sono stati licenziati e altri 37 costretti alle dimissioni nel quadro delle politiche di censura ha affermato il sindacato dei giornalisti turchi. Secondo un rapporto della Fondazione Vakfi, almeno 111 giornalisti e fotografi sono stati feriti, arrestati o vittime di violenze durante le proteste.

BAGNO DI FOLLA Dopo una giornata di riposo, oggi nuovo bagno di folla per Papa Francesco nel santuario di Aparecida
lo stato di Rio, ha cominciato a scaldarsi quando i manifestanti hanno impedito e respinto pi volte indietro auto della polizia militare e del governo che cercavano in mezzo alla protesta di raggiungere il palazzo del governatore. La situazione diventata pi tesa quando i dimo-

stranti hanno individuato agenti della P2, la polizia parallela in borghese infiltrata tra loro. Dopo questo episodio la prefettura ha interrotto lenergia elettrica e la polizia ha iniziato a interferire sul 3G dei cellulari per impedire ai dimostranti di comunicare tra loro. Quando lelicottero con il papa a bordo ha lasciato Guanabara, alcuni giovani Black Bloc hanno iniziato a scuotere le transenne che li separavano dai militari del reparto choque, i quali hanno iniziato a sparare pallottole di gomma. I Black Bloc hanno risposto lanciando una molotov che ha colpito un militare. Ho sentito uno strano sibilo sotto i piedi ed era una bomba a effetto morale. Ho cercato di allontanarla con un calcio, ma esplosa in aria. A quel punto non ci sentivo pi racconta Niko, fotografo stringer per Ap, ferito a una gamba dalle schegge e che per un pelo non ha perso la vista, perch indossava la maschera antigas. Non andata bene per al fotografo della France Presse, manganellato a sangue dalla polizia militare che ha caricato i dimostranti, dopo ore di tensione. Due giornalisti di Midia Ninja che filmavano gli

Carezza papale sotto gli occhi della presidenta Rousseff LaPresse

scontri per trasmetterli in diretta sono stati arrestati. Secondo lavvocato Carlos Viana e lo studente di medicina Felipe Camiso, non era una pallottola di gomma, ma calibro 9, quella che ha colpito Roberto Caruso, alla manifestazione con la fidanzata. Sette i giovani arrestati, im-

precisato il numero dei feriti. Dopo i brividi dellarrivo, giornata di riposo ieri per Bergoglio, alloggiato nel palazzo So Joaquim in mezzo alla foresta tropicale. Oggi, nuovo bagno di folla con i pellegrini al santuario di Aparecida, a circa 150 chilometri da San Paolo.

VITTIME E CARNEFICI
di Maurizio Chierici

Santiago del Cile

protagonisti del Cile non cambiano mai. QuarantanI ni dopo la morte di Allende (11

Disfida tra le figlie dei generali Sul Cile torna lombra di Pinochet
chelet vuol sapere quale parte ha avuto il comandante supremo Matthei: impossibile non sapesse delle abitudini della sua accademia. Assieme a Michelle si costituita parte civile. Anche Michelle passata per le mani degli aguzzini. Lei e il fidanzato svanito e sepolto in chiss quale miniera abbandonata nel deserto di sale di Atacama. Dopo la morte del padre, ragazza e madre liberate ed espulse. Comincia lesilio a Berlino Est: laurea in Medicina, ritorno a Santiago quando Pinochet lascia la Moneda.
PROVOCATORIAMENTE LAGOS, primo presidente socialista, la vuole ministro della Difesa: cominciano le inchieste che ripuliscono la lobby militare. Poi Michelle diventa la prima donna presidente del Cile. Lascia la Moneda con l80% di gradimento. Popolarissima non solo per la di-

settembre 73) le famiglie coinvolte nel golpe si confrontano nella corsa alla presidenza: Michelle Bachelet, candidata del centrosinistra, affronter in ottobre Evelyn Matthei portabandiera del centrodestra. Figlie di due generali dellAeronautica sono cresciute nella stessa base militare, amiche dalladolescenza fino a quando le scelte dei padri le hanno separate. Padre di Evelyn (ingegnere ed ex ministro nel governo conservatore di Sebastian Piera) il generale Fernando Matthei. Ha appoggiato il colpo di Stato di Pinochet ed entrato nella giunta che col pugno di ferro normalizzava il paese: migliaia di desaparecidos, un milione di profughi. Matthei governava lAccademia della Guerra dove i traditori venivano torturati fino allultimo respiro. Sotto i ferri della polizia segreta ogni mattina finiva il generale Alberto Bachelet: non aveva appoggiato lintrigo organizzato da Kissinger in obbedienza agli ordini del presidente Nixon. Soffriva di cuore e chi cercava di strappargli informazioni inesistenti per mesi si accanisce nellinterrogatorio feroce. E il generale non ce la fa. 39 anni dopo un giudice testardo di origine italiana (Mario Carroza) arresta due colonnelli in pensione: hanno fatto carriera cos. Ma con rabbia la vedova Ba-

rittura morale che non fa sconti a nessuno, soprattutto per il carattere disponibile ai problemi della quotidianit e ad amori che non nasconde nel paese del perbenismo malinconico. Adesso ritorna. Ha lasciato New York dove dirigeva il dipartimento Donne dellOnu per rianimare un centrosinistra sfinito dalla Democrazia cristiana alla deriva. Cerca e trova la vicinanza dei movimenti studenteschi. Da tre anni agitano le piazze, ragazzi senza lavoro, scuole e universit sempre private, pubbliche quasi niente. Movimenti guidati da Camila Vallejo, bella e dogmatica, di un radicalismo che ha ammorbidito abbracciando la causa Bachelet. Ancora una volta Michelle cambia generazione. Intanto la rimonta degli ex pinochettisti (la famiglia Piera ne il bastione economico) aveva raccolto gli eredi della dittatura nel governo guidato

dal proprietario del Colo Colo (Juventus cilena) e della linea aerea pi moderna del continente. La Costituzione gli impedisce la seconda presidenza e nelle primarie viene scelto Pablo Longueira (sempre ministro di Piera) per rappresentare la continuit liberale di una destra che Longueira vorrebbe desempio nel mondo latino: Unione Democratica Indipendente. Vicina alle dottrine Pinochet senza lingombro del ricordo del generale anche se nel referendum 88 ne aveva sostenuto la permanenza eterna al potere.

QUALCHE GIORNO fa Longueira si ammala, morbo che perseguita il paese pi lungo dAmerica: depressione. LUdi trascura ogni fair play e sceglie Evelyn. Disinvoltura di Joaqun Lavn, ex enfant gate del dittatore, cresciuto negli Usa, dottrine Chicago boys: si sfilato appena il generale viene arrestato a Londra. Pi centrista di Piera e di Longueira, lancia Evelyn Matthei che una protagonista politica senza sfumature, gaffe e polemiche in tv. Lappoggio di Lavn si allarga allOpus Dei del quale rappresenta il braccio politico. Insomma, la destra-destra di RinnovaMICHELLE BACHELET mento Nazionale sembra rassegnarsi con mugugni dispettosi: Lex presidente si ripresenta da favorita Perch solo Evelyn pu battere al voto del prossimo autunno. Il padre fu la Bachelet. Non importa se le una delle vittime eccellenti della dittatura previsioni giurano il contrario.

Michelle Bachelet (61 anni), ex-presidente cilena e candidata del centrosinistra e la rivale della destra alle presidenziali, Evelyn Matthei (59) LaPresse

EVELYN MATTHEI La destra si affida alla secondogenita di uno dei militari golpisti che fecero parte della giunta che rovesci il governo Allende

il Fatto Quotidiano

ALTRI MONDI
EGITTO UN PRESIDENTE SCONOSCIUTO Poco meno della met degli egiziani non conosce il nome del nuovo presidente egiziano ad interim, Adly Mansour. Il sito del quotidiano governativo al-Ahram, spiega che solo il 51% ha risposto correttamente alla domanda su chi fosse il nuovo capo di Stato che ha sostituito Mohamed Morsi. LaPresse

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SPAGNA RAJOY RIFERIR IN PARLAMENTO Prima di lasciare Madrid per una breve vacanza estiva, tappa obbligata in Parlamento per il capo del governo Mariano Rajoy. Davanti ai deputati delle Cortes, il premier dovr presentare la sua linea difensiva dopo le rivelazioni dellex tesoriere del Partito Popolare Lus Brcenas. Ansa

ANCORA SENZA NOME IL BABY , MA GI PIENO DI TITOLI


Erediter lo scettro di sedici reami del Commonwealth, ma dovr attendere almeno cinquantanni. Londra tra fenomeni di isteria collettiva e critiche sferzanti dei repubblicani
Willam e Kate con lerede
di Caterina Soffici

RIVOLTA PERMANENTE

Il terrorismo anche nel cuore di Tripoli


ASSALTO A COLPI DI MORTAIO NEL QUARTIERE DELLE AMBASCIATE OCCIDENTALI

Londra

rendete il banditore reale: apparso in livrea rossa, con le polpe bianche, velluti e merletti e le piume sul cappello e ha declamato leditto in un inglese arcaico incomprensibile ai pi, reggendo in mano una pergamena. Una sceneggiata sarebbe apparsa ri-

dicola in ogni parte del mondo. Qui no. Agli inglesi la monarchia piace, nonostante le sue contraddizioni e i lati anacronistici. La middle class monarchy, come stata ribattezzata con linnesto della commoner Kate Middleton, piace ancor di pi perch si modernizzata. E riesce ancora a commuovere i sudditi, come quando pap e mamma dellerede al trono sono apparsi ieri sera alluscita

dellospedale con in braccio il neonato.


The Succession to the Throne Act 2013 ha cancellato alcune rego-

le ritenute obsolete e ha stabilito che una bambina primogenita sarebbe stata regina, indipendentemente dallarrivo di un secondogenito o un altro bambino maschio. il caso della principessa Anna, che nella linea di successione si trova dietro i suoi fratelli pi giovani Andrea ed Edoardo, e ai loro figli.
IL NEOARRIVATO ancora

prima ancora da suo nonno Carlo, principe di Galles (1948). Ha spedito al 4 posto Harry (1984) e tutti gli altri sono scesi di un posto. E cio, in ordine: il principe Andrea; la principessa Beatrice di York e sua sorella Eugenia; Edoardo, i suoi figli e la principessa Anna. Nessuno di loro vedr il trono: Carlo diventato nonno prima che re. E questo baby dovr attendere almeno 50 anni.

Gli effetti dellassalto a Tripoli Foto di Nancy Porsia


di Nancy Porsia

Tripoli

TWEETSENEFREGA

di S.

Ci.

LAnsa razzola bene e predica male


nato il royal baby, possiamo dire chissene?. il tweet di una sera destate di Luigi Contu @_luigicontu, direttore dellAnsa, Agenzia Nazionale Stampa Associata, cooperativa di 36 soci editori dei principali quotidiani italiani, che ha lo scopo di raccogliere e trasmettere notizie sui principali avvenimenti italiani e mondiali. Il suo core business sono le notizie, e quella del royal baby era una headline di ieri, tanto vero che lagenzia nazionale gli ha dedicato diverse decine di lanci, con aggiornamenti, curiosit, spigolature, lungo tutto il giorno di attesa per la nascita dellerede al trono britannico. Una copertura assidua e puntuale. Curioso che a sera, a pupo nato, il direttore responsabile si lasci andare su un social network alternativo allagenzia di Stato a un liberatorio chissenefrega, dopo essersene dovuto occupare per tutto il giorno.

senza nome, ma gi pieno di titoli. Non ha bisogno di un cognome (il padre a scuola si faceva chiamare William Wales) ma appartiene alla casata dei Windsor, ramo cadetto dei Schleswig Holstein Sonderburg Glucksburg, origini tedesche. Il baby gi HRH, cio His Royal Highness, Sua Altezza Reale, titolo di cui si possono fregiare solo i figli del sovrano, i figli dei figli del sovrano e il figlio maggiore vivente del figlio maggiore vivente di un principe di Galles, secondo quanto stabilito l11 dicembre 1917 da re Giorgio V. Quando si sposato, William stato fatto dalla regina anche Duca di Cambridge, Conte di Strathearn e barone di Carrickfergus. La stessa sorte dovrebbe capitare a suo figlio. Che erediter lo scettro di 16 reami del Commonwealth. Nella linea di successione preceduto da suo padre William, Duca di Cambridge (1981) e

CONTRO EVENTO La copertina provocatoria della rivista satirica Private Eye: Una donna ha partorito un bambino
C anche a chi questa appare solo una pagliacciata, stridente e sconcertante, come ha scritto sul Daily Mirror lo scrittore Brian Reade, repubblicano, che critica il grande spazio dato al figlio di uno spermatozoo reale che ha fecondato luovo di una donna dellalta borghesia. Il movimento Republic ha definito osceno il modo in cui stata trattata la nascita e la rivista satirica Private Eye ha fatto una copertina provocatoria: Una donna ha avuto un bambino.

ue colpi di mortaio sono esplosi ieri pomeriggio a Tripoli in un complesso residenziale in prossimit dellambasciata caD nadese, che al momento dellesplosione era chiusa. Non si sono registrate vittime nellattacco. Secondo un ragazzo presente sul posto al momento dellesplosione e che per motivi di sicurezza ha preferito parlare in condizioni di anonimato, una Mazda 626 parcheggiata allinterno del compound sarebbe esplosa intorno alle 16 e dopo pochi secondi un mortaio sarebbe partito dalla stessa auto colpendo il 7 piano di una delle palazzine allinterno del complesso di via Al Maarri. La dinamica raccontata dai testimoni oculari farebbe pensare a 2 ordigni ad orologeria. I resti di un mortaio artigianale 107mm sono stati rinvenuti sotto il volante della Mazda carbonizzata e il foro sulla palazzina colpita riporta le caratteristiche di unesplosione dello stesso modello di mortaio. Alcune fonti della sicurezza hanno ipotizzato che il secondo colpo di mortaio puntasse contro lalbergo Corinthia, usato da stranieri e sede di ambasciate e missioni internazionali. Certo che se lalbergo a 5 stelle, simbolo degli internazionali nel Paese, fosse stato lobiettivo dellattentato, il lungo mare che corre a sud della struttura avrebbe potuto prestarsi come un trampolino di lancio pi idoneo. Tuttavia lenorme quantit di armi che si registra in Libia dalla fine della guerra civile, tiene in ostaggio il Paese. Le sedi delle rappresentanze diplomatiche sono in massima allerta, in particolar modo dallo scoppio nella prima settimana di luglio di una nuova escalation di violenza. Quotidianamente milizie di Zintan e Misurata si confrontano nella capitale. La comunit internazionale potrebbe essere utilizzata come merce di scambio tra i gruppi di potere legati alla Fratellanza Musulmana e quelli che portano avanti una politica pi localistica e nazionale.

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il Fatto Quotidiano

DAL BOSS AGLI U2: APPELLO PER SCARCERARE LE PUSSY RIOT

BOXE, MORTO EMILE GRIFFITH STORICO RIV ALE DI BENVENUTI

ADDIO YAMASAKI, ARBITR LA PARTITA DEL SECOLO

Bruce Springsteen, i Radiohead al completo, Paul McCartney, gli U2: sono tra i firmatari dellappello al governo russo per la scarcerazione delle Pussy Riot

Lutto nel mondo della boxe. morto oggi a New York allet di 75 anni Emile Griffith. stato campione mondiale dei pesi welter e dei pesi medi e rivale di Nino Benvenuti

morto ieri a Citt del Messico lex arbitro peruviano Arturo Yamasaki. Fu lui a dirigere la mitica Italia-Germaia 4 a 3 del 1970 in Messico

SECONDO

TEMPO

SPETTACOLI.SPORT.IDEE
LINTERVISTA

Gianni Min

di Malcom

Pagani

non ha scampo, ma ne vale la pena. l rintoccare delle due ore in cui Gianni Min Lhanno riammessa in Rai, Min? ha parlato di Gianni Min osservando spez- A ogni inizio di gennaio, forse un po patezoni di Gianni Min in cui Gianni Min ap- ticamente, mi presento in Viale Mazzini con il pare alternativamente abbracciato a De Niro, mio cesto di idee. Non dico, come pure la mia Dalla, Fellini, Benigni, Paolo Conte, Carla Frac- storia mi permetterebbe di fare: Date anche a ci, Carmelo Bene o Toquinho, lo stesso Gianni me uno straccio di programma. Troppo baMin ha ancora un languorino: Abbiamo cin- nale. Faccio altro. que minuti, fagli vedere De Andr dice ad E cosa fa? Angelo, pazientissimo montatore che lo ac- Li supero a sinistra. Recuperiamo una grande compagna dall85 e che a una prima rapida stagione di intrattenimento, dico, rimontiamo indagine, sembra invecchiato pi di lui. Dopo Blitz. un decennio di SantElene teE loro? levisive, esili forzati nel docuContentissimi. Poche spese, mentario: Non le nego che massimo rientro. Luned ci ultimamente si guadagna poIMITAZIONE hanno mandato in onda dopo co e domande esistenziali, mezzanotte, abbiamo fatto Min ha ritrovato unaltra quasi il 5 per cento con cose di TORMENTO isola e in maniche corte, in30 anni fa. Forse avevano un Fiorello mi prendeva differente al caldo, pare attravalore. versare a 75 anni la sua perDa lei a Blitz venivano tutti. in giro. Poi gli ho portato fetta estate di lavoro. In una Per il sommo dispetto di Pipstanza brada tre metri per tre una mia foto abbracciato po Baudo. Qualche problema metri ai confini di uno studio diplomatico tra Rai1 e Rai2 lo a Sergio Leone, Cassius di montaggio, con poche vie creai. Oggi i protagonisti sono di fuga un residuato bellico a modesti. E il variet moriClay, Garca Marquez eruttare aria fredda, prepara bondo. rievocazioni che ogni luned Arte, cinema, cultura, sport. e De Niro. Ha esultato alle 23.50 su Rai3, per 10 punScelga. A chi dedicherebbe Non racconto bugie tate, riaccendono La stagiooggi dieci monografie? ne dei Blitz. La contro DoA nessuno. Ci sono solo fimenica In di inizio anni 80. gurine sbiadite. Prenda Grandi ospiti, musica dal viBalotelli, vuoto spinto vo, collegamenti, familiarit, che non affascina. IL PIBE scoop e rischi della diretta Maradona unaltra (Mastelloni bestemmi dalla cosa. DE ORO Bussola e fu foglio di via). Per Lo vede ancora DieMaradona mi racconta quel periodo: Eravamo prego? suntuosi? Certo. E ambiziosi. Sono stato da lui a che il calcio marcio alla Credevamo che la tv servisse a Dubai pochi giorni spiegare con ogni mezzo posfa. Abbiamo parlato radice, ogni domenica sibile. per ore. Mi chiama si truccano 200 partite, Prova nostalgia. Ammette che hermano, fratello e in oggi sarebbe impensabile riunatmosfera malini tifosi amano essere proporre lesperimento: Da conica e amara mi racnoi venivano gratis, perch conta cose terribili sul presi per il culo. Ne far eravamo amici e si sentivano suo vecchio mondo. un documentario tutelati dal livello di Blitz e a Quaogni memoria di quellavventura, fa corrispondere lunicit di un frammento: Cera una volta in America fu lunica occasione in cui Sergio Leone permise a un giornalista di riprendere il finale di un suo film. Parlerebbe per giorni. Di Oliver Stone che lo cit nel prologo di Natural born killers e di quel pomeriggio del 59 in cui Ghirelli gli spalanc la pagina di Tuttosport. Di eredi ed eredit impossibili: Laltroieri il giornale in cui iniziai, non aveva in prima pagina la morte del motociclista italiano, lasciamo perdere. Di Mondiali e Olimpiadi. Una febbre dialettica. Unimpietosa sapienza. Riesumare parenti passati da un ventennio a miglior vita, impegni improvvisi e rosari di scuse adatte alluso, inutile: Il tempo per scrivere si trova, aspetti, ha visto Paoli che canta con la Vitti Ma ndo vai di Sordi? Non fantastico?. Il cronista

Eravamo io, Fidel e gli altri Ed tutto vero


li?

dra.
Cairo editore poliedrico le piace?

Ogni volta che lo vedo, scorgo il profilo del suo maestro Berlusconi. Perfetto per sublimare il teorema di Umberto Agnelli: Torino deve avere una sola squadra forte e laltra in altalena tra A e B. Cairo fa gli interessi del Milan e quindi, anche della Juve.
Si arrabbier.

Mi dispiace, ma da queste parti siamo troppo vecchi per cascarci. Che il calcio fasullo, marcio, alterato alla radice. Che ogni domenica si truccano 200 partite. Che i tifosi amano far finta di niente ed essere presi per il culo. Ne far un documentario per la direzione commerciale Rai e per la Gazzetta dello Sport a ottobre.
E lei ci crede? A proposito di calcio, Rai3 ripropone il Processo di Biscardi. Lo condurr Antonio Polito, si chiamer Maracan. (Allarga le braccia, sorride). Lautrice la moglie

di uno dei cinque pelati di DAlema, ma non di quello che fu alla base della mia cacciata dalla Rai, mi dicono. Meglio cos, anche se a sinistra faccio paura. Non mi amano.
Berlusconi?

Ciecamente. Diego sa di cosa parla. Basta verificare. Io allo sport pulito non credo pi. un uomo vero, Diego. Peccato che a De Laurentiis di Maradona non freghi niente.
Altrimenti?

passato. Finito.
Ne sicuro? Non sembra.

Per allenare il Napoli lui sarebbe arrivato a nuoto.


Davvero nessun altro le accende la curiosit?

Mi stupisce che ci sia gente ancora convinta che ogni cosa dipenda da lui. ridicolo. C un gruppo di potere tra America ed Europa che trama perch i nostri affari rimangano eternamente immutati.
Dietrologia pura?

Totti ha una sua maestosa grandezza. Rappresenta unidentit. interessante. Quasi come la scalata americana alla Roma che come ormai evidente, ha lesclusivo interesse di costruire uno stadio per poi fuggire via. Non aver sentito odore di sla quando apparso il misterioso sceicco e sedicente compratore del team, inquieta. Allora meglio Lotito, sa navigare nel mare in tempesta. Si fatto spalmare il debito dallo Stato lungo un quarto di secolo. Un miracolo che non riuscito neanche a Cairo, il presidente del Torino, la mia squa-

Realt. Basta vedere cosa succede in America Latina. Non me lo invento io il Moiss Nam ingaggiato dal Fondo monetario internazionale per raccontare al pianeta la favola di Cappuccetto Rosso. Il problema che i lupi si nascondono dalla sua parte, prima o poi qualcuno racconter le cose con il loro nome.
Lei stato amico di Lula, di Castro, di Chavz.

Non nego, un reato? Del Brasile Lula ha fatto la quinta potenza del mondo. Nel Continente ci sono capi di Stato che stanno attuando una rivoluzione silenziosa e alle viste, c una nuova guerra fredda con 52 ANNI DI gli Stati Uniti.
I brasiliani non sono contentissimi.

CARRIERA
Gianni Min nato a Torino il 17 maggio 1938. Tifa Toro LaPresse

Sempre che non siano proteste eterodirette. Non sarebbe la prima volta.

Sulla sua passione castrista, Fiorello ironizzava spesso. La faceva collegare dallAvana: Qui tutto bene, la citt piena di gnocca.

Non mi dava fastidio, ma onestamente, mi imitava meglio il primo Fabio Fazio. Insuperabile come timbro di voce.
Fiorello la provocava sulla mania di ostentare le sue conoscenze.

Gli ho portato una foto in cui io, Leone, Cassius Clay, Garca Marquez e De Niro siamo abbracciati a Trastevere. Ha esultato: Era tutto vero. Io non racconto bugie.
Al limite parla un po di se stesso.

Io non parlo di me stesso, racconto storie. Ho 52 anni di professione. Raggiungevo gli intoccabili e facevo ascolti. Unaltra cosa. Avrei avuto diritto di lavorare. Mi hanno lasciato a riposo. Non mi hanno mai spiegato perch. Quindi dellestate me ne frego.
Se ne frega?

Dopo anni di epurazione il lavoro una vacanza.

il Fatto Quotidiano

SECONDO TEMPO

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Nella casa di Lucio Dalla non c posto per il compagno


MARCO ALEMANNO SFRATTATO DALL APPARTAMENTO CHE DIVIDEV A CON IL CANTAUTORE. GLI EREDI: DOBBIAMO PAGARE LE SPESE DI SUCCESSIONE
di Emiliano Liuzzi

er maltrattarlo a dovere avevano gi provveduto: Ci dispiace, ma sarebbe meglio che lasciasse la casa. Comprendiamo l'affetto, l'amore, i legami. Ma la legge dice che il palazzo di via D'Azeglio 18 nostra propriet. Marco Alemanno, professione attore emigrato dal sud, gi compagno per 8 anni di Lucio Dalla, non fiat: fece fagotto e se ne and in cerca di un'altra casa, zona Pratello, prezzi modesti. Lascio i miei ricordi, disse. Con molta dignit. Quella stessa casa oggi stata messa in vendita. Dobbiamo pagare le tasse di successione, hanno spiegato i nuovi milionari che un giorno, senza saperlo, hanno scoperto di aver ereditato il patrimonio di Lucio Dalla. Bussarono alla loro porta: siete milionari. Ma di tanti milioni. La scena fu pi o meno questa, anche perch Lucio e i suoi cugini non avevano nessuna frequentazione. Non fece testamento, perch mica doveva andarsene quel primo marzo di due anni fa, quando lo chiamarono a fare musica altrove. ciminiera. Ma niente alcol, stravizi, niente dell'artista maledetto, non lo fu mai. Era un folle e geniale senza bisogno di nessuna alterazione. Aveva pensato alla Fondazione, ma l'argomento della morte lo terrorizzava. Neppure con Alemanno, accanto a lui da otto anni, ne parlarono. Ovvio che nella vita di Lucio non ci fosse nessun'altra persona. S'incontrarono per caso e non si lasciarono mai pi. Erano una coppia. C'erano Marco e Lucio, Lucio e Marco. Come quella mattina in Svizzera. Alemanno era sotto la doccia, RIVOLTA DEL CINEMA

Lucio era gi sceso a fare colazione, era tornato in camera e si era appoggiato sul letto. Quando Alemanno esce e lo vede con gli occhi chiusi e un dito appoggiato sulla guancia nemmeno ci fa caso. Smettila Lucio, gli dice. Pi o meno. Poi si avvicina e capisce che non uno scherzo. Il resto noto. Ci sono i funerali. Ottanta, centomila persone. Lucio scopre di avere tanto di quell'affetto che nemmeno lui immaginava. Se Marco era il suo compagno, Bologna era una matrigna che se l'era coccolato quel ragazzino. Sotto le macerie della guerra o quando ballava il tip tap per gli ultimi alleati. O, dopo ancora, quando girava con il clarino, uno Dyane e lo chiamavano ragno. Un bolognese tra gli altri. Ricco, ricchissimo. Ma

zione vicino le isole Tremiti, terreni in Abruzzo e una villa alle pendici dellEtna, 14 stanze, oltre a un appartamento a Urbino. Senza contare la villa alle Tremiti, costruita a pochi passi dal mare, immensa anche quella e alla quale, negli ultimi anni, Dalla aveva aggiunto una dependance che avrebbe ristrutturato. Una barca, adattata anche a studio di registrazione, chiamata Brilli e Billy come i suoi due labrador neri. Il tutto per un patrimonio che si aggira sui cento milioni.
SOLDI CHE ALEMANNO non

solo non ha visto, perch non previsto dalla legge, ma che sono finiti in mano a parenti che per Dalla erano pi o meno sconosciuti, Simone Baroncini, i figli di Luisa Melotti (cu-

gina diretta di Dalla, scomparsa da poco), Amelia Melotti, Silvana Scaglione e Lino Zaccanti, lunico che vive allestero. La decisione di vendere la porzione di casa dove viveva Alemanno stata annunciata da Baroncini: In quellimmobile viveva Marco. un appartamento molto grande con due camere, una cucina e un sottotetto. Vendiamo questo primo immobile per sostenere le spese di avvocati e successione che sono molto alte. Ci piange il cuore, ma serviva. Abbiamo fatto delle scelte in base a Lucio stesso e quellappartamento stato uno degli ultimi acquistati, a cui lui era meno legato. Finisce quello che ha il sapore di un comunicato e mette la parola fine sulla Fondazione. L'unica cosa alla quale Dalla teneva.

NON AVEVA RITMO

Beethoven, la stecca di Allevi


di Andrea

Scanzi

overo Giovanni Allevi. Massacrato per un giorP no intero, sulla Rete e non solo, per aver detto una cosa che pensa davvero. E reputa persino scontata. Jovanotti meglio di Beethoven, o pi esattamente: Un giorno ho capito che dovevo uscire dal polverone e cambiare approccio con la musica. Stavo ascoltando la Nona Sinfonia di Beethoven e accanto a me cera un bimbo annoiato che chiedeva insistentemente al padre quando finisse. Credo che in Beethoven manchi il ritmo. Con Jovanotti, con il quale ho lavorato, ho imparato il ritmo, elemento che manca nella tradizione classica.
LO HA DETTO al Giffoni Festival, ritirando il Giffoni Award. Potevano chiamare la neuro, partito lapplauso (sul momento. Poi no). A inizio carriera Allevi fu celebrato da quasi tutti, perch metteva tenerezza, ricordava Harry Potter coi capelli di un Cocciante imberbe e nelle interviste diceva cose tipo: Il bizzarro contemporaneo delle particelle subatomiche nel nostro cervello pu dare origine a idee, melodie e pensieri improvvisi. E le pronunciava da nuovo Mozart, convinto davvero di

FUMAVA LUCIO, e tanto. Una

PARENTI SERPENTI I cugini alla lontana dellartista hanno in mano un vero tesoro Luomo con cui divideva tutto non ha alcun diritto
senza ostentarlo mai. Per questo capit di essere colti in contropiede quando venne nominato un curatore testamentario. Casa in via D'Azeglio, Lucio voleva che quellimmobile, ricavato in un ex convento dislocato tra il seminterrato e il quarto piano, 2363 metri quadrati calpestabili, 436 quadri, da Klimt in gi, diventasse un museo aperto a tutti. Poi era proprietario di 6 terreni e 3 fabbricati in provincia di Catania (villa allEtna), uno studio di registra-

aver detto qualcosa di geniale e ancor pi di avere abbattuto gli steccati. Poi il vento cambiato. Edmondo Berselli lo punzecchiava di continuo, reputandolo un compositore e un esecutore veltroniano. Il coperchio al mellifluo consenso trasversale lo ha tolto cinque anni fa Uto Ughi, infastidito per la decisione del Senato (vabb, cera Schifani presidente) di fargli dirigere il concerto di Natale.
DA ALLORA, la grandine. Da

17 MESI FA
Dalla morto improvvisamente il 1 marzo 2012. Accanto a lui cera Marco Alemanno LaPresse

una parte le vendite prodigiose, segno di una capacit forse involontaria di intercettare il gusto popolare. Dallaltra, il bombardamento: Marketing, non musica; Pianista dei tasti bianchi, che ignora i neri; Edulcorato e accattivante; Banale e scontato; Falso profeta; Il Moccia della classica. Al Giffoni, Allevi ha nuovamente lamentato lostracismo di quei colleghi che mi ritengono un impostore. Poi per ha piazzato il lieto fine, che nelle sue composizioni non manca quasi mai, e forse anche per questo venera Jovanotti: La cosa importante raggiungere il cuore della gente. L la mia musica pu entrare. E al, tutti vissero felici e contenti. Soprattutto Giovanni Allevi.

Tania Cagnotto

Gli autori: O noi o il governo


di Anna Maria Pasetti

ome potevasi dimostrare. Lallarme della cine-industria italiana sui tagli al Tax Credit C non rientrato, semmai peggiorato. E stavolta nessuno disposto a perdonare, o a immaginare che il governo non se n accorto, come fantasticavano i capi delle associazioni a inizio luglio riuniti agli incontri professionali di Riccione. Va da s che il mantra pericolosamente balbettato sia ormai incessante: Letta ci hai mentito. Letta devi dimetterti. Gi perch tutti anche i pi distratti hanno ben memorizzato lormai leggendaria dichiarazione del capo dellesecutivo: Altri tagli alla cultura e mi dimetto. Dunque, se guerra deve essere, che sia incisiva. Non parteciperemo a nessun convegno veneziano e riterremo sgradita la presenza di qualsiasi esponente del governo. Al quale spetta di dimostrare quale idea abbia della cultura italiana. Che da oggi ancora pi povera, costretta ad emigrare altrove. La voce alzata quella del produttore Angelo Barbagallo, che parla a nome dei professionisti e delle associazioni del cinema in Italia in occasione della conferenza stampa dei Venice Days Giornate degli Autori tenutasi ieri a Roma. Ma facciamo un passo indietro. L11 luglio scorso le associazioni di categoria del cinema e dell'audiovisivo avevano incontrato prima il Ministro per i Beni e le

Attivit Culturali, Massimo Bray e, in seguito, il viceministro per l'Economia, Antonio Catrical. Sul tavolo le richieste al Governo del ripristino immediato a 90 milioni del Tax Credit, tagliato del 50% per il 2014.

UNA RIDUZIONE che di fatto rende inutile tale agevolazione fiscale, bloccando nellimmediato il 90% dei film prodotti sul territorio e facendo perdere gi dal 2013 loccupazione a oltre 2500 lavoratori del settore il lavoro. Come se non bastasse, il provvedimento allontana dal Belpaese le produzioni estere, rendendo vano limpatto sul territorio possibile anche grazie allincremento del turismo. Grazie al Tax Credit il lavoro sommerso si era azzerato emergendo con un mirabolante effetto virtuoso. E non tutto. A farne le LA PROTESTA spese sono anche le sale cinematografiche meIl taglio del tax credit dio-piccole che non potranno pi godere delle mette a rischio agevolazioni fiscali per produzioni e 2.500 posti digitalizzare gli impianti. Il rischio chiudi lavoro: Non andremo sura. O meglio, il blackout del cinema in Italia a nessuna iniziativa dove tout court. Il pronto ci saranno ministri soccorso al settore ago-

nizzante si chiama ripristino di almeno 40 milioni per il Tax Credit. Prendere o lasciare. Ma chiaro che il Governo sia sordo a tali esigenze tradotte in richieste. Tra qualche giorno questo gioved si terr la conferenza stampa della Mostra del cinema di Venezia, vetrina di massima esposizione durante la quale si prevedono forme di protesta ancor pi sostanziose. Mentre ieri, sempre ai Venice Days, si fatta sentire presenziando - anche Lidia Ravera, lAssessore regionale alla Cultura e allo Sport. Trovo triste che la cultura in Italia debba ormai da decenni organizzarsi contro i tagli. Questa iniziativa sconsiderata del taglio del Tax Credit lennesima marcia indietro della politica verso la cultura. Bisogna stare attenti: le parole devono riprendere il loro peso.

TUFFO DARGENTO E SFORTUNA La tuffatrice italiana seconda sul podio ai Mondiali di tuffi a Barcellona. Loro sfumato per 10 centesimi LaPresse
Ansa

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LA MOSTRA

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SECONDO TEMPO

il Fatto Quotidiano

PHIL STERN
Sicily 1943, alla Galleria Credito Siciliano di Acireale fino all8 settembre

La Sicilia di Stern 70 anni dopo


AD ACIREALE GLI SCATTI DELLO SBARCO ALLEATO DEL 1943. L AUTORE, 93 ANNI, TORNATO SULL ISOLA
di Claudia Colasanti

espressione degli occhi rassegnata, attonita, solo a tratti sollevata di Phil Stern, mentre osserva a lungo quel tratto di mare siciliano sul quale sbarc, insieme con altri 160 mila soldati anglo-americani nelle prime ore del 10 luglio 1943, conserva il IL FUMETTO

valore non solo di questa mostra, ma della sua intera vita. Ho visto Marilyn nella sua casa e le navi da guerra esplodere sotto le bombe degli Stukas. Gli occhi blu senza fine di Sinatra e i piedi di James Dean. Prima di morire voglio rivedere la Sicilia. Ha potuto farlo, a 93 anni (grazie alla tenacia e al progetto di Ezio Costanzo), pochi giorni fa, giungendo in Italia per la-

pertura della mostra Phil Stern. Sicily 1943, forse la pi importante della sua vita, allestita presso la Galleria Credito Siciliano ad Acireale (fino all8 settembre). Con 70 immagini, tra cui molte inedite, eseguite in quei cruciali giorni del 1943 (e ulteriori 100 inaspettati e curiosi scatti di piccolo formato provenienti dagli archivi dellImperial War Museum di Londra), la mostra rappresenta una rilettura di un momento storico cruciale del nostro paese, ed anche la prima esposizione dedicata a Stern come fotografo di guerra. Dopo esattamente 70 anni, seduto, con il berretto da baseball e il generatore dossigeno, nelle piazze di Gela e Licata, sulle spiagge occupate e stravolte (nel 1943 dalla guerra, oggi dal cemento e da altri, indecorosi, fastidi): cos lo ritrae Carmelo Nicosia nel coinvolARTE
di Laura

di Stefano

Feltri

Diciotto vite, una sola anima


ONE SOUL - UN'ANIMA

di Ray Fawkes
Panini Comics 9L, 174 pag., 19 euro DICONO CHE OGNI STORIA sia gi stata raccontata. Chiss, forse vero. Ma un fumetto come One Soul Unanima, che muove da questo presupposto, dimostra che la vera avventura da raccontare, l'unica che conta, quella umana, quel minuscolo lasso di tempo tra il buio del prima e il buio del dopo. Ray Fawkes, cupo e malinconico come molti autori canadesi, costruisce il suo romanzo grafico con unimpostazione ardita. Si procede per doppie pagine, in ogni tavola ci sono nove vignette, rettangoli verticali che contengono una vita, anzi unanima, come dice il titolo. Quindi 18 personaggi, in 18 epoche storiche. Si comincia con 18 embrioni, riccioli di materia che si formano in un nero accecante e che lentamente diventano persone, mentre il lettore viene quasi stordito dai loro pensieri che si ripetono, sempre uguali, tra i secoli, Questa sono io, questa e solo questa. Neonati, poi bambini, poi uomini e donne, dalla preistoria con le clave allantica Grecia ai monasteri medievali, alla Rivo-

gente video in bianco e nero di slideshow, realizzato in soli 5 giorni, dal 2 al 7 luglio, gli stessi dellattuale soggiorno di Stern in Sicilia. La conquista dellisola non fu semplice per i soldati di Patton e Montgomery, che lasciarono sul campo oltre 5.000 morti in 38 giorni: La gente guardava il mare ma vedeva solo navi allorizzonte. Ricorda ancora

Stern: In questisola ho perso la sicurezza dellinvincibilit, ho visto e compreso lorrore della guerra, ho sentito il vento della morte accanto. Rimanere ferito stata una fortuna. Un sopravvissuto, divenuto in seguito celebre fotografo di Hollywood, consapevole di aver usato, in quel frangente doloroso, gli strumenti da fotoreporter per bloccare, oltre

agli istanti crudeli della devastazione e delle vittime, alcune scene, pi gioiose e quotidiane, non previste dalle indagini militari. Come scrive Giuseppe Giarrizzo: Lo sguardo era ed interno, nel senso che dietro la macchina c un soggetto che partecipa consapevolmente agli umori, ai dolori, alla protesta della gente che ritrae. Scatti in cui affiora lallegria della gente durante lentrata dei carri armati nei paesi: c un carretto siciliano, decorato, carico di donne e bambini, che si avvia lentamente verso casa nella luce abbagliante, lingresso a Comiso con le lenzuola bianche sui balconi e due file di persone sorridenti e esultanti in attesa, le soste dei soldati aiutati da bimbi gentili, coperti da panni sdruciti. Alluscita dallintensa visita, tra immagini di antica sopravvivenza e testimonianze di Stern, c spazio per unintima commozione: certamente qualcuno tent di preservare persone e luoghi, come Acireale, fortunatamente intatta nel susseguirsi delle tre piazze e delle cattedrali e chiese e edicole barocche, ancora magnifiche nella luce marmorea e torrida di questo luglio 2013.

Cherubini

Un secolo di trasparenza
Fragile? Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia ALLISOLA di San Giorgio Maggiore a Venezia la mostra Fragile? (a cura di Mario Codognato) presenta 28 opere di artisti contemporanei internazionali che hanno usato il vetro come materiale. La mostra fa parte del progetto pluriennale Le Stanze del Vetro promosso da Fondazione Giorgio Cini e Pentagram Stiftung per la valorizzazione del vetro veneziano. La storia del vetro, da sempre, si intreccia a quella di Venezia e, anche grazie alla presenza della Biennale, arriva e fondersi con quella dellarte contemporanea. La mostra presenta aspetti non banalmente decorativi o meramente artigianali, ma maggiormente legati alle caratteristiche della contemporaneit. In quasi tutte le opere emergono fortemente due aspetti: il rapporto con la quotidianit del vetro e la sua dimensione di precariet, quella fragilit a cui allude il titolo. La fragilit appare quasi una forma simbolica della contemporaneit e il fatto che la cultura contemporanea ne sia cosciente rappresenta la sua forza, la sua capacit di resistenza. In uno dei suoi pi famosi ready mades, Marcel Duchamp presenta unampolla di vetro che intitola Air de Paris (1919). Acquistata da un farmacista, questo oggetto comune diventa per volont dellartista unopera darte. In questo caso la trasparenza del vetro permette di evidenziare la presenza del nulla (Codognato). Quasi un secolo dopo, nel 2009, Ai Weiwei con unoperazione opposta riempie un comune barattolo Ikea di vetro con le ceneri di un vaso neolitico in uno scambio tra contenitore e contenuto che riflette sul va-

lore della storia. Da Anselmo a Bonvicini, da Fabro a Floyer, da Gilbert & George a Hammons, da Hatoum a Hirst, da Kounellis a Richter a Pipilotti Rist (che ripete il gesto dissacratore di Ninetto Davoli in La sequenza del fiore di carta di Pasolini) il vetro viene usato in diverse declinazioni, ma forse lopera pi emblematica Terremoto in Palazzo di Joseph Beuys dove i vetri rotti alludono alla potenza distruttiva del terremoto dell80 mentre tavoli di legno posano in instabile equilibrio su vasi di vetro.

PATRIMONIO ALLITALIANA

di Tomaso

Montanari

A ciascuno il suo crocifisso


luzione americana fino alle sbronze adolescenziali del diciottesimo personaggio, una ragazza che scoprir presto l'eroina. Il fumetto di Ray Fawkes si sviluppa senza curarsi delle esigenze narrative: i personaggi muoiono quando la loro ora, lasciando per decine di pagine una vignetta nera, la cui oscurit rotta solo da echi di pensieri, residui di dubbi, richieste di senso che restano senza risposta. Gli ultimi ad andarsene sono quelli che mai si sarebbero aspettati di sopravvivere tanto, un reduce del Vietnam e una ballerina di night club. A che scopo?, dicono queste 18 vite, inutili come tutte le altre. Ray Fawkes costruisce, con la sua gabbia grafica di 18 ossessive vignette che solo alla fine si fondono in un'unica pagina nera, forse una risposta: il senso nella condivisione del destino, non importa in qualche epoca sei nato, quanto dura la tua vita, se conosci potere o sconfitta, sei parte dell'umanit, di quell'unica anima, One Soul, che trascende le singole esistenze. Anche senza un Dio, lasciano intendere le 18 storie di Fawkes, la morte non deve farci paura. Crocifissione Giovanni Bellini LA NOTIZIA che ora Prato al Sud: quella specie di linea dellolivo, che spostava sopra di s il controllo delle (poche) fondazioni bancarie che si trovano al di sotto, sta ora passando attraverso la Toscana. La Banca Popolare di Vicenza, acquistata la Cassa di Risparmio di Prato, sta trasferendo in Veneto i quadri della sceltissima raccolta messa insieme dalla banca toscana: tra i quali una Crocifissione, da urlo, di Giovanni Bellini, in cui, vedi il destino, proprio il Duomo di Vicenza fa la parte del Tempio di Erode. A Prato scoppiato ro per i Beni culturali. Ora, un rimedio ci sarebbe. Se la Soprintendenza di Firenze (e di Prato e Pistoia) smettesse di baloccarsi con mostre inguardabili con titoli da centro benessere (Splendori Dorati, Diafane Passioni, Lusso ed Eleganza, Nello Splendore Mediceo...) e con tariffari che svendono il patrimonio pubblico, e decidesse di fare anche tutela, potrebbe ancorare la collezione a Prato con un vincolo pertinenziale basato sullarticolo del Codice dei Beni culturali che permette di difendere le testimonianze dellidentit e della storia delle istituzioni pubbliche e collettive.

un putiferio: perch dopo esser stati sconfitti negli affari, ora ci si sente spogliati dellidentit. Di qui proteste pubbliche, interrogazioni parlamentari, invocazioni allaltrimenti sempre vituperato ministe-

Ma, comunque vada a finire, la storiella estiva assai istruttiva. Perch ci ricorda brutalmente che nonostante tutta la retorica del privato-amico-del-patrimonio-pubblico i privati fanno sempre linteresse privato: inutile aspettarsi sollecitudine o cura per linteresse di una comunit. Specie in tempo di leghismo culturale e rottura della solidariet nazionale. Ci sar pure un motivo se unevoluzione secolare ha affidato, in Italia, la tutela e la gestione del patrimonio pubblico allo Stato, cio a tutti noi. Chi pu garantire il nostro interesse meglio di noi stessi? Perch dovrebbe farlo qualcuno il cui (legittimo) scopo solo quello di guadagnare? La prossima volta che un editorialista, un politico o una sottosegretaria qualunque faranno il loro fervorino sul privato... mandateli. A Prato.

il Fatto Quotidiano

SECONDO TEMPO
PEZZALI

MERCOLED 24 LUGLIO 2013

21

Volto di Nord Sud Ovest Est (Italia1), con Jake La Furia e Paola Jezzi Ansa

ONDA SU ONDA

IL PEGGIO DELLA DIRETTA

Mafia e antimafia, per chi tifano i media?


di Loris Mazzetti

Max e Jake, il tormentone giovanilista nato vecchio


di Luigi Galella

ue alti ufficiali dei carabinieri, D Mario Mori e Mauro Obinu, accusati di aver impedito nel 1995 larresto di Bernardo Provenzano, consentendogli di allungare la latitanza di altri 11 anni, sono stati assolti in primo grado perch il fatto non costituisce reato. Attendiamo le motivazioni dei giudici, ma lecito, credo, porsi qualche domanda: proteggere il capo della mafia, che non si mai sognato di collaborare con la giustizia, non reato? Se Mori e Obinu sono innocenti, chi sono i colpevoli? La sentenza non nega il fatto, quindi i pm di Palermo, indagando, hanno fatto il loro dovere. I giudici non hanno creduto alle parole di Massimo Ciancimino e allaccusa del colonnello dellArma Michele Riccio, che non sono stati gli unici a esprimersi sullargomento, lo hanno fatto i mafiosi Giovanni Brusca, Antonino Giuffr, Angelo Siino, gi collaboratori di giustizia. Gino Ilardo, un boss di Cosa Nostra, collaborava segretamente con i carabinieri, era un informatore di Riccio (Oriente il nome in codice), in un anno aveva fatto catturare molti e importanti latitanti: era pi che attendibile. Lufficiale ha raccontato ai pm di Palermo che il boss era riuscito a mettersi in contatto epistolare con

Provenzano e ad organizzare con lui un incontro nelle campagne di Mezzojuso (nello stesso luogo dove fu arrestato nel 2006), per consentire alle forze dellordine di catturalo. Riccio inform i suoi superiori. Il generale Mori, in prima persona, gli neg la possibilit dellintervento.
ILARDO fu ucciso tre giorni prima dellincontro con i magistrati per mettere a verbale le sue dichiarazioni: aveva deciso di diventare un collaboratore di giustizia. Perch Riccio avrebbe mentito, mettendo in gioco la sua reputazione? Gli illustri cronisti hanno scritto che questa sentenza farebbe crollare il teorema della trattativa Stato e mafia, e molti politici hanno applaudito la sentenza, puntato il dito sui pm di Palermo, in particolare su Nino Di Matteo, delegittimandoli per aver fatto il loro dovere. Di Matteo, durante la requisitoria, ha detto: Questo un processo drammatico perch lo Stato processa se stesso. Ecco la risposta a tutte le domande. Da tanto tempo ormai sui processi di mafia linformazione, a parte qualche rara eccezione, ha dimenticato il proprio ruolo e ha voltato le spalle ai magistrati e alle forze dellordine che, quotidianamente, rischiano la loro vita. Per questi uomini, il silenzio, le telecamere spente, sono peggio della condanna a morte di Cosa Nostra.

ord Sud Ovest Est (Italia1, luned, N 21.10) uno di quei programmi sedicenti giovanili, nati vecchi e affati-

cati. Pesanti in quanto leggeri. Noiosi poich ripetitivi. Che deperiscono dopo le prime sequenze, le prime parole. Poveri di spunti, di testo, di scena. Lidea di inseguire i tormentoni estivi del passato, di cantante in cantante, a bordo di un furgoncino anni 70 da Ivana Spagna ad Alexia a Sabrina Salerno di per s non un format irresistibile. Un genere, il viaggio in auto in questo caso vintage gi visto e sperimentato, con linquadratura angusta, che solo un dialogo brillante saprebbe riscattare. E qui non ve n traccia. La cornice narrativa claustrofobica e inessenziale: tre interpreti musicali di qualche successo, Max Pezzali degli 883 rimasto solo, da tempo Jake La Furia, rapper dei Club Dogo, e Paola Iezzi detta La Bella (pi nota al fianco di Chiara, con cui usualmente si esibisce), che ricordano, ripetono, ridono e sorridono, mentre si spostano per lItalia divagazione strumentale priva di giustifica-

zione scenografica per raggiungere la meta. Le battute forzate dallentusiasmo escono pi o meno improvvisate. E non ci sarebbe alcun bisogno, riguardo alla struttura del programma, di ascoltarle: perch se proprio si vuol parlare di passato meglio che sia il passato stesso a mostrarsi. A meno che non si sia degli affabulatori o dei cantori geniali. E non questo il caso.
I CONDUTTORI Max Pezzali e Jake La

Furia, se non proprio giovanissimi, sono giovanilisti come da copione, e con candida facilit si esaltano per tutto ci che dicono, mentre dietro di loro fa capolino il bel volto smarrito di Paola, che perlopi per necessit tace o manifesta qualche flebile assenso, dovuto, di circostanza. Sar che di tormentoni siamo tormentati. E che la realt mediatica gi di per s seriale e tormentosa, che non sentiamo il bisogno di rievocare quelli antichi. Si chiamano cos, del resto, con laccrescitivo parodico e il suffisso one perch la loro natura effimera: molestare una, due, mille volte. Poi basta. E per sempre.

C qualcosa di perverso nel pensare che si possano riafferrare i fili del passato attraverso Boys, boys, boys di Sabrina Salerno, che esce dallacqua di una piscina coi capezzoli che occhieggiano sopra il reggiseno. O grazie allUh la la la, di Alexia, che fu vista cantare dalle stellari Spice Girls, e subito quale incredibile onore scritturata dal gruppo. Anche perch a pensarci bene il tormentone non contiene in s il futuro al contrario, lo respinge ma solo la persistenza ossessiva del presente. il ritmo, il respiro dellestate, che si vorrebbe protrarre allinfinito. Un passo reiterato di danza, una sillaba che si ripete, che costruisce un verso senza senso. il nonsenso, che ha il compito a tempo di tenere a bada e abbattere il peso dei pensieri. Una volta esaurita la sua funzione, infine, non ha altro da dire. patetico richiamarlo in vita. Come se si volesse risvegliare uno zombie senza energia, che non ce la fa a rialzarsi. Lasciamolo riposare in pace. E apprendiamo, almeno per un simile fragile oggetto, larte di dimenticare. Modesto lo share: 6.72%.
luigalel@gmail.com

Gli ascolti di luned

MONTALBANO Spettatori 5,11 mln Share 24,4% SQUADRA SPECIALE COBRA 11 Spettatori 1,67 mln Share 7,78%

UNA PROPOSTA PER DIRE S Spettatori 2,38 mln Share 11,74% NORD SUD OVEST EST Spettatori 1,45 mln Share 6,72%

LA TV DI OGGI

6.45 Unomattina Estate Attualit 9.34 Linea Verde Meteo Verde Informazione 9.35 Unomattina Talk Talk show 10.00 TG1 Informazione 10.20 Unomattina Ciao come stai? Rubrica 11.15 Road Italy Day by day Rubrica 11.25 Don Matteo 5 Telefilm 13.30 TG1 Informazione 14.00 TG1 Economia Informazione 14.10 Cugino & Cugino "L'attorcuoco" Fiction 15.20 Giornata Mondiale della Giovent 2013 Santa Messa Evento 17.15 Rai Parlamento Telegiornale Attualit 17.20 Estate in diretta Attualit 18.50 Reazione a catena Gioco 20.00 TG1 Informazione 20.30 TecheTecheT, vista la rivista Variet 21.15 Prima tv Last Cop L'ultimo sbirro "L'ultima chance" "Il premuroso" Telefilm 23.15 Speciale A sua immagine - Giornata Mondiale della Giovent 2013 Evento (Diretta) 1.05 TG1 Notte - Che tempo fa Informazione

7.00 Cartoon Flakes Ragazzi contenitore 8.25 Heartland Telefilm 9.05 Settimo cielo Telefilm 10.30 TG2 Insieme Estate Attualit 10.55 TG2 Mizar Informaz. 11.20 Il nostro amico Charly Telefilm 12.10 La nostra amica Robbie Telefilm 13.00 TG2 Giorno Informaz. 14.00 Divieto di sosta L'Italia in movimento Rubrica 14.45 Blue Bloods Telefilm 15.35 Prima tv Rai Army Wives Telefilm 17.00 Prima tv Guardia Costiera Telefilm 17.55 Rai TG Sport Notiziario sportivo 18.15 TG2 Informazione 18.45 Senza traccia Telefilm 19.35 Castle - Detective tra le righe "La battuta finale" Telefilm 20.30 TG2 - 20.30 Informazione 21.05 Prima tv Lol:-) Sit com 21.10 Virus - Il contagio delle idee "Il lavoro invisibile" Attualit 23.20 TG2 Informazione 23.35 Prima tv Rai Samaritan - Thriller (UK 2012). Di David Weaver, con Samuel L. Jackson 1.10 Rai Parlamento Telegiornale Attualit

8.00 Agor Estate Attualit 10.25 Napoli sempre Napoli - Drammatico (Ita 1954). Di Armando Fizzarotti, con Renato Baldini, Amedeo Girard 12.00 TG3 Informazione 12.15 New York, New York Telefilm 13.05 Comiche all'italiana Variet 13.10 Prima tv Lena, amore della mia vita Soap 14.00 TG Regione - TG3 Informazione 14.45 TGR Piazza Affari Rubrica 14.55 Question Time Attualit (Diretta) 15.40 Io, Chiara e lo Scuro Commedia (Ita 1982). Di Maurizio Ponzi, con Francesco Nuti 17.20 GEOMagazine 2013 Documentario 19.00 TG3 - TG Regione Inf. 20.00 Blob Variet 20.15 Simpatiche canaglie Sit com 20.35 Un posto al sole Soap 21.05 Cinema Rai3 C'eravamo tanto amati - Drammatico (Ita 1974). Di Ettore Scola, con Nino Manfredi, Vittorio Gassman 23.25 TG Regione Informaz. 23.30 TG3 Linea notte estate Attualit 0.00 Meteo 3 Informazione

18.30 Transatlantico Attual. 19.00 News Notiziario 19.25 Sera Sport Notiziario sportivo 19.30 Il Caff: il punto Attualit 20.00 Il Punto alle 20.00 Attualit Meteo Previsioni del tempo (all interno) 20.58 Meteo Previsioni del tempo 21.00 News lunghe Notiziario 21.26 Meteo Previsioni del tempo 21.30 Visioni di futuro Attualit 21.56 Meteo Previsioni del tempo 22.00 Visioni di futuro Attualit 22.26 Meteo Previsioni del tempo 22.30 News lunghe Notiziario 22.56 Meteo Previsioni del tempo 23.00 Il Punto + Rassegna Stampa Attualit 23.27 Meteo Previsioni del tempo 23.30 Il Punto + Rassegna Stampa Attualit 23.57 Meteo Previsioni tempo 0.00 News + Rassegna Stampa Attualit 0.27 Meteo Previsioni del tempo

8.40 Miracoli degli animali Documentario 9.10 I segreti della lettera Drammatico (Paesi Bassi 2010). Di Simone van Dusseldorp, con Isabelle Stokkel 11.00 Giffoni Festival Rubrica 11.05 Forum Real Tv 13.00 TG5 Informazione 13.40 Beautiful Soap 14.45 Il segreto Soap 15.40 Le tre rose di Eva Fiction 18.00 Inga Lindstrom Emma Svensson e l'amore - Drammatico (Ger 2007). Di Karola Meeder, con Heide Keller 20.00 TG5 Informazione 20.40 Paperissima Sprint Variet Condotto da Giorgia Palmas, Vittorio Brumotti con il Gabibbo 21.10 Studio 5 "Quarta puntata - Ospiti: Maurizio Costanzo, Alessia Marcuzzi, Roberta Capua e Katia Follesa" Variet Condotto da Alfonso Signorini 23.30 TG5 Punto Notte Attualit 1.15 TG5 Notte - Meteo.it Informazione 1.45 Paperissima Sprint Variet (Replica)

8.40 Kyle XY Telefilm 9.30 Gossip Girl Telefilm 11.15 Prima tv Mediaset Pretty Little Liars "Confesso" Telefilm 12.10 Giffoni - Il sogno continua Rubrica 12.25 Studio Aperto Meteo.it Informazione 13.00 Sport Mediaset Notiziario sportivo 13.40 Prima tv Mediaset The Cleveland Show Cartoni animati 14.10 I Simpson Cartoni animati 14.35 What's my destiny Dragon Ball Cartoni animati 15.00 Naruto Shippuden Cartoni animati 15.25 The Vampire Diaries "Il sacrificio" Telefilm 16.20 Smallville Telefilm 17.40 Top One Gioco 18.30 Studio Aperto Meteo.it Informazione 19.20 C.S.I. Miami "La traccia invisibile" "Omicidi riprodotti" Telefilm 21.10 Prima tv Person of Interest "Prima pagina" "Un uomo normale" Telefilm 23.00 Prima tv Mediaset Suits "Loschi piccoli segreti" "Libert su cauzione" Telefilm 0.50 Sport Mediaset Notiziario sportivo

8.40 Pacific Blue "La strada del crimine" Telefilm 9.50 Distretto di Polizia 5 "I fantasmi del passato" Telefilm 10.50 Ricette all'italiana Rubrica 11.30 TG4 Informazione 12.00 Renegade "Stalloni" Telefilm 12.55 Siska "Cinque moventi per un delitto" Telefilm 14.00 TG4 Informazione 14.45 Lo sportello di Forum Real Tv 15.30 Flikken coppia in giallo "Doppio gioco" Telefilm 16.40 Assassinio allo specchio - Giallo (GB 1980). Di Guy Hamilton, con Angela Lansbury, Geraldine Chaplin 18.55 TG4 Informazione 19.35 Tempesta d'amore Soap 20.30 Walker Texas Ranger "Lupo solitario" Telefilm 21.10 Il secondo tragico Fantozzi - Commedia (Ita 1976). Di Luciano Salce, con Paolo Villaggio 23.30 Bianco rosso e verdone - Commedia (Ita 1981). Di Carlo Verdone, con Carlo Verdone, Angelo Infanti 1.35 TG4 Night News Informazione

7.30 TG La7 Informazione 7.50 Omnibus meteo Informazione 7.55 Omnibus Estate Attualit 9.50 Coffee Break Attualit 11.00 In Onda Estate Attualit (Repl.) 11.40 L'aria che tira Attualit (Replica) 13.10 Ricetta sprint di Benedetta Rubrica 13.30 TG La7 Informazione 14.00 TG La7 Cronache Attualit 14.40 Le strade di San Francisco "Prima di morire" "Tornando a casa" Telefilm 16.30 The District "Vittime imperfette" "Lo sciacallo" Telefilm 18.10 L'ispettore Barnaby "Debito di sangue" Telefilm 20.00 TG La7 Informazione 20.30 In Onda Estate Attualit 21.10 Rob Roy - Avventura (Usa 1995). Di Michael Caton-Jones, con Liam Neeson, Jessica Lange 23.35 Omnibus Notte Estate Attualit 0.40 TG La7 Sport Informazione 0.50 In Onda Estate Attualit (Repl.) 1.30 Coffee Break Attualit (Replica)

LA RADIO

Radio1 Con parole mie: Verso Ancona e la Gola del Furlo


Apre la puntata un brano tratto dal De rerum natura. Lucrezio riflette sulla materia: Se la materia non fosse stata eterna, gi da lungo tempo le cose sarebbero tutte e del tutto ritornate nel nulla... In compagnia di Vikentij Vasil evic Makuev, il primo slavista che intu il grande valore storico dei territori italiani, si parler di Ancona per proseguire verso la Gola del Furlo. Vincenzo Cardarelli con queste parole traduce le suggestioni provate durante il transito per questo luogo, anticamente passaggio obbligato nella viabilit del Centro: Altissime rocce, macchiate di verde alla base, chiudono da un lato le acque del Candigliano... L ospite del giorno sar il cuoco Lucio Pompili che parler della cucina marchigiana. In chiusura E se mi lancerai la cima di Sergio Zavoli.

I film
SC1 Cinema 1 SCH Cinema Hits SCP Cinema Passion SCF Cinema Family SCC Cinema Comedy SCM Cinema Max SCU Cinema Cult SC1 Sport 1 SC2 Sport 2 SC3 Sport 3
17.30 Monte Carlo SCF 17.40 Terapia d'urto S C H 17.45 Mega Python SCM Vs. Gatoroid SC1 19.00 Killer Elite 19.10 Il burbero SCC 19.15 Singles - L'amore SCP un gioco 19.20 Paranormal SCM Xperience 19.20 Arrietty - Il mondo segreto sotto il pavimento SCF 19.25 Miracolo SCU a Le Havre 19.30 The Assassination S C H 21.00 L'amore in gioco S C P 21.00 88 Minuti SCM 21.00 Cosmopolis SCU 21.00 Zohan - Tutte le donne vengono SCC al pettine 21.00 Alaska SCF 21.10 Charlie's Angels: SCH pi che mai 21.15 Scusa ma ti voglio SC1 sposare 22.55 Chernobyl Diaries La mutazione S C M 22.55 Cosa piove SCU dal cielo? 22.55 White Chicks SCC 22.55 Water Horse La leggenda degli SCF abissi 23.00 Chocolat SCH 23.10 Il cammino SC1 per Santiago 0.25 Le ali dell'amore S C P

Lo sport
16.30 Calcio, Copa 20.45 Calcio, Serie A

Libertadores 2013 Finale. Gara di andata


Olimpia - Atletico Mineiro (Replica) S P 3 17.30 Automobilismo,

Ferrari Challenge 2013


Portimao (Portogallo): Coppa Shell Gara 2 (Replica) SP2

RADIO1 14.07

Calcio, Champions League 2012/2013 Ottavi di finale. Gara di ritorno Juventus Celtic (Replica) S P 3 19.00 Wrestling, WWE Superstars SP2 20.15 Ciclismo, Gran Fondo Pinarello 2013 (Highlights) SP2
18.15

2012/2013 Anticipo 11a giornata Juventus - Inter (Replica) S P 1 21.30 Wrestling, WWE Domestic Raw SP2 22.15 Calcio, Copa Libertadores 2013 Finale. Gara di andata
Olimpia - Atletico 0.00 Mineiro (Replica) S P 3 Calcio, Uli Hoene Cup 2013 Bayern Monaco - Barcellona 0.00

(Replica) SP1 World Series of Boxing Ucraina Italia (Replica) S P 2

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MERCOLED 24 LUGLIO 2013

SECONDO TEMPO
IL BADANTE

il Fatto Quotidiano

DIRITTI E DINTORNI

Lo stupro, il carcere e le bugie dei tg di B


di Bruno

Se cos, ridateci lo Stato Pontificio


di Oliviero Beha
n LA POLITICA vive di parole, comportamenti, fatti, segni, simboli: manca poco dunque, mettendo insieme questo Papa e linconsistenza della nostra politica, che ci si risvegli nel passato chiedendo con forza un ritorno alla stagione pi felice della storia italiana, quella delle piccole patrie, magari con tanto di Stato Pontificio fino alle Marche. A giudicare da ci che sta facendo Francesco con lo Ior, infatti, sarebbe adattissimo a mettere il naso anche nelle banche marchigiane, a quanto pare in scia a Mps in fatto di trasparenza... Ma anche senza tornare cos indietro, e ammesso ovviamente che non sarebbe invece laicamente un tornare avanti, vale la pena di tenere insieme una serie di suggerimenti della realt traducibili appunto in politica. A cominciare dalla borsa del Papa: in un Paese in cui la figura del portaborse, di qualunque spessore, fa da troppo tempo (da sempre?) da perno allidea di politica, il Pontefice si porta la borsa da solo. Avveduto e immediato come ha dimostrato di essere fin qui, da perfetto gesuita sceso in strada, Francesco ha letteralmente polverizzato la simbologia di una politica troppo spesso daccatto. N qui entra la differenza/distanza tra laicismo e confessionalit, specie per un Vaticano accusato fino al midollo di aver incorporato tutte le malattie del potere temporale. Francesco riporta allindividuo unidea di responsabilit che dovrebbe servire a tutti e che invece fa fatica a salire al proscenio della nostra politica anche oggi, in unItalia sfasciata. Pensate: poco pi di ven-

Tinti

iamo alle solite. Laureo detto i fatti separati dalle opinioni per gli house organs di B e di gente come lui carta straccia, altro che oro. TGcom24: Stupro di gruppo, Consulta: no al carcere durante le indagini, possibili misure alternative La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la norma del codice di procedura penale che prevede la custodia cautelare in carcere quando sussistono gravi indizi di colpevolezza per il delitto di violenza sessuale di gruppo. Cazzata allo stato puro.

tanni fa, alla vigilia di Tangentopoli, un medico ospedaliero di mia conoscenza doveva incontrare un meraviglioso sottosegretario alla Sanit del ministro De Lorenzo. Venne fissato lappuntamento al ministero, il sottosegretario precis con cortesia che ci sarebbe stato forse da aspettare, il medico consent con un non si preoccupi, mi porter un libro, e il sottosegretario concluse degnamente con un ma no, non si deve disturbare. Cera tutta Tangentopoli in una mentalit castale che separava il potere dalla strada, in tempi in cui il paese reale veniva ancora distinto sia pure non senza fatica dal cosiddetto paese legale. In questi ventanni laggetti-

vo, come sappiamo, si dissolto, ed rimasta una casta paesana che sembra davvero non sapersi rigenerare, oltre ovviamente a non volerlo. Davvero forse questi organismi geneticamente modificati dal sistema delle poltrone non ne sono capaci. OGNI TANTO sfuggono loro voci dal seno, come per il ministro degli Affari Regionali ex presidente Anci (anamnesi utile per dare lidea che non pu essere solo uomo di Palazzo per le sue attribuzioni e competenze locali e complessive), Graziano Delrio: ha detto che Casaleggio ha ragione a proposito del rischio disordini in una societ sfarinata. In passato citavo qui parole che potevano essere riferite sia a Saccomanni che a Grillo (e che erano del primo solo perch la chiusa del paragrafo non era avete capito, brutti stronzi?, o similia). Ma presi come sono un po tutti dalla politologia, una specie di Monopoli a dadi sulla realt sfigata che abbiamo di fronte, delle molte cose che dice Casaleggio (discutibilissime, certo, ma appunto, discutiamone...) c solo la traduzione politologica della chiusura al Pd. Deus amentat, temo... Quanto ai fatti, nel quadro del 58 Congresso Nazionale degli ingegneri in corso in questi giorni, il presidente del loro Consiglio lamenta che nel decreto del fare c poco o niente di concreto, e che la burocrazia ruba 60 miliardi lanno: quindi snellire, semplificare, responsabilizzare malgrado la politica. Ma sul decreto si litiga. E poi dice che uno rimpiange lo Stato Pontificio... www.olivierobeha.it
n

CI SONO REATI per cui si pu

applicare la misura cautelare in carcere durante le indagini (carcerazione preventiva, cos ci capiamo meglio) e altri per cui non si pu. Per esempio, per una truffa, uningiuria, una guida senza patente, non si pu; per una rapina, una corruzione, un sequestro di persona si pu. Si capisce, una questione di gravit del reato. Naturalmente servono criteri certi per ritenere sussistente la gravit: un inquinamento o un illecito edilizio sono gravi; ma per il legislatore italiano no, sono puniti con una pena piccolina. Un furto di un paio di cd al supermercato, se fatto in tre e rompendo il congegno antitaccheggio una stupidaggine; ma per il legislatore italiano gravissimo. Cos occorre un

TORNARE AV ANTI A giudicare da ci che sta facendo con lo Ior, il papa (che regnava fino alle Marche) potrebbe interessarsi anche delle banche marchigiane

Il corridoio di un carcere. A destra, papa Francesco Ansa / Dlm

MALAFEDE Tgcom24 annuncia il nodella Consulta alla custodia cautelare per il delitto di violenza sessuale di gruppo. Cazzata pura
criterio oggettivo: la pena massima prevista; la carcerazione preventiva si pu applicare quando questa superiore a 4 anni. Siccome lo stupro di gruppo (art. 609 octies codice penale) punito con pena massima pari a 12 anni, evidente che la carcerazione preventiva possibile. Che la carcerazione preventiva sia possibile non vuol dire che debba per forza essere applicata. Politici di ogni ordine e grado, fin dai tempi di Mani Pulite, si sono fatti la punta al cervello per limitarla pi che possibile. Hanno riscritto gli articoli 274 e 275 del codice di procedura un milione di volte, sempre per discettare su quando proprio non si pu fare a meno di arrestare; tanto che, ogni volta, i Gip sono costretti a scrivere volumi per spiegare perch necessario, proprio necessario, ficcare in gattabuia questo o quel delinquente. E

tutti i ricorsi al Tribunale della Libert e alla Cassazione sono fatti sempre per lo stesso motivo: non vero che lunica misura possibile fosse il carcere! Per questo e questaltro e questaltro motivo, bastavano gli arresti domiciliari. E i giudici a studiare e motivare. E poi tutti si lamentano della lunghezza dei processi. Comunque, con questa faccenda che il carcere lestrema ratio e che, quando si pu, si devono applicare gli arresti domiciliari, finiva che qualche delinquente comune in carcere non ci andava. E questo mica andava bene. Che non ci vadano corruttori, evasori, falsificatori di bilanci cosa buona e giusta. Ma tutti gli altri s, che scherziamo. E cos qualche spiritoso ha pensato di riscrivere il comma 3 dellarticolo 275: quando si tratta di certi reati (tra cui lo stupro di gruppo) si applica sempre la custodia cautelare in carcere; niente misure alternative, cio niente arresti domiciliari. Ma guarda che caso: per i reati per cui i cittadini (senza sapere, senza informarsi, senza pensare) si indignano e strepitano, allora carcere sempre. Ma basterebbero gli arresti domiciliari! Fa niente, lo stupratore (e altri) non li meritano.
OVVIAMENTE si tratta di una

cinorosi di ogni estrazione, si guardano bene dal raccontare, che per lo stupro di gruppo, se ci sono validi indizi di colpevolezza e esigenze cautelari, si applica la carcerazione preventiva; ma se, come per tutti gli altri reati, questa pu essere sostituita dagli arresti domiciliari, non c ragione di non applicarli. Se una legge stupida dice che non si pu, ecco, incostituzionale. Quando la finiranno di mistificare, mentire o, peggio che peggio, non capire? PIOVONO PIETRE

Ok, moratoria sui temi etici ma allora anche su Pd e D&G


di Alessandro Robecchi

idea di una moratoria sui temi etici, lanciata da una parte del Pdl bislacca L e divertente. Parte da un ordine del discorso che nemmeno le nonne e le bisnonne praticano pi. qualcosa che ha a che vedere con il creare un precedente e con lantica e sempre viva paura di prendere il vizio. Il succo : Ma dove andremo a finire, signora mia?. Ecco: si comincia con le pene pi severe per chi picchia o insulta i gay, e dopo? Cosa ci toccher? Dovremo mettere tutti il tanga? Leutanasia sar obbligatoria dopo i 36 anni? Dove andremo a finire, appunto? Ora, messe da parte queste paure che affondano nei secoli e nellignoranza, va detto che in Italia la parola moratoria ha sempre portato un po sfiga. Almeno da quando Giuliano Ferrara lanci la sua crociata antiabortista con tanto di simbolo elettorale: gli elettori furono meno numerosi dei pomodori ricevuti nei comizi. Ci nonostante, vorrei avanzare anchio, nel piccolissimo di questa rubrichetta, alcune proposte di moratoria. Moratoria Enzo Tortora. Per la durata di anni dieci a partire da oggi, senza eccezioni, nessun imputato condannato in primo, secondo, terzo grado, tribunali militari, gran giur, giustizia sportiva o giuria popolare di festival canoro potr paragonarsi a Enzo Tortora. Lha fatto ieri Del Turco,

vera idiozia: la carcerazione preventiva serve per evitare linquinamento probatorio, il pericolo di fuga, la consumazione di altri reati; non ha niente a che fare con una anticipata punizione di un presunto colpevole che magari innocente. Se quelle esigenze possono essere soddisfatte con gli arresti domiciliari, perch no, perch carcere obbligatorio? Chi sono questi stupratori, cittadini di serie B, anzi Z? E larticolo 3 della Costituzione, il principio di uguaglianza, la legge uguale per tutti etc? Allora la verit, quella che i fa-

lha fatto laltroieri Berfino a quando compie 18 PER FAVORE BASTA lusconi, e via elencando. anni. Che ci sia risparOra basta. La storia degli miato il reportage sul priE soprattutto che nessun errori giudiziari vasta e mo Royal dentino, la priarticolata. Uno pu pama Royal caduta dalla imputato condannato ragonarsi a Dreyfuss, o a Royal bike, il primo giorin qualsiasi grado, gran Sacco e Vanzetti, ma lano di Royal school, eccesciare in pace Enzo Tortera. Lo diciamo per lui, giur, giustizia sportiva tora, e quindi i suoi paper noi, ma soprattutto renti, amici, e la gente per quelli che fanno lino giuria di festival canoro che ha sofferto con lui di viato a Londra, lavoro insi paragoni pi a Tortora quel dramma, dovrebbe grato e umiliante, con il essere un dovere, e anche direttore che ti chiede una questione di decenventi righe sulla crisi za. Moratoria subito! mondiale, ma duecento righe sulle contraMoratoria Congresso Pd. A partire da oggi, zioni della signora Kate. Royal moratoria! sarebbe bello che le notizie sul congresso Moratoria su Dolce&Gabbana. Non so se del Pd si limitassero allessenziale: data e Milano, citt medaglia doro della Resiora. Si richiede dunque una moratoria sul- stenza, potr sopravvivere alla terribile mile seguenti voci: possibili candidati. Alla naccia di Dolce & Gabbana: restituire segreteria o alla premiership? Di Renzi o di lAmbrogino doro. Regger il tessuto soLetta? E quanti lettiani diventeranno ren- ciale? Collasser per sempre lidea di meziani nelle prossime due ore? E i dalemiani tropoli europea? Da milanese sono pronto faranno un asse coi bersaniani? E Fassina, a correre il rischio. Qui siamo sopravviseh? Che dice Fassina? E Orfini, glielo met- suti a Bettino e a Ligresti, abbiamo mantiamo un gps, per sapere dove sta? E i fran- giato per anni pennette alla vodka e abbiaceschiniani saranno ancora governisti, mo messo la rucola pure nel caff, abbiamo quando si far il congresso, o saranno cam- inventato alcune delle cose peggiori nella biati? Moratoria fino allinizio del con- storia delluniverso, non ultimo il signor gresso! (Quindi, sinceramente, fino a Berlusconi, e ancora combattiamo contro gli anni Ottanta. Figurati se ci spaventa quando non si sa) Moratoria Royal baby. Bene nato, auguri. qualche negozio chiuso. Moratoria! Ora sarebbe bello non sentirne pi parlare @AlRobecchi

il Fatto Quotidiano

SECONDO TEMPO

MERCOLED 24 LUGLIO 2013

23

A DOMANDA RISPONDO
Furio Colombo
La sanit pubblica stia separata dalla privata

Dopo unindecente attesa di 5 anni per avere il primo grado di giudizio, il Tribunale di Pescara condanna sia lex presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, che il reo confesso Mario Angelini padrone di cliniche private, che distribuiva mazzette ai politici. Malgrado il rapporto di convenzione tra sanit pubblica e privata abbia sempre provocato corruzione e depredamento di pubblico denaro (il caso pi famoso quello del San Raffaele di Milano e degli amici di Formigoni), nessuno degli esponenti della Casta ha mai proposto di risolvere definitivamente il problema stabilendo un principio per cui la Sanit pubblica e quella privata siano due cose distinte.(...)Due sono i legami da recidere senza indugio: quello con la politica e quello con la sanit privata, che deve sopravvivere con le sue tariffe e i suoi clienti e se non ci riesce fallisce come tutte le aziende che hanno fatto male i conti.
Paolo De Gregorio

scono gi il Paese. Sono certo che se non facessero troppo rumore nel richiudere la porta, non se ne accorgerebbe nessuno e tutto procederebbe come prima!
Renzo Tassara

zo, ci fosse stato, realmente, un consistente gruzzolo di banconote?


Pietro Mancini

Ho compiuto 65 anni, vorrei la mia pensione

Berlusconi, per grazia ricevuta


CARO COLOMBO, sento parlare in maniera sempre meno clandestina della possibilit di una grazia di Napolitano a Berlusconi se la Cassazione dovesse confermare la condanna. Il solo pensiero mi provoca orrore per la fine della credibilit delle nostre istituzioni. Lei la ritiene una ipotesi con qualche fondamento?
Massimo

Usate cautela nel commentare i processi

Come stata eccessiva lesultanza di alcuni politici e mass media per l'assoluzione, non piena, a Palermo, degli alti ufficiali Mori e Obinnu, cos vanno banditi lesaltazione e gli

Dopo avere compiuto 65 anni di et, nel mese di febbraio ho chiesto alla Fondazione Enasarco di Catania se avevo i requisiti per andare in pensione. La responsabile - dopo avere verificato che i requisiti erano gi maturati da due anni e tre mesi - mi rilascia il relativo estratto

la vignetta

PRIMA DI TUTTO, i fatti. L'ipotesi non clandestina, non un mormorio di presunti informati. stato un suggerimento, con titoloni, occhielli e commento, del quotidiano Libero che proponeva la concessione della grazia al condannato Silvio Berlusconi come modo, per il Capo dello Stato, di mantenere la saldezza delle grandi intese, salvare il governo e mettere al riparo lItalia dalleventuale rivolta degli iscritti. Libero un giornale estroso e la trovata non ha fatto meraviglia. Se non per due ragioni che non dovrebbero essere tipiche di un editore e direttore cos vicino al condannando. La prima che il suggerimento sembra fondarsi sulla sicurezza che Berlusconi sar condannato, non solo un cattivo auspicio per gente di famiglia, ma anche il sospetto che non nutrano alcuna fiducia nella sua innocenza. La seconda che rendono le-

vento impossibile, con il solo fatto di richiederlo, se anche fosse concepibile una simile decisione da parte del Presidente della Repubblica. Non c bisogno di avere visto (e molto apprezzato) il Caimano di Nanni Moretti, per sapere che leventuale condanna di Berlusconi sar una forte scossa al sistema, in cui quasi ogni istituzione e quasi ogni gruppo politico sono come rampicanti solidamente cresciuti e sviluppati intorno ad Arcore, senza alcuna possibile distinzione tra una parte e l'altra. Lo dimostra la perdurante ostilit verso ogni vera legge sul conflitto di interessi (ovvero: ogni vera legge sul conflitto di interessi incompatibile con coloro che da troppo tempo ormai si sono assuefatti a vivere sotto Berlusconi). E tuttavia dobbiamo augurarci che la condanna finalmente arrivi (venti anni dopo) piuttosto che ritrovarci nella maledizione del paesaggio berlusconiano e immobile, che scivola inesorabilmente (non per azione ma per inazione) sul piano (estremamente) inclinato della crisi. Niente peggio del niente in cui al momento viviamo. Ma la grazia non ci sar. Furio Colombo - Il Fatto Quotidiano 00193 Roma, via Valadier n. 42 lettere@ilfattoquotidiano.it

Date tutti i ministeri al Pdl

Laspetto pi evidente di quanto accaduto la settimana scorsa la vittoria su tutta la linea del Pdl, e in particolare di Berlusconi. Mentre Letta era intento a leggere il discorso nell'aula del Senato, si aveva la sensazione che gli fosse stato scritto di pugno da lui. Tanto vero, che al termine della vergognosa votazione assolutoria del ministro Alfano, tutti si sono affrettati ad andare a stringere la mano a Berlusconi! Fra le righe di una dichiarazione, il ministro Brunetta, avanza la pretesa di vedere aumentato il numero dei ministri per il Pdl, ma, onestamente al punto in cui si sono ridotti i Dirigenti del Pd, farebbero cosa saggia se piano piano mollassero tutto in mano a coloro che di fatto gesti-

attacchi ai giudici del tribunale di Pescara, che hanno inflitto una pesante condanna all ex governatore Pd dell'Abruzzo, Ottaviano Del Turco, per la Sanitopoli. Le sentenze si rispettano e si criticano, se non si condividono.(...) Forse qualcuno ha esagerato, anche se non lo ammetter, a fare di Del Turco il nuovo Enzo Tortora, vittima di un'infame congiura politica-mediatica-giudiziaria. Enzo fu accusato, ingiustamente, di contatti con la camorra e alcuni magistrati presero per oro colato le dichiarazioni di menzogneri pentiti. E se, invece, sotto quel cesto di mele, inviate dallimprenditore, e prenditore, Angelini al villone dell'allora Governatore dell'Abruz-

conto ed il modulo per inoltrare la domanda di pensione alla sede di Roma. Il 30 aprile la Fondazione Enasarco di Roma comunica di avere rigettato la domanda di pensione precisando: che l'anno 1983 non era stato computato allanzianit contributiva, in quanto in data odierna non risultava versato l'importo del minimale anno previsto; e che, per acquisire il diritto alla pensione nel mese di febbraio del 2014 potevo presentare domanda di contribuzione volontaria - pari ad 824,00 euro - utilizzando l'apposito modello. Il minimale non versato nel 1983 era di 15,71 euro mentre ho scoperto che i massimali versati in pi negli anni ammontavano a 1.088,48 eu-

ro; inoltre non avevo mai chiesto la liquidazione del Firr pari a 973,00 euro. La Fondazione Enasarco per risparmiare un anno di pensione ed estorcere contributi volontari ad un contribuente ha rigettato la domanda di pensione per la mancanza di soli 15,71 euro. Il 16 maggio ho presentato un perentorio ricorso chiedendo la liquidazione. Il ricorso non stato ancora esaminato dalla Commissione, mentre la liquidazione - il cui bonifico doveva essere effettuato "entro e non oltre 30 gg. lavorativi dalla data di accogliento della domanda" - stato rimandato. Se detto Ente previdenziale specula sullanzianit dei propri contribuenti, gli agenti di commercio, che non svol-

gono pi alcuna attivit, come debbono sopravvivere?


Angelo Scammaca

DIRITTO DI REPLICA

Larticolo pubblicato sotto il titolo Sicilia e Sardegna, riparte cemento selvaggio, a firma di Daniele Martini, offre una versione riduttiva e distorta del progetto di Condotte Immobiliare denominato Bosa Colores nella Sardegna occidentale. Riduttiva, perch trascura lobiettivo strategico di costituire un polo turistico-ricreativo integrato, a vantaggio di tutta la zona e della sua popolazione. Distorta, perch lautore ricorre a luoghi comuni e pregiudizi ideologici per demonizzare il golf che rappresenta unattivit
Abbonamenti

sportiva praticata in tutto il mondo da oltre 60 milioni di persone; un volano per lo sviluppo del turismo e per allungare la stagione oltre i tradizionali mesi estivi, con benefici occupazionali e ricadute positive sullindotto a livello locale. Il progetto di Condotte Immobiliare punta alla valorizzazione del territorio, del suo patrimonio naturale e avi-faunistico, nel pieno rispetto dellambiente e del paesaggio. Punta inoltre a favorire lincremento di un turismo di qualit, ma non per questo necessariamente dlite, occorrono evidentemente strutture moderne e funzionali, inserite nel contesto architettonico locale, in grado di richiamare e accogliere nel corso del-

lintero anno un pubblico di ospiti e visitatori, fuori della logica consumistica del mordi e fuggi. Altrimenti, si rischia di escludere la Sardegna occidentale dalle rotte dei tour operator internazionali, favorendo cos regioni e localit concorrenti di altri Paesi che saffacciano sul bacino del Mediterraneo. In questa prospettiva, il golf costituisce un motivo di attrazione particolare per circa un milione di praticanti che ogni anno durante i mesi pi freddi si spostano dallEuropa settentrionale verso quella meridionale, in cerca di condizioni climatiche pi favorevoli, di sole e di mare. Un campo a 18 buche, esteso su circa 100 ettari, nellambito di una propriet di oltre 240 ettari, progettato e realizzato secondo i criteri del Protocollo dintesa sottoscritto l8 febbraio 2012 tra la Federazione Italiana Golf e le principali Associazioni ambientaliste per lo sviluppo del golf eco-compatibile, equivale a unoasi naturale affidata alla cura quotidiana delluomo, rappresentando quindi uno strumento per la conservazione e la manutenzione del verde, anche contro il pericolo degli incendi boschivi. E come spesso accade, in Italia e nel resto del mondo, pu diventare una riserva per gli animali selvatici e per gli uccelli, stanziali o migratori, compresi ovviamente i grifoni.
Giuseppe Vadal

Comprereste il pesce dal gatto? E vi fidereste di una societ immobiliare che mentre investe 170 milioni di euro per la costruzione di decine di ville, villette, alberghi, residence, club house e campo da golf in una zona protetta sul mare in Sardegna, dice di farlo per il bene comune e la difesa del verde e dell'ambiente?
dan.mar. Il Fatto Quotidiano 00193 Roma, via Valadier n. 42 lettere@ilfattoquotidiano.it

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